Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 10 Novembre 2009
ELI SI PREPARA AL LANCIO DI UN´INFRASTRUTTURA PER I RAGGI LASER  
 
 Bruxelles, 10 novembre 2009 - Un laser potente riesce a dividere i fotoni in coppie di elettroni-positroni? A questa domanda sta cercando di dare una risposta il progetto Eli ("Extreme light infrastructure"), finanziato dall´Unione europea con 6 milioni di euro nell´ambito del tema "Infrastrutture" del Settimo programma quadro (7° Pq). I partner del progetto intendono trasformare Eli nella prima infrastruttura capace di raggiungere questo limite, maggiore di oltre sei ordini di magnitudine rispetto all´intensità laser odierna. Da adesso fino al 2010, i 15 partner - appartenenti a 13 Stati membri dell´Unione europea - svilupperanno un´infrastruttura per la generazione di raggi laser con intensità mille volte superiori ai valori ottenuti oggi. Il presidente dell´Autorità nazionale rumena per la ricerca scientifica (Ancs) ha annunciato che la Romania ospiterà l´infrastruttura. Marius Enachescu ha fatto sapere ai giornalisti che la Romania intende rivestire un ruolo centrale nella creazione di un´infrastruttura europea: ospiterà nella capitale Bucarest un complesso costituito di laser ad alta potenza e acceleratori di particelle. "Questo progetto metterà la Romania alla pari degli altri paesi sulla mappa degli impianti europei", ha fatto notare Enachescu. "Ricercatori di tutto il mondo verranno in Romania e questo avrà delle ripercussioni positive sull´immagine del paese e della sua industria". In quanto partner del progetto, l´Istituto di fisica presso l´Accademia delle scienze della Repubblica ceca è responsabile della generazione di raggi laser ad alta intensità e l´Accademia delle scienze ungherese si occupa della fisica degli attosecondi. Il dottor Enachescu ha spiegato che la potenza del laser sarà in termini di petawatt (un quadrilione di watt) ed exawatt. La produzione di un tale laser rappresenterebbe una seconda rivoluzione per i laser impiegati in medicina, dopo la prima che segnò l´uso del laser in chirurgia", ha detto. Secondo i ricercatori, la loro infrastruttura sarà in grado di offrire potenza in un batter d´occhio. In pratica, i tempi saranno misurati in attosecondi (un attosecondo è pari a un miliardesimo di miliardesimo di secondo); ne risulterà una potenza pari a oltre 10. 000 volte quella prodotta da tutti i generatori di laser presenti sulla Terra messi insieme. Il dott. Enachescu ha spiegato che questa nuova infrastruttura permetterà l´esplorazione di zone finora inaccessibili - come l´interazione laser-materia ai più alti livelli di intensità, dove le leggi relativistiche non sono più sufficienti - e la ricerca sulla dinamica degli elettroni all´interno di atomi, molecole, plasmi e solidi, fino alla creazione di coppie particella-antiparticella sotto vuoto. Eli intende trasformarsi in una piattaforma multidisciplinare con canali specializzati dedicati a laser, particelle o radiazione, per un´ampia serie di campi scientifici tra cui quello nucleare, atomico, delle particelle, cosmologico e gravitazionale, nonché per le scienze sociali. L´ambiente, la biologia, la scienza della materia e la nanotecnologia potranno altresì trarre vantaggio dai risultati del progetto Eli sarà anche fondamentale per la promozione del trasferimento tecnologico, l´istruzione e la formazione. I risultati di questo progetto contribuiranno anche allo sviluppo di acceleratori di particelle di piccole dimensioni con capacità analoghe a quelle dei grandi acceleratori attualmente disponibili. Inoltre, le applicazioni potranno essere usate nelle terapie antitumorali, nonché per ridurre il ciclo di vita dei rifiuti radioattivi, da milioni di anni ad alcune decine di minuti. Altri membri del progetto Eli sono l´Università di Sofia (Bulgaria), l´Asterix Laser System di Praga (Repubblica ceca), Soleil (Francia), l´Istituto Max Planck di ottica quantistica (Germania), il Politecnico di Creta (Grecia), l´Università di Pécs (Ungheria), il Centro di ricerca sui laser (Lituania) e l´Istituto di optoelettronica del Politecnico militare in Polonia. Per maggiori informazioni, visitare: Eli: http://www. Extreme-light-infrastructure. Eu .  
   
   
CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI: GLI INVESTIMENTI NELLE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI SONO DECISIVI PER L’OCCUPAZIONE DEL PAESE LA BANDA LARGA È UNA INFRASTRUTTURA VITALE PER RILANCIARE LA PRODUTTIVITÀ E L’OCCUPAZIONE”.  
 
Roma 10 novembre 2009 - In merito alle notizie di stampa sull’orientamento del Governo per gli investimenti nella banda larga, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici richiama in una nota il valore degli investimenti in innovazione digitale in Italia e nei settori dei servizi correlati, che sono ad alta intensità di occupazione qualificata e dentro la Federazione rappresentano oltre un milione di imprese e due milioni e mezzo di addetti. L’innovazione digitale fa giustamente parte del programma di Governo e si ritrova nei Piani e-Government 2012 e Industria 2015, che rappresentano obiettivi da non disattendere senza compromettere il futuro del sistema economico e sociale del Paese. “La Banda larga - ha dichiarato il Presidente Stefano Pileri - è uno degli strumenti fondamentali per superare il digital divide che ancora frena lo sviluppo dell’economia e la riforma della Pubblica Amministrazione e rappresenta una infrastruttura vitale; è quindi auspicabile che il Piano triennale definito dal Governo trovi rapida attuazione. In questo processo non si può ignorare il ruolo delle Regioni che hanno già dichiarato la loro disponibilità a reperire una parte delle risorse che il Governo si è impegnato a garantire quando la ripresa avrà basi più robuste. I segnali ancora deboli della ripresa – ha concluso Pileri - non devono comunque scoraggiare gli investimenti nei settori che svolgono una funzione anticiclica e hanno dimostrato di considerare l’innovazione tecnologica e i servizi come strumenti fondamentali per rilanciare la produttività e l’occupazione”. .  
   
   
ADUC: BANDA LARGA PER TUTTI. SEPARARE LA RETE DALLA PRECARIETA´ DI TELECOM. APPELLO AI LEGISLATORI  
 
Firenze, 10 novembre 2009 – Secondo l’ Aduc Il grimaldello per separare il destino della rete Internet italiana da quello (precario) di Telecom Italia c´e´: obbligare il fornitore del servizio universale ad erogare anche connettivita´ a banda larga per tutti ad una velocita´ di 1 o 2 mega. Per questo l’Aduc invita tutti i cittadini a rivolgere un appello a chi ha un ruolo nella definizione di queste regole (Governo, Parlamento, Autorita´ per le garanzie nelle comunicazioni e altri). Premessa. Il Governo annuncia mega piani per digitalizzate il Paese e poi rinvia, non decide, non ci mette i soldi. Basata sul doppino in rame, la rete italiana non reggera´ a lungo. I vecchi fili devono con urgenza essere sostituiti con fibra ottica. Il limite di saturazione della rete, di proprieta´ di Telecom Italia, e´ vicino e gia´ non sopporta le crescenti richieste di famiglie e imprese italiane, il problema non e´ solo di fornire banda larga ai paesi montani. Convenienza. Tutti gli studi concordano: in Italia c´e´ una fetta importante di utenti (residenziali o professionali) che non dispongono di banda larga per connettersi a Internet; l´estensione a tutti della banda larga produrrebbe vantaggi diretti e indiretti, economici e sociali. Si pensi alla possibilita´ reale che si sviluppi il telelavoro: a) maggiore competitivita´ delle imprese; b) migliori servizi da parte della pubblica amministrazione ai cittadini; c) minori costi di trasporto, minore inquinamento, freno al calo demografico nei piccoli centri montani, ecc. ); Ostacoli. Il dominio di Telecom Italia e´ pressoche´ assoluto sulla rete fissa, nonostante i tanti concorrenti. La proprieta´ della rete dell´ultimo miglio (le centraline e i cavi che arrivano a casa o in azienda) da parte dell´ex monopolista e´ un ostacolo allo sviluppo. Non ha i soldi per investire sulla rete, ma e´ obbligata a tenersela, essendo l´unico strumento per mantenere la sua centralita´ e i suoi privilegi sul mercato italiano. Quindi Telecom Italia non ha convenienza a ´vendere´ questo patrimonio (che negli ultimi lustri ha trascurato, riducendo al lumicino le spese per mantenerlo e rinnovarlo). L´attuale assetto proprietario di Telco, la societa´ che controlla Telecom Italia, e´ una contraddizione: da una parte soci italiani a salvaguardia dell´italianita´, che hanno gia´ subito pesantissime perdite dall´investimento, e non hanno voglia di investire altri soldi; dall´altra Telefonica, il gestore spagnolo (socio di maggioranza relativa) che ha come principale obiettivo quel lo di frenare lo sviluppo di Telecom Italia in Argentina e Brasile, mercati in forte crescita nei quali Telefonica e´ in competizione col gestore italiano. Uno stallo avallato da scelte politiche che potrebbero rivelarsi pura cancrena per il nostro futuro digitale, in quanto collega il destino di una societa´ privata a quello di milioni di persone e di aziende. Il servizio universale. Telecom Italia non mollera´ l´osso (la rete), per rimanere all´infinito l´unico operatore in grado di offrire il servizio universale: quell´insieme di servizi minimi che il gestore incaricato deve garantire a tutti a prezzi accessibili. In Italia i servizi essenziali minimi sono descritti nel Codice delle comunicazioni elettroniche (D. Lgs. 259/2003): servizio voce, fax e connessione a Internet. In particolare il secondo comma l´articolo 54 del codice stabilisce che occorre "consentire un efficace accesso ad Internet. ". Questa formula, pero´, non e´ da leggere in senso letterale. Infatti, cio´ a cui e´ obbligata Telecom Italia e´ solo la possibilita´ di collegamento alla Rete in modalita´ analogica (56k), una velocita´ che oggi e´ da ritenere del tutto inefficace, viste le potenzialita´ di Internet. La fornitura di un accesso veloce a Internet con un minimo garantito di 1 o 2 mega e´ gia´ legge in Svizzera e Finlandia. Parliamo di minimo garantito, perche´ le velocita´ effettive sono molto ma molto superiori. Rimedi. Visto lo stallo attuale, prevedere sin da subito un livello minimo di velocita´ di 1 o 2 mega per tutti (al pari del servizio voce) anche in Italia, potrebbe dare una decisiva spallata. Costringerebbe Telecom Italia o a trovare azionisti veri, disposti a investire oppure a cedere ad un nuovo soggetto la propria rete. Cosi´ da una parte la societa´ ex monopolista, con i soldi ricavati dalla vendita, ripianera´ i debiti; dall´altra la nuova societa´ avra´ nella propria pancia tutta l´infrastruttura di base da cui partire per far arrivare la fibra ottica nelle case e nelle aziende italiane. Nel nuovo contenitore dovranno confluire tutte le reti costruite da moltissimi enti locali o da aziende municipalizzate e degli altri gestori privati. La tanto auspicata "societa´ della rete" avra´ cosi´ solide basi, e potenzialita´ enormi per investire ulteriormente: con introiti che deriveranno dai canoni d´affitto che tutti i gestori le riconosceranno. Segue il testo da inviare agli indirizzi in calce Appello Si´, alla banda larga per tutti, subito Nell´ambito delle proprie responsabilita´ la invito perche´ si adoperi per introdurre, nell´ambito del servizio universale, la connessione a Internet a velocita´ minima di 1 o 2 mega. Sarebbe cosi´ sbloccato l´attuale stallo della Rete italiana, con Telecom Italia e le sue decennali difficolta´ strategiche e finanziarie. Non operando con tempestivita´, si continuera´ invece a collegare il destino di una societa´ privata a quello di milioni di persone e di aziende e dell´intero Paese. Cordiali saluti A seguire gli indirizzi a cui inviare l´E-mail urpdfp@funzionepubblica. It rapportiparlamento@governo. It info@politichecomunitarie. It info@gioventu. It f. Carcano@governo. It ufficio. Stampa@tesoro. It dpf. Comist@finanze. It Segreteria. Ministro@sviluppoeconomico. Gov. It urpcom@comunicazioni. It segr. Ufficiostampa@minambiente. It ufficio. Stampa@mit. Gov. It urp@mit. Gov. It ufficiostampa@lavoro. Gov. It uffstampa@istruzione. It urp@istruzione. It ufficio. Stampa@miur. It programma@governo. It f. Carcano@governo. It valducci_m@camera. It velo_s@camera. It barbareschi_l@camera. It grillo_l@posta. Senato. It senluigigrillo@hotmail. Com papania_a@posta. Senato. It menardi_g@posta. Senato. It info@agcom. It stampa@agcom. It info@ectaportal. Com srussell@ectaportal. Com igodlovitch@ectaportal. Com efitori@ectaportal. Com segre@aiip. It info@asstel. It .  
   
   
MUSEO 3D: PRONTI PER IL LANCIO  
 
Bruxelles, 10 novembre 2009 - Un interessante progetto finanziato dall´Unione europea utilizza la tecnologia grafica computerizzata 3D (tridimensionale) per creare un archivio digitale delle collezioni museali, in modo tale da consentire a tutti di vedere immagini tridimensionali - che sarà possibile ruotare di 360° - delle opere d´arte sparse in tutto il mondo. Il progetto 3D-coform ("Tools and expertise for 3D Collection Formation") ha ricevuto un finanziamento di 8,45 milioni di euro in riferimento alla tematica dedicata alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione del Settimo programma quadro (7° Pq). Esso riunisce 19 partner europei e nordafricani tra università, istituti di ricerca e prestigiose organizzazioni per la tutela del patrimonio culturale, tra le quali il Victoria and Albert Museum di Londra (Regno Unito), il Louvre di Parigi (Francia) e il Museo dei Fori Imperiali di Roma (Italia). Coordinati dall´Università di Brighton (Regno Unito), i partner di 3D-coform mirano a istituire un archivio digitale di tutte le opere d´arte contenute nei musei e un archivio virtuale che riunisca opere provenienti da tutto il mondo. L´archiviazione digitale di opere di tutte le tipologie e dimensioni, schiuderà innumerevoli possibilità per i visitatori, che avranno modo di vedere le più note sculture mediante immagini tridimensionali rotabili o di fare una passeggiata virtuale all´interno di un antico tempio. Questa nuova tecnologia sarà particolarmente utile ai ricercatori. Per esempio, per storici, antropologi e restauratori sarà molto più semplice studiare le opere d´arte. Le collezioni museali sono sempre state archiviate nei cataloghi cartacei, ma l´archiviazione tridimensionale fornirà vantaggi significativi rispetto a questo tipo di pubblicazioni: permetteranno, infatti, una rotazione a 360° delle opere e forniranno una quantità di informazioni sulle stesse - sullo stile, sul colore e sulle condizioni in cui versa la superficie - significativamente maggiore. "Tuttavia, siamo ancora lontani dal poter collegare in modo accurato i dati 3D tra i diversi oggetti", ha affermato il dottor André Stork, a capo del dipartimento della ricerca per la grafica computerizzata dell´Istituto Fraunhofer di Darmstadt, in Germania, partner del consorzio 3D-coform. Il dottor Stork e il suo team di ricerca stanno lavorando alla messa a punto di modelli tridimensionali degli oggetti che appartengono alla collezione dello stesso Istituto Fraunhofer e alla loro elaborazione per il trasferimento nel nuovo archivio digitale. "Uno scanner 3D è fondamentalmente una sorta di ´velo´ che riporta i punti misurati. Poi è necessaria un´ulteriore elaborazione per mappare l´oggetto in modo adeguato", ha spiegato il dott. Stork. Il team di ricerca del progetto 3D-coform sta ora lavorando allo sviluppo di specifiche di calcolo che permetteranno di riportare in modo accurato i dettagli degli oggetti misurati sui modelli 3D. A questo scopo, il nuovo software deve essere in grado di riconoscere le caratteristiche specifiche di un´opera, come ad esempio le braccia e le gambe di una scultura o il motivo decorativo di un vaso. Il software deve inoltre essere in grado di riprodurre l´oggetto fedelmente; ovvero, deve riuscire a riprodurne ogni aspetto, ad esempio, anche l´ombra proiettata da un edificio. Per maggiori informazioni, visitare: 3D-coform: http:--www. 3d-coform. Eu- Fraunhofer Igd: http:--www. Igd. Fraunhofer. De-index. Html. En . .  
   
   
CARTE DI PAGAMENTO (FOCUS SU CARTE REVOLVING E CO BRANDED)  
 
Milano, 20  novembre 2009 - La progressiva eliminazione delle barriere nazionali e la standardizzazione dei pagamenti al dettaglio introdotta da Sepa hanno aumentato la contendibilità del mercato dell’offerta di servizi tecnologici, sollecitando le principali società europee del comparto a perseguire i vantaggi realizzabili attraverso l’ampliamento della scala operativa. Le nuove normative comunitarie sono destinate a produrre rilevanti effetti nel mercato dei servizi di pagamento, e segnatamente nello sviluppo di questo tramite le forme di credito prepagate. In relazione alla direttiva sui pagamenti ,Psd, che introduce gli Istituti di Pagamento, che doveva essere oggetto di recepimento in Italia entro il 1° novembre 2009, in quanto sarà possibile la nascita di nuove figure di intermediari finanziari, diverse dai tradizionali istituti di credito o postali, cui potranno rivolgersi i consumatori, aprendo un conto di pagamento cui destinare le risorse per poter compiere transazioni attraverso l’utilizzo degli appositi strumenti di pagamento in modo rapido e con specifiche caratteristiche di sicurezza. La carta di credito revolving si sta orientando sempre più verso un prodotto ad “opzione”, flessibile e che viene spesso, anche con modalità revolving, utilizzato per il cash advance. Le “carte opzione” si confermano ancora le più utilizzate. Il 60% delle transazioni effettuate nel 2008 è attribuibile proprio a questa tipologia di carte, contro il 40% degli utilizzi effettuati con le revolving pure. Nell’area delle carte di pagamento, bancarie e postali, la crescita più rilevante è stata quella delle carte prepagate, che nel 2008 passano da 6 a 7,9 milioni di carte in circolazione, con una crescita del 32,5%. La loro diffusione è favorita dalla possibilità di essere usate da clientela non bancarizzata e di limitare i rischi derivanti da frodi, soprattutto in internet . Nel 2008 sono aumentate ancora le operazioni di pagamento via Internet con carte di credito e bonifici: il numero di bonifici effettuati online ammonta a 70 milioni, in crescita del 16,5% sul 2007, le operazioni sul web con carte di credito sono risultate oltre 30 milioni nel 2008, in aumento del 12,6% rispetto al 2007. L’utilizzo di strumenti di pagamento alternativi al contante rimane ancora contenuto nel confronto internazionale: il numero medio di operazioni per abitante è risultato pari a 64 contro 161 operazioni per l’Eurosistema (nel 2007). In linea con la media europea risulta invece la dotazione infrastrutturale in termini di carte e Pos, rispettivamente 1,3 carte per abitante e circa 20 Pos ogni mille abitanti. La maggiore pressione competitiva caratterizzata da una offerta più ampia di competitors, di prodotti, e di condizioni più favorevoli rispetto a quelle esistenti, ha generato da un lato una maggiore diffusione delle carte, dall’altro un loro utilizzo frammentato e talvolta occasionale. All’interno dei vari “prodotti carte” la maggiore concorrenza è nel segmento carte di credito con modalità revolving, in quanto sia le banche che gli altri operatori finanziari puntato ad un’offerta su target simili e spesso sovrapponibili. Nel 2008 il valore erogato nei vari segmenti che compongono il credito al consumo è pari 67,8 milioni (-0,2% rispetto al 2007). Nel 2009 il valore totale subisce un’ulteriore perdita, fatta eccezione per alcuni comparti come le carte revolving e la cessione del quinto. Nel 2008 le carte di credito revolving sono pari a 13,9 milioni, con un aumento del 3% rispetto al 2007; rilevano un peso percentuale sul totale carte di credito del 37%. Il valore complessivo erogato/transato con le carte revolving, 7,3 miliardi di euro, rileva una crescita del 5,8%. Da evidenziare che alcuni operatori all’interno del numero e del valore erogato dalle carte revolving “pure” inseriscono le carte ad opzione dove spesso prevale il pagamento a saldo. Nel 2008 ci sono circa 5,4 milioni di carte co-branded in circolazione (+4% rispetto al 2007) e rappresentano il 14% del totale mercato di riferimento. Nel 2009 per quanto riguarda il credito al consumo in generale si prevede un mercato ancora in flessione. Nel 2009 il numero di carte di credito revolving crescerà ad un tasso del 3% circa, con una crescita del valore transato/erogato attorno al 4%. Più in generale sembra esserci un forte rallentamento nelle emissioni di nuove carte revolving, dovuto anche ad un cambiamento delle politiche di marketing adottate dagli operatori. Ciò però potrebbe determinare un aumento delle carte attive in circolazione. Nel 2009 il peso percentuale del numero di carte co-branded sul totale mercato di riferimento supererà il 16%. Il mercato italiano del credito al consumo presenta ancora ampi margini di crescita, una relativa rischiosità del portafoglio ed una redditività interessante (anche se in calo), tanto da essere considerato uno dei mercati finanziari tra i più interessanti in Europa. Tuttavia la presenza sul mercato di concorrenti appartenenti ad importanti gruppi bancari italiani ed esteri e alcuni processi di integrazione tra competitors rendono ancora più ineludibile ed impellente la necessità di perseguire ulteriori incrementi dimensionali finalizzati al conseguimento di economie di scala. Il 2010 vedrà un’ulteriore riduzione dei tassi d’interesse insieme ad un’offerta più trasparente. In generale gli operatori del settore stanno puntando sempre più sulla carta “opzione” e alla messa a punto di un nuovo modello di pricing. Le potenzialità per i “nuovi prodotti” e/o “ nuove tecnologie” sia come utilizzo che come redditività sono alte. Per le carte co-branded esistono forti potenzialità di sviluppo se il prodotto si differenzia da quello standard tramite “veri” servizi aggiuntivi. Per parlare di crescita del mercato, e quindi di consumi che riprendono a salire, è necessario aspettare il 2011. Fonte Databank . .  
   
   
GESTIONE ACQUE PUBBLICHE: LE RICHIESTE DEL TRENTINO A BOLZANO  
 
 Trento, 10 novembre 2009 - Su proposta dell´assessore Alberto Pacher, nell´ambito del "Protocollo di intesa per il coordinamento e l´integrazione del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche relativo alla Provincia autonoma di Bolzano con i piani di bacino di rilievo nazionale" sottofirmato il 6 agosto 2008, la giunta ha espresso il 6 novembre parere positivo al documento preliminare del Piano Generale di utilizzazione delle acque pubbliche di Bolzano, subordinando questo parere all´accoglimento di alcune modifiche delle norme di attuazione. Viene chiesto, ad esempio, lo stralcio dal documento dell´articolo che riguarda gli utilizzi delle acque che interessino più amministrazioni, che dovrebbero essere definiti mediante accordi tra le Regioni interessate e la Provincia autonoma di Trento. Un´altra richiesta è relativa alla concessione di grande derivazione a scopo idroelettrico dell´impianto di San Floriano, il quale presenta opere che interessano il territorio di entrambe le Province autonome. La titolarità della funzione concessoria è attribuita infatti alla Provincia nel cui territorio ricade il punto di massimo rigurgito a monte determinato dalla presa stessa, e su questo punto si è attualmente in trattazione in sede giudiziaria con la Provincia autonoma di Bolzano. Si chiede inoltre di stabilire che per le opere di presa e/o di ritenuta attraversate dal confine della Provincia e/o della Regione venga applicato il rilascio del Deflusso Minimo Vitale (Dvm) in alveo di valore maggiore tra quelli previsti dalle normative vigenti nei territori confinanti. Bisognerà inoltre prevedere che, per l´approvazione da parte della Provincia autonoma di Bolzano dei progetti di opere idrauliche che presentino importanti ripercussioni sui corpi idrici al di fuori del territorio provinciale, il previsto parere dell´Autorità di Bacino nazionale del Fiume Adige dovrà essere integrato dall´acquisizione del parere della Provincia autonoma di Trento. Similmente, sarà necessario prevedere che non solo l´Autorità di bacino nazionale, ma anche la Provincia autonoma di Trento possa richiedere interventi strutturali e non nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano, come ad esempio la realizzazione di opere di difesa idrogeologica in tratti dove il corso d´acqua costituisca confine di provincia, come succede per un tratto dell´Avisio a valle di Stramentizzo. Infine si chiede alla Provincia autonoma di Bolzano di rendere operativa la stipulazione di accordi interregionali, introducendo eventualmente limiti temporali precisi e definiti, entro i quali gli enti e le amministrazioni interessati devono provvedere alla stipulazione di accordi per fronteggiare emergenze come fenomeni di siccità, di piena o di inquinamento delle acque. .  
   
   
SARDEGNA, SOCIETÀ DELLA INFORMAZIONE: INCONTRO CON SINDACATI DI SARDEGNA IT  
 
Cagliari, 10 Novembre 2009 - Perfetta sintonia sulla volontà di rilancio della società. È il principale dato emerso, il 5 novembre, da un primo incontro tra le rappresentanze sindacali di Sardegna It e l´Assessore regionale degli Affari Generali, Ketty Corona, il direttore generale, Antonio Quartu, e il nuovo amministratore unico della società, Marcello Barone. Piena intesa e condivisione d´intenti sul fatto che "la società debba reggersi autonomamente, avere capacità propositive e innovative e valorizzare i dipendenti”, come dichiarato da tutti gli interlocutori intervenuti. "È nostra ferma intenzione – ha affermato l´Assessore Ketty Corona - dare nuovo impulso a Sardegna It. Serve un cambio di mentalità che porti all´individuazione di obiettivi misurabili e raggiungibili, la Regione non può permettersi di coprire ulteriori disavanzi della società. Dobbiamo dare risposte immediate, a tal fine abbiamo nominato un nuovo amministratore unico che deciderà l´adeguamento e la compatibilità dei contratti con le esigenze di consulenza di alto livello e di operatività sulla rete richieste”. Sardegna It, in quanto società in house, opera seguendo le regole degli affidamenti pubblici e ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo delle imprese sarde. Partner della Regione Sardegna dal dicembre 2006, negli ultimi due anni ha chiuso i suoi bilanci con passivi di circa 500mila euro. "C´è stato un errore di sistema – ha aggiunto il nuovo amministratore delegato Marcello Barone -, ora il sistema va rivisto e sostituito. Il contenimento delle spese attraverso una rivisitazione degli accordi, è il primo passo. Il nuovo trend societario passa attraverso le capacità propositive della società stessa. Sardegna It deve essere in grado di catalizzare i flussi informativi e creare nuovi progetti ingegneristici da proporre alla Regione. Un motore che produca progettualità e innovazione e dia impulso alle aziende”. In proposito Antonio Quartu, direttore generale degli Affari Generali, ha aggiunto: "Sardegna It deve migliorare la sua gestione e dare qualità alle attività della Regione. Deve essere ben chiaro perché Sardegna It è il partner regionale e non lo siano altre società”. Le sigle sindacali hanno mostrato particolare gradimento per la disponibilità al dialogo: "Abbiamo finalmente un interlocutore al quale rivolgerci - hanno spiegato -, il nostro timore era non trovare ascolto. Chiedevamo un confronto per porre le basi su cui ripartire e l´abbiamo ottenuto". Pronta la risposta dell´Assessore Corona: "Il rilancio non passa per un affidamento di lavori che consenta alla società di sopravvivere, bisogna reggersi autonomamente. L´amministratore unico valuterà quali risorse professionali siano realmente opportune". .  
   
   
REGIONE VENETO AFFIDA AD ENTI E ASSOCIAZIONI COMPUTER E PROGRAMMI INFORMATICI  
 
Venezia, 10 novembre 2009 - La Regione cederà in comodato d’uso gratuito per due anni ad una serie di enti e alcuni computer usati, ma perfettamente funzionanti e completi di programma operativo e pacchetti da ufficio con regolare licenza. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore all’informatica Renato Chisso. “Attraverso la nostra Direzione Informatica – ha spiegato Chisso – la Regione provvede ad aggiornare le apparecchiature e i servizi in dotazione alle proprie strutture, adeguando il “parco macchine” (personal computer, stampanti e altro) al continuo evolversi delle esigenze tecnico operative. Questo comporta la sostituzione di attrezzature che però possono essere assolutamente funzionali per svolgere tradizionali e semplici lavori d’ufficio che non richiedono una particolare memoria operativa”. Di qui la cessione in comodato d’uso di parte del materiale informatico in dismissione presso la Regione a istituzioni pubbliche e private che le hanno richieste e che a loro volta svolgono attività di rilievo a favore della comunità. Le stazioni di lavoro, in tutto 313, andranno a: Parrocchia S. Caterina da Siena di Padova; Cooperativa Sociale “L´incontro” di Vedelago; Università Ca’ Foscari di Venezia – Facoltà di economia; Opera Pia Casa Paterna di S. Donà di Piave; Scuola Media Statale “Leonardo Da Vinci” di Mirano Succursale di Scaltenigo; Scuola Materna “G. R. Pastega” di Badoere di Morgano; Parrocchia S. Biagio di Caltana di S. Maria di Sala; Scuola Media Statale “Aldo Manuzio” di Mestre; Istituto Comprensivo Statale di Ponte di Piave; Associazione Culturale Studenti Universitari Spinea; Gruppo Aido di Verona e Cazzano di Tramigna; Gruppo Avis di Cazzano di Tramigna; Gruppo Pedalò Club di Cazzano di Tramigna; Gruppo U. S. D. Di Valtramigna; Coro “Tre Torri” di Tregnago; Collegio Professionale Tecnici Sanitari Radiologia Medica Provincia di Verona; Collegio Professionale Tecnici Sanitari Radiologia Medica Provincia di Belluno; Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Verona; Associazione Onlus Ciberclub di Parona – Verona; Istituto Comprensivo n. 2 “G. Bortolan” di Vicenza; Istituto Comprensivo 7Stadio di Verona; Associazione Dopolavoro Ferroviario di Portogruaro; Istituto Comprensivo Statale “G. Zanellato” – Scuola Primaria “B. Bussolin” di Monselice; Parrocchia Della Resurrezione di Marghera; Parrocchia Gesù Lavoratore di Marghera; Guardia di Finanza – Tenenza di Jesolo; Scuola dell’Infanzia Paritaria “Vittoria” di Mestre; Parrocchia Buon Pastore di Sottomarina di Chioggia; Polisportiva Rio di Rio di Ponte San Nicolò; Società Canottieri di Mestre; Polisportiva Libertas Mira Riviera Del Brenta; Pallavolo Riviera di Mira; Cooperativa Sociale Emmanuel di Cavarzere; Direzione Didattica 2° Circolo di Chioggia; Direzione Didattica 2° Circolo di Conegliano; Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino; Scuola Statale di 1° Grado “A. Manzoni” di Lancenigo di Villorba; Istituto Comprensivo “Giovanni Xxiii” di Pianiga; Direzione Didattica di Villorba; Direzione Didattica Statale “Mira2” di Oriago di Mira; A. N. Fi. Sc Onlus di Puos d’Alpago; Diocesi di Treviso – Ufficio Parrocchiale di Salzano; C. C. R. P. “Il Campanile” di S. Michele Al Tagliamento; Ass. Pavoniana “La Famiglia” di Montagnana; Convento Frati Cappuccini di Mestre. .  
   
   
SWISSCOM LANCIA L’HOTSPOT LOCATOR PER L’IPHONE  
 
Berna, 9 novembre 2009 - Swisscom lancia una propria applicazione per gli iPhone destinata alla sua clientela: l’Hotspot Locator che mostra sempre, a seconda di dove si trova l’utente, il più vicino dei 1’300 punti Public Wlan di Swisscom. Chi desidera beneficiare di velocità di navigazione fino a 20 Mbit/s per strada o in treno, trova in modo rapido e semplice un Hotspot nelle stazioni ferroviarie, negli alberghi e in molti altri luoghi pubblici. La nuova applicazione di Swisscom per gli iPhone è disponibile dal 5 novembre e può essere caricata gratuitamente sia tramite App Store che iTunes. L’hotspot Locator indica all’utente i cinque-dieci Hotspot più vicini alla sua posizione del momento, su cartine stradali di Google Maps o sotto forma di elenchi con nomi, indirizzi e distanze. La nuova applicazione di Swisscom funziona soltanto se sono attivati i servizi di localizzazione di iPhone e permette al cliente di trovare in modo rapido e semplice un accesso Public Wlan nelle sue immediate vicinanze. Chi pianifica un viaggio può cercare degli Hotspot anche in altre località, immettendo semplicemente il nome della destinazione scelta o il numero postale di avviamento. Per la ricerca non è indispensabile un collegamento Internet perché i dati sono memorizzati nell’applicazione. Gli iPhone dotati del nuovo sistema operativo 3. 0 si collegano peraltro automaticamente al web nei vari Hotspot, grazie alla tecnologia Eap-sim. L’hotspot Locator è un servizio esclusivo di Swisscom. .  
   
   
CITTÀ REALE E CITTÀ VIRTUALE IL 13 NOVEMBRE ALLA FAST  
 
Milano, 10 novembre 2009 - Università degli studi di Milano, Fast-federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, Nova Multimedia, Media 2000, Europa 2010, con la collaborazione di Unric (United Nations Regional Information Centre) partecipano congiuntamente alla settimana Dess (Decennio dell’educazione allo sviluppo sostenibile) dell’Unesco con l’evento Città reale e città virtuale di venerdì 13 novembre mattina. E’ l’occasione per illustrare e mettere a confronto esperienze, saperi, strategie e tecnologie per una cittadinanza responsabile. Il convegno si svolge presso la Fast di Milano in p. Le Rodolfo Morandi 2. La partecipazione è libera; è consigliabile la registrazione tramite la scheda. La prima parte dell’incontro affronta alcune tematiche di ampio respiro da considerare per la costruzione della città sostenibile: cultura, arti e mestieri, tecnologie della comunicazione e dell’informazione, esperienze a livello internazionale. Seguono le presentazioni di casi reali, a conferma della fattibilità del progetto. Il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (Dess) 2005-2014 è una grande campagna lanciata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare giovani e adulti di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta. L’iniziativa vuole valorizzare il ruolo dell’educazione, e più in generale degli strumenti di “apprendimento” (istruzione scolastica, campagne informative, formazione professionale, attività del tempo libero, messaggi dei media, …) nella diffusione di valori e competenze orientati allo sviluppo sostenibile. Per l’edizione 2009, che si svolge dal 9 al 15 novembre, il Comitato italiano Unesco (Cni) Dess propone il tema della Città e della Cittadinanza. La manifestazione ha lo scopo di sviluppare negli individui come nelle imprese capacità operative e di azione responsabile finalizzate ad una città ecologica e solidale, fondata su nuovi stili di vita, improntati su una cittadinanza consapevole e partecipata. Citta’ Reale E Citta’ Virtuale convegno, 13 novembre 2009 e-mail a ivana. Marin@fast. Mi. It o via fax al n. 02. 782485 .  
   
   
COMO: CONVEGNO ASSOCIAZIONE COMETA  
 
Milano, 10 novembre 2009 - L´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, interverrà ieri pomeriggio, su delega del presidente Roberto Formigoni, al convegno internazionale "Istruzione e formazione professionale: il caso ´Scuola Oliver Twist´ - Educare per educarsi", che inizierà alle ore 16. 30 e si concluderà alle ore 19. 00 con un intervento del ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. Promosso da Fondazione Oliver Twist, Fondazione Cometa e Fondazione per la Sussidiarietà, il convegno vuole proporre una riflessione a partire dal concreto esempio dell´esperienza educativa di Cometa Formazione, fortemente condivisa da scuola, impresa e famiglia, alla luce dei risultati dell´indagine realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà sugli esiti formativi della scuola Oliver Twist. Ai lavori del convegno interverranno, tra gli altri, anche Lester M. Salamon, docente alla Johns Hopkins University, e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. .  
   
   
SOLO DUE ADESIONI IN ALTO ADIGE ALLO SCIOPERO NAZIONALE DELLA SCUOLA  
 
Bolzano, 10 novembre 2009 - Adesione pressochè nulla allo sciopero contro le misure adottate dal Governo nel settore dell´istruzione. La protesta indetta a livello nazionale contro le misure decise dal Governo nel settore dell’istruzione non ha riscosso successo in provincia di Bolzano. Infatti ieri solo due docenti si sono astenuti dal lavoro in Alto Adige. Questo emerge dai dati forniti dalle Intendenze scolastiche dei tre gruppi linguistici. Le due astensioni dal lavoro si sono verificate nelle scuole di lingua tedesca. .  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO: DA REGIONE UMBEIA AIUTI A FAMIGLIE DISAGIATE  
 
Perugia, 10 novembre 2009 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’istruzione Maria Prodi, i criteri per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico 2009/2010 agli alunni delle scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado) dell’Umbria appartenenti a famiglie a basso reddito. Le risorse, che ammontano ad un milione 351 mila euro, sono finalizzate a sostenere le spese delle famiglie per la frequenza (iscrizioni e rette), il trasporto, la mensa e i sussidi scolastici. L’importo delle borse di studio sarà definito dai Comuni entro i seguenti limiti: scuole primarie (ex elementari) massimo 150 euro; scuole secondarie di primo grado (ex medie) 205 euro; scuole secondarie di secondo grado (ex superiori) massimo 360 euro. Beneficiari dell’assegno sono gli studenti delle scuole statali e paritarie residenti in Umbria che appartengono a famiglie con reddito, calcolato con il sistema Isee, non superiore a 10. 632,94 euro. Per essere ammessi alla liquidazione del beneficio, l’importo minimo della spesa sostenuta e documentata deve essere di 51,66 euro. Per quanto riguarda la tempistica: entro il 28 gennaio 2010 scade il termine per presentare la domanda di ammissione ai benefici, entro il 26 febbraio 2010 i Comuni dovranno far pervenire alla Regione il numero degli aventi i requisiti, entro il 19 marzo 2010 la Regione provvederà al riparto dei fondi ai Comuni. Ai Comuni spetterà poi di contattare gli interessati, anche per consentire a chi lo ha scelto di poter usufruire della borsa di studio mediante detrazione fiscale. Il provvedimento e la relativa modulistica verranno pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e nei siti www. Formazionelavoro. Regione. Umbria. It (voce bandi) e www. Regione. Umbria. It (voce bandi). .  
   
   
FORMAZIONE IN ABRUZZO: REGIONE SUPPLISCE ENTI CESSATI O REVOCATI COME IAL-CISL ALLIEVI AVRANNO CERTIFICATI PERCORSI FORMATIVI  
 
L´aquila, 10 novembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Formazione Paolo Gatti, ha approvato una delibera per la modifica del regolamento regionale n. 12/95, introducendo il potere sostitutivo della Regione per il rilascio delle certificazioni di frequenza e profitto agli allievi dei corsi di formazione. Tale intervento normativo nasce dalla volontà di garantire agli allievi il diritto di ottenere una certificazione dei percorsi formativi dei corsi frequentati e autorizzati o finanziati dalla Regione, ovviando all´impossibilità del rilascio dei predetti documenti da parte degli Enti che nel frattempo hanno cessato l´attività formativa o sono incorsi nella revoca dell´accreditamento. "Molti ragazzi abruzzesi - commenta Gatti - si trovano privi di certificazioni per questioni estranee alla loro volontà e al loro impegno dopo un attività formativa svolta in modo corretto. Con questa modifica normativa vogliamo sanare questa evidente stortura che si trascina da tempo e consentire a tanti giovani di poter vantare in modo legale i loro diritti acquisiti e farli valere legittimamente sul mercato del lavoro". La delibera sarà a breve portata al vaglio della Commissione competente prima di passare all´esame del Consiglio regionale. .  
   
   
TRENTO: COME VALUTARE GLI STUDENTI NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO  
 
Trento, 10 novembre 2009 La Giunta provinciale ha approvato nella seduta del 6 novembre la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, contenente il Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti, e le forme di raccordo con la valutazione degli studenti disciplinata dalla normativa statale per l’anno scolastico 2009/2010. Confermate le modalità dell’’anno scolastico precedente con una sola novità per il primo ciclo. Il Regolamento approvato dalla Giunta provinciale riguarda la valutazione degli apprendimenti degli studenti dalla scuola primaria alla secondaria superiore per l’anno scolastico in corso 2009/2010. Vengono confermate anche per quest’anno le stesse modalità in vigore per l’anno scolastico precedente con una sola novità nell’assegnazione dei giudizi sintetici nella scuola del primo ciclo dell’istruzione (ex elementare e media), dove è stato aggiunto il giudizio “discreto” tra il “sufficiente” ed il “buono”, per venire incontro alle richieste del mondo della scuola e per facilitare ulteriormente il raccordo con la valutazione disciplinata dalla normativa nazionale. L’articolo n. 3 del Regolamento approvato oggi dalla Giunta, stabilisce che “gli esiti della valutazione degli apprendimento sono espressi nella forma di un giudizio globale e, per ogni disciplina, nella forma dei seguenti giudizi sintetici decrescenti: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente. ” La tabella di raccordo con la normativa nazionale, dove vige la valutazione in voti numerici risulta pertanto così modificata:
Giudizi Sintetici Voti Numerici
Non sufficiente da 1 a 5
Sufficiente 6
Discreto 7
Buono 8
Distinto 9
Ottimo 10
Restano immutate tutte le altre disposizioni per la valutazione degli apprendimenti nel Primo ciclo (scuola primaria/elementare e secondaria di primo grado/media) in giudizi sintetici, per la valutazione della capacità relazionale all’interno del giudizio globale; per il Secondo ciclo d’istruzione (scuola superiore) con la valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale in voti numerici definiti in decimi usando il numero quattro come votazione più bassa; le disposizioni in vigore sull’organizzazione dei corsi di recupero. Conferma anche dei criteri per ammissione alla classe successiva ed all’Esame di Stato (esame di licenza media nel primo ciclo e “di maturità” delle superiori), e per l’assegnazione dei Crediti scolastici. La versione integrale della delibera si può consultare e scaricare sul portale della scuola trentina www. Vivoscuola. It .
 
   
   
BOLZANO: SETTIMANA UNESCO DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Bolzano, 10 novembre 2009 - Alcune scuole in lingua italiana della Provincia di Bolzano partecipano con proprie iniziative alla "Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2009", promossa dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco Il tema Città e Cittadinanza è al centro dell’edizione 2009 della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco che si svolge dal 9 al 15 novembre con una fitta rete di appuntamenti su tutto il territorio nazionale. Oltre 600 le iniziative in programma (convegni, mostre, laboratori, lezioni, stand informativi, dimostrazioni pratiche, spettacoli, giochi…), realizzate grazie all’ attivismo di tutti quei soggetti, istituzioni, enti locali, scuole, associazioni, università etc. Impegnati a diffondere stili di vita più sani e armoniosi facendo leva sull’“educazione”, intesa nel senso più ampio di istruzione, formazione, informazione, sensibilizzazione e soprattutto cultura. Le attività che animano il programma della Settimana sono rivolte ai giovani come agli adulti, ai singoli come alle collettività, alla società civile come al mondo produttivo e toccano aspetti diversi, ma tra loro strettamente connessi, del nostro vissuto quotidiano: inquinamento, bio-architettura, energia, mobilità, rifiuti, partecipazione, intercultura, legalità, integrazione, consumi… con l’obiettivo comune di sviluppare in tutti i settori della società la consapevolezza e le capacità operative necessarie a costruire una città ecologica e solidale, orientata alla qualità della vita e animata da una cittadinanza responsabile e democratica. In linea con le indicazioni fornite dall’Unesco sull’educazione allo sviluppo sostenibile, anche le iniziative promosse in provincia dalle scuole di lingua italiana non si limitano ad avere carattere episodico, ma si pongono come inizio o parte integrante di percorsi educativi di lunga durata, finalizzati a sviluppare la consapevolezza e le capacità operative e di azione responsabile e a stimolare la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi quali cittadini nei processi di sviluppo di una cultura della sostenibilità. Per il secondo anno consecutivo alcune scuole in lingua italiana della provincia hanno sottoposto i loro progetti in educazione ambientale al vaglio della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco. I 4 progetti approvati, che possono fregiarsi del logo dell´Unesco e della Settimana Dess (Decennio dell´Educazione allo Sviluppo Sostenibile), sono stati proposti dalle seguenti scuole: Istituto Comprensivo Bolzano Iv: Scuola secondaria di I grado "Fermi" con il progetto "Risorsa acqua" - referente prof. Ssa Paola Gaetano • Istituto Comprensivo Merano 1: Scuola secondaria di I grado "Negrelli" con il progetto "Essere cittadini" - referente prof. Ssa Maria Rosa Lombardo • Scuola dell´infanzia "Girasole" (Ii Circolo Didattico Scuola dell´Infanzia) con il progetto "Andar per paesi: differenze tra il vivere in città ed il vivere in paesi" - referente Daniela Simonetti • Scuola dell´infanzia "Hänsel e Gretel" (Ii Circolo Didattico Scuola dell´Infanzia) con il progetto "Educazione stradale: Baby Patente" - referente Marisa Decristofaro. Ulteriori informazioni sulla settimana Dess si possono trovare sul sito www. Unescodess. It dove è possibile scaricare anche il programma delle iniziative a livello nazionale. .  
   
   
SCUOLE DA TUTTA ITALIA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DA CATERPILLAR AI SULUTUMANA PER LA PREMIAZIONE DEL CONCORSO INDETTO DAGLI OSPEDALI DI ANDREA  
 
Milano, 10 novembre 2009 - A Costa Masnaga il 14 novembre si terrà la premiazione del concorso per le scuole "Io il mio diritto alla salute lo vedo così", indetto dal Network di Andrea dell´Age (Associazione Italiana Genitori). I bambini delle scuole materne, elementari, medie e superiori hanno risposto con creatività ed entusiasmo all´appello, preparando disegni, giochi, video, presentazioni multimediali. Sono molti gli elaborati arrivati da Bosisio, Cassago, Alzate Brianza, Torino, Pescara, Correggio e riguardano gli aspetti della salute che stanno particolarmente a cuore ai bambini: con la "valigia della salute"si supera la paura del dolore, la canzone dei pidocchi aiuta a prevenire il problema mentre "l´ambulanza con le ali" supera il traffico cittadino. Negli elaborati emerge una grande voglia di un ambiente pulito e di cibi sani, primo passo indispensabile per garantire il diritto alla salute. E chi meglio di Marco Ardemagni di Caterpillar, programma di culto di Radio 2 noto anche per le sue campagne ambientaliste, poteva presentare la premiazione? La festa, che si terrà presso la palestra delle scuole elementari di Costa Masnaga alle ore 9. 00, sarà animata inoltre: - dai clown del dottor Sorriso, onlus della Fondazione Garavaglia per la qualità della degenza dei bambini in ospedale; - da uno spettacolo con il Soundbeam, il raggio del suono che trasforma il movimento in musica, ad opera dei ragazzi del 1° Padiglione de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini; - dalla musica dei Sulutumana, la band comasca che ha appena composto un brano contro l´influenza e che porta in giro per le piazze spettacoli per i bambini. Ideatori e organizzatori del concorso sono i "Giornalisti per caso", i bambini ricoverati all´Istituto Scientifico "E. Medea" che hanno costituito la prima redazione ospedaliera. Il Premio "Io il mio diritto alla salute lo vedo così" è la tappa finale del convegno "La differenza che vale", una tre giorni sulla qualità della cura negli ospedali pediatrici promossa dall´Irccs "E. Medea" - La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, dall´Ospedale dei Bambini di Brescia e dall´Azienda ospedaliera Regina Margherita - Sant´anna di Torino. L´iniziativa, sostenuta dal Comune di Costa Masnaga, ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Lecco, della Provincia di Como, dell´Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco e di quello di Como Gli Ospedali di Andrea - Il network" Gli Ospedali di Andrea" è una rete di strutture per l´assistenza sanitaria in area pediatrica che operano nelle diverse realtà del Paese, promossa dall´A. Ge. -associazione Italiana Genitori nel 1997. Il network si sviluppa a partire dall´esperienza del Progetto Andrea (dal greco andròs, uomo), che è la realizzazione di un sogno, quello di riportare i bambini e i loro genitori al centro del processo assistenziale. Dottor Sorriso - Dottor Sorriso Onlus opera dal 1996, su iniziativa della Fondazione Aldo Garavaglia, con la missione di rendere migliore la qualità della degenza dei bambini in ospedale. La Fondazione realizza la sua missione avvalendosi di clown professionisti, i Dottor Sorriso, che svolgono la loro attività (clownterapia) all´interno delle strutture sanitarie e degli istituti di riabilitazione, in stretta collaborazione con il personale medico, come parte integrante del programma ospedaliero. Soundbeam - Il Soundbeam (raggio del suono) è uno strumento, basato sulla tecnologia a ultrasuoni, che permette di controllare apparecchi musicali e multimediali attraverso il movimento nello spazio. Il Crams, distributore esclusivo del Soundbeam in Italia, ha attivato una collaborazione con l´Irccs "E. Medea" per un progetto con i bambini disabili. Giornalisti per caso - I giornalisti per caso sono bambini e ragazzi dai 6 ai 28 anni con esiti di tumori cerebrali, traumi cranici o lesioni post-anossiche ricoverati presso l´Irccs "E. Medea" - La Nostra Famiglia. Sono bambini che spesso hanno avuto un prolungato periodo di coma e presentano lesioni plurime. Con l´aiuto delle educatrici e sotto la supervisione dell´équipe di psicologia, mettono in gioco le proprie capacità e le proprie risorse, apportando un contributo originale ed insostituibile alla creazione di un giornalino. Http: //www. Emedea. It - www. Lanostrafamiglia. It .  
   
   
SALUTE, L´UISP PRESENTA "1...2...3...MOSSA!", TERZA FASE DELLA CAMPAGNA PER STILI DI VITA ATTIVI COINVOLTE 40 SCUOLE LIGURI E 2000 ALUNNI  
 
Genova, 10 Novembre 2009 - "Il lavoro portato avanti dalla Regione Liguria sulla prevenzione sta evidenziando dati preoccupanti sull´obesità dei bambini. Nei paesi occidentali i bambini in soprappeso rappresentano il 20%, nella nostra regione il dato sale al 22,2% e la cosa che preoccupa ancora di più è che il 48% delle madri dei bambini in soprappeso ritiene che il proprio figlio non lo sia". Lo ha detto giovedì 5 novembre l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo intervenendo alla presentazione della campagna nazionale Uisp, "Diamoci una mossa" dedicata ai ragazzi delle scuole elementari di tutta Italia e alle loro famiglie per la promozione del movimento e di stili di vita salutari. All´iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il presidente regionale Uisp Alessandro Ribolini e alla responsabile del progetto, Daniela Rossi. L´iniziativa che giunge quest´anno alla quarta edizione ha coinvolto 81. 000 ragazzi delle scuole elementari e 2000 a livello regionale suddivisi in 40 scuole allo scopo di aiutarli a comprendere l´importanza del movimento e a combattere la sedentarietà, attraverso giochi per l´acquisizione di nuovi comportamenti . "Sono grato a Uisp - ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando - di aver scelto Genova e la Liguria per l´avvio del progetto sull´obesità infantile, un problema molto sentito nei Paesi occidentali. A questo proposito il recupero delle attività nell´entroterra ligure che come Regione stiamo portando avanti va proprio nella direzione di un nuovo rapporto con la natura e con i cibi sani". E a proposito di obesità e di comportamenti relativi in Liguria il 33% dei bambini è esposto quotidianamente a Tv o ai videogiochi per almeno tre ore al giorno. E dai dati raccolti risulta che l´abitudine a non consumare frutta e verdura quotidianamente diminuisce con l´aumentare del livello di istruzione della madre. Più basso è il suo titolo di studio, maggiore è la difficoltà a riconoscere lo stato di soprappeso del proprio figlio. .  
   
   
IN REGIONE L´INAUGURAZIONE CON LE TRE UNIVERSITÀ TOSCANE NUOVI ESPERTI PER LA SICUREZZA URBANA, PARTE IL MASTER  
 
 Firenze, 10 novembre 2009 - La sicurezza urbana non ha bisogno di proclami e di improvvisazioni, ma di risorse e di nuove professionalità, come quelle richieste dagli enti locali per promuovere e gestire politiche di prevenzione. È con questa consapevolezza che la Regione Toscana ha deciso di sostenere il Master per “coordinatori delle politiche per la sicurezza urbana” che questa mattina è stato inaugurato a Palazzo Strozzi Sacrati, presente il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e le tre università toscane che hanno organizzato questo percorso formativo. «Con le università di Firenze, Pisa e Siena abbiamo già avviato da tempo un rapporto consolidato di collaborazione per quanto riguarda la formazione in materia di sicurezza urbana – ha sottolineato Gelli – Un percorso che ora, con il primo Master interuniversitario, è arrivato al suo traguardo più significativo dal punto di vista anche delle ricadute concrete. Grazie a questo progetto, infatti, costruiremo figure professionali che le amministrazioni locali potranno immediatamente utilizzare per rendere le nostre città più vivibili, più serene, meno degradate. Tutto questo rappresenta un´ulteriore prova del modo con cui il governo regionale intende lavorare». Il master consentirà di formare 34 coordinatori delle politiche per la sicurezza urbana. Il governo regionale ha contribuito garantendo 3 mila dei 4 mila euro previsti per la quota di iscrizione dei dipendenti degli enti locali. Al termine delle 1. 500 ore di corso è previsto anche un seminario internazionale organizzato dal Forum europeo per la sicurezza urbana per condividere le esperienze maturate in altre realtà europee. .  
   
   
AOSTA: PERCORSO DELLA LEGALITA’ 2009/2010  
 
 Aosta, 10 novembre 2009 - La Presidenza della Regione e l’Assessorato dell’istruzione e cultura comunicano che il prossimo incontro del progetto Percorso della legalità 2009/2010: comunicare la legalità, rivolto agli studenti delle scuole superiori della Valle d’Aosta, avrà luogo mercoledì 18 novembre 2009 alle ore 10. 00 presso il Teatro Giacosa di Aosta. All’incontro, organizzato in collaborazione con il Sindacato Autonomo di Polizia, il Comune di Aosta e la Presidenza del Consiglio regionale, parteciperanno Daniele Marannano - fondatore dell’associazione Addio Pizzo di Palermo -, Massimo Brugnone - referente per la Lombardia del Movimento …e adesso Ammazzateci tutti-. Inoltre è prevista la partecipazione di Pino Maniaci, fondatore di Telejato, emittente televisiva privata di Partinico (Pa), nota principalmente per le sue campagne contro tutte le mafie. Nel corso degli ultimi anni il suo proprietario, Pino Maniaci, e la sua famiglia, hanno ricevute molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi. Gli stessi ospiti interverranno all’incontro-dibattito, aperto al pubblico, sul tema Comunicare la legalità che si terrà martedì 17 novembre alle ore 20,45 nella Biblioteca regionale di Aosta. .  
   
   
BOLZANO: “SICUROPOLI” PER STUDENTI INFORMATI E FUTURI CITTADINI RESPONSABILI  
 
Bolzano, 10 novembre 2009 - È stata avviata nei giorni scorsi presso la sede dell’Inail, in viale Europa, a Bolzano un’interessante esperienza organizzata in collaborazione con il Museo dei Bambini di Milano e denominata “Sicuropoli”. Si tratta di un percorso di gioco per bambini da 5 a 12 anni nell’ambito del quale i bimbi sono invitati a svolgere un ruolo attivo per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni nell’ambiente domestico. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha visitato questa mattina, presso la sede dell’Inail, in via Europa a Bolzano, il percorso di gioco denominato “Sicuropoli”, organizzato per le scuole elementari in collaborazione con il Museo dei Bambini di Milano. Guidato dal direttore provinciale dell’Inail, Robert Pfeifer, e dalla presidente del Museo dei Bambini, Mariella Bottino, l’assessore Tommasini ha potuto apprezzare l’allestimento del percorso di gioco che punta a sensibilizzare i bambini tra i 5 ed i 12 anni verso la sicurezza nell’ambiente domestico. Attraverso questo percorso ha sottolineato Mariella Bottino, si vuole educare i giovani alla sicurezza nell’ambito domestico per vivere e lavorare sicuri domani. Con apposite installazioni ed esempi pratici i bambini sono invitati ad alzare il livello di attenzione e divengono soggetti attivi per proporre soluzioni pratiche da adottare in famiglia ed a scuola. Lungo il percorso vengono riprodotte situazioni usuali a casa e per la strada nell’ambito delle quali le classi sono invitate a svolgere un avvincente caccia al tesoro. I bambini divisi in squadre e seguiti da animatori specializzati sono invitati ad esplorare il percorso, ad identificare e valutare le situazioni di rischio, a scoprire come evitare possibili pericoli. Inoltre in un laboratorio i piccoli “esperti in antinfortunistica” possono costruire strumenti idonei a prevenire i rischi. La metodologia adottata dagli operatori del Museo dei Bambini è quindi quella dell’esperienza diretta e del gioco per familiarizzare i bambini con il concetto di rischio, di sensibilizzarli sull’importanza della prevenzione degli infortuni e soprattutto avvicinarli a questi temi in modo sereno e giocoso. “Sicuropoli” rimarrà aperto presso la sede dell’Inail sino all’11 dicembre e sinora si sono prenotate per le visite guidate, rileva il direttore provinciale Robert Pfeifer, 78 classi delle scuole elementari della provincia (67 di lingua italiana ed 11 di lingua tedesca) per un totale di 1730 alunni e 156 insegnanti. Il direttore dell’Inail sottolinea la valenza molto positiva dell’iniziativa che mira a sensibilizzare i giovani alle tematiche della prevenzione degli infortuni e dell’attenzione verso i possibili rischi. “Sicuropoli” viene promossa a livello nazionale dall’Inail già dal 2003 e sinora vi hanno preso parte oltre 50. 000 alunni delle scuole elementari. Al termine dell’esperienza ai bambini viene consegnato un vero e proprio “Passaporto per la prevenzione” a testimonianza del suo “percorso di crescita nei valori culturali e sociali della sicurezza e della salute: da studente informato a cittadino responsabile”. Il vicepresidente Tommasini ha seguito brevemente nel corso della mattinata l’esperienza di due classi delle scuole “Don Milani” di Laghetti di Egna e si è congratulato con gli organizzatori per gli aspetti particolarmente innovativi dell’iniziativa che mira a formare dei cittadini attivi e consapevoli, anche nel campo della prevenzione. .  
   
   
I CAMBIAMENTI ARCHITETTONICI, URBANISTICI E SOCIALI DELLA CITTÀ DI FOLIGNO TRA OTTO E NOVECENTO CONFERENZA PER LE SCUOLE SUPERIORI DI FOLIGNO  
 
Foligno, 10 novembre 2009 - Una mattinata di studio, ma soprattutto un’occasione per gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori per approfondire come, quando e perché è mutata l’immagine complessiva del centro storico di Foligno. L’opportunità è offerta dalla conferenza ““I cambiamenti architettonici, urbanistici e sociali della città di Foligno tra Otto e Novecento” promossa per domani, martedì 10 novembre, alle ore 10. 30, nella sala conferenze di palazzo Trinci dall’associazione Pro Foligno in collaborazione con l’assessorato all’associazionismo e cooperazione sociale, rapporti con le scuole, iniziative per la pace e per la memoria del Comune di Foligno e l’associazione “Orfini Numeister”. Relatori saranno la presidente della Pro Foligno Ambra Cenci, l’assessore all’associazionismo Rita Zampolini, la presidente della Orfini Numeister Rita Marini e il giornalista Giovanni Bosi, autore del libro “Foligno, una stagione. La città tra Otto e Novecento” (edizioni Orfini Numeister). Sarà lui, attraverso la presentazione di immagini, disegni, progetti e testimonianze dei giornali dell’epoca, a condurre gli studenti attraverso centocinquanta anni di modifiche urbanistiche, edilizie, politiche, sociali e culturali. All’iniziativa parteciperanno l’Istituto Tecnico per Geometri “Leonardo da Vinci”, il Liceo Classico, il Liceo Scientifico “Marconi”, il Liceo Pedagogico e l’Istituto professionale per il turismo; ai dirigenti scolastici l’associazione Orfini Numeister donerà una copia del libro per le biblioteche scolastiche. “Scopo dell’incontro – sottolinea la presidente della Pro Foligno, Ambra Cenci - è quello di stimolare l’approfondimento storico, artistico e culturale dei cambiamenti avvenuti nel cuore di Foligno, ma anche di stimolare l’osservazione visto che la città è come un essere vivente che cresce, si modifica, si evolve. L’occasione della pubblicazione del libro di Bosi ci dà la possibilità di percorrere nuovi sentieri di conoscenza grazie alla quantità di dati e notizie che ha reso disponibili con criteri scientifici”. L’idea è anche quella di sollecitare una sorta di “trekking urbano” nel centro storico per soffermarsi ad osservare ciò che è cambiato spingendo i ragazzi a documentare anche fotograficamente la città in cui vivono, in un’ottica di conoscenza e valorizzazione. Si potrà proporre l’“adozione” di una strada del centro storico, nel senso di effettuare ricerche ed approfondimenti sul suo contesto, sui suoi cambiamenti, sulle antiche attività commerciali ed artigianali che vi si svolgevano, su un’eventuale rilievo tecnico degli edifici che vi si affacciano, allo scopo di approfondirne la storia e guardare/vivere questi scorci di città con maggiore cognizione. All’incontro di martedì potrà partecipare anche la cittadinanza. .  
   
   
NUOVA SEDE CONSERVATORIO DI UDINE  
 
Udine, 10 novembre 2009 - Il Conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine dispone da ieri di nuovi ampi spazi. Sono stati infatti completati e consegnati, con 5 mesi e mezzo di anticipo sui tempi previsti, i lavori del quarto lotto, ubicati nella parte centrale dell´ex tribunale, nel centro del capoluogo. I lavori, che hanno comportato un investimento di 4. 255. 000 euro (finanziamenti statali e regionali), hanno interessato il piano terra ed il primo piano dell´edificio. In totale sono state ricavati 10 aule didattiche, l´ingresso principale, spazi comuni, un punto di ristoro e l´aula insegnanti. Nel corso della cerimonia è stato sottolineato come "la cittadella della musica" sia diventata reale grazie alla collaborazione instaurata tra le istituzioni. In merito alla consegna della nuova sede, il consigliere regionale Paride Cargnelutti - che ha portato ai presenti i saluti dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Renzo Tondo ed Edouard Ballaman e dell´assessore all´Università e Ricerca Alessia Rosolen -ha sottolineato il buon impiego delle risorse. Nell´occasione, l´assessore Rosolen ha successivamente sottolineato come il conservatorio udinese abbia potuto accedere per la prima volta, grazie all´inserimento nell´elenco dei soggetti beneficiari dei contributi ex legge regionale 28 dicembre 2007, ai contributi per gli interventi edilizi. Ricordando inoltre come dal 2009 i conservatori di musica possono utilizzare i contributi ex legge regionale 17/2008, riguardanti la realizzazione di progetti, interventi ed iniziative di carattere scientifico-culturale, l´assessore Rosolen ha nel contempo evidenziato come il contributo regionale per l´attività istituzionale dei conservatori di Udine e Trieste sia stato elevato da 350 a 430 mila euro (con un aumento di 40 mila euro per ente). L´inaugurazione - alla quale sono intervenuti il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il rettore Cristiana Compagno, il vescovo Andrea Bruno Mazzoccato, gli assessori Elena Lizzi ed Maria Grazia Santoro, la presidente ed il direttore del Conservatorio, Maria D´aronco e Franco Calabretto - si è conclusa con un breve, ma significativo momento musicale. .  
   
   
UMBRIA, SCUOLA PER L’INFANZIA: 2,7 MLN DA GIUNTA REGIONALE PER PROGRAMMA 2009  
 
Perugia, 10 novembre 2009 - La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore Maria Prodi, il programma annuale 2009 del sistema integrato dei servizi socioeducativi per la prima infanzia e (compreso all’interno di questo) il piano di ripartizione dei contributi ai Comuni per la gestione degli asili nido, per l’anno scolastico 2008/2009. Si tratta in totale della somma di 2. 725. 953 euro. La maggior parte di essa, pari a 1. 905. 953euro, sarà utilizzata per il finanziamento dei nidi comunali o convenzionati. Altre risorse saranno destinate al finanziamento di servizi pubblici e privati per la prima infanzia (645mila euro) e alla sperimentazione didattica (175mila), all’interno della quale è compreso anche il sostegno al “nido” dello stabilimento Nestlè di Perugia, costituito su iniziativa concordata tra Regione, Comune e impresa. L’inserimento di bambini disabili all’interno dei nidi è stato riconosciuto con il contributo di 2. 500 euro a bambino. In Umbria, al 1 gennaio 2008, la popolazione 0/36 mesi era pari a 23. 743 unità. Il sistema pubblico/privato è stato in grado di accogliere 6. 791 bimbi, pari ad una percentuale del 28%, di gran lunga superiore alla media nazionale che è del 12. L’umbria è vicina, fanno notare gli Uffici della Regione, agli obiettivi della Conferenza internazionale di Lisbona sull’infanzia, che prevede una “copertura” del 33% del fabbisogno di asili e servizi per i primissimi anni di vita. In Umbria, nell’ambito del Piano straordinario 2007/2009, sono stati realizzati 574 nuovi posti “nido”, mentre in 56 asili è stato allargato l’orario di servizio. Nove asili che prima potevano accogliere bimbi soltanto a partire dai 12 mesi di età, sono ora aperti ai neonati. L’ulteriore sviluppo e ampliamento dei servizi socioeducativi è il primo obiettivo del programma 2009 che punta inoltre al consolidamento di quelli esistenti e delle sperimentazioni avviate. “L’offerta umbra di servizi e strutture per la prima infanzia ha detto l’assessore Prodi – è di gran lunga superiore a quella nazionale e si avvicina agli obiettivi europei e internazionali più avanzati. Su queste strada intendiamo continuare, nonostante le restrizioni finanziarie. Un sistema educativo affidabile ed efficiente, per la maggior parte pubblico, che liberi la donna da una parte delle spesso soverchianti incombenze ‘domestiche’, è utile al benessere della famiglia e indispensabile alla ‘liberazione’ della figura femminile. Ed è – ha concluso Prodi – utile anche alla salute e alla formazione del piccolo individuo”. .  
   
   
LAVORO FVG: A SCUOLA LA CULTURA DELLA SICUREZZA  
 
Trieste, 10 novembre 2009 - Dopo anni di primati negativi, nel 2008 il Friuli Venezia Giulia registra un calo del 7,6 per cento di incidenti sul lavoro. "E´la più consistente diminuzione percentuale tra le regioni italiane e registriamo il dato con soddisfazione" ha detto oggi il direttore regionale dell´Inail, Antonio Traficante, aprendo, il 6 novembre, a Trieste la giornata dedicata dall´Istituto alla presentazione del suo rapporto annuale, ma è anche la conferma, ha notato l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic, dell´importanza della collaborazione avviata sul tema dalle istituzioni. "L´inail può essere sempre più il punto di riferimento di questa collaborazione" ha detto Kosic, ricordando alcune tappe importanti del lavoro fatto finora per garantire la prevenzione attraverso un´azione di formazione culturale e per assicurare, come è stato fatto attraverso il protocollo sottoscritto con le Procure della Repubblica, la salvaguardia dei diritti del lavoratore infortunato. Kosic ha rimarcato l´importanza di una sensibilizzazione pressoché quotidiana sulla necessità di un corretto approccio al tema, insistendo sull´opportunità di proporre e lanciare progetti che incrementino la cultura della sicurezza partendo da dati concreti ed un´analisi scientifica della situazione. "Ringrazio l´Inail per l´impegno e la sensibilità con cui ha saputo rivolgersi ai giovani" ha detto a sua volta l´assessore al Lavoro, Università, Ricerca e Politiche giovanili Alessia Rosolen, sottolineando l´importanza di affrontare nelle scuole il tema della sicurezza sul lavoro. "Stiamo mettendo in piedi, con L´inail ed altre direzioni regionali, alcune attività che serviranno a proseguire sulla strada, fatta di prevenzione, reinserimento e risarcimento, della cultura della sicurezza" ha confermato Rosolen, ricordando l´allarme lanciato un anno fa, quando la crisi fece temere che questo percorso, costruito con tanto impegno, venisse interrotto per mancanza di risorse. "I risultati ottenuti dimostrano che non è stato così", ha rilevato l´assessore Rosolen, ricordando che la Regione ha previsto periodi di formazione alla sicurezza per i cassintegrati, in modo da utilizzare un periodo di sospensione dal lavoro per aumentare la conoscenza dei lavoratori su loro doveri e sui loro diritti in proposito. "La sicurezza inizia con la cultura trasmessa alle nuove generazioni anche grazie al coraggio di usare, come ha fatto l´Inail, nuovi sistemi di comunicazione", ha notato l´assessore Rosolen, riferendosi alla lezione-spettacolo di Paolo Vergnani "Sicuri da morire" organizzata nell´ambito della manifestazione odierna ed ai progetti che hanno coinvolto gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia. Nel corso della mattinata sono stati infatti premiati con cinque borse di studio i giovani che hanno partecipato al V Concorso Inail-miur con lavori sul tema della sicurezza e della salute negli ambienti di vita, studio e lavoro. .  
   
   
POLITICHE GIOVANILI FVG: NUOVO DDL SULL´´AUTONOMIA DEI GIOVANI  
 
Trieste, 10 novembre 2009 - Con l´obiettivo di migliorare la situazione dei giovani in Friuli Venezia Giulia, la Giunta regionale ha varato oggi, in via preliminare e su proposta dell´assessore regionale al Lavoro, Università, Ricerca e Politiche giovanili Alessia Rosolen, un disegno di legge che, in nome dell´effettiva autonomia di questa parte della popolazione, le restituisce un ruolo attivo nell´ambito della comunità regionale senza creare peraltro sovrapposizioni di competenze. "Oggi - spiega l´assessore Rosolen - nelle leggi regionali dello sport, dell´università, del diritto allo studio, della formazione, della salute, della cultura, della sicurezza e della famiglia ci sono norme sparse a favore delle associazioni giovanili e dell´attività dei giovani, norme che non hanno però alcuna organicità". "Lo strumento che proponiamo e che, dopo il vaglio del Consiglio delle Autonomie, inizierà il suo iter per l´approvazione dell´Aula consigliare - continua l´assessore - punta alla creazione di istituti che diano ai nostri giovani strumenti adatti a sostenerne l´autonomia e contribuiscano ad indirizzare le loro scelte verso soluzioni che li aiutino a diventare cittadini attivi mediante l´assunzione di responsabilità personali e collettive". Casa, lavoro, professioni, imprenditoria, formazione, sviluppo di talenti personali, progetti socioculturali ed artistici, partecipazione alla vita politica e superamento del disagio sono tutti temi che l´articolato affronta perché, dice l´assessore, "riteniamo sia compito della Regione programmare e coordinare gli strumenti utili alla loro autonomia, strumenti che vanno condivisi con il territorio ed i giovani stessi". Suddiviso in 10 Capi e 34 articoli, il Ddl ha il suo "muro portante" nel Capo Iv, incentrato proprio su tali strumenti. Autonomia abitativa, interventi nel settore del lavoro a garanzia di una sostanziale indipendenza, diffusione della cultura dell´autonomia delle professioni con azioni a favore dello start-up d´impresa, sostegno alla creatività e all´evoluzione sociale e culturale sono altrettanti momenti salienti di questa parte dell´articolato. Un documento normativo che entra nei particolari e nel complesso non trascura alcun aspetto della partecipazione dei giovani alla vita attiva del Friuli Venezia Giulia, compreso il loro accesso alla politica "al fine di incrementarne - nota Rosolen - il senso di appartenenza alla comunità regionale". . .  
   
   
PRESENTATI A PERUGIA PIANO TRIENNALE EDUCAZIONE SVILUPPO SOSTENIBILE E SETTIMANA NAZIONALE UNESCO  
 
Perugia, 10 novembre 2009 - Sviluppare e rafforzare sinergie per raggiungere gli obiettivi del Decennio Onu dedicato allo Sviluppo Sostenibile, coinvolgendo le tre dimensioni dell’educazione (formale, informale, non formale), i 23 “Cea” (Centri di educazione ambientale) del “Cridea” dell’Umbria e le Agende 21 locali. Sono queste le linee del Piano d’azione triennale per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile (Pass 2009-2011), presentato dall’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini nel corso di una conferenza-stampa che si è tenuta il 6 novembre a Perugia, durante la quale è stato illustrato anche il calendario delle iniziative promosse dalla Regione Umbria nel quadro della Settimana Nazionale Unesco per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile, quest’anno dedicata al tema “Città e Cittadinanza”. All’incontro erano presenti Paolo Camerieri, per il “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documentazione e l’educazione ambientale) e Giampiero Frondini, presidente del Teatro Stabile di Innovazione “Fontemaggiore”. Il “Pass” (già finanziato dalla Giunta regionale per la prima annualità con circa 440mila euro e realizzato in attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Commissione Nazionale Italiana Unesco e la Regione Umbria) conferma, ha detto Bottini “quanto la Giunta sia impegnata su temi decisivi come l’ambiente e la creazione di un rapporto corretto tra cittadini e territorio. Parlare di sviluppo sostenibile - ha aggiunto - significa fare cultura, formare e informare, diminuire gli squilibri tra popoli e persone, occuparci di benessere non solo delle attuali generazioni, ma anche di quelle di domani”. Tra gli appuntamenti della “Settimana Unesco” (9-15 novembre) sono previsti rappresentazioni teatrali al teatro Bertold Brecht di San Sisto a Perugia (“Capitano Uncino, Peter Pan e l’Isola che c’è”), un convegno al Salone d’Onore di Palazzo Donini (“Cittadinanza e partecipazione”), promosso dalla Regione e dalle Province di Perugia e Terni, una tavola rotonda (“Nella scuola nasce e cresce la cittadinanza attiva”) organizzata presso la sala del Consiglio provinciale di Perugia nell’ambito del concorso sulla tutela ambientale rivolto alle scuole secondarie di Ii grado dell’Umbria. Durante tutto il periodo, nelle piazze principali di Perugia e Terni, saranno allestiti punti informativi gestiti dal “Cridea”. Per ulteriori informazioni sul programma: www. Cridea. It .  
   
   
FORMAZIONE ED EDUCAZIONE PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELL´UMANITÀ DOLOMITI PAESAGGIO E VIVIBILITA´ IN UN BENE UNESCO: UN CONVEGNO VENERDI´ 13  
 
Trento, 10 novemrbe 2009 - Si svolgerà in Sala Depero nel Palazzo della Provincia autonoma di piazza Dante il convegno voluto dall´assessore agli Enti locali Mauro Gilmozzi per proporre una riflessione condivisa sul significato di gestione di un Bene patrimonio dell´Umanità. Ad aprire i lavori alle 9 e 15 di venerdì prossimo 13 novembre il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai e lo stesso assessore Mauro Gilmozzi. Il seminario è promosso dall´assessorato all´Urbanistica in collaborazione con Trentino School of Management. Sono due le sessioni del convegno "Dolomiti, Paesaggio e vivibilità in un Bene Unesco" rivolto a tutti i soggetti del territorio e in particolare agli amministratori, operatori dei parchi e dei musei, istituzioni scolastiche, soggetti di promozione turistica, associazioni ambientalistiche e culturali e ai responsabili delle altre 4 province su cui insistono le Dolomiti. "Per la cultura e il governo del paesaggio" è il titolo della sessione del mattino e quattro sono le riflessioni proposte; nell´ordine da Ugo Morelli della Scuola di governo del territorio e del paesaggio, da Engelbert Ruoss dell´ufficio regionale Unesco per la scienza e la cultura in Europa, da Massimo Venturi Ferriolo del Politecnico di Milano e da Giuseppe Scaglione dell´Università di Trento. La sessione pomeridiana "Progettazione e formazione per il paesaggio come spazio di vita" ha in calendario gli interventi di Matteo Caroli dell´Università Luiss di Roma, di Gian Piero Quaglino dell´Università di Torino, di Beat Ruppen della Fondazione Jungfrau/aletsch (altro Bene naturale Unesco) e di Cesare Micheletti consulente per la candidatura del progetto Dolomiti Unesco. Due i moderatori per le sessioni: al mattino Franco De Battaglia, al pomeriggio Gianpaolo Carbonetto. Il seminario ha come obiettivo quello di favorire una partecipazione consapevole alle responsabilità di gestione di un Bene patrimonio dell´Umanità. L´incontro pone alla riflessione di tutti i soggetti che vivono nel territorio l´importanza della formazione e dell´educazione per una gestione consapevole del Bene - .  
   
   
AMBIENTE: APRE A MILANO LA SETTIMANA UNESCO PER L’EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Milano, 10 novembre 2009 - Si è svolto ieri il convegno inaugurale della settimana Unesco sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (Dess), in programma dal 9 al 15 novembre. Al convegno d’apertura hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente del Comune di Milano Edoardo Croci, l’assessore all’Educazione del Comune di Monza Pierfranco Maffè, il dirigente della Struttura Informazione Ambientale della Regione Clelia Boesi. “L’educazione ambientale – ha detto Croci – è un tema importante che il Comune di Milano sta sviluppando in diversi ambiti come dimostrano i vari progetti realizzati in collaborazione con le scuole e le università”. Al convegno di oggi è stata annunciata la firma di un protocollo tra la Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco e la Regione Lombardia relativo al Decennio Onu dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. All’iniziativa aderirà anche il Comune di Milano, mettendo a disposizione le esperienze più significative. “L’adesione del Comune di Milano al Protocollo Unesco - Regione Lombardia - ha aggiunto l’assessore - testimonia la volontà dell’Amministrazione di collaborare al piano per l’educazione allo sviluppo sostenibile facendo rete anche con le altre istituzioni”. Nel corso del suo intervento, Croci ha illustrato le azioni già avviate dal Comune in materia di educazione ambientale: dal protocollo siglato con le università milanesi, che promuove iniziative a favore della mobilità sostenibile come il bikesharing, il carsharing e il carpooling, all’iniziativa ‘Pedibus’ che incentiva i genitori ad accompagnare i propri figli a scuola a piedi seguendo percorsi sicuri. Anche Fondazione Cariplo ha avviato diverse iniziative che hanno visto la collaborazione dell’Assessorato alla Mobilità, Trasporti e Ambiente: “ambientiamoci” che prevede corsi di educazione ambientale per le famiglie e “carpooling at school” in cui le famiglie condividono le proprie auto per portare i bambini a scuola. .  
   
   
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA RICERCA SUL CLIMA SVOLTA NELL´ARTICO,  
 
 Bruxelles, 10 novembre 2009 - Il consorzio del progetto Damocles ("Developing arctic modelling and observing capabilities for long-term environmental studies") e la direzione generale della Ricerca della Commissione europea organizzano un simposio scientifico e politico che si terrà dal 10 al 12 novembre a Bruxelles, in Belgio. Con il titolo "The Arctic climate system, its present status, future evolution and potential impacts", il simposio intende descrivere le sfide scientifiche e tecnologiche a breve termine per favorire la comprensione del sistema climatico terrestre. Sono previste otto sessioni plenarie per le tre giornate della conferenza: la criosfera artica; bilancio della circolazione, energia e acqua dolce nell´atmosfera e negli oceani; processi fisici su piccola scala e la loro rappresentazione nei modelli climatici; previsioni operative e ri-analisi nell´Artico; nuove tecniche di osservazione; "Dalle spedizioni alla messa in rete. Come integrare il lavoro sul campo in una rete specifica sostenibile?´ prevedibilità su scala sinoptica, stagionale, decadale e climatica; "Proiezioni del futuro clima dell´Artico e le ripercussioni sul ciclo del carbonio, l´ecosistema e la società umana". Http://www. Damocles-eu. Org/meetings_and_events_40/invitation_to_symposium_ the_arctic_climate_system_its_present_status_ future_evolution_and_potential_impacts. Shtml .  
   
   
NUOVE ASSUNZIONI IN ARPAL 47 TECNICI IN TRE ANNI, I PRIMI BANDI A NATALE  
 
Genova, 10 Novembre 2009 - Nuove assunzioni all´Agenzia Regionale per l´Ambiente, dopo la recente stabilizzazione di 92 precari (70% laureati). La Regione Liguria ha autorizzato 19 posti per il 2009, e i primi bandi di concorso verranno pubblicati entro metà dicembre. Il programma completo del prossimo triennio, solo per stabilizzare le attività, prevede ulteriori 28 assunzioni, 14 nel 2010 e 14 nel 2011 ed è stato confermato dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando con l´assessore all´Ambiente Franco Zunino nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della giunta. I 19 posti di quest´anno comprendono un ingegnere, quattro biologi, quattro chimici, sette ingegneri per la salute e la sicurezza sul lavoro, un fisico e due amministrativi. "Cerchiamo solo persone in gamba, specializzati in materie tecniche e scientifiche che diano un´ulteriore accelerata al nostro lavoro sul territorio. In un periodo difficile, offriamo un impiego e una prospettiva di lavoro in Liguria", spiega il direttore generale di Arpal Bruno Soracco. "Abbiamo bisogno anche di chimici, biologi, fisici e amministrativi, tutto senza ulteriore aggravio di costi grazie al contenimento della spesa e alla creazione di poli di eccellenza nei laboratori dei dipartimenti. "Arpal - conclude Soracco - è ente tecnico che non vuole farsi trovare impreparato dalle richieste del territorio. E´ indispensabile, però, il supporto costante delle altre istituzioni". .  
   
   
AMBIENTE FVG: COMPITI CORPO FORESTALE REGIONALE  
 
Martignacco, 10 novembre 2009 - La Regione Friuli Venezia Giulia dispone di un sistema informatico per il rilevamento delle segnalazioni degli illeciti di carattere ambientale da parte del Corpo Forestale Regionale (Cfr) che è tra i più avanzati d´Italia. Tuttavia, per consentire a tali segnalazioni, che rappresentano la base per la realizzazione del catasto dei siti inquinati in Italia da parte del ministero dell´Ambiente (il quale poi deve fare riferimento anche all´Unione europea per quanto riguarda la classificazione e gli interventi sugli stessi), di essere recepite con esattezza ed efficacia, occorre uniformare il sistema e le procedure informative dell´Amministrazione regionale rispetto a quelle dello Stato. Per aggiornare il Cfr sulle innovazioni in atto in tale contesto, e su un nuovo modello di scheda predisposto dalla Regione, si è svolta il 6 novembre ad Udine Fiere, a Torreano di Martignacco, una giornata di aggiornamento, aperta dall´intervento dell´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, che si è soffermato sul ruolo dei forestali per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione dell´ambiente. Secondo Violino, i forestali, indispensabili "sentinelle del territorio", debbono operare soprattutto nella prevenzione degli illeciti perpetrati ai danni del patrimonio faunistico e forestale, nonchè sull´habitat. E´ dai forestali che si possono conoscere gli elementi utili per verificare il corretto utilizzo delle discariche o si può venire a conoscenza dell´eventuale abbandono doloso di rifiuti nell´ambiente naturale. La banca dati che sarà potenziata con le nuove procedure informatiche, avrà lo scopo di assicurare trasparenza all´operato del Cfr, e alle problematiche legate al rispetto delle nostre ricchezze ecologiche. Essa permetterà, nel contempo, di trasferire all´opinione pubblica l´esatto stato dell´ambiente nel quale viviamo e operiamo. L´assessore Violino, dopo avere espresso apprezzamento per la collaborazione tra le direzioni regionali dell´Ambiente e delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, che sta consentendo l´ottimizzazione del sistema informativo del settore, ha affermato che, nell´impossibilità di provvedere a nuove assunzioni nel Cfr, l´Amministrazione dovrà individuare le priorità operative del Corpo. Priorità che saranno orientate non più principalmente verso la repressione degli illeciti ma dovranno anche prevedere la prevenzione e l´accompagnamento degli imprenditori nelle fasi attuative degli interventi sul territorio. .  
   
   
ACQUA BENE COMUNE, VENDOLA: PER LA PUGLIA UNA SFIDA DECISIVA  
 
Roma, 10 Novembre 2009 - “La battaglia per la pubblicizzazione dell’acqua in Puglia è una sfida decisiva, parente di quella avviata per il ciclo dei rifiuti e le energie rinnovabili. E’ una battaglia che va molto al di là dei confini della disputa politica, da condividere con tutti coloro che hanno a cuore il valore pubblico di un bene che integra il diritto alla vita. Chi vuole aggredirlo finisce per ferire proprio questo diritto”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina a Roma per la presentazione della delibera adottata dalla Giunta lo scorso 20 ottobre e che definisce i principi orientati al concetto di acqua come bene comune. “Siamo di fronte a una grande superstizione liberista che oggi inevitabilmente tocca anche l’argomento acqua” ha aggiunto Vendola, ricordando alcuni precedenti inversioni di rotta adottati a livello internazionale sulla questione gestione delle risorse idriche, come l’acquedotto di Atlanta negli Usa o quello di Parigi, entrambi sottoposti a rimodulazione gestionale in chiave pubblica. “Io non volgio demonizzare il privato” ha concluso Vendola “ma è giusto che un bene pubblico debba essere gestito da un soggetto pubblico”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Fabiano Amati, che ha ricordato come la Regione Puglia abbia deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l’articolo 15 del decreto legge sulle privatizzazioni, già passato in Senato e ora all’esame della Camera e di istituire un tavolo di lavoro composto da membri scelti dalla Regione Puglia e dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, per approntate entro la fine dell’anno una proposta di legge che recepisca i principi contenuti nella delibera del 20 ottobre e che preveda tra l’altro la trasformazione dell’Acquedotto Pugliese da società per azioni a soggetto di diritto pubblico. Alla conferenza stampa hanno partecipato Marco Bersani del Forum dell’Acqua e Margherita Ciervo del comitato pugliese Acqua Bene Comune, insieme al segretario nazionale della Fp Cgil Carlo Podda, il quale ha annunciato per il prossimo 18 novembre uno sciopero generale della categoria funzione pubblica con una manifestazione a Roma, contro il decreto legge del Governo sulle privatizzazioni dei servizi pubblici. .  
   
   
RISORSE IDRICHE: ACCORDO SU COMPETENZA GRANDI DERIVAZIONI ALLA SICILIA  
 
Palermo, 10 novembre 2009 – Transitano alla Regione siciliana le competenze sul rilascio delle concessioni e sull’incasso dei relativi oneri concessori riguardanti le grandi derivazioni di acque pubbliche. E’, in sintesi, l’esito della riunione della Commissione paritetica Stato – Regione svoltasi a Roma il 5 novembre , alla quale ha partecipato il delegato dell’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici Manlio Munafò ed il dirigente del servizio risorse idriche e regime delle acque dell’assessorato Lavori Pubblici Calogero Franco Fazio. La Commissione paritetica, dopo lunga discussione, ha trovato l’accordo sullo schema di decreto legislativo che trasferirà alla Sicilia, al pari delle altre regioni, le competenze sulle grandi derivazioni idriche. L’isola aveva da tempo la competenza sulle acque e sugli acquedotti ma erano escluse le concessioni sulle grandi derivazioni. La riforma del titolo V della Costituzione aveva, però, demandato tali competenze alle Regioni “ordinarie”. In Sicilia, per effetto dello Statuto autonomistico, il passaggio delle competenze non poteva essere automatico e veniva, dunque, rimandato ad un accordo sullo schema di decreto da raggiungere in sede di Commissione paritetica fra lo stato e la Regione. Con l’emanazione, ormai imminente dopo diversi anni di trattative, del decreto legislativo che trasferirà alla Regione le funzioni di concessione di grandi derivazioni di acque pubbliche, si potrà mettere ordine nella materia. “La Sicilia – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati – potrà introitare canoni demaniali fino ad ora incassati dallo Stato, si realizzerà una gestione unica del demanio idrico evitando sovrapposizioni di competenze fra Stato e Regione e si potrà completare l’aggiornamento del piano regolatore generale degli acquedotti siciliani lavoro attualmente in corso ma che mancava delle grandi derivazioni proprio perché di competenza statale”. “L’accordo raggiunto consente inoltre – conclude Beninati – di eliminare una situazione paradossale che si era venuta a creare in base alla quale lo Statuto Speciale della Regione siciliana la poneva in condizione di non esercitare la piena potestà sulle acque demandata, invece, alle regioni a statuto ordinario”. La Commissione paritetica Stato – Regione dovrà, adesso, completare la stesura del documento di accompagnamento al decreto che faccia esplicito riferimento al quadro ed ai principi normativi comunitari e statali in materia di canoni e concessioni. .  
   
   
RETE NATURA 2000, REVISIONE DEI SITI IN PROVINCIA DI PESARO-URBINO. PRIMO PASSO VERSO L``AGGIORNAMENTO DELLA PERIMETRAZIONE.  
 
Ancona, 10 Novembre 2009 - Un primo passo verso la condivisione degli atti che stabiliranno la revisione dei perimetri dei siti previsti da Rete Natura 2000 in Provincia di Pesaro-urbino lo ha compiuto ieri la giunta regionale, adottando un provvedimento che prevede l´individuazione di confini fisici e amministrativi accertati su carta tecnica regionale e l´esclusione delle aree urbanizzate come il centro di Pesaro, alcune aree di Urbino e di altri Comuni. ´Numerosi incontri tra Regione e Amministrazione provinciale di Pesaro-urbino, l´ultimo lo scorso 14 ottobre ´ ha spiegato l´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani - hanno caratterizzato questa fase istruttoria per la revisione dei perimetri dei siti di Rete Natura 2000, il piu` importante strumento della politica dell``Unione Europea per la conservazione della biodiversita`. Si tratta ´ ha aggiunto l´assessore ´ di un percorso per la migliore definizione della Rete gia` esistente ed accolta dal Ministero dell´Ambiente e Tutela del Mare e dalla Commissione Europea, evitando qualsiasi procedura di infrazione. ´ La Commissione Europea, infatti, in merito all´aggiornamento della banca dati di Natura 2000 ha evidenziato che sono accettabili piccole modifiche per correggere errori tecnici o adattare i confini ad elementi del paesaggio; la riduzione del perimetro puo` essere consentita solo se giustificata da errori scientifici dimostrabili, fatti al momento dell´identificazione del sito. ´Contestualmente ´ ha poi evidenziato Amagliani ´ apriremo una seconda fase di concertazione e di verifica partendo dalla Proposta di sostanziale modificazione dei perimetri attuali, presentata dalla Provincia di Pesaro-urbino, proposta che prevede un´inevitabile periodo di approfondimento tecnico-scientifico con il coinvolgimento del Ministero dell´Ambiente e della Commissione Europea, per evitare rischi di infrazione comunitaria. ´ In particolare l´atto approvato oggi prevede modifiche al perimetro della Zps Colle San Bartolo e litorale pesarese, escludendo la zona centrale della citta`; alla Zps Calanchi e praterie aride della media Valle del Foglia sono state escluse le aree urbanizzate di Gadana (Urbino), Casinina (Auditore) e Ca´ Gallo (Montecalvo in Foglia). Per quanto riguarda la Zps Esotici della Valmarecchia e` stato escluso il centro abitato di Novafeltria. (ad´e) La Rete Natura 2000 e` un sistema europeo di aree e zone di protezione speciale funzionale al mantenimento e al ripristino di uno stato di conservazione delle specie e degli habitat gestiti, secondo la legge regionale, da Province, Comunita` montane ed Enti Parco. La Rete Natura 2000 e` stata istituita ai sensi della Direttiva 92/43/Cee "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La Rete e` costituita da Zone Speciali di Conservazione (Zsc) istituite dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (Zps) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/Cee "Uccelli". Nelle Marche la Rete e` realizzata da 109 siti, di cui 80 Sic ( Siti di importanza comunitaria) e 29 Zps, per una superficie complessiva di 136. 888 ettari, tenuto conto delle superfici condivise da Sic e da Zps, pari al 14% della superficie regionale. Delle 109 aree individuate, 11 sono localizzate sulla costa, 17 in ambito collinare e le rimanenti 81 nell``area montana. Nella Rete marchigiana sono stati censiti 51 Habitat di cui 13 sono considerati prioritari dall``Unione Europea per la conservazione della biodiversita` nell``intero continente. La rete si connette ed in parte si sovrappone alle 11 Aree Protette (Parchi e Riserve Naturali) istituite nelle Marche, per un totale di 88. 759 ettari. .  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL PIANO D’AZIONE CONTRO L’INQUINAMENTO  
 
Trento, 10 novembre 2009 - Su proposta dell’assessore all’ambiente Alberto Pacher, la Giunta provinciale ha il 6 novembre approvato il Piano di azione per il contenimento degli inquinanti atmosferici che avrà validità per i prossimi due inverni. Il Piano ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di inquinanti dalle principali sorgenti presenti sul territorio, per migliorare i livelli di qualità dell’aria. A breve termine punta a ridurre gli episodi di inquinamento acuto che si verificano soprattutto nel periodo invernale, mentre a lungo termine si vuole limitare su tutto il territorio provinciale la circolazione dei veicoli Euro0 e dei veicoli diesel Euro1; i veicoli diesel che non montano dispositivi di abbattimento delle polveri; i ciclomotori e motocicli 2 tempi. Nella definizione del Piano d’azione per il prossimo inverno (e quello successivo) si è partiti dalla considerazione che, pur a fronte di un miglioramento osservato negli ultimi due anni in parte dovuto ai provvedimenti di contenimento delle emissioni adottati ed ancora in essere, ma sicuramente anche a condizioni meteorologiche più favorevoli, è necessario mantenere quanto definito nel Piano d’azione concluso il 31 marzo 2009, senza tuttavia la necessità ulteriori provvedimenti restrittivi. I provvedimenti di tipo generale sono previsti per i seguenti comuni: Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Arco, Mori, Ala, Lavis, Levico Terme, Borgo Valsugana, Mezzolombardo, Mezzocorona, Villa Lagarina, Civezzano Aldeno, Volano, Caldonazzo, Roncegno, Isera, San Michele all’Adige, Nago-torbole, Pomarolo, Besenello, Nogaredo, Zambana, Nave San Rocco, Nomi, Calceranica al Lago, Calliano e Novaledo. Il periodo di applicazione andrà dal 16 novembre 2009 al 31 marzo 2010 e dal 1 novembre 2010 al 31 marzo 2011. I provvedimenti saranno emanati dai sindaci e consisteranno nell’introduzione o nell’estensione del divieto di bruciare all’aperto i residui vegetali; nel rigoroso rispetto delle massime temperature negli edifici comunali; nella raccomandazione alla cittadinanza di rispettare rigorosamente i valori massimi consentiti della temperatura all’interno degli edifici; nell’aumento delle attività di lavaggio delle strade, nella pulizia più frequente delle strade, piazzali, marciapiedi, giardini ecc. Il provvedimento di limitazione del traffico, invece, riguarda i comuni con più di quattro mila abitanti: Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Arco, Mori, Ala, Lavis, Levico Terme, Borgo Valsugana, Mezzolombardo e Mezzocorona, ma i provvedimenti di blocco potranno essere adottati, su base volontaria, anche da altri comuni trentini. Il blocco della circolazione potrà essere disposto anche in riferimento a strade provinciali o ex-statali per i tratti che ricadono nel centro abitato, laddove esistono viabilità alternativa o circonvallazioni che possano garantire il flusso veicolare di collegamento o di trasferimento a livello sovracomunale. Per quest’inverno il Piano andrà dal prossimo 16 novembre 2009 al 31 marzo 2010, periodo durante il quale tutti i giorni, escluso il sabato e i festivi, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 16 alle 19 non potranno circolare i veicoli Euro0, i veicoli diesel Euro1, nonché i motocicli e i ciclomotori due tempi. Nel periodo dal 1 novembre 2010 al 31 marzo 2011 le limitazioni previste rimangono le stesse. La delibera prevede anche che il Comune di Trento può disporre l’estensione di queste fasce orarie, in relazione al ruolo baricentrico e di attrazione della città capoluogo. La stessa cosa potranno fare gli altri Comuni interessati in presenza di particolari condizioni determinate dallo specifico livello di attrattività. In collegamento con il Consorzio dei Comuni trentini, gli stessi Comuni potranno costituire un Nucleo operativo di coordinamento per l’eventuale adozione coordinata di ulteriori misure di limitazione della circolazione nel caso di prolungato superamento dei valori limite e delle soglie di inquinamento atmosferico. Il Consorzio dei Comuni Trentini può inoltre richiedere il supporto tecnico ed informativo dell’Agenzia provinciale per i Servizi sanitari e dell’Ufficio previsioni e organizzazione della Provincia. Il Piano oggi approvato è in sintonia e in sinergia con gli interventi delle Regioni e delle Province autonome, fatta salva l’autonomia decisionale delle singole Regioni, e pertanto prosegue le politiche di sostegno e di sviluppo del trasporto pubblico locale; definisce e adotta le limitazioni progressive della circolazione dei veicoli più inquinanti, in modo da accelerare il rinnovo del parco macchine inquinanti e da orientare il mercato nella direzione di tipologie di veicolo a minore impatto; promuove e agevola l’installazione di filtri antiparticolato e di analoghi dispositivi per la riduzione delle emissioni. .  
   
   
ACQUEDOTTO LUCANO: NUOVI BANDI SELEZIONE PUBBLICA  
 
Potenza, 10 novembre 209 - Acquedotto Lucano prosegue l’attività di selezione pubblica per l’assunzione di personale da inserire all’interno della sua Società. Lo rende noto Acquedotto Lucano. Sul sito internet www. Acquedottolucano. It sono disponibili sia i bandi integrali che le domande di partecipazione (entrambi scaricabili) per le selezioni pubbliche, per titoli ed esami, finalizzate all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 5 Geometri (livello 4° del Ccnl del comparto Gas/acqua) e 1 addetto alle operazioni clientela (livello 2° del Ccnl del comparto Gas/acqua). I titoli di accesso richiesti sono: diploma con votazione non inferiore a 54/60 ovvero 90/100 e il compimento del 18°anno di età. Le domande potranno essere presentate entro e non oltre il 7 dicembre 2009. .  
   
   
AMBIENTE IN AMBRUZZO: SERVE ACCORDO PROGRAMMA PER CONSORZIO CIVETA INCONTRO CON ASSESSORE PER AFFRONTARE DIFFICOLTÀ GESTIONALI  
 
L´aquila, 10 novembre 2009 - Un accordo di programma con la Regione che metta fine alla situazione di grave difficoltà in cui si trova il Civeta, il Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti del comprensorio Vastese. Se ne è parlato ieri nel corso di una riunione urgente convocata dall´assessore regionale all´Ambiente, Daniela Stati, negli uffici dell´assessorato a Pescara. L´obiettivo era quello di affrontare con priorità le azioni da intraprendere per risolvere quelle criticità ambientali e gestionali da parte del Civeta, che attualmente impediscono il rilascio dell´autorizzazione della discarica di servizio all´impianto, nonché l´adeguamento alle prescrizioni rilasciate con l´Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale). All´incontro erano presenti i consiglieri regionali Giuseppe Tagliente e Antonio Menna, l´assessore provinciale di Chieti Eugenio Caporrella, il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese e di Cupello, Angelo Pollutri, il Sindaco di Monteodorisio Ernesto Sciascia, rappresentanti delle strutture regionali e provinciali del settore Ambiente e rappresentanti del cda del Consorzio. "La Regione - ha commentato l´assessore Stati - è sempre stata attenta alla situazione del Civeta per risolvere le criticità presenti e pensare al suo sviluppo futuro. E´ una situazione che necessita, tuttavia, di una presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche. Non è più accettabile il tergiversare su adempimenti importanti come l´approvazione del bilancio e del piano di rientro dei debiti che devono essere adottati immediatamente e per questo la Regione ha già chiesto un impegno preciso ai sindaci. Mi sembra che si sia raggiunto con i sindaci del Consorzio una condivisione del percorso da seguire. Lavoreremo su un accordo di programma tra Regione e Civeta che metta finalmente fine a questo rimbalzo di competenze e responsabilità che sta creando allarmismo e confusione con inutili perdite di tempo. Con l´accordo di programma andremo a stabilire, - ha aggiunto l´assessore - in modo chiaro e impegnativo per tutti, le procedure da seguire: l´approvazione del bilancio da parte dei Comuni, le garanzie fideiussorie per i debiti pregressi del consorzio, la rimodulazione delle tariffe. La Regione farà la sua parte con un programma di investimento che risolva le criticità dell´impianto e metta in essere azioni di sviluppo dell´impianto stesso, che ne definiscano le caratteristiche gestionali, come richiesto dai sindaci". .