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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Dicembre 2013
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA L´ACQUISIZIONE DA PARTE DI GAZPROM, SPECIALIZZATI JOINT VENTURE TEDESCA E OLANDESE NELLA FORNITURA E LO STOCCAGGIO DI GAS  
 
Bruxelles, 5 dicembre 2013 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento Ue sul Progetto di Fusione i) rendendo il controllo congiunto di Winz e Wintershall Services (Paesi Bassi) e ii) l´acquisizione del controllo esclusivo di Wingas e Wieh (Germania) dalla società energetica Gazprom (Russia). La Commissione ha concluso che l´operazione proposta non solleverebbe problemi di concorrenza. Winz e Wintershall servizi operano nelle aree di esplorazione e produzione di petrolio e gas nel Mare del Nord. Le imprese e Wingas Wieh sono fornitori di gas, presenti soprattutto in Germania. Nel valutare l´impatto potenziale della fusione sulla concorrenza, la Commissione è interessata nei mercati della vendita di gas in Germania, Austria e Repubblica ceca. In questi paesi, Gazprom vende il gas sui mercati a valle per il commercio all´ingrosso e al dettaglio, compresi Wingas, che è sia un grossista e dettagliante. La Commissione ha concluso che l´acquisizione non avrebbe permesso a Gazprom di limitare l´accesso dei consumatori alla fornitura di gas, data la presenza di un numero sufficiente di altri fornitori a monte. La Commissione ha inoltre esaminato i mercati per lo stoccaggio del gas in Germania e in Austria per esaminare gli effetti potenziali dell´operazione proposta sulla concorrenza. Dall´inchiesta è emerso che la maggior parte delle sovrapposizioni tra le attività delle parti esistevano in gran parte prima dell´operazione e / o non ha provocato in misura molto limitata di integrazione. La Commissione ha pertanto concluso che l´operazione non solleverebbe problemi di concorrenza. La presente decisione non pregiudica l´esito dell´indagine antitrust condotta dalla Commissione Gazprom (cfr. Ip/12/937 ), i due casi sono esaminati indipendentemente dall´altro. La legislazione Ue sulla concorrenza, comprese le norme relative al controllo delle concentrazioni si applica a tutte le aziende che operano nell´Ue. Le norme comunitarie in materia di controllo delle concentrazioni sono destinati a risolvere i problemi di concorrenza che specificamente risultanti da una fusione o acquisizione.  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA: IN UMBRIA NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE PER L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI. REDDITO MASSIMO ISEE 12.000 EURO  
 
Perugia, 5 dicembre 2013 - “In accordo con i Comuni abbiamo varato un regolamento che vuole snellire le procedure e nello stesso tempo garantire al massimo diritti e doveri di coloro che aspirano all’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Stefano Vinti, assessore regionale alle politiche abitative, commenta così l’approvazione da parte della Giunta regionale del regolamento che disciplina le norme di riordino in materia di edilizia residenziale sociale. Il regolamento, che ha già avuto il via libera del Consiglio delle autonomie locali, sarà ora trasmesso alla competente commissione del Consiglio regionale per il parere previsto dalla legge. Gli elementi salienti riguardano i requisiti di accesso all’Edilizia residenziale pubblica. Vengono disciplinati gli aspetti che riguardano la composizione del nucleo familiare aspirante all’assegnazione (coniugi separati, coniuge residente all’estero, ecc.), e viene stabilito il termine entro il quale deve essere costituito un nuovo nucleo familiare, nell’ipotesi in cui il richiedente abbia manifestato tale volontà in domanda. Inoltre, viene stabilito in 12.000 euro il limite massimo di Isee per concorrere ai bandi. La legge regionale infatti introduce, per la prima volta, l’Isee quale modalità di valutazione della capacità economica del nucleo familiare aspirante all’assegnazione, che fino ad oggi, era determinato in base al reddito. Infine, i nuclei familiari richiedenti, per poter concorrere ai bandi per l’assegnazione, non devono, evidentemente, essere proprietari di alloggi idonei. Pertanto, nel regolamento, vengono stabiliti i parametri per considerare un alloggio idoneo, sia come consistenza che come reddito da fabbricati. “L’intervento pubblico nel settore delle politiche abitative, ha dichiarato l’assessore Vinti, è stato molto influenzato, negli ultimi anni, da profondi mutamenti istituzionali, che hanno avuto forti ripercussioni anche in materia di edilizia residenziale pubblica. La crisi economica ha portato con sé una drastica riduzione delle risorse a disposizione, richiedendo, quindi, alle Regioni un’attenta riflessione in merito alla possibilità di modificare l’organizzazione della macchina pubblica, di semplificare l’azione politico-amministrativa e di individuare nuovi strumenti per ridurre, razionalizzare e riqualificare la spesa. Conseguentemente, ha sottolineato l’assessore Vinti, è emersa anche la necessità di rivisitare i criteri e i principi stessi che erano alla base della programmazione regionale del settore, allo scopo di prevedere, in una condizione di grave contingenza finanziaria e sociale, nuove strategie e tipologie d’intervento, non potendo, come in passato, assicurare una risposta adeguata alla crescente domanda di alloggi esclusivamente con la costruzione di nuove abitazioni. Dopo un lungo iter legislativo, caratterizzato da una forte concertazione con i Comuni, le Associazioni e le Organizzazioni sindacali del settore, il Consiglio regionale, nell’ottobre del 2012, ha approvato la Legge regionale n.15, con la quale sono state apportate sostanziali modifiche al corpo normativo della precedente legge 23 del 2003”. Allo scopo di fornire ai Comuni e all’Ater regionale strumenti normativi dettagliati ed esaustivi per l’espletamento delle competenze loro attribuite, la legge prevede che alcuni aspetti particolari debbano essere ulteriormente disciplinati con appositi regolamenti che devono disciplinare tra l’altro i requisiti soggettivi che devono essere posseduti dai nuclei familiari aspiranti all’assegnazione degli alloggi di Ers pubblica; le condizioni soggettive ed oggettive di disagio e relativi punteggi per la formazione delle graduatorie di assegnazione degli alloggi di Ers pubblica ed infine l’esclusione dal patrimonio di Ers pubblica di alcuni alloggi aventi particolari caratteristiche. “La Giunta regionale, ha dichiarato Vinti, ha ritenuto opportuno disciplinare questi argomenti in un unico regolamento ed ha elaborato una proposta, che è stata sottoposta all’esame dei Comuni, in un costruttivo ed aperto percorso di confronto, dal momento che compete agli stessi l’effettiva applicazione della disciplina adottata. La collaborazione instaurata ha consentito di pervenire ad un testo condiviso e di evitare, così, eventuali incongruenze ed incompatibilità con i regolamenti che i Comuni dovranno a loro volta approvare”. Sulla base dei criteri generali forniti dalla legge regionale 23 del 2003, il regolamento disciplina nel dettaglio le condizioni di disagio soggettive del nucleo familiare richiedente ed oggettive dell’alloggio occupato, alle quali vengono attribuiti i punteggi per la formazione delle graduatorie di assegnazione. Nell’ambito di quelle soggettive è dato risalto alla presenza di minori, handicappati e anziani, nonché alle coppie di nuova costituzione. Tra quelle oggettive hanno priorità le condizioni di emergenza quali sfratti ed ordinanze di sgombero, nonché lo stato dell’immobile occupato (mediocre o scadente), il sovraffollamento, ecc. Nello stesso regolamento vengono anche descritte le condizioni in presenza delle quali può essere pronunciata l’esclusione, al fine di fornire un elenco esaustivo e nel contempo tassativo. Come già previsto nel precedente Regolamento, è confermata la possibilità, per gli enti proprietari, di svincolare gli alloggi, restituendo l’ammontare del contributo percepito, opportunamente rivalutato, previa autorizzazione della Giunta regionale, in alternativa all’obbligo di sostituire il patrimonio escluso con un patrimonio equivalente.  
   
   
PRESENTATE A VICENZA LE LINEE GUIDA DI EUROPA 2020 SUL TEMA “CITTÀ E TERRITORI”  
 
Venezia, 5 dicembre 2013 - Con L’assessore regionale al bilancio e alla cooperazione, Roberto Ciambetti, ha presentato a Vicenza, al centro congressi dell’Associazione Artigiani, a una platea di attori socio-economici del Veneto, le linee guida regionali per la prossima programmazione comunitaria Europa 2020 attorno al tema “Città e Territorio”, considerato strategico dall’Unione Europea. “L’ammontare delle risorse Fesr e Fse nelle Regioni a maggior indice di sviluppo – ha spiegato l’assessore – prevede per la prossima programmazione europea 2014-2020 Piano Operativi Nazionali (Pon), pari a 2 miliardi di euro, incluso il cofinanziamento solo statale, mentre per i Programmi Operativi regionali (Por), con il cofinanziamento Stato e Regioni, il valore complessivo è di circa 13,7 miliardi di euro, di cui 11,7 di risorse europee e cofinanziamento statale”. Mancano ancora i dati esatti della suddivisione regionale dei fondi, ma l’assessore si è detto fiducioso: “Il dato storico per il Veneto – ha detto –, nella scorsa programmazione 2007/13, vedeva il co-finanziamento regionale pari al 7,7% dei fondi Fesr e Fse nel complesso, su circa un miliardo e 163 milioni di euro in totale”, lasciando intendere che comunque per la nostra Regione potranno entrare in gioco cifre decisamente importanti, che andranno a finanziare assi di intervento già definiti dalla Commissione europea e tra questi, strategico, il tema delle Città e Territorio presentato, appunto, a Vicenza. “Oggi oltre il 68 per cento della popolazione europea si concentra in aree urbanizzate che definiscono vere e proprie regioni metropolitane in cui si produce più dei due terzi del Pil comunitario – ha sottolineato Ciambetti – . L’indicazione data dall’Unione della scelta strategica e della scommessa su città e territori è dunque chiara: la globalizzazione sta imponendo nuovi modelli e nuove scale dimensionali anche per le istituzioni e per il governo locale. Occorre un salto di qualità nella classe dirigente, dalla politica alla burocrazia, ma anche nelle infrastrutture materiali, nella formazione, nella creazione, in altre parole, di quella smart city, la città intelligente che si innerva nel territorio nel segno della eco sostenibilità”. “La sfida è aperta – ha concluso Ciambetti – e il Veneto può competere dall’alto di una economia basata sulla piccola e media impresa, la quale deve imparare a fare gioco di squadra al pari delle istituzioni locali”.  
   
   
EDILIZIA IN LIGURIA, LEGGE SOTTOTETTI  
 
Genova, 5 dicembre 2013 “ Non è assurdo anticipare il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legge regionale sui sottotetti, sarebbe da irresponsabili fare finta di niente”. L’assessore alla Pianificazione territoriale e Urbanistica della Regione Liguria Gabriele Cascino risponde alle accuse del gruppo consiliare di Forza Italia sulla nuova proposta di legge sui sottotetti. La Regione Liguria, infatti, si appresta a cambiare e adeguare la legge che consente il recupero edilizio dei sottotetti, dopo che Il Tribunale di Savona si è rivolto alla Corte Costituzionale sollevando la questione di legittimità del provvedimento che sta interessando centinaia di privati. “Dopo che è stata sollevata la questione di costituzionalità si è creato un impasse su tutto il territorio regionale. Sia i comuni, che non rilasciano i permessi, sia gli operatori , sia i cittadini con stanno vivendo un periodo di incertezza in attesa del giudizio della Consulta”, afferma Cascino. In caso di accoglimento della questione di leggittimità , chi non ha ancora finito i lavori sarebbe costretto a ripristinare lo stato dei luoghi e a demolire quello realizzato o in corso di realizzazione” aggiunge Cascino. “Tra l’altro, molte sentenze del Tar Liguria, e non i Comuni, disapplicano, nelle singole fattispecie, la normativa vigente sui sottotetti”, spiega l’assessore. Dopo la richiesta del Tribunale di Savona, che ritiene la legge regionale 24 del 2001 incostituzionale, la giunta Burlando, su proposta dell’assessore alla Pianificazione Territoriale Gabriele Cascino, ha approvato, nei mesi scorsi un disegno di legge che la modifica per “riportarla in un ambito di efficacia, interpretazione e applicazione costituzionalmente corrette”, spiega Cascino. La nuova legge punta a correggere le impostazioni di quella attuale che consente infatti il recupero abitativo dei sottotetti di edifici esistenti, senza stabilire le dimensioni iniziali per innalzare il sottotetto. Il ddl fissa invece precisi limiti di incremento della sagoma esistente di copertura delle costruzioni. Se applicando tali criteri si giungerà ad un altezza media minima di 2 metri l’operazione sarà ammissibile. Sempre nel ddl approvato dalla giunta regionale si dà ai comuni la possibilità di disciplinare con gli strumenti urbanistici, gli interventi di recupero dei sottotetti esistenti realizzati dopo l’entrata in vigore della legge del 2001. “Forza Italia strumentalizza soltanto la questione per meri fini politici. La nuova formulazione consiste in emendamenti al dettato legislativo esistente che non cancella la legge, ma semplicemente la riporta in un’operatività costituzionalmente più corretta, prima verrà approvata e prima gli operatori liguri avranno certezza di applicazione anche innanzi alla magistratura amministrativa”. Cascino segnala inoltre che le previsioni del Decreto Fare sono state recepite nel collegato alla finanziaria all’esame del Consiglio Regionale e quindi la Regione Liguria, entro quindici giorni” si adeguerà alle modifiche del testo unico sull’edilizia in vigore da un paio di mesi e sugli effetti migliorativi in materia di distanze”. Già nella legge regionale 36/1997 la Regione Liguria aveva abrogato il riferimento al Dm del ‘68 che stabiliva la distanza minima tra le pareti finestrate degli edifici rimandandone la disciplina ai Piani urbanistici comunali.  
   
   
ITALCEMENTI, INCONTRO AL MISE: AZIENDA INDICA NOMISMA PER RICERCA NUOVI INVESTITORI ESAMINATE LINEE GUIDA PER PIANO RICONVERSIONE PRODUTTIVA SITO VIBO VALENTIA  
 
 Roma 5 dicembre 2013 - Si è svolta ieri al Ministero dello Sviluppo Economico una riunione dedicata ad esaminare le linee guida del piano per la riconversione produttiva del sito Italcementi di Vibo Valentia. All’incontro- presieduto dal Sottosegretario Claudio De Vincenti- hanno partecipato l’assessore al Lavoro della Regione Calabria Nazzareno Salerno, il Sindaco di Vibo Valentia Nicola D’agostino, il Prefetto Giovanni Bruno, il management del Gruppo e le organizzazioni sindacali nazionali, territoriali e aziendali. Nel corso del confronto, a conferma degli impegni presi con il Governo, l’azienda ha ufficializzato di aver dato incarico a Nomisma di svolgere, sulla base delle linee guida indicate Regione e Comune, l’azione di scouting al fine di individuare nuovi investitori per l’area produttiva calabrese. La Regione e le Istituzioni del territorio hanno garantito la loro collaborazione a supportare il lavoro dell’Advisor e a favorire la realizzazione di progetti di riconversione del sito in questione. Un nuovo appuntamento al Mise è in programma nei primi giorni del prossimo mese di febbraio per esaminare i risultati dell’attività di scouting dell’Advisor.  
   
   
INDESIT, DE VINCENTI: ACCORDO POSITIVO PER I LAVORATORI, ESUBERI AZZERATI “CONFIDIAMO ANCORA SU UN’INTESA UNITARIA”- TORNANO IN ITALIA 3 PRODUZIONI  
 
Roma, 5 dicembre 2013- “Il Governo giudica molto positivamente questo accordo perché, grazie al confronto, l’azienda ha profondamente modificato il suo piano industriale originario ed ora risulta scongiurato completamente il rischio di oltre 1400 esuberi, il che rappresenta un risultato decisivo per i lavoratori e le loro famiglie”. Così il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti commenta l’accordo sulla vertenza Indesit raggiunto- dopo la rottura della trattativa che si era consumata il 19 novembre- la scorsa notte, senza però la firma della Fiom. “Molto significativo- osserva inoltre De Vincenti- è il rientro in Italia di tre linee produttive. E questo ha un valore molto importante per tutto il settore dell’elettrodomestico. E’ cioè importante che anche in questo caso, come già accaduto nelle vertenze Bridgestone e Natuzzi, imprese in difficoltà riportino in Italia pezzi di produzione. Un bel segnale”. Impegno del Gruppo a ritirare la procedura di mobilità attivata a seguito della rottura di pochi giorni fa. Dai 1425 esuberi previsti, a nessuno. Utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo, ovvero contratti di solidarietà e cassa integrazione (non più di quattro mesi per lavoratore). L’azienda, per 5 anni, non ricorrerà a licenziamenti. Rientro in Italia di produzioni fin qui realizzate in Spagna, Polonia e Turchia. Investimenti per oltre 80 milioni di euro. E’ su queste basi che al Mise è stato trovato l’accordo. Tale accordo sarà ora sottoposto, con referendum, al giudizio dei lavoratori. All’incontro dal quale poi è scaturito l’accordo hanno preso parte i rappresentanti delle Regioni Campania e Marche, i sindaci delle zone interessate, i vertici della multinazionale, esponenti di Confindustria delle due regioni in questione, le organizzazioni sindacali ai livelli nazionale, territoriale e aziendale. Nel dettaglio, oltre agli ammortizzatori sociali che tuteleranno tutti i lavoratori nell’arco di vigenza del piano industriale, per 330 lavoratori è previsto il ricorso al pensionamento in quanto maturino i requisiti. A giudizio dell’esecutivo, questa intesa- se ratificata- è destinata a rafforzare il radicamento italiano di Indesit e a garantire lo sviluppo di produzioni di gamma alta e media. L’esecutivo- alla luce di questa valutazione- guarda con fiducia alla consultazione tra i lavoratori che dovranno giudicare l’accordo: “Il Governo- conclude De Vincenti- ha sempre operato per un accordo unitario e auspica che, alla fine del percorso, tale obiettivo possa comunque essere raggiunto”.  
   
   
JABIL, ACCOLTA RICHIESTA GOVERNO: MULTINAZIONALE USA RINUNCIA AI LICENZIAMENTI  
 
Roma 4 dicembre 2013 – Jabil Circuit Italia, multinazionale americana leader mondiale nella produzione di componenti elettronici, accoglie la richiesta del Governo: mantiene la produzione nello stabilimento di Marcianise (Caserta) e assicura che non procederà a licenziamenti unilaterali, privilegiando gli ammortizzatori sociali per la gestione degli esuberi (circa 400 su un totale di 750 addetti). E’ quanto emerso al termine di una riunione - coordinata dal responsabile dell’Unità di gestione crisi aziendali Giampietro Castano - alla quale hanno partecipato rappresentanti della multinazionale, di Confindustria e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fiom-cgil, Fim-cisl e Uilm-uil, nonchè le Rsu. Nel corso dell’incontro è stata inoltre verificata la disponibilità dell’azienda e dei sindacati ad attivare, in sede territoriale, un confronto finalizzato ad individuare gli strumenti più adeguati per il necessario recupero di competitività. Il Mise, infine, affronterà con i vertici della multinazionale (che incontrerà a breve) e con il management italiano, le concrete possibilità di recuperare a Marcianise nuove attività produttive oggi allocate in altri Paesi.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: OSSERVATORIO REGIONALE CONTRATTI PUBBLICI: LA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVENTI SONO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E NUOVE COSTRUZIONI. CALA DEL 22% IL NUMERO DEI BANDI E DEL 44% IL LORO IMPORTO. L´ANALISI DEGLI APPALTI PUBBLICI DELL´AREA COLPITA DALSISMA 2012.  
 
Bologna, 5 dicembre 20143 –La maggior parte dei lavori pubblici realizzati lo scorso anno in Emilia-romagna riguarda la manutenzione straordinaria e le nuove costruzioni mentre calano del 22% il numero dei bandi e del 44% il loro importo. Sono questi alcuni dati contenuti nel “Rapporto 2012 sui contratti pubblici dell’Emlia-romagna” pubblicato in questi giorni dall´Osservatorio regionale dei contratti pubblici ed Intercent-er (consultabile all’indirizzo http://territorio.Regione.emilia-romagna.it/osservatorio/rapporti «Il 2012 è stato un anno di grandi difficoltà in cui alla crisi congiunturale si è aggiunto anche dal terremoto. I cittadini, le forze sociali, le istituzioni – ha commentato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - hanno saputo reagire utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. L’osservatorio regionale dei contratti pubblici e Intercent-er hanno sviluppato la loro azione a favore della legalità, trasparenza, supporto alle stazioni appaltanti e ai tecnici coinvolti. Questa attività è continuata anche nel 2013 e, insieme alla struttura del Commissario delegato, sono state definite le modalità per la gestione dei fondi pubblici per la ricostruzione». Nel rapporto 2012 è stato inserito un capitolo dedicato all’analisi degli appalti pubblici dell’area colpita dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Nel 2012 sono stati registrati 231 affidamenti per un valore complessivo di 84,74 milioni di euro. È Modena la provincia con il maggior numero di gare affidate (137) e i maggiori importi (64,41 milioni di euro) segue Ferrara con 56 e complessivi 7,39 milioni e Bologna con 28 e 8 milioni di euro. Inoltre, è stato approvato il nuovo “Prezzario delle opere pubbliche i dati relativi ai contratti pubblici dell’Emilia-romagna. La programmazione degli interventi da realizzare nel triennio 2012-2014 mette in evidenza una generale tendenza di rallentamento degli investimenti da parte degli enti locali. Dall’analisi degli interventi, si riscontra un calo degli investimenti sia in numero con -15,6% (-19,9% quella relativa ai Comuni) sia in valore con -6,6% (-32,2% la variazione per i Comuni). Gli interventi annuali nel 2012 hanno riguardato principalmente lavori di manutenzione straordinaria (39,5%) e nuove costruzioni (20,3%). Le risorse finanziarie più consistenti sono state destinate in prevalenza a opere di nuova costruzione (33,1%) e di completamento (32,0%) per complessivi 1071,99 milioni di euro. L’indice dei lavori pubblici banditi nel 2012 è il valore più basso dal 2000 a oggi, a conferma della difficoltà delle pubbliche amministrazioni locali nella realizzazione dei lavori pubblici. E’ diminuito complessivamente il numero dei bandi (-22,3%) e il relativo importo (-44,7%). Nella maggior parte dei territori provinciali la domanda, relativamente ai bandi di gara, è stata negativa. Solo tre province hanno registrato variazioni positive: la provincia di Ferrara con +80,1% in valore; Ravenna e Reggio Emilia con un aumento del numero delle gare, rispettivamente di +2,3% e +11,8%. In controtendenza gli interventi di finanza di progetto in programma nel triennio 2012-2014 sono 67 con un valore complessivo di 225,63 milioni di euro, con incremento in valore pari all’8,1%, in cui l’importo messo a disposizione dai privati pesa per il 94,4%. I bandi di gara di forniture (123 per un valore di 587,70 milioni di euro) sono diminuiti, rispetto al 2011, del 22,2% in numero e del 14,5% in valore. Intercent-er, inoltre, con 17 gare per complessivi 412,21 milioni di euro occupa il primo posto nella classifica del maggior numero di bandi e dei maggiori importi di gara. Il numero degli affidamenti di forniture è pari a 3144 per complessivi 827,94 milioni di euro. Rispetto al 2011, i contratti affidati registrano un decremento del 2,2% a cui corrisponde un aumento degli importi pari al 9,8%. Le gare di servizi sono state 493 per un valore complessivo di 1376,11 milioni di euro. Rispetto al 2011 sono diminuite in numero del 15,6% cui ha corrisposto un lieve calo dello 0,7% del relativo valore (Intercent-er 27 gare per complessivi 604,53 milioni di euro). I 2562 contratti affidati nel 2012 ammontano a 1693,21 milioni di euro, in evidenza una crescita sia in numero (+11%) sia in valore (+13%) rispetto al 2011. Nel rapporto 2012 è stato inserito un capitolo dedicato all’analisi degli appalti pubblici dell’area colpita dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Nel 2012 sono stati registrati 231 affidamenti per un valore di 84,74 milioni di euro. È Modena la provincia con il maggior numero di gare affidate (137) e i maggiori importi, 64,41 milioni di euro; segue Ferrara con 56 e complessivi 7,39 milioni e Bologna con 28 e 8 milioni di euro. Fra le amministrazioni aggiudicatrici il Commissario delegato emergenza sisma Regione Emilia-romagna è l’organismo che ha sottoscritto il maggior numero di affidamenti (38) ed i maggiori importi con 55,93 milioni di euro. Seguono il Comune di Mirandola con 25 gare aggiudicate per complessivi 5,58 milioni e la Provincia di Modena con 23 e complessivi 2,23 milioni di euro. Le imprese coinvolte sono state 148, di cui 30 provenienti da fuori regione. In particolare, le società extraregionali si sono aggiudicate 40 affidamenti per 26,20 milioni di euro (pari al 31% del totale affidato), mentre quelle regionali hanno avuto 191 affidamenti per complessivi 58,55 milioni di euro (pari al 69%). Con la recente approvazione della Legge Regionale n. 17 del 24 ottobre 2013 è stato dato nuovo impulso al processo di dematerializzazione del ciclo degli approvvigionamenti. Nella scelta del modello con cui attuare le norme emanate, la Regione ha infine tenuto conto non solo dei propri principi in materia di standard aperti ed interoperabilità ma anche delle indicazioni comunitarie volte a far sì che la piena adozione di strumenti innovativi di e-procurement e dematerializzazione documentale costituisca un forte incentivo all’accesso delle Piccole e medie imprese al mercato delle forniture pubbliche.  
   
   
WORKSHOP: DESTINAZIONE ITALIA: LE POLITICHE DEL GOVERNO PER ATTRARRE INVESTIMENTI ESTERI E SUPPORTARE IMPRESE INNOVATIVE  
 
Trieste, 5 dicembre 2013 - In occasione della consultazione pubblica su Destinazione Italia, strategia lanciata dal Governo per attrarre gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane, Area Science Park organizza un workshop aperto a imprese, istituzioni locali, operatori economici, attori del sistema dell´innovazione per promuovere una riflessione sulle misure proposte e suggerire specifiche azioni di miglioramento. Durante l’incontro verranno analizzate le misure relative all’innovazione e alla valorizzazione della ricerca e verrà fatto il punto sulle politiche di valorizzazione dell’ecosistema startup, ad un anno dalla pubblicazione del Rapporto “Restart Italia!”. Parteciperanno al workshop due componenti della task force interministeriale: Stefano Firpo (Capo Segreteria Tecnica - Ministero Sviluppo Economico) e Francesco Luccisano (Segreteria Particolare del Ministro degli Affari Esteri). 6 dicembre 2013 - Ore 11.00 Centro Congressi, Area Science Park – Padriciano 99 Trieste Info e iscrizioni online: www.Area.trieste.it/destinazioneitalia    
   
   
IMPRESE: 6 MLN DAL SECONDO BANDO "ABRUZZO 2015" SU BURA DI MERCOLEDÌ LE GRADUATORIE DEI PROGETTI FINANZIATI  
 
Pescara, 5 dicembre 2013 - Saranno pubblicate sul Bura ordinario di mercoledì prossimo, 11 dicembre, le graduatorie relative al secondo Bando "Abruzzo 2015" su internazionalizzazione e innovazione dei Contratti di rete. Lo ha assicurato, questa mattina, a Pescara, in Regione, in conferenza stampa, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. "Con questa seconda misura che ha messo in campo 3 milioni di euro per i progetti di internazionalizzazione dei contratti di rete ed altri 3 milioni per i progetti di innovazione, - ha commentato Castiglione - vedremo concretizzarsi importanti opportunità di sviluppo del territorio regionale. Intanto, possiamo constatare con orgoglio che, secondo i dati di Retimpresa, l´Abruzzo risulta la quarta regione in Italia per numero di imprese coinvolte in contratti di rete. Infatti, sono ben 475". Sono state 143 le domande pervenute presso gli uffici di Abruzzo Sviluppo, che è soggetto Gestore anche di questo secondo bando. Sono circa 400 le imprese aggregate nei 101 contratti di rete che hanno presentato iniziative progettuali. "E´ importante sottolineare che questa cifra - ha ricordato il direttore di Abruzzo Sviluppo, Riccardo Bertazzo - rappresenta il 10% del totale nazionale, che alla data 7 ottobre scorso registrava in tutta Italia 1167 contratti di rete". Di queste 80 domande sono state presentate a valere sulla linea A - Innovazione e 59 domande sulla linea B - Internazionalizzazione. In totale, sono 35 sono i progetti ammessi a finanziamento. "Nessun´ altra regione italiana - ha sottlineato Castiglione - ha fatto tanto per i contratti di rete: nella maggior parte dei casi le risorse regionali sono state convogliate verso il sostegno alle reti di impresa, ad eccezione di Sardegna, Piemonte e Lombardia, che invece hanno stanziato risorse specificatamente per i contratti. Solo l´Abruzzo ha destinato una cifra così impostante, circa 10 milioni di euro, - ha proseguito Castiglione - ai soli contratti di rete, al punto che il Ministero dello Sviluppo Economico ha sottolineato l´expertice dell´Abruzzo, in questo campo, ed ha suggerito la replicabilità del Programma". Secondo l´assessore, "i bandi "Abruzzo 2015" hanno dato una forte spinta al ricorso al "contratto di rete" in Abruzzo tanto èp vero che già solo con il primo bando i contratti di rete nella nostra regione sono quasi raddoppiati rispetto agli esordi di questo nuovo istituto giuridico, circa 3 anni fa".  
   
   
BIC D’EUROPA A ROVERETO, DAL 4 AL 6 DICEMBRE, PER EBN TECHCAMP 2013 TRE GIORNI DI CONFRONTO SU STRATEGIE E BUONE PRATICHE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE  
 
Trento, 5 dicembre 2013 Conto alla rovescia, al Polo Tecnologico di Rovereto, dove nella serata di mercoledì 4 dicembre ha preso il via l’edizione 2013 di Ebn Techcamp, il raduno annuale dell’European Bic Network, associazione che rappresenta i Business Innovation Centre di tutta Europa. Con circa 120 aziende insediate nei sette “incubatori d’impresa” sparsi sul territorio provinciale, Trentino Sviluppo è il più grande Bic d’Italia. Anche per questo, dopo Berlino 2011 e Londra 2012, è stato scelto per ospitare quest’anno l’importante meeting internazionale. Un evento che animerà il Polo Tecnologico fino a venerdì 6 dicembre, con amministratori pubblici, innovatori ed imprenditori che si confronteranno su strumenti e strategie di supporto all´economia, parteciperanno a tavole rotonde e sessioni di approfondimento, analizzeranno buone pratiche e strumenti innovativi. Giovedì 5 dicembre alle ore 9, è previsto il saluto di benvenuto da parte del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, e dei vertici di Ebn e Trentino Sviluppo. L´european Business and Innovation Centre Network, in sigla Ebn, è una rete di oltre 100 B.i.c. (Business Innovation Centres) Europei promossa dalla Direzione Generale Impresa e Industria dell´Unione Europea. I Business Innovation Centre, ovvero gli incubatori e gli acceleratori d´impresa, hanno l’obiettivo di sostenere ed incrementare la produttività delle aziende più innovative favorendo al contempo lo sviluppo del territorio di appartenenza. Quest’anno il raduno annuale dei Bic, ovvero Ebn Tech Camp 2013, avrà luogo proprio a Rovereto, presso il Polo Tecnologico di Via Zeni, e rappresenterà un importante momento di confronto e di condivisione di buone pratiche per tutti che operano nel settore, tra i quali anche accademici e decision maker nei settori della politica industriale e delle strategie di sostegno pubblico alle imprese. Imprenditori e aziende potranno presentarsi e far conoscere i propri modelli di business innovativi. Una quindicina di B.i.c. E advisor saranno presenti con un proprio desk per l’intera durata dell’evento presentando i propri tool a supporto delle imprese incubate (piattaforme software, metodologie, ecc.) al fine di diffonderne l’uso nell’intera rete Ebn. Il programma si apre nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre, alle ore 14, con l´anteprima dedicata al panorama italiano, per discutere su strategie e politiche in relazione allo sviluppo economico locale e regionale; alle 17.30 la prima policy session dedicata alle politiche regionali per l’innovazione, con particolare approfondimento sul Trentino. Si prosegue giovedì 5 e nella mattinata di venerdì 6 dicembre, affrontando tematiche di più ampio respiro europeo che riguardano la condivisione di strumenti innovativi, le strategie e i modelli che possano fare da trait d´union tra Bic sorti in contesti diversi, ma con obiettivi comuni. L´edizione 2013 si focalizzerà inoltre sull´esperienza concreta di tre incubatori d´impresa: il Bic di Dublino (Irlanda), nato 25 anni fa sulla base di una partnership mista tra pubblico e privato; il Bic di Garching, divenuto ormai punto di riferimento per Monaco; infine Trentino Sviluppo, il più grande Bic italiano, che comprende al suo interno sette satelliti sparsi sull’intero territorio provinciale. Maggiori informazioni, programma ed iscrizioni su www.Ebn.be    
   
   
TIARE SIA TRAINO PER COMPETITIVITÀ FVG  
 
 Trieste, 5 dicembre 2013 - Un investimento rilevante della realtà commerciale più grande del Nord-est Italia, capace di occupare quasi mille lavoratori e creare significative ricadute sul territorio attraendo clientela anche da Austria, Slovenia e Croazia. Questo, in sintesi, per gli assessori regionali Sara Vito e Gianni Torrenti, è il nuovo centro commerciale Tiare Shopping di Ikea a Villesse, 90 mila metri quadrati inaugurati ieri alla presenza dei due esponenti del Governo Serracchiani. "Tiare - ha affermato Vito - contribuirà a rendere il Friuli Venezia Giulia ancora più competitivo in quanto Ikea, insieme a Coop, esercita una politica commerciale fondata sulla sostenibilità socio-eco-ambientale che è alla base di un vero e proprio modello di eccellenza". "Il sistema regione viene ampiamente arricchito da Tiare - ha commentato Torrenti - ma la vera sfida è fare in modo che questa coraggiosa struttura diventi un beneficio di tutti e per tutti, favorendo un ammodernamento complessivo della rete distributiva a vantaggio dell´intero territorio". "Le sinergie tra i centri storici e un centro commerciale di tali dimensioni - ha aggiunto - sono difficili ma possibili perché il sistema locale non può e non deve prescindere da entrambi per combattere l´ostacolo comune rappresentato da internet che nulla lascia sul territorio". "Complimenti al Comune di Villesse - ha concluso Torrenti - per come un´amministrazione riferita a 1.700 abitanti sia riuscita a gestire al meglio, a livello amministrativo e tecnico, l´insediamento di un colosso come Ikea prima e Tiare adesso".  
   
   
GROVIGLIO FISCALE: DICEMBRE A RISCHIO SOFFOCAMENTO PER LE IMPRESE E IL MORALE DEGLI IMPRENDITORI È A TERRA  
 
 Verona, 5 dicembre 2013. Prima è toccato all´Ires, di cui fino a 29 novembre, a ridosso quindi della scadenza (2 dicembre), non si sapeva nulla. L´ires colpisce le società di capitali: tutte le srl e spa, ed è sul reddito delle società. In sostanza l´Ires è l´acconto sul reddito del 2013 (il saldo del 2012 è avvenuto a giugno, con un primo acconto sul 2013). A soli due giorni dalla data di scadenza l´annunciata proroga è arrivata. Di quanto? Dieci giorni. "Un cambio delle regole di pagamento del secondo acconto per i soggetti Ires a poche ore dalla scadenza, ancora una volta, ha calpestato i diritti dei contribuenti", sottolinea Ferdinando Marchi, segretario Cna Verona, che analizza come il mese di dicembre, invece di portare un po´ di serenità nelle case di tutti porti delle gatte da pelare. Come se non bastasse, una dietro l´altra. Anche per i soggetti Irpef, l´imposta è stata un disagio: è stata modificata l´aliquota degli acconti, sembrava che ci fosse la proroga per tutti, ma per i soggetti Irpef alla fine così non è stato: è stata solo modificata la percentuale di acconto, da versare, senza proroga, al 2 dicembre. Ma soprattutto è arrivata la beffa Imu: "è un disastro", ribadisce Marchi. "Non si sa ancora quanto si andrà a pagare: il Comune ha avuto tempo di deliberare (decidendo quindi quali aliquote applicherà) fino al 30 novembre, ma pubblicherà le aliquote entro il 9 dicembre: solo allora gli importi saranno noti. Peccato sia a pochi giorni dal pagamento, il 16 dicembre". Per le attività economiche infatti, l´Imu resta, "e non è certo in questo modo che si dà fiato alle nostre imprese: togliere l´Imu sulla prima casa - commenta a latere - è stato un emendamento demagogico: non è quello sgravio che dà respiro al mercato e alle famiglie. L´imu sugli immobili strumentali pesa sulla resistenza e sulla ripresa dell´impresa. Fiacca ulteriormente la capacità di sopravvivenza e di ripresa delle nostre imprese". Ma i "regali" di dicembre non sono finiti qui. C´è il lista anche l´invio della comunicazione, da parte dell´impresa, dei beni in uso ai soci (il 12 dicembre): altro adempimento non poco importante in questo dicembre di fuoco. "Se vogliamo fiaccare anche dal punto di vista psicologico i nostri imprenditori questo è il modo giusto - afferma il Segretario Cna Verona -. Stiamo raccogliendo una valanga di lamenti di sconforto da parte dei nostri imprenditori, in questi giorni, e quello che maggiormente ci colpisce è proprio l´ulteriore duro colpo al morale, ancor prima del disagio finanziario che viene ulteriormente gravato dall´incertezza. È un groviglio fiscale che sta soffocando ulteriormente le imprese. Abbiamo bisogno di segnali ben diversi, in questo momento. Le imprese stanno perdendo ogni stimolo a reagire alla crisi".  
   
   
IDEAL STANDARD: SERRACCHIANI, IMPEGNO PER LA CONTINUITÀ PRODUTTIVA  
 
Zoppola (Pn), 5 dicembre 2013 - ´´C´è il massimo impegno della Regione per garantire la continuità produttiva dell´Ideal Standard di Orcenico´´. Lo ha riconfermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, incontrando ieri i lavoratori dello stabilimento di Orcenico di Zoppola (Pn). All´assemblea informale, che si è svolta in un capannone dell´azienda, erano presenti anche il sindaco di Zoppola Francesca Papais ed alcuni sindacalisti che hanno ringraziato la presidente Serracchiani, presente per la seconda volta in fabbrica durante la crisi, per ´´l´attenzione e la sensibilità, la vicinanza che ha sempre dimostrato nei confronti dei lavoratori della Ideal Standard´´. ´´Abbiamo recuperato per i capelli - ha detto la presidente parlando al megafono - una situazione che stava per precipitare, con serietà e con dignità. Adesso dobbiamo continuare e tener duro, ma essere nello stesso tempo molto cauti, mantenere la calma, in modo da favorire le manifestazioni di interesse per rilevare l´attività produttiva di Orcenico´´. ´´Siamo in una fase delicata - ha aggiunto - e per questo dobbiamo tenere alto il livello di guardia. Abbiamo chiesto un rinvio dell´incontro previsto oggi a Roma a causa delle ambiguità del comportamento dell´Azienda, rispetto agli impegni presi. Il Tavolo di martedì prossimo in sede ministeriale è importante: i tre stabilimenti del Gruppo non devono essere considerati separatamente fino a quando il futuro di Orcenico non sarà definito´´. La presidente ha confermato che ci sono più manifestazioni di interesse per la continuità produttiva del sito di Orcenico. ´´Non bisogna - ha sottolineato la presidente - creare alcuna condizione di ostruzionismo nei confronti del potenziale soggetto che intende subentrare, e anzi favorire e accompagnare il percorso´´. In questa fase la Regione, ha garantito la presidente, continuerà a mantenere uno stretto collegamento in sede ministeriale, per rendere possibile la continuità della cassa integrazione in deroga e per favorire nello stesso tempo l´ingresso di nuovi imprenditori.  
   
   
MOBILI: CRESCE L’EXPORT LOMBARDO VERSO RUSSIA E UCRAINA +12,4% VERSO LA RUSSIA, +1% VERSO L’UCRAINA PROTAGONISTE COMO E MONZA. IN FORTE CRESCITA VARESE  
 
 Milano, 5 dicembre 2013. Raggiunge quasi gli 85 milioni di euro in sei mesi l’export lombardo con Russia e Ucraina nel settore dei mobili e dell’arredo, con circa 70 milioni verso la Russia (+12,4%) e 15 milioni verso l’Ucraina (+1%). Rappresenta circa un quarto del totale italiano. Protagoniste tra le province Como con 28,7 milioni verso la Russia (+10,4%) e 8,2 milioni verso l’Ucraina (+34,1%) e Monza e Brianza (21,3 milioni verso la Russia e 4,18 milioni verso l’Ucraina). In forte crescita Varese che rispetto allo scorso anno triplica il suo export sia verso la Russia che verso l’Ucraina. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo semestre 2013 rispetto al 2012. Le imprese lombarde del legno-arredo incontrano buyer russi e ucraini. È iniziato oggi a Desenzano del Garda il “B2b Sistema Casa”, due giornate dedicate a incontri “Business to Business” per facilitare il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lombarde del Sistema Casa (arredamento casa, arredo bagno, cucine, ufficio, illuminazione, finiture e arredo urbano). L’iniziativa è organizzata da Unicredit, in partnership con Federlegnoarredo, Ice -– Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Promos, azienda speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano ed in collaborazione con Dhl Express. Il “B2b Sistema Casa” coinvolgerà oltre 130 aziende, con lo scopo di sostenere le esportazioni verso la Federazione Russa e l’Ucraina, Paesi che forniscono buone aspettative di penetrazione per i settori merceologici individuati, una notevole dimensione del mercato ed un interessante gradimento dei prodotti Made in Italy. Durante le due giornate, gli imprenditori avranno la possibilità di incontrare 22 buyer (importatori/distributori, rivenditori, studi di architettura e general contractor) provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina. Iniziative per il settore legno-arredo. Nel 2012 sono state 457 le imprese del settore legno-arredo che hanno partecipato alle iniziative di Promos, azienda speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano: tra missioni imprenditoriali all’estero, partecipazione a fiere e progetti di vario genere sono stati erogati oltre 570 servizi agli imprenditori del settore. “In questa fase storica, l’internazionalizzazione è quanto mai una risorsa per le imprese per far fronte alla crisi economica e al conseguente calo della domanda interna, ma è fondamentale accompagnarle e assisterle in questo percorso, anche attraverso iniziative mirate come quella odierna, in cui si mettono concretamente gli imprenditori nelle condizioni di fare business – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano e direttore dell’azienda speciale Promos per le Attività Internazionali – E l’obiettivo di Promos è far sì che nello sviluppo del loro business gli imprenditori possano operare nella maniera migliore: incontrando operatori selezionati, rivolgendo la propria attenzione verso mercati strategici e possedendo tutti gli strumenti e le competenze per affrontare questa sfida, non semplice, ma che è importante intraprendere”. Export lombardo nel settore mobili con Federazione Russa e Ucraina
Territorio export 2012 export 2013 variaz. % export 2012 export 2013 variaz. %
Federazione Russa Federazione Russa in un anno Ucraina Ucraina in un anno
Varese 612.877 1.947.145 217,7% 112.532 345.598 207,1%
Como 25.978.464 28.672.575 10,4% 6.155.099 8.253.292 34,1%
Sondrio 0 0 nr 0 0 nr
Milano 9.930.405 11.164.347 12,4% 1.804.312 970.607 -46,2%
Bergamo 4.369.018 2.477.467 -43,3% 174.886 169.694 -3,0%
Brescia 1.632.757 1.431.889 -12,3% 609.173 644.721 5,8%
Pavia 12.159 11.466 -5,7% 0 0 nr
Cremona 325.756 921.404 182,9% 194.772 169.521 -13,0%
Mantova 381.786 554.551 45,3% 50.737 322.874 536,4%
Lecco 536.223 1.082.713 101,9% 512.955 61.295 -88,1%
Lodi 293.234 164.750 -43,8% 39.738 0 -100,0%
Monza e della Brianza 17.924.011 21.284.130 18,7% 5.316.686 4.179.774 -21,4%
Lombardia 61.996.690 69.712.437 12,4% 14.970.890 15.117.376 1,0%
Italia 281.808.020 300.845.019 6,8% 61.172.545 56.947.163 -6,9%
% Lomb su It 22,0% 23,2% 24,5% 26,5%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat, primo semestre 2013 e 2012. Valori in euro
 
   
   
LAVORO, LE STORIE DI ARTIGIANI, AGRICOLTORI E COMMERCIANTI IN LIGURIA DIVENTANO RISORSE PER NUOVE GENERAZIONI E STARTUP  
 
Genova, 5 Dicembre 2013 - Le storie professionali e personali di artigiani, commercianti, agricoltori che con il loro bagaglio culturale di esperienze sono una eccellenza del territorio, in Liguria diventano una risorsa per le nuove generazioni, per i giovani in cerca di idee e di lavoro e interlocutori preziosi per le nuove startup che stanno seguendo soprattutto il comparto del food. Guardare dentro le loro testimonianze, il loro percorso di vita, il lavoro, per molti continuato anche dopo la pensione è possibile grazie a un progetto del Cupla- coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo presentato in mattinata nella sede della regione Liguria, a Genova dall’ l’assessore al Welfare della Regione Liguria Lorena Rambaudi con il presidente del coordinamento Attilio Penna. Il progetto, sostenuto dalla Regione Liguria con la Fondazione Carige, “consente alla Liguria di continuare a sviluppare i temi dell’invecchiamento attivo, celebrato nel 2012 con l’anno europeo che aveva come tema proprio la solidarietà tra le generazioni”, ha spiegato l’assessore Lorena Rambaudi che ha auspicato che anche con il neo- presidente di Fondazione Carige Paolo Momigliano la collaborazione possa continuare. Fra l’altro, la Regione Liguria, nei mesi scorsi, è stata premiata a Bruxelles dalla Commissione Europea per il progetto “Memory training” sull’invecchiamento attivo. È stata la commissaria Nelly Kroes, vice presidente della Commissione Europea a consegnare il premio in occasione della cerimonia di assegnazione dei migliori “progetti reference site” in Europa. L’iniziativa lanciata un anno fa dalla Commissione Europea aveva l’obiettivo di selezionare le regioni innovatrici nel campo dei progetti rivolti agli anziani, presentando le migliori pratiche in campo socio-sanitario. Il progetto comprende dodici interviste e altrettanti brevi filmati, già su You Tube, che saranno presentati nelle scuole e in tanti eventi organizzati dai Cupla nelle quattro province liguri. I protagonisti sono: Giorgio Trebino (orologi) di Uscio, il vivaista genovese Giovanni Robiglio, pluripresidente di Euroflora, l’imprenditrice dolciaria Fiammetta Gemmi di Sarzana, i commercianti Angelo Molinari della Spezia e Guido Bonavera di Imperia, il ceramista di Albisola Superiore Ernesto canepa, il maestro delle pipe Filippo Romeo di Taggia, gli agricoltori Maria Luisa Bianchi di Lerici, Enrico Giovanni Battista di Albenga, Angela Bellagamba di Lavagna, Vincenzo Schiappacasse di Santa Margherita Ligure, l’artigiano spezzino Carlo Lombardi.