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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Aprile 2013 |
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LIGURIA: ENERGIE RINNOVABILI, TEMA CENTRALE DELLA POLITICA. ORA SUPERARE I LIMITI BUROCRATICI E INVESTIRE NELLA RICERCA PRESENTATO AL CAMPUS UNIVERSITARIO DI SAVONA IL PROGETTO "RENERFOR" SULLE ENERGIE RINNOVABILI |
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Savona, 18 Aprile 2013 - Si è svolto mercoledì 17 aprile mattina presso
il campus universitario di Savona il convegno di presentazione del progetto
"Renerfor energie rinnovabili, formazione e opportunità
occupazionali" a cui ha preso parte, tra gli altri, l´assessore allo
sviluppo economico, Renzo Guccinelli e l´assessore all´ambiente del Comune di
Savona, Matteo Graziani. Alla giornata di studio hanno partecipato le scuole
superiori delle province di Genova e Savona tra cui l´istituto Ipsia Odero, il
liceo classico Mazzini e l´istituto nautico San Giorgio. Il progetto si fonda
su una cooperazione internazionale tra le regioni italiane e francesi comprese
nell´area delle Alpi occidentali, con la
partecipazione della Regione Liguria. Tema dell´incontro il rispetto degli
obbiettivi europei per quanto riguarda le energie rinnovabili e la riduzione
dei gas serra, attraverso lo sviluppo della ricerca e dell´innovazione delle
energie alternative, con particolare attenzione alle ricadute occupazionali
locali. Tra le possibili strade indicate, per la Liguria, lo sfruttamento
dell´eolico. "In Regione – ha detto Guccinelli – vi è grande attenzione e
consapevolezza sui temi delle energie rinnovabili. Ora però serve liberarsi dei
vincoli culturali e burocratici e investire di più in progetti e ricerca,
facendo in modo che ci sia una forte ricaduta occupazionale". Nel corso
della mattinata sono intervenuti anche i ragazzi delle scuole partecipanti che
hanno presentato i laboratori realizzati su vari aspetti e applicazioni delle
energie sostenibili.
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LAZIO, ZINGARETTI CHIAMA IL PREFETTO PER CHIEDERE UNA MORATORIA SUGLI SFRATTI |
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Roma, 18 aprile 2013 - Il presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti ha telefonato ieri mattina al Prefetto di Roma per chiedergli una
moratoria sugli sfratti nella Capitale.
Con questo provvedimento, insieme ad altri che la Regione sta
predisponendo, verrà affrontato in maniera risoluta il problema dell´emergenza
abitativa che in questi anni sta dilaniando il tessuto sociale romano, e con
esso anche la questione delle occupazioni abusive delle case sfitte, una
metodologia di lotta sociale che la Regione Lazio condanna fermamente perché
fuori dalla legalità.
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MARCHE: SOSTEGNO ALL’EDILIZIA: PDL PER LA PROROGA DEI TERMINI DI INIZIO E FINE LAVORI - LE IMPRESE OGGI NON POSSONO SOPPORTARE ULTERIORI AGGRAVI |
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Ancona, 18 aprile 2013 - La
Regione Marche mette in campo un ulteriore provvedimento di sostegno
all’edilizia marchigiana, per contrastare l’aggravarsi della crisi, con una
proposta di legge che proroga di due anni i termini di inizio e di fine lavori.
La proposta è stata presentata alla giunta dall’assessore al Governo del territorio
Luigi Viventi. “E’ noto infatti – spiega l’assessore - che molte imprese del
settore trovano attualmente difficoltà nel rispettare i termini previsti dai
permessi di costruire, e in particolare quello di ultimazione dei lavori, a
causa della forte contrazione delle vendite degli immobili”. La normativa
vigente prevede infatti il massimo di un anno per l’inizio dei lavori e tre
anni per la loro ultimazione, decorsi i quali il permesso decade e la
realizzazione della parte dell’intervento non ultimata è subordinata al
rilascio di un nuovo permesso di costruire, con conseguente corresponsione di
un nuovo contributo. “In questo momento storico di particolare difficoltà
economico finanziaria – prosegue Viventi – le imprese edili non riescono a
sopportare ulteriori aggravi e quindi la nostra proposta di legge, che intende
rendere uniforme la valutazione della concessione su tutto il territorio
regionale, stabilisce che su richiesta dei soggetti interessati siano prorogati
di due anni i termini di inizio e di ultimazione dei lavori indicati nei
permessi di costruire rilasciati prima della data di entrata in vigore della
normativa e ancora in corso alla medesima data”. La proroga si applica anche ai
termini relativi alle denunce di inizio attività (Dia) e alle segnalazioni
certificate di inizio attività (Scia) presentate fino alla stessa data. Una
analoga disposizione, che dilata i termini previsti nel testo unico in materia
edilizia, è stata da tempo adottata dalla Regione Umbria (n.1/2004) e una norma
analoga a quella prevista nelle Marche è contenuta anche in una recente legge
della Regione Emilia Romagna (n.16/2012).
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LE ARCHITETTURE DEL SUONO SUONO SPAZIO IMMAGINI |
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Milano, 18 aprile 2013 - Progetto e video a cura di Walter Prati. Con
la partecipazione dal vivo di
Evan Parker (sax), Matteo Pennese (tromba), Walter Prati (elettronica e
regia del suono)
19 aprile 2013, ore 21.00
Politecnico di Milano, Campus della Bovisa
Milano – Edificio 8, via Durando 10.
Una installazione live di grande suggestione
dove la rielaborazione di materiali musicali del Novecento si intreccia
con il mitico sax di Evan Parker, con la tromba di Matteo Pennese
e con l’elettronica di Walter Prati.
Mentre video della Milano di ieri e di oggi raccontano la Città e i
suoi luoghi simbolo.
Nell’ambito del programma di eventi per celebrare il 150° anniversario
del Politecnico di Milano (1863-2013), Le architetture del Suono-suono Spazio
Immagine è una installazione live basata sull’interazione tra suono prodotto
elettronicamente, suono acustico degli strumenti musicali (saxofono e tromba) e
spazio architettonico (forma e materiali).
Il concept dell’installazione, curata da Walter Prati, si basa sulla
rielaborazione di materiali musicali del Novecento provenienti da importanti
scuole di pensiero istituzionali e non convenzionali. Parliamo di Edgar Varèse,
Iannis Xenakis, Karlheinz Stockhausen, Anton Webern, Luigi Nono, Miles Davis,
The Doors, Vanilla Fudge, Pink Floyd, Jimi Hendrix, Thelonius Monk, Demetrio
Stratos, Anthony Braxton. Rielaborazioni elettroniche delle strutture musicali
e spaziali come elemento molteplice dell’oggi.
Rielaborazione come riappropriazione della memoria culturale, in un
momento in cui la sterile smania di novità superficiali tende a cancellare le
tracce di un percorso di ricerca
artistica scevro da necessità di puro protagonismo mediatico. Rielaborazioni
del pensiero e riconoscimento dell’epoca passata. Liberazione da ciò che è
stato immenso e che non potrà più essere, se non come testimonianza del passato
per produrre nuovi “pensieri” e nuove forme del pensare. Un trampolino per un
percorso votato al futuro, per stimolare progettualità, creatività nuove e
inesplorate.
Walter Prati, oltre alla rielaborazione dei materiali musicali e dei
materiali video, curerà la regia del suono live, mentre il famosissimo
sassofonista inglese Evan Parker e il trombettista/compositore Matteo Pennese
interpreteranno il progetto con gli strumenti acustici (sax soprano e tromba).
In momenti particolari gli strumenti verranno elaborati elettronicamente in
tempo reale. La dislocazione del pubblico in aree differenti permetterà un
ascolto differenziato, anche in relazione ai diversi contenuti musicali.
Inoltre, un sofisticato sistema di controllo informatico permetterà di pilotare
il suono secondo un progetto di sound design specificatamente studiato per il
luogo.
Le luci, sincronizzate con gli eventi sonori, tracceranno dei “segni di
immaginazione”. Dei brevi intermezzi saranno contraddistinti dalla presenza di
alcuni video che prenderanno forma a partire da immagini di alcuni simboli del
paesaggio urbano milanese dagli anni ’50 ad oggi: il Grattacielo Pirelli, la
Torre Velasca, lo Stadio San Siro, la Fiera Campionaria, il Cavalcavia Bacula,
treni e stazioni delle Ferrovie Nord. Luoghi simbolo di Milano, tra passato e
presente, per fissare il ricordo e il confronto con l’oggi e le sue nuove
forme. Questo processo di fusione e trasformazione dei video è stato possibile
grazie alla collaborazione con Storie Digitali, che ha messo a disposizione i
materiali dell’archivio per il progetto.
Partecipazione Gratuita
con iscrizione online al seguente link
http://www.150.Polimi.it/index.php#concerto-architettura1
Informazioni Al Pubblico:
http://www.mmt.it/ - http://www.150.Polimi.it/index.php#concerto-architettura1
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, SI INTERROMPE A FEBBRAIO LA CORSA DELL’EXPORT ITALIANO SUI MERCATI ESTERI IN CALO LE ESPORTAZIONI RISPETTO A GENNAIO (-3,0%), MA SU BASE ANNUA PERFORMANCE MIGLIORI DEI PRINCIPALI PARTNER EUROPEI |
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Roma,
18 aprile 2013 – Battuta d’arresto per l’export
italiano sui mercati esteri a febbraio (-3,0% rispetto a gennaio nei dati
destagionalizzati). Il dato congiunturale denota però performance migliori dei
principali partner europei: le vendite di prodotti italiani segnano infatti un
lieve incremento su febbraio 2012 (+0,2%), in controtendenza rispetto a Francia
(-3,6%) e Germania (-0,3%).
“In
un contesto economico internazionale di forte rallentamento delle economie
mondiali, non deve stupire questa “pausa di riflessione”dell’export
italiano.
–
afferma Gaetano Fausto
Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat
sul commercio estero diffusi oggi –
Ciononostante su base annua si confermano buoni risultati che portano ad un
saldo positivo della bilancia commerciale, in crescita di quasi cinque miliardi
di euro nei primi due mesi del 2013, dato superiore addirittura a quello della
Germania, in crescita di 3,2 miliardi di euro”.
A livello settoriale,
la meccanica, pur contribuendo per il 18,1% all’export italiano, registra a
febbraio una flessione del 2,1% rispetto al 2012, mentre per quanto riguarda i
principali mercati di riferimento, perdono terreno le vendite in Germania,
nostro primo partner commerciale, con un calo che sfiora il
10%.
“Iniziamo a scontare il fatto che i prodotti intermedi
e i beni strumentali risentono di una congiuntura sfavorevole a livello
internazionale, che porta i mercati esteri a ridurre gli investimenti in questa
tipologia di beni. Non a caso, vendiamo meno “pezzi”, visto che le quantità di
prodotti venduti si riducono a febbraio del 4,8%, ma meglio, poiché i valori
medi unitari risultano in crescita del 2,1% e i consumatori sono quindi disposti
a spendere di più per acquistare Made in Italy”, conclude Esposito. |
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MILANO - PREMIO YOUIMPRESA: C´È TEMPO FINO AL 31 MAGGIO |
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Milano, 18 aprile 2013 - Aperte
le iscrizioni alla quarta edizione del “Premio Youimpresa” riservato ai video
pubblicati sulla piattaforma multimediale http://www.youimpresa.it/
Il premio, giunto alla sua quarta
edizione, consiste nell’assegnazione di una targa di riconoscimento per le
imprese che si sono distinte nell’impiego delle moderne tecnologie 2.0. La
scadenza per concorrere alle cinque categorie “Video più votato dal Web”,
“Miglior Video d’Impresa”, “Video più innovativo”, “Miglior video di un’impresa
italiana espositrice presso Fiera Milano” e “Miglior video di un’impresa
internazionale espositrice presso Fiera Milano” è prevista per venerdì 31
maggio 2013. La premiazione avverrà presso il Teatro alla Scala di Milano il 16
giugno 2013 in concomitanza con il “Premio Milano Produttiva”.
Obiettivi del Premio Youimpresa. Valorizzare il video come nuovo
elemento di comunicazione aziendale e promuovere l’impiego, soprattutto tra le
piccole e medie imprese del territorio, delle moderne tecnologie 2.0, leva
strategica per affrontare le attuali sfide della competitività.
Per partecipare le imprese dovranno risiedere a Milano e provincia,
partecipare come espositori agli eventi fieristici di Fiera Milano Spa e
pubblicare un video che dovrà raccontare le rispettive attività sul sito www.Youimpresa.it La partecipazione è aperta anche a quelle
imprese in franchising con sede in province diverse purché il marchio sia
presente nella provincia di Milano. Le imprese dovranno pubblicare il video sul
sito http://www.youimpresa.it/ dopo aver compilato il form di registrazione
accessibile dalla sezione “ Crea un nuovo account” ( http://www.Youimpresa.it/user/register
). I video potranno essere realizzati
con qualsiasi tecnologia. Parteciperanno al premio i video pubblicati entro il
31 maggio 2013.
“You Impresa”è la business tv della Camera di Commercio di Milano,
dedicata al mondo delle piccole e medie imprese. E’ un progetto Web 2.0 con un
profilo interattivo e coinvolgente per facilitare la comunicazione fra imprese
e Camera di commercio, e fra imprese stesse, offrendo tante rubriche curiose e
diverse capaci di stuzzicare l’interesse di imprenditori e non solo. È
possibile inviare il video della propria impresa che sarà ospitato nel settore
dedicato, “vedere” ed entrare in contatto con le altre aziende presenti su You
Impresa, partecipare ai sondaggi, commentare nei blog e inviare domande che
verranno girate ai protagonisti del mondo economico. Il sito è ricco di video
delle iniziative e dei servizi offerti dalla Camera di commercio, e delle
storie d’impresa e di imprenditori realizzate direttamente dalla Camera di
Commercio di Milano.
Per eventuali ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai numeri
02/8515.4950 - 4247 – 4958-4952 o all’e-mail: redazione@youimpresa.It
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FONDI BEI: EROGATI I PRIMI 25 MILIONI ALLE PMI PIEMONTESI |
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Torino, 18 aprile 2013 - La Regione sta completando in questi giorni
tramite Finpiemonte l’erogazione della prima tranche, ammontante a 25 milioni
di euro, dei fondi messi a disposizione dalla Banca Europea degli Investimenti
(Bei), a seguito del contratto di prestito “Regione Piemonte Loan for Smes”.
L’intesa, sottoscritta nei mesi scorsi, prevede la disponibilità di un plafond
di risorse aggiuntive per il Piemonte di 100 milioni da destinarsi interamente
al finanziamento di investimenti e progetti di sviluppo delle piccole e medie
imprese.
“Grazie all’operazione conclusa con Bei - commenta il presidente
Roberto Cota - assicuriamo alle imprese piemontesi, già gravate dal perdurare
della crisi, di poter disporre di risorse finanziarie aggiuntive, in un momento
in cui sia la parte pubblica, sia il sistema creditizio faticano a sostenere le
legittime esigenze di liquidità del mondo imprenditoriale per gli investimenti.
Ora più che mai dobbiamo guardare a nuovi mezzi di reperimento, che sappiano
sfruttare le leve finanziarie di cui disponiamo e quindi cercare di replicare
questo meccanismo virtuoso messo in atto con Bei”.
La Giunta regionale ha destinato queste risorse ad una parte cospicua
della lista d’attesa presente nella misura del Piano straordinario per
l’Occupazione sui prestiti partecipativi, che si prefigge di rafforzare la
struttura patrimoniale delle pmi e diversificarne le fonti finanziarie. Si
tratta di un finanziamento a 5 anni dove l’80% dell’importo viene erogato dalla
Regione con provvista Bei ad un tasso fisso inferiore al 2%, quindi con un
costo dell’operazione sensibilmente al di sotto rispetto agli attuali tassi di
mercato.
La Giunta, inoltre, per supportare maggiormente tali imprese, ha
deliberato recentemente di ripristinare anche per queste operazioni il
contributo a fondo perduto del 5% della provvista erogata da Finpiemonte; non
essendo possibile utilizzare la provvista Bei per tale finalità, sono stati
destinati 1,25 milioni di euro di fondi Fas. Il perdurare della crisi e la
conseguente contrazione del credito, unitamente alle finalità e al basso costo
del finanziamento, hanno fatto sì che la misura sui presiti partecipativi,
dalla seconda metà del 2010 ad oggi, abbia avuto un rilevante riscontro in
termini di domande presentate, generando una richiesta di fondi di quasi 5
volte superiore alla sua dotazione iniziale, che era di circa 18 milioni.
Grazie alle risorse aggiuntive reperite con il contratto con la Bei, è stato
possibile finanziare, in aggiunta a quelle che avevano già beneficiato dei
fondi regionali, oltre 70 imprese, la maggior parte ubicate nell’area torinese
e in provincia di Cuneo. I finanziamenti concessi hanno un taglio medio di
450mila euro, con un minimo di 5mila e un massimo 1,5 milioni. Tali fondi hanno
generato un cofinanziamento bancario aggiuntivo di oltre 5 milioni.
I restanti 75 milioni dovranno essere interamente destinati entro i
primi mesi del 2014. La Giunta ha già deciso di impegnarne 20 sulla nuova
misura “Più Sviluppo”, che sostiene le realtà imprenditoriali con una stabile
organizzazione in Piemonte con agevolazioni per investimenti produttivi a tassi
vantaggiosi e che abbiano significative ricadute occupazionali. Si sta,
inoltre, programmando l’impiego dei rimanenti 55 milioni sempre a favore delle
Pmi piemontesi, su diverse misure, nuove o già in vigore: investimenti in
innovazione e ricerca, per la cooperazione, per il sostegno al circolante.
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CALABRIA: INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEI POLI DI D’INNOVAZIONE |
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Catanzaro, 18 aprile 2013 - L´assessore
regionale alla cultura Mario Caligiuri, incontrando, ieri mattina, i
rappresentanti dei Poli d’innovazione, ha comunicato l´approvazione dell´agenda
strategica che consente la possibilità di emanare, possibilmente entro il
prossimo mese di luglio, un bando di oltre 22 milioni di euro riservato
direttamente ai Poli. Durante l’incontro, al quale ha partecipato anche il
dirigente generale del Dipartimento alla cultura Massimiliano Ferrara, sono
stati affrontati i temi più significativi relativi alla gestione dei Poli.
L’assessore Caligiuri ha richiesto progettazioni e risultati di qualità per
aumentare il livello della ricerca in Calabria, che, recentemente, è stata
considerata dall´Unione Europea tra le Regioni che si sta muovendo nella
direzione della crescita. I Poli d’innovazione calabresi hanno anche
sottoscritto un accordo di rete per ottimizzare e migliorare i servizi, in
direzione di migliorare complessivamente il sistema. La riunione di oggi è
propedeutica a quella di domani organizzata da "Calabriainnova",
l´organismo promosso dalla Regione, dove si affronterà il tema della rete
regionale dell´innovazione con le conclusioni dell´assessore Caligiuri.
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UDINE - COMITATO IMPRENDITORIA GIOVANILE CHIEDE IMPEGNO DALLA REGIONE |
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Udine, 18 aprile 2013 - Un tavolo di confronto periodico con i giovani
imprenditori. I rappresentanti del Comitato imprenditoria giovanile della Cdc
di Udine chiedono un impegno concreto ai prossimi presidente e giunta
regionali, “perché la politica prenda seriamente coscienza della nostra realtà,
che è trasversale – spiegano –, in grado di riunire le esigenze di tutte le
categorie economiche, ma pure di presentare questioni specifiche da mettere al
centro delle azioni di sviluppo della regione”. E in Fvg, secondo i dati della
Cdc, le imprese giovanili sono infatti l’8,4% delle imprese attive, percentuale
inferiore all’11,5% dell’Italia e al 9% del Nordest; nel 2012 sono inoltre nate
meno imprese giovanili: dalle 1.896 del 2011 si è passati a 1.682 (-12%).
Contemporaneamente si stimano 17-18 mila disoccupati tra 15 e 34 anni: oltre il
50% del totale.
La proposta del tavolo di lavoro arriva dopo che il Comitato, che riunisce
i presidenti dei gruppi giovani di tutte le associazioni di categoria, aveva
richiesto ai candidati un confronto “all’americana”, “in cui volevamo
interpellarli tutti insieme – raccontano –. Capiamo che in campagna elettorale
i tempi siano serrati e non sia sempre possibile armonizzare le agende e li
ringraziamo comunque, sia chi ci aveva dato conferma per il dibattito sia chi
ci aveva dato disponibilità solo per un incontro singolo. Ci rammarichiamo però
che per un confronto vero e proprio, pur richiesto con anticipo, non si sia
trovata quella convergenza che su altri temi c’è invece stata. Per questo
chiediamo a chi guiderà la Regione che recuperi la giusta attenzione per
l’imprenditoria e l’occupazione dei giovani, le consideri vera priorità, e si
impegni a partecipare ad appuntamenti a cadenza semestrale, ad esempio, per
discutere di volta in volta nuove proposte e risultati raggiunti”. Il Comitato
ha già messo sul piatto alcuni temi, “che ci piacerebbe fossero approfonditi
assieme a noi, perché la politica impari a guardare di più l’economia con il
nostro sguardo”, dicono. Sulla scorta del motto “lasciateci lavorare”, i
giovani partono chiedendo minor burocrazia e più semplificazione, “anche e
soprattutto per la gestione dei contributi per lo sviluppo delle imprese:
troppo spesso le procedure sono così complesse che ci costringono a ricorrere a
consulenti esperti ed è chiaro che così non ha senso. Tra gli argomenti
importanti per il Comitato, oltre alla centralità dell’accesso al credito,
l’assistenza alla progettazione d’impresa e lo studio di forme alternative di
finanziamento per le Pmi, anche “lo stimolo a una “formazione”
all´imprenditoria, perché gli studenti, oggi, molto spesso non hanno idea di
che cosa significhi aprire o gestire un’impresa.
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BOOM DI PRESENZE PER IL 1° INCONTRO DEL PROGETTO START |
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Varese,
18 aprile 2013 - Tanti giovani, ma anche
qualcuno con i capelli grigi, pronti a realizzare il sogno di mettersi in
proprio con il supporto del progetto Start2013 promosso e finanziato dalla
Camera di Commercio di Varese, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
dalla Regione Lombardia e dagli altri enti camerali lombardi aderenti al
progetto.
Una
possibilità concreta per partire con il piede giusto e avviare il proprio
progetto imprenditoriale consapevoli di tutti gli aspetti che servono a far sì
che abbia successo.
Pronti
dunque a iniziare con la formazione gratuita, riservata a 39 futuri
imprenditori, per imparare tecniche e segreti di marketing, fiscalità e
creazione d´impresa con la preziosa possibilità di essere supportati nella
stesura del business plan, decisivo elemento di riflessione per il potenziale
imprenditore su strategie, costi e mercati e documento indispensabile per
richiedere quei finanziamenti pubblici o privati necessari per l’avvio della
nuova impresa.
“Abbiamo
potuto constatare che chi ha partecipato era particolarmente preparato e
interessato, pronto a rendere concreta la propria idea imprenditoriale e a
sfruttare l’opportunità di farsi assistere per avviare in modo consapevole e
corretto il proprio progetto”, spiega Alessandro Giudici responsabile del Punto
Nuova Impresa della Camera di Commercio di Varese.
Niente
sprovveduti, dunque, tra i possibili futuri imprenditori, determinati a trovare
occupazione creandola con le proprie mani.
Con
la nuova edizione di Start proseguono le iniziative della Camera di Commercio
di Varese a sostegno del sistema economico locale anche in questo difficile
periodo di crisi.
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UMBRIA: PRESIDENTE MARINI SU CONGRESSO CISL |
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Perugia, 18 aprile 2013 - In riferimento alle affermazioni del
segretario regionale della Cisl, Ulderico Sbarra, relative alla situazione
economica e sociale dell´Umbria e alle successive osservazioni mosse dal
segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, la presidente della Regione
Umbria, Catiuscia Marini, ha così replicato:
"Ho da sempre interpretato
il mio ruolo politico ed istituzionale ispirandolo all´ascolto di tutti e di tutte le loro
ragioni. E´ quello che ho fatto e continuerò a fare con grande rispetto. Questo
è il mio modo di essere e mi suscita amarezza ed anche sconcerto il sapere di
essere stata oggetto da parte del segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni, di pesanti e negativi giudizi, attribuendomi atteggiamenti non
rispettosi nei confronti della Cisl, probabilmente sulla base di false
ricostruzioni degli accadimenti.
A dimostrazione di quanto io
sia profondamente rispettosa del ruolo dei sindacati, e sempre disponibile
all´ascolto, ho voluto partecipare comunque ai lavori del congresso della Cisl umbra sebbene sia stata
"dimenticata" di essere invitata a portare formalmente il saluto
della Giunta regionale e, per questo, ho
ricevuto le scuse formali del segretario regionale, Ulderico Sbarra. In
ogni caso, per amore di verità, voglio precisare che ho raggiunto la sede del
congresso della Cisl alle ore 16.30 e l´ho lasciata alle ore 18.10, una volta
terminata la relazione del segretario. Questa è la verità dei fatti.
Trovo quindi incomprensibile
che, dalla autorevole tribuna del congresso, il segretario Bonanni pronunci giudizi superficiali non tanto
rispetto alla mia persona, ma soprattutto rispetto all´azione di governo che io
personalmente e la Giunta regionale siamo impegnati a svolgere in un momento
delicatissimo e difficilissimo per il nostro paese e per la nostra Umbria.
Evidentemente il segretario Bonanni non mi conosce e non conosce il mio modo di
rapportarmi. Infatti, nonostante le grandi e gravi vertenze di rilievo
nazionale che l´Umbria vive ed ha vissuto in questi anni, ho avuto modo di
incontrare il segretario Bonanni una sola volta in Umbria, ma per un convegno
da lui promosso con l´allora Ministro del lavoro, Maurizio Sacconi.
In ogni caso ciò che mi ha
lasciata sconcertata, e quindi spinta ad una reazione, è stato l´aver ascoltato
le superficiali considerazioni sull´Umbria da parte del segretario Ulderico
Sbarra, dal quale non intendo prendere lezioni di moralità e trasparenza,
né intendo ascoltare lezioni di antisistema e anticasta da parte
di chi, come lui, in questi anni è cresciuto nel sistema.
L´umbria è terra colpita pesantemente dalla crisi, ma non fiaccata
nella forza e nell´orgoglio della sua gente e dei suoi imprenditori che non
possono essere accusati, con superficialità e inaccettabili generalizzazioni,
di irregolarità, di evasione fiscale e lavoro nero, così come non si può
genericamente accusare l´intera pubblica amministrazione umbra di diffuse
pratiche clientelari. Paragonare poi l´Umbria nelle sue articolazioni politiche
ed istituzionali, nel suo modo di operare, nella sua azione di governo a
Regioni nelle quali ampia e diffusa è la presenza di organizzazioni criminali
che, in alcuni casi, pervadono la stessa azione istituzionale, non solo mi fa
indignare come cittadina, ma mi impone una durissima e ferma contestazione a sì
fatte tesi.
Sono certa di interpretare il
sentimento di tanti umbri, tanti lavoratori, anche iscritti alla Cisl, che si
sono sentiti a disagio di fronte ad un ritratto dell´Umbria ´come di una terra
stracciona´, tratteggiato da chi si limita alle parole e non avanza proposte
concrete per contribuire a quel necessario cambiamento che non riguarda
soltanto l´azione politica e di governo, ma deve coinvolgere anche le forze
economiche e sociali che direttamente sono protagonisti nella possibile
crescita economica della nostra regione e del nostro paese.
Dovrebbe sapere il segretario
Sbarra che in Umbria lavoratori e gli
imprenditori provano a resistere e a reagire con la fatica del lavoro,
dell´onestà e della trasparenza alla difficilissima situazione che imporrebbe un grande senso di
responsabilità da parte di tutti anziché frettolose e superficiali analisi.
Non vorrei inoltre, che a
fronte della legittima rappresentanza degli interessi dei lavoratori, si voglia
invece perseguire un disegno politico i cui contorni restano comunque poco
chiari.
Al segretario Bonanni vorrei
infine ricordare che la sottoscritta, in qualità di presidente di Regione,
assieme ai colleghi presidenti di tutte le Regioni, dal maggio del 2010 ha
sempre rappresentato con determinazione l´interesse dei cittadini umbri, dei
lavoratori e delle imprese, di fronte ai provvedimenti che si andavano
assumendo da parte del Governo di allora come anche di questo ancora in carica.
Un complesso di politiche e provvedimenti che temevamo avrebbero duramente
colpito lavoratori, famiglie e imprese, determinando conseguenze economiche e
sociali gravissime, come la situazione attuale ci dimostra. Forse una maggiore
unità delle organizzazioni sindacali avrebbe potuto attutire gli effetti di
questi provvedimenti su cittadini, lavoratori, pensionati e imprese".
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VCO - CALA IL NUMERO DEGLI IMPRENDITORI |
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Baveno, 18 aprile 2013 - Amministratori
delegati, titolari, consiglieri: sono circa 21.600 le persone che hanno almeno
una carica di impresa nel Verbano Cusio Ossola. Maggiore la presenza maschile
(70% del totale degli imprenditori operanti nel Vco). Analizzando la serie
storica si registrano 1.800 imprenditori in meno rispetto al 2000 (-7,9%), in
controtendenza rispetto alla media italiana che vede un lieve aumento di nuovi
imprenditori (+1,2%). In lieve flessione anche la media regionale (-0,7%).
Aumentano costantemente invece nel Vco gli imprenditori stranieri (+37
in v.A. Rispetto al 2011, +126 rispetto allo stesso periodo del 2009), un
contributo che anche a livello nazionale si rileva determinante per bilanciare
il saldo di tutto il sistema imprenditoriale.
I risultati emergono dal rapporto realizzato dalla Camera di commercio
che ha analizzato i dati relativi alla prima carica che le persone investono
nelle imprese, eliminando le duplicazioni (se la stessa persona è titolare o
amministratore di più imprese viene contato solo 1 volta).
Quasi quattro persone su dieci con carica di impresa sono titolari di
ditte individuali (8.101 in v.A. Pari al 37,5% del totale delle persone con
carica). Seguono quelle impegnate in società di persona (36,9% del totale) e
nelle società di capitali (20%), con poco più di 4.300 unità in v.A. 9 persone
con carica su 10 sono italiani (circa 19.900 unità). Circa il 4,5% del totale
sono stranieri extra Unione Europea (in v.A. 943 unità).
Rispetto al 2009, sono in aumento di oltre 150 unità gli imprenditori
stranieri (Ue + extra Ue), mentre si registra una flessione nel numero di
imprenditori italiani (circa 700 unità in meno).
Con circa 4.850 titolari di cariche, il commercio risulta il settore
più rappresentativo (22,4% del totale degli aventi carica) anche per la
prevalenza di imprese individuali nel comparto del commercio al dettaglio.
Quasi 1 persona su 4 opera nel comparto commerciale.
Seguono il settore edile (3.382 imprenditori, pari al 15,7% del totale
provinciale) e quello manifatturiero, con 3.177 titolari di carica (circa il
15% del totale).
Il 13,4% delle persone con carica nel Vco (2.900 unità in v.A.) opera
nel comparto turistico, inteso come alloggi e ristorazione mentre il 6,5% nelle
attività immobiliari.
Poco meno della metà degli imprenditori ha tra i 30 e i 49 anni, 10.478
in v.A. Sono circa un migliaio gli imprenditori con meno di 30 anni. Gli over
70 (8,2% del totale 1.774 in v.A.) sono il doppio degli under 30 (4,7% del
totale), in linea con la demografia provinciale.
Rispetto al 2009, nella fascia di età 30-49 anni diminuiscono gli
imprenditori (-1.100 in v.A.), aumentano quelli over 50 (poco meno di 600).
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VALLE D’AOSTA: APPROVATI I LAVORI DI UTILITA’ SOCIALE PER IL 2013 |
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Aosta, 18 aprile 2013 - La Presidenza della Regione informa che,
nell’ambito delle attività del Dipartimento Politiche del lavoro e della
formazione, sono stati approvati i lavori di utilità sociale (L.u.s.) per
l’anno in corso, finanziati attraverso il Piano triennale di politica del
lavoro 2012/2014. L’impegno economico complessivo è di 1 milione 500 mila euro.
I progetti che verranno realizzati sono 12, selezionati tra le proposte
presentate dalle Comunità Montane e dal Comune, e hanno una durata variabile
dai 6 agli 8 mesi. Coinvolgeranno in un percorso socio-occupazionale 102
persone disoccupate e appartenenti alle tipologie di disagio sociale previste
dal Piano stesso. L’attuazione dei lavori, che riguarderanno per lo più piccoli
interventi di manutenzione del territorio, sarà seguita dalle cooperative
sociali, che impiegheranno in queste attività 24 capisquadra.
Con l’avvio dei Lus potrà quindi essere raggiunta la doppia finalità di
offrire un’opportunità occupazionale a cittadini che rientrano nelle fasce
svantaggiate dei lavoratori e di permettere la realizzazione di lavori di
piccola portata, che permettono però una manutenzione efficace per l’ordine e
la cura del decoro urbano e paesaggistico.
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PMI: AL VIA BANDO PER PROGETTI INNOVAZIONE CLUSTER DI IMPRESE, GIUNTA REGIONALE UMBRIA RADDOPPIA RISORSE |
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Perugia, 18 aprile 2013 – Salgono a oltre 800mila euro le risorse che
la Regione Umbria ha destinato all’attuazione dell’avviso pubblico per progetti
di innovazione rivolti a “cluster” (gruppi omogenei) di imprese per l’annualità
2013. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico
Vincenzo Riommi, ha raddoppiato la dotazione finanziaria del bando,
innalzandola dai 400mila euro iniziali ad 800mila euro, a valere sui fondi
comunitari del Por-fesr 2007-2013 dedicati alle attività di stimolo e
accompagnamento all’innovazione. Allo stanziamento pubblico si uniranno i fondi
privati, per un ammontare complessivo di risorse mobilitate pari a oltre 1
milione e 100mila euro. In base al bando, infatti, le imprese dei cluster i cui
progetti saranno valutati ammissibili e finanziabili dovranno contribuire alla
realizzazione dei progetti di innovazione per una percentuale minima del 30 per
cento.
“Questo bando – ha affermato
l’assessore Riommi – si inserisce nel programma delle politiche industriali
regionali e, senza configurare aiuti diretti alle imprese, vuol guidare e
supportare le pmi nell’intero processo dell’innovazione e nell’individuazione
di progetti condivisi. Uno strumento – ha sottolineato - che riscuote
gradimento e partecipazione tra le imprese umbre, come hanno dimostrato gli
ottimi risultati dell’edizione 2012 del bando e l’elevato numero di domande
presentate. Per questo, la Giunta regionale ha incrementato le risorse per
l’attuazione del progetto
messe a disposizione della società regionale Umbria Innovazione, alla
quale ne è stata affidata la gestione attraverso una convenzione sottoscritta
nel marzo scorso”.
I soggetti destinatari sono le
imprese ubicate nel territorio regionale ed operanti nei settori
dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi.
Le imprese interessate a partecipare all’avviso per progetti di
innovazione per cluster di imprese dovranno inviare la domanda ad Umbria
Innovazione Scarl, Via Annio Floriano, 5 - 05100 Terni, tramite raccomandata
a/r, entro il 17 maggio 2013.
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DE TOMASO, POSSIBILE LA PROROGA DI SEI MESI DELLA CASSA INTEGRAZIONE |
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Firenze, 18 aprile 2013 – Un
passo avanti nella complessa vertenza dell’azienda De Tomaso di Livorno è stato
registrato nell’incontro svoltosi ieri
presso il ministero dello Sviluppo economico, gestito da Giampiero Castano e al
quale hanno partecipato per la Regione Toscana l’assessore alle attività
produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, i Comuni e di Livorno e
Collesalvetti, la Provincia di Livorno e la Regione Piemonte (dove ha sede un
altro stabilimento).
“La riunione di oggi al ministero dello Sviluppo economico – afferma
l’assessore Simoncini – ha messo in evidenza che esistono tutte le condizioni
per una proroga della Cassa integrazione per ulteriori sei mesi, anche in
considerazione del progetto Feg (Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione), presentato all’Unione Europea, che prevede politiche attive
finalizzate alla formazione ed alla ricollocazione dei lavoratori”.
Le Regioni Toscana e Piemonte, spiega Simoncini “hanno confermato che
sono state ritrovate le risorse per cofinanziare il progetto e la disponibilità
ad anticipare interventi previsti nelle more dell’approvazione da parte Ue”.
“Si tratta di esiti positivi – commenta – di una vicenda che va avanti
da tempo, che ad oggi non ha ancora trovato una soluzione complessiva per tutti
gli oltre mille lavoratori coinvolti, ma per la quale continua l’impegno di
tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali”.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre deciso che si svolgeranno
approfondimenti col ministero del Lavoro.
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