Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2008
UNO STUDIO MOSTRA CHE GLI EUROPEI CAPISCONO LE ETICHETTE DEI PRODOTTI ALIMENTARI  
 
Gli europei sono preparati sulle informazioni nutrizionali? Secondo uno studio paneuropeo condotto dal Consiglio europeo per l´informazione sui prodotti alimentari (Eufic), lo sono. Questo studio sulla conoscenza da parte dei consumatori delle etichette alimentari ha mostrato come la maggior parte dei consumatori europei riconosce e comprende le forme migliorate delle informazioni nutrizionali sulle etichette, tra cui il piano dei valori giornalieri di riferimento (Gda). "Sebbene ci siano diversi tipi di etichettatura in Europa, i nostri risultati mostrano che le persone li riconoscono e in generale sanno come usarli per fare scelte alimentari informate," ha detto il professor Klaus Grunert dell´Università di Aarhus, in Danimarca. "Le etichette alimentari dovrebbero essere viste come un elemento chiave di una strategia di salute pubblica ben fondata. " Oltre 17. 000 persone provenienti da Germania, Francia, Ungheria, Polonia, Svezia e Regno Unito (in particolare) hanno preso parte allo studio. Si dovrebbe sottolineare che sebbene molti consumatori riconoscano e comprendano le etichette alimentari, in media, solo il 18% dei partecipanti controlla regolarmente le informazioni nutrizionali che si trovano sulle confezioni dei cibi. I consumatori tedeschi, ungheresi, polacchi e svedesi generalmente cercano la Tabella nutrizionale, che fornisce informazioni sui livelli di sostanze nutritive, calorie, colesterolo e grassi, mentre i consumatori di Francia e Regno Unito leggono l´etichetta Gda che fornisce una guida sull´apporto giornaliero raccomandato. Il gruppo che ha totalizzato la maggiore consapevolezza dei sistemi di etichettatura è stato il gruppo svedese con il 95%. I consumatori svedesi usano un logo che rappresenta una serratura per identificare il prodotto più sano all´interno di una categoria di alimenti, ma il 61% ha commentato che cercano comunque altri tipi di informazioni nonostante la presenza del logo a forma di serratura. La maggior parte degli europei ritiene di essere in grado di comprendere il sistema di etichettatura. Circa il 50% di loro riesce ad interpretare correttamente le informazioni Gda sulle etichette. Gli articoli che obbligano i consumatori a ricercare le informazioni nutrizionali sono i cereali per la prima colazione, gli yogurt e i pasti pronti. Altri fattori che influenzano gli acquisti dei consumatori sono la salute e la comodità. Lo studio dell´Eufic ha mostrato che il gusto è il fattore decisivo principale in tutte le categorie e nella maggior parte dei paesi. I risultati hanno anche indicato che la scelta dei prodotti richiede circa 30 secondi per la maggior parte dei consumatori, un lasso di tempo notevolmente più lungo rispetto a quanto era stato identificato in studi precedenti. Gli ungheresi hanno totalizzato il tempo più lungo, con 47 secondi per prodotto, mentre gli inglesi quello più breve, 25 secondi. Molti consumatori controllano anche il contenuto calorico dei cibi che mangiano, ma gli svedesi leggono il contenuto in zucchero e grassi piuttosto che le calorie mentre gli inglesi controllano il contenuto in grassi prima di tutto. Ogni paese partecipante ha indicato nei grassi uno dei primi tre valori elencati nelle informazioni nutrizionali controllato. Anche gli additivi, le vitamine e le fibre figuravano nelle liste. I ricercatori dell´Eufic hanno detto che oltre il 70% dei tedeschi, francesi e inglesi riescono ad identificare correttamente i prodotti più sani, mentre solo la metà degli ungheresi, polacchi e svedesi ci riesce. Hanno aggiunto che le cifre non sembrano dipendere da quale tipo di etichettatura è adottato sulla confezione. Circa il 70% dei partecipanti tedeschi, ungheresi e inglesi ha risposto correttamente a domande sui grassi, lo zucchero o il sale contenuti nei cibi, mentre i francesi e gli svedesi hanno risposto correttamente a circa il 60% delle domande. Un risultato interessante è costituito dal fatto che mentre il sale e i livelli di grassi saturi non venivano presi significativamente in considerazione dai consumatori nel decidere se scegliere un prodotto più sano, i livelli di grassi e calorie lo erano. In generale, i consumatori più giovani sono più bravi a trovare le risposte giuste, e le persone maggiormente informate sull´alimentazione hanno dato più risposte corrette a queste domande, hanno detto i ricercatori. L´informazione alimentare è legata anche ad un più alto livello socioeconomico. Il regolamento 1924/2006 sulle informazioni su alimentazione e salute sui cibi è applicato negli Stati Membri dell´Ue sin dal luglio 2007. Questa legge offre ai consumatori informazioni chiare e precise sulle etichette alimentari, facendo in modo che siano correttamente informati sui cibi che scelgono. Per ulteriori informazioni, visitare: Eufic: http://www. Eufic. Org/index/it Sicurezza alimentare Ue: http://ec. Europa. Eu/food/index_it. Htm .  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, FERRAZZI: 300 MILIONI A 32.000 AZIENDE L´ASSESSORE: ANTICIPIAMO RISORSE PER SOSTENERE LA COMPETITIVITA´  
 
"Oltre 32. 000 aziende agricole lombarde riceveranno nei prossimi giorni il pagamento del Premio Unico 2008 della Pac (Politica Agricola Comune), 300 milioni di euro. Regione Lombardia metterà a disposizione subito, senza attendere le risorse provenienti da Agea, circa l´80% di questa cifra. Si tratta di un´azione di fondamentale importanza per il nostro comparto rurale, attuabile grazie a un´oculata programmazione e a una razionale gestione delle risorse che ci permette di sostenere concretamente le imprese lombarde in questa delicata fase congiunturale". Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, annuncia così l´importante traguardo raggiunto in sinergia con l´Organismo Pagatore Regionale. Già oggi sono stati autorizzati pagamenti relativi ai primi flussi, per un totale di circa 263 milioni di euro e nei prossimi giorni verranno sbloccati finanziamenti per altri di 35 milioni. "L´azione posta in atto in questi giorni - sottolinea Ferrazzi- dimostra quanto sia alto l´interesse dell´Amministrazione regionale nei confronti del proprio sistema produttivo e, allo stesso tempo, di quanto l´efficienza nella gestione delle risorse possa tradursi in trasferimenti puntuali ed efficaci. È grazie a questa efficienza che la Regione può anticipare con proprie forze queste risorse fondamentali per le nostre imprese. Entro i primi mesi del 2009 contiamo di liquidare i rimanenti 200 milioni di euro per arrivare così alla cifra complessiva dei 500 milioni previsti in Lombardia. Resteranno infine da liquidare le imprese beneficiarie sulle quali sono ancora in corso verifiche e controlli di vario genere". "La nostra agricoltura - conclude Luca Daniel Ferrazzi - genera numeri da primato e sa produrre qualità, contribuendo in modo determinante alla ricchezza generata dal settore primario in Italia. È in virtù di questa importanza che le istituzioni devono poter essere in grado, quando se ne presenta la possibilità, di garantire un agile e corretto riparto delle risorse comunitarie. È anche il caso del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013: con una programmazione partita un anno in ritardo in tutta Europa e in talune Regioni e Stati membri ancora in fase di stallo, è giusto ricordare come la Regione Lombardia sia già arrivata ad attribuire le risorse alle imprese agricole, con quasi 38 milioni di euro distribuiti finora. A conferma della linea intrapresa in questi anni, saranno escluse dai contributi la le aziende con posizioni amministrative non in regola. Un concetto valido sia per i Titoli Pac che per i 900 milioni messi a disposizione dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013". .  
   
   
FRUTTA NELLE SCUOLE D’EUROPA - LUCIANO TRENTINI, DIRETTORE DI CSO, HA PRESENTATO AL PARLAMENTO EUROPEO ALCUNE ESPERIENZE ITALIANE DI SUCCESSO PER LA PROMOZIONE DEL CONSUMO DI FRUTTA TRA BAMBINI E ADOLESCENTI.  
 
Ferrara - Dopo l’approvazione l’8 luglio 2008 della proposta della Commissione Europea per il Programma School Fruit Scheme volto a favorire i consumi di frutta nelle scuole contro l’obesità infantile, il 15 e il 16 dicembre si è tenuta a Bruxelles la Conferenza di messa a punto delle modalità operative del Progetto per promuovere la frutta nelle scuole. La Conferenza ha creato un momento di scambio di idee ed esperienze tra esperti del settore riguardo alla promozione di alimenti sani e stili di vita salutari soprattutto per bambini. Gli obiettivi dell’evento sono stati quelli di individuare modelli operativi applicabili per la realizzazione del Progetto School Fruit Scheme che mette in campo oltre 90 milioni di euro per favorire il consumo di frutta in Europa . Luciano Trentini, direttore del Cso, è stato invitato a presentare in questa importante assise l’esperienza italiana in termini di promozione rivolta ai bambini, concentrando l’intervento su tre progetti che più di ogni altro sono mirati a favorire i consumi di frutta tra i più piccoli. Si tratta in particolare del Progetto Fruitness finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal Cso in Austria, Germania Svezia, Regno Unito e Polonia. Il Progetto, giunto ora al terzo anno di attività, utilizza il supereroe per convincere i bambini che mangiare frutta, in particolare pesche, pere e kiwi, non solo fa bene ma è anche divertente. Nei punti vendita della grande distribuzione europea o nei negozi specializzati vengono distribuiti video game di Fruitness e altri gadget , molto apprezzati dai bambini soprattutto in età scolare. Il sito www. Fruitness. Eu , dove è possibile ricevere preziose informazioni nutrizionali ma anche giocare e divertirsi con game interattivi, ha ad oggi quasi 600. 000 contatti. Mentre Fruitness è attivo esclusivamente fuori dai confini nazionali, nelle scuole italiane è stato realizzato con successo il Progetto Frutta Snack . Il progetto pilota è stato realizzato in Emilia-romagna, Lazio e Puglia in collaborazione con gli Uffici Scolastici regionali e provinciali. La sperimentazione ha coinvolto oltre 80 scuole superiori per le aree di Bologna, Roma, Bari e circa 60. 000 ragazzi. L’idea è quella di distribuire la frutta nelle scuole con vending machine personalizzate contenenti singoli frutti in sacchetti o frutta al naturale tagliata e confezionata. La distribuzione automatica della frutta fresca o tagliata e confezionata è una modalità innovativa di presentazione del prodotto che crea una alternativa salutistica ai soliti snack. Il terzo progetto illustrato alla Commissione Europea da Luciano Trentini in questi due giorni di work shop è stato “ Fattorie didattiche “ della Regione Emilia Romagna. Un’ esperienza pluriennale di contatto diretto dei bambini con la natura e la produzione. Un’ occasione importante per conoscere i ritmi e la stagionalità delle produzioni, fattori questi che concorrono ad avvicinare i bambini al consumo di frutta e verdura che diventano alimenti più interessanti e meno anonimi . “ L’italia - dichiara Luciano Trentini a conclusione del suo intervento a Bruxelles – vanta esperienze di promozione e comunicazione sulla frutta che hanno riscosso notevole interesse in tutta Europa. La Conferenza di Bruxelles è stata una occasione importante per mettere in luce il percorso seguito a livello nazionale in termini di valorizzazione per i più piccoli e le risorse messe a disposizione dalla Comunità con School Fruit Scheme saranno una importante opportunità per continuare e consolidare il percorso avviato”. .  
   
   
BOLZANO: FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MOSTRA ALL´INCONTRO DI NATALE CON I MASS MEDIA  
 
Il livello di eccellenza della formazione professionale in Alto Adige è stato confermato il 16 dicembre a Bressanone nel tradizionale incontro natalizio del presidente della Provincia Luis Durnwalder con i rappresentanti dei mass media. Oltre 150 giornalisti di Alto Adige, Trentino e Tirolo hanno potuto apprezzare l’abilità e soprattutto la creatività degli studenti della scuola professionale per il commercio, l’industria e l’artigianato Tschuggmall e della scuola alberghiera e alimentare Hellenstainer. La serata è iniziata nella sede della Tschuggmall a Bressanone con il saluto del presidente Durnwalder, che ha ringraziato i rappresentanti dei mass media “per l’attenzione critica con cui seguono i fatti della politica e segnalano agli amministratori le esigenze e i problemi dei cittadini”. Durnwalder ha ripercorso il 2008, un anno “impegnativo e ricco di eventi per l’Alto Adige, dalle elezioni provinciali e nazionali alla visita del presidente Napolitano, dalla vacanza del Papa alla prematura scomparsa del vescovo Egger” e ha delineato i problemi da affrontare nella nuova legislatura provinciale, “primo fra tutti la crisi economica. ” Sulle difficoltà che sta attraversando anche il mondo della comunicazione ha insistito Stefan Wallisch dell’Associazione stampa. Per ciascun giornalista gli studenti della scuola professionale hanno realizzato, come regalo di Natale, una custodia in legno di noce. Le sale ma soprattutto le cucine della vicina scuola alberghiera Hellenstainer hanno ospitato la parte conviviale dell’incontro, incentrato su uno spettacolare cucina-party. Gli studenti e i cuochi-docenti della scuola, guidati dallo chef Helmut Bachmann, hanno aperto le porte delle diverse cucine didattiche e invitato i giornalisti ad esplorare i piatti preparati al momento e a gustarli direttamente davanti ai fornelli. Un vero viaggio del gusto passando da un’isola culinaria all’altra. Meritatissimi gli elogi per l’impegno, l’entusiasmo e la bravura dei ragazzi. Dal presidente Durnwalder un grazie agli studenti e ai direttori Martin Rederlechner (scuola Tschuggmall) e Brigitte Gasser Da Rui (Hellenstainer), promotori di una serata suggestiva e decisamente fuori dagli schemi. .  
   
   
BRUNICO: CONVITTO E MENSA PER LA SCUOLA PROFESSIONALE  
 
La scuola professionale provinciale di Brunico ad indirizzo gastronomico, potrà contare in futuro su nuovi spazi. In autunno, infatti, prenderanno il via i lavori per la realizzazione del convitto e della mensa. "Per risparmiare - commenta l´assessore Florian Mussner - il progetto è stato affidato agli architetti del Dipartimento ai lavori pubblici". "Abbiamo deciso di affidarci alla grande competenza ed esperienza dei nostri progettisti - prosegue Mussner - e questo ci ha consentito di ridurre in maniera notevole le spese tecniche". Il progetto per il nuovo convitto e la nuova mensa della scuola professionale di via Tobl 6 a Brunico, è stato infatti elaborato da Josef March, Andrea Sega, Stefan Bauer e Paolo Bellenzier. "Si tratta di un´opera necessaria - sottolinea Mussner - in quanto gli spazi della scuola, che si trova per altro in un edificio in affitto, risultano ormai inadeguati". Il nuovo complesso ospiterà 15 aule per le lezioni e tutti gli spazi per i locali tecnici necessari ad una scuola ad indirizzo gastronomico. Nel nuovo convitto avranno invece posto 72 studenti in 35 camere doppie (due delle quali riservate ai disabili), e sono previste anche 25 camere singole con uso cucina per gli studenti universitari. Oltre alla biblioteca e ad altre sale dedicate allo svago, verrà realizzata anche una mensa capace di ospitare 96 persone e un garage sotterraneo da 45 posti. Il progetto definitivo dell´opera verrà consegnato a gennaio, mentre i lavori prenderanno il via nell´autunno del 2009 per concludersi a marzo 2012. L´investimento totale si aggira attorno ai 25,2 milioni di euro. .  
   
   
BASILICATA: CONFAGRICOLTURA CHIEDE L´ANTICIPAZIONE DELLE SOMME PAC  
 
“Non bastava la crisi economica, l’aumento dei costi di produzione e i danni da maltempo, ad aggravare la situazione si è aggiunta la sconfortante notizia che l’erogazione dei premi comunitari previsti per le prossime settimane, non potrà interessare da subito la totalità delle aziende agricole stante la limitatezza delle risorse monetarie rese disponibili dal ministero dell’Economia in attesa delle rimesse finanziarie da parte della Unione Europea”. E’ quanto afferma in una nota il presidente regionale della Confagricoltura, Rocco Graziadei, all’indomani dell’ufficializzazione della notizia che le casse di Agea sono vuote e che i fondi del Tesoro potranno appena garantire un terzo delle somme necessarie. “In un momento di grave crisi economica per il nostro comparto – aggiunge il presidente Graziadei - ulteriori dilazioni sui tempi di erogazione degli aiuti determinerebbero pesanti ripercussioni sulle imprese già in sofferenza per situazioni di mercato piuttosto difficili: in Basilicata sono oltre 52. 000 le aziende interessate ai pagamenti dei premi comunitari, il che ci fa presumere alla luce dell’attuale situazione che potrà essere soddisfatta appena il 40 per cento della richiesta. Per questo motivo –conclude – così come sta avvenendo nelle realtà dove esiste l’organismo pagatore è quanto mai opportuno che la Regione Basilicata si adoperi per anticipare parte delle somme necessarie ai pagamenti Pac ed alleviare una oggettiva condizione che rischia di deprimere ulteriormente l’economia del nostro territorio”. .  
   
   
PORTI: FEDERCOOPESCA, BENE INTERVENTI PROVINCIA DI ROMA E REGIONE LAZIO  
 
“Siamo sulla strada giusta per ripristinare l’operatività nei porti della provincia di Roma”. Questo il commento di Claudio Brinati, presidente Federcoopesca-confcooperative Lazio, dopo l’incontro odierno con il presidente della Provincia di Roma, Luca Zingaretti, con l’assessore provinciale all’agricoltura, Aurelio Lo Fazio e i rappresentati della Commissione per le attività produttive. Un confronto, tra Amministrazione, associazioni e sindacati, a tutto campo sulla portualità che prendendo spunto dalla situazione di Fiumicino ha poi affrontato anche quella relativa ai porti di Civitavecchia, Ostia e Anzio. Denominatore comune il maltempo che ha peggiorato una situazione già critica: porti insabbiati e pescatori fermi in banchina. “Un problema che va affrontato in modo sistematico e ci auguriamo definitivo nei prossimi mesi anche attraverso l’attivazione di un tavolo di lavoro” prosegue Brinati, che sottolinea come l’intervento di Provincia e Regione sia stato quanto mai tempestivo. Domani, infatti, dovrebbe cominciare il dragaggio del porto di Anzio che consentirà ai 31 pescherecci di tornare a pescare in sicurezza. “Un intervento in tempi record reso possibile anche grazie all’impegno dell’Assessore Lo Fazio”. .  
   
   
APPROVATA LEGGE SU FARMER´S MARKET NEL LAZIO  
 
“Il Consiglio regionale ha approvato la legge sui Farmer’s Market; una legge che mette in moto un nuovo sistema di distribuzione con province e comuni chiamati a gestirne gli equilibri sul mercato in favore degli agricoltori”. A dichiararlo è Daniela Valentini, assessore all’agricoltura del Lazio. I Farmer’s dovranno vendere prodotti locali. Tra questi anche il biologico, soprattutto in quelli creati nei capoluoghi di provincia. Previsti anche dei contributi per i comuni che utilizzano per le mense scolastiche l’ortofrutta dei mercati agricoli. “Con la nuova normativa - spiega l’assessore Valentini - la Regione punta sulla filiera corta, favorendo freschezza, stagionalità e tipicità delle produzioni laziali, nonché una fidelizzazione tra cliente e produttore agricolo, entrambi avvantaggiati dalla vendita diretta”. .  
   
   
VERTENZA MISTER DAY, APPELLO DEI SINDACI DEL VULTURE  
 
“Il governo regionale si batta per conservare le produzioni di Atella anche nel quadro più ampio di misure di sostegno che sono allo studio per il comparto agroalimentare nazionale”. E’ la richiesta contenuta in un ordine del giorno approvato dai sindaci dei Comuni del Vulture in merito alla vicenda dello stabilimento Mister Day di Vitalba. Auspicando che “l’incontro fissato presso il Ministero il giorno 22 p. V. , in primo luogo, scongiuri il rischio della immediata dismissione dello stabilimento e lasci aperta la possibilità che altre ipotesi di utilizzo del sito produttivo possano essere concretamente verificate”, i sindaci fanno “appello ai rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali perché individuino, in rapporto ai lavoratori di un’area industriale già pesantemente “desertificata”, strumenti adeguati di sostegno al reddito che si accompagnino a misure efficaci di politica formativa e di riqualificazione del personale”. .  
   
   
CONSUMI FINE ANNO, SI STAPPA SENZA PAURA  
 
Libri d’arte, prodotti di lusso, tavola e spumanti non sentono la crisi. Fedeltà ai vini nazionali. Dalle indagini Forum voleranno 110-112 milioni di bottiglie in 25 giorni. 800 milioni di euro di spesa di cui il 60% nella distribuzione. L’estero brinda italiano: crescono valore ( + 29%) e quantità (+11%). Per l’anno 2008, export a 1,4 mld di euro il fatturato e 163 milioni di bottiglie (+ 10%). Il mercato nazionale tiene e conferma i numeri 2007. Comolli: “L’italia al 3° posto al mondo come produttore con presunte 315 milioni di bottiglie nel 2008. Nel mondo c’è il boom delle bollicine: è un bere moderno, giovane e misurato. Le etichette “parlanti” favoriscono i consumi. La mission del Forum è deabbinare e destagionalizzare i consumi: le bollicine sono vini”. Primi dati certi dai vari mercati e dalle spedizioni delle case spumantistiche nazionali: conferma dei consumi di fine anno come nel 2007 e un aumento delle spedizioni nel 2008. Si presume di stappare 110-112 milioni di bottiglie nazionali in soli 25 giorni di feste. Cresce la regalistica con le bottiglie di spumanti: meno cesti ( -10%), ma più monoconfezione di bottiglie made in Italy(+ 5%) direttamente alla distribuzione. In crescita anche i tappi di Champagne e di Cava, come consumo diretto e acquisto per regali (+ 8%). Per il Forum emerge che c’è un margine di crescita dei consumi nazionali per una carenza ancora di conoscenza e di cultura verso il prodotto. La concentrazione del consumo “e la non rinuncia” alle feste di fine anno è la prova della “attesa” della festa inteso come momento di gioia irrinunciabile. Si rinuncia al ristorante, al cinema … ma non si dice di no alla tavola e alla festa in famiglia, sacra perché si auspica un anno diverso. La attesa fa crescere l’acquisto anche in momento di contrasti e di difficoltà. I dati generali parlano per “tutti i consumi” di un calo degli acquisti solo del 3%, quindi marginale. Per gli spumanti incrementa sempre più il consumo domestico, cala il consumo al ristorante e in enoteca. Fra i giovani le bollicine come aperitivo hanno soppiantato i cocktails; al bar la mescita tocca tutti i prodotti dagli extrabrut agli extradry. Nelle esportazioni si registra un + 11% di volumi e + 29% in valore nei primi 11 mesi del 2008. I mercati mondiali – gli emergenti Russia e Brasile, ma anche Georgia, Lettonia, Estonia,israele, ecc. – chiedono bottiglie di vini spumanti italiani, c’è mancanza di prodotto presso gli importatori e i distributori esteri. Il prodotto italiano piace perché è fresco, moderno, non eccessivamente alcolico,fruttato e con un prezzo giusto. Dall’analisi svolta il consumo è sempre meno imposto dalle guide che segnano un fortissimo calo di interesse. Mentre c’è bisogno di informazione diretto sul prodotto per incrementare i brindisi concentrati alle feste: bisogna sfatare il principio che lo spumante non è solo per l’aperitivo e per il dessert. Destagionalizzare è il traino dei consumi. Cresce di più il fatturato rispetto ai volumi. “Una bottiglia di spumanti da fiducia, evidentemente - dice Giampietro Comolli, direttore del Forum Spumanti&bollicine – a un brindisi emozionale al nuovo anno non si rinuncia. Dal 2005 un panel di consumatori rappresentativo di più settori nazionali ed esteri risponde a domande con continuità, grazie al sostegno del Ministero delle Politiche Agricole – dipartimento politiche agricole-tutela del consumatore. Il segnale più importante - ribadisce Comolli – è l’aumento del valore sul mercato indipendentemente se i volumi crescono o scendono. Il caso francese è emblematico: esportiamo un 10% in meno di bollicine, ma abbiamo aumentato il fatturato del 15%. Segno importante che il mercato mondiale riconosce agli spumanti italiani un valore più alto del passato, si acquisiscono mercati nuovi pronti a spendere di più, si diventa competitor di prodotti anche più blasonati perché oggi il mercato mondiale sta comprimendo i prezzi verso il basso. La qualità riconosciuta dei nostri vini e la competitività del prezzo soddisfano la domanda attuale. Questo interesse internazionale deve essere colto da imprese e consorzi per creare un forte unitario messaggio nazionale verso i mercati nuovi ed emergenti ”.
fonti Dell’indagine : Telemarket svolta dall’Ones-osservatorio Nazionale Economico dal 1 novembre al 10 dicembre fra 150 case spumantistiche; 80 punti vendita in grandi città; 60 centri grande distribuzione; 30 ristoranti delle guide; 25 winebar e alberghi. .
 
   
   
12 MESI DI TRASPARENZA PER 12 “B’IO PRODUTTORI” D’ECCELLENZA  
 
Parte a gennaio il progetto che rende trasparente l’attività e la formazione del prezzo di 12 realtà esemplari del biologico italiano. Ad esse è stato dedicato uno speciale calendario, disponibile da dicembre Il 2009 si inaugura all’insegna della trasparenza nei negozi B’io. Trasparenza nella qualità, nella storia, nei metodi di produzione e di lavorazione, nella formazione del prezzo. Torna infatti, negli oltre 260 negozi associati alla rete B’io presenti in tutto il territorio nazionale, il progetto “12 mesi di trasparenza”, che dedica ogni mese dell’anno ad un bio-produttore d’eccellenza, scelto tra le aziende produttrici degli oltre 4000 articoli e alimenti biologici disponibili nell’assortimento. L’obiettivo è sempre lo stesso, fondamentale: sensibilizzare i consumatori alla ricchezza di valori, di storia e di conoscenza rappresentata da alcuni produttori che hanno fatto del biologico una scelta di vita. Perché produrre bio non è mai solo una decisione professionale o di convenienza economica: chi sceglie il biologico, lo fa per convinzioni etiche ed ecologiche e la sua attività va sostenuta come un patrimonio da tutelare e da far conoscere. Da qui la scelta di dare visibilità, nel corso dell’anno, a 12 “casi” esemplari, tanti quanti sono i mesi. Ad essi è stato dedicato uno speciale calendario dei bio-produttori, disponibile nei negozi B’io già da dicembre, con foto che danno un volto alle 12 realtà scelte per rappresentare il meglio della produzione biologica in Italia e in Europa. Un utile strumento da appendere in casa o al lavoro, in alternativa ai soliti e più tradizionali calendari artistici o pubblicitari, perché il biologico diventi una “presenza” costante di ogni giornata. Con “12 mesi di trasparenza”, per i 30 giorni a lui dedicati, ogni produttore avrà uno spazio speciale sul magazine mensile della rete B’io per raccontarsi ai consumatori. I suoi prodotti saranno ben evidenziati nel reparto di vendita e scontati del 10%. Non mancherà inoltre, coerentemente con il cammino intrapreso dai negozi B’io in questi ultimi anni, l’informazione chiara e completa anche su uno dei fronti di solito più difficili da comunicare: il “giusto prezzo”, ovvero sulla composizione del prezzo finale, quello che garantisce un’equa remunerazione a tutti gli operatori economici, senza nascondere speculazioni, scarsa qualità o tecniche di coltivazione nocive. I clienti che si lasceranno ispirare dal “produttore del mese” e parteciperanno al concorso inviando un disegno, una poesia o un racconto ad esso dedicato, potranno vincere una vacanza in un bio-hotel in Europa a scelta (regolamento nei punti vendita). Il viaggio tra l’eccellenza bio italiana, parte anche quest’anno a gennaio dal Veneto, con il Il Cansiglio – consorzio che ha fatto della produzione biologica di latte e formaggi, un modo per tutelare la cultura di montagna – per poi proseguire nelle colline marchigiane, dove si trovano i pastifici de La Terra e il Cielo; a marzo si torna al nord, in Piemonte, con i latticini dell’azienda cuneese Cascina Bianca, mentre in aprile, l’invito a colazione è in provincia di Treviso, con i semplici biscotti artigianali di Aries. Maggio è invece dedicato allo yogurt, prodotto sulle colline bolognesi dall’Antico Podere Bernardi, mentre con l’inizio dell’estate, a giugno, sarà valorizzato il frutto del sole per eccellenza, il pomodoro, attraverso le passate biodinamiche dell’emiliana Terre di San Giorgio. In luglio, ritorno in Veneto, con i formaggi vicentini La Capreria, mentre agosto sarà dedicato alle uova Morini di Verona. L’autunno inizia con le specialità romagnole del forno L’antica Cucina, mentre a ottobre l’invito è a riscaldarsi con le buone tisane Valverbe, direttamente dal Molise. Ed infine, l’anno si conclude con i prodotti de La Fattoria di Vaira e i formaggi del caseificio Santa Rita, sulle dolci colline modenesi. Per informazioni: www. B-io. It; numero verde 800 48 93 11. .  
   
   
COCA-COLA HELLENIC BOTTLING COMPANY S.A. ANNUNCIA IL COMPLETAMENTO DELL’ACQUISIZIONE DI SOCIB S.P.A., IL SECONDO PIÙ GRANDE FRANCHISEE DI IMBOTTIGLIAMENTO IN ITALIA  
 
Coca-cola Hellenic Bottling Company S. A. (Coca-cola Hellenic, la Società) ha annunciato oggi di aver completato l’operazione di acquisizione del 100% di Socib S. P. A. (Socib) il secondo più grande franchisee di imbottigliamento in Italia. Il valore totale della transazione ammonta a 264,5 milioni di euro (incluso il debito, ma esclusi i costi di acquisizione). Il prezzo finale di acquisto è soggetto ad eventuali aggiustamenti post chiusura. Secondo le previsioni della società, la transazione avrà un impatto minimo sul profitto nel 2008. L’acquisizione di Socib amplierà la presenza di Coca-cola Hellenic in Italia, aggiungendo cinque regioni del Sud per un totale di circa 14 milioni di abitanti. L’acquisizione di Socib consentirà di incrementare di circa il 25% le operazioni di Coca-cola Hellenic in Italia in termini di volumi di vendita. In relazione all’acquisizione, Fabrizio Capua, ex Ceo di Socib, è stato nominato Presidente del business allargato di Coca-cola Hellenic in Italia, mentre Dario Rinero, attuale Managing Director di Coca-cola Hellenic in Italia, ha assunto la responsabilità esecutiva per l’intero business italiano. .  
   
   
GIANLUCA CEVENINI NUOVO DIRETTORE VENDITE DI NOSTROMO S.P.A.  
 
Il manager, che ha maturato una profonda esperienza nel settore Food&beverage, avrà la responsabilità della rete vendita in riferimento alla nuova linea di prodotti che Nostromo immetterà nel mercato italiano a partire dal 2009. Nostromo, azienda specializzata nel mercato delle conserve ittiche di qualità, annuncia di aver inserito nel proprio organico Gianluca Cevenini che assume il ruolo di Direttore Vendite. 44 anni, con una forte esperienza commerciale, Cevenini ha iniziato la sua carriera professionale in Quaker Chiari & Forti con il ruolo di Promoter Area Manager; nel 1992 entra a far parte del gruppo Birra Moretti ricoprendo la funzione di Key Account. Dal 1997 al 2004, il manager presta il suo operato in Heineken Italia S. P. A, inizialmente in qualità di Area Manager e, in seguito, assumendo la qualifica di National Key Account Coordinator. Cevenini, dal 2004, ha operato in qualità di Gdo Manager in Fumagalli Industria Alimentare, società leader nella produzione di salumi italiani di alta qualità e, prima dell’attuale posizione, è stato Off Premise Sales Manager in Pago Italia S. P. A. Assumendo l’incarico di direttore vendite, Cevenini potrà mettere a frutto l’esperienza maturata e le proprie competenze tecniche e manageriali contribuendo così allo sviluppo di Nostromo, che dal 1993 appartiene al gruppo spagnolo Calvo, realtà che conta 3. 000 dipendenti, 5 stabilimenti produttivi e una flotta di proprietà. Il manager, all’interno dell’organizzazione aziendale, affiancherà il Responsabile Marketing Matteo Candotto e risponderà a Roberto Sassoni Direttore Commerciale di Nostromo. "Sono orgoglioso di ricoprire questo incarico in Nostromo, che intendo portare avanti promuovendo ulteriormente la competitività dell’azienda presso il mercato e rafforzando il posizionamento del brand anche attraverso la nuova linea di prodotti freschi di alta qualità”, ha dichiarato Gianluca Cevenini. .  
   
   
COCORADICCHIO IN MUSICA SETTE CANTANTI PER SETTE RISTORANTI IN ONORE DEL RADICCHIO DI TREVISO  
 
Tra febbraio e marzo 2009 prenderà il via a Treviso la 21esima edizione di Cocoradicchio, la rassegna enogastronomica trevigiana dedicata al Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp, che come ogni anno si svolge in collaborazione con la Provincia di Treviso, con il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana e con il Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp. Quest’anno, i sette ristoranti protagonisti della manifestazione, articolata in sette serate tra il 6 febbraio e il 10 marzo 2009, proporranno delle coinvolgenti “serate in musica”, organizzate con il contributo di Radio Birikina e Radio Bella e Monella, ovvero delle cene evento, che vedranno protagonisti famosi cantanti degli anni Settanta - Ottanta, alternati ad artisti dei giorni nostri, che si stanno affermando sulla scena musicale. Ogni ristorante ospiterà nella propria serata Cocoradicchio un cantante che si esibirà in una breve performance live. Un modo originale per coinvolgere gli ospiti in cene volte al piacere del palato, ma anche al divertimento, in cui gli chef proporranno dei menu ispirati alla musica e alla personalità dell’artista coinvolto. Ai sei ristoranti trevigiani protagonisti della rassegna: Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini, Barbesin di Castelfranco Veneto, Celeste di Venegazzù, Gigetto di Miane, Miron di Nervesa della Battaglia e Terme di Vittorio Veneto, si è aggiunto, dall’anno scorso, il ristorante Der Katzlmacher di Monaco di Baviera. .  
   
   
“SPARKLE” 2009 SCINTILLE DI VINO A MILANO: UNA CHANCE D´INTERNAZIONALIZZAZIONE PER I CAMPIONI DI BERE SPUMANTE  
 
Sparkle 2009 è l’evento ideato per presentare la settima edizione di Bere spumante, la guida edita da Cucina&vini e dedicata, sin dalla sua prima edizione, al mondo della produzione nazionale degli spumanti secchi. Grazie alla collaborazione di Agrimercati e della Camera di Commercio di Milano, Palazzo Mezzanotte – sede della Borsa e del mondo finanziario italiano – sarà il prestigioso contesto in cui tutti gli amanti e gli estimatori delle bollicine nazionali potranno degustare un’interessante e nutrita selezione di spumanti secchi. Un centinaio le aziende in degustazione, più di trecento le etichette proposte e provenienti dalle zone a denominazione più storicamente vocate alla produzione di bollicine, come Franciacorta e Oltrepò Pavese (Lombardia), Conegliano Valdobbiadene (Veneto), Trentino, Alto Adige e Piemonte, ma anche da regioni come Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Umbria, Val d’Aosta, Lazio ed Emilia Romagna. “Il sensibile incremento della produzione spumantistica nazionale sia in termini di quantità, ma anche e soprattutto di qualità – spiega Francesco D’agostino, curatore della guida – è il dato importante che, unito alla molteplice varietà della nostra produzione, ci ha spinti a riflettere sulla necessità di un processo di internazionalizzazione del consumo delle nostre bollicine, così come è già accaduto per il vino rosso e sta ancora avvenendo per quello bianco”. Ecco perché questa edizione 2009 di Bere spumante si veste d’inglese con il nuovo sottotitolo “Sparkle” – che dà quindi il titolo all’evento – introducendo nel suo interno alcuni interventi editoriali in inglese finalizzati alla presentazione dello spumante italiano al lettore straniero. Verterà pertanto su “Il futuro dello spumante secco italiano sui mercati esteri ed il valore delle denominazioni di origine” il workshop con cui si aprirà la giornata ed a cui interverranno alcuni autorevoli opinionisti, presidenti dei più importanti Consorzi di Tutela e rappresentanti delle Istituzioni. Ecco i “Campioni di Bere spumante 2009” che saranno premiati in questa occasione con le prestigiose Cinque Sfere – simbolo dell’eccellenza in guida: ben 19 per questa settima edizione, con la tendenza ormai consolidata che vede la Lombardia in vetta con 11 etichette premiate e precisamente 9 franciacortine e 2 dell’Oltrepò Pavese, a cui fanno seguito Veneto e Trentino con 3 e Piemonte e Puglia con un riconoscimento ciascuna. Il Vino dell’emozione 2009 è Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé 2002 di Bellavista. Le 5 Sfere Bere spumante 2009 Gavi Soldati La Scolca D’antan Brut 1996 - La Scolca Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé 2002 - Bellavista Franciacorta Gran Cuvée Rosé Brut 2004 - Bellavista Franciacorta Brut 2004 - Ca’ del Bosco Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Brut 2001 - Ca’ del Bosco Franciacorta Extra Brut 2001 - Ferghettina Franciacorta Aligi Sassu Pas Dosé 2004 - Majolini Franciacorta Comarì del Salem Extra Brut 2003 - Uberti Franciacorta Magnificentia Satèn - Uberti Franciacorta Satèn 2004 - Villa Oltrepò Pavese Classese Brut 2004 - Travaglino Oltrepò Pavese Pinot Nero Écru Nature 2003 - Anteo Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Brut 1999 - Ferrari Trento Riserva Brut 2003 - Letrari Trento Riserva Methius Brut 2002 - Metius Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Dry - Orsola Andreola Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry 2007 - Bortolomiol Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Dry 2007 - Col Vetoraz Riserva Nobile Brut 2004 - D’araprì .  
   
   
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA E PUBLISCOOP PIÙ PRESENTANO A MILANO L’EDIZIONE 2009 DELLA“GUIDA AI RISTORANTI” CURATA DAL GASTRONAUTA DAVIDE PAOLINI  
 
Torna puntuale anche quest’anno l’appuntamento con i consigli sui migliori luoghi del gusto scelti dal “Gastronauta” Davide Paolini. Durante la presentazione della Guida sono stati assegnati i premi per i migliori ristoranti selezionati nel corso dell’anno nelle categorie Locale Emergente, Alla Carriera, Miglior Trattoria e il Premio Speciale alla Provincia Italiana Con La Miglior Ristorazione. Davide Paolini, nell’edizione 2009 della Guida ai Ristoranti de Il Sole 24 Ore, accompagna gli appassionati alla scoperta degli indirizzi che meritano una visita, premiando le eccellenze in tutte le varie tipologie con un’attenzione particolare alle trattorie sparse nei territori, i wine bar dove è possibile non solo degustare vini, ma anche assaggiare le specialità locali, nonché le pizzerie e lo street food là dove ancora è integro. La guida, oltre a fornire le informazioni pratiche, seleziona e premia i migliori locali per ogni tipologia, senza elargire voti o stabilire graduatorie, ma accompagnandoli con un simbolo “originale” che ne evidenzia le peculiarità: dai ristoranti “Intoccabili”, ai classici intramontabili “Vai sul sicuro”, alle nuove scoperte segnalate per la prima volta “Carramba che sorpresa”. Unica nel suo genere, la guida premia anche i locali “extra-large”, ossia quelli che offrono grande qualità per un numero elevato di coperti. Un premio speciale anche alla provincia con la miglior ristorazione, rilevata nelle visite effettuate durante l’anno. .  
   
   
IL VENETO, NOIALTRI E IL VINO DI ANDREA ZANFI FOTOGRAFIE DI GIÒ MARTORANA EDITO DALLA CARLO CAMBI EDITORE  
 
Il libro è risultato tra i 5 titoli "più gustosi" dell´anno 2008 al concorso "Libri Da Gustare". La premiazione si è svolta giovedì sera a Torino presso il Circolo dei Lettori - Palazzo Graneri della Roccia. L´iniziativa, giunta quest´anno alla 12° edizione, partiva come sempre da una selezione di titoli dell´editoria nazionale in tema di territorio, tradizioni e storia in relazione al gusto, operata da una commissione di giornalisti, gourmet e semplici appassionati. Da maggio a novembre il pubblico ha potuto esprimere le sue preferenze e il nostro volume è risultato tra i 5 titoli più votati. Www. Carlocambieditore. It info@carlocambieditore. It .  
   
   
IL MONDO A COLORI DEL CIASA SALARES: PUBBLICATO IL VOLUME LA SIRIOLA, LA CUCINA A COLORI DI CLAUDIO MELIS, EDITO DA GRIBAUDO, DEDICATO ALLO CHEF EXECUTIVE DE LA SIRIOLA.  
 
Tutto da vivere il colorato “regno” della salute che contraddistingue la Vives Siriola Spa, con i trattamenti ispirati a purezza, quiete, forza e rugiada. Rosso amore, giallo gelosia, verde speranza, . Quante volte abbiam sentito attribuire un significato ai colori. Ma sarà proprio così? Quel che è certo è che esistono infiniti colori, ma nessuno ci dà la stessa sensazione, esprime lo stesso stato d’animo. Un colore è in grado di influenzare l’umore, riesce a comunicare emozioni. E proprio di colori parla l’hotel Ciasa Salares**** di San Cassiano in Alta Badia, di colori in cucina e nella Spa, nei luoghi che per eccellenza si occupano del benessere dell’uomo. Dalla cucina a colori di Claudio Melis. – “La Siriola, la cucina a colori di Claudio Melis” è il nuovo libro edito da Gribaudo. Un prestigioso volume di grande formato dedicato a Claudio Melis, La Siriola in Val Badia e la cucina: vale a dire, uno dei migliori chef italiani, il suo ristorante e l’altissima qualità in tavola. Una qualità che nasce dai prodotti del territorio e non solo, in cui colori e sapori si fondono in un equilibrio armonioso. Al suo interno si trovano circa 60 ricette, accompagnate da splendide fotografie che mettono in risalto proprio la favolosa e fantasiosa combinazione tra colori e forme (224 pagine, 45,00 euro). Sardo, dal caldo sorriso, fautore di audaci invenzioni gastronomiche apprezzate anche da coloro che a tavola amano la tradizione, Claudio Melis è nome ormai noto nel settore enogastronomico e non solo. Dall’estate 2008 Melis ha assunto l’incarico di executive chef del Siriola Group, occupandosi così in prima persona della proposta gastronomica del Ristorante stellato La Siriola, della Terrazza, raffinato ristorante del Ciasa Salares, e del Wine Bar Siriola, locale di tendenza per l’aperitivo o il dopocena. La cantina rimane una delle specialità de La Siriola, curata in prima persona da Stefan Wieser, in grado di soddisfare i palati più esigenti con una lista dei vini enciclopedica e un’ottima lista di grappe e distillati. Dulcis in fundo: il brunch pasquale – La stagione invernale del Ciasa Salares termina il 14 aprile 2009 non senza essersi concessi un’ultima “coccola culinaria”: il Gran Brunch pasquale. Il giorno di Pasqua, il 12 aprile 2009, nella Terrazza meravigliosamente inserita nel paesaggio delle Dolomiti, sarà servito il pranzo dalle 11. 30 alle 15. 30, una fascia d’orario ampia così da accontentare proprio tutti i gusti. Naturalmente la regia è affidata allo chef di casa Claudio Melis. (Costo 65,00 euro a persona, bevande incluse). Www. Siriolagroup. It .  
   
   
IL SOLE E I SAPORI DI SICILIA AL RISTORANTE TRATTORIA DI ROMA, DOVE APERITIVI, LUNCH E CENE DI QUALITÀ SI SPOSANO A GLAMOUR, ELEGANZA E DESIGN  
 
Il ristorante Trattoria, in un elegante palazzetto del Seicento, si trova in pieno centro storico, nel cuore pulsante della Capitale, vicino al Senato, a pochi metri da piazza Navona e a pochi minuti da largo Argentina e Campo de’ Fiori. Aperto da soli cinque anni, offre un ambiente elegante e di buon gusto dal design moderno, a due livelli, con uno spazio a pianterreno ideale per l’ora dell’aperitivo o una pausa veloce, mentre al piano superiore trovano posto due sale con angoli di piacevole intimità e una spettacolare cucina a vista, dove si muove con mano abile e sicura il giovane e talentuoso chef Simone Santini insieme a una brigata altrettanto giovane e in gamba. Il ristorante Trattoria, grazie alla passione e all’amore dei proprietari Ilde e Paolo Cerulli, è da sempre simbolo di classe e atmosfera ed è un posto molto frequentato, ideale per chi vuole avere la certezza di essere accolti con gentilezza, di mangiare bene e di poter contare su un servizio di garbata professionalità svolto da un personale preparato e poliglotta. L’offerta è articolata: se per l’aperitivo serale un buffet di golosi finger food (pizzette, tartine, canapé, sushi e tant’altro secondo giornata) si accompagna a calici di vino e bollicine in varie possibili combinazioni a partire da 10 euro, la cucina vera e propria offre gustose rielaborazioni in chiave creativa di ricette e piatti della tradizione siciliana. Per il pranzo, tre proposte del giorno che variano secondo mercato a 30 e 35 euro a persona incluso un calice di vino; per la cena, con una spesa di circa 65 euro, è disponibile la ricca carta, con un’invitante rosa di opzioni che variano stagionalmente bilanciate fra mare e terra, più una lista di squisiti dessert relizzati “in diretta” dal bravissimo pasticciere francese Stéphane Betmon. Il tutto accompagnato da fragranti pani fatti in casa e omaggio di appetizer e friandise finali. Qualche suggestione dal menu: arancini di riso allo zafferano con formaggio ragusano, linguine con le mazzancolle al pesto, pasta con ragù d’agnello e carciofi, gamberoni scottati con le verdure alla griglia, cotoletta di vitello panata alla palermitana, frittata di sarde e finocchietto, biancomangiare al profumo di mandorla con croccante di frutta secca. C’è anche spazio per la solidarietà: infatti se si sceglie di mangiare la caponata, un antipasto che è un po’ un simbolo del locale, si partecipa al progetto “Food & Wine for Life” della Comunità di Sant’egidio, grazie al quale un euro viene devoluto per curare i bambini africani colpiti dal virus Hiv. La lista dei vini, compilata con competenza, elenca etichette delle migliori aziende siciliane, più referenze nazionali e d’Oltralpe, consentendo così i giusti abbinamenti anche all’ospite più esigente. Del ristorante Trattoria parlano positivamente le più importanti Guide del settore: Gambero Rosso, Espresso, Touring, Veronelli, La Repubblica, I Ristoranti di Bibenda, Bmw, Il Mangelo, La Gola in Tasca e via dicendo, ma gli ottimi risultati raggiunti finora non vengono considerati un punto di arrivo, bensì un punto di partenza per crescere ancora e dare alla clientela servizi e qualità sempre migliori: questo l’ambizioso obiettivo per il 2009. Ristorante Trattoria via del Pozzo delle Cornacchie, 25 00186 Roma tel. 0668301427 www. Ristorantetrattoria. It .  
   
   
L’APERITIVO “ALL’ITALIANA” BY NEGRONI AL DUCATI CAFFE’ DI ROMA: CULATELLO, LAMBRUSCO E “NEGRONETTO GOURMET”…  
 
Sembrava scomparso. Cancellato da mode alimentari esterofile che lo hanno destrutturato, fino a farlo diventare un vero e proprio sostituto del pasto. Ma dopo un periodo di oblio ora torna alla ribalta il vero e unico (la pensa così il 62% dei nostri connazionali) aperitivo all’italiana… I salumi della celebre azienda della stella protagonisti dell’aperitivo gourmet proposto dal primo Ducati Caffè, insieme al panino d’autore firmato da Salvatore Tassa, “Negronetto gourmet”, omaggio di un inguaribile ducatista allo stile inconfondibile del locale romano Un “rito nazionale” che – secondo un’indagine Demos - 1 italiano su 5 celebra almeno una volta a settimana. Un appuntamento irrinunciabile con alle spalle ben 220 anni di tradizione. Un vero e proprio simbolo del made in Italy che dopo aver conquistato anche i più raffinati hotel di Stati Uniti e Giappone torna a spopolare nei bar e nei locali della nostra Penisola. Parliamo dell’ “aperitivo all’Italiana”: ovvero, per il 62% degli italiani l’unico vero aperitivo tricolore… Un pre-pasto classico e raffinato, che non ha nulla a che vedere con gli eccessi in cui si traduce spesso la filosofia, oramai declinante, dell’happy hour. Ed è proprio l“italianità”, insita nel rito sociale dell’aperitivo, il valore attorno al quale s’incontrano due brand d’eccellenza come Negroni e Ducati. Il brand della celebre stella, infatti, diventa fornitore ufficiale del primo “Ducati Caffe” italiano, prestando l’eccellenza dei suoi salumi all’aperitivo made in italy del nuovo locale cool della Capitale. Un intenso momento di gusto all’insegna di prodotti tipici come Culatello e Lambrusco (tanto per citare un classico riscoperto di recente), che tuttavia non trascura la creatività e l’innovazione. Infatti nell’aperitivo proposto dal Ducati Caffè ci sarà spazio anche per un inedito “Negronetto gourmet”: il panino d’autore realizzato dallo chef Salvatore Tassa in omaggio allo stile del Ducati Caffè. “Attraverso questa partnership con il Ducati Caffè - afferma Michele Fochi, Direttore Marketing di Negroni spa – abbiamo voluto presidiare un luogo che interpreta al meglio i nostri valori di riferimento come tradizione, gusto, creatività ed italianità. Nell’ aperitivo all’italiana proposto in questa occasione, ritroviamo la nostra filosofia delle piccole cose di ogni giorno che possono trasformarsi in gusto straordinario… Basta unire la grande qualità dei nostri salumi alla creatività che solo un grande chef come Salvatore Tassa riesce ad imprimere. ” Gli Italiani Scelgono L’aperitivo Classico: Basta Abbuffate Di Cibo Ed Alcol L’italia – dunque - scopre di essere cambiata anche al bar. Oggi la parola d’ordine è no agli eccessi, si ai piaceri autentici. Secondo uno studio realizzato da oltre 80 testate internazionali e 1300 siti internet dedicati ai trend del divertimento il 62% degli italiani ritiene che il vero aperitivo sia quello classico al di là delle mode emerse negli ultimi anni. Mentre per quasi 9 intervistati su 10 l’aperitivo deve essere rigorosamente un pre-pasto all’insegna del gusto e della moderazione. Assolutamente fuori luogo l’abuso di bevande alcoliche e soprattutto le abbuffate. Ma anche ambienti ed atmosfere poco curati (81%) e personale poco preparato (72%). Tra le caratteristiche principali del vero aperitivo all’italiana di qualità emergono infatti la raffinatezza e la cura dei particolari, dai bicchieri agli accessori. A guidare questo ritorno al vecchio caro aperitivo all’Italiana – inventato due secoli fa a Torino da Benedetto Carpiano - sono soprattutto i giovani trentenni: 1 su 2 s’incontra, minimo una volta a settimana, per un brindisi pre-cena. In un contesto sociale dominato da stili di vita sempre più frenetici questo rito rappresenta uno degli ultimi baluardi della socializzazione. Culatello E Lambrusco: La Via Italiana All’aperitivo Da una parte il culatello, universalmente riconosciuto come il fiore all’occhiello dell’alta salumeria italiana. Dall’altra il lambrusco, un vino che negli ultimi anni è riuscito a svincolarsi da una connotazione “low” per diventare un prodotto semplice ma da veri intenditori. Il risultato? Un inedito quanto speciale abbinamento culinario, sintesi perfetta del made in Italy alimentare che parte dalla genuinità e dall’eccellenza delle materie prime. Profumi e sapori di una stessa terra, l’Emilia Romagna, che con i suoi prodotti gastronomici ha contribuito a valorizzare il made in Italy in tutto il mondo. Sarà proprio l’abbinamento “Culatello e Lambrusco” a caratterizzare - giovedì 11 dicembre alle 18. 30 a Roma - il brindisi per l’inaugurazione del primo “Ducati Caffe” italiano. Un aperitivo rinforzato da un panino “speciale” firmato da Salvatore Tassa, patron del ristorante “Le colline ciociare” di Acuto, in provincia di Frosinone. Il titolo del panino - “Negronetto gourmet. Omaggio di Salvatore Tassa al Ducati Caffè” – celebra, oltre a uno dei prodotti simbolo della Negroni, anche la sua grande passione per la Ducati, che lo ha visto per anni in giro per l’Europa in sella alla sua storica Ducati 916. Il panino si caratterizza per un fortissimo legame con la tradizione gastronomica laziale. Pensato e realizzato da Tassa con ingredienti semplici e genuini frutto di quell’eccezionale patrimonio rappresentato dalla cucina del territorio. Un pane speciale da Farina “0”, arricchito da un pizzico di farina integrale, pepe sarawak, ricotta di pecora, farina di polenta e grani di sali (rossi e neri), si fonde con il gusto inimitabile del broccolo romanesco e del Negronetto. “La ricotta di pecora – afferma Tassa - conferisce struttura al pane e rappresenta il supporto di gusto ideale per esaltare le qualità del salame. Il pepe dona aromaticità e serve ad allungare il sapore durante l’assaggio mentre il broccolo romanesco, saltato in padella e ripassato rappresenta la romanità in cucina. Infine il tocco finale è una spolverata di farina di polenta, in omaggio ai sapori e profumi di una volta. ” Attraverso questa partnership con il Ducati Caffè, Negroni intende proseguire il percorso di nobilitazione gastronomica del panino nato con il progetto panino d’autore - che ha visto vari chef stellati (da Moreno Cedroni a Bruno Barbieri, da Marco Bistarelli a Davide Oldani) dare vita ad altrettante “creazioni” gourmet - e tuttora vivo con www. Paninodautore. It, il primo blog italiano dedicato alla cultura del panino, curato da Marco Bolasco, critico gastronomico curatore della Guida dei Ristoranti del Gambero Rosso. .  
   
   
UNA NUOVA IDEA DI CIOCCOLATO: T’A SENTIMENTO ITALIANO, NASCE UN NUOVO BRAND DI LUSSO SOTTO IL SEGNO DEL DESIGN  
 
Il nuovo marchio di Tancredi e Alberto Alemagna debutta con una nuova idea di cioccolato e celebra il sentimento italiano tra storia di famiglia e innovazione sancita con l’Oscar dell’Imballaggio 2008 Sono tante le declinazioni possibili. T’a come le iniziali dei fratelli Tancredi e Alberto Alemagna (28 anni il primo, 24 il secondo) che hanno messo anima e corpo in questa avventura, oppure, T’a come t’amo, ma il trait d’union è uno: il sentimento italiano. Due fratelli diversi per indole e temperamento eppure complementari - quarta generazione di una famiglia che ha fatto la storia del panettone italiano nel mondo - insieme con uno scopo: fare le cose per bene, con il gusto e la determinazione di chi s’impegna in prima persona e con un passato familiare a sigillo di garanzia. Con T’a nasce un brand nuovo e giovane che combina tradizione e creatività, Tancredi e Alberto tornano a proporre l’arte di famiglia, rivisitata in chiave contemporanea e resa vivace da una visione imprenditoriale che esplora i trend e li trasforma in prodotti raffinati e accattivanti. Se è vero che le passioni vere si trasmettono con i geni, i fratelli Alemagna hanno ereditato dalla storica famiglia a cui appartengono quella per le cose buone e il loro maggior impegno lo hanno messo, oggi, nel cioccolato. Il cioccolato T’a, fatto a regola d’arte, è la sintesi di storia e innovazione, di qualità e raffinatezza ed è proposto come lusso goloso da concedersi soli o da condividere in ogni occasione. T’a è un talento coltivato con cura, in una doppia dimensione quella della qualità e del design: la prima, affidata alle mani esperte di maestri cioccolatieri italiani e a materie prime di primissima qualità proveniente dal Sudamerica. La seconda, il design, inteso come propensione alla funzionalità e all’eleganza con un pack innovativo ed ecosostenibile studiato nei minimi dettagli direttamente da Tancredi e Alberto con la collaborazione di designer ed esperti. E con il premio ottenuto all’Oscar dell’imballaggio 2008 nella categoria “Quality Design, regalo e ricorrenza” Tancredi e Alberto Alemagna ottengono il primo riconoscimento per l’entusiasmo della nuova impresa connotata dal marchio T’a, sentimento italiano. Un brand che oggi firma una linea di cioccolato di qualità sia nel contenuto che nella proposta, adatta ad un regalo che intende comunicare raffinatezza e sentimento. Un riconoscimento in cui i due fratelli vedono un auspicio positivo e una reiterata soddisfazione che vuole essere per T’a un trampolino di lancio. Il packacing delle confezioni curatissimo sia nella grafica che nelle soluzioni cartotecniche, è stato selezionato dal concorso che designa il packaging dell’anno, organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con la facoltà del Design del Politecnico di Milano. Esattamente 50 anni dopo l’Oscar dell’Imballaggio consegnato nelle mani di nonno Alberto per la celebre cappelliera da panettone, il trofeo torna in casa Alemagna, a dimostrazione che la cura nei particolari e anche nella scelta delle aziende con cui lavorare paga. I carré T’a sono ciascuno declinati nei gusti Latte con cacao al 40% e Fondente amaro con cacao al 55% e al 66% e Fondente purissimo al 75%. T’a presenta le sue creazioni in scatole create da designer italiani dalle forme lineari ed eleganti. Tutto, dal contenitore al contenuto è pensato in maniera ecofriendly e funzionale al tempo stesso. Le creazioni si presentano in scatole realizzate esternamente con un cartone ricavato dal lievito di birra, ed internamente, con un vassoio realizzato talmente in cartotecnica con materiale di cellulosa al 100%, in cui i cioccolatini si presentano in una posizione inclinata a 45° per favorirne il servizio e la vista. Le creazioni parlano il linguaggio della bontà che appaga i sensi. Sprigionano tutta la calda vitalità che le ha create, per essere scoperte dagli appassionati del cioccolato extra fine e da chi sa scegliere istintivamente il meglio. La trasformazione e il passaggio generazionale hanno avuto il costante punto di riferimento: “fare qualità”. Un comandamento che racchiude in sé concretezza milanese e gusto italiano. Tutto condito con sentimento, perché T’a fa le cose con sentimento. Sentimento Italiano. T’a – Sentimento Italiano Carta d’Identità Fondente 75% Provenienza: Venezuela Grand Cru Note calde di uvetta e di liquirizia gli procurano un eccezionale gusto persistente al cioccolato e tostato, sottolineato da una punta di amarezza. Fondente 66% Provenienza: Ecuador Grand Cru L´esperienza di un cacao che unisce forza e delicatezza: l´attacco delicato degli aromi floreali (gelsomino, fiori d´arancio. ) intrecciati, quasi fusi con le note al cacao, a loro volta prolungate da una fine amarezza e da aromi di sottobosco Fondente 55% Provenienza: Equatore Una miscela delle migliori fave raccolte nei paesi sud americani nella fascia dell´equatore (brasile, colombia, ecuador) danno vita a questo cioccolato dal gusto pieno e deciso. Latte 40% Provenienza: Venezuela Grand Cru Pronunciate note di cacao, dalla tonalita´ cremosa, in perfetta armonia con delle note finali di vaniglia e malto. T´a - Corner Milano Kitchen Via de Amicis 45, 20123 Milano (Milano) Leonardo Via Aurelio Saffi 7, 20123 Milano (Milano) Lizzy Piazza Ambrosoli 1, 20144 Milano (Milano) Pandenus Via Tadino 15, 20124 Milano (Milano) Pasticceria Cucchi Corso Genova 1, 20123 Milano (Milano) Pasticceria Ranieri Via Moscova 7, Milano (Milano) Serendepico Piazza Castello 1, 20122 Milano (Milano) www. Serendepico. It That´s Wine Piazza Velasca 5, 20122 Milano (Milano) www. Thatswine. Com Bari Pashà Piazza Castello 5/7, 70014 Conversano (Bari) www. Pashaconversano. It/ Bergamo Nessi Largo Porta Nuova 5, 24122 Bergamo (Bergamo) Como Bookshop di Villa Carlotta Via Regina 2, 22019 Tremezzo (Como) www. Villacarlotta. Com Padova La Misticanza Via S. Luigi 27, 35043 Monselice (Padova) Treviso Dolci cose Via Xx settembre 19, 31100 Treviso (Treviso) Enoteca trevigiana Rossi Viale Iv Novembre 62, 31100 Treviso (Treviso) Varese Villa Panza Piazza Litta 1, Varese (Varese) Venezia Caberlotto Piazza Ferretto 65, 30174 Mestre (Venezia) Verona Fashion cibus Via Goito 5, 37012 Bussolengo (Verona) Vicenza Il convivio selezioni Via Zamenhof 30, 36100 Vicenza (Vicenza) Pasticceria Secco Denis ed Enrica Via Bassano 1, 36066 Sandrigo (Vicenza) Pomo d´Oro Viale Europa 3, 36060 Romano d´Ezzelino (Vicenza) Sorelle Vezzaro Viale Europa 71, 36075 Montecchio Maggiore (Vicenza) .  
   
   
MAIS DA CHEF BONDUELLE: IL CUORE CALDO DEL MAIS NON LASCIA MAI... A BOCCA ASCIUTTA  
 
Dopo il successo delle passate edizioni, Bonduelle ripropone “Mais da Chef”, la promozione che stuzzica i consumatori italiani a sperimentare il mais come ingrediente di tante appetitose ricette a caldo, abbinando l´aspetto gastronomico a un concorso a premi, partito a dicembre e valido sino all´1 maggio 2009. Sarà sufficiente registrarsi al sito www. Hotmais. Bonduelle. It e votare una delle numerose, originali ricette a base di mais a caldo per partecipare all’estrazione di tanti week-end all-inclusive nell’esclusivo Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, nel cuore delle Langhe. Il pacchetto comprende due notti in una camera matrimoniale, aperitivo di benvenuto, cene con menù degustazione presso il ristorante dell’albergo e nel prestigioso ristorante “Da Guido”, pranzo all’Osteria selezionata da Slow Food Editore, visita alla Banca del Vino con degustazione e la possibilità di usufruire di tutte le strutture presenti nel prestigioso resort (idromassaggio, bagno turco, ecc. ). La grande novità introdotta in questa edizione di Mais da Chef è la possibilità di aggiudicarsi le carte prepagate, del valore di 300 € o 1. 000 €, valide per l´acquisto di qualsiasi tipo di prodotto. Per accedere a questi premi a estrazione istantanea basta inviare un sms contenente le proprie generalità e il codice Mf riportato nello scontrino d´acquisto del Mais Bonduelle al numero telefonico 327. 3466467. Che la fortuna sorrida o no,la partecipazione a Mais da Chef non lascia mai a bocca asciutta. Bonduelle, infatti, riserva agli utenti registrati al sito internet i consigli e le ricette più originali e golose per cucinare il mais a caldo, come le orecchiette con broccoli e crema di mais, le fajitas di pollo e mais, o il gelato ai chicchi di mais, a dimostrazione di come il mais sia un alimento versatile oltre che salutare e ricco di gusto. Www. Hotmais. Bonduelle. It è stato ampiamente arricchito grazie anche alla collaborazione dei consumatori e oggi mette a disposizione tante ricette diverse corredate da immagini fotografiche, distinte tra antipasti, primi, secondi e dessert, tutte rigorosamente a base di mais a caldo. .  
   
   
ELICA, LEADER MONDIALE NELLA PRODUZIONE DI CAPPE PER USO DOMESTICO, ANCORA PRIMA ITALIANA NELLA CLASSIFICA DELLE AZIENDE DOVE SI LAVORA MEGLIO NELLA CLASSIFICA BEST WORKPLACES 2009  
 
Elica è, per il secondo anno consecutivo, l’azienda tutta italiana dove si lavora meglio. Il Great Place to Work Institute ha reso nota la classifica italiana delle prime 35 imprese per qualità del clima di lavoro, su un campione di 100. L’azienda di Fabriano, leader mondiale nella produzione di cappe per uso domestico, si è piazzata al quinto posto dopo quattro sedi italiane di multinazionali. La classifica viene stilata sulla base di questionari compilati da migliaia di impiegati, quadri e dirigenti di tutta Italia, dai quali emerge che, l’aspetto più importante per apprezzare un luogo di lavoro, è il rapporto tra colleghi e superiori, oltre alla sensibilità dimostrata dalle organizzazioni nei confronti delle persone e delle loro famiglie. “Elica coccola i dipendenti senza essere paternalistica” oppure “Pur non essendo laureato l’azienda ha creduto in me permettendomi di raggiungere un livello che non avrei mai immaginato”, sono alcune delle dichiarazioni contenute nei questionari compilati in Elica. Anche nei momenti più impegnativi, come quello determinato dalla attuale congiuntura economica mondiale, l’investimento sulle persone resta prioritario nelle strategie di crescita del gruppo fabrianese. .  
   
   
PORTO SANDEMAN  
 
La Storia. La storia del Porto Sandeman affonda le sue radici nel territorio portoghese e precisamente nella regione del Douro, una terra calda e ricca di sole dove, grazie a queste particolari condizioni climatiche, crescono uve di primissima qualità. Nel 1790 lo scozzese George Sandeman, creatore dell’azienda, fondò la sua attività sul commercio di vini portoghesi a Londra, presso la Tom’s Coffee House, per poi acquistare, 5 anni dopo, una concessionaria a Cadiz, ed iniziare l’esportazione del Porto Sandeman verso Europa, America e Africa. Nel 1900 il Porto Sandeman partecipa all’Esposizione Universale di Parigi, raggiungendo fama a livello mondiale, che verrà sempre più incrementata da un’organizzatissima rete di vendita che copre gran parte del mondo, da Parigi a Mosca, da Stoccolma a New York, da Sydney a Johannesburg. Porto Sandeman oggi Sotto la guida di George Sandeman, discendente del fondatore, oggi Porto Sandeman è leader di mercato con una quota del 45%vol e una produzione e distribuzione in tutto il mondo di prodotti di eccellenza. Una produzione ancora artigianale, unita alla sapiente tradizione di ben 7 generazioni di produttori di Porto Sandeman, sono i punti di forza dell’azienda. Ancora esclusivamente prodotto nella regione del Douro, dove le perfette condizioni climatiche vengono protette dall’imponenza delle Montagne Marão, il Porto Sandeman rinnova il suo successo anno dopo anno, confermandosi il porto più bevuto di tutti i tempi. Oggi il Porto Sandeman viene distribuito da Pernod Ricard Italia. La comunicazione Già dai primi anni della sua produzione, il Porto Sandeman si differenziò per innovazione e creatività. Fu infatti la prima azienda a marchiare a fuoco le casse che contenevano il pregiato prodotto con le iniziali del suo fondatore, dando inoltre al vino un nome che ne garantisse la qualità. Sandeman fu inoltre la prima compagnia vinicola a etichettare e pubblicizzare i suoi vini: nel 1905, infatti, comunicò con i primi manifesti sulla stampa, creando in seguito la prima campagna di advertising. Nel 1928 George Sandeman commissionò all’artista Gorge Massiot Brown la realizzazione di alcuni poster, dai quali nacque la figura del Don, presente ancora oggi su tutte le etichette. Diventato ormai il segno più distintivo del Porto Sandeman, il Don rappresenta tutto il mistero e la sensualità che comunica il brand Sandeman, grazie al suo abbigliamento da caballeros spagnolo avvolto dalla tipica tunica degli universitari portoghesi. Inoltre, il grande cappello che ne nasconde il viso, da a tutta la figura un’impronta più mistica ed intrigante. Grazie alla felice intuizione del suo fondatore, il Porto Sandeman fu anche uno dei primi a veicolare il concetto del bere un buon vino accostandolo a prelibati abbinamenti culinari, dai formaggi più saporiti ai dolci più delicati, a proporre un vino rosso fresco, e non più a “temperatura ambiente” e a consigliare la degustazione del vino con i bicchieri più adatti, affinché tutta la consistenza e l’aroma del vino porto fossero percepiti al meglio. “Così come cambiano i gusti e le abitudini, le persone stanno imparando a sperimentare, a raffreddare il loro vino rosso, a servire il vino bianco con la carne e quello rosso col pesce…Sandeman fa lo stesso, sta sperimentando la rinascita attraverso nuovi modi di servire il Porto, non solo come aperitivo o vino da dessert, ma come accompagnamento all’alta cucina” (G. Sandeman). I Prodotti Oltre 16, tra Porti Rossi e Bianchi, sono i prodotti che consentono a Sandeman di eccellere in qualità e diversificazione: con la sua esperienza, infatti, è in grado di soddisfare gli intenditori di tutto il mondo grazie a prodotti di altissima qualità e dal gusto unico. Nel dettaglio la gamma Sandeman è così composta: Alcuni Successi Ben tre sono le specialità Porto Sandeman che nel 2008 si sono aggiudicate alcuni premi al Challenge International du Vin 2008 in Francia: dal Sandeman 30 years old, vincitore della Medaglia d’oro, al Sandeman Late Bottled Vintage 2000 che ha conquistato quella d’Argento, per arrivare al Sandeman Apitif con la Medaglia di Bronzo. Sandeman 30 years old segue un processo di invecchiamento in botti di legno che regala a questo vino i caratteristici colori che variano dal rubino all’ambra e il processo di invecchiamento ne intensifica il suo complesso sapore. Sandeman Late Bottled Vintage 2000 è l’eccellente frutto di un’accurata selezione di uve di alta qualità dell’annata 2000 che rende questo vino forte e dal carattere fruttato. Un vino giovane e intenso dal profondo colore rosso rubino, con un aroma di frutta matura e imbottigliato al quinto anno dall’inizio dell’affinamento in botti di rovere, questa speciale categoria di vino Porto ha il vantaggio di essere subito pronto da bere. Sandeman Apitif è il prodotto di uve bianche selezionate che, con la sua naturale dolcezza e freschezza, rendono questo vino perfetto per il momento dell’aperitivo. Sempre nel 2008, un’ulteriore Medaglia d’Oro è stata vinta dal Sandeman 10 years old al Korean Wine Challange 2008. Caratterizzato da un profondo colore che spazia dal rosso rubino al rosso ambra e da un sapore complesso ed elegante che ricorda frutti maturi e noci con accenni di vaniglia e uvetta, è un vino selezionato per il suo processo d’invecchiamento sia in tini che in barili. Sito Web www. Sandeman. Eu è il sito ufficiale di Sandeman dove si possono trovare tutte le informazioni riguardanti l’azienda, con la sua filosofia e la sua storia, e l’intera produzione di vini. All’interno del sito, inoltre, è presente una sezione dedicata alle news, con eventi e attività. .  
   
   
2008: ANNO DI CONFERME PER IL PROSECCO DI CASA ADAMI CONTINUA IL SUCCESSO DELL’AZIENDA DI VALDOBBIADENE PRESSO I CRITICI ITALIANI E STRANIERI  
 
Il 2008 è stata una nuova annata di successi per il Prosecco di Adami. Lo dimostrano i riconoscimenti, soprattutto internazionali, che i vini prodotti dalla cantina di Valdobbiadene hanno raccolto durante tutto l´arco dell´anno. Il primo, in ordine tempo, è stato Stephen Tanzer che a marzo, nelle pagine del suo International Wine Cellar, ha assegnato al Cartizze Superiore Dry 89 punti e al Vigneto Giardino Dry 2007 88 punti, con il commento "I consider this to be one of Italy’s better dry proseccos". Wine & Spirits in giugno ha invece giudicato il Garbèl Prosecco 13 Brut addirittura Best Buy. Riconoscimenti ai vini di casa Adami sono arrivati anche da Wein Pur per Bosco di Gica Brut (3 bicchieri), da Falstaff per Bosco di Gica Brut (86 punti) e Vigneto Giardino Dry 2007 (88 punti), da Merum per Vigneto Giardino Dry 2007 (4 stelle), Dei Casel Extra Dry e Bosco di Gica Brut e da Weinwelt per Vigneto Giardino Dry 2007 (87 punti) e Bosco di Gica Brut (89 punti). Conferme anche dall´Italia, con la Guida del Gambero Rosso, dove Vigneto Giardino 2007 è andato in finale per i 3 bicchieri (aggiudicandosi quindi 2 bicchieri rossi), mentre Bosco di Gica, Dei Casel, e Cartizze hanno conquistato i 2 bicchieri. Tutti i vini Adami sono stati inoltre giudicati prodotti dall´ottimo rapporto qualità/prezzo. Tra i molti giudizi positivi ricevuti nel 2008, ai titolari piace ricordare il libro 1001 Wines You Must Taste Before You Die, ovvero quali sono i 1001 vini che bisogna bere prima di morire. Il libro, scritto da Neil Beckett con prefazione di Hugh Johnson, offre un elenco di vini di tutto il mondo, 1001 appunto, presentandoli in modo comprensibile e divertente. E fra i tre Prosecco Doc inseriti nella classifica, trova spazio il Bosco di Gica Brut di Adami, inserito addirittura in prima pagina! "Sono riconoscimenti che ci rendono orgogliosi" affermano i titolari Armando e Franco Adami "soprattutto perchè provengono da riviste autorevoli e conosciute in tutto il mondo. E´ un successo, quello nei paesi esteri, che riscontriamo anche nei numeri: i nostri prodotti hanno infatti registrato un aumento delle vendite soprattutto negli Usa e in Gran Bretagna, con il 25% in quantità e del 32% in valore, e con l´apertura di nuovi mercati, tra cui Australia, Nuova Zelanda e Norvegia. Ed in Italia, nonostante la crisi in atto, abbiamo riconfermato i numeri dello scorso anno" Un successo, quello dei vini Adami, che a giudicare dalle scelte del pubblico, ha nel periodo di Natale il suo momento di maggiore intensità. I vini Adami vengono infatti preferiti per il loro equilibrato rapporto qualità/prezzo, ma soprattutto per i loro profumi fruttati e puliti che si uniscono ad un gusto piacevolmente fresco e cremoso. .  
   
   
VENDEMMIA 2008: IL CONSORZIO VINI VALTELLINA COMUNICA I DATI UFFICIALI SOLTANTO UNA CURA SCRUPOLOSA IN VIGNA HA CONSENTITO DI PORTARE IN CANTINA UN PRODOTTO IN GRADO COMUNQUE DI DARE GRANDI RISULTATI  
 
 Sondrio – Quella appena conclusa è stata una vendemmia che ha messo alla prova tutto il settore vitivinicolo, che in vigna ha dovuto lavorare duramente per fronteggiare un andamento climatico altalenante. I risultati dell’annata confermano le previsioni del Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina: in cantina sono state consegnate partite di uva valide, sia sotto l’aspetto sanitario che dal punto di vista della maturazione, con rese per ettaro ben al di sotto dei limiti previsti dai disciplinari di produzione. Intervenendo tempestivamente sì è riusciti a limitare i danni provocati da aspetti climatici e vegetativi. Cura scrupolosa che si è protratta anche alle operazioni di vendemmia, con l’’individuazione e l’eliminazione dei grappoli attaccati da marciume e di quelli in evidente ritardo di maturazione. Il risultato è un prodotto in grado di dare comunque grandi risultati, che quantitativamente scende complessivamente del 24% rispetto alla vendemmia del 2007, con un calo che in alcune zone si avvicina o supera il 50%. Ecco i dati ufficiali della vendemmia 2008 espressi in quintali e suddivisi per tipologia: Maroggia: 75,40; Sassella: 5. 092,38; Grumello: 2. 575,82; Inferno: 3. 480,75; Valgella: 3. 144,43; Valtellina Superiore: 7. 846,56; Rosso di Valtellina: 3. 373,39; Sforzato di Valtellina: 3. 460,47. Igt: 3. 772,51; Totale 32. 821,71. Di seguito la tabella comparativa della produzione totale delle annate dal 1999 al 2008. La percentuale indica la variazione rispetto all’annata precedente.
Q. Li Prodotti Totale % Anno
48. 667,20 - 1999
49. 153,69 1 2000
40. 229,84 -18 2001
44. 037,19 9 2002
38. 125,39 -13 2003
51. 587,85 35 2004
38. 294,09 -26 2005
45. 415,68 19 2006
42. 912,29 -6 2007
32. 821,71 -24 2008
.
 
   
   
“IL PALAZZO DEL CINEMA DI GORIZIA È L’UNICA CITTÀ D’ITALIA IN CUI ESISTE, ORAMAI CONSOLIDATO, UN RAPPORTO STRETTO TRA LE VARIE REALTÀ TERRITORIALI E IMPRENDITORIALI ED IL CINEMA. E QUESTO PREMIO COLLIO CINEMA NE È LA PROVA”  
 
Alla conferenza stampa di presentazione del Premio Collio Cinema, svoltasi il 16 dicembre 2008 al Palazzo del Cinema di Gorizia, erano presenti: Patrizia Felluga, Presidente del Consorzio Vini Collio, Marko Primosic, vice Presidente del Consorzio, Boris Peric, Direttore di Transmedia Spa, Roy Menarini, docente del Dams Cinema di Gorizia (Università degli Studi di Udine e Giuseppe Longo, Direttore del Premio Sergio Amidei. “Il Palazzo del Cinema di Gorizia è l’unica realtà in Italia in cui esiste, oramai consolidato, un rapporto stretto tra le varie realtà territoriali e imprenditoriali ed il cinema” Ha esordito così il docente del Dams, Prof. Roy Menarini, impegnato, assieme alla società Transmedia Spa e al Consorzio Vini Collio nel nuovo progetto, il Premio Collio Cinema. E il Direttore della società Transmedia, Boris Peric, ha ribadito l’entusiasmo nel nuovo progetto creativo che vede coinvolte varie realtà del territorio regionale. “ Questo premio darà visibilità al cinema e a quelli che si possono considerare, a tutti gli effetti, gli imprenditori più importanti della nostra provincia Goriziana” afferma Peric. ” Patrizia Felluga e Marko Primosic, Presidente e Vice Presidente del Consorzio Collio, hanno parlato dell’importanza di poter sviluppare, attraverso un mezzo creativo, la sceneggiatura di un cortometraggio appunto, quella che è l’idea stessa del Collio, che con le centinaia di viticoltori, le magnifiche colline e gli apprezzati prodotti vinicoli, rappresenta un microcosmo unico e prezioso nel territorio nazionale. Da parte del Direttore del Premio Sergio Amidei è stato ricordato che, dopo la nascita dell’unico festival in Italia dedicato al cinema, una struttura universitaria che insegna la sceneggiatura nei suoi corsi triennali e nel master a questa dedicato, e un’Associazione che da anni si occupa di valorizzare studiare e raccogliere le migliori sceneggiature del nostro cinema, il Premio Collio Cinema è ora il coronamento di un ampio progetto artistico e di studio che per la prima volta valorizza la creatività degli autori attraverso un concorso di sceneggiatura. Alla conferenza stampa è stato illustrato nel dettaglio il concorso per il soggetto di un cortometraggio che vedrà la premiazione del vincitore nelle giornate del 12-13 giugno 2009. Il soggetto vincitore verrà premiato con una somma di 10. 000 euro. Durante le prime settimane di gennaio saranno a disposizione il regolamento del concorso e il sito internet a cui far riferimento per la partecipazione e per eventuali informazioni. La presentazione del Premio Collio Cinema si è conclusa con la proiezione di alcuni minuti del film “La terra nel sangue” del giovane regista friulano Giovanni Ziberna, che ha scelto proprio il Collio come sfondo naturale del suo primo lungometraggio. .