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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Ottobre 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA È FAVOREVOLE A UNA SOSPENSIONE TEMPORANEA DELLA CLONAZIONE ANIMALE A SCOPO ALIMENTARE NELL´UE  
 
 Bruxelles - La Commissione europea ha annunciato il 19 ottobre 2010oggi che proporrà una sospensione temporanea della clonazione animale a scopo alimentare nell´Unione europea. La Commissione prevede anche di sospendere temporaneamente l´utilizzo di animali d´allevamento clonati nonché la commercializzazione di alimenti da animali clonati. Tutte le misure temporanee saranno rivedute dopo cinque anni. È anche prevista la creazione di un sistema di tracciabilità per le importazioni di materiale produttivo per cloni, come sperma ed embrioni di cloni. Il sistema permetterà agli allevatori e all´industria di creare una base di dati per gli animali derivati da tale materiale riproduttivo. Il commissario responsabile per la salute e la politica dei consumatori, John Dalli, afferma che: "La comunicazione adottata oggi è una risposta agli inviti del Parlamento europeo e degli Stati membri ad avviare una politica specifica dell´Ue su questo punto sensibile. Ritengo che la sospensione temporanea costituisca una soluzione realistica e attuabile in risposta alle attuali preoccupazioni relative alla salute e al benessere". Il commissario sottolinea che la proposta non sospenderà la clonazione per utilizzi diversi dall´alimentazione, come ad esempio la ricerca relativa alla conservazione di specie in via di estinzione o l´utilizzo di animali per la produzione di prodotti farmaceutici. Per concludere esprime la speranza che "con l´adozione di questa relazione il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione avanzeranno sulla proposta relativa ai nuovi prodotti alimentari che costituisce un importante contributo per la protezione dei consumatori e l´innovazione". La via da seguire - A parere della Commissione l´insieme selettivo di misure, accompagnate da una clausola di riesame dopo cinque anni costituisce la migliore via da seguire per affrontare l´argomento. Queste misure rispondono alle preoccupazioni relative al benessere degli animali senza introdurre restrizioni superflue e ingiustificate. Valutazione della Commissione - La comunicazione presenta una valutazione della tecnologia di clonazione per quanto riguarda la produzione degli alimenti ed esamina gli aspetti relativi alla clonazione alla luce dell´attuale quadro legislativo. Riconosce le sfide relative al benessere degli animali e tiene conto dell´elemento etico legato alla clonazione. Osserva inoltre che non vi sono riscontri scientifici che confermino le preoccupazioni relative alla sicurezza alimentare per quanto riguarda gli alimenti ottenuti da animali clonati o dalle loro progenie. La comunicazione esamina la clonazione sia negli Stati membri che nei paesi terzi. Nell´ue le importazioni, la commercializzazione e l´utilizzo dei prodotti derivati da cloni sono attualmente coperti da una legislazione generale Ue. La Danimarca è l´unico Stato membro che ha deciso un divieto nazionale sull´utilizzo della clonazione di animali a scopi commerciali, mentre alcuni paesi terzi stanno già utilizzando la clonazione per produrre animali da allevamento. La Commissione ha consultato le parti in causa, ha chiesto all´Efsa di aggiornare i dati scientifici e ha tenuto conto del parere del Gruppo europeo per l´etica. Contesto - La clonazione consiste nella creazione di un organismo in quanto copia genetica di un altro organismo. Ciò significa che due organismi hanno esattamente lo stesso Dna. Il dibattito relativo alla clonazione a scopi alimentari è iniziato alcuni anni fa quando embrioni clonati sono stati importati nell´Ue. In base all´attuale regolamentazione dell´Unione europea, solo alimenti prodotti da cloni sono considerati "nuovi prodotti alimentari" in quanto non sono prodotti secondo le tecniche di allevamento tradizionali. Quindi tali alimenti rientrano nell´ambito del regolamento sui nuovi prodotti alimentari, che è attualmente in discussione a livello dell´Ue. I nuovi prodotti alimentari sono gli alimenti e gli ingredienti alimentari che non sono stati utilizzati in modo significativo per il consumo umano nell´ambito dell´Unione europea prima del 15 maggio 1997. Nel settembre 2008 il Parlamento, in una sua risoluzione, ha sostenuto il divieto totale della clonazione. Nel 2009, allo scopo di ottenere una visione più ampia della questione, il Consiglio ha chiesto alla Commissione di presentare una relazione. Nel corso della sua audizione al Parlamento europeo all´inizio dell´anno, il commissario Dalli ha promesso che la relazione sarà presentata entro la fine del 2010. Per ulteriori informazioni: http://www.Efsa.europa.eu/efsa/efsa_locale-1178620753812_1211902019540.htm    
   
   
AGRICOLTURA: VIOLINO-ZIDAN, RAFFORZATA COOPERAZIONE FVG-SLOVENIA  
 
Oslavia (Go) - "Un´incontro nel segno del consolidamento e del rafforzamento dei già buoni rapporti di collaborazione e della conferma del comune impegno per lo sviluppo dei progetti di cooperazione europea nell´agricoltura". Così ha commentato l´assessore regionale alle Risorse agricole del friuli Venezia Giulia, Claudio Violino, l´incontro di ieri , svoltosi presso l´azienda Radikon ad Oslavia (Go), con il ministro sloveno dell´Agricoltura, Dejan Zidan. Nell´ambito della visita in regione, promossa dall´Associazione Agricoltori Kmecka Zveza, Zidan ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni centrali della comunità slovena e ha visitato alcune aziende agricole del Carso triestino, Collio e della Benecia. "Un incontro interessante ed utile - ha dichiarato il ministro - poiché si è parlato come attuare a livello operativo la cooperazione tra le due realtà territoriali. In tale contesto è stata ribadita la comune volontà a rilanciare il lavoro della Commissione mista per lo sviluppo del settore primario e la tutela del territorio". "Tra le questioni affrontate - ha spiegato Violino - è stata confermata la volontà di proseguire sulla strada della cooperazione bilaterale (programmi Interreg, Leader e altri) nel settore primario dell´area transfrontaliera". All´incontro si parlato di come attuare le sinergie, anche attraverso i Gruppi di azione locale, nel campo del turismo ambientale, dell´olivicoltura e per quanto riguarda il trasferimento della conoscenze e delle buone pratiche. L´agricoltura slovena e quella della nostra regione, è stato ribadito, sono caratterizzate da prodotti di qualità che devono essere promossi in modo efficiente. Nello specifico, nell´ambito della visita è stata affermata la disponibilità di entrambe le parti ad avviare un immediato progetto operativo, definito dall´assessore Violino "simbolico", che vedrebbe il coinvolgimento diretto delle aziende agricole attive nelle Valli del Natisone e nell´area limitrofa di Kobarid (Caporetto). Inoltre, Violino ha chiesto all´ospite sloveno di partecipare alla Carta della Montagna, sottoscritta l´anno scorso fra tre regioni dell´area settentrionale delle Alpi (Baviera, Tirolo e Voralberg) e tre del versante meridionale (Trentino, Valle d´Aosta e Friuli Venezia Giulia), aperta alla Slovenia ed alla Carinzia e finalizzata a sviluppare azioni di lobbying a Bruxelles in vista della nuova programmazione di cooperazione relativa al periodo 2014-2020. Hanno partecipato all´incontro, tra gli altri, anche i segretari di Stato della Repubblica contermine, Bojan Jesih (ministero per gli sloveni d´oltreconfine) e Tanja Strnisa (ministero dell´Agricoltura), il vicesegretario all´Agricoltura Vladimir Celigoj, il presidente ed i segretari della Kmecka Zveza, Franc Fabec, Edi Bukavec, Stefano Predan e Walter Mikluz.  
   
   
TOSCANA: GARANZIE ALLE IMPRESE, ARRIVANO ALTRI 9 MILIONI DI EURO 4 MILIONI SUL PIANO AGRICOLO REGIONALE, ALTRI 5 SUL PIANO DI SVILUPPO RURALE  
 
Arrivano altri 9 milioni di euro per garanzie alle imprese agricole. E´ questa la somma complessiva che l´assessore all´agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, è riuscito a mettere a disposizione del sistema agricolo toscano. I 9 milioni di euro derivano dalla somma di due diverse iniziative. La prima consiste nel fatto che la Regione ha deciso di rifinanziare con 4 milioni di euro provenienti dal Par (il piano agricolo regionale) il fondo di garanzia per il reintegro della liquidità delle imprese agricole e della pesca. Il fondo di garanzia, gestito da Fidi Toscana, rilascia alle imprese garanzie gratuite fino ad un massimo del 60% del finanziamento ottenuto dalle banche. Le garanzie sono concesse per le seguenti tipologie di finanziamenti: • consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine; •reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati; •rifinanziamento di debiti a medio e lungo termine; •sottoscrizione di cambiali agrarie; •processi di capitalizzazione dell’impresa; •copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei dodici mesi successivi alla erogazione del finanziamento. Ad oggi il fondo di garanzia di Fidi Toscana, utilizzabile anche da altri comparti produttivi, ha visto 209 domande di garanzia da parte di aziende agricole toscane, di cui la metà ha già potuto godere della garanzia attivando circa 12 milioni di euro di finanziamenti bancari. La seconda misura, per 5 milioni di euro, riguarda un analogo intervento di garanzia finalizzato esclusivamente alle imprese agricole ammesse al contributo delle misure di investimento del Psr, il Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013, dopo le modifiche accolte dall´Unione Europea. «Si tratta, complessivamente – ha sotto lineato in proposito l´assessore regionale all´agricoltura, Gianni Salvadori – di soldi che, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a mettere a disposizione del mondo agricolo toscano per sostenere le imprese in un momento nel quale la crisi di liquidità rappresenta uno dei problemi principali. Siamo certi che anche questo sforzo sarà apprezzato dal tessuto produttivo toscano e che rappresenterà un buon contributo per far superare la crisi alle nostre imprese. »  
   
   
PROTESTA PASTORI SARDI, CAPPELLACCI: "FERMA CONDANNA E APPELLO A SENSO RESPONSABILITÀ ANCHE MPS"  
 
 Cagliari - "Le ragioni legittime di una protesta non possono mai giustificare degenerazioni come quelle viste oggi a Cagliari davanti al Consiglio Regionale". Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha condannato gli episodi verificatisi ieri a margine della protesta del Movimento Pastori Sardi. "Siamo stati sempre aperti al dialogo e lo abbiamo più volte dimostrato. Sul tema della pastorizia abbiamo svolto una serie di incontri con le singole sigle e, come è noto, abbiamo già fissato per giovedì un incontro con tutte le associazioni; lo scopo è proprio quello di analizzare le problematiche che vive il comparto agropastorale, per individuare assieme, e quindi condividerle, le possibili soluzioni. Quella è la sede in cui le ragioni di chi è sceso in piazza, oggi con il Movimento Pastori Sardi e nei giorni scorsi con le altre associazioni di categoria, devono trovare il necessario sbocco operativo. Atteggiamenti che escono dall’alveo della dialettica democratico non rappresentano un contributo positivo alla causa dei pastori e meritano d’essere isolati". "Le scene trasmesse dalle televisioni e i racconti dei cronisti sugli incidenti del tardo pomeriggio in via Roma davanti al Consiglio regionale, non fanno bene innanzitutto ai pastori sardi, da sempre tra i migliori interpreti delle vere tradizioni di laboriosità, spirito di sacrificio e grandi dignità del mondo delle campagne dell´Isola". E´ la considerazione che il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha aggiunto dopo aver visto le immagini degli incidenti. "Le legittime rivendicazioni e le comprensibili preoccupazioni per le difficoltà che hanno da tempo investito il settore dell´allevamento, con un´accentuazione maggiore nel comparto ovino, non potranno mai giustificare - ha aggiunto il Governatore - forme di protesta estrema o atti di violenza, sopratutto se degenerano o prendono di mira le forze dell´ordine. Queste ultime anche in questo caso hanno dimostrato grande spirito di servizio e di sacrificio personale, per garantire la civile convivenza anche nei casi di manifestazioni che finora avevano solo provocato disagi ai cittadini-spettatori ma senza trascendere in inqualificabili atti di guerriglia. Mi associo perciò agli appelli al senso di responsabilità che è chiamata ad esercitare l´intera classe dirigente sarda, confermando di essere pronto a confrontarmi sui problemi al centro della vertenza nel tavolo unitario convocato per giovedì a Villa Devoto". "Rivolgo però un pressante appello - ha concluso Ugo Cappellacci - affinchè identico, se non maggiore senso di responsabilità, venga testimoniata dai promotori della manifestazione, facendo cessare subito ogni forma di presidio e protesta".  
   
   
VENETO: LA GLOBALIZZAZIONE METTE A RISCHIO BIODIVERISTÀ E ECONOMIA AGRICOLTORI  
 
Casale sul Sile (Treviso), - “La globalizzazione e la mondializzazione mettono a rischio la biodiversità e con essa anche l’economia degli agricoltori e delle loro imprese. La biodiversità diventa dunque un obiettivo ambientale, etico, ma anche di indipendenza economica”. Lo ha affermato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, presentando alla stampa il filmato dal titolo “Un gene di speranza”, realizzato da Veneto Agricoltura su incarico della Regione per celebrare il 2010 dichiarato dall’Onu anno mondiale della biodiversità. Alla celebrazione, svoltasi all’Agriturismo “Ai Porteghi” di casale sul Sile, in provincia di Treviso, sono tra l’altro intervenuti esponenti e tecnici di Veneto Agricoltura, il presidente della Cia regionale Daniele Toniolo e il presidente di Turismo Verde Giuseppe Gandin. A livello mondiale “Ricerca del massimo profitto momentaneo, ogm, e agribusiness cinese – ha fatto presente Manzato – mettono seriamente a rischio molte specie animali e vegetali: si punta ormai solo su quelle che “rendono” di più. Questo sta portando ad una drastica diminuzione delle specie, che significa impoverimento della natura e dell’ambiente ma anche dei sapori, dei gusti, delle tipicità e degli ecosistemi. Quello lanciato dall’Onu è un allarme grave e importante, non dissimile da quello contro l’inquinamento incontrollato della prima industrializzazione, che alla fine ha scaricato sulla collettività molti costi ambientali e molti problemi di salute”. La Regione non è però rimasta a guardare: “da sempre promuoviamo la biodiversità come fattore di qualità delle produzioni tipiche, capaci di accrescere il reddito delle aziende agricole. Nello stesso tempo, tramite Veneto Agricoltura, e prima ancora attraverso i tre preesistenti enti che l’hanno preceduta, abbiamo attivato una serie di inziative per salvare specie animali (vacca burlina, pecora alpagota, la gallina padovana e polverara) che stanno recuperando un loro spazio economico. Altre azioni hanno riguardato le specie vegetali (la salvaguardia di oltre 350 specie di viti autoctone, molti tipi di mais da polenta come Maranello, Biancoperla e Sponcio). La stessa cosa stiamo facendo con i microorganismi, come i lieviti, che caratterizzano le nostre produzioni di territorio. Il punto è che non basta limitarsi a conservare i “prototipi” in bacheca come fossero una collezione, ma occorre farli vivere e proliferare nel loro ambiente naturale”. Dal canto suo il presidente regionale della Cia Toniolo, nel congratularsi per il filmato di Veneto Agricoltura, ha auspicato che questo possa essere diffuso il più possibile, almeno in tutte le scuole. “Difendere la biodiversità – ha concluso – significa anche tutelare il paesaggio e il territorio, oltre alle specificità della nostra economia agricola”.  
   
   
CAPPELLACCI: "INDISPENSABILE APPROVARE IN TEMPI BREVI DDL AGRICOLTURA".  
 
Cagliari "Per dare risposte al comparto agricolo è indispensabile approvare in tempi brevi il Ddl Agricoltura proposto dalla Giunta regionale nel mese di luglio". Lo ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, sottolineando che eventuali ritardi potrebbero compromettere la spesa delle risorse connesse a tale provvedimento. "Pur comprendendo l´esigenza di proseguire i lavori e sviluppare la dialettica politica in un clima che non sia carico di tensione – ha precisato il presidente - ho il dovere di ricordare che il termine scade a fine anno. Pertanto, manifestando piena apertura da parte della Giunta a un contributo positivo dell’Assemblea su iniziative che siano realizzabili in concreto, vorrei richiamare l’attenzione sui rischi connessi a eventuali ritardi e fare appello al senso di responsabilità di tutti affinché si possano dare risposte immediate al settore".  
   
   
CIBO BIOLOGICO E TIPICO NELLE MENSE: È ! TUTTO ES AURITO GRANDE SUCCESSO DEL BANDO EMESSO DALLA REGIONE TOSCANA ACCOLTI 76 PROGETTI  
 
Firenze - Vanno forte i cibi biologici, tipici, tradizionali e con il marchio “agriqualità” nelle mense pubbliche della Toscana. Il bando emesso durante l´estate dalla Regione per la promozione di questi cibi e per l´educazione alimentare e l´aggiornamento professionale, che quest´anno aveva una dotazione di 700 mila euro, ha fatto registrare il “tutto esaurito” con la presentazione di 76 domande che sono state accolte e di altre 32 che sono giunte invece fuori termine. "Questa misura – spiega l´assessore all´agricoltura della Regione, Gianni Salvadori – ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di incrementare il consumo di cibi genuini, prodotti sul territorio, e di far conoscere e diffondere la qualità e la tipicità, che in Toscana vantano livelli di eccellenza. Il secondo, che è direttamente collegato, è quello di dare un sostegno ai produttori locali, la cosiddetta “filiera corta”, e di dare un impulso all´innovazione. Siamo molto soddisfatti del risultato – conclude l´assessore - per la qualità e la quantità dei progetti presentati dai comuni toscani e per la sensibilità dimostrata. Ci dispiace di non aver avuto a disposizione più risorse, ma i tempi e la crisi non hanno permesso di fare di più, almeno per quest´anno." Fra i 76 progetti finanziati, alcuni (16) sono stati classificati come “progetti pilota”: riceveranno il 90% dell´importo totale di spesa del progetto. I rimanenti progetti riceveranno un contributo che va dal 20%, al 25% al 60% dell´importo a seconda della tipologia del progetto stesso (“scuola in fattoria”, “mensa toscana”; “orti scolastici”). I progetti “pilo! ta&rdquo ; sono quelli dei comuni di: Terranuova Bracciolini, Sca ndicci, Bucine, Bagno a Ripoli, Castelnuovo Berardenga, Massarosa, Figline Valdarno, Quarrata, Vernio, Filattiera, San Giovanni d´Asso, Montemurlo.  
   
   
L´ABRUZZO TIPICO PER IL SALONE DEL GUSTO  
 
 L´obiettivo è una crescita di immagine direttamente proporzionale allo spazio che quest´anno l´Abruzzo avrà al "Salone del Gusto" di Torino. All´interno del Lingotto gli è stato, infatti, riservato uno dei più grandi saloni espositivi (Padiglione 3 - stand P161), 150 metri quadri dove, da domani fino a lunedì 25 ottobre, i rappresentanti di numerose associazioni e ben tredici cuochi sapranno valorizzare le eccellenze regionali. "Una vetrina fondamentale per mostrare al mondo la nostra cultura gastronomica", ha precisato stamattina l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, nel corso di una conferenza stampa. Febbo si è soffermato sull´importanza dell? appuntamento: "Saranno giorni intensi, l´Abruzzo farà una gran bella figura. Perché la nostra è una regione sì segnata da problematiche finanziarie e dal disastro del terremoto, ma anche inorgoglita dai suoi successi in campo agroalimentare, un settore che rappresenta il 33 per cento del prodotto interno ed è in continua ascesa, di numeri e di qualità. Andiamo a Torino per dimostrare che crediamo nella produzione e nel territorio, tutti potranno valutare quanto sia vasto il nostro patrimonio gastronomico e culturale sia per la genuinità ed esclusività di certi alimenti sia per quelle piccole produzioni che riferiscono di antiche pratiche tramandate nei secoli". Pratiche che saranno svelate nel corso della cinque giornate al Lingotto. Oltre alla testimonianza diretta rappresentata dai pranzi e dalle cene che saranno preparati dai cuochi (solo sei regioni hanno approntato il settore di ristorazione interna), il resto arriva dalla disponibilità di esperti tecnici del settore che animeranno i vari "laboratori del gusto" entrando nel dettaglio delle varie produzioni, delucidando gli astanti su metodi ed elaborazioni varie. "Questo Slow Food è un? opportunità unica - ha proseguito l´Assessore - un momento fondamentale per la promozione delle nostre tipicità regionali, funzionali anche alla difesa della biodiversità e delle nuove tecniche agricole sostenibili. Si spazia dai formaggi ai salumi, dalla carne di maiale a quella di pecora, dal pesce dell´Adriatico alla grande tradizione pastaia, dai cereali ai legumi, dagli ortaggi alle verdure spontanee fino ai dolci, oltre a vini ed olii. Chi verrà a visitarci durante la più grande rassegna di cultura gastronomica internazionale resterà affascinato all´interno della nostra isola del gusto dove potrà scoprire un vero e proprio scrigno di sapori". E´ pronta una succulenta rappresentazione dei cibi autoctoni, all´insegna di uno stile di vita sano e del benessere a tavola. "Un viaggio di conoscenza attraverso territori, ambienti naturali, conoscitori e artisti del cibo che diventano custodi di cultura, storia e identità", ha concluso Febbo. Alla conferenza hanno partecipato anche il Presidente Slow Food Abruzzo e Molise, Raffaele Cavallo, e il Commissario Arssa, Gaetano Valente, oltre a numerosi ristoratori e rappresentanti dei consorzi di produzione.  
   
   
POMODORO, OGGI A PARMA L’ASSEMBLEA DEL DISTRETTO  
 
Parma – Sono attese importanti novità dall’assemblea del Distretto del pomodoro da industria, in programma per il pomeriggio di giovedì 21 ottobre nella sede della Provincia di Parma. Novità relative alla composizione del Distretto, che continua a ricevere nuove adesioni, ma anche alle notizie sul pomodoro cinese riportate dalla stampa nei giorni scorsi. Nell’ambito dell’assemblea Pier Luigi Ferrari, presidente del Distretto e vicepresidente della Provincia di Parma, incontrerà la stampa insieme ai rappresentanti delle organizzazioni dei produttori e degli industriali privati e cooperativi del pomodoro del Nord Italia. L’incontro è fissato alle 16,30 nella Saletta stampa al primo piano della sede della Provincia di Parma (piazza della Pace, 1).  
   
   
PESCA: ASSOCIAZIONI, BENE IMPEGNO GALAN PER CENTRALITÀ SETTORE NELLE POLITICHE NAZIONALI E UE  
 
 “Apprezziamo la disponibilità del ministro Galan nel voler affrontare concretamente i problemi della pesca e nel voler dare al settore una pari dignità rispetto alle tematiche agricole”. Lo affermano i presidenti Giampaolo Buonfiglio (Agci Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-confcooperative), Ettore Ianì (Lega pesca) al termine dell’incontro che il mondo della cooperazione ittica ha avuto il 10 ottobre a Roma con il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan. Un confronto a tutto tondo che si è snodato lungo i quattordici punti proposti dalle associazioni come “priorità da affrontare” in questo momento. “Sappiamo – sottolineano i presidenti-che la situazione da un punto di vista economico è difficile, ma abbiamo avuto rassicurazioni dal ministro che sul milleproroghe verrà fatto il possibile per trovare risorse per il comparto”. Minor ottimismo per quanto riguarda le questioni aperte con Bruxelles su deroghe o disimpegno automatico dei fondi comunitari. E’ stata, invece, evidenziata l’importanza di un maggior peso del settore quando si parla di riforma della Politica comune della Pesca (Pcp), per evitare di ritrovarsi a fare i conti poi con regolamenti lontani dalla quotidianità dei pescatori. “L’incontro di oggi – concludono Buonfiglio, Coccia e Ianì, è servito per gettare le basi di due importanti conferenze che verranno organizzate nei prossimi mesi, per restituire alla pesca quella centralità che merita”. Due conferenze, una nazionale e una internazionale, che si terranno rispettivamente a metà novembre e nei primi mesi del 2011.  
   
   
LOMBARDIA: VERIFICA QUANTITA´ SPECIE AVICOLE CONTRIBUTO A PROVINCE PER L´INANELLAMENTO SCIENTIFICO  
 
Milano - Su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Giulio De Capitani, la Giunta regionale ha approvato l´assegnazione di un contributo di 30.000 euro alle Province a sostegno dell´attività di inanellamento degli uccelli a scopo scientifico. Il contributo è destinato alle stazioni ornitologiche provinciali dove operano tecnici autorizzati dalla Regione. "Si tratta di un contributo - ha commentato l´assessore De Capitani - che vuole sostenere il ruolo delle Province nel monitoraggio delle specie ornitologiche sia stanziali sia migratorie". "L´attività di inanellamento a fini scientifici - ha concluso De Capitani - consente anche una più corretta programmazione della pianificazione faunistica-venatoria, di approfondire le conoscenze sulla fenologia dell´avifauna in Lombardia e sulle tendenze delle popolazioni in migrazione".  
   
   
LA FOCACCIA DI RECCO CON IL FORMAGGIO CON LATTE A KM ZERO AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO SUCCESSO DELL´AZIONE DI MARKETING TERRITORIALE DELL´ASSESSORATO ALL´AGRICOLTURA  
 
Torino. Protagonista di assoluto spicco all´ultima edizione del Salone del Gusto di Torino, la focaccia di Recco da venerdì torna al Lingotto, al grande evento organizzato da Slow Food. Quest´anno il Consorzio recchese presenta al salone del gusto la filiera della focaccia, una realtà che ha pochissimi riscontri in Italia e in Europa. Tutta la focaccia con il formaggio sarà preparata seguendo il disciplinare che ha consentito al Consorzio di ottenere la candidatura alla Comunità europea per l´Igp - Indicazione geografica protetta e quindi la crescenza usata sarà tutta prodotta con latte certificato proveniente dalle stalle liguri. Una grossa azione di marketing territoriale di cui il Consorzio Focaccia è molto orgoglioso, un obiettivo raggiunto dopo un lungo e complesso iter percorso, con il pieno sostegno dell´assessorato all´Agricoltura della Regione Liguria. La filiera prevede una serie di controlli che prendono avvio dai pascoli liguri - dalle particolari caratteristiche dei terreni e dei foraggi - per poi proseguire con il bestiame, con controlli in stalla e la mungitura, per proseguire con la raccolta da parte degli allevatori e le analisi . A pochi mesi dal varo di questa iniziativa il Consorzio, in collaborazione con quattro caseifici che fanno parte della filiera, ha ritirato il cinquanta per cento della produzione di latte della provincia di Genova riconoscendo agli allevatori il prezzo di 50 centesimi al litro (prezzo corrente 32 centesimi). Il primo lotto di crescenza utilizzato per la focaccia con il formaggio di Recco al Salone del gusto sarà prodotto con 50 quintali di latte crudo fornito dalla Cooperativa Produttori latte della Valpolcevera.  
   
   
PESCA, BIANCHETTI, ROSSETTI E CICCIARELLI A RISCHIO. LA REGIONE LIGURIA AL GOVERNO: CHE FINE HANNO FATTO I PIANI DI GESTIONE?  
 
Genova. Resta poco tempo per salvare dai nuovi regolamenti europei la pesca di bianchetti, rossetti e cicciarelli di Noli, tre specie ittiche molto diffuse in Liguria, l´ultima delle quali è anche presidio di Slow Food. Solo il disco verde al piano di gestione locale, a condizione che la pesca in questione sia altamente selettiva e abbia effetti trascurabili sull’ambiente marino, assicurando la sicurezza biologica, potrà permettere il rilascio di permessi temporanei di pesca speciale. La Liguria si è già mossa in tal senso. L´assessorato alla pesca della Regione Liguria, primo in Italia, ha elaborato e adottato già nella passata legislatura, i Piani di Gestione per la Pesca di bianchetti, rossetti e cicciarelli, ma le procedure sono tutte bloccate al Ministero. L´assessore alla Pesca della Regione Liguria Giovanni Barbagallo ha scritto ieri stesso al ministro della Pesca Giancarlo Galan per avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle procedure di approvazione dei Piani di Gestione nazionali per l´autorizzazione delle "pesche speciali" e per manifestargli lo stato di crescente disagio che si sta verificando nelle marinerie liguri. In particolare, da fonti dirette comunitarie, Barbagallo ha appreso che il piano in questione è stato inviato recentemente alla Commissione competente da parte del Ministero e che, pertanto, esso potrà essere valutato dal Comitato Tecnico (Stecf) non prima della metà novembre, dopo di che, in caso di parere favorevole, esso dovrà essere approvato con decisione comunitaria. "Ricordo al ministro - afferma l´assessore ligure - che la pesca al solo rossetto viene storicamente esercitata, previa autorizzazione ministeriale, nel periodo compreso tra il primo novembre e il 31 marzo, per i bianchetti, invece, si dovrebbe cominciare il 30 gennaio. "Un ritardo - continua Barbagallo - che non dipende dalla Regione Liguria, che prima in Italia, aveva già approvato i Piani di gestione per le pesche speciali, e che in questa Legislatura ha seguito di pari passo l´evolversi della questione". "Nonostante ripetute richieste da parte degli uffici regionali sia per le vie brevi sia in occasione di incontri collegiali e anche nel corso delle riunioni della conferenza Stato-regioni non è stato possibile avere indicazioni né della data di invio ufficiale del Piano nazionale alla Commissione Europea da parte del Ministero, né, tantomeno, dell´aggiornamento della negoziazione in corso tra l´Italia e la stessa Commissione per l´approvazione dei Piani", spiega l´assessore Barbagallo. "Considerato che la stagione di pesca al rossetto sta per iniziare e che senza l´esame dei Piani da parte dello Stecf e la successiva approvazione comunitaria detta pesca non potrà essere esercitata, ho espresso al ministro la vibrata protesta della Regione Liguria per questa situazione, e gli ho chiesto di predisporre una circolare informativa, da diffondere nel modo più capillare possibile agli operatori, indicante il periodo entro il quale tale attività potrà essere autorizzata, onde evitare ulteriore disagio in questo contesto già notevolmente incerto". Un clima di incertezza e di mancanza di informazione cui si aggiunge la preoccupazione per le motivazioni recentemente manifestate dalle Associazioni dei pescatori secondo le quali la Commissione Europea nell´esprimere una serie di rilievi al documento nazionale, non sembra favorevole alla proposta italiana, con conseguente rischio di uno slittamento dei tempi di approvazione che potrebbe compromettere la prossima campagna di pesca.  
   
   
LA “NUOVA AGRICOLTURA” PUGLIESE AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO  
 
Tutto pronto per il Salone del Gusto di Torino, vetrina biennale della produzione enogastronomica artigianale e di qualità, dove la Puglia da domani 21 sino al 25 ottobre sarà protagonista con le sue tipicità agroalimentari, le 48 aziende selezionate da Slow Food e ben 12 presidi. Ortaggi, formaggi, salumi, specialità da forno, vino, pasta e soprattutto l’olio extravergine d’oliva pugliese saranno in mostra sotto gli occhi (e i palati) curiosi di 2500 giornalisti già accreditati ed un pubblico che nel 2008 ha superato quota 180 mila visitatori. Numeri da capogiro per l’edizione 2010: 910 espositori, 288 presidi da tutto il mondo, 17mila metri quadrati di superficie commerciale e 18 mila per le attività didattiche e di degustazione e 17 aree territoriali italiane, tra cui quella dedicata alla presenza pugliese, organizzata e sostenuta dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e da Unioncamere Puglia. Attraverso il tema scelto per questa edizione, “Cibo e Territorio”, la Puglia racconterà il legame tra produzioni e aree territoriali, “emblema – dichiara l’assessore Dario Stefàno - di quella tipicità che identifica e rende unici i nostri prodotti, ma anche della tracciabilità, su cui stiamo facendo un lavoro straordinario insieme a tutto il Sistema per garantire provenienza territoriale e qualità alle nostre produzioni. A Torino portiamo la Puglia della “nuova agricoltura”: custode gelosa delle tradizioni, e della nostra identità, rispettosa delle pratiche sostenibili e dell’ambiente, attenta ai temi dell’educazione e della sicurezza alimentare. Ci andiamo a testa alta, consci del lavoro quotidiano che stiamo facendo assieme a tutti gli operatori della filiera e con la certezza che anche questa è un’occasione importante per promuovere il nostro agroalimentare e la nostra regione”. Il programma di eventi curato da Slow Food Puglia, prevede per tutti e cinque giorni degustazioni, percorsi enogastronomici, laboratori del Gusto e i Laboratori Didattici curati dalle Masserie Didattiche di Puglia. Gli appuntamenti dell’Assessore Stefàno al Salone de Gusto 2010: - sabato 23,” Identità Golose”, cena organizzata da Slow Food con stampa di settore ed addetti ai lavori: saranno serviti piatti che esalteranno le tipicità e i presidi di 4 regioni, compresa la Puglia; - domenica 24 incontro moderato da Augusto Grandi de Il Sole 24 ore, in cui Ismea e Slow Food presenteranno in anteprima l´indagine 2010 sulla produzione Dop e Igp (consumi, fatturato, export, mercati). - pomeriggio di domenica 24 vista alle aziende espositrici Sia il 23 che il 24 l’assessore Stefàno e l’assessore Elena Gentile incontreranno l’associazione “Pugliesi nel Mondo”. Le aziende pugliesi presenti al Salone del Gusto 2010 Mucci Giovanni srl, Le deliziose pasticceria, Cooperativa Allevatori Putignano,caseificio Artigianale Famiglia Olanda, D’ambruoso Francesco, Altamura Slow – Azienda agricola Lorusso Luigi, F.lli Striccoli srl, Villantica Liquorificio, Pastificio Benedetto Cavalieri, Ortaj Coop. Srl, Terra Apuliae srl, Si.en. Snc Produzione artigianale salumi salentini, Consorzio Agrumicoltori Salentini, La Panetta forno a legna, Colimena srl, Salumificio Santoro, Olearia Clemente, De Carlo srl, Frantoio Galantino snc, Primoljo. Coop. Olivicoltori Andriesi, Consorzio Cazzetta, Azienda agricola Masseriola, Bio Gaudiano soc. Cop. Agr., Azienda agricola Stasi – Oleificio Stasi srl, Oleificio Cooperativo Goccia di sole, Frantoio Intini srl, Agricola Tamborino Frisari “Corte de’ Droso”, Finis Terrae srl, Oleificio coop. Coltivatori Diretti Produttori di Ostuni, Aziende agricole Di Martino, Soc. Agricola F.lli Savoia, Consorzio Paniere di Puglia – Puglia Alimentare srl, Graco snc, Azienda agricola Francesca Stajano, Mr di Rossella Tondo, Azienda agricola Sabatelli Giovanni –Masseria Giummetta, Azienda agricola Caposella, La Motticella, Azienda agraria Paolo Petrilli, Coop. Olearia e Produttori agricoli soc. Coop., Azienda agricola Di Micco Pasqua, Sololio soc. Coop. Agr., Agricola Cusmai Salvatore, Carbone sas di Carbone Fernando & C., Aproli Bari soc. Coop. Agr., Le tre colonne, Terre di San Vito, Tocchi di Puglia.  
   
   
103ª MOSTRA DEL BITTO: JURI SALVINI VINCE IL PRIMO PREMIO BITTO DOP 2010  
 
La 103ª Mostra del Bitto rappresenta la vetrina di esposizione dei migliori formaggi della produzione Bitto Dop, Valtellina Casera Dop, Scimudin e Latteria. La manifestazione centenaria che è nata per premiare le migliori forme di Bitto prodotte sugli alpeggi in estate, ha come sovrano indiscusso, senza dubbio, il formaggio. A fare da cornice ci sono però le attività propedeutiche alla sua preparazione, come la lavorazione, la cura degli animali che producono il latte, l’opera degli allevatori, degli esperti, ma anche degli assaggiatori che ogni anno sanciscono i migliori formaggi prodotti. Quest’anno il primo premio del tradizionale concorso organizzato dal Consorzio Tutela Valtellina Casera e Bitto, in collaborazione con Onaf, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, e disputatosi il 13 ottobre, per la categoria Bitto Dop 2010 è stato assegnato al casaro Juri Salvini dell´alpe Terzera-mezzoldo (Bergamo). A garantire e a vigilare sull’obiettività e l’oculatezza delle scelte espresse dagli esperti commissari delle due giurie, una dedicata al Bitto e l’altra a Valtellina Casera, Latteria e Scimudin c’era, Renato Ciaponi, presidente di Giuria: «La prima cosa che vorrei dire è che la commissione quest’anno ha lavorato in condizioni ottimali: chiusa all’interno della casera non ha sentito alcun odore, al di fuori di quello dei formaggi esaminati. La tranquillità e la location sono state molto apprezzate dai maestri assaggiatori, che hanno potuto esprimere tutta la loro indiscussa professionalità. Ha vinto il formaggio con il punteggio più alto. I criteri su cui è stata basata la scelta sono quelli canonici per il settore: aspetto, forma, caratteristiche e consistenza della pasta, colore e occhiatura hanno rappresentato una parte non indifferente nella valutazione, ma quella più considerevole ha, come sempre, riguardato le caratteristiche gustative, come l’odore, il sapore e l’aroma. Si è di certo privilegiato non il bello, ma il buono, giudicato con un massimo di 60 punti. Le sensazioni sono state molte e diverse, e rispetto alla sommatoria il regime di valutazione si è decretato da un minimo di 40 a un massimo di 100 punti. Salvini ha raggiunto un punteggio ottimo: il giudizio è corretto. Ormai, partecipo da più di 10 anni al concorso e posso dire che la qualità globale di oggi è buona. Non ci sono più forme negative come un tempo, quando si faceva fatica ad assaggiare formaggi già dall’odore, discutibili. Si evidenzia il raggiungimento di un livello qualitativamente alto. Chi ha vinto, non ha vinto con un netto distacco e, inoltre, non esistono più nemmeno picchi negativi. La qualità della produzione è migliorata: il numero delle forme presentate è più o meno simile agli anni passati. Vorrei spendere anche una parola sul Premio Speciale dedicato a Roberta Lodi. La ricordo come una persona molto sensibile e preparata dal punto di vista tecnico, che aveva un grande pregio, l’uso di un linguaggio bello e che parlava di microbiologia in modo semplice. Una delle difficoltà maggiori in questo campo è proprio far capire la chimica a chi di chimica non capisce nulla: lei ci ha insegnato a comprendere e a fare il formaggio». La Giuria Bitto era composta da Renato Bontognali, Marco Imperiali, Luciana Libera, Fides Marzi, Emanuela Nussio, Luigi Scaramuzzi e Giancarlo Speziale; la Giuria Valtellina Casera, Latteria e Scimudin, invece, da Gabriella Angelini, Aminta Bonomi, Ottavio Mazzoni, Dario Pisati, Gianni Ravelli, Diego Simonetta e Elisa Zani. Comitato Organizzatore Comitato Organizzatore: Consorzio Valtellina Che Gusto! - via Piazzi, 23 - 23100 Sondrio (So) - Italia Segreteria Organizzativa: numero verde 800 916882 - segreteria@mostradelbitto.Com - www.Mostradelbitto.com  
   
   
ANCHE UN “RISTORANTE LIGURIA” AL SALONE DEL GUSTO 2010 AL LINGOTTO DI TORINO E TRE NUOVI PRESIDI  
 
Genova. Eccellenze agroalimentari di Liguria in vetrina al Salone del Gusto di Torino, che si aprirà domani, giovedi 21 ottobre, al Lingotto. Nello stand della Regione Liguria, al Padiglione 2, anche un ristorante con enoteca, oleoteca e un´area per le degustazioni. La Liguria torna al Salone del Gusto con tre nuovi presidii di Slow Food, con il quale condivide il progetto per il recupero e la salvaguardia delle piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall´agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dalla globalizzazione. Sono: l´Albicocca di Valleggia, in provincia di Savona, il Gallo Nero della Val di Vara e la razza di mucca Cabannina del Genovesato. È la prima volta che in Liguria presidii di Slow Food riguardano razze animali. Inoltre Slow Food conferma nuovi sostegni al presidio, già esistente, della toma di pecora brigasca. Nell´area del Salone dedicata a produttori, operatori e enti regionali, anche i 27 stand di produttori liguri e fra "presidii Slow Food", oltre alle new entry, l´aglio di Vessalico, la castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo, il chinotto di Savona, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, il carciofo di Perinaldo. Nello stand, anche un desk informativo di promozione turistica dall´Agenzia In Liguria. La Regione Liguria promuove anche il progetto Mareterra di Liguria della Fondazione Carige in collaborazione di Slow Food e con il coinvolgimento della Regione Liguria, Unioncamere Liguria e Camere di Commercio. Nello stand della Liguria è ospitata anche la Fiera di Genova per promuovere Euroflora 2011. Inoltre, il Consorzio di tutela del basilico Dop partecipa al Salone con un desk informativo. Venerdì 22 alle 15, presso lo stand della Regione Liguria, si terrà la presentazione dell´edizione di Slow Fish 2011 (a Genova dal 27 al 30 maggio).  
   
   
“ARUSIA” GIORNATA NAZIONALE RACCOLTA MECCANIZZATA OLIVE IL 22 OTTOBRE A MAGIONE  
 
Perugia - Si terrà venerdì 22 ottobre, alle ore 9.00, nell’Azienda agraria F.lli Palombaro di Monte del Lago di Magione la “V Giornata nazionale della raccolta meccanizzata delle olive”, promossa all’”Arusia” (Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura) nell’ambito delle iniziative finalizzate a sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle principali filiere agroalimentari umbre. L’appuntamento, diventato ormai un punto di riferimento nel panorama nazionale, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di scienze agrarie ed ambientali dell’Università di Perugia e con il Gruppo editoriale Il Sole 24 Ore, e con il supporto della Comunità montana Monti del Trasimeno e del Comune di Magione. La giornata consentirà di mettere a confronto le macchine raccoglitrici e le attrezzature agevolatrici presenti sul mercato, fornendo alle aziende del settore un panorama sulle opportunità a disposizione. L’incontro terminerà con una prova dimostrativa a Casalina di Deruta, presso l’Azienda agraria della Fondazione Agraria, dove sono in corso prove sperimentali di oliveto superintensivo.  
   
   
LA REGIONE PIEMONTE AL SALONE DEL GUSTO E A TERRA MADRE  
 
La Regione Piemonte è presente all’edizione 2010 del Salone Internazionale del Gusto di Torino, caratterizzata dal tema Cibo e Territori, con uno stand istituzionale nel padiglione 5 del centro espositivo del Lingotto e con uno stand a cura dell’Assessorato all’Agricoltura nel padiglione 2. In questa edizione del Salone, la Regione Piemonte, anche attraverso l’area espositiva allestita nel padiglione 2, intende manifestare l’impegno su tali temi, e in particolare le proprie politiche e azioni sulla difesa della biodiversità animale e vegetale, il benessere degli animali da allevamento, la tutela del paesaggio agrario e rurale, lo sviluppo dei sistemi di qualità, la diffusione delle buone pratiche ecocompatibili e agroambientali, la sicurezza e l’educazione alimentare, la filiera corta, l’eccellenza artigiana e altro ancora. Tutti temi, questi, che costituiscono in buona parte il fitto programma di incontri previsto nella Terrazza Piemonte, che ospiterà anche le iniziative svolte sui vari territori dalle Istituzioni piemontesi, dai produttori e dalle loro organizzazioni economiche e professionali. All´interno dello stand istituzionale del padiglione 5 è allestita una sala per interviste televisive, supportate dalla piattaforma di banda larga pubblica wipie, visibili sui siti www.Wipietv.eu e sul circuito Quartarete del digitale terrestre. Sul sito wipietv.Eu ogni giorno sono aperte due finestre in diretta; 11.30 – 12.30 e 16.30 – 18.00 in cui i giornalisti di Wi-pie Tv raccontano il calendario di incontri che la Regione Piemonte ha organizzato: idee, eccellenze artigiane, chef, dibattiti, consorzi, degustazioni. Wi-pie Tv ospita anche le video chat live de lastampa.It in cui i giornalisti del quotidiano La Stampa intervisteranno in diretta ospiti e personaggi del Salone, rivolgendo loro le domande del pubblico. Le nuove tecnologie sono le protagoniste del Salone del Gusto di quest’anno. Lo scopo è aumentare le informazioni a disposizione dei visitatori diminuendo la quantità di materiale di comunicazione stampato su carta, in linea con gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale della manifestazione . Il sistema scelto è il codice Qr, o codice a risposta rapida (quick response), che può essere facilmente letto da qualsiasi telefono cellulare moderno che abbia una connessione a internet e una macchina fotografica. Per leggere i Qr infatti basta avere un telefono con fotocamera e connessione a internet su cui installare un programma di lettura dei codici. I codici Qr al Salone si trovano negli stand dei Presìdi italiani e internazionali. Basta fotografarli con il proprio telefonino per accedere in maniera facile, veloce ed ecologica a tutte le informazioni sui prodotti tutelati da Slow Food, la lista dei produttori con i loro contatti e un simpatico ricettario. Il progetto è stato realizzato da Wipie-regione Piemonte in collaborazione con Top-ix, Csi-piemonte, Csp Innovazione nelle Ict. Al fine di consolidare, ufficializzare e rendere fattivo il rapporto di collaborazione con Terra Madre, la manifestazione ospitata all’Oval, il progetto Lingua Madre curato dall’Assessorato alla Cultura, ha uno spazio dedicato nel quale ospitare attività culturali sul tema della lingua e della biodiversità culturale, rispondenti ai valori dell´iniziativa, in linea con il percorso di ricerca sulle comunità linguistiche intrapreso da Terra Madre. Il programma è fatto di laboratori e incontri con maestri della cultura contemporanea che si siano distinti per l´originalità della riflessione e si siano impegnati nella tutela della biodiversità culturale in diversi ambiti della società. Terra Madre 2010 è all’insegna dei giovani. L’iniziativa punta a sottolineare l’importanza delle nuove generazioni per il futuro di una produzione agroalimentare su piccola scala, che sappia promuovere le economie locali, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. Terra Madre, con la collaborazione della Regione Piemonte, si propone quindi come il contenitore adatto anche per presentare a livello internazionale il progetto dell’Orchestra Giovanile Internazionale Pequeñas Huellas. Questa Orchestra che unisce trecento bambini e adolescenti di diverse nazionalità e razze divulgando, attraverso la musica, la cultura della pace, partecipa come ospite straordinaria all’interno delle manifestazioni culturali di Terra Madre 2010, con i concerti, giovedì al Palaisozaki per l’inaugurazione e domenica all’Auditorium Rai e con il Secondo incontro internazionale di ragazzi per la pace, la fratellanza e il dialogo, sabato al Teatro Nuovo.  
   
   
A MURISENGO, IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA, LA 43° FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO “TRIFOLA D’OR” DOMENICA 14 E 21 NOVEMBRE 2010  
 
Tartufi De.co. (a Denominazione Comunale) e menu a Km0 sono la nuova proposta per l’edizione 2010 della Fiera Nazionale del Tratufo Trifola d’Or in programma domenica 14 e 21 novembre a Murisengo (Alessandria). Il borgo monferrino, meglio conosciuto come Terra del Tartufo, apre le porte della kermesse gastronomica a valenza tartufigena tra le più importanti del panorama piemontese, con una proposta nuova e rivoluzionaria che mira alla tracciabilità del prodotto a garanzia del consumatore, . I° ed unico esempio di settore. Là dove neppure il Dna è in grado di stabilire la provenienza di un tartufo, subentra l’esperienza ed il fiuto del trifolau locale fregiata dal certificato De.co. Che il Comune di Murisengo rilascia solo ed esclusivamente attraverso ai propri trifolau, i Tartufi Bianchi Pregiati (Tuber Magnatum Pico altrimenti conosciuti come Tartufo Bianco Alba) raccolti sulla propria municipalità. Una proposta senza precedenti e senza pari dove, per la prima volta in assoluto, il Comune, basandosi sulla serietà, onestà e soprattutto conoscenza dei propri trifolau, garantisce un prodotto di grande valore gastronomico, ambientale, culturale ed ultimo ma non ultimo economico, là dove la scienza si ferma. Durante la fiera, presso le bancarelle dei trifolau e dei commercianti, sarà possibile acquistare tartufi certificati De.co. Inseriti in sacchetti numerati e timbrati dal Comune per risalire, all’occorrenza, al rivenditore. Sarà anche possibile farsi rilasciare il certificato Iso 70006 da parte del Centro Nazionale Studi del Tartufo di Alba presente in fiera che garantirà freschezza e specie. Presso i ristoranti locali il turista del gusto troverà una targa De.co. Che garantisce l’utilizzo di tartufi raccolti sul territorio di Murisengo. Altra novità dell’edizione 2010, i menu a km0 presso il padiglione gastronomico allestito dalla proloco e presso numerosi ristoranti della zona. La proloco proporrà solo ed esclusivamente prodotti agroalimentari ed enogastronomici targati Murisengo. Dall’olio extravergine d’oliva coltivato nei dolci pendii della Valcerrina, ai nettari di Bacco espressione di sapienza e tradizione, dalle carni rosse e bianche a marchio Coalvi e Slow Food, agli orticoli di stagione ed agnolotti della tradizione locale, e poi ancora insaccati, torte di nocciole e frutti raccolti in paese. La Fiera di Murisengo, che fonda le sue radici nel Xvi secolo, continua ad essere espressione di vita, usi e costumi di una tradizione contadina semplice ed autentica dove la tradizione stessa, continua ad essere una sincera consuetudine. Un centinaio di espositori di prodotti di eccellenza enogastronomica ed artigianale allestiranno l’antico borgo. Saranno presenti i presidi Slow Food (gallina bionda piemontese e coniglio grigio di Carmagnola, ecc) , i vini doc del territorio (Barbera del Monferrato e d’Asti, Grignolino e Fresia tra gli altri), i maestri dei mestieri d’esperienza a marchio regionale Eccellenza Artigiana Piemontese, l’enoteca Onav di Asti con le migliori produzioni regionali già meritevoli di riconoscimento al concorso nazionale Douja d’Or di Asti e Marengo di Alessandria, i prodotti della terra a marchio Coldiretti, del carni Coalvi e le produzioni nonché specialità murisenghesi tra cui mieli, torte di mele e di nocciole, salumi, tartufi dolci, olio extravergine d’oliva, ortofrutticoli e molto altro. Anche quest’anno Murisengo accoglierà Vip e ospiti di rilievo nazionale. Www.fieradeltartufo.com  
   
   
SORRISI PARMIGIANO E BASILICO: QUANDO LA PASTA SORPRENDE DOPO I NOIRS AL TARTUFO E I SORRISI AGLI ASPARAGI, ZINI PRESENTA AL SIAL DI PARIGI UN NUOVO MODELLO DI COLLEZIONE MILANO  
 
Dopo essersi tinta di nero nei Noirs al Tartufo, la pasta Zini si presenta sulle passerelle del Sial di Parigi in una veste inedita, degna di una location così prestigiosa per la moda internazionale. Nei Sorrisi Parmigiano e Basilico, la nuova creazione “haute couture” di Zini per Collezione Milano, appare per la prima volta puntellata di verde, grazie a piccoli frammenti di basilico fresco inseriti direttamente nell’impasto. Una nuova veste, ispirata allo shantung, tipica seta grezza dall’aspetto irregolare, caratterizzata da una ricercata alternanza di riflessi lucidi e opachi. Non a caso, la pasta Zini nei Sorrisi Parmigiano e Basilico appare più ruvida, beneficiando del piacevole gioco di colori tra il verde del basilico e il classico giallo brillante della pasta all’uovo. Tutto ciò, reso ancora più evidente dalle ampie dimensioni del formato, composto da due mezzelune di pasta sovrapposte. Un aspetto molto caratteristico, come il gusto, che riesce a coniugare la sorpresa e la ricercatezza delle note aromatiche del basilico, con il sapore più tradizionale del Parmigiano. Ottimi conditi con un goccio di olio extra vergine di oliva, i Sorrisi Parmigiano e Basilico sono pronti in 2 minuti, come tutte le altre proposte di Collezione Milano. La nuova creazione si associa ad altre due novità, già presentate nel corso del 2010: da un lato, i Noirs al Tartufo, ravioli di pasta nera con un ottimo ripieno a base di tartufo, dall’altro i Sorrisi agli Asparagi, caratterizzati da un delicato ripieno arricchito con vere e proprie scaglie di asparagi. Accanto alle novità, Collezione Milano offre un’ampia gamma di pasta ripiena di alta qualità, che comprende ricette a base di funghi, crostacei, verdure mediterranee come i carciofi, le melanzane e i peperoni e formaggi tipici italiani. Ma le novità non si esauriscono con Collezione Milano: da segnalare tra le nuove proposte a marchio Zini le Rotelle Ricotta e Spinaci, un formato di pasta ripiena da forno ideale al gratin, con besciamelle e un’abbondante spolverata di parmigiano. Nelle Rotelle Zini, una stretta striscia di pasta arrotolata su se stessa racchiude un classico ripieno di ricotta e spinaci, vero e proprio “must” della cucina italiana. Si tratta di un formato di pasta da forno molto particolare, perché consente al ripieno di entrare direttamente in contatto con i condimenti, assorbendoli al meglio per un risultato più omogeneo e uniforme. E, a proposito di condimenti, è stata recentemente ampliata anche la gamma di sughi surgelati in scaglie Su-gò, con 3 nuove proposte: Su-gò alla Mediterranea, con pezzetti di verdure grigliate, Ragù di Mare, con pesce e crostacei, e Crema ai Formaggi  
   
   
NOCCIOLATO FONDENTE XL PERNIGOTTI  
 
La famiglia Xl cresce ogni anno per regalare momenti extra golosi in extra formati Dopo il successo dell’anno scorso, la famiglia di prodotti Pernigotti Xl si arricchisce di una golosa referenza: il Nocciolato Fondente Xl, un prodotto dedicato esclusivamente ai veri intenditori del cioccolato extra fondente e agli amanti delle nocciole intere tostate. La confezione, sempre elegante e impattante, è un regalo ideale da fare o da farsi. La tavoletta da 1 kg di finissimo Cioccolato Extra Fondente con nocciole intere tostate soddisferà i piaceri dei golosi, che si lasceranno coccolare in “extra relax”. La tavoletta oversize, lungha circa 60 cm, è l’idea regalo più dolce per festeggiare il Natale all´insegna della bontà e dell’originalità. Infatti, con il brillante pack dorato e il fiocco rosso stampato su ogni confezione Xl, il prezioso Nocciolato Fontente Xl è pronto per essere messo sotto l’albero o per essere scartato, per regalare momenti di insaziabile golosità da condividere con gli amici. Tutti si stupiranno per il formato “extra dorato” e prezioso, chi riceverà Nocciolato Fondente Xl rimarrà piacevolmente meravigliato per il regalo originale ed elegante e, soprattutto, per il gusto avvolgente del cioccolato. Dopo il successo degli anni passati con il lancio del Cremino Orogianduia Extra-large o di Pepitas e Nocciolato, per gli amanti del Gianduia che si sposa con le nocciole, e di Amor e Rustego, per quelli del torrone, non poteva mancare l’ultima novità in campo di gusto: il Nocciolato Fondente Xl, il prezioso regalo che vorranno ricevere tutti. Prezzo al pubblico: 15€  
   
   
GLI ITALIANI PREFERISCONO L’HOME COOKING? IL SACCOCCIO BUITONI RIVOLUZIONA LA COTTURA AL FORNO!  
 
Il 72,7% degli italiani ha recentemente dichiarato di mangiare più spesso a casa. Il 75%, ama utilizzare il forno per cucinare. Buitoni, in perfetta tendenza, inventa un nuovo modo di cuocere al forno. Cucinare in casa, sperimentare e condividere ricette, profumi, racconti, con la famiglia o con gli amici, è da sempre un momento di creatività e di calore che permette di “staccare la spina”, rilassarsi, gratificarsi. Negli ultimi due anni, il rito del cucinare a casa è diventato addirittura una tendenza, una nuova fonte di stimoli, occasioni di convivialità e attenzioni verso i propri cari. Le scelte e lo stile di vita degli italiani sono mutati profondamente, portandoli a riscoprire il ruolo del cucinare i pasti come momento fondamentale nella vita quotidiana. Secondo una recente indagine svolta da Tomorrowswg*, il 72,7% degli italiani consuma più spesso i pasti in casa. Un cambiamento importante, che il 69% della popolazione vive in modo assolutamente positivo: cucinare è infatti un piacere e un divertimento per ben il 61,1% degli intervistati, ma soprattutto è un’occasione di incontro, un modo piacevole di stare insieme e di socializzare (è d’accordo il 73,3%). In questo contesto, la cucina al forno costituisce una parte importante del vissuto culinario: simbolo del “focolare domestico”, dispensatore di aromi inebrianti e sistema di cottura ideale per molti dei nostri piatti tradizionali, il forno è utilizzato frequentemente dal 75% degli italiani, che lo ritiene uno strumento pressoché indispensabile in cucina perché consente di preparare piatti sicuramente più gustosi, ma al contempo più sani rispetto ad altri metodi di cottura. E’ sempre maggiore, infatti, il bisogno di curare la propria alimentazione (per il 76,3% degli intervistati) e la tendenza ad acquistare cibi più sani per la propria dieta (per l’84,8%). E’ proprio inserendosi in questa tendenza di “home cooking” e di ricerca di piatti nutrizionalmente equilibrati, a limitato contenuto di grassi, che Buitoni ha creato Il Saccoccio, un rivoluzionario sistema di cottura al forno dedicato al pollo, un alimento consumato da 22 milioni di famiglie italiane** ricco di proteine, vitamine e sali minerali. Dalla cottura “al cartoccio”…a quella “al Saccoccio”! Il Saccoccio Buitoni permette di cucinare facilmente e con pochi gesti un pollo al forno perfetto, succoso, senza sporcare il forno né la teglia e senza aggiungere olio né altri condimenti. Il sistema di cottura Il Saccoccio combina un innovativo sacchetto, realizzato in un tecnologico film in “Pet”, resistente alle alte temperature, e da un mix di erbe e spezie, condimento ideale per insaporire il pollo. Basta inserire il pollo nel sacchetto, aggiungere le spezie, senza altri condimenti e infornare per circa un’ora, per ottenere un pollo gustoso, morbido, con tanto sugo, adatto a tutta la famiglia. Non è necessario controllare il pollo durante la cottura, né girarlo. Il Saccoccio permette di dedicarsi interamente alla famiglia o agli amici, senza preoccupazioni. Dice Enrico Braganti, chef di Casa Buitoni: “Il Saccoccio introduce una modalità di cottura innovativa di una semplicità estrema, che dà sempre garanzia di risultato. Il pollo non è mai asciutto, è succoso e gustoso. E’ una vera rivoluzione in cucina: non bisogna controllare il pollo durante la cottura, non si sporca niente. E’ veramente straordinario” Aggiunge Valentina Cecconi, esperta in alimentazione di Casa Buitoni: “La cottura al Saccoccio permette di cucinare il pollo senza aggiungere altri grassi. Il metodo di cottura così sano e il mix di erbe e spezie sapientemente dosato dagli Chef di Casa Buitoni permettono di ottenere un piatto saporito ed equilibrato. Questa miscela è infatti studiata per esaltare il sapore della carne aiutando a rendere il pollo perfetto senza altro sale aggiunto. Per ottenere un piatto completo, in linea con la dieta mediterranea, è possibile inoltre aggiungere al pollo una porzione di patate oppure del pane, oltre a un’insalata e un frutto.” Il Saccoccio Buitoni rappresenta una vera innovazione in cucina, una moderna tecnologia che, nel rispetto della tradizione culinaria italiana, asseconda ed enfatizza i più recenti trend alimentari e stili di vita degli italiani, venendo incontro alle esigenze di praticità, alimentazione equilibrata e facilità di preparazione che i consumatori richiedono. Numero verde consumatori: 800-227228  
   
   
AL MERANO WINEFESTIVAL IL VINO DAL VIGNETO PIÙ ALTO DEL MONDO  
 
Dal 5 all’8 novembre 2010 andrà in scena la 19ª edizione del Merano International Winefestival, l’evento dedicato all’eccellenza enologica italiana e internazionale. Quattro giorni di eventi, seminari, personaggi, presentazioni e degustazioni di etichette uniche, con la spettacolare novità dei vini ottenuti dal vigneto più alto del mondo. Fra le novità di quest’anno la possibilità di degustare alcuni vini straordinari, quelli ottenuti da vigneti situati in assoluto alla maggiore altitudine sul livello del mare, ben 3111 m. L’evento si aprirà Venerdì 5 al Pavillon des Fleurs con Bio&dynamica la tradizionale giornata dedicata alle produzioni biologiche e/o biodinamiche certificate. Seguirà, in serata, il Gala di apertura di questa 19ª edizione alla presenza dell’ospite d’eccezione, Philippe Casteja, Presidente del Conseil de Grand Cru Classés 1855. Da Sabato 6 A Lunedì 8 il Miwf accoglierà 336 produttori italiani e 126 stranieri, selezionati da apposite commissioni d’assaggio, che proporranno al pubblico le loro migliori etichette. Segnaliamo in particolare la presenza di ben 35 Château dell’Union des Grands Crus de Bordeaux (sabato 6 e domenica 7) e di selezionati produttori della Germania (sabato 6, in collaborazione con Gianluca Mazzella). Non mancherà la Gourmetarena, all’interno della quale la Regione Campania offrirà le eccellenze del territorio elaborate dai Jeunes Restaurateurs d’Europe nel corso di gustosi showcooking. Numerosi gli eventi collaterali che si susseguiranno in queste ricche giornate dedicate alla qualità e a mille altri piaceri tutti da scoprire e gustare: dalle prelibatezze gastronomiche di Culinaria, alle birre artigianali di Beerpassion, ai migliori distillati e liquori presenti ad Aquavitae&liquores, all’ospitalità di charme proposta dai Wineresort. Tutte le info su www.Meranowinefestival.com  
   
   
HONG KONG CELEBRA I CASTAGNI 2004 DI MICHELE SATTA  
 
Non è da tutti ricevere un consenso come quello che I Castagni 2004 di Michele Satta ha ottenuto in occasione del blind tasting svoltosi ad Hong Kong. Luogo della degustazione, il rinomato ristorante Angelini del Kowlooon Shangri-la Hotel, dove si esprime l’arte culinaria dello chef Vittorio Lucariello, qui i vini della tenuta bolgherese sono stati presentati al mondo del business tra cui i manager per l’Asia di Max Mara e di Polo Ralph Lauren. Un’occasione davvero unica quella offerta dalla degustazione alla cieca, che ha visto il confronto diretto tra le annate 2004 de I Castagni di Michele Satta e del rinomato Ornellaia. Alla degustazione, il Bolgheri Superiore Doc di Satta ha colpito i votanti per essere l’espressione particolare di un vigneto, I Castagni appunto, rivelando immediatamente il suo carattere “superiore”. Su 22 votanti ha ottenuto il plauso di 12 voti, superando Ornellaia, grazie al suo elegante blend composto da 70% Cabernet Sauvignon, 20% Syrah, 10% Teroldego, un vino che ha conquistato tutti come interpretazione originale di un grande territorio e di un viticoltore appassionato  
   
   
LA CASA SPUMANTISTICA DI CONEGLIANO TRA I PROTAGONISTI. CARPENE’: LE STRATEGIE PER IL 2011 PARTONO DAL FORUM SPUMANTI D’ITALIA  
 
Le ottime performance del Prosecco e della nuova denominazione sia in volumi che in valore preannunciano un nuovo anno all’insegna di futuri successi Presentato questa mattina a Roma presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Forum Spumanti d´Italia in programma dal 15 al 17 ottobre a Venezia nella suggestiva cornice del palazzo Cà Vendramin Calergi sede principale del Casinò di Venezia, dove si parlerà del mercato degli spumanti e del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - a meno di un anno dall´entrata in vigore del nuovo disciplinare - e di previsioni dei consumi per le prossime festività. A questo importante appuntamento non poteva mancare l’azienda spumantistica fra i leader in Italia, Carpenè Malvolti. “In un mercato degli spumanti che ad agosto 2010, secondo i dati Iri, registra un incremento generale dei volumi pari al 2,9 % e del valore pari al 3,3 % - commenta il Presidente della casa spumantistica di Conegliano Etile Carpené - il Carpenè Malvolti Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ha sostanzialmente mantenuto le posizioni. In corrispondenza con l’introduzione del nuovo disciplinare riguardante il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, a partire dal 1° aprile 2010, Carpenè Malvolti ha rinnovato interamente il design del suo Prosecco - prosegue il Presidente - sia per il canale Gdo che per il canale Horeca con una soluzione innovativa che va riscuotendo un certo successo tra i consumatori e i principali clienti da sempre estimatori dell’immagine e della qualità della nota marca di Conegliano“. Analizzando il mercato degli spumanti per segmenti, si nota che a subire una leggera flessione sia in valore che in volume è lo Charmat Dolce (rispettivamente -2,5% e -2,9%) mentre sono cresciuti sia lo Charmat Secco (+6,2% in valore e + 7% in volumi) che il Metodo Classico (rispettivamente +5,3% e 6,4%), e in fine il Prosecco, che registra la miglior performance in assoluto con + 7,9% nel valore e 8,8% nei volumi. Ottimi risultati dunque, soprattutto sui mercati esteri che tengono bene nonostante la crisi dei consumi, le tensioni valutarie e le spinte verso il basso dei prezzi in generale del Prosecco.“per il prossimo Natale – afferma il Direttore Generale di Carpenè Malvolti, Antonio Motteran - la campagna vendite si preannuncia molto combattuta sia in Italia che sui mercati esteri. Per l’Italia è difficile fare un pronostico, ma Carpenè Malvolti, grazie anche alla fortissima attività svolta dal Gruppo italiano Vini - nuovo Distributore del prodotto sul mercato nazionale - vive un clima di grande effervescenza e impegno per assicurare ai consumatori e ai clienti il meglio della produzione e del servizio. Le premesse per operare a livello di leadership ci sono tutte - continua Motteran - sia sul mercato italiano che in diversi mercati esteri e, grazie al positivo trend di crescita del mercato del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, per il 2011 è auspicabile una crescita sia nel fatturato che nel risultato d’esercizio nonostante le preoccupazioni per le forti turbolenze dei prezzi delle uve della vendemmia 2010. Per la Carpenè Malvolti , come per tutti gli operatori del settore Prosecco, i prossimi tre anni saranno molto impegnativi per sostenere i livelli di valore e qualità del migliore Prosecco ottenibile nel territorio, ma con l’ausilio di strutture professionali e dotate di managerialità di primo livello - conclude il Direttore Generale - potranno essere affrontati con più coraggio e fiducia“  
   
   
I ROSATI PUGLIESI VINCONO LA SCOMMESSA PARIGINA NERO DI TROIA, BOMBINO, PRIMITIVO E NEGROAMARO: GLI ESPERTI NON HANNO DUBBI SULLO SCENARIO FUTURO  
 
 La popolarità e il successo dei vini pugliesi all’estero non hanno lasciato indifferenti gli esperti di enologia e la stampa specializzata francesi, presso i quali il gusto e la tradizione italiana suscitano da sempre un ottimo riscontro. E’ una prospettiva di sicuro successo, quella emersa durante “Puglia in Rosè”, serata parigina organizzata dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, in collaborazione con l´Accademia Italiana della Vite e del Vino e l´Assoenologi Puglia-basilicata-calabria nella settimana del Salone Internazionale dell´Alimentazione (Sial 2010) in corso a Parigi. Un evento dedicato alla promozione dei vini rosati pugliesi Doc e Igt ed alla loro spiccata caratteristica di abbinarsi sia ai piatti tipici nostrani che a quelli della cucina internazionale. Ma non solo: un’occasione per mettere a confronto esperti italiani e francesi che hanno disegnato lo scenario futuro dei vini rosé nel mondo e le conseguenti potenzialità dei "rosati pugliesi". L’esame è stato superato: la qualità dell’enogastronomia pugliese è fortemente apprezzata, resta solo da fare propria la "mentalità" commerciale e la determinazione nella organizzazione della filiera dei "cugini" d’Oltralpe. Dal dibattito, infatti, sono emerse le similitudini tra l’enologia francese e quella italiana, quest’ultima spronata dagli esperti a fare propri gli strumenti di comunicazione e di marketing adottati dai produttori francesi, capaci di conquistare i mercati più importanti. Proprio in terra di Francia oltre ottanta rosati pugliesi, ottenuti da vitigni autoctoni Nero di Troia, Bombino, Primitivo e Negroamaro, hanno vinto un’importante scommessa: proporre il meglio della produzione pugliese in abbinamento ai piatti tipici a stampa specializzata e buyer europei, riuscendo ad ottenere un entusiasmante riscontro. Come pure entusiasmo ha registrato la presentazione della recente novità delle "bollicine rosè" pugliesi ottenute dalla vinificazione del Negroamaro e presentata proprio nella patria dello champagne. Con i suoi 5,9 milioni di ettolitri la Francia rappresenta il primo produttore mondiale di vini rosè davanti all’Italia (4,5 milioni) ed alla Spagna (3,8 milioni). E se il mercato francese e quello tedesco consumano una quantità di rosé maggiore rispetto alla loro produzione, Italia, Spagna e Stati Uniti “bevono” meno di quello che producono e dall’Europa del Nord la richiesta di rosato si fa sempre più insistente. L’aumento di volume e di valore dei vini rosé commercializzati in tutto il mondo è sicuramente imputabile anche al beneficio d’immagine che il prodotto ha tra i giovani e le consumatrici, che reputano il rosato quasi un “non vino”, più facilmente accessibile anche a livello di prezzo. “Un evento straordinario perché ha reso ancora più evidenti le potenzialità di cui è ricca la Puglia - ha commentato Federico Castellucci, direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino – regione all’avanguardia in questo settore. Quella dei vini rosati è una chance importante perché il futuro si tinge di rosa, anche nel vino. Dobbiamo avere la capacità di saper interpretare questo momento, per dare dignità e caratterizzare bene i vini rosati pugliesi”. “Quando si hanno grandi potenzialità bisogna essere ambiziosi – ha dichiarato l’assessore Dario Stefàno. Siamo venuti in Francia portando il vino rosato, uno dei tratti identitari più significativi della nostra produzione. Abbiamo conseguito grandi apprezzamenti, registrando la volontà di guardare alla Puglia come ad una regione che sta compiendo un percorso ambizioso ed importante. È un motivo di soddisfazione perché conferma la bontà di una strategia in atto, ma soprattutto perché riconosce il lavoro straordinario che i produttori pugliesi riescono ancora, tra mille difficoltà, ad interpretare. Dobbiamo essere capaci di portare sui mercati la grande identità della Puglia, facendolo in una logica di rete e di sistema. Stiamo crescendo e abbiamo messo in campo importanti strumenti di natura promozionale. Come pure, vogliamo guardare alla prospettiva di sinergie da realizzare con le altre regioni italiane produttrici di vino rosato, ma anche con gli stessi produttori francesi. Occorrerà essere audaci perché abbiamo una tradizione produttiva ed un bagaglio di conoscenze invidiabili, su cui iniziare a costruire il futuro”.  
   
   
KRUG COLLECTION: LA MASSIMA ESPRESSIONE DELLA LEGGENDARIA LONGEVITÀ DEGLI CHAMPAGNE KRUG, LE ULTIME BOTTIGLIE, RARISSIME, DI UN MILLESIMATO ECCEZIONALE.  
 
Sebbene ciascuno di essi sia un vino esclusivo che riflette la personalità caratteristica della sua annata e il particolare stadio di maturazione raggiunto, i Krug Collection hanno in comune una straordinaria combinazione di freschezza e pienezza, verve e maturità. Si ritiene che passato il suo “abituale” periodo di maturazione, lo champagne non migliori ma Krug è un’eccezione alla regola e i suoi Millesimati sono leggendari per la loro straordinaria longevità: se conservati nelle condizioni ideali proseguono, infatti, la loro maturazione per anni e anni, rivelando nuove, inedite sfaccettature della loro personalità. Il segreto di questa longevità risiede nella prima fermentazione che Krug esegue esclusivamente in piccole botti di quercia che favoriscono un’evoluzione lenta e prolungata del vino, garantendone maturità e freschezza. La selezione degli appezzamenti, a volte più piccoli di un giardino ma grandi per il loro carattere e l’accurata orchestrazione dell’assemblaggio, contribuiscono a loro volta a questa eccezionale capacità di conservazione. Dopo un periodo di quindici-vent’anni, i Krug Vintages iniziano una “seconda vita”che vede un’evoluzione dell’equilibrio, man mano che le singole note diventano più intense, fino ad essere pronti ad entrare nella famiglia dei Krug Collection. Krug Collection 1989 fa parte dell’unica trilogia che esiste nella storia della Maison: 1988, 1989 e 1990. L’annata 1989 è stata segnata da un clima mite e secco, che ha reso le viti relativamente precoci e ha dato una vendemmia di bella maturità, con vini pieni e generosi sin dalle prime degustazioni. Queste caratteristiche hanno spinto la Maison a presentare questo Millesimato prima del Krug Collection 1988. Oggi, dopo una maturazione in cantina di oltre vent’anni, Krug Collection 1989 si distingue per un naso complesso con profumi di sottobosco, pepe, frutta candita, scorza d’arancio e pan di spezie. Al palato, i sapori sono morbidi e generosi. Krug Collection 1989 è uno Champagne molto espressivo, in cui gli aromi si armonizzano magistralmente. Sempre brioso e vibrante, è una delle migliori dimostrazioni della capacità che ha Krug di sorprendere e rivelare l’autentica personalità di ogni singola annata. Le bottiglie di Krug Collection sono numerate per ordine decrescente man mano che si fanno più rare. Conservate in condizioni ideali, a temperatura costante, nelle cantine di Reims, sono garantite da Krug con un certificato di autenticità firmato da Olivier Krug, fornito su richiesta. Krug Collection, l’eccellenza sublimata dal tempo. Krug (www.Krug.com) Krug è sinonimo di eccellenza assoluta nel mondo dello Champagne e simbolo indiscusso di uno stile inconfondibile. Un nome che deve i natali alla famiglia Krug e, in particolare, al fondatore Johann-joseph Krug che nel 1843 con fine intuito e con innata predisposizione si dedicò alla ricerca dell’eccellenza, valorizzando l’individualità dei propri terreni per creare uno Champagne assolutamente unico, nuovo e indimenticabile. Le generazioni successive hanno seguito con passione il cammino tracciato dal fondatore avvicinandosi sempre più alla perfezione della qualità con alcuni fondamentali accorgimenti che sono il fondamento dello stile Krug: la selezione minuziosa delle uve, l’introduzione di una prima fermentazione delle stesse in piccole botti di legno rovere, la valorizzazione dell’arte dell’assemblaggio e un lungo invecchiamento in bottiglia. Sei generazioni dopo, Krug è ancora il nome di una famiglia vocata all’eccellenza, il nome di uno Champagne sublime ma, soprattutto, è una leggenda che vive oltre il tempo. La filosofia della Maison Krug è il risultato di una continuità di visione, di spirito, di passione che da oltre 150 anni si tramanda di generazione in generazione e trova completa espressione in ognuna delle sei Cuvée de Prestige della sua gamma: Krug Grande Cuvée, il sigillo dello stile eterno e inimitabile della Maison; Krug Rosé, sensuale, intenso e sempre estremamente raffinato; Krug Vintage, interpretazione perfetta e inappellabile del carattere di un’annata eccezionale; Krug Collection, massima espressione della leggendaria longevità degli Champagne Krug. E ancora, due eccellenti eccezioni alla regola dell’assemblaggio, frutto non solo di un’unica annata ma anche di un unico vitigno: Krug Clos du Mesnil e Krug Clos d’Ambonnay, Champagne semplicemente unici nella loro perfezione. La Maison Krug appartiene al Gruppo Lvmh (Moët Hennessy-louis Vuitton). Moët Hennessy fa parte di The European Forum for Responsible Drinking (Efrd), l´associazione dei principali produttori europei di alcolici, che sostiene iniziative mirate alla promozione di un consumo responsabile di alcool