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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Novembre 2009
VOLO BARI-BUCAREST:GIÀ BUONI I PRIMI RISULTATI  
 
Bari, 10 novembre 2009 - Ieri mattina l’Assessore regionale ai Trasporti Mario Loizzo, presso Aeroporti di Puglia, ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione del volo che collega Bari a Bucarest, attivo dal 27 ottobre. La compagnia che gestisce la rotta, la Carpatair, già dal 2007 garantisce con buoni risultati per tre giorni alla settimana, i collegamenti con Timisoara. Secondo Loizzo, “ questo nuovo collegamento, rafforza i legami della Puglia con l’Est europeo, e arricchisce ulteriormente l’offerta di trasporto aereo per i pugliesi. Una tendenza questa, confermata dai buoni risultati registrati nel traffico aereo sugli scali di Bari e di Brindisi, e che precedono altri e più interessanti collegamenti per le capitali europee, che saranno presentati già nei prossimi giorni ”. .  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE ED ALTA VELOCITÀ NEL PROSSIMO INCONTRO DELL´AREA FI-PO-PT AREA METROPOLITANA, DUE MESI PER SCIOGLIERE I NODI SULLA MOBILITÀ APPUNTAMENTO A GENNAIO 2010. MARTINI: «DOBBIAMO LAVORARE IN SQUADRA»  
 
Firenze, 10 novembre 2009 - Due mesi per approfondire e confrontarsi, per poi decidere tutti insieme. Due mesi da dedicare, tra gli altri temi, a aeroporto, alta velocità, stazione ferroviaria fiorentina e trasporto metropolitano, in un´ area dove vive oltre un terzo degli abitanti di tutta la regione (un milione e mezzo di persone) e ogni giorno si muovono 50 mila pendolari. E´ l´impegno preso ieri dal presidente della Toscana Claudio Martini a Palazzo Strozzi Sacrati, nel corso della conferenza di area metropolitana, il tavolo attorno a cui siedono con la Regione i presidenti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, i sindaci delle tre città e il presidente del circondario Empolese Valdelsa. «Ci sono questioni, come quelle infrastrutturali e i trasporti – ha detto Martini - che non riguardano più il singolo comune o territorio ma incidono su aree vast e. Occorre lavorare in squadra e come Regione siamo disponibili ad utilizzare al meglio i mesi che ci separano dalla fine di legislatura, a marzo». A questo serve appunto la Conferenza d´area metropolitana, istituita alla fine del 2006. Quindi appuntamento a tutti a fine gennaio 2010, momento in cui saranno chiarite questioni fondamentali oggi ancora aperte e sarà fatto un bilancio sui progetti del Pasl, il Patto di sviluppo locale sottoscritto da tutti gli enti dell´area vasta, ma si conoscerà anche meglio quando e come nascerà la città metropolitana prevista dalla riforma del governo sulle autonomie locali. Alla riunione di stamani a Palazzo Strozzi Sacrati hanno partecipato, oltre a Martini, gli assessori regionali Riccardo Conti, Agostino Fragai e Giuseppe Bertolucci, il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della provincia di Firenze Andrea Barducci assieme all´assessore all´urbanistica Silvia Ginanni, il si ndaco di Prato Roberto Cenni, il presidente della provincia di Prato Lamberto Nazzareno Gestri ed alcuni rappresentanti del circondario Empolese Valdelsa. L´assessore Conti, nell´illustrare i piani per la mobilità e gli interventi in corso, ne ha approfittato per anticipare che nel 2015 in tutta la Toscana sarà ultimato il sistema delle terze corsie sull´autostrada. «Quella dell´area metropolitana - ha commentato l´assessore alle riforme, Agostino Fragai - è una scelta strategica. E´ importante parlare una lingua comune, evitando dannosi salti all´indietro e ripiegamenti localistici. E solo ragionando e progettando interventi e servizi in una dimensione di questo tipo si possono migliorare la qualità di vita dei cittadini e la competitività del territorio». «Se si condivide questo disegno politico istituzionale – conclude l´assessore – c´è solo da impegnarsi per realizzarlo». A livel lo locale, ma anche con un´azione comune sul governo. Perché oggi, con le regola che sono state fissate, la città metropolitana non potrebbe superare i confini della Provincia di Firenze. .  
   
   
PHOTORED: NULLE LE MULTE AL SEMAFORO SE NON È PRESENTE IL VIGILE.  
 
Lecce, 10 novembre 2009 - Corte di cassazione - Sezione Ii civile - Sentenza 30 ottobre 2009 n. 23084 “ In tema di violazioni al codice della strada, con riferimento al rilevamento automatico delle infrazioni a mezzo di apparecchiature, ai sensi del comma 1-ter dell´articolo 201 cod. Strada - introdotto dall´articolo 4 del d. L. 27 giugno 2003 n. 151 conv. Nella legge 1 agosto 2003 n. 214 - , le amministrazioni comunali, che di dette apparecchiature si servono, hanno l´obbligo di rispettare le specifiche disposizioni, dettate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, necessarie a garantirne l´esatto funzionamento e, in particolare, quelle, contenute nell´articolo 2 del d. M. 1130 del 2004, relative alla collocazione dell´apparecchiatura ed alle modalità e tempi delle rilevazioni fotografiche. Nella fattispecie, relativa alla contestazione dell´attraversamento di un incrocio con il semaforo rosso, la S. C. Ha confermato la sentenza del giudice di pace secondo cui sono nulle se l´infrazione è stata rilevata con il "photored" senza la presenza del vigile. La Corte, infatti, con sentenza 23084/2009 del 30/10/2009 accogliendo il ricorso di un automobilista ha ricordato che ´´la fattispecie dell´attraversamento del semaforo a luce rossa , rilevata solo con apparecchiatura a posto fisso, si presta a possibili errori, in tutti i casi in cui, il veicolo, pur avendo impegnato l´incrocio correttamente col semaforo a luce verde, sia costretto a fermarsi, subito dopo il crocevia, per possibili ingorghi, con la conseguente rilevazione non completa delle varie fasi che solo la presenza del vigile puo´ evitare´´. In primo grado il giudice di pace aveva confermato la contravvenzione sulla base della considerazione che l´automobilista non aveva provato il ´´non corretto funzionamento dell´apparecchiatura´´. La Cassazione ha ora ribaltato il verdetto ribadendo la necessità della presenza del vigile in quanto l´apparecchiatura a posto fisso, soprattutto nei casi di ingorgo, rappresenta un rilevamento che ´´si presta a possibili errori´´. Nella sentenza si legg einoltre che "non e´ decisivo il fatto che l´art. 384 reg. Att. Del Cds ricomprenda nell´ipotesi di impossibilita´ della contestazione immediata l´attraversamento dell´incrocio col semaforo rosso perche´ si tratta di una norma che non puo´ derogare a quella generale sulla necessita´ della contestazione immediata, quando possibile, e sulla presenza dei vigili". Ancora una volta il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, chiede alle P. A. Di dare seguito alla sentenza annullando in via di autotutela i verbali sino ad oggi elevati, perché riteniamo che la sicurezza stradale possa essere perseguita con più efficaci strumenti quale la messa in sicurezza delle strade nonché con campagne educative più persuasive specie nei confronti dei giovani. .  
   
   
UGL: LA FIAT PRESTI ATTENZIONE ALLA SATA DI MELFI  
 
Potenza, 10 novembre 209 - “Se l’Amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, sa cosa deve fare ma non sa se riuscirà a renderlo interessante, noi dalla Lucania rispondiamo che non sappiamo cosa fare ma selo facciamo, lo rendiamo interessante”. Ad affermarlo il 6 novembre è stato Giuseppe Giordano della segretaria regionale Ugl Metalmeccanici di Basilicata. “Alla Fiat Sata – afferma - certo è che abbiamo sempre dato la massima disponibilità a confrontarci. Abbiamo tifato per Fiat durante la trattativa con Chrysler, ma tifiamo ancora di più per i lavoratori italiani e di Melfi che si aspettano molto da questo confronto e siamo consapevoli che la situazione da governare è complessa e delicata. Gli operai della Sata – aggiunge Giordano - ha tanta voglia di lavorare, ma lavorare con serenità e rispetto, noi tutti, lavoratori e sindacalisti lucani siamo più che mai consapevoli e ci rendiamo conto del momento economico che la nostra nazione sta attraversando ma, ad oggi non è ancora dato sapere quale sarà il futuro delle fabbriche italiane e dello stabilimento di Melfi dove si produce a pieno regime e di colpo inizia la cassa integrazione. Esprimiamo - prosegue Giordano - forte preoccupazione e rammarico per ciò che potrebbe avvenire anche in Sata, noi non siamo sul piede di guerra ma siamo vigili ammiratori di ciò che il futuro lavorativo potrebbe preservarci. L’azienda Sata è dinamica e competitiva, noi Ugl -conclude Giordano – alla Fiat diciamo parliamoci, diamo garanzie al popolo lucano che se lo merita dimostrandolo giornalmente che la fabbrica di Melfi è all’avanguardia tra gli stabilimenti esistenti e siamo sempre più convinti che se la “partecipazione” ed “il dialogo” sono strumenti condivisi da entrambi le parti si possa arrivare ad una soluzione delle problematiche”. .  
   
   
RENAULT PRODURRÀ IL VEICOLO ELETTRICO NATO DA TWIZY Z.E. CONCEPT A VALLADOLID, IN SPAGNA  
 
 Roma, 10 novembre 2009 - Renault, che produrrà d’ora in poi New Mégane, New Mégane Sportour, Modus e Grand Modus esclusivamente in Spagna, ha scelto di fabbricare il futuro veicolo elettrico (V. E. ) nato da Twizy Z. E. Concept, a Valladolid, a circa 150 km a nord-ovest da Madrid. Compatto, agile e pratico, questo futuro V. E. A zero emissioni risponderà pienamente a tutte le esigenze della mobilità urbana sostenibile. Il sito di carrozzeria-montaggio di Valladolid è stato selezionato per il suo know-how e la sua performance nella produzione di veicoli urbani. Oggi, la fabbrica produce Modus e Grand Modus, così come una parte dei volumi di Nuova Clio. Il Gruppo ha, inoltre, scelto di produrre il futuro veicolo in Spagna, il più vicino possibile ai paesi di commercializzazione, cioè l’Europa occidentale, per semplificare i suoi flussi logistici. La produzione inizierà nel 2011. Dopo la Francia, con l’annuncio della produzione della futura berlina compatta prefigurata da Zoe Z. E. , spetta dunque al sistema industriale spagnolo di Renault di prepararsi alla produzione di un veicolo a zero emissioni. Il mese scorso, Renault aveva d’altronde annunciato che Valladolid fabbricherà un motore a combustione a partire dal 2012 e un veicolo termico a partire dal 2013. Renault, cosciente delle sfide della mobilità sostenibile, ha deciso di commercializzare su larga scala e a prezzi accessibili una gamma completa di veicoli elettrici a zero emissioni a partire dal 2011. .  
   
   
TRASPORTI: COME SI MUOVONO I TOSCANI? CON QUALI MEZZI? QUANDO? DALL´11 NOVEMBRE AL 5 DICEMBRE PROSSIMO MONITORAGGIO SULLA MOBILITÀ UN´INDAGINE CAMPIONARIA SU OLTRE 3.000 CITTADINI FORNIRÀ IL QUADRO AGGIORNATO  
 
Firenze, 10 novembre 2009 - Saranno 3. 400 le persone che verranno intervistate telefonicamente dall´11 novembre al 5 dicembre prossimo per capire come si muovono oggi i toscani. L’iniziativa, promossa progettata e curata dalla Regione Toscana - Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e dei Trasporti e Settore Sistema Statistico Regionale, intende, infatti, studiare la mobilità della popolazione toscana e conoscere le abitudini di utilizzo dei diversi sistemi di trasporto. Ai residenti selezionati, durante la rilevazione telefonica, realizzata con metodologia Cati (Computer Assisted Telephone Interviewing) dalla società Pragma srl di Roma, verranno poste alcune alcune domande relative agli spostamenti effettuati il giorno precedente l’intervista come, ad esempio, il comune di partenza/arrivo, il motivo ed il mezzo di trasporto utilizzato, gli orari degli spostamenti, ma anche la condizione professionale, il titolo di studio, il possesso o meno di auto. Riuscire a monitorare il tasso di mobilità complessiva (quota di persone residenti che si spostano) articolato tra mobilità occasionale e sistematica (spostamenti giornalieri casa-lavoro) permetterà agli uffici regionali di avere una “mappa aggiornata” degli spostamenti in Regione e consentirà di migliorare ulteriormente le politiche di intervento nel sistema del trasporto pubblico in Toscana. «In Toscana abbiamo oltre 400 chilometri di autostrade, quasi 900 di strade statali e 1. 500 di strade regionali nonché 1500 km di rete ferroviaria - ricorda l´assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture, Riccardo Conti -. Ogni giorno su questa rete milioni di persone e merci, per motivi diversi, sono in movimento e si spostano in autobus, in treno, in macchina, in motorino, in bici. Trasporti e vie di comunicazione sono indispensabili agli sca mbi, all’economia, ai contatti, e per gestirli al meglio sono fondamentali indagini che sappiano fotografare la propensione alla mobilità dei cittadini. Le politiche regionali, compresa la cosiddetta “cura del ferro”, partono proprio dai toscani, dalla valutazione dei dati raccolti su territorio regionale grazie ad indagini come questa. Per questo – ha concluso l´assessore Conti – mi auguro la maggior disponibilità e partecipazione dei cittadini toscani. » Per ulteriori chiarimenti sull’indagine i cittadini potranno rivolgersi all´ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) della Regione Toscana, nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9. 00 alle ore 18. 00 e nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 9. 00 alle ore 13. 30 telefonando gratuitamente al numero verde 800. 860070. Maggiori dettagli saranno inoltre forniti dal Settore Pianificazione della Mobilità e dei Tr asporti (Monia Bartolozzi 055/438. 4368), dal Settore Sistema Statistico Regionale (Claudia Daurù: 055/438. 3585 Lucia Del Grosso – 055/438. 3091) e dal Numero verde reclami 800/570530. .  
   
   
IL FUTURO DELLE INFRASTRUTTURE IN VENETO. CONFERMATA LA PIENA FIDUCIA DEL GOVERNO BERLUSCONI NEI RIGUARDI DELLA REGIONE  
 
Venezia, 10 novembre 2009 - Continua l´impegno del Governo nazionale a favore del Veneto, a dimostrazione di una fiducia mai venuta meno. L´atto sottoscritto il 6 novembre se da una parte conferma una scelta di continuità per il completamento delle infrastrutture già avviate, dall´altra annuncia la realizzazione di quanto è indispensabile se si intende dare un futuro di qualità al Veneto in campo economico, ma non solo. Come Veneto e come veneziano posso dire di essere più che soddisfatto osservando che nel programma dei nuovi interventi c´è la realizzazione della metropolitana lagunare di Venezia, ma lo stesso potrei dire per i collegamenti tra la A4 Venezia-trieste e il sistema turistico del litorale veneto. Ancora, se parliamo di nuovi interventi, troviamo l´ammodernamento della Valsugana, oppure i collegamenti fra la superstrada a pedaggio Pedemontana veneta e la viabilità ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova, oppure la Tangenziale di Cortina d´Ampezzo o le diverse opere che saranno realizzate tra Este, Legnago, Verona. In breve, se si tiene conto dell´insieme del programma di infrastrutturazione, un programma che ha risvolti e ricadute sia in ambito nazionale che regionale, si può cogliere perfettamente il senso di un´intesa fra Regione del Veneto e Governo che non ha precedenti nella storia recente e meno recente della nostra regione. A questo proposito segnalo che si tratta di interventi, secondo l´accordo complessivo, per 30 miliardi di euro. Ripeto, 30 miliardi di euro che riguardano quanto già stabilito a suo tempo, cui si aggiungono 3 miliardi e 155 milioni di euro per i nuovi interventi previsti. Ma ciò che più conta è sapere che entro il 2013, nell´ambito sempre di questo accordo, saranno attivati 15 miliardi e 160 milioni di euro. Naturalmente appartiene alla fiducia dimostrata dal Governo Berlusconi nei riguardi della nostra regione il fatto che il "modello veneto" è forte anche perché a questo modello appartiene il valore aggiunto di un sistema che fa perno sul project financing. .  
   
   
TRASPORTI FVG: REGIONE INCONTRA AUTOTRASPORTATORI CONFINDUSTRIA  
 
Udine, 10 novembre 2009 - Conoscenza dello stato dei lavori relativi alla A4, alla A28 ed alla viabilità ordinaria del Friuli Venezia Giulia; situazione della finanziaria regionale relativamente alla legge regionale 7 di sostegno all´autotrasporto; preoccupazione del settore per il previsto aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali. Questi gli argomenti affrontati dall´incontro che l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, ha avuto ieri nella sede della Regione a Udine con i rappresentanti degli autotrasportatori aderenti a Confindustria Fvg. Un incontro proficuo - lo ha definito Riccardi - in quanto ha consentito di illustrare lo sforzo che il Governo regionale sta facendo per realizzare la terza corsia della A4, per completare la A28 e per gli importanti interventi sulla viabilità ordinaria regionale, che dovrà necessariamente raccordarsi con la grande viabilità. In questo contesto di grandi opere si inserisce la necessità per la società concessionaria, Autovie Venete, di aumentare i pedaggi autostradali (a livello del Passante di Mestre) per assicurare l´equilibrio economico della società stessa consentendo la realizzazione delle infrastrutture. In tale contesto è stata anche esaminata la richiesta di una riduzione delle tariffe per gli autotrasportatori, che va approfondita in sede tecnica, giuridica e finanziaria. Circa il rifinanziamento della legge 7, l´assessore Riccardi ha affermato che la bozza di bilancio regionale lo prevede, ma nei limiti della scarsità di risorse con la quale esso viene concepito e che richiede sacrifici in tutti i settori. .  
   
   
VIABILITÀ EX ANAS, GIUNTA APPROVA PIANO TRIENNALE 10 MILIONI RIPARTITI FRA LE PROVINCE DI GENOVA, IMPERIA, LA SPEZIA E SAVONA  
 
Genova, 10 Novembre 2009 - Approvato dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Carlo Ruggeri, il piano triennale del riparto economico fra le quattro province liguri per le strade ex statali passate di competenza alle amministrazioni provinciali. Le risorse trasferite dallo Stato alla Regione Liguria ammontano a 10 milioni di euro. Il piano triennale, che ora dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale, assegna nel riparto 9 milioni, in quanto 1 milione di euro era già stato anticipato dalla Regione Liguria alla Provincia di Savona per i lavori urgenti di messa in sicurezza per la frana del marzo scorso a Capo Noli. Il riparto, che si basa su criteri chilometrici delle strade di competenza, assegna 3 milioni 654. 700 euro alla Provincia di Genova, 930 mila 700 a quella di imperia, 2 milioni 228 mila 900 euro alla Provincia della Spezia 2 milioni 125 mila 700 all´Amministrazione Provinciale di Savona (oltre al milione per Capo Noli). Fra gli interventi nel Genovesato, le ex statali di Uscio, del Turchino, dei Giovi, della Valle Scrivia e Fontanabuona, nell´ Imperiese i finanziamenti riguardano la strada della Valle Argentina, in provincia della Spezia l´elenco comprende le ex statali di Lerici, della Bocca di Magra, del Colle di Cento Croci. Nel Savonese i finanziamenti serviranno ad avviare interventi sulla strada del Colle di Cadibona, della Valle Arroscia e del Colle del Melogno. .  
   
   
MARCHE, ANAS: AGGIUDICATI DUE BANDI DI GARA PER MIGLIORARE LE STRADE DELLA REGIONE PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI OLTRE 4,5 MILIONI DI EURO  
 
 Ancona, 10 novembre 2009 - Ieri l’Anas pubblica sulla Gazzetta Ufficiale l’esito di 2 bandi di gara. Il primo bando aggiudicato riguarda l’appalto per i lavori di ripristinare e recuperare i luoghi che sono stati interessati dai lavori di realizzazione della Bretella di Urbino. La gara è stata aggiudicata all’impresa Fatma Spa e l’investimento complessivo è di oltre 2,3 milioni di euro. Il secondo bando aggiudicato concerne l’appalto per la realizzazione delle distese generali periodiche sulle strade statali del compartimento. La gara è stata aggiudicata all’impresa Serra San Quirico e l’investimento complessivo è di oltre 2,6 milioni di euro. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www. Stradeanas. It. .  
   
   
VIABILITÀ: VILLESSE-GORIZIA, FVG: ATTENTA A TEMI AGRICOLTURA  
 
Trieste, 10 novembre 2009 - Il Comune di Gradisca d´Isonzo raccoglierà le segnalazioni delle Associazioni agricole provinciali di Gorizia in merito ad alcune criticità legate al progetto della riqualificazione autostradale della Villesse-gorizia sul territorio gradiscano per successivamente inviarle, in forma ufficiale, alla Struttura commissariale che gestisce la realizzazione di questo asse viario. E´ quanto è emerso il 6 novembre , al municipio di Gradisca, nel corso dell´incontro al quale hanno partecipato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, il sindaco di Gradisca Franco Tommasini ed i rappresentanti del comparto agricolo isontino. In particolare, è stato sottolineato nell´ambito della riunione, potrebbero sorgere alcuni disagi agli operatori agricoli dell´area dalla demolizione del sovrappasso nei pressi della strada provinciale 66, dalla realizzazione di un nuovo sovrappasso con una soluzione progettuale che non consentirebbe un agevole passaggio dei mezzi agricoli e dalla costruzione di un´uscita sulla 351 che però viene ad interrompere la fluidità del traffico agricolo, con la necessità per questi mezzi di indirizzarsi su strade a carattere regionale e statale. Il documento del Comune di Gradisca, ha assicurato l´assessore Riccardi, sarà valutato con attenzione dalla Struttura commissariale che sovrintende la realizzazione della Villesse-gorizia, nella consapevolezza che alcune modifiche al progetto, nell´ambito comunque delle ipotesi progettuali sin qui sviluppate, potranno essere inserite anche nel corso dei lavori, previsti dalla fine di quest´anno e sino al 2012. .  
   
   
PUGLIA: GALLERIA PAVONCELLI.AMATI IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DICHIARA STATO DI EMERGENZA  
 
Bari, 9 novembre 2009 - Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 6 novembre, ha dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli, opera fondamentale per l’approvvigionamento idrico dell’intera regione Puglia, gravemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia nel 1980. Lo rende noto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati che ha appreso pochi minuti fa la notizia. L’odierna decisione del Consiglio dei Ministri rappresenta l’ultimo atto di una vicenda cominciata alcuni mesi fa, quando l’assessore regionale Amati aveva segnalato insistentemente il pericolo di crollo della galleria alle istituzioni competenti e agli organi di informazione. Le ripetute segnalazioni erano sfociate nella convocazione di due incontri interistituzionali a Roma con la Protezione Civile, il 5 e il 12 ottobre scorsi, e con la richiesta dello stato di emergenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte della Giunta Regionale pugliese. Il 28 ottobre scorso, poi, anche il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Campania, avevano espresso formale intesa sulla dichiarazione dello stato di emergenza e l’assessore Amati aveva ringraziato la Regione Campania “soprattutto se si considera che il tema sollevato aveva fatto sorgere negli anni particolari conflitti. Il gesto compiuto – aveva commentato Amati - è un buon segno sulla strada della soluzione definitiva dell’emergenza”. “Adesso diamo la nostra massima e celere disponibilità per svolgere tutti gli atti necessari all’avvio concreto del cantiere – ha detto Amati subito dopo aver appreso la notizia della decisone del Consiglio dei Ministri – Almeno amministrativamente, è possibile emettere un respiro di sollievo. Ringrazio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio dei Ministri per aver manifestato tale sensibilità sulla quale peraltro non ho mai coltivato dubbi. Ringrazio inoltre tutti gli organi di informazione – ha concluso l’assessore regionale alle Opere Pubbliche - per aver assistito la Regione Puglia in questa battaglia, oltre naturalmente al commissariato straordinario per la realizzazione della Pavoncelli bis, sul cui sostegno ulteriore mi permetto di fare ancora una volta affidamento”. La “Galleria Pavoncelli”, che permette a più di un milione e 400 mila pugliesi di prendere l’acqua e che collega le fonti irpine con gli schemi dell’Acquedotto pugliese che alimentano le principali località della regione, fu realizzata nei primi anni del 900; a seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980, venne danneggiata e si decise di realizzare una nuova condotta (Pavoncelli bis) parallela alla prima, affinché la flessibilità nell’uso della prima e della seconda consentisse le operazioni di manutenzione senza interruzioni del servizio. I lavori della Pavoncelli bis furono avviati nel 1990 e sospesi nel 1992 a causa di difficoltà derivanti dall’elevato flusso d’acqua e da soluzioni temporanee di contenimento che all’epoca non furono sufficienti per consentire la ripresa dei lavori. Il cantiere, però, non fu mai riaperto anche a causa dell’insorgenza di complesse e defatiganti vicende amministrative e giudiziarie. Allo stato, l’unica ipotesi possibile di ripresa dei lavori è costituita dall’adozione di un apposito decreto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la Protezione civile, considerate la disponibilità delle risorse finanziarie e l’avvenuta aggiudicazione dei lavori. .  
   
   
VENETO: FINANZIAMENTI REGIONALI PER ARREDO ROTATORIE – APPROVATA GRADUATORIA  
 
Venezia, 10 novembre 2009 - La Giunta veneta ha approvato, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, la graduatoria per l’assegnazione dei contributi per arredare le rotatorie a enti e società titolari e gestione di strade. “Questo genere di interventi – ha ricordato Chisso – è finalizzato a rendere le rotatorie non solo funzionali alla mobilità e alla sicurezza stradale, ma anche all’arredo urbano, contribuendo a rendere più belle le nostre città e soprattutto l’accesso ai centri abitati. Il riscontro è stato molto buono e alla Regione sono pervenute 38 richieste, a fronte di uno stanziamento complessivo per l’anno corrente destinato a queste finalità di 350 mila euro”. In definitiva sarà possibile cofinanziare i primi 13 interventi in graduatoria. Nella valutazione delle richieste si è tenuto conto della tipologia dell’arredo a verde proposto, della quota di cofinanziamento dell’ente proponente, della vicinanza ai centri urbani, dell’estensione della superficie oggetto di sistemazione dell’arredo a verde, della dotazione di sistemi automatici d’irrigazione e di illuminazione dell’arredo delle rotatorie, della classificazione della strada (regionale, provinciale, comunale), della durata della manutenzione e gestione delle opere a verde. Al Comune di Vicenza andrà un contributo di 36 mila euro su una spesa prevista di 72 mila euro; a quello di Padova circa 50 mila euro su una spesa di 108 mila euro; a Rovigo 15. 500 euro su una spesa di 31 mila euro; 50 mila euro andranno a Veneto Strade su una spesa di 141. 450 euro; la Provincia di Treviso avrà 50 mila euro per un intervento da 106. 000 euro; il Comune di Canaro avrà 3. 850 euro su una spesa di 11 mila euro; 44 mila euro andranno al Comune di Cittadella per un intervento da 88 mila euro; 37 mila euro è la somma assegnata al comune di Villorba su una spesa di 74 mila euro; 22 mila euro andranno al Comune di Arcole come cofinanziamento di una spesa di 44 mila euro; 5 mila euro sono stati assegnati al Comune di Nervesa della Battaglia per un intervento che comporta una spesa complessiva di 10 mila euro; 19 mila euro andranno a Fossalta di Piave per un intervento da 38 mila euro; al Comune padovano di Albignasego sono stati destinati 8. 500 euro come cofinanziamento di una spesa complessiva di 17 mila euro; al Comune di Villafranca di Verona, infine, andranno 9. 158,8 euro rispetto ad una spesa di 36 mila euro. .  
   
   
INFRASTRUTTURE LIGURIA: 2,3 MILIONI PER PROGRAMMI INTEGRATI DI MOBILITÀ"  
 
Genova, 10 Novembre 2009 - Duemilioni e trecentomila euro per finanziare interventi di mobilità nelle quattro province liguri. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale ligure, su proposta dell´assessore regionale alla pianificazione territoriale, Carlo Ruggeri, nell´ambito del piano regionale di attuazione 2009 degli interventi di mobilità che prevede l´assegnazione dei finanziamenti ai Comuni per la realizzazione di parcheggi, percorsi pedonali, messa in sicurezza della circolazione veicolare, illuminazione di aree a parcheggio, riorganizzazione della sosta. Diciotto gli interventi previsti in altrettanti comuni liguri di cui 9 a Imperia, 3 a Savona, 3 a Spezia e 3 a Genova. In provincia di Imperia sono previsti finanziamenti per complessivi 1. 303. 000 euro a favore di Montalto Ligure per il completamento del parcheggio per autovetture in località fasce, a Caravonica per la realizzazione di un´area di parcheggio libero, a Soldano per un parcheggio a raso sulla sponda del torrente Verbone, a Pigna per un parcheggio in rio valle, a Civezza, per la realizzazione di un parcheggio a raso in località Valletta, a Castellaro per la sistemazione dei parcheggi in località Prato, a Pieve di Teco, per la realizzazione di aree pubbliche di sosta, a Cesio per la realizzazione di un parcheggio e di un intervento di pedonalizzazione in località Cartari e a Costarainera per un parcheggio a raso in località cimitero. In provincia di Savona sono previsti finanziamenti per complessivi 350. 000 euro a favore di Carcare per il parcheggio Calasanzio, a Laigueglia per la sistemazione e illuminazione di un´area a parcheggio in località Fontana del Lupo, a Toirano per un progetto di riorganizzazione della sosta nel centro storico di Toirano. In provincia della Spezia previsti finanziamenti per 254. 000 euro per la realizzazione di un´area di sosta per motocicli in viale Amendola alla Spezia, per Calice al Cornoviglio per la riqualificazione della piazza del Leone, e per Rocchetta Vara per la realizzazione di un parcheggio pubblico in località Barca. I finanziamenti per la provincia di Genova per complessivi 305. 000 euro, andranno a Cicogna per interventi di regolarizzazione della sosta e di sistemazione delle aree a parcheggio, a Mignanego per la realizzazione di un parcheggio pubblico in frazione di Paveto, a San Colombano Certenoli per la realizzazione di un´area di sosta. "Ogni anno - ha spiegato l´assessore alla pianificazione territoriale, Carlo Ruggeri - decidiamo le linee prioritarie di questi interventi, nel 2008 avevamo optato per le piste ciclabili, quest´anno abbiamo puntato sui parcheggi liberi per moto e auto". .  
   
   
AL VIA LE GARE PER IL SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE PIEMONTESE AVVIO ALLE PROCEDURE DI GARA  
 
 Torino, 10 novembre 2009 - Ieri mattina la Regione Piemonte, tramite Scr, ha trasmesso il bando alla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, dando così formalmente avvio alle procedure di gara. Lo hanno annunciato la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso e l’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli. Questi i lotti in gara: Piemonte nord-orientale (Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola), Piemonte sud orientale (Asti, Alessandria e i collegamenti per Genova) e la linea Torino-milano. Si tratta complessivamente andranno a gara oltre 11,5 milioni di treni*km (quasi il 60% del totale), che percorrono circa 1322 km di rete. A partire da oggi le imprese avranno tempo 30 giorni per la manifestazione di interesse. A quelle di loro che saranno risultate idonee, secondo i requisiti richiesti dal bando, Scr invierà, entro dicembre, il capitolato e la documentazione complementare. A quel punto le imprese avranno circa 75 giorni di tempo per predisporre l’offerta. Un’apposita commissione valuterà le offerte e sceglierà l’aggiudicatario del servizio per ciascuno dei tre lotti. I vincitori delle gare avranno un massimo di 3 anni per dotarsi del materiale rotabile e dell’organizzazione necessaria a far partire il servizio. I treni del nuovo servizio saranno tutti nuovi e risponderanno alle caratteristiche peculiari dei servizi di alcune nostre linee, per quanto riguarda lo sviluppo dei tracciati, la presenza di linee non elettrificate in diretta continuità con linee dotate di elettrificazione e l’entità della domanda. Per quanto riguarda i corrispettivi i bandi prevedono le seguenti contribuzioni: lotto 1, nord est, 43. 402. 240 euro annui, lotto 2 sud-est: 60. 337. 331 euro annui; lotto 3, linea Torino-milano, 1 milione di euro annui (al netto di iva). Spiegano Bresso e Borioli: “Abbiamo stabilito una differenziazione del budget di contribuzione pubblica a disposizione sui vari lotti in ragione della loro potenzialità commerciale. Vale a dire che se una linea di collegamento appare commercialmente più interessante, su di essa sarà applicato un più basso livello di corrispettivi pubblici. Con questo meccanismo evidentemente ci sarà la possibilità di riequilibrare il contributo pubblico, assegnandone una quota maggiore a quegli ambiti del servizio commercialmente meno remunerativi per l’operatore”. .  
   
   
L´INIZIATIVA È DELLA SEZIONE TOSCANA DELLA CORTE DEI CONTI PER DANNI ERARIALI TAV: INVITI A DEDURRE A CHITI, MARTINI E ALTRI POLITICI E TECNICI IL PRESIDENTE E L’EX PRESIDENTE: «SIAMO STUPITI, MA ANCHE SERENI. MASSIMA TRASPARENZA»  
 
 Firenze, 10 novembre 2009 - Il presidente della Regione, Claudio Martini, il suo predecessore Vannino Chiti e circa 80 tra politici e tecnici che hanno svolto un ruolo nella predisposizione e nell´approvazione degli atti che riguardano la realizzazione del tratto appenninico della linea ferroviaria ad alta velocità, hanno ricevuto o stanno per ricevere dalla sezione toscana della Corte dei Conti inviti a dedurre in relazione ad un danno erariale di oltre 741 milioni di euro, causato dalla perdita di risorse idriche durante la realizzazione della galleria. Sono stati gli stessi Claudio Martini e Vannino Chiti a darne notizia nel corso di un incontro stampa presso la presidenza della Giunta regionale. Gli inviti a dedurre sono destinati ai componenti delle giunte regionali delle legislature 1990-1995 e 1995-2000, ad un dirigente regionale, ai consiglieri della Commissione ambiente del Consiglio Regionale e ai membri delle due Commissioni nazionali per la valutazione di impatto ambientale. Claudio Martini ha ricevuto l´invito in qualità di allora assessore al diritto alla salute. Ripercorrendo le tappe che hanno portato al sì regionale al tracciato dell´alta velocità, il presidente e il suo predecessore hanno evidenziato come il progetto sia nazionale e non regionale e hanno espresso la loro meraviglia per essere stati chiamati in causa. «Stupisce – ha osservato infatti Martini – che la Regione, alla quale sono stati riconosciuti 50 milioni di euro come parte lesa, possa oggi essere considerata corresponsabile. Come si fa ad essere al tempo stesso danneggiati e danneggiatori? In ogni caso non si tratta di un procedimento penale, ma solo dell´ipotesi di un danno erariale. Siamo sereni e risponderemo nel merito a tutte le richieste». Tutti coloro che sono stati chiamati in causa hanno infatti sessanta giorni di tempo per controdedurre e presentare il loro punto di vista. Per quanto riguarda la Regione, se ne occuperà di farlo un collegio legale. «Provo stupore e grande amarezza – ha detto l´attuale vicepresidente del Senato, Vannino Chiti – ma al tempo stesso sono assolutamente tranquillo. Nella questione Tav il comportamento della Regione è stato improntato a serietà, rigore e trasparenza, con grande attenzione agli aspetti ambientali e a quelli della sicurezza sul lavoro. Rispetto al primo abbiamo chiesto l´istituzione dell´Osservatorio ambientale, un organismo unico in Italia. Sul secondo, per il nostro impegno abbiamo ottenuto il riconoscimento dell´Unione Europea. In ogni caso oggi sentiamo un obbligo di trasparenza perché abbiamo una concezione della politica come responsabilità. Siamo tranquilli e ci impegneremo a dimostrare con gli atti le nostre ragioni» . .  
   
   
UCRAINA: LA BERS SOSTIENE UN CENTRO LOGISTICO PRESSO IL PORTO DI ODESSA  
 
Kiev, 10 novembre 2009 - La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Ebrd) concederà un credito di 27 mln $ per la costruzione di un centro logistico nell’area del Porto marittimo commerciale di Odessa sul Mar Nero. Il finanziamento sarà fornito all’ Euroterminal Llc, una compagnia costituita appositamente per implementare il progetto. Basato sull’idea di porto asciutto per il trattamento di container on-shore, questo sarà il primo centro logistico di questo tipo in Ucraina direttamente integrato con le strutture del terminal per i container del porto attraverso un cavalcavia completato recentemente. Dai risultati dei 9 mesi del 2009, i porti ucraini hanno ridotto il volume complessivo dei beni del 21% a/a a 80. 078 mln ton, secondo quanto riportato da un rapporto redatto da esperti di problematiche di mercato ed indagini economico-ecologiche dell’Accademia Scientifica Ucraina e presentato al Forum internazionale sui trasporti del Mar Nero tenutosi ad Odessa. Sulle coste del Mar Nero e di Azov vi sono 18 porti marittimi commerciali. .  
   
   
PER SALVARE PORTO MARGHERA DECIDERE E DARE TEMPI CERTI  
 
Venezia, 10 novembre 2009 - “La scelta sul futuro della chimica a Porto Marghera deve venire da un’indicazione strategica nazionale, presa di concerto tra il ministero delle Attività produttive e l’Eni. Qualunque sia, è importante che venga presa presto, e che dopo si agisca di conseguenza”. Lo ha detto l’assessore veneto alle Politiche dell’economia, Vendemiano Sartor, intervenendo all’incontro con la delegazione della X Commissione Attività produttive della Camera dei deputati. “A Porto Marghera - spiega l’assessore - possono esserci valide alternative alla chimica: nella cantieristica, nella logistica e in altre attività di innovazione e sviluppo. Ci sono importanti interessi imprenditoriali e sarebbe un suicidio non utilizzarli”. L’incontro a Ca’ Corner, sede della Provincia di Venezia, ha messo a confronto i deputati con gli amministratori locali delle zone interessate alla Chimica: oltre a Venezia anche Ferrara, Ravenna e Mantova. “Sul problema di Marghera – ha detto Vendemiano Sartor - è urgente fare una scelta: i problemi strutturali sommati a quelli congiunturali hanno aggravato la crisi. E’ necessario decidere una volta per tutte se il nostro Paese intende ospitare la chimica o meno, e dopo comportarsi di conseguenza. I tempi di questa decisione sono una variabile importantissima”. “L’area di Porto Marghera può essere strategica in vari settori, non solo per il Veneto ma per l’intero Paese. Il rischio è che mentre discutiamo sul futuro della chimica si perdano altre occasioni importanti. Le imprese che vogliono investire ci sono. Hanno bisogno di tempi certi, di un sistema che sia in grado di prendere decisioni veloci. Per questo è necessario sciogliere al più presto il ginepraio delle competenze ”. L’assessore alle Politiche dell’economia ha ricordato che anche la Regione del Veneto è impegnata su Porto Marghera attraverso il Parco scientifico e tecnologico Vega dove ci sono una serie di attività che sicuramente non riescono pareggiare numericamente la perdita di posti di lavoro della crisi della chimica, ma che costituiscono comunque una valida alternativa: “La creazione di nuovi posti di lavoro nelle piccole e medie imprese che si occupano di innovazione spesso passa sotto silenzio, ma è ugualmente importante”. .