Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 20 Aprile 2010
MILANO: PATATE E MAIS NEL PIATTO L’OGM EUROPEO ESPERTI A CONFRONTO MARTEDÌ 27 APRILE  
 
A poche settimane dalla Direttiva Europea che autorizza la coltivazione per usi industriali della patata Amflora, Ugis (Unione giornalisti italiani scientifici) ritiene utile convocare scienziati e consumatori per approfondire aspetti favorevoli o contrari alla manipolazione genetica degli organismi. Interverranno: Paola De Paoli Presidente Ugis; Edoardo Boncinelli Istituto Scientifico H. S. Raffaele – Milano; Marcello Buiatti Università di Firenze; Francesco Castellotti Federconsumatori Lombardia; Mario Motto Unità di Ricerca per la Maiscoltura – Bergamo. Moderatore Giovanni Caprara, Corriere della Sera. Martedì 27 aprile 2010 ore 15.30 – 18.30 Fast – Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche Piazzale Rodolfo Morandi 2, Milano Aula Morandi Si prega confermare la propria presenza alla Segreteria Ugis: tel. 02 33611607 fax 02 3314505 e-mail: ugis@agenpress.Com    
   
   
MENO SALE NEL PANE, PROGETTO LOMBARDO PER SALUTE A TAVOLA INIZIATIVA CON PANETTIERI PER RIDURRE RISCHI CARDIOVASCOLARI COINVOLTI GLI ASSESSORATI A SANITA´, COMMERCIO E ISTRUZIONE  
 
Milano - Meno sale nel pane per aiutare a combattere le malattie cardiovascolari. E dare un contributo all´adozione di comportamenti più consapevoli per la salute, che cominciano con l´alimentazione a tavola. E´ questo il senso dell´iniziativa "Con meno sale nel pane c´è più gusto e guadagni in salute", promossa nell´ambito del Tavolo di Filiera Agroalimentare dalla Direzione regionale Sanità, in collaborazione con la Direzione Commercio, Fiere e Mercati e le associazioni di rappresentanza del comparto commerciale - Unione Regionale Panificatori Lombardia, Confcommercio Imprese per l´Italia Lombardia e Confesercenti regionale. Da lunedì 19 aprile circa 130 panificatori, su base volontaria, sperimenteranno per quattro settimane la produzione e la vendita di pane con ridotto contenuto di sale (dal 2% sul totale della farina all´ 1,8%) rispettando gusto, fragranza e qualità. Successivamente questa produzione e vendita sarà estesa a tutti i panificatori lombardi che aderiranno all´iniziativa, contrassegnata dal logo "Guadagnare salute". "La riduzione dell´assunzione di sale con la dieta - ricorda l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - è un obiettivo di salute di estrema importanza: un consumo eccessivo determina un aumento della pressione che a sua volta aumenta il rischio di insorgenza di gravi malattie, come l´infarto e l´ictus". Un progetto che punta, dunque, a dare il buon esempio per una migliore qualità della vita, anche con il coinvolgimento dei settori produttivi in un´ottica di sussidiarietà. "La Lombardia - aggiunge Bresciani - è la prima Regione ad attuare gli accordi nazionali stipulati con le associazioni di rappresentanza dei panificatori nell´ambito del programma ´Guadagnare salute´, promosso dal Ministero della Salute. L´auspicio è che questo progetto, superata la fase sperimentale, si diffonda stabilmente in tutto nostro territorio". "Dalla sottoscrizione del Programma di Lavoro per la tutela del potere d´acquisto dei cittadini lombardi del 9 aprile 2008 - afferma l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - per la cui attuazione è stato istituito il Tavolo della Filiera agroalimentare coordinato dal mio assessorato, sono stati attivati circa trenta progetti per tutelare il potere d´acquisto, promuovere abitudini di consumo consapevoli e la diffusione di prodotti a km zero. Dopo la prima fase sperimentale cercheremo anche di coinvolgere le imprese del comparto industriale tramite la proprie associazioni di rappresentanza in modo da creare una coscienza di filiera". Il progetto coinvolge anche la Direzione Istruzione Formazione e Lavoro e in particolare gli istituti scolastici con i corsi per "addetto alla panificazione e pasticceria". Se il tema della corretta alimentazione è già presente nella quota regionale dei piani di studio del sistema di istruzione e negli standard regionali dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, l´obiettivo - in questo caso - è formare i "formatori" affinché i giovani panificatori acquisiscano specifiche competenze sulla panificazione con quantitativi di sale ridotti e, in generale, sugli stili di alimentazione corretti e la cura nella preparazione di pasti per soggetti affetti da particolari patologie (ad esempio, la celiachia). L´elenco dei panifici che aderiscono alla sperimentazione sarà disponibile da lunedì 19 aprile sui siti delle associazioni di rappresentanza che collaborano al progetto e su www.Regione.lombardia.it (cliccando sulle pagine delle direzioni regionali coinvolte). I negozi aderenti all´iniziativa, inoltre, esporranno all´esterno del punto vendita la locandina illustrativa del progetto per rendere riconoscibile al consumatore la disponibilità del pane a ridotto contenuto di sale.  
   
   
AGRICOLTURA FVG: INAUGURATO SPORTELLO AGEA LA PRIMA DEL GENERE IN ITALIA  
 
Udine - Uno sportello decentrato dell´Agea, l´Agenzia nazionale per le Erogazioni in Agricoltura, che ha sede nel palazzo della Regione, in via Sabbadini, 31, a Udine, per consentire agli operatori del settore primario di risolvere in modo rapido e preventivo le eventuali difficoltà di carattere tecnico e burocratico frapposte all´ottenimento degli aiuti della Ue per il settore primario. Questa struttura, la prima del genere in Italia, è stata inaugurata , 16 aprile a Udine dagli assessori alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino, e alla Pianificazione Territoriale, Federica Seganti. Come ha evidenziato il neo presidente dell´Agea, Dario Fruscio, va a migliorare i servizi e il supporto che la Regione Friuli Venezia Giulia assicura al mondo rurale. Una Regione che è leader in Italia, ha aggiunto Fruscio, anche per l´impiego delle risorse affidatele dalla Comunità europea per destinarle alle aziende agricole. E´ infatti al momento l´unica tra le altre realtà del nostro Paese ad avere speso, ovvero erogato agli aventi diritto, l´intero ammontare dei fondi stanziati dalla Ue per il 2007, 72 milioni di euro. Vi sono invece altre Regioni, ha concluso il presidente dell´Agea, Fruscio, che alla data del 31 dicembre di quest´anno dovranno restituire buona parte dei fondi assegnati dall´Europa. Ma perché uno sportello Agea nel Friuli Venezia Giulia e non un´Agenzia regionalizzata per le erogazioni, come hanno invece fatto, per esempio, le Regioni Veneto ed Emilia Romagna? Come ha spiegato l´assessore Violino, si tratta di una scelta avvenuta dopo un lungo dibattito, motivata dalla volontà di risparmiare i costi che l´avvio di un´Agenzia regionalizzata avrebbe comportato, in termini di risorse umane e informatiche. Uno dei compiti principali dell´Agea, e delle Agenzie regionali, è infatti quello di verificare la rispondenza tra i dati catastali e di produzione comunicati dai titolari delle aziende agricole richiedenti i contributi della Pac (Politica agricola comunitaria) con quelli in possesso dell´Ue, basati su rilievi e foto aeree. Tali aiuti vengono infatti assegnati sulla base della superficie coltivata e del tipo di coltura prescelto. La verifica dei dati avviene in modo capillare e in ciascuna regione italiana, mediante una metodologia che, come hanno esemplificato i vertici dell´Agea (tra essi il direttore Area Coordinamento, Giancarlo Nanni) attua i principi del federalismo. Lo sportello di Udine avrà proprio il compito di sintonizzare le informazioni fornite dagli agricoltori con i parametri comunitari, raccordando anche i Centri assistenza (Caa) attivi a favore degli agricoltori presso le organizzazioni agricole. Il tutto anche tenuto conto, ha specificato Violino, che sul territorio del Friuli Venezia Giulia, accanto al catasto tradizionale esiste quello austroungarico, ancora applicato su una vasta area, e che si riferisce a parametri diversi. Lo sportello dell´Agea si trova al quarto piano del Palazzo della Regione. Vi si potrà accedere inizialmente su prenotazione telefonica. In un primo periodo il personale sarà impegnato nella formazione rispetto alle procedure informatiche del sistema elettronico nazionale, le quali, dovendo offrire risposte omologate e certe dal punto di vista topografico e di certificazione, sono particolari e articolate. Il telefono dello sportello Agea del Friuli Venezia Giulia è 0432 555700. Il telefax 0432 555194. La mail sportello.Agea@regione.fvg.it  
   
   
ALLERTA ALIMENTARE: FARINA BIANCA CINESE ADULTERATA CON CALCE POLVERIZZATA. L’ITALIA AVVII LA PROCEDURA DI ALLERTA ALIMENTARE ATTRAVERSO GLI ORGANI DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER ACCERTARE EVENTUALI CONTAMINAZIONI IN ALTRE SOSTANZE A BASE DI FARINA  
 
La calce polverizzata viene aggiunta agli agenti sbiancanti utilizzati nella farina cinese nel tentativo di tagliare i costi di produzione e aumentare i profitti, i media di Stato cinesi hanno lanciato l’allarme questa settimana. Si ritiene che alcuni agenti sbiancanti ampiamente usati nella produzione della farina contengano fino al 30 per cento di calce polverizzata, una sostanza non commestibile che è stata collegata a problemi di salute. Gli agenti sbiancanti, di solito a base di amido di mais, vengono aggiunti alle farine per abbreviare i tempi necessari per l’imbiancatura. Sostituendoli con i meno costosi e più pesanti tagli di calce, il costo di produzione si abbassa notevolmente. Il consumo di calce polverizzata può causare danni graduali ai polmoni e, infine, all’intero sistema respiratorio. Yuzhong, produttore di additivi alimentari in Rugao nella provincia di Jiangsu, Cina orientale, è sospettato di aver aggiunto 500g (1.1 libbre) di calce polverizzata per ogni 2 kg di agente sbiancante, secondo fonti della società. Il rapporto cita il titolare dell’azienda, Chen, dichiara che la sua azienda era in grado di rivaleggiare prezzi inferiori dell’agente sbiancante di quasi il 20 per cento a causa della pratica di adulterazione. Gli agenti sbiancanti Yuzhong sono venduti a grandi mulini di Jiangsu e Shandong e le province limitrofe di Anhui. La farina è usata soprattutto per fare tagliatelle, gnocchi e panini in Cina, specialmente nel nord. Per questo motivo Giovanni D’agata componente nazionale del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, invita gli enti preposti in Italia ad un maggiore controllo poiché vi è la concreta possibilità di una immissione in filiera di queste farine cambiandone la denominazione o cambiando l’etichettatura o miscellandole alla farina di produzione locale.  
   
   
STOP ALLE COLTIVAZIONI DI MAIS OGM  
 
Il mais geneticamente modificato Mon810 non sarà seminato e l´Italia resta ancora ogm-free. Con le controfirme dei ministri della Salute, Ferruccio Fazio, e dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dello scorso 9 aprile al decreto interministeriale dell´ex ministro dell´Agricoltura e ora presidente del Veneto, Luca Zaia, è stata respinta ´´la richiesta di messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente l´evento Mon 810, formulata dall´Azienda Dalla Libera Silvano´´. Il decreto è stato predisposto e firmato dal ministro Zaia il 19 marzo scorso dopo aver acquisito il parere della Commissione per i Prodotti Sementieri Geneticamente modificati e si è reso necessario dopo la sentenza del Consiglio di Stato che a metà gennaio scorso, accogliendo il ricorso dell´azienda Dalla Libera, imponeva ai ministeri competenti di concludere il procedimento ´´di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais geneticamente modificato già autorizzato a livello comunitario´´ e cioè il Mon810. La Commissione per i Prodotti Sementieri Geneticamente modificati, riunitasi il 18 marzo scorso e composta da due rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, due del Ministero dell´Ambiente e della tutela del territorio e del mare, due del Ministero della Salute, dai rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto, ha espresso parere negativo alla richiesta di messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente l´evento Mon 810, formulata dall´Azienda Dalla Libera Silvano. Pertanto, sulla base delle informazioni rilevate nella richiesta di coltivazione dell´interessato nonché in base alle considerazioni formulate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalle quali è emerso che non vi sono certezze sulla "garanzia della coesistenza" tra colture convenzionali, biologiche e transgeniche, la Commissione ha preso atto che non possono essere previste, come stabilito dall´art.1 comma 2 del dlgs 212/2001, "misure idonee a garantire che le colture derivanti da prodotti sementieri di varietà geneticamente modificate non entrino in contatto con le colture derivanti da prodotti sementieri tradizionali e non arrechino danno biologico all´ambiente circostante tenuto conto delle peculiarità agro-ecologiche, ambientali e pedoclimatiche". La motivazione squisitamente tecnica della contrarietà è quindi nell´assenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni Ogm e coltivazioni Ogm-free, come previsto dalla legge. La sfida per il futuro non è facile, secondo stime delle Nazioni Unite la popolazione mondiale crescerà del 34% e nel 2050 il pianeta si troverà dover sfamare 9,1 miliardi di persone. Secondo alcuni solo gli Ogm possono soddisfare questo bisogno, secondo altri è necessario puntare sulla qualità e sul benessere alimentare di tutti, solo così il mondo potrà salvarsi. Il 2 marzo la Commissione europea ha dato l´autorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, e all´importazione di alcune varietà di mais Gm. Ma in Europa sono solo sei gli stati che hanno coltivazioni Ogm; la superficie totale coltivata ad Ogm nel continente è diminuita del 12% in un anno. La Germania a fine 2008 ne ha vietato la coltivazione.  
   
   
FVG, AGRICOLTURA BIOLOGICA: OPPORTUNITA´´ DI CRESCITA  
 
Udine - La pratica dell´agricoltura biologica rappresenta un ´opportunità di crescita per il settore primario del Friuli Venezia Giulia. In quanto l´offerta di produzioni biologiche è inferiore alla domanda interna della nostra regione. Questo concetto è stato ribadito in occasione dell´affollata tavola rotonda ´Compro Bio? Sì, ma...´, organizzata dalla direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, a Udine, nella sede della Fondazione Crup. Ma, come afferma a tale proposito l´assessore regionale all´agricoltura, Claudio Violino, occorre che l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia si orienti maggiormente verso l´innovazione e i prodotti di qualità certificata perseguendo la strada biologica. Anche nella nostra realtà si sta affermando il modello di agricoltura che tiene conto della multifunzionalità del mondo rurale. Il quale svolge una funzione importante a difesa del territorio. Mentre le aziende si stanno orientando sempre di più verso la compatibilità ambientale, la sostenibilità economica e la sicurezza alimentare. Quest´ultimo modello, per Violino è perseguibile ed espandibile ulteriormente con efficacia nel Friuli Venezia Giulia attraverso il settore biologico. Per questo, come ha specificato il direttore centrale dell´Agricoltura della Regione, Luca Bulfone, l´Amministrazione intende richiedere alla Ue la possibilità di accrescere del 64 per cento i contributi (che attualmente ammontano a 200 euro per ettaro) da assegnare agli agricoltori che nei seminativi utilizzano la prassi colturale biologica. Ciò proprio per motivare ulteriori operatori del settore primario a sposare l´agricoltura biologica. Infatti, attualmente, come ha spiegato Federica Cisilino dell´Inea (Istituto Nazionale Economia Agraria), riprendendo dati in possesso dell´Ersa, nel Friuli Venezia Giulia vi sono 359 aziende che operano nel settore biologico. Settore che sul nostro territorio ha avuto una notevole espansione tra il 2000 e il 2005, quando il numero degli operatori è cresciuto del 75 per cento. Mentre attualmente si è stabilizzato. Risente infatti, come l´intero mondo rurale, sia della crisi economica in atto, che della scarsa redditività alla fonte; problemi ai quali si sommano l´aumento dei costi di produzione e l´incremento dei prezzi dei prodotti bio al commercio. Negli ultimi anni però, sempre in questo settore, si è rafforzata la rete di trasformazione e lavorazione dei prodotti. Per quanto riguarda la superficie destinata all´agricoltura biologica nella nostra realtà, come ha evidenziato Cisilino, essa ammonta attualmente a 3 mila ettari. Rappresenta perciò soltanto il 2 per cento dell´intera Superficie Agricola Utilizzata (Sau) del Friuli Venezia Giulia. Ecco dunque il motivo che spinge la Regione a sostenere lo sviluppo di questo ambito della civiltà contadina. Gli orientamenti produttivi prevalenti dell´agricoltura biologica regionale sono rivolti alle colture foraggere (36 per cento), alla cerealicoltura (18,2 per cento), alle colture industriali (16,7 per cento), alla vitivinicoltura (8,8 per cento), alla frutticoltura (6,5 per cento). Nel corso della tavola rotonda, moderata da Renzo Francesconi, dopo l´intervento dell´assessore provinciale all´agricoltura, Daniele Macorig, il quale ha auspicato che tra le eccellenze del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia vi siano anche i prodotti biologici, sono intervenuti: Ilario Cinello, Carlo Loner, Daniele Mocchiutti - produttori biologici che propugnano la vendita diretta ai consumatori- nonchè rappresentati degli stessi consumatori (Caterina Gottardo) e dei gruppi di acquisto (Giulia Beretta, del Go.gas Tartaruga di Staranzano e Simona Martino, del G.a.s.p. Pedemontana Pordenonese). Si tratta di gruppi di persone che si associano per spuntare prezzi più vantaggiosi nell´acquisizione dei prodotti agroalimentari.  
   
   
L’AUSL DI FERRARA DECIDE PER LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA DEL CASEIFICIO DI SAN BIAGIO I TITOLARI HANNO PROTESTATO NEL FEBBRAIO SCORSO CONTRO LA PROVINCIA  
 
Nel febbraio scorso si erano recati con alcune delle loro pecore davanti alla sede dell’assessorato all’Agricoltura della Provincia. La singolare protesta era stata inscenata da Karin Astenghi e Alessandro Sechi, titolari di un caseificio e allevatori di ovini a San Biagio, con l’accusa che la Provincia avrebbe negato loro i contributi economici richiesti per mandare avanti l’attività. Le spiegazioni date nella circostanza dal dirigente del servizio, Marco Calmistro, non erano riuscite a calmare gli animi dei due allevatori, convinti di avere subito un torto. Ora dal direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Ferrara, Orazio Buriani, arriva il provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa del caseificio, la cui notifica agli interessati è avvenuta l’8 marzo scorso. La decisione di “sospensione immediata dell’attività del caseificio” è stata presa “fino al ripristino delle minime condizioni igienico-sanitarie e strutturali – scrive il direttore del dipartimento Orazio Buriani – previste dalla vigente normativa in materia”. In particolare, anomalie e irregolarità sono state riscontrate dall’autorità sanitaria in ordine alla tracciabilità completa della materia prima lavorata, con assenza delle registrazioni delle quantità di latte ovino munto e lavorato, all’assenza di controlli di laboratorio sulla qualità della materia prima utilizzata, al mancato utilizzo di idoneo tank frigorifero per lo stoccaggio del latte ovino non lavorato entro due ore dalla mungitura e, infine, per l’assenza della descrizione nel piano di autocontrollo delle metodiche utilizzate per contenere i rischi derivanti dalla fabbricazione di formaggi a latte crudo. Tutti requisiti espressamente previsti dalla legge nella tutela e sicurezza innanzitutto dei consumatori ed evidentemente non riscontrati nell’allevamento e caseificio di San Biagio.  
   
   
VIBO VALENTIA - 115MILA EURO DI CONTRIBUTI PER LE IMPRESE AGRICOLE  
 
La Camera di Commercio di Vibo Valentia si attiva a favore del comparto agricolo del territorio favorendo innovazione e soluzioni utili a determinare economie nei costi di gestione aziendale. L’ente camerale, con un progetto dal budget complessivo di 115 mila euro, ha previsto un programma di incentivazioni finanziarie e operative per le imprese agricole e forestali della provincia mirato a sostenere gli investimenti per l’integrazione nei processi aziendali di impianti generatori di energia rinnovabile, con particolare riferimento al fotovoltaico e all’attivazione di piccoli impianti eolici e di produzione di bioenergia. A tal fine il progetto prevede, innanzitutto, di agevolare l’accesso al credito con l’abbattimento del tasso di interesse sui finanziamenti concessi dagli istituti bancari; poi un’attività di affiancamento e di accompagnamento delle aziende attraverso la realizzazione di uno piano integrato tecnico-finanziario di investimento e di gestione per l’attivazione in rete di serre fotovoltaiche, impianti eolici minori e di produzione di bioenergia e per l’integrazione reddituale e produttiva tra le aziende agro-forestali della provincia di Vibo Valentia; l’attivazione di un servizio di informazione ed assistenza operativa alle aziende; la formazione e il coordinamento di un gruppo di investimento per la realizzazione della rete congiunta di impianti di energia rinnovabile e per l’organizzazione del supporto a valle e a monte nella fase di investimento e di gestione. L’intervento della Camera di Commercio si fonda sul presupposto che esistono oggi ancora alcuni vincoli finanziari ed organizzativi che impediscono alla piccola azienda agricola di attivare questi percorsi innovativi. “Si tratta allora –dice il Commissario della Camera di Commercio Michele Lico- di definire una domanda aggregata di impianti che consente da una parte al fornitore e dall’altra al finanziatore di ridurre il costo di investimento e di finanziamento dello stesso e di offrire all’azienda agricola, che integra l’impianto aziendale con fonti di energia rinnovabile l’organizzazione strutturata dell’investimento fino alla della vendita del prodotto finale. Con questo intervento si dà la possibilità alle aziende di conseguire una maggiore efficienza in termini di risparmio energetico connesso all’utilizzazione delle fonti di energia alternativa, anche come forma di integrazione reddituale funzionale al consolidamento aziendale e ad incentivare investimenti di sviluppo” Il Segretario Generale dell’Ente Camerale Bruno Calvetta ha già avviato le procedure per rendere operativo il progetto e a breve verrà, dunque, pubblicato l’avviso pubblico che consentirà alle aziende di accedere agli incentivi finanziari e operativi previsti per l’investimento.  
   
   
VITI SU MANIFESTAZIONE “LEGNO - ENERGIA SUD ITALIA” IN BASILICATA LA PRIMA FIERA NAZIONALE SULL´ECONOMIA VERDE  
 
“Il nuovo paradigma per l’agricoltura del futuro è rappresentato dall’economia verde. In tale contesto innovativo, che la Basilicata intende seguire, si inserisce la prima fiera nazionale Legno-energia Sud-italia che ritengo molto interessante e che come Dipartimento Agricoltura abbiamo fortemente sostenuto”. Lo ha detto l’assessore uscente regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, che il 16 aprile ha inaugurato la Fiera nazionale nella città oraziana. “Con tale manifestazione- ha continuato Viti- si offre alla Basilicata e alle aziende del settore, un’occasione per approfondire anche scientificamente con Università e Cra le dinamiche del comparto e conoscere le opportunità offerte nell’ambito della filiera per la trasformazione e la commercializzazione del legno. Sono queste le ragioni che ci hanno indotto a sostenere e a patrocinare, con l’Autorità di gestione del fondo Feasr per l’attuazione del Programma di sviluppo rurale Basilicata l’organizzazione dell’evento”. In Basilicata, il settore foresta legno con l’uso delle biomasse per fini energetici presenta interessanti opportunità di crescita. Il Dipartimento Agricoltura, puntando alla crescita del settore in maniera sostenibile, ha già attivato misure specifiche del Psr Basilicata 2007-2013 per diffondere gli impianti di valorizzazione energetica della biomassa agro - forestale e promuovere le fonti di energia alternativa. I bandi emanati riguardano la Misura 121 sull’ammodernamento delle aziende agricole, la Misura 123 Azioni A e B sull’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali e la Misura 311C legata ad investimenti nella produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili. “Altre possibilità di sostegno al comparto che intendiamo riorganizzare – aggiunge Viti - saranno garantite con i Bandi di Misura 321 sull’Impiantistica pubblica e Misura 122 sulla Valorizzazione economica delle foreste. Un ulteriore impulso potrà venire dalle risorse di cui alla recente riforma della Pac (Healt Check Pac) nel cui ambito il Dipartimento perseguirà la sfida legata alle energie rinnovabili.  
   
   
PROGRAMMA RURALE, CONTRIBUTI ALLE IMPRESE AGRICOLE DEL MODENESE PER AUMENTARE LE AREE FORESTALI, APERTE LE DOMANDE  
 
Le imprese agricole di pianura e collina che intendono costituire nuovi boschi su terreni agricoli possono presentare domanda alla Provincia di Modena per ottenere un contributo sui costi sostenuti per la piantumazione, la manutenzione e sulle perdite di reddito causate dal rimboschimento stesso. Le domande potranno essere presentate entro il 30 luglio tramite modalità elettronica, attraverso un Centro di assistenza agricola (Caa) convenzionato con Agrea, o semielettronica alla Provincia di Modena. Tutte le informazioni sulle modalità del bando e la presentazione delle domande sono disponibili nel sito www.Agrimodena.it/  Le risorse, pari a oltre 400 mila euro, sono previste dalla misura 221 del Piano di sviluppo rurale della Provincia di Modena. L´obiettivo è di favorire tre diverse tipologie di intervento: la costituzione di aree forestali permanenti per aumentare la qualità ambientale, anche in termini di assorbimento dei gas serra contro i cambiamenti climatici, e la tutela del suolo contro i fenomeni di dissesto; promuovere la costituzione di impianti di latifoglie pregiate autoctone da legno a ciclo medio lungo e la formazione di boschi a ciclo breve (pioppicoltura ecocompatibile). Previsti contributi per una durata fino a 15 anni per i boschi permanenti o l´arboricoltura da legno, mentre per la pioppicoltura è riconosciuto un premio per l´impianto. I contributi fanno parte dei fondi messi a disposizione nel Programma rurale integrato provinciale (Prip) della Provincia di Modena 2007-2013 che prevede risorse complessive a favore dell´agricoltura modenese pari a oltre 80 milioni di euro di cui 35 già impegnati.  
   
   
GENCHI RIELETTO PRESIDENTE PERITI AGRARI MATERANI  
 
Emanuele Genchi è stato riconfermato presidente del Collegio dei Periti agrari e dei Periti agrari laureati della provincia di Matera. L’elezione si è svolta nei giorni scorsi ed ha fatto seguito all’Assemblea annuale degli iscritti nella quale sono stati approvati il bilancio consuntivo 2009 e preventivo 2010 e discussi i temi relativi alla formazione professionale permanente e all’istituzione della fondazione materana dei periti agrari. Unitamente al presidente sono stati eletti gli organi direttivi provinciali: Giuseppe Silvaggi (v. Presidente), Michele Delfino (tesoriere), Giuseppe Montemurro (segretario), Rosanna Carbone, Giannantonio Genchi e Luigi Boccarelli (consiglieri). Per i revisori dei conti sono risultati eletti: Mario Onorati (presidente), Angelo Carlucci, Donato Volpe e Antonio Cantarella (consiglieri). Tra i punti fondamentali del programma di Genchi vi sono l’intesa con le altre categorie tecniche per l’istituzione dell’Albo unico, la collaborazione con l’Ordine dei dottori agronomi, con gli Istituti agrari della provincia e lo stimolo alla Regione Basilicata per una sollecita applicazione del Programma di sviluppo rurale e dei relativi bandi nell’interesse della crescita del territorio e del mondo agricolo.  
   
   
RIETI, PROROGA TAGLIO DEI BOSCHI  
 
In seguito alla richiesta del 23 marzo scorso da parte dell´assessore alle Attività produttive della Provincia di Rieti, Giancarlo Felici, di prorogare i termini per l´ultimazione delle operazioni di taglio di boschi, la Direzione Ambiente della Regione Lazio ha autorizzato la posticipazione della stagione di taglio al 15 maggio 2010. La richiesta era stata motivata dall´andamento particolarmente sfavorevole delle condizioni meteorologiche che ha causato il ritardo dello stato vegetativo delle specie arboree oggetto di taglio e che quindi ha creato disagi ai consumatori di legna da ardere e difficoltà alle aziende operanti nel settore, che nella provincia di Rieti hanno una notevole rilevanza economica e lavorativa impiegando molti addetti stagionalmente. Per questi motivi l´assessore Felici ha scritto alla Direzione Ambiente della Regione Lazio e al Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato per richiedere, come previsto dalla legge, una proroga della chiusura della stagione di taglio estesa all´intero territorio provinciale di 30 giorni rispetto il termine fissato per il 15 aprile. L´autorizzazione fino al 15 maggio riguarda i boschi cedui coetani la cui area al taglio si sviluppa almeno per il 50 per cento al disopra dei 1000 s.L.m., inoltre sono esclusi tutti i territori ricadenti in aree Sic e Zps.  
   
   
AUTORIZZAZIONE PER I TRATTAMENTI IN FIORITURA  
 
L´assessorato all’agricoltura e risorse naturali ricorda agli agricoltori, in particolare ai frutticoltori, che durante il periodo di fioritura - dall’apertura del fiore alla completa caduta dei petali - i trattamenti alle colture sono vietati ai sensi della legge n. 313/2004 e della legge regionale n. 56/1982. I trattamenti antiparassitari, se effettuati nella fase della fioritura o in quella immediatamente precedente, uccidono in massa gli insetti impollinatori e in particolare le api, patrimonio prezioso per la qualità dell’ambiente e fondamentali per l’ottenimento di produzioni frutticole abbondanti e di qualità. Solo all’instaurarsi di particolari situazioni tecniche o patologiche l’Assessorato, sentito il parere del presidente del Consorzio apistico della Valle d’Aosta e del presidente della Cooperativa “Miel du Val d’Aoste”, può autorizzare l’effettuazione di trattamenti fungicidi e diradanti su melo e pero durante il periodo di fioritura (ai sensi della l.R. N. 56/1982, modificata dalla l.R. N. 78/1993, recante “Provvedimenti per la difesa e l’incremento dell’apicoltura in Valle d’Aosta”). I trattamenti fungicidi su melo e pero in fiore che dovessero rendersi necessari potranno essere effettuati solo in seguito agli specifici avvisi diramati dall’Ufficio servizi fitosanitari dell’Assessorato attraverso i consueti canali (sms, indirizzo internet www.Regione.vda.it/agricoltura  comunicati stampa, bacheche della sede e degli uffici periferici dell’Assessorato). In tali casi, potranno essere utilizzati esclusivamente i prodotti indicati nelle schede dei trattamenti e approvati ai fini dei pagamenti agroambientali. I trattamenti diradanti sono invece autorizzati nelle fasi fenologiche riportate sull’etichetta del prodotto impiegato, compresa la fase di fioritura, se questa è prevista, e indipendentemente dai comunicati dell’ufficio competente in materia fitosanitaria. Resta il divieto assoluto di trattare gli alberi in fiore con altri antiparassitari, soprattutto con insetticidi e acaricidi. Per ogni dubbio o ulteriore informazione l’Ufficio servizi fitosanitari (tel. 0165.275405) e l’Ufficio apicoltura (tel. 0165.275297), in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe, sono a disposizione degli agricoltori  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE: OK A BANDI SU AGRICOLTRURA BIOLOGICA E TUTELA PASC PREVISTE RISORSE PER COMPLESSIVI 66 MILIONI DI EURO  
 
Pescara - Oltre 66 milioni di euro per il sistema dell´agricoltura abruzzese da due distinte Azioni del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, ha approvato il bando pubblico per l´annualità 2010 relativo alla misura 214 Azione 2 del Piano di Sviluppo rurale 2007-2013, riguardante il sostegno all´agricoltura biologica. Nel dettaglio, si tratta di pagamenti agro-ambientali, pari a 61 milioni 76 mila 682 euro, destinati, altresì, a soddisfare gli impegni già assunti fino all´annualità 2009. "Un provvedimento molto atteso dagli operatori del settore ? sottolinea l´assessore Mauro Febbo - che prevede specifiche azioni, direttamente orientate a migliorare l´uso delle risorse naturali nei processi produttivi agricoli, favorendo, nel contempo, un minor impatto complessivo di tali attività sull´ecosistema naturale". In particolare, l´Azione 2 "Agricoltura biologica" è rivolta a promuovere l´adozione di tecniche colturali, con l´esclusione dell´impiego di sostanze chimiche mediante l´introduzione ed il mantenimento di metodi di produzione biologici anche nel settore della zootecnia. Al tempo stesso, la Giunta regionale, sempre su proposta dell´assessore Febbo, ha approvato anche il bando pubblico per l´annualità 2010 relativo alla misura 214 Azione 4 del Piano di Sviluppo rurale (Psr) 2007-2013, riguardante la "Salvaguardia degli ambienti a pascolo". Lo stanziamento di risorse previsto ammonta a 5 milioni 641 mila 667 euro. Nello specifico, l´Azione 4 è rivolta a tutelare la biodiversità e il mantenimento e lo sviluppo dei pascoli oltre al recupero di territori montani.  
   
   
LA FAUNA SELVATICA CREA INCIDENTI  
 
La Provincia di Alessandria informa che si stanno verificando numerose collisioni tra veicoli e fauna selvatica ungulata sulla rete viaria. Il fenomeno, in costante aumento, ha viste impegnate in quest’ultimo periodo in modo esponenziale le pattuglie del Nucleo Vigilanza Faunistica Provinciale per il rilievo dei sinistri ed il recupero della fauna selvatica. “Abbiamo ritenuto importante sensibilizzare gli utenti della strada sull’esistenza di un fenomeno da non sottovalutare”, ha detto l’assessore alla Caccia e Pesca della Provincia, Giancarlo Caldone. Dall’analisi dei dati in possesso della Regione Piemonte emerge anche una spiccata stagionalità degli incidenti stradali: infatti per il capriolo ed il cervo i mesi primaverili sono quelli più interessati, a causa dei maggiori spostamenti degli animali alla ricerca della prima erba in corrispondenza delle aree a quota più bassa. In conseguenza le strade a maggior rischio di impatto risultano quelle pedemontane e/o pedecollinari. Tutti conoscono il cartello stradale che segnala il pericolo di attraversamento fauna selvatica (triangolare con la sagoma del capriolo) ma poiché molto diffuso lungo le strade extraurbane molti utenti lo ignorano così come altri segnali stradali di pericolo. Si rammenta all’utenza che la velocità del veicolo nel percorrere i tratti “a rischio” è fattore discriminante fra evitare o meno l’impatto e comunque quando questo avviene si limitano i danni ai veicoli ed alle persone coinvolte. “La Provincia di Alessandria – sottolineano il presidente Paolo Filippi e l’assessore Giancarlo Caldone - al fine di ridurre il fenomeno ha attivato da tempo una campagna di sensibilizzazione per informare gli automobilisti, ancora troppo poco consapevoli di questi rischi, distribuendo una cartina a strappo indicante le strade più a rischio all’utenza”. Si rammenta che in caso di incidente con gli ungulati gli utenti della strada devono richiedere tempestivamente l’intervento degli Agenti del Servizio Vigilanza Faunistica Provinciale attraverso le forze dell’ordine. Le pattuglie del Nucleo Vigilanza Faunistica Provinciale interverranno nell’immediatezza del sinistro ed il personale procederà al rilievo dell’incidente ai sensi dell’art. 12 del D.l. 285/92 (Nuovo Codice della Strada) redigendo il relativo verbale con rilascio di copia ai danneggiati al fine di istruire le pratiche per l’accesso al fondo regionale per il parziale risarcimento dei danni.  
   
   
CONSEGNA DEGLI ATTESTATI AI GIOVANI AGRICOLTORI AOSTANI  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, nella sede dell’Institut Agricole Régional di Aosta, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati ai cinquanta allievi che hanno portato a termine il corso del progetto Giovani agricoltori, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo – obiettivo 2 – Programma Operativo Regionale Occupazione, promosso dall’Assessorato e attuato dallo Iar. Il corso di quest’anno, al quale potevano accedere i giovani di età compresa tra i 18 e i 39 anni, si è articolato in 130 ore, di cui 8 di accompagnamento individuale alla costruzione del Piano aziendale, indispensabile per poter richiedere il premio di primo insediamento e accedere agli incentivi previsti dalla misura 112 “Insediamento giovani agricoltori” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Il percorso formativo ha compreso lezioni sulla valutazione economica degli investimenti e sull’analisi di mercato e marketing, oltre che sulla normativa igienico-sanitaria sulla trasformazione degli alimenti e sulla sicurezza, nozioni di base di informatica, norme sui contratti agricoli e informazioni sulla cooperazione e sull’assistenza delle associazioni di categoria. Novità importante del corso appena concluso, rispetto alle passate edizioni, è stata l’introduzione dei crediti formativi, ossia il diritto individuale di accedere alla formazione personalizzando il proprio programma di studio, grazie al riconoscimento delle competenze acquisite in altri percorsi formativi. Ciò ha permesso agli allievi di ottimizzare le ore a disposizione, raggiungendo una frequenza media di oltre il novanta per cento delle lezioni. Fino al 30 giugno prossimo, inoltre, gli allievi avranno la possibilità di portare a termine l´attività di accompagnamento individuale e di consulenza personalizzata con esperti di economia dello Iar per completare il proprio piano aziendale. Dei 50 partecipanti al corso, diciannove erano ragazze e trentuno i ragazzi, sette erano in possesso del diploma di laurea e undici di diplomi o attestati conseguiti all’Iar o in altri istituti di agraria, ventuno non provenivano da aziende già esistenti. Oltre all’attestato di “Giovane agricoltore”, agli allievi sono stati rilasciati quello valido ai fini dell’idoneità sanitaria per la manipolazione degli alimenti (ex libretto sanitario) e di addetto antincendio per le aziende a rischio medio, oltre all’idoneità per responsabile della sicurezza in azienda.  
   
   
PIANI ECONOMICI DEI BENI SILVO-PASTORALI IN VALLE D’AOSTA. ASSUNZIONE DI STUDENTI PER IL PERIODO ESTIVO  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che, fino a venerdì 14 maggio 2010, sono aperte le iscrizioni finalizzate all’assunzione, durante il periodo estivo, di studenti maggiorenni, residenti in Valle d’Aosta, da impiegare nei lavori di rilievo dei Piani Economici dei beni silvo-pastorali. I lavori consisteranno in operazioni di confinamento delle particelle forestali e di rilievo della vegetazione forestale di proprietà dei comuni di Allein, Aosta, Etroubles, Gignod, Saint-oyen e Saint-rhémy-en-bosses. Per essere ammessi, gli studenti dovranno produrre l’autocertificazione relativa allo stato di famiglia e alla frequenza scolastica, la fotocopia del tesserino del codice fiscale, il tesserino di vaccinazione antitetanica ed il certificato emesso da un medico di fiducia attestante le buone condizioni di salute. Coloro che si renderanno disponibili per tutto l’arco del periodo previsto, da giugno a settembre, avranno priorità di assunzione. Per ritirare la modulistica e presentare le domande, gli interessati devono presentarsi al Dipartimento risorse naturali e corpo forestale, in località Amérique n. 127/A a Quart (ufficio n. 135, orario dal lunedì al venerdì 9-12/14-16, telefono 0165.776207). Ulteriori informazioni sono reperibili nella sezione “Risorse naturali” del sito internet della regione: www.Regione.vda.it/    
   
   
FLOROVIVAISMO, LE NOVITÀ PER UN SETTORE STRATEGICO DELL’AGRICOLTURA SARDA  
 
Cagliari - Il floro-vivaismo è un settore sul quale la Regione crede fortemente e che per la prima volta assume nuova dignità, concretizzata in maggiori premialità nei bandi del Programma di sviluppo rurale e nelle opportunità legate all’utilizzo del fotovoltaico nelle serre. Oggi a Sassari l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato ha annunciato le diverse novità per un settore che nell’Isola conta circa 200 aziende e un fatturato di circa 90 milioni di euro nel mercato interno (18 milioni in quello estero), coinvolgendo tra diretto e indotto circa 1.500 addetti. Un’occasione per confermare il ruolo della Regione anche a sostegno dell’iniziativa “Sassari in…fiore” che nel fine settimana abbellirà il centro storico con le produzioni florovivaistiche delle aziende locali. Soddisfazione per il supporto della Giunta è stata espressa sia da Gavino Sini (Confcommercio Sassari) sia da Francesco Carboni (florovivaisti Nord Sardegna di Confindustria). “Per la prima volta anche al floro-vivaismo sardo – ha spiegato l’assessore - riconosciamo un´elevata dignità come modello produttivo ad alta valenza agricola e ambientale. Nei criteri di selezione del bando della misura 1.2.1 del Programma di sviluppo rurale, abbiamo previsto un significativo aumento di punteggio per le aziende, che così non saranno più discriminate come invece avveniva prima. Inoltre, rispetto al passato, anche i florovivaisti che producono, trasformano, confezionano e commercializzano, e associati in organismi di filiera diversi dalle Organizzazioni di produttori (Op), hanno nei bandi del Psr lo stesso punteggio delle Op”. L’assessore ha auspicato una crescita del settore verso i mercati esteri, che può essere agevolata dalle condizioni climatiche dell’Isola e dalla qualità delle produzioni locali. Poi ci sono le opportunità del fotovoltaico in agricoltura e in particolare sul sistema serricolo. Prato ha ricordato la recente delibera del 12 marzo con la quale, primo caso in Italia e tra i primi in Europa, la Giunta ha regolato l´installazione di impianti di produzione di energia solare fotovoltaica nelle serre per raggiungere due obiettivi: evitare nuove speculazioni non agricole nei campi, e consentire la multifunzionalità energetica delle aziende professionali. Tutto questo garantendo la luminosità all’interno delle strutture, che dovrà essere del 75%. Il provvedimento inoltre stabilisce che i servizi energetici debbano essere gestiti in prima persona dagli agricoltori o da società miste con capitale a maggioranza nelle mani dei contadini. “Abbiamo una sfida davanti a noi: incrementare sensibilmente il Pil agricolo e sfruttare le opportunità delle energie rinnovabili può aiutare decisamente le imprese a raggiungere questo obiettivo”. In Sardegna il comparto floro-vivaistico conta su una superficie di circa 575 ettari, divisi quasi a metà tra la floricoltura e i vivai. La principale produzione del floricolo è il fiore reciso. Interessante è la produzione di essenze mediterranee utilizzabili anche come piante da fronda recisa. Nel settore si registra una propensione alla differenziazione produttiva, che assume una valenza paesaggistico-ambientale, rispetto alla quale possono trovare posizionamento i prodotti autoctoni isolani (mirto, corbezzolo, carrubo ed essenze mediterranee in genere). Nel comparto operano 2 Organizzazioni dei produttori.  
   
   
AGRICOLTURA: IL DIRETTORE ARSIA ENTRA NELL´ACCADEMIA DEI GEORGOFILI MARIA GRAZIA MAMMUCCINI È MEMBRO DELLA PRESTIGIOSA ISTITUZIONE  
 
 Il direttore dell´Arsia Maria Grazia Mammuccini è dal 16 aprile membro dell´Accademia dei Georgofili. Il prestigioso diploma di accademico le è stato consegnato dal presidente dell´Accademia Franco Scaramuzzi nel corso della cerimonia di inaugurazione ufficiale dell´anno accademico. Il direttore dell´Agenzia per lo sviluppo e l´innovazione in campo agricolo entra a far parte della più antica accademia di Scienze agrarie del mondo in virtù del suo impegno per l´agricoltura svolto sia in ambito professionale che nel corso della sua carriera politica (è stata consigliere regionale e vicepresidente della Commissione agricoltura) ma soprattutto, dal 1995, in qualità di responsabile dell´Arsia. «L´accademia dei Georgofili è un riferimento fondamentale nell´ambito delle scienze agrarie - ha commentato Maria Grazia Mammuccini – questo riconoscimento è un motivo di onore per me e uno stimolo a continuare con passione l´attività di studio e di ricerca in ambito agricolo e rurale, mettendo sempre più al centro le tematiche della sostenibilità. Il mio ingresso in Accademia è anche un riconoscimento a tutta l´attività dell´Arsia, al prezioso lavoro di ricerca e di innovazione che essa svolge». Nel corso della manifestazione di stamani nella prestigiosa famiglia dei Georgofili sono entrati anche altri due dirigenti della Regione Toscana: Orazio Cellini, della sede di Bruxelles della Regione (in questo caso centrale il suo impegno in sede comunitaria sulle tematiche del mondo rurale) e Marco Masi, responsabile sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, che si è occupato a fondo della sicurezza dei lavoratori in ambito agricolo.  
   
   
AVVIATI RAPPORTI CON L’AUSTRALIA LE RELAZIONI SONO TESE A FAVORIRE INIZIATIVE PROMOZIONALI PER LE IMPRESE LUCANE DEL SETTORE AGROALIMENTARE  
 
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e la Camera di Commercio e Industria di Queensland in Australia hanno concordato l’avvio di relazioni tese a favorire iniziative promozionali per le imprese lucane del settore agroalimentare. La linea è stata condivisa in un incontro tenuto sabato nella sede della Regione a Matera tra l’assessore regionale uscente all’Agricoltura, Vincenzo Viti, e il presidente e il segretario generale dell’Ente camerale australiano, Luigi Casagrande e Maria Antonietta Maruca, in visita in questi giorni nelle regioni del Sud Italia. I due rappresentanti hanno fatto presente come i rapporti con la Basilicata nel settore agroalimentare stiano via via crescendo grazie al positivo apporto della Comunità dei lucani presenti in Australia. Infatti sono in corso proficui rapporti commerciali finalizzati all’importazione di pasta e prodotti caseari lucani “che potrebbero riguardare - è stato specificato -anche altre produzioni”. Dal canto suo l’assessore Viti ha posto l’accento “sull’importanza di creare occasioni promozionali e azioni commerciali finalizzate a potenziare l’esportazione di altre produzione di qualità dai vini Doc e Igt, agli oli extravergini, ai prodotti da forno ma anche ortofrutta e miele”. A tal proposito Viti ha fatto presente “l’esigenza di interessare sempre più le imprese agroalimentari del territorio verso azioni di internazionalizzazione. In questo - ha detto - le Istituzioni a partire dall’ Istituto per il Commercio con l’estero, Regione e Camere di Commercio dovranno dare il loro massimo sostegno”. In seguito i due rappresentanti hanno incontrato il presidente di Unioncamere di Basilicata, Angelo Tortorelli.  
   
   
SI APRE IL 7 MAGGIO A VENEZIA IL 5° CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA LATTAZIONE E SULL’ALLATTAMENTO UMANO.  
 
Il convegno, realizzato da Medela, vede il contributo dei maggiori esperti nazionali e internazionali del settore e rappresenta una piattaforma importante per la ricerca e la pratica dell’allattamento al seno. Al centro del dibattito la conoscenza della lattazione pretermine. L’alimentazione con latte materno possiede indubbi benefici sia per il bambino che per la mamma, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità da sempre incoraggia fortemente l’allattamento al seno esclusivo dalla nascita per almeno 6 mesi completi. Tuttavia recenti dati epidemiologici documentano il fatto che l’alimentazione con latte materno è utile non solo per i nati sani a termine, ma anche per i nati che necessitano di cure assistenziali speciali (prematuri, neonati di basso peso, neonati patologici). Nonostante questi innumerevoli vantaggi l’allattamento esclusivo viene messo in pratica in una percentuale ridotta di casi. Diventa quindi sempre più importante non solo intervenire nella rimozione di eventuali ostacoli all’allattamento, ma promuovere la nutrizione con il latte materno nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (Utin).  
   
   
IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GASTRONOMICHE DELL’ATENEO A PASTA TREND  
 
In occasione della prima edizione di Pasta Trend gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche presentano la moderna proposta formativa offerta dall’Ateneo agli operatori del settore alimentare e alle istituzioni. In occasione della prima edizione di Pasta Trend Il Grande Salone della Pasta, che si svolgerà a Bologna Fiera dal 24 al 27 aprile, gli studenti del primo anno del Corso di laurea Magistrale in Scienze Gastronomiche dell’Università di Parma saranno presenti con un proprio stand (Padiglione 21, Stand C18) per presentare agli operatori e alle istituzioni la moderna offerta formativa della Facoltà di Agraria dell’Ateneo. Studenti e docenti saranno disponibili per raccontare la figura del laureato in Scienze Gastronomiche, le sue potenzialità nel mercato del lavoro e le sue competenze in un settore in grande espansione e cambiamento. Lo spazio espositivo è stato interamente ideato dal gruppo di studenti, che hanno messo sotto forma di installazione il loro percorso di studi e passioni, attraverso l’uso di cibo, storia e provette; nello stand saranno anche presenti pannelli espositivi che illustrano gli studi di ricerca della Facoltà di Agraria dell’Università di Parma e il piano di studi di Scienze Gastronomiche.  
   
   
NESCAFÉ DOLCE GUSTO NESTEA, IL TÈ FREDDO ALLA PESCA DISSETANTE E LEGGERO  
 
Nescafé Dolce Gusto Nestea, il primo tè freddo in capsule pronto in pochi secondi, regala un fresco e dissetante brivido da gustare per tutta l’estate Dopo l’acqua, il tè è la bevanda più antica e diffusa al mondo, conosciuto da cinque millenni è da sempre considerato dai popoli asiatici come l’ingrediente base del leggendario “elisir di lunga vita”. Oggi, grazie a Nescafé Dolce Gusto la sua preparazione diventa più facile e veloce con Nestea, il primo tè freddo alla pesca in capsule da preparare in casa durante le calde e assolate giornate estive. Nestea è la bevanda dissetante e leggera che, con la sua delicata schiuma, regala un fresco piacere per il palato. Questa esclusiva bevanda ghiacciata è stata creata da Nescafé Dolce Gusto per assaporare un’intensa sensazione di extra freschezza nelle calde mattinate e pomeriggi assolati estivi. Un piacere unico da condividere a casa propria da soli o con gli amici. Per godere dell’intenso sapore di Nestea basta inserire nelle eleganti ed innovative macchine Nescafé Dolce Gusto una sola capsula e in pochi secondi la dissetante bevanda sarà pronta. Aggiungendo, poi, due cubetti di ghiaccio la freschezza è assicurata; l’originalità del tè freddo con la schiuma renderà Nestea la bevanda ideale per una calda estate. Nestea si aggiunge ad una gamma di bevande adatte a tutta la famiglia. Con Nescafé Dolce Gusto infatti è possibile preparare 4 varianti di caffè espresso (espresso, espresso ristretto, espresso intenso e decaffeinato) oppure assaporare tutto il gusto del cappuccino, chococino, latte macchiato, mocha e cappuccino ice. Le capsule Nescafé Dolce Gusto Nestea sono disponibili in confezioni da 16 pezzi nei migliori supermercati ed ipermercati e sul sito www.Dolce-gusto.it al prezzo consigliato di 5,39 €. I diversi modelli di macchine Nescafé Dolce Gusto sono in vendita, nei migliori negozi specializzati e ipermercati. La Circolo è distribuita nei colori bianco, rosso e antracite al prezzo di 149,90 € e la Melody Ii rossa, nera e bianca al prezzo di 129,90 €.  
   
   
FORESTE FVG: ULTERIORI MISURE CONTRO LA RABBIA SILVESTRE  
 
Udine - Sono state rafforzate in questi giorni le misure per arginare la diffusione della rabbia silvestre nelle zone più sensibili del territorio del Friuli Venezia Giulia. Come informa la direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, dal 9 al 25 aprile è infatti in atto una campagna di vaccinazioni d´emergenza, che si è resa necessaria nelle aree sottoposte in passato a un unico intervento di prevenzione antirabbica. Si tratta dell´intera provincia di Pordenone e di sessantaquattro Comuni della Provincia di Udine: 118 terriotri comunlai per una superficie complessiva interessata di 4500 chilometri quadrati. Con la programmazione dell´Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e della direzione centrale della Salute tramite l´azienda sanitaria n.4 ´Medio Friuli´, sono state coinvolte le tre Aziende sanitarie competenti sul territorio interessato (n.3, n.4 e n.5). Sia per la predisposizione delle esche, che per la campagna informativa rivolta alla popolazione. Le esche nelle quali è stato inoculato il vaccino attivo antirabbico sono distribuite nell´area interessata principalmente mediante elicotteri. In ogni caso in prossimità dei centri abitati, le esche sono posizionate a mano. Le zone trattate con la presenza del vaccino vengono segnalate da cartelli, che forniscono le informazioni di base per un comportamento adeguato della popolazione, atto a evitare i rischi di contatto con le esche. Attorno ai punti ove sono state disposte le esche stesse viene creata un´area di controllo, delle dimensioni di un chilometro quadrato, all´interno della quale, per un mese dalla deposizione dei vaccini, sono vietate tutte le attività antropiche. In seguito, a conclusione della campagna di vaccinazioni d´emergenza, si procederà al prelievo di una volpe ogni 10 chilometri quadrati. Ciascun animale così prelevato verrà poi inviato all´Istituto zooprofilattico delle Venezie, per verificare il tasso di vaccinazione ottenuto tra la popolazione di tali animali.  
   
   
NASCE SEVENGRAMS: IL CAFFÈ PER GLI AMANTI DELL’ESPRESSO  
 
Sevengrams - 7Gr. È un nuovo marchio di caffè espresso creato con l’obiettivo di riscoprire la nobile cultura dell’espresso e di trasformare un gesto quotidiano in un’esperienza sensoriale memorabile. Perché Sevengrams? 7 grammi di caffè finemente macinato sono la quantità esatta – non un grammo di più, non uno di meno - per una tazzina di vero espresso italiano. Il nome dichiara apertamente l’aspirazione del brand, offrire un espresso perfetto, ma anche la sua la volontà di parlare tutte le lingue del mondo nel comunicare con gli espresso lovers, ovvero coloro che, in Italia e all’estero, amano questa bevanda così ricca e complessa e vogliono comprenderla e apprezzarla al meglio. Per raggiungere i suoi appassionati e portare loro l’eccellenza del miglior espresso italiano, Sevengrams ha scelto, come unico canale di vendita, il sito www.7gr.It, tradotto in 5 lingue. Sevengrams punta alla sostanza, al valore, alla qualità, oltre le mode e le logiche di marketing tradizionale, per contribuire ad una cultura autorevole dell’espresso. L’azienda propone un consumo etico e responsabile scegliendo di produrre per il canale domestico solo cialde in carta, che, contrariamente alle capsule (di plastica o di alluminio), possono essere smaltite naturalmente, nel rispetto dell’ambiente. Inoltre, le cialde sono compatibili con numerosi modelli di macchine per espresso disponibili sul mercato in diverse fasce di prezzo non imponendo al consumatore alcun vincolo di acquisto. Così parla Mary Mauro, Ad di Sevengrams: "La nostra é un´azienda di nicchia che vuole mantenere uno spirito artigianale, che punta solo a consumatori esperti e veri amanti del caffé e che ricerca sempre la qualità e non i volumi. Un’azienda moderna che fa leva su competenze consolidate da professionisti che operando da molti anni nel settore del caffé. Noi crediamo nella qualità dentro la tazzina (abbiamo istituito la figura del sommelier del caffè, come nel vino) nel rispetto dell´ambiente (ecco perché cialde di carta e non capsule), nella crescita professionale del barista ( i ristoranti e i locali sono selezionati in base anche alla loro volontà di conoscere e di condividere), nella trasparenza e nello scambio continuo con i nostri espresso lovers che si traduce nella scelta del web come unico canale di vendita.” Sevengrams è un’azienda avviata nel 2009, a Milano, dalle sorelle Mary, Angelita, Anna e Daniela Mauro che hanno dato vita ad una sfida imprenditoriale fondata sull’innovazione, sulla qualità del prodotto come obiettivo primario e sul senso di responsabilità verso il mercato.  
   
   
I VINI DELLE ‘VALLI OSSOLANE’: VERSO LA DOC SULL’ETICHETTA  
 
Con apposito decreto il Ministero delle Politiche Agricole lo scorso 23 ottobre ha assegnato la denominazione di origine controllata ai vini “Valli Ossolane”, approvando il relativo disciplinare di produzione. Ottenuto questo primo risultato, dopo anni di impegno e fatica soprattutto da parte dai viticoltori ossolani che non hanno mai smesso di credere nel loro lavoro, si è ora nella fase di attuazione delle procedure che consentiranno dall’annata 2010 di etichettare il vino Ossolano con la dicitura ‘Doc’. I soggetti ora chiamati a proseguire nel compito di pieno riconoscimento del marchio di provenienza sono l’Associazione Produttori Agricoli Ossolani, la Camera di Commercio del Vco, la Comunità Montana delle Valli dell’Ossola e il Servizio Agricoltura della Provincia che stanno predisponendo le procedure previste da normativa, disciplinare e piano dei controlli. Tra gli aspetti che vanno certificati ci sono le condizioni di coltura dei vigneti che devono rispondere a requisiti esposti quali giacitura esclusivamente montana con quota altimetrica compresa tra i 160 ed i 1000 metri s.L.m. Da escludere così i terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati. La denominazione prevede la produzione delle tipologie Rosso, Bianco, Nebbiolo e Nebbiolo superiore. Il “Valli Ossolane” Rosso è un assemblaggio di uve merlot, nebbiolo e croatina da sole o congiuntamente per minimo il 60%. Mentre il “Valli Ossolane” Bianco è un vino base Chardonnay al 60%. Le tipologie “Valli Ossolane” Nebbiolo e “Valli Ossolane” Nebbiolo Superiore prevedono una percentuale minima del vitigno da cui prendono il nome dell’85%. Intanto nelle ultime settimane, grazie al riconoscimento di qualità acquisito, i vini dell’Ossola sono stati oggetti di un’azione promozionale che oltre a far conoscere le qualità di questa produzione enologica di montagna è stata veicolo per il territorio nel suo insieme. Dal 21 al 23 marzo i ‘Valli Ossolane’ sono stati oggetto di presentazione e degustazione al Prowein di Düsseldorf, la più qualificata manifestazione vinicola della Germania e del nord Europa e mercato tradizionalmente più importante per i produttori italiani di qualità. All’interno dell’area Piemonte, nel reparto espositivo dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani, Camera di Commercio e Provincia del Verbano Cusio Ossola, si sono tenuti assaggi in una postazione istituzionale che ha accolto numerose iniziative volte alla divulgazione del Vino Ossolano. Il Prünent, ovvero il nebbiolo dell’Ossola, è stato presentato in un seminario sui vitigni autoctoni, che per il loro legame all’ambiente in cui si coltivano, rappresentano il punto di forza dell’intera viticoltura italiana. E’ emersa l’incredibile longevità di questo vitigno, sicuramente il più vecchio tra tutti quelli presenti in Piemonte, con i suoi 700 anni di storia documentati oltre che da reperti storiografici anche dal portamento di alcuni ceppi di vigna centenari. Düsseldorf ha fornito l’occasione d’incontro soprattutto per numerosi contatti ‘business to business’ del panorama agroalimentare: importatori, giornalisti di settore, fornitori e operatori del catering e della ristorazione. Il vino Ossolano è stato presentato anche sulla barca di uno dei più importanti importatori tedeschi di prodotti d’eccellenza italiani, vicino ai grandi nomi dell’enologia italiana e alla presenza degli stessi grandi produttori è apparso per la prima volta anche il Prünent, grazie alla programmazione dei contatti avvenuta nei precedenti giorni della fiera. E inoltre ieri domenica 11 aprile la campagna promozionale del Vino delle Valli Ossolane ha avuto il suo culmine nella partecipazione al Vinitaly di Verona. Intervenuta con il gotha dei produttori nazionali una delegazione di viticoltori ossolani che ha presenziato alla conferenza stampa sulla Doc ‘Valli Ossolane’. L’assessore all’Agricoltura Germano Bendotti e il Presidente dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani Aldo Picchetti hanno presentato il nuovo riconoscimento nella conferenza “Piemonte terra di perfezione“. Molte le domande dalla numerosa platea composta da stampa settoriale e addetti ai lavori sul Prünent, che non si è intimorito nell’esibirsi a fianco dei grandi nebbioli, cugini maggiori, da cui derivano Barolo, Barbaresco Gattinara e Gemme. Ne sono derivate valutazioni molto positive quindi, che serviranno da ulteriore stimolo per migliorare la produzione vitivinicola del Verbano Cusio Ossola. “Crediamo moltissimo nel potenziale dell’agricoltura ossolana, nella sua capacità di poter tornare ad essere un buon motivo per non abbandonare la terra e la montagna e rappresentare un’alternativa occupazionale quando anche coniugata con finalità turistiche. Certo – rimarca l’Assessore Germano Bendotti – tutto deve essere affrontato con gli strumenti oggi a disposizione. Tecnologia, scienza ma anche marketing e comunicazione, all’interno di una filiera in cui comprendere ospitalità e gastronomia con agriturismo e bed & breakfast. Come Assessorato Provinciale stiamo lavorando a bandi che favoriscano l’accorpamento fondiario, coprendo, ad esempio le spese notarili e di perizie tecniche di coloro che vogliono estendere i loro vigneti acquisendo nuovi terrazzamenti e poderi. Sappiamo che l’estensione delle superfici vitate dell’Ossola non potrà mai competere con quella di altre realtà piemontesi vocate alla viticoltura, ma riteniamo che si possano ampliare notevolmente. In questi anni il tenace lavoro degli agricoltori ossolani ha dimostrato cosa si possa fare grazie alla passione e alla buona volontà. Un primo traguardo è stato raggiunto, ora sta a noi saper mettere a frutto le opportunità consegnateci da questo primo riconoscimento”.  
   
   
VINITALY: ABRUZZO, DOPO SINGAPORE PARTE CAMPAGNA ANTI-FRODI  
 
Pescara - "Si stanno ponendo davvero le basi per penetrare in maniera più sistematica i mercati internazionali - ha rimarcato l´assessore Febbo - non è un caso che, come Regione, seguiremo le aziende abruzzesi presenti a Singapore in occasione della quarta edizione del concorso annuale Wsa Wine Challenge, fiera internazionale asiatica di vini e liquori, in programma da martedì 20 a venerdì 23". Ma l´assessore all´Agricoltura ha annunciato che l´azione della Regione coprirà anche altri fronti. "Subito dopo l´impegno di Singapore - ha detto Febbo - partiremo con una forte campagna anti-frodi sia nel settore vinicolo che in quello olivicolo e, al tal proposito, coinvolgeremo da vicino i vertici regionali e provinciali del Corpo Forestale dello Stato poichè sarà fondamentale attivare un articolato sistema di controlli nell´interesse dei consumatori e degli stessi produttori".  
   
   
VINITALY: UN BILANCIO ECCELLENTE PER L´ABRUZZO L´INTERESSE DEI BUYERS STRANIERI FATTORE DETERMINANTE  
 
 Pescara - "Il bilancio del Vinitaly sarà completato in una riunione, che convocheremo nei prossimi giorni, con tutte le aziende che hanno partecipato alla prestigiosa rasseggna internazionale. Nell´occasione, verranno valutati gli elementi positivi e quelli meno positivi per porre le basi per una edizione 2011 ancora più proficua". Lo ha dichiarato, questa mattina, a Pescara, l´assesore all´Agricoltura, Mauro Febbo, in apertura della conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Regione per tracciare un bilancio della presenza del sistema Abruzzo a Verona. "Le aziende hanno apprezzato molto la scelta dell´assessorato di mettere in contatto con loro 20 importanti buyers internazionali: all´incontro hanno preso parte 66 aziende. L´anno prossimo - ha proseguito - amplieremo questa iniziativa che nella edizione 2010 ha portato all´attivazione di contatti con i mercati di Stati Uniti, Canada, Giappone, Olanda, Francia, Germania, Sud Africa, Ungheria, Svezia, Singapore ed India". A tale proposito, attraverso l´Arssa sarà attivata una ricognizione nelle aziende abruzzesi per avere gli elementi utili a modulare la richiesta della nazionalità dei buyers con le esigenze dei produttori e degli operatori del vino. I dati che emergeranno guideranno nella scelta dei buyers nella prossima edizione. Ottima la sinergia tra assessorato all´Agricoltura, Arssa, Enoteca regionale e Centro interno Camere di Commercio abruzzesi. Inoltre, per la prima volta al Vinitaly, è stato presente uno stand dei Parchi mentre quello dell´Aptr è diventato centrale ed è stato fornito in maniera soddisfacente di materiale promozionale. Quest´anno la Regione Abruzzo è stata protagonista al taglio del nastro della 44° edizione del Vinitaly e della 16° rassegna del Sol di Verona. Alla cerimonia di inaugurazione della prestigiosa rassegna internazionale l´assessore Febbo ha affiancato del Ministro per le Politiche Agricole e neo Governatore del Veneto, Luca Zaia, ed altri importanti personalità. "L´abruzzo ha dimostrato di aver reagito molto bene alla tragedia del terremoto che ha colpito L´aquila e il suo circondario un anno fa, - ha sottolineato l´assessore - la solidarietà mostrata nei nostri confronti ci ha aiutato a ripartire.Sono stati due gli orientamenti su cui si è lavorato: la comunicazione e l´immagine prodotta con le quattro degustazioni molto frequentate anche grazie alla professionalità di Adua Villa, ed il dato commerciale importante per il quale le aziende hanno avuto l´opportunità di portare nel proprio spazio espositivo gli operatori, cioè i 20 buyers. E sono state sia le aziende consolidate che quelle emergenti a partecipare". Inoltre, sono state presentate quattro novità che hanno avuto subito un ottimo riscontro: la spumantistica, il Montepulciano di dieci anni che ha affascinato e può rappresentare un buon investimento, i passiti, prodotto emergente per l´Abruzzo,e gli autoctoni che rispecchiano fortemente il territorio. Numerosi i riconoscimenti ottenuti dalle aziende abruzzesi in una edizione caratterizzata anche dalla forte presenza di aziende estere. Una Gran Medaglia d´oro per il cerasuolo Montepulciano d´Abruzzo è stata assegnata, infatti, a "Terra d´Aligi" dell´azienda Spinelli di Atessa, una medaglia d´oro è andata a Cantina Tollo per il cerasuolo Montepulciano d´Abruzzo "Roccaventosa", una medaglia d´argento alla stessa Cantina Tollo per il cerasuolo Montepulciano d´Abruzzo "Valle d´oro" ed una medaglia di bronzo alla tenuta "I Fauri" di Chieti nella categoria "Bianchi Doc invechiati in barrique" con il Trebbiano 2008 "Santa Cecilia" oltre a 84 gran menzioni. Inoltre, il premio speciale "Vinitaly Regione 2010", assegnato nell´ambito del 18° Concorso Enologico internazionale, se lo è guadagnato l´azienda agricola "Terra d´Aligi" della famiglia Spinelli. Anche in relazione ai concorsi olivicoli, l´Abruzzo si è fatto onore conquistando sei gran menzioni: quattro nella categoria dei fruttati leggeri con Cantinarte di Chieti, l´Azienda Agricola "La Selvotta" di Vasto, il Frantoio Zappacosta di Bucchianico e la tenuta Zimarino di Vasto e due gran menzioni all´Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli ed al Frantoio Montecchia di Morro D´oro nella categoria fruttati medi. Quest´anno, un padiglione intero, il numero undici, è stato dedicato esclusivamente alla Regione Abruzzo con 61 aziende presenti nell´area istituzionale di oltre 1600 metri quadrati, quasi 160 metri quadrati in più rispetto all´edizione precedente, e 450 rispetto al 2008, ed altre venticinque aziende con propri stand, sono stati allestiti, comunque, sempre all´interno dello stesso spazio espositivo. Ma l´Abruzzoè stato presente con ventiquattro aziende anche alla 16° edizione Sol, la più importante manifestazione fieristica al mondo nel settore degli oli di oliva di qualità. La massiccia e prestigiosa presenza delle aziende abruzzesi al Vinitaly ed al Sol nasce dalla sinergia tra assessorato all´Agricoltura, Arssa, Enoteca regionale e Centro interno delle Camere di Commercio regionali. Vinitaly, con i suoi oltre 4 mila espositori di cuioltre cento esteri, i circa 100 mila visitatori, gli oltre 2.600 giornalisti accreditati, di cui 345 esteri, rappresenta una straordinaria vetrina turistica internazionale. Diverse anche le visite illustri al padiglione dell´Abruzzo. Su tutte quelle del Governatore del Veneto, Luca Zaia, il regista Ermanno Olmi, il giornaslita e conduttore, Bruno Vespa, l´allenatore, Gianni De Biasi, l´ex ciclista Francesco Moser, e l´ex presidente della Juventus, Giovanni cobolli Gigli. Inoltre, per la prima volta all´interno del padiglione ha operato il ristorante Casa Abruzzo che ha avuto una media giornaliera di presenze di 270-280 persone. Il servizio è stato curato da tutte e sei le scuole alberghiere d´Abruzzo con il coordinamento della Federazione cuochi e l´organizzazione dell´Ais (Associazione italiana Sommelier). Nell´occasione sono stati serviti solo prodotti tipici abruzzesi (pasta, carne e pesce sempre fresco provenienti dall´Abruzzo) ed a rotazione sono stati serviti a tavola tutti i vini presenti al Vinitaly. Una delle principali novità è stata rappresentata dall´angolo multimediale. L´enoteca regionale d´Abruzzo, infatti, in occasione di Vinitaly ha voluto mettere a disposizione dei visitatori un ´totem´ che ha riprodotto il programma ´Perbacco´, una guida interattiva multi-mediale per apparecchiature mobile. La sua applicazione, disponibile gratuitamente su App Store, finora è stata scaricata da oltre tremila utenti da tutto il mondo. Infine, un quadro sulla situazione economica del settore. Ra il 2008 e il 2009 il mercato del vino ha risentito enormemente della crisi internazionale, ma l´Abruzzo è andato in controtendenza registrando addirittura una crescita in valore e in volume del +4,4% nelle esportazioni rispetto al calo della media italiana (-5,7%) e al calo a doppia cifra di molte regioni famose. Questo è avvenuto per la capacità delle nostre aziende di affermarsi mantenendo un buon rapporto qualità/prezzo dei nostri vini, una delle armi vincenti sia in Italia, sia all´estero, come dimostrano i dati che nel periodo 2003-2008 parlano di cifre doppie nelle esportazioni con +62,44% rispetto alla media italiana di +33,42%". Oggi l´Abruzzo conta in totale oltre 20.000 produttori viticoli, 40 cantine sociali e 150 private che lavorano una superficie vitata di circa 33.685 Ha, il 5% del territorio nazionale. L´abruzzo ha, inoltre, una produzione totale di 4,6 milioni di quintali di uva, dai quali si ricavano quasi 3,3 milioni di ettolitri, di cui 1,3 milioni di Hl sono produzioni Doc.  
   
   
CARPENÈ MALVOLTI: OTTIMISMO PER UN MAGGIORE SVILUPPO DELLA DOCG DEL PROSECCO  
 
Etile Carpenè ha presentato le scelte strategiche che la storica cantina di Conegliano attuerà per essere sempre più competitiva. “Carpenè Malvolti ha più che mantenuto, grazie alla fattiva collaborazione dei partners commerciali in Italia e all’estero, le posizioni di volumi e fatturato, nonostante le note difficoltà del mercato”. Ha esordito così Etile Carpenè, titolare della nota azienda spumantistica di Conegliano alla cena organizzata a Verona in occasione dell’edizione 2010 di Vinitaly, davanti alla stampa di settore, ai rappresentanti delle associazioni di sommelier Ais e Fisar e ad una delegazione di sommelier brasiliani. “Con l’avvio della nuova denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg – ha continuato Etile Carpenè - Carpenè Malvolti intende riaffermare la sua posizione di primaria e storica azienda sia in Italia che sui mercati esteri. Dal 21 aprile, il Gruppo Italiano Vini gestirà con Carpenè Malvolti le vendite e la distribuzione sul mercato Italiano con reciproche prospettive di crescita, ed anche in Germania è già stato avviato un rapporto di collaborazione con il Gruppo Shlumberger che promette ottime prospettive. Sempre in occasione della Docg abbiamo rinnovato il design delle nostre storiche etichette, che da subito saranno introdotte sul mercato italiano e, più avanti, saranno utilizzate anche per i mercati esteri. Abbiamo investito in nuovi impianti industriali per migliorare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti e l’azienda si è dotata di una nuova immagine pubblicitaria che sarà utilizzata anche a livello internazionale”. Etile Carpenè ha poi presentato ai convenuti il nuovo Petit Manseng, frutto dell’esperienza e dell’estro del “Collegio Enologi” Carpenè Malvolti, con alla guida dell’enologo Giorgio Panciera affiancato dal giovane enologo, Matteo Coletti. Tra le novità, anche il nuovo stand Carpenè Malvolti a Vinitaly 2010, segno rappresentativo di una azienda che guarda al futuro con fiducia, dinamica e pronta ad affrontare le nuove sfide del mercato sia in Italia che sui mercati esteri.  
   
   
L’ANTEPRIMA DEI PRODUTTORI ALLA SCOPERTA DELL’ECCELLENZA: TORNA L’ANNUALE APPUNTAMENTO CON ANTEPRIMA VINI DEI GRANDI CRU DELLA COSTA TOSCANA CHE ANCHE QUEST’ANNO SI SVOLGERÀ NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL REAL COLLEGIO DI LUCCA NEI GIORNI 8, 9 E 10 MAGGIO 2010.  
 
Un appuntamento che si rinnova ulteriormente poiché il pubblico e gli appassionati verranno sempre più coinvolti in un percorso di degustazioni, incontri, laboratori e talk show. L’edizione 2010 di Anteprima Vini sarà articolata in modo da seguire due linee guida su cui si concentreranno gli eventi all’interno della manifestazione, da una parte un confronto più diretto fra produttori, pubblico e appassionati, dall’altra l´incontro fra produttori e operatori del settore. I vini dei Grandi Cru della Costa Toscana saranno protagonisti assoluti delle classiche degustazioni en primeur della vendemmia 2009 – riservata agli opinion leader e opinion maker – alla quale si affiancheranno le degustazioni dei vini in commercio, sezione aperta al grande pubblico. Un percorso che consentirà anche al pubblico di degustare più di 100 etichette dei Grandi Cru della Costa Toscana. Altro momento di incontro per il consumatore sarà quello con l’enogastronomia lucchese attraverso tasting di prodotti del territorio in abbinamento ai vini per le strade della città di Lucca, in collaborazione con ristoranti, enoteche e enogastronomie cittadine. Il programma conferma inoltre alcuni appuntamenti della scorsa edizione come i salotti degustativi. ”Abbiamo voluto rafforzare e rinnovare il programma di Anteprima Vini – afferma la Presidente Ginevra Venerosi Pesciolini – per creare un legame sempre più aperto tra produttori-consumatori e operatori, creando una piattaforma informativa e divulgativa sulla Costa Toscana. Durante i due giorni della kermesse lucchese, verrà presentato anche un calendario di eventi che coinvolgerà durante il corso dell’anno, le cinque province della Costa Toscana – Massa, Pisa,lucca, Livorno,e Grosseto , legandosi a eventi di cultura, musica, spettacolo ed arte, per avere sempre i riflettori accesi sul nostro territorio e sulle nostre etichette”.