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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Giugno 2013
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA MULTA LUNDBECK E ALTRE AZIENDE FARMACEUTICHE PER RITARDARE L´INGRESSO SUL MERCATO DEI FARMACI GENERICI  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - La Commissione europea ha inflitto una multa di € 93,8 milioni sul farmaceutica danese Lundbeck società e multe per un totale di € 52,2 milioni di parecchi produttori di farmaci generici. Nel 2002, Lundbeck accordo con ciascuna di queste imprese a ritardare l´ingresso sul mercato di versioni generiche più economiche di citalopram marca di Lundbeck, un antidepressivo blockbuster. Questi accordi violato le norme antitrust comunitarie che vietano gli accordi anticoncorrenziali (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea - Tfue). Queste aziende generiche erano notevolmente Alpharma (ora parte di Zoetis), Merck Kgaa / Generics Uk (Generics Uk è ora parte di Mylan), Arrow (ora parte di Actavis), e Ranbaxy. Il vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "E ´inaccettabile che una società paga i suoi concorrenti di rimanere fuori del suo mercato e ritardare l´ingresso di farmaci meno costosi accordi di questo tipo danneggiano direttamente i pazienti e la salute nazionale. Sistemi, che sono già in stretti vincoli di bilancio. La Commissione non tollererà tali pratiche anticoncorrenziali ". Citalopram è un farmaco antidepressivo successone ed è stato prodotto più venduto della Lundbeck al momento. Dopo il brevetto di base della Lundbeck per la molecola di citalopram era scaduto, si tiene solo un certo numero di relativi brevetti di processo che hanno fornito una protezione più limitata. I produttori di meno costosi, versioni generiche di citalopram quindi avuto la possibilità di entrare nel mercato. Anzi, uno di loro era in realtà iniziato a vendere la sua versione generica di citalopram e di vari altri produttori avevano fatto preparativi seri a tale scopo. L´esperienza dimostra che i prezzi effettivi unità concorrenza dei generici in modo significativo, riducendo drasticamente i profitti del produttore del prodotto di marca e portare grandi benefici ai pazienti. Ad esempio, i prezzi di citalopram generico è sceso in media del 90% nel Regno Unito rispetto al precedente livello di prezzo di Lundbeck, una volta diffusa l´ingresso nel mercato generico ha avuto luogo dopo la sospensione degli accordi. Ma, invece di competere, i produttori generici concordate con Lundbeck nel 2002, di non entrare nel mercato in cambio di ingenti pagamenti e altri incentivi da Lundbeck pari a decine di milioni di euro. I documenti interni si riferiscono a un "club" in formazione e "un mucchio di $ $ $" per essere condiviso tra i partecipanti. Lundbeck versato notevoli somme forfettarie, acquistato magazzino generici ´per il solo scopo di distruggerlo, e ha offerto profitti garantiti in un accordo di distribuzione. Gli accordi hanno dato Lundbeck la certezza che i produttori di farmaci generici sarebbero rimasti fuori dal mercato per tutta la durata degli accordi senza dare i produttori generici alcuna garanzia di ingresso sul mercato successivamente.Questi accordi sono molto diverse da altri insediamenti di controversie sui brevetti in cui le imprese generiche non sono semplicemente ripagati di rimanere fuori dal mercato. La Commissione ha basato le sue multe sui suoi 2006 Linee guida in materia di ammende (vedi Ip/06/857 e Memo/06/256 ). Nel fissare il livello delle ammende, la Commissione ha preso in considerazione la durata di ciascuna violazione e della sua gravità. La lunghezza delle indagini è stata presa in considerazione come attenuante. Una impresa applicata una riduzione sostenendo l´incapacità di pagare la multa ai sensi del punto 35 degli orientamenti del 2006 Ammende. Tuttavia, l´applicazione non ha soddisfatto le condizioni per una riduzione.
Violazione Ammende - Lundbeck Ammende - aziende generiche
Merck Kgaa / Generics [Uk] accordi Merck Kgaa: € 21 411 000 di cui in solido con Generics [Uk] Limitata: € 7 766 843
Accordi Arrow Freccia Aps Gruppo: € 9 975 000 di cui in solido con Arrow Generics Limitato: € 9 360 000 di quest´ultimo importo di cui in solido con risoluzione Chemicals Limited: € 823 735
Alpharma accordo Zoetis Products Llc e Xellia Pharmaceuticals Aps in solido: € 10 530 000 di cui in solido con Al Industrier As: 43 € 216
Ranbaxy accordo Ranbaxy Laboratories Limited e Ranbaxy (Uk) Limited, in solido: € 10 323 000
Totale 93 € 766 000 Importo totale per le aziende generiche: € 52 239 000
 
   
   
RICERCATORI CREANO VIE NERVOSE SINTETICHE PER NUOVE CURE ANTIBATTERICHE  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - I batteri, per lo più, prosperano a temperature estreme e in condizioni aride. Alcuni tipi di batteri hanno però la capacità di fare questo e altro: crescono in diversi ambienti e si adattano facilmente. Una di queste specie è il Bacillus subtilis. Conosciuto per la sua capacità di stabilirsi nel terreno e nell´acqua, i ricercatori hanno trovato prove che il B. Subtilis è frequentemente presente anche nell´intestino umano. Il B. Subtilis forma endospore che sono in grado di proteggerlo dalla privazione di sostanze nutritive. I ricercatori hanno sfruttato questo aspetto e hanno spesso usato il batterio controllabile geneticamente come fabbrica di cellule nella biotecnologia. Qui entra in gioco Basynthec ("Bacterial synthetic minimal genomes for biotechnology"), un progetto lanciato nel 2010 con un finanziamento dell´Ue di quasi 3 milioni di euro. Il suo scopo era sviluppare un approccio basato su modelli per ingegnerizzare B. Subtilis e creare moduli sintetici per produrre metaboliti e proteine di interesse. Questa ricerca potrebbe in definitiva portare a nuove cure antimicrobiche per le infezioni batteriche. I risultati potrebbero tuttavia anche portare a una migliore sicurezza del ceppo, riducendo la capacità dei ceppi di batteri di sopravvivere e facendo diminuire gli effetti collaterali indesiderati presenti in tutti gli organismi naturali. Questo a sua volta ridurrebbe i trasferimenti genetici accidentali e le interazioni indesiderate con l´ambiente, gli esseri umani o i prodotti. Il progetto è sostenuto nell´ambito del tema "Bioeconomia basata sulla conoscenza" del Settimo programma quadro (7° Pq). Coordinati dall´Institut National de la Recherche Agronomique (Inra) in Francia, i partner del progetto hanno usato la biologia computazionale e sperimentale con nuove metodologie ad alto rendimento per modificare e ridurre il cromosoma di questo particolare ceppo "a piacimento". Il team ha prodotto, raccolto e sottoposto centinaia di ceppi cancellati (ceppi nei quali parte di un singolo cromosoma era andato perduto) a uno screening ad alto rendimento per individuare obiettivi antimicrobici e altre applicazioni. Il team di Basynthec ha inoltre creato percorsi sintetici per la traslazione delle proteine e per la produzione della vitamina B5, permettendo così ai ricercatori di testare il loro pieno potenziale. Per questo lavoro è stato richiesto un brevetto. Il consorzio è partito dalla convinzione che era necessario identificare sia nuovi antimicrobici per la cura delle infezioni batteriche, sia obiettivi per gli antimicrobici all´interno della cellula batterica. I ceppi di cancellazione generati nello studio hanno permesso ai ricercatori di determinare quali ceppi sono relativamente resistenti al Sublancin 168, un peptide antimicrobico innescato dal B. Subtilis che ha la capacità di distruggere diversi organismi di un certo tipo. Ci sono molte aziende che producono enzimi per l´industria farmaceutica. La specie del Bacillus è già conosciuta per il basso costo e per la sua efficienza nella produzione di catene, ma si può ancora migliorare, per esempio eliminando gli effetti collaterali indesiderati durante la produzione. Il team spera che associando il quadro di modellazione di Basynthec a ceppi batterici convalidati e meno complessi si potranno incoraggiare gli scienziati a usarlo come piattaforma biotecnologica generica per un migliore controllo e una migliore manipolazione del metabolismo cellulare durante i processi industriali. Il team di Basynthec ha riunito esperti di Novozymes A/s (Danimarca), Inra Transfert (Francia), Ernst-moritz-arndt-universität Greifswald (Germania), Academisch Ziekenhuis Groningen (Paesi Bassi), Dsm Nutritional Products (Svizzera), Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (Svizzera) e l´Università di Chicago (Stati Uniti). Per maggiori informazioni, visitare: Basynthec http://www.Basynthec.eu/ Institut National de la Recherche Agronomique (Inra) http://www.Inra.fr/en/  
   
   
LA RESISTENZA AI FARMACI DI COMBINAZIONE METTE A RISCHIO I TENTATIVI DI DEBELLARE LA MALARIA  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - Con 300-500 milioni di persone che si ammalano di malaria ogni anno, questa malattia tropicale debilitante continua a essere un problema globale. L´attuale terapia di combinazione di solito è ancora efficace, ma i recenti segni di resistenza rappresentano una nuova sfida per gli scienziati. La malaria è un problema importante in particolare in Africa, dove la resistenza ai farmaci negli anni 90 del secolo scorso ha contribuito a un tasso di mortalità della malattia superiore alla norma. Tuttavia, il dott. Henk Schallig dell´Istituto reale tropicale nei Paesi Bassi è fiducioso che si possa impedire che questo accada di nuovo. Ciò avviene mentre stanno emergendo i risultati del progetto quinquennale Malactres, finanziato dall´Ue con quasi 3 milioni di euro. La ricerca si è concentrata sulla multifarmacoresistenza nella malaria nell´ambito della terapia combinata a base di artemisinina (Act). Il team di ricerca ha valutato specifici marcatori genetici e ha lavorato a una diagnostica innovativa, rapida e semplice. Il dott. Schallig spiega: "Molti farmaci per curare la malaria sono ritenuti inefficaci, soprattutto nell´Africa rurale. Occorre quindi trovare urgentemente alternative di cura più convenienti, sicure ed efficaci. L´act, che è attualmente il pilastro della terapia, è efficace, ma è a rischio a causa di una resistenza emergente. Per questo motivo abbiamo sviluppato strumenti sensibili per l´individuazione veloce della malaria e per affrontare la crescente resistenza dei parassiti ai farmaci antimalarici diponibili". Il progetto è riuscito a studiare l´esistenza di specifici geni di resistenza associati a una maggiore trasmissione dei parassiti dopo il trattamento. Gli studi clinici sono stati supportati da sette istituti sparsi tra Europa e Africa, che hanno aiutato a migliorare la diagnosi e la cura della malaria. Recentemente essi hanno condotto degli studi sull´Act in Kenya e Burkina Faso, valutando l´impatto di vari geni sulla diffusione, longevità e trasmissione dei parassiti. Il consorzio di ricerca Malactres ha inoltre sviluppato esami diagnostici molecolari basati sulla reazione a catena della polimerasi (Pcr). La Pcr è un metodo relativamente economico e semplice per diagnosticare velocemente malattie, identificare batteri e virus ed effettuare altre forme di identificazione genetica. In questo caso, è stata usata per rilevare tutte le specie conosciute di parassiti direttamente dal sangue di soggetti potenzialmente infetti, mediante test sul campo in Nigeria e Kenya. Sono stati inoltre sviluppati test per identificare e diagnosticare la presenza di ceppi di parassiti resistenti alla malaria, in particolare del Plasmodium falciparum. Gli studi clinici hanno rappresentato una parte importante di questo progetto, anche se il dott. Schallig fa notare che ci sono stati degli ostacoli lungo la strada: "I cambiamenti climatici hanno ritardato i nostri studi, come nel caso dell´Africa dove mutevoli andamenti meteorologici stanno interessando le stagioni delle piogge, e questo rende più difficile prevedere quando si potrebbe verificare la trasmissione della malaria. Adesso risulta difficile prevedere i modelli di trasmissione e le persone nell´Africa orientale stanno iniziando a lamentarsi perché fa troppo freddo!" Malgrado questa complicazione, lo studio Malactres contribuirà in modo significativo alla battaglia a lungo termine contro la resistenza ai farmaci della malaria, fornendo preziosissime informazioni su possibili marcatori genetici coinvolti nel processo. Sebbene il progetto dovrebbe concludersi questa estate, il team del progetto spera di proseguire la propria ricerca usando le conoscenze già acquisite per continuare la lotta contro la malaria. Il dott. Schallig dice di essere entusiasta di far proseguire il "marchio" Malactres. Il progetto mira ad assicurarsi ulteriori finanziamenti affinché i test possano essere prontamente disponibili e per studiare ulteriormente il contesto della resistenza all´Act. "Il consorzio è inoltre impegnato nella pubblicazione delle scoperte della nostra ricerca e, una volta concluso il progetto, provvederà a creare un numero di pubblicazioni di alto profilo", ha concluso. Per maggiori informazioni, visitare: Malactres http://www.malactres.eu/  
   
   
ROSSI AI DISABILI: “NON TRADIREMO IL PROGETTO VITA INDIPENDENTE”. TROVATO L’ACCORDO, FINE DELL’OCCUPAZIONE  
 
Firenze, 20 giugno 2013 – “Vita Indipendente è un progetto che abbiamo inventato noi e non vogliamo certo tradirlo. Anzi, cercheremo di consolidarlo sempre di più. La dimostrazione del nostro interesse è il fatto che, a fronte di una costante diminuzione dei fondi statali per la disabilità e la non autosufficienza, la Regione Toscana ha sempre aumentato lo stanziamento per il Progetto Vita Indipendente, dai 2 milioni del 2009, ai 7 del 2013. Sono contento che si sia raggiunto un accordo e che da parte vostra sia giunto un riconoscimento dell’impegno della Regione”. E’ il messaggio che il presidente Enrico Rossi manda ai disabili delle due associazioni Vita Indipendente e Associazione Toscana Paraplegici, che ieri avevano occupato Palazzo Strozzi Sacrati, passando anche la notte nella sede della Regione. I disabili hanno concluso la loro protesta stamani, con un conferenza alla quale hanno preso parte anche i dirigenti dell’assessorato al diritto alla salute. E’ stato trovato un accordo, la Regione ha assicurato che i disabili che finora hanno ricevuto l’assegno del Progetto Vita Indipendente (circa 500 persone, l’assegno varia da 800 a 1.800 euro) continueranno a riceverlo, e per i nuovi ingressi (180-190 persone) si farà in modo di assicurare pari condizioni. “Il progetto Vita Indipendente non viene messo in discussione – ha assicurato Valtere Giovanni, direttore generale dell’assessorato al diritto alla salute, parlando a nome del presidente Rossi e dell’assessore Marroni – Troveremo le risorse, le capacità, l’intelligenza, la sensibilità per far fronte al quadro che ci avete rappresentato. Da oggi è aperto un tavolo a cui invitiamo tutte le associazioni rappresentative dei disabili a partecipare, portando il loro contributo per rendere organico questo percorso, e arrivare entro pochi mesi alla firma di un protocollo regionale”. “Prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno da parte della Regione a trovare i finanziamenti per i nuovi progetti di Vita Indipendente, scrivono in un loro comunicato le due associazioni, che riconoscono alla Regione di “aver compiuto un atto che realmente viene incontro alle nostre esigenze. Ci auguriamo – aggiungono – che sia possibile continuare su questa strada senza doverci più sottoporre ai sacrifici che abbiamo dovuto sopportare stanotte”. E sottolineano che “questa risposta della Regione Toscana è perfettamente in linea con il fatto che è l’unica Regione in Italia ad avere, nello Statuto, la Vita Indipendente per disabili e anziani”. “Voglio esprimere un sentimento di rincrescimento – ha detto Giovannini – per il disagio anche fisico che avete sopportato in queste 24 ore. Ma la complessità di questo progetto ci espone anche a difficoltà di comprensione reciproca, in un progetto di questa portata possono verificarsi problemi e incomprensioni. Non abbiamo esperienze da copiare, stiamo andando a regime di una sperimentazione particolarmente complessa e innovativa, è una pagina nuova che stiamo scrivendo insieme. Vi assicuro – ha aggiunto rivolto ai disabili – che non sprecheremo alcunché del sacrificio che avete affrontato. Grazie anche a questo saremo in grado di scrivere una pagina che onorerà noi tutti. Non tradiremo questo progetto. Dobbiamo capirne la sostenibilità, ma non faremo mancare risorse aggiuntive di anno in anno”. Il progetto Vita Indipendente - Vita Indipendente è un progetto della Regione Toscana, nato per garantire ai disabili gravi l’indipendenza della propria vita, evitando il ricovero nelle residenze assistite. Il progetto nasce in assenza di una normativa nazionale, di conseguenza il sostegno ai disabili di Vita Indipendente non è previsto nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). In Italia sono solo 4-5 le Regioni che, pur in maniera differenziata, hanno attivato iniziative di aiuto ai disabili. In Toscana il progetto, rivolto alle persone con grave disabilità fisico-motoria, nasce in via sperimentale nel 2009, con l’obiettivo di consentire loro di vivere in casa propria, senza ricorrere alle strutture protette, e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia. Nel 2009 la Regione ha finanziato questo progetto con 2 milioni di fondi propri, saliti poi a 5.2 milioni nel 2012, fino agli attuali 7 milioni, con un incremento di 1.8 milioni nel 2013. Ciò dimostra l’attenzione del governo regionale verso questo progetto e le persone interessate. Tutto questo è avvenuto mentre i governi nazionali riducevano il fondo nazionale per le politiche sociali da 2 miliardi agli attuali 300 milioni, praticamente azzerandolo. La mancanza di una legge nazionale e l’assenza di finanziamenti statali rende la situazione molto incerta, ledendo in questo modo il rispetto di un diritto previsto dall’art. 3 della nostra Costituzione.  
   
   
LOMBARDIA. MARONI: ABBIAMO SOSPESO TICKET MICROCHIRURGIA IL PRESIDENTE: PREVISTI RIMBORSI PER CHI HA GIÀ PAGATO GIUNTA DELIBERA IL CONGELAMENTO FINO AL 31 DICEMBRE  
 
Milano, 20 giugno 2013 - E´ sospeso fino al 31 dicembre il pagamento del ticket su alcune prestazioni sanitarie a bassa intensità chirurgica (Bic), in vigore dal 1 giugno sulla base di una delibera del dicembre scorso. Le poche prenotazioni prenotate ed effettuate in questi giorni saranno rimborsate. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni oggi, in conferenza stampa, riferendo il contenuto di una delibera approvata dalla Giunta. Il valore del provvedimento è di 1,2 milioni di euro, che saranno recuperati attraverso la variazione di bilancio in discussione nei prossimi giorni. ´Si tratta di un provvedimento importante - ha detto Maroni - non tanto per il suo valore economico, ma perché rappresenta una inversione di tendenza. E´ l´inizio di un processo di revisione dei ticket. Noi vogliamo arrivare entro la fine della legislatura a ridurre e possibilmente azzerare ticket. La Lombardia è una Regione virtuosa e non vogliamo continuare a mettere i ticket, per finanziare la viziosità di altre Regioni. Oggi inizia un percorso di valutazione, che faremo nei prossimi mesi sulla struttura complessiva dei ticket´. Nei prossimi giorni, ha annunciato il presidente, sarà nominata una Commissione di valutazione, presieduta da Umberto Veronesi, che avrà tra i suoi compiti anche quello di fare proposte sulla riforma del sistema sanitario lombardo.  
   
   
DISABILITÀ. MILANO: SBLOCCATE LE LISTE DI ATTESA FERME DAL 2009 E REVOCATI I TAGLI SUI TRASPORTI  
 
Milano, 20 giugno 2013 - “Come richiesto con forza dall’associazionismo delle persone con disabilità, revochiamo i provvedimenti che producevano dei ‘tagli’ relativi sia all’assistenza domiciliare indiretta, sia ai contributi per il trasporto disabili, previsti dalla delibera approvata lo scorso 24 maggio. Tutto ciò è stato possibile grazie ai risparmi operati in questi tre mesi. Riguardo al servizio per il trasporto, abbiamo avviato oggi stesso un confronto con il Terzo settore per giungere a un suo miglioramento, nel nome del principio dell´equità”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, al termine della riunione del Tavolo permanente per la Disabilità che si è tenuta questo pomeriggio in largo Treves 1. Sono intervenuti i rappresentanti del Terzo e Quarto settore, di Asl Milano e il presidente della commissione Politiche sociali e Cultura della Salute, Marco Cormio. Nella riunione di ieri, inoltre, si è sviluppato un confronto sulla novità positiva sullo sblocco delle liste d’attesa (ferme dal 2009) riguardanti gli inserimenti nei centri diurni (residenzialità, Sfa Servizi formazione e autonomia, Cse - Centri socio educativi, Cad Centri aggregazione disabili).  
   
   
SANITA:CHIODI, DIAMO BATTAGLIA AL GOVERNO PER TAGLIO FONDI INDENNIZZI PER TRASFUSIONI, COMMISSARIO RASSICURA SU DIRITTI  
 
Pescara, 20 giugno 2013 - "Siamo in piena controversia con il Governo affinché torni indietro rispetto alle leggi di stabilità che hanno tagliato la quota di partecipazione dello Stato destinata al finanziamento dell´indennizzo ai cittadini danneggiati dalle trasfusioni o vaccinazioni obbligatorie". Il commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, intervenendo sulla problematica che investe centinaia di cittadini abruzzesi, afferma "che la questione riguarda tutte le regioni le quali hanno già in piedi con il Governo un duro e aspro confronto "affinché si capisca che bisogna avere il buon senso per cancellare un´inaccettabile ed infingarda decisione, perché rimette in discussone diritti quesiti". Il Commissario chiarisce che la quota di spettanza regionale, di circa un terzo rispetto alla compartecipazione statale, per un ammontare di due milioni di euro, "continua ad esistere in bilancio destinata ai cittadini abruzzesi danneggiati ma è ovvio che se lo Stato fa mancare il suo supporto crea al sistema delle regioni delle problematiche di difficile gestione e soluzione. Per questo motivo la nostra azione continua in sede di Conferenza delle regioni per riottenere quello che ci è stato tolto". Chiodi ritiene "giusto impegnare il Consiglio regionale in una risoluzione: io posso dire fin d´ora di conoscere il problema e di condividere una strategia comune con le altre regioni, coinvolgendo il ministero dell´Economia. Le regioni, e di contro i tanti cittadini che vantano giusti diritti, hanno subito il torto ma anche la beffa di vedersi trasferite le competenze in materia ma senza i necessari sostegni economici. Comunque voglio rassicurare i cittadini abruzzesi che tuteleremo i loro diritti".  
   
   
AZIENDA USL UNICA DELLA ROMAGNA, INCONTRO CON I SINDACATI A PIEVESESTINA.  
 
Bologna, 20 giugno 2013 – Massimo coinvolgimento degli Enti locali, delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, delle Organizzazioni sindacali, dei professionisti: così è stato portato avanti il progetto di costituzione dell´Azienda Usl unica della Romagna, per la quale il "Tavolo di coordinamento politico strategico" (che riunisce gli Amministratori dei territori interessati) ha elaborato una bozza di progetto di legge regionale. La bozza, inviata a tutti gli interlocutori per la necessaria discussione e condivisione, è stata anche presentata questa mattina alle organizzazioni sindacali in un incontro a Pievesestina, organizzato dalle Conferenze territoriali sociali e sanitarie della Romagna, al quale hanno partecipato l’assessore alle politiche per la salute, Carlo Lusenti, il direttore generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia-romagna, Tiziano Carradori, oltre agli Amministratori Claudio Casadio (presidente Provincia di Ravenna), Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna), Giovanni Malpezzi (sindaco di Faenza), Roberto Balzani (sindaco di Forlì), Paolo Zoffoli (sindaco di Forlimpopoli), Guglielmo Russo (vicepresidente Provincia Forlì-cesena), Paolo Lucchi (sindaco di Cesena), Stefano Vitali (presidente Provincia di Rimini). "L´incontro si è svolto in un buon clima di collaborazione ed è stato molto utile. I sindacati – ha commentato l´assessore alle politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti - hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto. Ora il percorso sarà gestito a livello locale dai sindaci e dai presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie e sarà, come è stato fino ad ora, un percorso aperto a proposte e ad approfondimenti". Il progetto di legge prevede che il nuovo assetto aziendale sia il frutto di "un esaustivo confronto con tutti i Comuni, con le rappresentanze sindacali e associative, con i professionisti e gli operatori”. Alla base della articolazione organizzativa, il progetto indica la capacità di garantire da un lato condizioni di equa accessibilità ai servizi, dall’altro condizioni di massima efficienza e sostenibilità economico-finanziaria. Il luogo strategico della programmazione locale sarà il Distretto, “la maglia base di una rete di servizi integrati”, all’interno dei quali garantire tutti i servizi di assistenza alla persona (sanitari, socio-sanitari, sociali). Confermato – dove non in contrasto con la nuova programmazione della rete ospedaliera regionale – l´assetto attuale delle discipline specialistiche sia a livello ospedaliero che territoriale. Il testo impegna inoltre a garantire l’equità del contributo della nuova Azienda Usl unica da parte delle Aziende sanitarie confluenti “per ridurre il rischio” che quelle realtà che oggi sono in condizione di equilibrio si sentano chiamate a sostenere gli effetti di piani di rientro, non ancora conclusi, di altre Aziende Usl. Prioritario poi, a supporto dell’intero processo, adottare “tutti i provvedimenti” per sostenere il personale interessato dai processi di riorganizzazione, a partire dalla tutela della base occupazionale.  
   
   
RANDAGISMO, PUGLIA: INCONTRO CON ANCI IN ASSESSORATO SU PROBLEMATICA  
 
Bari, 20 giugno 2013 - Lo scorso lunedì 17 si è svolto un incontro per affrontare la problematica del randagismo canino. Hanno partecipato l’assessore alle Politiche della Salute Elena Gentile, dirigenti dell’Assessorato, il presidente della Commissione regionale randagismo e rappresentanti dell’Anci Puglia. “La Puglia è amica degli animali – ha detto la Gentile – e anche con una revisione della normativa vigente potremo affrontare meglio il problema. Comunque intendiamo fare ogni sforzo per aumentare microchippature e sterilizzazioni, indirizzando i contributi regionali dai comuni verso i gestori dei canili che effettivamente inseriscano i microchip dell’anagrafe canina e effettuino le sterilizzazioni”. L’assessore ritiene infatti “indispensabile attuare tutti gli sforzi possibili per avviare a soluzione il complesso fenomeno del randagismo. Avvieremo anche una campagna di ascolto delle associazioni animaliste a tutti i livelli: regionali e nazionali per garantire la cura e la qualità della vita degli animali presenti sul territorio e nei canili”. E’ stata quindi concordata la necessità di individuare questi interventi indispensabili e urgenti, con una campagna straordinaria di controllo da parte dei servizi veterinari delle Asl di tutti i canili per: - verificare l’iscrizione all’anagrafe canina (microchip) di tutti i cani presenti nelle strutture e a censire eventuale soggetti che non risultano ancora iscritti; - verificare l’avvenuta sterilizzazione di tutti gli animali presenti, quantificando quanti tra di essi risultano ancora eleggibili per l’intervento e pianificando le sterilizzazioni ancora necessarie; - correlare il pagamento delle rette di mantenimento dei cani nei rifugi da parte dei Comuni, esclusivamente ai soggetti anagrafati e sterilizzati, apportando ove necessario le opportune modifiche di legge; - avviare una campagna di comunicazione per l’adozione consapevole dei cani presenti in strutture e l’iscrizione all’anagrafe regionale degli animali d’affezione dei privati; - avviare una campagna di informazione per la sterilizzazione dei cani di proprietà e di sensibilizzazione delle amministrazioni locali alla reimmissione sul territorio dei cani vaganti catturati, come previsto dalla legge regionale 26/2006. I rappresentanti dell’Anci e dell’assessorato hanno concordato sulla necessità di continuare il confronto al fine di una più incisiva e proficua collaborazione interistituzionale per il contrasto del fenomeno del randagismo in Puglia.  
   
   
SPORT. BANDO PER CONTRIBUTI 2013. TRA LE NOVITA’ ACQUISTO DEFIBRILLATORI E LOTTA A VIOLENZA E RAZZISMO  
 
Venezia, 20 giugno 2013 - Partecipazione da parte della Regione all’acquisto di defibrillatori da destinare alle società sportive (diventato obbligo statale per la sicurezza) e sostegno alle iniziative di informazione e ricerca in materia sportiva che riguardino le tematiche dei valori dello sport, dell´antidoping, della lotta alla violenza, all’intolleranza ed al razzismo nello sport sono le principali novità del bando 2013 per l’accesso ai contributi relativi agli interventi a favore della promozione e lo sviluppo della pratica sportiva, che la giunta regionale ha approvato su proposta del vicepresidente e assessore alla sport Marino Zorzato. Il bando 2013 assegna una disponibilità di 450 mila euro per la promozione dell’organizzazione di manifestazioni sportive e il concorso al sostegno di quelle di natura promozionale, agonistica e spettacolare (area D) e altri 25 mila euro per l’effettuazione di studi e ricerche, convegni e seminari, in materia di sport, divulgandone cultura e valori (area G). Fra le spese per cui si potranno chiedere i contributi (area D) sarà ammesso anche l’acquisto di defibrillatori semiautomatici, resi obbligatori per le società sportive dilettantistiche e professionistiche da un decreto ministeriale del 26 aprile 2013. Potranno presentare domanda di contributo le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi, le Ipab escluse quelle riconosciute persone giuridiche di diritto privato; il Coni, le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, le loro rappresentanze regionali e provinciali, i comitati organizzatori promossi dagli stessi; le associazioni sportive dilettantistiche senza fine di lucro (non costituite sotto forma di società di capitali) aventi sede legale nella regione ed operanti da almeno un biennio, le università e gli istituti superiori di educazione fisica.. Le domande dovranno pervenire entro il trentesimo giorno dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione, utilizzando l’apposita modulistica.