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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Gennaio 2015
QUALE FUTURO PER L´ENERGIA IN UE? ŠEFčOVIč E DEPUTATI A CONFRONTO  
 
Strasburgo, 29 gennaio 2015 - L´unione europea rischia costantemente di essere a corto di energia. Il 10% delle famiglie non può permettersi il riscaldamento adeguato e troppa energia viene sprecata, ha indicato il Vice presidente della Commissione per l´Unione energetica, Maroš Šefčovič alle commissioni del Pe per l´Energia e l´Ambiente il 27 gennaio. Maroš Šefčovič ha sottolineato che il testo definitivo sull´unione energetica sarà presentato entro la fine di febbraio e comprende la posizione dell´Ue sull´accordo globale sul clima di Parigi, così come le proposte legislative per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici dell´Ue entro il 2030. Alla fine della riunione, Jerzy Buzek, il presidente della commissione per l´Energia, ha detto che "l´attuazione della legislazione esistente da parte degli Stati membri sarà il compito più importante nel prossimo futuro". Šefčovič ha aggiunto: "Dobbiamo essere più rigorosi in materia di monitoraggio". Sicurezza di approvvigionamento - Il deputato lettone di centro destra Krišjānis Kariņš ha sollevato alcuni dubbi circa l´affidabilità delle forniture di gas dalla Russia. "Dobbiamo diversificare le rotte di approvvigionamento e le fonti" ha detto Šefčovič, indicando il gas dell´area del Caspio e gli sviluppi nella regione del Mediterraneo. Prezzi accessibili ed efficienza energetica - Dan Nica (S&d, Romania) e Kateřina Konečná (Sinistra Unita, Repubblica Ceca) hanno voluto sapere come le nuove proposte contribuiranno a ridurre le bollette energetiche per i consumatori. Šefčovič ha sottolineato il ruolo dell´efficienza energetica attraverso la progettazione ecocompatibile e l´etichettatura energetica. Ha aggiunto che l´Unione europea potrebbe anche sostenere la ristrutturazione di edifici. Roger Helmer (Efdd, Regno Unito) ha sollevato preoccupazioni circa i prezzi elevati dell´energia per le imprese. Energie rinnovabili - Bas Eickhout (Verdi, Paesi Bassi): "Il cambiamento climatico e la sicurezza energetica devono andare di pari passo." Julie Girling (Ecr, Regno Unito) ha chiesto di conoscere quale è il sostegno dell´Ue per le fonti rinnovabili come l´energia delle maree. Šefčovič ha risposto che il piano di Juncker possa essere una delle fonti di finanziamento per tali progetti. Morten Helveg Petersen (Alde, Danimarca) ha invitato la Commissione a garantire che il Parlamento, in quanto colegislatore, sia pienamente coinvolto nel processo decisionale. Il 5 e 6 febbraio, una delegazione del Parlamento europeo, tra cui Elmar Brok, il presidente della commissione Affari esteri, e Jerzy Buzek, saranno in viaggio ad Ankara (Turchia), dove si discuteranno le questioni energetiche, compresa l´efficienza energetica e la sicurezza degli approvvigionamenti, con dei paesi dei Balcani occidentali e le controparti turche.  
   
   
LAVORI PUBBLICI. "IN GALLERIA LAVORI PUNTUALI PER EXPO"SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORE NEI CANTIERI DEL COMUNE DI MILANO PER IL RESTAURO DELL’ARCO D’INGRESSO E DELL’EX OSSERVATORIO METEO  
 
 Milano, 29 gennaio 2015 – Proseguono i lavori per i il restyling della Galleria Vittorio Emanuele Ii in vista di Expo. Ieri mattina l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza ha visitato i cantieri per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’arco d’ingresso sul lato Piazza Duomo: si tratta di due interventi, promossi dal Comune, che riguardano la porta della Galleria sul lato piazza Duomo e l’ex osservatorio meteo situato alla sommità dell’arco. “I lavori vanno avanti con puntualità, per Expo i milanesi e i visitatori potranno ammirare il nuovo volto del salotto della città. Con questi interventi si conferma l’impegno dell’Amministrazione Pisapia che, con proprie risorse, sta realizzando la manutenzione straordinaria della Galleria. Ricordo il milione e mezzo di euro stanziato nel 2012 e una cifra identica anche nel 2013, cui si aggiungono i 2 milioni di euro del 2014”. Lo dichiara Carmela Rozza. L’ultimo restauro dell’arco di ingresso risale al 1995. Grazie ai ponteggi, alti 40 metri, i restauratori stanno realizzando la pulizia della facciata. La prima fase ha previsto l’asportazione a secco delle polveri, cui è seguita l’applicazione del biocida e poi dell’acqua nebulizzata, quindi la pulitura a secco e l’applicazione di impacchi, il consolidamento, la sigillatura e stuccatura. Ultima operazione consiste nell’applicazione del protettivo finale. Con questo intervento si riuscirà a realizzare la ripulitura delle pareti dal terriccio, guano e smog. Oltre al risultato estetico, l´intervento sarà efficace anche dal punto di vista della sicurezza, assicurando la completa tenuta dei materiali lapidei. Per i lavori sono stati stanziati 2 milioni di euro. L’intervento all’ex osservatorio meteo di Brera è articolato in due fasi. Nella prima, avviata nel 2011, si è provveduto allo sgombero dei materiali e al rinforzo statico della volta e del terrazzo. Dal 2014 è iniziato il restauro dei locali dove sono visibili le originali decorazioni ritrovate dopo la rimozione dei vari strati di pitture sovrapposti. Lo spazio principale di 100 metri quadrati e le sale laterali per un totale di oltre 200 metri quadrati per un’altezza di 5 metri, hanno ospitato sino al 2009 l’osservatorio meteo: il Comune di Milano ha stanziato per la loro ristrutturazione 250.000 euro per la prima fase e 300.000 euro per il restauro.  
   
   
ALER MILANO: PIANO VENDITA TUTELA CITTADINI  
 
Milano, 29 gennaio 2015 - "Il Piano rappresenta per gli inquilini anzitutto un´importante opportunità per acquistare il proprio alloggio a prezzi davvero vantaggiosi e con sconti che arrivano al 44 per cento". Lo ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Rapporti con la Città Metropolitana e al Coordinamento dei Progetti speciali afferenti allo stesso territorio Giulio Gallera, presentando, insieme al presidente Gian Valerio Lombardi, il Piano vendita straordinario recentemente avviato dall´Aler Milano. "Serviva dare un quadro preciso e completo di come ci stiamo muovendo - ha aggiunto Gallera - e dei vantaggi che porterà ai cittadini. Ricordo che lo scorso mese di dicembre Regione Lombardia ha approvato il piano di risanamento, per aiutare Aler a uscire da una grave situazione economica acuita, negli anni, anche da una morosità, passata dal 12 al 35 per cento in Milano città, dove si concentrano le maggiori difficoltà". Piano Riguarda Condomini Misti - Il piano dell´Aler prevede la vendita, nell´arco di un triennio, di 9.850 unità immobiliari su Milano e provincia. Si parte dai quartieri Sant´ambrogio (700 alloggi), Aldini (400), Olmi (300), Fulvio Testi (230), Palmanova (160), Gallaratese (150) e Argonne (120). Tutti gli alloggi sono collocati in amministrazioni condominiali "miste", dove cioè gli alloggi sono di proprietà sia dell´Aler che di privati. Negli anni passati, infatti, Aler aveva già provveduto a vendere alloggi. Oggi però si registrano situazioni di criticità e tensioni, poiché la proprietà residuale di Aler è quasi sempre di minoranza. Modello Poco Sostenibile Per Aler - "In queste situazioni - ha precisato Lombardi - i costi per i servizi e le stesse modalità non possono pertanto essere programmate dall´Azienda, ma fissate, con continue lievitazioni, dalle assemblee condominiali e attuate da amministratori privati. Purtroppo questo modello genera una insostenibilità non solo per Aler, ma anche per quelle famiglie che vivono in una situazione di disagio sociale, che si trovano a sostenere questo tipo di spese". Aler Milano Paga 29 Milioni Di Euro Di Tasse - Nel presentare il Piano, il sottosegretario Gallera non ha nascosto le difficoltà nel far quadrare i conti, quando le casse di Aler Milano sono "drammaticamente vessate da Imu e Tasi". "Solo lo scorso anno - ha detto - l´azienda ha pagato 29 milioni di euro di tasse. Sono risorse che vengono drenate al risanamento, alle manutenzioni e, quindi, alle riassegnazioni. Tutto questo in un contesto che ha visto progressivamente quasi azzerarsi i contributi dello Stato al settore Erp. Siamo infatti passati dai fondi previsti dal Piano regionale per l´Edilizia residenziale pubblica (Prerp) del 2002/2004 pari a 1,2 miliardi di euro, ai soli 120 milioni del Prerp 2012/2014". Attenzione A Fasce Più Fragili - "Non ci rassegniamo - ha detto ancora Gallera -: l´attenzione alle fasce più fragili è un tema fondamentale, di cui vogliamo farci carico. Abbiamo condiviso e approvato questo Piano straordinario per riprendere un circolo virtuoso". 6 Milioni Di Euro Per Agevolare Gli Acquisti - Gallera ha poi ricordato che Regione Lombardia, attraverso Finlombarda, ha stanziato 6 milioni di euro nel triennio 2014-2016 (1 milione nel 2014, 2,5 milioni nel 2015 e altrettanti nel 2016), che "Andranno a coprire alcune spese, altrimenti a carico delle famiglie acquirenti, come per esempio le spese notarili". Una Task Force Accompagnerà Questo Percorso - Gallera e Lombardi hanno detto chiaramente che "nessuno sarà cacciato dalla casa in cui abita". E´ stata infatti creata una task force ad hoc di 20 persone, oltre all´istituzione di un Numero verde sempre attivo, per accompagnare gli inquilini. Che questa sia la strada da seguire lo dimostrano i numeri: dal 16 al 26 gennaio sono state ricevute 674 chiamate e fissati 303 appuntamenti. Nessuno Sarà Cacciato - "Si è favoleggiato molto sulle comunicazioni fatte da Aler - ha evidenziato Gallera -, ma deve essere chiaro che tutti gli inquilini verranno affiancati nella scelta, sia che decidano di acquistare, sia che decidano di continuare a pagare un canone di affitto; massima attenzione verrà prestata ai casi di fragilità sociale. La gestione di eventuali casi di mobilità verrà condivisa e compiuta con il massimo rispetto per la dignità delle persone. Nessuno verrà lasciato indietro e non ci saranno cittadini di ´serie A´ e di ´serie B´". Tolleranza Zero Nei Confronti Dei Morosi - Dall´altra parte questo significa però che anche gli inquilini devono rispettare le regole. Gallera ha quindi ribadito la totale inflessibilità nei confronti dei morosi colpevoli. 40 Famiglie Hanno Già Aderito Ad Acquisto - Durante la conferenza è intervenuta anche Cinzia Rossoni, componente della task force Aler, che ha raccontato di come, tra le 150 persone già ricevute, 40 famiglie abbiano già aderito all´acquisto. Il Piano prevede la possibilità di vendere gli alloggi a parenti fino al secondo grado.  
   
   
PIANO DI VENDITA DEGLI ALLOGGI E.R.P. DI PROPRIETÀ DELL´ARER AOSTA  
 
Aosta, 29 gennaio 2015 - Entra nella fase operativa il piano di vendita degli alloggi di edilizia pubblica residenziale di proprietà dell´Arer. Su un patrimonio complessivo di 773 unità abitative, ne saranno messi in vendita 268, principalmente dislocati nel Comune di Aosta ma anche a Courmayeur, Pont-sain-martin e Verrès. La decisione di dismettere parte degli immobili residenziali deriva dalla contingenza economica: il bilancio regionale non consente di destinare alla manutenzione degli immobili abitativi di proprietà le risorse che sarebbero necessarie. È necessario ritrovare risorse economiche importanti per poter fare tutta una serie di interventi di ristrutturazione di cui il patrimonio di edilizia residenziale pubblica ha bisogno. – spiega Mauro Baccega, Assessore regionale alle Opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica - Parlo di interventi su tetti, serramenti e per il risparmio energetico in genere. È un provvedimento importante che vede la metà del patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell´Arer e del Comune di Aosta andare sul mercato. Significa alimentare tutto un mercato di edilizia residenziale pubblica, lo ribadisco, che consentirà a chi ha abitato per tanti anni l´alloggio Erp di poterne diventare proprietario. È un´aspettativa di tutti, credo. Gli assegnatari dei 268 appartamenti avevano già ricevuto una prima comunicazione quando, nel maggio 2014, la Giunta regionale aveva approvato il piano di vendita. Hanno manifestato il proprio interesse all´acquisto il 47 per cento degli utenti, equivalenti a 124 nuclei familiari. A inizio marzo, riceveranno una nuova comunicazione e si prevede che i primi atti di vendita possano essere siglati nel maggio 2015. Un approccio, non dico personale, ma proprio con comunicazioni individuali. – dichiara Patrizia Diémoz, Presidente Arer – Siamo partiti l´anno scorso chiedendo le intenzioni degli utenti, se avessero appunto la volontà di comperare. Adesso, per quanto riguarda l´operatività, siamo proprio alla parte finale e dobbiamo capire se lo vogliono comprare e come formulare un prezzo. Noi manderemo una comunicazione tramite lettera raccomandata. Quindi chiederemo le varie informazioni e nello stesso tempo spiegheremo il da farsi. Gli appartamenti da porre in vendita sono stati selezionati sulla base dei criteri declinati dalle legge 3 del 2013: innanzitutto non poteva essere posto in vendita più del 60 per cento del patrimonio posseduto. Poi occorreva escludere le unità costruite da meno di 15 anni e quelle non cedibili a causa di problematiche varie. Il prezzo di vendita delle unità sarà determinato partendo dalle indicazioni di valore massimo e minimo definite dall´apposito Osservatorio dell´Agenzia delle Entrate. Il prezzo base potrà essere abbattuto per un massimo del 45 per cento sulla base di tre parametri: vetustà dell´immobile, stato di manutenzione e anni di assegnazione che il nucleo familiare vanta. Un ulteriore ribasso del 10 per cento sarà attribuito a chi deciderà di effettuare il pagamento in un´unica soluzione invece che a rate. L´amministrazione regionale ha stimato il ritorno economico dell´operazione. Il valore di mercato indicato dall´Osservatorio dell´agenzia delle entrate – conclude Mauro Baccega, Assessore regionale alle Opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica - va intorno ai 40 milioni. Ipotizzando che si possa venderne un 50 per cento con una riduzione media del 30 per cento sulla base dei parametri indicati dalla legge, io credo che 20 milioni si possano recuperare nei prossimi tre o quattro anni.  
   
   
GREEN KNOW HOW COMMUNITY: ASSET PER LA CRESCITA  
 
Milano, 29 gennaio 2015 - "L´iniziativa ´Green know-how community´ rappresenta una nuova azione dell´Accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, il principale strumento d´azione, sottoscritto tra Regione e Unioncamere nel 2006 e via via aggiornato, per la condivisione di progettualità e risorse per la realizzazione integrata di interventi per lo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio lombardo". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, in apertura del convegno ´La Green Know-how Community Lombarda in azione - Efficienza Energetica e Sostenibilità in Edilizia´, a Palazzo Lombardia. Iniziativa Comune - "L´assessorato all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia e Unioncamere - prosegue - hanno concordato di promuovere un´iniziativa comune per creare una collaborazione strutturata e continuativa fra imprese, professionisti, centri di ricerca pubblici e privati che in Lombardia si occupano di ambiente, sviluppo sostenibile ed ecoinnovazione". Finalità E Strumenti- "L´obiettivo - chiosa Terzi - è assicurare nuove opportunità di business per le imprese che nella sostenibilità possono trovare un asset per la crescita. L´attività consiste nel supportare, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali, le nuove imprese e attività professionali orientate allo sviluppo sostenibile e attrarre investimenti, anche stranieri, in Lombardia; attivare iniziative per facilitare il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche dalle Università e dal mondo della ricerca alle imprese, in particolare alle Pmi; facilitare la realizzazione di iniziative dei diversi attori in tema di ambiente e sviluppo sostenibile; generare, mediante la cooperazione tra gli attori, una ´massa critica´ sufficiente per partecipare ai bandi europei e nazionali sul tema". Fare Sistema - "Il quadro delle iniziative sulla Green Economy è già ampio e articolato in una regione dinamica come la Lombardia - ammette Terzi -, l´idea non è quella di aggiungere un´ulteriore azione, quanto piuttosto di fare sistema per valorizzare le esperienze esistenti e rafforzarle grazie ad una maggiore apertura verso le Pmi e verso lo scambio di esperienze e conoscenze con il mondo della ricerca sia a livello nazionale che internazionale". Le Risorse - "Regione Lombardia e Unioncamere - prosegue la titolare lombarda dell´Ambiente - hanno messo a disposizione risorse umane e finanziarie pari a 150.000 euro in questa prima fase 2014-2015, per accompagnare la costruzione di reti e di idee progettuali su temi condivisi. Le priorità tematiche su cui concentrare l´attenzione saranno costruite di comune accordo con tutti gli attori della community sulla base di un confronto aperto e partecipato". Ruolo Chiave - "La Green economy può rappresentare un ruolo chiave per lo sviluppo del ´sistema Paese´ - fa presente l´assessore -, contribuendo alla creazione di posti di lavoro. I dati lo confermano: il tasso di crescita delle imprese lombarde che operano in questo settore è stato del 44,2 per cento nel periodo 2009-2012 e del 6,3 per cento nel 2013 e il 24 per cento ha programmato di assumere figure professionali con specializzazione ambientale". "Su questo terreno - conclude Terzi - si gioca la competitività che le Camere di Commercio della Lombardia favoriscono attraverso le proprie competenze ed esperienze concrete, come il progetto ´Green Know-how Community´".  
   
   
INDUSTRIA FVG: TAVOLO MINISTERIALE CRISI SANGALLI  
 
Roma, 29 gennaio 2015 - Il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, ha partecipato ieri a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, alla riunione del tavolo, convocato dallo stesso dicastero, per esaminare la situazione del gruppo Sangalli, con la difficile crisi dello stabilimento di Manfredonia (Puglia). L´attività di Sangalli è oggi articolata sui siti produttivi di Manfredonia e dell´Aussa Corno, inaugurato nel giugno 2011 (la produzione era già stata avviata nei mesi appena precedenti), grazie ad alcuni importanti impegni finanziari della stessa Regione, attraverso Frie e Friulia, deliberati nelle due precedenti legislature, dopo un iter avviato ancora nel 2006. Si è trattato di una riunione interlocutoria - il prossimo incontro è stato fissato sempre al Mise per mercoledì 4 febbraio - in attesa della valutazione da parte della proprietà (il gruppo Sangalli e gli investitori russi della Glass Wall), come espressamente richiesto oggi a nome del ministero da parte del responsabile dell´Unità per la gestione delle vertenze delle imprese in crisi Giampietro Castano, di giungere alla richiesta di ammissione all´amministrazione straordinaria. Di situazione complessa, che colpisce soprattutto Manfredonia, ha parlato Bolzonello, ricordando infatti che lo stabilimento pugliese è di fatto chiuso (rimangono alcune attività industriali residuali) rispetto al sito friulano, che però rischia di essere trascinato nella crisi dell´intero gruppo. "La Regione Friuli Venezia Giulia è dunque oggi impegnata sia a tutelare i livelli occupazionali presenti a Porto Nogaro sia le attuali produzioni industriali", ha dichiarato il vicepresidente. Nei giorni scorsi, è stato ricordato nel corso della riunione al ministero, lo stato di crisi del gruppo Sangalli ha subito una decisiva accelerazione, che ha portato la controllata Sangalli Vetro Porto Nogaro spa/Vpn ad una svalutazione del capitale sociale, per cui la finanziaria regionale Friulia si è trovata, ha indicato Bolzonello, a detenere una partecipazione azionaria di maggioranza, pari al 54 per cento, rispetto ad una quota iniziale del 16 per cento. "Si apre dunque una fase molto difficile - ha dichiarato ancora Bolzonello - in cui Friulia, in pieno accordo con l´attuale Governo regionale, si pone l´obiettivo di affrontare un nuovo Piano industriale per lo stabilimento di Porto Nogaro che consenta il mantenimento dell´occupazione e la redditività dell´azienda stessa, finalizzata al pagamento dell´importante debito accumulato". Per effetto di tale svalutazione, di fatto Friulia è divenuto l´azionista di maggioranza di Vpn, ha chiarito il vicepresidente, con l´esigenza, oggi, di dover tutelare il consistente impegno finanziario della Regione, superiore agli 80 milioni di euro dovuti all´investimento di Frie e alla partecipazione della finanziaria regionale nel capitale sociale.  
   
   
LIGURIA: 1,6 MILIONI PER AGEVOLAZIONI ALLE PICCOLE IMPRESE  
 
Genova, 29 Gennaio 2015 - Un milione e 600mila euro per il fondo del credito al commercio. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. Il fondo, istituito nel 2008 e gestito da Filse, prevede agevolazioni economiche alle piccole imprese commerciali che effettuano investimenti per la qualificazione, la specializzazione ed la trasformazione della loro attività. A seguito del bando attivato nel 2013 erano arrivate 1036 richieste per un ammontare complessivo di oltre 25 milioni di euro a cui era seguito uno stanziamento, da parte della Giunta regionale, di 6 milioni e 140mila euro. "Oggi abbiamo scelto di rifinanziare il bando – spiega Guccinelli - per andare incontro alle nuove richieste provenienti dalle aziende commerciali e portare cosi l´importo complessivo a 7milioni e 740 mila euro".  
   
   
LIGURIA, ALLUVIONE OTTOBRE 2014: GIÀ EROGATI OLTRE 10 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 29 Gennaio 2015 - Ammontano a 10 milioni e 193mila euro i finanziamenti già erogati fino ad oggi alle imprese danneggiate dall´alluvione dell´ottobre dell´anno scorso che hanno presentato domanda di rimborso per il bando sotto i 40.000 euro. Lo ha reso noto quest´oggi, mercoledì 28 gennaio, l´assessore regionale alle attività produttive Renzo Guccinelli. Su un totale di oltre 1.700 domande arrivate alla Camera di Commercio di Genova sono già 1000 le imprese che sono state rimborsate grazie ai finanziamenti stanziati dalla Regione Liguria, per una media ad impresa di 15.000 euro. "Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dalla Camera di Commercio di Genova e da Filse – ha detto Guccinelli - che in 28 giorni lavorativi, dall´11 dicembre dell´anno scorso al 27 gennaio, hanno già provveduto a bonificare oltre 10 milioni. In pratica si calcola che sono stati erogati circa 380.000 euro al giorno". Rispetto al secondo bando emanato dalla Regione Liguria per rimborsare le imprese che hanno subito danni sopra i 40.000 euro e che si è chiuso lo scorso 20 gennaio, ammontano a 270 le domande presentate dalle aziende per le quali Camera di Commercio e Filse predisporranno le istruttorie e la procedura di richiesta del Durc, necessaria per erogare fondi europei Por. Per quanto riguarda invece le alluvioni di novembre le domande per partecipare al bando vanno presentate entro il 16 febbraio.  
   
   
COOPERATIVE OPERAIE: FVG, PRONTI PER LA RICHIESTA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Trieste, 29 gennaio 2015 - L´amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia garantisce che tutti gli adempimenti di propria competenza in materia di ammortizzatori sociali, riqualificazione e ricollocamento delle lavoratrici e dei lavoratori saranno realizzati puntualmente anche con riferimento alla situazione delle Cooperative Operaie. È quanto dichiara l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti commentando le notizie apparse oggi sulla stampa, in particolare le dichiarazioni del sindaco di Trieste Roberto Cosolini, sulla necessità di salvaguardare i dipendenti delle Cooperative Operaie. "Ad oggi, il commissario che sta lavorando a una possibile soluzione positiva della vertenza Cooperative Operaie - osserva l´assessore Panariti - non si è ancora rivolto ai nostri uffici per la gestione degli eventuali esuberi di personale. Stando a quanto reso noto, l´utilizzo degli ammortizzatori sociali andrà ricollegato alla presentazione di un piano complessivo di soluzione della vertenza". "Gli uffici della direzione centrale Lavoro della Regione - conclude Panariti - sono disponibili e pronti a collaborare, da subito, con il commissario incaricato per la migliore soluzione possibile ai fini della tutela dei livelli occupazionali".  
   
   
VERTENZA ARCESE: NIENTE ACCORDO TRA AZIENDA E LAVORATORI  
 
Torino, 29 gennaio 2015 - Il ministero dello Sviluppo Economico ha annullato l’incontro previsto per ieri sulla vertenza Arcese, azienda che ha in atto una procedura di mobilità. L’ultimo incontro, tenutosi a Roma il 12 gennaio, si era concluso con la disponibilità del Mise ad attivare un tavolo di settore con tutte le istituzioni competenti e con l’impegno del ministero a monitorare la trattativa sindacale sulla mobilità di Arcese, con il dichiarato obiettivo di giungere a una intesa che escludesse i licenziamenti non condivisi. Pertanto il tavolo era stato riconvocato per oggi, prima del termine della fase sindacale. Nelle settimane seguenti il 12 si sono tenute le assemblee, affinché i lavoratori potessero esprimere, tramite referendum, la volontà o meno di giungere a un accordo, sulla base di una nuova proposta aziendale che prevedeva 65 esuberi (anziché i 73 inizialmente annunciati), da gestire attraverso ricollocazione interna, esterna e mobilità verso la pensione, senza lasciare di fatto alcun lavoratore senza reddito. La proposta non è stata accolta all´interno delle assemblee dei lavoratori e non si è raggiunto l´accordo. Il ministero dello Sviluppo Economico ha quindi ritenuto di annullare l’incontro previsto e, se il mancato accordo sarà confermato anche presso il ministero del Lavoro, l’azienda potrà procedere ai licenziamenti nei 120 giorni successivi la chiusura della fase sindacale. L’assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, Giovanna Pentenero esprime rammarico per l´interruzione della trattativa: “Con la chiusura del tavolo di mediazione opportunamente messo a disposizione dal Mise, la ricerca di possibili soluzioni per gli esuberi, che tuttora l’azienda Arcese conferma, è di fatto ancor più precaria e complessa. La Regione Piemonte, in ogni caso, metterà a disposizione dei lavoratori che dovessero andare in mobilità gli strumenti ordinari di cui dispone.” Il settore dell’autotrasporto vive una situazione di grande difficoltà e, negli ultimi anni, si è ridotta drasticamente la presenza delle imprese maggiori nell’area del trasporto completo. Le ragioni di questo fatto vanno ricercate nella crisi, nell´eccessiva liberalizzazione del settore in ambito Ue e nella definizione di nuovi modelli di business da parte delle aziende. “Auspichiamo - conclude Pentenero - che sia confermata la disponibilità del Mise, espressa il 12 gennaio, a istituire un tavolo insieme alle altre istituzioni competenti, ai sindacati e alle associazioni datoriali, per affrontare in modo globale la crisi del settore; tavolo al quale la Regione Piemonte non mancherà di portare il proprio contributo”  
   
   
IDEAL STANARD: ACCORDO SU ASSET PIANO INDUSTRIALE  
 
Trieste, 29 settembre 2015 - Passo avanti per Ideal Standard. Una prima lista sintetica degli asset essenziali per l´avvio del Piano industriale è stata concordata ieri a Pordenone, al termine di un´analisi approfondita di entrambe le parti, tra i rappresentanti dell´azienda e quelli della Cooperativa. Si tratta, è stato precisato, dei beni che saranno oggetto del comodato gratuito che consentirà la partenza dell´iniziativa facente capo ai lavoratori. "Sono soddisfatto - ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, a margine dell´incontro al quale era presente anche la Regione - per questo ulteriore passo avanti verso una soluzione che consenta, sia pure con molti elementi ancora da definire, un parziale riavvio dell´attività e una prospettiva di rioccupazione per parte del personale della Ideal Standard". Il prossimo appuntamento è fissato al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per delineare ufficialmente il percorso, anche se le parti avranno a disposizione ulteriori momenti di verifica congiunta per l´avvio del progetto industriale.