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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
ANTITRUST: LA COMMISSIONE UE INFLIGGE A PRODUTTORI E DISTRIBUTORI AMMENDE PER € 115 865 000 PER AVERE ORGANIZZATO CARTELLI NEL SETTORE DEGLI IMBALLAGGI ALIMENTARI DESTINATI ALLA VENDITA AL DETTAGLIO  
 
Bruxelles - La Commissione europea ha inflitto ammende per un totale di €115 865 000 a otto produttori e a due distributori di vassoi per imballaggi alimentari destinati alla vendita al dettaglio che hanno partecipato ad almeno uno di cinque cartelli distinti. Gli otto produttori sono Huhtamäki (Finlandia), Nespak e Vitembal (Francia), Silver Plastics (Germania), Coopbox, Magic Pack e Sirap-gema (Italia) e Linpac (Regno Unito). I due distributori sono Ovarpack (Portogallo) e Propack (Regno Unito). Violando le norme antitrust dell´Ue, le imprese in questione hanno fissato i prezzi dei vassoi di polistirene espanso e dei vassoi rigidi di polipropilene e si sono ripartite i relativi clienti. I vassoi di polistirene espanso e i vassoi rigidi di polipropilene sono utilizzati per l´imballaggio degli alimenti venduti nei negozi o nei supermercati per prodotti come formaggi, carni, pesci o dolci. Avendo rivelato alla Commissione l´esistenza dei cartelli, Linpac ha beneficiato dell´immunità totale ai sensi della comunicazione della Commissione sul trattamento favorevole del 2006. La Commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager ha dichiarato a questo proposito: "Milioni di consumatori che hanno comprato alimenti per sé e per le proprie famiglie sono stati potenzialmente danneggiati da questi cartelli. Le imprese coinvolte si sono spartite il mercato degli imballaggi alimentari al dettaglio e si sono accordate sui prezzi anziché competere sulla base dei rispettivi meriti. I cartelli, nell´ambito dei quali sono le imprese - e non il mercato - a determinare i prezzi, danneggiano tutta la nostra economia. I cartelli eliminano gli incentivi ad innovare e non possono essere tollerati.» L´indagine della Commissione ha rivelato l´esistenza di cinque cartelli distinti nel settore degli imballaggi alimentari destinati alla vendita al dettaglio, che hanno interessato gran parte dello Spazio economico europeo (See), vale a dire: il cartello relativo ai mercati dei vassoi di polistirene espanso e dei vassoi rigidi di polipropilene dell´Europa nord-occidentale ("Nwe"), che ha operato in Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia tra il giugno 2002 e l´ottobre 2007; il cartello relativo al mercato dei vassoi di polistirene espanso dell´Europa centrale e orientale ("Cee"), che ha operato in Repubblica ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia tra il novembre 2004 e il settembre 2007; il cartello relativo al mercato dei vassoi di polistirene espanso dell´Europa sud-occidentale ("Swe"), che ha operato in Portogallo e Spagna tra il marzo 2000 e il febbraio 2008; il cartello relativo al mercato francese dei vassoi di polistirene espanso, che ha operato tra il settembre 2004 e il novembre 2005 e il cartello relativo al mercato italiano dei vassoi di polistirene espanso, che ha operato tra il giugno 2002 e il dicembre 2007. Le società multate oggi dalla Commissione hanno partecipato ad almeno uno di questi cartelli. La seguente tabella indica nei dettagli la partecipazione e la durata della partecipazione di ciascuna impresa ai cinque cartelli:
Nwe Cee Swe Francia Italia
Linpac giugno 2002 — ottobre 2007 novembre 2004 — settembre 2007 marzo 2000 — febbraio 2008 settembre 2004 — novembre 2005 giugno 2002 — dicembre 2007
Vitembal giugno 2002 — marzo 2007 ottobre 2004 — luglio 2007 settembre 2004 — novembre 2005 luglio 2002 — dicembre 2007
Huhtamäki giugno 2002 — giugno 2006 dicembre 2000 — gennaio 2005 settembre 2004 — novembre 2005
Sirap-gema novembre 2004 — settembre 2007 settembre 2004 — novembre 2005 giugno 2002 — dicembre 2007
Coopbox novembre 2004 — settembre 2007 marzo 2000 — febbraio 2008 giugno 2002 — dicembre 2007
Nespak ottobre 2003 — settembre 2006
Magic Pack settembre 2004 — marzo 2006
Silver Plastics giugno 2002 — ottobre 2007 giugno 2005 — ottobre 2005
Ovarpack dicembre 2000 — gennaio 2005 e ottobre 2007 — febbraio 2008
Propack dicembre 2004 — settembre 2006
Come si evince dalla tabella, a partire dai primi anni 2000 e per periodi compresi tra poco più di un anno e quasi otto anni - con alcune differenze tra i cartelli - le dieci imprese hanno fissato i prezzi, si sono ripartite i clienti e i mercati, hanno manipolato aste e si sono scambiate informazioni commerciali sensibili. Ciascuno dei cartelli ha operato comunicando a livello bilaterale e multilaterale, di solito a margine di legittime riunioni di settore. Oltre agli incontri tra i rappresentanti delle imprese vi sono stati numerosi scambi di messaggi di posta elettronica e di telefonate. In alcuni di questi cartelli, i partecipanti si riferivano ai propri contatti illeciti usando i termini "club" o "mafia". Sanzioni amministrative pecuniarie Le ammende inflitte alle imprese per la partecipazione ai cartelli sono le seguenti:
Nwe Cee Swe Francia Italia Totale
Linpac 0 0 0 0 0 0
Vitembal 265 000 295 000 265 000 295 000 1 120 000
Huhtamäki 10 806 000 0 4 756 000 15 562 000
Sirap-gema 943 000 5 207 000 29 738 000 35 888 000
Coopbox 602 000 10 955 000 22 137 000 33 694 000
Nespak 4 996 000 4 996 000
Magic Pack 3 263 000 3 263 000
Silver Plastics 20 317 000 893 000 21 210 000
Ovarpack 67 000 67 000
Propack 65 000 65 000
115 865 000
Le ammende sono state fissate sulla base degli Orientamenti della Commissione per il calcolo delle ammende del 2006 (cfr. Comunicato stampa e Memo). Per stabilire l´importo delle ammende, la Commissione ha preso in considerazione, in particolare, le vendite dei prodotti interessati nel See, la gravità dell´infrazione e la portata geografica e la durata di quest´ultima. Le ammende sono state fissate ad un adeguato livello dissuasivo pur restando proporzionate all´infrazione. A titolo dellacomunicazione della Commissione sul trattamento favorevole del 2006sono state concesse le seguenti riduzioni:
Nwe Cee Swe Francia Italia
Linpac 100% 100% 100% 100% 100%
Vitembal 50% - 45% 50% 45%
Sirap-gema - 50% - 30% 30%
Coopbox - 30% 30% - 20%
Magic Pack - - - - 10%
Silver Plastics - - - 10% -
Ovarpack - - 20% - -
Linpac ha beneficiato dell´immunità totale dall´ammenda in quanto è stata la prima società a rivelare alla Commissione l´esistenza del cartello, evitando in tal modo un´ammenda di € 145 065 000. Altre imprese hanno beneficiato di riduzioni delle ammende per avere collaborato all´indagine nel quadro del programma di trattamento favorevole della Commissione. Relativamente a Magic Pack (per quanto riguarda la sua partecipazione al cartello in Italia) e Silver Plastics (per quanto riguarda la partecipazione al cartello in Francia), nel fissare l´importo delle ammende la Commissione ha tenuto conto della loro partecipazione ridotta ai cartelli. Mancanza di capacità contributiva Tre imprese hanno invocato la mancanza di capacità contributiva (punto 35 degli orientamenti sul calcolo delle ammende del 2006). La Commissione ha esaminato le richieste presentate alla luce dei rispettivi rendiconti finanziari degli ultimi anni, delle proiezioni per l´anno in corso e per gli anni futuri, dei parametri che misurano forza finanziaria, redditività, solvibilità e liquidità e delle relazioni con i partner finanziari esterni e con gli azionisti. Dopo avere esaminato tali dati, la Commissione ha concesso una riduzione dell´ammenda a due imprese ed ha respinto una terza richiesta.
 
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA, ITALIA-LATTE : ANNULLATA LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE CHE HA DICHIARATO ILLEGALE PROROGA E RATEIZZAZIONE DEL RIMBORSO DA PARTE DEI PRODUTTORI  
 
Con decisione 2003/530/Ce, il Consiglio Ue ha autorizzato l’Italia a sostituirsi ai produttori di latte nel pagamento degli importi dovuti all’Unione a titolo del prelievo supplementare sul latte e sui prodotti lattiero-caseari per il periodo dal 1995/1996 al 2001/2002. Esso l’ha parimenti autorizzata a consentire agli interessati di estinguere il loro debito nei confronti dell’Italia mediante pagamenti differiti effettuati su vari anni, peraltro senza interessi. Il Consiglio ha imposto: A) alle autorità italiane, di dichiarare l’importo corrispondente al prelievo supplementare dovuto dai produttori di latte al Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (Feaog) e di detrarre il debito nei confronti dell’Unione e i relativi interessi dalle spese finanziate dal Feaog. B) ai produttori di latte, di rimborsare interamente il loro debito nei confronti dell’Italia con rate annuali di uguale importo e in un periodo non superiore a quattordici anni, dal 1° gennaio 2004. Con decreto-legge n. 49/2003 e decreto ministeriale del 30 luglio 2003 l’Italia ha stabilito che l’importo del prelievo supplementare di cui si era fatta carico le sarebbe stato interamente rimborsato dai produttori, senza interessi, mediante rate annuali di pari importo per un periodo massimo di quattordici anni. Dopo avere modificato più volte tali disposizioni, per consentire agli interessati di richiedere la rateizzazione del loro debito su un periodo non superiore a trenta anni (legge . 10/2011), al fine di fare fronte alla grave crisi del settore lattiero-caseario, i termini per il pagamento degli importi con scadenza 31 dicembre 2010 sono stati differiti al 30 giugno 2011. Le autorità italiane hanno informato la Commissione europea che l’«equivalente sovvenzione» di tale misura era stato imputato all’aiuto de minimis (regolamento n. 1535/2007). Hanno indicato che hanno usufruito di tale misura 1 291 produttori di latte su 11 271 beneficiari del sistema di rateizzazione (vale a dire una proporzione pari all’11,45%). Inoltre, l’aiuto individuale ottenuto a tale titolo era compreso in una forcella da Eur 0,08 a Eur 694,19. Infine, esso è rimasto inferiore a Eur 100 per 1 187 dei 1 291 produttori, e inferiore a Eur 12 per 559 di essi. Con decisione 2013/665/Ue del 17 luglio 2013 (v. Ir della Commissione), la Commissione ha considerato che la proroga di pagamento e il sistema di rateizzazione costituiscono un aiuto di Stato nuovo, illegale e incompatibile con il mercato interno. Ha ordinato all’Italia di procedere al recupero delle somme concesse ai produttori di latte che avevano usufruito della proroga di pagamento, unitamente agli interessi. Con ricorso del 30 settembre 2013, l’Italia ha chiesto al Tribunale Ue di annullare integralmente la decisione; o, in subordine di annullarla nella parte in cui le ordina di recuperare gli aiuti individuali concessi Nella sua sentenza odierna il Tribunale considera che la Commissione ha riqualificato un regime di aiuti esistente come aiuto nuovo illegale senza rispettare le condizioni sostanziali enunciate dal regolamento n. 659/1999. Essa ha, di conseguenza, a torto ordinato che fossero recuperati presso i produttori di latte che avevano usufruito della proroga di pagamento non solo tale aiuto nuovo e illegale, ma anche gli aiuti individuali altrimenti concessi, ai sensi di detto regime di aiuti esistente. Allorché la Commissione rileva l’inosservanza di una decisione che ha dichiarato un aiuto compatibile con il mercato interno «a talune condizioni», essa può o far dichiarare direttamente tale violazione da parte della Corte o (se la violazione consiste nella concessione di un aiuto nuovo) o esaminarlo, rispettando i relativi requisiti procedurali e sostanziali. Per contro, la Commissione non è legittimata a ritenere che l’inosservanza di una condizione imposta al momento dell’approvazione di un regime di aiuti esistente comporti di per sé la «riqualificazione» di tale misura come aiuto nuovo, e ancor meno a considerare quest’ultimo illegale dall’inizio e a ordinarne il recupero come se si trattasse di un aiuto illegalmente concesso e non di un aiuto previamente autorizzato. Pertanto, il Tribunale annulla l’articolo 1, paragrafo 2, della decisione 2013/665/Ue (dichiarazione di incompatibilità) e gli articoli da 2 a 4 (obbligo di rimborso) nella parte in cui riguardano il regime di aiuti e gli aiuti individuali concessi ai produttori che hanno usufruito della proroga.  
   
   
EXPO 2015 NUTRIRE, POTENZIARE, CURARE MODELLI SANITARI EUROPEI A CONFRONTO TRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA, FARMACOLOGICA E ORGANIZZATIVA  
 
Giovedì 26 giugno, Motore Sanità, nella cornice di Milano Expo 2015, organizza un importante convegno di carattere internazionale dal titolo “Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa”. Teatro dell’evento, che si terrà il 25 2 26 giugno, è l’Auditorium Gaber e Sala Pirelli, Palazzo Pirelli, a Milano. Tre sono i punti al centro dei dibattiti e dei workshop dell’evento: - il governo dell’innovazione farmacologica - i percorsi reali e teorici di farmaco-economia - l’innovazione tecnologica e le sue ricadute in termini di salute, ben-essere e costi sulla cittadinanza. Apre i lavori, con la presentazione del sistema sanitario lombardo, l’Assessore alla Salute e Vice Presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani. Il taglio si allarga ad una visione più generale del sistema sanitario, con sezioni dedicate ai vecchi e nuovi rischi, alla valutazione dei farmaci non solo a silos farmaceutico, alla relazione tra sostenibilità, programmazione e costi standard, ai costi dell’assistenza sanitaria, con l’analisi del caso della Campania. La prospettiva si amplia ulteriormente verso una visione più globale, con l’individuazione di quali potrebbero essere le prospettive della Lombardia in Europa, alternandosi al tavolo dei relatori Raffaele Cattaneo, Presidente Consiglio Regionale Regione Lombardia Presidente Calre e Fabio Rizzi, Consigliere Regionale, Presidente Iii Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali Regione Lombardia. L’utilità degli scambi di dati ed informazioni circolanti fra i vari Paesi europei sarà uno dei temi trattati. I singoli Stati membri dell’Unione Europea hanno piena autonomia organizzativa dei propri servizi sanitari, ma a tale autonomia, corrisponde anche la libera circolazione delle persone e dei lavoratori sanciti dai trattati istitutivi dell’Unione Europea. Di conseguenza, in situazione di carenza numerica di personale sanitario, potrebbe accadere che un Paese emetta determinanti tese a tenersi i propri professionisti che ha formato ed istruito. Quest’ultimo è un aspetto oggetto di particolare attenzione e considerazione da parte della Commissione Europea che ha, a tale proposito, istituito una Joint Action for Eu Health Workforce, ai cui gruppi di lavoro partecipa il dott. Enrico Reginato, moderatore della sessione “I sistemi sanitari europei a confronto”. In tale spazio di confronto, verranno presentati i diversi sistemi sanitari europei di Portogallo, Francia, Olanda, Germania, Svezia, Croazia e Romania, grazie al contributo dei massimi rappresentanti delle istituzioni sanitarie nazionali ed esperti della materia: João de Deus, Presidente dell’Aemh, per il Portogallo - Serdar Dalkilic, Vice-presidente Fems, per la Francia - Therese Van’t Westende, Direttivo del Sindacato Olandese dei Medici dipendenti, per l’Olanda - Erich Theo Merholz, Direttivo del Sindacato Tedesco dei medici ospedalieri, per la Germania - Thomas Zilling, Vice-presidente Aemh, per la Svezia - Hrvoje Sobat, Presidente del comitato per la cooperazione internazionale dell’Ordine dei Medici della Croazia, per la Croazia - Vlad Tica, Vice-presidente Aemh Italia Domenico Iscaro, Presidente Nazionale Anaao , per la Romania. Nella sessione verrà inoltre discusso un ulteriore problema di cui soffre l’Italia: per esercitare la professione medica bisogna essere già specialisti, per diventare specialista si deve frequentare una scuola universitaria post- lauream. Ma, a fronte di diecimila laureati l´anno, solo cinquemila sono i posti disponibili nelle Scuole Universitarie di specializzazione, il che significa, che, se non ci si mette al riparo in qualche modo da tale anomalia, la metà dei laureati italiani in medicina non ha prospettive di lavoro nel nostro Paese. Il Segretario Generale Fems, Bojan Popovich, dedicherà inoltre un particolare approfondimento al tema delle Cure Transfrontaliere, di cui vi è sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini, ma che trova le organizzazioni sanitarie spesso impreparate. Chiude la prima giornata del convegno “Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa” la presentazione di un nuovo modello di programmazione sanitaria, che ha come obiettivo la riduzione della spesa sanitaria attraverso la profilazione dell’utente. Questi, in estrema sintesi, sono solo alcuni spunti dei numerosi spunti di riflessione della prima giornata del Convegno “Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa”.  
   
   
ALL´EXPO LA SETTIMANA DELL´EUREGIO  
 
Le caratteristiche peculiari dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino, i temi e i progetti che creano valore aggiunto per la comunità dell’area transfrontaliera: sono tra i temi che l’Euregio affronterà con la sua presenza dal 10 al 16 luglio a Expo Milano 2015 allo stand dell’Alto Adige, presenti i tre presidenti Arno Kompatscher, Ugo Rossi e Günther Platter. "Vogliamo cogliere l´opportunità offertaci dall´Expo, così vicina a casa nostra, per presentarci a livello nazionale e internazionale con i temi di punta che caratterizzano e garantiscono lo sviluppo duraturo e sostenibile dei tre territori alpini dal punto di vista economico, ecologico e sociale", dichiarano Kompatscher, Rossi e Platter, che è anche presidente del Gect. La Settimana dell´Euregio dal 10 al 16 luglio si propone di presentare all´Expo, con il supporto di testimonial, elementi che nei vari ambiti fungono da comuni denominatori per le Province di Bolzano e Trento e per il Land Tirolo. L´apertura ufficiale della Settimana dell´Euregio è in programma venerdì 10 luglio alle 12.30 allo stand dell´Alto Adige, con la partecipazione dei tre Presidenti. Ogni giorno è dedicato a un tema diverso nell´Euregio: Dolomites - challenge for the balance (11 luglio), food & innovation (12 luglio), films (13 luglio), green economy (14 luglio), alpine wellness & relax (15 luglio), sport grows (16 luglio). Al fine di conferire più spessore e autorevolezza ai temi euroregionali la Settimana dell´Euregio sarà arricchita dalla presenza di pionieri della sostenibilità come il viticoltore altoatesino Alois Lageder, partner provenienti da tutti e tre i territori - ad esempio i club alpini Avs, Cai, Sat e Oeav - e testimonial quali l´alpinista Hanspeter Eisendle o il campione mondiale di monociclo Fabian Schrott. Progetti guida ed esempi di reti transfrontaliere contribuiranno a sottolineare l´unicità dell´esperienza dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino in molti ambiti sociali ed economici. La settimana all´Expo di Milano è incentrata sulla sostenibilità alpina (ecologica, sociale ed economica) intesa come elemento di congiunzione, come chiave del successo dell´Euregio. Sostenibilità ecologica, che implica un atteggiamento non predatorio nei confronti della natura nell´intento di preservare i fondamenti indispensabili per la vita. Sostenibilità sociale, per ridurre le tensioni sociali nei tre territori e risolvere eventuali conflitti in maniera pacifica e civile. E sostenibilità economica, attraverso un sempre maggior numero di imprese che indirizzano il loro operato al risparmio di risorse nel lungo periodo e a perseguimento del bene comune al fine di assicurasi prospettive durature. È proprio questo approccio orientato a un futuro sostenibile che conferisce all´Euroregione Tirolo-alto Adige-trentino un profilo inconfondibile, soprattutto considerando che nell´area alpina la sostenibilità comporta uno sforzo maggiore rispetto ad altri contesti ambientali non montani. E al tempo stesso ciò rappresenta un valore aggiunto per la comunità dell´Euregio transfrontaliera.  
   
   
EXPO: SERRACCHIANI, DA FOOD EAST CONTENUTI PER "CARTA DI UDINE"  
 
Udine - "In questa due giorni di ´Food East´, in cui Udine è capitale di Expo per la ricerca e l´innovazione, miriamo a sintetizzare i risultati di tavoli di lavoro a livello internazionale in una ´Carta di Udine´ che si aggiunga e integri la Carta di Milano per dare un nostro concreto contributo sul tema dell´agricoltura di qualità e della sostenibilità nella nutrizione". Lo ha dichiarato la presidente della Regione Debora Serracchiani, al termine del forum "Food East", che è in svolgimento ieri e oggi all´auditorium della Regione di Udine sul tema "Verso la Carta di Milano: le eccellenze del Friuli Venezia Giulia e dell´Europa Centro Orientale per la sostenibilità in campo alimentare". Il Friuli Venezia Giulia è Regione capofila assieme alla Provincia autonoma di Bolzano per tutte le Regioni italiane sul tema della ricerca e dell´innovazione all´interno di Expo 2015. Il 12 di settembre a Milano il Friuli Venezia Giulia e Bolzano trasferiranno il contributo che emergerà dalla due giorni udinese a nome della Conferenza delle Regioni e per tutto il "sistema Paese". "L´alta qualità dei lavori di oggi è garantita dalla presenza di autorità e dei tanti partner", ha evidenziato Serracchiani, ringraziando per la loro partecipazione i ministri della Scienza della Croazia e del Montenegro, Vedran Mornar e Sanja Vlahovic, la sottosegretaria all´Agricoltura slovena, Tanja Strnisa, la Commissione europea, presente nelle due giornate con ben tre Direzioni generali, e tutti coloro che assieme alla Regione hanno collaborato all´evento: i due Atenei di Udine e Trieste, Area Science Park, Iga-istituto di Genomica Applicata, Ogs-istituto di oceanografia e geofisica sperimentale, Cei-iniziativa Centro Europea, il Polo tecnologico di Pordenone, il Parco di San Daniele e il Trieste Cofee cluster. "Alla base dei contenuti della Carta ci sarà proprio il principio di collaborazione tra tutti gli enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia, i loro partner internazionali e gli Stati stessi", ha spiegato la presidente, precisando che con gli Stati "la Regione sta cercando di stringere relazioni ancora più strette, con l´obiettivo di fare massa critica. Forti delle nostre identità, le proiettiamo in un territorio più ampio: la Carta di Milano può aiutarci a farlo". In particolare, Serracchiani ha citato l´esempio della recente riattivazione di un´importante commissione bilaterale tra Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, in cui la collaborazione in campo agricolo sarà elemento centrale. Questo, nel più ampio quadro della strategia della Macroregione Adriatico Ionica, contenitore per Paesi e Regioni vicine su cui l´amministrazione regionale sta puntando per concretizzare molte iniziative. Il primo obiettivo dell´evento, ha ricordato Serracchiani, "è lavorare insieme" sul tema affascinante scelto per l´Expo 2015, "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita", mettendo a fattore comune la filiera della conoscenza per elaborare strategie comuni per una crescita sostenibile; il secondo è fare in modo che la ricerca e lo sviluppo non restino scollati dai processi industriali e di produzione; il terzo è sollecitare l´incontro delle filiere produttive di successo. "Abbiamo un obiettivo ambizioso, legare la competitività dei sistemi territoriali locali e traghettarli verso livelli più alti, rendendo questi territori protagonisti per le sfide sui temi della nutrizione, della scienza e delle tecnologie", ha concluso la presidente.  
   
   
FOOD EAST: IL MODELLO FVG PER TRASFERIMENTO TECNOLOGICO  
 
Udine - "E´ molto importante che oggi si sia puntata l´attenzione sulla possibilità di avere una ´Carta di Udine´ in cui i temi della sostenibilità in agricoltura, della necessità di nutrire il pianeta e di preservarne le risorse siano messi in relazione con la ricerca e il trasferimento tecnologico". Lo ha richiamato l´assessore regionale alla Ricerca e Università, Loredana Panariti, aprendo a Udine la seconda sessione del forum "Food East" dal titolo "Verso una nuova alleanza fra ricerca e imprese: modelli e prospettive per un trasferimento tecnologico efficace". A confrontarsi sul tema sono stati Francesco Loreto del dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Consiglio nazionale delle Ricerche e responsabile del Padiglione Italia a Expo 2015; Alessandro Fazio, del Centro comune di Ricerca della Commissione europea; Stephen Taylor di Area Science Park e Mario Baccini dell´Ente nazionale per il Microcredito. "Si è trattato di un incontro importante con una platea qualificata per discutere di trasferimento tecnologico e di quanto riguarda l´agrifood", è il bilancio tracciato da Panariti, che ha ricordato come "il Friuli Venezia Giulia sia una regione pronta a dare il suo contributo per proporre il suo modello di rete per il trasferimento tecnologico anche ai Paesi della Macroregione adriatico ionica".  
   
   
FOOD EAST: VITICOLTURA, NEL FUTURO ALLEANZA CON LA RICERCA  
 
Trieste - Il futuro della viticoltura, in Italia così come negli altri Paesi produttori di vino, sarà sempre di più caratterizzato da uno stretto rapporto di collaborazione e di scambio di conoscenze ed esperienze fra mondo agricolo e centri di ricerca. È quanto emerso nella terza sessione della prima giornata di Food East-research and Innovation Forum 2015, il convegno promosso dalla Regione a Udine come contributo a Expo 2015, dedicato alle "eccellenze del Friuli Venezia Giulia e dell´Europa Centro Orientale per la sostenibilità in campo alimentare". E una delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia è proprio la viticoltura. La sessione di Food East ha permesso un ampio confronto internazionale attorno al tema del futuro di questo comparto agricolo "tra qualità e sostenibilità". Nel dibattito, coordinato da Raffaele Testolin, presidente dell´istituto di Genomica applicata dell´Università di Udine, sono intervenuti esperti e docenti universitari di due tra i Paesi più avanzati in campo vitivinicolo, la Francia e gli Stati Uniti, assieme a quelli di due Paesi dell´Est Europa (Croazia e Serbia). Il Friuli Venezia Giulia, e in particolare l´Università di Udine, è all´avanguardia nel campo della ricerca, come ha ricordato Michele Morgante dell´istituto di Genomica, che ha promosso, con la collaborazione dei produttori, il progetto di sequenziamento del genoma della vite consentendo di individuare nuove varietà resistenti. "Questo progetto - ha detto - è stato un successo sia scientifico, sia di trasferimento tecnologico". La ricerca si sta adesso orientando verso procedimenti di tipo cisgenico, che si distinguono da quelli transgenici, in quanto in sostanza simili alla tecnica tradizionale dell´innesto, con l´obiettivo soprattutto di selezionare varietà resistenti alle malattie da fungo, uno dei principali problemi della vite. "Per coniugare sostenibilità e qualità occorre l´innovazione, una strada da percorrere senza preconcetti, senza preclusioni, senza ideologie", ha detto Morgante. Gli interventi di Paolo Sabbatini, della Michigan State University negli Usa, e di Serge Delrot, dell´Institut des Science de la Vigne et du Vin di Bordeaux in Francia, hanno consentito di delineare le sfide globali a cui il settore si trova davanti. I due esperti hanno parlato delle ricerche che stanno conducendo, in stretta cooperazione con i produttori, per rendere possibile la viticoltura in condizioni estreme di freddo o per adattare la coltivazione ai cambiamenti climatici. Sullo sfondo c´è anche la sfida di tipo economico dei produttori emergenti, la Cina in testa. Ma anche Paesi con numeri più piccoli in termini di produzione vitivinicola, anche se con antiche tradizioni alle spalle, come Croazia e Serbia, si affidano sempre di più alla ricerca scientifica, al coinvolgimento delle Università, come hanno confermato Ivan Pejic, dell´ateneo di Zagabria, e Zoran Keserovic (Novisad). Quest´ultima Università della provincia autonoma serba della Vojvodina ha tra l´altro realizzato alcuni progetti con il Friuli Venezia Giulia, con Udine, che hanno permesso - è stato confermato - di migliorare le tecniche e quindi la qualità dei vini.  
   
   
FOOD EAST: SLOVENIA, CROAZIA, MONTENEGRO, RAFFORZIAMO COLLABORAZIONI  
 
Udine - Un´occasione per consolidare una collaborazione più sistematica a livello di rapporti tra ministeri, centri di ricerca e atenei. Questo, in sintesi, il valore che le autorità istituzionali di Slovenia, Croazia e Montenegro presenti oggi a Udine per l´avvio del forum "Food East" hanno attribuito a questo momento di confronto e scambio di buone prassi sul tema della produzione alimentare e dell´agricoltura sostenibili. "I temi dell´agricoltura e delle energie rinnovabili sono priorità per lo sviluppo del Montenegro, che guarda all´iniziativa ´Food East´ come a un passo avanti verso la Ue. Sono sicura che questo evento regionale potrà rappresentare un ulteriore tassello importante per il Montenegro, per consentire al nostro Paese di essere pronto ad affrontare un mercato internazionale e aumentare il livello dei prodotti e della ricerca nel campo della biotecnologia e della produzione alimentare", ha sottolineato a margine del convegno la ministra della Scienza, Sanja Vlahovic. "Attualmente lavoriamo in modo bilaterale con l´Italia nei settori della scienza, dell´educazione, dell´agricoltura, fino a condividere progetti molto sofisticati nei settori della biotecnologia, dove abbiamo attiva una cooperazione con il Cnr molto efficace", ha aggiunto. Scambi tra atenei al centro dell´interesse manifestato dall´omologo della Croazia, il ministro Vedran Mornar, che ha sottolineato l´importanza di dare "uno sviluppo sistematico alla collaborazione, finora one-to-one, tra le Università della Croazia e italiane, e del Nordest in particolare, o tra singoli docenti degli atenei dei nostri due Paesi. Per esempio - ha ricordato Mornar - quando ero preside della facoltà di Informatica dell´Università di Zagabria, ho collaborato molto con il Politecnico di Milano, promuovendo scambi di studenti e di laureandi". "Ora è giunto il tempo - ha detto Mornar - di dare anche il via a una collaborazione più sistematica a livello di rapporti tra ministeri: bisogna lavorare insieme in modo più organico". Per la sottosegretaria slovena, Tanja Strnisa, il forum della due giorni udinese è importante "per realizzare l´obiettivo di potenziare e migliorare la cooperazione nei campi della ricerca e dell´innovazione". "Per lo sviluppo futuro della Slovenia è prioritario il trasferimento dell´innovazione tecnologica dai centri di ricerca e dalle università ai produttori agricoli e a sostegno di questo abbiamo dedicato diverse misure. Penso che la sfida futura per l´agricoltura sia produrre più cibo, consumando meno energia e meno suolo, senza fare ancora più esagerato ricorso alle risorse naturali: necessitiamo per questo di ricerca". "Questo convegno - ha aggiunto Strnisa - potrà contribuire a trovare nuove strade per affrontare sia la sfida della sicurezza alimentare, sia l´altra sfida globale che è quella del cambiamento climatico. Questa è la priorità che dobbiamo tenere a mente quando pensiamo allo sviluppo dell´agricoltura, alla ricerca, all´innovazione". Anche per Giovanni Caracciolo di Vietri, segretario generale dell´Ince, "c´è una sovrapposizione perfetta tra le nostre priorità come organizzazione di cooperazione regionale e l´area tematica e geografica trattata dal convegno. L´avere qui i ministri dei Paesi del Balcani occidentali, interessati tanto nella ricerca scientifica, uno dei punti di forza della nostra strategia e piano d´azione, quanto nell´agricoltura, ci sembra di grande interesse. Un´organizzazione di cooperazione regionale come l´Ince può risultare oggi ancora estremamente utile per favorire gli obiettivi comuni".  
   
   
FOOD EAST: DISTRETTO DEL CAFFÈ COME LEVA DELL´INNOVAZIONE  
 
Udine - La collaborazione fra imprese, Università e laboratori di ricerca è uno dei punti di forza del distretto del caffè del Friuli Venezia Giulia. È quanto emerso nella sessione che ha chiuso la prima giornata del convegno Food East-research and Innovation Forum, promosso dalla Regione come contributo a Expo 2015, dedicata proprio al tema "Il caffè e il suo gusto: l´industria, l´innovazione e le prospettive di ricerca", in un settore che costituisce una delle eccellenze regionali. Come ha ricordato Furio Suggi Liverani, presidente del Trieste Coffee Cluster, del "sistema caffè" del Friuli Venezia Giulia fanno parte 45 unità locali con un migliaio di occupati più alcuni laboratori di ricerca, sia privati che universitari, che operano in stretto collegamento fra di loro. Il porto di Trieste si conferma come una delle principali "porte" per il caffè in Italia, tenuto conto che manipola il 26 per cento del prodotto importato. Il "sistema caffè" triestino può contare su un consolidato know-how, su una tradizione di prestigio, sulla presenza di alcune imprese leader, sulla favorevole posizione geografica per i mercati dell´Est. Restano tuttavia alcuni punti di debolezza, e in particolare l´eccessiva frammentazione del settore, che risulta così esposto alla minaccia rappresentata dai processi di concentrazione perseguiti dagli operatori globali. Ecco perché, come ha sottolineato Suggi Liverani, risulta fondamentale la leva dell´innovazione e della ricerca, in un settore dove sono in notevolissima crescita i brevetti. Occorre in particolare mettere in collegamento il comparto del caffè, ha rilevato il presidente di Trieste Coffee Cluster, con filiere apparentemente lontane, dalla cosmetica alla chimica, dai servizi per l´ambiente e l´energia alla plastica. Di particolare importanza, in questo senso, è proprio il ruolo dell´Università di Trieste e del dipartimento Scienze della vita, dove è stata creata - come ha ricordato nel suo intervento Alberto Pallavicini - una serra di piante di caffè e dove è stato brevettato un sistema di analisi genetica per distinguere le varie specie di pianta. Dunque, come è stato rilevato, anche un Paese non produttore come l´Italia può fornire un contributo alla conoscenza in questo campo. L´università di Trieste sta anche studiando metodi per la valorizzazione degli scarti del caffè in modo da produrre biodiesel e altri materiali, hanno spiegato nelle loro relazioni Lucia Gardossi e Paolo Bevilacqua. Importante anche il contributo della psicologia. Walter Gerbino, dell´ateneo giuliano, Trieste, ha messo in luce come la degustazione del caffè sia un´esperienza "multisensoriale e multimodale", sulla base di numerosi esperimenti di tipo psicologico condotti nel laboratorio sulla percezione allestito in ambito universitario.  
   
   
CAFFÈ: ITALIA IN PRIMA LINEA, PER UNA BEVANDA CHE PIACE AL MONDO  
 
Milano, - La “tazzulella” piace agli italiani e si scopre che sono proprio i milanesi ad esserne i più entusiasti. Ma questa bevanda rappresenta anche un baluardo internazionale, tra ricette differenti di preparazione e modi per noi originali di consumarla. Dalla Madonnina al Mondo. Caffè, vera e propria passione per nove milanesi e lombardi su dieci che lo consumano perché piace (52%) e aiuta ad affrontare la giornata (21%) e in un caso su otto lo bevono in grandi quantità. E solo a Milano città, tra caffè consumato a casa, bar e ufficio, la spesa supera i 20 milioni di euro al mese. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su oltre mille persone a maggio 2015. Caffè da consumare a casa (in un caso su tre) o al bar (un caso su cinque), che ormai è un’abitudine da ufficio (circa 40%). Un rito da colazione (45%), accompagnato da pane o fette biscottare con burro e/o marmellata (12%) o latte (26%), o dopo pranzo (45%). E’ il caffè corto quello che va per la maggiore (42%), seguito dal macchiato e dal lungo, con uno su cento che lo ama freddo soprattutto d’estate e uno su tre che lo prende amaro. Uno su due ne beve da tre a cinque tazze al giorno, per un consumo che è rimasto costante negli anni per due su tre e che è molto veloce, in media non più di 2 minuti per berne una tazzina. E se la maggior parte è pronta a provarlo anche all’estero, a uno su dodici piace solo come si fa in Italia e c’è anche chi non si fa problemi perché tanto viaggia sempre con la caffettiera personale in valigia (uno su cento). Il caffè è comunque sinonimo di momento per riposare (per uno su due) o stare in compagnia di colleghi o amici (22%). Tre su quattro sono molto soddisfatti della qualità del prodotto nella propria città. La spesa media per chi lo consuma è di oltre 25 euro al mese. E uno su cento non lo beve ma ama sentirne l’odore per casa. Caffè, a Milano 8.700 le imprese legate al settore, tra produzione, commercio all’ingrosso e al dettaglio specializzato e bar e caffè. Quasi 26mila le imprese in Lombardia su 151mila in Italia, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2015. Costanti in un anno (+0,3%). A Milano la crescita è del +0,6%. Prime per diffusione di imprese del settore: Milano con 8.682, Brescia con 3.839, Bergamo con 2.805, Varese con 1.974, Monza e Brianza con 1.618. Ma l’abitudine del caffè non è soltanto italiana. Così il gesto di ospitalità di offrire un buon caffè unisce, per esempio, Italia e Vietnam, Russia ed Egitto, Turchia e Portogallo. Tra le curiosità, emerse da una ricerca qualitativa elaborata dall’Osservatorio di Hostmilano, International Hospitality Exhibition organizzata da Fiera Milano, appare che il caffè è “gusto”, apprezzato in ogni nazione, ma soprattutto “tempo”, quello speso per sorseggiare una tazzina. Un rito lento per molti Paesi come nella flemmatica Turchia, dove per bere un caffè non si impiegano meno di 10 minuti. Abitudine legata anche alla preparazione tipica di questo Paese, un’infusione che richiede lunghi tempi di decantazione prima di essere consumata. Tra le altre curiosità raccontate dagli intervistati, per esempio, si può scoprire che in Vietnam quella del caffè è una tradizione molto diffusa, così come in altri paesi asiatici, dove ci si aspetterebbe invece esclusivamente il consumo del tè. Il caffè è occasione di incontro e ritrovo con amici e colleghi, sia all’estero che in Italia, ma sembra che gli ungheresi, come gli italiani, siano particolarmente dediti a questa bevanda proprio nella pausa ufficio. E se in Italia il caffè si accompagna generalmente con qualcosa di dolce, come un cornetto, in Russia lo si consuma con snack salati, come i toast, così come in Egitto, dove lo si preferisce come accompagnamento dei panini al formaggio. Una varietà di tendenze e gusti che proprio a Milano tutto il mondo troverà la sua vetrina professionale all’interno di Sic - Salone Internazionale del Caffè nell’ambito di Hostmilano, da venerdì 23 a martedì 27 ottobre prossimi a fieramilano. Durante Sic, grazie ai rappresentanti di tutta la filiera, da Cic - Comitato Italiano Caffè a Assofoodtec-ucimac - Costruttori Macchine per Caffè Espresso ed Attrezzature per Bar sarà possibile scoprire ulteriori tendenze, con il confronto diretto tra costruttori di macchine per il caffè, grandi produttori di miscele, torrefattori e baristi. E se il futuro di questa bevanda avrà forse nuove dimensioni, è certo che non mancherà mai chi, in qualunque parte del mondo andiate, sarà sempre pronto a dimostrare la sua ospitalità offrendovi un buon caffè. La Lombardia Del Caffe’
Provincia Lavorazione del tè e del caffè Lavorazione del caffè Commercio all´ingrosso di caffè, tè, cacao e spezie Commercio all´ingrosso di caffè Commercio al dettaglio di caffè torrefatto Bar e altri esercizi simili senza cucina 2015 peso su Lomb 2014 var in 1 anno
Bergamo 7 2 - 19 3 2.774 2.805 10,9% 2.800 0,2%
Brescia 6 12 - 20 9 3.792 3.839 14,9% 3.854 -0,4%
Como 1 6 1 4 2 1.401 1.415 5,5% 1.433 -1,3%
Cremona - 9 - 3 4 981 997 3,9% 1.022 -2,4%
Lecco - 5 3 5 2 714 729 2,8% 751 -2,9%
Lodi - 1 1 3 2 539 546 2,1% 533 2,4%
Mantova - 8 - 6 1 985 1.000 3,9% 1.002 -0,2%
Milano 22 18 10 57 35 8.540 8.682 33,6% 8.629 0,6%
Monza E Brianza 6 7 2 14 8 1.581 1.618 6,3% 1.581 2,3%
Pavia 1 9 1 13 6 1.541 1.571 6,1% 1.546 1,6%
Sondrio - 6 - 2 3 653 664 2,6% 673 -1,3%
Varese 2 6 - 19 10 1.937 1.974 7,6% 1.948 1,3%
Lombardia 45 89 18 165 85 25.438 25.840 100,0% 25.772 0,3%
Italia 286 773 107 1.168 711 148.261 151.306 150.448 0,6%
peso Lomb su Italia 15,7% 11,5% 16,8% 14,1% 12,0% 17,2% 17,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2015 e 2014
Camera di commercio di Milano Questionario: Caffè. Hanno votato 1021 Utenti.
A lei piace il caffè?
Non risponde: 4 (0.4%)
Sì molto: 556 (54.5%)
Si abbastanza: 361 (35.4%)
Non molto: 77 (7.5%)
Per nulla: 22 (2.2%)
Altro: 1 (0.1%)
Lei consuma caffè? (Risposta Multipla)
Non risponde: 1 (0.1%)
Si, in grandi quantità: 126 (12.3%)
Si, abbastanza: 584 (57.2%)
Si ma poco: 270 (26.4%)
No, per nulla: 21 (2.1%)
No ma mi piace sentirne l´odore per casa: 11 (1.1%)
Vorrei ma non posso per questioni di salute/intolleranza: 3 (0.3%)
Altro: 4 (0.4%)
Non so: 0 (0%)
Dove lo consuma principalmente? (per chi consuma caffè)
Non risponde: 33 (3.2%)
A casa mia: 358 (35.1%)
A casa di parenti e amici: 7 (0.7%)
In ufficio: 402 (39.4%)
Al bar: 204 (20%)
Al ristorante: 7 (0.7%)
Non so: 4 (0.4%)
Altro : 6 (0.6%)
In quale momento della giornata consuma più volentieri il caffè? (per chi consuma caffè) (Risposta Multipla)
Non risponde: 10 (1%)
A colazione: 456 (44.7%)
Nelle pause caffè al lavoro: 306 (30%)
Dopo il pranzo: 463 (45.3%)
Dopo cena: 122 (11.9%)
A metà mattinata: 227 (22.2%)
A metà pomeriggio: 107 (10.5%)
Altro: 28 (2.7%)
Non so: 3 (0.3%)
Che tipo di caffè preferisce? (per chi consuma caffè)
Non risponde: 50 (4.9%)
Corto: 434 (42.5%)
Lungo: 163 (16%)
Macchiato: 199 (19.5%)
Marocchino: 24 (2.4%)
Nel cappuccino: 32 (3.1%)
Con panna: 4 (0.4%)
Decaffeinato: 29 (2.8%)
D´orzo: 12 (1.2%)
Aromatizzato (ad esempio nocciola, pistacchio, cannella etc.): 11 (1.1%)
Freddo soprattutto d´estate: 10 (1%)
Corretto: 8 (0.8%)
Non so: 1 (0.1%)
Altro: 44 (4.3%)
Nel caffè usa:
Non risponde: 58 (5.7%)
Zucchero raffinato: 224 (21.9%)
Zucchero di canna: 314 (30.8%)
Dolcificante: 68 (6.7%)
A me piace solo amaro: 335 (32.8%)
Altro: 20 (2%)
Non so: 2 (0.2%)
Quante tazzine di caffè prende in media al giorno? (per chi consuma caffè)
Non risponde: 57 (5.6%)
Uno solo: 99 (9.7%)
Due: 255 (25%)
Tre: 274 (26.8%)
Quattro: 160 (15.7%)
Cinque: 85 (8.3%)
Più di cinque: 77 (7.5%)
Altro: 13 (1.3%)
Non so: 1 (0.1%)
A colazione, come prende il caffè? (per chi consuma caffè)
Non risponde: 176 (17.2%)
Bevo solo il caffè: 149 (14.6%)
Insieme ad una brioche/cornetto liscia/o: 80 (7.8%)
Insieme ad una brioche/cornetto alla marmellata: 41 (4%)
Insieme ad una brioche/cornetto alla crema: 14 (1.4%)
Insieme ad una brioche/cornetto al cioccolato: 11 (1.1%)
Preferisco qualcosa di salato come un toast: 17 (1.7%)
Insieme a pane o fette biscottate con burro e/o marmellata: 123 (12%)
Insieme al succo d´arancia: 17 (1.7%)
Con il latte: 261 (25.6%)
Non so: 5 (0.5%)
Altro: 127 (12.4%)
Consuma caffè quando si trova all´estero?
Non risponde: 81 (7.9%)
No mai, preferisco non rischiare: 66 (6.5%)
No, perchè all´estero è troppo caro: 11 (1.1%)
No, perchè per a me piace solo come si fa in Italia: 89 (8.7%)
Si qualche volta ma dipende dal Paese straniero in cui mi trovo: 471 (46.1%)
Si senza problemi, mi piace provare gusti e tipi nuovi di caffè: 236 (23.1%)
Si senza problemi perchè mi porto sempre dietro la caffettiera personale: 9 (0.9%)
Si perchè mi piace solo come lo fanno all´estero: 4 (0.4%)
Altro: 40 (3.9%)
Non so: 14 (1.4%)
Come è il caffè nella sua città?
Non risponde: 65 (6.4%)
Di ottima qualità: 220 (21.5%)
Di buona qualità: 571 (55.9%)
E´ meglio quello che preparo a casa mia: 64 (6.3%)
Non è il prodotto più curato nei bar/caffè/ristoranti: 61 (6%)
Altro: 17 (1.7%)
Non so: 23 (2.3%)
Quanto spende in media al mese per il caffè (tra bar e consumo a casa)?
Non risponde: 54 (5.3%)
Niente: 21 (2.1%)
Da 1 a 3 euro: 58 (5.7%)
Da 3 a 10 euro: 179 (17.5%)
Da 10 a 30 euro: 382 (37.4%)
Da 30 a 50 euro: 197 (19.3%)
Da 50 a 100 euro: 62 (6.1%)
Da 100 euro: 16 (1.6%)
Altro: 2 (0.2%)
Non so: 50 (4.9%)
Che rapporto ha con il caffè?
Non risponde: 44 (4.3%)
Per me è un rito: 85 (8.3%)
Per me è un piacere: 531 (52%)
Mi serve per funzionare bene durante la giornata: 215 (21.1%)
Per me è indifferente, se non c´è va bene uguale: 126 (12.3%)
Altro: 16 (1.6%)
Non so: 4 (0.4%)
Come è cambiato il suo consumo di caffè negli ultimi tre anni?
Non risponde: 40 (3.9%)
Raddoppiato: 14 (1.4%)
Aumentato molto (oltre il 50%): 14 (1.4%)
Aumentato abbastanza (dal 25% al 50%): 79 (7.7%)
Costante: 650 (63.7%)
Diminuito un poco (fino al 25%): 121 (11.9%)
Diminuito abbastanza (dal 25% al 50%): 74 (7.2%)
Non ne bevo più: 6 (0.6%)
Sono passato al decaffeinato: 10 (1%)
Altro: 11 (1.1%)
Non so: 2 (0.2%)
Quanto tempo ci mette a consumare una tazzina di caffè?
Non risponde: 41 (4%)
1 minuto: 376 (36.8%)
2 minuti: 283 (27.7%)
3 minuti: 143 (14%)
4 minuti: 48 (4.7%)
5 minuti: 76 (7.4%)
6 minuti: 5 (0.5%)
7 minuti: 2 (0.2%)
8 minuti: 3 (0.3%)
9 minuti: 0 (0%)
10 minuti: 5 (0.5%)
Oltre 10 minuti: 5 (0.5%)
Non so: 18 (1.8%)
Altro: 16 (1.6%)
Cosa fa prevalentemente mentre prende il caffè?
Non risponde: 86 (8.4%)
Mi riposo un attimo: 503 (49.3%)
Leggo il giornale: 38 (3.7%)
Sto con i colleghi/amici: 224 (21.9%)
Sto con la famiglia: 61 (6%)
Lavoro: 47 (4.6%)
Guardo la Tv: 22 (2.2%)
Ascolto la radio: 6 (0.6%)
Altro: 34 (3.3%)
Come la fa sentire il caffè?
Non risponde: 54 (5.3%)
Mi dà la carica: 211 (20.7%)
Mi sveglia: 109 (10.7%)
Mi aiuta a combattere la stanchezza al lavoro: 89 (8.7%)
Mi aiuta a studiare: 1 (0.1%)
Mi sento italiano: 6 (0.6%)
Mi rende nervoso: 3 (0.3%)
E´ un momento di relax/stacco: 470 (46%)
Non mi fa nessun effetto: 62 (6.1%)
Altro: 13 (1.3%)
Non so: 3 (0.3%)
 
   
   
IL SUPERMERCATO DEL FUTURO E IL DETERSIVO CHE “CATTURA” IL DNA. CON SCIENCE CORNER LA SCIENZA ARRIVA IN CITTÀ  
 
E’ possibile estrarre il Dna della frutta utilizzando il detersivo per i piatti? Come sarà il supermercato del futuro? Cosa mangiavano i nostri antenati? I ricercatori dell’Università di Milano-bicocca lo spiegheranno nel corso di due doppi appuntamenti con la scienza organizzati nell’ambito dell’iniziativa culturale Science Corner, la scienza arriva in città (25 e 26 giugno, Milano, Piazza Xxv Aprile). L’iniziativa, che punta a favorire l’incontro tra ricerca e cittadini attraverso talk, proiezioni e laboratori interattivi aperti a tutti, è organizzata dall’Università di Milano-bicocca e dal Comune di Milano con il patrocinio di Expo in Città, del Comitato scientifico “Le Università per Expo 2015” e dell’Ufficio scolastico per la Lombardia. Gli appuntamenti di giovedì 25 giugno - Nel supermercato del futuro la spesa si farà col cellulare. Basterà avere uno smartphone, selezionare le preferenze alimentari e indicare eventuali intolleranze. Al resto ci penserà un’App. Nel corso dell’exhibit “Foodomica: conoscere gli alimenti” (dalle 10 alle 22), verrà presentata Fooid, l’applicazione che fa la spesa per noi, sulla base delle nostre esigenze, degli obiettivi e degli stili alimentari. Durante la selezione degli alimenti sarà possibile accedere a una etichetta molecolare per conoscere, grazie alle analisi eseguite presso i laboratori dell´Università Milano-bicocca, quello che si “nasconde” dentro il cibo. Inoltre, scattando una “fotografia” al codice a barre dei nostri prodotti preferiti sarà possibile conoscere tutto su quello che stiamo per mettere a tavola: dalla tracciabilità ai risultati delle analisi. Durante l’exhibit i visitatori potranno provare l’App e sperimentare la spesa del futuro. Dal futuro al passato. Nel corso dei Science corner sarà possibile conoscere gli alimenti preferiti dai nostri antenati. Olive, verdure e carni, ma anche cibo orientale cucinato con contaminazioni occidentali. Archeofood è l’Exhibit che permetterà di viaggiare nel tempo per scoprire quali erano le pietanze che venivano consumate più di duemila anni fa nell’Italia settentrionale. Tutto grazie ai raggi X e ad alcune pentole risalenti al V secolo avanti Cristo che contengono ancora dei piccolissimi resti di cibo (dalle 10 alle 22). Nello spazio talk si terrà invece il “Laboratorio su democrazia, cibo e diritti Decidi” (dalle 10 alle 14) e la presentazione dei lavori di alcuni assegnisti di ricerca “Bicocca for Expo” (dalle 16.30 alle 19.30) Alle 20, Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-bicocca, e Cristina Tajani, assessore Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano, saluteranno i cittadini. La serata si conclude con il video Foodomica a cura dei ricercatori del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze. Gli appuntamenti di venerdì 26 giugno - Science corner, la scienza arriva in città andrà avanti anche venerdì 26 giugno con laboratori, talk ed exhibit. Durante il laboratorio “Come un orto può fare… la differenza: il cibo di qualità”, i ricercatori faranno vedere come estrarre il Dna dalla frutta, utilizzando semplicemente il detersivo per i piatti, l’alcol etilico e un po’ di ghiaccio. Inoltre, spiegheranno come realizzare un vero e proprio orto sul balcone di casa, con un occhio alla sostenibilità ambientale (dalle 10 alle 22). E poi un viaggio tra i cibi della dieta mediterranea. Nel corso dell’exhibit “La scoperta della qualità dei cibi: 3000 anni di dieta mediterranea” sarà possibile rivivere la qualità di un regime alimentare che ha tremila anni di storia attraverso simulazioni di analisi archeometriche su reperti archeologici e resti di cibo antico. La dieta mediterranea sarà raccontata anche attraverso pannelli didattici e proiezioni di video e filmati educativi (dalle 10 alle 22). Durante l’ultimo appuntamento di giugno con la scienza sarà anche possibile conoscere gli effetti sulla qualità dell’aria di una candela che brucia, di un’auto in moto o di una bistecca che cuoce. Marina Camatini e il Centro Polaris dell’Università di Milano-bicocca, nel corso del laboratorio “Misure in diretta di diverse emissioni in ambiente”, analizzeranno alcune emissioni inquinanti in ambienti outdoor e indoor, illustrandone gli impatti ambientali (dalle 10 alle 13). A partire dalle 17 apre lo spazio talk. Si inizia con “Le eccellenze nel cibo sono ancora un business italiano?”, un viaggio nell’industria italiana del cibo per discutere del suo futuro e dello stato occupazionale del settore. A seguire “Benessere sociale. Cosa chiedono i cittadini?” che presenta i risultati del sondaggio condotto dal laboratorio “Farsicura” del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-bicocca per conoscere come i cittadini milanesi valutano il proprio quartiere. A seguire sei Ted Talk da 15 minuti ciascuno: dalle tecnologie che imitano la natura alla crescita demografica della popolazione italiana nei prossimi trent’anni, dalle nanotecnologie che cambieranno la vita alla scienza nascosta in un bicchiere di vino, dalla tutela della nostra privacy quando navighiamo al costo dei farmaci. Università di Milano-bicocca presso Piazza Xxv Aprile, Milano Giovedì 25 e venerdì 26 giugno 2015 dalle 10 alle 22.  
   
   
SANITÀ IN SARDEGNA, APPROVATO PIANO TRIENNALE FARMACOSORVEGLIANZA: GRANDE ATTENZIONE SULL´USO DI ANTIBIOTICI  
 
Cagliari - È stato approvato il Piano regionale triennale (2015 - 2017) di farmacosorveglianza e farmacovigilanza veterinaria, che integra e aggiorna il Piano dei controlli ufficiali sulla sicurezza alimentare 2015-2018. Il Piano è stato redatto da un gruppo di lavoro di esperti dei servizi veterinari delle Asl regionali coordinati dall´Assessorato della Sanità, e sarà pubblicato sul sito della Regione. "È un Piano molto importante e articolato - ha detto l´assessore della Sanità, Luigi Arru - specie in questo momento in cui, per esempio, il problema della somministrazione di antibiotici sugli animali e le ripercussioni che questi hanno sull’uomo, come l’antibiotico resistenza, sta diventando una vera e propria emergenza anche in Italia sulla quale dobbiamo prestare il massimo livello di attenzione. Gli antibiotici devono essere utilizzati in quantità proporzionate al tipo di intervento, e per nessun’altro scopo. Sono assolutamente da evitare le stesse molecole utilizzate per gli antibiotici umani perché è questo a creare l’effetto dell’antibiotico resistenza sull´uomo". La farmacosorveglianza. È l´attuazione dei controlli ufficiali dei farmaci veterinari in tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla vendita, all’uso corretto del medicinale e alla tempistica di somministrazione - sempre da parte di un veterinario della Asl - e dei tempi di sospensione. Ancora, il rispetto delle norme, dei periodi e dei dosaggi sugli animali. Ogni attività di somministrazione dei medicinali, sia diretti sugli animali che sugli alimenti loro destinati, viene inoltre classificata in relazione al rischio: maggiore è il livello di pericolo, superiore la frequenza dei controlli. I controlli. Sono svolti dai servizi veterinari di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Asl negli impianti di allevamento di animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, negli impianti di cura, di allevamento e di custodia di animali non destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, nei centri di distribuzione all’ingrosso e diretta autorizzati, nelle farmacie e parafarmacie, negli studi dei medici veterinari liberi professionisti. Farmacovigilanza. È un piano di controllo accurato di rilevamento dell’efficacia dei farmaci e degli eventuali effetti collaterali ed eventi avversi, su animali e persone che venissero a contatto con i medicinali. "In Assessorato - ha detto il titolare della Sanità - un gruppo di lavoro si occupa della raccolta dati e ha il compito di vigilare e lanciare eventuali stati d´allerta, fare rilevamenti e indagini epidemiologiche, e trasmettere tutto al Ministero della Salute".  
   
   
AGRICOLTURA, PIGLIARU E ASSESSORE INCONTRANO A ROMA MINISTRO MARTINA. FISSATO A LUGLIO IN SARDEGNA FORUM REGIONE-MINISTERO  
 
Roma - Un forum Regione - Ministero da tenersi alla fine di luglio in Sardegna con la partecipazione del Ministro, per discutere l´agroalimentare sardo in modo strategico, con tutti i soggetti interessati, ascoltandone le esigenze per superare le difficoltà e ragionare insieme in termini di produzione e presenza nei mercati internazionali, con un riferimento particolare a una delle produzioni sarde d´eccellenza, il pecorino romano. Questo è l´annuncio congiunto dato dal Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e dal presidente Pigliaru, insieme all´assessore regionale dell´Agricoltura Elisabetta Falchi, al termine della riunione di questa mattina nella sede del Ministero delle Politiche agricole a Roma. Al centro dell´incontro, la necessità di agire subito sui problemi concreti per delineare il ruolo dell´agroalimentare come chiave fondamentale dell´economia sarda per uscire dalla crisi. Il presidente Pigliaru e l´assessore Falchi hanno esposto al Ministro una serie di punti su cui lavorare nell´immediato, affrontando problemi decennali che pesano sullo sviluppo strategico del settore e sui quali è necessario intervenire, sollecitando soluzioni per quanto riguarda ciò di competenza dello Stato. I rappresentanti della Regione hanno portato al tavolo, tra le altre cose, le questioni legate alla Pac, la Politica Agricola Comune, compresi i problemi che derivano dai ritardi nei pagamenti sulle domande di aiuto, e la necessità che in fase di attuazione del Decreto si tenga conto della specificità della Sardegna e da ciò derivi la modalità di applicazione più adatta. Al Ministro è stata ribadita l´urgenza della rinegoziazione della delega tra l´organismo pagatore Agea e l´agenzia regionale Argea, con l´obiettivo di aumentare le competenze della struttura regionale al fine di una maggiore tempestività nella gestione delle pratiche agricole così da superare i ritardi nell´erogazione dei pagamenti, soprattutto per quanto riguarda le richieste relative al Piano di sviluppo rurale. Ancora, ci si è soffermati sulle domande in anomalia legate al refresh sull’uso dei suoli per fini agricoli operato dall’Unione europea, su cui la Regione Sardegna ha fatto riconoscere da quest´anno in poi la tipicità del pascolo tradizionale che prevede l’eleggibilità a pagamento del 50% delle aree non riconosciute in precedenza. Tutti punti messi in agenda e che saranno affrontati in modo approfondito, insieme alle altre priorità del settore, negli appuntamenti tecnico-politici che, nelle prossime settimane, prepareranno il forum di fine luglio.  
   
   
PRESENTATA LA “FESTA DELLA TRANSUMANZA”  
 
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata promuove la manifestazione nell’ambito del progetto “Da Expo ai Territori” Il Dipartimento Politiche agricole della Regione Basilicata sostiene, insieme a Matera 2019, la V edizione della Festa della Transumanza che si terrà a San Martino D’agri il 27 e 28 giugno prossimi. Oggi la presentazione dell’evento in Regione a cura dell’associazione “Allevatori del Parco – Briganti custodi del territorio” in collaborazione con l’ Officina della Competitività Europea. “Il sostegno del dipartimento Agricoltura – ha sottolineato il direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione, Giovanni Oliva, che ha portato i saluti dell’assessore Braia che parteciperà all’evento- si inserisce nell’ambito del progetto ‘Da Expo ai territori’, che mira ad ampliare l’attrattività della regione agganciando nuovi target di turismo. Siamo particolarmente interessati alle iniziative a sostegno della podolica lucana come in questo caso – ha detto ancora Oliva. Il nostro simbolo all’Expo è il corno podolico, dono che riserviamo ai nostri partner illustri che vengono in Basilicata”. Nel corso della manifestazione il dipartimento Agricoltura sarà presente con diversi attori che stanno lavorando in sinergia con la Regione sull’educazione alimentare e sulla promozione dei prodotti lucani. Tra queste la società cooperativa sociale Onda Libera che si occuperà della parte ludica della festa, con giochi e attività sportive per disabili, e l’Unione Regionali Cuochi Lucani per la valorizzazione della carne lucana, derivati del latte e i formaggi. In ultimo l’Istituto tecnico Agrario di Marconia, selezionato dal Miur nell’ambito di Expo e Territori, che sta lavorando in attività di informazione con i suoi studenti sulle peculiarità organolettiche delle carni lucane. Il 27 giugno la partenza della mandria da Sant´arcangelo, in un percorso di 40 km per arrivare a San Martino D’agri, dove sono previste due giornate. Tutte le attività in programma sono sul sito http://www.Festadellatransumanzalucana.it, un evento – è stato sottolineato nel corso della presentazione - che ha visto il coinvolgimento di 19 comuni, una festa diventata un vero e proprio format e che permetterà di stimolare a una riflessione collettiva sulle antiche tradizioni, con convegni, laboratori artigianali. Per Michele Ottati presidente onorario dell’Oce (Officina della Competitività europea) partner del progetto, la transumanza rappresenta un attrattore naturale per la regione, a costo zero. “Sarà l’occasione – ha detto - per valorizzare un’antica tradizione, e per far riflettere gli allevatori sull’importanza di costituirsi in organizzazioni di produttori, per valorizzare la podolica una delle cinque razze bovine riconosciute dal Ministero”.  
   
   
MANCANO TRENTA GIORNI ALLA PRESENZA DELLA VALLE D’AOSTA A EXPO MILANO 2015.  
 
Dal 24 al 30 luglio, infatti, ci sarà la settimana valdostana negli spazi all’interno del Padiglione Italia. La Regione si presenterà con un’installazione artistica promozionale in cui saranno rappresentati i diversi elementi della montagna: verticalità, ghiacciai, nevi perenni, acqua, anche attraverso un’esperienza sensoriale. Si ricorda, inoltre, che in occasione di questo evento, per agevolare i valdostani che volessero visitare lo spazio della Valle d’Aosta, oltre che Expo 2015, i biglietti d’ingresso all’Espozione Universale possono essere acquisiti tramite la Vita Group di Arnad, la società di trasporto che in quella settimana metterà a disposizione gratuitamente i propri mezzi. Per poter sfruttare l’opportunità è sufficiente visitare il sito www.Expovda.it e seguire le istruzioni nella sezione “Andare in Expo” o prenotarsi direttamente all’indirizzo www.Vitagroup.it.  
   
   
MILANO, EXPOINCITTÀ AL CASTELLO SFORZESCO DAL 25 AL 28 GIUGNO “ENJOY THE TABLE”, L’INIZIATIVA CHE PROMUOVE LA CULTURA DEL GUSTO  
 
E’ stato presentata a Palazzo Marino “Enjoy the table”, l’iniziativa ideata dalle Associazioni Art, Arti della Tavola e del Regalo, e Altoga, l´Associazione dei torrefattori lombardi e importatori di caffè e dei grossisti alimentari, e promossa da Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, che dal 25 al 28 giugno si svolgerà nel Cortile delle Armi al Castello Sforzesco per promuovere la cultura del gusto della tavola, la riscoperta delle tradizioni, l’attenzione verso la qualità e la scelta di prodotti e utensili per mangiare bene e sano. L’iniziativa fa parte del cartellone di Expoincittà, il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto più di 30 mila appuntamenti durante il semestre dell’Esposizione Universale e che permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, cosa avviene in città attraverso la app, il sito web, i social network, e il blog in 6 lingue. “Il tema dell’alimentazione viene declinato in questa iniziativa in maniera originale, consentendo virtuosi collegamenti con il ricchissimo repertorio di immagini e opere conservate al Castello Sforzesco. Un´ulteriore occasione di conoscenza e valorizzazione dei Musei, nelle sue numerose sezioni, quali soprattutto quello delle Ceramiche che è tra le collezioni più vaste e pregevoli d´Europa, e la Raccolta delle Stampe ‘A. Bertarelli’, che custodisce un vastissimo patrimonio di immagini, a testimonianza di luoghi, personaggi e costumi", ha dichiarato Filippo del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano. La sinergia fra “Enjoy the table” e il Castello Sforzesco sarà infatti molto attiva, dal momento che l’iniziativa permette di unire l’esperienza sensoriale offerta dall’iniziativa all’opportunità di visitare le collezioni civiche che raccontano le radici storiche e culturali della tradizione alimentare. Visite guidate a cura di Ad Artem e conferenze saranno lo strumento di un percorso affascinante, che contribuisce a valorizzare sia l’unicità delle nostre tradizioni sia la capacità di innovazione e la vivacità delle imprese partner del progetto. Il progetto si sposa idealmente anche con Palazzo Morando | Costume Moda Immagine e la mostra “L’eleganza a tavola” allestita nel suo Salottino dorato, che espone una tavola imbandita come nel Settecento, utilizzando tovaglie, cristalli, porcellane e argenti dell’epoca, oltre a una selezione di preziosi abiti della sua collezione. Le quattro giornate tematiche di “Enjoy the table” sono dedicate a tradizione, benessere, feste e street food, il cui comune denominatore è costituito da valori condivisi quali socialità, cultura, sostenibilità e innovazione. Ricchissimo il calendario di appuntamenti, che si snodano dalle 9 alle 20 si inizia alla mattina con il momento della colazione, dove protagonista assoluto sarà il caffè, con assaggi di miscele diverse e dimostrazioni sulle decorazioni più fantasiose con i Maestri del Caffè della Professional Coffee Academy. Si proseguirà poi con i training dedicati alla presentazione delle ultime innovazioni per facilitare la preparazione di cibi sani che favoriscono stili di vita salutari. E ancora showcooking per l’ora di pranzo, grazie alla collaborazione con gli chef stellati Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Giancarlo Morelli e Claudio Sadler. L’agenda prevede anche momenti di formazione e informazione, con tavole rotonde e dibattiti: giovedì 25 mattina a cura di Giovanna Mori, conservatore del Castello Sforzesco, racconterà attraverso la descrizione dei tesori custoditi moltissime informazioni sull’alimentazione e sulla tavola. Le giornate si chiudono infine con l’happy hour: degustazioni di cocktail a base di frutta e di caffè per un aperitivo sano e leggero con performance di barman, musica e divertimento. Il percorso di “Enjoy the table” non si ferma al Castello Sforzesco, ma proseguirà proponendo il suo format nell’ambito delle manifestazioni internazionali più significative di Fieramilano: Homi (dal 12 al 15 settembre) e Host (dal 23 al 27 settembre). Sul sito www.Enjoythetable.it e sui social Facebook e Twitter notizie e aggiornamenti sugli eventi organizzati da “Enjoy the Table”. In occasione di "Enjoy the table", Ad Artem propone due percorsi tematici rivolti sia alle famiglie con bambini, sia al pubblico adulto. Sabato 27 Giugno, Ore 16:00 Percorso per famiglie con bambini (6-10 anni) Tutti A Tavola! Lo sapevate che, secondo la tradizione, il risotto allo zafferano sarebbe stato preparato, per la prima volta, proprio nelle cucine del Castello sforzesco? E che forse proprio qui prese forma anche un famosissimo dolce milanese? Seguendo le orme di Maestro Martino, cuoco di corte, andiamo alla scoperta di antiche e strane ricette, scopriamo insoliti ingredienti e vediamo anche i piatti e i bicchieri che venivano usati in passato. E dopo aver insegnato a mamma e papà qualche nuova ricetta, decoreremo insieme un piatto, in ricordo di questa "golosa" giornata. Durata circa 90 minuti. Costo: bambini €. 8,00 – adulti €. 12,00. Domenica 28 Giugno, Ore 16:00 Percorso per adulti La Nobiltà A Tavola: Sontuosi Banchetti E Delicate Stoviglie Numerose testimonianze scritte descrivono in dettaglio la magnificenza delle portate dei banchetti nuziali del Rinascimento ed offrono ai visitatori, ammirando le collezioni di ceramiche e porcellane del Castello sforzesco, l’opportunità di scoprire le abitudini alimentari e le usanze più o meno comuni della cucina rinascimentale e moderna, ma anche la disposizione della tavola e le diverse stoviglie che venivano utilizzate. Uno speciale cenno verrà dedicato al caffè, partendo dalla milanese rivista settecentesca Il Caffè di Giuseppe Verri. Durata circa 90 minuti. Costo: intero €. 15,00 – under 18 e over 65 €. 13,00. Per informazioni: Ad Artem - Tel. 02 6596937 oppure 02 6597728 www.Adartem.it