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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Dicembre 2008
ARRUOLATE LE NANOPARTICELLE NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2008 - Un nuovo progetto di ricerca europeo impiegherà tecniche d´avanguardia nel campo delle nanotecnologie per progettare nanoparticelle in grado di rilevare e di localizzare i tumori: una volta localizzato il tumore, questi nanorobot potranno inoltre attaccarlo e neutralizzarlo. Il progetto Nanother ("Integration of novel nanoparticle based technology for therapeutics and diagnosis of different types of cancer") è sostenuto dall´Unione europea, con un finanziamento pari a 8,5 milioni di euro, nell´ambito del settimo programma quadro. Il cancro costituisce attualmente una delle maggiori cause di decesso. I dati dimostrano che sono quasi 3,2 i milioni di persone nell´Unione europea a cui ogni anno viene diagnosticata questa malattia. Nonostante i recenti progressi nel trattamento delle neoplasie, il percorso che si presenta ai ricercatori è difficile a compiersi. L´unione europea è comunque determinata a trovare una soluzione e ambisce ad impiegare le nuove discipline nell´ambito delle nanotecnologie nella lotta contro il cancro. Nanother è un progetto che soddisfa questo obiettivo. La nanomedicina, l´applicazione medica delle nanotecnologie, deve ancora essere sfruttata completamente. I ricercatori sperano di sviluppare un sistema attraverso il quale rendere più efficace la somministrazione di farmaci per la cura dei tumori. Per esempio, potrebbe essere possibile somministrare dosaggi maggiori in modo più mirato sulle cellule tumorali, permettendo quindi una riduzione generica del dosaggio dei farmaci. Il vantaggio è costituito dalla diminuzione degli effetti collaterali dovuti all´impiego di terapie radioterapiche e chemioterapiche. Gli esperti di nanomedicina suppongono che gli effetti collaterali, insieme alla scarsa solubilità dei farmaci, possano talvolta ostacolare o limitare l´uso su vasta scala delle attuali cure contro il cancro. L´eccezionalità del progetto Nanother è rappresentata dall´impiego di due tipi di nanoparticelle sintetiche: nanoparticelle polimeriche e nano particelle magnetiche. Le nanoparticelle polimeriche conterranno molecole che saranno d´ausilio nella fase di riconoscimento delle cellule tumorali e nell´indirizzamento dei farmaci nelle parti colpite. Anche le nanoparticelle magnetiche saranno utili nell´identificazione dei tumori e favoriranno la loro eliminazione attraverso un aumento della temperatura. Gli scienziati affermano che le nanoparticelle possiedono un rapporto area di superficie - volume molto elevato, il che favorisce in modo efficace la diffusione del farmaco, in modo particolare a temperature elevate. Il progetto quadriennale Nanother coinvolge 18 partner di ricerca provenienti dall´Europa e da altri paesi e si svolge sotto la coordinazione del Centro tecnologico Gaiker-ik4 (Spagna). Il gruppo gode di ampia esperienza nell´ambito della ricerca e dello sviluppo di dispositivi per la diagnosi precoce del cancro e di altre patologie. Altri partecipanti al progetto sono Alma Consulting (Francia), il Centro per l´istruzione tecnologica di Atene (Grecia), Argus (Italia), Ahava (Israele), Feyecon (Paesi Bassi) e Hameln (Slovacchia). Per ulteriori informazioni, visitare: Basque Research http://www. Basqueresearch. Com/ Gaiker-ik4 Technological Centre http://www. Gaiker. Es/english/index. Asp .  
   
   
SALVARE DELLE VITE: LA COMMISSIONE EUROPEA SI ADOPERA PER MIGLIORARE LA DONAZIONE DI ORGANI IN TUTTA EUROPA  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2008 - La Commissione ha adottato l’ 8 dicembre una serie di importanti misure a favore della sicurezza e della qualità nell’ambito della donazione degli organi e un piano d’azione in 10 punti per migliorare, insieme agli Stati membri, le procedure di donazione e di trapianto di organi in Europa. Per molti pazienti, il trapianto di un organo rappresenta l’unica possibilità di sopravvivenza. Attualmente 56. 000 pazienti attendono nella Ue un donatore d’organi adatto. Si stima che ogni giorno decedano 12 persone in attesa di trapianto. La direttiva e il piano d’azione affrontano tre problemi chiave: migliorare la qualità e la sicurezza degli organi in Europa, aumentare la disponibilità di organi e rendere i trapianti più efficienti e accessibili. “Si tratta di misure per salvare delle vite”, ha detto il commissario alla salute Androulla Vassiliou. “Intendiamo rassicurare cittadini e pazienti in tutta Europa che l’Ue e gli Stati membri stanno facendo il massimo sforzo per instaurare procedure di trapianto di alta qualità e sicure”. La direttiva: misure a favore della qualità e della sicurezza degli organi - La direttiva traccia un preciso quadro giuridico per la donazione e il trapianto di organi nell’Unione europea. Concretamente, ciò significa che in ogni Stato membro sarà istituita o designata un’autorità nazionale che garantisca la conformità alle norme di qualità e di sicurezza della Ue. Tali norme comprendono la definizione di un sistema di tracciabilità degli organi umani e un sistema di registrazione degli eventi e delle reazioni indesiderabili gravi. Per facilitare lo scambio di organi umani, la raccolta dei dati sulle caratteristiche specifiche degli organi verrà standardizzata. I programmi nazionali a favore della qualità effettueranno infine controlli continui delle prestazioni, migliorando così procedure e apprendimento. L’obiettivo della direttiva è quello di minimizzare per il beneficiario i rischi del trapianto di migliorare e ottimizzare l’assegnazione degli organi nella Ue nonché di fornire ai chirurghi le informazioni necessarie a operare la scelta migliore. Piano d’azione in 10 punti - Il piano d’azione (2009-2015) è un progetto che nell’arco di 6 anni porterà avanti 10 azioni prioritarie in seno a 3 problematiche di base nell’ambito della donazione e del trapianto di organi in Europa. Si tratta: di migliorare la qualità e la sicurezza degli organi in Europa, di aumentare la disponibilità di organi e di rendere i trapianti più efficienti e accessibili. Il piano d’azione mira a stimolare iniziative congiunte e a facilitare il coordinamento con gli Stati membri. Ciò si otterrà attraverso vari meccanismi come lo scambio di pratiche esemplari o la stipulazione in tutta Europa di accordi su argomenti specifici. Un primo campo d’intervento è quello, ad esempio, di migliorare le conoscenze e la comunicazione dei professionisti del settore medico-sanitario e dei gruppi di sostegno ai pazienti sulla donazione di organi. Un secondo campo d’intervento sarà lo scambio di esperienze sull’impiego di Coordinatori di trapianti al fine di aumentare il numero di organi disponibili. .  
   
   
UNO STUDIO SULL´INTERO GENOMA DEGLI EUROPEI SCOPRE NUOVI FATTORI DI RISCHIO GENETICO PER IL COLESTEROLO "CATTIVO"  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2008 - Uno studio sull´intero genoma di individui di tutta Europa ha identificato 22 regioni genetiche (loci) che influenzano i livelli dei lipidi, un comune indicatore di malattie cardiovascolari. Sei di questi loci sono di nuova scoperta e potrebbero contribuire all´accuratezza dei profili genetici da usare per individui a rischio di disturbi metabolici o dislipidemia. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Genetics, hanno inoltre mostrato differenze genetiche nel metabolismo dei lipidi tra uomini e donne. Il team internazionale di ricercatori ha esaminato dati sui lipidi del siero di un numero di individui europei tra 17. 9798 e 22. 562 (a seconda del tratto del lipide studiato). Si è trattato di un´analisi associata di 16 studi europei, nei quali dati provenienti da grandi gruppi di soggetti sono stati combinati per identificare fattori genetici che influenzano i livelli nel siero di colesterolo lipoproteico ad alta e bassa densità, trigliceridi e colesterolo totale. I dati sono stati forniti dal progetto Engage ("Rete europea per l´epidemiologia genetica e genomica"), che integra dati genetici su ampissima scala provenienti da un sostanziale numero di insiemi di campioni europei. Il progetto Engage, finanziato con 12 Mio Eur dall´Ue nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq), ha lo scopo di tradurre la ricchezza di dati prodotti da interventi di ricerca su ampissima scala in informazioni di rilevanza diretta per progressi futuri della medicina clinica. "Il lipidi del siero sono determinanti importanti delle malattie cardiovascolari e sono collegati alla morbilità," si spiega nello studio. È stato stabilito che i livelli di lipidi in circolazione sono per una certa percentuale ereditari, e gli studi hanno mostrato che molti geni sono coinvolti nel metabolismo dei lipidi. Sebbene studi precedenti su individui affetti da diabete di tipo 2 avessero trovato 19 loci che controllano i livelli dei lipidi del siero, questi risultati non sono arrivati al punto di prevedere malattie cardiovascolari. In questo studio, la popolazione studiata non aveva nessuna malattia specifica, il che lo rende il primo studio a trovare legami tra lipidi e geni esaminando la popolazione generale. Il team ha scoperto sei loci legati ai lipidi, due dei quali comprendono geni che codificano proteine di cui si conosce il coinvolgimento nel metabolismo dei lipidi. I dottori di solito esaminano i fattori di rischio classici come l´età, il sesso e il peso quando valutano se un paziente è a rischio di malattie cardiovascolari o disturbi metabolici. Ma la previsione di tali disturbi potrebbe migliorare significativamente con l´aiuto di uno strumento di screening genetico. I ricercatori hanno valutato se le loro conoscenze potessero migliorare i "profili genetici di rischio", che potrebbero permettere strategie di prevenzione precoce come trattamenti con statine - una classe di farmaci usati per abbassare i livelli di colesterolo - e un controllo della dieta. Hanno notato che usando dati genetici la loro abilità di prevedere il colesterolo totale è migliorata; questo ha implicazioni importanti nella previsione di alti livelli di colesterolo "cattivo" (ipercolesterolemia) o cardiopatie coronarie. Inoltre, i ricercatori volevano vedere se queste differenze potevano essere confermate esaminando i loci genetici associati ai lipidi, essendo noto che i valori dei lipidi differiscono tra uomini e donne. "Nessuno degli studi Gwa [genome-wide analysis - analisi sull´intero genoma] pubblicati hanno trattato la potenziale differenza basata sul sesso nei profili genetici di rischio per i lipidi," recita lo studio. "Qui abbiamo trovato significative differenze negli effetti per alcuni geni a seconda del sesso, come ci si aspettava da dati epidemiologici e clinici. " "Siamo sicuri che la maggiore comprensione del controllo dei livelli dei lipidi che deriverà da queste scoperte genetiche porterà, nel tempo, a migliori metodi di trattamento e prevenzione delle malattie cardiache e dell´ictus," ha detto il professor Mark Mccarthy dell´Università di Oxford nel Regno Unito. "Inoltre, man mano che miglioriamo la nostra capacità di identificare gli individui più a rischio di queste malattie, dovremmo essere in grado di dirigere i nostri interventi di cura e di prevenzione in maniera più efficace, forse concentrandoci sui cambiamenti allo stile di vita per chi ha più probabilità di trarne dei benefici. " Nuovi strumenti che permettono di studiare diverse migliaia di campioni di Dna in poco tempo hanno reso possibili le analisi del genoma su larga scala. "A partire dal 2007, la genetica umana ha ottenuto risultati che sarebbero stati inimmaginabili solo cinque anni fa," ha spiegato la professoressa Leena Peltonen del Wellcome Trust Sanger Insitute nel Regno Unito. "Ma questa non è che l´alba di una nuova conoscenza. Nuovi studi più importanti, come il nostro lavoro sui livelli dei lipidi, illumineranno le aree e le varianti del nostro genoma che hanno un ruolo importante nelle malattie umane. " Per ulteriori informazioni, visitare: Engage http://www. Euengage. Org/ Wellcome Trust Sanger Institute http://www. Sanger. Ac. Uk/ .  
   
   
GIORNATE DELLA DIVULGAZIONE TECNOLOGICA BIOMATERIAL 2009  
 
Erfurt, Germania, 11 dicembre 2008 - La quinta edizione delle giornate internazionali della divulgazione tecnologica (Fifth International Technology Transfer Days), Biomaterial 2009, avrà luogo ad Erfurt, in Germania, nei giorni 19 e 20 febbraio 2009. La conferenza segnerà il completamento del progetto Incomat ("Creating international cooperation teams of excellence in the field of emerging biomaterial surface research"), finanziato dall´Unione europea. Tra i compiti principali del progetto Incomat figurava l´identificazione degli ambiti in cui la ricerca biomedica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di tutti i cittadini europei. In questo contesto, l´obiettivo più importante per Biomaterial 2009 è costituito dall´identificazione delle aree scientifiche nelle quali gli sviluppi d´avanguardia potrebbero gettare le basi per impianti innovativi destinati all´applicazione per i tessuti duri. L´evento si concentra sugli aspetti tematici elencati di seguito, ognuno dei quali è corredato da una conferenza mirata: Tessuto osseo: materiale composito adattato al carico e con struttura gerarchicamente organizzata; Il futuro della realizzazione di scaffold per l´ingegneria dei tessuti ossei; Strati analoghi agli strati biomimetici; Prospettive dell´analisi in vitro avanzata; Conseguenze della garanzia di qualità e della certificazione del prodotto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Biomaterial2009. De/ .  
   
   
SORDOMUTI: 70 MILA EURO PER PROSECUZIONE 2009 SERVIZIO PONTE NUMERO VERDE PER SOSTENERE LA COMUNICAZIONE TRA SORDI E UDENTI  
 
Venezia, 11 dicembre 2008 - Proseguirà anche per il 2009 il progetto “Servizio Ponte Regione Veneto”, un servizio di comunicazione tramite telefono direttamente rivolto alle persone sordomute, che è stato affidato dalla Regione Veneto per la sua realizzazione all’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordomuti. Quest’anno il governo veneto, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, assegna un contributo di 70 mila euro al servizio che va ad abbattere le barriere delle comunicazioni telefoniche per i sordi residenti nel territorio regionale e che ha raggiunto 3000 utenti. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi il quale spiega che il provvedimento continua un percorso iniziato nel 2004 con la firma di una specifica convenzione tra Regione e E. N. S. “I sordi – fa presente l’Assessore - non potendo comunicare con il telefono tradizionale sono nell’ impossibilità non solo di contattare parenti, amici, ma anche di accedere a tutti quei servizi che oggi vengono erogati telefonicamente (Urp, attivazioni utenze, prenotazione treni, taxi, ambulanze, forze dell’ordine, ecc. ). Con questo servizio, per comunicare a distanza i sordi utilizzano oggi tutti quegli strumenti che sfruttano il canale visivo-testuale, quali il Dts (Dispositivo Telefonico per Sordi), il fax, il Pc (chat, mail), il telefono cellulare (Sms). Da qui nasce il Servizio Ponte, il quale è un call center accessibile attraverso tutte le modalità di telecomunicazione utilizzabili dai sordi. La persona sorda che vuole telefonare ad una persona udente, compone con il Dts il numero verde gratuito del call center, invia un fax, un sms, una mail o si collega attraverso la chat, chiedendo all’operatore del Servizio Ponte di comporre il numero di telefono della persona che si desidera contattare e che l’operatore contatta: da questo momento tutte le richieste scritte dalla persona sorda vengono comunicate vocalmente alla persona udente e viceversa le risposte in voce vengono tradotte in testo scritto attraverso Dts, Sms, fax, e-mail, chat. Il Servizio Ponte, nella regione Veneto – conclude Valdegamberi - abbatte le barriere delle comunicazioni non solo agli oltre 3. 000 sordi che vi risiedono, ma anche a quel numero indeterminato di persone udenti che per qualsiasi ragione hanno la necessità di comunicare con una persona sorda. Inoltre, grazie al Servizio Ponte, anche i nostri uffici e le pubbliche amministrazioni in genere diventano finalmente accessibili anche da parte di questi cittadini” .  
   
   
A VERONA STA NASCENDO UN FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA SANITA’ VENETA CON IL PAZIENTE AL CENTRO DI OGNI ATTENZIONE  
 
Verona, 11 dicembre 2008 - “All’ospedale di Borgo Trento sta nascendo una struttura che non ha nulla da invidiare ai migliori standards internazionali. Un nuovo fiore all’occhiello della sanità veneta, oltre che veronese”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, dopo aver compiuto un sopralluogo al cantiere del nuovo Polo Chirurgico dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona. Sandri, accompagnato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Sandro Caffi e dal progettista architetto Alberto Altieri, ha visitato per più di un’ora le varie zone del cantiere, dove sono quotidianamente all’opera circa 200 lavoratori. Sandri si è particolarmente soffermato nella grande area d’ingresso abbinata ai poliambulatori, nei piani destinati alle degenze e nella vasta zona dove verranno installate le strutture tecnologiche al servizio dell’intera costruzione. “Ho notato vari aspetti positivi – ha detto Sandri – a cominciare dalla speditezza con cui procedono i lavori, il che può far sperare in una loro conclusione entro il 2010. Ma ciò che colpisce di più è che tutta la progettazione, dalle stanze alle aree comuni, ruota attorno alle esigenze del paziente e dei suoi familiari. Questo è particolarmente significativo, perché la sanità che vogliamo in Veneto può e deve avere le persone al centro dei suoi interessi e non viceversa”. “Un polo di eccellenza come questo, con Istitituti interni di levatura scientifica internazionale – ha aggiunto Sandri – non porterà benefici solo sul piano sanitario, ma alla città di Verona in generale. Una struttura di questa levatura, collegata al tessuto cittadino, può infatti anche costituire un volano di sviluppo inteso in senso generale”. Il nuovo polo chirurgico ospiterà circa 450 posti letto dedicati alle varie specialità. Le camere, tutte a due o un letto con servizi, sono suddivise in due parti: una sterile dedicata alle cure del paziente ed una strutturata per ospitare una piccola area soggiorno, che sarà dotata di libreria, tavolo, poltrona, armadio, televisione e collegamento per computer. .  
   
   
SERVIZIO SANITARIO BASILICATA SUPERA VERIFICHE 2007  
 
 Potenza, 11 dicembre 2008 - Si sono concluse con esito positivo le verifiche del Tavolo misto Stato-regioni relative alle condizioni di sostenibilità finanziaria e corretta erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) per l’anno 2007. Lo rende noto l’Assessore alla Salute On. Le Antonio Potenza, che evidenzia come il giudizio positivo conclude una procedura di verifica lunga e complessa, al cui esito la Basilicata ha avuto parere positivo ieri in sede tecnica ed oggi anche in sede politica. La Basilicata – continua l’Assessore – ha conseguito tale importante risultato avendo nel contempo nettamente migliorato il grado di attrattività e di fiducia, come dimostrato dal saldo della mobilità sanitaria, che, ancorché negativo, si è ridotto dai 57 Meuro del 2003 ai 41 Meuro del 2007. Il tutto senza aver avuto la necessità di ricorrere alla leva fiscale aggiuntiva ed all’applicazione dei ticket, quali misure automatiche che scattano in caso di sforamenti e inadempimenti. Tali verifiche di tipo annuale consentono l’erogazione del saldo finale delle assegnazioni di cassa del 2007 e seguono a quelle trimestrali selettive, soprattutto concentrate su condizioni di equilibrio economico-finanziario e governo complessivo del Sistema Sanitario, che sia nel 2007 che nel 2008 hanno ricevuto esito positivo. Le verifiche annuali riguardano non solo le condizioni di equilibrio economico-finanziario ed il controllo dei fattori spesa e dei processi di acquisto, ma in maniera concomitante anche numerosi aspetti organizzativi e prestazionali quali, tra l’altro, l’erogazione corretta e completa dei Lea, l’adeguato dimensionamento dell’offerta sanitaria, l’avvio di azioni di riorganizzazione della rete delle strutture di erogazione e l’avanzamento del processo di accreditamento istituzionale, l’avanzamento degli investimenti in materia di tecnologia ed edilizia sanitaria, l’attuazione di pratiche per l’appropriatezza delle prestazioni e di promozione del Day Hospital, il governo della spesa farmaceutica, la corretta attuazione dei piani per la prevenzione e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, l’attivazione di azioni positive per l’assistenza domiciliare e residenziale, l’aggiornamento del personale, la copertura completa dei flussi informativi sanitari e contabili, il funzionamento di sistemi di contabilità analitica presso le Aziende sanitarie. Si tratta di un risultato che rende onore e prestigio agli sforzi posti in essere negli anni da tutti gli operatori della sanità, sia nella Regione che nelle Aziende Sanitarie, e che crea condizioni favorevoli per affrontare adeguatamente le sfide del riassetto organizzativo e territoriale del Sistema Sanitario Regionale, senza aver l’urgenza di risanare e rincorrere ma con la serenità di aver attivato per tempo una serie di processi virtuosi che oggi consegnano la possibilità di disegnare un Sistema Sanitario più sicuro, più equo e più integrato con il territorio. .  
   
   
SANITA: PREVISTI FORTI RISPARMI CON L’E-PROCUREMENT  
 
Palermo, 11 dicembre 2008 - “L’e-procurement (l’approvvigionamento elettronico) sarà una risorsa per la razionalizzazione della spesa sostenuta dalle aziende sanitarie per beni e servizi. Attraverso le tecnologie, le procedure e le modalità organizzative che consentono di acquistare beni e servizi on line riusciremo a contenere sensibilmente la spesa per il futuro”. Lo sostiene l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, che ha riunito i vertici delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere in occasione della presentazione dello “Studio di fattibilità per attività di e-Procurement in ambito sanitario”. Il progetto è stato sviluppato dal dipartimento di tecnologia meccanica, produzione e ingegneria gestionale dell’Università di Palermo su incarico del Dipartimento Isi (innovazione, sviluppo, infrastrutture), diretto da Antonella Bullara. “E’ stato un incontro molto costruttivo - ha spiegato Russo - perché ha permesso ai responsabili delle varie aziende di confrontare le proprie strategie di acquisto e di analizzare le cause che portano ad alcune disomogeneità nei comportamenti. Dall’esame delle varie esperienze, che verranno ulteriormente approfondite, abbiamo acquisito utili suggerimenti di cui faremo tesoro nel momento in cui entreremo nella fase operativa, con la determinazione dei fabbisogni e la messa a punto dei bandi di gara”. Nella prima parte del progetto sono state analizzate le tendenze di fondo della spesa per acquisti di beni sanitari e non sanitari e per servizi non sanitari nel triennio 2005-2007 per individuare quali sono le categorie di spesa “chiave” su cui è possibile operare una razionalizzazione del processo di acquisto. Nella seconda parte è stato analizzato il comportamento delle aziende negli acquisti per comprendere le dinamiche e le modalità di acquisto interne. Lo studio ha offerto alcuni spunti di riflessione molto interessanti. Ad esempio, è stato certificato che più del 75% della spesa sanitaria regionale per l’acquisto di beni sanitari ospedalieri (valutabile intorno al miliardo e mezzo di euro circa per ogni anno) è imputabile a tre macrovoci di spesa: prodotti farmaceutici; presidi chirurgici e materiali sanitari; materiali protesici e materiali per emodialisi. L’analisi di questi dati consentirà di individuare lo strumento di approvvigionamento ottimale per l’acquisto di beni e servizi sanitari fra gare centralizzate, gare consorziate e acquisti con convenzione Consip. Secondo questo studio il risparmio di spesa conseguibile è compreso tra il 9 e il 22 per cento. “Sulla base dei risultati di questo studio - ha aggiunto il direttore del dipartimento Isi, Antonella Bullara - abbiamo già deciso di andare avanti con la gara centralizzata per l’acquisto dei farmaci che è già in fase avanzata di definizione e che ci permetterà già dal prossimo anno significativi risparmi considerato che la spesa per i farmaci, all’interno del fondo destinato a beni e servizi, incide per circa il 45%. Vogliamo diventare un punto di riferimento anche per le altre regioni, sfruttando tutte le potenzialità messe a disposizione sia dalla tecnologia che dalle recenti leggi sulla materia”. “Adesso - ha concluso Russo - il sistema delle gare centralizzate dovrà essere esteso anche alle tesorerie o alle polizze assicurative per ottimizzare i benefici”. .  
   
   
IL DIPARTIMENTO “TUTELA DELLA SALUTE” SULL’OPERAZIONE DEI NAS  
 
Reggio Calabria, 11 dicembre 2008 - Il Dipartimento “Tutela della Salute”, in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale, esprime soddisfazione per l’operazione fatta ieri dai carabinieri dei Nas che ha portato all’arresto di 72 infermieri, impiegati in strutture pubbliche e private, con titolo di studio professionale fasullo. Il Dipartimento ha assicurato la massima collaborazione, ordinando a tutte le Aziende sanitarie ed ospedaliere di controllare scrupolosamente i requisiti del personale infermieristico, requisiti da mettere a disposizione degli inquirenti per eventuali verifiche. “Un’azione positiva – ha affermato il Dirigente generale Andrea Guerzoni - che si accompagna con successo a quel processo di riqualificazione delle nostre strutture sanitarie, e del personale che in esse opera, già avviato in Calabria dalla Regione e dal suo presidente Loiero” Per il Dipartimento si tratta, inoltre, di un’operazione a garanzia della tutela dei cittadini assistiti. “Non si può più accettare – si legge nella nota dell’assessorato - che qualcuno ancora speculi sulla vita delle persone. La Sanità in Calabria attraversa un periodo delicato di trasformazione, passando da uno stato di crisi acuta a una fase di normalizzazione. Continuando nella lotta ai crimini e alle situazioni di illegalità nel mondo sanitario, si potrà avviare finalmente un nuovo ciclo virtuoso per tutti i cittadini calabresi”. .  
   
   
FEDERCONSUMATORI BASILICATA : SI´ A ESITI ESAMI CLINICI VIA E-MAIL  
 
Potenza, 11 dicembre 2008 - "E’ stata una piacevole sorpresa verificare che dall’Ospedale S. Carlo di Potenza come da altri ospedali è possibile ricevere gli esiti certificati degli esami di laboratorio al proprio indirizzo di posta elettronica". Lo ha detto il presidente della Federconsumatori di Potenza Rocco Ligrani, sottolienando che si tratta di "un buon esempio di efficienza ed efficacia dei servizi pubblici troppo spesso additati quali inefficienti. Il nuovo servizio è sicuramente vantaggioso per i consumatori che non dovranno più recarsi una seconda volta nelle strutture ospedaliere per ritirare gli esiti con un risparmio di risorse e soprattutto di tempo. Così facendo si superano anche le oggettive rigidità dell’applicazione della legge sulla privacy. La Federconsumatori ovviamente si riserva di segnalare anche eventuali disfunzioni". .  
   
   
"OKKIO ALLA SALUTE": UN REPORT DELL´ARES SULL´OBESITÀ INFANTILE NELLA REGIONE PUGLIA 1 BAMBINO SU 4 È IN SOVRAPPESO ED 1 BAMBINO SU 7 È OBESO ED I GENITORI NON SE NE ACCORGONO.  
 
 Bari, 11 dicembre 2008 - L’indagine di sorveglianza nutrizionale, “Okkio alla Salute”, condotta nel 2008 dall’Assessorato alle Politiche della Salute e dall’Ares e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità /Iss), con la collaborazione tecnica dell’Istituto Nazionale di Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione(inran), mette in evidenza che nella regione il numero di bambini in soprappeso ed obesi sarebbe pari a 99. 485, di cui 36. 733 gli obesi. 1 bambino su 3 risulta fisicamente inattivo e più della metà di loro, abusa di Tv e videogiochi. I genitori sembrano sottovalutare il problema: 1 genitore su 2 non ritiene che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all’altezza e percepisce sufficiente l’attività fisica svolta. Nello scenario italiano, in cui il 12,3% dei bambini è obeso ed il 23,6% è in soprappeso, nessuna regione può dirsi esente dal problema, benchè le differenze sul territorio siano notevoli, con situazioni più gravi al Sud:la Puglia con il 14. 4% di bambini obesi e con il 24. 6% di bambini in soprappeso, è al quint’ultimo posto, confermandosi il problema soprappeso ed obesità infantile una emergenza sanitaria. Non solo. Più di 1 bambino su 2 abusa di Tv e videogiochi (per cui si raccomanda di non superare le 2 ore al giorno): un comportamento favorito dal fatto che la metà dei bambini dispone di un televisore in camera propria. Sono alcuni dei risultati principali che emergono da “Okkio alla Salute”, indagine sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica dei bambini delle scuole primarie (6-10 anni). Nel corso del 2008, sono stati pesati e misurati 1873 alunni delle scuole terze primarie pugliesi. L’indagine ha visto una partecipazione elevatissima dei bambini e delle famiglie (solo il 3. 8% ha deciso di non partecipare all’indagine). Gli alunni hanno compilato un breve questionario su abitudini alimentari e attività fisica e sono stati poi pesati e misurati vestiti dagli operatori dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian) delle Asl, che hanno garantito l’uniformità e la qualità dei dati raccolti. I genitori hanno compilato un questionario fornendo informazioni sugli stili di vita dei propri figli e sulla propria percezione del problema. Cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica L’indagine ha messo in luce la grande diffusione tra i bambini di abitudini alimentari, che, specie se concomitanti, non favoriscono una crescita armonica e che predispongono all’aumento di peso. In particolare, emerge che: • Il 12% dei bambini non fa colazione • il 27% la fa in maniera qualitativamente non adeguata • l’86% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante • il 28% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura Anche i dati raccolti sull’attività fisica non sono confortanti: solo 1 bambino su 15 fa attività fisica in modo adeguato per la sua età e 1 su 3 non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine. L’attività fisica, anche attraverso il gioco all’aperto, è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute del bambino: si consiglia che i bambini facciano attività fisica moderata o intensa ogni giorno per almeno un’ora. I genitori sembrano ignorare il problema Inoltre, gli stessi genitori non sempre hanno un quadro corretto della situazione ponderale del proprio figlio: tra le madri di bambini con sovrappeso/obesità, ben 5 su 10 non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo, rispetto alla propria altezza. Molti genitori, in particolare di bambini sovrappeso/obesi, sembrano sottovalutare la quantità di cibo assunta dai propri figli. Le conseguenze fisiche, psicologiche, sociali ed economiche Il risultato di un così grande sforzo organizzativo, tale è stata la sorveglianza realizzata con “okkio alla salute”, è importante: per la prima volta, infatti, abbiamo a disposizione nella regione Puglia dati confrontabili con quelli delle altre regioni italiane, che descrivono con precisione il problema del sovrappeso e dell’obesità tra i bambini. Si tratta, il soprappeso e l’obesità, di due condizioni che spesso comportano nei bambini un forte disagio fisico, psicologico e sociale, ma soprattutto sono la causa di molti problemi di salute, sia nell’infanzia che - più tardi - nell’età adulta; Provocano, altresì, costi economici importanti, per i singoli individui e per la società, e sono la conseguenza in buona misura di stili di vita e comportamenti errati, che si instaurano già nella prima infanzia. Si tratta di un problema sempre più diffuso: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la prevalenza di sovrappeso/obesità nella popolazione infantile europea è stimata pari al 20%: di questi, circa un terzo risulta obeso. Il ruolo chiave della scuola Grazie al ruolo attivo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del mondo della scuola, durante l’anno scolastico 2007-2008 sono stati raccolti i dati sui bambini di 99 classi di terza delle scuole primarie pugliesi. I Dirigenti scolastici, hanno risposto a un questionario fornendo utili informazioni sull’ambiente scolastico, sulle iniziative educative e sulle opportunità offerte per favorire una sana alimentazione e l’attività fisica degli alunni. Gli insegnanti coinvolti, hanno spiegato alle famiglie a agli alunni l’utilità e il senso dell’indagine, dando un contributo essenziale all’iniziativa. La scuola può giocare un ruolo importante nel migliorare lo stato nutrizionale dei bambini promuovendo e creando le condizioni per una corretta alimentazione dei bambini e favorendone l’attività motoria strutturata. I Dirigenti scolastici hanno riferito che il 29% delle scuole possiede una mensa; solo un 6% prevede la distribuzione di alimenti sani (frutta, yogurt…) per la merenda di metà mattina; il 63% delle classi svolge due ore di attività motoria durante la settimana; l’87% delle scuole ha inserito nei propri programmi approfondimenti in tema di nutrizione; il 94% ha inserito nei propri programmi iniziative di promozione dell’attività motoria e il 69% ha dichiarato di aver intrapreso iniziative di educazione alimentare. Il ruolo della Regione L’assessorato alle Politiche della Salute, ha realizzato il coordinamento dei Sian dei Dipartimenti di Prevenzione e rappresentato l’interfaccia con l’Iss e con l’Ufficio Scolastico Regionale (Usr). L’esperienza di “rete” maturata con i Sian e le collaborazioni, accese con l’Usr, hanno creato le premesse perché si realizzi un “sistema regionale di sorveglianza nutrizionale”, che possa guidare le scelte degli interventi di prevenzione e contrasto dell’obesità e valutarne l’efficacia. Tutto ciò, in linea con i migliore esempi nazionali ed internazionali di “prevenzione basata sull’evidenza”, che permette l’allocazione di risorse, solo per quegli interventi di prevenzione che dimostrino una evidenza scientifica di efficacia. Per ulteriori informazioni: il “report di okkio alla salute” sarà presentato durante il convegno “Obesità in Puglia” – Bari 12 dicembre 2008 dalle 9. 00 a Villa Romanazzi-carducci - .  
   
   
SANITÀ: IL 12 DICEMBRE CONVEGNO DONAZIONI E TRAPIANTI  
 
Udine, 11 dicembre 2008 - Gli ´Aspetti etici, religiosi e culturali nella donazione e trapianto´ saranno al centro di un convegno promosso dalla Regione che si terrà venerdì 12 dicembre, a partire dalle ore 8,30, a Tavagnacco, al centro congressi Hypo Alpe Adria Bank, al quale parteciperà l´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Vladimir Kosic. L´iniziativa, organizzata dal Centro regionale trapianti coordinato da Francesco Giordano, è realizzata in collaborazione con l´Azienda ospedaliero universitaria ´Santa Maria della Misericordia´ di Udine, e con il patrocinio della Società italiana della medicina delle migrazioni. In particolare, le assise verteranno su ´donazione e trapianto nel contesto multietnico´, a proposito del ruolo svolto dal Centro nazionale trapianti (Cnt) e dal Centro regionale trapianti (Crt). Ruolo che sarà illustrato rispettivamente da Alessandro Nanni Costa (direttore del Cnt) e da Giordano. Tra gli altri argomenti che verranno proposti ai convegnisti, in particolare medici, personale sanitario, rappresentanti del mondo delle associazioni, ci saranno le implicazioni del diritto a donare e a ricevere per il mondo dell´immigrazione, in riferimento ai trapianti ed un approfondimento su tematiche di bioetica. Saranno illustrate anche le posizioni delle diverse confessioni religiose in tema dono e trapianto, da quella Cattolica, a quella Evangelica Metodista e Valdese, a quella Ortodossa, a quella Islamica, a quella Ebraica. Sarà infine fatto il punto sulla situazione e il ruolo delle associazioni di volontariato nel complesso processo di donazione e trapianto, e riguardo agli interventi preordinati. .  
   
   
ITALIA-ROMANIA: COMPLETATA FORMAZIONE DI 25 MEDICI E INFERMIERI GRAZIE A PROGETTO SOSTENUTO DA PIRELLI  
 
Milano, 11 dicembre 2008 - L´ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano, l´Ospedale di Slatina (Romania) e il Gruppo Pirelli hanno presentato ieri a Milano i primi risultati dell´iniziativa di collaborazione tra la struttura ospedaliera italiana e quella della regione dell´Olt, finalizzata alla formazione e all´aggiornamento professionale del personale medico e infermieristico rumeno. All´incontro, tenutosi all´Ospedale Niguarda, hanno preso parte il sottosegretario alla sanità rumeno, Raed Arafat, i rappresentanti delle due strutture ospedaliere, delle Istituzioni lombarde e della Pirelli. Nel primo anno di attività, l´iniziativa ha coinvolto circa 25 medici e infermieri dell´ospedale di Slatina, per un totale di 300 ore di formazione. Le attività formative si sono svolte prevalentemente presso i reparti di Medicina d´Urgenza, Chirurgia d´Urgenza, Terapia Intensiva, Rianimazione e Ginecologia d´Urgenza di Niguarda. Alcuni dirigenti medici dell´ospedale milanese, inoltre, hanno tenuto nell´Ospedale di Slatina corsi di aggiornamento sull´impiego di nuove tecnologie e procedure per il pronto soccorso. L´iniziativa è promossa dal Gruppo Pirelli, che, oltre che finanziare le attività formative, ha donato all´Ospedale rumeno moderne attrezzature sanitarie per la diagnostica e gli interventi d´urgenza, tra le quali un ecografo e un elettrocardiografo. L´accordo rientra nell´ambito delle iniziative sociali e di sviluppo sostenibile di Pirelli nella comunità di Slatina, dove il Gruppo ha realizzato un grande polo industriale dedicato alla produzione di pneumatici ad alte prestazioni per i mercati dell´Europa Centrale e Orientale. La collaborazione prevede complessivamente il coinvolgimento di circa 70 persone tra medici e infermieri dell´ospedale di Slatina nell´arco di tre anni, con la partecipazione a corsi teorici e pratici sulle attività di Medicina d´Urgenza, Chirurgia d´Urgenza, Terapia Intensiva, Rianimazione, Ginecologia d´urgenza ed Epidemiologia Nosocomiale. "Pirelli considera particolarmente importante l´integrazione nelle realtà in cui opera e ha dunque scelto di sostenere un´iniziativa che avesse al centro la tutela della salute, attraverso il miglioramento dei servizi dell´´ospedale locale", ha dichiarato Enrico Malerba, Amministratore Delegato di Pirelli Tyre Romania. "Siamo molto soddisfatti dei risultati finora raggiunti sia per la qualità della formazione sia per i buoni rapporti, professionali e personali che nel corso di quest´anno si sono creati tra medici e infermieri italiani e rumeni. La grande professionalità del personale di Niguarda ci sta consentendo di dare un contributo utile all´Ospedale di Slatina e all´intera comunità cittadina, della quale il Gruppo Pirelli si sente ormai parte integrante". "Il nostro Ospedale è impegnato da molti anni, su indicazione della Regione Lombardia, in diversi progetti in ogni parte del mondo e siamo stati ben lieti di mettere a disposizione la professionalità dei nostri operatori per questa importante iniziativa voluta da Pirelli in Romania", ha sottolineato Pasquale Cannatelli, direttore generale dell´Ospedale Niguarda Ca´ Granda" "La collaborazione svolta quest´anno con l´ospedale di Niguarda, e che continuerà nei prossimi anni, è stata un´esperienza estremamente positiva per il personale medico dell´ospedale di Slatina" ha dichiarato Ion Bratoi, Direttore Medico dell´Ospedale Regionale d´Emergenza di Slatina. "La grande professionalità dei medici italiani è un esempio per il personale medico rumeno, che ha potuto apprezzare in particolar modo la struttura organizzativa dell´attività d´emergenza dell´ospedale milanese. Ringraziamo Pirelli per il supporto e per le attrezzature mediche donate all´ospedale di Slatina, che garantiranno ai cittadini un´assistenza medica di alto livello". .  
   
   
ALT AL CANCRO CON OLIO EXTRAVERGINE, CECI E FAGIOLI UNA SERIE DI TEST SUI TRE PRODOTTI TIPICI APRONO UNA NUOVA STRADA NELLA LOTTA AI TUMORI. LE CELLULE CANCEROGENE COSÌ NUTRITE RALLENTANO SENSIBILMENTE LO SVILUPPO. I TEST SULL’UOMO  
 
 Firenze , 11 Dicembre 2008 – Il buon olio d’oliva può arginare il cancro? E possono fagioli e ceci avere lo stesso potere? Un esperimento condotto dall’equipe dell’endocrinologa Maria Luisa Brandi nei laboratori del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Firenze lascia ipotizzare una insospettata e promettente frontiera nella lotta contro i tumori. Trattate con questi alimenti le cellule malate hanno in effetti rallentato sensibilmente lo sviluppo. Ne ha dato notizia la stessa professoressa Brandi intervenendo ieri a un convegno scientifico sui prodotti tipici organizzato dal Centro di Ricerca e Valorizzazione degli Alimenti (Cera), una struttura interdipartimentale che fa capo all’ateneo fiorentino. “Solo con la biologia molecolare”, ha ricordato, “sapremo davvero perché certi cibi fanno bene o male alla salute”. L’esperimento in questione è stato condotto in vitro e ha utilizzato due identiche culture di cellule umane di cancro del colon, ovvero due nuclei con un numero di cellule equivalenti, 10 mila circa. Per 12 giorni consecutivi uno dei nuclei è stato lasciato a se stesso, mentre l’altro ha ricevuto un trattamento a base di olio extravergine di oliva, ceci e fagioli. Due i tipi per ciascun alimento: in particolare un olio toscano della zona di Montalcino e uno ligure della zona di Imperia; per i ceci, uno di Prato, l’altro di Sorano (Grosseto); per i fagioli, uno di nuovo della campagna di Sorano, l’altro di Pratomagno (Firenze). Ne hanno fatto un estratto e ne hanno ricavato una polvere che è stata poi dissolta nella coltura delle cellule cancerose. La proliferazione di entrambe le masse tumorali è stata controllata ogni 48 ore e dopo poco meno di due settimane il risultato è apparso evidente. Le cellule non trattate si sono sviluppate in misura esponenziale, da 10 mila a 980 mila. Il gruppo trattato è invece rimasto abbondantemente sotto le centomila cellule, arrivando per l’esattezza a quota 86 mila, ovvero circa 12 volte in meno. “Se questo eccezionale processo possa ripetersi sull’uomo è presto per dirlo”, commenta la professoressa Brandi, “Di sicuro lo possiamo ipotizzare. Gli effetti sono talmente marcati da lasciar pensare che un opportuno consumo quotidiano di olio extravergine di oliva e di legumi un paio di volte la settimana rappresenti un’azione preventiva nei confronti del tumore del colon”. Dati più significativi potranno venire solo da una diretta sperimentazione sull’uomo. Nell’attesa, ulteriori test condotti dall’equipe Brandi (ne fanno parte i dottori Elisa Bartolini, Francesca Ieri, Carmelo Mavilia, Barbara Pampaloni, Annalisa Romani, Annalisa Tanini, Pamela Vignolini) hanno rilevato nei tre prodotti in questione alcune sostanze con attività simili a quelle degli estrogeni, gli ormoni femminili. Olio extravergine d’oliva, ceci e fagioli contengono sostanze, cioè, che si comportano come estrogeni di origine vegetale (fitoestrogeni), noti per l’efficacia nel contrastare molti disturbi della menopausa (vampate di calore, disturbi dell’umore, ecc. ). Il vantaggio è che non presentano gli effetti collaterali indesiderati legati alla terapia ormonale sostitutiva. Secondo la professoressa Brandi, una dieta con apporto regolare di legumi può perciò giovare soprattutto alle donne in menopausa per riequilibrare in parte, in modo del tutto naturale, il calo ormonale tipico del periodo. I test su olio e legumi hanno peraltro consentito di individuare alcuni geni coinvolti nei processi che controllano i meccanismi di formazione dei tumori estrogeno-dipendenti (cancro del colon, della mammella, dell’ovaio, ecc). .  
   
   
ASL 4, A MATERA EVENTO FORMATIVO SUL TABAGISMO  
 
Matera, 11 dicembre 2008 - Si terrà a sabato 13 alle 9,00 nell’Auditorium dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” il primo evento formativo aziendale della Basilicata sul tabagismo. Lo rende noto l’Asl 4 di Matera. L’incontro dibattito, organizzato da Giuseppe Turturiello e Maria Teresa Perna, rispettivamente responsabile e referente del Centro territoriale Antifumo della Asl 4, affronterà il tema “Tabagismo dalla diagnosi alla cura: modelli di intervento”. Sono previsti interventi di professionisti del settore, che svilupperanno temi relativi al fumo da tabacco: aspetti epidemiologici e linee ministeriali, aspetti legati alla dipendenza, danni da fumo (anche passivo), trattamenti farmacologici e psicologici, aspetti organizzativi dei Centri antifumo, benessere e stili di vita più salutari. L’ iniziativa – riferisce la nota dell’Azienda sanitaria - è orientata alla prevenzione e alla promozione della “salute”, in risposta a un fenomeno che vede, dai più recenti dati epidemiologici, un pericoloso aumento del consumo di tabacco soprattutto nella popolazione giovanile e femminile. Il Centro si pone l’obiettivo di informare operatori sanitari e non, su cause, effetti, modelli e tecniche di intervento sul tabagismo, per orientarli verso stili di vita più salutari. Per l’alto significato informativo ed educativo dell’incontro-dibattito sono state invitate tutte le professionalità sanitarie e amministrative dell’Azienda sanitaria locale. .  
   
   
FVG, STRATEGIE DI LOTTA CONTRO IL FUMO  
 
Trieste, 11 dicembre 2008 - In Friuli Venezia Giulia i fumatori sono un terzo dell´intera popolazione compresa tra i 18 e i 69 anni. Ma se questo è il dato medio, assolutamente notevoli sono le differenze se si esaminano le diverse fasce d´età. Fuma infatti quasi la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni: per l´esattezza il 47%, senza peraltro eccessive distinzioni tra uomini e donne. Mentre con il passare degli anni si tende a fumare di meno: è infatti un quarto delle persone più anziane ad avere l´abitudine alla sigaretta. Questi dati sono emersi a Trieste (sede del Centro di fisica), nel convegno "Tabagismo: applicazione regionale dei programmi nazionali di prevenzione, cura e controllo", in cui si sono confrontati esperti dell´Agenzia regionale della Sanità, delle sei Aziende per i servizi sanitari, del Ministero competente e delle Regioni Veneto ed Emilia Romagna. La giornata di studio è servita in particolare per riflettere sulle migliori strategie da adottare per "guadagnare salute", ovvero sensibilizzare la cittadinanza al fine di modificare comportamenti inadeguati, evitando stili di vita che possono risultare particolarmente dannosi, fino a condurre troppo spesso alla morte. Come ha ricordato infatti Riccardo Tominz, coordinatore del tavolo regionale sul tabagismo, è attribuibile al fumo attivo il 14% di tutti i decessi che si registrano in un anno in regione (1939 nel 2007, su un totale di 13. 301). Una percentuale giudicata "enorme", che trascina con sé costi sociali elevatissimi, ma che sale addirittura al 22% nelle persone tra i 35 e i 64 anni: 334 morti, sempre nel 2007, in un´età in cui le prospettive di vita dovrebbero essere ben diverse. Da qui la necessità di rafforzare le iniziative di contrasto lungo tre diverse direttrici, peraltro chiaramente indicate a livello internazionale e nazionale. In primo luogo l´educazione alla salute, e quindi la prevenzione, che significa tentare di fare in modo che i più giovani non inizino a fumare; conforta in proposito il fatto che tra i ragazzi che fanno sport la percentuale dei fumatori si dimezza. Quindi dissuefazione, ovvero far conoscere modalità efficaci per smettere di fumare. Infine sorveglianza, per evitare che chi non fuma non sia passivamente esposto a quello di altre persone. Elemento, questo, che continua a dare una certa preoccupazione, in quanto da un sondaggio, illustrato oggi, è emerso come il rispetto del divieto, specie nei luoghi di lavoro, non sia poi così assoluto. Pertanto, con il 2009, anche alla luce di quanto indicato nelle linee di gestione della sanità regionale, le aziende sanitarie accentueranno le proprie azioni di educazione e sensibilizzazione, a tutti i livelli, e che già stanno dando risultati interessanti, ad esempio grazie al coinvolgimento, dei medici di famiglia e dei farmacisti, e con progetti integrati con la scuola e gli enti locali. Inoltre nel confronto odierno è stato espresso l´auspicio che ogni azienda attivi, come già è avvenuto a Trieste, un centro interdipartimentale per la prevenzione e la cura del tabagismo, e si doti (o potenzi se già presente) di un "centro antifumo", con un equipe multiprofessionale, costituita in particolare da un medico delle dipendenze e da uno psicologo psicoterapeuta. E´ infatti attraverso il lavoro di un team adeguatamente preparato che un fumatore può essere indotto a smettere. Al contrario "purtroppo quasi tutti quelli che tentano di smettere ci provano da soli, senza ricorrere all´aiuto di nessuno, per cui ci ricadono con facilità", ha rilevato Tominz, sottolineando che "il fumo non è un semplice vizio, ma un´autentica dipendenza, come quella dall´alcol o dalle droghe. E come tale va trattata, in maniera farmacologica, o con trattamenti di gruppo od individuali". Necessario, infine, che competenze ed esperienze maturate nelle diverse aziende siano messe "in rete", per render possibile il confronto anche con le associazioni del volontariato di settore e le Università. .  
   
   
COLOUR IS OUT OF THE BOX OPERE DI ENNIO ALFANI, GLORIA AMBROSI, PIPPO ALTOMARE, CLAUDIO BELLACCI, FABRIZIO CAMPANELLA, ANTONIA DI GIULIO, MICHELE DE LUCA, GIORGIO GALLI, UEMON IKEDA, MONICA MELANI, POLDI LOPEZ Y ROYO, PUPILLO, ALESSANDRO SARDELLA, GIUSEPPE TABACCO, SONIA VICCARO  
 
 Roma, 11 dicembre 2008 - Con questo titolo, volutamente ironico, presso Il Mitreo sono presentati, dal 12 Dicembre 2008 al 30 Gennaio 2009, una serie di lavori con cui si vuole indagare sulla natura stessa dell’opera in cui il colore è parte predominante della sensazione visiva. Spesso si ha l’idea che l’opera sia solo un piano d’appoggio dell’immagine dipinta e/o lo spazio in cui relegare la forma creata e questo è visto spesso come una preoccupazione costante dall’artista. A queste due costanti dovremmo aggregare . L’incidenza e l’assorbimento del colore – materia come sortilegio di una rigorosissima fantasia a cui l’autore si sottopone. L’artista in questo caso segue l’istinto del suo Sentimento Vitale e con esso esperimenta - e segue sperimentando – la felicità di lavorare con immagini figurative o No-figurative, e la sua ansia diventa un modo per inventare un repertorio di segni personali, che lo identificano con l’arte. Le opere ci riportano a visioni e a tempi d’altre logiche. Nella pittura nulla è casuale, al contrario: l’impossibile si fa possibile, quando l’immagine emerge dalla profondità del creatore. E’ questo il trionfo della proposta pittorica e l’apice trionfo della creazione. Un momento in cui l’artista aspira ad un altissimo senso del colore in sé e per sé che addensa ed elabora con inesausta tensione emotiva, ma nel contempo non si sente mai sganciato dalla verità percettiva e dalla conseguente visione del concreto, per cui il suo essere astrattista o figurativo significa piuttosto un modo generale di avvicinamento alla realtà. .  
   
   
LET: A DUBAI L´ADDIO AL GOLF AGONISTICO DI ANNIKA SORENSTAM  
 
Roma, 11 dicembre 2008 - Sarà veramente l´ultimo torneo di Annika Sorenstam. La svedese ha scelto il Dubai Ladies Masters (11-14 dicembre) per mettere la parola fine alla sua splendida carriera, che termina dove era cominciata, ossia nel Ladies European Tour. La sua speranza, come ha dichiarato esplicitamente, è di mettere la sacca in soffitta dopo aver vinto la gara per la terza volta consecutiva. Nell´occasione ha al seguito tutta la famiglia, compresa la sorella Charlotta che ha avuto un invito degli organizzatori per giocare, e il fidanzato Mike Mcgee, che munito di telecamera cercherà di cogliere tutte le sfumature dell´addio. Sul percorso dell´Emirates Golf Club la Sorenstam avrà una buona concorrenza nella lotta per il titolo per la presenza delle francesi Gwladys Nocera e Anne-lise Caudal, con le quali effettuerà i primi due giri, della danese Iben Tinning, della gallese Becky Brewerton e delle svedesi Louise Stahle e Emma Zackrisson. Sei le italiane in campo con Veronica Zorzi e Stefania Croce in grado di puntare all´alta classifica, traguardo che peraltro non è precluso a Federica Piovano, Margherita Rigon, Anna Rossi e Vittoria Valvassori. Le italiane saranno seguite dall´allenatore federale Adriano Mori. Il montepremi è di 500. 000 euro. L´european Tour Fa Tappa In Sudafrica - Prima gara ufficiale da membri dell´European Tour per Lorenzo Gagli e Federico Colombo, i quali insieme ad Alessandro Tadini ed Edoardo Molinari prendono parte all´Alfred Dunhill Championship (11-14 dicembre) sul percorso del Leopard Creek, a Mpumalanga in Sudafrica. E´ la quarta prova del circuito 2009 e la prima del trittico sudafricano che comprende anche il South African Open (18-21 dicembre) e lo Joburg Open (8-11 gennaio). Favoriti i giocatori di casa tra i quali spiccano i nomi di Rory Sabbatini, Darren Fichardt, Charl Schwartzwel e Brenden Pappas, ma c´è da credere che l´inglese Lee Westwood farà come sempre la sua parte mentre sarà interessante seguire il diciannovenne irlandese Rory Mcilroy, al quale per due volte è sfuggita la vittoria dopo spareggio. Il montepremi è di un milione di euro. Due Azzurri All´orange Bowl - Matteo Manassero e Cristiano Terragni difenderanno i colori azzurri alla 44ª edizione del Junior Orange Bowl International Golf Championship, una delle più prestigiose gare giovanili del mondo in programma al Golf Club Biltmore di Anastasia, in Florida, dal 27 al 30 dicembre. Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche. Nell´albo d´oro figura il nome di Marco Durante, attualmente Consigliere Federale, che si impose nel 1979. Lo scorso anno Terragni si è classificato ottavo a cinque colpi dal vincitore, il tedesco Sean Einhaus. Al torneo femminile prenderanno parte a titolo personale Valeria Tandrini e Giulia Molinaro, che nel 2007 è terminata seconda a un colpo dalla coreana Jung-eun Han. Argentine Amateur All´inglese Luke Goddard, Bertasio E´ Uscito Nel Terzo Turno - L´inglese Luke Goddard ha battuto l´argentino Leandro Marelli per 4/3 e si è aggiudicato il 113° Argentine Amateur Championship, svoltosi sul tracciato del Nordelta Golf Club a Buenos Aires in Argentina. Goddard ha eliminato in semifinale l´australiano Jason Scrivener per 2/1, mentre il suo avversario ha estromesso il forte olandese Floris De Vries (1 up). Nella finale disputata sulla distanza di 36 buche i due contendenti hanno chiuso in parità le prime 18, poi Marelli si è portato 2 up, ma alla buca 28 è iniziata la progressione di Goddard che ha chiuso il conto con cinque birdie nei successivi sette green. Al torneo hanno preso parte i due azzurri Nino Bertasio e Niccolò Quintarelli. Il lombardo ha sconfitto l´argentino Leandro Marletta (19ª) e il colombiano Alvaro Arizabaleta (3/2), che era ritenuto uno dei favoriti, poi ha dovuto cedere il passo al giocatore di casa Andres Berlaffa dopo un avvincente match terminato alla 19ª buca. Quintarelli, dopo aver battuto l´argentino Gonzalo Rodriguez (3/2), è uscito nel secondo turno (1 up) disputando comunque un ottimo incontro contro lo scozzese Scott Borrowman. Questi si era imposto nella qualificazione medal (141 - 71 70) davanti all´argentino Tomas Cocha e allo spagnolo Juan Francesco Sarasti (141). Al 15° posto Bertasio con 149 colpi (74 75) e al 34° Quintarelli con 155 (79 76). .