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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Maggio 2010
UE: BENESSERE DEGLI ANIMALI: INTENSIFICARE CONTROLLI E SANZIONI  
 
Secondo il Parlamento europeo, il piano d´azione 2006-2010 dell´Ue per il benessere degli animali è stato attuato in maniera soddisfacente. Tuttavia, sono necessari maggiori controlli e sanzioni più efficaci per assicurare il pieno rispetto delle norme esistenti. Queste sono alcune delle conclusioni di una risoluzione sul piano d´azione sul benessere degli animali approvata mercoledì. Un elevato benessere degli animali, garantito dall´allevamento fino alla macellazione, migliorerà la sicurezza e la qualità dei prodotti, a beneficio dei consumatori europei: questo è il messaggio principale espresso dall´Aula, approvando la risoluzione di Marit Paulsen (Alde, Se). Il testo valuta il piano d´azione della Commissione per il periodo 2006-2010, e suggerisce miglioramenti e invita l´Esecutivo a presentare una proposta legislativa sul benessere degli animali allo scopo di stabilire "una nozione condivisa del concetto stesso di benessere animale, e di stabilire i costi associati e i principi fondamentali da applicare". I deputati sottolineano però che ciò dovrebbe avvenire solo dopo che le norme esistenti saranno state correttamente applicate. Le merci importate devono essere conformi alle norme europee - Mentre l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona stabilisce che i requisiti di benessere animale devono essere introdotti in tutte le politiche comunitarie rilevanti, il Parlamento propone di istituire un "livello base comune di benessere degli animali" che coinvolga tutta l´Unione, al fine di garantire un´equa concorrenza all´interno del mercato unico. I deputati sostengono anche che il bilancio dell´Ue dovrebbe fornire risorse sufficienti per consentire alla Commissione di monitorare e sorvegliare i progressi realizzati nell´attuazione della normativa. In particolare, pensano alle norme sul divieto delle batterie di gabbie per le galline, le regole sui suini e quelle riguardanti il trasporto di oche e anatre. Le nuove regole dovranno sì essere applicate all´interno dell´Ue, ma devono valere anche per i prodotti importati dall´esterno, che dovranno essere conformi, secondo i deputati, ai requisiti sul benessere degli animali. Antibiotici: i progressi compiuti - La diminuzione dell´uso di antibiotici promotori della crescita, dopo l´applicazione del loro divieto su scala comunitaria nel 2006 con conseguente limitazione dei danni per la salute umana, è stata accolta favorevolmente dal Parlamento. Tuttavia, per continuare a proteggere il benessere dei cittadini, i deputati chiedono alla Commissione di indagare sull´uso dei prodotti utilizzati per prevenire le malattie degli animali, e di studiare la questione della crescente resistenza agli antibiotici negli animali. Una rete europea per il benessere degli animali - Il Parlamento ha proposto anche l´istituzione di una rete europea per il benessere degli animali, come previsto in una comunicazione della Commissione dell´ottobre 2009. Questa dovrebbe utilizzare le strutture già esistenti all´interno della Commissione o negli Stati membri, i quali hanno il compito di coordinare e fornire assistenza, compresa la formazione per gli attori della catena alimentare, facilitando cosi la sperimentazione di nuove tecniche.  
   
   
ROMA: PROTOCOLLO D´INTESA PER INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI EXTRACOMUNITARI PROVENIENTI DA ROSARNO  
 
L’assessore all´Agricoltura della Provincia di Roma Aurelio Lo Fazio ha siglato un protocollo d’intesa con l´associazione onlus "Progetto Diritti” e le associazioni professionali agricole del comune di Roma e della Regione: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagri, Confcooperative e Legacoop agroalimentare, per l’inserimento di 38 lavoratori africani provenienti dalle campagne di Rosarno. La firma dell’accordo è avvenuta, martedì 27 aprile, presso l’Enoteca Provincia Romana, in Largo del Foro Traiano 84. Grazie a questa intesa gli extracomunitari passeranno dalla condizione di braccianti illegali e sfruttati, a lavoratori legali e stagionali nelle campagne della provincia di Roma. Guinea, Togo, Ghana, Costa d´Avorio e Mali sono alcuni dei paesi di provenienza dei lavoratori, i cui curriculum saranno inseriti in una banca dati alla quale attingeranno le associazioni agricole coordinate dalla onlus "Progetto diritti" in base alle esigenze di manodopera. Nel commentare la sigla del protocollo, l’assessore Lo Fazio ha affermato: "Con questo accordo abbiamo unito solidarietà e sussidiarietà, mettendo in rete le associazioni”. “In questi giorni – ha aggiunto Lo Fazio – si è visto che i fatti accaduti a Rosarno non dipendevano soltanto dal razzismo, ma c´erano degli interessi consistenti che ledono principi e diritti anche degli italiani".  
   
   
ERRORE TECNICO PER AUTHORITY ALIMENTARE  
 
“Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare: la motivazione evidenziata dal Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe e rilevata nella lettera del ministro della Salute Ferruccio Fazio lascia francamente sbalorditi”. È quanto dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno in merito alla vicenda dell’ Authority di Foggia che sembrerebbe essere stata inclusa nell’elenco cosiddetti Enti inutili per un errore di natura tecnica, come dichiarato oggi dal presidente Pepe. “Si vorrebbe rilevare – prosegue Stefàno – l’inutilità di un organismo istituito nel 2007 ma che non è stato mai messo nelle condizioni di essere operativo dal Ministero e dal governo nazionale, che avrebbero dovuto emanare i decreti attuativi”. “Non possiamo accettare in alcun modo questo ulteriore schiaffo alla Capitanata ed alla Puglia – incalza l’assessore Stefàno -. Si tratta di un colpo basso che rischia di privare definitivamente la nostre regione di un organismo straordinariamente importante nella regolazione dei processi e delle anomalie che alterano il sistema agroalimentare, e che sarebbe del tutto compatibile con la storia che la Capitanata ha scritto nel settore”. “Investirò immediatamente il presidente Vendola – annuncia Stefàno - della responsabilità di vestire della massima autorevolezza possibile questo grido di allarme che spero vorrà essere accolto da tutti i parlamentari pugliesi, a prescindere dal colore politico, ma anche dai rappresentanti pugliesi nel governo nazionale”.  
   
   
IL VICENTINO E L´OLIVICOLTURA A CONVEGNO  
 
Una storia millenaria, un futuro eterno. Non è la vite che può adattarsi anche ai rigori delle temperature più fredde, l´olivo è una coltivazione che abbisogna di un clima adatto, tant´è vero che i cinesi, maestri nelle “clonazioni” agricole-industriali, non riescono a fare altrettanto con queste piante, refrattarie al clima monsonico. Forte e gentile, climaticamente delicato, l´olivo è però una delle testimonianze e delle memorie più antiche e radicate della storia umana. Lo confermano la presenza di piante millenarie e l´affermarsi di tale produzione anche in Paesi privi di tradizione – leggi il Sud Africa – che oltre a vantare condizioni climatiche ottimali ne hanno intuito potenzialità, importanza e redditività. Di questo, delle nuove frontiere produttive e tecnologiche, si è discusso domenica 2 maggio a Villa Gazzetta a Sossano. Occasione, il convegno promosso dall´Assessorato all´Agricoltura della Provincia di Vicenza sull´Olivicoltura nel Nord Italia. Alla presenza dei vertici provinciali di Coldiretti, dei Sindaci dell´Area Berica e dei rappresentanti dei 3 grandi consorzi del Territorio – Pove-montegrappa, Pedemontana Marosticense e Colli Berici - quasi 200 persone tra coltivatori e produttori si sono ritrovati nel salone della sede municipale sossanese per ascoltare le relazioni presentate da Giuseppe Fontanazza, già Direttore dell´Istituto per l´Olivicoltura del Cnr di Perugia, dalla dottoressa Angela Canale, da Sergio Carraro, dell´Istituto “Strampelli” di Lonigo, e dall´agronomo Orietta Pavan. “Un convegno – sottolinea l´Assessore Luigino Vascon – che ha fatto il punto di una politica produttiva che ci vede anche nel Vicentino impegnati sulla strada dell´intensificazione. In questo settore il rapporto tra quantità e qualità è strettissimo a partire dalle singole piante. Più una pianta produce più si può star certi che i suoi frutti, ed i prodotti da esso derivati, saranno qualitativamente importanti. L´olivo e l´olio sono state e sono una grande scommessa portata avanti e vinta da questa amministrazione provinciale. Il Vicentino si conferma attento e disponibile verso una coltura che è storia antica e diffusa e che dimostra di essere occasione economica per tante persone e tante famiglie. Certamente la redditività è legata anche all´innovazione tecnologica, laddove questa si può importare. In tal senso la meccanizzazione completa della raccolta è un passo in avanti decisivo. Come pure è strategica la ricerca in cui l´Italia e la nostra Provincia, grazie allo “Strampelli”, sono all´avanguardia”.  
   
   
SARDEGNA: NESSUNA DISMISSIONE PER LE EX SALINE DI CARLOFORTE  
 
Cagliari - Il compendio "Ex Saline di Stato" a Carloforte, concesso in comodato d’uso alla stessa Amministrazione comunale il 14 maggio 2009, non sarà oggetto di dismissione a favore di soggetti privati. A comunicarlo è l´assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis che dopo aver appreso dalla stampa della crescente preoccupazione da parte della stessa amministrazione comunale e dell’organizzazione ambientalistica "Amici della Terra" riguardo a possibili cessioni di beni inseriti nel contratto di comodato d´uso a favore dell´ente locale, intende fugare ogni perplessità e fare chiarezza sulla vicenda. L´assessorato regionale degli Enti locali rassicura il Comune di Carloforte e le organizzazioni ambientaliste sottolineando l´appoggio della Regione nell´azione di conservazione dell´equilibrio naturale del sito con particolar riguardo al delicato ecosistema faunistico presente.  
   
   
AGRICOLTURA: VIVAIO PAULSEN AVVIA PRODUZIONI SPERIMENTALI  
 
Palermo, - Due protocolli di intesa tra l´assessorato alle risorse agricole e i comuni di Carlentini e Burgio per favorire lo sviluppo del sistema agrumicolo, frutticolo, viticolo e olicolo lungo tutta la filiera, con la produzione di piante ad alto pregio. Sara´ il centro regionale Vivaio "Federico Paulsen" il soggetto attuatore dei protocolli di intesa per conto dell´amministrazione regionale, mentre i comuni metteranno a disposizione i terreni per le coltivazioni di carattere sperimentale. Inoltre, il comune di Carlentini mettera´ a disposizione il Borgo rurale Rizza. "Grazie a questa collaborazione - sostiene l´assessore regionale Titti Bufardeci - verranno tutelate le piante autoctone siciliane, verra´ migliorata la specie ed elevato il livello qualitativo".  
   
   
NOI E IL LUPO PRESENTATE IN PROVINCIA DI PARMA LE MISURE PER UNA “COESISTENZA PACIFICA”.  
 
Contributi celeri per i danni ad animali e prevenzione con i recinti. Dove sono? E quanti sono? Da quando il lupo ha ricominciato ad abitare i siti a lui congeniali, come tutta la catena appenninica compresa quella del Parmense, sono queste le domande più ricorrenti. Ma quando lo si conosce un po’ di più si capisce che sono domande a cui non è facile rispondere. Perché il lupo è elusivo, vive in branchi di 3-5 esemplari, si sposta spesso e predilige le zone di crinale. Ad oggi in Italia si stimano circa 800 esemplari. Sono i segni sul territorio a rilevarne la presenza. Come i resti delle “sue” prede, perché il lupo è appunto un predatore. Dopo secoli di persecuzioni e conseguente rischio d’estinzione (100 gli esemplari stimati in Italia negli anni ’70), il lupo è tornato con l’aumento degli ungulati selvatici (caprioli e cinghiali). Ma la sua presenza, che è indice del buono stato di conservazione degli ecosistemi, causa anche apprensione per l’impatto che può avere sugli animali domestici allevati allo stato brado. La Provincia di Parma si occupa del lupo da qualche anno e cioè da quando la sua presenza è diventata permanente nell’Appennino parmense e questa mattina l’assessore ai Parchi Gabriella Meo ha presentato la serie di azioni costruite per gestire il fenomeno. “Vorrei sfatare una leggenda metropolitana: nessuno libera i lupi, il fenomeno di ripopolamento è assolutamente naturale. Aumentano le prede e il predatore intensifica la sua presenza. – ha spiegato Meo – Il lupo non rappresenta un pericolo per la popolazione ma bisogna prendere atto che il rapporto con gli agricoltori e la zootecnia di montagna va regolato in modo diverso Per questo abbiamo fatto un importante investimento che prevede il rimborso completo e rapido dei danni qualora ci fossero attacchi a bestiame sia da parte di lupi che di cani rinselvatichiti, In più c’è un contributo per lo smaltimento della carcassa. Poi siamo impegnati con un progetto che prevede recinti antilupo sia fissi che mobili e monitoraggio su tutta la specie per conoscere nel dettaglio la sua presenza”. Le iniziative in corso per conoscere meglio questo animale sono due ed entrambe vedono in prima fila il Parco dei Boschi di Carrega. Le ha illustrate Margherita Corradi, direttore del Parco regionale. “E’ dal 2006 che con la Provincia e i Comuni del Parco ci siamo organizzati promuovendo incontri con la gente per far conoscere questo animale e far crescere la consapevolezza sulla sua esistenza. E’ ora di lasciarsi alle spalle i pregiudizi o le visioni indotte dalle favole e riservare i nostri sforzi per la gestione del fenomeno, ponendosi l’obiettivo di tutelare i lupi e tutelare gli agricoltori”. Con i progetti “ Mai più bocconi avvelenati – Il Lupo e gli altri” (al quale partecipano anche la Riserva Orientata Monte Prinzera e il Parco Fluviale Regionale dello Stirone) e “Il lupo in provincia di Parma” vengono implementate una serie di azioni rivolte da un lato a migliorare l’attività del Centro referenza lupo attivo presso il Parco dei Boschi di Carrega dall’altro a intervenire con investimenti destinati alla prevenzione degli attacchi. In specifico si prevede l’individuazione di situazioni a rischio e agli allevatori che aderiscono al progetto, verranno forniti e installati recinti fissi per la protezione dei capi di bestiame. Verrà inoltre creato un “magazzino” di recinti mobili da fornire agli allevatori che ne faranno richiesta. Da segnalare anche l’accurata formazione tecnica e pratica del personale che effettuerà i monitoraggi. Ad oggi, a corso già partito, gli iscritti sono 120 fra cui rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, Veterinari, Università, Associazioni Venatorie, Associazioni Ambientaliste. Nell’incontro in Provincia era presente anche Pier Luigi Fedele comandante della Guardia Forestale provinciale che ha ricordato l’attività del corpo nella conservazione e difesa della biodiversità attraverso le tante aree protette della forestale. “Piccoli scrigni come la Riserva di Sasso Fratino nel casentinese, istituita nel ’59 e da cui provengono i lupi – ha detto Fedele –Registriamo criticità per la grande presenza degli ungulati che cibandosi di germogli rischiano di compromettere i boschi, che ci fanno dire che c’è bisogno di nuovi equilibri e i predatori aiutano in questa opera. Ma c’è anche bisogno di dare la giusta attenzione alle persone che ancora occupano la nostra montagna. L’impegno del corpo è quello di verificare l’esistenza di situazioni a rischio”. “Abbiamo un grande responsabilità e ce ne siamo accorti subito fin da quando si è cominciato a parlare di lupi – ha detto Cristina Merusi presidente del Parco dei Boschi di Carrega e sindaco di Sala Baganza – La conoscenza è la strada per aiutarci a gettare le basi della convivenza così come la corretta gestione dei conflitti. Siamo tenuti alla tutela della specie, così come ci dice l’Europa, e questa passa dalla presa in carico di tutte le problematiche ed è quello che insieme stiamo facendo”: I contributi La Provincia ha di recente adottato e aggiornato le misure finalizzate a “mitigare” l’eventuale azione predatoria, a cominciare dai tempi relativi ai contributi per danni ad animali. Per attuare modalità celeri di indennizzo, ha costituito un apposito fondo affinché agli allevatori danneggiati possano essere erogati entro 60 giorni. I contributi possono essere richiesti dagli imprenditori agricoli che esercitano attività di allevamento di animali. Sono indennizzabili i seguenti capi: bovini, ovini e caprini, cervidi, suini ed equini. Quando accade, occorre avvertire il veterinario del Distretto sanitario di appartenenza (e non il veterinario privato) per certificare il fatto che l’attacco subito è frutto di cani inselvatichiti o predatori. L’intervento è gratuito. Il modulo richiesta danni e scaricabile dalla sezione “Aree Protette” del portale www.Ambiente.parma.it - “Indennizzi agli agricoltori per danni causati da cani randagi o predatori”. Una volta compilato e seguendo le istruzioni, occorrerà inviarlo alla Provincia di Parma unitamente agli altri documenti richiesti. L’agricoltore verrà indennizzato per l’intero valore medio di mercato del capo o dei capi predati, grazie ad un accordo fra Regione Emilia Romagna (che copre il 90%) e Provincia di Parma. Oltre all’indennizzo relativo all’animale ucciso, viene elargito un ulteriore contributo per gli oneri sostenuti dall’allevatore per lo smaltimento della carcassa, valutato in 100 euro ad attacco.  
   
   
PARMA, PRIP: CONTRIBUTI PER L’IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI OLTRE 870MILA EURO PER PREVENIRE IL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN COLLINA, SALVAGUARDARE LA BIODIVERSITÀ IN PIANURA E MIGLIORARE IL REDDITO DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI. DOMANDE ENTRO IL 30 LUGLIO  
 
873mila euro per l’imboschimento di terreni agricoli. Sono le risorse messe a disposizione dalla Provincia con un bando approvato nei giorni scorsi dalla giunta di piazzale della Pace nell’ambito del Prip (Programma rurale integrato provinciale), il documento di programmazione che delinea le politiche di sviluppo rurale e i fondamentali indirizzi di spesa per i prossimi anni. La misura prevede tre azioni: sui boschi permanenti, sull’arboricoltura a ciclo medio lungo con essenze di pregio e sulla pioppicoltura ecocompatibile. Le prime due sono applicate in pianura e in collina, mentre la terza solo in pianura. “Quello che ci si propone con misure come queste è la tutela del suolo, risorsa fondamentale per i nostri agricoltori ma non solo – afferma il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari -. Con questi contributi gli imprenditori agricoli potranno prevenire il dissesto idrogeologico in collina e salvaguardare e valorizzare la biodiversità in pianura. Inoltre tutto questo rappresenta una buona opportunità per diversificare l’attività, aumentare l’indice di boscosità dell’azienda e migliorare il proprio reddito”. In particolare, i contributi concessi riguardano: costi di impianto, cioè il costo per l’acquisto delle piante e della loro messa a dimora; premio annuale per ettaro di terreno imboschito a copertura dei costi di manutenzione dell’impianto, per un periodo massimo di cinque anni; premio annuale per compensare le perdite di reddito a seguito dell’imboschimento, per un periodo massimo di quindici anni. Le domande di contributo devono essere presentate entro il 30 luglio 2010, utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal sito di Agrea www.Agrea.regione.emilia-romagna.it rivolgendosi preferibilmente ad un Centro di assistenza agricola autorizzato (Caa). Per eventuali chiarimenti si può contattare direttamente il Servizio Agricoltura e Risorse naturali della Provincia (tel. 0521 931818, e-mail v.Baruffa@provincia.parma.it) oppure si può consultare il sito www.Provincia.parma.it  
   
   
«OLIVI A CONFRONTO» E L´ARTE DELLA DEGUSTAZIONE GLI INCONTRI DI VILLINO CAMPI - APPA A RIVA DEL GARDA  
 
 Colore verde con riflessi dorati, odore fruttato leggero con sensazione erbacea, sapore sapido, delicatamente fruttato. È l’olio d’oliva Garda Trentino Dop all’analisi sensoriale, una delle pratiche che si possono sperimentare in prima persona nel corso dei tre incontri di presentazione e degustazione di olii locali, a Villino Campi sul lungolago di Riva del Garda, nell´ambito della mostra temporanea «Olivi a confronto». S´inizia giovedì 6 maggio alle ore 17 assieme a Franco Michelotti, perito agrario dell´Istituto Agrario di San Michele all’Adige, tecnico esperto di olivicoltura. La degustazione dell´olio d´oliva: una pratica non semplice che segue regole precise. S´inizia guardando attentamente l’olio in contro luce, agitandolo all’interno della bottiglia per valutarne la fluidità. Si versa quindi l´olio in un bicchierino, la quantità è circa quella di un cucchiaio, e si annusa il campione per captare tutte le sensazioni, gradevoli o sgradevoli. Poi lo si scalda col palmo della mano per liberare ed esaltare le componenti volatili aromatiche. Si passa quindi alla degustazione, aspirando l´olio prima lentamente e con delicatezza, poi in modo più vigoroso, allo scopo di vaporizzarlo nel cavo orale, portandolo a diretto contatto con le papille gustative. Lo si fa riposare un poco in bocca, muovendo lentamente la lingua contro il palato; quindi si respira, con la lingua contro il palato e le labbra semi aperte. Infine si espelle l’olio, ripetendo la degustazione più volte, tenendo l’olio in bocca ogni volta per almeno 20 secondi. Da parte di Franco Michelotti, un approccio alla degustazione pensato per avvicinare in modo semplice al mondo dell’olio d’oliva e alle sue caratteristiche, positive e negative: «L’olio extravergine per legge non deve presentare difetti – spiega – ma è comunque possibile percepire una gamma di sensazioni che ne possono rivelare perfino la provenienza». Una mostra e un percorso di ricerca, «Olivi a confronto», nati l´anno scorso e replicati – con una serie di novità – per l´anno in corso, in virtù del grandissimo successo e del diffuso interesse. Promossa da Villino Campi, il centro di valorizzazione scientifica del lago di Garda, la mostra propone dalla fine di marzo a ottobre inoltrato decine di proposte sul tema del territorio unico che è il Basso Sarca e del principe dei suoi segni distintivi, l’antica pianta dell’olivo. Un’indagine condotta con un innovativo approccio multidisciplinare e sensoriale, sul rapporto profondo che lega la coltivazione dell’olivo alla cultura dell’intera zona che s’affaccia alla parte settentrionale del lago di Garda e al tratto finale della Sarca. Produzione e raccolta, note botaniche, peculiarità e caratteristiche dell’olio prodotto dagli olivi secolari dell’Alto Garda, ma anche mitologia, elementi simbolici, sacralità degli oli e delle piante, arte locale. Con la riapertura 2010 di Villino Campi, inoltre, si è aggiornata anche l´esposizione permanente, accostando le opere pittoriche di artisti locali del Gruppo Amici dell’Arte, ispirate alla bellezza delle nostre olivaie. Calendario eventi 25/3 – ore 16.30 Riapertura stagionale di Villino Campi arricchita dalla presentazione teatralizzata a cura dell’autrice della ricerca «Voci di Terra». 6/5, 24/9 – ore 17.00 4/6 – ore 18.00 Presentazione e degustazione di oli locali. 9/4, 14/5, 28/5 – ore 10.00 4/6 – ore 17.00 Visita guidata alla mostra. 17/4, ore 15.00 Uso tradizionale dell’olio per il benessere della persona laboratorio didattico e incontro con l’antropologa Pia Macchi. 22/4 – 9/5 Mostra didattica sull’olivo a cura delle classi Iv A e Iv B della Scuola primaria di Romarzollo, Arco. 18/6, 11/9 – ore 18.00 e 18.45 Bella d’olivo rigogliosa pianta Spettacolo teatrale didattico ambientale per 30 spettatori alla volta. 2/7, 9/7, 16/7, 23/7, 30/7, 6/8, 3/9 – ore 9.30 3/9 – ore 15.00 partenza da Villino Campi Visita guidata al biotopo Monte Brione anche in lingua tedesca. Web www.Appa.provincia.tn.it L’esposizione permanente di Villino Campi Villino Campi, splendida villa ottocentesca situata in riva al lago, dal 1998 è una struttura deputata alla valorizzazione e alla diffusione della cultura scientifica relativa al lago di Garda. Nel centro si svolgono attività di educazione ambientale per le scuole, si organizzano incontri pubblici e mostre utili per approfondire la conoscenza del territorio. Le sale espositive, strutturate didatticamente come in un museo, illustrano l’ambiente lacustre nelle sue componenti: geologia, botanica, idrobiologia. La sala di limnologia e quella dei fondali sono state aggiornate con nuovi pannelli che riportano i risultati delle periodiche analisi chimico-fisiche e biologiche svolte presso il Laboratorio S. Nicolò: situazione trofica nel bacino nord del lago di Garda, la vita e il monitoraggio del lago. E’ possibile osservare al microscopio alcune specie di alghe unicellulari lacustri, grazie a preparati microscopici permanenti appositamente allestiti, mentre l’osservazione degli acquari è facilitata da nuove schede didattiche sui pesci. Vengono esposti i bollettini mensili con i risultati delle analisi idrobiologiche del lago, mentre una nuova postazione multimediale presenta i dati rilevati dalla boa collocata vicino al Villino Campi e dalla centralina sul fiume Sarca presso Linfano.  
   
   
BASILICATA: CONTINUA IL PROGRAMMA DI INFORMAZIONE SUL BIOLOGICO AIB  
 
Continua fino a sabato il programma di azioni previste dal progetto europeo il bio sotto casa promosso dall’Associazione Italiana Agricoltura Biologica (Aiab) presso il negozio specializzato prodotti tipici e biologici la Bottega della Natura di Villa d’Agri. Il progetto di durata triennale (2009-2012) promosso dall’Unione europea e realizzato dall’Aiab ha l’obiettivo di incrementare la conoscenza e la promozione delle produzioni biologiche, attraverso molteplici e articolate attività di carattere informativo e promozionale coinvolgendo non solo lItalia, ma anche Francia e Germania. La bottega per tutta la settimana proporrà degustazioni bio di prodotti non solo lucani ma provenienti da tutt’Italia inseriti nel ricco paniere dei prodotti a marchio garanzia Aiab 100% italiano e sconti del 10 per cento per chi spende 20 euro. L´iniziativa ha anche come obiettivo il rafforzamento del rapporto diretto tra produttore e consumatore.  
   
   
INTERPERA 2010 27-28 MAGGIO, FERRARA COLTIVARE E COMMERCIALIZZARE LE PERE È ANCORA UN BUSINNES ? QUALI MARGINALITÀ CI SONO IN ITALIA E NEGLI ALTRI PAESI PRODUTTORI? COME INCENTIVARE I CONSUMI ?  
 
 Ferrara - Crescono le adesioni ad Interpera 2010 il terzo Convegno mondiale sulla pera che quest’anno è organizzato da Cso e Areflh a Ferrara , nella culla europea di produzione. A venti giorni dall’evento sono già iscritti partecipanti da numerosi paesi europei ( Francia, Olanda, Belgio e Spagna ) ed anche dall’America Latina ( Argentina e Cile). Questo interesse a testimonianza delle enormi potenzialità globali della pericoltura che oggi rappresenta in Europa una quota dell’11% sul totale di produzione di frutta. Il Convegno, darà la possibilità ai partecipanti di entrare in contatto con operatori leader e assistere in anteprima alla presentazione dello studio realizzato dall’Università di Bologna, che mette a confronto i maggiori sistemi produttivi europei valutandone i costi, i prezzi e la competitività. I temi cruciali della pericoltura globale saranno trattati e discussi da relatori internazionali e nazionali che si confronteranno con la formula del panel in dibattiti articolati nelle due giornate di Congresso. Non mancheranno infine le relazioni dedicate all’innovazione gestite da tre aziende del calibro di Unitec, Cpr System e Civ rispettivamente per l’innovazione di processo, innovazione logistica e innovazione varietale. Programma dettagliato con i Relatori Giovedì 27 maggio 2010 - I costi di produzione delle pere in Europa - Analisi dei costi nei principali paesi produttori Alessandra Castellini, Università degli Studi di Bologna. Ore 11.00 Commenti degli operatori del settore - Italia – (Sgobbi, Mazzoni) - Argentina (Miguel Giacinti, Gabinete Mag)) - Olanda (Herman Bus) - Francia (Florence Rossillion, Aop Nationale Pommes-poires) - Spagna (Manel Simon, Catalonia Qualitat/jordi Gazquez, Actel) - Belgio (Jef Vercammen, Proefcentrum Fruitteelt vzw Proeftuin pit- en steenfruit) - Portogallo (Paulo Torres, Unirocha.com). Ore 11.30 : Abitudini di acquisto e consumi di pere in Europa e nel mondo A cura di Cso. Ore 12.00 Commenti degli operatori del settore - Spagna (Jordi Gazquez, Actel/ Manel Simon, Catalonia Qualiat) - Francia (Vincent Guérin, Aop Nationale Pommes-poires) - Italia (Claudio Gamberini , Conad – Gabriele Ferri, Naturitalia) - Germania (Ulrich Spieckermann, Edeka) - Belgio (Filip Lowette, Bfv). Ore 13.00 Chiusura dei lavori Pranzo A Buffet. Ore 15.00 Visite tecniche - Centro sperimentale Fondazione “F.lli Navarra” - Visita ad impianti frutticoli della provincia di Ferrara (O.p. Diamantina). Ore 19.30 Breve visita alla città di Ferrara Ore 21.00 Serata di Gala . Venerdì 28 maggio 2010 - I risultati della campagna di commercializzazione 2009/2010 e le previsioni di produzione in Europa e negli Stati Uniti, con particolare riferimento alle pere estive Manel Simon, Catalonia Qualitat. Ore 10.00 relazione: Andamento della campagna di commercializzazione in America del sud Miguel Angel Giacinti, Gabinete Mag. Ore 10.30 Commenti degli operatori di: - Spagna (Jordi Gazquez, Direttore commerciale Actel) - Italia (Paolo Marconi, Alegra ) - Belgio (Filip Lowette, Bfv) - Francia (Vincent Guérin, Aop Nationale Pommes-poires) - Olanda (Herman Bus) - Portogallo (Paulo Torres, Unirocha.com) - Stati Uniti (Chris Zanobini, California Pear Advisory Board) - Sud Africa (Jacques Du Preez, Hortgro). Ore 11.30 : Le proiezioni dell’offerta a breve e medio periodo in Europa e nel mondo e la ricerca di nuovi mercati A cura di Cso. Ore 12.00 Commenti degli operatori di : - Argentina (Miguel Angel Giacinti, Gabinete Mag) - Belgio (Filip Lowette, Bfv) - Italia (Marco Salvi, Afe) - Francia (Guérin/roussillion, Aop Nationale Pommes-poires) - Olanda (Herman Bus) - Spagna (Manel Simon/ Jordi Gazquez) - Stati Uniti (Chris Zanobini, California Pear Advisory Board). Ore 12.30 relazione: Quale innovazione per il rilancio delle pere? - Novità varietali (Civ) – Alessio Martinelli - Innovazione logistica (Cpr System) Gianni Bonora - Innovazione di processo (Unitec) Luca Montanari Ore 13.00 Conclusioni Pranzo A Buffet. Ore 14. 30 Visite Tecniche - Visita a magazzini di lavorazione della frutta (Salvi) + impianti Ore 17.00 chiusura dei lavori. Il Congresso avrà luogo a Ferrara – alla Sala Congressi di Ferrara Fiere – Per iscrizione www.Interpera.com/    
   
   
CIBUS 2010: GDO EUROPEA, RISTORAZIONE FUORI CASA E SICUREZZA ALIMENTARE LE TRE DIRETTRICI  
 
Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, ha elencato le principali direttrici di questa edizione: “Prima di tutto i rapporti tra industria agroalimentare italiana e Grande Distribuzione europea, e qui la novità è che l’industria ha deciso di dotarsi di una propria “marca commerciale” che sarà utile a conquistare i mercati esteri; con l’area dedicata, dentro Cibus, alla Gdo europea abbiamo inteso dare un contributo per rendere più fluidi i rapporti tra produttori e distributori. Poi la ristorazione “fuori casa” settore molto importante perché ha una funzione di alfabetizzazione del made in Italy alimentare all’estero. E infine, la sicurezza alimentare con l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che nel suo convegno a Cibus viene ad illustrare le sue linee guida su Ogm, sostenibilità e sicurezza”.  
   
   
NOVITÀ ASSOLUTA: MINESTRA DI VERDURE CON PASTINA FIRMATA LE ZUPPE FRESCHE DIMMIDISÌ  
 
Originale, leggera e squisita per un piatto sano e subito pronto. Da oggi fra le gustose zuppe firmate Dimmidisì c’è una assoluta novità! Una ricetta più leggera: Minestra di verdure con pastina. E’ buona come fatta in casa, è preparata con ben 7 tipi di verdure fresche e con pastina a forma di stelline. Come le altre zuppe della gamma, oltre ad essere preparata solo con verdure fresche, è 100% vegetale, senza conservanti, senza grassi animali, né coloranti. La ricetta segue la tradizione italiana ed è adatta a tutti i tipi di palato: indicata per i più piccoli perché buona e genuina come fatta in casa; ideale per i più grandi per un pranzo veloce, leggero ma nutriente; perfetta in ogni occasione perché va bene per tutte le stagioni. La Minestra di verdure con pastina è subito pronta per essere gustata, basta scaldarla in pentola o nel forno a microonde per pochi minuti. Un piatto unico per tutte le persone che non vogliono rinunciare al gusto e alla sana tradizione italiana, ma hanno poco tempo da dedicare alla cucina. Dimmidisì - Minestra di verdure con pastina utilizza le stelline di Pasta Rummo - che non scuoce – e l’Olio Extra Vergine Monini. E’ confezionata in una pratica ciotola microondabile da 620 g di prodotto, l’equivalente di due porzioni. Come tutti i prodotti freschissimi di Dimmidisì anche la nuova referenza si trova nel banco frigo del reparto ortofrutta di iper e supermercati, al prezzo di 3 euro.  
   
   
GRANORO CUORE MIO – LA FORZA DELL’ORZO CONTRO IL COLESTEROLO  
 
La fibra alimentare è presente negli alimenti di origine vegetale e si suddivide in fibra solubile e fibra insolubile. La prima è quella più efficace in termini metabolici, e cioè serve a migliorare il metabolismo del glucosio e dei grassi nell’organismo. La caratteristica specifica e del tutto particolare dell’orzo è quella di contenere, a differenza del grano, una fibra solubile che si chiama betaglucano. Il betaglucano dell’orzo contenuto nella pasta Granoro Cuore Mio ha svariati effetti positivi sulla nostra salute. Tra le sue funzioni: aiuta a ridurre il colesterolo. Il betaglucano dell’orzo contenuto nella pasta Granoro Cuore Mio crea viscosità nel tratto gastrointestinale, riduce l’assorbimento del colesterolo e ne aumenta l’eliminazione da parte dell’organismo. Con la riduzione del livello di colesterolo totale e di quello Ldl in particolare, si riduce il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. Migliora il metabolismo del glucosio. Il betaglucano, contenuto nella pasta Granoro Cuore Mio rallenta l’assorbimento dei carboidrati e così riduce le variazioni della glicemia (e anche dell’insulina) che si osservano dopo un pasto. Questo può essere utile nelle persone che hanno iperglicemia e diabete, ed è comunque una caratteristica positiva in senso salutistico. Aiuta l’intestino pigro. Grazie alle sue fibre, l’orzo contenuto nella pasta Granoro Cuore Mio è di aiuto anche nei casi di stitichezza: il betaglucano, la cellulosa e i pentosani assorbono acqua a contatto con i liquidi aumentando di volume e facilitando così il transito intestinale.  
   
   
LIPTON ICE TEA IL TÈ FREDDO AL LIMONE E ALLA PESCA  
 
Ciò che serve al corpo è una bevanda come Lipton Ice Tea dal sapore leggero che rinfresca, disseta e dona l’energia necessaria per vivere attivamente. Bevande sane e naturali, preparate con acqua e ingredienti selezionati per offrire ciò che di meglio la natura ci mette a disposizione. Le foglie di tè da cui è ricavato Lipton Ice Tea infatti, sono ricche di sostanze utili all’organismo e di antiossidanti, che forniscono una naturale azione protettiva. Inoltre il tè contribuisce all’idratazione del nostro corpo, fattore importantissimo per mantenere una pelle elastica e giovane. Il sapore leggero dei tè Lipton accompagna in leggerezza tutte le attività della giornata, offrendo al corpo l’idratazione di cui ha bisogno per tonificarsi e rigenerarsi, e regala allo spirito quel piacere che ti consente di essere ispirato e creativo. Schiarisce le idee e ti solleva dolcemente. I due gusti classici di Lipton Ice Tea, Limone e Pesca, sono diventati ormai prodotti immancabili sulle tavole degli italiani. I consumatori hanno premiato, infatti, in questi anni la qualità e l’attenzione con cui Lipton prepara i suoi tè, portando Lipton Ice Tea tra i più importanti marchi del settore. Dal classico aroma di limone per esaltare tutta la bontà e il piacere dissetante del tè freddo, al gusto della pesca che regala un piacere intenso e ancora più dissetante, senza rinunciare al delizioso e inconfondibile sapore del tè. Il tè Freddo Lipton al Limone è la bevanda perfetta per uno stile di vita leggero e per essere sempre pieni di vitalità. Il gusto fresco del tè rivitalizza, idrata il corpo con onde di benessere e ridona l’energia e l’ispirazione per vivere una vita al massimo. Il tè Freddo Lipton alla Pesca aiuta a prendersi cura del corpo donando l’idratazione di cui ha bisogno per vivere in maniera vitale e in salute. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sentirci sani e in forma con gusto, Lipton Ice Tea lo ha racchiuso in un bicchiere di tè freddo. Lipton Ice Tea é uno dei principali marchi di tè freddo al mondo. Nuovo logo, pack alla moda e nuovo sito per creare un’immagine dinamica e solare che rispecchi a pieno il nuovo concept: Drink Positive! Ambasciatore d’eccezione della nuova filosofia, la star hollywoodiana Hugh Jackman. La nuova filosofia Drink Positive! rappresenterà un approccio ottimista e pieno di energia, perfetto per chi ama affrontare la vita con brio e positività. I giovani sono il target ideale proprio perché incarnano i nuovi valori di Lipton Ice Tea: dinamicità, freschezza e solarità. Drink positive è, infatti, un vero e proprio nuovo modo di pensare, vivere e agire, un invito a guardare il mondo con occhi spensierati per affrontare tutto con passione e ottimismo.  
   
   
TORNA CANTINE APERTE: DOMENICA 30 MAGGIO LA GIORNATA DEL VINO TORNA IN OLTRE 900 CANTINE CON UN’ ATTENZIONE PARTICOLARE ALL’AMBIENTE  
 
. E, per il primo anno, Cantine Aperte incontra Librerie Feltrinelli ed Edizioni Gribaudo e organizza, agli inizi di maggio, un’anteprima della manifestazione nelle Feltrinelli di molte regioni italiane. Domenica 30 maggio: Cantine Aperte. In tutta Italia, oltre 900 cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino si preparano ad ospitare gli enonauti, desiderosi di conoscere il vino ed il suo territorio, domenica 30 maggio –in alcune regioni anche sabato 29- in occasione di Cantine Aperte. La manifestazione giunge quest’anno alla sua diciottesima edizione e festeggia la maggiore età con un’edizione speciale, tutta incentrata sul tema del rispetto dell’ambiente. Lo slogan di quest’anno sarà infatti Naturalmente… Cantine aperte, che, come spiega la presidente del Movimento Chiara Lungarotti, “in poche e semplici parole, richiama la naturalità di una giornata all’aperto, la naturalezza di un gesto come bere un buon bicchiere di vino, il rispetto per la natura che tutti i soci Mtv fanno proprio da sempre e la genuinità dei prodotti della nostra terra. Senza dimenticare l’invito al bere consapevole rivolto a tutti gli appassionati, soprattutto al pubblico più giovane.” Il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali giunge, dunque, a suggellare l’impegno del Movimento in tal senso, impegno che, proprio in occasione di Cantine Aperte, si concretizza nelle diverse iniziative “verdi” messe in campo. La prima consiste nella partnership con Enel.si, - Società controllata da Enel Green Power - finalizzata a promuovere e diffondere la cultura e l’uso dell’energia da fonti rinnovabili come il sole, il vento e il calore della terra. La collaborazione nasce dalla particolare attenzione di entrambi ai temi dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, le principali leve per raggiungere gli obiettivi del risparmio energetico individuale e della salvaguardia dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile. In collaborazione con il Consorzio Rilegno torna, invece, Tappo a chi? per la raccolta differenziata dei tappi di sughero. Lo scopo dell’iniziativa non è solo di riciclare i tappi e farli tornare a nuova vita, ma soprattutto di sensibilizzare il pubblico alla raccolta differenziata del sughero. La terza iniziativa è realizzata con Hertz: tutti gli enonauti che decideranno di andare in cantina con un’auto a noleggio Hertz della gamma Green Collection potranno contribuire a ridurre l’ inquinamento, risparmiando grazie allo sconto del 10% che Hertz concede in esclusiva per Cantine Aperte. Finalizzata alla diffusione continua della cultura del bere consapevole soprattutto tra i giovani e alla valorizzazione del vino come simbolo di un preciso stile di vita è la rinnovata collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena, che vedrà proprio la Giornata del Vino protagonista del Concorso Perbacco”, indetto nell’ambito del progetto “Vino e giovani”. Al concorso possono partecipare tutti i giovani, tra i 18 e i 30 anni, residenti in Italia che vogliano mettere alla prova la propria creatività realizzando uno slogan, un’immagine, un’immagine con slogan o uno spot –sono queste le quattro categorie di concorso- che comunichi il vino in modo originale. Gli elaborati dovranno essere inviati all’Enoteca Italiana entro il 12 giugno, un tempo sufficiente per conoscere a pieno il vino, la passione di chi lo produce, l’importanza di salvaguardare il territorio in cui nasce grazie alla festa di Cantine Aperte e, quindi, riuscire a comunicarlo al meglio nell’ambito del concorso. Per i vincitori assoluti di ciascuna categoria, inoltre, Mtv mette in palio un week end per due persone in una delle cantine socie con ospitalità certificata che si va ad aggiungere al premio in denaro di 1000 euro assegnato dall’Enoteca Italiana. Gusto e cultura ancora protagonisti in occasione di Cantine Aperte in Feltrinelli, la presentazione in anteprima dei numerosi appuntamenti della manifestazione, che si terrà nei primi giorni di maggio, nelle principali regioni italiane. Resa possibile grazie alla collaborazione tra Movimento Turismo del Vino, Librerie Feltrinelli ed Edizioni Gribaudo, Cantine Aperte in Feltrinelli vedrà anche la partecipazione di illustri ospiti del mondo enogastronomico locale.  
   
   
DRINK PINK, IL CHIARETTO DEL LAGO DI GARDA SI PRESENTA A MILANO  
 
Quasi un centinaio di vini in libera degustazione al Westin Palace Hotel di piazza della Repubblica per avvicinare una realtà unica in Italia: quella del Chiaretto, il tradizionale rosé del lago di Garda, un vino “anticrisi” in pieno boom di vendite. Il veneto Bardolino Chiaretto e il lombardo Garda Classico Chiaretto si presentano al pubblico assieme. L’unione fa la forza: lo hanno capito i produttori di Chiaretto delle due sponde del lago di Garda, quelli del Bardolino, sulla riva veneta, e quelli del Garda Classico, sulla riviera lombarda, che continuano la loro azione comune per valorizzare un vino rosato unico nel suo genere in Italia. Così, lunedì 10 maggio i classicissimi Chiaretti gardesani si presenteranno al pubblico assieme a Milano dalle 16 alle 20 nelle sale del Westin Palace Hotel di Piazza della Repubblica per “Drink Pink. Né bianco, né rosso: Chiaretto”, una grande degustazione di rosé lacustri, ad ingresso libero, accompagnata da assaggi offerti di alcuni dei migliori chef dell’area del Garda. Una quarantina di produttori, quasi cento etichette: un’occasione straordinaria per avere un anticipo d’estate e conoscere da vicino la tradizione, i profumi, i sapori del Chiaretto, un vino che ha un secolo e mezzo di storia e che sta conoscendo un vero e proprio boom di interesse e di vendite. Un rosé anticrisi, capace di mettere a segno vertiginosi incrementi di volumi nell’ultimo paio d’anni: il Bardolino Chiaretto è passato dai 7 milioni di bottiglie del 2006 ai 10 milioni del 2009, mentre il Garda Classico Chiaretto è salito da 400 mila a 800 mila bottiglie. Complessivamente, un tasso d’incremento del 50%, e nella prima parte del 2010 il trend di crescita è continuato ancora a doppia cifra, con ritmi di sviluppo che sfiorano il 20%: un vino anticrisi. La partnership fra produttori veneti e lombardi di Chiaretto ha preso avvio l’anno scorso, quando venne fatto fronte comune contro la proposta europea che di fatto avrebbe azzerato un secolo e mezzo di storia vinicola gardesana, permettendo di ottenere rosati dalla miscela di vini bianchi e rossi, anziché esclusivamente dalla vinificazione “in rosa” delle uve rosse: l’azione unitaria ebbe pieno successo, e i rosati della tradizione furono salvi. Ora la comunanza d’intenti prosegue, e accanto ai vignaioli si schierano anche i ristoratori gardesani: al Westin Palace Hotel saranno di scena Leandro Luppi, chef del ristorante Vecchia Malcesine di Malcesine e Fabio Mazzolini, chef del ristorante Quintessenza di Moniga del Garda, entrambi stella Michelin, e accanto a loro gli staff della Taverna Picedo di Polpenazze del Garda, dell’Antica Trattoria Alle Rose di Salò, della Taverna Kus di San Zeno di Montagna (chiocciola di Osterie d’Italia di Slow Food) e del ristorante Viola di Torri del Benaco. In più, di scena anche il gelato al Chiaretto e il gelato all’olio extravergine di oliva del Garda dell’Agrigelateria Corte Fenilazzo di Desenzano del Garda. Ma quali sono le affinità e le differenze dei Chiaretti delle due riviere del Garda? Entrambi nascono sulle colline moreniche create dai ghiacciai che formarono il lago: sono questi suoli che donano ai vini la loro appagante freschezza gustativa. Entrambi si caratterizzano per i piacevoli aromi di frutti di bosco e di spezie fini. Diverse sono le uve d’origine: per il Bardolino prevale la Corvina, per il Garda Classico il Groppello. Diversi, come si è visto, anche i numeri: il Garda Classico Chiaretto è prodotto in meno di un milione di bottiglie l’anno, il Bardolino Chiaretto supera i dieci milioni.