Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Febbraio 2008
UN PROGETTO STUDIA GLI EFFETTI DI DROGHE E ALCOL SULLA SICUREZZA STRADALE  
 
 Bruxelles, 7 febbraio 2008 - Il progetto Druid (Driving under the Influence of Drugs, Alcohol and Medicine) finanziato dall´Ue affronta la questione dell´impatto delle sostanze psicoattive sulla sicurezza stradale. Per raccogliere informazioni affidabili in un campo dove, secondo i partner del progetto, le conoscenze sono ancora limitate, l´Università di Gand (Belgio) ha cominciato a raccogliere campioni di sangue e saliva dagli automobilisti coinvolti in incidenti o fermati per controlli casuali. Come ha spiegato il Professor Alain Verstraete dell´Università di Gand in un´intervista del Notiziario Cordis, in ultima analisi i ricercatori belgi intendono raccogliere 4. 000 campioni in diverse zone del paese e a diverse ore del giorno. I partner del progetto in alcuni degli altri paesi coinvolti procederanno allo stesso modo, e così facendo si dimostrerà se esistono differenze tra gli Stati membri dell´Ue. Gli studi effettuati finora in questo campo non sono numerosi. Tuttavia, da due studi condotti in Australia e Germania è emerso che la guida sotto l´influenza di alcol o altre sostanze è un problema che non va sottovalutato: circa l´1% dei soggetti che hanno fornito campioni di sangue e saliva aveva assunto sostanze illecite, in primo luogo cannabis/stimolanti, e tra il 4% e il 6 % circa aveva assunto sostanze lecite, soprattutto stimolanti, farmaci ipnotici o ansiolitici, o farmaci privi di effetti compromissori. Il Professor Verstraete ha spiegato che nell´ambito dello studio i campioni saranno analizzati per verificare la presenza di 33 sostanze psicoattive, tra cui alcol e sostanze legali e mediche, nonché sostanze illegali. In questo modo i ricercatori potranno documentare l´effettiva compromissione delle capacità delle persone che guidano sotto l´influenza di sostanze, per poter trarre delle conclusioni sulle modalità con cui i livelli di concentrazione delle sostanze e le combinazioni delle stesse aumentano il rischio di incidenti. In seguito, l´équipe definirà dei criteri per valutare gli effetti compromissori delle diverse sostanze su una scala comune. Naturalmente la partecipazione alla raccolta dei campioni è volontaria, un fatto che, come fa notare il Professor Verstraete nell´intervista del Notiziario Cordis, potrebbe porre un problema in termini di rappresentatività dello studio. Tuttavia, la raccolta dei campioni è appena cominciata. Coordinato dal Federal Highway Research Institute (Bast) tedesco, Druid riunisce organizzazioni e ricercatori di tutta Europa, coinvolgendo oltre 20 paesi europei. Il progetto riceve un finanziamento di quasi 19 Mio Eur nell´ambito del Sesto programma quadro. Al completamento del progetto, previsto per l´autunno 2010, i risultati ottenuti dovrebbero fornire una solida base per la formulazione di una normativa armonizzata su scala europea in merito alla guida sotto l´influenza di alcol, droghe e farmaci. Attualmente le normative variano tra i diversi Stati membri. In alcuni casi i paesi applicano la tolleranza zero mentre in altri adottano un approccio di compromesso. Secondo il Libro bianco sui trasporti pubblicato nel settembre 2001, la Commissione europea nel breve termine intende dimezzare il numero di morti per incidenti stradali entro il 2010. L´obiettivo a medio termine, da raggiungere entro il 2025, è quello di ridurre all´incirca del 75% il numero di persone uccise o ferite gravemente in seguito a incidenti stradali, mentre nel lungo termine si prevede di rendere il trasporto stradale sicuro come tutte le altre modalità di trasporto. Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Druid-project. Eu/ .  
   
   
LOIZZO ANNUNCIA NUOVO SITO WEB SU SICUREZZA STRADALE (PROGETTO CREMMS)  
 
Bari, 7 febbraio 2008 - Proseguono le iniziative in materia di sicurezza stradale dell’Assessorato ai Trasporti e Vie di Comunicazione delle Regione Puglia. Da ieri è possibile accedere ad un portale (www. Arem. Puglia. It/cremss) dedicato ai temi della sicurezza stradale, attivato nell’ambito delle attività del Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale (Cremss). L’assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo ha dichiarato che “Grazie all’attivazione di questo sito intendiamo rafforzare l’efficacia dell’azione regionale in materia di sicurezza stradale. Il monitoraggio costante dei dati sull’incidentalità stradale e delle iniziative di prevenzione e gestione del rischio, sarà accessibile a tutti i cittadini pugliesi e faciliterà la creazione di un sistema di rete tra i diversi soggetti”. Sul sito sono presenti diverse sezioni, dai dati sugli incidenti stradali in Puglia, agli strumenti e le metodologie per educare alla sicurezza stradale, dalla normativa regionale, nazionale ed internazionale in materia di sicurezza stradale, al centro di documentazione. Una sezione è dedicata alle scuole che avranno l’opportunità di far conoscere, attraverso il sito, le proprie progettualità in materia di mobilità sicura e sostenibile. E’ inoltre possibile iscriversi alla Newsletter del Cremss per ricevere informazioni sui bandi, condividere le buone pratiche, approfondire tematiche connesse alla cultura della sicurezza stradale. .  
   
   
FERRARI FORMULA 1: TERZA GIORNATA DI TEST A SAKHIR PER LA SCUDERIA  
 
Maranello, 7 febbraio 2008 - Ieri, terza giornata di prove della settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro, impegnata anche sul circuito di Sakhir, in Bahrain. Kimi Raikkonen è stato affiancato dal suo compagno di squadra, Felipe Massa. Entrambi hanno lavorato sullo sviluppo complessivo della F2008, dedicandosi al confronto fra diverse soluzioni di assetto della vettura. Questo il dettaglio in cifre della giornata: 74 giri per Kimi (miglior tempo 1. 30. 455) e 73 per Felipe (1. 31. 293). Le prove su questo circuito riprenderanno sabato 9 febbraio per una nuova sessione di tre giorni di prove: in pista ci saranno sempre Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Circuito: Bahrain International Circuit, Sakhir - 5,412 km, Piloti: Felipe Massa e Kimi Raikkonen, Vettura: F2008, Meteo: temperatura aria 14/18 °C, temperatura asfalto 18/29 °C. Sereno. .  
   
   
NUOVO PROTOTIPO MERIVA CONCEPT: ESPOSTO IN ANTEPRIMA MONDIALE AL SALONE DELL’AUTOMOBILE DI GINEVRA  
 
Rüsselsheim, 7 febbraio 2008 - Il prototipo Meriva Concept, esposto in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile in programma dal 6 al 16 Marzo prossimo, rappresenta qualcosa di nuovo in fatto di flessibilità delle monovolume - un segmento dove Meriva è ai vertici da quando, nel 2003, è stata lanciata sul mercato europeo. Questa nuova interpretazione di futura piccola monovolume presenta molto più che alcune novità stilistiche. «Stiamo svelandoi un approccio innovativo destinato ad aumentare la flessibilità delle monovolume Opel» spiega Alain Visser, Chief Marketing Officer di Gm Europe, prima che del debutto del prototipo a Ginevra. «I sistemi Flex7 di configurazione dei sedili di Zafira e Flexspace di Meriva hanno aperto una nuova era in fatto di flessibilità interna e cambiato in modo permanente il mondo dell’automobile». Con Zafira, Meriva e a marzo anche Nuova Agila, la Casa tedesca del gruppo General Motors sta ottenendo da anni un grande successo nel campo delle monovolume. Nel 2007 i concessionari Opel hanno consegnato quasi 335. 000 Zafira e Meriva in Europa e ben 47. 500 in Italia, dove Opel è leader di segmento. Le monovolume rappresentano attualmente un quinto delle vendite della Casa tedesca ed un ottavo di quelle dell’intero mercato europeo. Il nuovo veicolo sperimentale Meriva Concept trasferisce in una piccola monovolume il nuovo linguaggio stilistico della marca tedesca, esaltandolo ulteriormente. L’andamento delle fiancate riprende la solida linea a guscio che è stato un tipico elemento stilistico dei prototipi Opel Gtc Coupé e Flextreme. Particolarmente attraente è la fluidità della linea dei finestrini in corrispondenza del secondo montante del tetto, che permette ai passeggeri posteriori di godere di una buona visuale esterna. Alcuni dettagli della parte posteriore della vettura - come, in particolare, i gruppi ottici - si richiamano a quelli di Insignia, la nuova berlina Opel di classe media che sarà lanciata a fine anno sul mercato europeo e ad inizio 2009 in Italia. Il tetto della monovolume che scende progressivamente all’indietro sottolinea le qualità di dinamismo della vettura. .  
   
   
MILLE MIGLIA? TE LA DO IO LA MACCHINA  
 
Rozzano, 7 febbraio 2008 - Volete correre la Mille Miglia? Ruoteclassiche di febbraio vi dice con quale macchina potete farlo, quanto vi costerà e che requisiti vi saranno richiesti. In un articolo di ben 24 pagine è stato infatti stilato non solo l´elenco delle vetture più rappresentative - suddivise per categoria - ma anche e soprattutto la lista dei modelli che parteciparono alle edizioni storiche, dal 1927 al 1957, le uniche "iscrivibili" anche alle rievocazioni dei giorni nostri. Serie speciali, modelli rari, esemplari unici, il cui censimento ha comportato un lavoro lungo e paziente, assolutamente inedito anche per una rivista specializzata. Delle vetture più importanti - una quarantina quelle prese in esame - Ruoteclassiche riporta una dettagliata scheda storico-tecnica e le quotazioni raggiunte oggi sul mercato del collezionismo. Si scopre così che bastano 10. 000 euro per togliersi lo sfizio di partecipare alla Mille Miglia, a patto di non avere alcuna velleità di vittoria, nello spirito che animò il 98% dei concorrenti dei tempi d´oro. Giusto per dire "Io ce l´ho fatta", ma anche per esibire macchine a loro modo tutte stupende. Alcune, inestimabili anche nel valore, come le "anteguerra", quasi tutte con i radiatori a vista e fanaloni e parafanghi staccati dal cofano (le varie Aston Martin "Le Mans", Alfa Romeo "8C 2300" e "6C 1500 Ss", Mercedes-benz "Ssk" e "Sskl", Fiat "508 S Mm" e "508 S Berlinetta"). Altre decisamente sportive, come le barchette e le sport, per le quali al giorno d´oggi è necessario mettere in conto una spesa di almeno 100. 000 euro; ai tempi con queste splendide sportive correvano gli appassionati più puri, non proprio piloti professionisti ma poco ci mancava. E poi le grandi protagoniste, i bolidi progettati dai migliori tecnici dell´epoca e carrozzati dai mastri dell´alluminio, che gareggiavano solo ed esclusivamente per vincere (erano quel famigerato 2% degli iscritti), condotti da assi del volante che correvano per scuderie ufficiali. Impensabile o quasi mettere le mani su esemplari del genere, che oggi valgono milioni e dai quali nessun collezionista si separerebbe mai. Per finire con le quattro ruote di tutti i giorni: Lancia "Aprilia" e "Aurelia", Renault "4 Cv", Fiat "1100" e "500 Topolino" e Alfa Romeo "1900 Sprint". Vetture, queste, che incarnavano il sogno di tanti italiani qualunque: "Esserci e basta". .  
   
   
PASSANTE DI MESTRE, SOCIETÀ MISTA CHISSO: “CI SONO STATI PAZIENZA E FIDUCIA DA PARTE NOSTRA; ADESSO PERÒ ABBIANO TERMINE ARROGANZA ED EGEMONIE BUROCRATICHE CONTRARI AL FEDERALISMO STRADALE”  
 
Roma, 6 febbraio 2008 - “Io c’ero, c’era il ministro Antonio di Pietro, c’erano i tecnici della Regione. Chi non c’era, né con la mente né con il cuore, era il presidente dell’Anas, che pure ha partecipato all’incontro”. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha commentato con queste parole la riunione svoltasi ieri a Roma riguardante la futura società mista Regione – Anas, che dovrà gestire la partita del Passante di Mestre e delle società autostradali del Veneto in scadenza di concessione, con i relativi introiti da pedaggio. “Dopo aver dato atto del mantenimento degli impegni assunti da parte del Ministro, secondo i principi di una convinta lealtà istituzionale – ha aggiunto Chisso – bisogna purtroppo constatare che da parte del presidente dell’Anas sono state espresse posizioni dettate da tentazioni egemoniche inaccettabili. Secondo la società stradale, infatti, nella costituenda società mista alla Regione verrebbero affidate responsabilità di minoranza. In breve: a contare dovrebbe essere sempre, o quasi, l’Anas stessa, e questo alla faccia del federalismo stradale. Comunque sia – ha concluso Chisso – il prossimo appuntamento è stato fissato per l’1 marzo a Venezia, di fronte al notaio, nella certezza che chi deve capire capisca in fretta, soprattutto alla luce della realtà politica italiana presente e futura, e che soprattutto comprenda che esiste una parola che si chiama federalismo, mentre non c’è più la periferia dell’impero”. .  
   
   
VENERDÌ A CONDINO LA FIRMA DI UN ACCORDO FRA TRENTINO E PROVINCIA DI BRESCIA PER LA STRADA DEL CAFFARO  
 
Trento, 7 febbraio 2008 - – Sarà siglato venerdì prossimo – 8 febbraio, alle ore 12. 30 - a Condino dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e dal presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli uno schema di accordo di programma fra le due amministrazioni per il finanziamento degli interventi di costruzione della variante alla ex-statale 237 “del Caffaro”. L´accordo che sarà firmato dopo l’approvazione da parte della Giunta provinciale presso la sede del Bim del Chiese, a Condino, via Marmora 5, è reso possibile dalla legge provinciale 3 del 2000 che all’articolo 51 prevede che la Provincia autonoma di Trento possa concorrere al finanziamento di interventi per migliorare, anche sotto il profilo della sicurezza, i collegamenti viari che collegano territori di regioni confinanti con il Trentino con strade provinciali ricadenti nel territorio della provincia di Trento. .  
   
   
TANGENZIALI DI FIORENZUOLA E ALSENO, SS. 45 E DEL PONTE DI S. ANTONIO  
 
Piacenza, 7 febbraio 2008 - Tangenziale di Alseno, si continua a parlarne. L´opera è stata tra i problemi esaminati all´incontro che l´assessore provinciale ai Lavori pubblici Patrizia Calza ha avuto il 5 febbraio, a Bologna, con il capo compartimento Anas dell´Emilia Romagna ing. Lelio Russo. L´incontro era stato chiesto dall´assessore Calza per discutere con i vertici regionali dell´ente stradale una serie di questioni che interessano la viabilità statale della provincia. Per approfondire tutti gli aspetti legati alla realizzazione dell´opera si terrà prossimamente un incontro, hanno convenuto l´assessore Calza e l´ing. Russo, che coinvolgerà anche gli amministratori del Comune lungo la via Emilia, attualmente impegnato nel reperimento a livello localke delle risorse necessarie alla realizzazione dell´intervento. Nell´incontro di ieri si è anche discusso di tangenziale di Fiorenzuola, e in particolare di come definire le competenze di Provincia e Anas rispetto alla presa in carico di impianti di illuminazione, svincoli sulla viabilità provinciale e sovrappasso sulla via Emilia (proprietà, gestione e manutenzione). Si è, inoltre, affrontato il nodo della ristrutturazione del ponte sul Trebbia a S. Antonio: l´Anas aveva previsto e svolto la gara per i lavori di ristrutturazione del ponte prima del suo trasferimento al patrimonio stradale della Provincia, ente che, ha ricordato l´assessore, è particolarmente interessato all´attuazione dell´intervento anche in vista della realizzazione, lungo il ponte, di una pista ciclabile che costituirebbe il proseguimento di quella che la Provincia sta realizzando sulla strada provinciale tra S. Nicolò e il ponte. Si è parlato infine, nell´incontro bolognese, della riqualificazione del tratto Perino Cernusca della statale 45: i vertici Anas hanno a questo proposito confermato di aver spedito alle ditte che hanno superato la prequalifica alla gara d´appalto l´invito a presentare proprie offerte. Sarà scelta la ditta che presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa. La procedura non sarà breve, il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell´intervento è comunque sbloccato. L’aggiudicatario dovrà redigere anche il progetto esecutivo. .  
   
   
FS, CIPOLLETTA: "CONTRATTI DI SERVIZIO INDISPENSABILI PER IL PAREGGIO DI BILANCIO 2009"  
 
Roma, 7 febbraio 2008 - "Il piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato prevede un attivo nel 2009 che deriva anche dalle tariffe e contratti di servizio con le regioni. Stando alle cifre nella finanziaria, oggi quell´attivo non lo raggiungeremo perche´ mancano i soldi dei contratti di servizio”. Questi i commenti del presidente di Fs, Innocenzo Cipolletta, sulla previsione finanziaria del Gruppo, rilasciati ieri a margine della cerimonia di assegnazione della Legion D´onore a Pier Francesco Guarguaglini . "Tuttavia - ha aggiunto - il nostro obiettivo e´ di ottenere un equilibrio nei costi nel 2009 al massimo nel 2010. Se non ci riusciremo con le risorse che devono arrivare dai contratti di servizio con le regioni, dovremmo ottenere lo stesso obiettivo con ulteriori risparmi sul piano dei servizi´´. .  
   
   
FS, AZZERATI I FURTI DI RAME IN ITALIA TASK-FORCE DELLA POLFER IN DIFESA DEL RAME FERROVIARIO. ESPERIENZA CAPOFILA IN EUROPA.  
 
 Roma, 7 febbraio 2008 - “Nel primo mese del 2008, su scala nazionale, ci sono stati solo 32 furti di rame ferroviario. Già fra il 2006 e il 2007 – spiega Pietro Milone, Dirigente della divisione investigativa della Polizia Ferroviaria – abbiamo registrato una contrazione del 40 per cento del numero di furti sulle linee e una riduzione del 55 per cento per quanto riguarda i quantitativi di rame sottratti: nel 2006 sono state rubate 1. 231 tonnellate, nel 2007 sono scese a 548”. La lotta spietata ai furti di rame ha portato ad un taglio delle interruzioni che penalizzavano il servizio ferroviario, soprattutto a danno dei treni dei pendolari. Non bisogna però abbassare la guardia in quanto il rame è una materia prima che scarseggia facendone lievitare il prezzo. Chiara e determinata la strategia della task-force della Polfer a difesa del rame ferroviario. “È stato preso di mira anche il secondo livello, quello della ricettazione – ha continuato Milone - andando oltre i semplici ladri. Da metà 2006 sino al 31 dicembre 2007 sono stati controllati oltre seimila fra depositi e rottamatori, recuperate 574 tonnellate di rame rubato e indagate 574 persone, delle quali 214 arrestate”. A rafforzare l’azione di contrasto e di recupero, un protocollo d’intesa firmato con le principali associazioni di categoria della lavorazione del rame. L ’esperienza maturata dalla Polfer, nel contrasto al fenomeno dei furti di rame, è stata esportata a livello europeo. Tanto che la Polizia Ferroviaria italiana è stata incaricata di promuovere annualmente un’azione congiunta delle 11 principali polizie ferroviarie europee per affinare metodologie di indagine e modalità di intervento. .  
   
   
TRENI IN LIGURIA, ASSESSORE MERLO: "OPERAZIONE TRENI PULITI POSITIVA, NECESSARIO MANTENERLA CON OPPORTUNA MANUTENZIONE"  
 
Genova, 7 Febbraio 2008 - "L´operazione treni puliti condotta da Trenitalia per incrementare il livello di pulizia sui treni regionali è stata positiva". Lo ha detto l´assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Liguria, Luigi Merlo dopo la verifica compiuta nel cantiere di Terralba a seguito dell´operazione "Treni puliti" denominata i 4 plus e condotta da Trenitalia anche per rispondere alle proteste dei pendolari e alle sollecitazioni della Regione Liguria che nel frattempo aveva avviato un´operazione di verifica degli standard di pulizia attraverso l´Ente di certificazione Rina. "L´operazione - ha spiegato l´assessore Merlo - che ha preso il via l´8 gennaio e si è conclusa ieri, realizzata con l´apporto dell´impresa di pulizie Mazzoni Ambiente è servita a sanificare 228 carrozze su un totale di 491 vetture regionali di Trenitalia e ad apportare consistenti miglioramenti, sia all´esterno delle carrozze che all´interno, grazie ad un sistema particolare basato su macchinari per la generazione del vapore ad alta temperatura utilizzati insieme a prodotti disinfettanti e ad un numero complessivo di circa 210 ore di pulizia distribuite su 28 giorni per 7 ore al giorno e 7 giorni lavorativi ". La sperimentazione che è durata un mese ed è stata compiuta solo sul cantiere di Terralba è stata verificata dall´assessorato ai Trasporti e dal Rina che ha rilevato un netto miglioramento sul fronte igienico. "Infatti in base ai dati che ci sono stati trasmessi dal Rina - ha continuato l´assessore Merlo -abbiamo visto che la media di qualità mancante dopo l´intervento è pari al 10%, un punteggio che risulta ancora di non conformità, ma comunque in netto miglioramento rispetto al passato quando la media della qualità mancante si attestava sul 31,2%". "A questo punto - ha sottolineato l´assessore ai Trasporti - serve mantenere il risultato ottenuto con una manutenzione costante e quotidiana, riprogrammando l´operazione più volte l´anno e contestualmente rimodulando i vari interventi standard di pulizia". Le carrozze che Trenitalia ha sanificato corrispondono alle tre tipologie: della media distanza, del piano ribassato e del doppio piano (in questo caso solo alcune) in cui si è intervenuto pulendo ogni loro parte sia esterna che interna. "Questo intervento che avevamo auspicato come Regione -ha aggiunto Merlo - va reso continuativo e non solo episodico, affinché il lavoro avviato sia realmente positivo e innovativo e venga consolidato attraverso un´azione di vigilanza in grado di promuovere standard di pulizia uniformi e percepiti dall´utente". "A questo proposito - ha concluso l´assessore - mi sento di lanciare anche un richiamo a tutti i passeggeri verso comportamenti di maggiore civiltà per evitare qualsiasi tipo di atto vandalico la cui frequenza preoccupa". .  
   
   
SISTEMA DI CONTROLLO DEGLI ACCESSI AL PORTO DI RAVENNA.  
 
Ravenna, 7 febbraio 2008 - Nel quadro delle azioni che l’Autorità Portuale sta compiendo per innalzare gli standard di sicurezza del porto di Ravenna (si pensi ai dispositivi Harbour Pilot Portable, al sistema di illuminazione, potenziato ed integrato ai fini della sicurezza ed al sofisticato sistema di visione ad infrarossi dato in uso alla Capitaneria di Porto ed ai Piloti del Porto, come ausilio nello svolgimento delle proprie attività. ), il 31 gennaio scorso è stato sottoscritto in Autorità Portuale il contratto per la realizzazione del sistema di controllo degli accessi del porto di Ravenna. La realizzazione di tale sistema rientra nel più generale Piano Integrato di Security - predisposto dall’Autorità Portuale con la consulenza del Rina, di concerto con l’Autorità Marittima, ed approvato dalla Prefettura nel 2006 - per l’attuazione del quale l’Autorità Portuale stessa, ha complessivamente stanziato 7 milioni di Euro. Il solo quadro economico dell’intervento per la progettazione esecutiva e la realizzazione del sistema di controllo degli accessi al porto (aggiudicate, al termine di una gara, rispettivamente al consorzio Ceir ed alle consorziate Vem Sistemi e Valerio Maioli S. P. A. ) è di 1. 000. 000,00 di Euro. Il sistema prevede la realizzazione di una serie di dispositivi di lettura di badge dotati di transponder presso i terminal portuali (originariamente 22 ma si pensa già ad una estensione alla totalità degli operatori portuali) che consentiranno di monitorare il flusso di tutti coloro che giornalmente entrano ed escono dalle aree portuali consentendo l’accesso ai soli autorizzati. Il sistema farà capo ad una unica centrale operativa e di controllo che dialogherà con tutti i terminal grazie ad una nuova dorsale di rete che verrà realizzata lungo il canale Candiano ed all’interno della quale saranno integrati i sistemi già in funzione presso alcuni terminal. Il sistema avrà ricadute positive anche in materia di safety poiché consente di conoscere l’esatto numero di soggetti presenti in determinate aree ad accesso riservato nonché di non consentire l’accesso a tali aree a personale non autorizzato. E’ proprio in tal senso che si intende estendere il sistema anche ad operatori non oggetto della normativa sulla security. .  
   
   
DELIBERATI E FINANZIATI DAL CIPE ALTRI 71 MILIONI E MEZZO DI EURO PER IL PORTO DI CIVITAVECCHIA  
 
Civitavecchia, 7 febbraio 2008 - Dopo l’approvazione, a Natale, del finanziamento di 79 milioni destinati alla progettazione ed alla realizzazione della nuova darsena traghetti, ieri è arrivata un’altra ottima notizia per lo scalo: il Comitato ha approvato il progetto definitivo ed assegnato il finanziamento, rientrante in Legge Obiettivo, per la darsena servizi, destinata alla flotta peschereccia, alle forze dell’ordine, alla Capitaneria di Porto ed ai servizi tecnico-nautici del porto. Nel 2008 potranno partire le opere che consentiranno di completare lo sviluppo dello scalo. "La soddisfazione è enorme - commenta il presidente dell´Autorità Portuale di Civitavecchia Fiumicino Gaeta, on. Fabio Ciani – visto che nel giro di un mese abbiamo prima visto sbloccato un finanziamento che attendevamo da agosto, poi ottenuto i fondi che mancavano per realizzare le due opere strategiche per ultimare lo sviluppo a nord dello scalo. Opere strategiche per il porto e per l´economia del territorio. Un grazie non può che andare al Governo Prodi, che in extremis, vista la coincidenza con le dimissioni del Presidente del Consiglio, è riuscito a mantenere i suoi impegni per il porto di Civitavecchia, che il Governo stesso ha sempre considerato strategico per la portualità del Paese”. Oltre ai 71,5 milioni per la darsena servizi, nello specifico, a fine 2007 il Cipe aveva assegnato all´Autorità Portuale di Civitavecchia Fiumicino Gaeta 79 milioni di euro, confermando il finanziamento già previsto di 28 milioni, e prevedendo nuovi fondi per 51 milioni di euro, tutti destinati alla darsena traghetti ed alle opere marittime necessarie (prolungamento dell’antemurale e dragaggi). I restanti 50 milioni necessari al completamento dei lavori saranno reperiti direttamente dall´Authority in finanza di progetto o attraverso la cessione di aree retroportuali e con una operazione finanziaria garantita dalle entrate proprie dell´ente. Come detto, oltre alla darsena servizi, con relative strutture a terra, le opere previste sono il prolungamento di ulteriori 400 metri dell´antemurale Cristoforo Colombo, con il dragaggio del fondale e la realizzazione di una modernissima darsena traghetti per traffici ro-ro, con 9 attracchi ed un terminal che ricalcherà il modello aeroportuale e sarà uno dei più moderni in Europa: si svilupperà infatti su due livelli, dividendo traffico ferroviario e commerciale dalla stazione per le auto ed i passeggeri, che potranno raggiungere le navi direttamente con i finger. L´avvio delle opere, che richiederanno almeno 3 anni per il completamento, è previsto entro il 2008. .  
   
   
IDROVIA PADOVA-VENEZIA: ECCO COME FARE PER COMPLETARLA NE PARLA IL PRESIDENTE DEL GRUPPO IMPRENDITORI DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PADOVA, ROBERTO ROVOLETTO.  
 
Padova, 7 febbraio 2008 - Sono felice di poter prendere spunto dalla recentissima presa di posizione dei Consiglieri regionali della Sinistra Arcobaleno e di Progetto Nordest relativa alla richiesta di completamento dell’Idrovia Padova-venezia, anche ma non solo per motivi di salvaguardia idraulica. L’iniziativa di questi consiglieri ha infatti riaperto la ferita di questa grande incompiuta. Sottolineo innanzitutto il carattere di trasversalità che acquista ora la volontà di ultimare l’Idrovia: i cinque esponenti regionali appartengono a due schieramenti collocati all’opposto ciascuno rispetto all’altro. Finalmente ci si sta accorgendo che l’acqua non ha colore, soprattutto colore politico, e non guarda ai partiti e agli interessi di partito quando deve far danni. Dal punto di vista economico i fondi necessari al completamento dell’infrastruttura, sono stati determinati pari a 140 milioni di euro da un apposito studio effettuato dai tecnici di questa associazione. Mi risultano reperibili attraverso tre strumenti: i fondi europei del Programma di azione europeo integrato Naiades per il trasporto sulle vie navigabili interne, che possono giungere sino al 50% del costo di progettazione e fino al 30% del costo di realizzazione; i fondi previsti dalla legge 380 del 1990 “Interventi per la realizzazione del Sistema idroviario Padano- Veneto”; i fondi reperibili dalla vendita dei materiali di escavo coi quali liquidare, per compensazione, tali lavori di escavo. A questi strumenti possono essere eventualmente aggiunti i fondi reperibili attraverso un’appropriata operazione di project financing. Dal punto di vista istituzionale preciso che la concomitanza delle due rivendicazioni espresse da Pne e Sinistra Arcobaleno non può essere casuale, in quanto avviene alla vigilia dell’assegnazione dell’appalto per la costruzione della strada Camionabile Padova-venezia, destinata a correre di fianco all’Idrovia. E la preoccupazione che la costruzione della Camionabile possa compromettere la realizzazione dell’Idrovia è diffusa. Ricordo quindi la posizione dell’associazione che rappresento relativamente a questa questione di compatibilità fra Camionabile e Idrovia: siamo d’accordo con la costruzione della Camionabile solo nel caso in cui questa non comprometta la realizzazione dell’Idrovia in classe Vb, che è quella necessaria alla completa scolmatura di piene alluvionali quali la piena del 1966 e adatta al passaggio di navette fluviomarittime. Ritengo anzi che la Camionabile rappresenti un’occasione per l’Idrovia, dal momento che il rilevato della Camionabile dovrà essere realizzato utilizzando il materiale proveniente dallo scavo lungo il tracciato dell’Idrovia stessa, e non materiale più costoso solo perché prelevato da cave lontane. Questa modalità di fornitura dovrà effettuarsi quanto meno in rispetto della legge 241/1990 sull’attività amministrativa che impone il criterio di economicità. Il costo di tale materiale risulta infatti pari a circa 5 euro al metro cubo se prelevato in loco, e a circa 10 euro se fatto giungere da lontano. Dev’essere chiaro da subito che tale materiale dovrà essere prelevato scavando uniformemente e con continuità lungo l’asse idroviario, non scavando dove vi possa essere una “convenienza”, quindi a macchia di leopardo, creando cioè non un canale ma delle grandi voragini lungo l’asse stesso. Il risultato sarebbe gravissimo in termini ambientali. Comporterebbe inoltre un incremento degli oneri di realizzazione dell’Idrovia, dal momento che questa verrebbe realizzata su un terreno a morfologia variabile, e la nostra stima Gizip di 140 milioni di euro per il completamento dell’Idrovia è tale solo per un scavo su terreno a morfologia uniforme. Infine non risolverebbe per nulla il problema della salvaguardia idraulica. In particolare, per creare una struttura adatta alla salvaguardia idraulica sarà necessario uno scavo di larghezza uniforme e quota degradante entro il previsto tracciato, realizzando quindi una savanella, ovvero un canale scolmatore di sezione certamente inferiore a quella dell’Idrovia, ma di dimensioni tali da costituire un primo alveo di congiunzione fra Padova e Venezia con lo scopo di smaltire non certo le piene simili a quella del 1966, ma almeno di attenuarne l’impatto. . .