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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Aprile 2015
UE, ABOLIZIONE DELLE QUOTE LATTE: "COSTRUIRE UN SETTORE LATTIERO PIÙ SOLIDO"  
 
L´obiettivo dell´abolizione delle quote latte è di dare maggiore flessibilità per rispondere alla crescente domanda, soprattutto nel mercato mondiale. L´era delle quote latte in Ue si è conclusa il 1° aprile. Introdotte nel 1984, un periodo in cui la produzione di latte dell´Ue superava di gran lunga la domanda, il loro obiettivo iniziale era quello di porre fine alla cosiddetta Europa dei "laghi di latte e montagne di burro". Da oggi in poi sarà il mercato a determinare la quantità di latte prodotta nell´Ue. E si spera che l´assenza di quote consentirà ai produttori di latte europei di rifornire i mercati in rapida crescita in Asia e in Africa. Il 1° aprile si apre un nuovo capitolo per il settore lattiero-caseario in Europa. L´obiettivo dell´abolizione delle quote latte è di dare ai produttori di latte dell´Ue maggiore flessibilità per rispondere alla crescente domanda, soprattutto nel mercato mondiale. Anche con le quote, le esportazioni di latte europeo sono aumentate per un valore del 95% negli ultimi cinque anni. Le esportazioni di prodotti lattiero-caseari verso la Corea sono più che raddoppiate tra il 2010 e il 2014. Il presidente della commissione per l´Agricoltura del Parlamento Czesław Siekierski (Ppe, Polonia) ha osservato che "le quote latte non hanno salvaguardato il mercato dalle notevoli fluttuazioni dei prezzi, dei redditi e della produzione". Clicca qui per altre notizie dal Parlamento europeo. "L´embargo russo ha costretto la ricerca di nuovi mercati di esportazione che saranno utili dopo l´abolizione delle quote latte" ha ricordato Siekierski. Il latte è prodotto da circa 650.000 aziende agricole dell´Ue e le aziende di trasformazione del latte impiegano 300.000 persone. Il deputato inglese James Nicholson (Ecr) vede l´abolizione delle quote latte, come la fine di un´era per il settore lattiero-caseario e come "un´opportunità per costruire un settore lattiero-caseario più fiducioso e solido per il futuro". In questo senso l´Ue dovrebbe assumere un ruolo globale per affrontare il problema della volatilità dei prezzi: "Non dobbiamo aspettare con il fiato sospeso l´esito delle aste delle materie prime negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda".  
   
   
30 GIORNI A EXPO: IL PIÙ GRANDE RISTORANTE DEL MONDO  
 
Milano - "Expo è il più grande ristorante del mondo".Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala intervenendo al convegno "30 giorni a Expo 2015" organizzato dal quotidiano il Giorno a Palazzo Lombardia ed al quale hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni insieme all´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava. Partecipanti - Si sono alternati al tavolo relatori il direttore del quotidiano Giancarlo Mazzuca, Alberto Mina, direttore Relazioni esterne e istituzionali Padiglione Italia Expo 2015 e Efrem Tassinato, Giunta nazionale Unaga-unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili, Gruppo ufficiale di specializzazione della Federazione nazionale della Stampa italiana. ´Nutrire Pianeta, Energia Per La Vita´ Tema Vincente - E´ "Uno dei fattori di successo dell´Esposizione Internazionale - ha precisato Sala - è il tema ´Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita´ : mentre per l´Expo di Shanghai nel 2010 fu scelto argomento generico, ´Better city, better life´ e per quello di Dubai nel 2020 ´Connecting Minds, Creating the Future´. L´expo che aprirà il primo maggio in Italia mettere a confronto l´Italia, un paese che ha tanto cibo e sa mangiare bene, e un mondo in cui ci sono 800 milioni di persone che hanno fame e non hanno di che nutrirsi". Impegno Istituzioni E Ruolo Guida Regione - "Altro fattore di successo - ha ricordato Sala - è l´impegno di tutte le istituzioni, sin da quel giorno di sette anni fa a Parigi, quando il Bureau International des Expositions assegno l´Expo 2015 a Milano. La giunta regionale della Lombardia ha sempre dedicato grande attenzione a questo impegno internazionale e va riconosciuto al presidente Maroni di aver provveduto da subito alla soluzione del problema della governance di Expo, stabilendo un cronoprogramma preciso che ci ha portato sino a qui, a un mese dall´Esposizione". Oltre 8 Milioni Di Biglietti Venduti - L´assessore ha poi citato altri elementi che fanno di Expo 2015 un successo: la vendita dei biglietti, sopra quota 8 milioni, 5 dei quali all´estero, l´attrazione di turisti che verranno in Italia e ai quali la Lombardia è pronta a mostrare le straordinarie bellezze di cui è ricca, l´attenzione che il mondo sta rivolgendo all´evento che si aprirà il primo maggio come testimoniano i riscontri avuti durante le tappe del World Expo Tour promosso da Regione Lombardia per far conoscere i contenuti di Expo nelle principali capitali internazionali. 10 Milioni Per I Territori - "Regione Lombardia - ha poi affermato Sala - è stata l´unica a destinare risorse ai territori con un apposito bando da 10 milioni di euro, che sarà rifinanziato a breve, per valorizzare le nostre eccellenze con il coinvolgimento degli Assessorati all´Agricoltura, alla Cultura e al Turismo". Ecosistema E015 - "Tra le eredità che Expo ci lascerà, oltre allo sviluppo di relazioni commerciali business to business durante i sei mesi dell´Esposizione - ha concluso Sala - anche l´ecosistema E015:elaborato da specialisti informatici italiani in base a una piattaforma già esistente, ´Infoblu Traffic´, consente attraverso sensori disposte sulle principali strade e autostrade di sapere se e quanto traffico è presente sui percorsi. Noi vogliamo svilupparlo ulteriormente inserendo i musei della Lombardia, con i tempi di attesa necessari per visitarli, orari di apertura e costo dei biglietti. Regione Lombardia è pronta ad acquisire E015 per estenderla a Sanità e Sicurezza".  
   
   
30 GIORNI A EXPO, PROTOCOLLO TRA REGIONE, PADIGLIONE ITALIA E UNAGA  
 
Milano - "Offrire un´informazione corretta, circostanziata e verificata per contribuire alla lotta alla contraffazione alimentare", schierandosi "A favore di un´educazione alimentare che tenga conto di tutti gli aspetti afferenti al cibo (economici, fisiologici, nutrizionali, sociali, antropologici, geografici) e spinga verso la consapevolezza di una alimentazione sana, proponendo modelli di vita all´insegna della sostenibilità energetica e indicando modalità per evitare lo spreco di cibo e di risorse". Firma Protocollo - E´ l´impegno assunto dai giornalisti agroambiente & food di Unaga (Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili, Gruppo ufficiale di specializzazione della Fnsi, Federazione Nazionale della Stampa Italiana) nel protocollo d´intesa siglato a Palazzo Lombardia dagli assessori regionali all´Agricoltura Gianni Fava e alla Casa, Housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala insieme a Padiglione Italia Expo 2015, rappresentato da Alberto Mina, direttore Relazioni esterne e istituzionali e Unaga, presente con Efrem Tassinato componente della Giunta nazionale. Informazione Corretta E Lotta A Contraffazione - Il documento sottoscritto, nelle premesse, ribadisce che "La stampa specializzata ha il compito di fare informazione in modo corretto e di impegnarsi a denunciare le distorsioni che minacciano il sistema come le alterazioni alimentari, le contraffazioni, le truffe, con particolare riferimento a quanto accade con il cosiddetto Italian Sounding", un fenomeno che come è stato spesso ricordato dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha un fatturato annuo di circa 60 miliardi di euro a fronte di un export del settore agroalimentare italiano di 30 miliardi. Coinvolgimento Organismi Categoria - Regione Lombardia, Padiglione Italia Expo 2015 e Unaga, anche attraverso le sue articolazioni territoriali - come l´associazione interregionale Arga Lombardia Liguria - coinvolgeranno anche organismi rappresentativi di categoria dei giornalisti nazionali (Ordine, Fnsi- Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Associazioni stampa di settore e specializzata) e internazionali (Ifaj - International Federation of Agricultural Journalists e Enaj - European Network of Agricultural Journalists) in modo da alimentare un flusso continuo di comunicazione sulle tematiche di Expo, sia durante l´Esposizione sia ´oltre Expo´. A Giugno Stati Generali Stampa Agroalimentare - Nei prossimi giorni si lancerà sui siti dei soggetti interessati la campagna per la sensibilizzazione della stampa internazionale su individuazione di temi e loro declinazioni da inserire nel "Memorandum of understanding" che sarà presentato in giugno a Expo in occasione della convocazione degli Stati Generali dell´Informazione agroalimentare internazionale.  
   
   
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE  
 
Avvia La Realizzazione Di Una Rete Integrata Per La Prevenzione E La Cura. Le Marche adottano linee di indirizzo comuni sul territorio regionale per prevenire e curare i disturbi del comportamento alimentare (Dca). La rete dei servizi verrà implementata con un nuovo ambulatorio specialistico di riferimento per l’Area vasta 3 di Macerata: affiancherà quelli pubblici già operativi nelle Aree vaste di Pesaro, Ancona e Fermo che verranno ulteriormente rafforzati. Inoltre, nel prossimi triennio, saranno programmati corsi di formazione sui Dca per i professionisti coinvolti. È quanto prevede una deliberazione della Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani. “L’obiettivo è quello di implementare la rete dei Dca oggi esistente – sottolinea Mezzolani – Le attività dell’Asur saranno integrate con quelle delle Aziende ospedaliere, in funzione del fabbisogno reale e prevedendo, sul territorio regionale, la presenza di tutti i livelli assistenziali. La prevenzione e la cura dei disturbi alimentari richiedono un’azione complessiva di indirizzo regionale per superare l’attuale frammentazione degli interventi di contrasto. Intendiamo ora fornire un chiaro e articolato riferimento per sviluppare servizi qualificati e coordinati professionalmente, con una migliore integrazione tra le opportunità offerte dal pubblico e dal privato accreditato”. Le linee di indirizzo sono state prodotte e condivise da un gruppo di lavoro multidisciplinare istituito presso l’Azienda sanitaria regionale che comprende anche le associazioni di genitori e pazienti. Con il recepimento del Piano nazionale per la salute mentale del 2014, le Marche riconoscono, tra gli obiettivi prioritari, il miglioramento dei disturbi del comportamento alimentare. Indicano una serie di percorsi integrati per la presa in carico e la gestione dei Dca, in collaborazione con le strutture ospedaliere. Le linee guida emanate disciplinano l’assistenza (cure primarie, ambulatoriali specialistiche, riabilitazione residenziale e semiresidenziale, ricoveri ordinari), la continuità delle cure, la prevenzione, il ruolo delle associazioni dei familiari e dei pazienti, la formazione e la ricerca. Scheda. I disturbi del comportamento alimentare rappresentano uno dei problemi di salute più comuni nei giovani, soprattutto nelle ragazze, dei Paesi occidentali, compresa l’Italia. Raggruppano una serie di patologie che riguardano l’anoressia nervosa (An), la bulimia nervosa (Bn), disturbi da alimentazione incontrollata (Bed) e non altrimenti specificati (Ednos). Tra i Dca non rientra l’obesità che la Regione tratterà con un specifico percorso clinico e assistenziale in via di implementazione. Il problema sociosanitario dei Dca è particolarmente complesso, richiedendo l’integrazione di varie competenze professionali (psichiatri, psicologi, nutrizionisti, medici di medicina generali, pediatri, internisti, endocrinologi, neuropsichiatri infantili). Negli ultimi anni ha registrato un notevole incremento, suscitando un forte allarme sociale anche a seguito dell’abbassamento dell’età di esordio dei Dca che iniziano a diffondersi, in maniera consistente, anche nella popolazione infantile. Nelle Marche si stima la presenza di circa 40 mila donne adulte con Dca, con circa 60 nuovi casi di anoressia nervosa e 80 di bulimia nervosa all’anno. Attualmente (marzo 2015) risultano presi in carico, con esenzione, 479 pazienti, di cui il 95% di sesso femminile. Il 14% risulta minorenne. Nel 2013 i marchigiani ricoverati presso le strutture ospedaliere regionali sono stati 117, quelli fuori regione 46. Il 44% dei ricoveri in regione ha riguardato i minorenni, il 50% dei fuori regione i maggiorenni. Gli ospedali marchigiani interessati risultano il Salesi di Ancona, gli Ospedali riuniti di Ancona, Fermo e Fano. I marchigiani che si rivolgono fuori regione scelgono, principalmente, ospedali dell’Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: MODALITA´ PER ULTILIZZO RISORSE UE  
 
Pescara - La Giunta Regionale ha approvato nella seduta del 31 marzo, su proposta dell´assessore alle Politiche Agricole, Dino Pepe, la delibera che dispone l´ottimizzazione dell´utilizzo delle risorse programmate nel Psr 2007/2013. Dopo il positivo risultato del 2014, in cui la Regione Abruzzo è riuscita ad evitare il disimpegno delle risorse europee per l´agricoltura, la "scelta di disporre il provvedimento approvato ieri in Giunta è stata dettata dalla necessità di confermare il traguardo anche nell´anno 2015 utilizzando la totalità delle risorse disponibili". La delibera, interessa l´asse I del Psr, "Competitività", quale asse potenzialmente più performante e destinato al sostegno delle imprese agricole. L´assessore Pepe ha sottolineato che "Il Dipartimento dello Politiche Agricole sta attivando le procedure necessarie per scorrere integralmente la graduatoria della Misura 123 "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali" che permetterà di finanziare altre 30 aziende. Inoltre - ha proseguito Pepe - verranno utilizzate le risorse residuali dal predetto scorrimento e quelle che confluiscono in esso dalla più ampia rimodulazione del Programma, per il finanziamento di ulteriori domande di contributo già valutate come ammissibili per la Misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole". Nella scelta delle domande da finanziare verranno applicati i seguenti criteri: capacità realizzativa dell´impresa: sono selezionabili i progetti che alla data di adozione del presente provvedimento abbiano realizzato una spesa non inferiore al 70 per cento di quella ammessa, fermo restando il conseguimento della finalità originariamente sottesa alla domanda di finanziamento; qualità progettuale: sono selezionabili i progetti che abbiano conseguito, ai fini della graduatoria, punteggi superiori al 50 per cento della valutazione massima prevista dal Bando. L´assessore Dino Pepe ha espresso la sua soddisfazione sottolineando che "la scelta di ottimizzare le risorse con questa modalità, totalmente condivisa con le organizzazioni professionali agricole, imprimerà nuovo slancio alle imprese interessate dagli scorrimenti, considerata l´imminente scadenza del Psr 2007/2013 fissata per il 31/12/2015".  
   
   
EXPO, AGRICOLTURA SOCIALE ESEMPIO DEL "BUON VIVERE" DELLA TOSCANA  
 
Firenze -"Agricoltura sociale e ristorazione: il buon vivere toscano": questo il tema dell´iniziativa che si è tenuta oggi a Campi Bisenzio (Villa Montalvo), promossa dalla Regione Toscana, ed inserita nel calendario de La Toscana verso Expo 2015. Una giornata di lavoro che ha permesso di fare il punto sul progetto di agricoltura sociale lanciato dalla Regione Toscana con un bando del 2012 attraverso il quale sono stati messi a disposizione 2 milioni di euro del bilancio regionale per favorire l´inserimento lavorativo in agricoltura di persone con disabilità, in gran parte di tipo psichico (autismo e altri disturbi del comportamento). Grazie al progetto della Regione Toscana 362 persone, in gran parte di età compresa fra i 18 e i 40 anni, ma ci sono anche giovani under 18 e persone più mature, over 40, hanno potuto avere un lavoro e un reddito. Per molti di loro è stata la prima volta. Sono una cinquantina le aziende agricole, dislocate su tutto il territorio regionale, che li hanno accolti. In gran parte si tratta di cooperative di tipo B, in altri casi di enti e associazioni. Oggi l´incontro di villa Montalvo ha permesso non solo di fare il punto del progetto, che per ora è stato finanziato con fondi regionali, ma anche di effettuare una disamina sulle possibilità future di un eventuale finanziamento con fondi Europei del prossimo Programma di Sviluppo Rurale. E´ stato anche possibile, grazie agli stand allestiti dai partecipanti al progetto, "toccare con mano" e assaggiare i prodotti agroalimentari che sono il frutto di questo lavoro, non solo in termini di produzione agricola, ma anche sul fronte della ristorazione. Sono state anche illustrate nel dettaglio alcune delle esperienze che partecipano al progetto. L´iniziativa è stata inserita nel calendario degli eventi in preparazione di Expo come esempio dell´impegno civile della Toscana e di inserimento sociale delle persone con disabilità. Per approfondimenti sul progetto di agricoltura sociale della Regione visitare il blog dedicato al seguente link: http://www.Regione.toscana.it/web/blog-agricoltura/agricoltura-sociale    
   
   
MATERA: OLI D’OLIVA, INCONTRO DIPARTIMENTO AGRICOLTURA-PRODUTTORI  
 
Certificazione e marchi di qualità degli oli extravergini e gestione manageriale per il potenziamento della fase commerciale. Sono alcune delle tematiche discusse ieri sera a Matera nel corso di un incontro, organizzato dal Dipartimento Politiche regionale agricole e forestali in collaborazione con Slow Food e la Libreria dell’Arco, nel quale è stato presentato il volume illustrato Atlante degli oli italiani del noto giornalista enogastronomico Luigi Caricato. Insieme all’autore sono intervenuti Giovanni Oliva, dirigente generale del Dipartimento politiche agricole, Stefania D’alessandro e Giovanni Lacertosa del panel di assaggio oli d’oliva della Regione Basilicata, Francesco Linzalone, fiduciario della Condotta slow food di Matera. Inoltre, erano presenti numerosi produttori olivicoli e frantoiani lucani tra cui i vincitori del Premio Olivarum 2014, Gerardo Giuratrabocchetti delle Cantine del Notaio di Rionero in Vulture e Angelo Valluzzi dell’Azienda La Majatica di San Mauro Forte, entrambi entrati a far parte della guida. Nel suo intervento Giovanni Oliva ha evidenziato come Luigi Caricato, organizzatore di Olio Officina Food Festival di Milano, al quale ha di recente preso parte anche la Basilicata, è una tra le massime autorità in materia, infatti ha scritto oltre trenta tra libri e guide sugli oli d’oliva. A questo proposito l’incontro è stato organizzato proprio per fornire suggerimenti ai produttori su come affrontare i mercati e promuovere al meglio le produzioni olearie lucane. Oliva ha quindi posto l’accento sull’eccessiva frammentazione delle aziende lucane e sulla conseguente esigenza di aggregazione per presentarsi uniti sui mercati oltre che sulla necessità di munirsi di figure manageriali per studiare adeguate strategie di marketing, oggi indispensabile per commercializzare le produzioni. Il dirigente ha quindi tracciato quelle che saranno le prossime iniziative che il Dipartimento regionale sta organizzando per valorizzare il territorio e le produzioni olivicole tra cui alcune riguardano Milano Expo 2015 dove saranno in esposizione dall’8 al 23 maggio oli e vini lucani e la nuova edizione di Olivarum che quest’anno sarà un evento di interesse nazionale in collaborazione con il circuito delle Città dell’Olio e con la Camera di Commercio di Matera, alla quale saranno presenti tutti i sindaci italiani delle realtà aderenti all’Associazione nazionale. L’evento interesserà non solo la Città dei Sassi ma vari percorsi rurali e naturalistici del territorio regionale. Presentando il suo testo, Luigi Caricato, ha sottolineato come il Premio Olivarum debba essere preso d’esempio da tutte le Regioni in quanto momento di valorizzazione integrata dei prodotti con il territorio, ha quindi sottolineato come la qualità e l’origine siano le armi a disposizione dell´olio extravergine italiano per riuscire a differenziarsi dal prodotto anonimo e omologato che domina i mercati.  
   
   
PSR 2014-2020: VIA A UN PRIMO BANDO PER NON PERDERE I FONDI EUROPEI  
 
Trento - In attesa dell´approvazione definitiva da parte della Commissione Europea della proposta di nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, la Giunta provinciale ha provveduto  ad approvare una delibera, firmata dall´assessore all´agricoltura, che "anticipa" un primo bando sulla nuova programmazione relativamente alle Misure 10 (pagamenti agro-climatico-ambientali), 11 (Agricoltura biologica) e 13 (indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali e specifici). La delibera, se pur preveda il congelamento dell´efficacia di dette Misure e del relativo procedimento fino alla definizione del nuovo Psr e condizioni l´ammissibilità delle domande presentate dagli agricoltori alla compatibilità con le misure risultanti dall´approvazione definitiva dello stesso, trova giustificazione nel fatto che, diversamente, gli agricoltori trentini rischierebbero di perdere, per l´annata in corso, i relativi premi stante l´obbligo di presentare le domande di aiuto entro il 15 maggio di ogni anno. I fondi relativi alle tre Misure rappresentano complessivamente oltre un terzo dell´intero budget del Psr trentino (301.482.000 euro), con questa ripartizione delle risorse: 48 milioni di euro per la Misura 10, che comprende gli aiuti per lo sfalcio dei prati, il premio per l´alpeggio del bestiame, gli interventi a sostegno delle razze in via di estinzione (Rendena e Grigia per i bovini, pecora fiemmese, capra pezzata mochena, e premio per il mais da polenta varietà Spin e Storo); 2,7 milioni di euro per l´agricoltura biologica, 77 milioni di euro per l´indennità compensativa  
   
   
EXPO, LA "BANCA DELLA TERRA" CON VISITA SUL CAMPO E LE OPPORTUNITÀ SPIEGATE AI GIOVANI  
 
Firenze - La "Banca della terra" e le nuove opportunità per i giovani agricoltori della Toscana. Questo il prossimo appuntamento del calendario della Toscana verso l´Expo 2015, ricompreso nel "buon vivere toscano", che è inserito anche nel progetto Giovanisì. L´appuntamento è per il 9 aprile a Sarteano (Si). In pratica la giornata sarà una "Story visit" dedicata a chi vuole iniziare un´attività agricola e intende approfondire le sue conoscenze sulla "Banca della terra", ma anche sulle possibilità offerte dal programma Giovansì e dai fondi comunitari. La giornata inizierà alle 9,30 con la visita a due poderi: "Poderuccio" e "Palazzone" situati fra Sarteano e Chianciano Terme e recentemente dati in concessione a giovani agricoltori attraverso la "Banca della Terra". Seguirà la parte di approfondimento, che si terrà al Teatro degli Arrischianti (dalle 11,15) con alcune testimonianze di giovani agricoltori, l´illustrazione della Banca della Terra, i fondi comunitari per i giovani imprenditori agricoli, la parte di Giovanisì, ovvero i tirocini in agricoltura e le altre opportunità del progetto regionale. Ai lavori parteciperà l´assessore all´agricoltura e foreste Gianni Salvadori.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: SISTEMA COOPERATIVO MANTOVANO SI AGGREGHI PER AIUTI DA REGIONE  
 
Portiolo/mn - "Se il sistema della cooperazione mantovana dovesse aggregarsi per la vendita sul mercato o per progetti di internazionalizzazione, la Lombardia è pronta a sostenerlo, anche attraverso il Psr". L´ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, visitando la Cooperativa zootecnica di Portiolo, l´unica in Lombardia che gestisce in forma mutualistica i terreni (193 ettari, 15 soci), la stalla (1.000 capi per la produzione di latte e di carne) e il caseificio, dove produce oltre 6.100 forme di Parmigiano-reggiano. Un esempio, ha definito Fava, "di approccio cooperativistico anche nella conduzione dei terreni e della mandria, sulla scorta di quanto avvenuto nei primi anni Settanta; la Cooperativa zootecnica di Portiolo ha saputo crescere e portare avanti un sistema di fatto a ciclo chiuso, dalla nascita del vitello alla produzione di formaggio che in chiave di certificazione di provenienza potrebbe in futuro avere vantaggi sul mercato". Questo significa, ha riconosciuto l´assessore, che "la zootecnia padana, nelle sue diverse declinazioni, rimane unica come modello di allevamento e di filiera in Europa, anche se in questa fase prodotti tipici come il Parmigiano-reggiano Dop scontano difficoltà nel trovare adeguata remunerazione". La Cooperativa zootecnica di Portiolo è stata colpita dal sisma nel 2012 e ha avviato le pratiche per il riconoscimento dei danni riportati ad alcune strutture. "Quando sono arrivato io le pratiche erano incancrenite - ha spiegato Fava - ma alla fine nessun caseificio che produce Dop è rimasto fuori dalla finanziabilità. In questo frangente la situazione è più complicata, perché ci sono meno risorse di quello che servirebbe. E la responsabilità è da imputare allo Stato e alle ripartizioni adottate, non certo alla Regione Lombardia, anche se qualcuno ha cercato di scaricare la colpa a Milano per difendere il governo centrale".