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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Settembre 2013
PRESENTATI I RISULTATI DI UN PROGETTO INTERNAZIONALE SULLE APPLICAZIONI DI NUOVI MATERIALI PER LA MEDICINA RIGENERATIVA L’ENEA È IMPEGNATA CON LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE HI-TECH PER L’INGEGNERIA DEI TESSUTI  
 
Roma, 19 settembre 2013 - La medicina rigenerativa è la nuova, affascinante branca della medicina che si propone di sviluppare terapie innovative per la ricostruzione dei tessuti e degli organi danneggiati da malattie, traumi o dall’invecchiamento. L’obiettivo è la rigenerazione biologica del tessuto o dell’organo deteriorato da parte del corpo dello stesso paziente, anziché la sua sostituzione con una protesi o un trapianto. Questo nuovissimo settore delle biotecnologie promette di rivoluzionare la medicina, aprendo la strada a nuove possibilità di cura e a una migliore qualità della vita dei pazienti. I progressi della medicina rigenerativa sono stati illustrati nel corso del Workshop Internazionale “La fabbrica dei tessuti: dalla ricerca alla clinica” tenutosi presso la Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica (Br) e organizzato da Enea e Fondazione San Raffaele in collaborazione con il Cnr. In questo settore dalle grandi potenzialità e dalle ricadute sociali ed economiche di grande impatto, la nascita di cooperazioni a livello internazionale tra aree di ricerca avanzata è indispensabile: l’evento segna infatti l’avvio di un Network internazionale per l´ aumento della collaborazione e la diffusione delle conoscenze. In particolareThe bilateral event was organized within the frame of the International Congress on Advances in Health Care System organized by the Asian Polymer Association , the Indian Institute of Technology and the Jamia Amdard University . Sono stati presentati i risultati del progetto Merit ( Modelli Innovativi di Riparazione e Rigenerazione di Tessuti in Traumi ortopedici), coordinato dal prof. Luigi Ambrosio Direttore del Dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologia dei Materiali del Cnr, la cui Unità Operativa di Ceglie è nata dalla collaborazione fra Enea e la Fondazione San Raffaele. Obiettivo del progetto Merit è lo studio di modelli innovativi di rigenerazione/riparazione per applicazioni in medicina rigenerativa e ingegneria tissutale, attraverso la messa a punto e caratterizzazione di nuovi biomateriali. L’unità Operativa, all’intermo di un gruppo multidisciplinare al quale partecipano anche il Dipartimento di Istologia e Embriologia Medica della Università Sapienza di Roma e il laboratorio di Vieillissement Stress Inflammation, Université Pierre et Marie Curie di Parigi, è riuscita ad individuare le migliori condizioni fisico-chimiche e biologiche (in vivo e in vitro) nelle quali può essere suscitata una determinata risposta e comportamento da parte della cellula in modo da raggiungere le condizioni ottimali per riparare e rigenerare le strutture muscolo-scheletriche. L’obiettivo finale è perfezionare questa nuova tecnologia fino a farne un metodo terapeutico riconosciuto. “L’ingegneria dei tessuti rappresenta un nuovissimo settore delle tecnologie ad alto contenuto innovativo ed è una delle attività di eccellenza condotte presso il Laboratorio Diagnostiche e Metrologia dell´Enea” dichiara la ricercatrice Laura Teodori, Responsabile Scientifico del progetto Merit.”. “Si tratta di una scienza fortemente multidisciplinare e in cui si uniscono conoscenze di ingegneria, biologia, matematica, chimica , scienza dei materiali ed altre ancora. Le applicazioni cliniche dei risultati di questi studi saranno rivoluzionarie: basti solo pensare al settore dei trapianti ” .  
   
   
ALLARME DISPOSITIVI MEDICI COME I PACEMAKER DIFETTOSI O NON SICURI  
 
Lecce, 19 settembre 2013 - Dopo lo scandalo delle protesi mammarie al silicone a basso costo che ha visto coinvolte migliaia di donne in tutta Europa, ora alcuni ricercatori tedeschi mettono in guardia i pazienti su altri dispositivi medici impiantati che sarebbero imperfetti e richiederebbero maggiori controlli prima della messa in commercio e quindi dell’impianto nell’uomo. Migliaia di pazienti in Germania, secondo il parere di alcuni ricercatori di Brema sarebbero compromessi da dispositivi medici difettosi o non sicuri. Articolazioni artificiali, stent, pacemaker, ma anche protesi mammarie sarebbero troppo poco testati. Sarebbero note situazioni in cui i detriti di metallo derivate da articolazioni artificiali finirebbero nel sangue e i casi non sarebbero isolati, ma migliaia. La ragione di tale allarme starebbe nel fatto che nonostante tali prodotti siano stati certificati da organizzazioni private, sarebbero tuttavia carenti di criteri sostanziali di certificazione, per esempio sulla falsariga di ciò che accade per i farmaci. Sulla scia di tali osservazioni alcuni esperti del settore hanno richiesto per tutti i dispositivi medici, una procedura unica europea centralizzata all´immissione in commercio. Constatazione che per Giovanni D´agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” dovrebbe essere presa immediatamente in considerazione dalle istituzioni europee. Basti pensare che, fra l’altro, il responsabile dell´Istituto indipendente di qualità ed efficienza in Health Care (Iqwig), di Colonia, dottor Jürgen Windeler, ha suggerito di estendere i test ufficiali dei farmaci sui pacemaker, impianti o protesi.  
   
   
NUOVO APPROCCIO ALLA DIAGNOSI PRECOCE DI MALATTIE RENALI CRONICHE NEI BAMBINI RICERCATORI DELL´UNIVERSITÀ DI OVIEDO, IN SPAGNA, HANNO SCOPERTO NUOVE MUTAZIONI GENETICHE IN ALCUNE NEFROPATIE.  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - Per le tubulopatie primarie - malattie renali categorizzate come disturbi congeniti o genetici che di solito colpiscono i bambini - non si conosce alcuna cura ed esse spesso influenzano negativamente la qualità della vita dei pazienti. La malattia può frenare le prime fasi dello sviluppo attraverso un ritardo della crescita, l´insufficienza renale o il rachitismo. Al fine di trattare gli effetti debilitanti sullo sviluppo infantile causati dalle tubulopatie primarie, il progetto di ricerca Renaltube ha progettato un database clinico che contiene informazioni diagnostiche sui pazienti affetti dalla malattia. Il team coordinato dal dottor Fernando Santos e dalla dottoressa Helena Gil-peña, dell´Università di Oviedo e dell´Ospedale universitario centrale delle Asturie (Huca), ha lavorato con 410 ricercatori clinici internazionali per formare il portale Renaltube. Nei tre anni dalla sua concezione il portale ha raccolto informazioni dettagliate su oltre 400 pazienti di tutto il mondo e ha pubblicato risultati su riviste scientifiche di nefrologia pediatrica. I laboratori che hanno partecipato al progetto hanno condotto un sequenziamento automatico dei geni, che ha permesso una diagnosi genetica dei pazienti studiati. La ricerca svolta dal team ha portato alla scoperta di nuove mutazioni in alcune tubulopatie primarie. Gli esperti sono divisi in tre laboratori che lavorano con un gruppo di pazienti affetti da 23 diversi tipi di patologie. Ad esempio, la ricerca guidata dall´Huca si è concentrata sulle diverse forme di rachitismo ereditario. I pazienti cui viene diagnosticata una forma di tubulopatia primaria possono fornire dati clinici al portale. Per farlo, il medico che ha in cura il paziente deve registrarsi sul portale Renaltube e rispondere al sondaggio, che copre diversi aspetti dell´anamnesi medica del paziente. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Oviedo http://www.Uniovi.es/en    
   
   
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA IL CONGRESSO MONDIALE DI ENDOCRINOLOGIA PEDIATRICA. A MILANO DAL 19 AL 22 SETTEMBRE I MASSIMI ESPERTI INTERNAZIONALI  
 
Roma, 19 settembre 2013 - Dal 19 al 22 Settembre 2013 si terrà a Milano il 9° Meeting Internazionale di Endocrinologia Pediatrica. “Il tema del meeting vuole porre l’accento sulle responsabilità del mondo scientifico di fornire ai bambini con malattie endocrine una universale assistenza volta all’eccellenza nel settore attraverso le nuove conquiste della ricerca e delle nuove tecnologie” spiega il Professor Chiarelli, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Chieti e Presidente della Società Europea di Endocrinologia Pediatrica (Espe) “e particolare attenzione sarà dedicata alla Medicina Predittiva come strumento per migliorare la cura della popolazione infantile”. L’innovazione tecnologica e le nuove conoscenze scientifiche hanno apportato significativi miglioramenti in alcune importanti malattie endocrine dei bambini, in particolare il diabete mellito, la bassa statura, le anomalie della pubertà, l’obesità infantile, la differenziazione sessuale e le malattie della tiroide; inoltre, durante il Congresso si discuterà anche di come la gravidanza ed i primi anni di vita del bambino influenzino in modo molto significativo la vita successiva, con particolare riferimento al rischio metabolico e cardiovascolare. Attenzione particolare sarà anche rivolta alla assistenza delle malattie pediatriche nei Paesi in via di sviluppo dove spesso è difficile (o impossibile) garantire ai bambini il minimo indispensabile per le cure di queste malattie (ad esempio l’insulina per i bambini con diabete). Il meeting, che si tiene per la prima volta in Italia, è organizzato in numerosi simposi, sessioni plenarie e sulle più rilevanti controversie in Endocrinologia Pediatrica, incontri con gli esperti mondiali. E’ di fatto il Congresso mondiale di Endocrinologia Pediatrica e riunisce la Società Europea di Endocrinologia Pediatrica Espe (European Society for Paediatric Endocrinology ) alle altre Società di Endocrinologia Pediatrica presenti nel mondo: la Pediatric Endocrine Society (Pes) Nordamericana, l’Australasian Paediatric Endocrine Group (Apeg), l’Asia-pacific Paediatric Endocrine Society (Appes), l’African Society for Paediatric and Adolescent Endocrinology (Aspae), la Japanese Society for Pediatric Endocrinology (Jspe), e la Sociedad Latino-americana de Endocrinologia Pediátrica (Slep). Al Meeting seguirà la “Summer School”, una ‘scuola’ dell’Espe, dedicata ai giovani, che dimostra l´impegno della Società Europea di Endocrinologia Pediatrica per la formazione dei giovani pediatri, che rappresentano il futuro e lo stimolo al progresso della Pediatria e dell’Endocrinologia Pediatrica in Italia, in Europa e nel mondo. L’unicità di tale evento a livello mondiale nel campo dell’endocrinologia pediatrica affiancata dal patrimonio mondo economico, artistico e culturale del nostro paese rappresenterà un importante elemento rafforzante nostro Paese quale capitale mondiale dell’Endocrinologia Pediatrica.  
   
   
"VACCINI: SVILUPPO DELLA FORMULAZIONE, FABBRICAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE"  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - Il 4 e 5 dicembre 2013 si terrà a Bruxelles, in Belgio, un congresso su "Vaccini: sviluppo della formulazione, fabbricazione e nuove tecnologie di produzione" (Vaccines: Formulation Development, Manufacturing and Novel Production Technologies). Questo evento costituisce la principale conferenza sui vaccini in Europa per il contenuto scientifico e i dati più recenti riguardanti lo sviluppo della formulazione, i nuovi metodi di fabbricazione e le tecnologie di produzione all´avanguardia. Offrirà ai suoi oltre 200 partecipanti, provenienti dal settore farmaceutico, biotecnologico e accademico, l´opportunità di scoprire gli ultimi sviluppi per quanto riguarda i vaccini per le malattie infettive emergenti come Rsv, Hiv, influenza e antrace. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Informa-ls.com/event/vaccines2013    
   
   
SECONDA CONFERENZA ESPT SULLA FARMACOGENOMICA: DALLA CELLULA ALL´AMBULATORIO  
 
Lisbona, 19 settembre 2013 - Dal 26 al 28 settembre 2013 si terrà a Lisbona, in Portogallo, la seconda conferenza Espt sulla farmacogenomica: dalla cellula all´ambulatorio (Second Espt Conference on Pharmacogenomics: From Cell to Clinic). La disciplina medica della farmacogenomica dipende sia dalla farmacologia che dalla genomica per studiare in che modo il corredo genetico influisce sulla risposta di un individuo ai farmaci. Questo evento di tre giorni si concentrerà sulla necessità di accelerare lo sviluppo della scienza farmacogenomica. Verterà su aree quali la scoperta di farmaci, la terapeutica e la medicina personalizzata. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Esptcongress.eu/    
   
   
LAZIO: IL PIANO PER RIDURRE LE LISTA D’ATTESA NEGLI OSPEDALI. VISITE URGENTI IN 72 ORE  
 
Roma, 19 settembre 2013 - Un piano concreto per ridurre le liste d’attesa negli ospedali. La Regione è al lavoro per affrontare questo problema: i cittadini devono poter contare su una buona assistenza pubblica. Cosa Prevede Il Piano? Innanzi tutto la riduzione dei tempi medi di attesa. Saranno regolati secondo diversi codici di priorità assegnati dal medico di base. 72 ore, non una di più, il limite per le visite e le analisi più urgenti. Saranno prenotate dai medici generici o dai pediatri. E Per Tutti Gli Altri Bisogni Di Assistenza? Ci saranno diverse classificazioni: ‘Breve’, con un tempo massimo di attesa di 10 giorni; ‘Differibile’, con un’attesa massima di 30 giorni per le visite e di 60 per gli accertamenti diagnostici; o ‘Programmata’. Tra le visite specialistiche ci sono quelle cardiologiche, oncologiche, neurologiche, ginecologiche; per la diagnostica esami come risonanza magnetica, tac, ecografie. Questo Piano Vale Anche Per Le Strutture Accreditate? Sì. Infatti, con il nuovo piano, oltre alle agende delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche, il sistema Recup gestirà anche quelle delle strutture pubbliche accreditate, private e classificate, fino a un massimo del 60% di quelle prodotte quotidianamente. Quali Sono Le Altre Novita´ Del Piano? La limitazione dell’intramoenia. Gli ospedali provvederanno a ridurre o sospendere la libera attività professionale nelle unità operative che non rispetteranno i tempi di attesa previsti dal programma della Regione. Oggi non esiste alcun limite all’intramoenia. I pacchetti di cura. I medici potranno prenotare direttamente, attraverso percorsi di cura unitari con visite e prestazioni programmate, le visite per le malattie croniche come diabete, cardiopatie e patologie respiratorie. Le apparecchiature in funzione più a lungo. Le Tac o risonanze magnetiche dovranno rimanere in funzione per 12 ore al giorno. Chi Controlla L’attuazione Del Piano? Saranno i direttori generali delle strutture. Tra gli obiettivi necessari a ottenere il rinnovo dell’incarico dovranno rispettare il piano per ridurre le liste di attesa.  
   
   
POSSIBILE POLO MATERNO PER NORD LOMBARDIA E PIEMONTE  
 
Milano. 19 settembre 2013 - "L´ipotesi di costituire un centro di eccellenza materno infantile che possa soddisfare le esigenze del Nord Lombardia e Piemonte è ancora più sostenibile se si considera la normativa approvata da Regione Lombardia". E´ quanto detto da Mario Mantovani vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Salute, intervenendo nella specifica commissione consiliare Salute rispondendo alla richiesta della consigliera Paola Macchi sui costi e lo stato di avanzamento dei lavori per il nuovo centro materno infantile di Varese. " La citata norma approvata da Regione - ha continuato Mantovani - stabilisce infatti l´accorpamento dei punti nascita aventi un numero inferiore ai 500 parti all´anno, a partire dal 2013". Nuove Assunzioni,valutazioni Su Pini E San Matteo - "Nonostante le assunzioni già effettuate in virtù del Piano regionale di giugno, l´Assessorato alla Salute effettuerà le proprie valutazioni sulle richieste aggiuntive inoltrate". Lo ha confermato Mario Mantovani, vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Salute, rispondendo, in Commissione Salute del Consiglio regionale, alle richieste delle consigliere Iolanda Nanni e Silvana Carcano, in merito a eventuali assunzioni di personale al Policlinico San Matteo di Pavia. Per quanto riguarda ancora il tema delle assunzioni in campo ospedaliero, ma questa volta per ciò che concerne l´istituto Gaetano Pini di Milano, il vice presidente ha poi risposto alla consigliera Sara Valmaggi. "Nonostante il piano di assunzione di personale a tempo indeterminato 2013 - ha detto Mantovani - la Regione affronterà in sede di rideterminazione dei fabbisogni l´assunzione di personale ausiliario di Radiologia". Trasporto Dializzati,si Valuta Anche Gara Pubblica - "Sul trasporto dei pazienti dializzati in Lombardia è stato istituito un gruppo di lavoro, composto dalla Direzione generale Salute, Areu, Arca, Asl e Ao, incaricato di valutare i fabbisogni delle Aziende sanitarie". E´ quanto detto da Mario Mantovani, vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Salute, rispondendo alle richieste dei consiglieri Riccardo De Corato e Francesco Dotti. "Un gruppo di lavoro - ha proseguito - per verificare come configurare correttamente il percorso da un punto di vista giuridico, per comprendere se proseguire con lo strumento della convenzione o, diversamente, adottare altre soluzioni quali la gara a evidenza pubblica oppure l´utilizzo dell´istituto dell´accreditamento". Ex Guardia Medica, Garantita Continutà Servizio - "Si sta intervenendo in Regione Lombardia con una redistribuzione delle risorse, finalizzata a un ampliamento del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), e ad una sua maggiore fruibilità nelle zone disagiate o mal collegate a servizi ospedalieri di primo intervento". Lo ha assicurato Mario Mantovani, vice presidente di Regione e assessore alla Salute, rispondendo in Commissione Salute del Consiglio regionale a una richiesta delle consigliere Silvana Carcano e Iolanda Nanni sullo stesso servizio riguardante Menaggio. "Il servizio resterà attivo e lo stesso servizio di continuità nell´Asl di Como verrà potenziato e riqualificato". Questa in sostanza la risposta all´interrogazione delle consigliere Carcano e Nanni, che paventava una chiusura del servizio. L´assessore ha poi aggiunto che la Asl di Como ha avviato un progetto sperimentale che "vede un potenziamento del servizio di Continuità assistenziale ambulatoriale nel periodo diurno, con aggiunta di medici laddove il servizio lo richiede e apertura di alcune nuove postazioni dove le condizioni geografiche e di trasporto sono difficoltose. "Si stanno coinvolgendo i sindaci del territorio - ha concluso Mantovani - per verificare l´apertura di sedi diurne festive e prefestive di Continuità assistenziale nella zona di Carlazzo e di Bellagio".  
   
   
OSPEDALE DI PORDENONE: FVG, SCELTA NUOVA, FUNZIONALE E MODERNA  
 
Trieste, 19 settembre 2013 - "Con una decisione presa a pochi mesi dall´insediamento della nuova Giunta, abbiamo individuato una soluzione del tutto nuova, diversa dalle ipotesi precedenti; una soluzione moderna ed adeguata alle attuali normative nazionali, in grado di dare finalmente una risposta concreta alle esigenze di salute di tutta la popolazione di Pordenone e della Destra Tagliamento e alle necessità operative dei medici e di tutto il personale". L´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca risponde così alle critiche sollevate dal centrodestra regionale sulla decisione di realizzare il nuovo ospedale nel sito di via Montereale. "La verità, e lo dico con rammarico perché ad essere penalizzati per i ritardi nelle scelte sono proprio i cittadini e gli operatori della sanità - precisa Telesca - è che a sprecare cinque anni è stata proprio la Giunta precedente, che ha cestinato un progetto già esecutivo, fatto nel 2005 subito dopo che l´ospedale Santa Maria degli Angeli aveva manifestato problemi logistici e strutturali. Un progetto, quello, che sarebbe stato subito cantierabile. Ed invece come suo primo atto la Giunta Tondo ha abbandonato quella soluzione, per iniziare a lavorare su una idea tutta nuova, quella di realizzare il nuovo ospedale in località Comina". "Tuttavia per quell´ipotesi non c´è alcun progetto esecutivo - sottolinea l´assessore Telesca - ma solo una bozza di progetto preliminare che tra l´altro, accanto all´impiego di risorse regionali per 150 milioni di euro, dopo non pochi tentennamenti che hanno comportato ulteriori ritardi, aveva previsto non l´appalto diretto ma anche il ricorso alla finanza di progetto per oltre 120 milioni di euro". Uno strumento, quello del "project financing", che per Telesca "ove attuato ha dimostrato non poche criticità. Tant´è che per il nuovo ospedale di Pordenone nell´attuale sito di via Montereale utilizzeremo solo fondi pubblici"  
   
   
ROMA: ASSISTENZA A DISABILI E ANZIANI, AVVIATO PERCORSO DI RIFORMA  
 
Roma,19 settembre 2013 - “In merito alle difficoltà che riguardano l’assistenza ai disabili e agli anziani non autosufficienti, abbiamo avviato un percorso verso la completa riforma del settore”. A dichiararlo l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini, che aggiunge: “Attualmente stiamo pagando i gravi disagi che molti cittadini ci stanno segnalando, causati da un servizio domiciliare il cui impianto è stato modificato da una deliberazione della Giunta precedente Nel corso della campagna elettorale, il sindaco Marino ha sempre detto che le riduzioni di orario nell’assistenza, disposte dalla giunta Alemanno, erano inaccettabili e creavano disagi intollerabili agli assistiti. Per questa ragione, pur nelle difficoltà dovute alla mancata approvazione del bilancio comunale, stiamo già studiando le necessarie e urgenti modifiche e a reperire i fondi necessari. Questa Giunta si impegna a garantire l’assistenza per coloro sui quali ricadono le conseguenze della situazione che si è venuta a creare. Per fare un buon lavoro - conclude l’assessore Cutini - chiediamo la collaborazione dei municipi, affinché ci segnalino le emergenze, sui cui ci impegnamo a intervenire immediatamente”.  
   
   
“RAFFAELLO SANZIO DA URBINO A SOFIA”, LA MOSTRA CHE SIGILLA L’AMICIZIA TRA LE DUE CANDIDATE CITTÀ DELLA CULTURA 2019 .  
 
Ancona, 19 settembre 2013 - Una liaison che ha il volto delicato di Santa Caterina d’Alessandria ritratta da Raffaello quella tra Urbino e Sofia candidate Città della Cultura 2019: il capolavoro giovanile dell’artista urbinate è esposto fino al 22 settembre nella Galleria d´Arte Nazionale della capitale bulgara per la mostra “Raffaello Sanzio da Urbino a Sofia”. La città del Montefeltro è stata l’unica ad essere invitata a Sofia in occasione delle celebrazioni per la presentazione come candidata bulgara a capitale europea della cultura. “Un sigillo al legame di amicizia tra Urbino e Sofia - ha commentato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, presente all’inaugurazione della mostra insieme al sindaco di Sofia, Yordaka Fandakova, il Viceministro della Cultura, l’Ambasciatore d’Italia S.e. Marco Conticelli, Malina Edreva, assessore alla cultura di Sofia e l’assessore del Comune di Urbino, Maria Clara Muci - Due città che camminano insieme verso un grande progetto culturale attraverso un ponte virtuale e reale allo stesso tempo”. Dalle colline del Montefeltro, il Mare Adriatico e Monte Vitoša, le due città si sono avvicinate in un programma comune basato sulla sintonia d’intenti, con lo sguardo verso l’Europa, in un dialogo interculturale autentico. Elementi che hanno permesso di sottoscrive ufficialmente un accordo tra la città di Urbino e la Regione Marche e la città di Sofia e la Regione Sud Occidentale della Bulgaria, il 12 giugno scorso a Roma, durante la presentazione ufficiale della candidatura della città ducale a Capitale Europea della Cultura. “La mostra di Sofia – aggiunge Marcolini - rientra in quel percorso di conoscenza reciproca per promuovere con collaborazione e cooperazione cultura, arte, istruzione, educazione, turismo e innovazione scientifica”. Il dipinto di Raffaello rappresenta l´espressione delle Marche, regione di cultura e terra natale di musicisti, artisti e creativi come Gioachino Rossini, Giovan Battista Pergolesi, Gaspare Spontini, Donato Bramante, Raffaello Sanzio e Giacomo Leopardi. E´ la città che diede i natali a Raffaello nel 1483, la più nota tra i capoluoghi d´arte delle Marche, costruita intorno al grandioso Palazzo Ducale, la corte rinascimentale del duca Federico da Montefeltro che accolse artisti come Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Bramante e il giovane Raffaello. Il pittore, come nel Rinascimento, è il simbolo della cultura, dell´arte, della perfezione che Urbino, le Marche e l´Italia trasmettono al mondo intero. Ammirare da vicino una sua opera racconta il genio della sua pittura e la cultura millenaria della regione e della terra che gli ha dato i natali. L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dalla conferenza “Urbino-sofia: dialoghi sulla cultura rinascimentale” a cura di Lorenza Mochi Onori, Direttore Regionale per beni culturali e paesaggistici delle Marche. In occasione della candidatura di Urbino, la Regione Marche sta mobilitando il suo sistema culturale per sostenere la città. A tal proposito è stato realizzato il nuovo portale Marche Beni Culturali www.Beniculturali.marche.it grazie al quale è possibile conoscere non solo opere d´arte e reperti archeologici, documenti e oggetti della memoria ma anche attraverso percorsi tematici, tutte le risorse catalogate collegate al tema di Urbino 2019. Scheda Santa Caterina d´Alessandria L’opera faceva originariamente parte di un trittico, probabilmente con funzione di piccolo altare destinato alla devozione privata e composto da una seconda tavoletta di simili dimensioni raffigurante Santa Maria Maddalena. Al centro del trittico doveva forse trovarsi un’immagine perduta della Vergine con il bambino o della Sacra Famiglia, secondo quanto farebbe supporre l’invocazione alla Vergine presente sul retro del dipinto in lettere capitali in oro: "Benedi/cat Virg/o Maria". I due dipinti in un’unica cornice sono ricordati nella Collezione del pittore Vincenzo Camuccini e successivamente a Alnwick Castle; furono attribuiti a Raffaello da Roberto Longhi nel 1955 quando erano già presenti nella Collezione del Conte Alessandro Contini Bonaccossi. Dispersa la collezione, le opere finirono nel mercato antiquario: la Santa Caterina d´Alessandria fu acquistata dall’antiquario Spencer di New York che lo vendette successivamente al dittatore filippino Marcos. Alla sua morte, la collezione fu messa in vendita dalla moglie Imelda e, nel 1990, il dipinto fu acquistato dallo Stato italiano e destinato alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. L’opera è databile tra il 1500 e il 1503, quando Raffaello è attivo tra Urbino, nelle Marche e Città di Castello, in Umbria, prima di arrivare a Firenze: sono da rilevare rapporti stilistici con le opere di questo periodo la Crocifissione Mond e lo Sposalizio della Vergine oggi a Milano, Pinacotea di Brera. Elemento particolare della raffigurazione, una ruota dentata posta a terra, riferimento simbolico alla santa e al suo trionfo sul martirio, quasi a formare un piedistallo dove la santa è collocata in perfetto classico equilibrio. Studi recenti suggeriscono che il trittico di cui faceva parte la Santa Caterina d´Alessandria possa essere une delle opere di cui Giorgio Vasari scrive come eseguiti a Urbino per il Duca Guidobaldo da Montefeltro (figlio del grande Federico) e la consorte Elisabetta Gonzaga di cui Raffaello ci ha lasciato splendidi ritratti oggi conservati agli Uffizi:santa Maria Maddalena e santa Caterina d’Alessandria erano infatti le sante più venerate nella città di Urbino  
   
   
DISEGNO E PROGETTO: PERSONALE DI MASSIMO IOSA GHINI A BOLOGNA 23 SETTEMBRE – 2 DICEMBRE 2013  
 
 Bologna, 19 settembre 2013 - Questa mostra personale di Massimo Iosa Ghini, Disegno e Progetto, rappresenta la prima tappa di un percorso nel mondo del progetto che la Otto Gallery ha intenzione di intraprendere e che allarga gli orizzonti espositivi della galleria a quelle ricerche che hanno al loro centro la dimensione progettuale e i cui linguaggi, provenienti dall’architettura e dal design, appartengono a un ambito che potrebbe essere definito in termini teorici di “cultura materiale”, ma che danno luogo a risultati estetici caratterizzati da una valenza artistica altissima. La mostra Disegno e Progetto è emblematica da questo punto di vista e si articola intorno al disegno di Massimo Iosa Ghini, indispensabile e necessario elemento fondante nonché filo conduttore di tutto il suo percorso creativo e progettuale. Ogni progetto nasce dal disegno che per Massimo Iosa Ghini, narratore di forme, spazi e ambienti, prima ancora che architetto e designer, è pensiero e metodo, precisa e riconoscibile cifra stilistica che si esplica in un segno coerente, veloce e fluido. Linee sinuose e forti danno vita a sagome svasate e sfidanti, tagli obliqui e diagonali che creano forme dinamiche e slanciate nelle quali si legge la matrice “bolidista”. Nella prima sala espositiva sono posti disegni di città ideali, immagini che danno conto della grande capacità di Massimo Iosa Ghini di immaginare e visualizzare con il disegno. Lo studio del mondo dell’immaginazione passa attraverso il disegno, che è la prima forma dell’idea dopo quella mentale e invisibile. La seconda sala accoglie, invece, i disegni di progetto (d’interni, di architettura e di oggetti) che scaturiscono da una ricerca di perfezione tanto formale quanto funzionale. Qui la necessaria attenzione pragmatica ai processi della produzione impone un approccio più cosciente e il disegno sintetizza nel segno l’essenza e la definizione della funzione di un determinato prodotto, senza però che nel disegno si perda mai la bellezza della forma. Completano la mostra, nella terza sala, un canvas di grandi proporzioni, che funge da congiunzione tra il momento ideativo rappresentato dal disegno e la fase di concreta realizzazione dell’architettura, e un plastico architettonico. Classe 1959, Massimo Iosa Ghini ha studiato architettura a Firenze per poi laurearsi al Politecnico di Milano. Oggi è considerato uno degli architetti e designer italiani presenti nel panorama internazionale. Dal 1985 partecipa alle avanguardie dell’architettura e del design italiano: fonda il movimento culturale Bolidismo ed entra a far parte del gruppo Memphis con Ettore Sottsass. Nel 1989, a Osaka, gli vengono consegnate le Chiavi della Città. Negli stessi anni apre la Iosa Ghini Associati, con sede a Milano e Bologna. Tiene conferenze e lectures in varie Università, tra le quali il Politecnico di Milano, la Domus Academy, l’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Elisava di Barcellona, Design Fachhoschule di Colonia e la Hochschule fur Angewandte Kunst di Vienna. E’ docente nel 2007 all’Mba della Alma Graduate School di Bologna; nel 2008 è Adjunct Professor al Politecnico di Hong Kong; dal 2012 è Docente alla Facoltà di Architettura, Università di Ferrara. I suoi progetti hanno ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Roscoe Award negli U.s.a.; il Good Design Award dal Chicago Athenaeum; il Red Dot Award e l’iF Product Design Award, Germania; il premio Iai Award Green Design Global Award e l’Iai Awards, Shanghai, China. Nel 2013 è stato invitato dal comitato organizzativo dell’Iai Awards a far parte dei Member of Academic Committee. I suoi disegni e oggetti sono presenti nei principali musei e collezioni internazionali. Quest’anno la più importante istituzione del progetto italiano, la Triennale di Milano, ha dedicato un’intera antologica ai suoi 30 anni di carriera professionale, dagli esordi all’oggi sostenibile.  
   
   
I DIPINTI SURREALISTI DI UGO DI MARTINO IN MOSTRA A CAPRI. 21 SETTEMBRE – 8 OTTOBRE 2013  
 
Capri, 19 Settembre 2013 - Ugo Di Martino è il primo pittore caprese ad esporre nelle sale del nuovo circolo dedicato all´arte, allievo di Mario Labocetta e di un surrealismo pittorico che guarda alle forme di Magritte, Delvaux e Dalì, da alcuni anni ha lasciato l´isola di Capri per trasferirsi su un´altra sponda del Mediterraneo, la Sicilia, sulle coste di Calatafimi-segesta. Ciononostante l´ amata isola azzurra resta il tema centrale dei suoi lavori, tra paesaggi onirici e surreali. La sua è una pittura che scompone l’immagine rendendone aspetti molteplici per colori e rappresentazioni, volti a trasfigurare il semplice soggetto per caricarlo simbolicamente di forme ulteriori. E’ così che le tante grotte variopinte diventano riferimenti ancestrali all’utero materno, oppure la roccia tessuta ad arco diviene un sinonimo della creazione divina, o anche le trombe d´aria divengono elementi volti a simboleggiare la comunione tra cielo e terra. Da qualche anno si sono aggiunte alle forme rocciose calcaree capresi anche forme telluriche di vulcani guizzanti di lava o anche di vascelli che affrontano le rotte del mare. Il tema del mare, negli ultimi anni, è divenuto uno degli elementi principali della sua narrativa per immagini, esso campeggia nella maggior parte dei suoi dipinti e funge quasi da anello di congiunzione per le varie coste del Mare Nostrum finendo per rappresentare un iper-luogo, non più confinabile solo ai lembi dell´isola di Capri ma ad un modo di sentire specifico delle genti delle nostre terre del Sud. Nei dipinti di Ugo, dagli oli, agli acquerelli fino ai disegni a matita, ci si sente come in un paradiso terrestre per colori e vivacità della natura, è un paradiso violato, dove l’elemento umano si confonde con quello marino ed animale assumendo tratti tra il bello e il mostruoso che lasciano un segno in chi li osserva. I dipinti del maestro Di Martino, sono visitabili nelle sale del circolo culturale Epoche´ in via Le Botteghe 56 dal 21 Settembre all´ 8 Ottobre 2013. La mostra sarà inaugurata sabato 21 Settembre alle ore 19.00.  
   
   
MONDIALI DI CICLISMO: RISISTEMATI 240 CHILOMETRI DI STRADE  
 
 Firenze, 19 settembre 2013 – L´assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha effettuato ieri un sopralluogo lungo le strade che verranno percorse dai ciclisti durante i Mondiali in programma in Toscana dal 22 al 29 settembre. Sono 240 i chilometri complessivi di strade regionali, provinciali e comunali migliorate e riasfaltate per permettere agli atleti un più efficace scorrimento e una maggiore sicurezza lungo gli undici tracciati del mondiale. Quasi la metà (113 km) si trovano in provincia di Pistoia, 84 km nel comune di Firenze, 27 nella provincia di Lucca e 15 in quella di Firenze. "Ma l´impegno della Regione Toscana – ha precisato l´assessore Ceccarelli – è andato ben oltre adeguamenti e riasfaltature, che in ogni caso rimarranno anche dopo i mondiali: i 20 milioni di euro stanziati dalla Regione, a cui vanno sommati i circa 12 impegnati dagli enti locali, hanno permesso di operare anche importanti recuperi di strutture che necessitavano di interventi migliorativi o di realizzarne di nuove al servizio dei cittadini. Penso in particolare alla costruzione di una pista ciclabile a Lucca, alla messa in sicurezza di numerose strade nel pistoiese e anche agli interventi sugli impianti sportivi fiorentini. In totale, grazie ai ribassi d´asta, abbiamo potuto effettuare ulteriori lavori rispetto a quelli inizialmente preventivati per una cifra equivalente a quasi 10 milioni di euro. Mi pare un risultato davvero notevole che sono felice di affidare ai cittadini di questa parte di Toscana". Complessivamente in provincia di Pistoia sono state realizzate opere per un totale di 12 milioni di euro. Pressoché equivalenti (11,9 milioni) gli investimenti nel comune di Firenze, mentre nel resto della provincia fiorentina l´impegno economico ha raggiunto i 3 milioni di euro. Di poco inferiore (2,8 milioni) quello in provincia di Lucca. Tutte le opere, comprese quelle che insistono sulla provincia di Prato, sono state realizzate grazie all´impegno delle stazioni appaltanti, ovvero delle Province di Lucca, Pistoia, Firenze e del Comune di Firenze. "Mi sento infine – ha concluso l´assessore regionale Vincenzo Ceccarelli – di ringraziare prima di tutto loro e poi tutti gli enti locali sottoscrittori dell´Accordo di programma che hanno permesso di portare a termine in tempo utile e con soluzioni adeguate ciascuna delle opere in programma. Mi pare quindi che la Toscana sia pronta ad offrire al mondo un´immagine che è fatta di paesaggi, strade mozzafiato, città d´arte e una ricchezza culturale che è uno dei nostri tratti distintivi, senza dimenticare le nostre solide e gloriose tradizioni ciclistiche, grazie alle quali siamo stati giudicati idonei ad organizzare questo evento mondiale".  
   
   
HOCKEY CLUB VALPELLICE : LA REGIONE HA MANTENUTO I SUOI IMPEGNI  
 
Torino, 19 settembre 2013 - “La Regione Piemonte ha mantenuto gli impegni assunti votando una delibera regionale che stanzia 300.000 euro a stagione sportiva, 60 mila come contributo straordinario per il mantenimento in buono stato del Palazzo di Ghiaccio di Torre Pellice all’Hockey Club Valpellice A.s.d fino al 2016. Questi gli impegni assunti dalla Giunta regionale in una delibera approvata oggi”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Economia montana, Gian Luca Vignale, rispondendo ad una question time in Consiglio regionale. “La delibera, - ha proseguito Vignale - proposta dall’assessore regionale allo sport, Alberto Cirio, e dal sottoscritto, conferma tra l’altro, in un’ottica di continuità con il passato, la gestione della fruizione in comodato d’uso del “Palazzo del ghiaccio” al club sportivo”. “Il grande successo - ha aggiunto Gian Luca Vignale - dell’H.c. Valpellice Bulldogs sta avendo un forte ritorno economico, turistico e sportivo per l’intera vallata. Per questo motivo è importante che la Regione sostenga questa realtà, soprattutto perché oggi è l’unica a tenere in vita un impianto che altrimenti, per gli alti costi di gestione, rischierebbe di generare costi ulteriori se non addirittura l’abbandono. L’augurio è ora che anche le amministrazioni locali facciano la loro parte per sostenere questa realtà”.