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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Febbraio 2008
SECONDO IL COMMISSARIO BORG, È NECESSARIO BASARE SULLA SCIENZA LE POLITICHE MEDITERRANEE PER LA PESCA  
 
La ricerca scientifica dovrebbe costituire la colonna portante delle politiche per la gestione della pesca nel Mediterraneo, ha affermato il commissario per la Pesca e gli affari marittimi Joe Borg. Il commissario Borg è intervenuto in occasione della settima riunione ministeriale organizzata dall´International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies (Ciheam, Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei), svoltasi a Saragozza (Spagna) il 4 febbraio. L´evento ha riunito i ministri dell´Agricoltura e della Pesca dei 13 paesi aderenti al Ciheam. Il commissario ha sottolineato l´importanza della cooperazione internazionale nell´affrontare le sfide cui si trova ad affrontare la pesca nel Mediterraneo. «Ci rendiamo perfettamente conto del fatto che le nostre risorse ittiche sono soggette a pressioni crescenti prodotte sia dalle attività di pesca sia da fattori esterni, quali l´inquinamento e il cambiamento climatico», ha dichiarato. «Sono sfide che dobbiamo affrontare insieme, tutti i paesi costieri che si affacciano sul Mediterraneo, siano essi membri o no dell´Unione europea. » Secondo Borg, il meccanismo più efficace per la cooperazione multilaterale è la Commissione generale della pesca nel Mediterraneo (Cgpm). «La Cgpm deve diventare un´organizzazione regionale efficace per la pesca nel vero senso della parola», ha osservato il commissario. «Deve essere in grado di fornire la base scientifica per l´adozione di misure comuni per la gestione della pesca. Deve puntare ai livelli più adeguati di sfruttamento delle risorse marine e contemporaneamente garantire l´armonizzazione delle norme in materia di pesca. » Il commissario Borg ha esortato i ministri presenti a utilizzare la ricerca scientifica quale colonna portante di tutte le azioni intraprese, e li ha invitati ad assicurarsi che i loro scienziati nazionali ricoprano un ruolo essenziale a livello sia di Cgpm che di Iccat (Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell´Atlantico). Ha anche rilevato che gli istituti di ricerca dei paesi mediterranei terzi potrebbero presentare domanda di finanziamento a titolo del Settimo programma quadro per la ricerca (7°Pq), che copre la ricerca sulla pesca e l´acquacoltura. «Si tratta di una linea di finanziamento che potrebbe e dovrebbe essere sfruttata, e vi esorto a cogliere questa e altre opportunità analoghe per dare il vostro contributo al rafforzamento della nostra conoscenza scientifica ed empirica delle risorse ittiche del Mediterraneo», ha dichiarato Borg. La linea tematica «Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie» del 7°Pq si propone di promuovere la sostenibilità e la competitività della pesca fornendo la base scientifica e tecnica per la gestione della medesima. «Soltanto le scelte di politica informate, le decisioni che si basano su fatti concreti e osservabili, possono garantire che le misure adottate dai responsabili politici ricevano il sostegno e il consenso necessari per una loro riuscita effettiva ed autentica», ha commentato il commissario. La Commissione è intenzionata a promuovere la ricerca scientifica nel Mediterraneo, in particolare rispetto alla pesca, e il commissario ha riferito ai delegati presenti che gradirebbe poter portare avanti tale discussione al fine di individuare gli strumenti adatti a tradurre tale intenzione in realtà. Borg ha inoltre informato i partecipanti dei programmi della Commissione in merito allo sviluppo di una strategia marittima per il Mediterraneo, che si baserà sulla cooperazione tra i paesi mediterranei membri dell´Ue e paesi terzi in settori chiave, tra cui la ricerca marina e marittima. Inoltre, si concentrerà sullo sviluppo economico sostenibile delle regioni marittime, sulla cooperazione nel campo della sicurezza e della sorveglianza, sulla governance marittima del Mediterraneo, sul patrimonio marittimo e sul dialogo culturale. Borg ha affermato che per l´anno in corso sono in programma progetti pilota sulla sorveglianza marittima e la pianificazione spaziale. Nel contempo, a giugno si terrà una conferenza sulla politica marittima e il Mediterraneo che riunirà tutti i paesi mediterranei. «Auspico che nel 2008 e negli anni successivi si possano sfruttare gli strumenti a disposizione per preparare il terreno a scambi periodici sulla cooperazione marittima nell´intero bacino mediterraneo», ha concluso il commissario. Per maggiori informazioni consultare: La politica marittima dell´Ue: http://ec. Europa. Eu/maritimeaffairs/index_en. Html La ricerca nel campo della pesca nel 7°Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/kbbe/home_en. Html Ciheam: http://www. Ciheam. Org .  
   
   
I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI VERONESI PER LE MERENDE SCOLASTICHE PARTITA A FEBBRAIO LA FASE INFORMATIVA, SEGUIRANNO I DISTRIBUTORI AUTOMATICI  
 
 E’ stato presentato il 30 gennaio nella sala Rossa del palazzo Scaligero dall’assessore alle politiche per l’Agricoltura Dionisio Brunelli e dall’assessore alle Politiche per l’Istruzione Maria Luisa Tezza il progetto “Iniziativa pilota per lo sviluppo di un programma alimentare a livello scolastico nella Provincia di Verona”. Alla conferenza erano presenti il docente di Marketing dei Prodotti Agroalimentari e di Economia dei Mercati e Gestione delle Imprese Agroalimentari dell’Università di Bologna Roberto Della Casa e la responsabile del settore Interventi educativi dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona Annalisa Tiberio,. Dal prossimo 15 febbraio partirà nelle scuole che hanno aderito al progetto l’azione informativa per abituare i ragazzi al consumo di frutta e verdura di produzioni locali. Dal prossimo anno scolastico, invece, le stesse scuole introdurranno distributori automatici di alimenti a base di frutta e macedonie di frutta al posto degli snack confezionati. La prima fase del progetto sui corretti comportamenti alimentari prevede la formazione degli insegnanti, le informazioni agli studenti e l’attivazione di un concorso fra i ragazzi per individuare messaggi efficaci da lanciare in spot radiofonici. Il progetto ha ricevuto il contributo del 70% dalla Regione del Veneto sui 64 mila euro di costo totale ed è stato sostenuto dal Consorzio di tutela della Mela di Verona e dalla Camera di Commercio. E’ rivolto agli alunni delle scuole medie superiori che sono: Liceo scientifico statale Enrico Medi di Villafranca, l’Istituto professionale statale per l’Industria e l’Artigianato “Enrico Fermi”, l’Istituto professionale statale per l’Industria e l’Artigianato “Giovanni Giorgi”, l’Istituto Tecnico professionale statale “Lorgna-pindemonte”, l’Istituto alberghiero del Chievo e il Liceo Carlo Montanari. Assessore Dionisio Brunelli: “Al posto delle merendine nei sacchetti proponiamo la frutta fresca di stagione, che è più sana e aiuta a stare meglio. Un corretto comportamento alimentare va sostenuto con l’informazione che a volte manca, e sta proprio in questo l’importanza del progetto”. Assessore Maria Luisa Tezza. “Ho fatto il censimento delle scuole interessate cercando di far capire il messaggio dell’orgoglio di identità verso il proprio territorio, un rapporto che passa anche attraverso il cibo. L’altra novità del progetto sta nella ricerca del linguaggio giovanile per creare spot che siano più diretti possibile. Attraverso il concorso saranno gli stessi studenti a suggerire il modo migliore per convincere gli amici a mangiare più frutta”. Annalisa Tiberio, Usp. “Sosteniamo con convinzione questo progetto che si inserisce nel Piano nazionale “Cibo e salute” di corretta informazione alimentare. L’utilizzazione di merende di frutta è una buona abitudine a cui dobbiamo tendere. Inoltre, l’utilizzo di prodotti locali favorisce anche l’integrazione fra gli studenti”. Roberto Della Casa, università Bologna. “In Italia ci sono già altri progetti di educazione ad un corretto consumo alimentare. In questo progetto veronese ci sono però delle novità. La prima è che si comincia con il coinvolgimento dei docenti, un passaggio fondamentale nel diffondere una nuova cultura alimentare. Anche la volontà di puntare su prodotti locali è significativa perché aggiunge un elemento di interesse in più al consumo. Infine, demandare la comunicazione direttamente a spot suggeriti dai ragazzi avrà un sicuro effetto di coinvolgimento. Il cerchio poi si chiuderà quando arriveranno nelle scuole i distributori automatici”. , .  
   
   
LAZIO: AL VIA PROTOCOLLO D´INTESA SULLA PESCA  
 
Un’intesa per risolvere i problemi della pesca professionale . E’ quanto hanno sottoscritto stamani gli Assessori regionali all’Ambiente Filiberto Zaratti e all’Agricoltura Daniela Valentini, con Agci Agrital, Confcooperative Lazio, Lega pesca. L’accordo prevede la costituzione di un tavolo istituzionale di concertazione delle politiche ambientali che hanno ricadute sul settore della pesca professionale. “Il settore della pesca professionale a livello nazionale ha una serie di criticità – ha affermato l’Assessore Zaratti - anche di carattere ambientale. Per quanto riguarda il Lazio abbiamo riscontrato nel settore delle problematicità ambientali come la rapida riduzione della biodiversità marina, dovuta in particolare all´inquinamento, agli impatti del cambiamento climatico e a una pesca indiscriminata. È, inoltre, necessario in questo quadro che il livello di monitoraggio e controllo garantisca la tutela delle specie marine. A livello regionale è urgente, infine, una pianificazione e programmazione di tutti gli interventi antropici dalla linea di costa ai fondali marini. Il Protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e Agci Agrital che abbiamo firmato oggi con Confcooperative Lazio, Lega pesca, è un passo importante per la a costituzione di un tavolo istituzionale di concertazione delle politiche ambientali che hanno ricadute sul settore della pesca professionale e sarà uno strumento importante per aumentare la sostenibilità del settore”. Il tavolo istituzionale di concertazione ha l’obiettivo di analizzare le problematiche ambientali connesse con l’attività di pesca e l’individuazione degli interventi di mitigazione degli impatti delle attività antropiche sulla salubrità degli ecosistemi e, di riflesso, sulla produttività del settore ittico, nonché la valorizzazione della multifunzionalità della pesca e delle attività ad essa connessa .  
   
   
AZIENDE AGRICOLE MARCHIGIANE: APPROVATI I CRITERI PER GLI INTERVENTI DI CREDITO AGEVOLATO  
 
La giunta regionale su proposta dell´assessore all´agricoltura Paolo Petrini ha approvato gli indirizzi e i criteri per gli interventi di credito agevolato per la ristrutturazione fondiaria delle aziende agricole. ´La finalita` dell´intervento ´ spiega Petrini ´ e` quella di favorire l´aumento della dimensione media regionale della superficie aziendale, riducendo il fenomeno della frammentazione della proprieta` fondiaria e creare nuove opportunita` per i giovani agricoltori e per gli imprenditori agricoli, persone fisiche e societa` agricole che intendono ampliare le aziende esistenti o formare nuove aziende agricole per costituire unita` aziendali economicamente piu` efficienti e competitive´. Il provvedimento prevede il finanziamento di operazioni di acquisto di terreni idonei alla costituzione e all´ampliamento di aziende agricole valide sotto il profilo tecnico ed economico attraverso l´erogazione di un contributo in conto interessi sui mutui contratto, per coprire il costo dell´acquisto, negli istituti di credito convenzionati con la Regione Marche (Banca delle Marche e Banca Popolare di Ancona) con le quali la Regione Marche ha ratificato un´operazione di ricontrattazione dei mutui. Le risorse stanziate ammontano a 2. 403. 178 euro. Per essere ammessi al contributo gli investimenti devono rappresentare una spesa ammissibile non inferiore ai 50mila euro. Il massimale si riduce a 40mila per le aziende in zona montana o svantaggiata. Beneficiari dell´intervento sono i giovani sotto i 40 anni e le societa` agricole con soci sotto i 40 anni a condizione che entro 36 mesi dall´operazione di acquisto e ampliamento acquisiscano la qualifica di imprenditore agricolo professionale; le persone fisiche e le societa` agricole con la qualifica Iap di eta` inferiore ai 40 e ai 50 anni; le societa` cooperative agricole dove almeno un socio amministratore e` in possesso della qualifica Iap e ha meno i 50 anni, le societa` di persone e le societa` di capitale dove almeno un socio accomandatario/amministratore e` Iap con meno di 50 anni. .  
   
   
IL MODELLO TOSCANO DI AGRICOLTURA VOLA IN MESSICO SUSANNA CENNI AMBASCIATRICE DELLO SVILUPPO RURALE AL FEMMINILE  
 
Firenze - L’assessore all’agricoltura e alle pari opportunità Susanna Cenni arriva domani in Messico, dove parteciperà all’incontro internazionale su ‘La carta delle donne nella valorizzazione dell’ambiente rurale’, organizzato da Nuria Costa, presidente della Rete nazionale delle donne rurali del Messico (Renamur – Red Nacional de Mujeres rurales), e che si terrà il 7 e 8 febbraio a Cocoyoc (Stato di Morelos). L’incontro è una delle prime iniziative della Rete delle donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità, il network promosso dalla Regione Toscana insieme alla Commissione internazionale per il futuro del cibo, che ha cominciato a muovere i primi passi nel maggio 2007 a Terra Futura, con l’adesione, tra le altre! figure di rilievo internazionale, della stessa Nuria Costa, e! che ha poi avuto il battesimo ufficiale in luglio, al meeting di San Rossore. “Questo incontro – dice l’assessore Cenni – è una buona opportunità per confrontarci su possibili ambiti di cooperazione internazionale che interessino tematiche comuni, quali lo sviluppo rurale, la biodiversità, le produzioni tipiche, la vendita diretta dei prodotti agricoli, l’agriturismo e il turismo rurale, microcredito”. Susanna Cenni presenterà alle colleghe messicane una ‘fotografia’ del nostro sistema agricolo e rurale, illustrando il modello toscano della qualità, ed evidenziando la crescita del ruolo delle donne in questo settore. Insieme all’assessore, è previsto anche un contributo di Carla Lazzarotto dell’Arsia, che interverrà in particolare sull’esperienza di valorizzazione dei prodotti tipici e tutela della biodiversità in Toscana. L’auspicio ! è che questo scambio di esperienze, che rafforza la Rete delle donne per la biodiversità, si possa concretizzare in un progetto di cooperazione internazionale Toscana-messico in tema di agricoltura e sviluppo rurale. .  
   
   
MODENA: PIANO FAUNISTICO GESTIRE LA PRESENZA DELLA FAUNA SALVAGUARDIA AGRICOLTURA E TUTELA SPECIE A RISCHIO  
 
 Difesa delle produzioni agricole e tutela delle specie di particolare interesse naturalistico. Sono questi gli obiettivi strategici individuati dal Piano faunistico venatorio della Provincia di Modena discusso dal Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 6 febbraio. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso il controllo e la selezione delle specie causa dei maggiori danni per le colture, a partire dai cinghiali (vedi comunicato n. 139), accompagnate dalle attività di monitoraggio e prevenzione. «Con questo Piano – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente - garantiamo per i prossimi anni l’equilibrio tra le esigenze agricole, quelle venatorie e la tutela delle biodiversità a rischio estinzione. Il territorio modenese presente una ricca varietà di habitat, dalle zone umide delle Valli mirandolesi al crinale appenninico, dove vivono diverse specie, anche di pregio, che devono essere salvaguardate. Ma la semplice tutela non basta. In questo Piano – continua Caldana - indichiamo anche tutta una serie di interventi di ricostruzione degli habitat naturali minacciati dagli insediamenti». Per salvaguardare maggiormente l’agricoltura sono previsti piani di controllo numerico e mitigazioni dell’impatto per alcune specie come gazze, cornacchie, storni e nutrie. Tra le novità anche l’apertura di un ufficio danni per la raccolta dei dati su tutto il territorio provinciale. Il Piano indica la necessità di salvaguardare maggiormente alcune specie di uccelli a rischio estinzione come la starna per la quale si prevede la sospensione della caccia. Anche per il fagiano e la lepre sono previste più razionali attività di gestione. Sempre a tutela dell’avifauna si incentiva il miglioramento della qualità ambientale degli habitat al fine di tutelare alcune specie in calo. Sarà avviato anche un monitoraggio di altre specie protette di particolare pregio come il falco pellegrino, l’aquila reale. Per il lupo prosegue la raccolta dati, accompagnata da una campagna di informazione. Per il cervo la Provincia prevede l’avvio di una campagna di monitoraggio, mentre per il capriolo vengono stabiliti limiti massimi alla proliferazione. .  
   
   
MODENA: PIANO FAUNISTICO – CONTRO I DANNI DEI CINGHIALI OBIETTIVO PRESENZA ZERO, COINVOLTI I CACCIATORI  
 
Obiettivo densità zero per il cinghiale nei territori di pianura e collina, mentre in montagna la presenza sarà tollerata ma con forti limitazioni, introducendo il principio della responsabilità dei cacciatori nel rimborso dei danni agli agricoltori se questi superano la soglia di 50 euro per chilometro quadrato. Alle squadra di braccata o gruppi di girata (le tecniche con le quali avviene la caccia al cinghiale) saranno assegnate una o più zone, sulla base del criterio della zona fissa, nelle quali saranno responsabili del controllo sulla proliferazione dei cinghiali. Ma non solo. Come sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, «i cacciatori effettueranno attività di miglioramento ambientale, interventi di prevenzione dei danni e i piani di controllo. Prevediamo anche di avviare una banca dati informatica per la gestione di tutta l’attività relativa al controllo del cinghiale. La proliferazione di questi animale, soprattutto in alcune aree pedecollinare impone un intervento deciso che ha come obiettivo la presenza zero in diverse aree». Per gli altri ungulati la Provincia prevede l’avvio di una campagna di monitoraggio del cervo, mentre per il capriolo vengono stabiliti limiti massimi alla proliferazione. I danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica nel 2006 ammontano a circa 200 mila euro. Nel periodo dal 2000 al 2006, inoltre, la Provincia ha erogato complessivamente 415 mila euro per la prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole (protezioni elettriche o recinzioni). Sui danni agricoli emerge che in questi ultimi anni il cinghiale è responsabile del 22 per cento dei danni, seguito da corvidi e storni. Nell’area nord le specie che fanno registrare più richieste di danni sono gli storni, per i frutteti, le nutrie che, oltre a scavare pericolosamente negli argini dei fiumi, danneggiano melonaie, frumento, mais e barbabietole; in collina i danni sono dovuti in parte dai caprioli che danneggiano i frutteti soprattutto a Savignano, Castelvetro e Fiorano, poi vengono i daini e i corvidi, ma anche fagiani e piccioni; in montagna il nemico principale degli agricoltori (con oltre il 90 per centro dei danni) è il cinghiale (soprattutto nella zona tra Zocca e Montese), seguito dagli altri ungulati come i caprioli e i daini. .  
   
   
PIANO FAUNISTICO - LA BIODIVERSITÀ NEL MODENESE PRESENTI 237 SPECIE DI UCCELLI E 61 MAMMIFERI  
 
Modena, 7 febbraio 2008 - Quasi 300 specie animali, 237 uccelli e 61 mammiferi, sparsi in oltre 240 mila ettari di superficie agro-silvo-pastorale. Sono i numeri delle più significative biodiversità presenti nel territorio modenese in base alla fotografia fornita nel Piano faunistico provinciale. Tra le specie animali spiccano quelle dichiarate di interesse comunitario dalla normativa europea e per le quali è prevista una qualche forma di tutela, tra cui il lupo, l’istrice, la cicogna bianca, il gufo di palude, l’aquila reale, il falco pellegrino e la moretta tabaccata. Una sezione è dedicata all’avifauna migratoria e alle specie tipiche delle zone umide di cui è particolarmente ricco il territorio modenese: 11 siti di censimento tra cui spiccano le Valli di Mortizzuolo e S. Martino in Spino, note ai ricercatori anche a livello nazionale, che ospitano circa la metà della fauna migratoria del modenese, tra cui la gallinella d’acqua, il frullino, il beccaccino, il piro piro e la casarca. Si parla anche di aquila reale, la cui presenza continuerà ad essere monitorata, del falco pellegrino (sei-otto coppie rilevate a Sassoguidano di Pavullo e a Roccamalatina), infine il lupo sul quale la Provincia ha effettuato da diversi anni una ricerca che ha permesso di individuare la presenza stabile di tre nuclei familiari. La superficie agro-silvo-pastorale - che rappresenta circa il 90 per cento della superficie complessiva del territori provinciale - è in costante calo alla media di quasi mille ettari all’anno (era 249 mila ettari nel 2000) a causa della progressiva occupazione del territorio da parte di insediamenti civili e industriali, soprattutto in pianura e in parte della collina. Circa metà della superficie agro-silvo-pastorale è caratterizzata da seminativi, poi vengono i boschi (23 per cento), frutteti e vigneti (8 per cento), poi una lunga serie di tipologie sotto l’uno per cento come fiumi, brughiere d’alta quota, risaie, calanchi, aree estrattive, castagneti e bacini naturali. . .  
   
   
“BRESAOLA DELLA VALTELLINA”, IL COMPARTO RISCHIA LA CRISI  
 
Sondrio - A partire dal 31 gennaio 2008 sono entrate in vigore le misure di restrizione all’importazione delle carni bovine dal Brasile disposte dal Comitato Permanente per la catena Alimentare e la Salute Animale dell’Unione Europea. Queste misure stanno mettendo in crisi il comparto della bresaola, come hanno evidenziato il Presidente della Camera di Commercio di Sondrio, Emanuele Bertolini, ed Emilio Rigamonti, componente di Giunta rappresentante del settore Industria nonché Presidente del Consorzio di Tutela della “Bresaola della Valtellina Igp”. Sulla base di quanto riferito, in assenza di correttivi, tali misure determineranno forti difficoltà di approvvigionamento di materia prima da parte delle aziende locali, con pesanti ricadute sull’attività dell’intero comparto. La situazione desta seria preoccupazione. In provincia di Sondrio vengono prodotte 17. 000 tonnellate di bresaola – circa il 95% dell’intera produzione nazionale - 12. 000 delle quali certificate “Bresaola della Valtellina Igp”, ottenute dalla lavorazione di circa 32. 000 tonnellate di carne bovina, quasi integralmente proveniente dal Sud America e dal Brasile in particolare. Con un migliaio di addetti, un fatturato di circa 230 milioni di Euro e una percentuale di esportazioni che si attesta intorno al 12%, il comparto della bresaola rappresenta una delle realtà maggiormente significative e dinamiche a livello provinciale, con la presenza di impianti produttivi di importanti operatori nazionali. La Giunta camerale ha pertanto espresso il pieno sostegno della Camera di Commercio di Sondrio alle iniziative di sensibilizzazione intraprese dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Paolo De Castro, presso le competenti strutture comunitarie a salvaguardia di questa lavorazione tradizionale di eccezionale rilievo per l´intera economia provinciale. Un prodotto che, anche attraverso il marchio europeo e con il contributo delle Istituzioni a tutti i livelli, apporta al territorio un contributo fondamentale in termini di immagine, qualità, valore aggiunto e occupazione. .  
   
   
AIAB E PRO.BIO. DELUSI E PREOCCUPATI PER IL PSR  
 
 Il comitato direttivo di Aiab Umbria (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) e Pro. Bio. (Produttori Biologici) ad un esame della versione definitiva del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) dell’Umbria, pur notando positivamente che alcune questioni poste sono state accolte, ha evidenziato come le ultime modifiche apportate peggiorino la già criticata qualità del Piano, confermino ed esaltino la mancanza di un progetto di indirizzo politico e strategico, per l’agricoltura umbra e, neanche a dirlo, penalizzino ulteriormente e pesantemente il settore biologico per la drastica riduzione dei premi e non solo. Un documento che mina la sopravvivenza stessa delle produzioni agricole biologiche umbre, vincolando le potenzialità che ad oggi potrebbero esprimere le 921 aziende presenti nel territorio su una superficie di quasi 22. 000 ettari (Sau – superficie agraria utilizzabile). Aiab e Pro. Bio. Chiederanno ufficialmente alla Regione un confronto con l’Assessorato prima della definizione dei bandi, per individuare azioni correttive, prima che si peggiori ulteriormente una situazione già difficile. “E’ del tutto inaccettabile una penalizzazione del settore che è prioritario per l’Ue e per il Piano Strategico Nazionale e con questo risultato suona come una beffa trovare in tutta la premessa, e trasversalmente per tutte le misure, il richiamo alla buona pratica agronomica, alla protezione della falda, alla biodiversità e al benessere animale che sono la sostanza del metodo biologico. Dalla Regione giungono giustificazioni che tutto quanto è stato voluto da Bruxelles nella riunione con le Regioni ma è troppo chiaro che, se così fosse stato, il motivo va ricercato negli errori di valutazione, progettazione, strategia e volontà politica di difesa del settore bio. Bruxelles chiede giustificazione delle scelte; se queste sono deboli e poco convinte e, per di più, le Regioni vanno all’incontro senza concordare una linea di condotta, è difficile non prevedere penalizzazioni. Un grosso esame di coscienza poi, lo chiediamo anche alle associazioni di categoria, tutte concentrate a garantirsi gli introiti dell’asse 1 e molto distratte sui bisogni degli agricoltori, in particolare quelli biologici di cui rivendicano una rappresentanza che hanno preteso ma mai esercitato, con i risultati che tutti conosciamo e vediamo. Sappiamo che molte Regioni, tra cui le confinanti Marche, già prevedono revisioni al piano non appena saranno approvati tutti i Psr regionali, situazione che riteniamo inderogabile anche in Umbria ma da subito sono indispensabili soluzioni correttive immediate come l’apertura di bandi multi-misura” .  
   
   
BOLZANO.PRODOTTI BIOLOGICI: SERATA INFORMATIVA ALL´APPA IL 9 FEBBRAIO  
 
Sabato 9 febbraio 2008, alle ore 20. 30 presso l´Agenzia provinciale per l´ambiente, in via A. Alagi 35 a Bolzano, si terrà una conferenza sui prodotti biologici. Il boom che vivono i prodotti biologici sarà preso in esame nell´ambito di una serata informativa organizzata per sabato prossimo 9 febbraio 2008, alle ore 20. 30 presso l´Agenzia provinciale per l´ambiente in via A. Alagi 35 a Bolzano. L´incontro è organizzato dall´agenzia stessa in collaborazione con con l´Associazione commercianti ed i promotori del marchio di qualità ambientale. L´obiettivo, come sottolinea l´assessore provicniale all´ambiente, Michl Laimer, è quello di fornire informazioni neutrali ai cittadini in un momento dove sui mercati vi sono prodotti con marchi di vario tipo. Sarà il consulente alimentare tedesco Michael Kassner di Stoccarda a cercare di dare risposta alle domande "I prodotti bio sono veramente migliori?" e "Quali garanzie offrono ai consumatori i vari marchi biologici?". Il relatore cercherà altresì di illustrare i vari metodi di produzione e di valutare il grado di qualità degli alimenti così prodotti. La serata informativa, aperta a tutti i consumatori sensibili alla produzione biologica, è indirizzata anche ai rappresentanti degli ormai 53 punti vendita di prodotti regionali e non che si fregiano del marchio di qualità ambientale. .  
   
   
PERCORSI DI CONOSCENZA IN 8 “CAPITALI” UMBRE DELL’EXTRAVERGINE  
 
“Extravergine d’oliva: una cultura del Territorio” Olivicoltura come sviluppo di un territorio; caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali degli extravergine tipici del territorio umbro e, in particolare, della Valle Umbra; filiera corta; re-interpretazione delle tradizioni culinarie attraverso l’extravergine; apporto nutritivo - sensoriale in abbinamento alle produzioni biologiche locali. Questi i temi che faranno da filo conduttore a “Extravergine di oliva: una cultura del territorio”, 8 incontri in 8 “capitali” olivicole umbre, promossi e organizzati dal Gal Valle Umbra e Sibillini in collaborazione con Città del Bio e Aiab Umbria, il cui programma è stato accolto positivamente da Nando Mismetti, Presidente Gal Valle Umbra e Sibillini, dai sindaci e dagli assessori delle città coinvolte nell’evento. Ad inaugurare l’iniziativa sarà Trevi dove, il 9 febbraio alle ore 10 presso il complesso museale di San Francesco, si svolgerà “L’olivicoltura come risorsa ambientale”, un seminario su politiche regionali di sviluppo rurale e potenzialità dell’olivicoltura, in particolare biologica, come mezzo di riqualificazione ambientale, paesaggistica e di ri-conquista di una cultura alimentare locale che identifica la centralità dell’extravergine d’oliva prodotto e consumato in “loco”. A Foligno gli appuntamenti sono fissati per il 12, 19 e 21 febbraio presso la Casa Castellana di S. Eraclio dalle ore 16 alle 19 e consentiranno a piccoli produttori, appassionati e consumatori di “Conoscere l’extravergine” attraverso un corso introduttivo di analisi sensoriale. In Valnerina, invece, mercoledì 13 febbraio a partire dalle ore 11, presso l’Istituto Agrario di S. Anatolia è fissato “Grassi Animali e Vegetali a confronto. Cenni di analisi sensoriale”, un laboratorio per gli studenti dell’Itas sulle differenze chimico-fisiche in relazione alle proprietà nutrizionali e organolettiche di due alimenti prodotti nel territorio ad alto contenuto di grassi: l’extravergine d’oliva e i pecorini di montagna. “Racconti d’extravergine”, seminario sul valore culturale del racconto e dell’extravergine d’oliva come strumento per la crescita psico-fisica dei bambini, con un approfondimento sulla Cultivar “S. Felice”, sarà il tema principe dell’incontro con insegnanti, associazioni pediatri e consumatori che si svolgerà a Castel Ritaldi il 16 febbraio a partire dalle ore 17 presso la Sala della Biblioteca comunale. A Spoleto l’appuntamento sarà mercoledì 27 febbraio alle ore 11 presso l’Istituto Alberghiero che farà da scenario a “Spoleto: In Tavola con l’Extravergine”, una lezione teorico-pratica, per studenti e docenti dell’Alberghiero e ristoratori, sull’uso dell’extravergine come abitudine alimentare e sulle caratteristiche sensoriali degli extravergini locali in abbinamento alla cucina tradizionale Spoletina. A Spello, giovedì 28 febbraio alle ore 17 presso il Palazzo Comunale, durante il seminario “Alle pendici del Subasio”, si parlerà a produttori, consumatori e operatori della ristorazione, delle qualità sensoriali, paesaggistiche e agronomiche del Moraiolo, varietà tipica prevalente delle collina dorsale Assisi - Spoleto. L’istituto Tecnico Comprensivo di Nocera Umbra ospiterà, invece, il 29 febbraio alle ore 17, “Pane ed Extravergine”, un approfondimento, rivolto a insegnanti, studenti, consumatori e piccoli produttori dell’area di Nocera - Gualdo Tadino, sulle caratteristiche di questi territori attraverso il pane e le tradizioni culinarie locali in abbinamento al “Nostrale di Rigali”, la cultivar tipica da cui si ricava un inimitabile olio dal profumo fruttato. A chiudere la serie di appuntamenti di “Extravergine d’oliva: una cultura del Territorio” sarà il Frantoio Ronci a Bevagna che, sabato 1 marzo alle ore 17, sarà la cornice di “Fare l’extravergine. Biologico”, un incontro tra produttori, consumatori, amministratori locali e operatori della scuola per definire il ruolo centrale della cultura del territorio e dell’extravergine come strumenti di crescita delle realtà rurali e urbane della Valle Umbra. .  
   
   
IL MAURI LAB PREMIA PIETRO LEEMAN COME “L’AMBASCIATORE DELLA WELLNESS CUCINA” NEL MONDO  
 
Apprezzato anche dai critici più esigenti per la sua raffinata creatività, lo chef Pietro Leeman è stato insignito del Premio Mauri Wellness Cucina 2008 in occasione del Congresso Identità Golose. Il suo Joia è stato il primo ristorante vegetariano in Europa ad essere insignito di una stella Michelin. È ritenuto uno degli chef più innovatori e creativi a livello internazionale. Nel suo background si fondono la grande cucina italiana, quella francese, ma anche la cura e l’armonia di quelle orientali. Si tratta naturalmente di Pietro Leeman, chef di origini svizzere ma milanese di adozione, che si è aggiudicato il Premio Mauri Wellness Cucina 2008 “grazie alla sua visione della cucina e del cucinare che trascende la semplice arte della preparazione e diviene un’esperienza totalizzante, che mette in gioco tutti i sensi, dove la cucina diventa arte dell’ospitalità, piacere nell’esprimere la propria personalità, creatività e gioco”. A lui, infatti gli esperti del Mauri Lab, il primo osservatorio/laboratorio internazionale che rileva tutte le novità e gli stili di vita nell’ambito della cucina di casa e della preparazione dei piatti, hanno deciso di assegnare la prima edizione del premio Mauri Wellness Cucina, ritenendolo il vero ambasciatore di questo nuovo stile di vita che sta emergendo a livello internazionale, dove la cucina da semplice “stanza” diventa lo spazio centrale, più trendy e innovativo della casa e la preparazione dei piatti il momento più ricercato e in grado di regalare relax e benessere. “Uno dei grandi meriti degli Chef è stato ed è quello di far reinnamorare le persone dell’arte del cucinare, trasformando lo stare ai fornelli da un’attività strettamente funzionale e necessaria, ad un piacere – sottolinea Nicoletta Merlo, Amministratore Delegato della Emilio Mauri Spa -. Non solo, la grande attenzione agli ingredienti, così come al luogo dove questi si trasformano in pietanze, ha contribuito alla nascita e al diffondersi del trend della Wellness Cucina, dove lo “spazio cucina”, la preparazione dei piatti, così come la stessa spesa, per arrivare alla tavola, diventano parte di un’unica esperienza, per certi versi persino terapeutica, in cui tirare fuori la propria personalità, il proprio carattere e la propria creatività. E Pietro Leeman non solo è un grande chef, ma riesce ad interpretare e promuovere questa vera e propria filosofia. Ecco perché la scelta tra tante prestigiose firme dell’alta cucina è caduta proprio su di lui”. Nell’ambito di Identità Golose allo chef è stato consegnato il premio: un pregiato tagliere in noce nazionale, con inserti in mogano, con una targa d’argento che lo insignisce del ruolo di Ambasciatore della Wellness Cucina. Pietro Leeman, insomma, è stato considerato dagli esperti del Mauri Lab, come il più importante promotore di questo stile di vita in cui la preparazione dei piatti diventa un’esperienza multisensoriale, dove oltre al gusto e alla qualità delle pietanze si fondono e si armonizzano elementi come la musica, il design e l’arredamento, le luci, i colori e i profumi, trasformandosi in un esperienza totalizzante. Elementi presenti per altro nella filosofia di Leeman, come lo stesso chef spiega sul proprio sito (www. Joia. It). Secondo Leeman, infatti, la grande cucina è una delle arti più complete, dove tutti i sensi sono messi in gioco: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Non solo, assieme all’arte dell’ospitalità si crea un ambiente dove si offre la propria espressione e dove l’ospite può sperimentarsi in piacevoli emozioni, accompagnandosi con un buon vino e una buona compagnia. .  
   
   
VITERBO: PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DELLA TUSCIA A BERLINO PER IL FRUIT LOGISTICA  
 
Broccoli, patate, cavoli, finocchi, asparagi, cipolle, cavolfiori, meloni, cocomeri, nocciole: sono questi i prodotti con cui la Tuscia Viterbese è presente alla 16a edizione di Fruit Logistica, la manifestazione fieristica internazionale più importante del comparto dell’ortofrutta in corso a Berlino dal 7 al 9 febbraio. Sei sono le imprese provenienti dalla Tuscia con il sostegno della Camera di Commercio di Viterbo, Arsial e Regione Lazio: Az. Agr. F. Lli Calevi e Camilli Danilo di Viterbo, Coop. Centrale Ortofrutticola di Tarquinia, Cooperativa Produttori Nocciole dei Colli Cimini e Sabatini di Capranica, Sciarria srl di Barbarano Romano, Soc. Agr. C. O. P. A. Di Canino. Fruit Logistica rappresenta un importante centro d’incontro con 2mila espositori ortofrutticoli provenienti da 70 paesi e un’opportunità per conoscere e valorizzare la tipicità e le peculiarità delle produzioni ortofrutticole dei diversi territori italiani ed esteri, considerando che sono attesi circa 45mila visitatori, per lo più responsabili acquisti, da oltre 120 nazioni. Non a caso per l’occasione è stato realizzato un unico padiglione del Lazio in cui si terranno incontri istituzionali e seminari tematici, dedicati alle principali produzioni agricole regionali. Cuore dell’area Lazio è il Fruit Bar “Palatium”, dove vengono proposte una serie di degustazioni di coktail a tema dei prodotti tipici regionali. Durante lo svolgimento della fiera un’attenzione particolare è rivolta ai visitatori e ai buyer tedeschi, molto attratti dai prodotti di qualità della Tuscia, nell’ambito di quella strategia di marketing che vede la Camera di Commercio di Viterbo anche quest’anno rafforzare il legame con la Germania. .  
   
   
L’ITALIA SI AGGIUDICA IL CONCORSO EUROPEO “ANGOSTURA COCKTAIL”  
 
Dopo aver dominato il Concorso Nazionale dell’8 gennaio scorso, il barman italiano Valentino Bolognese si è aggiudicato anche il Concorso Europeo “Angostura Cocktail”, svoltosi alcuni giorni fa presso l’esclusivo “Mood Bar” di Parigi. Bolognese ha sbaragliato la concorrenza di alcuni dei migliori barman europei, che si sono cimentati come lui nella preparazione di due cocktail: il primo a base del classico Angostura Aromatic Bitters, il secondo ottenuto utilizzando il nuovissimo Angostura Orange Bitters (la variante aromatizzata all’arancia). La giuria parigina ha visto la presenza di un pool qualificatissimo di esperti del settore: Felicity Murray (Editor della rivista “Drinks International”), Mickael Perron (di “Barnowon. Com”), Guy Musart (Presidente dell’Associazione Francese dei Bar) e France Bouis (Editor della rivista “Shaker”). Le due ricette che Valentino Bolognese ha portato al successo a Parigi sono Trinidad Especial (10 ml. Di Pisco Mistral, 20 ml. Di succo fresco di lime, 30 ml. Di sciroppo di orzata, 30 ml. Di Angostura Aromatic Bitters) e Ri. Pa. Deuxième (10 ml. Di Angostura Orange Bitters, 10 ml. Di Tio Pepe, 15 ml. Di Bitter Martini, 15 ml. Di Martini Bianco, 20 ml. Di Angostura Rum 3 anni). Subito dietro il barman italiano si è piazzata un’inedita coppia iberica: al secondo posto David Camacho Blanco (di “Casino Torrequebrada”, a Malaga), e in terza posizione Yolanda Guillot (di “Radio Transito”, a Valencia). Classe 1954, barman Aibes, Valentino Bolognese è abruzzese di Palmoli ma vive da tempo a Ferrara, dove lavora al “Pura Vida”. Sarà lui a rappresentare l’Europa al Concorso Mondiale “Angostura Cocktail”, che si svolgerà a Trinidad e Tobago (patria di Angostura) nel prossimo mese di maggio, e che vedrà schierati al banco alcuni dei migliori barman di tutti i Continenti. Per informazioni: Concorso “Angostura Cocktail”, c/o Fratelli Rinaldi Importatori S. P. A. , Viale Masini 34, 40126 Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz. .  
   
   
NESTLÉ HEALTHCARE NUTRITION: LA COMBINAZIONE VINCENTE IN NUTRIZIONE CLINICA  
 
Frutto dell’acquisizione per 2,5 miliardi di dollari da parte di Nestlé della Business Unit Medical Nutrition di Novartis, e della sua fusione con Nestlè Clinical Nutrition perfezionata nei mesi scorsi, è stata creata anche in Italia - ufficialmente il 1 gennaio 2008 - una nuova realtà leader nel settore della nutrizione clinica: Nestlé Healthcare Nutrition. Nestlé Healthcare Nutrition, è parte della divisione Nestlé Nutrition, che contribuisce per circa 10 miliardi di franchi svizzeri al fatturato complessivo di Nestlé, pari a 98,46 miliardi di franchi svizzeri (dato relativo al 2006). Presente in oltre 30 paesi, con più di 2500 dipendenti, Healthcare Nutrition ha centri di produzione e ricerca dedicati ad Osthofen (Germania) e Minneapolis (Usa) e si avvale dell’organizzazione di ricerca e produzione del gruppo Nestlé, che comprende il centro di ricerca di Losanna, dotato di oltre 600 ricercatori. In Italia, Nestlé Healthcare Nutrition, è leader del mercato. La struttura, a capo della quale siede Malte Klar, già responsabile di Novartis Medical Nutrition nel nostro Paese, è composta da 40 persone e distribuirà prodotti sia per la nutrizione mediante sonda sia per quella orale. Le forze della nuova Healthcare Nutrition in Italia sono destinate a dare un supporto nutrizionale ai pazienti che provengono principalmente da 6 diverse aree terapeutiche: geriatria, oncologia, gastroenterologia, diabete, pediatria, chirurgia/traumi. Lo stabilimento produttivo principale per il mercato italiano è a Osthofen, circa 50 chilometri a sud di Francoforte. “Nestlé Healthcare Nutrition è la risposta ai crescenti bisogni dei pazienti che richiedono un supporto nutrizionale adeguato, per mantenere e migliorare il loro stato di salute”, dice il Country Business Manager, Malte Klar. “Il fatto che ancora oggi persone, curate in ospedale o in casa, siano spesso malnutrite, deve spingere tutti coloro che operano in questo settore a migliorare, ed è al contempo la ragione della creazione della nostra realtà”, prosegue. “Nestlé Healthcare Nutrition rappresenta una combinazione vincente: sintesi delle competenze scientifiche e di nutrizione clinica di un’azienda farmaceutica come Novartis, integrate con quelle nutrizionali e di sviluppo di prodotti alimentari di Nestlé. Ciò che abbiamo definito: Sapere e Sapore”, aggiunge Malte. “Permetterà di introdurre sul mercato prodotti basati sulla ricerca clinica, ma con caratteristiche di migliore gusto e palatabilità”, conclude. “La nutrizione artificiale e clinica è un trattamento medico fornito a scopo di cura o di prevenzione”, ricorda Maurizio Muscaritoli, presidente della Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo (Sinpe). "E’ un complesso di procedure attraverso cui soddisfare i bisogni nutrizionali di persone non più in grado di alimentarsi per la via naturale o con alimenti comuni. Pertanto, si configura come trattamento sostitutivo di una funzione vitale, come lo è la ventilazione meccanica per la respirazione o l’emodialisi per la filtrazione renale: si sostituisce infatti al deficit di una funzione complessa, l’alimentazione naturale, quando questa è compromessa in tutto o in parte da una malattia”, spiega. “In molti casi è una vera terapia salvavita, penso per esempio a chi si sottopone a cure oncologiche attive o ancora in chi ha un’insufficienza intestinale, persone che vivono e conducono una vita attiva grazie alla nutrizione artificiale”, continua Muscaritoli. “Anche in età pediatrica la terapia nutrizionale ha un ruolo fondamentale”, interviene Paolo Lionetti, del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Meyer di Firenze. “Non sono rari i casi di bambini con gravi patologie intestinali, che impediscono loro una normale alimentazione. In questi casi, la terapia non solo deve sostituire la semplice funzione vitale del nutrimento, ma anche consentire il corretto e più adeguato sviluppo di un organismo che deve crescere sano”, continua. “Esiste poi una categoria di persone, in cui la definizione del rischio di malnutrizione e la sua diagnosi precoce potrebbero avere una ricaduta sostanziale sulla qualità di vita e sulla ottimizzazione anche economica delle risorse”, aggiunge Andrea Pezzana, della Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica del Presidio San Giovanni Antica Sede di Torino. “Mi riferisco agli anziani, nei quali, senza considerare casi estremi, ma sempre più frequenti, di patologie come il morbo di Alzheimer o la demenza, il problema può essere la malnutrizione e la diminuzione nell’apporto di nutrienti. In queste persone, un´ attenta sorveglianza nutrizionale e un supporto precoce, anche con supplementi adeguati e opportunamente studiati secondo i fabbisogni specifici, costituisce una terapia importante”, spiega. “Nella maggior parte dei casi sin qui ricordati, e in particolare per chi può ancora alimentarsi per la via naturale, ma ha bisogno di alimenti o nutrienti in formulazioni particolari, è fondamentale disporre di prodotti studiati per queste esigenze e validi non solo dal punto di vista clinico, ma anche organolettico, tanto da soddisfare anche il piacere del gusto. E’ mio auspicio che questi bisogni vengano soddisfatti da Nestlè Healthcare Nutrition”, chiude Muscaritoli. Gruppo Nestlé Il Gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando è stata registrata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, alimento completo per i bambini lattanti”. Oggi opera con diverse realtà: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Nestlé Purina Petcare, Nespresso, Nestlé Waters Direct e Alcon. Il Gruppo Nestlé è leader mondiale nel food & beverage con sede in più di 130 Paesi, con una gamma di oltre 10. 000 prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare, e garantire, un corretto approccio alla nutrizione e a un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione. .  
   
   
LEERDAMMER FORNITORE UFFICIALE DELL’INTER, FESTEGGIA I 100 ANNI DELLA SQUADRA CON IL CONCORSO “SCEGLI LEERDAMMER, VINCI L’INTER”  
 
“Scegli Leerdammer, vinci l’Inter”: Leerdammer inaugura il nuovo anno con un concorso instant win d’eccezione. Ancora una volta il formaggio con i buchi, campione di dolcezza e morbidezza, dedica spazio ai tifosi della buona cucina e non solo. Il concorso infatti è legato al Centenario della squadra nerazzurra: esclusivi premi in palio per chi non può fare a meno del gusto unico e irresistibile di Leerdammer Single, la pratica monoporzione di Leerdammer da 150 g. Dall’ 11 al 24 febbraio 2008 con il semplice invio di un Sms si potranno subito vincere: 15 biglietti (validi per 2 persone) per assistere alla partita Inter-reggina, per la celebrazione del Centenario dell’Inter. 28 esclusive magliette del Centenario dell’Inter. Partecipare al concorso è semplicissimo: sarà infatti sufficiente inviare un Sms al numero 333-1579222 e scoprire subito se la giocata è vincente. A dare vita all’iniziativa un’impattante campagna stampa sul quotidiano gratuito City Milano, che dedicherà la sua intera copertina all’operazione il primo giorno del concorso e la sua pagina sportiva in quelli successivi (oltre 240. 000 copie di diffusione previste al giorno). Ma non solo. Milano si tingerà di giallo: le giacche degli strilloni che distribuiscono City saranno personalizzate Leerdammer, facendo della città un’attenta sostenitrice dell’insostituibile formaggio con i buchi e della sua squadra del cuore. E ancora… il concorso sarà inoltre supportato attraverso:  sticker sulla I° pagina della Gazzetta dello Sport  campagna affissioni nel circuito della metropolitana di Milano  sito web www. Leerdammer. It  visibilità all’interno dello stadio di San Siro  distribuzione di un buono sconto per l’acquisto di una confezione di Single nei punti vendita Carrefour, Gs e Dìperdì in Lombardia. Previsti oltre 6 milioni di contatti. .  
   
   
NESCAFÉ MOCACCINO ELETTO “PRODOTTO DELL’ANNO 2008”  
 
119 prodotti suddivisi in 45 categorie merceologiche. 10. 500 famiglie, rappresentative dell’intera popolazione italiana, chiamate ad esprimere, tra settembre e ottobre 2007, direttamente il loro parere e oltre 8. 000 consumatori che hanno premiato chi ha avuto il coraggio di mettere in pratica i principi dell’innovazione, meritandosi l’ambito riconoscimento di “Prodotto dell’Anno 2008”, assegnato in occasione del Gran Premio Marketing Innovazione. Così, con il ben 68,7% delle preferenze, Nescafé Mocaccino ha ottenuto il prestigioso titolo dai consumatori nella categoria “Preparati per Bevande Calde”. La carica del caffè, unita alla morbidezza della crema di latte, con il tocco goloso del cacao in polvere si incontrano in una prelibatezza dal gusto unico per regalare una pausa golosa anche tra le pareti domestiche: questa l’anima originale e innovativa di Nescafé Mocaccino che ha saputo conquistare gli italiani. Un risultato ottenuto grazie all’esclusività di Nescafé Mocaccino che, con il suo sapore intenso, ha conquistato tutti gli amanti del caffè che, finalmente, possono concedersi il piacere del bar in ogni momento della giornata. La forte attrattività e appeal del prodotto e l’alto livello di soddisfazione dopo l’utilizzo sono stati gli indicatori su cui si è basata l’elezione. Una vera e propria leadership di innovazione dovuta anche alla sorprendente facilità nella preparazione di Nescafé Mocaccino. Sono necessari, infatti, pochi e semplici gesti per regalarsi una pausa sfiziosa: basta versare il contenuto di una bustina nel suo storico bicchierino di vetro, finemente serigrafato, aggiungere 50 ml di acqua calda, mescolare con un cucchiaino, spolverare con il cacao e farsi trasportare dalla sua carica di piacere. Ideale da gustare a metà mattina, sfizioso da assaporare dopo pranzo, Nescafé Mocaccino porta in casa tutto il piacere di un caffè goloso. .  
   
   
IL CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE A ORVIETO. SOTTO IL SEGNO DEL JAZZ D’AUTORE CENA CON I VINI DELL’OLTREPÒ E I SAPORI DI ABBIATEGRASSO A CITTASLOW IN FESTIVAL IL 9 FEBBRAIO NOTE DI SAPORI LOMBARDI NELLA SERATA CONCERTO DI MIMMO LOCASCIULLI  
 
Saranno i vini dell’Oltrepò Pavese ad accompagnare la prima cena di Cittaslow in festival, decimo appuntamento Cittaslow Dinner Music organizzato ad Orvieto (Tr) e dedicato alla miglior musica di impronta jazz. Il festival si terrà dal 9 febbraio al 15 marzo 2008 presso il ristorante – jazz club “La Penisola”, catalizzando nelle serate del sabato l’attenzione di chi ama le buone note del jazz, ma anche la buona tavola. Saranno 6, tante quante le serata di concerto, le Cittaslow che presenteranno da tutta Italia le eccellenze dei loro sapori: Abbiategrasso, Cisternino, Francavilla a Mare, San Daniele del Friuli, Castelnovo ne’ Monti e la stessa Orvieto. Il format di ogni serata prevede la cena, con inizio alle ore 21. 00, seguita dal concerto, a partire dalle ore 22. 30. Il 9 febbraio, l’apertura del Festival è affidata ai sapori di Abbiategrasso e al concerto di Mimmo Locasciulli, uno dei maggiori rappresentanti della canzone italiana d’autore. Mimmo Locasciulli si esibirà in trio: lo accompagneranno Francesco Bigoni, sax tenore e clarinetto, e Matteo Locasciulli, contrabbasso. E sarà un menù lombardo, nelle portate e nei vini, a precedere l’atteso concerto: per la seconda volta nell’arco di pochi mesi, dopo il successo di “Abbiategusto”, si ricomporrà la tavola del gusto con le portate di Abbiategrasso e i vini dell’Oltrepò. Il menù della cena prevede infatti antipasto di Crostino caldo al taleggio, vitello tonnato e bresaola alle erbe aromatiche in abbinamento con Oltrepò Metodo Classico Rosé fornito da Torrevilla e Travaglino i primi piatti saranno risotto alle noci e gorgonzola e maccheroncini gratinati, abbinati a Oltrepò Pavese Pinot nero di Marchese Adorno e Vanzini. La seconda portata sarà la Rusticiana (parte tenera del maiale e salsiccia nel groppino) con polenta rustica abbiatense, in abbinamento a Oltrepò Pavese Buttafuoco di Giorgi f. Lli e Picchioni Andrea. Per finire, “Pan mein” alla crema di cioccolato, proposto con Oltrepò Pavese Sangue di Giuda di Fiamberti e Monterucco. Www. Cittaslowfestival. It www. Albergolapenisola. It .  
   
   
OTTIMO RISTORANTE & GASTRONOMIA, DI MICHELE FERRERO: OTTIMA” QUALITÀ E RICETTE GOLOSE E CURIOSE FATTE CON INGREDIENTI GENUINI E DI STAGIONE  
 
E’ uno spazio arioso e luminoso nell’elegante zona Brera a Milano. Gli interni sono firmati da un raffinato design nelle chiare tonalità del beige; grandi vetrate, schermate da piante rigogliose, si affacciano sulla strada. Ottimo è rinomato per l’ “ottima” qualità e per le sue ricette golose e curiose fatte con ingredienti genuini e di stagione. In occasione della festa di San Valentino Ottimo propone alla sua clientela, oltre al consueto menù, una cena “afrodisiaca” con piatti ricercati nel gusto e nella qualità. Il menù della serata prevede: ü Cruditè di mare (ostriche di Belon, scampi, filetto di branzino pescato all’amo) ü Risotto alla parmigiana al tartufo estivo ü Gamberoni al pepe nero con insalatina di frutti tropicali ü Tortino di cioccolato Amedei e peperoncino Il tutto innaffiato da: ü Champagne Gosset Grande Rèserve ü Barolo Chinato E&g Einaudi La cena avrà luogo giovedì 14 febbraio dalle ore 20. 30 Sul sito www. Ottimomilano. Com è possibile consultare tutto l’anno il menù aggiornato in tempo reale, per essere sempre al corrente su cosa poter degustare. .  
   
   
SAPORI E PRELIBATEZZE IN UN MENÙ DOVE RISALTERÀ L´ACCOSTAMENTO CROMATICO E GUSTATIVO DEI COLORI RED PASSION E CHOCOLAT LOVE AL RISTORANTE BRICKOVEN, DI VIA CASTEL MORRONE  
 
Sarà una serata intima ed esclusiva riservata alle coppie che vorranno essere coccolate da un menù che risveglierà i cinque sensi. Per cominciare sarà servita un´insalatina di faraona con melograno, gocce di fondente e valeriana. Si proseguirà il percorso sensoriale con un risotto alle fragole, zucchine e riduzione al balsamico che stuzzicherà i palati per la scelta tra sogliola farcita ai crostacei con aneto e cioccolato, per chi desidera un delicato secondo, oppure nodino di vitello al cognac e castagne con fonduta extra amaro e cannella e un contorno di patate alla salvia, per gli esploratori di nuovi sapori. Le portate saranno servite su piatti bianchi per esaltare i colori e le forme delle delicate pietanze. Il menù verrà accompagnato da una raffinata selezione di vini che renderà indimenticabile questa romantica serata. Per i palati più esigenti sarà proposto per i vini rossi Brunello di Montalcino o Cannonau di Sardegna oppure Gewurztraminer, per chi vorrà scegliere un ottimo vino bianco. Per concludere questo delicato percorso sensoriale sarà servita una leggerissima bavarese al cioccolato con cuore piccante accompagnata da un gustoso Prosecco di Valdobbiadene che saluterà le coppie con un´esplosione di sensi e sapori, perché sia l´augurio per una magica notte d´amore. Ristorante Brickoven Via Castel Morrone 7 eventi@brickoven. It .  
   
   
AD APRIRE LE DANZE UN NATURALE POMODORO RIPIENO DI VERDURE CON BRESAOLA, CULATELLO E MOZZARELLA DI BUFALA : ALLA PERLA BIANCA DI MILANO CHATULLE CHE PER UNA NOTTE RISVEGLIA I CINQUE SENSI  
 
Il ristorante Chatulle, in Via Piero della Francesca 68, per la serata dedicata agli innamorati si vestirà di rosso. La perla bianca vicino alla stazioncina Liberty di Bullona sperimenterà gusti e sapori in un menù dove a prevalere sarà la forza contrastante del colore della passione. Una notte intima ed esclusiva riserva a 40 coppie, che saranno coccolate da un menù a tema e dalle attenzioni – sempre discrete – del personale. Ad aprire le danze un naturale pomodoro ripieno di verdure con bresaola, culatello e mozzarella di bufala. Per proseguire nel viaggio sensoriale un delicato risotto con fragole e champagne che accompagnerà gli ospiti verso il piato forte: un filetto con carciofi e pepe rosso. Le portate saranno presentate sui caratteristici piatti trasparenti con un’attenzione particolare agli accostamenti cromatici. E per assicurarsi una serata perfetta, Chatulle riserverà ai suoi ospiti le migliori bevande di Bacco grazie ad una selezione di vini che lascerà soddisfatti i palati più esigenti, che potranno accompagnare le romantiche portate con Morellino Scansano o Cabernet Sauvignon lis neris per i vini rossi oppure Roero Arneis o Gewurztraminer per chi vorrà scegliere un eccezionale vino bianco. Il compito di salutare gli ospiti, questo San Valentino, sarà affidato ad un tenerissimo cuore di panna cotta ai frutti di bosco, una delizia per il palato che concluderà la Notte in Rosso al ristorante Chatulle con un’esplosione di sapori. Www. Chatulle. It .  
   
   
CAFFÈ KIMBO È ON LINE CON IL NUOVO SITO WWW.KIMBO.IT  
 
Caffè Kimbo rinnova la sua immagine sul web grazie ad un totale restyling del sito www. Kimbo. It . Il progetto nasce dalla volontà di presentare l’azienda e le sue attuali attività attraverso un mezzo di informazione e di servizio caratterizzato da una chiara fruibilità e immediatezza. Il visual è lineare e glamour: il rispetto dei tratti grafici e cromatici distintivi del marchio è percepibile in ogni sezione. La navigazione è efficace e veloce, e punta ad una maggiore interazione con l’utente. La Home Page rappresenta il “salotto virtuale” di Caffè Kimbo, luogo di intrattenimento e di svago, da cui si può ordinare il proprio caffè preferito (cliccando sulla sezione e-shop) oppure scegliere di partecipare all’esperienza del mondo Kimbo. Alle varie sezioni del sito è possibile accedere grazie ad un doppia modalità di navigazione: quella “classica”, diretta dalla barra menù, e quella più “intuitiva” clickando su personaggi e arredi che compaiono nella Home Page: Gigi Proietti, ad esempio, accompagna il navigatore nel mondo della Comunicazione Kimbo. Particolare attenzione è stata posta alla progettazione della struttura e dell’architettura dei contenuti del sito, per una comunicazione online diretta alla tipologia di navigatore. Il sito si articola in 7 sezioni, diversificate a seconda che l’utente sia un consumatore, un operatore del settore, un barista ecc. Ciascuna sezione è suddivisa in sottopagine ricche di informazioni, approfondimenti (vedi sezione Il mondo del caffè – Scienza del Caffè) o servizi (come l’ampio spazio dedicato all’ e-shop). L’intero website è reso dinamico e coinvolgente dall’integrazione delle videocronache degli eventi Kimbo e dai filmati degli spot Tv. Il sito è stato realizzato dalla Luis. It di Bologna, azienda di comunicazione specializzata in produzioni video e web. .  
   
   
“FAST & CHIC” IN DROGHERIA CON ZAFFERANO LEPROTTO  
 
La sede della Drogheria Gaboardi Pogliani in Viale Premuda, 34 a Milano, farà da cornice ad un appuntamento enogastronomico che si terrà l’11 febbraio. Tema dell’appuntamento saranno una serie di piatti, tutti rigorosamente allo Zafferano Leprotto, completati da olio e vini del Gruppo Farchioni. Le ricette sono ispirate ad un libro appena uscito “Cucina fast & chic” edito dalla De Agostini. A presentarle sarà Laura D’angelo, autrice del libro, la quale preparerà, n 30 minuti, un tris di piatti, che poi verranno degustati, dimostrando come, anche in pochi minuti, si possano cucinare piatti sfiziosi con lo Zafferano Leprotto, dall’antipasto al dolce, e con ottimi risultati. Cucinare velocemente, infatti, non vuol dire preparare in modo incompleto ciò che si farebbe meglio con più tempo, ma piuttosto scegliere altri piatti, appetitosi e anche belli da vedere. Tutti i menu scelti per la serata sono nati per gustare alcuni nuovi sapori dello Zafferano Leprotto, accompagnato da vini bianchi e rossi firmati “ Terre De la Custodia” del Gruppo Farchioni che ha sede in Umbria. Un corner di degustazione olio del Gruppo Farchioni sarà a disposizione dei palati più curiosi. E se per lo show le ricette si adattano a cene in piedi, nelle quali l’aggiunta dello Zafferano Leprotto è una vera scoperta, per il piccolo happy hour, si partirà da piccoli assaggi sia caldi che freddi, tradizionali e gustosi, per concludere con un goloso e delicato dessert,sempre allo Zafferano Leprotto. Il tutto per scoprire come la cucina sia un gioco continuo di sapori e colori, ingredienti base , per stare bene a tavola, ispirati solo dal buon umore e dall’appetito. Gli assaggi allo Zafferano Leprotto Sfiziosità allo Zafferano Leprotto… I piatti della dimostrazione di 30 minuti • Sigari di pasta fillo con speck e pistacchi spolverati di zafferano • Polpette di ricotta allo zafferano con capperi, olive, mortadella, prosciutto cotto passate con sesamo bianco e sesamo nero • Crema al mascarpone e zafferano con cialda I nuovi sapori dello Zafferano Leprotto… I piatti da gustare chiacchierando • Crepes allo zafferano, radicchio rosso e besciamella ai formaggi • Tondi di polenta al forno con crema di gorgonzola allo zafferano • Formaggini di capra con mostarda allo zafferano • Cestini di frolla con pere al caramello con zafferano e crema al cioccolato Lo Zafferano Leprotto Nel 1963 nasce a Milano la prima bustina di Zafferano Leprotto. Uno Zafferano di qualità ancora superiore a quella già esistente contraddistinto da proprietà organolettiche ancora più decise: colore giallo vivo, sapore accentuato e profumo più intenso. Per questo motivo ancora oggi sulla bustina dello Zafferano Leprotto si legge ancora “sapore deciso”. Nasce fin da allora come marchio giovane, moderno e vitale, caratteristiche espresse dal soggetto grafico scelto che esprime energia allegria e gioia, gli stessi valori simbolicamente rappresentati dal colore giallo dello Zafferano. Con lo Zafferano Leprotto nasce un autentica cultura aziendale dominata da due valori di fondo: la perfezione all’insegna della tradizione e dell’innovazione, e avanguardia che grazie alle rinnovate tecnologie esclusive di lavorazione e confezionamento offrono al consumatore uno Zafferano sicuro e con elevate qualità organolettiche nel tempo. Lo Zafferano Leprotto è: • All’avanguardia grazie ad un laboratorio interno di analisi e ricerca specializzata sullo Zafferano; • Lavorato con metodi e tecnologie innovative che consentono di garantire una qualità top e costante nel tempo; • Un prodotto sicuro grazie all’attento controllo qualità lungo l’intero processo di lavorazione della materia prima; • Confezionato con materiali capaci di conservare a lungo le sue inconfondibili proprietà; • Apprezzato da milioni di consumatori da oltre 40 anni. .  
   
   
L’UOVO NERO PERUGINA: IL REGALO DI PASQUA DEDICATO AGLI INTENDITORI DI CIOCCOLATO.  
 
L´uovo, in qualunque parte del mondo, è il rappresentante per antonomasia della Pasqua, il simbolo della vita, e quando l’uovo è Nero Perugina con il 70% di cacao racchiude in sè anche tutti i piaceri del fondente, irrinunciabili per i veri intenditori di cioccolato. L’uovo Nero Perugina, a Pasqua, regala a chi lo riceve la possibilità di assaporare l’aroma ricco e intenso del cioccolato fondente, in un prodotto esclusivo, di qualità eccellente e presentato in una confezione elegante ed impattante. L’uovo Nero Perugina è irresistibile per gli intenditori di cioccolato che riconoscono in quello fondente la vera essenza del piacere! Come tutti i prodotti firmati Nero Perugina, anche l’uovo ci offre una gamma di sapori e di confezioni capace di soddisfare le esigenze del consumatore più attento. Oltre all’uovo Nero Perugina 70% cacao, troviamo una nuova ricetta, raffinata e unica, nell’uovo Nero Perugina semi di cacao, un abbinamento gradevole per il suo delicato contrasto in quello Nero Perugina arancia, e il piacere intenso di un ripieno nero che allieterà il palato con il suo gusto avvolgente negli Ovetti Nero Perugina fondente intenso. Le uova Nero Perugina semi di cacao e Nero Perugina arancia sono dedicate ai veri degustatori del cioccolato fondente, che le potranno trovare solo nelle migliori pasticcerie. .  
   
   
DA OGGI CON DOLCI PREZIOSI SI GIOCA CON I GORMITI!  
 
Finalmente, infatti, per tutti gli estimatori degli Invincibili Signori della Natura è arrivata una grande novità: la confezione speciale degli Ovetti dei Gormiti che contiene il plastico e tutto l’occorrente per il gioco “Alla conquista dell’Isola di Gorm”. In questo playset personalizzato, oltre a 4 dei mitici ovetti Dolci Preziosi, c’è il plastico tridimensionale con un fantastico tabellone di gioco insieme alle pedine, i dadi da costruire, le carte ed il regolamento per cominciare una nuova avventura giocando con i propri eroi. Gli ovetti Gormiti proposti da Dolci Preziosi sono 100% di puro cioccolato belga bianco e al latte, ricco di minerali quali ferro, magnesio, fosforo e calcio utili alla crescita che piacciono molto ai bambini perché all’interno di ogni ovetto possono sempre trovare uno dei 21 personaggi (i mini Gormiti!) della 3^ serie in 3D da collezionare. .  
   
   
IL MAIS BIANCOPERLA DI JADA  
 
Dalla tradizione trevigiana, Jada propone Biancoperla, la farina di mais “a grana fine” per polenta. Bianca e delicata, non cambia colore una volta cucinata. Le pannocchie di Biancoperla sono affusolate, allungate, con grandi chicchi bianco-perlati e brillanti. Presente sulle tavole venete fin dal Xvi secolo, la polenta di mais Biancoperla ebbe la sua massima diffusione nell’ottocento dove era utilizzata soprattutto nelle zone collinari e di pianura (nel Polesine e nel Trevigiano). Negli anni ‘50, a causa del suo basso rendimento agricolo, la produzione del mais Biancoperla è stata poco per volta sostituita da quella di specie ibride più produttive. Malgrado fosse storicamente molto apprezzata nel trevigiano - si chiama anche polenta bianca di Treviso- così come nelle provincie di Venezia e Padova questa deliziosa polenta bianca della tradizione veneta rischiava di scomparire. Per fortuna alcuni agricoltori, legati alle proprie tradizioni, si sono uniti nell’Associazione Consevatori Mais Biancoperla impegnandosi a coltivare il mais Biancoperla, a migliorarne le qualità e a diffonderne la conoscenza. Oggi hanno il sostegno della Regione Veneto e di Slow Food. Dal 2002 la produzione di mais Biancoperla, circoscritta alle province di Treviso, Padova e Venezia, è un Presidio Slow Food del Veneto. Molto adatta, grazie al suo sapore delicato senza retrogusto amaro, ad accompagnare il pesce di laguna così come di fiume e il baccalà, è indispensabile per esaltare il gusto di piatti ben noti della tradizione veneta come polenta e osei e polenta e speo. Si abbina perfettamente a crostacei in guazzetto così come alla selvaggina in sugo. Note: questa polenta, priva di glutine può essere consumata anche da persone affette da celiachia. Proposta in eleganti astucci ricchi di colore, viene distribuita presso nelle migliori gastronomie, nelle enoteche, nei wine bar e nelle cattedrali del gusto come il settimo piano della Rinascente di Milano al prezzo indicativo di 3,60 euro (1 kg). .  
   
   
LA PAPAYA FERMENTATA IMMUN´AGE SEMPRE PIU´ "BUONA"  
 
La papaya fermentata Fpp Immun´age, testata da diversi scienziati in tutto il mondo come antiossidante ed immunostimolante, che aiuta ad aumentare le difese immunitarie anche in pazienti affetti da gravi patologie quali l´Aids, l´Alzheimer ed il Parkinson, da oggi ci coinvolge in prima persona. Mentre ci prendiamo cura della nostra salute grazie alle proprietà anti-stress della papaya fermentata, infatti, aiutiamo la Ricerca. Da Marzo, e per tutto il 2008, acquistando una confezione di Immun´age contribuiremo a sostenere la Fondazione Mondiale Ricerca e Prevenzione Aids, la Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson e l´ Associazione Italiana Malattia Alzheimer- Aima. E´ fondamentale sostenere la Ricerca perchè solo attraverso la solidarietà e la scienza riusciremo a sconfiggere importanti patologie croniche. Oggi di Alzheimer e di Parkinson non si guarisce e, allora, diventa essenziale Prevenire con uno stile di vita adeguato e un´integrazione specifica i danni da stress ossidativo che, com´è ormai noto, giocano un ruolo primario nell´insorgere di queste patologie. Ulteriori informazioni sul sito www. Immunage. It .  
   
   
MEPRA HA VINTO IL PREMIO DESIGN PLUS 2008 CON LE POSATE LINEA NELLA VERSIONE ORO, ORO NERO E BRONZO  
 
Le posate Linea, raffinate ed eleganti, sono realizzate in acciaio inossidabile 18/10 e rifinite con un particolare rivestimento superficiale in Titanio ( Physical Vapour Deposition). Queste posate sono antigraffio, garantite per il lavaggio in Lavastoviglie, non si macchiano, resistono alla corrosione rimanendo inalterate nel tempo. “Posata Linea Oro Nero , realizzata in acciaio inossidabile 18/10 e rivestita in Titanio. Design: Studio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: Servizio da 24 pezzi Oro Nero € 300,30 ca. ” “Posata Linea Oro , realizzata in acciaio inossidabile 18/10 e rivestita in Titanio. Design: Studio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: Servizio da 24 pezzi Oro Nero € 273,00 ca “Posata Linea Oro Bronzo , realizzata in acciaio inossidabile 187/10 e rivestita in Titanio. Design: Studio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: Servizio da 24 pezzi Bronzo € 300,30 ca. Linea Oro,oro Nero E Bronzo Mepra è stata la prima azienda che ha realizzato Posate ed Accessori per la Tavola nella versione Oro. L’esperienza e la professionalità di Mepra le hanno consentito di concretizzare questa geniale intuizione, introducendo così sul mercato del settore della casa una collezione completa di oggetti per la tavola. Gli articoli che appartengono a questa elegante collezione sono tutti in acciaio inossidabile 18/10 e rifiniti con un particolare rivestimento superficiale Pvd Color, realizzato utilizzando un’avanzata tecnologia denominata Physical Vapour Deposition. Questa finitura non è ottenuta con metodi tradizionali, come verniciatura o bagno galvanico, ma con un processo di impianto molecolare a base di titanio, frutto dell’esperienza degli scienziati della Nasa. Questo processo permette di ottenere diverse sfumature di colori, Mepra ha realizzato alcune sue collezione nella versione Oro, Oro Nero e Bronzo. Il prodotto, così trattato, è garantito per il lavaggio in Lavastoviglie, non si macchia e resiste alla corrosione. Anche i colori di questi articoli rimangono perfettamente inalterati nel tempo, rendendo questi oggetti per tavola particolarmente adatti all’utilizzo, oltre che per il normale uso quotidiano fatto nelle nostre case, anche in Hotel e Ristoranti. Design Plus Mepra ha vinto il premio Design Plus 2008 con le posate Linea nella versione Oro, Oro Nero e Bronzo. Lo scopo di questa manifestazione è quello non solo di mostrare prodotti di design di alta classe e moderni, ma di mettere in evidenza innovazione, creatività e particolarità dell’industria di beni consumo. Questo deve essere considerato insieme alla qualità del design base, dove si giudica l’ alto livello di valori utilitari, le qualità tecnico ecologiche e il concetto dell’oggetto nella sua totalità, Su uno sfondo di cambiamenti nel mercato e nei consumatori, il design sta guadagnando significato; il buon design sta rapidamente divenendo basilare sia nei nuovi prodotti che nelle solide e stabili produzioni già affermate. Le aziende stanno cogliendo l’opportunità di posizionarsi sul mercati attraverso buone idee per relazionarsi con più target. Per tali aziende Design Plus rappresenta un forte supporto alla manifestane Ambiente, dove possono dimostrare le loro qualità innovative con prodotti straordinari e inconfondibili. Design Plus fu lanciato dal Design and Life Iniziative nel 1985, gli sponsor dell’iniziativa sono stati: La Fiera di Francoforte, German Design Council, Francoforte, The Association of German Chambers of Industry and Commerce, Berlino. Durante questi anni l’etichetta Design Plus si è sviluppata trasformandosi in un affidabile marchio di qualità per l’industria, il commercio e i consumatori. Ambiente 2008 Design plus darà di nuovo al commercio internazionale una visione complessiva dei prodotti innovativi e di carattere. “Posata ’70 - Novità 2008 di Mepra, realizzate in acciaio inossidabile 18/10 spessore mm. 4,00 con manico vuoto, Lavabili in lavastoviglie” Posata ’70, la nuova posata di Mepra, ripropone forme indimenticabili che hanno caratterizzato il mondo del design degli anni ’70 e nel contempo unisce alla bellezza delle linee, la praticità e l’equilibrio. Sono realizzate in acciaio inossidabile 18/10 spessore mm. 4,00 con manico vuoto. Design : Studio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: Servizio da 24 pezzi € 239,00 “Tazze Da Cappuccino - Spazio Mepra Collezione Uno Realizzate in policarbonato trasparente, colorate, infrangibili, lavabili in lavastoviglie e adatte all’utilizzo nel microonde. ” Tazze Da Cappuccino – Spazio Mepra Collezione Uno Con fantasia e creatività, Mepra propone ed affianca alle Tazzine da Caffè, ai Bicchieri e alle Ciotole in policarbonato della Collezione Uno le Tazze da Cappuccino che stupiscono con la loro forma e trasparenza. Riflessi colorati, suggestioni scenografiche da favola. Oggetti di uso comune impreziositi dalla “leggerezza“ del materiale, adatti sia alla tavola raffinata che a quella più country. I cangianti colori delle Tazze da Cappuccino sono legati al significato intrinseco dei colori naturali delle pietre preziose: rosso granata, blu zaffiro, nero onice, arancio ambra, verde smeraldo, viola ametista e bianco berillo. Le Tazze da Cappuccino della Collezione Uno sono realizzate in policarbonato ultraresistente, indeformabile, adatte a qualsiasi tipo di utilizzo, possono essere usate nel forno a microonde e lavate in lavastoviglie. Le Tazze da Cappuccino sono in vendita in confezioni da 6 in colori assortiti. Design: Studio Tecnico Mepra Prezzo al Pubblico:€ 12,00 l’una ca. “ “Collezione Attiva , funzionalità qualità ed estetica. Realizzate in Trimetallo può essere utilizzata su qualsiasi fonte di calore: gas, elettricità, vetroceramica, induzione. ” La Collezione Attiva è un’insieme di qualità, funzionalità ed estetica. L’utilizzo di materiali tecnologicamente avanzati e un design moderno ed accattivante sono le caratteristiche che rendono la Collezione Attiva particolarmente adatta ad una giovane clientela sempre alla ricerca di accessori per personalizzare la propria cucina e che permettano anche ai cuochi più inesperti di ottenere i risultati dei migliori chef . Infatti le pentole della Collezione Attiva sono realizzate in Trimetallo, hanno un cuore di alluminio ricoperto da un interno in acciaio 18/10 e da un esterno in acciaio speciale adatto per la cottura ad induzione, in modo da garantire eccellenti doti di conduzione del calore, non solo sul fondo ma anche sulle pareti della pentola, risparmiando energia ed ottenendo così una cottura gentile ed uniforme delle pietanze anche con poca acqua e pochi grassi, mantenendo inalterate vitamine e proteine dei cibi. Attiva può essere utilizzata su qualsiasi fonte di calore: gas, elettricità, vetroceramica, induzione. Tutti i componenti della Collezione Attiva sono garantiti per il lavaggio in lavastoviglie. La collezione Attiva è composta da: pentola alta, tegame, padella, casseruola fonda con un manico, casseruola fonda con due manici, cuocipasta, bollilatte, inserto cuociverdure con piedini da utilizzare anche come colapasta e tutti i relativi coperchi. Design: Ufficio Tecnico Mepra Materiale : Trimetallo (Aluinox) – adatto alla cottura ad induzione Prezzo al Pubblico: Batteria da 12 pezzi € 681,50 ca. “Opera – Novità Mepra 2008 - Posate Opera realizzate in acciaio inossidabile 18/10, spessore mm 5, lavabili in lavastoviglie. ” Opera - Le nuove posate Opera di Mepra hanno una linea delicata ed affascinate, fine ed essenziale. Ci riportano alla raffinata eleganza delle serate romane, alla spensierata delicatezza della Via Veneto degli anni , alla Dolce Vita di Fellini. Sono realizzate in acciaio inossidabile 18/10, spessore mm 5,0. Le posate Opera sono lavabili in lavastoviglie. Design: Studio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: servizio 24 pezzi € 167,00 ca. “Katja - Novità Mepra 2008 – Posate Katja, disegnate dall’ Arch. Katia Bremkamp. Realizzate in acciaio inossidabile 18/10, spessore mm 3,5, lavabili in lavastoviglie. ” Katja Le posate Katya di Mepra, sono state progettate dall’ Arch. Katia Bremkamp. La loro forma asimmetrica e non convenzionale, nasce dall’osservazione dei comportamenti, che si ripetono quotidianamente, legati al consumo del cibo a tavola. I movimenti delle mani durante la disposizione del cibo sul piatto, la raccolta del boccone e i gesti che lo portano alla bocca; ciascuna posata rispecchia individualmente questi movimenti, riferendosi al loro scopo e alle loro azioni; questo spiega il motivo per cui alcuni pezzi sono più asimmetrici di altri. Inoltre, l’asimmetria della linea Katja favorisce la maneggevolezza della posata in modo da condurre i gesti della persona che la usa. L’attento studio delle posate Katja, dove l’ergonomia predomina sulle altre caratteristiche progettuali, ha generato un oggetto di design essenziale, unico e inconfondibile. Design: Arch. Katia Bremkamp Materiale: Acciaio inossidabile 18/10 spessore mm 3,5, lavabile in lavastoviglie Prezzo al pubblico: servizio 24 pezzi € 129,00 ca. “Tre - Mepra ha realizzato una linea di accessori per la Tavola in Legno. Disponibili nella versione Wengè e Rovere Bianco. Collezione Tre Mepra ha realizzato una linea di accessori per la Tavola in Legno proveniente dall’Albero della Gomma. L’albero della Gomma è conosciuto, fin dall’antichità, per dare un legno dalla elevata impermeabilità, resistenza e durata; nonché dalla superficie setosa e piacevole al tatto, che ne fanno un materiale unico e pregiato. Per mantenere inalterate le sue caratteristiche, si deve utilizzare, per la pulizia, solamente un panno umido con acqua e se ne sconsiglia l’uso della lavastoviglie. La collezione Tre è caratterizzata, oltre che dalla particolarità del materiale, anche dalla linearità delle forme; minimalista ed essenziale, la collezione Tre ricrea, nel quadrato, rettangolo e cerchio, gli oggetti di quotidiana utilità della nostra tavola. Accessori adeguati per importanti serate, per pranzi originali, per la colazione di tutti i giorni, per arredare la tavola o qualsiasi altro ambiente della casa. Gli oggetti di questa collezione sono realizzati in legno dell’Albero della Gomma e sono disponibili nella versione Wengé e Rovere Bianco. Design: Ufficio Tecnico Mepra Prezzo al pubblico: non ancora disponibile a partire da € 11,50 ca. “Ergonimica – Famosa ed intramontabile, la Posata Ergonomica di Mepra è realizzata in acciaio 18/10 con spessore di mm. 3 e manico vuoto. Questi preziosi oggetti di design, progettati dall’ Arch. Angelo Mangiarotti, hanno permesso a questo artista di aggiudicarsi il premio nel 1991 ilPremio Design Plus per la collezione di posate e oggetti per la tavola "Ergonomica", nel 1994 il Compasso d´Oro Adi alla carriera. ” Ergonomica – Posate Ergonomia di Mepra, progettate dall’Arch. Angelo Mangiarotti. Esistono oggetti in cui si riconosce netto il pensiero di chi li ha creati. Oggetti che segnano un passaggio netto rispetto al passato. Posate come “Ergonomia” che rifiutano il “modulo”, che sottolineano l´unicità della funzione attraverso l´unicità della forma, posate che hanno ormai già più di 10 anni, ma che sembrano disegnate tra 10 anni. Con la collezione Ergonomia, Mepra ha voluto sottoscrivere un percorso progettuale all´avanguardia, laddove fino a quel momento l´oggetto disegnato era la regola, irrompeva audace la visione scultorea e libera di uno dei più significativi protagonisti del design contemporaneo: Angelo Magiarotti. L’ Arch. Angelo Mangiarotti vinse nel 1991, con la collezione di Posate Ergonomia, il Premio Design Plus. Inoltre, le Posate Ergonomia di Mepra, sono state esposte alla Triennale di Milano nel 1994; in occasione del Compasso d’oro Adi (riconoscimento alla carriera), premio ricevuto dall’Arch. Anelo Mangiarotti, insieme alle sue migliori opere. Le posate Ergonomica appartengono alla collezione omonima di oggetti per la tavola, sono realizzate in acciaio 18/10, spessore mm 3, manico vuoto e sono lavabili in lavastoviglie. Prezzo al pubblico: servizio 24 pezzi € 1. 143,00 ca, .  
   
   
PROSECCO, ZAIA: ZOGGIA INFORMATO MALE  
 
“Ho la sensazione che il Presidente Zoggia sia stato male informato sulla questione del “prosecco veneziano” nel suo complesso, rispetto alla quale voglio ricordargli che, al momento, questo vitigno non è autorizzato in provincia di Venezia, e non lo è perché 25 anni fa il territorio veneziano decise che non faceva al caso suo. In altre province, invece, l’Istituto sperimentale per la viticoltura certificò che le viti Prosecco erano una presenza antica”. Lo ha ricordato il vicepresidente della giunta regionale Luca Zaia rispondendo alle dichiarazioni del presidente della provincia di Venezia sulla questione. “Ora, per richiedere un vitigno e una produzione Doc occorre dimostrarne una presenza storica, non una convenienza di mercato, mentre il richiamo alla regionalità in senso lato per un vitigno che, su 8700 ettari presenti ufficialmente in Italia, ne ha oltre 8300 in provincia di Treviso, mi sembra decisamente una forzatura. Insomma il Prosecco è un prodotto Veneto in quanto è un prodotto della provincia di Treviso, i cui produttori rivendicano il merito di averlo portato al successo laddove molti altri neppure hanno voluto prenderlo in considerazione. Ho parlato di “intervento a gamba tesa” – ha poi spiegato nuovamente Zaia – perché la richiesta di una Doc veneziana, per un vitigno che nel veneziano non c’è, avviene proprio in occasione del percorso iniziato dai produttori trevigiani per la riserva del nome, con il relativo allargamento dell’area di produzione. Solo se questa richiesta va in porto potremmo rivendicare il Prosecco come prodotto solamente del Trevigiano e quindi del Veneto. Altrimenti chiunque potrà produrre Prosecco e chiamarlo con questo nome. Se poi in questa occasione qualcuno ha ipotizzato una futura ulteriore produzione di qualche migliaia di ettari, già questo rischia di turbare il mercato, visto che annuncia, tranquillamente, un aumento produttivo del 50 per cento”. “In ogni caso – ha concluso Zaia –questi argomenti vanno trattati e portati avanti come si devono e nelle sedi opportune”. . .  
   
   
VINI: DOC ABRUZZO, PROMOZIONE A PALAZZO ROSPIGLIOSI SUCCESSO DELL´INIZIATIVA PROMOSSA DA ASSESSORATO AGRICOLTURA  
 
"Note di Piacere", la campagna di promozione dei Vini Doc abruzzesi promossa dall´Assessorato all´Agricoltura e dall´Arssa, ha avuto il suo battesimo a Roma, nei prestigiosi saloni di Palazzo Rospigliosi, splendida dimora nobiliare sita di fronte al Quirinale. Oltre 1. 000 enoappassionati hanno mostrato tutto il loro apprezzamento nei confronti di una selezionata offerta di vini abruzzesi di oltre 150 etichette, rappresentative degli standard qualitativi che ormai da anni il vigneto Abruzzo garantisce ai consumatori italiani ed esteri. L´evento è consistito in degustazioni libere di Trebbiamo, Pecorino, Montepulciano, tanto per citarne alcuni, in banchi d´assaggio, assistiti dai sommelier dell´Ais, e in due incontri, condotti da Fabio Turchetti, che hanno registrato il tutto esaurito. La formula promozionale sarà replicata in altre principali città italiane, con appuntamenti mirati che hanno lo scopo appunto di promuovere la conoscenza della realtà vitivinicola di una delle Regioni più vocate. "Il grande successo dell´evento romano - sottolinea l´assessore, Marco Verticelli - rappresenta un buon viatico per una campagna che ha tutte le carte in regola per concretizzare l´ottimo momento del comparto vitivinicolo abruzzese". In precedenza, sempre nell´ambito del programma di promozione, si era svolta una cena con la stampa romana nei locali del ristorante "L´arcangelo" locale cult per i gourmet non solo romani. Qui oltre 30 tra le più importanti firme del giornalismo enogastronomico hanno raccolto l´invito dell´Assessorato e dell´Arssa per un incontro che, ancora una volta, ha visto grandi protagonisti i vini Doc d´Abruzzo. .  
   
   
CRESCONO GLI SPUMANTI CESARINI SFORZA  
 
Prosegue la crescita di vendite della Cesarini Sforza di Trento, che nel corso del 2007 è passata dalle 1. 400. 000 alle 1. 500. 000 bottiglie annue commercializzate, con un incremento sul 2006 pari al 7,14%. Tale crescita trova riscontro nella crescita generale degli spumanti trentini, che a loro volta hanno aumentato le vendite nel corso dell’anno appena concluso (i dati delle Commissioni di Degustazione della C. C. I. A. A. Fanno registrare un incremento dei volumi totali di Spumante Trento D. O. C. Metodo Classico del 4,83% sul 2006). Tornando alle vendite 2007 della Cesarini Sforza, le bottiglie di Metodo Classico hanno superato il 55% del totale, con la restante parte realizzata secondo il Metodo Charmat. La Società di Ravina di Trento sta dunque pienamente riequilibrando il mix della sua produzione, secondo le linee strategiche delineate negli anni scorsi dalla proprietà e grazie ai cospicui investimenti aziendali realizzati nell’area del Metodo Classico Trento D. O. C. A fine 2007, il mercato Italia costituisce il 90% delle vendite; il restante 10% è rappresentato dall’estero, e in particolare dai Paesi di lingua tedesca, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Giappone. La Cesarini Sforza è stata fondata nel 1974, con l’obiettivo di produrre spumanti di alta qualità che sapessero affermarsi non solo tra i consumatori trentini, ma anche sulla scena nazionale e internazionale. In pochi anni l’Azienda ha saputo trovare una sua collocazione precisa sul mercato, con prodotti di assoluto prestigio strettamente legati al territorio trentino: un territorio dal grande retaggio storico, dall’incomparabile bellezza naturale e dalla vocazionalità unica per l’ottenimento di grandi uve, da destinare alla produzione di spumanti di eccellenza indiscussa. Nel 2001 la Cesarini Sforza è stata rilevata da una joint venture paritetica fra la Cantina La Vis e Valle di Cembra di Lavis (Tn) e la Fratelli Rinaldi Importatori S. P. A. Di Bologna. Dal 2002 al 2007 l’Azienda è passata dalle 900. 000 bottiglie annue commercializzate alle 1. 500. 000 bottiglie annue attuali, con un incremento complessivo sul quinquennio del 67%. In Italia gli Spumanti Cesarini Sforza sono distribuiti in esclusiva dalla Fratelli Rinaldi Importatori S. P. A. Di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz). .  
   
   
IL CONSORZIO DEI PRODUTTORI È ENTRATO A FAR PARTE DELLA RETE NATA A CHIANCHIANO (SI) BRINDISI CON IL VINO NOBILE ALLA RETE DI TERRA MADRE IN TOSCANA  
 
Luca Gattavecchi (presidente del Consorzio): «Una iniziativa importante quella promossa da Slow Food che rispecchia il modello di sostenibilità che da sempre esiste a Montepulciano». Oltre 200 i partner della Rete, tra associazioni ed enti pubblici E’ stato ratificato con i calici pieni di Vino Nobile di Montepulciano, lo scorso fine settimana (19 e 20 gennaio) a Chianciano (Si), il documento programmatico che sancisce la nascita della Rete di Terra Madre Toscana. Sede della discussione che ha portato alla stesura del documento il Parco Acqua Santa di Chianciano Terme nel quale si è svolto il Parlamento di Terra Madre Toscana. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha nell’occasione ospitato la delegazione di oltre 200 rappresentanti di associazioni, enti pubblici e privati, nonché i tanti delegati di Slow Food provenienti da ogni parte d’Italia. Un nuovo momento di discussione sui temi attuali che riguardano la sostenibilità ambientale e che trovano da tempo il Consorzio dei produttori di Vino Nobile pronto a rispondere positivamente alle numerose iniziative in tal senso. «Il Consorzio ha ospitato e partecipato con piacere a questo importante appuntamento promosso da Slow Food Toscana spiega il presidente del Consorzio, Luca Gattavecchi sicuramente per l’amicizia che lega il Vino Nobile all’associazione di Bra e in particolare alla Fondazione per le Biodiversità, ma soprattutto per l’interesse di intenti che accomuna la filosofia della nostra realtà produttiva con le azioni promosse da Slow Food». Nel 2006 erano 70 i delegati all’assemblea di Terra Madre in Toscana, oggi, a meno di due anni di distanza, sono 300 coloro che hanno partecipato ai lavori per la stesura del documento programmatico della rete che va a rendere sempre più concreta la realizzazione del Buono, pulito e giusto di cui parla il Presidente Slow Food Internazionale Carlo Petrini. «La Toscana si conferma capofila in campagne che riguardano la filiera corta, gli Ogm, le energie alternative e la Biodiversità ha detto nell’occasione l’assessore regionale all’agricoltura, Susanna Cenni - e tutto questo oltre ad avere un importante valore politico ha anche peso per la competitività dei produttori sul mercato». Concetto ribadito dal presidente nazionale di Slow Food, Roberto Burdese che ha parlato di dimensione locale per sfondare nei mercati globali con prodotti di qualità estrema. Tra gli obiettivi della rete, alla quale partecipa anche il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, anche quello di educazione all’alimentazione, la formazione ai produttori nell’evoluzione tecnologica, sensibilizzazione ad un consumo consapevole e sostenibile nei confronti dei consumatori. Appena conclusosi questo appuntamento il Consorzio è già pronto ad ospitare nel fine settimana del 2 e 3 febbraio un incontro internazionale di Slow Food al quale parteciperà tra gli altri anche il presidente internazionale dell’associazione, Carlo Petrini. .  
   
   
GLI INCONTRI A LE CARLINE: “PRIMO APPROCCIO AL VINO”, DEGUSTAZIONI E CULTURA  
 
L’interesse per il mondo del vino è in costante crescita e frequenti sono le richieste di degustazioni guidate. Complice l’amicizia con il Prof. Vanino Negro, insegnante di degustazione enologica al Corso di Laurea in Enologia a Conegliano Veneto – Università di Padova, abbiamo deciso di organizzare una serie di incontri, anzi di… “Approcci al Vino“. Si tratta di 4 serate dedicate a tutti coloro che intendono migliorare la loro conoscenza del vino e, vista l’impostazione semplice e chiara, può essere anche un’ottima occasione per i neofiti del vino. “Approcci al Vino”: serate degustazioni a Pramaggiore Cantina Le Carline: vini tipici Veneto Sono previsti, quindi, 4 incontri: l’ 8, il 15, il 22 ed il 29 Aprile 2008, dalle ore 20. 00 alle 23. 00 e la presenza di un esperto come il Prof. Vanino Negro è indice di qualità. Programma del Corso: 1. Base della degustazione: l’esame visivo, olfattivo e gustativo, 2. Fisiologia della vista, dell’olfatto e del gusto, 3. Limpidezza, colore, profumo e gusto: la terminologia corretta, 4. La corretta presentazione dei vini e le regole per gli abbinamenti. Ogni lezione prevede una prova pratica di degustazione con vini di varia provenienza. La quota di partecipazione al corso di degustazione e’ di €. 80,00 a persona La serie di lezioni culminerà con l’invito dell’Azienda Agricola Le Carline alla manifestazione di Cantine Aperte 2008 l’ultima domenica di Maggio. Tutti coloro che fossero interessati a queste degustazioni, possono inviare una pre-adesione, senza impegno, al nostro indirizzo e-mail: info@lecarline. Com, indicando indirizzo e recapito telefonico così da consentirci di organizzare al meglio l’accoglienza in Cantina.