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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Settembre 2011
UNA RETE SUPERVELOCE E UNA CELLA SOLARE ELEMENTARE A PORTATA DI MANO  
 
 Bruxelles, 29 settembre 2011 - Cosa si può ottenere combinando il grafene con nanostrutture metalliche? Un nuovo studio britannico mostra che si può ottenere un migliore assorbimento della luce da parte del grafene, e questo potrebbe portare a una rete Internet superveloce. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature Communications, è stato in parte finanziato da tre progetti Ue: Rodin, Graphene e Nanopots. Rodin ("Suspended graphene nanostructures") è supportato nell´ambito del tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuovi processi di produzione" (Nmp) del Settimo programma quadro (7° Pq) con 2,85 milioni di euro. I progetti Graphene ("Physics and applications of graphene") e Nanopots ("Nanotube based polymer optoelectronics") hanno ricevuto degli Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca del valore rispettivamente di 1,78 e di 1,8 milioni di euro. Un team di scienziati delle Università di Manchester e Cambridge nel Regno Unito, tra cui i professori Andre Geim e Kostya Novoselov vincitori del premio Nobel, ha messo assieme le tessere del puzzle che potrebbe migliorare le caratteristiche dei dispositivi al grafene al fine di usarli come rilevatori di luce in future comunicazioni ottiche ad alta velocità. La combinazione del grafene con nanostrutture metalliche ha innescato un enorme miglioramento della capacità del grafene di assorbire la luce senza perdere velocità. Questo non solo renderebbe più veloce Internet, ma fornirebbe un impulso anche agli altri mezzi di comunicazione. Una caratteristica chiave dei dispositivi al grafene è che sono molto veloci, superiori agli attuali cavi Internet. Gli scienziati hanno posizionato due fili metallici a distanza ravvicinata sul grafene e hanno illuminato questa struttura. Questa azione ha aiutato a generare corrente elettrica. Secondo loro, questo semplice dispositivo presenta una cella solare elementare. La sfida più grande per i ricercatori è stata quella di gestire la bassa efficienza. Il grafene è il materiale più sottile in tutto il mondo e assorbe solo il 3% della luce. Quindi la restante luce lo attraversa senza contribuire alla corrente elettrica. Per ottenere i risultati desiderati, il team ha combinato il grafene con minuscole strutture metalliche disposte sopra di esso. Le nanostrutture plasmoniche hanno aiutato il progresso del campo elettrico ottico avvertito dal grafene e hanno concentrato la luce nello strato di carbonio, che ha lo spessore di un atomo. "Il grafene sembra il compagno naturale delle strutture plasmoniche," dice il dott. Alexander Grigorenko di Manchester. "Noi ci aspettavamo che le nanostrutture plasmoniche potessero migliorare l´efficienza dei dispositivi basati sul grafene, ma il fatto che i miglioramenti potessero essere così marcati è stata una piacevole sorpresa." Da parte sua, il professor Novoselov, anche lui dell´Università di Manchester, dice: "La tecnologia della produzione del grafene matura giorno per giorno e ciò ha un impatto immediato sia sul tipo di eccitanti proprietà fisiche che noi troviamo in questo materiale che sulla fattibilità e sulla gamma delle possibili applicazioni. Molte importanti aziende nel campo dell´elettronica prendono in considerazione il grafene per la prossima generazione di dispositivi. Questo lavoro certamente aumenta ancora di più le possibilità del grafene." Commentando le scoperte, il professor Andrea Ferrari di Cambridge dice: "Finora, l´interesse della ricerca sul grafene era concentrato sulla fisica fondamentale e sui dispositivi elettronici. Questi risultati mostrano il suo grande potenziale nei campi della fotonica e della optoelettronica, dove la combinazione delle sue eccezionali proprietà ottiche ed elettroniche con le nanostrutture plasmoniche può essere sfruttata a fondo, persino in assenza di banda proibita, in una varietà di utili dispositivi come le celle solari e i rilevatori di luce." Per maggiori informazioni, visitare: Nature Communications: http://www.Nature.com/ncomms/index.html Università di Manchester: http://www.Manchester.ac.uk/ Università di Cambridge: http://www.Cam.ac.uk/  
   
   
TERRAMED PLUS, VETRINA SATELLITARE E PIATTAFORMA WEB DEL MEDITERRANEO, LANCIATO AL PRIX ITALIA  
 
Torino, 29 settembre 2011 - Mercoledì 21 settembre, nell’ambito della 63° edizione del Prix Italia, a Torino, si è tenuta la conferenza stampa di lancio di “Terramed Plus”, da ottobre in onda sul satellite. Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale fra radiotelevisioni pubbliche del Mediterraneo, cofinanziato dall´Unione europea nell’ambito del Programma Euromed Audiovisuel Iii. Lanciato nel 2010, questo Programma ha per obiettivo quello di sviluppare e rafforzare la capacità cinematografica ed audiovisiva dei paesi del sud del Mediterraneo e di promuovere la complementarietà e l’integrazione delle industrie del settore. Con la finalità di promuovere il flusso di prodotti audiovisivi tra le due rive dell’area, “Terramed Plus” costituirà una vetrina promozionale settimanale via satellite e web di programmi televisivi mediterranei: documentari, fiction ed altri generi di creazione. L’iniziativa prevede, inoltre, la realizzazione di una piattaforma web di video-on-demand, attraverso la quale 115 ore di prodotti realizzati dalle televisioni partner saranno fruibili in streaming gratuitamente e in versione sottotitolata. Il progetto, che vede Rai capofila, coinvolge un ampio partenariato : Arte France, Eptv (Algeria), France Télévisions, Rtve (Spagna), Snrt (Marocco) e Téléliban come associato, la Copeam per il coordinamento internazionale e Skylogic-eutelsat come partner tecnologico. “Terramed Plus” si propone come un’azione innovativa tesa a sviluppare un’audience euro-mediterranea. Un ponte audiovisivo per un concreto dialogo fra culture, in una fase di profondi cambiamenti storici e sociali nel Mediterraneo.  
   
   
WIRELESS E DIGITAL DIVIDE: OGGI INCONTRO A TERNI  
 
Perugia, 29 settembre 2011 - "La rete wireless per il superamento del digital divide in Umbria" è il tema dell´ultimo degli incontri che, promossi dall´assessorato alle infrastrutture tecnologiche immateriali della Regione Umbria, si tiene giovedì 29 settembre, alle ore 11.30, nella Sala Consiliare della Provincia di Terni. "In Umbria è operativa - ha detto l´assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali Stefano Vinti - la rete pubblica di telecomunicazioni che consente la fornitura di servizi di accesso a internet in banda larga in 42 comuni, precedentemente esclusi dal servizio. I comuni appartenenti alla provincia di Terni sono 13 per un totale di circa 11.500 residenti. Inoltre la rete collega, tramite tratte radio ad alta capacità, i 5 nodi fondamentali della costituenda Rete Pubblica Regionale integrando le dorsali in fibra ottica in fase di realizzazione. Questo intervento è parte fondamentale delle attività che la Regione Umbria, avvalendosi del contributo operativo della società Centralcom, realizza per il superamento del divario digitale, al fine di assicurare a tutti il diritto di accesso alla rete. All´incontro interverranno, dopo i saluti di Feliciano Polli, presidente della Provincia di Terni, rappresentanti di Centralcom S.p.a. Su le caratteristiche della rete wireless e di Rti Consorzio Umbria Wireless Telecom Italia su "A che punto siamo con l´attivazione dei servizi". L´assessore Vinti concluderà i lavori.  
   
   
FACEBOOK ET SIMILIA PROFILI SPECIFICI DEI SOCIAL NETWORK  
 
Pavia, 29 settembre 2011 - Social network, Cyberspazio, modelli di business, privacy, responsabilità penale del gestore dei social network, ma anche impresa, concorrenza, proprietà intellettuale, software, grafica e modelli dei s.N. Sono al centro del Xx incontro di diritto industriale, in programma dal 30 settembre al 1 ottobre a Pavia (aula Volta dell’Università) con il titolo. Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre 2011, presso l’aula Volta dell’Università di Pavia si tiene il Xx incontro di diritto industriale, organizzato per la rivista Aida dal prof. Luigi Carlo Ubertazzi. Al centro della due giorni dal titolo “Facebook et similia. Profili specifici dei social network” ci sono temi di grande attualità e interesse, in particolare si parlerà di social network e dei risvolti che le nuove realtà posso avere sui diritti di Proprietà Industriale. Venerdì 30 settembre si discuterà di Organizzazione, mercati, imprese e concorrenza, oltre che di impresa e contratti; sabato 1 ottobre Ip e concorrenza. All´evento parteciperanno professori universitari esperti di Diritto Industriale e dei temi legati alla Pi. La partecipazione è gratuita. Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Pavia “con 9 (3+3+3) crediti formativi”. “Facebook et similia. Profili specifici dei social network” 30 settembre - 1° ottobre 2011 ; Università degli Studi di Pavia, aula Volta - Strada Nuova 65 . Venerdì 30 settembre 2011 ore 10.00 I – Organizzazione, mercati, imprese e concorrenza Saluti delle autorità. Presiede - Paolo Spada, già professore ordinario all’Università di Roma La Sapienza Relazioni di: Juan Carlos De Martin, professore associato al Politecnico di Torino - Tipi, organizzazione e modelli di business di social network ; Luca Barbarito, professore associato all’Università Iulm di Milano - I mercati e la concorrenza relativi ai social network; Pedro A. De Miguel Asensio, professore ordinario all’Università Complutense di Madrid - La legge regolatrice del s.N., dei suoi contratti e della sua responsabilità extracontrattuale civile e penale; Giovanni Sartor, professore ordinario all’Università di Bologna - Social network e responsabilità del provider Pierdanilo Beltrami, dell’Università della Calabria - Le attività dei soggetti del social network come impresa Giuseppe Rossi, professore associato all’Università Iulm di Milano - Social network e diritto antitrust. Venerdì 30 settembre 2011 ore 15.00 Ii – Impresa e contratti - Presiede - Luca Nivarra, professore ordinario all’Università di Palermo; Relazioni di: Raffaele Caterina, professore ordinario all’Università di Torino - Cyberspazio, social network e teoria generale del contratto; Francesco Astone, professore associato all’Università di Foggia - Il rapporto tra gestore e utente: questioni generali; Massimiliano Granieri, professore associato all’Università di Foggia - Analisi di alcune clausole ricorrenti dal punto di vista della disciplina consumeristica Ue; Enrico Camilleri, professore straordinario all’Università di Palermo - Analisi di alcune clausole ricorrenti dal punto di vista della disciplina antitrust Ue; Filippo Donati, professore ordinario all’Università di Firenze - Analisi di alcune clausole ricorrenti dal punto di vista della disciplina dei diritti dell’uomo Ue/cedu (anche accesso ed esclusione); Stefano A. Cerrato, dell’Università di Torino - I rapporti contrattuali (anche associativi) tra i soggetti del social network; Walter Virga, dell’Università di Palermo - Inadempimento di contratto e sanzioni private nei social network. Sabato 1 ottobre 2011 ore 10.00 Iii – Ip e concorrenza - Presiede - Luigi Carlo Ubertazzi, professore ordinario all’Università di Pavia. Relazioni di: Domenico Giordano, dell’Università di Teramo - *Software e grafica del s.N. ; Giulio Sironi, dell’Università di Parma - *Social network e nuovi segni distintivi; Marco Ricolfi , professore ordinario all’Università di Torino - Le utilizzazioni libere dell’Ip (anche dei marchi) nei s.N. ; Alessandro Cogo, dell’Università di Torino - Le regole del contratto tra social network e utente sull’uso della proprietà intellettuale del gestore, dell’utente e degli altri utenti; Massimo Cartella, professore ordinario all’Università di Milano Bicocca - *Contratti tra social network e fornitori di contenuti che ne consentono l’uso sul s.N. ; Andrea Ottolia, dell’Università di Genova - *Social network e privacy ; Jan Nordemann, professore onorario alla Humboldt Universität di Berlino - *La responsabilità del social network per violazione di Ip (le ultime novità); Roberto Flor, dell’Università di Verona - La responsabilità penale del gestore del social network o di una community per violazione dell’Ip.  
   
   
LE ASSOCIAZIONI CHE FARANNO PARTE DELLA COMMUNITY DI SARDEGNACONSUMATORE  
 
Cagliari, 28 settembre 2011 - Individuate le quattro associazioni dei consumatori e degli utenti idonee alla realizzazione del modulo 1 - community e monitoraggio - del programma generale portato avanti dall´Assessorato regionale del Turismo "La community di Sardegnaconsumatore. Regione, associazioni e cittadini si incontrano nel web. Trasparenza e qualità dei prodotti locali". Attraverso il programma l´Assessorato intende realizzare una comunità virtuale nel portale Sardegnaconsumatore ( www.Sardegnaconsumatore.it/ ) per incoraggiare il dialogo tra cittadini, associazioni di consumatori e Regione e monitorare le dinamiche del consumo.  
   
   
METRO: COPERTURA GSM, ROMA RECUPERA GAP DI DECENNI  
 
Roma, 29 settembre 2011 - «La copertura radiomobile della Metropolitana di Roma è un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione e realizzato da Atac. Attualmente il servizio riguarda le stazioni di Spagna, Barberini e Repubblica. La linea A verrà coperta interamente entro maggio 2012 e nell’ottobre successivo ci sarà la copertura completa della linea B. Il servizio, che sarà attivo anche sulle tratte che verranno realizzate da qui al 2013, è a costo zero per Atac e anzi consentirà all’azienda di incassare un canone annuo dagli operatori telefonici. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per portare Roma ai livelli delle grandi capitali europee anche per ciò che riguarda le infrastrutture, recuperando uno svantaggio di decenni». È quanto dichiara l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma.  
   
   
STUDENTI, ALUNNI, TIROCINANTI E VOLONTARI DI PAESI TERZI NON POSSONO AVVALERSI PIENAMENTE DEL VANTAGGIO DI MUOVERSI E SOGGIORNARE NELL’UE  
 
 Bruxelles, 29 settembre 2011 – Secondo una relazione pubblicata ieri dalla Commissione, gli studenti stranieri che vengono nell’Ue per motivi di studio incontrano ancora difficoltà a causa di un’attuazione non uniforme della normativa Ue pertinente. La prima relazione riguardante l´attuazione, da parte degli Stati membri, delle norme Ue sull´ingresso e il soggiorno di studenti, alunni, tirocinanti non retribuiti e volontari di paesi terzi indica che il ricorso a queste forme di immigrazione temporanea potrebbe essere ulteriormente migliorato: potrebbero essere aumentati e rafforzati, in particolare, il livello di armonizzazione della direttiva e i diritti che ne conseguono. "La mobilità degli studenti va a vantaggio dello sviluppo economico globale poiché promuove la circolazione di conoscenze e di idee. La Commissione continuerà a impegnarsi per creare un quadro legislativo efficace che permetta ai cittadini dei paesi terzi di acquisire competenze e conoscenze attraverso un periodo di formazione in Europa", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissario per gli Affari interni. Nel 2009, più di 200 000 cittadini di paesi terzi sono entrati nell´Unione europea per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato1. La maggior parte dei cittadini di paesi terzi arriva nell’Ue ai fini di istruzione e di studio. Nel 2009 gli Stati membri che hanno accolto più studenti sono: Francia (53 563), Italia (32 634), Germania (31 345), Spagna (22 068) e Svezia (13 968). La relazione odierna valuta lo stato del recepimento della direttiva e individua i punti problematici che ostacolano l´esercizio del pieno potenziale di questo strumento dell´Ue. Dalla relazione emerge una forte esigenza di modificare la direttiva, specialmente per quanto riguarda i seguenti aspetti: rafforzamento delle garanzie procedurali (fissazione di termini specifici per il trattamento delle domande; obbligo, per gli Stati membri, di motivare il rifiuto); rafforzamento delle clausole di mobilità (che riguardano gli studenti ammessi in un primo Stato membro e che presentano domanda per continuare gli studi in un secondo Stato membro); promozione di sinergie con i programmi Ue che facilitano la mobilità dei cittadini dei paesi terzi nell´Unione europea; miglioramento del livello di armonizzazione per quanto riguarda i volontari, i tirocinanti non retribuiti e gli alunni (cosa che potrebbe contribuire all´elaborazione di un quadro giuridico europeo globale nel settore dell´istruzione, della formazione e degli scambi culturali con i paesi terzi). La Commissione intende pertanto proporre modifiche alla direttiva nel 2012. La Commissione continuerà a garantire che la direttiva venga correttamente recepita e attuata in tutta l´Unione europea, anche avviando, se necessario, procedure d´infrazione. Continuerà inoltre a lavorare con gli Stati membri a livello tecnico e intende informare e assistere meglio sia gli Stati membri che i cittadini dei paesi terzi, utilizzando al meglio Internet, principalmente attraverso il futuro portale per l´immigrazione. Inoltre, senza interferire con la competenza degli Stati membri a determinare il volume dei migranti, potrebbe essere specificamente affrontata in futuro la questione dell´accesso all´occupazione, alla fine degli studi, per gli studenti provenienti dai paesi terzi. Contesto La direttiva 2201/114/Ce2 introduce norme comuni per l´ammissione di cittadini di paesi terzi in uno Stato membro dell´Ue per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato. L´obiettivo generale della direttiva è promuovere l´immagine dell´Europa in quanto centro mondiale d´eccellenza per gli studi. In questo contesto, la direttiva mira a istituire un quadro giuridico comune che faciliti ai cittadini di paesi terzi l´ingresso e il soggiorno nell´Ue a fini di studio. L´esistenza di un quadro legislativo coordinato e trasparente rende l´Ue più visibile, accessibile e interessante per gli studenti di paesi terzi come luogo di istruzione superiore. La direttiva stabilisce inoltre una serie di norme di base relative alle condizioni per l’ingresso e il soggiorno di alunni, tirocinanti non retribuiti e volontari nell´Ue. Diversamente da quanto accade per le norme relative agli studenti, gli Stati membri possono decidere se applicare o meno la direttiva a questi tre gruppi di migranti. Promuovendo queste forme di immigrazione, la direttiva intende incoraggiare l´"arricchimento reciproco" fra vari soggetti e una "maggiore comprensione fra culture". I primi anni di istruzione hanno un´influenza fondamentale sui valori, gli atteggiamenti, le aspirazioni e le conoscenze dei giovani. Le attività di tirocinio e la formazione professionale consentono loro di acquisire importanti competenze che possono giovare sia a loro che ai loro datori di lavoro in future situazioni lavorative. Le attività di volontariato possono essere fonte preziosa di scambi culturali per i volontari desiderosi di acquisire nuove competenze ed esperienze. La relazione risponde all´obbligo incombente alla Commissione ai sensi dell´articolo 21 della direttiva. È basata su uno studio svolto per la Commissione e su altre fonti, fra cui richieste specifiche fatte attraverso la Rete europea sulle migrazioni, denunce, domande e petizioni inviate da privati e discussioni con gli Stati membri su questioni pratiche derivanti dall´applicazione della direttiva.  
   
   
INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA: CONFRONTARSI ATTIVAMENTE SUL TERRITORIO  
 
Trieste, 29 settembre 2011 - "Confrontarsi Attivamente sul Territorio": è questo il titolo del progetto che, capofila l´Itg "Marinoni" di Udine, finanziato con i fondi Interreg Iv Italia-austria, ha permesso a studenti dell´istituto udinese, di due scuole venete (Isis "Palladio" e Omc Fondazione "Pio X" di Treviso) e di una carinziana (Hlm Klagenfurt, Wi´mo) di sperimentare insieme nuove modalità interattive di apprendimento nei siti archeologici di Aquileia e di Magdalensberg. Il progetto ha inteso offrire ai futuri geometri, alle aspiranti operatrici turistiche, agli studenti liceali, la possibiltà di imparare "sul campo" contenuti di carattere culturale, linguistico, letterario, scientifico, favorendo così lo sviluppo di competenze trasversali e la crescita della motivazione allo studio. Docenti, esperti e volontari delle tre regioni confinanti si sono confrontati, hanno progettato e infine condiviso un percorso didattico "attivo e outdoor" quale approccio formativo innovativo o quantomeno alternativo. Gli studenti hanno appreso e contemporaneamente sperimentato una proposta di turismo consapevole ed eco-sostenibile. Percorso che potrebbe essere riproposto ad altri gruppi interessati e rappresentare così un ampliamento dell´offerta turistica in Regione. I ragazzi hanno "vissuto e respirato" il territorio attraverso visite museali e ai siti archeologici, escursioni guidate e attività orientistiche, utilizzando anche la bicicletta nei trasferimenti più lunghi. Essi sono stati inoltre impegnati in attività di tutoraggio e in lezioni di L2. Un gruppo ristretto di giovani italiani e di studentesse austriache ha anche partecipato a un laboratorio teatrale, attività che ha dato modo di aumentare ulteriormente l´aggregazione tra loro. Da ultimo (ma non certo per importanza), mediante gli interventi di pulizia, di disegno, di rilievo e di manutenzione del sito archeologico delle Mura Bizantine i ragazzi hanno contribuito sensibilmente a documentare graficamente lo stato dei resti romani. Il campus aquileiese, iniziato il 26 settembre, si conclude sabato 1 ottobre con l´apertura al pubblico alle 15.00 del sito archeologico di via Annia ad Aquileia. L´area si trova a ridosso del tratto occidentale delle mura tardo-antiche di Aquileia, all´esterno delle quali, nel Iv-v secolo, fu disposta anche una piccola necropoli di cui finora sono state individuate 41 sepolture. I partner del progetto delle suddette istituzioni scolastiche sono associazioni di volontariato, enti e fondazioni quali la Società Friulana di Archeologia, il Club Unesco di Aquileia, la Fondazione Aquileia e la Soprintendenza ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia: infatti uno degli intenti primariamente sottesi è stato quello di promuovere la conoscenza e il confronto tra soggetti istituzionali diversi, come presupposto di maggiore e più significativa possibilità di integrazione tra scuola e territorio: "Confrontarsi Attivamente sul Territorio" appunto! Si tratta di una conferma del successo dei piccoli progetti, che con un limitato budget riescono a produrre grandi risultati concreti in termini di promozione del territorio e accrescimento della coesione transfrontaliera.  
   
   
SCUOLA: INCONTRO CON GELMINI SU USO TECNOLOGIE  
 
Palermo, 29 settembre 2011 - La necessita´ di rendere l´offerta formativa coerente con l´evoluzione dei metodi di apprendimento nell´attivita´ scolastica quotidiana e´ uno degli argomenti al centro dell´incontro tra l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, il ministro Maria Stella Gelmini,e i rappresentanti istituzionali delle altre regioni, che si e´ svolto ieri pomeriggio a Roma. Nel corso della riunione e´ stata valutata l´importanza del Piano Nazionale ´Scuola Digitale´, sviluppato dal Miur al fine di rendere l´offerta educativa coerente con il processo di innovazione del sistema scolastico.  
   
   
BUONA INTEGRAZIONE A TUTTI: IN MILLE A FIRENZE SULLE SCUOLE DI UN’ITALIA PLURALE  
 
Firenze, 29 settembre 2011 – Hanno superato quota mille gli iscritti, per la maggior parte insegnanti e dirigenti scolastici da tutta Italia, che questo venerdì 30 settembre si ritrovano a Firenze (Palazzo dei Congressi) per un confronto organizzato da Regione Toscana e Giunti Scuola sull’intercultura nelle scuole. Il convegno (con patrocinii concessi dal Presidente della Repubblica e dal Miur) segue uno analogo svolto due anni fa e si intitola “A scuola nessuno è straniero“. Porta come logo la raffigurazione dello “stivale” coperto da volti di bambini provenienti da ogni parte del mondo. Un’italia plurale quella che si confronterà a Firenze anche nel contesto del 150 mo dall’unità del Paese (il sottotitolo è proprio “Nuovi cittadini nell’età plurale“). Durante la mattina (9:30 – 12:30) gli iscritti si divideranno in cinque sessioni tematiche con un confronto anche basato sulla concreta presentazione di “buone pratiche” già portate avanti in scuole toscane e di molte altre regioni: l’integrazione nelle scuole dell’infanzia; l’insegnamento della lingua italiana in un contesto plurilingue; gli studenti stranieri nella scuola secondaria superiore; il rapporto fra scuola e cittadinanza; gli approcci ai curricula interculturali. Nel pomeriggio (14:30 – 18:00) sessione plenaria. Saluti affidati a Stella Targetti, Angela Palamone, Carla Ida Salviati, Marina Bertiglia. Seguono relazioni tecnico e scientifiche nonché testimonianze di nuovi cittadini italiani dai nomi inequivocabilmente “stranieri”. Fra le relazioni, oltre alla illustrazione del piano di Regione Toscana per la “concittadinanza” nelle scuole, anche uno studio europeo comparato sulle scuole interculturali di seconda generazione nonchè un intervento sulle “fiabe che hanno fatto l’Italia”. Referente scientifica del convegno la padagogista Graziella Favaro. Fra le buone pratiche presentate nella mattina: percorsi di integrazione nelle scuole per l’infanzia di Milano; laboratori (“Taratì Taratera: come ci si capisce quando non ci si capisce”) nelle scuole primarie di Genova; iniziative sull’apprendimento linguistico (“L’italiano in rap”) nelle scuole di Torino; percorsi di interculturalità in Toscana e a Bologna (“L’integrazione dei ragazzi stranieri durante il tempo libero); lavori di gruppi multiculturali a Pordenone e in Lombaria (“Genitori italiani e stranieri insieme”). Qui il programma: www.Regione.toscana.it/ascuolanessunoestraniero  Nb)- Alle ore 11 di venerdì 30 settembre presso la sala n. 9 del Palazzo dei Congressi di Firenze (piazza Adua 1) si terrà una conferenza stampa contestuale al convegno. Interverranno Stella Targetti (vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione), Angela Palamone (direttore Ufficio Scolastico Regionale), Elio Satti (dirigente Istruzione in Regione Toscana), Graziella Favaro (pedagogista e coordinatore scientifico della rivista “Sesamo”), Carla Ida Salviati (direttore delle riviste, edite da Giunti Scuola, “La Vita Scolastica”, “Sesamo”, “Scuola dell’infanzia”).  
   
   
START CUP PUGLIA 2011: I VINCITORI LA COMPETIZIONE REGIONALE HA DESIGNATO I TRE VINCITORI. PREMI IN DENARO, UN PREMIO SPECIALE CONFERITO DALLO UKTI E LA PARTECIPAZIONE DI DIRITTO AL PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE DI TORINO.  
 
 Valenzano, 29 settembre 2011 - Soluzione per il recupero di scarti di metalli preziosi usati dall’industria microelettronica: gli sviluppatori di questa soluzione – un team composto da un ingegnere gestionale, un laureato in fisica e uno studente di ingegneria elettronica, tutti provenienti dall’Università del Salento – denominata Mrs sono i primi classificati della Start Cup Puglia 2011, la competizione tra piani di impresa innovativa organizzata per il quarto anno consecutivo dall’Arti – l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. I secondi e i terzi classificati sono rispettivamente Sm&t e Miglas. Realizzato da un gruppo di ricercatori del Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie (Nnl) del Cnr di Lecce, Sm&t – Soft Materials and Technologies è un progetto che consiste nella produzione e commercializzazione di sistemi e materiali micro e nano-strutturati per applicazioni biotecnologiche e, in particolare, per la rigenerazione di tessuti a partire da cellule staminali. Miglas, frutto del lavoro di un team composto da ricercatori dell’Istituto di Nanoscienze del Cnr di Lecce (Cnr-nano) e ricercatori nel settore dell’Ingegneria dei Materiali e delle Tecnologie Innovative, propone invece la realizzazione di micro reattori in vetro che possono essere impiegati per produrre farmaci, combustibili o per la purificazione di sostanze. Al progetto Promis, una spin off dell’Università di Foggia specializzata nella selezione di colture microbiche (come lieviti e batteri), per le produzione di alimenti tipici fermentati, è spettato, poi, il premio speciale extra-regolamento Bright Future Ideas Award, conferito dallo Uk Trade & Investment (Ukti), l’Agenzia governativa britannica che promuove gli investimenti e i rapporti commerciali tra aziende britanniche e italiane, e dal consolato britannico di Napoli, con l’obiettivo di agevolare l’internazionalizzazione dell’impresa start-up. La cerimonia di premiazione si è svolta il 27 settembre, nella sala multimediale del Castello Svevo di Bari, alla presenza di rappresentanti del mondo regionale, confindustriale e accademico, tutti ugualmente convergenti nel sottolineare il valore proattivo di iniziative che favoriscono l’autoimprenditorialità e la necessità di potenziare il “sistema di rete” che unisce i soggetti del sistema regionale dell’innovazione: Loredana Capone, vice presidente e assessore regionale allo Sviluppo economico; Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti; Maria Vittoria Di Ceglie, responsabile regionale dell’Azione del Po Fesr che finanzia la manifestazione; Michael Burgoyne, console britannico per l’Italia meridionale; Ines Montella, responsabile commerciale Ukti presso il consolato britannico di Napoli; Francesco Frezza, presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Bari e Bat; Vito Albino, professore ordinario del Politecnico di Bari; Nicola Antonio Colabufo, vincitore della passata edizione di Start Cup Puglia. Alla competizione si sono candidate 114 idee di business, il cui potenziale commerciale è stato valutato dalla commissione di gara; presieduta da Andrea Piccaluga, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso la Scuola Superiore Sant’anna di Pisa e direttore della Scuola Internazionale di Alta Formazione di Volterra, la commissione è stata composta da quattro “eccellenze “ pugliesi selezionate dalla Rete dei Talenti della Regione Puglia, l’iniziativa promossa dall’Arti per monitorare le “eminenze grigie pugliesi” che vivono e lavorano fuori regione e che attualmente ne annovera oltre 450 tra accademici, manager e creativi: Annamaria Cofano, tutor del corso di Marketing Management del Master Emba (Executive Master in Business Administration) presso l’Alma Graduate School di Bologna; Massimo Ciociola, fondatore di “Musixmatch”, start up che opera nel mondo della musica e nel music advertising e fondatore di Wireless Solutions spa e di Dada.net S.p.a; Fabrizio D´errico, ricercatore di ruolo e professore aggregato di Metallurgia presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano; Carmela Gissi, biologa presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie dell’Università di Milano. La giuria ha selezionato i dieci finalisti che hanno illustrato in breve la propria idea imprenditoriale innovativa e designato i tre vincitori, che si sono aggiudicati un premio in denaro del valore rispettivamente di 15mila, 10mila e 5mila euro, nonché l’ammissione di diritto al Working Capital-premio Nazionale Innovazione 2011, in programma a Torino il prossimo 18 novembre. La serata, trasmessa anche in diretta streaming sul portale della manifestazione (www.Startcup.puglia.it), è stata allietata da un intermezzo musicale scelto per intrattenere il pubblico durante la fase di valutazione della commissione; un duo, quello formato da Davide Viterbo (violoncello) e Pasquale Luisi (video-jockey) che, alternando sonorità eclettiche ad elaborazioni visive in tempo reale, ha creato un mix innovativo di flussi video in un’inedita sequenza di “immagini musicali”. Concludendo la cerimonia di premiazione, la presidente dell’Arti ha dichiarato: “La Start Cup non è un premio. È un investimento sulla capacità dei giovani di generare valore aggiunto. Sulla capacità delle imprese di cogliere il futuro e sulla capacità della Puglia di essere considerata dal mondo una realtà vivace, creativa e produttiva.  
   
   
AD ANTONINO VALLESI IL PREMIO BERTELSON DALL’EUROPEAN SOCIETY OF COGNITIVE PSYCHOLOGY GLI SARÀ ASSEGNATO IL 30 SETTEMBRE, A SAN SEBASTIAN IN SPAGNA, IN OCCASIONE DELLA DICIASSETTESIMA CONFERENZA DELL’ESCOP  
 
 Trieste, 29 settembre 2011 - Giovane, di talento, impegnato in ricerche di frontiera nel campo delle neuroscienze cognitive. Antonino Vallesi, ricercatore della Sissa di Trieste, riceverà dall’European Society of Cognitive Psychology (Escop), il 30 settembre a San Sebastian, il premio Bertelson, destinato a neuroscienziati all’inizio di una promettente carriera. Dal 29 settembre al 3 ottobre 2011 si svolgerà nella cittadina basca, in Spagna, la diciassettesima conferenza della Società Europea di Psicologia Cognitiva. Il premio, intitolato alla memoria di Paul Bertelson, noto tra l’altro per il significativo contributo dato allo studio della cronometria mentale e lateralizzazione emisferica, viene assegnato ogni due anni a un giovane ricercatore europeo, che non abbia compiuto 35 anni, dai riconosciuti meriti scientifici nel campo della psicologia cognitiva. Il 30 settembre, Vallesi terrà una lectio magistralis per illustrare agli oltre 500 membri dell’Escop la sua attività di ricerca. Siciliano, 32 anni, laurea in psicologia all’Università di Padova (2003) e dottorato in neuroscienze alla Sissa (2007), Vallesi è stato per due anni e mezzo in Canada, al Rotman Research Institute di Toronto, per perfezionarsi nell’applicazione di tecniche di neuroimmagine alle neuroscienze cognitive. Dal mese di luglio 2009 è ricercatore alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dove studia i meccanismi dell’attenzione e le conseguenze cognitive dell’invecchiamento. Già vincitore del Premio della Junior Chamber International (The Outstanding Young People-research), si è anche aggiudicato un finanziamento dalla Sissa di 15.000 euro per coordinare un progetto di ricerca sugli effetti del bilinguismo nell’ambito delle attività del Neuroimaging and Attention Lab.  
   
   
SARDEGNA: IL VINCITORE DELLA BORSA DI STUDIO SULLA TRASFORMAZIONE DEL LATTE  
 
Cagliari, 29 settembre 2011 - L´agenzia per la ricerca in agricoltura, Agris Sardegna, ha pubblicato la graduatoria di merito della selezione per il conferimento di una borsa di studio per laureati, dal titolo "Ottimizzazione delle tecnologie da applicare nei processi di trasformazione del latte ovino e caprino. Ricordiamo che la borsa di studio avrà una durata di 12 mesi, eventualmente rinnovabili fino ad un massimo di 36 mesi complessivi, e che il vincitore della selezione svolgerà la propria attività presso la sede del Dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali dell´Agenzia. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/58?s=1&v=9&c=161&c1=4922&id=23766    
   
   
NOVE PROGETTI PER LE PASSIONI DEI GIOVANI  
 
Bolzano, 29 Settembre 2011 - Sono nove le azioni dedicate alle passioni dei giovani che il Dipartimento scuola e cultura italiana ha organizzato per i prossimi mesi assieme a vari enti culturali. Due di queste partono in autunno: "Giovani in scena" per i ragazzi interessati al mondo del teatro ed "Effetto Notte" per i giovani che si interessano di far cinema. I dettagli del programma ed in particolare delle due azioni sono stati illustrati dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, assieme a Marco Bernardi, direttore del Teatro stabile di Bolzano, e Sandro Tarter responsabile del progetto "Effetto Notte". Musica, teatro, cinema, ma anche impegno civile, letteratura, arte e spazi per i giovani, questo è l’articolato programma ideato dal Dipartimento alla cultura italiana della Provincia per le nuove generazioni. Tutte le proposte hanno un filo conduttore comune, che è quello del confronto: confronto che diventa incontro tra giovani altoatesini, tra giovani europei, tra generazioni. Le aree e le discipline d’intervento sono molteplici e coprono un’ampia gamma di passioni giovanili (i dettagli nell´allegato). Tutte le proposte sono raccolte in una brochure "...Per le tue passioni 2011-2012" che è stata illustrata assieme ai singoli progetti dal vicepresidente Tommasini. Come ha sottolineato, la publicazione raccoglie il lavoro sinergico svolto nei primi due anni e mezzo della legislatura secondo il concetto di "passione". Attraverso i progetti si intende fornire gli strumetni per seguire le proprie passioni e proprio tramite esse andare ad inserirsi nella vita pubblica contribuendo, da un lato, alla propria crescita personale e, dall´altro, alla crescita della società. La qualità raggiunta dai progetti posti in essere non è scontata, come ha proseguito Tommasini, ed è dovuta in gran parte proprio alla "passione" che tutti gli attori coinvolti pongono nell´organizzazione sinergica. Parlando dei progetti specifici "Giovani in scena" ed "Effetto Notte", Tommasini ha posto in evidenza che l´obiettivo proncipale è quello di appassionare i ragazzi per andare a formare un pubblico competente, grazie all´acquisizione dei linguaggi e di conseguenza dell´affinamento delle capacità intellettive, che frequenti le proposte culturali nella lor varietà. Si tratta di una tassello della strategia che porta anche alla candidatura a Capitale della cultura 2019. La cultura crea benessere e favorisce la socializzazione contrastando così anche fenomeni di intolleranza. Il direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Marco Bernardi, ha apprezzato il lavoro corale di questi ultimi anni per far approdondire ai giovani i linguaggi dell´arte, ma anche del vivere civile, ponendo in evidenza la mutazione notevole verificatasi nel lavoro con i giovani. Spesso a confronto con altre realtà culturali Bernardi ha detto di trovare costanti conferme che l´esperienza altoatesina di plitica culturale con i giovani sia veramente "unica" nel suo genere e che i progetti posti in essere costituiscano così un percorso di grande privilegio. "Giovani in scena" si struttura in un corso di 96 ore a Bolzano, la preparazione alla visione di 10 spettacoli della stagione teatrale bolzanina e l´incontro dedicato con professionisti del teatro quali Umberto Orsini, Alessandro Gassman, Fausto Paravidino ed altri, nonché in un laboratorio teatrale per apprendere le tecniche base del teatro; a Bressanone il corso sarà di 36 ore ed è pensato in particolare per gli studenti di Scienze della Comunicazione e della formazione primaria dell´università Lub, che potranno ottenere cinque crediti formativi con la frequenza. Sandro Tarter, responsabile del progetto "Effetto Notte" ha affermato come il cinema costituisca la modalità contemporanea di raccontare e di vivere storie di umanità. Il laboratorio di cinema partito quale progetto sperimentale del Lice classico "Carducci" di Bolzano, si è attestato quale officina di appassionati e di film amatoriali, ma di buon livello. Informazioni sui siti www.Provincia.bz.it/cultura  www.Teatro-bolzano.it  www.Teatrocristallo.it/corsi    
   
   
AVVIATA COLLABORAZIONE TRA REGIONE UMBRIA E POLITECNICO DI MILANO  
 
Perugia, 29 settembre 2011 - Prevenire il rischio idrogeologico ed idraulico. E´ questo lo scopo di una importante collaborazione avviata tra Politecnico di Milano e Regione Umbria, nell´ambito del "Piano Coordinato di Prevenzione Multirischio" (previsto nel Programma Operativo Regionale Fesr 2007-2013). La collaborazione è finalizzata alla realizzazione di studi e ricerche, scambio di "know-how", sperimentazione di tecnologie innovative nel settore previsione e prevenzione rischi idrogeologico ed idraulico. E´ quanto riferiscono la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l´assessore all´ambiente, Silvano Rometti, che sottolineano come le attività di collaborazione avranno reciproche applicazioni e si distingueranno per una spiccata connotazione multidisciplinare: per la Regione saranno sviluppati approcci innovativi sia di previsione e gestione delle emergenze in tempo reale in ambito Protezione Civile, sia metodologie all´avanguardia nel settore pianificazione dei rischi, nel rispetto di quanto previsto nel recepimento nazionale della Direttiva europea "Alluvioni" . "L´accordo - affermano la presidente e l´assessore - nasce da contatti avuti durante le iniziative del Centro Funzionale regionale di divulgazione delle proprie attività, tramite pubblicazioni su riviste scientifiche e di settore, congressi nazionali e internazionali; attività verso le quali il Politecnico di Milano ha mostrato particolare interesse reputando il territorio umbro ambito favorevole per l´applicazione delle proprie ricerche e la sperimentazione tecnologica nonché le strutture operative della Regione Umbria quali partner qualificati".  
   
   
ROMA, VILLA BORGHESE: CARTA D’IDENTITA’ PER 600 PINI  
 
Roma, 29 settembre 2011 - Forestali arrampicatori indagano la stabilità degli esemplari ultracentenari Una carta d’identità per ogni pino di Villa Borghese. Il progetto, derivato dall’esigenza di salvaguardare le essenze ultracentenarie e, soprattutto, di garantire la sicurezza per i tanti fruitori del Parco, permetterà al Dipartimento ambiente di Roma Capitale di programmare tutti gli interventi necessari. Il piano per la verifica di stabilità dei 600 pini è stato presentato questa mattina dall’assessore capitolino all’ambiente, Marco Visconti. «Per la prima volta nella nostra città si procede ad un’indagine così accurata per accertare le condizioni di salute degli alberi - ha dichiarato Visconti - Ogni pino sarà esaminato in 30 punti, dal bulbo ai rami più alti, grazie all’impegno dei forestali arrampicatori “tree-climbers”, i quali, muniti di corde e moschettoni, raggiungeranno la sommità degli alberi per verificarne la salute, attraverso l’impiego di un particolare strumento per la misurazione della densità del legno, il resistograph». «In questo modo, ogni pino sarà dotato di una propria carta d’identità, contenente: il numero di serie, l’età della pianta, la circonferenza, la localizzazione sul territorio e le annotazioni sanitarie – ha aggiunto l’Assessore – e quindi saranno individuate le “classi di intervento”: in “Classe C” saranno catalogati tutti i pini in buona salute che dovranno essere solo monitorati periodicamente; in “Classe C/d” rientreranno quei pini che necessitano di interventi per migliorare la stabilità di tronchi e radici; le essenze pericolanti, infine, quelle a forte rischio di schianto, saranno catalogate in “Classe D”». «Nei mesi scorsi sono stati già esaminati con queste tecniche, circa 400 pini. Al termine dello studio, per il quale l’assessorato all’ambiente di Roma Capitale ha investito 90mila euro, condivideremo le informazioni con le associazioni ambientaliste e con i cittadini. Successivamente – ha concluso Visconti - avvieremo i necessari interventi di risanamento e di salvaguardia per tutelare essenze e pubblica incolumità».  
   
   
BOLZANO: 142 MILIONI A SETTE COMUNI PER INVESTIMENTI AMBIENTALI  
 
Bolzano, 29 settembre 2011 - Ammontano a 142 milioni di euro gli investimenti che le concessionarie di derivazioni idroelettriche di Ultimo e S. Antonio dovranno sostenere nei prossimi 30 anni come misure di compensazione ambientale. Il 26 settembre la Giunta provinciale ha suddiviso la somma fra i sette comuni di bacino; sempre in tema di energia, è stato stabilito che in futuro gli impianti di co-generazione dovranno riutilizzare almeno il 70% del calore prodotto. Sono due le derivazioni idroelettriche (Ultimo e S. Antonio) sulle quali oggi (26 settembre) la Giunta provinciale si è espressa per risolvere la questione relativa all´assegnazione degli investimenti ai singoli comuni di bacino. In totale si tratta di 142 milioni di euro che arriveranno sul territorio altoatesino nei prossimi 30 anni. Per la centrale di Ultimo sono previsti investimenti per 93 milioni di euro: 43 finiranno al Comune di Ultimo, 27 a San Pancrazio e 23 a Lana. Ammontano a 49 milioni di euro, invece, gli investimenti ambientali garantiti dalla centrale di S. Antonio, che saranno così suddivisi: 11.907.000 euro a Bolzano, 15.386.000 euro a Sarentino, altrettanti a Renon, e 6.321.000 euro a San Genesio. "Sui due terzi dei fondi - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - i comuni possono avanzare proposte per l´utilizzo concreto delle somme a disposizione, mentre sul restante terzo le proposte potranno essere avanzate dalla Giunta provinciale". In totale, nei prossimi 30 anni, le concessionarie di derivazioni idroelettriche dovranno sostenere investimenti ambientali pari a 400 milioni di euro. "Ciò dimostra che aver ottenuto la competenza sulle concessioni idriche - ha spiegato Durnwalder - è stata una conquista importante: a beneficiarne dei vantaggi diretti e indiretti saranno i comuni e, di conseguenza, gli stessi cittadini". Dopo la suddivisione fra i comuni di bacino delle derivazioni di Cardano, Bressanone, Sarentino, Lappago, Selva dei Molini, Ponte Gardena, Ultimo S. Antonio, le ultime due centrali interessate saranno quelle di S. Floriano e Tel. Restando in tema, la Giunta provinciale ha deciso che in futuro le nuove licenze per la realizzazione di impianti di co-generazione in grado di produrre sia energia che calore con una potenza superiore ai 100 kw, saranno assegnate a patto che il 70% del calore prodotto venga riutilizzato e non disperso nell´ambiente. Inoltre, gli oli usati per far funzionare gli impianti dovranno essere di provenienza locale.  
   
   
APPROVATI IN SARDEGNA INTERVENTI DECISIVI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI  
 
Cagliari, 29 Settembre 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Giorgio Oppi, ha approvato alcuni provvedimenti relativi all’infrastrutturazione per la gestione dei rifiuti urbani, alla raccolta differenziata e alla realizzazione di nuovi ecocentri. Relativamente al primo provvedimento è stata completata la dotazione finanziaria pari a 22 milioni di euro necessaria per la ristrutturazione del termovalorizzatore di Macomer, nonché sono destinati ulteriori 11,2 milioni per l’ampliamento delle discariche di servizio di Arborea (2 milioni), Carbonia (2,5 milioni), Iglesias (2,5 milioni), Ozieri (2,7 milioni) e Villacidro (1,5 milioni). Inoltre, la Giunta regionale ha stanziato 4 milioni di euro per mantenere in vigore il meccanismo di premialità-penalità per i Comuni della Sardegna per il 2011, che consentirà di abbattere le tariffe di conferimento per i Comuni virtuosi e quindi premiare gli sforzi compiuti dai cittadini. I Comuni virtuosi, che raggiungeranno il 60 per cento di raccolta differenziata, riceveranno uno sconto tariffario pari al 10 per cento, ovvero al 30 per cento qualora conferiscano ad un termovalorizzatore. Infine, è stata prevista la realizzazione di nuovi ecocentri sul territorio regionale, oltre i 180 già finanziati. In particolare, sono stati attribuiti 150 mila euro ciascuno ai Comuni con oltre 25 mila abitanti (Cagliari, Assemini, Quartu Sant’elena, Selargius, Carbonia, Iglesias, Nuoro, Oristano, Olbia, Alghero e Sassari) nonché la somma di 70 mila euro ciascuno ai comuni di Dolianova, Ortueri, Silanus, Thiesi e Valledoria. Il finanziamento dei nuovi ecocentri consentirà di migliorare le raccolte porta a porta e quindi l’incremento della percentuale di raccolta differenziata nel territorio regionale.  
   
   
VDA: IL PIROGASSIFICATORE È FRUTTO DI UNA SCELTA RESPONSABILE: L´ASSESSORE ZUBLENA INTERVIENE SULLE RICHIESTE DI CHI SI OPPONE AL PIROGASSIFICATORE  
 
Aosta, 29 settembre 2011 - “Sono tranquilla del percorso svolto con coscienza e responsabilità, che sulla base di studi tecnici e scientifici autorevoli ha permesso di effettuare una scelta e dare una risposta concreta al problema dei rifiuti nell’interesse dei cittadini valdostani” ha affermato l’Assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena al termine dell’intervento di ieri nella Iii Commissione consiliare in merito alla petizione che richiede un confronto fra esperti sulla realizzazione tra un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti ed un impianto di pirogassificazione, scelto dalla Regione nel 2009 come la soluzione più idonea al territorio per lo smaltimento dei rifiuti residui dalla raccolta differenziata, grazie alle sue caratteristiche di contenimento dell’impatto ambientale e di ricavo di energia dai rifiuti. L’incontro ha affrontato anche il tema della moratoria contenuta nella petizione che rischia di sospendere l’iter di appalto per la costruzione. “Al di là delle implicazioni di natura legale derivanti dal sospendere un procedimento amministrativo legittimamente in corso di avanzata esecuzione,” commenta l’Assessore Zublena. “ci si chiede chi può temere i risultati dei lavori della Commissione di gara, che permetterebbe finalmente di disporre del progetto dell’impianto e quindi di dare tutte quelle risposte alle domande che i cittadini oggi pongono.” L’assessore Zublena ha spiegato come il clima di sfiducia nel lavoro delle Istituzioni e dei componenti della Commissione creato dai proclami del Comitato Valle virtuosa distolgano l’attenzione dal vero problema dello smaltimento dei rifiuti, alimentando un sentimento di disagio nei cittadini. Nel ripercorrere i passaggi tecnici e politici effettuati per giungere ad una decisione finale - condivisa dalla grande maggioranza dei Consiglieri regionali – l’Assessore ha evidenziato come la richiesta del Comitato di un nuovo confronto tra tecnologie sia il frutto di una posizione altalenante del Comitato stesso che inizialmente ha negato che il confronto fosse mai stato eseguito dalla Regione per poi ammettere che è stato fatto ma supponendo l’affidamento ad esperti non indipendenti. Il disegno di legge regionale popolare già decide per il trattamento a freddo dei rifiuti, anziché quello a caldo del pirogassificatore, a chi serve quindi eseguire oggi un eventuale nuovo confronto? Riguardo alla recente espressione di ammissibilità del referendum sulla costruzione del pirogassificatore, l’Assessore ribadisce il clima di serenità con cui le Istituzioni stanno lavorando “non dubito che i valdostani se dovranno esprimersi non si accontenteranno solo di parole ma andranno alle cose concrete e decideranno con la propria testa: un conto è chiedere i confronti e un’altra cosa è decidere”.  
   
   
PIEMONTE: BUONE PRATICHE PER RIDURRE I RIFIUTI E GLI IMBALLAGGI SARANNO APPLICATE IN 17 PUNTI VENDITA DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
Torino, 29 settembre 2011 Con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa avvenuta il 28 settembre tra l’assessorato all’Ambiente della Regione, i consorzi rifiuti Cisa di Ciriè, Cca di Ivrea e Cosrab di Biella, le catene Auchan, Novacoop, Il Gigante e Leroy Merlin si impegnano a promuovere con strumenti di comunicazione personalizzati una serie di azioni per ridurre la produzione di rifiuti, ottimizzare il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio, diminuire gli altri impatti ambientali generati dall’attività commerciale. I punti vendita aderenti avvieranno o potenzieranno forme di “dematerializzazione” della pubblicità e della comunicazione alla clientela, potranno ad esempio decidere di incentivare la vendita di prodotti disimballati (quali detersivi, prodotti alimentari secchi sfusi come pasta, riso, cereali, frutta secca) mediante specifici “ecopunti” ben segnalati all´interno, incrementare l’uso di contenitori riutilizzabili per i prodotti ortofrutticoli, utilizzare una carta dotata di marchio ecologico per attività amministrative e di comunicazione, attuare un recupero solidale delle eccedenze alimentari cedendole alle Onlus convenzionate. Ai clienti viene data la possibilità di acquistare prodotti sfusi o con minor imballaggio, portare i tappi di sughero da destinare al recupero in bioedilizia, scegliere prodotti riutilizzabili anziché usa e getta, consegnare gratuitamente al punto vendita i vecchi elettrodomestici in occasione dell’acquisto di un prodotto equivalente. Il protocollo fa parte del progetto italo-francese R2d2, avviato circa due anni fa, che ha permesso di testare la validità di alcune buone pratiche volte alla minimizzazione dei rifiuti urbani attraverso lo scambio di esperienze e l’attuazione di iniziative pilota in merito a compostaggio domestico e collettivo, manifestazioni eco-compatibili, promozione dell’uso di pannolini lavabili, riduzione di imballaggi e pubblicità, riduzione dei rifiuti alimentari e raccolta differenziata con innovativi sistemi di controllo per il conferimento del rifiuto indifferenziato. I risultati e gli sviluppi futuri di tutte le iniziative saranno al centro di un convegno che si terrà il 29 settembre presso il Museo regionale di Scienze naturali di Torino. “Sempre più spesso - commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello - i consumatori scelgono per i loro acquisti i grandi magazzini, gli ipermercati e i supermercati i cui scarti sono costituiti per la maggior parte da imballaggi e quindi da carta e cartone, legno, plastica, alluminio acciaio e vetro. Basti pensare che 1/3 dei rifiuti urbani annualmente prodotti in Piemonte, circa 2.240.000 tonnellate, è costituito da imballaggi. Per queste ragioni abbiamo deciso di investire in azioni di promozione, informazione e comunicazione, poiché esse costituiscono un aspetto essenziale per i programmi di prevenzione dei rifiuti e, di conseguenza, anche dei rifiuti di imballaggio”. “Le buone pratiche previste dall’accordo e le relative attività di comunicazione alla clientela - annuncia Ravello - saranno mantenute per un anno, al termine del quale si verificherà la possibilità di estendere il protocollo d’intesa a tutte le catene interessate, attribuendo un marchio di qualità ai punti vendita aderenti”.