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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
E-GOVERNMENT: CON “PROGETTO ECRN” LO STATO CIVILE DIGITALE EUROPEO PER RIDURRE I TEMPI DELLA BUROCRAZIA DIMINUZIONE DA 3 MESI A POCHI GIORNI DELLE PROCEDURE DI STATO CIVILE A LIVELLO COMUNITARIO VERSO UNA VERA E PROPRIA “ANAGRAFE EUROPEA”  
 
Roma, 24 giugno 2008 – L’anagrafe e lo Stato Civile grazie all’e-Government diventano più digitali e transna¬zionali, con l’obiettivo di semplificare drasticamente i rapporti con i cittadini trasferitisi da un Paese all’altro nell’ambito della Comunità Europa. Il Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione ha sottoscritto l’adesione al Consortium Agreement del “Proget¬to Ecrn”-european Civil Registry Network che, con investimenti per circa 3,5 milioni di € e l’aggiudicazione di un finanziamento dell’Ue, realizzerà in 30 mesi sia la piattaforma dedicata che i siti pilota per l’integrazione degli uffici di stato civile dei Paesi comunitari e per lo scambio sicuro e certificato degli atti prodotti. L’annuncio è stato dato in occasione del 2° Di-gidal-forum internazionale sull’identificazione digitale, in corso a Castel San Pietro Terme (Bologna). Aderiscono al “Progetto Ecrn” undici organismi tra enti pubblici, comuni e istituzioni di sei Paesi: l’Italia [rappresentata dall’Anusca-associazio¬ne degli Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe come coordinatore del progetto, dal Cnipa e dal Comune di Bologna], Bel-gio, Germania, Olanda e, tra i nuovi paesi Ue, Slovenia e Romania. «L’avvio di questo progetto sovrannazionale conferma l’esigenza di porre in modo deciso il cittadino al centro del processo di eGoverment e, contestualmente, che ciò avvenga secondo una strategia che deve essere di respiro europeo», ha detto il prof. Pistella, il quale ha poi spiegato che, «grazie alle nuove tecnologie Ict, non soltanto si passerà da un tempo medio di 3 mesi a pochi giorni per il completamento dei procedimenti burocratici transnazionali relativi ai fatti salienti della vita dei cittadini, come la nascita di un figlio, il matrimonio, il divorzio, il cambio di nazionalità in uno Stato dell’Ue, che così verranno registrati in modo telematico negli uffici comunali dello Stato di appartenenza, ma si getteranno pure le basi per la realizzazione di una vera e propria ‘anagrafe europea’». Secondo Gullini, «con questo progetto, il cittadino residente all’estero potrà ottenere dal Comune dello Stato ospi¬tante il disbrigo di molte pratiche con il Comune dello Stato di provenienza, che solitamente richiedono diversi mesi per essere espletate. Attualmente queste sono procedure che comportano la produzione di numerosi documenti, ovviamente cartacei, da parte di diverse amministrazioni pubbli¬che. Con il progetto Ecrn, invece, si avrà l’immediata conoscenza del realizzarsi degli eventi della vita, ma anche, l’ottimizzazione delle procedure, la rapidità nel soddisfare le domande dei cittadini». Conseguentemente, ha esemplificato il presidente dell’Anusca, «se un cittadino italiano nasce in Germania, l’ufficiale di Stato civile procede immediatamente alla trasmissione telematica dell’atto all’ufficiale di stato civile del Comune di resi¬denza in Italia o del Comune di nascita, utilizzando l’apposito modello. In futuro sarà prevista l’estrapolazione dei dati e la loro trasmissione automatica, riducendo al minimo gli interventi dell’operatore. Ricevuto l’atto di nascita, l’ufficiale dello stato civile procede alla trascrizione nei registri di stato civile; anche in questo caso, si possono pre¬vedere modalità di registrazione automatiche anche per gli aggiornamenti anagrafici e per le comunicazioni agli altri uffici ed enti interessati». Il bacino continentale di utenti interessato a questa velocizzazione telematica delle procedure anagrafiche é notevole. La popo¬lazione residente proveniente da uno Stato diverso da quello ospitante è mediamente del 5% a livello europeo, ma supera il 6% nei sei Paesi che partecipano al “Progetto Ecrn”. Nel solo Comune di Bologna (300 mila abitanti e il 7% dei citta¬dini non italiani appartiene ad uno dei Paesi Ue) sono stati rilasciati 1. 146 certificati multilingue nel 2006 e 1. 348 nel 2007. Il “Progetto Ecrn” coinvolgerà nella fase sperimentale quattro siti pilota: Bologna, Brema/bremerhaven (Germania), Ghent (Belgio) e Rotterdam (Olanda). .  
   
   
SCOUTING ICT: DALLA RICERCA ALL’IMPRESA UN’INIZIATIVA PER FAVORIRE LA NASCITA E LO SVILUPPO DI IMPRESE INNOVATIVE NEL SETTORE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY. ENTRO IL 15 LUGLIO SI POSSONO PRESENTARE RISULTATI DI RICERCA CHE POSSANO TRASFORMARSI IN BUSINESS  
 
 Milano, 24 giugno 2008 - Servizi qualificati per la creazione e lo sviluppo di imprese e possibilità di essere inseriti in un network di Venture Capitalist. Chi vuole avviare o sviluppare un’attività nell’area milanese e nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (Ict), ha tempo fino al 15 luglio per presentare una proposta, un risultato di ricerca che possa avere applicazione industriale. Possono candidarsi soggetti operanti in università, centri di ricerca e imprese che vogliono avviare uno spin off o aziende di recente costituzione interessate a potenziare il proprio business. Le proposte verranno analizzate entro il 30 ottobre da un Comitato di valutazione composto da personalità del mondo imprenditoriale, finanziario, istituzionale e universitario e i servizi personalizzati per la promozione economica della proposta verranno offerti senza alcun costo per il candidato. E’ questa l’opportunità offerta dall’Assessorato Ricerca, Innovazione e Capitale umano del Comune di Milano con l’iniziativa “Scouting Ict” realizzata da Fondazione Politecnico di Milano e dalla società di trasferimento tecnologico Alintec (Alleanze per l’Innnovazione Tecnologica). Scouting Ict è una fase dal più ampio progetto del Comune “Milano Start Up”, coordinato dalla stessa Fondazione e volto a creare una rete di incubatori milanesi con l’intento di rendere il territorio sempre più favorevole all’innovazione. Alintec si occupa dell’individuazione, selezione e valorizzazione economica delle proposte. Nata quest’anno dalla fusione tra “Politecnico Innovazione” e “Assotec Scarl”, due realtà di trasferimento tecnologico attive a Milano da diversi anni, Alintec ha al proprio interno un´area dedicata allo “Scouting dell´innovazione”. La società mette a disposizione degli enti interessati a selezionare all´interno del sistema economico e delle università risultati di ricerca che possano trasformarsi in attività economica di successo, le competenze sviluppate dalle società originarie con iniziative quali Obiettivo Ict, Bioiniziativa e Iniziativa Materiali. Iniziative accomunate dall’intento ultimo di contribuire alla crescita economica del territorio. Per partecipare a Scouting Ict, possono essere presentate proposte di sviluppo di nuove tecnologie e brevetti Ict nella più ampia accezione - dalla bioinformatica al web 2. 0 o alla geomatica - a condizione che presentino effettive potenzialità di valorizzazione economica e imprenditoriale e/o che possano avere un’applicazione industriale nel medio periodo. Gli elaborati, da presentare tramite compilazione di un apposito modulo sul sito www. Scoutingict. It, devono riguardare modelli di business innovativi, progetti di realizzazione di prototipi, apparecchiature e sistemi, applicazioni hardware e software, sviluppo di brevetti che si basino su risultati scientifici già acquisiti o in via di definizione. Il Comitato di valutazione deciderà secondo criteri di innovatività e potenzialità di mercato della proposta, sostenibilità industriale e commerciale dell’iniziativa imprenditoriale nel tempo e capacità di sviluppo del team imprenditoriale. Tutte le informazioni su www. Scoutingict. It Le Dichiarazioni - Luigi Rossi Bernardi, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano “Il progetto Scouting Ict rappresenta un primo passo importante per contribuire all’iniziativa del Comune di Milano per realizzare una rete di 4 incubatori dedicati rispettivamente a Biotecnologie farmaceutiche, Alimentazione, Ict e Moda. La disponibilità di numerose proposte da parte di soggetti che vogliono avviare un’attività imprenditoriale può offrire un ventaglio di possibilità di scelta per una vera e propria attività di incubazione presso le strutture degli incubatori”. Giampio Bracchi, presidente Fondazione Politecnico di Milano - “Dal 1° ottobre 2007 l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano è passato in gestione alla Fondazione, chiudendo un percorso che ha rafforzato prima i rapporti con le grandi realtà produttive, poi con le piccole e medie imprese - grazie all’acquisizione del Consorzio Politecnico Innovazione, oggi Alintec Scarl - e che ora aggiunge un ultimo tassello: quello della giovane imprenditoria. In quest’ottica la Fondazione, in collaborazione con il Comune di Milano, intende dar vita a un network degli incubatori lombardi, per rafforzare un sistema di rapporti che riconosca, valorizzi e incentivi il dinamismo locale. L’università può fare molto per la formazione delle nuove generazioni di imprenditori, ma ancora più importante è l’integrazione con il tessuto produttivo e con le istituzioni. La possibilità di successo di iniziative come Milano Start Up e Scouting Ict dipende in larga misura da un ambiente capace di stimolare, capire e sostenere le nuove idee. Non bastano le azioni sporadiche, ma abbiamo bisogno di una rete salda e coerente di iniziative e di soggetti. ” Sergio Campodall’orto, direttore generale di Alintec - “Le iniziative di scouting tecnologico promosse dal mondo istituzionale e da noi realizzate in passato, da Bioiniziativa a Iniziativa Materiali e Obiettivo Ict con le quali abbiamo individuato oltre 500 proposte di impresa ritenendo meritevoli di sviluppo 230, hanno ampiamente dimostrato quanto sia intensa l’attività di ricerca nelle nostre università e aziende e quanto, d’altro lato, sia diffuso il desiderio di fare impresa partendo dalle tecnologie innovative. Questo alto potenziale innovativo va valorizzato perché tutto il territorio ne tragga beneficio. Serve quindi un monitoraggio delle attività di ricerca costante nei tempi e nei modi. Al monitoraggio vanno poi affiancati servizi di supporto che permettano al ricercatore di farsi imprenditore e all’imprenditore di avere un ritorno economico dalle innovazioni realizzate avviando spin off o cedendo l’idea a partner industriali. Con Scouting Ict intendiamo raggiungere questi obiettivi e in particolare far emergere le migliori idee innovative nel settore, valutarne la loro possibilità di diventare la piattaforma di un´iniziativa industriale e presentarle al mercato”. .  
   
   
STRUMENTI DIGITALI PER FAR CRESCERE L’IMPRESA  
 
Pordenone, 24 giugno 2008 - È partito con la fase informativa, in Camera di Commercio a Pordenone, già ad aprile di quest’anno, il progetto “Conosci l’impresa”, collocabile nell’ambito della semplificazione dei servizi alle imprese e ai cittadini. Suo obiettivo è promuovere la conoscenza e la diffusione presso le imprese e i professionisti di nuovi strumenti innovativi messi a disposizione del mondo camerale quali la firma digitale (Business Key), la posta elettronica certificata (Legalmail) e l’infrastruttura Telemacopay per la consultazione delle banche dati camerali. In questo modo, l’ente ritiene di poter intervenire in modo positivo e significativo sulla capacità degli operatori economici di accedere online alle informazioni economiche camerali riducendo anche i costi per l’estrazione delle informazioni rispetto ai prodotti rilasciati allo sportello. Inoltre, l’utilizzo massiccio della trasmissione telematica dei documenti, muniti di firma digitale, attraverso caselle di posta elettronica certificata può rendere più rapida ed economica la circolazione della corrispondenza ufficiale che normalmente richiedere l’utilizzo delle raccomandate postali. Destinatari del progetto sono in primo luogo le nuove società iscritte o che si iscriveranno al Registro Imprese nel corso dell’anno 2008 nonché i beneficiari di agevolazioni concesse dalla Camera di Commercio ai sensi della Legge Regionale n. 4/2005. È stato previsto inoltre il coinvolgimento nell’iniziativa di altre categorie di società fra le quali quelle iscrittesi al Ri nella seconda metà del 2007, le ditte operanti con l’estero e quelle che rispettano alcuni parametri dimensionali L’iter complessivo del progetto è questo: il personale camerale incaricato si sta occupando di organizzare degli incontri con le aziende, al fine di illustrare i servizi del Registro imprese e proporre quindi il rilascio della Business Key e della casella di Posta elettronica certificata, nonché la sottoscrizione del contratto Telemacopay. Per gli imprenditori interessati, a seguito degli incontri informativi, vengono quindi rilasciati i pacchetti promozionali comprendenti la firma digitale(Business Key), la casella di posta elettronica certificata (Legalmail) e il contratto + Telemacopay. Il costo del pacchetto promozionale è pari a euro 46,00 per tutti e tre i prodotti compreso il Telemaco con 10,00 euro di prepagato. Una parte importante dell’iniziativa è poi rivolta ai professionisti, con particolare riferimento agli avvocati. Con essi, infatti, è stata sottoscritta una specifica convenzione di collaborazione per l’organizzazione di seminari informativi nonché per la distribuzione di specifici pacchetti promozionali. “Gli avvocati – si è espresso il presidente della Cdc Giovanni Pavan - svolgono una parte importante della propria attività a favore del mondo imprenditoriale e quindi l’iniziativa vuole essere un modo per fornire, anche se in modo mediato, dei servizi alle imprese che potranno beneficiare di una maggior celerità e minori costi nel reperimento delle informazioni economiche e nella trasmissione dei documenti”. La convenzione, valida fino al 31 dicembre 2008, prevede la realizzazione, nel corso dell’anno 2008, di 3 iniziative formative/informative destinate agli avvocati sui temi della firma digitale, posta elettronica certificata e Telemacopay, con accreditamento ai fini della formazione continua degli avvocati; due degli incontri sono già avvenuti con soddisfazione da parte di entrambe le parti. La Cdc mette a disposizione degli avvocati che ne fanno richiesta tramite l’Ordine, i pacchetti a prezzo promozionale: 205 sono i pacchetti (su 450 iscritti all’Ordine) già consegnati nelle mani dei professionisti. La Cdc prevede, entro il 2008, di rilasciare 750 Business Key e altrettante caselle di posta elettronica certificata. Per la realizzazione del progetto “Conosci l’impresa”, la Camera di Commercio ha attivato uno specifico “Ufficio di Progetto” che si occupa non soltanto di gestire il materiale rilascio e attivazione dei vari strumenti digitali promossi, ma anche di fornire informazioni e assistenza telefonica sull’utilizzo degli strumenti stessi. .  
   
   
GPS LOMBARDIA,TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO STRUMENTO ESSENZIALE PER MAPPATURA A 360 GRADI LOMBARDIA PRIMA IN ITALIA A DOTARSI DI SERVIZIO ALL´AVANGUARDIA  
 
Milano, 24 giugno 2008 - Aggiorna e definisce - con precisione centimetrica - la cartografia regionale e comunale, individua le zone del territorio interessate da frane e smottamenti, tiene sotto controllo le potenziali fonti di inquinamento, i bacini idrografici, controlla gli spostamenti delle zolle continentali e l´estensione dei ghiacciai. Ed è indispensabile anche per il tempo libero e lo sport, aggiornando le mappe dei sentieri e i percorsi ciclo - pedonali. E´ il Gps Lombardia (Global Positioning System), il servizio di posizionamento satellitare, basato su una rete di 18 stazioni permanenti, attive 24 ore su 24, dislocate omogeneamente su tutto il territorio lombardo. "Un primato nazionale - ha ricordato il 19 giugno l´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni, che ne ha illustrato le caratteristiche insieme all´assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi - uno strumento indispensabile per realizzare compiutamente l´informazione territoriale, attraverso una vera e propria infrastruttura grazie alla quale poter condividere dati e servizi tra soggetti pubblici e privati. Basti pensare che con il Sit, il Sistema di informazione territoriale, basato su queste tecnologie, abbiamo individuato 2 milioni di metri quadri aree dismesse in più rispetto ai 10 milioni di metri quadri già censiti. Un progetto all´avanguardia che potremmo già offrire a partner italiani e internazionali". "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Buscemi - ha stanziato 1. 200. 000 euro per potenziare la tecnologia nelle 18 postazioni fisse della Fondazione Irealp. Questo ci consente di essere tra le Regioni d´Italia che hanno un monitoraggio particolarmente avanzato del nostro territorio per poter controllare 24 ore su 24 non solo le falde acquifere, gli alvei fluviali e gli smottamenti del terreno ma anche lo spostamento del traffico dei rifiuti e delle merci pericolose ed in particolare di quelle liquide e di quelle gassose". Creato nel 2003, il servizio Gps Lombardia nasce da un accordo tra la Fondazione regionale Irealp (Istituto di Ricerca per l´Ecologia e l´Economia Applicate alle Aree Alpine) e Regione Lombardia con il supporto tecnico-scientifico del Polo di Como del Politecnico. Il servizio è in grado di garantire con precisione e accuratezza le rilevazioni di punti la cui collocazione è ignota nell´elaborazione dei dati. I dati acquisiti dalle varie stazioni, una volta elaborati da un centro di calcolo gestito da Irealp, vengono distribuiti attraverso un collegamento internet agli utenti collegati; un servizio attualmente utilizzato da enti pubblici, istituzioni, università, privati e grandi società come l´Eni e la Compagnia Generale Riprese Aeree. Svariati gli impieghi del sistema, oltre a quelli già citati: con le informazioni fornite dalle stazioni Gps è possibile monitorare la variazione stagionale dell´altezza della falda acquifera, ricostruire i profili batimetrici (il profilo dell´alveo fluviale) per individuare i tratti non idonei alla navigazione, supportare misurazioni catastali, realizzare mappe dettagliate in agricoltura per pianificare eventuali interventi (concimazione e/o disinfestazione) e, non ultimo, catalogare beni archeologici, controllare lavori in cantiere e censire manufatti in generale. Un incrocio di dati e informazioni, tecnologicamente all´avanguardia, che rende la Lombardia la prima Regione italiana in grado di contare su un servizio di mappatura del territorio a 360 gradi. .  
   
   
SISTEMA INFORMATIVO TELEMATICO APPALTI REGIONALE, L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE BASSOLINO.  
 
 Napoli, 24 giugno 2008 - Il Sistema Informativo Telematico Appalti Regionale (Sitar) è un supporto fondamentale per il funzionamento dell’ Osservatorio sugli appalti introdotto con la nuova legge sugli appalti e i lavori pubblici (n. 3/07). Una legge organica che rappresenta un salto di qualità per il governo e lo sviluppo di un settore decisivo per la Campania. Con la legge molta attenzione abbiamo dedicato allo snellimento e alla semplificazione delle procedure, la trasparenza, la lotta alle infiltrazioni camorristiche, la qualità della progettazione e l´ ecosostenibilità, la sicurezza nei cantieri. Si tratta, dunque, di una legge che interviene puntualmente sui fronti strategici dell´edilizia pubblica. Un risultato importante reso possibile da un costruttivo confronto in consiglio regionale e dal positivo contributo di ordini professionali, enti locali, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. E’ in questo nuovo e positivo quadro che si inserisce l’Osservatorio regionale degli appalti e concessioni e il Sistema Informativo con cui implementiamo e rafforziamo l’azione dello stesso Osservatorio. Con queste importanti innovazioni diamo concreta e forte attuazione ad una parte, centrale della nostra legge regionale, quella dedicata alla massima trasparenza, alla lotta contro le infiltrazioni camorristiche, il lavoro sommerso e i ribassi d’asta anomali. Oggi l’infiltrazione della criminalità avviene, in particolare, nei settori delle cave, della fornitura di calcestruzzo e di bitume, nello smaltimento di rifiuti, nei movimenti di terra, nelle discariche. Tutte attività strutturalmente radicate sul territorio nelle specifiche zone di influenza di ogni singola organizzazione criminale. Proprio per fronteggiare questi gravissimi rischi è opportuno dotarci di mezzi e strutture per la raccolta, la gestione e l’elaborazione dei dati di appalti e concessioni pubbliche durante tutte le fasi del procedimento. Con l’Osservatorio e il Sistema informativo sarà possibile utilizzare tutte le informazioni sull’intero ciclo dell’appalto: dalla fase della programmazione, progettazione, esperimento della gara ed affidamento, esecuzione fino al collaudo e gestione dell’opera. L’elaborazione di questi dati consentirà di predisporre analisi e proiezioni sugli investimenti nel settore delle opere pubbliche. Avremo così un monitoraggio permanente e saremo in grado di percepire meglio i fenomeni più critici del settore e di approntare misure utili a garantire efficaci controlli sulla sicurezza e la legalità. In estrema sintesi, possiamo dire che saremo in grado di fotografare, anche nei dettagli il ciclo degli appalti, non solo nei lavori pubblici ma anche nelle forniture e nei servizi. E’ evidente il passo in avanti che facciamo anche ai fini della programmazione degli investimenti. In modo particolare, con il Sitar gestiamo per via telematica i dati e le informazioni relativi ai contratti pubblici realizzati sul territorio regionale e promuoviamo il raccordo con i soggetti istituzionali coinvolti Prefetture, Istat, magistratura… Il nostro sistema informativo è una importante elemento anche per dare attuazione ad uno dei punti salienti del “Protocollo di legalità sugli appalti”, tra il Prefetto di Napoli, la Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli, la Camera di Commercio di Napoli. Infatti, con il Protocollo abbiamo previsto l’estensione delle verifiche antimafia per: appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250 mila euro; subappalti e/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100 mila euro; prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50 mila euro; Verifiche e controlli antimafia che vengono estese, indipendentemente dal valore, per tutte le forniture e i servizi maggiormente a rischio di infiltrazioni camorriste. Si realizza così un’importante novità organizzativa che consente da un lato la migliore e più efficace interlocuzione con il sistema centrale degli appalti, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, e dall’altro di creare un valido supporto alle procedure e agli adempimenti di tutti gli enti interessati. Tutto ciò rappresenta un indiscutibile salto di qualità in termini di trasparenza e legalità, a vantaggio delle stazioni appaltanti, delle imprese e dei lavoratori. Sviluppo, qualità del lavoro, trasparenza e sicurezza sono facce della stessa medaglia. E’ un problema e un impegno di tutti quanti noi, governo nazionale, istituzioni locali, imprese e sindacati. Assieme, per creare una nuova fase di crescita e sviluppo. Scheda: Le Infrastrutture In Campania - Il settore delle costruzioni negli ultimi otto anni ha avuto un peso rilevante nell’economia campana, con un tasso di sviluppo degli occupati che supera di circa quattro volte quello registrato nell’intero sistema economico regionale: gli addetti sono cresciuti, infatti, di poco meno del 40%. La Campania ha oggi una dotazione infrastrutturale di poco inferiore al dato medio italiano: - 4,3%. Ma sulla Finanza di progetto è la Regione più attiva tra tutte, per un valore di investimenti stimato in oltre 347 milioni di euro. .  
   
   
INFINERA E DEUTSCHE TELEKOM INSIEME PER LA REALIZZAZIONE DI UN NETWORK PAN-EUROPEO DI PROSSIMA GENERAZIONE INFINERA È STATA SCELTA DA DEUTSCHE TELEKOM PER LA PROPRIA ARCHITETTURA DIGITAL OPTICAL NETWORKS BASATA SULLO STANDARD DENSE WAVELENGHT DIVISION MULTIPLEXING (DWDM)  
 
Milano, 24 giugno 2008 - Infinera, produttore di infrastrutture per le reti ottiche ad alta velocità,è stata scelta da da Deutsche Telekom (Dt) per la creazione di un network pan-europeo. Dt implementerà il sistema Infinera per sfruttare i vantaggi offerti dall’architettura Digital Optical Networks di Infinera, che consente un’ elevata scalabilità, flessibilità e velocità nella fornitura del servizio. Infinera garantisce questi benefici grazie all’uso avveniristico e su larga scala di circuiti integrati fotonici (Pic, Photonic Integrated Circuit), che riuniscono le funzionalità di dozzine di periferiche ottiche “discrete” in un’unica coppia di chip. Deutsche Telekom è uno dei più grandi operatori a livello mondiale. Come parte del suo network globale, la rete pan-europea di Dt copre quasi 9. 000 chilometri e collega la Germania alla maggior parte dei mercati europei. Dt ha selezionato Infinera attraverso una gara di appalto a cui hanno partecipato molti dei più grandi fornitori di reti ottiche del mondo. Dt ha scelto Infinera per i vantaggi unici offerti dall’architettura Digital Optical Networks basata sul Photonic Integrated Circuits (Pics) di Infinera, che include il nuovo sistema Ils2 (Infinera Line System 2). Tale sistema offre fino a 160 canali Dwdm (Dense Wavelenght Division Multiplexing) in Banda C, estende la portata ottica massima fino a 2. 500 chilometri e consente di ottenere una scalabilità futura fino a 8 Tb/s su ogni fibra. Il sistema Ils2 sfrutta gli attuali circuiti integrati fotonici di Infinera, che offrono una capacità Dwdm di 100 Gigabit/secondo (Gb/s) con una coppia di chip e la cui compatibilità con le future generazioni di Pic Infinera, compresi quelli da 400 Gb/s annunciati lo sorso febbraio, è garantita. “Siamo entusiasti all’idea che Dt, uno dei più grandi e influenti operatori di rete a livello mondiale, abbia scelto il sistema Ils2 di Infinera per la dorsale di questa nuova rete,” ha affermato il Ceo di Infinera, Jagdeep Singh. “Questa è una solida conferma della validità della nostra architettura Digital Optical Networks e dell’innovativa integrazione fotonica che è il cuore di tutti i nostri sistemi. Questo accordo evidenzia che i benefici delle reti ottiche digitali basate su Pic sono molteplici e realizzabili dai carrier in qualunque luogo, su qualunque mercato e per qualunque applicazione”. La Digital Optical Networks di Infinera sfrutta fino in fondo i Pic per offrire un’architettura altamente scalabile, flessibile e dall’ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni, con una capacità inarrivabile di mettere gli operatori di rete nella condizione di fornire servizi, compresi quelli altamente differenziati. In questo modo gli operatori possono rispondere velocemente e con flessibilità alle richieste che arrivano dal mercato. La Bandwidth Virtualization di Infinera consente di realizzare un’ampia gamma di servizi ottici che possono essere forniti utilizzando un’unica infrastruttura ottica, dividendo così il servizio dall’infrastruttura sottostante. Rispondere alle sfide della crescita Come molti operatori di rete, Dt ha la necessità di rispondere alle sfide create dalla domanda crescente di larghezza di banda, a cui non corrisponde un analogo incremento del fatturato per bit. L’architettura digitale di Infinera consentirà a Dt di rispondere a queste sfide più velocemente e con maggiore flessibilità, anche differenziando la propria offerta, non solo per la velocità della soluzione ma anche grazie ai nuovi servizi che potranno essere attivati. La “service intelligence” Gmpls di Infinera offre agli operatori di rete una maggiore flessibilità nella segmentazione delle porzioni di rete, mettendo a disposizione specifiche risorse e servizi ad hoc a seconda del tipo di clientela. Sfruttando le funzionalità esclusive dell’integrazione fotonica, i sistemi Infinera offrono grande scalabilità, un fattore fondamentale per gli operatori di rete, in particolare alla luce della rapida crescita della domanda di larghezza di banda per le applicazioni Internet. Infinera ritiene che senza una roadmap di crescita nella capacità per chip, il settore non sarà in grado di continuare a seguire in modo adeguato l’attuale crescita esponenziale. A febbraio, Infinera ha annunciato la sua roadmap riguardante l’integrazione fotonica, che prevede un raddoppio della capacità dei Pic ogni tre anni. Il prossimo anno, la società americana produrrà Pic con una capacità di 400 Gb/s per ogni coppia di chip e ritiene che il passo successivo sarà il Pic da un Terabit. Le nuove generazioni di Pic integreranno un numero maggiore di periferiche ottiche, portando importanti benefici in termini di scalabilità, semplicità di utilizzo, spazio, consumi energetici e affidabilità. “Abbiamo scelto il sistema di Infinera per prepararci alla nuova generazione di attività di rete internazionali e per aiutare i nostri clienti a trarre vantaggio da questa soluzione innovativa ed efficiente, offrendo la massima flessibilità, il servizio di provisioning più veloce e funzionalità remote complete. ” ha detto Wolf Pueschner, di Global Network, Deutsche Telekom. .  
   
   
NUOVI MANAGER PER CDC S.P.A. ALFREDO GATTI E STEFANO ZECCHI SONO STATI NOMINATI RISPETTIVAMENTE DIRETTORE MARKETING & SALES E DIRETTORE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO  
 
Pontedera (Pisa), 24 giugno 2008 - Cdc S. P. A. , tra i principali operatori italiani del settore della distribuzione di prodotti informatici, ha nominato Alfredo Gatti Direttore Marketing & Sales e Stefano Zecchi Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo. I due manager riporteranno all’Amministratore Delegato Enrico Dell’artino. Alfredo Gatti, laureato in Ingegneria Elettronica all’Università di Pavia, vanta una consolidata esperienza nel settore dell’Information Technology maturata lavorando per multinazionali come Ncr, Digital, Compaq, Hewlett-packard e Maxdata. Prima di approdare a Cdc Gatti ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare prima Direttore Marketing e poi Direttore Commerciale per Compaq Italia; successivamente ha operato come Amministratore Delegato di Maxdata Italia. Stefano Zecchi, 47 anni, laureato in Economia e Commercio all’Università di Pisa, è dottore commercialista e revisore contabile e vanta nel suo curriculum una lunga esperienza maturata presso grandi aziende come Breda Costruzioni Ferroviarie, Piaggio e Kartogroup. Nel 1986, dopo aver conseguito un Master in Gestione Aziendale, Zecchi è entrato in Breda Costruzioni Ferroviarie come Responsabile della funzione di Internal Auditing. Nel 1988 è passato in Piaggio dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Business Controller, per poi passare nel 2003 in Kartogroup come Direttore Controllo dell’intero gruppo. “L’ingresso di Alfredo Gatti e Stefano Zecchi - ha dichiarato Enrico Dell’artino, Amministratore Delegato di Cdc S. P. A. - manager con grande esperienza internazionale, contribuirà ad ampliare le prospettive di sviluppo di Cdc, dal consolidamento del core business, all’individuazione di nuove iniziative. ” .  
   
   
AL VIA L´EUROPEAN PARTICLE ACCELERETOR CONFERENCE (23-27 GIUGNO) SINCROTRONE TRIESTE TRA GLI ORGANIZZATORI IL LABORATORIO ELETTRA PRESENTE ANCHE CON UNO STAND E CON IL SUO PRIMO SPIN OFF, KYMA  
 
 Trieste, 24 giugno 2008 - Da ieri fino a venerdì si svolge a Genova l´undicesima edizione dell´European Particle Acceleretor Conference (Epac), la più importante conferenza europea sugli acceleratori di particelle. L´evento, che si tiene a cadenza biennale, è l´occasione di incontro tra ricercatori, scienziati e tecnologi che si occupano di fisica delle particelle per presentare gli ultimi risultati del settore. Organizzatori di questa edizione della manifestazione sono la società consortile Sincrotrone Trieste, l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il Cern con il patrocinio dell´European Physical Society. Epac 2008, che festeggia i vent´anni dalla sua fondazione, conta la partecipazione di più di 1100 tra ricercatori e scienziati e la presenza di oltre 90 espositori. Sincrotrone Trieste, oltre a essere tra gli organizzatori dell´evento, è presente con 35 poster su alcune delle ricerche svolte presso Elettra; una conferenza di Daniele Bulfone dal titolo “Overview of Fast Beam Position Feedback Systems”, e uno stand curato dell´Industrial Laisin Office (Ilo) della società, che presenta il nuovissimo catalogo dei prodotti sviluppati dal laboratorio. All´interno dello stand è possibile trovare, inoltre, il catalogo dei servizi e delle tecnologie offerte e un conceptual report design di Fermi. Tra gli espositori per la prima volta in assoluto è presente, anche Kyma, neonato spin off di Sincrotrone, che si dedicata alla produzione di ondulatori magnetici, cuori tecnologici delle sorgenti di luce attuali. Kyma realizzerà gli ondulatori magnetici per Fermi@elettra, il Laser a elettroni liberi in costruzione presso il laboratorio Elettra, e proprio all´´Epac presenta il primo ondulatore realizzato. Www. Epac08. Org .  
   
   
A MATERA UN FORUM SULLE RISORSE DELLA CONOSCENZA  
 
Matera, 24 giugno 2008 - Avrà luogo a Matera nei giorni 26 e 27 giugno 2008 prossimi, presso il Palazzo dell´Annunziata, la terza edizione del Forum Ifkad - International Forum on Knowledge Assets Dynamics (Forum Internazionale sulle Dinamiche delle Risorse della Conoscenza) - organizzata dall´Università di Basilicata insieme al Politecnico di Bari, all´Ikam e con il supporto di Confindustria Basilicata. Il macro-tema individuato per l´edizione 2008 riguarda l´importanza della gestione del capitale intellettuale per il miglioramento delle capacità innovative delle organizzazioni ("Intellectual Capital Dynamics and Innovation Capabilities") e coinvolgerà global thinkers del calibro di Leif Edvinsson, Goran Roos e J. C. Spender, ricercatori e docenti universitari nonché "professional" di prestigiosi atenei internazionali e di autorevoli centri studi e ricerche pubblici e privati invitati nell´ambito delle attività. L´iniziativa scientifica Ifkad 2008 presieduta dal Prof. Giovanni Schiuma, Direttore Scientifico del Center for Value Management dell´Università degli Studi della Basilicata - si pone l´obiettivo di rappresentare un laboratorio cognitivo ed una piattaforma di apprendimento per discutere, comprendere ed ulteriormente sviluppare il dibattito sulla rilevanza del Capitale Intellettuale nell´attuale scenario competitivo. "Più specificatamente" - afferma Schiuma - "Ifkad 2008 rappresenta un evento internazionale di tipo accademico-scientifico nonché culturale volto alla discussione teorica e pratica della gestione e della valutazione del capitale intellettuale per il miglioramento delle capacità innovative e delle prestazioni da parte delle imprese, delle organizzazioni, delle nazioni, delle regioni, dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali e dei contesti urbani". Ifkad 2008 sarà strutturato in sessioni plenarie con speakers internazionali, discussioni di gruppo, sessioni parallele e tavole rotonde animate da accademici, ricercatori, professionisti ed esperti del mondo dell´impresa e delle amministrazioni pubbliche, rappresentanti politici e delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali. .  
   
   
URGE RIFORMARE LA SCUOLA: PIU´ POTERI AI GENITORI I VERI AZIONISTI DELLA SCUOLA PUBBLICA  
 
Rocchetta Sant’antonio(fg), 24 giugno 2008 - Un interessante confronto con le associazioni dei genitori della scuola pubblica tenutosi a Morroni ha messo in risalto la necessità di una riforma dal basso della scuola che tenga conto delle attese delle famiglie interessata alla formazione dei propri figli e del ruolo strategico che i genitori debbono avere nelle fasi decisionali della scuola. Ai genitori presenti il Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano ha parlato di una scuola di qualità, del merito, europea, in grado di aiutare i giovani ad affrontare e vincere la sfida del domani. “La scuola italiana - avverte il leader di Piccoli Comuni - oggi è autentica retroguardia formativa, farraginosa, burocratica, dove i genitori non contano nulla, pur essendo i veri azionisti di maggioranza dell’azienda pubblica scuola. Nei consigli d’istituto le rappresentanze dei genitori sono assolutamente insignificanti, una pura presenza di ratifica a scelte già definite. Nel resto d’Europa i genitori hanno invece un ruolo centrale e partecipano attivamente alla vita quotidiana dell’istituto. Abbiamo un livello di insegnanti pericolosamente tracciato verso il basso, scarsamente formato e poco disponibile ad essere riqualificato. La nostra proposta – rilancia Piccoli Comuni - è che ogni cinque anni gli insegnanti si sottopongano a verifiche di qualità e test psicoattitudinali in grado di certificare l’idoneità all’insegnamento. Occorre anche rilanciare una nuova stagione dei doveri da parte degli alunni che ritengono nella grande parte oggi la scuola un semplice area di parcheggio e non il luogo della formazione per il domani. Rigore, determinazione e meritocrazia gli ingredienti necessari per riportare la scuola italiana ai livelli europei. Lo sfascio e l’inadeguatezza delle nostra scuola è magistralmente dimostrato in questi giorni dalle incredibili papere delle prove d’esame di maturità che denotano superficialità ed improvvisazione anche nei più alti vertici direttivi del Ministero dell’Istruzione. Il nostro motto – ha concluso il Portavoce di Piccoli Comuni – è “meno burocrazia e sindacato e più lezioni”. .  
   
   
SERVIZIO CIVILE, 9 TOSCANI SU 10 HANNO UN OPINIONE FAVOREVOLE L’80% HA DETTO DI ESSERNE VENUTO A CONOSCENZA TRAMITE TV E GIORNALI  
 
Firenze, 24 giugno 2008 - Oltre due terzi della popolazione toscana sa che esiste il Servizio Civile Nazionale, 4 persone su 10 lo considera essenzialmente come un’attività di tipo assistenziale nei confronti delle fasce più svantaggiate, quasi l’80% dice di esserne venuto a conoscenza guardando la tv o leggendo i giornali, 9 su 10 ne hanno un’opinione favorevole. Sono questi i risultati principali di una ricerca realizzata tra il 7 e l’11 maggio 2008 dall’Istituto Doxa su un campione di 1000 persone sopra i 15 anni. Le interviste, effettuate telefonicamente, sono servite per approfondire la conoscenza dei cittadini toscani nei confronti del Servizio Civile Nazionale, come sono venuti a sapere che esiste, in cosa consiste, che opinione ne hanno, come lo percepiscono. La maggior parte della popolazione toscana residente, ben il 70,5%, ha dichiarato di averne sentito parlare. Analoga ricerc! a a livello nazionale, condotta nel 2006, aveva messo in evide! nza una percentuale del 73%. Gli uomini con più di 54 anni sono quelli più al corrente (77,3%), alta la percentuale anche nella fascia 15-34 anni, 77,1%; tra le donne la fascia d’età 15-34 è quella con la percentuale più alta, 71,3%. A livello geografico le città con i valori più alti sono Firenze (77,7%), Pisa (76,5%) e Lucca (75%). Quella col valore più basso è risultata Livorno, 63%. In generale nei comuni con più di 100mila abitanti la percentuale è del 78,6%. Alla domanda ‘Mi saprebbe dire in cosa consiste?’ 4 persone su 10 associano il Servizio Civile all’assistenza nei confronti di persone con difficoltà. Un terzo degli intervistati lo considera principalmente come attività di volontariato. C’è ancora una discreta fetta, il 28,3%, che lo vede come alternativa al servizio militare. Tv (51,2%) e giornali (28,7), sia nazionali che locali, sono! i canali più indicati dal campione di intervistati come fonte di conoscenza del Servizio Civile. C’è anche un altro canale con un valore interessante, il 25,6%: amici, parenti, conoscenti o persone che lo hanno svolto. Valori più bassi per materiale informativo (7,3%), esperienza personale (4,2%) e sito della Regione (2,7%). Il 92% degli interpellati ha dichiarato un’opinione positiva: per il 34% è molto positiva, per il 58% abbastanza positiva. Soltanto il 3% ha espresso un giudizio negativo. La ricerca nazionale 2006 aveva evidenziato l’82% di risposte positive e l’11% di quelle negative. Per oltre la metà di coloro che hanno espresso un parere positivo il Servizio ha sostanzialmente una duplice valenza: momento di formazione o servizio sociale. Quasi la metà invece di chi si è pronunciato in termini negativi lo considera una perdita di tempo oppure un momento di scarsa formazione. Riguard! o alla necessità che vengano creati più posti e ! quindi m esse a disposizione più risorse, il 69,2% ha dichiarato di essere d’accordo (il 33% lo è completamente). Sono i giovani nella fascia 15-34 anni, sia uomini (73,3%) che donne (71,4%), quelli che hanno manifestato il più alto consenso in proposito. A livello locale sono Massa Carrara con il 73,9% e Prato con il 73,4% le città più favorevoli. Le principali aree di intervento? Assistenza alle categorie svantaggiate (soprattutto anziani e disabili), attività in favore di ambiente e territorio, quelle nei settori dell’integrazione sociale, dei diritti, dell’intercultura, la sanità e la sicurezza. Gli intervistati sono stati inoltre invitati ad esprimere giudizi su alcuni aspetti del Servizio, utilizzando una scala di accordo/disaccordo a quattro posizioni (molto, abbastanza, poco, per niente d’accordo). Gli aspetti verso i quali prevalgono risposte più favorevoli sono quelli di carattere prettamen! te sociale, rispetto ai quali viene riconosciuto il valore di strumento per aiutare le fasce più deboli (59% sono molto d’accordo e 33,7% abbastanza). Inoltre c’è una netta maggioranza che si dichiara d’accordo con l’idea che il Servizio sia un’occasione per i giovani di svolgere attività di volontariato (58,9%) ed un’opportunità di formazione culturale (55,7%). Percentuali inferiori per quanto riguarda il carattere di difesa della patria (24,5%) e di opportunità di lavoro (16. 5%). 3 intervistati su 10 hanno risposto di conoscere o di aver conosciuto persone che hanno svolto il Servizio: il 23% lo hanno svolto in passato, il 7% lo stanno svolgendo attualmente. Il 42,1% di questi si riferisce a persone che lo hanno svolto come obiettore, cioè prima del 2001; il 51,9% a persone che lo hanno svolto volontariamente, cioè dopo il 2001. In quanto ad organizzazione o settore prevalgono ! quello sociale (17,7%), sanitario (16,7%), le misericordie e l! a Carita s (11,1%), Comuni, pubbliche assistenze e biblioteche (10,8%). Un ultimo dato: il 10% dei consultati ha dichiarato di conoscere o di avere in famiglia qualcuno che ha usufruito dei servizi (l’8% in passato, il 2% adesso); il 95% ha espresso soddisfazione per le prestazioni ottenute. .  
   
   
ESPERTI VERIFICATORI DELLA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO: AL VIA IL PERCORSO DI FORMAZIONE  
 
Trento, 24 giugno 2008 – “Questo è un momento significativo, perché ribadisce l’impegno dell’ente pubblico dalla parte della sicurezza sul lavoro. La legge 27 del 2005 ha previsto che ci sia la possibilità di esternalizzare, da parte dell’ente pubblico, dei momenti di verifica e di controllo. E dunque privati e terzi fanno le funzioni dell’ente pubblico – che si riserva ovviamente il ruolo di indirizzo, monitoraggio e coordinamento – a fronte di una mole tale di verifiche non sopportabili dalle strutture pubbliche. Lo facciamo convinti che il massimo possibile di prevenzione ha necessità di sinergia. In questo senso oggi continuiamo un percorso coerente, un investimento, un atto di fiducia in quella cultura della sicurezza sui posti di lavoro che sempre più deve farsi strada. Non è dunque solo l’ente pubblico ad essere coinvolto, ma l’insieme della comunità, che deve essere in grado di attivare tutti gli strumenti possibili per garantire questa sicurezza”. Con queste parole Remo Andreolli, assessore provinciale alle politiche per la salute, ha introdotto oggi – presso il laboratorio formativo dell’Agenzia del Lavoro, al condominio Mesa verde di Trento – la presentazione del primo corso per la formazione degli esperti verificatori della sicurezza. Sono 65 gli iscritti a queste prime tre edizioni formative per lo più appartenenti alle professioni di geometra, ingegnere, architetto e perito, che entro il mese di luglio frequenteranno il modulo di base (12 ore) per poi riprendere a settembre nella formazione specialistica (42 ore), finalizzata a fornire l’abilitazione alle verifiche delle macchine ed attrezzature relative al “sollevamento persone” ed al “sollevamento cose”. In futuro saranno attivati anche corsi per l’abilitazione alle verifiche delle attrezzature inerenti “gas e vapore” e “riscaldamento e idroestrattori”. Alla conferenza stampa di ieri, accanto all’assessore Remo Andreolli, c’erano Alberto Betta, direttore della Direzione Igiene e Sanità pubblica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari - Centro per i Servizi Sanitari, l’ingegner Enrico Maria Ognibeni, direttore del Nucleo Impianti e Cantieri dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari - Centro per i Servizi Sanitari, Luigi Pitton e Donato Lombardi, direttore e dirigente dell’Agenzia del Lavoro e Franca Bellotti, responsabile del Servizio organizzazione e qualità delle attività sanitarie della Provincia autonoma di Trento. L’assessore Remo Andreolli ha ricordato come la richiesta di poter disporre di verificatori esperti per quanto riguarda la sicurezza sui posti di lavoro venga dalle stesse aziende, in particolare da molte del settore artigiano. “Una prova di grande maturità perché indica che per fortuna avanza una cultura del rispetto: verso i lavoratori, verso le stesse aziende e verso le regole”. Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno, basti dire che in Trentino attualmente sono circa 9 mila gli impianti di sollevamento, e di questi finora solo 300 sono stati verificati. Cantieri edili, gru, macchine per il sollevamento delle persone, impianti a vapore: sono molte e di diversa tipologia infatti le attrezzature e i macchinari impiegati nei luoghi di lavoro che, al fine di prevenire gli infortuni, devono essere periodicamente sottoposti a controllo e verifiche relativamente alla loro funzionalità e sicurezza. Tali verifiche sono effettuate dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, in capo alla quale è incardinata l’attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro e malattie professionali, ma i cantieri ed i macchinari da controllare sono migliaia. Ed è proprio per estendere a tutti i cantieri questa attività di verifica che oggi hanno peso il via i corsi per la formazione degli esperti verificatori di macchinari e impianti; figura istituita con la Legge provinciale numero 3 del 2007 “Prevenzione delle cadute dall’alto e promozione della sicurezza sul lavoro”. A distanza di poco più di un anno dall’entrata in vigore della Legge provinciale si conclude dunque, con l’attivazione della formazione, quel percorso che ha visto partecipe l’Amministrazione provinciale nel definire, con un regolamento, la nuova organizzazione delle verifiche periodiche obbligatorie a fini di sicurezza, individuando i requisiti ed il percorso formativo necessari per svolgere la funzione di esperto verificatore, con l’obiettivo di combattere il più possibile il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle così dette “morti bianche” o meglio morti ingiuste. La formazione degli esperti verificatori è gestita dall’Agenzia del lavoro di Trento e prevede, in questa prima fase, la realizzazione di due percorsi a Trento e di uno a Rovereto, per meglio rispondere alle esigenze logistiche dei professionisti iscritti. Nuovi corsi saranno attivati in autunno qualora vi siano professionisti interessati alla formazione e che, per qualche motivo, non hanno potuto frequentare le edizioni estive. Superato il corso di formazione (modulo di base e modulo di specializzazione) gli esperti verificatori della sicurezza saranno iscritti in un apposito registro pubblico provinciale e chiamati ogni 5 anni a frequentare iniziative di aggiornamento, organizzate dalla Provincia autonoma di Trento. .  
   
   
UE: APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE AMBIENTALE IN ITALIA  
 
Bruxelles, 24 giugno 2008 - Nell´ambito della riunione della commissione per l´ambiente, il 24 giugno alle 10. 00, i deputati discuteranno con rappresentanti della Commissione sull´applicazione della legislazione ambientale europea in alcuni Stati membri. Più in particolare, la Commissione risponderà a una serie di quesiti scritti posti da taluni deputati. Per quanto riguarda l´Italia sarà affrontato il tema della gestione dei rifiuti: Attuazione della normativa comunitaria in materia di rifiuti in Italia (G. Sacconi); Attuazione della normativa comunitaria in materia di rifiuti in Italia (R. Mussachio) Finanziamento Ue dei progetti in materia di rifiuti in Campania (M. Frassoni) .  
   
   
BASILICATA: INAUGURATA LA SALA OPERATIVA UNIFICATA PERMANENTE  
 
Potenza, 24 giugno 2008 - Inaugurata ieri la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, situata presso la sede dell’Ufficio Protezione Civile in Corso Garibaldi, 139 a Potenza. Sarà immediatamente operativa per le funzioni di S. O. U. P. (Sala Operativa Unificata Permanente) nell’imminente periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi. La S. O. U. P. , sarà coordinata da funzionari regionali degli Uffici di Protezione Civile e Foreste e Tutela del Territorio, competenti in materia di antincendi boschivi, i quali affiancheranno il personale del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e del Volontariato di Protezione Civile. La S. O. U. P. Sarà presidiata tutti i giorni, dal 1 luglio al 15 settembre, dalle ore 8. 00 alle ore 20. 00, e in orario notturno sarà garantito il servizio di reperibilità continuativo, assicurando così la funzionalità in situazioni di emergenza per tutto il suddetto periodo. La finalità principale della S. O. U. P. È quella di favorire un rapido, coordinato ed efficace intervento di uomini e mezzi, sia per le attività di avvistamento e sia per quelle di spegnimento degli incendi. La S. O. U. P. È organizzata con quattro postazioni operative e due di coordinamento. Una postazione gestirà le risorse umane del Volontariato. L’operatore avrà a disposizione un software dedicato con il quale potrà gestire, verificare e comunicare al responsabile di Sala la possibile dislocazione, in caso di emergenza, di uomini e mezzi sul territorio. La postazione alla quale perverranno le informazioni circa il verificarsi di eventi ha la funzione di monitoraggio degli stessi con una procedura appositamente predisposta. L´inserimento dei dati relativi agli eventi consentirà, oltre alla catalogazione di dati georeferenziati, anche una gestione più efficace delle operazioni sul campo. Un’altra postazione gestirà il database dei Piani Comunali di Protezione Civile. Saranno disponibili, in particolare, le carte tematiche e le banche dati organizzate nell’ambito dei piani di emergenza per il rischio di incendi di interfaccia. Una ulteriore postazione è dedicata alla gestione di dati provenienti quotidianamente dal C. N. R. -imaa di Tito Scalo per effetto di un rapporto convenzionale. La procedura disponibile consente la redazione di mappe di rischio d’incendio dinamiche per mezzo di immagini satellitari. Questa stessa postazione consentirà altresì di allertare le diverse componenti che presidiano zone caratterizzate, di volta in volta, da un indice di pericolosità più elevato. Una ulteriore postazione è il terminale di un sistema di telerilevamento Bsds (Bright Spots Detection System) costituito da una Postazione Periferica fissa (Metaponto Lido) e una stazione di monitoraggio mobile su un automezzo appositamente allestito. Le due postazioni dei funzionari regionali consentiranno il coordinamento delle postazioni operative e il necessario collegamento con le altre strutture e componenti del sistema di protezione civile, nazionale, regionale e locale. .  
   
   
SUL TICINO "CORRIDOIO" PER LA RISALITA DI PESCI GLI IMPIANTI A PORTO DELLA TORRE E A PANPERDUTO (SOMMA LOMBARDO) PROTOCOLLO FRA REGIONI, PROVINCE, PARCHI INTERESSATI ED ENEL  
 
Milano, 24 giugno 2008 - Consentire ai pesci di risalire gli sbarramenti invalicabili sul fiume Ticino a Porto della Torre e Panperduto, in territorio di Somma Lombardo (Va), attraverso la realizzazione di due passaggi artificiali. E´ questo il progetto approvato ieri con un protocollo d´intesa firmato tra Regione Lombardia, Regione Piemonte, i due parchi del Ticino, le Province di Varese e Novara, il Comune di Somma Lombardo il consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi e Enel Produzione spa. Un investimento di circa 1. 500. 000 euro, 1. 177. 500 dei quali a carico di Regione Lombardia. Quelle approvate ieri sono due opere molto importanti perché consentiranno il superamento di due dei tre ostacoli altrimenti insormontabili per l´ittiofauna tra il Lago Maggiore e il Mare Adriatico (il terzo è lo sbarramento sul Po a Isola Serafini, dove è in previsione un progetto analogo). "Abbiamo deciso di ricostituire questo corridoio ecologico sul fiume Ticino - spiega l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Marco Pagnoncelli - per tutelare la varietà ambientale e la salute dei nostri fiumi, evitando l´impoverimento genetico delle varie specie di pesci dovuto alla continua riproduzione in un ambiente troppo limitato". Un ulteriore ritardo nella realizzazione di queste opere - è stato sottolineato durante l´incontro per la firma del protocollo d´intesa - ne avrebbe messo a serio rischio l´esecuzione perché i tempi della loro realizzazione sono dettati anche dalla stagionalità della dinamica fluviale, visto che alcune opere in alveo devono essere necessariamente realizzate durante il periodo invernale. L´investimento di Enel Produzione Spa è di 80. 000 euro, 50. 000 delle quali per la realizzazione di una centralina di monitoraggio per il passaggio dell´ittiofauna a scopo scientifico e didattico, che sarà aperta anche alle scolaresche. La fine dei lavori è prevista per l´anno in corso per quanto riguarda l´impianto di Panperduto e per la primavera del 2009 per l´impianto di Porto della Torre. Infine, un tavolo tecnico, composto dai rappresentanti degli enti firmatari, coordinato dall´assessorato alla Qualità dell´Ambiente della Regione Lombardia, avrà il compito di monitorare l´attuazione dei progetti. .  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE, APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE IL BANDO INFEA 2008. PREVISTI CONTRIBUTI ALLE SCUOLE PER COMPLESSIVI 150.000 EURO.  
 
 Bologna, 24 giugno 2008 - È stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale il Bando Infea 2008, che prevede contributi alle scuole dell´Emilia Romagna (per complessivi 150. 000 euro) per progetti di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, promovendo corretti stili di vita e di comportamento. Per l’anno scolastico 2008/2009 le domande vanno presentate entro il 12 settembre 2008. Si tratta, afferma l´Assessore regionale Ambiente Lino Zanichelli, “di una iniziativa che la regione propone alle scuole con continuità da dieci anni e che continua a dare importanti riscontri, come testimonia il grado di conoscenza e consapevolezza ambientale dimostrato degli studenti emiliano-romagnoli con la ricerca "educazione ambientale 10+. Una iniziativa non isolata ma inserita nel più ampio programma dell´Educazione ambientale promosso dalla Regione - in corso di approvazione il quarto programma regionale Infea 2008-2020 - che da quest´anno opera in veste partner dell´Unesco nel promuovere sul territorio il decennio dell´educazione allo sviluppo sostenibile (2005-2014)” Le scuole dell´Emilia-romagna, per ottenere i finanziamenti previsti, devono presentare progetti che contengano e prevedano: - un programma di lavoro integrato nel quale siano esplicitate le modalità; di realizzazione e l´apporto di ciascun Istituto; gli indicatori e le modalità di autovalutazione dei risultati previsti e di quelli raggiunti; le modalità di divulgazione dei risultati in modo da renderli disponibili (mostre, report conclusivi, pubblicazioni, Cd-rom, siti web, seminari, incontri, ecc. ); l’utilizzo di metodologie di ricerca-azione, partecipazione, sperimentazione e coinvolgimento diretto dei bambini e delle bambine; I progetti possono contenere diverse tipologie di attività: - curricolari; seminariali; di documentazione; ludico-creative; di produzione di materiali e sussidi didattici; di realizzazione azioni di miglioramento ambientale coinvolgenti l´ambiente scolastico e le sue relazioni con l´esterno (risparmio energetico, idrico, gestione rifiuti, mobilità sostenibile ecc. ). Possono partecipare al Bando gli Istituti Scolastici dell´Emilia-romagna comprendenti scuole di ogni ordine e grado (Direzioni didattiche comprese anche le scuole d´Infanzia, Istituti Comprensivi, Scuole medie statali, Licei e Istituti di scuola secondaria, Scuole paritarie, scuole e nidi d´infanzia comunali). I progetti devono essere definiti e proposti in sinergia da almeno tre Istituti Scolastici tra loro in rete in cui una scuola svolge la funzione di capofila. Le domande, dovranno essere indirizzate alla Regione Emilia-romagna, Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità, Viale Silvani 4/3 - 40122 Bologna. Sulla lettera di trasmissione e sulla busta dovrà essere riportato come oggetto la dicitura: “Bando-infea-scuole-2008”. L’invio delle domande è effettuato a mezzo Raccomandata postale con ricevuta di ritorno, facendo fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. In alternativa le domande possono essere consegnate alla Segreteria del Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità, Viale Silvani 4/3 - 40122 Bologna, 1° piano, stanza 110, entro le ore 13:00 del 12/09/08. I partecipanti dovranno anche inviare anche la versione digitale delle schede previste nell’Allegato 1, all’indirizzo e-mail: sbertolini@regione. Emilia-romagna. It. .  
   
   
DETERSIVI ALLA "SPINA": AL VIA ALTRI PUNTI VENDITA NEL LAZIO  
 
 Roma, 24 giugno 2008 - Continua lo sviluppo della rete di distribuzione di detersivi “alla spina” che utilizza flaconi e contenitori riutilizzabili voluto dall’Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Filiberto Zaratti, per risparmiare energia e ridurre i rifiuti alla fonte. Martedì 24 alle ore 12 viene inaugurato il primo distributore di detersivi alla spina di Civitavecchia presso la Coop in Via Maroncelli, mentre giovedì 26 alle ore 12, sarà la volta di Frosinone dove l’impianto dei detersivi alla spina aprirà presso il Superstore Pam di via A. Fabi 177. Questi impianti si sommeranno agli otto già attivi nel Lazio: Auchan presso il centro Commerciale “Porta di Roma” a Roma , quartiere Bufalotta; Coop di Colleferro al 49 km della via Casilina; Superstore Sidis c/o il centro commerciale “Gli Archi” a Cassino; Leon di Via Scrivia a Latina; Crai, Via Padre Lino Da Parma 7; Panorama Via Tiburtina 757; Panorama c/o centro Commerciale “I Granai”, Via Rigamonti 100; Panorama c/o centro Commerciale “Roma Est”, Via Collatina 858. Le inaugurazioni di questi impianti rappresentano la prosecuzione dell’iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli che porterà in breve tempo questo sistema di distribuzione ecologica in tutte le Province del Lazio. .  
   
   
FVG: NO AL TERMOVALORIZZATORE E SÌ AL RICICLO  
 
Trieste, 24 giugno 2008 - Gli annunci dell´assessore Vanni Lenna di creare un nuovo Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti e un termovalorizzatore tra Udine e Pordenone, non hanno lasciato indifferente il gruppo consiliare Italia dei Valori-cittadini. Il suo presidente, Piero Colussi, interviene sottolineando alcune incongruenze. Pur condividendo la realizzazione del nuovo Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti con modalità comuni per quanto riguarda la raccolta differenziata - scrive infatti il consigliere - si chiede come sia possibile, in assenza di tale Piano (che per sua natura diventa l´indicatore della strada da intraprendere), annunciare la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore. La contraddizione è sospetta e fa pensare a decisioni già prese. Poiché il Piano dovrà essere uno strumento condiviso e discusso con tutti gli enti interessati - riflette ancora il capogruppo di Idv-cittadini - come mai si prefigura già la realizzazione di un nuovo impianto di termovalorizzazione? E chi ci dice che quello funzionante a Trieste non sia di per sé sufficiente a soddisfare le esigenze del resto della regione? Ogni scelta dovrà essere frutto di dati certi e concreti che indichino quali sono le vere esigenze. Anche perché non possiamo nasconderci che il 20% del residuo del processo di termovalorizzazione è altamente tossico (presenza di diossina) e necessita di discariche per rifiuti speciali. A detta di Colussi, la strada da perseguire è quella del riciclo. Nella nostra regione vengono prodotte 600mila tonnellate annue di rifiuti. Quando la raccolta differenziata si assesterà sul 60-70%, come già accade in alcune zone del Pordenonese e dell´Udinese, il ricorso a un nuovo termovalorizzatore non sarà necessario. Un esempio virtuoso è rappresentato dalla provincia di Rovigo, che attraverso un sistema innovativo riesce a riciclare sino al 75% dei rifiuti urbani. In discarica, perciò, ne finisce solo il 25%. Consiglio sinceramente l´assessore - conclude Colussi - ad intraprendere un viaggio nella vicina provincia veneta per documentarsi su questa esemplare esperienza. Ed esprimo perplessità anche sull´ipotesi del gestore unico, in quanto dal 2011 gli appalti pubblici dovranno essere messi in gara obbligatoriamente. .