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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Aprile 2013
GLI ITALIANI E GLI OROLOGI DA POLSO ASSOROLOGI PRESENTA I DATI SUL MERCATO 2012  
 
Nel corso del 2012 in Italia sono stati venduti poco meno di 7 milioni di orologi da polso, per un valore di 1,14 miliardi di euro: è questo il dato principale che emerge dalla ottava indagine annuale sugli acquisti di orologi da polso in Italia effettuata da Gfk Retail & Technology per conto di Assorologi. I dati confermano la fase critica già evidenziata lo scorso anno: i consumi sono calati sul 2011 sia a valore (-3,6%) che a quantità (-2,8%), il che significa che per la prima volta negli otto anni di rilevazione si scende, sia pure di pochissimo, sotto il muro dei 7 milioni di pezzi. Sostanziale stabilità del prezzo medio che passa da 164 a 163 euro. Per il 47% si tratta di orologi da donna (43,1% della spesa a valore). Gli orologi da uomo sono il 40,2% (52,3% della spesa a valore) e quelli da bambino solo il 12,8%. Si tratta in maggioranza di orologi con movimento al quarzo (78,2%), con cassa in acciaio (67,8%). Ottima la performance degli orologi con cassa in materiale plastico, che sfiora il 25% dei pezzi. Per il 78,2% dei casi ha funzione “solo tempo”, mentre nel 20,1% dei casi (25% a valore) ha anche funzione cronografo. Il cinturino in genere è in metallo (42,2% a quantità, 55% a valore) o in plastica/resina (34,1% a quantità). Gioiellerie ed orologerie (tradizionali o ubicate all’interno di un centro commerciale) sono i canali che attraggono ancora maggiormente le scelte del consumatore italiano, ma perdono terreno in misura evidente rispetto al passato (60% a quantità, 65% a valore). In crescita i valori trattati dalla grande distribuzione (3,1% a quantità, 2,1% a valore), mentre calano molto i negozi mono-marca (8% a quantità, 3,7% a valore). Raddoppia in un anno il canale Internet (aste ed e commerce) che vale il 9% a volume e il 8,3% a valore. Si mantiene significativa la quota detenuta da Bancarelle e dalle vendite in Strada (6,9% a quantità, ma 3,4% a valore). Nel 52% dei casi il prodotto è acquistato per regalarlo ad un’altra persona, mentre nel rimanente 48% si tratta di un acquisto fatto per se stessi. Al di fuori del nucleo familiare, i destinatari del regalo sono principalmente parenti (54,1%) e conoscenti/amici (33%). La fascia d’età più importante dei destinatari dell’orologio regalato è quella che va dai 31 ai 40 anni. Solo il 59% degli acquirenti compra l’orologio che aveva in mente. I motivi dell’acquisto diverso rispetto alle prime intenzioni sono principalmente legati al prezzo (42%). La decisione di acquisto è sempre più legata al design (45,7%) e al prezzo (37,8%), ma si conferma di grandissima importanza anche la Brand awareness (fiducia e conoscenza della marca) che cresce fino al 31,2%. «Non sono momenti facili ed è ovvio che il clima di sfiducia e di attesa che contagia il consumatore non può non riflettersi anche sul nostro mercato - afferma il Presidente Assorologi Mario Peserico. Così come fatto lo scorso anno, mi sembra però giusto evidenziare che l’orologeria tutto sommato tiene molto meglio di altri comparti e riesce a difendere immagine, competitività ed attrattività. Il settore si augura che le travagliate vicende politico istituzionali possano risolversi rapidamente e consentire l’adozione di misure mirate all’incentivazione ed alla crescita dei consumi, a partire dalle politiche fiscali»  
   
   
BASILE: ACCORDO CON EMANUELA & CO S.R.L NUOVA PARTESHIP DI BRAND LICENCING TRA GIGI MONTI, FONDATORE DEL BRAND E EMANUELA SBRUZZI AMMINISTRATORE DI EMANUELA & CO S.R.L. PER UNA COLLEZIONE MODA CHE TORNA ALLA FASCIA MEDIO-ALTA.  
 
Nuovo accordo per Basile. Gigi Monti, fondatore del brand, ha siglato una parteship di brand licencing con Emanuela Sbruzzi, Amministratore di Emanuela & Co s.R.l. Una società dall’identità fortemente italiana, che trova la sua eccellenza proprio nel prodotto Made in Italy. Emanuela Sbruzzi dirigerà la produzione e la commercializzazione del brand, mentre Gigi Monti è il direttore creativo del progetto. Da questo accordo ecco una nuova collezione donna, frutto di creatività e competenza artigianale che riporta il brand alla sua identità più autentica. Dalla tradizione classica e sartoriale, con un twist bon ton, si colloca nella fascia medio-alta del mercato, dopo anni in cui il marchio della “b con la foglia” aveva puntato al fast fashion. La distribuzione si rivolge ad un selezionato canale multibrand, i cui principali mercati sono l’ Italia, la Russia e paesi del Golfo Persico. Si sta lavorando all’apertura di un monomarca. Gigi Monti, fondatore del brand afferma “Sono entusiasta di questa nuova collaborazione che ci permette di reinterpretare la creatività e la storia di Basile in modo piu’ attuale”. “La collezione Basile attinge alla tradizione tessile e produttiva italiana, creando un prodotto di qualità impeccabile con lo spirito di oggi”. Per la collezione Autunno Inverno 2013/2014, Basile ripropone cappotti dall’eleganza sartoriale di ispirazione ’70 e ‘80, tailleur con spalle naturali e linee morbide. E giacche dal taglio maschile o “a box”, con maniche enfatizzate. Infine la classica gonna a tubino o a ruota al ginocchio. I tessuti sono rigorosamente italiani: jacquard e matelasse’, con disegnature a rilievo, grafiche e fiori con “effetto tricot”. I colori classici, come il bianco, il nero, il tortora e il verde militare sono accesi dall’arancio e dal viola. Www.basileitalia.com www.Emanuelaeco.it  
   
   
IMPERIAL GUARDA AL FUTURO E SCEGLIE LA REALTA´ AUMENTATA PER I SUOI MATERIALI DI COMUNICAZIONE  
 
Sempre attiva sul fronte dell´innovazione, Imperial, la “Zara” italiana del comparto fast fashion nazionale, annuncia un´importante novità: l´estensione digitale dei suoi cataloghi Ss 2013, tutti da sfogliare con tablet e smartphone. Grazie all´introduzione della realtà aumentata, i clienti dell´azienda bolognese potranno consultare in maniera interattiva e moderna i materiali a loro disposizione con una fruibilità semplice ed immediata. Basterà infatti scaricare l´apposita applicazione di Imperial Fashion -Imperial Fashion Ar¬-su iPhone, iPad, Tablet e Smartphone e indirizzare la fotocamera del dispositivo verso un determinato prodotto per visualizzare un´ampia gamma di contenuti speciali: video correlati, link al sito aziendale e collegamenti a una scheda prodotto molto ricca che raccoglierà non solo le immagini del capo, ma anche informazioni sulla composizione dello stesso e disponibilità presso i negozi monomarca Imperial con tanto di indirizzo, mappa di Google, e-mail e numero di telefono per scrivere o chiamare direttamente il punto vendita con il proprio device. Distribuiti presso i punti vendita monomarca e non solo, gli innovativi cataloghi saranno inoltre accompagnati nei prossimi mesi dal lancio di un’applicazione che consentirà agli acquirenti di visionare i prodotti più richiesti e verificare la loro reperibilità nei negozi. Grazie alla realtà aumentata, Imperial è riuscita così ad interfacciare il mondo fisico a quello virtuale offrendo alla sua clientela non solo la possibilità di conoscere la gamma prodotti e i suoi costanti aggiornamenti in maniera più completa ma anche di entrare nel mondo dell´azienda bolognese a 360 gradi. La nuova applicazione consentirà infatti di godere di alcune anteprime ideate dal team creativo di Imperial Fashion come ad esempio il nuovo Short Movie realizzato in occasione della campagna Pe 2013. Ispirato all´approccio grafico e disciplinato delle linee e delle geometrie con richiami agli anni ´60, il video, visibile anche sul canale Youtube Imperial (http://www.Youtube.com/watch?v=fjyhmbvgfks&feature=youtu.be), sul sito ufficiale e su Facebook, è un omaggio alla ripetizione di pattern e righe che caratterizzano il concept creativo della collezione legata alla nuova stagione. Imperial Fashion, fondata nel 1976 da Adriano Aere ed Emilia Giberti, rappresenta oggi una delle aziende di riferimento del Fast Fashion in Italia. All’azienda Imperial fanno oggi capo due marchi, Imperial e Please che convivono nei multimarca del gruppo ma si avvalgono per il resto di staff creativi e distribuzione indipendenti. Con un fatturato 2012 di 119 milioni di euro, in crescita del 15% sull’esercizio precedente, oggi Imperial esporta circa il 50% degli oltre 5 milioni di capi prodotti in un anno fra Europa, Asia e America  
   
   
IL COMPASSO D´ORO DIVENTA INTERNAZIONALE  
 
Il Board dell´Icsid, International Council of Societies of Industrial Design, è stato ospite di Adi dal 5 al 7 aprile e ha tenuto i suoi lavori nella sede milanese dell´associazione. Sabato 6 aprile due riunioni (di cui una pubblica: il Regional Exchange) hanno coinvolto Adi e Icsid e sono stati occasione di scambio di informazioni e proposte importanti. Tra queste ultime quella, avanzata dall´Adi, di celebrare nel 2015, con la collaborazione di Icsid e di tutte le associazioni che ne fanno parte, la prima edizione internazionale del premio Compasso d´Oro Agli incontri erano presenti il presidente in carica Soon-in Lee (Corea del Sud), il “presidente eletto” (che assumerà prossimamente il pieno ruolo effettivo) Brandon Gien (Australia) e tutti i consiglieri: gli statunitensi Michelle Berryman e Bruce Claxton, il turco Alpay Er, il finlandese Tapani Hyvönen, il sudafricano Mugendi M´rithaa, l´indiana Geetha Narayanan, il giapponese Kohei Nishiyama, il francese Pierre-yves Panis, il danese Nils Toft. Li accompagnavano, per la segreteria del Board, la Segretaria generale Diliki De Silva e Sarah Brown. “È stata l’occasione di conoscere le prossime iniziative di Icsid”, spiega la presidente Adi Luisa Bocchietto, “per potervi meglio partecipare in futuro. Abbiamo inoltre colto l’opportunità di presentare i nostri progetti per una maggiore apertura internazionale dell’Adi che coinvolga la futura sede e un’edizione speciale, internazionale del Premio Compasso d´Oro da realizzarsi nel 2015 in occasione di Expo.” Sono state illustrate anche le riflessioni che stanno maturando all´interno dell´Adi riguardo all’attualizzazione del Design Memorandum, e il progetto di allargare agli altri paesi l´esperienza del Giurì del Design. Al Board dell’Icsid Adi ha chiesto di contribuire a intensificare i contatti internazionali dell´associazione, in particolare in vista della realizzazione della nuova sede dell´associazione: “Vorremmo che questa futura sede potesse venire considerata, fin d´ora, la vostra ´casa in Italia´”, ha affermato Luisa Bocchietto rivolgendosi ai membri del Board Icsid, “e abbiamo bisogno del vostro aiuto affinché il nostro impegno possa essere di vantaggio per il sistema design in generale.” Oltre a presentare il progetto dell´internazionalizzazione del Compasso d´Oro, Adi ha offerto infine la propria piena disponibilità a collaborare in tema di definizione dei principi etici del design e di difesa della proprietà intellettuale. “L’incontro”, conclude Luisa Bocchietto, “ha confermato che Adi è riconosciuta come riferimento di qualità e che il Premio Compasso d´Oro è un esempio ammirato da tutti.”  
   
   
REGIONE UMBRIA FIRMA CON BEIJING INSTITUTE OF FASHION TECHNOLOGY PROTOCOLLO D’INTESA PER INIZIATIVE CONGIUNTE  
 
Perugia – Contenuti e finalità di un protocollo d’intesa firmato dalla Regione dell’Umbria (Repubblica Italiana) e il Beijing Institute of Fashion Technology (Repubblica Popolare Cinese) sono stati presentati e illustrati il 16 aprile in una conferenza-stampa, tenutasi a Palazzo Donini, da una delegazione della Regione Umbria composta dall’assessore alla Cultura e Turismo Fabrizio Bracco, dal direttore dell’Area Programmazione, Innovazione e Competitività della Regione Umbria Lucio Caporizzi (firmatario per la Regione del protocollo), da Giampiero Rasimelli (Servizio Rapporti Internazionali e Cooperazione) e Luigi Rossetti (coordinatore Imprese e Lavoro); e, per la parte cinese, dalla direttrice del “Programma Italia” del Beijing Institute of Fashion Design, Caterina Feng Jiao. Alla conferenza-stampa hanno preso parte Paolo Belardi, direttore dell’Accademia di belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, Stefano Bracci, direttore del Conservatorio Musicale Morlacchi (entrambe le istituzioni umbre hanno firmato, nel quadro del protocollo, accordi specifici con l’istituto di Pechino per scambi artistico-culturali) e Lidia Costamagna, docente dell’Università per Stranieri di Perugia. La conferenza-stampa era stata preceduta da un incontro tecnico, al quale aveva partecipato la neoministro-consigliere Gao Yuanyuan, responsabile delle relazioni economiche e commerciali dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Roma. Il protocollo d’intesa fra la Regione dell’Umbria e il Beijing Institute of Fashion Technology prevede scambi culturali, “per lo sviluppo di rapporti di cooperazione tra istituzioni culturali, scientifiche e di ricerca, per un confronto di conoscenze e di esperienze nel settore della moda, dei beni culturali, del design, del turismo, dello spettacolo, della qualità dei prodotti agroalimentari, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, per lo scambio di ricercatori nei diversi settori, per l’intensificazione dell’insegnamento della lingua e cultura italiane in Cina e della lingua e cultura cinesi in Italia; 2) lo scambio di conoscenze ed esperienze nell’ambito delle attività produttive e dello sviluppo economico, con particolare riguardo per le piccole e medie imprese e per gli investimenti; lo scambio di conoscenze ed esperienze nel campo dell’innovazione tecnologica nell’industria e nei servizi; la reciproca promozione commerciale e turistica dell’Umbria in Cina e della Cina in Italia”. Il protocollo prevede altresì “3) lo scambio di conoscenze ed esperienze nell’ambito delle tecnologie ambientali, nel settore della valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico; 4) lo scambio di conoscenze ed esperienze nel campo dell’urbanistica e dei sistemi si gestione del territorio; 5) lo scambio di conoscenze ed esperienze nel settore del turismo, valorizzando le reciproche opportunità e potenzialità, e nel settore degli scambi giovanili, con particolare riferimento agli studenti, alle associazioni e ai gruppi culturali giovanili; 6) lo scambio di conoscenze ed esperienze nel campo della valorizzazione e del restauro dei beni culturali, delle tecnologie per i beni culturali e dei sistemi museali; 7) l’interscambio tra imprese nel settore della moda, del design, dei prodotti alimentari di alta qualità, dell’artigianato di alta qualità nei settori della ceramica, del mobile e dei tessuti; 8) la reciproca collaborazione tra grandi istituzioni e manifestazioni culturali per lo scambio di eventi, spettacoli, mostre e concerti”. “Abbiamo ripreso le relazioni, che sono sempre esistite negli anni fra la Regione Umbria e la Cina – ha commentato Lucio Caporizzi, firmatario del protocollo -, reimpostandole su una base di continuità e finalizzazione. L’obiettivo di fondo è far conoscere ai cinesi l’Umbria e tutto quello che in Umbria si sa fare”. “Lo scopo – ha spiegato Luigi Rossetti – è quello di rendere visibile e riconoscibile il ‘brand Umbria’ nella sua unità e specificità, creando politiche di ‘cluster’ e ‘reti’ in cui le piccole imprese possano fare massa critica”. “È importante aver ripreso con grande determinazione i rapporti e gli scambi fra l’Umbria e la Cina – ha detto l’assessore Bracco -, un continente immenso che offre grandissime possibilità e opportunità per le nostre aziende e i nostri operatori economici. È importante che il ‘Progetto Cina’ sia sviluppato in tutte le direzioni possibili, mostrando quanto sia fecondo mettere in rapporto cultura ed economia”. Attualmente – ha ricordato Giampiero Rasimelli -, la Regione Umbria (come capofila insieme a Lombardia, Marche, Lazio e Campania) partecipa a Pechino e nella provincia dello Shandong ad un progetto sulla sicurezza alimentare, nel quadro di un programma concordato dal Ministero degli Esteri, Regioni e Cina, oltre che al progetto “Travel” (con Veneto, Toscana, Marche e Puglia) per interscambi turistici, e ad una iniziativa per il restauro e la valorizzazione dei beni culturali in Cina. “Il primo problema è quello di far capire ai cinesi dov’è l’Umbria – ha detto la direttrice del Beijing Institute of Fashion Design, Caterina Feng Jiao -; questo protocollo è importante, e va utilizzato al meglio per sviluppare scambi e reciproche opportunità”.  
   
   
ORIGINAL MARINES SPONSOR DELL’AMERICA’S CUP WORLD SERIES NAPOLI 2013  
 
Original Marines sarà sponsor dell’America’s Cup World Series Napoli, l’ultima tappa delle America’s Cup World Series 2013 che si svolgerà nelle acque del Golfo di Napoli dal 16 al 21 aprile. Il Gruppo sarà inoltre presente con uno stand di 70 mq all’interno dell’America’s Cup Village Napoli che ospiterà una serie di iniziative durante tutto il periodo della manifestazione. “Siamo felici di sostenere questa importante manifestazione che dà tanto lustro alla nostra città - commenta Alessandro D’ambrosio, Direttore Marketing del Gruppo Original Marines - Il nostro è un brand che, pur avendo una forte vocazione internazionale, è profondamente radicato nel territorio. Questa sponsorizzazione, inoltre, sottolinea ancora una volta che Original Marines è un marchio vicino ai valori di riferimento del mondo sportivo: fairplay, spirito di squadra e rispetto per le regole”. Una lunga serie di appuntamenti, che prenderanno il via il 13 aprile con la Due Giorni America’s Cup e proseguiranno con concerti, spettacoli, cene di gala e fuochi di artificio, farà da cornice alle regate delle World Series intrattenendo la platea napoletana e internazionale. Original Marines in breve. Nato agli inizi degli anni Ottanta per volontà di alcuni imprenditori campani, Original Marines è un marchio della Imap Export Spa, una dinamica realtà che produce e commercializza linee d’abbigliamento dallo stile casual e sportivo. Original Marines, che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 210 milioni di euro, è presente sul territorio nazionale con 532 punti vendita in franchising, 65 tra punti vendita diretti e Cartoon Village e 84 negozi in Europa, Asia e Africa  
   
   
PRIMAVERA E FIORI D’ARANCIO A THE PLACE LUXURY OUTLET SHOPPING E NATURA NEL BIELLESE  
 
A The Place Luxury Outlet di Sandigliano (Bi) tante occasioni per una primavera/estate all’insegna della freschezza, dello stile e dell’eleganza naturale. The Place è il luogo in cui lo shopping è tempo per se stessi, è spazio e silenzio, per l’ascolto delle proprie esigenze. Quale momento migliore della primavera per dedicarsi una giornata di relax da trascorrere nel paradiso naturalistico dell’Oasi Zegna, primo esempio italiano di mecenatismo ambientale e laboratorio all’aria aperta, capace di valorizzare la relazione tra uomo, natura e cultura della montagna. Luogo ideale per immergersi in un ambiente unico in cui praticare ogni genere di sport nel pieno rispetto degli ecosistemi o per partecipare a uno dei tanti eventi che l’Oasi organizza per celebrare l’arrivo della primavera e delle fioriture. E dopo una visita nell’Oasi della natura perché non perdersi nell’Oasi del lusso? Alla boutique Zegna si potrà scegliere un capo da cerimonia unico: un abito cucito da mani esperte secondo la tradizione artigianale tramandata e affinata da decenni di esperienza. Inoltre, il servizio “su misura” di Ermenegildo Zegna confeziona abiti, giacche, pantaloni, camicie e cravatte caratterizzate dall’inconfondibile maestria artigianale che distingue Zegna da oltre un secolo. Ogni capo è tagliato e cucito secondo le caratteristiche della taglia di ciascun cliente, con la possibilità di scegliere all’interno di una straordinaria collezione di oltre settecento tessuti dalle fibre più preziose al mondo, duecento dei quali sono in esclusiva per ogni stagione. Non potrà poi mancare una visita da Agnona, per scoprire tutte le novità della Collezione Primavera/estate. Il cotone si combina alla seta per dare al capo una vestibilità innovativa. Tessuti strutturati per i tubini che disegnano la silhouette femminile e per gli abiti senza maniche o con spalline che propongono una raffinata rivisitazione del plissé. Una collezione che fa dello stile e della sartorialità i suoi tratti dominanti, ideale per una donna che si muove nella vita con naturale eleganza. Sofisticata e sensuale, ma allo stesso tempo moderna e pratica. Agnona veste la donna attenta all’esclusività e alla ricercatezza dei dettagli per dare forma alla sua passione. Per le donne alla ricerca della perfezione anche nella biancheria intima La Perla propone la collezione mare: top-bikini, costumi interi aperti sui fianchi, colori pop e geometrie ispirate alle grandi opere d’arte moderna.... E per festeggiare il compleanno con un regalo d’eccezione, è prevista una riduzione del 20 per cento sugli acquisti per chi compie gli anni ad aprile. Tante anche le occasioni per la Casa di Bellora. Decori semplici per uno stile senza tempo, fresco, semplice ed elegante. Non si può poi dimenticare che su ogni acquisto effettuato presso l’Outlet di Sandigliano una percentuale del ricavato verrà destinato alla costruzione dello Spazio Lilt e in particolare alla realizzazione di una sala per la mammografia. The Place Luxury Outlet è in via C. Battisti 99 (Strada Trossi) a Sandigliano (Biella) ed è aperto da lunedì a domenica dalle 10 alle 19  
   
   
IL PIANO DI ESPANSIONE INTRAPRESO DALL’AZIENDA CAMPANA P.F.C.M.N.A PER IL BRAND FRACOMINA PROSEGUE CON SUCCESSO GRAZIE ALLA RINNOVATA COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO COIN.  
 
Sul mercato domestico sono attualmente concentrati molti sforzi da parte della realtà campana che con il Gruppo veneto vanta una collaborazione di lunga data, presidiando alcuni punti vendita situati in località strategiche come Firenze, Como e Napoli. L’anno in corso ha ulteriormente consolidato l’espansione del brand Fracomina in Italia attraverso l’apertura di tre nuovi corner dedicati all’interno della rete Coin. Gli store di Roma, all’interno della Stazione Termini, di Genova e Brescia confermano la volontà della società P.f.c.m.n.a di articolare la propria distribuzione in maniera capillare al fine di raggiungere un target sempre più ampio e variegato. Dichiara a tal proposito Nando Prisco, Ceo dell’azienda campana: “Abbiamo voluto confermare il nostro impegno con il Gruppo Coin, leader italiano del fashion retail per consolidare il posizionamento del brand Fracomina sul mercato locale. Strategicamente, questa partnership ci consente di avvalerci dell’esperienza di una Società che ha fatto della qualità e della capillarità di distribuzione i suoi asset più importanti” P.f.c.m.n.a. Spa è l’azienda campana che riunisce i marchi Fracomina, Fracomina Mini, Fracomina Blue Feel e M!a F. Il Gruppo oggi distribuisce, oltre che in Italia, in numerosi Paesi Europei tra i quali Spagna, Portogallo, Belgio, Grecia, Olanda e nell’area dell’ex- Jugoslavia. Una rete capillare di distribuzione che ha portato l’azienda ad espandersi anche nei territori dell’ex Urss, attestando il peso complessivo delle esportazioni a circa il 30%. Tale percentuale è destinata a crescere rapidamente in seguito alla politica d’internazionalizzazione oggi attuata da P.f.c.m.n.a. Spa  
   
   
UNA T-SHIRT MANGANO PER CORSO COMO 9 DURANTE IL SALONE DEL MOBILE  
 
Tiratura limitata e costo promozionale per la t-shirt realizzata per l´inaugurazione del primo flagship store milanese a marchio Mangano "Mangano Corso Como 9, record the event" è il pay-off della nuova t-shirt in edizione limitata realizzata dall´azienda bresciana per inaugurare il nuovo flagship store di Milano. Una scritta, un numero e un codice - il Qrcode - identificano la nuova T-shirt che unisce tecnologia, moda e numerologia nei 900 pezzi della limited edition che sarà disponibile per la vendita in tutti i negozi a marchio Mangano a partire dal 9 aprile. Nove è la data dell´inaugurazione, nove è il civico di Corso Como scelto da Mangano per la nuova location, nove è il simbolo disegnato sulla t-shirt, nove centinaia i pezzi realizzati. Un numero che si ripete e che nella cabala rappresenta il ritorno dal multiplo all´unità, il compimento di un ciclo che segna la trasposizione su un nuovo piano. Un nuovo inizio dunque per chi indossa la t-shirt realizzata in 100% cotone e nell´unica variante in bianco, disponibile in due versioni: per lei scollo a barchetta e mezze maniche risvoltate con contrasto in grigio melange; per lui la tradizionale mezza manica con girocollo. Le t-shirt Mangano sono vendute al pubblico al prezzo di Euro 29,90  
   
   
PRATO - POLIMODA: BORSE DI STUDIO PER IL SETTORE DELLA MODA  
 
La Camera di Commercio di Prato informa che Polimoda, centro di alta formazione per il settore moda riconosciuto a livello internazionale, sostiene la formazione moda in Toscana grazie alla seconda edizione dell´iniziativa "La Moda in Borsa", programma di borse di studio per la formazione moda rivolte ai giovani toscani. Per il prossimo anno accademico 2013-2014 Polimoda ha deciso di finanziare nuove borse di studio selezionando i corsi Polimoda che formano i profili più richiesti dalle aziende, in modo da garantire nel tempo una duplice opportunità, per i giovani delle province toscane e per le imprese italiane in cerca di giovani professionisti. I corsi associati alle borse di studio sono i seguenti: - Fashion Technology (triennale) - Footwear & Accessories Design (quadriennale) - Fashion Product Management (quadriennale) - Fashion Visual & New Media Communication (quadriennale). Il bando prevede una borsa di studio per ciascun corso del valore di 10.000 €, la cui copertura è parziale con finanziamento "a scalare", vale a dire che il primo anno il corso sarà coperto dalla somma di 5.000 €, il secondo di 3.000 € e il terzo di 2.000 €. La restante somma del corso sarà a carico dello studente. Possono fare richiesta per ottenere una borsa di studio gli studenti in possesso di licenza di scuola medio-superiore o titolo di laurea, con residenza da almeno tre anni nelle aree urbane di Firenze, Prato e Pistoia, che al momento di presentazione della domanda non abbiano ancora compiuto il venticinquesimo anno di età. La domanda di partecipazione dovrà essere compilata e consegnata entro il 26 agosto 2013 Per ulteriori informazioni sulle borse di studio è possibile visitare il sito http://www.polimoda.com/ o contattare Polimoda ai seguenti recapiti: Tel. 055 2750628, e-mail: borsedistudio@polimoda.Com  
   
   
BARI - INCONTRI B2B CON BUYER RUSSI NEL SETTORE MODA  
 
Dal 16 aprile al 19 aprile l’Azienda Speciale della Camera di Commercio I.a.a. Di Bari A.i.c.a.i., con la collaborazione della Camera di Commercio Italo-russa, organizza una missione di incoming di 15 buyer russi per le aziende del settore moda della provincia di Bari e della Bat. Ben 31 saranno le realtà produttive del territorio che avranno l’opportunità incontrare gli operatori stranieri. “L’iniziativa – ha evidenziato il Presidente dell’Aicai Mario Laforgia – rientra nella programmazione dell’Aicai che mira a creare contatti fra i più importanti compratori mondiali e le aziende del territorio, contatti business to business in loco, cui faranno seguito le visite aziendali. Si tratta di servizi importanti, con ricadute più ampie e ben oltre il singolo incontro, poiché in grado di offrire una visione del saper fare dei nostri operatori della moda e quindi l’esclusività creativa di capi di abbigliamento che esaltano la bellezza e la qualità del made in Italy. Non c’è altro modo di uscire dalla crisi che non sia la valorizzazione della loro capacità di lavorare a regola d’arte, nella prospettiva del recupero della competitività internazionale del settore”. Il 17 aprile incontri presso l’Hotel Palace di Bari, mentre le visite aziendali su richiesta dei buyers ed in base agli incontri b2b, si terranno il 18 e 19 aprile.  
   
   
DIGITAL FASHION: L’ECOMMERCE È SEMPRE PIÙ DI MODA. I DATI DI NETCOMM E HUMAN HIGHWAY  
 
Il numero di chi compra online nel nostro Paese è in costante crescita. Gli eShopper che hanno acquistato sulla rete negli ultimi tre mesi sono, stando all’ultima rilevazione di marzo, il 47,7% dell’universo dei navigatori internet, pari a 13,8 milioni di individui (erano 9 milioni un anno fa). Gli acquirenti online attivi alla rilevazione di marzo dichiarano una frequenza media di acquisto pari a 3,5 transazioni per trimestre, poco più di una al mese, secondo l’ultima ricerca condotta da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano in collaborazione con Human Highway. Nel focus dedicato agli acquisti online di prodotti “moda”, presentato nell’ambito del Digital Fashion promosso da Netcomm, i consumatori che hanno comprato un prodotto di moda almeno una volta nella vita sono cresciuti di 200mila unità negli ultimi sei mesi, arrivando a toccare quota 8 milioni. Rivelano di aver comprato almeno una volta nella loro vita un capo di abbigliamento per il 40,6%, un paio di scarpe per il 36%, accessori per il 30,4,% e borse da donna per il 15%. “I consumatori italiani mostrano nell’acquisto di prodotti “moda” una grande e crescente attenzione, al punto che stiamo parlando di 8 milioni di eFashionshopper – commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Una crescita tale si spiega, in primis col trend inarrestabile di acquisti in mobilità tramite smarthphone e tablet (+165% la loro incidenza), ma soprattutto dal mix virtuoso di variabili che determinano la decisione d’acquisto. Certamente la convenienza e il buon rapporto qualità/prezzo sono una condizione rilevante (36%), ad esempio nell’acquisto di scarpe, ma la credibilità del sito, la marca del prodotto e l’occasione irripetibile pesano in modo decisivo come fattori di scelta. Merita osservare, poi, come si affermi fra i fattori anche la difficoltà nel reperire il prodotto in un altro modo (10,4%), che è spia di una non cannibalizzazione né della marca né di altri canali di vendita. Infine, fra i prodotti più acquistati online primeggiano i capi di abbigliamento (maglie, pantaloni, vestiti e abiti). Un ulteriore segnale questo di interessante evoluzione del canale e di come gli operatori siano sempre più in grado di rendere emozionali le proprie vetrine virtuali”. Dalla ricerca emerge un aumento di 700mila individui che negli ultimi 6 mesi dichiarano di avere acquistato un prodotto della categoria Scarpe e in modo più ridotto per Accessori (+200mila) e Abbigliamento (+100mila). Si tratta di 8 milioni di consumatori che almeno una volta nella vita hanno comprato un prodotto “Fashion”. I prodotti ‘fashion’ più acquistati online sono capi di abbigliamento (40,6%), seguiti da scarpe (36%), accessori, ovvero guanti, calze, cappelli e sciarpe (30,4%) e, infine, borse da donna (15%). Il 40,7% degli acquirenti online dichiara di non aver mai acquistato alcun prodotto di queste categorie. Il tipo di capo di abbigliamento più acquistato è la maglietta/maglia (25,1 %), seguito dai pantaloni (13,2%), vestito (10,1%), abiti generico (8,1%), felpa (6,4%), maglioni (6,2%). Nelle scarpe il prodotto più acquistato è costituito da quelle da ginnastica (36,4%), seguito da stivali (9%), sandali (7,5%), sneaker (6,4%), tennis (6%) (scarpe con menzione generica pesa per l’11,6%). Tra le tipologie di accessori che è possibile acquistare online, i più gettonati sono le cinture (16,6%), seguite da bigiotteria e sciarpe (intorno al 12%), borse e guanti (6%), orologi, collane e portafogli (4%). L’80% circa di coloro che in passato ha acquistato online borse da donna cita il tipo di prodotto, in particolare il 15% dice genericamente di aver comperato una borsa. Il 20% risponde descrivendo una classica borsetta e il restante il 43% indica altri tipi di borsa. Poco più del 20% risponde alla domanda citando direttamente un brand, in particolare: Guess, Liu Jo, Gucci e Desigual. I prodotti per cui in media si spende di più sono le borse da donna (spesa media 85 euro), seguito dalle scarpe (70 euro) e dai capi di abbigliamento (65 euro). Per gli accessori si tende a spendere in media l’ammontare più basso (circa 53 euro). Quanto ai fattori più importanti mentre si effettuano acquisti online primeggia la convenienza, intesa come buon rapporto qualità/prezzo, per il 35,9% degli acquirenti di articoli fashion, seguita da credibilità del sito venditore per il 27,1% dei rispondenti, quindi dall’occasione irrinunciabile per il 20%, la marca del prodotto in vendita 13,1%, infine la difficoltà di trovare quel prodotto in altro modo 10,4%  
   
   
PRESENTATA LA CONVENZIONE TRA ASSOTEMPORARY E SMI - SISTEMA MODA ITALIA  
 
Lo scorso 10 aprile nella sede di Confcommercio Milano è stata presentata ufficialmente la convenzione siglata da Assotemporary, l’Associazione Italiana dei Temporary spaces, con Smi - Sistema Moda Italia, l’organizzazione a cui fanno capo le aziende produttrici italiane del settore tessile e abbigliamento. L’accordo si riferisce all’utilizzo delle location associate ad Assotemporary, in particolare temporary store e showroom, da parte delle aziende tessili e dell’abbigliamento associate a Smi, a condizioni di esclusivo vantaggio, con sconti variabili dal 20 al 50% a seconda del periodo prescelto. Il Presidente di Smi – Sistema Moda Italia, Michele Tronconi, dopo aver illustrato ai presenti i campi di iniziativa della Federazione, ha aggiunto: “I cambiamenti che stanno modificando in profondità i mercati, non solo per gli attuali andamenti negativi dell’economia, ci vedono impegnati a dare risposte di sistema, in parte anche inedite, ai nostri associati. Cambiano i mercati ma cambiano anche i modi di rapportarsi con i propri mercati tradizionali. L’accordo con Assotemporary, oltre che per le facilitazioni economiche, è importante perché offre la possibilità di sperimentare nuove e diverse possibilità di comunicazione e di attività retail”. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente di Assotemporary, Roberto Mari, il quale ha sottolineato l’importanza della collaborazione avviata con una delle principali organizzazioni del mondo industriale italiano. Secondo Mari: “Il temporary shop rappresenta oggi, nella situazione di forte crisi economica che attanaglia il nostro Paese, una delle più innovative soluzioni a disposizione delle aziende per comunicare e per realizzare iniziative di vendita efficaci, valorizzando tempo e spazio”. Assotemporary informa che oltre un centinaio di location sono adibite a temporary store in Italia, di cui 70 nella sola Milano. Tra queste, una quindicina sono propriamente temporary showroom, vale a dire spazi di ampia superficie, senza vetrina su strada, particolarmente adatte alle campagne di vendite delle aziende della moda, che ne fanno un significativo utilizzo in particolare a Milano  
   
   
JAKED, DAL NUOTO AL FITNESS CON DRYARN  
 
Le caratteristiche di traspirabilità, termoregolazione e antibattericità di Dryarn rendono questa microfibra, da sempre, un’alleata eccezionale degli sportivi. Dryarn esprime al meglio le sue potenzialità a contatto con la pelle e proprio per questo Jaked l’ha scelta per realizzare la nuova Fitness Energy Collection: capi finiti nati dalla fusione di tecnologia e stile, per vestire e accompagnare atleti e sportivi durante il loro allenamento. Jaked, azienda sportswear che insieme a Yamamay e Carpisa è parte del Gruppo Pianoforte Holding S.p.a., è sin dai suoi esordi sinonimo di tecnologia applicata allo sport: con il pay off “More than skin” il marchio debutta nel mondo del nuoto nel 2008, con un prodotto innovativo e tecnologicamente avanzato, il rivoluzionario costume Super Body J01. Forte dell’esperienza pregressa, nel ruolo di sponsor tecnico sia della Federazione Italiana Nuoto che della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, Jaked oggi si presenta sul mercato con un’offerta di capi sportivi e lifestyle molto più ampia, declinando il suo prezioso know how al servizio di tutti gli sportivi. Per il debutto nel fitness Jaked ha scelto Dryarn. La Fitness Energy Collection, disponibile nei Jaked Sore e nei migliori negozi di sport nella P/e 2013, è la nuova sfida sportiva e stilistica del brand. Si tratta di una linea di maglie uomo/donna (Manica lunga, Manica corta e canotta) interamente Made in Italy e con altissimi contenuti di comfort e tecnologia. Grazie all’utilizzo di Dryarn, la microfibra più leggera al mondo, le maglie Fitness Energy sono leggerissime, quasi impalpabili, ma perfettamente coibenti, traspiranti ed estremamente resistenti. Capi “intelligenti” progettati per sostenere ed esaltare la performance sportiva di chi li indossa, anche in condizioni climatiche estreme. L’altissima percentuale di Dryarn utilizzata permette a queste maglie di lavorare come barriere in entrata, di trattenere il calore e di favorire l’evaporazione del sudore in modo sorprendentemente veloce, per una sensazione di freschezza assoluta. Tra i plus di Dryarn anche l’attitude green, valore molto importante anche per Jaked che ha scelto un partner 100% riciclabile, per capi ecosostenibili.Info:  Www.jaked.it  - www.Dryarn.com    
   
   
DRYARN. FIBRA ECOLOGICA, FIBRA DEL FUTURO  
 
Dryarn, nata dall’esperienza e dalla tradizione del gruppo Aquafil, è la fibra più leggera esistente in natura ed è 100% riciclabile. Per le sue caratteristiche intrinseche e le performance che offre a chi indossa capi realizzati in Dryarn, questa microfibra eccezionale può essere a buon diritto considerata la fibra del futuro, da utilizzare per un guardaroba eco sostenibile: Dryarn risparmia energia elettrica: non è necessario lavare i capi ad alte temperature perchè non lega con le altre sostanze e quindi risulta particolarmente resistente alla sporco che non penetra capillarmente nelle fibre ma resta in superficie. Ecco perché basta pochissimo detersivo, nessuna candeggina e basse temperature di lavaggio. Dryarn asciuga velocemente e non si stira. Dryarn non cambia nel tempo per colore, dimensione, aspetto estetico. Per produrre il filato viene impiegato dall’azienda un basso quantitativo di energia elettrica e di acqua rispetto agli standard in quanto si fila a basse temperature ed il processo di filatura prevede poco utilizzo di acqua. Dryarn non inquina: è riciclabile al 100%. Dryarn nasce come filato già tinto e quindi non è necessario tingere il tessuto (procedimento quest’ultimo che richiede lo smaltimento sostanze inquinanti). Gli scarti di produzione vengono riciclati e reimmessi in nuovi cicli di produzione per la realizzazione di altri prodotti di uso quotidiano. Per esempio le buste di plastica trasparenti molto spesso sono realizzate in polipropilene e quindi anche con gli scarti del Dryarn. Non richiede lavaggi in fase di produzione (a differenza della lana) con un notevole risparmio di acqua. Non richiede sbiancaggio a differenza del cotone che richiede lo smaltimento di decoloranti chimici. Non vengono usati né solventi né acidi a differenza della viscosa, triacetato, nylon e poliestere. Un capo realizzato in Dryarn dura più a lungo, conserva più a lungo i suoi colori, la sua forma, non fa pilling. Il tessuto resta sempre come nuovo. Molto stabile, non subisce variazioni dimensionali anche dopo ripetuti lavaggi ed è resistente alle abrasioni. Dryarn è un tessuto per 12 mesi: grazie alla caratteristica di termoregolazione del filato ( che mantiene la temperatura del corpo fresca in estate e calda in inverno) i capi in Dryarn possono essere utilizzati 12 mesi all´anno senza l´inutile spreco di acquistare un guardaroba di capi per 4 stagioni.Dryarn è dermatologicamente testato e, a contatto con la pelle, rappresenta l’ultima frontiera dell’abbigliamento. Molto più del cotone previene problemi di dermatiti da contatto, irritazioni e allergie. Grazie alla capacità della microfibra di espellere l’umidità ed il sudore i capi realizzati con Dryarn offrono un comfort assoluto ed elevate prestazioni in termini di vestibilità controllata e di idrorepellenza. L’eccezionale capacità d’isolamento termico mantiene la temperatura del corpo proteggendolo dal freddo e dal caldo. Umidità e sudore vengono trasportati all’esterno del tessuto dove possono evaporare rapidamente per ottenere un risultato di pelle sempre asciutta. Dryarn è resistente alle muffe tarme batteri o altri microrganismi  
   
   
M. GRIFONI PRIMAVERA/ESTATE 2013: ALLUSIONE AGLI ANNI OTTANTA RILETTI IN CHIAVE MODERNA  
 
Un viaggio negli anni Ottanta, lontano dall’essere didascalico che prende da quel decennio alcuni elementi per reinterpretarli all’insegna di una guardaroba dinamico, versatile e soprattutto contemporaneo. La Donna M.grifoni della p/e 2013 ha un’anima active-sport, tipica del decennio citato, ma resa totalmente attuale trova nello studio delle lunghezze, a volte anche estreme, un elemento di allontanamento e novità rispetto al punto di partenza ispirativo. La collezione è caratterizzata da uno stile pulito, lavorazioni ricercate e grande cura per i dettagli. I tagli grafici dei capi vengono messi in evidenza dai tessuti uniti e operati a contrasto. I capispalla appartengono al tradizionale guardaroba Grifoni, con richiami al decennio di riferimento riletti in chiave moderna, sia dal punto di vista dei tessuti, che delle lunghezze e dei volumi. Il K way è stampato, il giubbotto in denim è trattato, mentre l’interpretazione del chiodo classico è in denim e in pelle stampata per differenziarsi e acquisire una nuova e interessante personalità. Il capo iconico degli anni Ottanta, il bomber, è completamente rivisitato nelle proporzioni, così come non è mai scontata la scelta del materiale, dal raso volutamente lucido alla pelle. Le giacche mantengono un approccio visivo minimal, perdono il loro rigore per essere decostruite e sfoderate. A caratterizzarle sono i tessuti stampati e i dettagli. Le camicie di lei sembrano rubate dal guardaroba di lui con vestibilità over, ma presenti in collezione anche mini-shirt, dal fitting più vicino al corpo e alla silhouette femminile. I colori per la camiceria vanno dal bianco all’azzurro rigoroso, non escludendo stampe multicolori. Top maliziosi e nuove lunghezze. Anche nei pantaloni continua il gioco fra maschile e femminile, ormai un classico del mondo Grifoni. Le vestibilità prese dai pantaloni di lui, sono in contrasto con femminili super-skinny. I tessuti, dai cotoni/lino fino ad arrivare al Sangallo, sottolineano questo gioco di rimandi. I tagli grafici distinguono anche la maglieria, con una rilettura delle righe. Il cashmere è leggero e colorato, per un’attitudine decisamente estiva e solare, mentre il tricot vuole essere un’ ulteriore rimando sporty, quasi si volesse rubare a quel mondo dettagli e forme. Tagli netti anche per il denim, che scopre nuovi lavaggi e dettagli di ricerca. Le vestibilità si avvicinano ai decenni passati nel modello skinny a vita alta, nel denim boot-cut o nella rivisitazione del pantalone palazzo, per le più eccentriche. Colori vivaci e sovratinture, lavaggi forti come superbleached e un nuovo batik, a incentivare il rimando agli Eighties. La palette cromatica prevede protagonisti per la p/e 2013 i colori tipici del guardaroba da uomo: toni neutri, beige, navy, nero e verde militare e le altre sfumature del verde, comprese quelle più accese, si fanno notare in tutta la collezione  
   
   
ALCHIMIE MEDITERRANEE IN COLLABORAZIONE CON GIANNI DE BENEDITTIS PRESSO LA BOUTIQUE LA PERLA A MILANO DURANTE IL FUORISALONE EDIZIONE 2013  
 
La Perla ha partecipato al Fuorisalone 2013 con un progetto all’insegna della creatività mediterranea. La Boutique di Via Montenapoleone ha esposto dal 9 al 14 Aprile un’istallazione con alcuni gioielli scultura del designer orafo Gianni De Benedittis, creati per enfatizzare due creazioni speciali della collezione di lingerie Ottocento Siciliano Primavera/estate 2013. I gioielli di De Benedittis, che sigla le proprie creazioni con il brand futuroRemoto, hanno conquistato il regista Ferzan Ozpetek che li ha voluti nei suoi film “Mine Vaganti, Magnifica Presenza” e nella messe in scena di Aida e La Traviata per il Teatro San Carlo di Napoli a Dicembre 2012. Il designer leccese, inoltre, ha vinto nel 2007 il premio Vogue Italia per la gioielleria. De Benedittis per La Perla ha creato alcuni elementi preziosi in lamina d’argento traforata e bagnata in oro rosa che disegnano le linee del bustier con balze di tulle sui fianchi ed enfatizzano i motivi a triangoli sovrapposti nel coordinato in tulle tagliato al vivo. Un choker rigido completa quest’ultimo outfit. Il motivo dei decori ricorda antiche trame di pizzo, l’oro rosa richiama una tavolozza mediterranea dove i colori del grano e della terracotta, della pietra e del sole esaltano l’intensità del nero scelto per la lingerie. Passioni e segreti delle nobildonne siciliane di un tempo che si traducono in suggerimenti preziosi per la femminilità delle donne di oggi. Il binomio tra le creazioni La Perla e i gioielli di De Benedittis è teatralizzato da un allestimento a cura di Walter Terruso. Il designer ha realizzato alcuni pannelli di ceramica ultrasottile Kerlite sui quali sono praticati dei tagli triangolari che riprendono i motivi geometrici delle creazioni di lingerie. Un’installazione dove arte, tradizione e moda si combinano in un’alchimia sofisticata da cui nascono nuove espressioni di design  
   
   
AUSTRIAN DESIGN DETAILS - RITORNA A MILANO, AL SALONE DEI TESSUTI, IL DESIGN AUSTRIACO: QUEST’ANNO UNA FINESTRA SUI “DETTAGLI”. IN OCCASIONE DEL 52° SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE, DAL 9 AL 14 APRILE 2013, 56 RAPPRESENTANTI DEL DESIGN E DELLA PRODUZIONE AUSTRIACA DI MOBILI HANNO SORPRESO I VISITATORI PRESENTANDO NOVITÀ E PROGETTI DI DESIGN ALL’AVANGUARDIA, IN UNA VASTA ESPOSIZIONE  
 
È giunta al quarto anno consecutivo l’iniziativa promossa e organizzata da Advantage Austria con il supporto di go international, il progetto di internazionalizzazione nato su iniziativa di Wko (Camera Federale dell’Economia Austriaca), di Bmwfj (Ministro Federale dell’Economia, della Famiglia e della Gioventù) e dell’Associazione Austriaca del Mobile, che ha visto riuniti sotto il cappello creativo “Austrian Design Details”, designer austriaci, produttori e società storiche, insieme per sei giorni, per presentare talento innovativo, artigianato classico e moderno e tecnologie all’avanguardia. “Il forte e attivo interesse dimostrato dai 56 espositori per entrare a fare parte del progetto Austrian Design Details e la volontà di dimostrare abilità e capacità creativa, sono fattori che non possono essere sottovalutati e per questa ragione, anche quest’anno Advantage Austria è orgogliosa di supportare e aiutare l’industria austriaca del mobile ad esporre a Milano, in aggiunta agli appuntamenti di Barcellona e New York, promuovendo di fatto la produzione e la commercializzazione del design austriaco in tutto il mondo”, ha commentato il Dr. Walter Koren, Responsabile di Advantage Austria. Il Salone Internazionale del Mobile è il punto di riferimento a livello mondiale per il settore arredo e design e attira a Milano oltre 300.000 visitatori. “A Milano nel mese di Aprile, l’attenzione verso il settore Design e Arredo è altissima, tutti gli addetti ai lavori sono concentrati nel trovare novità, tendenze e approfondimenti in un settore importantissimo per l’export italiano“ ha commentato soddisfatto il Dr. Michael Berger, Console Commerciale d’Austria in Italia, “e noi non potevamo mancare!”. I produttori di mobili austriaci godono di un’ottima reputazione sia in patria che all’estero. Oltre a sostenere i valori tradizionali come l’artigianato, la precisione industriale e la flessibilità nella produzione, negli anni il settore ha investito moltissimo sulla qualità e sulla progettazione. “Per questa ragione, non vogliamo perdere l’appuntamento con le migliaia di visitatori che arriveranno a Milano e che si aspettano di trovare ‘il meglio’”, ha dichiarato Heinz-hofer-wittman, managing partner di Wittmann Möbelwerkstätten Gmbh ”ed è proprio qui che vogliamo posizionarci”. “L’esposizione Austrian Design Details è un’occasione straordinaria per attirare l’attenzione di un pubblico internazionale sulle nostre eccellenze come i maestri artigiani, la ricerca sul design e la sua storicità, elementi che favoriscono l’inserimento in nuovi mercati e fanno crescere l’export”, ha proseguito Wittman. All’esposizione, le aziende Bene, Haapo 1910, Team 7, Viteo, Wiesner-hager e Wittman erano presenti con la loro produzione di Interior Design, mobili per ufficio e sono state i testimoni speciali di queste eccellenze. La sede dell’esposizione austriaca per il 2013 è il Salone dei Tessuti in Via San Gregorio, location scelta per la sua storicità legata a una famosa famiglia milanese e per l’aver saputo convertire una ex fabbrica di tessuti in uno spazio multifunzionale, mantenendo le caratteristiche originali come il Salone Centrale, i pavimenti e le colonne in marmo, elementi determinanti nella progettazione e nello sviluppo del concetto creativo che accompagnerà la mostra. Per l’esposizione 2013, lo Studio di Designer March Gut di Linz è stato incaricato di sviluppare il progetto creativo. I due designer industriali Christoph March e Marek Gut hanno ricevuto il compito di focalizzarsi sulla necessità di ideare un percorso che unisse benefici e progettualità. Il concetto creativo nasce dall’idea che intorno a un pezzo di design si concentrano tutti gli sguardi che vanno ad esaltare l’estetica del prodotto stesso. Grande importanza viene data quindi a tutto ciò che è visibile. In fase di progettazione, March Gut ha volutamente adottato un approccio creativo differente rispetto a quanto è stato fatto in passato, realizzando un percorso che portasse lo spettatore “dietro le quinte”, inventando nuove prospettive, che si concentrano di fatto sui dettagli e sul valore che acquisiranno nel tempo. In linea con il claim Austrian Design Details, March Gut si è focalizzato sull’importanza dei dettagli dei prodotti e delle linee di prodotto che hanno fatto parte dell’esposizione, come ad esempio il connubio tra diversi materiali o la particolare storia alle spalle di un determinato risultato nel design di un prodotto. Questo ha permesso ai visitatori di guardare sotto la superficie, facendosi un’idea ben precisa di come i singoli particolari si intreccino fra loro al fine di creare il “tutto”. Austrian Design Details ha quindi voluto comunicare due aspetti fondamentali: un focus sugli elementi che compongono il paesaggio del design austriaco e la presenza di diversi approcci al design. “Dobbiamo essere molto aperti e ricettivi se vogliamo cogliere tutte le tendenze, dobbiamo essere curiosi e cogliere lo spirito del tempo, essere critici e migliorarci trovando nuove soluzioni, prendere distanza da tutto e mantenere uno sguardo obiettivo verso l’esterno, essere pazienti e dare tempo alle idee di svilupparsi, essere appassionati e permettere a queste idee di diventare prodotti unici” hanno affermato Christoph March e Marek Gut descrivendo il loro approccio a questo progetto. I due designer hanno fondato l’etichetta March Gut nel 2010 e offrono i loro servizi nel campo della progettazione di mobili, illuminazione e interni. Gli espositori. L’industria austriaca del mobile era rappresentata da 55 espositori, produttori di arredi e complementi di altissima qualità, progettati con criteri di sostenibilità ambientale, dal design cool e perfetti per essere utilizzati in ogni momento della giornata, che sia lavorativa o di svago. Sono stati presentati mobili sia d’interni che da esterni, oggetti per la tavola, lampade, stoviglie e accessori per la cucina. Le aziende: Philipp Aduatz · Altholz, Baumgartner & Co · Anrei · Clemens Bauder · Georg Bechter Licht · Bene · breadedEscalope · bretterbauerobjects · Concreto · copa · Doris Darling · dekappa design · destilat · Patrycja Domanska · Eoos · Eternit · Thomas Feichtner · Feldkircher · Martin F. Fellner · Gabriel Forcher Tischlerei · Formingruen · Haapo 1910 · Christine Hechinger · Kiska · Längle & Hagspiel · Lenz komponiert Möbel · Lobmeyr · Lucy.d · Mähr · Magic Wall · mano design · mischer’traxler · Molto Luce · Moor & Moor · mostlikely · Neue Wiener Werkstaette · perludi · Petramark* ein grünes Kleid · Tischlerei Pühringer · Johannes Scherr Design · Klemens Schillinger · Schmidinger Möbelbau · Hannes Schreckensberger · Soda Designers · studio novo · taliaYsebastian · Team 7 · Andreas Thaler · Gebrüder Thonet Vienna · Transform Furniture · Viteo · Wiesner-hager · Wittmann · Zachl Produktdesign · Zumtobel  
   
   
MICHELE MIGLIONICO PER IL GALA DELLE MARGHERITE. L’ALTA MODA DI MICHELE MIGLIONICO CONTRIBUISCE ALLA RACCOLTA DI FONDI A SOSTEGNO DI “VIVA LA VITA ONLUS”  
 
Atmosfera incantata ed elegante alla serata organizzata da Bianca Maria Lucibelli, le magnifiche sale del Westin Excelsior di Roma hanno ospitato con successo la 24^ edizione del “Gala delle Margherite”, il celebre Gala è uno dei più importanti eventi romani all’insegna della solidarietà. Erano, presenti, così come avvenuto nelle edizioni precedenti, circa cinquecento persone del mondo dell’imprenditoria, della cultura e dello spettacolo, della moda allietati da un concerto di Lino Patruno e il suo jazz show, con la partecipazione della cantante Giovanna Berardinelli. Quest’anno il Gala, è andato a beneficio delle finalità statutarie di Viva La Vita Onlus associazione di familiari e malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica che ha come presidente Onorario e Testimonial Erminia Manfredi, moglie del compianto grande attore Nino. Tra i volti noti che hanno acquistato il proprio tavolo, erano presenti nomi famosi dello spettacolo: Lando Buzzanca, Francesco Favino, Christine Ras, Maria Grazia Cucinotta, Rita della Chiesa, del mondo della moda: Franca e Paola Fendi, Lavinia e Laura Biagiotti, Valeria Mangani, dell’aristocrazia: principi di Libia Ana Maria e Idris Al Senussi, principe Jonathan Doria Pamphili, principessa Marilu Gaetani, Anna Maria Jacorossi, Elena Aceto di Capriglia, Cinzia Torrini, Dani del Secco d’Aragona e inoltre Mario D´urso, Lella Bertinotti, Assunta Almirante. Per tale occasione Michele Miglionico ha donato un tubino corto stile Audrey in doppio crepe di lana nero con un inserto in vita di pizzo di lana bianco e fiocco in crepe bianco che verrà realizzato in Atelier, interamente nella misura della vincitrice della lotteria, nella più grande tradizione della Haute Couture