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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
MALPENSA: RUSPE HANNO CANCELLATO 100 CASE FANTASMA  
 
 Milano, 25 giugno 2015 - "Con una battuta legata alla stretta attualità, si potrebbe dire che in Lombardia le ruspe sono entrate in azione e hanno svolto il loro compito. Infatti, la prima fase di demolizione delle ´case fantasma´ presenti attorno all´aeroporto di Malpensa è terminata nei tempi previsti. Regione Lombardia ha concluso a tempo di record e nella massima trasparenza tutto l´iter per abbattere 100 immobili e risanare così una situazione non più accettabile". Lo dichiara l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che ha presieduto il Comitato Malpensa, per fare il punto sulle aree comprese nei comuni di Ferno, Somma Lombardo e Lonate Pozzolo (Varese). Case Fantasma - Le cosiddette ´case fantasma´ erano da anni abbandonate nella fascia a 400 metri dalla zona aeroportuale e la delocalizzazione degli abitanti era avvenuta a seguito dell´acquisto degli immobili da parte del patrimonio pubblico. "I lavori - prosegue Viviana Beccalossi - sono iniziati grazie a 4 milioni di euro garantiti dalla Regione e grazie all´efficienza di tutti i soggetti coinvolti. In poco più di un anno siamo riusciti a risolvere un problema che si trascinava da troppo tempo, mettendo la parola fine agli evidenti disagi per la popolazione e a problemi di sicurezza e ordine pubblico". Le Due Fasi - La prima fase di demolizione ha portato all´abbattimento di 46 immobili a Somma Lombardo, 40 a Lonate Pozzolo e 14 a Ferno. "Da oggi - conclude Viviana Beccalossi - si apre la ´fase due´, che ci vedrà attuare le stesse procedure per demolire circa altri 100 immobili, con uno stanziamento, anche in questo caso, stimato in 4 milioni di euro. Dalle prossime settimane saremo al lavoro per avviare gli iter amministrativi e progettuali, dandoci come nuovo obiettivo il completamento degli abbattimenti per il 2016".  
   
   
AUTOVELOX, CODACONS: AZIONE LEGALE PER GLI AUTOMOBILISTI MULTATI  
 
 Potenza, 25 giugno 2015 - Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sugli autovelox, il Codacons lancia oggi in Basilicata una mega azione legale in favore di migliaia di automobilisti della regione multati da apparecchi per il controllo automatico della velocità. Sul sito www.Codacons.it l’associazione ha infatti pubblicato una pagina attraverso la quale gli automobilisti che hanno ricevuto una multa elevata da autovelox, possono diffidare il Comune responsabile del verbale a fornire le prove dell’avvenuta manutenzione sugli apparecchi e la data dell’ultima taratura degli stessi. La Corte Costituzionale, infatti, con la sentenza 113/2015 di pochi giorni fa, ha stabilito che sono illegittime quelle sanzioni prodotte da autovelox non sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura. Con tale azione – spiega il Codacons – l’automobilista diffida il Comune a fornire la certificazione circa la regolarità degli apparecchi e, quindi, circa il rispetto della sentenza della Consulta. Se l’amministrazione comunale non sarà in grado di fornire la prova relativa a manutenzione periodica e taratura costante degli autovelox, sarà possibile impugnare i verbali, ottenere l’annullamento delle multe ancora non pagate e chiedere la restituzione delle sanzioni già versate. Il Codacons invita pertanto tutti gli automobilisti della Basilicata multati da autovelox a far valere i propri diritti e scaricare la diffida da inviare ai Comuni, pubblicata sul sito dell’associazione al seguente link: http://www.Codacons.it/articoli/illegittime_le_multe_per_
eccesso_di_velocit_se_lautovelox_non_viene_controllato_
periodicamente__278102.html
 
 
   
   
MERCI PERICOLOSE IN LOMBARDIA: PROGETTO DETAM PUNTO DI PARTENZA  
 
Milano, 25 giugno 2015 - "Detam 2015 vuole essere un punto di partenza e non di arrivo: l´auspicio è quello di individuare e intraprendere nuove iniziative, legate al tema della sicurezza, della prevenzione e della gestione dell´emergenza, per consolidare le sinergie all´interno del gruppo di lavoro". E´ il commento dell´assessore regionale all´Ambiente, Energia e sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi sull´esercitazione Detam 2015 - Destination Trasport Accident Management, che si è svolta, nella mattinata di sabato 20 giugno, al terminal Hupac di Busto Arsizio (Varese) e che ha visto il coinvolgimento di oltre 100 persone tra organizzatori, personale operativo, osservatori tecnici e spettatori. I Partecipanti - Tra i soggetti che hanno preso parte all´esercitazione ci sono Prefettura di Milano, Comandi Provinciali Vvf di Milano e Varese, Direzione regionale Vvf Lombardia, Polizia locale Busto Arsizio, Polizia di Stato, Carabinieri, Arpa Lombardia, Asl Varese, Areu-nue 112, Comune di Busto Arsizio, Hupac e Den Hartogh. Il Progetto - L´esercitazione, in scala reale, si inserisce nell´ambito del Progetto Strategico Interregionale Italia-svizzera 2007-2013 Pta-destination, finalizzato alla realizzazione di una rete di acquisizione e analisi dei dati sul trasporto di merci pericolose su strada, composta da una serie di varchi elettronici installati sulle principali strade e autostrade del territorio di progetto grazie alla collaborazione con i gestori delle infrastrutture stradali. Un modello di analisi del rischio da trasporto di merci pericolose, che consente di stimare e analizzare gli effetti di eventi incidentali su bersagli umani e ambientali e, non ultimo, la creazione di un sistema informativo (Siig - Sistema Informativo Integrato Globale) come strumento di supporto alle decisioni di livello gestionale e/o infrastrutturale in grado di elaborare mappe tematiche di rischio. Gli Obiettivi - Progettata e coordinata da Regione Lombardia, Politecnico di Milano (partner tecnico di Progetto) e Direzione regionale Vigili del Fuoco Lombardia, l´esercitazione Detam 2015 aveva il principale obiettivo di testare il sistema di risposta in caso di evento incidentale con coinvolgimento di sostanze pericolose. In particolare, si è voluto verificare l´attivazione delle diverse sale operative, dei nuclei specialisti dei Vvf e l´efficacia della catena di coordinamento e dei flussi comunicativi tra i soggetti presenti sul posto. La Simulazione - Lo scenario incidentale simulato ha previsto la rottura di una valvola di un´autocisterna, provocando lo sversamento parziale di metilmetacrilato, una sostanza estremamente infiammabile e irritante per l´uomo. L´autista del mezzo, dopo aver attuato le prime misure di sicurezza e contenimento, ha immediatamente chiamato il Nue 112-Numero Unico Emergenza, per richiedere l´intervento degli Enti di Soccorso, indicando il luogo dell´evento incidentale, la tipologia di evento e la sostanza trasportata. Dopo l´arrivo sul posto della prima autopompa dei Vigili del Fuoco, che ha effettuato la valutazione del rischio e delimitato le zone sicure, è stata richiesta l´attivazione del nucleo specialistico Nbcr-nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico, prima di Varese e poi di Milano, per effettuare il travaso del liquido contenuto nella cisterna. Analogamente a quanto avverrebbe in un caso reale, per supportare le attività di gestione dell´evento, sono sopraggiunte Polizia locale Busto Arsizio, Polizia di Stato e Carabinieri, che hanno simulano la chiusura degli accessi alla zona, Areu, per garantire assistenza medica, e Arpa Lombardia, che ha effettuato le verifiche ambientali congiunte con il personale dei Vvf. Oltre all´esercitazione sono stati previsti un briefing iniziale, rivolto a illustrare le finalità del progetto Pta-destination e lo scenario incidentale, con particolare riferimento alle attività di progettazione e organizzazione svolte dal gruppo di lavoro, e un briefing finale, in cui è stata fatta una prima valutazione, tra i soggetti presenti, relativa al raggiungimento degli obiettivi e agli eventuali spunti di miglioramento.  
   
   
INFRASTRUTTURE: INSIEME PER UNA STRATEGIA PER TRIESTE  
 
Trieste, 25 giugno 2015 - "Abbiamo una regione molto bene attrezzata sul piano della logistica, manca però una diffusa conoscenza delle diverse realtà scientifiche ed economiche qui presenti, delle loro potenzialità e la sinergia tra queste". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, al convegno "Una Carta per una strategia per Trieste", organizzato nel capoluogo regionale dal Tavolo delle professioni di Trieste. All´incontro, finalizzato all´individuazione di una strategia per il futuro della città giuliana, sono intervenuti oltre all´assessore, il rettore dell´Università di Trieste Maurizio Fermeglia, l´amministratore delegato di Tbs Group Diego Bravar, il commissario straordinario dell´Autorità portuale di Trieste Zeno D´agostino e il presidente di Trieste Marine Terminal Fabrizio Zerbini. I relatori, sollecitati dal giornalista Beniamino Pagliaro, hanno presentato al pubblico di professionisti ed amministratori le criticità, i vantaggi e le sfide che la città ha davanti a se. All´incontro, che è stato ricco di spunti di riflessione e di interessanti analisi, l´assessore Santoro ha elencato "le tre parole chiave per costruire il futuro della città: la sinergia, la ricerca ed il porto". Evidenziando come Trieste stia già offrendo "un´immagine straordinaria di se, proiettata nel futuro", confermata dalla pedonalizzazione del centro storico, crescita del turismo, dalle iniziative culturali e scientifiche, l´assessore si è soffermata sull´importanza dell´attuazione delle necessarie sinergie. La Regione, ha ricordato l´assessore, si è fatta in diverse circostanze portavoce delle istanze locali a livello nazionale, e ha citato in tal proposito il raggiungimento dell´accordo per semplificare le procedure relative ai "dehors". "In questi giorni - ha aggiunto Santoro - siamo in attesa che il Cipe assegni 22 milioni di euro per l´ammodernamento del nodo ferroviario della Stazione di Campo Marzio a Trieste, che andranno così a sommarsi ai 28 milioni già stanziati per i lavori da Rfi-rete ferroviaria italiana". Citando come la Regione sta lavorando per liberare i due colli di bottiglia esistenti sulla rete ferroviaria(nodo di Udine e Bivio San Polo), l´assessore Santoro ha menzionato il grande interesse dimostrato dal mercato della Baviera per il porto di Trieste.  
   
   
PROVINCIA POTENZA: AL VIA I LAVORI SU SP TIRRENA TRECCHINA MARATEA  
 
Potenza, 25 giugno 2015 - Sono stati consegnati i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza del percorso stradale tra la Ss 585, Trecchina e Maratea. Lo comunicano il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi ed il Vice Presidente Michele Calabrese. Gli interventi sono stati finanziati per un importo di 3,1 Meuro con risorse dichiarate perenti nel 2008 e recuperate per effetto di una intesa proposta dalla Provincia di Potenza, condivisa dalla Regione Basilicata e dal Ministero delle Infrastrutture, onde realizzare opere di ammodernamento e messa in sicurezza della Sp 3 Tirrena, attualmente caratterizzata da una situazione di diffuso dissesto idrogeologico, precarietà dei sistemi di protezione e ammaloramento del fondo stradale. “In uno dei momenti più difficili della storia dell´Ente provinciale e nonostante le enormi difficoltà finanziarie provocate da iniqui e insostenibili provvedimenti statali – ha rilevato il Presidente dell´Upi Basilicata Nicola Valluzzi – vengono a maturare azioni ed investimenti programmati responsabilmente negli anni scorsi che contribuiranno a migliorare la qualità della infrastrutturazione primaria verso una delle aree più importanti e attrattive della provincia. In questo modo – ha concluso Valluzzi – si conferma la rilevanza del nuovo Ente di Area vasta sempre più indispensabile come istituzione di prossimità a servizio dei Comuni abbandonato, unitamente a strade e scuole dei territori ad un disastro previsto, provocato dal Governo, finora nella totale indifferenza del Parlamento”.  
   
   
TRENTO, VALDASTICO: NESSUNA INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELL´OPERA  
 
Trento, 25 giugno 2015 - Non c´è nessuna intesa da parte della Provincia autonoma di Trento per la realizzazione della Valdastico. Contrariamente ad alcune voci circolate ieri, la Provincia autonoma comunica di non avere espresso alcun pronunciamento a proposito, ricordando nel contempo che il proprio atteggiamento sul tema rimane quello assunto fin dal 2010, improntato cioè ad un principio di leale collaborazione all´interno delle procedure di legge.  
   
   
VALDASTICO NORD, PRESIDENTE ZAIA IERI ALLA RIUNIONE PREPARATORIA DEL CIPE E OGGI A COLLOQUIO CON DELRIO E PROVINCIA DI TRENTO PER AVVIO PROGETTAZIONE DEFINITIVA ARTERIA  
 
Venezia, 25 giugno 2015 - Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha partecipato ieri pomeriggio alla riunione preparatoria del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nel corso della quale il Comitato ha preso atto dell’intervenuta intesa della Provincia Autonoma di Trento sulla realizzazione dell’Autostrada A31 Valdastico Nord, ai sensi dell’articolo 19, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381 e dell’articolo 1, comma 1, della legge n. 443 /2001, e ha dato mandato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di richiedere alla Commissione europea di differire di 18 mesi il termine intermedio del 30 giugno 2015 per l’approvazione del progetto definitivo dell’intero collegamento autostradale A31 Valdastico nord al fine di mantenere la scadenza della concessione al 2026. Il Cipe ha, infine, prescritto che entro il termine massimo di 16 mesi dalla data di adozione della delibera, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provveda alla presentazione al Comitato del suddetto progetto definitivo, con contestuale presentazione, previo parere del Nars, del Piano Economico Finanziario aggiornato della Convenzione e del relativo schema di atto aggiuntivo di recepimento, che tengano conto del costo dell’investimento risultante dal progetto definitivo. Oggi, il Presidente Zaia avrà un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e con i rappresentanti della Provincia Autonoma di Trento per definire in ogni dettaglio la questione Valdastico Nord, che sarà portata ad approvazione definitiva alla prossima riunione dei Cipe.