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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ AUTOMOBILI "INTELLIGENTI" SULLE STRADE EUROPEE  
 
 Strasburgo, 24 giugno 2008 - Il Parlamento sottolinea che i sistemi di automobili intelligenti possono contribuire a ridurre la congestione l´inquinamento e il numero e la gravità degli incidenti stradali. Chiede poi di promuovere l´iniziativa eSafety nonché di introdurre incentivi a favore di strumentazioni ecologiche e di sicurezza nonché un sistema di chiamate di emergenza a bordo. Dispositivi di controllo elettronico di stabilità e "strade intelligenti" possono poi agevolare la sicurezza stradale e ridurre le vittime della strada. I sistemi di automobili intelligenti possono contribuire a ridurre «la congestione, l´inquinamento nonché il numero e la gravità degli incidenti stradali». E´ quanto sostiene il Parlamento approvando - con 417 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astensioni - la relazione di Zita Gurmai (Pse, Hu) che si congratula dell´iniziativa per "l´Automobile intelligente" e dei progressi raggiunti nei suoi tre pilastri (coordinamento delle parti interessate, sviluppo tecnologico e della ricerca e sensibilizzazione del pubblico). Il Parlamento, tuttavia ritiene che il tasso di penetrazione sul mercato di tali veicoli «è ancora troppo ridotto». Il Parlamento chiede agli Stati membri di promuovere le iniziative eSafety e di esservi associati più attivamente attraverso iniziative tecnologiche congiunte. Ritiene inoltre necessario prevedere altri incentivi per gli investimenti privati nel campo della ricerca e dello sviluppo e a favore di strumentazioni ecologiche e di sicurezza del veicolo. Invita quindi le parti interessate a prendere misure appropriate per garantire che questi nuovi dispositivi siano accessibili, incrementando così la domanda dei consumatori. Ricordando che eCall, il sistema di chiamate di emergenza a bordo dei veicoli, «potrebbe salvare 2. 500 vite ogni anno in Europa se fosse applicato pienamente», il Parlamento sottolinea che l´Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (Etsi) dovrebbe definire una norma europea aperta per l´introduzione di tale servizio a livello europeo. Si compiace peraltro dei negoziati sull´accordo volontario per l´inclusione di tale misura quale un´opzione standard su tutti i nuovi veicoli dal 2010 in poi e sollecita gli Stati membri a firmare il Memorandum d´intesa «possibilmente entro il primo semestre 2008», per incoraggiare la rapida introduzione di questo dispositivo «potenzialmente salvavita». Invita poi la Commissione a sviluppare il quadro normativo ai fini di una piena armonizzazione delle normali chiamate di emergenza (112) a livello dell´Ue. I deputati, sottolineano inoltre che se tutte le autovetture disponessero di un controllo elettronico di stabilità, ogni anno, sulle strade europee, si potrebbero «salvare 4. 000 vite ed evitare 100. 000 feriti». Aggiungono peraltro che l´obiettivo dichiarato dalla Commissione è di giungere al 100% di installazioni in tutti i nuovi veicoli dal 2012 in poi ed accolgono con favore i negoziati per un accordo internazionale su un regolamento tecnico globale «che contenga anche le caratteristiche tecniche del sistema elettronico di controllo della stabilità (Esc)». Infrastrutture e strade "intelligenti" Secondo i deputati, la sicurezza stradale può trarre beneficio da una migliore interazione tra apparecchiature intelligenti a bordo dei veicoli e dispositivi integrati nelle infrastrutture. Sollecitano quindi le parti interessate a creare un "ambiente intelligente" adeguato sulle strade e all´interno dell´infrastruttura in modo che nuovi dispositivi intelligenti - tra cui una migliore gestione della capacità stradale e sistemi di monitoraggio stradale intelligenti (in tempo reale) - possano funzionare adeguatamente ed essere utilizzati a pieno. L´iniziativa "auto intelligente", a loro parere, non può infatti essere portata a termine se separata dalle iniziative "strade intelligenti". Accolgono pertanto con favore l´impegno ad avviare, a partire dal 2008, «un programma per predisporre l´integrazione di sistemi cooperativi all´interno delle infrastrutture di trasporto». I deputati invitano gli Stati membri e la Commissione a portare avanti gli sforzi per elaborare incentivi fiscali all´acquisto di veicoli ecologici e dotati di dispositivi di sicurezza intelligenti, oltre agli incentivi esistenti per l´acquisto di auto meno inquinanti. Gli Stati membri, la Commissione e l´industria automobilistica, nonché le agenzie automobilistiche e le scuole guida dovrebbero inoltre fornire informazioni, brevi, chiare e comprensibili nel quadro delle campagne di sensibilizzazione per informare il più vasto pubblico possibile sui sistemi di automobili intelligenti. Il Parlamento chiede di accompagnare gli incentivi introdotti con misure di prevenzione e di formazione per la sicurezza stradale a favore dei conducenti e sollecita gli Stati membri a sostenere tali misure con adeguate disposizioni volte a sanzionare gli eventuali trasgressori. A suo parere, infatti, i sistemi di sicurezza tecnologici contribuiscono spesso a «dare un maggior senso di sicurezza e possono comportare una guida meno responsabile da parte del conducente». Inoltre, ricorda che l´Ue non è ancora riuscita a raggiungere l´obiettivo di dimezzare rispetto al 2001 il numero delle vittime della strada entro il 2010. E´ pertanto di primaria importanza un´adeguata preparazione degli automobilisti che ne promuova una guida più intelligente. Ritiene inoltre che gli organismi di formazione dovrebbero insegnare come reagire nelle situazioni di emergenza ed invita a sviluppare nuovi sistemi di prevenzione degli incidenti, come «nuovi materiali e interconnessioni automatiche attraverso sensori attivi, sia da veicolo a veicolo, che da veicolo a strada». L´industria automobilistica dovrebbe tenere conto, al momento della concezione di nuove vetture, di nuovi dispositivi di sicurezza, ma prevedere anche dispositivi per misurare e visualizzare il consumo di energia e i dati ambientali, come le reali emissioni di Co2 e particolato. Il Parlamento ricorda infatti che sistemi basati sulla tecnologia dell´informazione e della comunicazione possono contribuire a ridurre le emissioni inquinanti mediante «una gestione più efficiente del traffico, una riduzione dei consumi di carburante e un´agevolazione della guida compatibile con l´ambiente». Sottolinea, tuttavia, che è anche possibile ridurre le emissioni attraverso «semplici misure note da tempo», come sedili o pneumatici dal peso ridotto, accumulatori di calore del motore o recupero dell´energia frenante, che tuttavia non sono ancora state integrate in molti veicoli. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: VERSO UNA RETE STRADALE EUROPEA PIÙ SICURA  
 
 Strasburgo, 24 giugno 2008 - Il Parlamento ha adottato definitivamente una direttiva che impone valutazioni d’impatto e audit sulla sicurezza stradale nonché misure per la gestione e le ispezioni della sicurezza. Suggerisce anche una serie di misure per rendere le infrastrutture più sicure, specie se ad alto tasso di incidenti, come il miglioramento della segnaletica e del manto stradale o la costruzione di corsie di emergenza e di aree di sosta. L´obiettivo è di contribuire alla riduzione delle vittime della strada. L’obiettivo della direttiva è assicurare che l’infrastruttura contribuisca a migliorare la sicurezza stradale ed a ridurre il tasso di mortalità nonché il numero di incidenti sulla rete stradale transeuropea dell’Unione. Nonostante l´ambizioso obiettivo di dimezzare il numero di morti sulle strade nel 2010, portandoli da 50. 000 a 25. 000, nel 2005 si sono contati infatti 41. 500 decessi. D´altra parte, si potrebbero salvare molte vite ed evitare molti incidenti se l’infrastruttura stradale esistente fosse gestita secondo le migliori e più recenti pratiche in materia di ingegneria della sicurezza. Anche perché le condizioni del traffico si sono modificate da quando le strade sono state progettate e costruite. Approvando con 498 voti favorevoli, 8 contrari e 6 astensioni la relazione di Helmuth Markov (Gue/ngl, De), il Parlamento ha accolto un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziati con il Consiglio che permette l´adozione definitiva di una direttiva che richiede la messa a punto e l´attuazione di procedure relative alle valutazioni d’impatto e agli audit sulla sicurezza stradale, alla gestione della sicurezza della rete stradale ed alle ispezioni di sicurezza da parte degli Stati membri. La direttiva potrà quindi entrare in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, dopo di ché gli Stati membri avranno al massimo due anni per attuare le sue disposizioni. La direttiva si applica alle strade che fanno parte della rete pubblica transeuropea, «siano esse in fase di progettazione, in costruzione o già funzionanti». Le tratte interessate sono indicate nell´allegato di una decisione del 1996 il cui testo è consultabile tramite il link in calce (quelle italiane sono indicate a pagina 28). Ma suggerisce agli Stati membri di applicare le sue disposizioni, «come codice di buone prassi», alle infrastrutture nazionali di trasporto stradale non comprese nella rete Ten-t e costruite con il finanziamento parziale o totale della Comunità. Con “valutazione d’impatto sulla sicurezza stradale”, la direttiva intende «un’analisi comparativa strategica dell’impatto di una nuova strada o di una modifica sostanziale della rete esistente sul livello di sicurezza della rete stradale». Gli Stati membri dovranno assicurare che una tale valutazione sia effettuata per tutte le diverse varianti dei progetti d’infrastruttura, durante la fase di pianificazione iniziale, anteriormente all’approvazione del progetto d’infrastruttura, impegnandosi a rispettare i criteri stabiliti dalla direttiva stessa. La valutazione d’impatto dovrà anche esporre le considerazioni in materia di sicurezza stradale che hanno contribuito a scegliere la soluzione proposta. Dovrà inoltre fornire le informazioni necessarie all’analisi costi/benefici delle diverse opzioni valutate. Con "audit della sicurezza stradale", la direttiva intende un «controllo indipendente accurato, sistematico e tecnico delle caratteristiche di un progetto di costruzione di un’infrastruttura stradale dal punto di vista della sicurezza, nelle diverse fasi dalla pianificazione all’inizio del funzionamento». Gli Stati membri dovranno adottare le misure necessarie affinché siano effettuati tali audit «per tutti i progetti d’infrastruttura», adoperandosi per rispettare i criteri indicati nella direttiva stessa. Dovranno inoltre garantire che venga designato un revisore, dotato delle necessarie competenze, per effettuare l’audit delle caratteristiche di ideazione di un progetto d’infrastruttura. L’audit dovrà inoltre costituire parte integrante del processo di ideazione del progetto d’infrastruttura nelle fasi dello studio di fattibilità, degli studi preliminari, della progettazione particolareggiata, nella fase di ultimazione e nella prima fase di funzionamento. In una relazione, il revisore dovrà definire, per ciascuna fase del progetto, gli aspetti della progettazione «che possono rivelarsi critici per la sicurezza». Se, nonostante gli aspetti pericolosi messi in evidenza nel corso dell’audit, la progettazione non venisse rettificata, l’organo competente sarebbe tenuto a giustificare tale scelta. In ogni caso, gli Stati membri dovranno garantire che la relazione «si traduca in raccomandazioni rilevanti da un punto di vista della sicurezza stradale». La “classificazione delle sezioni ad alta concentrazione di incidenti" è definita come un metodo per identificare, analizzare e classificare sezioni della rete stradale aperta al traffico da oltre tre anni ed in cui è stato registrato un numero considerevole di incidenti mortali o gravi in rapporto al volume di traffico. Come richiesto dai deputati, gli Stati membri dovranno provvedere affinché la classificazione dei tratti stradali che presentano un alto tasso di incidenti e la classificazione della sicurezza sulla rete stradale siano effettuate sulla base di un esame del funzionamento della rete stradale con cadenza almeno triennale. In tale ambito dovranno adoperarsi per rispettare i criteri stabiliti dalla direttiva stessa. Gli Stati membri dovranno inoltre provvedere affinché le sezioni che mostrano un alto livello di priorità siano valutate da pool di esperti mediante visite in loco ed è su queste tratte che dovranno concentrasi gli interventi correttivi. La priorità dovrà essere data a misure quali l´eliminazione degli ostacoli fissi al margine della strada, la limitazione della velocità, il miglioramento della visibilità, il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle attrezzature al margine della strada come i sistemi di ritenuta stradale, il miglioramento della segnaletica orizzontale (inclusa l’applicazione di rallentatori sonori) e verticale, la protezione contro la caduta di sassi e il miglioramento dell’aderenza/ruvidità del fondo stradale. Si potrà anche intervenire concependo nuovi sistemi di ritenuta stradale, inserendo barriere protettive al centro strada, riconcependo gli schemi di sorpasso, migliorando incroci, svincoli e passaggi a livello, modificando la larghezza stradale, aggiungendo una corsia d’emergenza, installando dispositivi di gestione e di controllo del traffico, eliminando i potenziali conflitti con gli utenti della strada più vulnerabili, migliorando o sostituendo il manto stradale. Nell´accogliere una richiesta dei deputati, tali misure potranno anche comprendere il ricorso a segnali stradali intelligenti nonché il miglioramento dei sistemi di trasporto intelligenti e dei servizi telematici ai fini dell´interoperabilità, dell´emergenza e della segnaletica. Infine, facendo proprio un suggerimento dei deputati, il compromesso sottolinea che La creazione di un numero sufficiente di parcheggi e di aree di sosta lungo le strade «riveste enorme importanza per la sicurezza del traffico, oltre a costituire un deterrente per la criminalità». I parcheggi, infatti, «consentono ai conducenti dei veicoli di concedersi per tempo una sosta e di proseguire il viaggio con piena concentrazione». La creazione di un numero sufficiente di parcheggi e di aree di sosta sicure «deve pertanto costituire parte integrante della gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali». In forza al compromesso, gli Stati membri dovranno adottare le misure necessarie affinché le strade aperte al traffico costituiscano l’oggetto di ispezioni di sicurezza destinate ad individuare i rischi connessi alla sicurezza stradale e di prevenire gli incidenti. Queste dovranno comprendere - con frequenza sufficiente a garantire la sicurezza - ispezioni periodiche delle rete stradale e il controllo del possibile impatto dei lavori in corso sulla sicurezza del flusso di traffico. Gli Stati membri dovranno anche adottare orientamenti relativi alle misure di sicurezza temporanee applicabili ai lavori stradali. .  
   
   
I VOLI DI QATAR AIRWAYS IN OMAN E NEGLI EMIRATI ARABI  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Qatar Airways opera dall’Italia una fitta rete di collegamenti via Doha per le principali destinazioni degli Emirati Arabi e dell’Oman. Da Doha ogni giorno decollano 8 voli per Dubai; mentre per Abu Dhabi sono previsti 6 voli giornalieri. Muscat, capitale dell’Oman, è collegata a Doha da due voli quotidiani. Gli attuali 10 voli giornalieri dall’Italia - che diventeranno 11 a partire da ottobre (oggi 6 e poi 7 da Milano Malpensa e 4 da Roma Fiumicino) - sono tutti in collegamento con queste destinazioni, che registrano un forte sviluppo sul mercato turistico italiano, in particolare per le esigenze del Business Travel. .  
   
   
VITERBO-ORIO AL SERIO: PROVE DI VOLO  
 
Viterbo, 24 giugno 2008 - Si sono congedati con un augurio: che il prossimo viaggio Bergamo-viterbo anziché in auto si svolga direttamente in aereo. La visita di tre giorni nella Tuscia della delegazione della Camera di Commercio di Bergamo – composta da 13 persone tra cui il presidente Roberto Sestini, alcuni membri di Giunta, i Revisori dei conti e il Segretario generale –, si è appena conclusa, lasciandosi alle spalle il lago di Bolsena. Una full immersion per stringere un gemellaggio tra realtà che hanno puntato sulla realizzazione dell’aeroporto per lo sviluppo del territorio, tra riunioni e incontri, inframmezzati dalle visite all’aeroporto militare “Fabbri” e ai luoghi della provincia di Viterbo. Lo scalo di Orio al Serio, a due chilometri da Bergamo, secondo i dati forniti da Iccsai (International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry), con l’avvento dei voli low cost ha visto crescere il numero di unità trasportate tra passeggeri e merci da un milione a 7 milioni, entrando nella speciale classifica dei primi 70 scali europei. Attualmente nello scalo bergamasco ci sono di 372 frequenze settimanali, schedulate per 51 destinazioni, pari ad oltre 53 partenze/giorno, per servire passeggeri con destinazione finale in 43 paesi. Si stima che il numero medio di passeggeri al giorno in transito sia di oltre 15. 000 unità, con punte di oltre 20. 000 passeggeri e accompagnatori, aventi una permanenza media in aerostazione di quasi due ore per i passeggeri in partenza, dovuta alla assoluta preponderanza di voli low-cost e charter. Le persone impiegate in Aeroporto tra Società di Gestione, Operatori, Personale di Enti di Stato sono circa 3. 700 persone. L’ indotto occupazionale generato dalla presenza dello scalo è stimabile in circa 18. 000 unità. Numeri da capogiro che sono stati riportati anche durante l’incontro svoltosi nella Sala consiliare della Camera di Commercio di Viterbo, alla presenza delle autorità locali e dei membri di Giunta e del Consiglio dell’Ente camerale. “Lo studio previsionale svolto da Icssai per l’aeroporto di Viterbo – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – ci porta a pensare a una realtà non molto distante da quella di Bergamo. Si prospetta, quindi, una grande opportunità di crescita per questo territorio e per le province limitrofe. Si pensi solo alle ricadute economiche e occupazionali determinate da tutto l’indotto che una tale infrastruttura può generare e dall’offerta turistica che si potrebbe sviluppare”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Roberto Sestini, presidente dell’Ente camerale di Bergamo: “Solo per fare qualche esempio grazie l’aeroporto di Orio al Serio le strutture alberghiere si sono quadriplicate e anche il centro storico della città ha trovato una nuova vitalità. Nella nostra esperienza è stato determinante il lavoro di squadra tra istituzioni e imprenditori. In tal senso il ruolo della Camera di Commercio è fondamentale perché in essa c’è la sintesi dell’economia del territorio”. Il presidente della Provincia di Viterbo Alessando Mazzoli, nel suo intervento ha fatto il punto sullo stato dell’arte rispetto allo scalo: “Siamo in attesa della convocazione della conferenza dei servizi e di conoscere le proposte della Società Aeroporti di Roma. Come è noto a noi poi spetterà il compito di realizzare l’adeguamento delle infrastrutture, dell’accoglienza e dei collegamenti. Chiaramente la nostra preoccupazione è che l’aeroporto non sia solo un luogo di passaggio ma deve avere ricadute su tutta la provincia”. Un timore condiviso anche da Marcello Meroi, vicesindaco di Viterbo: “Non possiamo perdere questa sfida. L’impatto che l’aeroporto avrà sulla città sarà rilevante, ma dovremo collaborare per compiere scelte che possano orientare i passeggeri a visitare, fare acquisti e fermarsi a Viterbo”. .  
   
   
APERTA ALL’AEROPORTO GALILEI DI PISA LA NUOVA FARMACIA  
 
Firenze, 24 giugno 2008 - Inaugurata ieri, alla presenza dell’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, la nuova farmacia comunale all’aeroporto Galilei di Pisa. Questa struttura sanitaria è la prima del suo genere che si apre dando seguito alla Legge regionale numero 16 del 2007, che prevede appunto la possibilità di aprire farmacie negli aeroporti civili a traffico internazionale, nelle stazioni ferroviarie dei comuni capoluogo di provincia, nelle stazioni marittime del comuni capoluogo di provincia e nelle aree di servizio autostradali coincidenti con snodi di intersezione plurima a particolare intensità di traffico e serviti da servizi alberghieri e di ristorazione. Queste farmacie possono venire aperte su semplice richiesta e autorizzazione del Comune, che ne è titolare. “Anche la farmacia, come tante altre p! arti del nostro sistema sanitario, sta cambiando - ha affermat! o l&rsqu o;assessore Rossi - Noi vogliamo che questo servizio sia sempre più vicino ed accessibile, più qualificato, attrezzato a garantire non solo una adeguata distribuzione dei farmaci, di ausili e presidi medici, ma a coprire anche una vasta gamma di servizi, dalle prenotazioni di prestazioni sanitarie e diagnostiche alla partecipazione attiva alle campagne di informazione ed educazione alla salute”. Numerosi i servizi che verranno garantiti dalla struttura del Galilei: misurazione pressione, peso corporeo, cosmesi, consigli dietetici, Cup (centro unico di prenotazione), preparazioni galeniche, prodotti veterinari, fitoterapici ed omeopatici, assistenza integrativa, distribuzione farmaci ad alto costo, autoanalisi (colesterolo, glicemia. ), visagista, test pelle e capelli, consulenza per prodotti naturali, consulenza allattamento al seno, affitto articoli sanitari, la predisposizione scheda paziente in caso di particolari cronicità, controllo dell&! rsquo;udito, trucco personalizzato, centro antifumo, assistenza e consigli per "viaggi al´estero", prodotti e linee "internazionali". L’orario di apertura va dalle 8 alle 21, tutti i giorni incluso festivi e festivi infrasettimanali. Il parcheggio è gratuito, non ci sono barriere architettoniche perchè la struttura è dotata di ascensore e scala mobile. I farmacisti che vi lavorano possiedono un´ottima conoscenza dell´inglese. Costo dell´investimento oltre 130 mila euro, a totale carico di Farmacie Comunali Pisa Spa. Sempre in forza della legge 16 del 2007 nelle settimane scorse la giunta regionale ha approvato l’apertura di altre 13 farmacie, in zone e frazioni particolarmente disagiate delle province di Pisa, Firenze, Pistoia, Siena, Livorno e Lucca, venendo così incontro alle esigenze della loro popolazione, per lo più composta da persone anziane. .  
   
   
ALCOL AL VOLANTE, WIDMANN: "SPROPORZIONATE LE SANZIONI APPLICATE IN ITALIA"  
 
Bolzano, 24 giugno 2008 - "Il dibattito in corso in Austria sull´inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi guida in stato di ebbrezza dimostra come la tolleranza zero applicata in Italia sia un´eccezione". Questa la presa di posizione dell´assessore alla mobilità Thomas Widmann, che definisce "sproporzionate e ingiustificate" confisca e sequestro dell´auto. Anche nell´agenda politica austriaca compare in primo piano il dibattito sull´inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi viene trovato al volante della propria auto in stato di ebbrezza. Rispetto all´Italia, però, l´approccio è decisamente diverso: provvedimenti come le multe a tre o quattro zeri, la confisca o il sequestro dell´auto non vengono infatti prese in considerazione. "Non bisogna dimenticare - aggiunge Widmann - che nelle altre regioni italiane i controlli sono meno frequenti rispetto all´Alto Adige, anche perchè mancano risorse e strumenti. Questo rappresenta una sorta di violazione del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge". Tornando all´Austria, le misure in discussione prevedono, in caso di accertamento di un tasso alcolemico nel sangue superiore allo 0,5 per mille, l´obbligo di partecipare ad un corso di aggiornamento (costo tra i 200 e i 500 euro). Attualmente, chi viene "pizzicato" con una percentuale di alcol nel sangue compresa tra gli 0,5 e gli 0,8 milligrammi per litro viene sanzionato con una multa in denaro e con la segnalazione nel registro delle patenti. Il ritiro della patente (per un mese) è previsto solo in caso di una seconda infrazione nel giro di due anni. Decisamente più soft, rispetto all´Italia, anche la multa per chi guida e contemporaneamente parla al telefonino: attualmente la sanzione è di appena 25 euro, anche se la proposta del ministro dei trasporti austriaco prevede un inasprimento. Alla luce di questa comparazione tra Italia e Austria, l´assessore alla mobilità Thomas Widmann ribadisce le proprie convinzioni: "Bisogna puntare sempre di più sulla responsabilizzazione degli automobilisti e sulle azioni di sensibilizzazione. In Alto Adige ci stiamo già muovendo in questo senso grazie alla collaborazione con l´Aci e, soprattutto, grazie alle nuove opportunità offerte dal Safety Park di Vadena". Widmann considera "assurde, esagerate e non educative" le decisioni assunte di recente dal governo italiano, ma rivolge comunque un appello agli automobilisti: "Non mettetevi mai alla guida se avete bevuto: danneggiate non solo voi stessi, ma anche gli altri". .  
   
   
INAUGURATO IL PRIMO DISTRIBUTORE DI BIOETANOLO IN ITALIA  
 
 La Spezia, 24 giugno 2008 - Alle 12 del 19 giugno presso la città di La Spezia è stato inaugurato il primo distributore in Italia di Bioetanolo con la presenza delle autorità locali, dell´Atc e dei rappresentanti della Ford Italia e della Saab Italia. Prodotto dalla Acam Italia e gestito da Centro Gas, il primo distributore di bioetanolo in Italia rappresenta un altro passo nell´attuazione del progetto "Best" (Bioethanol for Sustainable Transport), progetto supportato dalla Commissione Europea nell´ambito del Sesto Programma Quadro, che ha come scopo principale quello di dimostrare la possibilità di sostituire benzina e diesel con bioetanolo di ultima generazione e con costi contenuti. Tutti i clienti residenti nel comune di La Spezia che acquisteranno vetture flexifuel potranno usufruire di una serie di agevolazioni stabilite dal comune tra cui il parcheggio gratuito nelle zone riservate e l´accesso alle zone Ztl. Il Progetto Best - Best è un progetto supportato dalla Commissione Europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro che ha come scopo principale quello di dimostrare la possibilità effettiva di sostituire benzina e diesel con bioetanolo, realizzando dimostrazioni su larga scala in diversi paesi europei tra cui l´Italia. Il progetto è iniziato a gennaio 2006, ha un durata di 4 anni e pertanto terminerà a dicembre 2009. Gli obiettivi generali del progetto sono: Provare la fattibilità tecnica, l’efficienza energetica, i benefici ambientali e sociali derivanti dall’utilizzo di bioetanolo come carburante; Realizzare dimostrazioni su larga scala, in diversi paesi europei, per dare l’avvio ad uno sviluppo del mercato dei veicoli a bioetanolo e per valutare performance e costi in diverse condizioni geografiche e climatiche; Trovare sostenitori attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione e divulgazione dei risultati; Definire standard (miscele di carburanti, veicoli, sistema di distribuzione, ecc. ); Fornire raccomandazioni che possano influire sulle strategie politiche. La città di Stoccolma- Amministrazione Ambiente e Salute (Svezia) coordina le attività dei 27 partner del progetto, appartenenti per la maggior parte a paesi europei, quali Svezia, Olanda, Regno Unito, Irlanda, Spagna, Germania e Italia, ma con la partecipazione anche di Brasile e Cina. Tra i partner ci sono anche produttori di etanolo (Sekab, Royal Nedalco, Maxol e Wessex Grain) e case automobilistiche produttrici di auto flex-fuel (Ford e Saab). Il progetto prevede l’introduzione sul mercato di 10000 auto flexi-fuel, funzionanti sia con E85 (miscela 85% etanolo e 15% benzina) che con benzina, di 160 autobus alimentati con E95 (95% etanolo, resto additivi), l’installazione di 135 stazioni di rifornimento per E85 e 13 per E95 e test con miscele a basso contenuto di etanolo. I partner italiani sono: Atc S. P. A. , Comune della Spezia, Eta-energie Rinnovabili, Provincia della Spezia. Eta-energie Rinnovabili coordina le attività che si svolgono presso il sito La Spezia. Tali attività dimostrative comprendono: Acquisto e utilizzo di 10 auto flexi-fuel per il parco macchine di Comune e Provincia della Spezia; Acquisto e utilizzo di 90 auto flexi-fuel da parte di piccole e medie imprese (taxi, corrieri, noleggio auto, società di servizi, ecc…) Installazione di 2 stazioni di rifornimento per E85; Acquisto e utilizzo di 3 autobus a bioetanolo; Installazione di una stazione di rifornimento per E95; Studio e sviluppo di un sistema di approvvigionamento e distribuzione di bioetanolo; Studio e applicazione di forme di incentivazione sia a livello locale che nazionale (detassazioni, parcheggi gratuiti, postazioni privilegiate o linee preferenziali per taxi “puliti”, ecc. ); Test e valutazione effetti dell’utilizzo di E-diesel (miscela 10%etanolo 90% gasolio) su una piccola flotta di autobus non modificati; Campagne di informazione e sensibilizzazione; Valutazione delle performance tecniche e ambientali, dell’utilizzo pratico e dell’accettazione da parte degli utenti sia per auto che autobus; Divulgazione dei risultati a livello locale, nazionale ed europeo. Lo stato di attuazione del progetto al momento è il seguente: Installazione presso il deposito Atc (ovvero l’azienda che gestisce il trasporto pubblico alla Spezia) di Sarzana alla Spezia di un distributore di E95 per la trazione degli autobus. Acquisto di tre autobus Scania alimentati a bioetanolo. Distributore e autobus sono in funzione dal gennaio 2007. Acquisto da parte del Comune della Spezia di 5 automobili a bioetanolo, ovvero 4 Ford Focus e una Saab. Acquisto da parte della Provincia della Spezia di 3 automobili a bioetanolo, ovvero Ford Focus e una Saab. Installazione del distributore di E85 alla Spezia da parte di Acam Spa. .  
   
   
TAXI: ACCORDO TRA REGIONE E SINDACATI CATEGORIA SOSPESO LO SCIOPERO DI MERCOLEDI´25, RIPRENDE LA TRATTATIVA  
 
Milano, 24 giugno 2008 - Sospeso lo sciopero dei tassisti previsto per il 25 giugno. La decisione è stata presa al termine della riunione di oggi tra Regione Lombardia, rappresentata dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffele Cattaneo, gli Enti locali del bacino aeroportuale lombardo e i sindacati dei tassisti. Durante l´incontro è stato deciso di riprendere il confronto sulle tematiche relative alla disciplina del servizio taxi. Alla base dell´accordo c´è l´accettazione di rimuovere le pregiudiziali e di elaborare in modo congiunto una proposta che abbia seguenti requisiti: l´adeguamento tariffario deve tenere conto del recupero dei costi di settore e del raggiungimento di obiettivi di qualità del servizio; riconoscere pari dignità a entrambi i fattori; i target di qualità devono essere riferiti a un periodo certo,con obiettivi credibili e tali da evidenziare un miglioramento percepibile. La trattativa ripresa ieri ha un carattere non stop e prevede l´impegno reciproco a concludere l´accordo nel corso del mese di luglio. Tra gli altri argomenti che saranno discussi al Tavolo ci sono: l´integrazione di nuovi comuni nel bacino aeroportuale e valutazione del conseguente ampliamento delle licenze taxi per i Comuni che le richiederanno, la conferma dell´applicazione delle tariffe predeterminate e verifica del primo periodo di attuazione, proposta di un nuovo regolamento per i comuni del bacino aeroportuale. .  
   
   
WIDMANN TESTA LA LINEA TRANSFRONTALIERA S.CANDIDO-PRATO DRAVA-SILLIAN  
 
Bolzano, 24 giugno 2008 - Il nuovo piano orario estivo degli autobus introduce alcune novità nel trasporto locale. San Candido, Prato Drava e Sillian saranno infatti collegati da un unico autobus. L’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann, il 20 giugno è stato uno dei passeggeri sulla corsa inaugurale della nuova linea. Insieme ai sindaci dei comuni di S. Candido e Sillian, Josef Passler e Erwin Shiffmann, l’assessore Widmann, ha presentato e poi testato di persona la nuova linea a cavallo del confine. Dopo il via, nel dicembre 2007, alla linea che ha collegato per la prima volta San Candido e Prato Drava alla stazione ferroviaria, il servizio è stato ulteriormente ampliato. Da sabato 21 giugno l’autobus proseguirà dieci volte al giorno fino a Sillian, varcando dunque il confine tra Italia e Austria. “Il nuovo collegamento - spiega l’assessore Widmann - non è pensato solamente per i residenti, ma anche per i turisti". L’iniziativa fa parte di un progetto interregionale per il collegamento tra l’Alto Adige (e in particolare l’alta Val Pusteria), il Tirolo dell’est e la provincia di Belluno. "Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione dei vari comuni - ha proseguito Widmann - con la nuova linea abbiamo aggiunto, oltre al collegamento tra Resia e Landeck, e quello tra la Val Passiria e Passo Rombo, un nuovo tassello al mosaico della rete di trasporto pubblico transfrontaliero". .  
   
   
SARA’ LA “FARFALLA” AD AIUTARE GLI AUTOTRASPORTATORI DEL TRENTINO AD USCIRE DALLA CRISI “GASOLIO”?  
 
Trento, 24 giugno 2008 – L’assessore all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti Franco Panizza e quello all’industria Marco Benedetti, che erano accompagnati da Paolo Spagni, dirigente del dipartimento industria e artigianato, e da Elio Grossi della Motorizzazione Civile, si sono incontrati ieri pomeriggio con i rappresentanti degli autotrasportatori trentini per esaminare la grave situazione di crisi in cui versa il settore in conseguenza del caro petrolio. Hanno risposto, tra gli altri, all’invito Dario Denicolò, presidente dell’Associazione Artigiani e piccole imprese del Trentino; Aldo Berti, presidente degli autotrasportatori artigiani, ma anche rappresentanti degli autonoleggiatori e dei taxisti; Giorgio Loner e Maurizio Lavarian per la Conftrasporto, Pierangelo Baldo, Lucia Pedot e Andrea Gottardi per gli autotrasportatori che aderiscono alla Confindustria. L’incontro aveva come obiettivo l’individuazione di alcuni interventi che siano in grado di alleviare la pesante situazione in cui le imprese si sono venute a creare. “Noi possiamo già mettere sul tavolo della discussione e del confronto – ha esordito l’assessore Panizza, – alcuni provvedimenti che abbiamo concordato in una precedente riunione con la componente artigiana del settore dell’autotrasporto: sono provvedimenti per i quali stiamo valutando la fattibilità e la copertura finanziaria, in attesa anche di quel che deciderà il governo italiano e delle direttive comunitarie che pare vadano nella direzione di penalizzare in minor misura il vostro settore, oggi stretto da vincoli assurdi”. La Provincia e gli autotrasportatori artigianali, infatti, pur prendendo atto che lo strumento più efficace e immediato, e cioè la riduzione delle accise sul prezzo del gasolio, non può che nascere da decisioni prese a livello nazionale, se non addirittura europeo con un prezzo politico del gasolio per autotrasporto, stanno valutando tre linee di intervento: a. Favorire le aggregazioni, incentivando la costituzione di consorzi o la ricapitalizzazione dei Consorzi già esistenti, per le quali è già prevista per legge un contributi pubblico a fondo perduto; b. Favorire l’esodo e la dismissione di quelle aziende marginali e in gravi difficoltà, non più in grado quindi di reggere il confronto con il mercato, attraverso incentivi alla rinuncia all’esercizio dell’attività di autotrasporto, spingendo d’altro lato per l’acquisizione dell’azienda cessata da parte di altri operatori meglio posizionati; c. Intervenire sul versante degli enti di garanzia per favorire la ristrutturazione del debito per quelle aziende che, pur essendo in crisi, hanno comunque le carte in regola per tornare ad essere competitive e redditizie e per le quali quindi basta solo un intervento tempestivo e temporaneo. Tutte le linee di azione dovrebbero comunque sottostare alla disposizione del cosiddetto “de minimis” impostoci dall’Europa che, per il settore dell’autotrasporto, è pari al massimo a 100mila euro sui tre anni, su cui la Provincia intervenire con contributi del 60%. Tutti i partecipanti all’incontro di questo pomeriggio si sono detti d’accordo con questi tre provvedimenti strutturali, anche se i tempi di realizzazione non sono così tempestivi come ci si augurerebbe. Da parte degli autotrasportatori industriali, ad esempio, sono state avanzate altre proposte considerate più concrete e soprattutto capaci di aiutare gli autotrasportatori di qualsiasi dimensione, dai mono-proprietari alle grosse aziende. E’ stato chiesto, ad esempio, uno sconto sui pedaggi autostradali lungo l’A22, oppure in alternativa sconti per viaggi notturni; qualcuno ha avanzato l’ipotesi di rendere obbligatorio l’uso dei treni che trasportano i Tir nel tratto che interessa il Trentino, l’Alto Adige e il Tirolo, con costi che comunque dovrebbero essere minori rispetto a quelli sopportati per un normale viaggio via autostrada; c’è, poi, chi ha proposto di intensificare l’intermodalità, invitando la Provincia autonoma di Trento a favorire e a sostenere finanziariamente i consorzi di autotrasportatori interessati all’acquisto di treni dedicati al trasporto di containers. Dagli autotrasportatori – che sono in attesa di quel che si sta decidendo a Roma sui costi del gasolio e che quindi sono sul piede di guerra e in procinto di far partire uno sciopero “dalle conseguenze molto più drammatiche rispetto a quel che è avvenuto nel dicembre del 2007!” – sono venute anche proposte molto concrete: ad esempio è stata chiesta la sospensione del pagamento della tassa di circolazione, “uno strumento democratico, è stato detto, in quanto andrebbe ad aiutare il piccolo, il medio e il grande in misura paritaria”. Qualcuno, infine, ha auspicato che, come già avviene a livello sporadico, i teloni dei camion degli autotrasportatori della nostra provincia e i grandi Tir frigorifero possano diventare “messaggeri” del turismo trentino: “La Farfalla sui nostri camion – è stato rimarcato – sarebbe indubbiamente un bel messaggio promozionale da portare sulle strade di tutta Europa e un piccolo aiuto per gli autotrasportatori alle prese con un gasolio impazzito, ma anche con una concorrenza sleale che viene da molti Paesi europei ed extra-europei”. In conclusione dell’incontro, gli assessori Panizza e Benedetti si sono impegnati a valutare con tempestività tutte le proposte emerse sia nel primo incontro con gli artigiani, sia in quello di oggi pomeriggio. “Naturalmente molto dipenderà da quel che si deciderà a Roma e a Bruxelles – hanno detto i due assessori. – Anche per questo scriveremo a tutti i parlamentari trentini affinché si facciano carico del problema e prepareremo un piano di interventi che sottoporremo alle autorità europee”. La Provincia quindi, ha detto l’assessore Panizza in chiusura, conosce il problema, è grata agli autotrasportatori per questo contributo di idee e di proposte e farà tutto quel che sarà possibile per far uscire questo importante settore dalla crisi che sta vivendo. Con l’aiuto e l’impegno di tutti”. .  
   
   
INFRASTRUTTURE. FORMIGONI DA MATTEOLI: TAVOLO IN LOMBARDIA IL PRESIDENTE E CATTANEO: CONDIVISE TUTTE LE NOSTRE PRIORITA´ IN LUGLIO IL MINISTRO IN REGIONE PER ACCELERARE LE GRANDI OPERE  
 
Roma, 20 giugno 2008 - Il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli ha accettato l´invito del presidente Roberto Formigoni ed entro la fine del prossimo mese di luglio verrà in Regione Lombardia per fare il punto su tutte le priorità infrastrutturali e di trasporti. La notizia è stata data dallo stesso presidente Formigoni che, insieme all´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, ha avuto il 19 giugno un lungo e approfondito incontro con il ministro. "Con il ministro Matteoli - ha spiegato Formigoni - abbiamo esaminato tutto il complesso quadro dei progetti infrastrutturali della Lombardia, abbiamo fornito al ministro un´ampia documentazione su tutte le opere, in vista del Tavolo che si terrà al Palazzo della Regione con tutte le province, gli enti e le Camere di commercio per garantire tempi rapidi e certi per la realizzazione dei lavori". Durante l´incontro si è parlato della nuova legge regionale 15/2008 sui trasporti, ma anche di Malpensa, del sistema viabilistico (Pedemontana, Brebemi e Tem in particolare), del sistema ferroviario e delle metropolitane, ma anche del sistema della navigazione interna e del Trasporto pubblico locale (Tpl). "Abbiamo trovato un clima di grande collaborazione - ha sottolineato Cattaneo - e proseguiremo in modo ancora più positivo il lavoro iniziato con Di Pietro, in uno spirito di massima collaborazione e condivisione tra Governo e Regione così come è peraltro nello spirito della nostra legge sulle infrastrutture". Legge Infrastrutture - Riguardo alla legge regionale (15/2008), da parte di Regione Lombardia sono state illustrate le ragioni per accelerarne l´approvazione da parte del governo. Il ministro ha presentato le proprie osservazioni ed è stato stabilito di lavorare per apportare i necessari chiarimenti e per superare le osservazioni critiche. Aeroporti - Sul tema aeroportuale il ministro ha condiviso il ruolo prioritario di Malpensa e la necessità di sforzi per trovare una soluzione per il suo rilancio. Per quanto riguarda invece lo scalo bresciano di Montichiari, Matteoli ha dichiarato la propria intenzione di occuparsi direttamente della vicenda dopo avere ascoltato la posizione di Regione Lombardia che ha espresso il proprio orientamento negativo al rilascio della concessione. Grandi Infrastrutture - Per quanto riguarda la realizzazione delle grandi infrastrutture (Brebemi, Pdemontana e Tem) Matteoli ha condiviso il quadro presentato da Regione Lombardia e ha ribadito l´opportunità di favorire il ricorso anche a capitali privati. Su Brebemi in particolare ha dichiarato di essersi già attivato per fornire tutti gli elementi necessari a superare la procedura di infrazione aperta. Metropolitane - Il ministro ha sottolineato la necessità di rifinanziare la legge 211 mantenendo la copertura del 60% da parte del governo e del 40% da parte degli enti locali, superando l´intenzione del suo predecessore Di Pietro che voleva abbassare al 40% la parte governativa. Navigazione - Per la navigazione interna Matteoli si è detto molto interessato al progetto della navigazione del Po, progetto che ha riferito di avere seguito sin dall´inizio e per il quale convocherà un tavolo di coordinamento per riprendere le idee sottoposte dalla Regione. Così come si è dichiarato d´accordo, riguardo alla navigazione lacuale, affinché prosegua il lavoro già avviato per il trasferimento della competenza alle Regioni interessate. Trasporto Pubblico - Riguardo al trasporto pubblico locale infine Matteoli si è detto consapevole dell´importanza cruciale del problema e che si farà carico personalmente di sensibilizzare l´intera compagine governativa perchè applichi interventi di grande rilievo, anche alla luce dell´aumento di domanda indotto dal costo del carburante. .  
   
   
LA CIRCONVALLAZIONE DI BRESSANONE MIGLIORERÀ LA SITUAZIONE NELLA ZONA DEL KINDERDORF  
 
Bolzano, 24giugno 2008 - L´assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner ha incontrato oggi (20 giugno) gli abitanti della zona del Kinderdorf di Bressanone per discutere della circonvallazione ovest. "Porterà un miglioramento complessivo dell´attuale situazione anche in quest´area", ha sottolineato Mussner illustrando le previste misure antirumore e l´avvio di uno studio sulle emissioni. Nell´incontro Florian Mussner ha detto di comprendere le preoccupazioni degli abitanti della zona relativamente al tracciato all´aperto della circonvallazione di Bressanone in prossimità del Kinderdorf e ha chiarito le misure già pianificate dalla Provincia: "La strada correrà ad un livello più basso, evitando un supplemento di inquinamento acustico. " Sono inoltre previste apposite barriere antirumore a tutela degli edifici: "Sono convinto che la circonvallazione porterà a un miglioramento complessivo dell´attuale situazione anche per questa zona", ha detto Mussner agli abitanti. Riguardo alle emissioni nel tratto di tracciato che corre all´aperto, l´assessore ha anticipato che verrà condotto una studio "per misurare i valori e, se necessario, delineare gli interventi da adottare. " Il progetto di circonvallazione, ha ricordato infine, ha superato positivamente l´intero iter di realizzazione e quindi l´infrastruttura potrà essere costruita come da programma. .  
   
   
BARRIERE ANTIRUMORE, AL VIA I LAVORI A BRESSANONE  
 
Bolzano, 24 giugno 2008 - Prosegue il programma per la lotta all´inquinamento acustico lungo la ferrovia del Brennero, che prevede la posa di barriere antirumore per un tratto di circa 8 chilometri. Nei giorni scorsi hanno preso il via i lavori nella zona di Bressanone. "Per coloro che abitano nei pressi della ferrovia - commenta l´assessore Michl Laimer - si tratta di un grosso passo in avanti per quanto riguarda la qualità di vita". L´intervento di Bressanone prevede l´installazione di barriere per un tratto lungo 180 metri, a protezione di alcuni edifici che si trovano nelle vicinanze della linea ferroviaria. I lavori sono nella fase preparatoria, mentre è decisamente più avanti la situazione nella vicina Chiusa. Qui, infatti, le fondamenta sono già state preparate, e sono stati installati anche i micropali su cui dovranno essere montate le barriere. Qualche problema si è invece verificato nel cantiere di Laives, il primo di quelli inseriti nel progetto per la lotta all´inquinamento acustico. Nella città a sud di Bolzano, infatti, c´è stato un intoppo dovuto alla presenza di una falda acquifera proprio in corrispondenza dell´area su cui sarebbero dovuti essere montati i micropali di sostegno. "Dopo la scelta di un sistema alternativo di installazione - precisa il responsabile del progetto per l´Appa, Georg Pichler - i lavori sono ripresi e proseguono nel rispetto dei tempi stabiliti". Il progetto globale per la posa di barriere antirumore lungo la linea ferroviaria del Brennero dovrebbe essere completato entro l´autunno del 2009, per una spesa complessiva di 12,4 milioni di euro: un quinto a carico della Provincia, il restante 80% a carico di Rfi. L´intervento più cospicuo è quello di Laives, per il quale è previsto un investimento di circa 4 milioni di euro. .  
   
   
MATERA: APPROVATO PRIMO LOTTO BRADANICA  
 
Matera, 24 giugno 2008 - Il Consiglio Comunale di Matera, ha espresso all’unanimità, parere favorevole in merito al progetto definitivo, redatto dal Compartimento Anas, relativo alla realizzazione del primo tronco, primo lotto, denominato “Della Martella”, della strada statale n. 655 a scorrimento veloce “Bradanica”. Lo rende noto, in un comunicato, il Comune di Matera. In particolare - è scritto nella nota - l’Anas ha previsto l’adeguamento alla nuova normativa per quanto attiene le opere d’arte e le verifiche sismiche ed ha provveduto ad inserire nel quadro economico del progetto uno stanziamento di 500 mila euro per la realizzazione dello svincolo, che collegherà la nuova arteria e la Strada Provinciale Matera-grassano. Il progetto dello svincolo sarà redatto dall’Amministrazione Provinciale di Matera. L’assise Comunale ha inoltre conferito la delega all’Assessore ai Lavori Pubblici Antonella Guida e al dirigente di settore Giuseppe Montemurro a rappresentare il Comune di Matera nella Conferenza di Servizi che si terrà domani alle 10 a Potenza per l’acquisizione dei pareri relativi al progetto definitivo. “L’amministrazione Comunale – spiega Sindaco Emilio Nicola Buccico - non ha perso un solo momento e si è battuta, anche contro il parere negativo della Provincia, per la realizzazione di uno svincolo che indubbiamente avvantaggia Matera. Con l’Anas abbiamo trovato l’intesa di massima circa la possibilità di un miglioramento del progetto in sede finale, al fine di avere una vera e propria circonvallazione, che a Matera ancora non esiste. Un ringraziamento va all’Assessore Regionale Loguercio, che ha seguito personalmente la vicenda e si è battuto al nostro fianco per la realizzazione del progetto”. Il Sindaco ha anche detto che oggi sarà a Roma, dove incontrerà il Ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli per discutere sul potenziamento della strada Matera-gioia del Colle. .  
   
   
MATERA: , INIZIATIVA PER COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI  
 
Matera, 24 giugno 2008 - Su iniziativa del consigliere comunale di An, di Matera, Corrado Arfò è stata convocata per venerdì 27 giugno la Commissione Consiliare congiunta Urbanistica e lavori pubblici per esaminare le iniziative da intraprendere al fine di sollecitare la Regione Basilicata ed il Governo nazionale sull’annosa questione del completamento della linea Fs Ferrandina-matera e il collegamento ferroviario con l’Adriatico e per la realizzazione della bretella autostradale Matera–santeramo-gioia del Colle. “Sulla questione ferrovia – spiega Arfò - dopo le tante cose che si sono dette recentemente sugli organi di stampa è necessario un chiarimento per comprendere definitivamente, al di là della disponibilità economica, se c’è ancora la volontà politica di completare l’opera e quali sono le reali difficoltà o criticità che ne impediscono il completamento. Per quanto riguarda il collegamento ferroviario con l’adriatico, ritengo che il miglior collegamento possibile da realizzare sia sempre la Matera-bari; anche perché è in programma la realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad alta capacità Bari-napoli che consentirebbe di raggiungere Napoli, partendo da Bari, in 2 ore e Roma in sole 3 ore”. Per quanto riguarda il secondo punto all’esame della commissione, Arfò sottolinea la necessità di “stralciare la tratta stradale Matera-gioia del Colle dal collegamento mediano Pollino-murgia, e, in attesa di avere la disponibilità totale della copertura finanziaria, cantierizzare al più presto con l’attuale disponibilità economica almeno la Matera–santeramo”. .  
   
   
TRASPORTI FVG: PRESTO INCONTRO A TS CON FERROVIE STATO  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Ferrovie dello Stato ha presentato il 20 giugno a Roma alle Regioni - per il Friuli Venezia Giulia è intervenuto l´assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi - nonchè alle associazioni dei consumatori ed alle organizzazioni sindacali la nuova gara europea per la pulizia dei treni, un problema che oggi probabilmente rappresenta tra le maggiori criticità del servizio ferroviario a livello regionale e nei convogli a media e lunga percorrenza ("sono soprattutto gli utenti del trasporto locale a vivere quotidianamente queste situazioni" ha sottolineato Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo Fs). Fulcro di questo nuovo approccio al problema, ha illustrato l´ad di Trenitalia Vincenzo Soprano, è il bando di gara, che a breve sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea ed il cui criterio di aggiudicazione non sarà più quello del massimo ribasso, bensì dell´offerta economicamente più vantaggiosa, tenuto conto delle caratteristiche tecniche dell´offerta. L´obiettivo, ha confermato Moretti, è quello di elevare gli standard di servizio, ottenendo così un salto di qualità (facile da verificare e da sanzionare) reale e tangibile sul delicato fronte della pulizia dei treni. "Dunque, finalmente, una comprensione dei problemi - ha affermato l´assessore Riccardi - ed il riconoscimento di situazioni che da tempo anche la Regione Friuli Venezia Giulia segnalava, sia in riferimento alla ´crisi delle puntualità´, che sta leggermente migliorando, che relativamente al discorso pulizie, purtroppo in costante peggioramento". Ora Ferrovie dello Stato, ha affermato l´assessore, dimostra di voler percorrere una linea molto chiara, una "svolta" segnalata anche dalle organizzazioni dei consumatori: "si tratta di un intervento forte e radicale, che non possiamo non condividere", anche in considerazione del fatto che il servizio per la prima volta viene disgiunto dalle attività accessorie di natura ferroviaria e che è stata inserita nel bando la clausola sociale. Questo nuovo percorso di Fs non sarà nè facile nè immediato, ha rilevato Riccardi, "ma ritengo potrà andare a beneficio dei consumatori/utenti del trasporto regionale ed anche a tutela dei diritti dei lavoratori, se è vero che dalle ricognizioni di Ferrovie soltanto 5. 700 dei circa 10 mila lavoratori impegnati nel comparto pulizie risultano oggi stipendiati secondo contratto". "Siamo quindi a fianco di Ferrovie dello Stato su questo specifico ma importante aspetto del trasporto su rotaia a livello regionale. Resta ovviamente aperta una serie di altre questioni che interessano il Friuli Venezia Giulia: tra queste, la qualità del servizio e le infrastrutture ferroviarie a servizio dei traffici portuali, che oggi ho avuto la possibilità di affrontare e discutere brevemente con l´ad Mauro Moretti", ha segnalato l´assessore Riccardi. "Saranno tutte questioni - ha concluso Riccardi - di un confronto nel dettaglio, che abbiamo concordato avverrà a Trieste assieme al presidente della Regione Renzo Tondo". La pulizia dei treni è il fattore che per la clientela - è stato confermato nell´odierno incontro a Roma con i vertici di Fs e Trenitalia - riveste la maggiore criticità, rispetto ad altri "segmenti" della soddisfazione del cliente: nei treni regionali, è stato spiegato, l´indice di soddisfazione tocca infatti solo quota 37 per cento, rispetto a quello della puntualità (63 per cento), del confort (58 p. C. ) e delle informazioni (61 p. C. ), mentre per quanto riguarda il fattore sicurezza (cioè gli incidenti) la situazione italiana risulta migliore di quella delle più quotate Ferrovie europee. .  
   
   
INAUGURATA STAZIONE DI PALAZZOLO MILANESE  
 
 Palazzolo Milanese/Mi, 23 giugno 2008 - "Questa stazione è il profilo di come vogliamo che siano le ferrovie lombarde nei prossimi anni. Banchine più alte per arrivare al livello dei treni e più larghe per la sicurezza dei cittadini, gli ascensori per arrivare ai sottopassi e treni nuovi e più confortevoli". Lo ha affermato il 19 giugno l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo all´inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Palazzolo Milanese insieme al presidente di Ferrovienord, Vittorio Belingardi, e al sindaco di Paderno Dugnano, Gianfranco Massetti. "Regione Lombardia ha investito negli ultimi anni 800 milioni di euro per l´acquisto di nuovi treni - ha sottolineato l´assessore -. Per dare una misura del nostro impegno è sufficiente dire che tutte le altre regioni d´Italia insieme hanno investito poco più di 300 milioni di euro. E´ la prova di una formidabile volontà politica che si sta concretizzando in una vera e propria ´cura del ferro´ per la nostra regione, attraverso lo sviluppo del trasporto pubblico su rotaia, per accrescere sempre di più la propria competitività nei confronti dell´utilizzo del mezzo privato". La nuova stazione è stata realizzata nell´ambito dell´intervento che, oltre all´ammodernamento del preesistente impianto, ha previsto la realizzazione di opere di superficie che hanno apportato un significativo miglioramento alla viabilità urbana dell´area. Un intervento finanziato da Regione Lombardia con un investimento di 15,3 milioni di euro. L´intervento consiste, pertanto, da una parte nell´ammodernamento della stazione e di tutti gli apparati tecnologici, dall´altra nella ridefinizione della viabilità dell´area limitrofa. E´ stato realizzato il terzo binario di stazione il quale, oltre a garantire ampi margini di manovra e dunque una migliore regolarità della circolazione su tutta la linea della Brianza, permette il prolungamento delle corse della linea S2 da Affori a Palazzolo. E´ stato inoltre realizzato un sottopasso di stazione, mentre le banchine sono state ampliate, dotate di pensiline e innalzate per facilitare la salita dei passeggeri, in particolare di quelli con difficoltà motorie. Sono stati inoltre realizzati sistemi di informazione al pubblico, quali teleindicatori e altoparlanti, e realizzato il nuovo impianto Acei, che consente una gestione automatica e più efficiente degli scambi e del traffico ferroviario. Per quanto riguarda la ridefinizione della viabilità nell´area circostante la stazione, sono stati realizzati un sottopasso veicolare tra via Bolivia e via Manzoni e nuovi parcheggi di stazione, per un totale di 265 posti auto. L´insieme di queste opere consentirà di fluidificare il traffico automobilistico. La stazione riveste un ruolo centrale nell´asse di collegamento tra la Brianza e il capoluogo lombardo. Sulla Milano-asso viaggiano infatti oltre 14,5 milioni di passeggeri ogni anno. Palazzolo, in particolare, è servita da 2 linee Lenord (S2 Mariano Comense-seveso-rogoredo e S4 Camnago-seveso-milano Cadorna), per un totale di 116 corse giornaliere. Continua nel frattempo l´immissione di nuovi treni Tsr. Entro la fine di giugno il loro numero salirà a 20, mentre saranno 40 entro la fine dell´anno e arriveranno a 78 entro il 2009. Questi saranno affiancati da sei treni aeroportuali Alstom per il Malpensa Express che consentiranno di spostare sui servizi per i pendolari i sei Taf attualmente dedicati al Malpensa Express. "Il nostro intento per quanto riguarda la cintura di territorio a una distanza di 30 chilometri intorno a Milano - ha concluso Cattaneo - è arrivare a un treno ogni 30 minuti, 15 per le ore di punta. Un traguardo fondamentale anche in vista di Expo 2015 quando arriveranno a Milano 150. 000 visitatori al giorno per 6 mesi, il doppio di quelli che visitano gli appuntamenti fieristici più importanti nei giorni di massima affluenza, come il Salone del Mobile". .  
   
   
STAZIONE TIBURTINA, LAVORI PER IL NUOVO SOTTOPASSO DI COLLEGAMENTO CON LA METROPOLITANA “B”  
 
 Roma, 24 giugno 2008 - Comincianti ieri , i lavori nella stazione di Roma Tiburtina, per un nuovo sottopassaggio che collegherà la stazione con la linea B della la metropolitana Atac. Per permettere ai tecnici di Rfi di svolgere le regolari attività, i treni della linea Fr1 (Orte - Fiumicino Aeroporto) arriveranno e partiranno dai binari 4 e 5 piuttosto che dall’ 1 e 2, interessati ai lavori. Durante i lavori, che prevedibilmente dureranno ottanta giorni, sarà allargata la “Piastra Ponte” che ospiterà nei prossimi anni la nuova Stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina. Gli interventi sono stati concentrati in questo periodo in modo da ridurre al minimo i disagi ai viaggiatori. .  
   
   
VENERDÌ 4 LUGLIO, STAZIONE OSTIENSE: UN CONVEGNO SULLO SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE NEL SISTEMA EUROPA  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Le innovazioni tecnologiche nel panorama del sistema ferroviario europeo, i punti di eccellenza della ricerca italiana e le sue applicazioni nel sistema del trasporto su ferro. E inoltre, iteroperabilità e sviluppo dei corridoi transeuropei, i collegamenti ferroviari con il Continente. Questi ed altri ancora gli argomenti che verranno trattati nel convegno “Innovazione tecnologica: sviluppo della sicurezza e interoperabilità ferroviaria”, che si terrà il 4 luglio nella Sala Presidenziale della Stazione Ostiense. .  
   
   
LAZIO: 16 MILIONI PER ACQUISTO DI 2 TRENI ROMA- VITERBO  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Via libera all´acquisto di due nuovi treni per la ferrovia Roma-viterbo. La giunta regionale del Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, ha approvato infatti, su proposta dell´assessore ai Trasporti Franco Dalia, una delibera con la quale si autorizza l´acquisto di due nuovi treni destinati all´esercizio sulla ferrovia regionale Roma-civita Castellana-viterbo, per un investimento complessivo di 16 milioni di euro. L´intervento rientra nelle azioni poste in essere dalla Regione per il potenziamento dei servizi ferroviari regionali. In particolare, l´acquisto dei due nuovi treni, oltre a favorire l´ammodernamento del materiale rotabile, permetterà il miglioramento dell´offerta del servizio sulla tratta extraurbana, nelle province di Roma e Viterbo, dove si registra un crescente aumento dei passeggeri. .  
   
   
CROAZIA, INVESTIMENTI NELLE FERROVIE  
 
Zagabria, 24 giugno 2008 - La compagnia di ingegneria croata Koncar ha firmato un contratto da 5,3 milioni di euro con le Ferrovie della Federazione di Bosnia-erzegovina per la fabbrica di un prototipo di treno per il traffico ferroviario regionale. La consegna del treno è prevista, secondo "Reporter. Gr", tra 12 mesi. .  
   
   
GESTIONE PORTI DEL GARDA – REGIONE ATTENDE PROPOSTA UNITARIA COMUNI  
 
Verona, 24 giugno 2008 - Sull’assegnazione dei posti barca nei porti della costa veneta del Garda, la Regione attende dai Comuni interessati una proposta unitaria, da tradurre poi in delibera a modifica degli attuali criteri. Una risposta definitiva verrà a questo proposito da un prossimo incontro sull’argomento, già fissato per il 7 luglio. E’ quanto deciso oggi, nella sede del Genio Civile di Verona, al termine della specifica riunione cui hanno partecipato gli assessori regionali Renato Chisso, Giancarlo Conta e Massimo Giorgetti con i sindaci e gli amministratori dei Comuni rivieraschi. In attesa della nuova definizione della materia, sarà prorogata la validità delle attuali graduatorie e sarà quindi rinviato a settembre il nuovo bando per l’assegnazione posti, stilato sulla base della proposta comune e concordata. Nel corso della riunione si è anche parlato della possibilità di intervento sui porti. Fermo restando che nuovi porticcioli restano di competenza della pianificazione regionale – è stato detto – i Comuni potranno, se vogliono, attuare modifiche alla attuale pianificazione all’interno dei porti esistenti, circa la distribuzione dei cosiddetti moduli, anche utilizzando gli introiti dei canoni. La Regione esaminerà le relative proposte ed è impegnata ad approvarle. Insomma via libera ai Comuni per eventuali interventi strutturali di miglioramento nei porti che già ci sono, mentre la pianificazione generale rimane di competenza regionale. .