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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2008
LO STILE DI VITA È UN FATTORE IMPORTANTE NELL´OBESITÀ  
 
Bruxelles, 24 giugno 2008 - Studi scientifici su gemelli possono gettare nuova luce su molti aspetti interessanti del dibattito su genetica contro ambiente. In uno studio effettuato da ricercatori finanziati dall´Ue e appena pubblicato, i fattori legati allo stile di vita sono risultati maggiormente responsabili dell´obesità e della resistenza all´insulina rispetto ai fattori ereditari. Lo studio, intitolato "Acquired obesity and poor physical fitness impair expression of genes of mitochondrial oxidative phosphorylation in monozygotic twins discordant for obesity" è pubblicato nell´American Journal of Physiology-endocrinology and Metabolism. Esso ha coinvolto 14 coppie di gemelli identici (otto formate da maschi e sei da femmine), tutti nati in Finlandia tra il 1975 e il 1979. Un gemello in ciascuna coppia era obeso (coppie discordanti). Il gruppo di controllo era formato da dieci coppie di gemelli identici (cinque formate da maschi e cinque da femmine) che non erano obesi e avevano pesi corporei simili (coppie concordanti). Recenti studi hanno suggerito che i difetti nei geni che sono responsabili della conversione effettuata dall´organismo del cibo in energia, possono causare la resistenza all´insulina. I ricercatori intendevano scoprire se questo era causato da fattori ereditari o ambientali. Lo studio ha rivelato che lo stile di vita condotto dai gemelli identici comprometteva la loro espressione genetica molto di più rispetto ai fattori ereditari. Si è scoperto, ad esempio, che l´obesità acquisita e la mancanza di attività fisica contribuiscono alla resistenza all´insulina. Durante lo studio, i ricercatori hanno misurato la sensibilità all´insulina dell´intero organismo dei soggetti e la loro forma fisica. Sono state effettuate anche delle agobiopsie del tessuto adiposo sottocutaneo addominale. I risultati hanno mostrato che nelle coppie discordanti i gemelli obesi avevano una sensibilità all´insulina più bassa, che significa che per il loro organismo è più difficile produrre energia. Inoltre, si è scoperto che i geni incaricati di aiutare le cellule a convertire il cibo in energia erano meno attivi nei gemelli obesi, e questo suggerisce che la difettosa espressione di questi geni potrebbe rendere più difficile tenere sotto controllo il peso e più facile ingrassare. "Questi dati suggeriscono che l´inattività fisica potrebbe aver contribuito ai difetti nella fosforilazione ossidativa mitocondriale descritti nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 e nei soggetti prediabetici," ha detto Linda Mustelin dell´Università di Helsinki, autrice della relazione. "Anche se abbiamo scoperto che i ridotti livelli di trascrizione dei geni che codificano la fosforilazione ossidativa mitocondriale nell´obesità sono influenzati da fattori ambientali e acquisiti, questo non esclude la possibilità che i fattori genetici possano contribuire alla regolazione del metabolismo ossidativo mitocondriale. " I ricercatori ora vogliono effettuare un ulteriore studio per vedere se l´attività fisica e altri cambiamenti positivi nello stile di vita possono aumentare l´espressione genetica. L´ue ha sostenuto la ricerca attraverso l´area tematica "Qualità della vita e gestione delle risorse viventi" del Quinto programma quadro (5°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. The-aps. Org/ .  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, IN TOSCANA COLPISCE 3.000 PERSONE “INTERVENIRE SUBITO PER “BLOCCARE” LA MALATTIA”  
 
Firenze, 24 giugno 2008 – La sclerosi multipla va bloccata sul nascere: con un intervento tempestivo oggi è infatti possibile ridurre radicalmente l’aggressività di una malattia che colpisce in Toscana oltre 3 mila persone, 57 mila in Italia . “Il nostro obiettivo – spiega la prof. Ssa prof. Ssa Maria Pia Amato, responsabile del Settore Sclerosi Multipla della Neurologia I del Careggi diretta dal prof. Sorbi -, è riuscire a identificare fin da subito i sintomi per intervenire al più presto e trasmettere ai pazienti fiducia nei trattamenti. Questo richiede un inteso lavoro d’équipe che solo le strutture di eccellenza come la nostra riescono a garantire al meglio. Attualmente seguiamo 1. 480 pazienti, di cui il 73% donne: oltre la metà (51%) provengono dalla provincia di Firenze, il 39% da altre province toscane e il 10% dal resto d’Italia. L’età media è di 43. 4 anni, la durata media di malattia 14. 8 anni e il grado di disabilità è lieve nel 55% dei casi: segno che un intervento terapeutico immediato ed appropriato è in grado di tenere sotto controllo la progressione della sclerosi multipla”. Le nuove evidenze dimostrano infatti che un trattamento precoce con interferone beta-1b, dopo il primo episodio, rallenta del 40% la progressione della malattia e della disabilità. Ma altrettanto importante per poter garantire la migliore assistenza è la presenza di un team multispecialistico che preveda neurologi, infermieri e psicologi, figure che sono state coinvolte, insieme ai farmacisti ospedalieri, nel Talk Show “Question Time in sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilità: il trattamento precoce è la nuova opportunità?”, un progetto nazionale itinerante di sensibilizzazione e di formazione che si svolge oggi a Firenze e che in seguito toccherà Genova e Padova. La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. È più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. “La malattia può comportare deficit delle funzioni cognitive nel 40-65% dei casi, con un notevole impatto sulle attività lavorative e quotidiane – spiega la prof. Ssa Amato - Nell’adulto i problemi cognitivi riguardano più spesso l’attenzione e la concentrazione, la velocità di elaborazione delle informazioni e la memoria mentre altri aspetti, come l’intelligenza generale o il linguaggio, sono fortunatamente di solito risparmiati. Oggi sappiamo che la disabilità si riduce quanto più precocemente si interviene per curare la malattia, impedendole di distruggere altre parti del cervello”. I dati più recenti di un importante trial internazionale sul trattamento con interferone beta-1b, lo studio Benefit, dimostrano infatti come un inizio tempestivo, subito dopo il primo sintomo, riduca del 40% il rischio di sviluppare un danno neurologico permanente. “La sfida per noi clinici – continua la prof. Ssa Amato – è quindi riuscire a rapportarsi con un malato che ancora non si sente tale per favorire fin dal primo episodio l’adesione alla terapia. È fondamentale porre la giusta attenzione alla relazione con il paziente e alla comunicazione della diagnosi, oltre che impegnarsi per accrescere la cultura della malattia”. I sintomi iniziali della sclerosi multipla possono infatti essere piuttosto blandi, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, e per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività di informazione per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione richiama l’attenzione già da molti anni sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
   
LE AZIENDE SANITARIE E OSPEDALIERE CALABRESI AUTORIZZATE A BANDIRE CONCORSI PER IL RECLUTAMENTO DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO  
 
Reggio Calabria, 24 giugno 2008 - La Giunta regionale, nel corso dei lavori odierni, ha approvato, i seguenti provvedimenti fuori sacco: Attività Produttive Su proposta dell’assessore Francesco Sulla: attuazione della disciplina per la concessione di aiuti relativi alla “promozione della certificazione di sistemi di qualità del prodotto, del processo, ambientali e sociali” (legge 598/94 articolo 11). A tal proposito, la Regione intende attivare un intervento volto a sostenere la realizzazione di programmi di investimento finalizzati a stimolare processi di innovazione organizzativa all’interno dell’azienda. L’intervento si propone di incentivare l’acquisizione di servizi reali da parte delle micro, piccole e medie imprese, comprese quelle artigiani, per la certificazione, tra l’altro, della sicurezza nell’azienda e/o in cantiere, del sistema di gestione ambientale e territorio, della qualità, di gestione della sicurezza nelle tecnologie dell’informazione, di gestione dei servizi informatici e della sicurezza agroalimentare e della responsabilità sociale di impresa ed etica. La finalità dell’intervento è quello di stimolare e sostenere lo sviluppo di una cultura e di una pratica di innovazione nel tessuto produttivo regionale. I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese, incluse le artigiane, che esercitano attività diretta alla produzione di beni e che sono iscritte nel registro delle imprese; Tutela della salute Su proposta dell’assessore Vincenzo Spaziante: - autorizzazione alle Aziende sanitarie e ospedaliere di bandire procedure concorsuali per il reclutamento di personale, medico e di altre diverse qualifiche professionali, a tempo indeterminato per esigenze indifferibili di copertura dei posti, nei limiti indicati nelle dotazioni organiche vigenti, e con esclusivo riferimento ai posti segnalati e individuati nei piani di assunzione per l’anno 2007. .  
   
   
PROSPETTIVE OSPEDALE PORDENONE  
 
Trieste, 24 giugno 2008 - L´assessore regionale alla salute e protezione sociale, Vladimir Kosic e il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, hanno esaminato ieri, in un incontro che si è tenuto a Trieste, le prospettive legate al futuro dell´ospedale del capoluogo, nell´ottica di un rilancio complessivo dei servizi sanitari nell´intera Destra Tagliamento. Sono state analizzate nel dettaglio, attraverso una approfondita valutazione tecnica, entrambe le ipotesi di cui si sta discutendo, ovvero l´adeguamento funzionale dell´attuale sito o la realizzazione di un ospedale interamente nuovo, in un´area diversa dall´attuale, potenzialmente individuata nella Comina, peraltro a breve distanza da quella dove ora sorge il nosocomio. In particolare si è parlato delle caratteristiche di entrambe le opere, ovvero ristrutturazioni, ammodernamenti e, comunque, edificazione di una nuova struttura, per quanto riguarda il vecchio sito; individuazione dell´area, variante urbanistica, urbanizzazioni nella prospettiva di una costruzione ex-novo. Parallelamente sono stati analizzati i costi, le modalità di finanziamento e i tempi di realizzazione di entrambi i possibili percorsi. E´ stato anche evidenziato come sarebbe comunque necessario garantire l´operatività, ai massimi livelli, dell´attuale ospedale. L´assessore e il sindaco hanno convenuto sul fatto che tutte e due le soluzioni consentono di salvaguardare da un lato la programmazione del Servizio sanitario regionale, dall´altro gli interessi della cittadinanza della provincia di Pordenone, all´interno di una visione che punta in ogni caso ad avere un ospedale moderno ed efficiente. Il sindaco di Pordenone si è quindi dichiarato disponibile a proseguire il confronto su entrambe le soluzioni, in quanto, ha affermato, "la documentazione che mi è stata fornita dall´assessore ha validi presupposti di carattere tecnico". Pertanto ora la "giunta regionale - ha precisato Kosic - si assumerà la responsabilità della definitiva scelta", adottando dunque una decisione che potrebbe sia proseguire il percorso già avviato, ovvero la ristrutturazione, che avviare l´iter per una nuova costruzione. In questo caso si aprirebbe tra le due amministrazioni una seconda fase di confronto per l´avvio delle necessarie procedure. Come richiesto dal sindaco Bolzonello, resta confermato, ha assicurato l´assessore Kosic, l´impegno dell´esecutivo regionale al totale rispetto delle deliberazioni già assunte per quanto riguarda la realizzazione di una "cittadella della salute" a Pordenone. .  
   
   
PARAGANGLIOMA, A TRENTO IL CONFRONTO INTERNAZIONALE SU UNA MALATTIA RARA  
 
Trento, 24 giugno 2008 - Il paraganglioma del collo e della testa o chemodectoma è un tumore molto raro che origina dal sistema parasimpatico, spesso localizzato alla biforcazione della carotide dove si manifesta con una tumefazione non dolente ai lati del collo. Nel 20-30 % dei casi può essere geneticamente trasmesso e sono stati recentemente individuati tre geni, chiamati Sdhb, Sdhc, Sdhd le cui mutazioni sono responsabili della comparsa e trasmissione ereditaria del tumore. Questa patologia tumorale, ancorché sia da considerarsi rara in assoluto, presenta un’incidenza del tutto rilevante per la popolazione di una specifica regione del Trentino (val di Cembra, altopiano di Pinè e val dei Mocheni). Il perché ? Non è l’acqua del pozzo, come molti credevano, ma una ben definita mutazione del Dna in uno dei geni responsabili del paraganglioma. Se ne è parlato, il 20 e 21 giugno, al “First Trento Paraganglioma Meeting”, confronto internazionale organizzato dalla Provincia autonoma di Trento all’Auditorium del Centro Servizi Sanitari di viale Verona (quest’oggi l’intervento iniziale è stato di Remo Andreolli, assessore alle politiche per la salute). Al centro dell’attenzione il progetto di ricerca, di durata triennale, presentato dalla Provincia autonoma di Trento e finanziato nel 2005 dal Ministero della Salute nell’ambito del programma nazionale di ricerca sanitaria finalizzata. Il progetto, coordinato dal prof. Giuseppe Opocher, attuale direttore della Familial Cancer Clinic dell’Istituto Oncologico Veneto, è stato condotto dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università degli Studi di Padova. L’obiettivo principale del progetto mirava alla caratterizzazione dell´effetto fondatore della sindrome feocromocitoma / paraganglioma, all’identificazione dei portatori di mutazione del gene Sdhd a rischio per la comparsa di feocromocitoma / paraganglioma e al trattamento degli individui affetti per prevenire le complicanze. Bisognava capire che percentuale della popolazione apparentemente sana era portatrice della mutazione. E qui i numeri sono stati davvero importanti anche grazie alla collaborazione di sindaci e popolazione: la campagna del paraganglioma ha visto coinvolti più di 4000 soggetti che si sono volontariamente sottoposti all’analisi del Dna. Dei 2000 soggetti fino ad ora analizzati, circa il 2% è risultato portatore della mutazione, una percentuale incredibilmente alta, circa 1000 volte più elevata rispetto alla popolazione del resto del paese. Lo studio, che ha riguardato più di 350 soggetti, è stata un’occasione formidabile per comprendere la storia naturale della malattia, imparare a identificarla e curarla al meglio e certamente gli esperti internazionali e nazionali chiamati ieri ed oggi a tracciare le linee guida su questo argomento saranno di grandissimo aiuto. Vengono infatti presentati e discussi tra professionisti ed esperti i risultati conseguiti dal progetto. Per conoscere quando, come e perché questa patologia si è sviluppata nel territorio trentino. C’è stato sicuramente un antenato comune che ha introdotto la mutazione già prima del 1750, come indicato dallo studio d’archivio. Forse era uno dei contadini tedeschi chiamati tra il 1300 ed il 1400 a disboscare e coltivare la valle del Fersina o uno dei minatori chiamati nel 1500 dalla Germania o un abitante della val di Cembra, o dell’altopiano di Pinè. E qui è venuta in aiuto la genetica molecolare che con una specie di carbonio 14 del Dna ci ha permesso di calcolare l’età del primo individuo con paraganglioma del collo che ha portato la mutazione in una delle tre valli. Il responso è stato: 1300-1400. Quindi più di settecento anni fa e quattrocento anni prima della prima descrizione del paraganglioma del collo, avvenuta nel 1891. .  
   
   
SANITA´, BRESCIANI: MIGLIORARE SEMPRE IL MODELLO L´INTERVENTO DELL´ASSESSORE AL CONVEGNO "FINANZA & SANITA´"  
 
Milano, 24 giugno 2008 - "Nonostante gli ottimi risultati fin qui conseguiti, le sfide nel campo della sanità non sono finite. E´ necessario continuare ad impegnarsi per un ulteriore miglioramento del modello, in direzione dell´efficienza e della riduzione della spesa da un lato, di una sempre crescente vicinanza ai bisogni e alle esigenze del cittadino dall´altra. Per far questo, bisogna che il settore sanitario sia visto come un´opportunità di sviluppo e di ricchezza per l´intera comunità, che la partnership pubblico-privato venga rafforzata e che si dia piena attuazione al federalismo fiscale". E´ quanto dichiarato dall´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, nel suo intervento al 7° convegno "Finanza & Sanità" organizzato il 19 giugno da Finlombarda, tenutosi nella sede de Il Sole 24 Ore. Nel delineare l´impegno della Regione Lombardia in questo ultimo decennio, Bresciani ha spiegato che "la scelta di aziendalizzare il sistema sanitario ha facilitato l´efficienza delle strutture e la creazione di ambienti altamente stimolanti per gli operatori che vi lavorano, mentre la parificazione delle strutture private alle aziende pubbliche ha garantito la piena libertà di scelta del cittadino e quella di separare le Aziende Ospedaliere dalle Aziende Sanitarie Locali ha assicurato una maggior tutela e sicurezza del paziente, attraverso l´istituzione di un forte sistema di controlli (5% delle cartelle contro il 2% richiesto dalla legge e verifiche di qualità a più livelli)". Di più, la Lombardia ha dato avvio all´utilizzo di "forme innovative di sostenibilità della spesa sanitaria ed efficienti dal punto di vista delle risorse finanziarie, come il project financing", che ha reso possibile assistere in maniera eccellente i 9,5 milioni di cittadini lombardi, con 2 milioni e mezzo di ricoveri all´anno, 150 milioni di prestazioni ambulatoriali erogate e 62 milioni di ricette farmaceutiche rimborsate, "mantenendo per di più il bilancio in pareggio da cinque anni a questa parte". Complessivamente, dal 1995 ad oggi, sono stati eseguiti su tutto il territorio regionale ben 532 interventi di ammodernamento (dei quali 372 già conclusi, 97 in fase di realizzazione e 63 avviati), con un investimento di quasi 3,5 miliardi di euro. Si contano 7 ospedali di nuova edificazione: Lecco, Varese, Legnano (Mi), Vimercate (Mi), Bergamo, Como e Stradella (Pv), per un volume di circa 2 milioni di metri cubi edificati, oltre 5. 000 posti letto e un valore economico di quasi 1,4 miliardi di euro, con una partecipazione dei privati di circa il 30%. .  
   
   
SANIT, MARRAZZO: "SBLOCCARE FONDI STATALI PER COMPLETARE RISANAMENTO"  
 
Roma, 24 giugno 2008 - "Illustrerò al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri competenti la rimodulazione del piano di rientro dal deficit sanitario affinché arrivino i trasferimenti alla Regione. Senza di questi non si può governare". Con queste parole il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha concluso il suo intervento ieri mattina a "Sanit", il Forum internazionale della Salute giunto alla sua 5° edizione. All´inaugurazione del Forum, ospitato nel Palazzo dei Congressi dell´Eur, era presente il ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, che ha aperto i lavori illustrando alcuni punti della manovra finanziaria: "E´ doveroso rafforzare la cabina di regia del fondo sanitario nazionale. In un Paese lacerato come il nostro, è importante puntare alla cabina di regia che deve essere condivisa con le Regioni più performanti in modo da attuare buone pratiche". A conclusione del suo intervento, il ministro ha parlato del federalismo fiscale: "Un´intesa tra Governo e Regioni su cui stiamo dibattendo a livello parlamentare. Il federalismo significa responsabilizzare tutti nello stesso modo". "La Regione Lazio ha un´ottima pratica di offerta e di cura - ha replicato il presidente Marrazzo - basti pensare alla presenza di 5 policlinici, lontani dall´essere elementi di criticità. Ma senza trasferimenti è difficile governare con serenità. In questi ultimi due anni - ha spiegato Marrazzo - siamo riusciti a non far aumentare il deficit della Regione ma c´è ancora molto da fare, e l´importante è lavorare con senso dello Stato e collaborando con le altre istituzioni. Di fatto noi stiamo già praticando il federalismo fiscale - ha ribadito Marrazzo - da due anni questa Regione non produce più debito e con l´ultimo extragettito derivato dalle aliquote Irpef e Irap abbiamo coperto i maggiori costi del nostro servizio sanitario. Oggi questa è una regione che ha fatto chiarezza e trasparenza nella gestione dei conti". .  
   
   
"DONARE SANGUE. IN ESTATE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE": REGIONE, AVIS E FIDAS/ADVS SI RIVOLGONO AI DONATORI PER LA RACCOLTA DI SANGUE NEL PERIODO ESTIVO.  
 
Bologna, 24 giugno 2008 - “Donare sangue: in estate è ancora più importante” è il messaggio della campagna, promossa congiuntamente da Regione, Avis e Fidas/advs, rivolta ai 163. 000 donatori dell’Emilia-romagna per invitarli a donare prima delle vacanze estive. L’invito è contenuto in due numeri “speciali” delle riviste di Avis e Fidas/advs che i donatori associati riceveranno nelle prossime settimane. Il gesto della donazione che viene sollecitato è particolarmente importante in questo periodo. Nelle località turistiche, nella riviera adriatica, nelle città dell’Emilia-romagna si riversano da luglio a settembre milioni di turisti italiani e stranieri. Il fabbisogno di sangue, del resto, è in costante crescita durante tutto l’anno: una crescita legata all’aumento degli interventi e dei servizi che utilizzano sangue e plasma, ad esempio i trapianti e la traumatologia, ma anche l’oncologia e l’assistenza domiciliare. Nei primi quattro mesi del 2008, inoltre, in Emilia-romagna si è registrata una diminuzione della raccolta di sangue e un aumento delle unità utilizzate: 81. 549 le unità di sangue intero raccolte in questi primi quattro mesi (- 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2006), 79. 300 invece le unità utilizzate (+ 2% rispetto allo scorso anno). Questo ha provocato una riduzione, pari a 1337 unità di sangue intero, del contributo regionale all’autosufficienza regionale. “Vogliamo crescere per continuare ad essere autosufficienti, migliorare i servizi di cura, contribuire all’autosufficienza nazionale. Vogliamo crescere per continuare ad essere con più forza una comunità coesa e solidale”, scrivono Regione, Avis, Fidas/advs, nel ringraziare i donatori per il loro contributo al Servizio sanitario. L’invito ai donatori è rafforzato da un manifesto, con l’immagine di una coppia di giovani seduta in riva al mare e l’invito “Prima delle vacanze ricordati di donare”, che sarà sarà affisso in tutte le sedi delle associazioni dei donatori, nei centri trasfusionali, negli ospedali e negli ambulatori della regione. In autunno, riprenderanno le iniziative della campagna di sensibilizzazione sulle donazioni di sangue “Un piccolo gesto può fare grande la vita. Donare sangue semplicemente importante”. Manifesti, un opuscolo informativo, radio e videocomunicati sono gli strumenti della campagna, caratterizzati dall’immagine di volti di uomini e donne, di diverse età e di diverse etnie, a sottolineare la volontà di sviluppare quella cultura della solidarietà, che è già patrimonio della comunità regionale, rivolgendosi anche ai nuovi cittadini arrivati in Emilia-romagna da altre parti del mondo e ai giovani. La campagna prevede stand mobili in centri commerciali, nelle piazze, in occasione di eventi e in luoghi di aggregazione di tutta la regione, dove i volontari di Avis e Fidas/advs sarannoa disposizione per fornire informazioni ai cittadini. Due camper personalizzati con i messaggi della campagna, gestiti dai volontari delle associazioni, faranno tappa in centri grandi e piccoli della regione da settembre a novembre, in occasione di eventi, manifestazioni sportive, sagre. In settembre, inoltre, i volontari delle associazioni Avis e Fidas/advs riprenderanno l’attività di sensibilizzazione nelle scuole, anche con il contributo di un video rivolto in particolare ai giovani e di uno strumento didattico multimediale che tratta con taglio scientifico i temi e i risvolti legati alla donazione di sangue. Attraverso il concorso “Red Submarine. Il talento ce l’hai nel sangue: fallo emergere”, il tema della solidarietà sarà posto alle ragazze ai ragazzi delle scuole secondarie superiori, che saranno chiamati ideare un videoclip: i nove migliori contributi, uno per provincia, saranno premiati nel giugno 2009. Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito internet www. Donaresangue. It, dedicato al sistema sangue dell’Emilia-romagna, con tutte le informazioni su come, dove, quando donare e sui requisiti per essere donatori. .  
   
   
BOLZANO: NEL 2008 EROGATI 800.000 EURO A FAVORE DELLE FEDERAZIONI CHE OPERANO NEL SOCIALE  
 
Bolzano, 24 giugno 2008 - Dal 2005 l’Assessorato provinciale agli affari sociali conferisce alle associazioni che operano nel sociale contributi per spese correnti che quest’anno ammontano complessivamente ad 800. 000 euro. In particolare sono stati versati contributi provinciali alla Federazione delle associazioni che operano nel settore sociale, alle tre redazioni che raccolgono le cooperative sociali ed alla federazione delle comunità che operano a favore delle anziani, nonché alla Federazione delle case di riposo. I contributi vengono erogati alle associazioni e l’attività svolta viene valutata in base ad indicatori di qualità. L’ammontare dei contributi, sulla base di questi indicatori, può variare dal 60 all’85% delle spese ammesse al finanziamento. L’assessore competente, Richard Theiner, sottolinea che con questo finanziamento si vuole sostenere la preziosa opera svolta dalle federazioni a favore delle associazioni che operano nel sociale. Esse sono partner di riferimento affidabili per l’amministrazione pubblica e concorrono alla definizione della progettazione nel settore sociale. .  
   
   
LA FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI IN COLLABORAZIONE CON MIA - MILANO IN ALTO PRESENTA TARANTULA PIAZZA DEL DUOMO MEDIAFACCIATA MIA - MILANO IN ALTO DAL 30 GIUGNO AL 27 LUGLIO 2008  
 
 Milano, 24 giugno 2008 - Dal 30 giugno al 27 luglio 2008 la Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con la mediafacciata Mia - Milano In Alto presenta Tarantula, la prima rassegna di film d’artista sul megaschermo di Piazza del Duomo. I cinquecento metri quadrati di mediafacciata che coprono i ponteggi del Palazzo dell’Arengario – il più grande schermo con tecnologia a led d´Europa – si trasformano per un mese in un insolito territorio a disposizione dell’arte contemporanea: concepita appositamente per gli spazi di Piazza del Duomo, Tarantula è un’antologia di visioni, sguardi e allucinazioni. Come un miraggio comparso misteriosamente nella scenografia monumentale della piazza più importante di Milano, Tarantula conduce i passanti e gli spettatori tra nuovi mondi possibili e illusioni collettive. Ricognizione sulle tendenze più recenti dell’arte contemporanea - ma anche piccola enciclopedia dell’arte in video - Tarantula è una rassegna di mostre personali, un’esplorazione dettagliata dell’universo di alcune delle voci più significative del panorama dell’arte di oggi presentata per la prima volta in una straordinaria proiezione pubblica. Per Tarantula i video degli artisti più interessanti della scena internazionale saranno trasmessi sul ledwall di Piazza del Duomo per due ore ogni giorno. Dalle smorfie ingigantite di Pipilotti Rist alle video confessioni di Gillian Wearing, dagli oscuri rituali di Victor Alimpiev alle danze lisergiche di Mark Leckey, dalle leggendarie performance di Vito Acconci alla crudeltà dei fumetti di Roberto Cuoghi, Tarantula esplora un mondo di improvvise perdite di controllo, danze liberatorie e momenti d’estasi. Prendendo a prestito il titolo dal celebre romanzo sperimentale di Bob Dylan ed evocando antiche tradizioni popolari, Tarantula racconta un universo sottosopra dove l’ordine e la ragione lasciano spazio alla follia e in cui nuove regole trasformano la vita di tutti i giorni in un gioco senza fine. In vista del suo prossimo progetto espositivo (programmato per l’autunno) la Fondazione Nicola Trussardi continua la sua ricerca di nuove modalità e di nuove occasioni per diffondere l’arte di oggi a un pubblico sempre più ampio e diversificato. Con la rassegna di video Tarantula, infatti, Piazza del Duomo si trasforma in un’insolita sala cinematografica a cielo aperto dove le immagini degli artisti compaiono come un’allucinazione nel trambusto della città. Tarantula – posseduti dalle immagini – è: Vito Acconci, Victor Alimpiev, Johanna Billing, John Bock, Roberto Cuoghi, Rä di Martino, Trisha Donnelly, Mark Leckey, Klara Liden, Pipilotti Rist, Aïda Ruilova, Marcus Schinwald, Patrick Tuttofuoco, Gillian Wearing. .  
   
   
BOLDINI MON AMOUR MONTECATINI TERME (PT) DAL 18 SETTEMBRE AL 30 DICEMBRE 2008  
 
Montecatini Terme (Pt), 24 giugno 2008 - Dal 18 settembre al 30 dicembre 2008, Montecatini Terme ospiterà un imperdibile appuntamento d’arte. Nelle storiche sale del Polo Espositivo ex Terme Tamerici, si terrà la mostra Boldini. Mon Amour, dedicata a uno degli indiscussi protagonisti dell’arte italiana ed europea di fine Ottocento e primi Novecento. Promossa dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo del Comune di Montecatini Terme, l’esposizione, curata da Tiziano Panconi, il maggior esperto dell’opera di Giovanni Boldini - cui si deve il catalogo ragionato delle opere pubblicato nel 2002 – ricostruirà il rapporto con l’universo femminile del pittore ferrarese, attraverso 110 oli su tela, tra i più rappresentativi della sua produzione e 60 disegni su carta, provenienti dalle più prestigiose raccolte pubbliche, quali il Museo Boldini di Ferrara, la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Galleria d´Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, la Gam di Milano, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Civici di Pavia, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Museo d’Arte Moderna di Lugano, il Museo Villa Belgioioso Bonaparte di Milano, la Gam di Palermo) e dalle più importanti collezioni private. Il percorso presenterà inoltre 20 capolavori di De Nittis, Zandomeneghi, Picabia, Corcos, Helleu, Signorini, Banti, oltre a 60 fotografie originali e inedite, lettere sinora mai pubblicate e materiale documentario originale del pittore ferrarese. La bellezza, soprattutto quella femminile, è stato l’effettivo terreno di azione su cui Boldini effettuò una vasta ricognizione estetica e una profonda indagine psicologica. Su queste basi, seppe coniare un modello di grazia idealizzato del tutto rispondente all’avvenenza aristocratica ed emancipata e ai tratti fisionomici di Berthè, la sua prima modella e amante francese. Ne sono un esempio, le tele che raffigurano Madame Ferguson, Madame Lanthème, la Contessa de Rasty, e altre ancora. Foto edite e inedite, molte della moglie, Emilia Cardona, sono qui raccolte insieme ai biglietti da visita lasciati in vita presumibilmente ma indistintamente sia a Giovanni Boldini, sia al terzo marito di Emilia, lo scultore Francesco La Monaca - all’epoca anch’esso domiciliato a Parigi - e rinvenuti in ordine sparso nell’abitazione di Pistoia dal nipote della vedova Boldini. Inoltre, il ritrovamento di una importante testimonianza epistolare e fotografica inedita ha consentito di ricostruire alcuni passi fondamentali delle vicende umane e affettive che segnarono la controversa convivenza fra l’insigne ma ormai anziano maestro italo francese e la giovane letterata piemontese che coltivava una relazione sentimentale parallela. I numerosi disegni a matita dedicati a Milly, come lui la chiamava affettuosamente, così come le immagini inedite delle suppellettili e degli esemplari originali - sculture, mobili, carrozze, tutti in miniatura - utilizzati come modelli per i quadri, rinvenuti presso lo studio del maestro, completano il quadro di una lunga esistenza contrassegnata dalla convulsiva attrazione per le donne e dal persistente affinamento di un gusto estetico superiore su cui poggiò la sua originale cifra espressiva. Accompagna l’iniziativa un catalogo Pacini editore. Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) Giovanni Boldini inizia sin dalla giovane età a lavorare sotto la guida del padre pittore e, dopo essersi iscritto all´Accademia delle Belle Arti di Firenze nel 1862, viene a contatto con l’entourage dei pittori così detti Macchiaioli che frequentano il Caffè Michelangelo. La fama di Boldini è però legata soprattutto ai celebri ritratti cui arriva dopo l´esperienza macchiaola. Importante in questa fase la permanenza a Castiglioncello. A Firenze si avvicina ai ritrattisti italiani come Michele Gordigiani e all´ambiente della colonia straniera toscana, fra cui i nobili inglesi Falconer, divenuti poi i suoi mecenati. Nel 1867 è a Parigi per la prima volta in occasione dell´Esposizione Universale dove frequenta la bella società parigina e si intrattiene con gli amici artisti in lunghe passeggiate sulle rive della Senna. Dopo un breve soggiorno londinese, Boldini si stabilisce definitivamente a Parigi nel 1871 e diventa il ritrattista indiscusso e contesissimo delle belle e nobili donne della città. Tra il 1872 ed il 1910, il maestro trionfa nei salons parigini, fornendo con i suoi ritratti, una nuova rappresentazione della femminilità, alla quale le sue clienti sono felici di adeguarsi; produce immagini di raffinatissima sensuale bellezza, talvolta raccolta e accentuata in un solo particolare anatomico, come le braccia o le mani. .  
   
   
PASQUALE DE ANTONIS LA FOTOGRAFIA DI MODA 1946-1968 ROMA, PALAZZO POLI (FONTANA DI TREVI) DAL 7 LUGLIO AL 7 SETTEMBRE 2008  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Nel centenario della nascita di Pasquale De Antonis (Teramo 1908 - Roma 2001), Alta Roma gli rende omaggio con una retrospettiva che si incentra per la prima volta sulla sua attività di fotografo di moda tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Sessanta. E’ una preziosa testimonianza di come la Roma dell’aristocrazia, delle celebrità e del cinema si intrecci alla storia dell’affermazione internazionale della alta moda italiana. La mostra, a cura di Maria Luisa Frisa e realizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Grafica, inaugura a Roma il 6 luglio presso Palazzo Poli, nella suggestiva cornice di piazza Fontana di Trevi. Le fotografie di De Antonis scelgono la Roma monumentale e archeologica come sfondo per gli abiti degli atelier d’alta moda della capitale. Creazioni di Emilio Schuberth, Fernanda Gattinoni, Sorelle Fontana, Carosa, Batilocchi, Maria Antonelli, Simonetta Visconti e Alberto Fabiani hanno non solo testimonial d’eccezione come Marella Agnelli, Luce Marinetti, Barbara Stanwyck, Michelle Morgan, Ivy Nicholson ma anche location come la Fontana di Trevi, la Galleria Borghese, Palazzo della Farnesina, Palazzo Torlonia, la via Appia Antica, le Terme e il Museo Etrusco. La mostra ricostruisce anche i rapporti di De Antonis con la vita intellettuale e artistica del suo tempo. La frequentazione degli ambienti culturali e mondani della capitale si riflette nella scelta di set fotografici come il “Caffè Greco”, gli studi degli artisti Carlo Levi e Pietro Consagra, la “Galleria dell’Obelisco”, fondata nel 1946 da Gaspero del Corso e dalla giornalista di costume e di moda Irene Brin. L’amicizia con quest’ultima è il filo conduttore dell’attività di De Antonis nella moda e gli articoli di Brin sulle pagine di “Bellezza” tra il 1947 e il 1968 sono regolarmente accompagnati dalle sue fotografie. Le ultime fotografie di moda di Pasquale De Antonis fatte in occasione della mostra curata da Irene Brin per l’uscita del film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrik, sono a colori e mostrano una scena in cui gli abiti di Germana Marucelli si confondono con opere di Alexander Calder e di altri artisti cinetici in una sorta di sogno acido. Nell’allestimento a cura di Arabeschi di Latte, insieme al percorso dedicato alla moda, la mostra mette in risalto la personalità del fotografo, indugiando sul personaggio De Antonis, tra vecchie riviste, dattiloscritti ed effetti personali. È una riflessione sulla sua sensibilità e cultura artistica, che si manifestano nello sguardo neorealista sul folclore italiano, nella contaminazione tra ritrattistica rinascimentale e modelli pittorici dell’Impressionismo francese e nella rilettura in chiave surreale della statuaria neoclassica. Fino alla presentazione del film, appena restaurato, montato da De Antonis con le sue fotografie astratte. Il catalogo della mostra, edito da Marsilio e curato da Maria Luisa Frisa, documenta l’opera del fotografo, con immagini provenienti dall’Archivio De Antonis di Roma e testi di Bonizza Giordani Aragno, Sofia Gnoli, Giusi Lombardi, Diego Mormorio e Alessandra Vaccari. Il progetto grafico è di Alessandro Gori per Laboratorium. Pasquale De Antonis Cenni Biografici Pasquale De Antonis nasce a Teramo nel 1908 e muore a Roma nel 2001. Dopo l’infanzia a Teramo, si trasferisce con la famiglia a Pescara e si dedica professionalmente alla fotografia dall’inizio degli anni Trenta. Nel biennio 1936 – 1937 frequenta il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e nel 1939 si trasferisce definitivamente nella capitale dove rileva lo studio di piazza di Spagna del fotografo Arturo Bragaglia. In questo periodo si specializza nel ritratto fotografico e frequenta gli ambienti del cinema, dell’arte e della letteratura. É amico di Ennio Flaiano che gli dedica il racconto Le fotografie. Nel 1946 inizia a lavorare per il teatro collaborando con Luchino Visconti e successivamente con Guerrieri, Strehler, Gassman, Squarzina, Lucignani, Zeffirelli, Tofano e De Lullo. Partecipa alla vita culturale della Galleria l’Obelisco di via Sistina, dove entra in contatto con artisti quali Corrado Cagli, i fratelli Afro e Mirko Basaldella. Il suo interesse per la fotografia di moda matura grazie alla conoscenza di Irene Brin, giornalista affermata e co-fondatrice della Galleria l’Obelisco. Dalla lunga collaborazione con Brin (1946-1968) nascono raffinate fotografie che contribuiscono a definire l’immagine dell’alta moda romana nella sua prima fase di internazionalizzazione. .  
   
   
GOLF - ALTRA GRANDE PROVA DI GIULIA SERGAS, 12ª NEL WEGMANS LPGA  
 
Roma, 24 giugno 2008 - Ancora una prodezza di Giulia Sergas che con un giro finale praticamente perfetto in 66 colpi (sei birdie) si è portata dal 36° al 12° posto nel Wegmans Lpga (Lpga Tour), disputato al Locust Hill Cc di Pittsford, nello stato di New York, e vinto dalla coreana Eun-hee Ji (272 - 70 71 64 67). E´ la quarta volta consecutiva che la triestina si classifica tra la 10ª e la 14ª posizione e con queste performances è salita notevolmente nell´ordine di merito dove è 44ª con 185. 097 dollari di guadagno e con al sicuro la ´carta´ per la stagione 2009. Il titolo, come detto, è stato appannaggio della giovane coreana Eun-hee Ji, che nel giro conclusivo ha sorpassato a sorpresa la norvegese Suzann Pettersen (274 - 70 65 67 72), alla quale rendeva tre colpi. A completare il trionfo coreano il terzo posto con 276 di Jeong Jang e di Hee-won Han. Al quinto con 277 Cristie Kerr, e solo al sesto con 279 Lorena Ochoa in compagnia di Ai Miyazato, Christina Kim e Inbee Park. Ha recuperato Paula Creamer, 10ª con 280, sono rimaste a metà classifica Michelle Wie, 24ª con 284, e Annika Sorenstam, 33ª con 286. Non ha superato il taglio Silvia Cavalleri, 122ª con 151 (76 75), che nell´ordine di merito è 98ª con $ 57. 284. Alla vincitrice sono andati 300. 000 dollari su un totale di 2. 000. 000 di dollari. Us Pga Tour: Quinto Titolo Per Stewart Cink - Il quarantaquattrenne statunitense Stewart Cink (262 - 66 64 65 67) ha ottenuto il quinto titolo nell´Us Pga Tour imponendosi nel Travelers Championship, che ha condotto al comando sin dal secondo giro al Tpc River Highlands di Cromwell nel Connecticut. Ha preceduto di misura Hunter Mahan (263 - 68 63 67 65) e Tommy Armour Iii (69 64 65 65) e di due colpi Heath Slocum. Al quinto posto con 266 Vijay Singh, al 13° con 269 Chris Dimarco, al 27° con 271 David Toms. A Cink sono andati 1. 080. 000 dollari su un montepremi di sei milioni di dollari. Gli Azzurri Al Doug Sanders International Junior Championship - Andrea Bolognesi, Valentino Dall´arche, Eugenia Ferrero e Valeria Tandrini compongono il quartetto azzurro che prende parte al Doug Sanders International Junior Champioship in programma dal 25 giugno sul percorso del Canongate Golf Club a The Woodlands nel Texas. Alla rassegna giovanile, riservata agli Under 18, partecipano giocatori di tutti i continenti. Accompagna la squadra azzurra l´allenatore Gianluca Crespi. .