Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 10 Novembre 2009
IL CONSIGLIO ENERGIA UE-USA PRONTO AD AFFRONTARE I PROBLEMI ENERGETICI  
 
Bruxelles, 10 novembre 2009 - Il Consiglio Energia Ue-usa si è riunito per la prima volta il 4 novembre scorso a Washington Dc con l´intento di istituire un nuovo quadro di riferimento per le trattative bilaterali sulle questioni energetiche. Il commissario europeo per l´Energia Andris Piebgals si è recato con una delegazione nella capitale statunitense per discutere un quadro di riferimento dedicato in modo particolare a una più stretta cooperazione in materia di sicurezza dell´approvvigionamento energetico, fonti energetiche a basse emissioni di carbonio e tecnologie energetiche. "Il Consiglio Energia costituisce un´iniziativa tempestiva considerate le preoccupazioni crescenti a livello globale sulla sicurezza energetica e l´importanza del ruolo rivestito dal settore energetico per il cambiamento climatico", ha spiegato il commissario Piebgals. "Desidero che la sicurezza energetica e il cambiamento climatico assumano una posizione prioritaria nell´ambito di tutti i nostri partenariati e questo è il momento più adatto per intensificare la nostra cooperazione con gli Stati Uniti". Il segretario di Stato americano all´Energia Steven Chu e il ministro svedese per l´Industria e l´energia Maud Olofsson hanno presieduto l´incontro che ha riunito il commissario europeo per le relazioni esterne Benita Ferrero-waldner, il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Poto?nik, il segretario di Stato Hilary Rodham Clinton e il ministro svedese per gli Affari esteri Carl Bildt. L´attuale presidenza svedese dell´Unione europea, insieme ai commissari, rappresenterà l´Unione europea all´interno del Consiglio, dove gli Stati Uniti saranno rappresentati dal Segretario di Stato e dal Segretario all´Energia. Il Consiglio si riunirà a cadenza annuale, ad anni alterni nell´Unione europea e negli Stati Uniti, e risponderà al vertice Ue-usa. Il Segretario Chu, in apertura dell´incontro, ha detto: "Aspetto con ansia l´avvio di questa cooperazione fruttuosa". Il commissario Ue per le relazioni esterne Benita Ferrero-waldner ha invece sottolineato: "Poiché siamo due dei principali consumatori di energia abbiamo la responsabilità di avviare una collaborazione volta a individuare delle soluzioni per le questioni più difficili che oggi siamo chiamati ad affrontare". Secondo il commissario Poto?nik, "La cooperazione scientifica che mira a promuovere lo sviluppo di tecnologie energetiche a bassa emissione di carbonio costituirà uno dei pilastri di questo nuovo Consiglio Energia Ue-usa". Il commissario ha evidenziato che l´inclusione della ricerca in queste trattative bilaterali costituisce il riconoscimento da parte dei funzionari del ruolo centrale svolto dalla scienza nelle sfide affrontate da Ue e Usa, anche sotto il profilo della sostenibilità e del cambiamento climatico. Il ministro Olofsson ha commentato: "Il Consiglio Energia è una straordinaria opportunità per la cooperazione tra Stati Uniti e Unione europea. Il cambiamento climatico, oltre ad essere una minaccia, è fonte di numerose opportunità". Il commissario ha poi aggiunto che i campi di cooperazione che sono stati oggetto delle discussioni comprendono anche la definizione delle modalità con cui collegare al meglio i diversi segmenti di mercato. La collaborazione dei gruppi di lavoro, che includono anche alti funzionari di Unione europea e Stati Uniti, sarà incentrata sulle politiche energetiche, sulla sicurezza energetica e sui mercati globali, così come sulla collaborazione nell´ambito della ricerca dedicata alle tecnologie ecocompatibili. In una dichiarazione congiunta presentata al vertice presidenziale Ue-usa tenutosi a Vienna il 21 giugno 2006, entrambe le parti hanno convenuto di sviluppare una cooperazione strategica sull´energia e sulla sicurezza energetica. L´istituzione e l´avvio del Consiglio promuove la cooperazione transatlantica esistente. Le parti coinvolte, infatti, collaborano già sul fronte di diversi progetti, tra i quali figura anche il progetto Iter, un esperimento scientifico su larga scala dedicato alla generazione di energia commerciale mediante fusione. Nel contempo, l´amministratore delegato dell´associazione europea per l´energia eolica (European Wind Energy Association) ha accolto favorevolmente il lancio del Consiglio. Christian Kjaer ha osservato: "Il fatto che un vertice Eu-usa abbia deciso di istituire un consiglio transatlantico sull´energia, dimostra l´importanza assunta da quest´ultima sul piano delle relazioni internazionali. La sicurezza energetica e il cambiamento climatico assumeranno un ruolo sempre più rilevante nella politica internazionale". Kjaer ha continuato dicendo che agire prontamente per ridurre le emissioni di biossido di carbonio e cambiare le modalità di produzione di energia, significherà dare nuovo impulso alla ricerca condotta sul fronte dei cambiamenti climatici. Per maggiori informazioni, visitare: Ue Energia: http:--ec. Europa. Eu-energy-index_en. Htm .  
   
   
ELETTRODOTTO VERTOJBA-REDIPUGLIA, RAGGIUNTO ASSENSO DI MASSIMA  
 
 Gradisca d´Isonzo,  10 novembre 2009  - Il nuovo progetto di elettrodotto da Vertojba (Slovenia) a Redipuglia elaborato da parte della holding "Kb 1909" è stato al centro il 5 novembre di un incontro, al municipio di Gradisca d´Isonzo, dell´assessore regionale Riccardo Riccardi con i sindaci dei Comuni interessati alla realizzazione della nuova linea proveniente dal territorio sloveno. Alla riunione, infatti, accanto a Riccardi ed al primo cittadino di Gradisca, Franco Tommasini, sono intervenuti l´assessore provinciale Mara Cernic ed i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, di Farra, Alessandro Del Fabbro, di Savogna, Alenka Florenin, San Pier d´Isonzo, Claudio Bignolin, di Fogliano Redipuglia, Antonio Calligaris, e di Sagrado, Elisabetta Pian, nonché l´amministratore delegato di Kb 1909, Boris Peric. E dall´ incontro a Palazzo Torriani da parte delle Amministrazioni municipali è di fatto giunto un complessivo assenso al nuovo tracciato (presentato ed illustrato da Kb 1909), alternativo alla prima proposta progettuale, che - ha ricordato l´assessore Riccardi - deve ancora scontare la progettazione definitiva. Dunque, è stato sottolineato, proprio il fatto che attualmente il progetto Kb 1909 Vertojba-redipuglia è ancora a livello di stesura preliminare, può permettere ai sindaci di proporre anche in questa fase, e quindi ancora prima dell´avvio della necessaria Conferenza dei servizi (che si rende indispensabile in quanto si parla di un progetto diverso da quello precedente), di prospettare alla holding possibili modifiche. In particolare da parte dei Comuni di Gradisca, che ritiene di poter condivide il progetto solo nel caso in cui venga rispettata una distanza minima del cavodotto dalle abitazioni di almeno 30 metri e comunque in presenza di una linea completamente schermata, e di San Pier d´Isonzo, che individua alcuni elementi peggiorativi rispetto al primo progetto. L´ad Peric ha comunque confermato che tutto l´elettrodotto sarà assolutamente schermato nella sua interezza e che saranno effettuati con costanza monitoraggi e controlli sulla linea. Da parte sua l´assessore Riccardi, nel ricordare come il nuovo progetto, che interesserà in gran parte aree golenali e demaniali, ha evidenziato la sensibilità della società nel recepimento delle esigenze e delle istanze dei Comuni ed ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che il percorso che ha portato - oggi - ad "un´intesa condivisa" sul progetto Kb 1909, sia frutto di un cammino istituzionale e di un confronto corretti e collaborativi. .  
   
   
ENERGIA:IN ABRUZZO CRESCE ATTENZIONE VERSO FONTI RINNOVABILI PRESENTATI A BRUXELLES I PROGETTI PROMOSSI DALLA REGIONE  
 
Pescara, 10 novembre 2009 - Crescono in Abruzzo l´attenzione e la sensibilità verso le energie rinnovabili, sopratutto dal mondo produttivo ed in particolare da parte delle piccole imprese. Sono questi i primi risultati dell´opera di sensibilizzazione svolta dalla Regione Abruzzo attraverso progetti destinati alle giovani generazioni. I progetti promossi dalla Regione nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico sono stati illustrati, la settimana scorsa, a Bruxelles, in occasione dell´Assemblea delle Regioni d´Europa dedicata alla diffusione della conoscenza delle fonti energetiche alternative. Progetto di spicco, elaborato e promosso dalla Regione Abruzzo, coinvolgendo oltre dodicimila studenti, delle scuole di ogni ordine e grado, è stato Energiochi, iniziativa già collaudata, giunta alla sua quinta edizione. Iris Flacco, direttrice del Dipartimento dell´energia della Regione, ha illustrato il progetto. I primi risultati che si concretizzano in Abruzzo sono infatti dovuti anche all´accresciuta sensibilizzazione dei giovani riguardo all´impatto che le abitudini quotidiane hanno sull´ambiente, avviando una trasformazione graduale delle stesse abitudini, a cominciare dai consumi sostenibili. Il lavoro didattico si è giovato anche di visite guidate degli studenti agli impianti di energie rinnovabili, dal fotovoltaico all´eolico, costruendo un itinerario sulle strutture esistenti in Abruzzo. Gli elaborati nell´ambito del progetto Energiochi per l´anno scolastico 2008-2009 sono stati pubblicati sul sito http://energiochi. Regione. Abruzzo. It. Sessanta sono state le scuole vincitrici alle quali è stato assegnato un premio in denaro, da investire per avviare ulteriori attività nel campo delle energie rinnovabili. .  
   
   
MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ENERGETICA DEI PALAZZI DELLA REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 10 novembre 2009 - La Giunta regionale delle Marche investe 1 milione e 250 mila euro per migliorare l´efficienza energetica delle sedi istituzionali di Ancona. La somma servira` per realizzare una pensilina fotovoltaica presso il parcheggio degli uffici regionali (in Via Giuseppe Verdi) e un impianto fotovoltaico a Palazzo Li Madou. Altri due interventi di riordino energetico interesseranno i Palazzi Rossini e lo stesso Li Madou. Su proposta dell´assessore Gianluca Carrabs, la Giunta ha integrato il Programma triennale dei lavori pubblici della Regione con questi nuovi investimenti. ´Gli interventi miglioreranno il rendimento energetico degli immobili, consentendo un risparmio degli stessi consumi energetici e una conseguente diminuzione delle emissioni dei gas che alterano il clima ´ sostiene l´assessore - Certamente quello della Regione e` un piccolo, ma significativo passo, che traccia una strada da percorrere per una corretta gestione degli immobili. E` un esempio che auspichiamo possa essere seguito dalle pubbliche amministrazioni e dagli stessi privati. Quella della bioedilizia, d``altronde, e` oggi una realta` che si sta consolidando sempre piu`, sia nella coscienza dei cittadini, sia come scelta economica vincente´. La riqualificazione e l´efficienza energetica degli edifici, sottolinea Carrabs, ´rappresenta una grande sfida e sono ormai le direttrici comuni della Regione che si e` dotata, tra le prime in Italia, di una Legge sull´Edilizia sostenibile molto avanzata, nella consapevolezza che non possiamo piu` permetterci di sprecare risorse energetiche: l´edilizia impegna i due terzi del budget energetico nazionale, sprecandolo in perdite energetiche degli edifici, realizzati con una scarsa efficienza energetica. E` lo stesso quantitativo che il nostro paese importa come fonti fossili dall´estero. Incidendo sul risparmio energetico delle costruzioni, si interviene sullo spreco, riducendo i consumi e di conseguenza la spesa economica delle famiglie marchigiane. Gli edifici tradizionali impegnano 20 litri di gasolio per mq, mentre quelli realizzati con la Bioedilizia, nella fattispecie, quelle in classe C consumano 6 litri, quelle in classe B 3 litri e quelle in classe A 1,5 litri, addirittura quelle passive 0 litri e l´energia in eccesso possono anche rivenderla. Questo e` un esempio chiaro e concreto di come la prima e assoluta fonte di energia sia il risparmio energetico. E` chiaro, allora che il settore edilizio ha un ruolo chiave per l´attuazione del Protocollo di Kyoto e il raggiungimento degli obiettivi 20-20-20 previsti dall´Unione Europea´. Il risparmio, conclude l´assessore, rappresenta ´una vera fonte di energia che libera risorse per altri interventi e migliora l´ambiente. La Regione vuole dimostrare tutto questo, iniziando dai propri immobili´. .  
   
   
IL COMMISSARIO ENEA A L’AQUILA PER PRESENTARE LE TECNOLOGIE ANTISISMICHE DISPONIBILI PER LA RICOSTRUZIONE  
 
L´aquila, 10 novembre 2009 - L’ing. Giovanni Lelli, Commissario Enea- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è intervenuto ieri a L’aquila in apertura dei lavori del Convegno “Moderne tecnologie antisismiche per la ricostruzione in Abruzzo”, organizzato dall’Enea per presentare ai centri colpiti dal sisma le possibilità di ricostruzione con l’impiego delle moderne tecnologie antisismiche disponibili. Il convegno è rivolto a tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione, a partire dagli ingegneri e dagli architetti impegnati nella predisposizione dei progetti di recupero ed adeguamento sismico, compresi gli amministratori ed i tecnici degli enti locali interessati. L’ing. Lelli ha sottolineato l’impegno e le competenze che l’Enea può mettere a disposizione per contribuire alla una ricostruzione del patrimonio edilizio abruzzese basata su con i più avanzati criteri di sicurezza. Il Commissario ha ricordato che dopo l’evento sismico dello scorso 6 aprile, l’Enea si è mobilitata immediatamente attivando anche un gruppo di esperti composto da ingegneri e geologi, che ha integrato le squadre della Protezione Civile sul posto, per contribuire al lavoro di verifica dei danni e dell’agibilità delle strutture pubbliche e private dei centri colpiti. In un Paese come l’Italia, nel quale oltre la metà degli edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’80 viene considerata ad alto rischio sismico, questo impegno è ormai una costante. Enea ha lavorato al fianco della Protezione Civile già dagli anni Settanta dopo gli eventi sismici del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), di Reggio Emilia-modena (1996), delle Marche-umbria (1997) fino a quello del Molise del 2002. Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Università dell’Aquila e il Comune dell’Aquila, con il patrocinio degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti della provincia dell’Aquila, e del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica) e di Assisi (Anti-seismic System International Society). Presenti anche i rappresentanti degli Enti Locali della Regione Umbria e del Comune di San Giuliano di Puglia, anch’essi impegnati in opere di ricostruzione a seguito dei sismi che hanno colpito il loro territorio. Partecipano, inoltre, Regione Toscana, Comune di Gallicano (Lu) e Comune di Messina, che hanno già avviato da tempo progetti di adeguamento sismico mediante l’utilizzo di moderne tecnologie antisismiche. .  
   
   
BASILICATA CASA: REGIONI, EMERGENZA ABITATIVA INVESTE TUTTO IL PAESE  
 
Potenza, 10 novembre 2009 - La questione abitativa è tornata ad essere, in questi ultimi anni, una vera e propria emergenza che investe tutto il Paese. La Conferenza delle Regioni ha approvato un documento sul mercato immobiliare, la posizione è stata adottata in relazione all’indagine conoscitiva promossa dalla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera. Nel documento si sottolinea che soprattutto nelle grandi città, “sono sempre più numerose le famiglie che incontrano estrema difficoltà nell’individuare una soluzione alloggiativa compatibile con la propria condizione economica”. Questa situazione di criticità non investe ormai, come in passato, solo le categorie emarginate, quali i disoccupati o i lavoratori precari, “ma anche le “nuove povertà”, ovvero le famiglie monoreddito che si rivolgono al mercato privato della locazione chiedendo offerte economicamente sostenibili. Inoltre, la domanda “di prima casa” ha subito un incremento a causa di altri fattori: la maggiore mobilità nel mercato del lavoro, la continua riduzione delle dimensioni medie delle famiglie italiane, e, quindi, la consistente presenza di nuclei composti da una sola persona, nonchè l’accelerazione dei flussi migratori, che sta esercitando una forte pressione sul mercato delle locazioni a canone sociale e moderato”. Infine, sono emersi nuovi bisogni alloggiativi, espressi da particolari categorie sociali, quali anziani e studenti. In particolare, sostengono le Regioni, “per gli anziani, come del resto per i portatori di handicap, è necessario realizzare sia residenze con peculiari caratteristiche, sia ricercare possibili soluzioni alternative che consentano la permanenza nell’alloggio di residenza combinata con forme di assistenza domiciliare”. Per gli studenti universitari, fortemente presenti in alcune città, “è necessario intervenire sia con azioni di controllo sulle locazioni private sia con la realizzazione di alloggi tipologicamente adeguati, utilizzando al meglio le strutture edilizie esistenti, anche nei centri storici. Queste crescenti esigenze possono essere soddisfatte dal sostegno pubblico, che, tuttavia, non è più in grado di fornire risposte adeguate, essenzialmente a causa della drastica riduzione delle risorse finanziarie impegnate e, di conseguenza, della forte diminuzione dell’offerta di alloggi sociali”. .  
   
   
EDILIZIA FVG: PIANO CASA IN VIGORE DA DICEMBRE, CODICE A GENNAIO  
 
Udine,  10 novemrbe 2009  - Snellimento della burocrazia a beneficio del risparmio di tempo e costi per incentivare le famiglie ad investire sul bene durevole del mattone e per sfruttare la capienza abitativa del costruito senza erodere nuove porzioni di territorio. E´ questa la filosofia con cui è stato redatto il nuovo Codice regionale dell´Edilizia del Friuli Venezia Giulia, il Testo unico che recepisce anche il Piano Casa nazionale, e che - ha reso l´assessore regionale alle Autonomie Locali e Pianificazione territoriale, Federica Seganti - entrerà in vigore immediatamente dopo la pubblicazione sul Bur, presumibilmente tra fine novembre e inizio dicembre (per l´entrata in vigore del Codice, invece, bisognerà attendere 30 giorni dalla pubblicazione). I contenuti più interessanti per il cittadino del Testo unico che sostituisce l´attuale normativa (il Dpr 380), introducendo per la prima volta a livello italiano il silenzio-assenso per le procedure edificatorie (i Comuni hanno 60 giorni per rispondere e la mancata risposta equivale a parere positivo) sono stati illustrati oggi dall´assessore Seganti, assieme al presidente della Iv Commissione consiliare, Alessandro Colautti. Si stima che in Friuli Venezia Giulia siano 400 mila le famiglie con una casa di proprietà e che almeno 200 mila di queste possiedano una uni o bifamiliare, la tipologia abitativa per la quale è più semplice modulare gli interventi in deroga previsti dal Codice. Posso ampliare il mio appartamento in centro storico? Per quali opere alla mia casa unifamiliare serve il permesso del Comune? Devo fare l´orto: devo chiedere autorizzazione? Quali sono gli interventi in edilizia libera? "Sono queste alcune delle domande più frequenti a cui il codice dà risposta - precisa Seganti - perché è stato pensato per concedere una serie di libertà al cittadino nella gestione della sua proprietà privata. Ci sono dunque tutta una serie di attività libere: dall´arredo da giardino alla possibilità di farsi l´orto o mettere il barbecue - elenca Seganti - senza incorrere in un abuso edilizio se si omettono le richieste di autorizzazione che erano finora previste". Quanto invece alle possibilità offerte dal Piano Casa recepite a livello regionale, previo rilascio del permesso di costruire da parte del Comune, i cittadini avranno 5 anni di tempo dall´entrata in vigore della legge per iniziare i lavori previsti dal Piano. Il codice, infine - hanno puntualizzato Seganti e Colautti - attraverso l´introduzione del "glossario" dell´edilizia introduce criteri di trasparenza e uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale da parte di tutte le Amministrazioni comunali. "Non si tratta di ingerenza per limitare l´autonomia dei Comuni, che mantengono infatti grande potestà regolamentare, ma di un necessario intervento per diffondere un´omogeneità di definizione e di nozioni base", ha concluso Colautti. .  
   
   
QUARTIERE ZINGONIA, SCOTTI: ATTENDIAMO PROPOSTE  
 
Milano, 10 novembre 2009 - L´assessore regionale alla Casa e Opere pubbliche, Mario Scotti, accompagnato dai consiglieri regionali Daniele Belotti, Carlo Saffioti e Giuseppe Benigni, ha incontrato ieri a Zingonia (Bergamo) i sindaci di Ciserano, Enea Bagini e Verdellino, Giovanni Bacis e l´assessore della provincia di Bergamo alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo, Silvia Lanzani. "Abbiamo fatto il punto della situazione - ha spiegato Scotti - e gettato le basi per una prossima riunione nella quale valuteremo le nuove proposte per la riqualificazione del Quartiere Zingonia. Un´operazione che vogliamo portare avanti coinvolgendo, anche economicamente, le realtà locali". .  
   
   
GLI ARCHITETTI MATERANI SUL “PIANO CASA” REGIONALE INVIATA ALLA REGIONE BASILICATA UN’ISTANZA DI RIVISITAZIONE DELLA LEGGE  
 
Matera, 10 novembre 2009 - Dopo che il Governo nazionale ha impugnato la legge regionale 25/2009 del cosiddetto “Piano Casa”, la Regione Basilicata sta lavorando ai correttivi che, proprio in questi giorni, dovrebbero rendere definitivo il testo di legge. L’ordine degli Architetti di Matera, il 7 novembre , ha inoltrato alla Regione un’istanza dove si pone l’esigenza di una rivisitazione della stessa legge regionale e si propongono osservazioni e richieste di chiarimenti. Gli architetti materani – spiega una nota - hanno espresso preoccupazione per il carattere eccezionale, non coordinato di sostegno all’edilizia che assume la legge in merito alle procedure per gli interventi previsti, avvertendo che un processo di crescita edilizia intensa e mal regolata può determinare effetti pericolosi e perversi al di là delle buone intenzioni. Il richiamo alle tematiche della qualità deve essere controllabile sulla base di regole chiare ed inoppugnabili. Incontrollabile, invece, può diventare la trasformazione urbana che questa Legge autorizza. “Gli interventi previsti in “deroga agli strumenti urbanistici comunali vigenti” – prosegue il comunicato dell’ordine degli architetti - azzerano i principi alla base della pianificazione e della progettazione urbana. Si tratta di un risultato di carattere amministrativo e tecnico che indebolisce il valore dei Piani Regolatori. L’impostazione proposta dall’intesa Stato-regioni del 1° aprile 2009 sul “Piano Casa” e la conseguente legislazione regionale che da essa discende si rivela pericolosa, perché non dà priorità alla messa in sicurezza generalizzata e coordinata del patrimonio edilizio e del territorio. È insostenibile, perché continua a proporre un modello di benessere legato alla quantità delle risorse consumate e non alla riqualificazione delle dotazioni e del patrimonio esistente. Risulta, infine, inadeguata rispetto all’emergenza abitativa, perché incentiva l’aumento ulteriore di vani, già potenzialmente sufficienti alle esigenze abitative, senza favorirne la loro locazione residenziale. Occorre ricordare che l’Amministrazione Comunale di Matera, benché abbia ribadito di voler dare una svolta alla pianificazione con il concerto e controllo di tutti i processi pianificatori previsti dalla Legge Regionale 23/99 abbia, poi, prodotto una delibera di semplice presa d’atto di una proposta progettuale su una vasta area (di circa 60 ettari nella zona San Francesco) in assenza del Regolamento Urbanistico, dando la sensazione di abdicare alle sue imprescindibili prerogative registrando quasi asetticamente la proposta progettuale. I soggetti privati proponenti la realizzazione di vere e proprie “New Town”, pur potendo avvalersi delle procedure di accelerazione di approvazione, (l’edilizia sociale è considerata opera strategica) non possono comunque sottrarsi all’iter amministrativo, generando una forte “deregolazione”. Cosa avverrebbe nell’eventualità che le nuove realizzazioni fossero attuate e, nel perdurare della crisi, non si riuscisse a completare le infrastrutture e le opere pubbliche previste? Cosa avverrebbe se più privati proponenti avanzassero analoghe proposte di realizzare “New Town” in più parti del territorio comunale, in assenza di piano sulle destinazione delle aree? Come potrà l’Amministrazione Comunale opporsi? Infine, incomprensibile e poco chiara appare l’applicazione dell’articolo 5 (comma 2) secondo il quale sono consentiti cambi di destinazione d’uso di immobili o loro parti senza opere di trasformazione e che non sono soggette ad un obbligo di certificare un miglioramento della qualità abitativa, attraverso l’aumento della sicurezza, il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Quanto previsto comporterebbe, inoltre, un pericoloso cambiamento nelle procedure che contrasta con la giurisprudenza prevalente. Ribadiamo, infine, che in un Paese normale i bisogni dei cittadini dovrebbero trovare soddisfazione tramite procedure ordinarie di governo e non attraverso strumenti straordinari, in “deroga” o improvvisati per rispondere ad esigenze pur legittime”. .  
   
   
TRENTO: UN ESEMPIO EDILIZIO DI INTEGRAZIONE ABITATIVA  
 
Trento, 10 novembre 2009 - L’edificio di via Scopoli soddisfa le esigenze di tipo abitativo e quelle assistenziali, sociali e commerciali della Comunità di Valle del Primiero. Nel centro storico di Tonadico dà casa a cinque inquilini Itea, una sede alla Famiglia Cooperativa Sait e al primo piano ospita una comunità-alloggio per dieci utenti della Cooperativa Laboratorio Sociale scarl di emanazione Anffas. Nel cuore del comune di Tonadico e con un’ampia veduta panoramica sulla vallata del Primiero, l’edificio di via Scopoli inaugurato ieri accorpa in sé diverse funzioni ed assurge ad essere al centro della rete di attività commerciali e della vita sociale del paese. “Un intervento di restauro ben riuscito e attento al contesto ambientale e ai bisogni di una comunità – ha commentato la presidente Itea S. P. A. Aida Ruffini, dando il benvenuto ai partecipanti all’appuntamento inaugurale. Dopo aver portato i saluti dell’assessore Ugo Rossi, assente per impegni istituzionali, ha informato i presenti sulle caratteristiche tecnico-tipologiche dell’edificio: “Oltre alla sua peculiare caratteristica di poliedricità, il fabbricato si distingue per la qualità realizzativa e la compatibilità economica. Costato 1. 789. 000 euro con un volume totale di 3. 200 mc, il corpo edilizio è completamente sbarrierato, munito di ascensore e accessoriato con pannelli solari, cappotto da 10 cm e impianto di riscaldamento a pavimento per la sede della cooperativa. ” Il secondo piano mansardato accoglierà i due appartamenti Itea, mentre il primo sarà destinato ad una comunità-alloggio gestita dalla Cooperativa Laboratorio Sociale scarl di emanazione Anffas. Garantirà l’accoglienza residenziale a persone con difficoltà senza famiglia o che non possono avvalersi dell’assistenza dei propri cari, e sarà affiancata da un miniappartamento gestito dai servizi sociali comprensoriali per casi di emergenze diurne/notturne. La Cooperativa potrà ospitare al massimo dieci utenti, che avranno la possibilità di lavorare presso i centri diurni Anffas dislocati sul territorio o presso il Laboratorio stesso, svolgendo lavorazioni artigianali nei settori del legno, ceramica, cucito-ricamo-telaio e pittura. I prodotti del Laboratorio saranno finalizzati al mercato od esposti presso mostre locali. Presenti all’evento i tecnici Itea, che hanno curato i lavori di progettazione e di direzione ai lavori (arch. Silvano Tomaselli) e la direzione operativa (geom. Maurizio Stefani), il presidente dell’impresa appaltatrice B. T. D. Servizi Primiero Soc. Coop. Claudio Dal Cortivo e il direttore del Sait Camillo Bettega. Il sindaco di Tonadico Fabio Bernardin ha riconosciuto ad Itea la capacità di aver bene conciliato le richiesta edilizie e sociali avanzate dal comune e di aver contribuito ad arricchire l’offerta di servizi sul territorio con la realizzazione di spazi destinati ad attività commerciali ed assistenziali. Infine, è intervenuto l’Assessore all’Edilizia del Comprensorio del Primiero Carla Scalet, che ha espresso soddisfazione per un’operazione costruttiva così ben riuscita ed ha aggiunto: “la casa è il cuore di ogni famiglia e questa assumerà una valenza ancor più speciale, in quanto riunirà i cuori di tante famiglie impegnate in uno sforzo comune per la crescita economica e sociale della comunità. ” In rappresentanza della cooperativa, la presidente Rosaria Marini, che dopo aver portato i saluti della presidente Anffas Grazia Cioffi Bassi e del presidente del consiglio regionale Marco Depaoli, ha voluto ringraziare Itea per la cura e le attenzioni prestate a soddisfare tutte le specifiche richieste di tipo tecnico ed impiantistico per la realizzazione dei locali a loro destinati. Scheda tecnica piano seminterrato: 3 posti auto, di cui uno per disabili, magazzini per la Famiglia Cooperativa e vani tecnici; • piano terra: sede della Famiglia Cooperativa; • piano primo: 2 alloggi per l’Anffas e i servizi sociali comprensoriali; • piano secondo: 2 alloggi di edilizia abitativa e nell’adiacente sottotetto un locale lavanderia per l’Anffas. .  
   
   
TRENTO, LEED: VIA LIBERA ALLE MISURE PER LA DIFFUSIONE DELL´INFORMAZIONE  
 
Trento, 10 novembre 2009 - Via libera il 6 novembre dalla Giunta provinciale, su proposta dell´assessore Alberto Pacher, ai criteri e alle modalità riguardanti la divulgazione in merito all´edilizia sostenibile e al sistema di certificazione Leed. Gli standard Leed sono com´è noto parametri per l´edilizia sostenibile molto selettivi e avanzati, sviluppati negli Usa e poi adottati da una quarantina di Paesi. Anche il Trentino ha aderito a questo sistema di certificazione, con una decisione pionieristica per l´Italia. Con la delibera odierna è stato stabilito che sarà il Progetto speciale per la promozione dei distretti tecnologici e per il programma di legislatura, struttura supportata dall´Agenzia provinciale per l´Energia, a svolgere il compito di coordinare le iniziative di sensibilizzazione e divulgazione sul territorio dei criteri e delle opportunità del sistema Leed. Le risorse finanziarie stanziate a questo scopo sono pari a 500. 000 euro. Potranno accedere a questi finanziamenti tutte le associazioni e i soggetti pubblici e privati, dando la precedenza a quelli maggiormente rappresentativi del sistema Leed. Detti soggetti dovranno contribuire in diversa misura a seconda del tipo di iniziativa alle spese riguardanti la sua realizzazione. Le domande e i criteri relativi saranno disponibili sul sito www. Energia. Provincia. Tn. It .  
   
   
LA MECCANICA VARIA ALLA MISSIONE CONFINDUSTRIA, ICE E ABI IN BRASILE E CILE  
 
Milano, 10 novembre 2009 - In occasione della missione imprenditoriale in Brasile e Cile organizzata da Confindustria, Ice ed Abi, in programma dal 9 al 13 novembre 2009, la meccanica varia italiana, rappresentata dalla Federazione Anima, sarà presente con un’importante delegazione di imprenditori. “Il viaggio in Brasile è l’occasione per proseguire il percorso che Anima sviluppa da anni per le aziende della Meccanica Made in Italy”, afferma Sandro Bonomi, presidente di Anima, Federazione della meccanica varia italiana. “Non è la prima volta che veniamo in contatto con il mondo dell’industria meccanica sudamericana. Lo scorso settembre, infatti, abbiamo già firmato un accordo con Abimaq, l’associazione brasiliana della meccanica”. Il protocollo d’intesa prevede una stretta collaborazione tra le due organizzazioni, con importanti effetti sul piano dello sviluppo delle relazioni bilaterali, della tecnologia e della proprietà intellettuale. Le imprese brasiliane ed italiane della meccanica hanno numerosi punti in comune a partire dalla passione per l’educazione e lo sviluppo di tecnologia immediatamente applicabili sul campo. Per le Pmi italiane il Brasile, in particolare, rappresenta un porta di ingresso qui privilegiata anche dal punto di vista logistico. “In un’unica città, dinamica e operosa, come San Paolo, ad esempio, vivono e lavorano 25 milioni di persone. Un tessuto sociale che ha bisogno di infrastrutture, edilizia, imprese, energia e soluzioni per la sicurezza sul lavoro nei quali la meccanica varia spicca a livello mondiale. Inoltre il fuso orario ci è favorevole. Partendo la domenica sera dall’Italia arriviamo il lunedì mattina alle 6:00 in San Paolo. A noi piace iniziare presto oltre che bene, come anche i nostri colleghi brasiliani”. L’attenzione della Federazione all’internazionalizzazione ha visto negli ultimi mesi la sigla di due accordi di collaborazione con le omologhe associazioni della meccanica di Brasile e Russia. Altri sono in preparazione nel prossimo futuro”. .  
   
   
IL CENTENARIO DE LA METALLURGIA ITALIANA. UN’OCCASIONE PER RIFLETTERE E PROPORRE 2 EVENTI SU RINASCITA DEL NUCLEARE E FUTURO DELL’EDITORIA SCIENTIFICA  
 
Milano, 10 novembre 2009 Aim-associazione italiana di metallurgia, con la collaborazione della Fast-federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, celebra lunedì 16 novembre il centenario de La metallurgia italiana con un duplice appuntamento. Al mattino si parla di rinascita del nucleare, illustrando competenze e specificità dell’industria metallurgica nazionale, anche per ricordare il Cinquantenario del Centro di studio Materiali per l’energia. Il pomeriggio è dedicato al futuro dell’editoria scientifica; al termine interviene l’on. Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca scientifica. La partecipazione ai due eventi, che si svolgono presso il Museo della scienza e della tecnologia in Via San Vittore 21 a Milano, è gratuita previa iscrizione sul sito. Un secolo fa vedeva la luce il primo numero della rivista La metallurgia italiana, organo ufficiale dell’Aim. 100 anni di vita…sono un bel traguardo! Ben poche sono le organizzazioni scientifiche e culturali senza scopo di lucro, che possono vantare per le loro testate questo ambizioso risultato, testimonianza della vitalità sia dell’Associazione che del suo periodico. Aim festeggia l’evento assieme a Fast, Federacciai e Assomet in una giornata nella quale, in concomitanza con la celebrazione del centenario, coglie l’occasione di ricordare anche il 50° anniversario della costituzione del Centro di Studio Aim Materiali per l’Energia, con la tavola rotonda: “Rinascita del nucleare: il ruolo dell’industria metallurgica italiana”. E’ ormai da anni che si sta verificando un forte riconoscimento a livello mondiale di una rinnovata rilevanza dell’energia nucleare. Anche il governo italiano si è espresso a favore della realizzazione di un piano di settore e sono state recentemente emanate leggi delega che prevedono entro 6 mesi decreti di dettaglio. Aim, d’intesa con Fast, ritiene, pertanto, opportuno fare il punto della situazione di fatto, con l’ottica di prevedere il coinvolgimento del suo campo di interesse, il comparto metallurgico. Infatti l’evento vuole porre in risalto il ruolo che l’industria metallurgica nazionale può giocare non solo sul mercato interno, ma pure nel contesto globale, cercando di accrescere le sue quote di mercato. Si ritiene fondamentale inserire la realizzazione di centrali nucleari in un piano industriale che massimizzi la ricaduta sul sistema produttivo italiano, rendendolo pertanto ancor più competitivo in campo internazionale. E’ un modo intelligente anche per trasformare il costo del kWh dipendente dall’acquisto dei combustibili comprati all’estero in investimenti destinati a qualificare la fornitura di tecnologie italiane. C’è un futuro per l’editoria scientifica? È la domanda a cui rispondono nel pomeriggio di lunedì 16 novembre alcuni testimoni della comunicazione scientifica e tecnica con l’obiettivo di capire quali prospettive ci attendono e quali adeguamenti devono attuare gli operatori della comunicazione perché la rivista tecnico-scientifica possa mantenere la propria funzione di strumento informativo e divulgativo. La giornata si conclude con il previsto intervento del ministro Gelmini e la consegna dei premi Aldo Daccò e Felice De Carli a giovani metallurgisti. Segue una proiezione di immagini messe a disposizione dalle aziende associate Aim. Http://www. Metallurgia-italiana. Net/index. Php?action=dettaglio_evento&id=16&evid=195#iscriviti . .  
   
   
ABRUZZO, DA MINISTERO ARRIVANO AMMORTIZZATORI IN DEROGA L´ACCORDO RIGUARDA I LAVORATORI DELLA TRANSCOM  
 
Pescara, 10 novembre 2009 - Per i 276 lavoratori della Transcom un anno di contributi e vantaggi fiscali per ricollocarsi nel mondo del lavoro. Potranno usufruire di un anno di ammortizzatori sociali in deroga ed essere ricollocati presso aziende terze con i vantaggi fiscali del caso i 276 lavoratori della Transcom. Questi i punti salienti dell´accordo siglato questa mattina a Roma presso il Ministero del Welfare fra la multinazionale e i sindacati, alla presenza dei rappresentati dell´assessorato al Lavoro della Regione Abruzzo e della Provincia dell´Aquila. "Ringrazio per la fattiva disponibilità il sottosegretario Pasquale Viespoli, che ho investito personalmente del caso - ha dichiarato l´assessore Gatti - e che è risultato decisivo ai fini della felice risoluzione della controversia. Oggi si è sbloccata in modo positivo una importante vertenza: l´accordo garantisce, inaftti, un futuro più sereno a 276 famiglie che, oltre alla certezza di un anno di protezione economica, hanno maggiori opportunità per una rapida ricollocazione lavorativa". .  
   
   
MERCATO E SVILUPPO TEMA DI UN DIBATTITO ALL’ASCOM DI VICENZA: SI’ ALLA LIBERALIZZAZIONE MA GARANTIRE IL CONSUMATORE  
 
Vicenza, 10 Novembre 2009 - “Nel commercio la questione di un equilibrio, sia per quanto riguarda nuove aperture di attività, sia per quanto riguarda gli orari, è in discussione da tempo, con l’obbiettivo non tanto di liberalizzare il mercato, quanto di migliorarlo con la condivisione di tutti i soggetti in causa”. Lo ha sottolineato l’Assessore alle Politiche economiche della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto ieri al Convegno “Mercato, Bolkestein e sviluppo” tenutosi ieri a Vicenza per iniziativa dell’Ascom locale. All’incontro vicentino sono anche intervenuti, tra gli altri, l’Assessore regionale all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon e il Segretario Generale alla Programmazione della Regione, Adriano Rasi Caldogno. Al centro del dibattito la direttiva comunitaria 2006/123 relativa ai servizi nel mercato interno, la cosiddetta Direttiva servizi o Direttiva Bolkenstein, che dovrà essere recepita dagli stati dell’Unione entro il 28 dicembre 2009. Se, infatti, - è stato sottolineato dagli organizzatori – i principi espressi dalla Direttiva sono noti e chiari, non altrettanto può dirsi degli scenari che attendono l’intero settore del terziario di mercato. Le discipline del commercio e del turismo, infatti, sembrano destinate ad una nuova valutazione, che, nell’ottica di una semplificazione delle procedure di accesso alle attività economiche, potrebbe comportare anche una ridotta incisività degli strumenti di programmazione ed uno svilimento del potere di governo del territorio. Nel suo intervento l’Assessore Sartor ha tranquillizzato la platea sottolineando, che se è lo stato centrale a dover recepire la Direttiva, saranno poi le Regioni ad applicarla, essendo questa materia di totale competenza regionale. E per quanto riguarda il Veneto – ha precisato – sono già in discussione alcuni strumenti previsti dalla Direttiva, nella realizzazione dei quali saranno ampiamente garantiti sia gli operatori, sia i consumatori. Mi riferisco – ha proseguito – sia agli orari e alle nuove aperture, sia allo Sportello Unico, già in fase avanzata e sul quale stiamo lavorando in collaborazione con le associazioni di categoria e con i Comuni, con l’obiettivo di semplificare al massimo le procedure burocratiche e i passaggi amministrativi”. E riferendosi alla questione apertura nel suo complesso, Sartor ha ribadito che è limitativo pensare ad una secca contrapposizione tra piccoli e grandi, perché la questione esiste anche tra tipologie merceologiche. “Infatti – ha precisato – la saturazione di mercato in alcuni settori sconsiglia tutti, piccoli e grandi, a nuove aperture o a prolungamenti di orario. La questione non è quindi quella di liberalizzare, ma di migliorare l’offerta senza intaccare le singole attività, dando nel contempo al consumatore tutte le garanzie per quanto riguarda la qualità del servizio. E’ necessaria – ha concluso Sartor – una scelta di programmazione che riguarderà anche la programmazione del territorio e che non può che essere una scelta politica e non tecnica, parte alla quale spetterà l’applicazione di quanto programmato”. Da parte sua l’Assessore Marangon, nel riprendere il tema della semplificazione amministrativa e della sburocratizzazione, ha ricordato la recente legge regionale a sostegno del settore edilizio, più nota come “piano casa”. “Approvando questa legge – ha ricordato – abbiamo fatto una rivoluzione copernicana, riducendo al massimo l’iter burocratico richiesto ai cittadini e alle imprese per applicare la norma. E’ sufficiente, infatti, la sola Dichiarazione Inizio Attività – Dia – per poter iniziare i lavori sulla propria abitazione, avendo così tempi certi per la loro esecuzione. Vedete – ha concluso Marangon – non è detto che la semplificazione amministrativa o la riduzione dei vincoli porti, come qualcuno sostiene, all’anarchia o al caos, anzi è vero il contrario. Lungaggini e passaggi burocratici, i troppi vincoli di vario genere, molto spesso generano meccanismi che consentono con più facilità di aggirare le stesse norme”. .  
   
   
CMA CANAVERA: L´AZIENDA DISPONIBILE AD UTILIZZARE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI PER RICERCARE UNA SOLUZIONE INDUSTRIALE ACCORDO TRA SINDACATI E AZIENDA PER L´APERTURA FORMALE DI UN TAVOLO ISTITUZIONALE PRESSO LA REGIONE PIEMONTE  
 
 Torino, 10 Novembre 2009 - Nuova riunione, il 6 novembre in Regione, per esaminare la situazione della Cma Canavera di Rocca Canavese (To). Gli assessori regionali al Lavoro, Teresa Angela Migliasso , e all’Industria, Andrea Bairati, hanno ricevuto le rappresentanze sindacali e la direzione dell’azienda, specializzata nella produzione di attrezzature per l’industria petrolifera, che, il 18 settembre scorso, aveva comunicato l’attivazione della procedura di mobilità per tutti i 102 dipendenti, per cessazione dell’attività. Nel corso dell’incontro, a cui sono intervenuti anche l’assessore provinciale al Lavoro, Carlo Chiama, il sindaco di Rocca Canavese e altri amministratori del territorio, l’azienda ha confermato la disponibilità all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali, per il maggior tempo possibile, con l’obiettivo di ricercare una soluzione industriale che salvaguardi l’occupazione e il sito produttivo di Rocca. A tal fine, azienda ed organizzazioni sindacali si sono accordate per richiedere l’apertura formale del tavolo istituzionale presso la Regione Piemonte. .  
   
   
INCONTRO CON IL MINISTRO SCAJOLA. SPACCA: " MANTENERE LA MARZANO PER I LAVORATORI".  
 
Ancona 10 Novembre 2009 - ´E´ indispensabile mantenere l´ombrello di protezione della Marzano per i lavoratori ´ afferma il Presidente Spacca - per garantire gli ammortizzatori sociali per l´occupazione, scongiurando le procedure concorsuali e tutelando la coesione sociale del territorio. Questo puo` essere ottenuto non soltanto attraverso la vendita degli assets del gruppo A. Merloni, ma anche procedendo ad una sua seppur parziale riorganizzazione e ristrutturazione. E´ necessario offrire garanzie e certezze al futuro di centinaia di lavoratori e famiglie, per dare anche la possibilita` ed il tempo ai processi di reindustrializzazione del territorio di offrire reali alternative di occupazione e sviluppo. ´ Questo e` l´impegno richiesto il 5 novembre dal Presidente Spacca al Ministro Scajola ed ai Commissari ministeriali che gestiscono la procedura. .  
   
   
INDUSTRIA FVG: INCONTRO REGIONE SU CRISI "SFS INTEC"  
 
Trieste, 10 novembre 2009 - Il punto sulla situazione della "Sfs Intec", azienda con con 180 lavoratori e stabilimenti a Pordenone e Fontanafredda, è stato fatto il 6 novembre nel corso di un incontro richiesto dall´Amministrazione regionale e svoltosi negli uffici del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani. La Sfs ha presentato il proprio piano industriale che, a fronte di un calo del fatturato registrato negli ultimi due anni, prevede circa 70 esuberi e la chiusura dello stabilimento di Fontanafredda. "Quello che ci ha presentato la proprietà - ha commentato Ciriani - è un piano che prevede costi sociali troppo alti e che per questo motivo non possiamo accettare. Abbiamo richiesto quindi alla Sfs di fare ricorso il più possibile agli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, i prepensionamenti e gli incentivi alla mobilità, una proposta che ha trovato la disponibilità da parte della proprietà che si sta già muovendo in questa direzione". Durante l´incontro, a cui ha partecipato in rappresentanza della Provincia di Pordenone il vicepresidente Eligio Grizzo, Ciriani ha illustrato all´azienda i mezzi d´ intervento a disposizione della Regione, in particolare quelli relativi alla legge su ricerca e innovazione. "Siamo come sempre disponibili ad aiutare con i mezzi a nostra disposizione un´azienda in difficoltà - ha concluso Ciriani - ma non possiamo prescindere da un impegno concreto per la riduzione dell´impatto sociale di una ristrutturazione. Nel caso della Sfs, in particolare, questo è ancor più vero alla luce della previsione, dal prossimo anno, di una lenta ma costante crescita del fatturato che potrebbe permettere di riassorbire buona parte della forza lavoro nel medio periodo". Le trattative fra la Sfs e i sindacati cominceranno questa settimana. .  
   
   
MERLONI: NONOSTANTE ACCORDO DI PROGRAMMA PERMANE PRECCUPAZIONE PER SITO DI GAIFANA  
 
Perugia, 10 novembre 2009 – “L’incontro avuto con il Ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola sulle aree di crisi della Merloni ha lasciato aperte tutte le preoccupazioni per il futuro produttivo del sito di Gaifana”. Lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Mario Giovanetti, commentando l’incontro che si è tenuto il 5 novembre a Roma e a cui hanno partecipato anche la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e i presidenti delle Regioni Marche, Gian Mario Spacca, ed Emilia Romagna, Vasco Errani. “La realizzazione di un accordo di programma per fronteggiare la crisi - ha proseguito l’assessore, rappresenta certamente una possibile soluzione per evitare l’aggravarsi della situazione. Tanto più che il bando per la collocazione di settori importanti dell’azienda, come appunto quello di Gaifana, non ha avuto esito positivo. Allo stato dei fatti a sostegno dello stabilimento umbro c’è per ora la prosecuzione del regime di amministrazione controllata, che consente quanto meno a tutti i lavoratori di poter usufruire degli ammortizzatori sociali attualmente in carica fino alla vendita del sito produttivo. A ciò si affiancherà lo strumento dell’accordo di programma finalizzato ad attrarre nell’area nuove attività produttive, anche se in un contesto oggettivamente difficile”. “La Regione Umbria – ha concluso l’assessore - continua ad esser impegnata, per la propria parte, a mettere a punto interventi per il sostegno al reddito di lavoratori e famiglie e misure finalizzate a politiche di reindustrializzazione a supporto dell’economia del territorio. Un insieme di questioni che verranno nuovamente affrontate al tavolo con il ministro Scajola riconvocato da qui a un mese per una verifica la degli impegni assunti”. .