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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Maggio 2010
L´ITALIA DEFERITA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER INADEMPIENZA RELATIVA AL NUMERO DI EMERGENZA 112  
 
Bruxelles, 6 maggio 2010 - La Commissione europea ha deciso di chiedere alla Corte europea di infliggere un´ammenda all´Italia per il mancato rispetto di una precedente sentenza della Corte ( C-539/07) concernente le informazioni relative alla localizzazione delle chiamate ai servizi di emergenza. Gli Stati membri sono tenuti a garantire che quando una persona chiama il numero unico di emergenza europeo (il 112) da un cellulare, le informazioni sulla sua ubicazione siano trasmesse ai servizi di emergenza. La decisione della Commissione di deferire l´Italia alla Corte fa seguito a due avvertimenti precedenti della Commissione. Neelie Kroes, la Commissaria per l´agenda digitale, ha dichiarato "Mi dispiace che la Commissione abbia dovuto chiedere alla Corte di imporre sanzioni finanziarie all´Italia, ma non posso non intervenire quando vedo che le inadempienze di un governo mettono a repentaglio la vita dei cittadini.È indispensabile che i servizi di emergenza italiani possano localizzare le chiamate di emergenza – spesso è una questione di vita o di morte.Alla stregua di tutti gli altri Stati membri, l´Italia deve rispettare gli obblighi vigenti per l´attuazione del servizio di emergenza "112"." Le informazioni sulla localizzazione delle chiamate sono indispensabili per garantire un intervento tempestivo in situazioni di emergenza, soprattutto per le chiamate effettuate con telefoni cellulari, quando la persona che chiama potrebbe non essere in grado di dire dove si trova, ad esempio se non si trova nel suo paese, ma in un altro Stato membro. Il 15 gennaio 2009 la Corte di giustizia dell´Ue ha constatato che l´Italia non aveva messo a disposizione delle autorità chiamate ad intervenire in caso di emergenza le informazioni relative alla localizzazione delle chiamate al numero unico di emergenza "112", (C-539/07).questa sentenza ha fatto seguito a un procedimento di infrazione avviato dalla Commissione nell´aprile 2006 ( Ip/06/464). A seguito della decisione della Corte dell´anno scorso, la Commissione il 14 maggio 2009 ha inviato una lettera di costituzione in mora ( Ip/09/774) e il 20 novembre 2009 un parere motivato ( Ip/09/1784) chiedendo all´Italia di fare tutto il necessario per consentire la localizzazione delle chiamate al 112.Le autorità italiane hanno informato la Commissione che intendevano istituire un sistema di emergenza per la trasmissione delle informazioni necessarie per la localizzazione delle chiamate, che, tuttavia non è stato realizzato secondo i piani.L´italia pertanto non si è conformata alla sentenza della Corte. Il mancato rispetto da parte dell´Italia delle prescrizioni relative alla corretta attuazione del sistema del numero di emergenza "112" costituisce una grave violazione della legislazione dell´Ue che mette a repentaglio la vita e il benessere dei cittadini.Per questo motivo la Commissione ha deciso di chiedere alla Corte di giustizia dell´Unione europea di imporre una penale forfettaria calcolata in base al tempo trascorso dalla prima sentenza della Corte e una penale giornaliera fino a quando non si porrà rimedio alla situazione.Per calcolare l´importo dell´ammenda proposta alla Corte, la Commissione tiene conto della gravità dell´infrazione, del periodo trascorso dalla precedente sentenza della Corte e delle capacità di pagamento dello Stato membro interessato. Antefatti - A norma della direttiva "servizio universale" dell´Ue (articolo 26) gli Stati membri hanno l´obbligo di garantire il corretto funzionamento del numero unico di emergenza europeo 112.Devono in particolare garantire che le informazioni relative alla localizzazione delle chiamate destinate al "112" siano messe a disposizione dei servizi di soccorso.Dal 2005 la Commissione ha avviato procedimenti di infrazione concernenti la localizzazione delle chiamate nei confronti di 14 Stati membri;13 di questi procedimenti sono ora conclusi.Oltre all´Italia, la Corte di giustizia europea ha emesso sentenze nei confronti della Lituania e dei Paesi Bassi, che nel frattempo, tuttavia, si sono conformati alla sentenza della Corte consentendo alla Commissione di chiudere le cause in questione ( Ip/09/1784, Ip/09/1491). A norma dell´articolo 260 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (precedentemente articolo 228 del trattato Ce), la Commissione può adire la Corte di giustizia dell´Unione europea quando uno Stato membro non si conforma ad una sua sentenza, proponendo l´importo della somma forfettaria e/o della penale giornaliera che desidera che la Corte imponga allo Stato membro interessato.  
   
   
UN SALTO QUANTICO PER LA CRITTOGRAFIA  
 
Bruxelles, 6 maggio 2010 - Un team internazionale di ricercatori ha scoperto un modo per rendere i numeri casuali davvero casuali. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature, è stato sostenuto dall´Ue attraverso i progetti Percent ("Percolating entanglement and quantum information resources through quantum networks") e Qore ("Quantum correlations") con un finanziamento di rispettivamente 7 e 2 milioni di euro da parte del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Finanziamenti sono anche arrivati dal progettto Qap ("Qubit applications"), finanziato con 9,9 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq). Per creare liste di numeri casuali per la crittografia, i crittografi di solito usano algoritmi matematici chiamati "pseudo-generatori di numeri casuali". Questi non sono però mai del tutto "casuali", visto che i creatori non possono essere certi che le sequenze di numeri non siano in qualche modo prevedibili. Ora un team di fisici sperimentali ha compiuto una svolta nella generazione di numeri casuali, applicando i principi della meccanica quantistica per produrre una stringa di numeri che è davvero casuale. "La fisica classica semplicemente non consente la casualità reale in senso stretto", ha spiegato il capo del team di ricerca Chris Monroe del Joint Quantum Institute (Jqi) presso l´Università del Maryland negli Stati Uniti. "Vale a dire, l´esito di un qualsiasi processo fisico classico può in definitiva essere determinato se si dispone delle informazioni sufficienti sulle condizioni iniziali. Solo i processi quantistici possono essere realmente casuali, e anche allora, dobbiamo assicurarci che il dispositivo sia effettivamente quantistico e non contenga alcun residuo della fisica classica". Secondo le leggi della meccanica quantistica, le proprietà degli oggetti sono per loro natura incerta. Anche se la probabilità di qualsiasi particolare proprietà può essere calcolata in anticipo, le proprietà assumono un valore particolare solo se misurate. Quindi, teoricamente, è possibile ottenere un insieme di numeri casuali effettuando una serie di misurazioni quantistiche che sono completamente indipendenti l´una dall´altra. I ricercatori hanno usato una tecnica rivoluzionaria conosciuta come "casualità privata", che è stata inventata dal fisico irlandese John Bell nel 1964 al fine di verificare l´ipotesi della meccanica quantistica che due oggetti, come ad esempio i fotoni o le particelle di materia, possono entrare in uno stato chiamato di "entanglement" (intreccio non separabile). Ciò significa che essi diventano interdipendenti, ovvero se si effettuata una misurazione su uno di essi, viene determinata anche la proprietà corrispondente dell´altro, anche se sono separati da grandi distanze. "Le disuguaglianze di Bell prevedono misurazioni su una coppia entangled che permettono di quantificare questo entanglement", ha detto il professor Monroe a Research Headlines. "Per poter compiere test puliti sulla disuguaglianza di Bell, si dovrebbe essere in grado di soddisfare due condizioni. In primo luogo, le particelle dovrebbero essere separate da una distanza tale da renderne impossibile la comunicazione (in caso contrario, si potrebbe sostenere che esse "potrebbero avere" comunicato per essere correlate). In secondo luogo, si deve essere in grado di registrare ogni singolo evento. Nella tecnica del testa o croce, se si lancia una moneta 1.000 volte, ma si registra il risultato solo 50 volte ed è per lo più testa, è comunque ancora possibile che la tecnica sia giusta". La tecnica prevede il conteggio delle correlazioni tra le misurazioni effettuate sui due oggetti, mentre i dispositivi di misurazione cambiano orientamento. Bell ha dimostrato matematicamente che se gli oggetti non erano entangled, le loro correlazioni dovevano essere inferiori a un certo valore, espresso in una disuguaglianza. Se fossero entangled, il tasso di correlazione potrebbe essere più alto, cosa che violerebbe la disuguaglianza. In questo esperimento, il team ha posto singoli atomi in due spazi a un metro di distanza in stato di entanglement. Ogni volta che il loro strumento segnalava che era stato raggiunto l´entanglement, il team ruotava ogni atomo sul suo asse secondo un sequenza casuale e misurava la luce emessa da ogni atomo. Il valore di ciascuno dei due atomi veniva poi utilizzato per creare un numero binario. Complessivamente sono stati raggiunti più di 3.000 entanglement, producendo 42 numeri binari casuali privati a un livello di confidenza del 99%. Scrivono i ricercatori: "Si può per la prima volta provare che viene prodotta una casualità nuova in un esperimento senza un modello dettagliato del dispositivo". L´esperimento è stato il primo a violare la disuguaglianza tra oggetti separati da una distanza senza perdere nessuna delle manifestazioni. "Nel campo della crittografia e dei numeri casuali si può essere ingannati dalla mancanza di una buona parte degli eventi, ma nel nostro esperimento non si perde alcun evento", ha detto il professor Monroe. "La violazione di una disuguaglianza di Bell è possibile solo se il sistema obbedisce alle leggi della meccanica quantistica", ha aggiunto Dzmitry Matsukevich del Jqi. "Quindi se verifichiamo una violazione di disuguaglianza di Bell tra sistemi isolati, mentre non mancano gli eventi, siamo in grado di garantire che il nostro dispositivo produce casualità privata. Non occorre che gli atomi siano troppo distanti, soltanto quanto basta in modo che possano essere protetti l´uno dall´altro, come avverrebbe comunque in un ambiente crittografico reale". "Il tasso di generazione casuale di bit è estremamente lento al momento - ha commentato il professor Monroe - ma ci aspettiamo grandi accelerazioni nei prossimi anni, con un entanglement più efficiente degli atomi, magari usando sistemi quantistici pseudo-atomici incorporati in un chip allo stato solido". Violando la disuguaglianza di Bell su distanze molto più grandi - ha aggiunto - "un tale sistema potrebbe essere utilizzato per un tipo più sicuro di crittografia dei dati". Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html  Joint Quantum Institute: http://jqi.Umd.edu/    
   
   
SCUOLA ESTIVA SULLA PRIVACY E LA GESTIONE DELL´IDENTITÀ NELLE APPLICAZIONI INTERNET EMERGENTI  
 
Helsingborg, 6 maggio 2010 - Dal 2 al 6 agosto 2010 si svolgerà a Helsingborg, in Svezia, una scuola estiva sulla privacy e la gestione dell´identità nelle applicazioni Internet emergenti. Le applicazioni Internet emergenti pongono sempre più dilemmi riguardo alla privacy. Quando le persone comunicano tra loro su Internet, lasciano scie di dati personali che possono essere conservati per molti anni. Negli ultimi anni, le reti sociali online, dove gli utenti tendono a rivelare dati personali molto intimi della loro vita personale, sociale e professionale, hanno sollevato gravi problemi di privacy. Il carattere collaborativo di Internet permette a chiunque di comporre e distribuire servizi di informazione. Masse di dati personali possono essere facilmente memorizzate grazie al basso costo e allo sviluppo di tecnologie di stoccaggio avanzate. Una volta divulgati, questi dati possono essere conservati per sempre e la loro rimozione sarà molto difficile. È diventato difficile per gli individui gestire e controllare i propri dati. Possono addirittura avere difficoltà ad eliminare informazioni personali obsoleti o non più desiderati. Questi sviluppi sollevano notevoli sfide per la privacy personale a livello tecnico, sociale, etico, normativo e giuridico: - Come può essere protetta la privacy nelle applicazioni Internet emergenti come ad esempio gli scenari collaborativi e le comunità virtuali? - Quali strutture e strumenti potrebbero essere utilizzati per acquisire, recuperare e mantenere un´autodeterminazione dell´informazione e una privacy permanente? La scuola estiva è finanziata dai progetti Primelife ("Privacy and identity management in Europe for life") e Etica ("Ethical issues of emerging information and communication technology applications") finanziati dall´Ue, e dalla Federazione internazionale per l´elaborazione delle informazioni (Ifip). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.It.kau.se/ifip-summerschool/    
   
   
WORKSHOP SULLA REALTÀ AUMENTATA E L´INTERATTIVITÀ VIRTUALE  
 
Barcellona, 6 maggio 2010 - Il 18 giugno 2010 si terrà a Barcellona, in Spagna, il workshop Mobea 2010 dedicato alla realtà aumentata e all´interattività virtuale. La realtà aumentata (Ar) è un termine che indica una visione dal vivo diretta o indiretta di un ambiente reale, i cui elementi sono integrati o potenziati da immagini create al computer. La realtà aumentata e i mondi virtuali sono a loro volta concetti già d a molto esistenti. Mobea 2010 si concentrerà sul tema della convergenza tra realtà aumentata, interattività virtuale e il Web. Come possono questi nuovi paradigmi di interazione essere integrati nella piattaforma del Web e soprattutto evolversi per essere aperti e completi come il Web? Inoltre, esistono attualmente tecnologie divergenti e nessuno standard per l´Ar. Questo potrebbe creare confusione per i consumatori e la paralisi del settore. L´obiettivo di questo workshop è di fornire un forum unico per i ricercatori e gli esperti di tecnologia per discutere le ultime novità in quattro settori ampiamente definiti: il Web e la realtà aumentata, interfacce utenti, realtà aumentata mobile, valutazione della realtà aumentata. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www2.Research.att.com/~rjana/mobea2010.htm    
   
   
SARDEGNA: AL VIA REINGEGNERIZZAZIONE PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI REGIONALI  
 
Cagliari, 6 Maggio 2010 - "La sburocratizzazione della Pubblica amministrazione passa per una semplificazione dell’accesso ai servizi offerti dalla Regione, perciò, per rispondere alle esigenze dei cittadini, delle imprese e degli enti locali, stiamo rendendo più snelli ed efficienti i procedimenti amministrativi". L’assessore degli Affari generali e Personale della Regione, Ketty Corona, riprendendo un concetto espresso anche in occasione della quarta tappa del Forum dell’Innovazione tenutasi recentemente a Cagliari, ribadisce la volontà della Giunta regionale di crescere e continuare a innovare migliorando efficacia, efficienza ed economicità dell’Amministrazione anche attraverso la semplificazione. In questa direzione si muove il progetto di reingegnerizzazione e d’informatizzazione dei procedimenti amministrativi, ora pronto a entrare nel vivo. Il progetto si compone di tre fasi. La prima, quella di ricognizione dei processi attualmente esistenti in tutta l’amministrazione, è stata condotta da un gruppo di lavoro interno, coordinato dalla direzione degli Affari generali, e si è conclusa col censimento di circa 900 procedimenti, dei quali più della metà coinvolgono servizi on line a cittadini e imprese. Ora parte la seconda fase con il bando di gara, che sarà pubblicato a fine giugno, per selezionare una società esterna di consulenza che si occupi della revisione dei procedimenti. Partendo da un’analisi dei circa 900 processi censiti saranno selezionati quelli essenziali e strategici, in modo da individuarne circa 250. Questi saranno poi analizzati per essere standardizzati e re-ingegnerizzati. In pratica saranno eliminati i ‘tempi morti’, le complicazioni, i passaggi duplicati o inutili, i cosiddetti ‘colli di bottiglia’, ecc. La terza fase è l’informatizzazione dei procedimenti, per mezzo di appositi software, operazione strettamente connessa anche col principio di de-materializzazione perseguito dall’Amministrazione. La sostituzione dei documenti cartacei con quelli telematici produce risultati sia in termini economici che rispetto ai tempi di accesso e alle procedure di trasmissione. Nei procedimenti ‘esterni’, inoltre, consentirà a cittadini e imprese lo svolgimento on line. Questa terza fase potrebbe anche essere attivata ´per lotti´, cioè quando un certo numero di procedimenti saranno pronti, verranno informatizzati. "L´obiettivo finale - aggiunge l´assessore Corona - è fornire a cittadini e imprese sportelli d´accesso, sia fisici che virtuali, attraverso cui sia possibile gestire i rapporti con le pubbliche amministrazioni sul territorio. Ogni sportello sarà una sorta di ´cruscotto integrato´ con le Pubbliche amministrazioni del territorio, con cui il cittadino potrà interagire per visualizzare le opportunità (bandi, concorsi, avvisi, notizie), presentare istanze, visualizzare lo stato dei procedimenti in corso, effettuare sottoscrizioni per la ricezione di notifiche su determinati eventi e fornire feedback e giudizi". "Il progetto di reingegnerizzazione e informatizzazione dei procedimenti amministrativi – conclude l´esponente della Giunta - dopo che sarà sperimentato all´interno dell´Amministrazione regionale, potrebbe servire da supporto a comuni e province, nell´ottica della sinergia tra Regione ed enti locali".  
   
   
ARRIVA LA TELECAMERA 3D RIVOLUZIONARIO PROTOTIPO SVILUPPATO A TRENTO  
 
Trento, 6 maggio 2010 - E’ proprio il caso di dire che si entra in una nuova dimensione della tecnologia con la telecamera digitale 3D sviluppata dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento. Realtà virtuale, sicurezza e controllo, monitoraggio di case protette per anziani, videogiochi. Sono solo alcune delle possibili applicazioni del prototipo, coperto da brevetto, che verrà presentato per la prima volta domani ad Eindhoven (Olanda), in occasione del convegno scientifico sul progetto europeo Netcarity. Realizzata da David Stoppa e dai colleghi dell’Unità di Ricerca Soi (Sensori Ottici Integrati) della Fondazione Bruno Kessler, la nuova tecnologia assicura anche un primato alla ricerca italiana: la dimensione fisica della cella che cattura la luce sul sensore della telecamera ha il pixel più piccolo esistente tuttora al mondo in questo campo (10 ?m, ossia dieci milionesimi di metro, circa un decimo dello spessore di un capello) e ciò permette al prototipo di ottenere immagini con la massima quantità di dettagli possibile. I ricercatori dell’Unità Soi, guidata da Lorenzo Gonzo della Fbk, hanno sviluppato il prototipo con il supporto finanziario dell’Unione europea nell’ambito del progetto Netcarity, dedicato al miglioramento della vita domestica attraverso le nuove tecnologie. Mentre le telecamere digitali disponibili sul mercato forniscono solamente una proiezione a due dimensioni della scena da riprendere, la nuova telecamera Fbk riesce a recuperare anche la terza dimensione. Il dispositivo illumina la scena con degli impulsi di luce laser ultra-corti (dell’ordine di pochi miliardesimi di secondo) che “colpiscono” i vari oggetti da riprendere e tornano nuovamente al punto di partenza. A questo punto gli impulsi laser vengono rilevati da un sofisticato micro-sensore detto “Cmos” (Complementary Metal Oxide Semiconductor), in grado di determinare la distanza dei vari oggetti, ossia la terza dimensione. Con questa telecamera, è quindi possibile avvicinarsi alla visione stereoscopica di cui è dotato l’essere umano, che ha una percezione tridimensionale degli oggetti nel campo visivo. I ricercatori Fbk sono fra i primi al mondo ad avere realizzato un sensore di questo tipo con tecnologia Cmos standard, la stessa impiegata per fare i microprocessori e la maggior parte dei componenti elettronici e che permette tra l’altro di ottenere una diminuzione dei costi di produzione. Il sensore può essere applicato nell’ambito dell’assistenza e della sicurezza per persone anziane e disabili. La percezione della scena tridimensionale permette infatti di rilevare con estrema affidabilità eventuali situazioni di pericolo, come una caduta accidentale, e quindi di ridurre i rischi per le persone che vivono sole o senza assistenza. Ma anche i videogiochi della prossima generazione potranno subire una rapida evoluzione. Il sistema di visione 3D sarà in grado di “leggere” direttamente i movimenti dell’utente, il quale potrà agire liberamente nel campo visivo, simulando una sfida sportiva o un gioco senza la necessità di impugnare o indossare alcun dispositivo per segnalare i propri spostamenti al computer. Non da ultimo, la nuova telecamera potrà essere applicata a sistemi di navigazione e interazione intelligenti da utilizzare come sofisticate guide elettroniche all’interno dei musei. (vl) Per ulteriori informazioni: - Fondazione Bruno Kessler: http://www.Fbk.eu/it   - Unità di ricerca Soi della Fbk: http://soi.Fbk.eu/en/home  - Progetto europeo Netcarity: http://www.Netcarity.org/leading-from-the-front.717.0.html    
   
   
ACCORDO DI COLLABORAZIONE NEL CAMPO DELLA FISICA SUB ATOMICA TRA LE UNIVERSITÀ DI TRENTO E FLINDERS CRESCONO IN AUSTRALIA LE NUOVE OPPORTUNITÀ DI RICERCA E SVILUPPO  
 
Trento, 6 maggio 2010 - L´australia è da sempre una terra sinonimo di opportunità. Può esserlo oggi, ancora una volta, per i tanti giovani trentini - studenti e ricercatori - che, grazie alle collaborazioni di studio e ricerca strette dall´ateneo con alcune università australiane, potranno arricchire di nuove esperienze il proprio percorso formativo. L´ultimo significativo accordo è stato stretto pochi giorni fa ad Adelaide, nel sud del Paese, con la Flinders University che - proprio come accade a Trento - è uno tra gli atenei più giovani e dinamici a livello nazionale. Fondata nel 1966, l´Università di Flinders conta oltre 15mila studenti e presenta numerose analogie e punti di contatto con l´ateneo trentino sia per l´aspetto scientifico e didattico, sia per l´apertura internazionale e le possibilità di sviluppo. A cominciare dalla fisica, disciplina oggetto dell´accordo di cooperazione con Trento. Il protocollo d´intesa rafforza e rinnova fino al 2011 la collaborazione avviata nel 2007 tra i due atenei per attività di ricerca congiunta, scambio di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti nel campo della fisica sub-atomica e dell´antimateria. A siglare il documento è stato il responsabile dei rapporti internazionali dell´Università di Flinders, Dean Forbes, e la prorettore ai rapporti internazionali dell´ateneo trentino, Carla Locatelli, alla presenza del rappresentante ufficiale del governo australiano per l´alta formazione e il commercio con l´Europa, Nicola Sasanelli. Punti di riferimento scientifico della collaborazione tra i due atenei sono per Flinders il professor Michael Brunger, responsabile del Centro di Eccellenza Arc per gli studi sull´Antimateria e per Trento il professor Antonio Zecca della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. «Il rapporto di collaborazione con l´ateneo trentino - ha commentato il prorettore Forbes - è stato per noi un esempio di come il progresso scientifico su alcuni dei grandi temi possa realmente essere più vicino se si poggia sulle basi della cooperazione scientifica internazionale. Dalla firma del primo accordo nel Xx sono state pubblicati ben 13 lavori scientifici a firma congiunta di ricercatori trentini e australiani che hanno dato un contributo determinante alla fisica per la comprensione del comportamento dei positroni. Spesso tendiamo a dare per scontati i benefici che la ricerca scientifica in questo campo ci regala, come ad esempio nel campo della diagnostica medica. Tuttavia c´è ancora molto da scoprire sull´antimateria e la ricerca congiunta fra Flinders e Trento in questo campo potrà dare ancora molte soddisfazioni». «Rinnovare questo accordo - ha aggiunto la prorettore Locatelli - significa dare valore e nuovo entusiasmo ad un lungo e proficuo rapporto di collaborazione che dall´ateneo di Flinders si estende anche ad altre università virtuose ed efficienti, come quelle di Melbourne e Griffith. Tutte partner di alto livello, costantemente collocate tra le prime 300 università al mondo dalle classifiche più autorevoli, che hanno mostrato molto interesse per i primati della ricerca del nostro ateneo e anche per le attività didattiche di doppia laurea, da noi molto sviluppate ma in forte crescita nel panorama universitario australiano». L´università di Trento ha attualmente in essere una quindicina di accordi di cooperazione per attività di didattica e ricerca in varie discipline con gli atenei di Griffith, Sydney (Macquarie University e Sidney University), Melbourne, New South Wales, Brisbane (Queensland University) e Wollongong.  
   
   
SARDEGNA-NATIONAL INSTITUTES OF HEALTH, CAPPELLACCI FIRMA ACCORDO PER GIOVANI RICERCATORI  
 
Washington, 6 Maggio 2010 - Un programma di formazione congiunta e mobilità nella Ricerca. E´ questo il contenuto dell’accordo siglato il 4 maggio dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, con il Nih (National Institutes of Health, parte del U.s. Department of Health and Human Services e principale agenzia federale per lo sviluppo e il supporto della ricerca) per la promozione della ricerca congiunta in campo biomedico nei rispettivi settori di eccellenza e per la formazione di giovani ricercatori scientifici: un´iniziativa che aprirà ai giovani sardi la via verso nuovi percorsi di alta specializzazione. Gli allievi beneficiari dell’iniziativa potranno infatti partecipare insieme ai loro colleghi provenienti da altri paesi al Programma di Scambio dei National Institutes of Health in qualità di borsisti ospiti dello stesso istituto. Il programma, considerato di grande prestigio, persegue i seguenti obiettivi: 1. Stabilire un percorso di carriera di lungo termine per ricercatori scientifici non statunitensi con competenze scientifiche di comprovato valore; 2. Istituire collaborazioni scientifiche di lungo termine tra il National Institutes of Health, istituzioni di eccellenza scientifica e istituti di istruzione superiore all’estero; 3. Assicurare la selezione dei migliori studenti non statunitensi affinché ricevano un tutoraggio scientifico di livello presso gli Istituti; 4. Assicurare, al termine del periodo di formazione, un supporto al rientro dei Borsisti nel paese di origine per proseguire la carriera di ricerca e la prosecuzione delle collaborazioni scientifiche, in una prospettiva di lungo termine, con i propri tutor. La struttura del Programma, della durata di cinque o sei anni, è articolata in due fasi: - Fase I: da due a tre anni dedicati alla formazione post-dottorale e allo sviluppo professionale presso il National Institutes of Health, e - Fase Ii: da due a tre anni dedicati ad attività di ricerca o alla titolarità di una cattedra presso una Università o un istituto di ricerca in Sardegna. "La Giunta - ha commentato il presidente della Regione, accompagnato a Washington dall´on. Franco Meloni - punta molto sul grande capitale umano costituito dalle nuove generazioni. Per questo promuoviamo percorsi di alta formazione e specializzazione che offrano nuove opportunità di istruzione, di lavoro e di vita ai nostri giovani". L’accordo prevede un rapporto di stretta cooperazione, comunicazione continua e rispetto delle rispettive procedure di ciascuna Istituzione ed è altresì aperto ad una possibile evoluzione verso più ampie aree di cooperazione per lo sviluppo di collaborazioni di ricerca.  
   
   
CORSO DI “AUTOTRAZIONE ELETTRICA” ALLA “G. MARCONI” DI MERANO  
 
Bolzano, 6 maggio 2010 - La Scuola professionale ”G. Marconi“ di Merano organizza, in collaborazione con l’azienda Evotek Engennering di Maranello, un corso specialistico di formazione continua di “Autotrazione elettrica”. La Scuola Professionale “G. Marconi” di Merano, già impegnata nella formazione continua verso le energie rinnovabili, affronta ora l’argomento della autotrazione elettrica. Il corso dal titolo “Autotrazione elettrica – corso base” si prefigge di fornire un servizio di formazione tecnica in campo automotive al fine di migliorare le competenze e le conoscenze teoriche e pratiche sulle tematiche inerenti alle automobili spinte da un motore elettrico. In particolare, verrà illustrato come passare dall´auto endotermica all´auto elettrica per mezzo di un kit di conversione. Il corso, della durata di 12 ore, è articolato in 4 incontri di 3 ore ciascuno e si svolgerà il 7, 14, 21, 28 maggio 2010, dalle 14.30 alle 17.30. Come docenti interverranno i Tecnici della ditta "Evotek Engineering" di Maranello. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Scuola Professionale “G. Marconi”, Segreteria Formazione Continua sul Lavoro, Tel. 0473 203113. Oppure consultare il sito Internet all’ indirizzo: www.Marconi.fpbz.it/  dove è possibile scaricare il programma e la scheda di iscrizione.  
   
   
BOLZANO: “COSTRUIRE IL FUTURO": PROGETTO SCOLASTICO NEL CAMPO DELLA DONAZIONE DI ORGANI  
 
 Bolzano, 6 maggio 2010 - Un calendario ricco di informazioni e magliette sul tema della donazione di organi, questi i risultati del progetto “Costruire il Futuro - Zukunft bauen” portato avanti nel corso dell’anno scolastico da 33 studenti dell’Istituto per l’economia, il turismo ed il sociale “Robert Gasteiner” di Bolzano in collaborazione con l’Associazione italiana donazione organi (Aido). I risultati del lavoro sono stati presentati oggi dagli studenti all’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur nell’aula magna dell’Istituto. Per l’anno scolastico 2009 2010 i maturandi dell’indirizzo per le “Professioni sanitarie” dell’ Istituto “Robert Gasteiner” di Bolzano hanno scelto un progetto sul tema “Donazione e Trapianto di Organi” dal titolo molto significativo “Costruire il Futuro - Zukunft bauen”. Il progetto, coordinato presso l’Istituto dal vicepreside, Ralph Troger, è stato realizzato in stretta collaborazione con l’Aido di Bolzano, presieduto da Annamaria Saviolo. Nel corso della presentazione odierna l’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha posto l’accento sull’impegno degli studenti che hanno approfondito molto bene la tematica della donazione di organi illustrandola nel loro calendario e nelle magliette. Nel corso dell’incontro odierno, al quale era presente anche la preside dell’Istituto, Maria Brigitte Meraner, i responsabili dell’Aido hanno illustrato l’attività svolta dagli studenti nel corso del progetto. Essi hanno avuto l’opportunità di incontrare il coordinatore trapianti provinciale, Dr. Bruno Giacon, e di visitare i Centri trapianti di Verona ed Innsbruck. Nell’ambito del progetto hanno inoltre, ed hanno discusso e lavorato a lungo dimostrando di sentire e condividere profondamente le tematiche al centro della ricerca. Le classi hanno avuto oggi l’opportunità di presentare il loro lavoro all’assessora alla scuola e cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, ai volontari dell’ Aido, Annamaria Saviolo ed Emanuele Grandis, al coordinatore del progetto Ralph Troger, ed agli altri insegnanti che li hanno seguiti, ad una rappresentanza della Scuola Claudiana, ai loro famigliari e compagni di scuola. Al termine della cerimonia la presidente dell’Aido, Annamaria Saviolo, ha espresso il proprio ringraziamento per la proficua collaborazione ed ha auspicato che anche in futuro possano essere realizzati progetti analoghi con altre scuole altoatesine.  
   
   
"SCUOLA, RIFORME IN CANTIERE": IL TESTO DEL LABORATORIO MANTOVANO DI PEDAGOGIA SCOLASTICA ANALIZZA LA PROPOSTA DI LEGGE  
 
 Mantova, 6 maggio 2010 - Con l´intento dichiarato di "restituire la pedagogia alla scuola", un gruppo di ex docenti e dirigenti ha condensato in un volume dal titolo "Scuola, riforme in cantiere" una serie di critiche e suggerimenti al disegno di legge dell´On. Velentina Aprea sulla riforma dell´ordinamento scolastico. "Oggi presentiamo un lavoro di grande interesse -ha spiegato l´assessore provinciale Armando Federici Canova nel corso della presentazione alla stampa di questa mattina- curato da esperti del settore che, nonostante non siano più in attività, hanno mantenuto una grande passione per il mondo della scuola". Il Laboratorio Mantovano di Pedagogia Scolastica, questo il nome del gruppo di studio, è partito dal testo della proposta di legge al fine di offrire motivi di analisi e di approfondimento per passare dalle elaborazioni teoriche alle scelte operative. "Le risposte nascono da una considerazione realistica della situazione in termini culturali e politici", ha spiegato Pietro Pasotti, portavoce del Laboratorio, che ha proseguito spiegando come "all´indomani delle elezioni 2008, il governo appena insediatosi, annunciò di voler rivedere tutto il sistema scolastico attraverso un processo innovativo che doveva tradursi in una revisione completa partendo da nuove parole d´ordine come: qualità, merito, severità, utilizzo razionale delle risorse". "Poi -ha proseguito- altri provvedimenti risultarono prioritari e la discussione in parlamento subì una brusca frenata. Oggi, l´analisi del disegno di legge è ripresa, anche se purtroppo la scuola rimane tristemente ai margini del dibattito politico". Il laboratorio pedagogico, composto da Enzo Bertellini, Italo Bassotto, Marisa Marchi, Neva Campanini, Vittore Facchini, Gianpaolo Zapparoli, Raffaele Visentin e Pietro Pasotti, ha condotto la propria ricerca assegnando ad ognuno dei membri la trattazione di una tematica particolare: di Enzo Bertellini il saggio "Costituzione e scuola", Italo Bassotto si è diviso tra la sintesi intitolata "A dieci anni dall´autonomia scolastica" e l´analisi de "Il consiglio di amministrazione", Marisa Marchi ha affrontato "Il consiglio di classe", mentre negli altri capitoli si passa dalla trattazione del collegio docente, alle peculiarità della professione di dirigente e docente, fino alla partecipazione dei genitori alla vita scolastica. "Il nostro intento -ha proseguito Pasotti- era quello di mettere in relazione la politica scolastica con la riflessione pedagogica, perché l´una non può fare a meno dell´altra, come la sanità non può fare a mano della scienza". "Non è nostra intenzione giudicare il disegno di legge Aprea -ha concluso- non abbiamo scritto questo libro per dare un voto al documento. Diciamo che al termine dell´analisi, stilare un bilancio risulta difficile: Siamo d´accordo sulla necessità di un decentramento e sulla valorizzazione delle comunità locali ma non su come debba essere inteso il federalismo e la gestione dell´autonomia scolastica. Il dirigente, ad esempio, non deve essere un burocrate scollegato dalla realtà, bensì un rappresentante della comunità scolastica". "Tra i principali problemi della scuola -ha puntualizzato Federici Canova- c´è la crisi d´identità dei docenti che mette pone in sofferenza l´intero sistema. Le strutture sono importanti, ma non tanto quanto il capitale umano. Gli insegnanti di oggi sono, molto spesso, persone insoddisfatte che stentano a trovare collocazione stabile e tutto ciò si ripercuote in modo pesantissimo sul loro lavoro". "Purtroppo -ha concluso l´assessore- tutti si riempiono la bocca di buoni propositi riguardo alla necessità di riformare l´insegnamento, ma alla fine, l´interesse reale è minimo". Il volume sarà distribuito in tutti gli istituti scolastici mantovani. Chiunque fosse interessato potrà richiederlo al Servizio Istruzione della Provincia di Mantova (telefono 0376 432 565, fax 0376 432 553).  
   
   
COME MI VORREI? IL CORPO DELLE DONNE TRA NORMALITÀ E MEDIA QUESTIONI SUL CORPO IN PSICOLOGIA SOCIALE ALL’ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA  
 
 Milano, 6 maggio 2010 - Più si guarda la tv e più si è insoddisfatti del proprio corpo, e ad esserlo sono soprattutto i giovanissimi. In particolare le ragazze che, con l´aumentare delle ore passate a guardare la televisione, sono sempre più attratte dalla chirurgia estetica e sempre meno dall´importanza del successo personale raggiunto grazie allo studio e all’impegno. E nello stesso tempo le donne – giovani e adulte - sanno facilmente distinguere il corpo mediatico dal corpo che vorrebbero davvero: un corpo normale, curato ma unico. Che permetta di piacere in primo luogo a se stesse e alle altre donne, prima che agli uomini. Nell’ambito delle attività promosse dalle psicologhe e dagli psicologi sociali che costituiscono il gruppo di studio Gdg (Gruppo Disparità di Genere), e con il patrocinio dell’Aip – Sezione Psicologia Sociale, il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-bicocca organizza due giornate di studio sul corpo in prospettiva psicosociale e di genere. A partire dai diversi contributi di ricerca, si discute, oltre che di corpi mediatici, di corpi-oggetto e di corpi-soggetto: corpi di donne e di uomini, italiani e migranti. Il convegno è aperto a tutte le persone interessate previa iscrizione a gdg@unipr.It Programma: Venerdì 7 maggio 2010, ore 11.00 Edificio U6, Aula Lauree Psicologia (3° piano) - Piazza dell´Ateneo Nuovo 1, Milano. Laura D’odorico, Preside della Facoltà di Psicologia, Università di Milano-bicocca Elisabetta Camussi, Università di Milano- Bicocca. Prima Sessione: “Il corpo mediatico”. Discussant: Norma De Piccoli (Università di Torino), Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”). Introduzione: Chiara Volpato (Università di Milano- Bicocca). Seconda Sessione: “Corpo e trasformazioni”. Discussant: Lorenzo Montali (Università di Milano- Bicocca), Fernanda Sibilio (Presidente Sezione Aied Milano). Terza Sessione: “I modi del corpo”. Discussant: Patrizia Romito (Università di Trieste), Elda Sortino (Comunicatrice per lo sviluppo presso Organismi Internazionali nei Paesi in via di sviluppo). Sabato 8 maggio 2010, ore 9.00 Edificio U9, Aula 6 - Viale dell’Innovazione 10, Milano. Quarta Sessione: “Il corpo e la cultura”. Discussant: Bruno Mazzara (Università Sapienza di Roma), Elisabetta Ruspini (Università di Milano- Bicocca). “Specchio delle altrui brame”, lettura interpretativa con Clara Monesi e Laura Rozza – Cirt (Centro Italiano Ricerca Teatrale) I Rabdomanti. Considerazioni Conclusive: E. Camussi (Università di Milano-bicocca) e N. Monacelli (Università di Parma). Interventi dei partecipanti, con A. Barracco (Consigliera Ordine degli Psicologi Lombardia) e A. Bozzaotra (Vice Presidente Ordine degli Psicologi della Campania). Iscrizioni e materiali - Il modulo di iscrizione, il programma esteso e i paper dei contributi sono scaricabili agli indirizzi www.Aipass.org/node/321  e www.Gdg.unipr.it/    
   
   
CORSO DI FORMAZIONE PER INFORMATORE COSMETICO QUALIFICATO, PARTE DA SETTEMBRE 2010, ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, , UNA FIGURA PROFESSIONALE CON ALTA FORMAZIONE IN GRADO DI PROMUOVERE E COMMERCIALIZZARE PRODOTTI COSMETICI. IL CORSO È IL PRIMO ATTIVATO IN LOMBARDIA.  
 
Milano, 6 maggio 2010 – Il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-bicocca, con il patrocinio di Unipro (Associazione Italiana Imprese Cosmetiche), attiverà, a partire da settembre 2010, un corso di formazione per Informatore Cosmetico Qualificato. L’obiettivo del corso è quello di creare figure professionali in grado di presentare i cosmetici e di informare in modo completo sulle caratteristiche degli stessi sia gli acquirenti sia i rivenditori dei punti vendita e della grande distribuzione. Il corso è l’unico attivato in Lombardia. Il corso - Il corso intende colmare il gap oggi esistente nel settore della commercializzazione dei prodotti cosmetici, che viene svolta da due sole figure con un titolo riconosciuto, il cosmetologo e l’estetista, attraverso una formazione di tipo accademico. Il personale così formato può essere impiegato dalle aziende produttrici come informatore di prodotto o promoter, oppure direttamente presso i canali di commercializzazione (farmacie, profumerie, erboristerie, centri benessere e mass market) come responsabile di divisione cosmetica, per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente. Un’ulteriore figura professionale formata dal corso è quella di assistente di marketing e comunicazione cosmetica, presso aziende o agenzie di pubblicità e Pr che curano l’immagine del settore. Il piano didattico - Il piano didattico, che si articola in 180 ore di lezioni frontali, seminari di approfondimento ma anche esercitazioni pratiche, mira ad approfondire tutte le sfaccettature della cosmetologia, dagli aspetti tecnici a quelli economici e socioculturali. Fra le materie di insegnamento, infatti, oltre ad anatomia, fisiologia, chimica e fisica applicata, troviamo storia e antropologia della bellezza, sociologia dei consumi ma anche marketing e aspetti legati alle problematiche di carattere psicologico che influiscono sullo stato di benessere della persona. Tutte le lezioni sono tenute da docenti universitari o esperti del settore. Il corso si conclude con la presentazione di un elaborato scritto e, una volta ottenuto l’attestato di frequenza, i diplomati hanno la possibilità di iscriversi all’Associazione nazionale dedicata (Aiicq). Come presentare domanda - Il corso, che inizierà il 15 settembre 2010 e terminerà il 18 maggio 2011, è riservato ad un massimo di 35 iscritti, selezionati mediante un test d’ingresso. Il requisito minimo di accesso è il diploma di scuola media superiore. Possono accedere i diplomati, i laureati in qualunque disciplina, gli studenti universitari e gli estetisti. È già possibile presentare la domanda di iscrizione al corso, tramite internet o attraverso i terminale Sifa dislocati all’interno dell’Ateneo, il termine è fissato per il 4 giugno 2010. La selezione si terrà il 22 giugno 2010 alle ore 11. Tutte le lezioni si svolgeranno presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-bicocca, Piazza della Scienza 2, Milano. Contatti - Per informazioni sul corso è possibile consultare il coordinatore didattico Maria Teresa Ascioti ( m.Ascioti@certathesis.it ) o il sito internet www.Certathesis.it/  oppure rivolgersi a Alessandra Polissi ( Alessandra.polissi@unimib.it ) e Paola Agostini ( paola.Agostini@unimib.it ) del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-bicocca. Per le iscrizioni consultare la pagina web di Ateneo http://www.Unimib.it/link/news.jsp?2963676497972311756 .  
   
   
DONAZIONE ORGANI, VENERDÌ MANIFESTAZIONE CHIUSURA CONCORSO NELLE SCUOLE DI NAPOLI E PROVINCIA  
 
Napoli, 6 maggio 2010 2010 - Si terrà venerdì 7 maggio, dalle 10 alle 13 presso il teatro Augusteo di Napoli, la manifestazione di chiusura del concorso a premi, riservato alle scuole medie inferiori di Napoli e provincia, sul tema La donazione degli organi: atto di amore e di civiltà. All’evento parteciperanno gli studenti delle scuole napoletane coinvolte e numerose personalità del mondo scientifico e trapiantologico della regione, oltre ad alcuni testimonial dello sport e dello spettacolo. L’iniziativa è stata promossa dalla delegazione campana dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato (Aitf) in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità, con il Centro Regionale di Riferimento e con il Coordinamento Regionale Prelievi. Il concorso ha ottenuto il patrocinio del Centro Nazionale Trapianti. Hanno aderito al progetto 35 scuole di Napoli e provincia. Presso questi istituti il personale del Coordinamento Regionale Prelievi ha realizzato nei mesi scorsi percorsi formativi ed informativi sulla donazione degli organi.  
   
   
GENOVA: CONFERENZA DI ALEX LICHTENSTEIN “IMMAGINI DI LAVORO E DI GENERE”  
 
 Genova, 6 Maggio 2010 - Il professor Alex Lichtenstein, della Florida International University di Miami, sarà venerdì 7 maggio, alle ore 17.30, a Palazzo Ducale, presso Liguria Spazio Aperto, per la conferenza Images Of Labour And Gender (Immagini di lavoro e di genere) organizzata dalla Wolfsoniana - Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo con la collaborazione della Facoltà di Lettere dell’Università di Genova e della Fondazione Fulbright. Le immagini a corredo della conferenza sono tratte dalla mostra tenutasi tra gennaio e aprile 2010 al Frost Art Museum della Florida University a Miami in cui sono stati presentati disegni, dipinti, manifesti e foto riguardanti il lavoro e il rapporto fra i sessi nel lavoro provenienti dal Wolfsonian Museum di Miami. Le immagini documentano la tendenza a considerare alcuni lavori maschili o femminili e i modi con i quali questi stereotipi sono stati confermati, rafforzati o messi in discussione dalla cultura figurativa statunitense nel corso del tempo, col mutare dei sistemi produttivi, dei modi di consumo e della configurazione delle famiglie. Alex Lichtenstein è un noto studioso del mondo del lavoro e della questione razziale negli Stati Uniti. Nella conferenza metterà a frutto la sua conoscenza di questi temi anche dal lato delle rappresentazioni visive del mondo lavorativo nel corso del Novecento. Introduce Gabriella Airaldi, presidente della Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo. Interviene Ferdinando Fasce dell’Università di Genova. Ė prevista la traduzione in consecutiva. Alex Lichtenstein è a Genova sotto l’egida della Commissione Fulbright per gli scambi culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti, istituzione statunitense attiva da più di sessant’anni che ha promosso i rapporti culturali attraverso borse di studio per umanisti e scienziati italiani e statunitensi. Grazie al lavoro pionieristico di Raimondo Luraghi, col concorso della Commissione Fulbright, Genova è stata culla degli studi americanistici in Italia sin dagli anni Sessanta. Attraverso iniziative come la visita del professor Lichtenstein la città conferma la sua condizione di eccellenza in questo campo. E conferma il legame con Miami attraverso la Wolfsoniana - Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo.  
   
   
VARESE, POLITICHE GIOVANILI: PROGETTO MOSAICO GIOVANI  
 
 Varese, 6 maggio 2010 - Una volta completato, il reportage sarà una fotografia di Mosaico Giovani, il progetto di politiche giovanili avviato all’inizio del 2009, che coinvolge una buona parte del territorio provinciale, con un amplissimo partneriato di cui la Provincia di Varese è soggetto capofila. Le attività proposte sono numerose e sono ricomprese in 6 azioni per un valore complessivo di quasi 3.000.000 € di cui una parte finanziata da Ministero della Gioventù e Regione Lombardia e, per la parte restante, vi è la compartecipazione degli Enti coinvolti e degli sponsor. L’ampiezza e varietà del progetto ha messo alla prova la capacità della giovane troupe di cogliere, gli elementi per raccontare in modo accattivante, attraverso la macchina da presa, cosa avviene dentro il Mosaico Giovani. L’intero reportage sarà presentato nell’evento in programma in chiusura del progetto. Il gruppo di lavoro è composto da quattro giovani: Andrea Brolpino, Anna di Napoli, Giovanni Fortunato e Silvia Sommaruga, studenti e laureati del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria - presieduto dal professor Claudio Bonvecchio, che hanno acquisito le competenze e abilità necessarie per la realizzazione di un video proprio grazie al percorso di studi e sono stati selezionati per l’attribuzione di borse di studio finalizzate all’attivazione di stage presso il Laboratorio Multimediale di Ateneo, gestito dalla dottoressa Marta Ferrari. Il reportage - coordinato dai professori dell’Università dell’Insubria Francesco Pierantozzi e Corrado Greco - é stato prodotto dai giovani stagisti sotto la sapiente supervisione tecnica dell’ingegner Christian Cinetto. Il reportage è parte delle Azioni di sistema, attività di regia del progetto che viene gestita dalla Provincia di Varese. “Dare spazio ai giovani, questa è la parola d’ordine se si vuole parlare seriamente di politiche giovanili. Il rischio altrimenti è parlare molto di qualcuno che poi, in realtà, sulle cose non c’è concretamente”. Esordisce così Alessandro Fagioli, Assessore Provinciale al Lavoro e Politiche Giovanili “Con questo lavoro stiamo centrando l’obiettivo in modo chiaro e diretto. Aver scelto di “fidarsi” di un gruppo di giovani, che pure operano nel quadro di un contesto universitario, rappresenta una scelta indovinata, che garantisce partecipazione vera e qualità. Spero che ci possano essere altre ulteriori occasioni per sperimentare, magari ancora con l’Insubria, forme di collaborazione concreta dei ragazzi anche su altri progetti”. “Desidero ricordare – prosegue l’Assessore Fagioli - che questo primo episodio dà solo un “assaggio” di quanto viene realizzato in provincia attraverso Mosaico Giovani, che vede in campo molti attori e tantissime attività. Il lavoro finale avranno il compito di darci un quadro un po’ più completo di quanto è stato fatto con Mosaico Giovani”. “Mosaico Giovani è un’esperienza importante, la prima di questo genere per varietà ed ampiezza in provincia in tema di giovani. Una lettura dei risultati raggiunti con questo progetto – conclude Alessandro Fagioli - ci aiuterà a definire le linee su cui potremo muoverci come territorio per le future scelte in tema di politiche per i giovani”. Per l’Università dell’Insubria, Marco Cosentino, professore di Farmacologia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e coordinatore per l’Ateneo del progetto Mosaico Giovani, esprime viva soddisfazione per i risultati complessivi del progetto e in particolar modo per l’azione di reportage.  
   
   
A DOBBIACO L´11 MAGGIO SI CELEBRA L´EUROPA  
 
Bolzano, 6 maggio 2010 - Quasi tutto pronto al Grand Hotel di Dobbiaco per celebrare la Giornata dell’Europa: martedì 11 maggio è in programma l´iniziativa delle Intendenze scolastiche e dell’Info Point Europa della Provincia per avvicinare studenti di elementari e medie agli ideali europei. Previsti spettacoli, film, workshop, seminari, quiz e molto altro. Nel sessantesimo anno dalla presentazione del piano di cooperazione economica (la proposta che Robert Schuman presentò il 9 maggio 1950 e che segna l´inizio del processo d´integrazione europea), le Intendenze scolastiche e l’Info Point Europa della Provincia organizzano una giornata dell’Europa, allo scopo di avvicinare i giovani partecipanti agli ideali europei. La manifestazione è in programma martedì 11 maggio nel centro culturale Grand Hotel di Dobbiaco, con inizio alle 9. L’offerta rivolta a scolari e studenti delle scuole elementari e medie e ai loro insegnanti comprende - oltre a materiale informativo sull´Europa - uno spettacolo di mimi, giochi musicali, bricolage, quiz a premi sul tema "In viaggio per l´Europa", workshop teatrali e informatici, proiezioni di film, seminari per insegnanti sul programma comunitario Lifelong learning e altre iniziative. Il tutto organizzato nelle varie aule e sale e nell´auditorium della grande struttura dell´alta Pusteria.  
   
   
VCO: CONSIGLIO PROVINCIALE. VOTATO CONTO CONSUNTIVO. AL VIA LA COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE AUTONOMIA. UNANIMITÀ PER L’ORDINE DEL GIORNO CONTRO LE DELOCALIZZAZIONI.  
 
Verbania, 6 maggio 2010 - Consiglio provinciale del 30 aprile a Villa San Remigio, nel quale con il voto a favore della maggioranza e l’astensione delle opposizioni è stato approvato il Bilancio Consuntivo 2009. Il documento di rendiconto riporta un avanzo di amministrazione di 382 mila euro, che non viene al momento impegnato ma accantonato per eventuali necessità. “L’avanzo negli ultimi anni registra la tendenza a una netta riduzione, indice sì della correttezza delle previsioni ma anche evidenza di un assottigliarsi di disponibilità finanziarie. A proposito di queste e della pianificazione economica del nostro Ente mi sono già confrontato con il Presidente Cota – ha spiegato il vicepresidente Marchioni – e nei prossimi giorni incontrerò la neo Assessore Regionale al Bilancio Giovanna Quaglia per avere conferma dei trasferimenti per l’anno in corso, compresi i canoni idrici”. Il capogruppo del Pd Grieco ha sottolineato come il Vco più di altre Province d’Italia dipende da elargizione altrui (le entrate proprie si attestano al 21,7% del bilancio rispetto a una media italiana del 40%). “Con il Vco cenerentola del Piemonte a fronte di un versamento Irpef medio pro-capite di 2280 euro, si rende necessario – ha rimarcato Grieco - un supplemento di analisi nell’affrontare la grande sfida dell’autonomia possibile”. Da qui la proposta del Presidente Nobili di costituire una commissione di studio sull’autonomia possibile del Vco, per altro già prevista dal Piano Generale di Sviluppo, e alla quale dalla prossima settimana lavorerà il Presidente del Consiglio Porini, con la richiesta del capogruppo Pd Grieco di allargarla ai consiglieri regionali e parlamentari locali. “Questo territorio è marginale ma possiede ancora ampie potenzialità da esprimere. Di questo terrà conto il Piano Strategico che d’intesa con la Regione andremo ad elaborare” ha detto Gallina (Pdl). Per Lorenzi (Lega): “se i fondi regionali fossero liberi da vincoli e localmente si potesse decidere la loro destinazione, ci sarebbero più opportunità per rispondere con efficacia ai bisogni del territorio e della sua gente”. Il Presidente Nobili, di rientro da Roma e nella giornata in cui ricorre il 18° anno dell’atto di costituzione della Provincia del Verbano Cusio Ossola, fa sapere come l’Upi ieri abbia approvato un documento con cui si chiede al Governo di far seguito a quanto di recente votato in Parlamento e procedere con l’assegnazione alle Province della gestione del ciclo idrico e dei rifiuti, inserendolo nel Codice delle Autonomie in fase di definizione. “Spiace in questo senso che la Camera non abbia accolto la proposta del Senatore Zanetta, con cui si mirava in concomitanza con il rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche di consentire l’ingresso degli Enti Locali nell’assetto societario. Questo non tanto per spartire utili ma per poter offrire l’energia prodotta a costi concorrenziali alle imprese del territorio e alle aziende che a quel punto troverebbero conveniente insediarsi nel Vco” ha ricordato il Presidente Nobili, che ha reso altresì noto come s’intenda procedere con la riproposizione dell’emendamento. I lavori dell’assise sono poi proseguiti con la nomina del componente (Carlo Valentini) del consiglio di amministrazione del Centro Servizi Lapideo, in sostituzione del dimissionario Luciano Piralla, nel frattempo diventato Presidente della società consortile volta alla promozione di un importante settore economico locale. Voto unanime all’ordine del giorno con primo firmatario Francesco Pesce (Pd) che impegna l’Amministrazione Provinciale a richiedere alla Regione l’inserimento nel programma triennale 2010/2013 del completamento dell’ingresso in direzione nord in zona Verta Brughiere (Omegna) sulla Strada Regionale 229. E sempre all’unanimità è stato votato – a fronte della condivisione di un emendamento – l’ordine del giorno presentato dal consigliere Scatamacchia (P.r.c. – C.i.), con il quale si chiede alla Regione di riprendere in esame i contenuti richiamati dalla proposta di legge contro le delocalizzazioni, bloccata nel mandato appena trascorso. Con l’ordine del giorno emendato si chiede tra l’altro di verificare costantemente il rispetto degli impegni presi delle aziende beneficiarie di contributi pubblici in tema di occupazione; di impegnarsi in sede comunitaria e nazionale affinché i prodotti del made in Italy non subiscano concorrenza sleale; di garantire un sistema di ammortizzatori sociali che tuteli i lavoratori in questo periodo di eccezionale difficoltà; di articolare un piano di incentivi ai consumi a favore delle famiglie, in grado di favorire la ripresa della domanda e dunque gli ordinativi alle imprese.  
   
   
EXPOSCUOLAMBIENTE INAUGURATO A MONZA DA RAIMONDI PER 7 GIORNI LA VILLA REALE OSPITA MODELLI DI SOSTENIBILITA´  
 
Monza, 6 maggio 2010 - L´assessore all´Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha inaugurato ieri a Monza la diciottesima edizione di Exposcuolambiente. La manifestazione, organizzata da Regione Lombardia e Comune di Monza, ospita negli spazi adiacenti la Villa Reale e in due cascine del Parco di Monza una serie di laboratori, momenti di approfondimento, occasioni di scambio di esperienze di educazione ambientale. Sono coinvolte 90 classi di scuole di ogni ordine e grado di tutta la Lombardia e circa 5.000 studenti che da oggi al 12 maggio potranno confrontare diversi modelli di sostenibilità. Dopo il taglio del nastro inaugurale, l´assessore Raimondi ha ascoltato il concerto d´apertura eseguito dai giovani musicisti della Scuola Griffini di Casalpusterlengo (Lo) e dell´Istituto Superiore di Studi Musicali Vittadini di Pavia. Rivolgendosi ai ragazzi che hanno affollato il Teatrino della Villa Reale, l´assessore ha sottolineato come proprio gli studenti siano i veri protagonisti di Exposcuolambiente. "Vogliamo parlare a voi giovani - ha detto l´assessore - con la certezza che riuscirete a coinvolgere anche le vostre famiglie per realizzare insieme una vera rivoluzione verde. Ogni comportamento individuale virtuoso è un elemento importante che, unito ad altri, determina una decisa svolta per il rispetto della natura e dell´ambiente". Raimondi ha ricordato che questa edizione di Exposcuolambiente si svolge con il patrocinio dell´Unesco e si qualifica come la più grande manifestazione della Regione Lombardia per l´educazione ambientale, intesa come investimento per lo sviluppo sostenibile e durevole, così come voluto dalle Nazioni Unite e dall´Unione Europea. Domenica 9 maggio è infatti inserita anche nel programma la Festa dell´Europa, che sarà celebrata con diverse iniziative in ciascuno degli Stati membri. La chiusura della manifestazione, mercoledì 12 maggio, si svolgerà al Teatro Villoresi di Monza dove saranno premiati i migliori lavori realizzati dagli studenti, esposti in questi giorni sotto la tensostruttura allestita alle spalle della Villa Reale, negli spazi antistanti i Giardini. Alla cerimonia di apertura è intervenuto anche l´assessore all´Educazione, Parchi e Villa Reale del Comune di Monza, Pierfranco Maffè. Tra le altre iniziative in programma nei prossimi giorni, il convegno dedicato ad Agricoltura e Ambiente (7 maggio), la Giornata del Volontariato ambientale (8 maggio) e la serie di workshop dedicati alla Rete delle Reti che ogni mattina, dalle 9.30 alle 12.30, offrono l´opportunità di approfondire tematiche ambientali ed esperienze di sostenibilità. Per i gruppi di studenti sono previste anche visite guidate alla Mostra sul Paesaggio dell´Ottocento, la raccolta di cento dipinti provenienti dai musei e dalle istituzioni della Rete Museale dell´Ottocento lombardo, ospitata nel Serrone della Villa Reale. Il programma dettagliato della manifestazione è disponibile sul sito www.Exposcuolambiente.com/    
   
   
PARTICELLE SOTTILI: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA ALL´ITALIA UN ULTIMO AVVERTIMENTO SULL´INQUINAMENTO DELL´ARIA  
 
Bruxelles, 6 maggio 2010 - La Commissione europea procede contro l’Italia per la mancata osservanza delle norme Ue relative ad un pericoloso inquinante atmosferico, il particolato fine o Pm10. Queste particelle, contenute principalmente nelle emissioni dell’industria, del traffico e degli impianti di riscaldamento domestico, possono causare asma, problemi cardiovascolari, tumore ai polmoni e morte prematura. Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato inviato all’Italia per il superamento dei valori limite in numerose zone o agglomerati del Paese. Il commissario Ue per l’ambiente Janez Potočnik ha così commentato: “L’inquinamento atmosferico continua a causare ogni anno più di 350 000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10 000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato. Gli Stati membri devono continuare a prendere sul serio le norme europee di qualità dell’aria e adottare i provvedimenti necessari per ridurre le emissioni.” Procedura di infrazione relativa al Pm10 - L’azione della Commissione fa seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2008, della nuova direttiva 2008/50/Ce relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. La direttiva autorizza gli Stati membri a chiedere, nel rispetto di certe condizioni e per determinate parti del loro territorio, una proroga di durata limitata del termine entro cui adeguarsi alle norme in materia di Pm10 entrate in vigore nel 2005. All’inizio del 2009 sono state inviate le prime lettere di avvertimento agli Stati membri che non avevano ancora notificato richieste di proroga o che non l’avevano fatto per tutte le zone in cui risultavano superati i valori limite di Pm10. In seguito a queste lettere di avvertimento, la maggior parte degli Stati membri interessati ha inviato richieste di proroga. L’italia ha presentato due notifiche riguardanti circa 80 zone situate in 17 regioni e province autonome. La Commissione ha tuttavia respinto gran parte delle richieste in quanto le zone non soddisfacevano tutte le condizioni previste dalla direttiva. Nella maggioranza dei casi l’Italia non era in grado di dimostrare che le misure adottate avrebbero garantito il rispetto dei valori limite entro il termine della proroga. Poiché l’Italia non ha trasmesso nuove notifiche, la Commissione ha deciso di inviare l’ultimo avvertimento scritto. Se l’Italia non adotterà i provvedimenti necessari per conformarsi alla normativa, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’Ue. La Commissione continua ad adottare decisioni in merito alle notifiche di proroga inviate dagli Stati membri. La Commissione potrà eventualmente procedere alle fasi successive della procedura di infrazione nei confronti di altri Stati membri. Valori limite - Come previsto dalla direttiva 1999/30/Ce concernente i valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo, i valori limite per il Pm10 impongono una concentrazione annuale di 40 microgrammi (μg)/m3 e una concentrazione giornaliera di 50 μg/m3, che non può essere superata più di 35 volte per anno civile. Proroghe - Le proroghe interessano solo le zone per le quali è comprovato che, malgrado gli sforzi compiuti nel 2005 per rispettare la normativa Ue, i valori limite sono stati superati a causa di circostanze esterne particolari. Gli Stati membri devono inoltre dimostrare che si conformeranno alle norme entro la nuova scadenza, fissata per giugno 2011, predisponendo un piano per la qualità dell’aria.  
   
   
UNA NUOVA TECNICA LASER AUMENTA LE PROSPETTIVE DI PIOGGIA SU RICHIESTA  
 
Bruxelles, 6 maggio 2010 - Un team di ricercatori provenienti da Francia, Germania e Svizzera ha usato una tecnica laser per provocare la pioggia nell´atmosfera libera. Questa tecnica, i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista Nature Photonics, potrebbe essere usata per studiare la creazione delle goccioline nelle nuvole e potrebbe persino offrire un nuovo modo per aprire la volta celeste. Controllare il tempo è sempre stata una delle ambizioni del genere umano. Per tutta la storia dell´umanità sono stati fatti sforzi enormi per trovare il modo di creare la pioggia. Più recentemente, gli sforzi per incoraggiare la caduta della pioggia (o eliminare la nebbia) si sono concentrati sull´uso di aerei o razzi usati per seminare le nuvole con particelle di sale o ghiaccio secco. Queste particelle funzionano come dei "nuclei di ghiaccio" intorno ai quali si possono formare gocce di pioggia. In questa recente ricerca, condotta dal dott. Jérôme Kasparian dell´Università di Ginevra in Svizzera, uno strumento unico chiamato Téramobile, ha usato impulsi laser molto potenti e ultra-corti per generare "filamenti ionizzati autoguidati". Questi ioni hanno indotto la condensazione prima in una camera nube e poi in una fredda sera d´autunno nei cieli sopra la capitale tedesca, Berlino. In esperimenti di follow up in laboratorio, il team ha esplorato i meccanismi dietro tale processo, compresa la chimica foto-ossidativa e gli effetti elettrostatici. "Si tratta del primo esperimento che dimostra che un laser è in grado di generare la condensazione", ha spiegato il dott. Kasparian. Il suo team è convinto che la tecnica al laser potrà essere usata per modificare le condizioni meteo locali. "La reazione che abbiamo ottenuto costituisce il primo passo nella formazione della pioggia e prevediamo la possibilità di sostituire le tecniche attuali", ha aggiunto. I ricercatori speravano di imitare il ruolo della polvere e del polline come "semi di gocce" nel processo di condensazoine usando ioni generati tramite laser. Prima hanno diretto gli impulsi laser verso nuvole generate in una camera sperimentale. In questo esperimento, gli ioni servivano da "ganci" per l´umidità e si poteva vedere una traccia di condensazione lungo il percorso del laser. Ma le gocce erano troppo piccole per costituire un vero acquazzone; era più simile a una leggera nebbia. Quindi, il team ha lanciato gli impulsi laser di Téramobile direttamente in aria in un freddo pomeriggio durante il quale era stato registrato un tasso di umidità di circa il 90%. Hanno poi fatto delle misurazioni Lidar (light detection and ranging) per monitorare il contenuto di aerosol nell´atmosfera e hanno osservato i cambiamenti delle condizioni atmosferiche: la visibilità è diminuita, il tasso di umidità è salito fino al 93% e la concentrazione di aerosol di acqua è aumentata. "Abbiamo dimostrato sperimentalmente che filamenti autoguidati generati da impulsi laser ultra-corti possono favorire la condensazione dell´acqua, anche in un´atmosfera libera sotto-saturata", conclude lo studio. "Il fenomeno fornisce un nuovo strumento interessante per la caratterizazone da lontano dell´atmosfera umida e della formazione delle nuvole. Potrebbe inoltre fornire il potenziale per influenzare o provocare le precipitazioni usando laser sempre in funzione invece di razzi". Il prossimo passo per il team consiste nel raffinare la loro tecnica e produrre più pioggia. Per maggiori informazioni, visitare: Université de Genève: http://www.Unige.ch/index.html/  Nature Photonics: http://www.Nature.com/nphoton/index.html    
   
   
TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA FLORA: TRE GUIDE INTERATTIVE DALLA PROVINCIA DI ROMA  
 
Roma, 6 maggio 2010 - Il Servizio Sistema Informativo Geografico della Provincia di Roma ha realizzato tre guide interattive con chiavi analitiche per il riconoscimento della flora delle aree protette della Provincia di Roma “Riserva Naturale di Monte Catillo”, “Monumento Naturale Palude di Torre Flavia”, “Riserva Naturale del Monte Soratte”. Si tratta di un nuovo servizio on line attuato in collaborazione con il Museo naturalistico del Fiore - Sistema museale naturalistico Resina e l’Università degli Studi di Trieste. Il servizio rappresenta un utile ausilio per tecnici e operatori impegnati a vario titolo nella gestione e conservazione della natura nonchè per gli insegnanti e educatori che vogliano programmare attività di educazione ambientale nelle aree protette. Le guide sono disponibili gratuitamente on-line. Per la consultazione collegarsi al sito http://websit.Provincia.roma.it/  e dal menù “Contatti e link utili” aprire “Flora - Guide al riconoscimento“. Per chiarimenti e informazioni: Anna Guidi - Provincia di Roma, Dipartimento Vi , Servizio Sistema informativo Geografico, via Pianciani 22, Roma - a.Guidi@provincia.roma.it  - tel 06-67666498  
   
   
APPROVATO IN VENETO IL PROGRAMMA 2010 DI INTERVENTI SISTEMAZIONE IDRAULICO FORESTALE  
 
Venezia, 6 maggio 2010 - Approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche dell’Ambiente, Maurizio Conte, il programma di interventi di sistemazione idraulico-forestale per l’anno 2010, che prevede un importo complessivo di 16.800.000,00 €. Si tratta di 93 interventi specialistici di ordinaria manutenzione, ma comunque necessarie per l’equilibrio idrogeologico del territorio, in particolare di quello montano. Il finanziamento consentirà anche di impiegare 647 operai, di cui 400 assunti a tempo determinato e 247 a tempo indeterminato, che rappresentano la componente maggiormente qualificata e specializzata nell’esecuzione dei lavori, la cui operatività risulta necessaria per tutto il periodo dell’anno, in particolare per far fronte alle esigenze di natura manutentoria ed organizzativa. Gli interventi, individuati d’intesa con le Comunità Montane, saranno realizzati a cura della Direzione Foreste e dei 5 Servizi Forestali Regionali e consentiranno il controllo e la soluzione di specifici problemi, per lo più relativi alla ricostruzione e miglioramento di boschi degradati, alla manutenzione della viabilità di accesso esistente, alla sistemazione idraulico forestali estensive e alla regimazione idraulica. “Il provvedimento approvato dalla Giunta – sottolinea l’Assessore Conte – risponde alla politica di programmazione e di pianificazione forestale che la Regione ha da tempo avviato per la difesa idrogeologica, la conservazione del suolo e dell’ambiente naturale, con l’obiettivo di un armonico sviluppo socio economico del territorio, che in questi ultimi anni si è degradato a causa di un progressivo abbandono delle attività agricole in montagna e in collina. Ecco quindi la necessità di un suo recupero – conclude Conte - valorizzando, anche sotto il profilo culturale, le molteplici funzioni svolte dal bosco e gli aspetti sociali ed economici legati alle attività agro-forestali, rivalutandone anche il significato produttivo”. Per quanto riguarda i finanziamenti, essi sono così suddivisi: Servizio Forestale Regionale di Belluno € 3.170.000,00; S.f.r. Di Vicenza € 2.795.000,00; S.f.r. Di Treviso e Venezia € 2.540.000,00; S.f.r. Di Verona € 2.115.000,00; S.f.r. Di Padova e Rovigo € 2.010.000,00; Veneto Agricoltura € 200.000.  
   
   
MANTOVA: ATO E CONSUMATORI; PATTO PER L´ACQUA  
 
Mantova, 6 maggio 2010 - Sottoscritto e presentato il 28 aprile il Protocollo di Intenti tra l´Autorità d´Ambito Territoriale (Ato) e le associazioni dei consumatori Federconsumatori Mantova, Adoc Mantova, Adiconsum, Cittadinanza attiva - Assemblea territoriale di Mantova e provincia per l´applicazione della Carta dei servizi del Settore idrico e l´istituzione di un tavolo permanente di consultazione. Con l´assessore provinciale alle attività produttive nonché presidente dell´Autorità dell´Ambito Territoriale Ezio Zani sono intervenuti Francesco Artioli Presidente Associazione Adoc provinciale; Mario Cellammare Presidente Adiconsum, Giuseppe Faugiana, Presidente Federconsumatori di Mantova e Cinzia De Simone Direttore Consorzio A.ato di Mantova. Ecco il testo del protocollo: Protocollo D´intenti Tra: Autorita´ Dell´ambito Territoriale Ottimale Della Provincia Di Mantova e le seguenti Associazioni di Categoria dei consumatori: Federconsumatori Mantova, Adoc Mantova, Adiconsum, Cittadinanza Attiva - Assemblea Territoriale Di Mantova E Provincia- - Viste le competenze che la normativa statale e regionale in materia hanno assegnato al Consorzio Autorità Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Mantova (d´ora in avanti denominato A.ato); - Considerato che le Associazioni dei consumatori, anche ai sensi della Legge 281/98, hanno come finalità la difesa dei legittimi interessi dei cittadini, consumatori ed utenti, nei confronti dei soggetti che offrono in vendita beni e servizi, degli erogatori di pubblici servizi e della pubblica amministrazione; - Richiamate il complesso di norme Europee, Statali e Regionali relative alla Tutela dei consumatori nonché la Carta dei Diritti Fondamentali dell´Unione Europea; richiamati altresì l´art. 38 della stessa che sancisce un elevato livello di protezione del consumatore e l´art. 41 che garantisce il diritto ad una buona amministrazione; Convengono - - di dare corso, nel rispetto delle reciproche competenze, ad un rapporto sistematico di collaborazione e consultazione finalizzato a garantire una fattiva tutela dell´utenza nell´ambito di competenza dell´A.ato di Mantova; - di dare effettiva applicazione alla Carta dei Servizi del settore idrico, già approvata dalla Conferenza dei Sindaci in data 21-12-2006, adeguando la stessa allo schema tipo Regionale e alle esigenze locali in modo che possa rappresentare il punto di riferimento per entrambe le parti; Concordano - - di istituire un tavolo permanente di consultazione coordinato dal Presidente dell´Autorità dell´Ambito, o un suo delegato, cui saranno sottoposte, di volta in volta, le tematiche di interesse generale sui compiti di regolazione del Servizio Idrico Integrato di competenza dell´A.ato; - di istituire, ai fini di dare piena attuazione agli articoli della Carta dei Servizi, uno spazio di tutela degli utenti gestito dall´A.ato, fruibile nella giornata di _________, dalle ore_____alle ore_____ in collaborazione con le associazioni dei consumatori firmatarie del presente protocollo, tra loro coordinate; tale spazio avrà come referente un coordinatore responsabile nei confronti dell´A.ato e l´A.ato metterà a disposizione un proprio dipendente con funzioni di segreteria, assistenza e supporto; all´ufficio di tutela potranno rivolgersi tutti indistintamente gli utenti del Servizio Idrico Integrato; - di definire, sentite le società di gestione e di erogazione del servizio idrico integrato, le linee guida della procedura volontaria di conciliazione, tenendo conto delle raccomandazioni della Comunità Europea n. 1998/257/Ce e n. 2001/310/Ce. - di stilare un programma di informazione agli utenti finalizzato a diffondere informazioni sull´A.ato, sulla Carta dei Servizi nonché sulle altre materie che di volta in volta verranno individuate; - che le spese per la gestione del presente protocollo sono a carico dell´A.ato di Mantova.  
   
   
MALTEMPO IN LOMBARDIA: FIUMI E LAGHI SOTTO CONTROLLO  
 
 Milano, 6 maggio 2010 . "Attraverso le strutture della Regione, l´Aipo e l´Autorità di Bacino, stiamo monitorando attentamente la portata dei fiumi e dei laghi lombardi". E´ quanto dichiara l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti. "A tutt´oggi - spiega Belotti - in base ai dati raccolti e alle valutazioni condotte su modelli matematici e su dati di esperienza da parte dell´Agenzia Interregionale per il Fiume Po e delle strutture regionali della Direzione Generale Territorio e Urbanistica, i riscontri oggettivi che si sono avuti sul reticolo idrografico lombardo portano ad ipotesi di altezze idrometriche e di portate nelle prossime ore più ridotte e quindi, in prospettiva, meno preoccupanti. Tutte le nostre strutture restano comunque in stato d´allerta". In particolare la situazione ad oggi, alle ore 16, può essere così riassunta. Fiume Ticino: condizioni di attenzione in alcuni tratti in Comune di Abbiategrasso (Mi), per un´erosione, già attiva dell´alveo di magra, in località Ca´ dei Biss che potrebbe causare rischi per un´abitazione situata in alveo, non difendibile in situazione di piena. - Fiume Serio: situazione di guardia in vari tratti del fiume, senza particolari criticità attualmente riscontrabili. - Fiume Olona: stante le caratteristiche dell´asta fluviale ed all´antropizzazione del bacino idrografico, il tratto tra i Comuni di Legnano (Mi) e Pero (Mi), sempre in sofferenza a seguito di piogge intense, è oggetto di un monitoraggio continuo da parte dell´Ufficio di Milano. Al momento non paiono necessari interventi straordinari, volti a salvaguardare centri abitati e abitazioni isolate. L´evoluzione del fenomeno meteorologico in corso pare non procurare particolari allarmi sull´andamento dei livelli e delle portate del fiume. - Fiume Oglio: il livello del Lago di Iseo è prossimo alla quota di massima regolazione stagionale, e quindi il Consorzio del Fiume Oglio, ente di gestione di regolazione dei livelli del Sebino, ha disposto l´apertura delle paratoie di regolazione di Sarnico (Bg) fino alla portata di 240 mc/sec. Si prevede nelle prossime ore un incremento dei livelli del fiume Oglio nel suo medio corso nelle Province di Cremona e Mantova. Al momento non sono ipotizzabili situazioni di particolare criticità. - Fiume Mincio: la regolazione delle portate del fiume, strettamente connessa con la gestione dei livelli del Lago di Garda, in capo ad Aipo, ha portato, nella giornata odierna, alla erogazione di 120 mc/sec complessivi dalla traversa di Monzambano (Mn). Il lago è attualmente a quota 134 cm sullo zero idrometrico. La quota di massima regolazione stagionale è pari a 135 cm, ma con l´attuale portata erogata, si conta di non superare tale livello, nonostante le previsioni meteorologiche avverse per le prossime ore. Si fa presente la sostanziale assenza di problematiche idrauliche rilevanti se il livello del lago rimane al di sotto di 160 cm sullo zero idrometrico e che la portata in uscita, comunque, potrebbe essere incrementata fino a 150/160 mc/sec. Nella situazione attuale sono stati interclusi i laghi di Mantova e quindi il Mincio transita nel Diversivo (by-pass di sicurezza). - Fiume Po: le previsioni derivate dal modello matematico realizzato da Aipo in collaborazione con l´Autorità di Bacino, basata sui dati meteorologici ipotizzati fino al 4/5/2010, fornivano portate all´idrometro di Piacenza attorno ai 6000/7000 mc/sec e quindi riferibili a situazioni di "morbida" primaverili. L´evoluzione più recente del fenomeno perturbativo forniscono dati del "colmo", previsto nella giornata di domani a Piacenza, e una portata del Po che dovrebbe attestarsi attorno ai 4500-5000 mc/sec. Le portate di cui sopra, pur non destando particolari preoccupazioni in ordine alla gestione del rischio idraulico, hanno indotto alla chiusura del ponte di barche provvisorio di Piacenza della Ss 9 (Via Emilia) tra Piacenza e San Rocco al Porto (Lo). Il ponte di barche è regolato da un protocollo di gestione, che prevede una sua chiusura giornaliera dalle ore 23 alle 9 del mattino successivo, nonché una chiusura al di sopra di tiranti d´acqua corrispondenti a portate superiori ai 3500 mc/sec. Si può ipotizzare una sua riapertura non prima di sabato 7 maggio 2010. L´estesa circolazione depressionaria che sta interessando la Regione manterrà condizioni perturbate almeno fino alle prime ore di giovedì 6 maggio con precipitazioni da moderate a forti e diffuse. Lo comunica il report della Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia, la cui attività è coordinata dall´assessore Romano La Russa. Nella giornata odierna i fenomeni hanno assunto anche carattere temporalesco, specie su Appennino, pianura e Prealpi orientali. Sono previsti inoltre rinforzi di vento sull´intero territorio regionale. Le precipitazioni, di carattere temporalesco, registrate nelle ultime 24 ore, hanno insistito soprattutto su Cremonese (fino a 110 millimetri), Bresciano e Bergamasco (fino a 80 millimetri) e sull´Appennino (fino a 60 millimetri). Criticità Sul Territorio - - Caduta massi ad Ardesio (Bergamo): nella notte in località Botto alto-Bril nel territorio del Comune di Ardesio, si è verificato un distacco di massi rocciosi dalle pendici del versante soprastante la località Bril. Sono stati effettuati una serie di sopralluoghi anche con i tecnici dello Ster, che hanno evidenziato la pericolosità della situazione creatasi, sia per la presenza di blocchi instabili di notevoli dimensioni fermatisi lungo il pendio, sia per la precaria situazione in cui si trova la nicchia di stacco, da cui si possono generare nuovi crolli che potrebbero arrivare a interessare un tratto della sottostante strada comunale (via Leonardo da Vinci), superando la zona della cava "della Madonna" già interessata dalla caduta di alcuni dei massi staccatisi dalle pendici soprastanti. E´ già stata emanata l´ ordinanza di chiusura al traffico del tratto di via Leonardo da Vinci in attesa di poter definire con maggior dettaglio l´entità dei rischi geologici e le misure necessarie alla mitigazione del rischio. - Esondazioni del fiume Lambro e del torrente Lura: nel pomeriggio di ieri sono state segnalate locali esondazioni del Lambro nel Comune di Milano (area del Parco Lambro) e del Lura (nella zona industriale di Lainate, in provincia di Milano), ed erosioni spondali sul fiume Ticino. - Frana a Valgreghentino (Lc): Nel pomeriggio di ieri una frana ha interessato la strada comunale. Sono rimaste temporaneamente isolate cinque famiglie. Nella serata di ieri la strada è stata riaperta parzialmente. Previsto pronto intervento nella giornata di oggi. - Allagamenti in Provincia di Cremona e Brescia: in seguito alle forti piogge a carattere temporalesco sulla Bassa Cremonese si sono verificati allagamenti diffusi di strade ed abitazioni, specie nei Comuni di Pessina Cremonese, Voltido, Recorfano, Ostiano e Cà d´Andrea e nei Comuni limitrofi. In alcuni punti il livello dell´acqua, non più in grado di defluire nel reticolo idrico minore, ha raggiunto e superato il metro di altezza. Ciò ha richiesto l´intervento dell´esercito, delle Forze dell´Ordine, della Polizia Provinciale, dei Vvff, e dei volontari di Protezione Civile; sono stati posizionati sacchetti di sabbia a Pessina nella frazione Stilo di Mariani per protezione dell´argine e nella frazione Boschetto anche a protezione delle abitazioni. Si attende il normale deflusso delle acque nella rete di scolo. - Chiusura ponte di barche a Piacenza sul fiume Po: a causa dei livelli raggiunti dal fiume Po nella giornata odierna e per le prossime 48 ore rimarrà chiuso il ponte di barche a Piacenza. - Interruzione linea ferroviaria Voghera-piacenza: sull´Oltrepò pavese, si è verificata l´esondazione del torrente Scuropasso tra i Comuni di Broni e Santa Giuletta (Pv), determinando l´interruzione della linea ferroviaria Voghera-piacenza in entrambe le direzioni.  
   
   
VARESE, SPORT: ABBRACCIAMO IL LAGO  
 
Varese, 6 maggio 2010 - «Quella dell’abbraccio del lago è un’idea fantastica – ha dichiarato il campione di Cassano Magnago – Abbiamo la fortuna di avere un territorio stupendo e una pista ciclabile bella e suggestiva come poche ce ne sono al mondo. Per chi ama pedalare nella natura, un tracciato come quello di Varese è il massimo ed è anche propedeutico per i più piccoli che si avvicinano alla bicicletta, perché si tratta di un percorso in massima sicurezza e che aiuta a vincere le paure dei genitori, che a volte si preoccupano quando devono far pedalare i figli in mezzo al traffico. Anche a me e capitato di pedalare lungo la ciclabile con i miei figli e devo ammettere che è stato un vero divertimento per tutti». Basso poi continua: «Si tratta di un percorso alla portata di tutti, perché è frequentato da chi ama la natura, da chi vuole fare una passeggiata rilassante o vuole tenersi un po’ in forma, ma soprattutto dalle famiglie che possono portare i figli col seggiolino o con le loro bici senza l’assillo del traffico». Infine il campione rinnova l’appuntamento per la giornata dell’abbraccio: «Sarà una due giorni di grande festa per tutto il nostro territorio. Mi piace l’idea che sta dietro all’iniziativa e anche la modalità con cui la Provincia di Varese si è fatta promotrice dell’evento, coinvolgendo i Comuni, le associazioni sportive e di volontariato, le scuole e le famiglie. Il 6 giugno non posso mancare. Anch’io ci sarò per tentare di fissare un record davvero suggestivo».  
   
   
TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE ITALIA E SPAGNA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA  
 
 Bruxelles, 6 maggio 2010 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia e la Spagna alla Corte di giustizia dell’Unione europea in merito a due vecchi casi di violazione della normativa Ue sul trattamento delle acque reflue urbane. Nonostante i due avvertimenti già inviati, sono molte le città e i centri urbani non ancora dotati di un impianto di trattamento delle acque reflue conforme alle regole Ue. Il commissario europeo per l’ambiente Janez Potočnik ha commentato: “Le acque reflue urbane non trattate costituiscono sia un pericolo per la sanità pubblica sia la principale causa di inquinamento delle acque costiere e interne. Non è accettabile che, più di otto anni dopo il termine stabilito, l’Italia e la Spagna non si siano ancora conformate a questa importante normativa. La Commissione non ha altra scelta se non portare i due casi innanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea”. Azione legale nei confronti di Italia e Spagna - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia e la Spagna alla Corte di giustizia dell’Ue per violazione della direttiva del 1991 sul trattamento delle acque reflue urbane: in base alla direttiva 91/271/Cee i due Paesi avrebbero dovuto infatti predisporre entro il 31 dicembre 2000 sistemi adeguati per il convogliamento e il trattamento delle acque nei centri urbani con oltre 15 000 abitanti. Poiché dalle informazioni disponibili risultava che un numero elevato di città e centri urbani non era in regola con la normativa, nel 2004 l’Italia e la Spagna hanno ricevuto una prima lettera di diffida. Una seconda e ultima lettera è stata spedita alla Spagna nel dicembre 2008 e all’Italia nel febbraio 2009. Da una successiva valutazione è risultato che circa 178 città e centri urbani italiani (tra cui Reggio Calabria, Lamezia Terme, Caserta, Capri, Ischia, Messina, Palermo, San Remo, Albenga e Vicenza) e più o meno 38 centri urbani spagnoli (fra cui A Coruña, Santiago, Gijon e Benicarlo) non si erano ancora conformati alla direttiva. Preoccupata da questa grave e continuata violazione della normativa, la Commissione ha pertanto deciso di deferire l’Italia e la Spagna alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Rischi legati alle acque reflue urbane non trattate - Le acque reflue non trattate possono essere contaminate da batteri e virus dannosi e rappresentano pertanto un rischio per la sanità pubblica. Inoltre, esse contengono nutrienti come l’azoto e il fosforo che possono danneggiare le acque dolci e l’ambiente marino favorendo la crescita eccessiva di alghe che soffocano le altre forme di vita (eutrofizzazione).  
   
   
MOLFETTA, COMINCIA L’OPERAZIONE DECORO: I COMMERCIANTI DOVRANNO “ADOTTARE” UN PEZZO DI STRADA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHIEDE UNO SFORZO IN PIÙ A CITTADINI E COMMERCIANTI AL FINE DI MIGLIORARE GLI STANDARD DI PULIZIA E L’IMMAGINE DELLA CITTÀ  
 
Molfetta, 6 maggio 2010 - Giro di vite contro l’abbandono dei rifiuti negli spazi pubblici. Il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, ha firmato l’ordinanza che segna il primo step dell’ “operazione decoro”. Il provvedimento contiene una serie di norme per prevenire l’abbandono dei rifiuti negli spazi pubblici e migliorare gli standard di decoro di strade e piazze cittadine. In sostanza, le nuove disposizioni obbligano gli esercenti del settore alimentare (ambulanti e a posto fisso) ad “adottare” un pezzo di strada per assicurarne la costante pulizia: i commercianti titolari di bar, gelaterie, panifici, pizzerie, ristoranti, fast-food, gelaterie, cornetterie e yogurterie e altri laboratori artigianali adibiti alla vendita e somministrazione di alimenti e bevande dovranno adoperarsi direttamente, con ogni misura idonea, a prevenire il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti da parte dei propri clienti. L’ordinanza comunale impone agli esercenti l’obbligo di dotarsi obbligatoriamente di almeno quattro contenitori gettacarta, due per l’interno del negozio e altri due per l’esterno. Qualora l’attività venga esercitata esclusivamente in luogo esterno, l’esercente ha l’obbligo di disporre almeno quattro contenitori nell’area adibita alla consumazione di alimenti e bevande mentre per i venditori ambulanti di prodotti alimentari l’obbligo è di disporre di almeno due contenitori per ogni postazione. Il provvedimento pone a tutti gli esercenti l’obbligo di provvedere allo svuotamento costante dei propri contenitori gettacarte durante l’intero periodo di apertura dell’attività al fine di evitare che i rifiuti trabocchino sulla strada. Prima della chiusura del proprio negozio, inoltre, i commercianti dovranno provvedere a trasferire all’interno gli stessi contenitori e a rimuovere tutti i rifiuti (carta, tovaglioli, lattine, bottiglie in vetro e altro) che gli avventori dovessero lasciare a terra. Quest’ultimo punto è uno degli elementi più innovativi di quest’ordinanza che dà inizio a una nuova cultura dello spazio pubblico. Se da una parte per tutti i cittadini viene ribadito (e inasprito) il divieto di depositare in modo incontrollato rifiuti sul suolo pubblico (nonché nel terreno o nelle acque superficiali e sotterranee), dall’altra ai commercianti si richiede invece di “adottare” un pezzo di strada contribuendo attivamente all’igiene pubblica, al decoro dell’ambiente e alla tutela dell’immagine della città. La pulizia dello spazio pubblico dovrà avvenire non solo nell’area di immediata pertinenza dello stesso negozio (eventualmente data in concessione) ma anche oltre, per un raggio di 20 metri al di là dall’area esterna adibita alla consumazione dei prodotti. Per le eventuali violazioni, l’ordinanza prevede l’applicazione di sanzioni amministrative fino a 500 euro. «Questo provvedimento è solo il primo tassello di una più ampia operazione a favore del decoro pubblico» commenta Pasquale Mancini, presidente dell’Azienda Servizi Municipalizzati (Asm), il quale insieme all’assessore al Commercio Anna Maria Brattoli e al Comando della Polizia Municipale ha lavorato a lungo per il varo di questo provvedimento. «È solo la prima ordinanza di settore tesa a garantire maggior rispetto per l’ambiente come nuova “way of life”. Il provvedimento porterà benefici non solo sul piano della salute pubblica e del rispetto dell’ambiente, ma anche in termini economici nella misura in cui una maggiore pulizia degli spazi pubblici consentirà di ridurre tempi e costi per lo spazzamento stradale.»  
   
   
PIANO DEI RIFIUTI, DELLA PROVINCIA DI FIRENZE, IN ARRIVO ACCORDI PER IL TURISMO. NOVITÀ E CONFERME NEL CONFRONTO A PALAZZO MEDICI  
 
Firenze, 6 maggio 2010 - Avanti sul Piano provinciale per i rifiuti, con il rispetto dei tempi e delle tappe di realizzazione del termovalorizzatore, definizione del Trasporto pubblico locale con un profilo distaccato senza svolgere e senza accettare invasioni di campo, sì alla creazione del Museo storico della Resistenza in accordo gli altri enti locali. Intanto, avvisa il Presidente Andrea Barducci, il 12 maggio la Provincia di Firenze firmerà insieme alle Province di Prato e Pistoia un protocollo sulla gestione del turismo a livello metropolitano, mentre, avvisa l’assessore Giacomo Billi è in arrivo anche un accordo con la Provincia di Siena per la valorizzazione del Chianti e sono in studio proposte con Arezzo e Bologna. Novità e conferme sono state illustrate dal Presidente Andrea Barducci, durante il confronto in Consiglio provinciale sul bilancio consuntivo dell’Amministrazione (che è di 281 milioni di euro di spesa, di cui 88 milioni per investimenti), dell’Agenzia per la promozione turistica (1 milione e 700 mila euro circa) e del Parco di Pratolino (circa 800 mila euro). “Un esercizio – ha osservato Barducci – di passaggio tra due diverse amministrazioni, improntato alla sobrietà nell’utilizzo delle risorse pubbliche, innanzitutto per una scelta di fondo che caratterizzerà il nostro mandato ma anche per gli effetti della situazione complessiva del Paese e del Patto di stabilità”. L’assessore al Bilancio Tiziano Lepri ha evidenziato come nel 2009 siano venute a regime tutte le conseguenze delle scelte fiscali operate nel 2008 (ad esempio avere portato al mimino tutte le imposte provinciali), collocate in un contesto economico-finanziario generale negativo e tale da avere prodotto sul bilancio e sulla gestione della Provincia alcune difficoltà. Senza inficiare, tuttavia, gli equilibri e la saldezza dei conti. Il bilancio, anzi, si chiude con un avanzo, prodotto dalla revisione e dal riaccertamento dei residui sia attivi che passivi. “I servizi e l’attività dell’ente sono proseguiti, mantenuti, osservati e non ci sono elementi di instabilità nella gestione dei conti”, ha spiegato Lepri. Bisogna tenere conto che la crisi del mercato delle auto ha di riflesso penalizzato le entrate in capo alla Provincia per l’imposta di trascrizione dei veicoli (meno 10 milioni di entrate tributarie nel 2009 rispetto al 2008 e meno 16 milioni rispetto al 2007). Sulle imposte la legge blocca ancora per due anni la possibilità di intervenire per una rimodulazione. La discussione in Consiglio provinciale – che ha poi approvato l’esercizio consuntivo con l’approvazione di Pd, Sinistra ecologia e libertà e Italia dei valori (contrari Pdl, Lega nord e Rifondazione comunista) – ha dato modo a Barducci di illustrare alcune linee prioritarie che vanno nella direzione del progetto della Città metropolitana Firenze-prato-pistoia, rallentato dalla recenti elezioni regionali e ora di nuovo in corsa. “Noi vogliamo che fra Comuni, Province e Regione – ha osservato il Presidente - vi sia una quadro certo e limpido di assegnazione di competenze, che non siano sovrapponibili. Per questo vanno riorganizzati gli Ato e bisogna pensare a un superamento dei Consorzi di bonifica”. Sottoscritto intanto un protocollo con la Provincia di Prato, quella di Pistoia e alcuni Comuni, tra cui quello di Campi Bisenzio, per la valorizzazione del patrimonio archeologico. Disponibilità a un condivisione sul governo dell’interporto di Gonfienti. Sul piano più generale del ruolo delle autonomie locali, Barducci ha annunciato che sono convocati per il 21 maggio a Perugia gli stati generali del Centro Italia, ai quali la Provincia di Firenze partecipa anche come prima Provincia d’Italia entrata nella rete delle città strategiche. “Non possiamo leggere il progetto della Città metropolitana nei numeri del consuntivo – ha commentato Massimo Lensi del Pdl – Siamo ancora a zero. Il confronto con il Comune di Firenze evidenza che le linee guida del suo piano strutturale vanno a bloccare qualsiasi intervento della Provincia per lo sviluppo. Sul Trasporto pubblico locale, attendiamo gli esiti concreti del protocollo d’intesa per l’esercizio delle associate per i Comuni”. “Molti aspetti del consuntivo – ha detto Guido Sensi, del Pdl – denotano un cambio di indirizzo nelle politiche di rappresentanza della Provincia. C’è un cambio di marcia, anche se Barducci era nella Giunta precedente. Risparmi nella cultura, ma non sappiamo ancora a cosa siano finalizzati. Ci vorrebbe un colpo d’ala”. Sensi è critico verso l’assessore alla Cultura Carla Fracci. “Constato un rallentamento sulla Città metropolitana e non credo dipenda dal consuntivo”. Riccardo Lazzerini, di Sinistra ecologia e libertà, ha ripercorso alcuni punti illustrati da Barducci, Lepri e Billi e ha posto come priorità da ricordare nell’azione amministrativa “il no al nucleare e alla mercificazione dell’acqua. Bene l’impegno in ordine alla promozione del lavoro e anche del rilancio di alcuni settori di qualità, come ad esempio quello del Cotto”. “La solidità del nostro bilancio è reale”, ha osservato nel dibattito in aula, la consigliera del Pd Sara Biagiotti, che annunciato anche un ordine del giorno di accompagnamento alla votazione sul consuntivo per sottolineare le linee politiche adottate da una parte e il disagio da esprimere al Governo nazionale per un ripensamento dei parametri per la spesa corrente e per gli investimenti. Per il consigliere del Pdl Piergiuseppe Massai bisogna tenere conto che grazie al Patto di stabilità “non abbiamo come Paese i problemi che investono ad esempio la Spagna”. In passato è stata “alta e ingiustificata la pressione fiscale della Provincia e andrebbe fatta qualche autocritica in ordine a mancati investimenti in infrastrutture e servizi”. Le nuove scelte dell’Amministrazione provinciale prevedono per Federico Tondi (Udc) la grande scommessa della città metropolitana da una parte e dell’altra chiarezza in ordine alle partecipate, “mantenendo quelle strategiche e chiudendo quelle che non funzionano Buona parte delle minori tasse annunciate nel corso della precedente amministrazione, la creazione di società ad hoc come Florence Multimedia, il Genio Fiorentino, la Galleria dell Carrozze “hanno avuto un obiettivo politico, più che amministrativo”. “Condividiamo l’atteggiamento scelto da Barducci su questioni di grande respiro, come nella vicenda del Maggio Musicale e della difesa della Costituzione e della Resistenza – ha detto il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò - E’ giusto che gli Enti locali dicano che non ci stanno rispetto alla crisi in atto: ci sono scelte che hanno nome e cognome e che hanno impoverito. Ci aspettiamo adeguate politiche del lavoro da parte della Provincia e un allargamento delle politiche di welfare”. Marco Cordone, della Lega nord, rimarcando il ruolo di “un’opposizione leale”, ha però sottolineato positivamente il passaggio “sull’abolizione dei consorzi di bonifica, cha aiuta a semplificare i costi della politica”. Riccardo Clementini, per l’Italia dei valori ha espresso la convinzione positiva “per l’operato del Presidene e della Giunta”. Quello della Provincia “è un bilancio del non più e del non ancora”, per il capogruppo del Pdl Samuele Baldini. “Siamo in presenza di un ente – ha spiegato – non all’altezza dei bisogni e delle esigenze dei fiorentini. C’è un quadro disarticolato di interventi, nonostante alcuni sforzi dell’Amministrazione. Il federalismo, certo in un contesto di solidarietà nazionale, porterà èiù responsabilità”. Il capogruppo del Pd Stefano Fusi sottolinea da una parte lo spirito che anima la Giunta Barducci con messaggi positivi e valoriali; dall’altra “siamo in presenza di un bilancio sano e solido che denota una buona e corretta amministrazione, nonostante le criticità dovute alla riduzione delle entrate tributarie e ai limiti del Patto di stabilità”. Circa i consorzi di bonifica, replicando indirettamente a Cordone, “non facciamo demagogia: altro è il superamento altra è l’abolizione: mi auguro che il Governo nazionale faccia quello la Provincia di Firenze ha fatto per la difesa del suolo, investendo risorse, competenze e innovando”.