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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
UE: CAPPELLACCI NEL 2012 ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE ENVE, ECCO LE PRIORITÀ  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2011 - "Sostegno ai progetti regionali e locali in materia di risparmio ed efficienza energetica, passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio che contribuisca alla ripresa economica e alla creazione di posti di lavoro verdi, attenzione alle decisioni sui nuovi fondi strutturali 2014-2020, incremento degli investimenti per i progetti, come il Patto dei Sindaci, finalizzati a promuovere l’uso delle energie sostenibili". Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha sintetizzato il programma dei lavori per l’anno 2012 approvato ieri dalla Commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato delle Regioni Ue , che a partire dal secondo semestre sarà guidata dallo stesso governatore, oggi vice-presidente. "La commissione promuoverà il sostegno destinato agli investimenti a medio e lungo termine ai progetti regionali e locali in materia di risparmio e di efficienza energetica". "Questi impegni - evidenzia Cappellacci - rappresentano un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 fissati dall´Ue per il 2020. Particolare attenzione sarà dedicata altresì alle azioni per promuovere il passaggio a un´economia a basse emissioni di carbonio e per garantire che a livello locale e regionale il settore dell´energia contribuisca alla creazione di nuovi posti di lavoro "verdi. Seguiremo con la massima attenzione il percorso che condurrà alle decisioni sui nuovi fondi strutturali 2014-2020 e - annuncia il presidente della Regione Sarda - sottolineeremo la necessità di incrementare gli investimenti per le energie sostenibili a livello locale e regionale. Chiederemo un sostegno ancora più forte agli sforzi avviati da oltre 3000 città nell´ambito del Patto dei sindaci e, nel quadro della politica di coesione, un miglior equilibrio tra zone urbane e rurali nello sviluppo delle energie sostenibili. Richiameremo inoltre l’attenzione delle Istituzioni comunitarie sulle specificità insulari e sul contributo che può essere dato dalle innovazioni in campo energetico ed ambientale al rilancio dello sviluppo e della occupazione".  
   
   
BRUXELLES: SICILIA FIRMA "PATTI" EUROPEI EFFICENZA ENERGETICA  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2011 - La Sicilia fa un altro passo avanti verso l´Europa. Il vice presidente della Regione, Giosue´ Marino, ha firmato il 29 novembre nella sala delle adunanze del Parlamento europeo, il Patto delle Isole: l´accordo che impegna la Sicilia e le amministrazioni comunali delle isole "minori" - Favignana, Lampedusa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Maria Salina e Ustica, che hanno dato formale delega alla Regione - ad abbattere le emissioni di anidride carbonica nell´atmosfera del venti per cento entro il 2020. La Sicilia - che aveva gia´ aderito nel novembre del 2010 al Patto dei Sindaci - ha formalizzato adesso la sua partecipazione anche al Patto delle Isole, che offre maggiori incentivi alle amministrazioni che decidono di utilizzare fonti rinnovabili e sistemi che abbattano le dispersioni e gli sprechi energetici. "Il Patto dei sindaci e, da oggi, il Patto delle isole, sono strumenti che costituiscono un importantissimo strumento per lo sviluppo di una nuova politica energetica, - ha detto l´assessore Marino -. Attraverso l´impegno e il supporto tecnico della Regione, tutti i comuni siciliani, hanno adesso l´opportunita´ di varare progetti sull´utilizzazione delle risorse rinnovabili, sul risparmio e sull´efficenza nell´uso dell´energia." "Siamo di fronte a una opzione di sviluppo sostenibile su cui il Governo della Regione si e´ impegnato in maniera determinante. Grazie ai finanziamenti comunitari che sara´ possibile utilizzare, contribbuiremo in maniera concreta alla tutela dell´ambiente, dando un forte impulso a nuove attivita´ imprenditoriali che produrranno - e´ questo il nostro impegno - vantaggi anche sul piano economico ed occupazionale." La Sicilia, fin dalla sua adesione al patto dei sindaci - il 9 novembre dell´anno scorso - e´ stata individuata come struttura di supporto per gli enti locali dell´isola. Per questo motivo alla cerimonia di Bruxelles, Giosue´ Marino, che e´ assessore regionale dell´energia, era accompagnato sia dal dirigente generale del dipartimento dell´energia, Gianluca Galati, che dal responsabile della gestione dei finanziamenti comunitari, Pietro Valenti, che hanno parallelamente incontrato i responsabili della gestione delle due iniziative comunitarie per una verifica della "road map" che dovra´ portare al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla cosiddetta strategia "20 - 20 - 20". Con la firma di ieri e l´impegno alla redazione dei Seap, i singoli piani d´azione per l´energia sostenibile, all´assessorato di via Ugo La Malfa sara´ infatti costituita una vera e propria cabina di regia regionale, che coordinera´ le attivita´ su tutto il territorio: dalla realizzazione degli studi alla selezione dei progetti da ammettere al finanziamento, dal monitoraggio delle procedure a quello dei risultati ottenuti.  
   
   
ACQUISTO DEVAL. ROLLANDIN: «UN RISULTATO A FAVORE DI TUTTA LA COMUNITA’ VALDOSTANA»  
 
 Aosta, 1 dicembre 2011 - Con la firma tra l’amministratore delegato di Cva, Riccardo Trisoldi, e il responsabile di Enel Spa Alberto Agostinelli si è conclusa mercoledì 30 novembre, l’operazione di cessione del 51 per cento del capitale di Deval e Vallenergie a Cva, per un corrispettivo di 40 milioni di euro. La compagnia energetica valdostana, di cui l’amministrazione regionale possiede il 100 per cento del capitale, diventa quindi l’unico referente azionario di Deval e Vallenergie, avendo già il 49 per cento del capitale delle due società. Sulla sigla dell’accordo, seguita al nullaosta da parte dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato e alla richiesta di modificazione delle modalità di erogazione del contributo sui costi delle bollette energetiche, il Presidente della Regione Augusto Rollandin dichiara: «Con l’acquisto di Deval e di Vallenergie si è chiuso oggi un capitolo importante per la comunità valdostana. E credo che contestualmente si possa aprire una situazione di maggiore chiarezza nei rapporti tra cittadini e operatori d’energia, che deve passare in primo luogo attraverso la risoluzione delle tante problematiche legate alla fatturazione. In merito alla distribuzione, un maggiore controllo sulla infrastrutture di rete significherà sicuramente un migliore servizio per tutti i valdostani ».  
   
   
CROAZIA, NUOVO PARCO EOLICO A ZADAR  
 
Zagabria, 1 dicembre 2011 - In Croazia un nuovo parco eolico dovrebbe presto essere ultimato nella Contea di Zadar, alla quale potrebbe fornire energia pulita per circa il 70 per cento del fabbisogno di energia elettrica. L´apertura del parco è prevista nel 2012, con possibilità di realizzare sedici turbine eoliche con una forza complessiva di 37 Mw. Complessivamente, il progetto è valutato intorno ai 37 milioni di euro. Secondo i piani del governo, circa il 20 per cento dell´energia croata dovrebbe provenire dalle fonti rinnovabili entro la fine del 2020. Un obiettivo ambizioso, considerando che il Paese dispone solamente di 30 impianti eolici, contro i quasi 15.000 della Germania.  
   
   
PUGLIA: CONSIGLIO REGIONALE, NUOVA SEDE. POSA PRIMA PIETRA  
 
Bari, 1 dicembre 2011 - "Come spesso si dice, l´autorità politica si rende credibile quando è in grado di autoriformarsi. La cerimonia di oggi è un grande esempio di autoriforma: quando saranno completate le due nuove strutture della sede del consiglio e di quella degli assessorati regionali, conseguiremo un risparmio di oltre tre milioni di euro all´anno, che attualmente la Regione Puglia paga in canoni di locazione. Solo così si possono chiedere sacrifici ai Cittadini per aiutare il Paese a risollevarsi." Lo ha detto ieri mattina l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, in occasione della cerimonia della posa della prima pietra della nuova sede del Consiglio regionale. "In occasioni come questa - ha detto Amati- termini come ´eccezionale´, ´storico´ e ´straordinario´ andrebbero sostituiti con la parola ´normalita´. Per me, che non ho scelto di ricevere onore dalla carica ma eventualmente di onorarla, si tratta infatti di un evento normale, di un momento in cui le parole si traforammo in fatti. E´ normale infatti, vedere il quasi completamento della nuova sede degli assessorati regionali, per i quali posammo la prima pietra un anno e mezzo fa, ed e´ altrettanto normale posare oggi la prima pietra di questa nuova sede del consiglio. Un ringraziamento particolare va al Responsabile unico del Procedimento, ingegner Franco Bitetto, al Dirigente del servizio Lavori pubblici, al Direttore d´area, ingegner Antonello Antonicelli, e a tutto l´assessorato, quale struttura eccezionale che ho ereditato e che con serietà compie gli atti nel migliore dei modi. Ringrazio i progettisti, la commissione di aggiudicazione e l´impresa costruttrice, nei confronti della quale saremo attenti nell´osservare l´andamento dei lavori, perché per noi per dire che tra due anni la struttura sara´ completata, vuol dire che allo scader dei due anni da oggi l´opera deve essere necessariamente finita. Infine, poiche´ credo che la battaglia politica debba saper cedere il passo e riconoscere la storia degli eventi, mi sono preoccupato di invitare l´onorevole Fitto, perché questa vicenda e´ cominciata con la sua Giunta, il quale ha inviato un cortese e gradito messaggio. Ringrazio - ha concluso l´assessore - il Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, che avrà ora la possibilità di raccogliere i frutti anche del suo lavoro, quale mio predecessore, nella carica che rappresenta al massimo la destinazione dell´immobile". Progetto Della Nuova Sede Del Consiglio Regionale Della Puglia Localizzazione - Il quartiere all’interno del quale il sito è inserito è quello di Japigia, il cui inizio di lenta espansione edilizia può essere datato intorno agli anni ’80. L’area è posta immediatamente a ridosso della costa. In particolare, è delimitata a nord dal tracciato ferroviario e dall’ex strada Adriatica, a sud da via Gentile, asse di penetrazione all’interno della città di Bari per chi proviene da sud, diretta prosecuzione di una delle uscite della Strada Statale 16 Adriatica. Descrizione Architettonica Del Progetto - L’edificio è dato dalla composizione di due volumi curvilinei d’altezza diversa, che ricorda la forma di una mandorla, quello a est con tre piani fuori terra e quello a ovest con sei piani fuori terra, distaccati tra loro e disposti lungo un asse di simmetria. Sul lato sud, a congiungere i volumi vi è la sala consiliare che, partendo dal secondo livello, lascia sotto di se un primo ampio spazio coperto che si amplia ulteriormente, anche in altezza, e che rappresenta la grande corte centrale, spazio cavo all’interno, che consente l’introspezione per tre livelli, garantendo la permeabilità visiva e la lettura funzionale dell’intero organismo progettato. Completano l’organismo architettonico un piano interrato e un piano seminterrato dove troveranno posto, corrispondendo alle richieste dell’amministrazione: gli archivi – deposito, l’autorimessa per gli automezzi dell’Amministrazione, il parcheggio per le autovetture di servizio, i magazzini per il materiale di consumo e gli attrezzi delle squadre di manutenzione, i locali tecnologici. Un forte senso di fisicità è dato all’impianto dalla base dell’edificio, interamente rivestito in pietra pugliese con superficie trattata. Su quest’impianto s’innesta a est il corpo di fabbrica più basso con la facciata in rivestimento lapideo ed a ovest quello più alto con facciata ventilata a tecnologia evoluta.
Tabella Riassuntiva Dati Metrici Di Progetto
Superficie Dell’area Di Intervento: mq 125.000
Superficie Coperta Nuova Sede Del Consiglio Regionale : mq 6.485
Destinazione Piano Superficie lorda m²
Nuova sede del Interrato 2.327
Consiglio Regionale Seminterrato 6.466
Terra 4.270
Corte intera 2.215
Primo livello uffici 4.270
Secondo livello uffici 4.270
Terzo livello uffici 2.135
Quarto livello uffici 2.135
Quinto livello uffici 2.135
Struttura Terra 1.400
polivalente tempo libero I livello 1.400
Totali 32.507
Superficie Parcheggio In Superficie: mq. 28.884
Superficie Parcheggio Interrato: mq. 3.507
Totale Superficie Parcheggi: mq. 32.391
Superficie Sistemazioni Esterne: mq. 88.231
 
   
   
TOSCANA: AREE A RISCHIO ESONDAZIONI, CON LE NUOVE NORME BLOCCATE LE EDIFICAZIONI  
 
Firenze, 1 dicembre 2011 – I recenti tragici eventi che hanno colpito duramente il territorio toscano hanno acuito l’urgenza di nuove disposizioni in materia di governo del territorio e di difesa del suolo per una maggiore sicurezza dal rischio idraulico. In particolare, viste le caratteristiche degli eventi meteorologici che colpiscono con sempre maggiore frequenza il territorio regionale amplificandone le condizioni di fragilità, la Regione ritiene indispensabile adeguare le vigenti disposizioni in materia di governo del territorio e di difesa del suolo per individuare metodologie di analisi e valutazione relative alla sicurezza idrogeologica rispetto a tali fenomeni, nonché criteri per la verifica di efficacia degli interventi connessi e, nell’ambito dell’approvazione delle nuove disposizioni, dettare norme che consentano di soddisfare da un lato le esigenze di massima sicurezza per le costruzioni e dall’altro di assicurare il mantenimento, la gestione e la riqualificazione ambientale delle aree di pertinenza fluviale. Queste le basi delle norme contenute negli articoli 137 e 138 della proposta di legge finanziaria per il 2012, approvate di recente dalla Giunta regionale e inoltrate al Consiglio. Eccole nel dettaglio: in base alle nuove disposizioni per l’edilizia nelle aree a rischio idrogeologico sono vietate (art.138 della pdl finanziaria, “Tutela dei corsi d’acqua”), nuove edificazioni o trasformazioni morfologiche negli alvei, nelle golene, sugli argini e nelle fasce laterali per una larghezza di dieci metri dall’esterno dell’argine. Vietati anche i “tombamenti” dei corsi d’acqua, vale a dire qualsiasi intervento di copertura di fiumi e torrenti, così come interventi che comportino il restringimento o la rettificazione dell’alveo, impermeabilizzazioni del fondo nonché trasformazioni che possono ostacolare il deflusso delle acque. Il divieto non si applica a ponti o passerelle purché questi non interferiscano con esigenze di regimazione idraulica, ampliamento e manutenzione del corso d’acqua e non ostacolino il deflusso delle acque in caso di esondazione. Quanto a opere sotterranee, va prima valutata la loro compatibilità con le opere idrauliche esistenti, nonché la stabilità del fondo e delle sponde. Nelle aree classificate “a pericolosità idraulica molto elevata” (art.138) – si tratta di una superficie complessiva di 973 km quadrati (che riguarda 263 su 287 Comuni toscani), pari al 4% circa del territorio regionale e al 7% delle zone pianeggianti – è consentita esclusivamente la realizzazione di infrastrutture di tipo lineare non diversamente localizzabili, a condizione che sia garantita la realizzazione, preventiva o contestuale, di interventi di messa in sicurezza senza aggravare la pericolosità idraulica a monte e a valle. Nelle aree edificate sono consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e gli interventi di restauro e risanamento conservativo. Gli interventi di ampliamento e di ristrutturazione edilizia sono consentiti solo a condizione che il progettista garantisca l’assenza o l’eliminazione di pericolo per le persone e i beni, anche tramite sistemi di autosicurezza. Va anche garantito che l’intervento non determini aumento dei rischi e delle pericolosità a monte e a valle. Con l’articolo 139 si modifica invece la legge regionale in materia di bonifica, al fine di prevedere procedure più rapide per l’erogazione di finanziamenti da destinare alla realizzazione di interventi urgenti per la funzionalità delle opere di bonifica a seguito del verificarsi di eventi imprevedibili.  
   
   
RISCHIO IDRAULICO, ROSSI: “UNA SVOLTA NEL GOVERNO DEL TERRITORIO”  
 
Firenze, 1 dicembre 2011 – “Una vera svolta nel governo del territorio”. Così il presidente Enrico Rossi ha definito le nuove disposizioni in materia di edificazione e difesa del suolo per una maggiore sicurezza dal rischio idraulico inserite dalla giunta in Finanziaria. Disposizioni che faranno parte integrante anche dell’adeguamento della Legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 “Norme per il governo del territorio” e del Testo unico per la difesa del suolo. “In estrema sintesi, non sarà possibile costruire dove i nostri nonni non avrebbero mai costruito, nelle zone a pericolosità idraulica molto elevata, negli alvei dei corsi d’acqua, nelle golene, sugli argini e sulle fasce laterali per una larghezza di dieci metri. Che non sarà possibile ‘tombare’ fiumi e torrenti, restringere, rettificare, impermeabilizzare gli alvei. Non potranno edificare né gli enti pubblici né i privati”. “Abbiamo condiviso questo importante provvedimento con l’Anci – ha proseguito il presidente – E voglio ringraziare per la disponibilità e la volontà, che ho molto apprezzato, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, presidente dell’Anci ragionale, e il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, responsabile dell’Area Governo del Territorio di Anci. Se il Governo nazionale e il Parlamento seguissero questo esempio, l’Italia tutta sarebbe più sicura e ci sarebbe una data cerca per impedire edificazioni a rischio.” “A chi osserva che norme e vincoli esistevano già – ha proseguito il presidente – ricordo che alcuni di questi si potevano aggirare con opere di cosiddetta messa in sicurezza. Il nostro principio non ha deroghe, abbiamo eliminato i ‘se, ma, però’. Lo stesso Consiglio regionale – ha concluso il presidente – ha compreso pienamente queste motivazioni”.  
   
   
A FIRENZE VENERDÌ 2 DICEMBRE UN CONVEGNO SULLE REGOLE DELL’ABITARE BENE  
 
Firenze, 1 dicembre 2011 – Una giornata di dibattiti sul tema del benessere all’interno degli spazi costruiti. Si svolgerà venerdì prossimo, 2 dicembre a partire dalle ore 9, in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati il 6° convegno nazionale di bio-architettura dal titolo ‘Bio-architettura&geobiologia&legno’. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Architettura&geobiologia Studi Integrati con la collaborazione della Regione. Previsto l’intervento dell’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca.  
   
   
SICILIA: INSEDIATO NUOVO CONSIGLIO REGIONALE URBANISTICA  
 
Palermo,1 dicembre 2011 - Si e´ insediato il nuovo Consiglio regionale dell´urbanistica per il quadriennio 2011-2015, riunito sotto la presidenza dell´assessore regionale al Territorio e Ambiente Sebastiano Di Betta. Ne fanno parte rappresentanti del mondo universitario, delle associazioni degli enti locali, degli ordini professionali, della Pubblica amministrazione generale e i due dirigenti generali dei dipartimenti Urbanistica e Ambiente. Al Cru sono demandati dalla normativa regionale esame e pareri in merito ai Piani regolatori generali e agli altri strumenti di pianificazione urbanistica dei territori. "Ho riconvocato il consiglio per la prossima settimana - ha detto l´assessore Di Betta - per dare un tempestivo impulso all´attivita´ d´esame, in particolare per sbloccare i Prg presentati e dare cosi´ un sostegno al settore edilizio, in questo momento in forte crisi".  
   
   
UE: 2,5 MILIARDI DI EURO PER INCENTIVARE LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E LE PMI NEL PERIODO 2014 - 2020  
 
 Bruxelles, 1 dicembre 2011 - Promuovere l´accesso ai finanziamenti ed incoraggiare una cultura imprenditoriale, inclusa la creazione di nuove imprese, sono i temi centrali del nuovo programma di sostegno finanziario presentato ieri a Bruxelles dalla Commissione europea. Con un bilancio di 2,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, il programma per la competitività delle imprese e le Pmi (Cosme) è uno strumento di finanziamento che continua in larga misura le attività inserite nell´attuale programma quadro per la competitività e l´innovazione (Cip). In particolare il nuovo programma si rivolge a: 1) imprenditori, soprattutto Pmi, che beneficeranno di un accesso agevolato ai finanziamenti per le proprie imprese, 2) cittadini che desiderano mettersi in proprio e devono far fronte alle difficoltà legate alla creazione o allo sviluppo della propria impresa, 3) autorità degli Stati membri che riceveranno una migliore assistenza nella loro attività di elaborazione e attuazione di riforme politiche efficaci. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Agevolare l´accesso delle Pmi alle politiche finanziarie, del mercato e in materia di imprenditorialità è fondamentale per superare la crisi. Questo programma contribuirà a sbloccare il potenziale di crescita delle imprese concentrandosi sullo sviluppo dell´industria reale. Aumenteremo la competitività delle imprese e creeremo nuovi posti di lavoro, consolidando così anche il potenziale di crescita dell´economia dell´Ue." Si vedano il programma Cip http://ec.Europa.eu/cip/index_it.htm  e l´accesso ai finanziamenti nell´ambito dell´attuale Cip http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/finance/cip-financial-instruments/index_en.htm  Contesto Il programma per la competitività delle imprese e le Pmi (Cosme) si concentrerà sugli strumenti finanziari e sul sostegno all´internazionalizzazione delle imprese e sarà semplificato per agevolare la partecipazione delle piccole imprese. Gli obiettivi generali del programma sono i seguenti: Migliorare l´accesso ai finanziamenti destinati alle Pmi sotto forma di capitale o debito. Innanzitutto, uno strumento di capitale proprio per gli investimenti in fase di sviluppo che fornirà alle Pmi, tramite intermediari finanziari, finanziamenti di capitale proprio rimborsabili ad orientamento commerciale, principalmente sotto forma di capitale di rischio. In secondo luogo, uno strumento di prestito che prevede accordi di condivisione dei rischi diretti o di altro tipo con intermediari finanziari per coprire i prestiti destinati alle Pmi. Agevolare l´accesso ai mercati sia dell´Unione che mondiali. Servizi di sostegno alle imprese orientate alla crescita, tramite la rete Enterprise Europe,per favorirne l´espansione commerciale nel mercato unico. Questo programma fornirà inoltre sostegno commerciale alle Pmi al di fuori dell´Ue. Non mancherà inoltre il sostegno alla cooperazione industriale internazionale, in particolare per ridurre le differenze nei contesti normativi ed imprenditoriali tra l´Ue e i suoi principali partner commerciali. Promozione dell´imprenditorialità. Le attività in questo settore comprenderanno lo sviluppo di abilità e attitudini imprenditoriali, in particolare tra i nuovi imprenditori, i giovani e le donne. Si prevede che il programma assisterà circa 39 000 imprese all´anno, aiutandole a creare o a salvare 29 500 posti di lavoro e a lanciare 900 nuovi prodotti, servizi o processi commerciali. L´accesso al credito sarà più facile, specie per gli imprenditori che desiderano avviare attività transfrontaliere, con 3,5 miliardi di prestiti e investimenti aggiuntivi previsti per le imprese europee. La dotazione finanziaria per l´attuazione del programma sarà di 2,5 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi saranno destinati agli strumenti finanziari. Il restante bilancio sarà impiegato per finanziare la rete Enterprise Europe, la cooperazione internazionale fra le industrie e l´educazione all´imprenditorialità.  
   
   
LOMBARDIA: DALLA BANCA EUROPEA I PRIMI 250 MILIONI IL VICE PRESIDENTE: ACCORDO E´ RISPOSTA CONCRETA A IMPRESE  
 
 Milano, 1 dicembre 2011 - ´Questo importante accordo è la risposta concreta di Regione Lombardia al problema più sentito oggi dalle imprese, ovvero la mancanza di liquidità. Una grave difficoltà che può addirittura portare al fallimento di imprese economicamente solide: per questo abbiamo deciso di intervenire con strumenti straordinari´. E´ quanto detto ieri da Andrea Gibelli, vicepresidente e assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione di Regione Lombardia, commentando l´iniziativa di Regione Lombardia e Finlombarda - (Finanziaria per lo sviluppo della Lombardia S.p.a.), che prende avvio con la pubblicazione dell´Avviso alle imprese relativo alla Linea Generale, che mette a disposizione i primi 250 milioni di euro (dei 500 milioni di dotazione complessiva) per il finanziamento del fabbisogno di capitale circolante connesso all´espansione commerciale delle Pmi della Lombardia. ´Misure eccezionali - ha spiegato Gibelli - che solo una Regione come la Lombardia, che ha i conti a posto, può mettere a disposizioni delle sue oltre 800.000 imprese. Gli unici in Italia in grado di siglare accordi così importanti a supporto delle Piccole e medie imprese´. Regione Lombardia supporta l´iniziativa con contributi in conto interessi nella misura di 100 basis points tramite un Fondo dedicato di 23 milioni di euro. L´iniziativa sostiene le micro, piccole e medie imprese, con sede operativa in Lombardia e attive da almeno due anni, appartenenti ai settori manifatturiero, dei servizi alle imprese, del commercio e delle costruzioni, che potranno presentare domanda a partire del 9 gennaio 2012. Cinque i punti forti dell´iniziativa: soddisfa il fabbisogno di liquidità fortemente sentito dagli imprenditori, non chiede nessuna garanzia di natura reale, prevede l´abbattimento dell´onerosità del prestito, semplifica il procedimento e ha capillarità sul territorio attraverso la rete bancaria. L´iniziativa prevede la concessione di finanziamenti chirografari (senza garanzie) con importi compresi tra 50.000 euro e 500.000 euro della durata di 24 o 36 mesi, con rimborso amortizing, rata semestrale a quota capitale costante (alle scadenze fisse del 30 aprile e del 31 ottobre di ogni anno) e senza preammortamento (ad eccezione di quello tecnico necessario a raggiungere la prima scadenza. ´L´iniziativa Finlombarda-bei (Banca Europea per gli Investimenti) - ha detto Marco Nicolai, presidente del Consiglio di Gestione di Finlombarda S.p.a. - è stata ideata come strumento anticiclico, capace di dare benzina alle imprese lombarde in un momento ancora difficile, rilanciandone al tempo stesso lo sviluppo e la competitività. Con un apporto finanziario significativo grazie alla capacità di Finlombarda di combinare risorse pubbliche e private e di amplificarne l´impatto sul territorio´.  
   
   
VERTENZA ADELCHI DI TRICASE, VENDOLA SCRIVE AI MINISTRI PASSERA E FORNERO  
 
Bari, 1 dicembre 2011 - Convocazione urgente di un Tavolo nazionale interministeriale in cui definire un percorso che conduca alla conferma degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del gruppo Adelchi di Tricase, e formale estensione dell’Accordo di Programma Pit 9 alle aziende del cluster Adelchi. Lo chiede il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Elsa Fornero. “La insostenibile drammaticità della situazione – scrive Vendola – conseguente alla crisi delle aziende del gruppo Adelchi di Tricase (Lecce), le quali hanno cessato ogni attività ed avviato una procedura di mobilità che potrebbe concludersi con il licenziamento di oltre 700 lavoratori, è emersa ancora una volta nell’incontro che la Regione Puglia ha tenuto con il Presidente della Provincia di Lecce, il Sindaco del Comune di Tricase, il Presidente di Confindustria Lecce, il Gruppo Adelchi Spa e le organizzazioni sindacali di categoria e confederali del territorio”. “La Regione Puglia – continua Vendola – attraverso la cassa integrazione in deroga, ha fin qui garantito ai lavoratori interessati ed alle loro famiglie un paracadute sociale che è destinato a scadere il prossimo 31 dicembre. Al fine di offrire una prospettiva di reindustrializzazione al territorio interessato, questa Regione ha ripetutamente chiesto al precedente Governo, di estendere formalmente al Gruppo Adelchi l’Accordo di Programma del 1 aprile 2008 per le aziende del settore Tac del territorio salentino Pit 9”. “Purtroppo - scrive Vendola nella missiva – nonostante la conferma dell’impegno da parte della Regione Puglia a sostenere con 20 milioni di euro i progetti industriali di adesione all’Adp, ogni sollecito ad intervenire in tal senso è stato fin qui eluso. Oggi la prospettiva della scadenza della Cassa Integrazione in deroga ci impone di compiere ogni sforzo per garantire ai numerosi lavoratori coinvolti la prosecuzione dell’accesso agli ammortizzatori sociali”. Pertanto, conclude il Presidente della Regione Puglia “vi chiediamo, d’intesa con le istituzioni locali e con le organizzazioni sindacali, di voler cortesemente promuovere la convocazione urgente di un Tavolo nazionale Interministeriale in cui definire un percorso che conduca alla conferma degli ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti, e a provvedere, nelle more di tale convocazione, ad attivare ogni passaggio amministrativo utile a condurre alla formale estensione dell’Accordo di Programma alle aziende del cluster Adelchi”.  
   
   
INDUSTRIA: TONDO INCONTRA I CONSORZI DI SVILUPPO DELLA REGIONE FVG  
 
Udine, 1 dicembre 2011 - Piena consapevolezza del percorso positivo di sinergia e razionalizzazione interna già attivato dai Consorzi di sviluppo industriale del Friuli Venezia Giulia, appoggio al progetto di medio e lungo periodo per rilanciare il loro ruolo di attivatori e promotori della industrializzazione sul territorio e rassicurazione sulla possibilità di mettere in circuito risorse per la realizzazione di infrastrutture attraverso un fondo di rotazione. È quanto il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha trasmesso ieri ai vertici dei dieci Consorzi ed Enti di sviluppo industriale e Ezit in occasione dell´incontro convocato presso la sede di Friuli Innovazione, nel Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli della Zona Industriale Udinese, presenti i principali rappresentanti delle associazioni di categoria. Anzitutto Tondo ha tenuto a precisare come non vi sia alcuna volontà da parte dell´Amministrazione regionale di invitare a un accorpamento i Consorzi. "Sarebbe, anzi, un´operazione inutile e dannosa. Ho verificato di persona tempo fa, in qualità di presidente del Cosint, quanto i Consorzi di sviluppo industriale siano strumenti molto operativi sul territorio, dotati di ideali dimensioni perché più piccoli delle aree vaste provinciali e più grandi dei Comuni. È anche per questo - ha chiarito Tondo - che nel mio discorso sulle riforme in Consiglio regionale il 27 settembre scorso non ho incluso i Consorzi nel progetto di soppressione o unificazione che ho consigliato e indicato come opportuno, invece, per altri sistemi". Il presidente ha dimostrato il suo apprezzamento per quanto i Consorzi hanno fino a oggi dimostrato e ha condiviso gli obiettivi a breve e medio termine che sono stati riassunti dal presidente del Consorzio Aussa Corno, Tullio Bratta, e di quello del Friuli Centrale, Renzo Marinig. Incrementare i servizi alle aziende, riorganizzare le strutture interne, razionalizzare la presenza nelle associazioni di riferimento Eine e Ficei, concretizzare progetti di marketing territoriale condiviso, individuare un ente capofila per la gestione di pratiche per l´accesso ai fondi europei a vantaggio di tutto il sistema consortile: sono queste le azioni intraprese o che sono obiettivo prossimo dei Consorzi, i quali hanno dimostrato "nonostante la crisi di essere cresciuti in questi ultimi anni e di avere mantenuto sostanzialmente invariato il livello occupazionale delle imprese", hanno ricordato Bratta e Marinig. A fronte di tutto ciò il sistema consortile ha chiesto alla Regione garanzia di finanziamento per infrastrutture ritenute necessarie per svolgere il ruolo di braccio operativo delle politiche di sviluppo: strade, reti informatiche, raccordi ferroviari e piattaforme di cambio modalità, opere portuali e retroportuali, reti fognarie, illuminazione, potenziamento degli impianti di depurazione ove di proprietà, recupero degli immobili industriali inutilizzati e dismessi. "Quest´anno la Regione intende favorire il rilancio delle imprese soprattutto, ma non soltanto, con l´abbattimento dell´Irap del 25 per cento", ha risposto Tondo, aggiungendo però anche il suo impegno affinché "se non con finanziamenti diretti, almeno con la realizzazione di un fondo di rotazione venga consentito di mettere in circuito risorse per infrastrutture di cui i consorzi hanno bisogno". Oltre a questo il presidente ha sottolineato che anche le opere programmate dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, rappresentano una ricaduta diretta per i consorzi. "Penso, ad esempio, al prossimo affidamento in project financig della Sequals-gemona, opera viaria che permetterà un collegamento a lungo auspicato tra l´area industriale di Rivoli di Osoppo e quella del maniaghese e del pordenonese", ha ricordato Tondo, aggiungendo che "medesima ricaduta diretta hanno anche gli interventi pianificati dalla Protezione civile regionale, come sta accadendo sugli argini del fiume Tagliamento, dove le opere a sostegno degli argini stessi consentono l´ampliamento delle zone industriali e l´insediamento di nuovi insediamenti". Infine, in merito al pressing richiesto dai Consorzi sul ministero dell´Ambiente per accelerare le procedure sui due siti inquinati, Tondo ha convenuto che "molto si è fatto ma resta ancora tantissimo da fare", commentando che la recente nomina a ministro di Corrado Clini, già presidente del Consorzio per l´area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, "consentirà di avere senza dubbio un valido interlocutore".  
   
   
SARDEGNA: LE PRIME IMPRESE COMMERCIALI AMMESSE AGLI INCENTIVI DEL BANDO 2009  
 
Cagliari, 1 dicembre 2011 - L´assessorato del Turismo, artigianato e commercio ha approvato gli esiti dell´istruttoria delle prime 153 domande presentate in relazione al bando 2009 per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese del settore commercio e ai centri commerciali naturali. Le domande ammesse all´agevolazione sono 57, mentre 28 sono quelle escluse e 66 quelle per cui non è stato possibile procedere all´istruttoria per mancanza della documentazione richiesta. Inoltre, 2 domande sono state rimodulate per il venir meno dei requisiti di priorità e per altre 3 il Banco di Sardegna S.p.a. Procederà all´istruttoria tecnico-economica-finanziaria in quanto sono state riposizionate in graduatoria. Viste le variazioni intervenute, l´Assessorato ha anche aggiornato l´elenco delle domande presentate, ordinato secondo i criteri di priorità previsti dal bando (piccole e medie imprese inserite in centri commerciali naturali; costituzione e iniziative svolte dai centri commerciali naturali). I beneficiari dovranno impegnarsi, in particolare, a ultimare l´iniziativa finanziata entro 24 mesi dalla data di comunicazione dell´ammissione al contributo, con la possibilità di chiedere una proroga di 6 mesi, per una sola volta e per adeguati motivi.  
   
   
ARTIGIANATO IN LIGURIA: AL VIA AGEVOLAZIONI AL CREDITO PER 4 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 1 dicembre 2011 - Sarà Artigiancassa a gestire le agevolazioni al credito, per un totale di 4 milioni di euro, destinati alle imprese artigiane che intendono avviare nuovi investimenti. Lo ha comunicato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, rendendo nota la procedura di gara per l’individuazione del gestore delle misure. “La Giunta regionale – spiega Guccinelli - ha approvato il nuovo regolamento per dare immediata operatività alle agevolazioni che le imprese artigiane potranno ottenere con tutte le banche, attraverso misure di abbattimento del tasso di interesse sui finanziamenti”. “Le agevolazioni al credito decise dalla Giunta – continua Guccinelli – saranno un volano per l’accensione di nuovi finanziamenti e per l’avvio di significativi volumi di investimento. Un’azione tanto più importante nell’attuale congiuntura economico-finanziaria che incide sulla capacità di investimento e sull’ordinaria accessibilità al credito da parte del tessuto imprenditoriale artigiano”. Rispetto al passato questa volta sarà Artigiancassa, a erogare direttamente il contributo alle imprese beneficiarie, al termine dell’istruttoria. “In questo modo – conclude l’assessore allo sviluppo economico – abbiamo attuato anche una semplificazione amministrativa per rendere lo strumento, non solo appetibile, ma anche agevole, evitando il precedente passaggio di intermediazione bancaria e riducendo così gli oneri indiretti delle imprese”.  
   
   
INDUSTRIA: KELLER, CONFERMATO RINNOVO AMMORTIZZATORI SOCIALI IN ATTESA RIAVVIO PRODUZIONE  
 
 Cagliari, 1 novembre 2011 - "In attesa del riavvio della produzione, la Regione e l’azienda sono disponibili a rinnovare gli ammortizzatori sociali". Lo ha annunciato ieri l´assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, alle rappresentanze sindacali convocate stamane in viale Trento per fare il punto della situazione sulla vertenza Keller. Segnali positivi sono arrivati dalla Skoda che ha dato mandato ai suoi legali per la costituzione della newco. Il liquidatore della Keller ha aggiornato le parti riguardo le azioni in corso, necessarie per procedere alla liquidazione della società: in Sicilia la cessione del ramo aziendale, e in Sardegna la continuazione della produzione dei carrelli del treno “Tsr”, l’inventario dei magazzini, la verifica dei cespiti e le perizie sull’immobile e i terreni. Per quanto riguarda la costituzione del fondo di garanzia, constatate le difficoltà degli azionisti della Keller, è stata assicurata la disponibilità del socio istituzionale, la Sfirs, ad intervenire finanziariamente per agevolare le procedure di liquidazione. Durante l’incontro è stata anche affrontata la questione del collegamento marittimo, indispensabile per l’investimento della multinazionale ceca. L’assessorato dei Trasporti ha comunicato che a Porto Torres l’attracco delle merci è ormai in corso d’opera. Nell’intervento infrastrutturale di Porto Torres – ha affermato Zedda – è fondamentale rispettare i tempi di esecuzione dei lavori, ma nel contempo è necessario ripristinare urgentemente la tratta Golfo Aranci-civitavecchia e approfondire il potenziale del porto di Oristano, geograficamente strategico. L’assessore dell’Industria, accogliendo la richiesta delle rappresentanze sindacali di convocare urgentemente un tavolo con l’assessorato dei Trasporti per definire la questione della continuità marittima, ha fissato per il 13 dicembre la data del prossimo tavolo.  
   
   
FEDERLAZIO: COSTITUITA LA NUOVA CATEGORIA “IMPIANTISTICA”  
 
Roma, 1 dicembre 2011 - Presso la sede della Federlazio è stata costituita la nuova categoria “Impiantistica”. L’istituzione della nuova categoria è avvenuta nel corso di una riunione che ha visto coinvolti i rappresentanti di tutte le aziende laziali del settore. La nuova categoria rappresenta tutte le imprese che, nella nostra regione, si occupano della realizzazione e manutenzione di impianti elettrici a bassa ed alta tensione, nonché impianti di vario genere legati più strettamente al comparto dell’edilizia (impianti di riscaldamento/condizionamento di case e uffici). L’assemblea ha nominato presidente della nuova categoria Claudio Montanari, 52 anni, Direttore Tecnico della “Cebat srl”, azienda romana che si occupa di installazione impianti elettrici di vario tipo. Nel corso dell’incontro le imprese della categoria hanno dichiarato di voler al più presto iniziare a dialogare con le grandi stazioni di impiantistica (Acea, Enel, Terna, ecc.), con le quali già da tempo collaborano professionalmente, al fine di venire incontro alle varie esigenze del settore. Tra le principali problematiche da affrontare, quelle legate alla diminuzione complessiva degli appalti - nonché alla difficoltà di acquisizione degli stessi da parte delle aziende locali –, oltre ai riflessi negativi nel settore derivanti dalla crisi dell’edilizia.  
   
   
RIMINI - 1 MILIONE DI EURO PER I CONSORZI FIDI  
 
 Rimini, 1 dicembre 2011 - La crisi che sta mordendo il freno delle imprese, unitamente alla difficoltà di accesso al credito, ha sollecitato una risposta decisa della Camera di Commercio di Rimini che si è messa a fianco degli imprenditori del territorio, impegnandosi nel sostegno all’imprenditorialità, in particolare con tre azioni concrete. La Giunta e il Consiglio dell’Ente Camerale hanno, infatti, deciso nell’ultima seduta, di stanziare per il 2012 1.000.000,00 euro destinati ai Consorzi Fidi, a garanzia degli affidamenti alle imprese, per abbassare gli oneri finanziari e facilitare l’accesso al credito. Nel 2010 e nel 2009 la somma stanziata era stata la metà: 500mila euro. La cifra deliberata è la più alta mai stanziata dalla Camera di Commercio e dagli altri Enti del territorio. Nei prossimi giorni seguiranno incontri con i presidenti dei Consorzi Fidi per stabilire azioni comuni per incentivare le imprese ad accedere a questo fondo. Altri 200.000,00 euro sono stati stanziati invece per lo sviluppo dei progetti di collegamento fra mondo della scuola e mondo del lavoro, nell’ambito del progetto “La Città dei Mestieri. Un ponte fra scuola e impresa”, volto a favorire l’orientamento degli studenti delle scuole secondarie nella scelta di una carriera scolastica consapevole e congruente con le attività economiche del territorio e con le richieste delle aziende. Resta inalterata la quota del Diritto Annuale che obbligatoriamente le imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio devono versare all’Ente camerale. Diritto Annuale che, ricordiamo, è l’unica forma di sostentamento della Camera di Commercio, Ente che non percepisce trasferimenti statali, e che viene interamente impiegato a beneficio delle imprese del territorio.  
   
   
GRESMALT, ACCORDO PER GLI STABILIMENTI DI FRASSINORO (MO) E DI JANO (RE)  
 
 Bologna, 1 dicembre 2011 - Vendita entro due mesi dello stabilimento Gresmalt di Frassinoro (Modena), e prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere per tutti i lavoratori, e un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per la Gresmalt di Jano di Scandiano (Reggio Emilia). Questo è l’accordo siglato ieri in viale Aldo Moro al termine del tavolo regionale a cui hanno preso parte la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Frassinoro, la direzione dell’azienda Gruppo Ceramiche Gresmalt Spa, Confindustria Modena, i lavoratori della Rsu aziendali, Filctem-cgil di Modena e di Reggio Emilia. «La nostra massima priorità – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian carlo Muzzarelli - era ed è quella di salvaguardare la tenuta occupazionale, particolarmente delicata per la tenuta sociale dell’Appennino modenese e reggiano, e la prosecuzione dell’attività d’impresa. Per questo prendiamo atto con soddisfazione dell’accordo, ed attendiamo che questa fase giunga a compimento, consentendo così di dare nuova fiducia, e opportunità di lavoro a chi vive in montagna». Dopo le precedenti riunioni del tavolo regionale, le trattative per l’alienazione dello stabilimento di Frassinoro sono continuate e si prevede che giungeranno a conclusione nell’arco di un paio di mesi. Tra marzo-aprile del 2012 ci sarà quindi il passaggio dell’attività produttiva alla nuova società, che rileverà tutti i lavoratori.  
   
   
LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE NEL DISTRETTO DELLA SEDIA: TRA CRISI E SEGNALI DI RIPRESA PRESENTATA A SAN GIOVANNI AL NATISONE (UD) PRESSO CATAS UN’INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE DEL DISTRETTO DELLA SEDIA  
 
San Giovanni al Natisone, 1 dicembre 2011 - Un’indagine su 30 aziende rappresentative del distretto della sedia per valutarne lo stato di salute su un lasso temporale che va dal 2003 al 2009 e delineare situazione attuale e sviluppi futuri. È quella condotta su un doppio binario da Area Science Park attraverso la società modeFinance, specializzata nella valutazione del merito creditizio (rating), e il Centro Legno&arredo della rete Innovation Network. I dati vengono presentati oggi a San Giovanni al Natisone (Ud), in occasione del convegno “L’efficienza delle aziende nel distretto della sedia” organizzato con la partecipazione di Catas S.p.a.. Partendo dalla valutazione della performance macro-economica, nel periodo considerato è stato registrato un trend negativo che ha raggiunto il suo punto più basso nel 2009. La notizia buona, tuttavia, viene dal raffronto con i dati più recenti del 2010, che mostrano una prima inversione di tendenza. Nel confronto 2009/2010, infatti, emerge una crescita del fatturato medio delle aziende del campione del 5,8%; un raddoppio del margine operativo lordo medio (dal 2% al 4,7%); un aumento del 50% di aziende che hanno chiuso in utile rispetto all´anno precedente. Questi dati fanno si che dal 2009 al 2010 il rating medio del cluster sia migliorato di una classe, passando dalla B (segnali di vulnerabilità) alla Bb (situazione equilibrata). Inoltre, confrontando la performance del cluster dal 2003 a oggi con l’analogo comparto della Spagna, tradizionale competitor, il distretto friulano appare oggi in una situazione migliore rispetto a quella dei concorrenti spagnoli. L’analisi del Centro di competenza Legno&arredo ha monitorato, invece, nello stesso periodo tempo, l’evoluzione dell’efficienza nell’impiego delle risorse produttive del cluster. Sono stati presi in esame i dati di bilancio, in particolare le voci di conto economico attinenti alla gestione caratteristica di impresa. Applicando un algoritmo matematico, è stata valutata l’efficienza relativa nell’impiego dei principali fattori produttivi (risorse umane, impianti e macchinari, materie prime e prestazione di terzi), tenendo conto dei ricavi (valore della produzione). È emersa una tendenza generale alla riduzione di efficienza nell’utilizzo delle risorse produttive che, analizzate poi nel dettaglio, evidenziano un calo medio delle incidenze per alcune voci di costo, come le materie prime (- 3 % dal 2003 al 2009 per il gruppo di aziende monitorate), probabilmente anche grazie a politiche e strategie di ottimizzazione. Per contro, si registra un aumento dell’incidenza dei costi fissi a conferma del periodo di crisi in cui si trova la maggior parte dei settori produttivi del nostro Paese. "Entrambe le analisi - commenta Roberto Grandinetti, del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di Padova - aiutano a capire che, se è finita l´epoca dei distretti industriali come ambienti capaci di proteggere con le loro economie esterne le imprese localizzate al loro interno, non per questo sono finite le imprese distrettuali. Con ciò voglio intendere che le imprese che hanno adottato strategie sostenibili per competere nello scenario dei mercati globali oggi stanno reggendo la pressione di una crisi recessiva di proporzioni e durata pesanti. Questo dicono sostanzialmente le analisi (e anche molto di più). Parlare di segnali di ripresa per tutti è sbagliato: bisogna analizzare a fondo le ragioni che consentono di navigare in acque (mercati) così tempestose come quelle attuali (e che è illusorio pensare possano trasformarsi in acque tranquille in futuro) guardando a chi si si è attrezzato in tale senso, magari fuori dal distretto”. “Analizzare in maniera scientifica il posizionamento del Distretto della Sedia rispetto ad altri competitor nazionali ed internazionali - sottolinea Giusto Maurig, Presidente Asdi Sedia - è sicuramente un utile strumento per consentire a chi, come Asdi Sedia, sta operando per mettere in atto strategie di comunicazione e miglioramento qualitativo delle imprese del distretto così da aiutare le stesse ad individuare quei percorsi di sviluppo che le condurranno al superamento di questa fase di crisi economica generalizzata. Penso, ad esempio, ai progetti Filiera Iso9001, Fsc, marchio di provenienza territoriale che sono alcune delle direttrici che guidano l´attività dell´Asdi e che trovano notevole attenzione da parte delle aziende del Distretto. Come Asdi riteniamo, infatti, che la collaborazione tra aziende, il perseguimento di nuove certificazioni ed una promozione incisiva ed efficace siano tra le componenti fondamentali per una nuova fase del Distretto”.  
   
   
31 DICEMBRE 2011: TERMINE ULTIMO PER IMPUGNARE I CONTRATTI A TERMINE, I CONTRATTI A PROGETTO E LE ALTRE COLLABORAZIONI, SECONDO IL “COLLEGATO LAVORO”.  
 
 Ragusa, 1 dicembre 2011 - La segreteria provinciale delle federazioni Fials,fesica,fismic aderenti alla Confsal, avvisa i lavoratori. Chi ha lavorato per diverso tempo con lo stesso datore di lavoro, in forza di ripetuti (più di due) contratti a termine, contratti a progetto e collaborazioni a partita Iva, - avvisa il Segretario Provinciale delle federazioni aderenti alla Confsal, Giorgio Iabichella - deve immediatamente impugnare eventuali anomalie, in quanto una volta scaduto il termine del prossimo 31 dicembre, non sarà più possibile impugnare i vecchi contratti cessati prima del 23 novembre 2010. Non tutti sanno che nel 2010 è stata emanata una legge riguardante il mondo del lavoro capace di influire su tutti i contratti a tempo determinato, qualora il rapporto di lavoro si sia già concluso. Si tratta del cosiddetto “Collegato Lavoro”, ovvero la legge n. 183/10, entrata in vigore il 24 novembre 2010. I lavoratori che ritengono di essere stati vittima di un rapporto di lavoro irregolare a tempo determinato, a progetto, un recesso, un trasferimento o un licenziamento illegittimo, possono rivolgersi, per maggiori chiarimenti, ad una sede della Confsal in Provincia di Ragusa, contattando il 346.6133863, gli indirizzi e-mail fials.Confsal.rg@tiscali.it  , fesica.Confsal.rg@tiscali.it  oppure ricercando su facebook la pagina di “Confsal Ragusa”. Quindi – conclude Iabichella - non sarà più possibile avanzare alcuna pretesa, in relazione a rapporti e contratti di lavoro già conclusi, se non si procede alla impugnazione del contratto e dei relativi termini entro il 31 dicembre 2011. Mentre per i rapporti di lavoro conclusi successivamente all´entrata in vigore del Collegato Lavoro, quindi successivamente al 23 novembre 2011, sarà necessario impugnare, con raccomandata a/r, cio’ che si riterrà illegittimo, entro 60 giorni dalla conclusione del rapporto stesso.