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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Gennaio 2015
FILO ROSSO APRE IL XVIII PREMIO BOCCIONI UNA COMPETIZIONE DOVE L´OPERA DI ARTISTI DIVIENE TESTO TANGIBILE. I LAVORI SARANNO ESPOSTI ALLA GALLERIA SCOGLIO DI QUARTO FINO AL 2 FEBBRAIO  
 
Milano, 29 gennaio 2015 – “Filo rosso”: questo il titolo della mostra con cui si inaugura, proprio oggi, alla Galleria Scoglio di Quarto, il Xviii Premio Umberto Boccioni, promosso dal Comune. Gli studenti dei Licei Artistici di Milano e delle Province di Milano e Monza-brianza, Como e L’aquila, daranno vita una competizione d´arte dove l’opera di artisti affermati diviene testo tangibile e osservatorio del contemporaneo per i giovani artisti. I lavori selezionati da una giuria di esperti saranno esposti alla Galleria fino al 2 febbraio. “In questa mostra gli studenti reinterpretano con spirito di innovazione e ci svelano così nuovi punti di vista sulle opere di grandi artisti – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura –. È anche un’ulteriore testimonianza dell’importanza della collaborazione con le scuole e con i privati nella realizzazione di eventi che arricchiscono la proposta culturale per la città nell’anno di Expo, che il Comune continua ad ampliare con una particolare attenzione proprio al pubblico dei più giovani” Gli studenti sono stati coinvolti sul tema “Filo rosso, il paesaggio tra mutazione e mutamento, etica ed estetica. Derive e nuove ideologie del contemporaneo: soluzioni e nuovi immaginari. Filo rosso che unisce…”: il Premio_lab Boccioni 2014, Xviii edizione del Premio Umberto Boccioni offrirà, quest’anno, numerosi percorsi di riflessione sul compiersi dell’arte e della cultura promossi dal Liceo Artistico Boccioni in collaborazione con il Museo Pecci Milano, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, il Gamec Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. La giuria del Premio_lab Boccioni 2014 è composta da: Stefano Pezzato, responsabile e curatore, Centro Pecci Prato; Gabriella Brembati, gallerista e curatrice Galleria Scoglio di Quarto, Milano; Giacinto Di Pietrantonio, critico d’arte, direttore della Gamec, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Antonella Contin, Ph.d. In composizione architettonica e urbana, ricercatore presso la Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano; Stella Scala, artista del duo Vedovamazzei; Matteo Galbiati, critico e curatore "Premio arti visive S. Fedele"; Giovanni Pelloso, giornalista e critico fotografico.  
   
   
2015 ANNO DELL´ARCHEOLOGIA IN TOSCANA, ECCO TUTTI GLI EVENTI  
 
Firenze 29 gennaio 2015 - Una musica di ispirazione etrusca suonata da Stefano Cocco Cantini con un flauto realizzato in base a strumenti antichi originali conservati nei musei toscani ha dato il via alla presentazione stamani dell´anno dell´Archeologia in Toscana 2015. Si tratta di un´iniziativa, ha sottolineato l´assessora regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini, "destinata a promuovere per l´intero arco dell´anno il patrimonio archeologico della nostra regione, per fare della Toscana la meta di specialisti, appassionati e turisti italiani e stranieri interessati ai molteplici aspetti del mondo antico. Ma anche di accostare ile famiglie ad una tradizione culturale viva e capace di divertire oltre che insegnare. Attraverso la cultura, Archeologia in Toscana si propone anche di promuovere l´offerta turistica e di valorizzare le infrastrutture commerciali e di accoglienza del territorio regionale". Nel corso del 2015 il tema dell´archeologia sarà al centro di numerose iniziative e di eventi di grande rilievo in Toscana, come hanno tenuto a dire Andrea Pessina, soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana, Ludovica Sebregondi della direzione scientifica della Fondazione Palazzo Strozzi, Mario Iozzo, direttore della sezione "Museo delle Collezioni" del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e Piero Pruneti, direttore della rivista Archeologia Viva e organizzatore di Tourisma - I Salone Internazionale dell´Archeologia. Il primo evento di rilievo sarà proprio Tourisma – primo salone internazionale dell´archeologia organizzato dalla rivista Archeologia Viva e Giunti Editore, dal 20 al 22 febbraio 2015 a Firenze con il patrocinio di Presidenza della Repubblica e Regione Toscana in collaborazione con la Soprintendenza Beni Archeologici regionale. Questo evento in sostanza apre il calendario dei grandi appuntamenti con l´archeologia in Toscana del 2015; e sarà lo stesso ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini a inaugurare di fatto insieme a Tourisma gli eventi dell´Anno dell´Archeologia in Toscana. Si va dalla mostra Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico a Palazzo Strozzi alla mostra Piccoli grandi bronzi. Capolavori greci, etruschi e romani delle collezioni mediceo-lorenesi al Museo Archeologico Nazionale, entrambe a Firenze; e poi la mostra Il mondo che non c´era di ceramiche precolombiane ancora al Museo Archeologico Nazionale, in collaborazione con la Fondazione Ligabue. Inoltre la Toscana e Firenze sono state scelte per ospitare l´Xi International Congress of Egyptologists, a sottolineare una tradizione di studio che a partire dalle scoperte di Ippolito Rosellini ne fanno sede del secondo museo egizio nazionale. Ancora le Notti dell´Archeologia in tutta la regione; il decennale del Museo dell´Accademia Etrusca e della Città di Cortona, con attività internazionali di avvio per la mostra La scrittura etrusca a Cortona, e molto altro, a cura delle circa cento strutture - musei, aree, parchi - che valorizzano l´archeologia in Toscana.  
   
   
MUSEO NAVALE DI IMPERIA  
 
Genova. 29 Gennaio 2015 - “E’ una struttura molto attesa, anche economicamente importante, che sarà inserita nella rete dei Musei del mare del Mediterraneo”. Lo ha detto, mercoledì 28 gennaio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa dopo la seduta di giunta i lavori per il museo navale di Imperia, insieme con l’assessore Angelo Berlangieri e il sindaco di Imperia Carlo Capacci. L’intervento è stato commissionato dal comune di Imperia per un importo complessivo di quattro milioni 530mila euro, provenienti da fondi statali (un milione 683mila euro), da fondi Por Fesr 2007/2013 (un milione 447mila euro), da fondi comunali (369mila euro) e da fondi Arcus, la società per lo sviluppo dell´arte, della cultura e dello spettacolo del ministero dell’Economia (un milione). I lavori, iniziati a metà aprile 2014 si concluderanno nel prossimo mese di giugno. La struttura, dopo gli allestimenti e i collaudi, sarà inaugurata e operativa a gennaio 2016. Si tratta di un grande museo navale di nuova concezione, di grande impatto culturale e attrattivo, che è stato progettato all’interno degli ex Magazzini Generali e Deposito Franco di Calata Anselmi per dare una nuova sede all’attuale “Museo Navale Internazionale del Ponente ligure” e per creare un polo dedicato alla navigazione, alla marineria e al particolare rapporto che lega Imperia al mare. Il percorso espositivo condurrà il visitatore attraverso le sale del museo liberamente, senza passaggi obbligati, con momenti di pausa, approfondimento, gioco e suggestione. Il primo lotto di lavori, in fase di conclusione, è stato curato dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Liguria, comprende le sei sale a pianta rettangolare del primo piano che riguarderanno navigazione in età medievale, stagione della vela tra ‘800 e ‘900, navigazione verso Capo Horn, spedizioni e esplorazioni geografiche. Il secondo lotto, finanziato con i fondi Por Fesr e gestito dal comune di Imperia, comprende le sale dell’edificio a pianta trapezoidale, al piano terra e al primo, e ospiterà il tema della navigazione a vapore, uno spazio per i più giovani e sale destinate alle mostre contemporanee. Il terzo e ultimo lotto consiste nel planetario, con cupola da 12 metri che lo rende terzo in Italia per dimensioni. Sarà strutturato per funzionare in maniera autonoma, anche fuori orario rispetto all’apertura del museo, e avrà una capienza di circa 90 posti.  
   
   
OLTRE 300 ADESIONI PER L’OFFICINA DELLE ARTI PIER PAOLO PASOLINI, PRONTI A PARTIRE NELLE PROSSIME SETTIMANE VERRANNO EFFETTUATE LE SELEZIONI.I LABORATORI PARTIRANNO INTORNO ALLA METÀ DEL MESE DI FEBBRAIO. TANTI E DI RILIEVO I DOCENTI  
 
Roma, 29 gennaio 2015 - Un grande successo per l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini: sono oltre 300 le adesioni arrivate per la partecipazione ai laboratori di canzone, teatro e multimediale applicato. Nelle prossime settimane verranno effettuate le selezioni. I laboratori partiranno intorno alla metà del mese di febbraio. Chiusa la graduatoria dei docenti che terranno i corsi e affiancheranno i coordinatori. Tosca per la sezione ‘canzone’ , Massimo Venturiello per la sezione ‘teatro’ e Simona Banchi per la sezione ‘multimediale’. Il tutto con la presidenza onoraria della grande Franca Valeri. Tanti e di rilievo i docenti: per la sezione ‘canzone’ Joe Barbieri, cantautore, Rossana Casale, cantante, Piero Fabrizi, autore e produttore e Alberto Quartana, produttore. Per la sezione ‘teatro’ Armando Pugliese e Veronica Cruciani, registi, Germano Mazzocchetti, compositore e Gianni Clementi, drammaturgo. Per la sezione ‘multimediale’ Andrea Purgatori, sceneggiatore, e Alessandro Bonifazi, produttore. “Una squadra di grande qualità e professionalità che saprà sicuramente trasmettere competenze e passione ai ragazzi che avranno l’opportunità di misurarsi con questo mondo – lo ha detto il vicepresidente, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: le oltre 300 candidature dimostrano che il mondo del teatro e della canzone e del multimediale devono essere considerate delle professionalità accessibili grazie al talento e all’applicazione, ma anche con il sostegno di progetti di alta formazione come l’Officina Pasolini.”  
   
   
RIAPERTA LA TORRE DEGLI SCIRI A PERUGIA. PRESIDENTE MARINI "TORNA A VIVERE UNO DEI SIMBOLI DELLA CITTÀ"  
 
 Perugia, 29 gennaio 2015 - "La torre degli Sciri è uno dei simboli di Perugia ed il suo recupero è di grande rilievo non solo per l´area di via dei Priori, ma perché concorre alla rivitalizzazione di una parte importante del centro storico della città". La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, visibilmente soddisfatta, ha inaugurato, mercoledì 28 gennaio, l´antica Torre degli Sciri ed i dodici appartamenti di edilizia residenziale pubblica realizzati nel complesso dell´ex convento. Alla cerimonia pubblica hanno partecipato il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, gli assessori regionali Rometti e Vinti ed il presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori. "Fino ad oggi - ha affermato la presidente Marini - la Torre, di fatto, era quasi sconosciuta ai più perché inglobata nel convento e mai aperta al pubblico. Ma è l´unica torre medievale di forma quadrangolare rimasta integra tra quelle che si ergevano a Perugia. L´apertura al pubblico della torre infatti potrà generare un nuovo flusso di turisti, il recupero di alloggi da assegnare a canone concordato per giovani coppie, in una zona in forte calo demografico, riporterà nuovi abitanti e la riqualificazione dell´area adiacente dà un nuovo volto ad una delle zone più belle della città. Questo intervento dunque – ha proseguito la presidente - rientra perfettamente nell´ottica della integrazione degli interventi del Puc2 che agisce in una parte di città in cui sono state realizzate e previste opere di rilievo (stazione del minimetro Cupa, recupero del parco del Campaccio, auditorium di San Francesco al Prato) proponendo una azione di "cucitura" con il recupero di un manufatto di pregio come il complesso degli Sciri e con il completamento della pavimentazione e dei sottoservizi di via dei Priori sino ai pressi di San Francesco al Prato". La presidente Marini ha infine sottolineato il "grande lavoro di squadra tra Regione, Comune ed Ater che ha permesso, proprio alla vigilia di S.costanzo, di riaprire un complesso così importante dal punto di visto storico e sociale. E per questo, ha concluso la presidente, voglio ringraziare tutti coloro che hanno dedicato il proprio lavoro a questa realizzazione". L´edificio, acquistato dalle Opere Pie Riunite, ha una superficie coperta di 485 mq circa ed è ricompreso in una zona A di interesse storico ai sensi del vigente P.r.g. Del Comune di Perugia. Il progetto ha consentito il recupero della Torre, della Chiesa e di una porzione di edificio da destinare ad edilizia residenziale per complessivi 12 alloggi da locare a canone concordato a giovani coppie, mentre la Torre e la Chiesa saranno utilizzate dal Comune di Perugia per fini turistico-culturali. Particolare attenzione, nell´esecuzione dell´intervento, anche alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche con un alloggio che è stato appositamente dimensionato per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie oltre all´inserimento di un impianto di ascensore nella zona centrale dell´edificio per l´accesso agli alloggi. Analoga attenzione a tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche. I lavori sono stati svolti in stretta collaborazione con l´Amministrazione Comunale e con la Soprintendenza. L´intervento realizzato non modifica in alcun modo né le destinazioni d´uso già esistenti né la struttura muraria dell´edificio e della Torre ed stato messo in essere un recupero strutturale e un risanamento conservativo dell´intero complesso facendo particolare attenzione all´area della Chiesa e a quella della Torre. Oltre al complesso degli Sciri, nella giornata di inaugurazione si sono aperte le porte degli edifici storici antistanti quali l´Oratorio di San Francesco dei Nobili (gestito dai Volontari del Touring), la chiesa di San Luca di proprietà del Sovrano Ordine Cavalieri di Malta ed il Palazzo degli Oddi, Marini Clarelli. Il Puc Di Perugia Il recupero del convento e della torre degli Sciri è uno degli interventi più rilevanti del Puc2 del Comune di Perugia, sia in termini di investimenti che di contenuti. Il Piano Urbano Complesso della città di Perugia ha avuto un costo totale di 15.946.548 euro di cui 7.388.000 finanziati dalla Regione dell´Umbria, 2.431.146 dall´Ater, 1.006.000 al Comune di Perugia e 4.789.574 cofinanziati dai privati. Dal punto di vista fisico gli interventi ricompresi nel Puc riguardano tre ambiti di riqualificazione individuati nella riqualificazione degli spazi pubblici, nella nuova offerta di spazi per la cultura e lo spettacolo e nella nuova offerta di residenza. Nell´ambito della riqualificazione degli spazi pubblici sono stati previsti e pressoché completati il rifacimento della pavimentazione Via dei Priori-via degli Sciri; il completamento della pavimentazione Viale Indipendenza e Giardini; il restauro della Fontana di Sant´ercolano (giardini di V.le Indipendenza); la Piazza Telematica in Via del Melo, con impianti di pubblica illuminazione e di video-sorveglianza; il potenziamento della pubblica illuminazione in ulteriori vie limitrofe alla Piazza Telematica; la manutenzione straordinaria e abbattimento barriere architettoniche nella scuola U. Foscolo; la realizzazione di un percorso per ipovedenti e la riqualificazione della scalinata di accesso al centro storico posta in Via Grecchi. Nell´ambito degli spazi destinati alla cultura, spettacolo e turismo sono stati previsti gli interventi riguardanti il recupero e la funzionalizzazione dell´ Area Santa Giuliana – Arena Umbria jazz, Palazzo Penna, Teatro del Cortone, Teatro di Figura, Rocca Paolina e Torre degli Sciri. Nell´ambito degli interventi destinati alla residenza rientrano invece il recupero dell´edificio di proprietà comunale di Via Fratti per la realizzazione di 2 alloggi in locazione a canone sociale (che si aggiungono agli altri dieci alloggi realizzati con il Contratto di Quartiere) ed il recupero dell´ex Convento degli Sciri di proprietà Ater per la realizzazione di 12 alloggi in locazione a canone concordato. Infine tra gli spazi destinati alla cultura, spettacolo e turismo è compreso l´intervento di recupero e rifunzionalizzazione della Torre degli Sciri di proprietà comunale. Questo intervento ha avuto un costo di 536.394 euro, finanziato nel Puc2 con risorse Por-fesr pari a 331.567,37 euro e cofinanziato dal Comune per la somma di 204.826,63 euro. Per il recupero dell´edificio ex Convento degli Sciri di proprietà dell´Ater Umbria, in cui sono stati realizzati n. 12 alloggi in locazione a canone concordato, il costo totale è pari ad 3.816.146 euro, finanziato nel Puc2 per l´importo di 1.385.000 euro, e cofinanziato dall´Ater Umbria per la somma di 2.431.146 euro. Il costo del completamento dell´area del complesso degli Sciri, compreso l´intervento di rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi di Via dei Priori e Via degli Sciri, è pari a 563.796,78 euro, totalmente finanziato dal Comune di Perugia. La Torre Ed Il Convento La Torre degli Sciri la si incontra intatta percorrendo l´antica via Torrenam che uscendo dalla porta Trasimena si dirige verso il "Lago di Perugia". E´ l´odierna via dei Priori, una delle cinque vie regali, la via sacra per eccellenza. Segnata da numerosi edifici religiosi, ciascuno con il suo stile, ciascuno con la sua storia. Alcuni subito a ridosso dell´isola degli Sciri: Santa Teresa degli Scalzi, l´Oratorio della Confraternita dei disciplinati di san Francesco, la Madonna della Luce, la chiesa dei Cavalieri di Malta, e via così di seguito come un lungo rosario fino alla enorme mole di San Francesco al Prato. La torre colpisce perché sola. Non addossata ad altri edifici, non scapitozzata, non inglobata. Unico esempio in una città che di torri ne aveva molte. E di queste, numerose ancora in piedi ma ben confuse nell´edilizia successiva. Lungo la via dei Priori se ne contano cinque. Il nome della Torre viene dalla famiglia che ne fu proprietaria dalla fine del Xvi, aveva fatto parte in origine delle case degli Oddi, come il vicino Palazzo omonimo, oggi Marini-clarelli. L´antica famiglia degli Sciri, annoverata tra i casati gentilizi, vanta alcuni eminenti personaggi, tra cui Sciro, autore delle "Memorie di Perugia dall´anno 1520 all´anno 1544". Le torri avevano i nomi, presi in prestito da una delle famiglie proprietarie, ma a volte avevano anche i soprannomi. Costruite a difesa delle isole nobiliari, diventano col passare del tempo uno status symbol, marcano la differenza di classe, stavano a significare presenze "importanti". La maggior parte infatti si trovava in "terra vecchia", in gran parte perite sotto i colpi delle aspre contese con il dominio della Chiesa sulla città, come nel caso delle torri dei Baglioni. Le altre, perdendo importanza e funzione, perdono a poco a poco anche la svettante forma, perdono l´individualità, entrano a far parte di altri edifici. La Torre degli Sciri è stata anche chiamata Torre degli Scalzi, dall´ordine dei Carmelitani Scalzi della vicina chiesa di Santa Teresa, e ancora, Torre delle Becchette. Quest´ultimo nome deriva dal modo in cui venivano chiamate le ragazze dell´istituto che Suor Lucia Tartaglini da Cortona fondò nel 1680. Suor Lucia mise insieme diversi edifici: la casa ricevuta in dono da Caterina della Penna Oddi, che ne entrò in possesso una volta estinta la famiglia degli Sciri, un edificio contiguo acquistato dalla compagnia del Santo Anello ed il monastero delle Bartolelle. Il convento ospitava una congregazione di suore laiche che, nel secolo scorso, svolsero una importante opera di assistenza per i bisognosi ed i giovani in difficoltà. Il convento e la torre erano un unico organismo e l´accesso alla torre, che nei primi 4 livelli era occupata da spazi del convento, avveniva dal quarto piano dell´immobile e alla copertura si accedeva con un sistema di ballatoi serviti con dei pioli in ferro fissati alla muratura. Con l´intervento effettuato ora su progetto dell´arch. Maria Teresa Iaria, si accede in cima, da piano terra, mediante una comoda e agevole scala (malgrado i 288 scalini) che gira sul perimetro della torre e permette di godere di un panorama mozzafiato.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA PRENDE IN CARICO S. APOLLONIA E INVESTE 1MLN 200MILA EURO  
 
 Firenze 29 gennaio 2015 - Un´ampia porzione del complesso monumentale di Sant´apollonia in Firenze sarà trasferito a titolo gratuito, nell´ambito delle opportunità offerte dal federalismo demaniale, alla Regione Toscana, che si impegna per parte sua con 1 mln 200mila euro in vista di un progetto di ristrutturazione del complesso in cui hanno attualmente sede oltre alla mensa universitaria e ad un auditorium la Fondazione Toscana Spettacolo e la Fondazione Sistema Toscana. E´ questo il risultato della definitiva approvazione raggiunta oggi dello schema di accordo per la tutela e la valorizzazione culturale del bene al termine di un percorso iniziato nel 2011, per una richiesta del presidente Enrico Rossi, dai rappresentati regionali insieme a quelli del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, rappresentato dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, e dell´Agenzia del Demanio. Con il trasferimento a titolo gratuito del bene culturale di Santa Apollonia da parte del Demanio alla Regione Toscana, così come previsto dal progetto concordato dalla Regione con l´Azienda per il diritto allo studio universitario, sarà possibile consolidare tutti i servizi universitari e le attività culturali delle due Fondazioni regionali che in quella sede operano. L´accordo, che sarà sottoscritto quanto prima, impegnerà la Regione Toscana a restituire pienamente il complesso di Santa Apollonia alla cittadinanza, e "resta aperto ad ogni contributo utile alla crescita, all´integrazione e all´ottimizzazione del suo uso" aggiunge l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini.