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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Dicembre 2011
BREBEMI: CANTIERE RIAPRA AL PIÙ PRESTO PER RIPRESA ATTIVITÀ PER CENTINAIA DI LAVORATORI  
 
Milano, 1 dicembre 2011 - In relazione al blocco dei lavori che ha coinvolto i cantieri della Brebemi di Fara Olivana con Sola e Cassano D´adda, l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo dichiara che ´allo stato dell´arte la Brebemi è stata coinvolta come parte lesa in riferimento a un utilizzo non corretto del materiale di recupero da parte di un´impresa con un subappalto all´interno del cantiere. La magistratura svolga il proprio compito per accertare le responsabilità. Ci auguriamo che questo possa avvenire in tempi rapidi per consentire al più presto la ripresa dei lavori e la prosecuzione di un´opera il cui cantiere dà lavoro a 600 persone. Mi auguro che nessuno voglia mettere a rischio in un momento di crisi così acuta il posto di lavoro delle persone più umili, magari mascherandolo con una richiesta di insussistente commissariamento, dietro il quale si cela una ben nota volontà politica di fermare la Brebemi´.  
   
   
VIABILITÀ FVG: TONDO, FATTE LE SCELTE GIUSTE PER III CORSIA A4 L´OPERA POTRÀ ESSERE CONCLUSA NEL 2017  
 
Trieste, 1 dicembre 2011 - "Abbiamo forse scelto la strada più ´rischiosa´ ma crediamo di avere fatto la scelta giusta" decidendo di assumere come Regione l´impegno a realizzare i lavori per l´ammodernamento della A4 Venezia-trieste, ha confermato ieri a Trieste il presidente della Regione Renzo Tondo concludendo l´incontro "Ma quando parte la terza corsia - I 2 miliardi che non si trovano, i tempi da chiarire, gli sgambetti politici," promosso al Ridotto del Teatro Verdi da "Il Piccolo" e da "Nordesteuropa.it". Se avessimo chiesto l´intervento finanziario nazionale "probabilmente saremmo ancora ai progetti", ha osservato ancora il presidente della Regione, rimarcando che invece (grazie ai poteri commissariali richiesti a Roma) l´opera, strategica e fondamentale per tutto il Paese e non solo per il Friuli Venezia Giulia e il Nord-est, vede ora i primi cantieri aperti, dopo vent´anni di inazione, già "impiegando risorse per complessivi 650 milioni di euro", ha indicato l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi. Certamente la realizzazione della corsia autostradale della A4 "è una strada disseminata di ostacoli, ma sinora, seppure con qualche difficoltà e qualche ritardo, abbiamo proseguito passo dopo passo", ricordando che il prossimo passaggio sarà quello, peraltro già sollecitato al neo ministro allo Sviluppo economico ed ai Trasporti Corrado Passera, della firma governativa al decreto interministeriale senza il quale non ci potrà essere il "via libera" delle banche alla copertura finanziaria dell´opera, ha quindi rilevato Tondo. Nel corso del dibattito, moderato dal direttore de "il Piccolo" Paolo Possamai ed al quale sono intervenuti, accanto a Tondo e Riccardi, il consigliere regionale Gianfranco Moretton (secondo il quale 3-4 anni fa sussistevano le condizioni per chiedere risorse a Roma), il presidente di Autovie Venete, Emilio Terpin, ed i presidenti regionali di Confindustria, Alessandro Calligaris, e Confartigianato, Graziano Tilatti, lo stesso assessore alle Infrastrutture ha rimarcato come ad oggi in Italia, "su 15 procedure di grandi lavori autostradali, 4 sono ancora ferme, con la richiesta di fondi, al Cipe e ben 8 risultano senza contributi pubblici: dunque, non avremmo ricevuto alcun finanziamento, perché lo Stato è dal 2006 che non eroga soldi per queste opere". "Possiamo recuperare il tempo sin qui perduto", ha evidenziato Terpin, e non appena il Governo nazionale avrà siglato il decreto, "siamo pronti a chiudere l´accordo con gli istituti di credito per andare quindi a sottoscrivere contratti per 750 milioni di euro sulla A4 (il progetto esecutivo del secondo lotto, San Donà di Piave-tagliamento è pronto)": così facendo, ha dichiarato Riccardi, "la terza corsia della Venezia-trieste potrà essere realizzata entro il 2017, cioè entro la fine della scadenza della concessione autostradale ad Autovie Venete".  
   
   
A1, TERZA CORSIA BARBERINO – FIRENZE NORD: DA NOVE GALLERIE AD UN UNICO TUNNEL  
 
Firenze, 1 dicembre 2011 – Prosegue il percorso per la progettazione definitiva della terza corsia e della nuova Galleria Santa Lucia nel tratto dell’A1 compreso tra Barberino di Mugello e Calenzano. La giunta regionale – su richiesta dell’assessorato ai trasporti – ha espresso il parere favorevole al conseguimento dell’Intesa Stato-regione sulle opere infrastrutturali, documento richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e necessario per proseguire nella progettazione esecutiva. L’obiettivo è arrivare quanto prima all’ampliamento del tratto di A1 a nord di Firenze (i cui lavori propedeutici sono stati avviati ad inizio anno) ed alla realizzazione della nuova Galleria di Santa Lucia. In sintesi, i lavori prevedono una variante migliorativa della situazione attuale, con la realizzazione di un’unica galleria della lunghezza di 7.700 metri in sostituzione delle 9 gallerie precedentemente ipotizzate. La nuova galleria, detta di ‘Santa Lucia’, si collocherà nel tratto centrale tra Barberino di Mugello e Calenzano in sostituzione di una stretta successione di gallerie e viadotti. La Regione Toscana ha già espresso parere di ammissibilità con la propria deliberazione di Giunta n. 769 del 12 settembre 2011, consegnata nella Conferenza di servizi svoltasi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 14 settembre 2011. La Conferenza si è conclusa con esito favorevole, al termine dei vari interventi di enti ed amministrazioni locali interessate. Per concludere l’iter di localizzazione del progetto era necessario arrivare al perfezionamento dell’intesa Stato – Regione che regola l’approvazione delle opere pubbliche. Per completare questo passaggio il Ministero doveva acquisire l’esplicito assenso della Toscana. Questo assenso è arrivato lunedì scorso nell’ultima seduta della Giunta regionale.  
   
   
BOLZANO: COSTRUTTORI DALLA CINA PER STUDIARE LA CIRCONVALLAZIONE DI LAIVES  
 
Bolzano, 1 dicembre 2011 - Visita insolita al cantiere della circonvallazione di Laives: un gruppo di costruttori cinesi, specializzati in tunnel e ponti, ha voluto conoscere da vicino il progetto e i lavori di una delle opere pubbliche prioritarie per la Giunta provinciale. Nel programma dei dieci giorni di aggiornamento professionale in Europa, la delegazione di costruttori cinesi ha deciso di inserire anche il sopralluogo alla circonvallazione di Laives. Accompagnati dal direttore della Ripartizione infrastrutture Valentino Pagani, i professionisti di Pechino hanno voluto osservare da vicino le modalità dei lavori di realizzazione della grande infrastruttura viaria sulla Statale del Brennero, con particolare riferimento alla galleria cittadina. Il progettista e direttore dei lavori Georg Fischnaller ha illustrato l´obiettivo della circonvallazione, che intende liberare dal traffico due agglomerati urbani cruciali come Bolzano e Laives, lungo i quali attualmente transitano circa 22mila veicoli al giorno. Con una lunghezza complessiva di oltre 9 km, si tratta di uno dei progetti più importanti degli ultimi anni in Alto Adige. Nel 2005 è stato ultimato il tunnel San Giacomo (2.234 metri), a inizio 2009 è stata aperto anche il tratto di Pineta della circonvallazione. La circonvallazione, che aggira Laives sul lato della montagna, si sviluppa in una galleria di 2882 metri, con 5 vie di fuga, una carreggiata a tre corsie all’ingresso sud, una caverna di ventilazione con camino, un cunicolo di sicurezza, percorribile in caso di emergenza, lungo 832 metri. La galleria sbocca a sud di Laives, nelle vicinanze della zona industriale. Da qui il tracciato corre all’aperto fino all’altezza del cimitero di Bronzolo, dove termina questo lotto di costruzione. Ora si lavora già al rivestimento in cemento e ai bandi di gara per gli impianti tecnici del tunnel, che si conta di aprire al traffico nell’inverno 2012.  
   
   
LAVIS: INAUGURATA LA BRETELLA CHE COLLEGA LA STATALE DEL BRENNERO CON LA ZONA INDUSTRIALE CON UNA BREVE CERIMONIA ALLA PRESENZA DEL VICEPRESIDENTE E ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI ALBERTO PACHER  
 
 Trento, 1 dicembre 2011 - Il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher ha inaugurato a Lavis la bretella che collega la statale n. 12 del Brennero con la tangenziale Trento Nord-mezzolombardo. Si tratta di soli 1.250 metri di strada a due corsie, ma che costituiscono il tassello di completamento della rivoluzione viabilistica che in questi ultimi anni ha interessato e sta interessando la borgata di Lavis. Non a caso, al taglio del nastro erano presenti, oltre al vicepresidente Pacher e all´assessore Ugo Rossi in rappresentanza della Giunta provinciale, il sindaco di Lavis Graziano Pellegrini, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni locali della Piana Rotaliana e della Val di Cembra, unitamente ai responsabili e ai funzionari della Provincia, tra cui Raffaele De Col, dirigente generale della Protezione civile e infrastrutture e Luciano Martorano, dirigente del Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie. "La presenza, oggi, dei sindaci e degli assessori non solo dei comuni direttamente interessati a questa bretella di collegamento tra la statale del Brennero e la tangenziale Trento Nord-mezzolombardo, ma anche dei territori circostanti e delle valli limitrofe – ha detto il vicepresidente Pacher nel prendere la parola prima del taglio del nastro, – è molto significativa. Il mio auspicio, infatti, è che questo relativamente breve tratto di strada da molti anni atteso, che consentirà di trasferire ampie quote di traffico pesante e leggero dalla statale del Brennero alla nuova bretella che percorre la parte occidentale della valle dell´Adige, sia l´occasione per prefigurare e realizzare scenari completamente nuovi, capaci di cambiare la qualità della vita di ampie porzioni del territorio della valle e delle valli contigue. Ad esempio, il declassamento della statale del Brennero da strada di grande percorrenza a via di collegamento meno trafficata fra Trento e Lavis ci consentirà di ridisegnarne e riorganizzarne i flussi viari, prevedendo ad esempio corsie preferenziali per il trasporto pubblico, che in tal modo avrà la possibilità di svolgere le proprie funzioni con un numero maggiore di corse e con un´efficacia migliore. Ne nascerà, questo è il mio augurio, un grande distretto urbanistico che, pur rispettando le singole identità municipali, proporrà una mobilità maggiormente integrata, togliendo dalla strada una quota significativa di trasporto privato". Il disegno di riorganizzazione della viabilità a nord di Trento, insomma, si sta completando: "Di sicuro – ha ancora detto Alberto Pacher, – grazie a questa bretella la qualità della vita della borgata di Lavis migliorerà notevolmente, realizzando uno degli obiettivi che la Provincia s´era posta quando diede vita al Piano viabilità del territorio provinciale: restituire alle città, alle borgate, ai paesi quote di vivibilità consistenti, che accompagnassero un nuovo sviluppo delle comunità locali, in un ambiente finalmente eco-compatibile e meno inquinato." Analoga soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Lavis Graziano Pellegrini, che ha fatto una sintetica "storia" della bretella che collega la statale con la zona industriale: "Quella che oggi inauguriamo è la miglior mediazione possibile per venire incontro alle esigenze di tutti. Non è stato facile, si sono stati intoppi e resistenze, ma alla fine oggi possiamo dire che Lavis trarrà indubbio vantaggio dall´alleggerimento del traffico sulla statale e che ciò sarà di conforto anche per i territori immediatamente circostanti". L´ingegner Luciano Martorano ha chiuso la breve e semplice cerimonia illustrando le caratteristiche tecniche dell´opera, che vedrà il suo pieno completamento nella primavera del 2012 con la realizzazione della prevista rotatoria sullo sbocco meridionale, oggi temporaneamente sostituita da una provvisoria bretellina. (m.N.) Scheda Tecnica Dell´opera - L’intervento è consistito nella costruzione di un tratto di strada lungo circa 1.250 metri, con l´obiettivo di intercettare il traffico pesante e quello leggero che giungono a Lavis dalle arterie provenienti dalla valle di Cembra e dalla statale n. 12 del Brennero, riducendo il traffico di attraversamento nell’abitato di Lavis e lungo la statale nel tratto tra Lavis e Trento. La nuova bretella, inoltre, risolverà anche il problema del traffico pesante che viene generato dalla zona industriale di Lavis, creando un’adeguata connessione a Nord in prossimità della ditta Sevignani sulla rotatoria esistente. La strada è stata oggi aperta al traffico veicolare in via provvisoria, utilizzando una bretella temporanea, in attesa del completamento dei lavori della rotatoria Sud previsto per la primavera 2012. I lavori, infatti, si sono protratti oltre i tempi originariamente previsti perché sono stati introdotti nel progetto ulteriori interventi per ottimizzare la funzionalità dell’opera, realizzando ad esempio il nuovo sottopasso ciclabile, nonché per l’interferenza coi lavori di spostamento del metanodotto Snam che hanno interessato il l’asta principale e la bretella provvisoria, vincolando la possibilità di realizzare i lavori della nuova rotatoria Sud (zona sede A.s.i.a.). Ecco alcuni dati tecnici dell´opera: - lunghezza tracciato: circa 1250 metri, prevalentemente in rilevato - larghezza complessiva: 9 metri e mezzo - larghezza corsie di marcia: 2 x 3.50 metri - larghezza banchine: 2 x 1.25 metri Opere d’arte: - 1 sottopasso stradale ad uso agricolo alla progressiva 546.67 - 1 sottopasso ferroviario ad uso agricolo alla linea del Brennero - 1 sottopasso ciclabile in prossimità della rotatoria “Sevignani” - circa 700 m lineari di muri di sostegno rilevato lato Ovest dell’asta principale - muri di sostegno viabilità secondaria: rampe di accesso al sottopasso stradale Dati relativi ai materiali utilizzati: - circa 4.000 metri cuci di calcestruzzo - circa 4.600 tonnellate di conglomerati bituminosi Il costo complessivo dell´opera, compresi gli oneri derivanti dalle varianti in corso d´opera, è stato di € 12.300.000,00. I lavori sono eseguiti aggiudicati all’impresa Viscolor S.r.l. Di Rovereto. Progettisti dell’opera: ing. Luciano Martorano, Ing. Matteo Pravda Direttore dei lavori: ing. Massimo Negriolli Direttore operativo: geom. Franco Micheli Collaudatore: ing. Claudio Candioli Coordinatore per la sicurezza in esecuzione: ing. Giorgio Raia Direttore tecnico dell’impresa Italbeton S.r.l.: p. Ind. Giuliano Coslop Responsabile del Procedimento: ing. Raffaele De Col Coordinamento Ufficio Strade n.1 : ing. Mario Monaco.  
   
   
TRENI INTERCITY ED EUROSTAR: LE IPOTESI DI TAGLI ALLE STAZIONI TOSCANE SONO INACCETTABILI  
 
Firenze, 1 dicembre 2011 – “Non sono accettabili ulteriori penalizzazioni per i pendolari toscani. Serve un fronte comune per far sì che tutte le fermate dei treni a lunga percorrenza vengano mantenute”. L’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao sintetizza così la posizione della Regione in relazione ai tagli, sin qui ufficiosi, di alcune fermate dei treni Intercity e Eurostar, i servizi a lunga percorrenza che dipendono direttamente dal Ministero dei Trasporti (Intercity) o dalle scelte commerciali di Trenitalia (Eurostar, Eurostar City). “In un momento – sottolinea l’assessore – in cui dobbiamo far fronte a una taglio di 50 milioni di euro per i nostri treni regionali, ennesima eredità del governo Berlusconi, sarebbe inaccettabile sopportare anche queste riduzioni che inciderebbero pesantemente sui collegamenti con Roma, con Genova o lungo la linea tirrenica per i nostri pendolari.” “Hanno ragione a preoccuparsi i sindaci e le amministrazioni provinciali che mi stanno contattando in queste ore – prosegue Ceccobao – per questo è necessario muoversi tutti assieme a livello nazionale. Proprio oggi ho scritto a tutti i parlamentari toscani, affinché ci si attivi ognuno nel proprio ruolo per un problema vitale per la nostra regione. Alcuni si sono già mossi per tempo nel denunciare la situazione drammatica del trasporto pubblico locale, adesso mi aspetto che si faccia fronte comune.”. Le ipotesi circolate riguardano la riduzione di alcune fermate nelle stazioni Arezzo, Chiusi, Massa, Viareggio, Campiglia, Follonica e Orbetello, a partire dal prossimo cambio di orario invernale. Nelle scorse settimane l’Assessore Ceccobao aveva scritto al Ministero ed all’amministratore delegato di Trenitalia, l’ing.Vincenzo Soprano, per avere risposte in merito alle preoccupazioni che erano emerse sul destino di questi servizi da parte di molti pendolari. Se Trenitalia aveva rassicurato sulle stazioni di Grosseto e Livorno (per le quali infatti non vi saranno cambiamenti), altrettanta chiarezza non era stata data sul resto del panorama delle stazioni cosiddette “minori” interessate dalla lunga percorrenza. –  
   
   
TRENI IN PUGLIA: IL PROBLEMA NON È DI TARANTO, MA DELLA PUGLIA  
 
Bari, 1 dicembre 2011 - Ripristino dei due treni notturni previsti dal contratto universale di Trenitalia, Reggio Calabria-taranto-milano e Crotone-taranto-milano, quindi del collegamento tra la linea ionica e adriatica, e di un treno Freccia per il Nord da Taranto, perché "c´è anche un problema di qualità dell´offerta che penalizza il Mezzogiorno". Sono le proposte raccolte questa mattina dall´assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Gulgielmo Minervini nell´incontro svolto nel capoluogo ionico con il presidente della Provincia Gianni Florido, i sindaci dei principali comuni, i sindacati e le associazioni dei consumatori. "Noi - ha spiegato Minervini - questo isolamento non lo avvertiamo come un problema di Taranto, lo avvertiamo come un problema della regione Puglia. Non si può smantellare il servizio notturno facendo pagare il prezzo ai lavoratori e ai viaggiatori che ancora scelgono questo mezzo di collegamento con il nord Italia. Stiamo facendo tutti i passaggi istituzionali con grande vivacità, abbiamo già raccolto un´apertura dai vertici di Trenitalia, la cui strategia non è condivisa dal territorio e ora, con la lettera del presidente Vendola, stiamo chiedendo al governo, che è il committente di una grande azienda nazionale come Trenitalia, di tener conto di questo bisogno di mobilità dei pugliesi. Il resto lo devono continuare a fare anche i cittadini e gli enti locali, proseguendo questa positiva mobilitazione. Abbiamo ridotto il danno iniziale da 12 a 4 treni tagliati, continuando possiamo ottenere anche altri risultati".  
   
   
ABRUZZO: NOVITÀ PER CHI SALE SENZA BIGLIETTO SUI TRENI REGIONALI  
 
 Pescara, 1 dicembre 2011 - Cambiano le regole di accesso ai treni regionali abruzzesi, si rafforza l’impegno di Trenitalia contro l’evasione tariffaria. Dall’1 dicembre, chi sale su un treno regionale della Regione Abruzzo senza biglietto potrà ancora mettersi in regola, senza incorrere in sanzioni. Dovrà però avvisare subito il capotreno, all’atto della salita, e acquistare a bordo il biglietto pagando la tariffa intera più un sovrapprezzo di 5 euro. La maggiorazione non è dovuta se il viaggiatore è in partenza da una stazione sprovvista sia di biglietteria, sia di emettitrici self-service o punti vendita alternativi. Pene severe invece per chi in corso di viaggio o all´arrivo risulti essere sprovvisto del biglietto, o ne esibisca uno scaduto di validità. In questo caso sarà soggetto al pagamento del prezzo intero più una sanzione amministrativa di 200 €, ridotta a 100 € se il pagamento avviene entro i quindici giorni successivi a quello della contestazione. Se il viaggiatore si presta al pagamento delle somme dovute a bordo treno la soprattassa è ridotta ulteriormente a 50 €. In Abruzzo sono attive 8 biglietterie, 90 punti vendita (bar, tabaccherie, edicole) e 20 self service abilitate alla vendita di biglietti e abbonamenti regionali. I biglietti e gli abbonamenti regionali sono acquistabili anche online sul sito www.Fsitaliane.it  
   
   
ACCORDO TRA FS ITALIANE, REGIONE PUGLIA E PROTEZIONE CIVILE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE  
 
Bari, 1 dicembre 2011 - Il Direttore Centrale Protezione Aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Franco Fiumara e l’Assessore alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, con delega alla Protezione Civile della Regione Puglia, hanno siglato oggi il Protocollo d’intesa che stabilisce le modalità per un’azione coordinata d’intervento nella previsione e prevenzione dei rischi e nella gestione delle emergenze in ambito ferroviario. Il documento, che si basa sul protocollo siglato il 15 luglio 2008 tra il Gruppo Fs e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, definisce le necessarie sinergie per fronteggiare in modo efficace, in Puglia, eventuali criticità che scaturiscono da eventi di emergenza. In particolare, punta sulla reciprocità operativa tra il Gruppo Fsi e Protezione Civile regionale mediante l’impiego di uomini, mezzi e tecnologie. I principali aspetti disciplinati nel Protocollo, valido quattro anni, riguardano: miglioramento dei flussi informativi fra le rispettive sale Operative, in caso di emergenze ferroviarie; presenza di un referente del Gruppo Fsi nella Sala Operativa Integrata Regionale di Protezione Civile della Regione Puglia (S.o.i.r.) e nella Sala Operativa Unificata di Protezione Civile (S.o.u.p.), nel periodo estivo, per la gestione delle emergenze legate agli incendi boschivi; attivazione di un programma di formazione congiunta per la gestione delle emergenze; prosecuzione delle intese già sottoscritte con il Servizio Sanitario territoriale 118, per il soccorso dei passeggeri e del personale di bordo ed esercitazioni mirate all’intervento sanitario urgente; possibilità di estendere l’accordo alle articolazioni territoriali della Protezione Civile (Province, Prefetture) per una più efficace gestione delle emergenze sul territorio, nonché di definire accordi specifici per lo spostamento di materiale rotabile e personale volontario in zone colpite da emergenze.  
   
   
TIBURTINA: NUOVA STAZIONE OPERA IMPORTANTE PER LA MOBILITA’ DI ROMA  
 
Roma, 1 dicembre 2011 - «L’inaugurazione della nuova stazione Tiburtina segna un momento importante per la nostra città. Si tratta di un’opera di altissimo livello, degna dei massimi standard delle grandi capitali europee: realizzazione come questa dimostrano le grandi capacità tecniche e organizzative delle aziende italiane. La nuova Tiburtina è il simbolo della riqualificazione di un intero quadrante di Roma e va considerata come un collegamento ideale e fattivo tra la parte centrale della città e le periferie della zona orientale e settentrionale. La mobilità ne risentirà positivamente e anche il flusso delle migliaia di pendolari che ogni giorno si riversano nella nostra città verrà ulteriormente agevolato». Lo dichiara Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: PUGLIA FIRMA PROTOCOLLO CON GRUPPO FERROVIE DELLO STATO  
 
 Bari, 1 dicembre 2011 - L’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati e il Direttore Centrale Protezione Aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Franco Fiumara, hanno sottoscritto oggi un Protocollo d’intesa che stabilisce le modalità per un’azione coordinata d’intervento nella previsione e prevenzione dei rischi e nella gestione delle emergenze in ambito ferroviario. Il documento, che si basa sul protocollo siglato il 15 luglio 2008 tra il Gruppo Fs e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, definisce le necessarie sinergie per fronteggiare in modo efficace, in Puglia, eventuali criticità che scaturiscono da eventi di emergenza. In particolare, punta sulla reciprocità operativa tra il Gruppo Fs e Protezione Civile regionale mediante l’impiego di uomini, mezzi e tecnologie. I principali aspetti disciplinati nel Protocollo, valido quattro anni, riguardano il miglioramento dei flussi informativi fra le rispettive sale Operative, in caso di emergenze ferroviarie, la presenza di un referente del Gruppo Fs nella Sala Operativa Integrata Regionale di Protezione Civile della Regione Puglia (S.o.i.r.) e nella Sala Operativa Unificata di Protezione Civile (S.o.u.p.), nel periodo estivo, per la gestione delle emergenze legate agli incendi boschivi, l´attivazione di un programma di formazione congiunta per la gestione delle emergenze, la prosecuzione delle intese già sottoscritte con il Servizio Sanitario territoriale 118, per il soccorso dei passeggeri e del personale di bordo ed esercitazioni mirate all’intervento sanitario urgente. Il documento prevede infine, la possibilità di estendere l’accordo alle articolazioni territoriali della Protezione Civile (Province, Prefetture) per una più efficace gestione delle emergenze sul territorio, nonché di definire accordi specifici per lo spostamento di materiale rotabile e personale volontario in zone colpite da emergenze.  
   
   
TREND IN AUMENTO PER L´USO COMBINATO DI TRENO E BICI - ISTITUITA L´ASSOCIAZIONE "BICI ALTO ADIGE"  
 
 Bolzano, 1 dicembre 2011 - L´uso combinato di treno e bici registra un trend in aumento. Un bilancio è stato stilato, mercoledì 30 novembre 2011, da Gianfranco Jellici, direttore del Dipartimento mobilità della Provincia a nome dell´ass. Thomas Widmann, assieme ai rappresentanti delle quattro imprese di noleggio bici che gestiscono la rete di noleggio "Bici Alto Adige" e che oggi si sono ufficialmente associati. Il 5 maggio 2005 venne avviata la nuova ferrovia della Val Venosta e al contempo è stata post in essere un’offerta ricreativa del tutto nuova: il noleggio “one-way” di biciclette abbinato all’utilizzo del nuovo treno. A sei anni di distanza, come ha detto Gianfranco Jellici a nome dell´assessore provinciale Thomas Widmann occupato in Consiglio provinciale, il progetto, che si rifà ad un´idea di Erwin Stricker, si rivela sempre più dinamico ed ha assunto una nuova dimensione. La trasformazione da “Bici Venosta“ in “Bici Alto Adige“ e la conseguente nascita di un’associazione che si propone di fare dell’Alto Adige una “terra delle biciclette per tutti”. "Si tratta di un progetto di prestigio che ha ottenuto vari riconoscimenti - così Jellici - ed ha portato un valore economico aggiunto per tutto l´Alto Adige e la sua offerta turistica". Presso i punti di noleggio "Bici Alto Adige" con la "bikemobilcard" si può noleggiare una bici, una e-bike passando poi agevolmente sui mezzi pubblici con lo stesso documento di viaggio acquistabile per 1 giorno (24 Euro adulti e 12 bambini), 3 giorni (30 Euro adulti e 15 Euro bambini) o 7 giorni (34 Euro adulti e 17 Euro bambini). Il successo di quello che era partito come progetto pilota in Val Venosta e che si è esteso a tutto il territorio altoatesino è testimoniato dalle cifre: 20.028 bikemobil card vendute in soli 6 mesi, e ben 150.000 giorni di noleggio. Solo in Val Venosta dal 2005 ad oggi si è registrato un incremento del 30 per cento degli ospiti provenienti dalla Svizzera, un fattore che ha portato la vallata a posizionarsi vicino alla Val Pusteria e a staccare la Wipptal, un dato impensabile solo dieci anni fa. Ma non solo. Sono stati creati, infatti, anche nuovi posti di lavoro. La rete "Bici Alto Adige" dei punti di noleggio e restituzione di bici è stata estesa a tutto il territorio provinciale e conta 32 punti di noleggio gestiti da quattro imprese di noleggio che oggi, mercoledì 30 novembre 2011, si sono ufficialmente associate nell´associazione "Bici Alto Adige" (www.Bici-altoadige.it  ). È possibile noleggiare dalle biciclette tradizionali, mountainbikes e biciclette a pedalata assistita (bici elettriche) presso oltre una trentina di punti di noleggio. In totale, come ha riferito Hugo Götsch, che accompagna il progetto, vi sono 5.000 biciclette di vario tipo (anche per bambini) e 200 ciciclette elettriche, e-bike, a disposizione degli utenti. La nuova associazione si pone quele obiettivo di fondo la gaaranzia di standard di quelità unitari grazie a tariffe ugurali su tutto il territorio e criteri di servizio unitari. A fronte di circa 3,5 milioni di presenze turistiche annuali in Alto Adige uno degli obiettivi per il futuro è che nel 2016 ogni 5° ospite compia almeno un tour in bici abbinato all´uso di un mezzo pubblico. Sarà, inoltre, condotta una ricerca riferita all´utilizzo della bici in territorio altoatesino ed al grado di soddisfaziuone dell´utenza, accanto a progetti di sensibilizzazione presso le scuole e la popolazione in collaborazione con la Federazione italiana bici, ed iniziative per abbinare l´uso della bicicletta a vie tematiche anche per gustare le specialità altoatesine. Le bikemobilcard saranno nuovamente in vendita a partire dall´aprile 2012.  
   
   
ASSEMBLEA SOCI FER, SÌ AL PROGETTO DI SCORPORO E FUSIONE CON ATC: UNA NUOVA SOCIETÀ PER GESTIRE I SERVIZI SU GOMMA E FERRO  
 
Bologna, 1 dicembre 2011 - Prima scorporo, poi fusione. E’ quanto prevede il progetto, approvato oggi dall’assemblea dei soci Fer, con cui Ferrovie Emilia-romagna resterà proprietaria delle infrastrutture ferroviarie, mentre nascerà una nuova società – per fusione di Atc con la parte di Fer scorporata – che unificherà e gestirà il servizio urbano ed extraurbano di Bologna e Ferrara con i servizi ferroviari e automobilistici svolti da Fer negli stessi bacini. La nuova società sarà operativa entro il 1° febbraio 2012. “Siamo di fronte a una delle più grandi aziende intermodali nazionali, con un forte valore per ciò che riguarda l’integrazione dei servizi gomma-ferro nel più importante bacino d’interscambio della regione – sottolinea l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – . Questo ci consentirà di rendere più efficienti e qualificare sempre di più sia i servizi di trasporto urbano ed extraurbano su gomma, ma anche l’Sfm e il servizio ferroviario regionale”. “E’ il primo esempio in Italia – continua Peri – di separazione tra rete e servizi; dall’Emilia-romagna viene un contributo di chiarezza sui ruoli, distinguendo tra funzioni di programmazione e gestione della rete e chi deve specializzarsi nella produzione dei servizi. Questo progetto di fusione – ricorda l’assessore – si somma a quelli in atto in Emilia-romagna, che hanno già prodotto in Emilia la società Seta, e in Romagna Start”. Tutto ciò “a testimonianza del fatto che in questo momento di crisi e di difficoltà finanziaria del settore, oltre che del Paese, occorre reagire con la sacrosanta richiesta verso il Governo di recuperare tagli, assolutamente insostenibili, a questo settore. Ma questa richiesta – ribadisce Peri – è più forte se procediamo anche con l’autoriforma, che si basa su un forte e convinto progetto industriale che riduca i costi e aumenti l’efficienza e la qualità”. “Esprimo anche soddisfazione – conclude l’assessore – perché questo progetto è stato accompagnato da un ampio consenso non solo da parte di tutti i soci, ma anche delle organizzazioni sindacali, con le quali ci siamo impegnati a sottoscrivere un protocollo a cui si sta già lavorando”. I numeri del progetto Fer (società di gestione delle infrastrutture ferroviarie) sarà controllata per il 93,1% dalla Regione Emilia-romagna; il rimanente verrà ripartito tra Act Reggio Emilia (6,11%) e tra le Province di Ferrara, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna e Rimini (0,1% ciascuna, per cui complessivamente 0,8%). Le quote della nuova società di gestione dei servizi saranno invece così ripartite: 46,1% della Regione, 30,1% del Comune di Bologna, 18,8% della Provincia di Bologna, 3,1% di Act Reggio Emilia, 1% della Provincia di Ferrara e in quote minori del Comune di Ferrara, le Provincia di Mantova, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Il valore della produzione atteso della nuova società, che potrà contare su oltre 2.600 dipendenti, si aggirerà intorno ai 250 milioni di euro. Con i suoi circa 1.350 bus, per la nuova società si stima una percorrenza iniziale annua attorno a 51 milioni di chilometri; 5,6 milioni di chilometri, invece, quelli effettuati per il trasporto passeggeri in ambito ferroviario, grazie a 150 convogli circa.  
   
   
PORTI: 200 MILA EURO PER MANUTENZIONI PORTO TRIESTE  
 
Trieste, 1 dicembre 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, ha approvato ieri lo stanziamento di 200 mila euro a favore dell´Autorità portuale di Trieste per alcuni interventi di manutenzioni straordinarie in ambito portuale. Tali interventi sono parte del Programma operativo di gestione 2011 del Porto di Trieste e vengono finanziati dalla Regione sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 84 del 1994.  
   
   
PORTI: ULTERIORI 3 MLN. EURO PER DRAGAGGI PORTO MONFALCONE  
 
 Trieste, 1 dicembre 2011 - Grazie a un´integrazione finanziaria pari a 3 milioni di euro, decisa oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, potranno trovare prosecuzione i lavori di escavo del canale di accesso del porto di Monfalcone. Le risorse, affidate dalla Regione (secondo le modalità della delegazione amministrativa) all´Azienda speciale per il Porto di Monfalcone, sono di provenienza del ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e andranno a integrare gli 8,521 milioni di euro già assegnati. Gli studi di fattibilità predisposti per una verifica finanziaria dei lavori di approfondimento del canale d´accesso come minimo a meno 12,5 metri hanno infatti permesso di confermare che non risultano sufficienti i fondi sin qui stanziati, anche in considerazione della necessità della successiva "gestione" dei fanghi dragati. "Abbiamo ritenuto di assegnare queste risorse anche se al momento non è stato ancora predisposto il progetto preliminare per questi lavori di dragaggio", segnala l´assessore Riccardi, che ribadisce come l´approfondimento del canale di accesso allo scalo monfalconese e la predisposizione del nuovo Piano regolatore portuale "rappresentino le due indispensabili condizioni per qualsiasi progetto di ampliamento delle attività portuali di Monfalcone, sui quali continua ad essere fermo e determinato l´impegno della Regione".