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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Settembre 2011
SALUMI ITALIANI: NUOVO RUOLO NUTRIZIONALE NELL’ALIMENTAZIONE MODERNA. MENO SALE E MENO GRASSI. PIÙ PROTEINE, VITAMINE E SALI MINERALI.  
 
 Milano – Sono stati presentati il 27 settembre, i nuovi valori nutrizionali dei Salumi Italiani emersi dalle analisi effettuate da Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e Ssica (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari). Il Simposio, svoltosi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, ha visto la partecipazione di professionisti della salute, medici, nutrizionisti, esponenti dei consorzi dei Salumi Dop e Igp ed esperti del mondo della comunicazione scientifica. L’indagine, promossa da Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati) e Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani), ha presentato il lavoro che negli anni ha caratterizzato l’attività del comparto salumiero, che da realtà artigianale si è progressivamente evoluto in realtà industriale. “Un’industria” – ha dichiarato in apertura dei lavori il Presidente Ivsi, Dr. Nicola Levoni – “Attenta alla cultura da cui deriva, in grado di cogliere i margini di miglioramento e le sfide tecnologiche e di distribuzione, aumentando le caratteristiche di qualità e sicurezza e adeguandosi alle esigenze dei moderni stili di vita”. “L’indagine ha permesso di dimostrare che Tradizione, Tipicità, Gusto e Salute possono convivere in un’unica categoria di alimenti”. Ha affermato durante il Simposio il Dr. Francesco Negroni, Neo Presidente Isit. “L’analisi dei valori nutrizionali proposta da un’indagine così approfondita risponde al quadro normativo europeo che mira alla trasparenza. Tendenza che rappresenta un’opportunità sia per il produttore sia per il consumatore”. “I miglioramenti nutrizionali emersi dall’indagine si registrano nel contenuto lipidico, vitaminico, dei sali minerali e nella riduzione del cloruro di sodio, che implica una rivalutazione dei Salumi nella dieta mediterranea moderna” ha dichiarato il Prof. Mario Colombo, Presidente Inran. “Lo studio fornisce uno strumento aggiuntivo per promuovere la corretta alimentazione”. Si delinea quindi una categoria di alimenti adatta a tutta la popolazione e a diversi momenti di consumo, in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica.  
   
   
ISIT E IVSI PRESENTANO I NUOVI VALORI NUTRIZIONALI DEI SALUMI ITALIANI, RISULTATO DELL’INDAGINE CONDOTTA DA INRAN E SSICA.  
 
Salumi Italiani: nuovo ruolo nutrizionale nell’alimentazione moderna. Meno sale e meno grassi. Più proteine, vitamine e sali minerali. Le nuove analisi sulla composizione nutrizionale dei Salumi confermano il trend di miglioramento nutrizionale di alimenti simbolo della tradizione gastronomica italiana, in grado di soddisfare il gusto e di rispondere alla crescente attenzione alla salute e al benessere di tutte le fasce della popolazione. Si svolge a Milano, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, la presentazione in anteprima dei nuovi valori nutrizionali dei Salumi Italiani, valori emersi dalle analisi effettuate da Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e Ssica (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari). L’indagine, promossa da Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati) e Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani), intende porre l’attenzione sul lavoro costante che negli anni ha caratterizzato l’attività del comparto salumiero, che da realtà artigianale si è progressivamente evoluto in realtà industriale. Un’industria attenta alla cultura da cui deriva, in grado di cogliere i margini di miglioramento e le sfide tecnologiche e di distribuzione, aumentando le caratteristiche di qualità e sicurezza e adeguandosi alle esigenze dei moderni stili di vita. I miglioramenti nutrizionali emersi dall’indagine si registrano nel contenuto lipidico, vitaminico e minerale e nella riduzione del cloruro di sodio, che implica una rivalutazione dei Salumi nella dieta mediterranea moderna. Si delinea oggi una categoria di alimenti adatta a tutta la popolazione e a diversi momenti di consumo, in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica. Meno sale nei Salumi Benché i Salumi utilizzino il sale per la sua funzione conservante, si è arrivati oggi ad una riduzione notevole del suo impiego, grazie all’evoluzione dei sistemi di produzione, al controllo dei periodi di asciugatura e stagionatura e alla maggiore attenzione nella quantità e qualità delle spezie utilizzate. Dallo studio emerge, ad esempio, che i Salumi non sono la fonte più importante di sale nell’alimentazione, rappresentata da altri prodotti alimentari consumati quotidianamente ed in maggior misura. Il contenuto di sale nei Salumi Italiani risulta notevolmente ridotto, in una percentuale che va dal 4% circa fino a oltre il 45% a seconda del prodotto. Utilizzati sempre a scopo conservativo, anche i nitrati hanno subìto una considerevole riduzione nei Salumi, mentre i nitriti risultano oggi praticamente assenti. Meno grassi, più proteine Considerati spesso erroneamente ‘alimenti grassi’, i Salumi presentano oggi un’ulteriore notevole riduzione del contenuto lipidico e, grazie alle moderne tecniche di allevamento, ne risulta ottimizzata anche la qualità compositiva, in particolare per quanto riguarda i prodotti insaccati cotti. Per questi alimenti, il contenuto in acidi grassi saturi si è ridotto notevolmente, fino a quasi il 40%, e allo stesso tempo si è ottenuto un equilibrio tra contenuto in grassi saturi e insaturi. In particolare, grassi preziosi come quelli insaturi sono passati dal 30% a oltre il 60% dei grassi totali. Parallelamente alla riduzione dei grassi saturi, si sono registrate diminuzioni apprezzabili del contenuto in colesterolo, soprattutto in alcuni prodotti quali prosciutto cotto, pancetta, cotechino e una crescita delle proteine apportate, che forniscono meno calorie rispetto ai grassi. Più vitamine e sali minerali I dati divulgati dopo le analisi del 1993 evidenziavano già un elevato contenuto in vitamine del gruppo B, in particolare B1, B2 e B3, importanti ad esempio per i tessuti nervosi, per lo stato di nutrizione della pelle e delle mucose e per la respirazione cellulare. Dalle analisi attuali emerge una presenza significativa di vitamina B6 e di vitamina B12, di cui prima non erano disponibili dati analitici. Quest’ultima in particolare svolge un ruolo rilevante a livello del sistema nervoso e della produzione delle cellule del sangue. Come noto, inoltre, la carenza di vitamina B12 può causare un’insufficienza di acido folico, molto prezioso durante la gravidanza per evitare rischi al feto a livello neurale. Per ciò che riguarda i sali minerali, indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo, è soprattutto il livello di potassio a risultare oggi particolarmente elevato rispetto alle quantità emerse dalle analisi del 1993: diversi Salumi, con una sola porzione da 50 g. Possono arrivare a coprirne mediamente più del 15% del fabbisogno giornaliero di un adulto. I Salumi, adatti a tutte le fasce d’età in tutte le ore della giornata La composizione nutrizionale dei Salumi Italiani, insieme alle moderne modalità di confezionamento in vaschette porzionate, ne fanno dunque un alimento adatto a tutta la popolazione e ad ogni momento di consumo. Grazie al contenuto di proteine, vitamine e sali minerali, sono un alimento indicato per la fase di crescita dei bambini, così come – nel caso di alcuni Salumi - per la donna in gravidanza e in periodo di allattamento. Anche gli anziani possono apprezzare il gusto di questo alimento tipicamente italiano, grazie alla facile masticabilità e alla conservabilità, soddisfacendo allo stesso tempo l’aumentato bisogno di calcio, fosforo, zinco e vitamine antiossidanti. I giovani e gli sportivi trovano nei Salumi, in particolare in abbinamento con il pane, un mezzo per recuperare facilmente e in modo naturale i nutrienti persi con l’esercizio fisico: carboidrati, proteine, lipidi e sali minerali, facilmente digeribili e assimilabili. La metodologia dell’indagine ed i risultati ottenuti saranno presentati durante il simposio dal Presidente e dai ricercatori dell’Inran; gli esperti in ambito nutrizionale approfondiranno invece il legame dei nuovi profili nutrizionali dei Salumi Italiani con la salute ed il loro nuovo ruolo all’interno della dieta mediterranea. Un innovativo sistema di indagine Questi risultati di rilievo sono stati possibili grazie ad uno screening senza precedenti per livello di approfondimento, che ha visto coinvolti Ricercatori Nutrizionisti in un’indagine approfondita di tutti i Salumi patrimonio della tradizione gastronomica italiana. Punti di forza dell’indagine riguardano il corretto campionamento dei prodotti, effettuato attraverso la selezione di aziende presenti sul mercato italiano e il sistema di analisi, che ha richiesto la conduzione di sperimentazioni preliminari per la sua precisa taratura. Sono stati oggetto di indagine tutti i salumi, tra cui alcuni tutelati Dop e Igp, quali Bresaola della Valtellina Igp, Cotechino Modena Igp, Mortadella Bologna Igp, Prosciutto di Modena Dop, Prosciutto San Daniele Dop, Speck dell’Alto Adige Igp, Salamini italiani alla cacciatora Dop, Zampone Modena Igp. Per ciascun prodotto è stata determinata la composizione in macronutrienti, micronutrienti e altre sostanze presenti, ottenendo risultati anche su elementi non analizzati in passato, quali amminoacidi, fosforo, calcio, magnesio, rame, manganese, selenio e vitamine del gruppo B ed E. L’istituto Salumi Italiani Tutelati (Isit) svolge un coordinamento a livello strategico e operativo fra i Consorzi di tutela delle Dop e Igp del comparto salumi, vantando una solida rappresentatività nel comparto delle produzioni tipiche; supporta, inoltre, le produzioni tutelate che non hanno ancora un proprio organismo di rappresentanza. Fanno parte di Isit: Consorzio Cacciatore, Consorzio del Culatello di Zibello, Consorzio del Prosciutto di Modena, Consorzio del Prosciutto San Daniele, Consorzio del Prosciutto Toscano, Consorzio del Salame Brianza, Consorzio del Salame di Varzi, Consorzio Mortadella Bologna, Consorzio per la tutela del nome Bresaola della Valtellina, Consorzio di tutela dei Salumi di Calabria a Dop, Consorzio Salame Piemonte, Consorzio Salumi Tipici Piacentini, Consorzio tutela Speck Alto Adige, Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena. L’istituto Valorizzazione Salumi Italiani (Ivsi) è un Consorzio volontario, senza fini di lucro. Si è costituito nel 1985 in risposta alle crescenti esigenze di informazione da parte dei consumatori e con lo scopo di valorizzare l’immagine dei salumi italiani. L’ivsi diffonde la conoscenza degli aspetti produttivi, nutrizionali e culturali dei salumi, sia in Italia sia all’estero, promuovendo un patrimonio gastronomico unico al mondo. L‘istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) svolge attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della nutrizione ai fini della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari, rappresentando un importante riferimento sia per l’industria agroalimentare, sia per la popolazione italiana. La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (Ssica) è un’azienda Speciale della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Parma, impegnata nella ricerca, nella comunicazione e nella formazione riferita al settore-agroalimentare, nel fornire assistenza e consulenza alle aziende e alle istituzioni pubbliche  
   
   
PUGLIA: ACCORDO VOLONTARIO SU PREZZO E MARCHIO AL TAVOLO LATTE  
 
Tenuta dell’accordo volontario sul prezzo del latte e programmazione di un incontro di verifica sul marchio “Prodotti di Puglia”: si è concluso con questo importante bilancio il Tavolo regionale del lattiero-caseario presieduto dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno. Al tavolo hanno preso parte le associazioni regionali degli allevatori e trasformatori appartenenti alle sigle di Cna, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Copagri e Ara. Obiettivo, verificare la tenuta dell’accordo volontario sul prezzo del latte sottoscritto ad agosto scorso. “Quella dell’accordo volontario è una strada che va irrobustita - ha spiegato l’assessore Stefàno - poiché rafforza e rende efficace il lavoro avviato sulla strada della qualità e dell´affidabilità del nostro modello regionale. La sostanziale tenuta di quell´accordo costituisce una ulteriore conferma delle potenzialità del marchio “Prodotti di Puglia”, in grado di recuperare ai prodotti lattiero-caseari, ma anche agli allevatori, appeal e valore strategico". “Lo sforzo proficuo messo in campo dalle associazioni di categoria - ha aggiunto l’assessore - non deve però distogliere l’attenzione dal tema dei controlli, che efficientati potrebbero abbassare e probabilmente annullare i margini di prassi poco trasparenti”. A conclusione dell´incontro si è programmata una riunione monotematica tra i componenti del tavolo regionale ed i responsabili del progetto “Prodotti di Puglia” sulle procedure operative, la tempistica e le modalità attuative, con l’obiettivo di far emerge eventuali criticità e soprattutto di avviare un più puntuale e rapido raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del marchio.  
   
   
CALABRIA SUL RAPPORTO SVIMEZ 2011  
 
L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra ha espresso la propria soddisfazione in merito ai dati che riguardano il comparto agricolo, emersi dal rapporto Svimez 2011 sull’economia del Mezzogiorno, presentato a Roma. “Da essa – ha detto - si evidenzia un Sud che arranca, pur lasciandosi alle spalle la recessione più grave dal dopoguerra e con Abruzzo, Sardegna e Calabria che guidano la ripresa. Un Sud dove le famiglie hanno difficoltà a spendere e il tasso di disoccupazione effettivo volerebbe al 25%, considerando chi il lavoro lo vuole ma non sa dove cercarlo. Accanto a tali considerazioni generali bisogna ribadire che la ripresa del 2010 è stata inferiore al meridione, rispetto al resto del Paese, soprattutto negli andamenti dell’industria e dei servizi tra Mezzogiorno e Centro-nord, ma non in agricoltura. Infatti – continua Trematerra - il valore aggiunto nel settore agricolo è aumentato al Sud del 1,4%, un incremento doppio di quello del Centro-nord (0,7%). L’incremento positivo nel Mezzogiorno ha spezzato un ciclo negativo che durava ormai dal 2005; dall’inizio del decennio,il valore aggiunto in questo settore è diminuito cumulativamente nel Mezzogiorno di oltre sette punti percentuali, con un calo complessivo molto più ampio di quello osservato nel resto del Paese (-1,3%). Per poter affermare quanto sopra è necessario valutare la performance del settore agricolo calabrese rispetto ad altre regioni meridionali. Confrontando la variazione del valore aggiunto tra il 2008-2010, la nostra regione ottiene un incremento del + 0,9 che si attesta al disopra di valori di Regioni economicamente simili come la Sicilia e la Campania. Osservando un ulteriore indice relativo alla variazione degli occupati tra il 2008 e il 2010, suddivisi per settore, si può affermare che quello agricolo si evidenzia per una positività rispetto ai dati negativi di tutti gli altri settori regionali. Infatti, a fronte di un dato per l’industria del -9,6, costruzioni (-4%) servizi (-5,1%) , l’agricoltura ha registrato una percentuale del + 13,6 degli occupati tra il 2008-2010. Senza dubbio nelle considerazioni riportate nel rapporto Svimez viene certificato quello che stiamo dicendo dalla data del nostro insediamento, ovvero che l’agricoltura calabrese rappresenta la vera economia regionale. Bisogna, comunque, per onestà intellettuale, dire che il quadro di sostegno comunitario 2007-2013 ha avuto la sua importanza nel confermare il valore economico intrinseco al comparto. Ma questo non inficia il dato anzi deve far rifletter sulla necessità di attivare fondi ordinari a sostegno delle imprese agricole calabresi. Bisogna investire nel settore creando modalità innovative d’intervento regionale come fondi di supporto, che con un investimento economico modesto, limitino effetti moltiplicatori incontrollabili e consentano ad alcuni settori di superare particolari momenti di crisi. Penso per esempio all’ortofrutta, che ha subito nell’anno in corso una drammatica campagna di commercializzazione. Il nostro impegno amministrativo deve essere orientato, anche in previsione di un minore impegno comunitario, alla creazione di misure di accompagnamento regionali, che permettano di confermare le ottime prestazioni del settore agricolo ottenute in una fase di negativa congiuntura economica. Per fare questo bisogna continuare ad investire sulle produzioni di qualità, anche trasformate, e superare i momenti di criticità territoriale con originali proposizioni di investimenti programmati con fondi regionali, per consentire uno sviluppo, lavorativo reale ed immediato. Infine, alla luce della buona affermazione del settore è ormai indispensabile cominciare a pensare all’agricoltura vero motore economico con la redazione di un Piano Agricolo Regionale che metta in evidenza il grande lavoro svolto e programmi il futuro agricolo della nostra terra”.  
   
   
ENTRO IL 19 OTTOBRE LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER IL PROGETTO MARTE+  
 
L’agenzia per la ricerca in agricoltura, Agris Sardegna, ha pubblicato l’avviso con cui intende acquisire la manifestazione di interesse di organismi scientifici pubblici interessati allo svolgimento delle attività previste dal progetto strategico Marte+ (Mare, Ruralità e Terra) - sottoprogetto Sb “Monitoraggio delle risorse ittiche e acquacoltura sostenibile”, componente operativa 4. L’agris Sardegna nell’ambito del progetto Marte+, in collaborazione con il Servizio pesca dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, intende sviluppare delle azioni che consentano di migliorare la governance e di rilanciare in modo sostenibile le attività della pesca artigianale nella fascia costiera isolana. In particolare, intende attuare una analisi dei processi di reclutamento delle risorse sfruttate dalla pesca artigianale costiera che rappresenta un punto essenziale per la gestione delle attività che si rivolgono allo sfruttamento delle risorse ittiche. Possono presentare la manifestazione di interesse gli organismi scientifici con comprovata competenza ed esperienza in materia di "biologia marina", in grado di: caratterizzare quali-quantitativamente i popolamenti post-larvali di specie costiere nei mari della Sardegna; definire scale spazio-temporali del processo di pre-insediamento; sviluppare tecniche di allevamento dei popolamenti post-larvali. Inoltre, l’organismo dovrà dimostrare di: partecipare e/o gestire progetti europei in qualità di responsabile/capofila e/o partner; possedere capacità amministrativa e contabile qualificata. Gli interessati dovranno presentare la manifestazione di interesse entro le ore 12 del 19 ottobre 2011 tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: Agris Sardegna Dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali – Località Bonassai S.s291, Km 18,600 – 07100 Sassari oppure tramite consegna a mano presso l´Ufficio Protocollo del Dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali. Per ulteriori informazioni si possono contattare i referenti del sottoprogetto Sb del progetto Marte+: nfois@agrisricerca.It  tel. 079.2842372. Gchessa@agrisricerca.it   tel. 079.2842371.  
   
   
AGRICOLTURA: AIUTI ALLE AZIENDE TOSCANE DANNEGGIATE DALLA PERONOSPORA DELLA VITE  
 
Firenze – Aiuti in favore delle aziende agricole danneggiate dalla peronospora della vite. Il bando è stato pubblicato oggi sul bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt numero 39 del 28 settembre 2011 – parte terza). Gli aiuti possono essere richiesti dalle aziende che nel 2008 (anno nel quale avvenne un’attacco della malattia che non fu possibile fronteggiare con i trattamenti) hanno ricevuto un danno, a causa della peronospora, uguale o superiore al 30% della produzione media per ettaro del triennio precedente, cioè degli anni 2005-2007. Il limite minimo del valore economico del danno subito per poter inoltrare domanda di aiuto è 1.000 euro mentre il contributo massimo è di 7.500 euro. Le aziende dovranno dimostrare l’ effettuazione dei normali trattamenti di difesa contro la peronospora. Il termine per la presentazione delle domande è 45 giorni di calendario dalla data di pubblicazione del bando sul Burt, quindi le domande possono essere presentate dal 28 settembre al 12 novembre 2011. Aziende che possono inoltrare la richiesta per ottenere il contributo regionale: Provincia di Arezzo: Tutte le aziende agricole. Provincia di Firenze: Aziende agricole dei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Calenzano, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Londa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vaglia, Vinci. Provincia di Massa Carrara: Aziende agricole dei comuni di Massa, Carrara, Montignoso. Provincia di Pisa: Aziende agricole dei comuni di Crespina, Fauglia, Montescudaio, Palaia, Peccioli, Pontedera, Riparbella, San Miniato, Terricciola. Provincia di Pistoia; Aziende agricole dei comuni di Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Pieve a Nievole, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese. Provincia di Siena: Tutte le aziende agricole.  
   
   
FEBBRE DEL NILO, UNITÀ DI CRISI: CONTROLLI ESTESI A TUTTA LA SARDEGNA  
 
Cagliari - Controlli a tappeto estesi ai cavalli e all’avifauna (uccelli migratori e stanziali) di tutta la Sardegna, intensificando la sorveglianza nelle zone umide ad alto rischio dove le zanzare-vettore possono riprodursi. Sono alcune delle misure che l’Unità di crisi sulla "Febbre del Nilo", riunitasi oggi di nuovo a Cagliari all’assessorato regionale della Sanità, ha deciso di adottare per contrastare la diffusione della West Nile Disease. Misure contenute nel piano straordinario che la Regione sta predisponendo. Al vertice hanno preso parte, oltre ai tecnici del Servizio prevenzione dell’assessorato, il ministero della Salute, il Centro di referenza della West Nile, gli esperti dell’ex Istituto regionale di incremento ippico, varie autorità ed enti ambientali. In particolare, saranno effettuati controlli sierologici negli equidi di tutta la Sardegna e non più solo a quelli degli allevamenti colpiti e sarà intensificata la sorveglianza passiva sui sintomi della malattia. Allo stesso tempo, aumenterà anche la vigilanza entomologica (sugli insetti) e saranno rafforzate le attività di prevenzione e le misure informative, soprattutto per gli allevatori e, sul fronte della prevenzione per l’uomo, dando particolare attenzione alle fasce potenzialmente a rischio (anziani e bambini). Infine, per quanto riguarda il vaccino per gli equidi, diventerà obbligatorio nel caso la malattia venga classificata come epidemia. Da quel momento, dietro richiesta degli allevatori, le Asl quantificheranno il numero di vaccini da girare poi alla Regione che informerà il ministero della Salute, responsabile della somministrazione. Sempre la Regione chiederà, infine, che tutti i cavalli che partecipano a fiere, manifestazioni ed eventi in genere in Sardegna o quelli da movimentare oltremare siano vaccinati.  
   
   
NUOVO SCHEDARIO VITICOLO, IL MINISTERO ACCOGLIE LA RICHIESTA DELLE REGIONI. DICHIARAZIONI POSSIBILI ANCHE IN CASO DI ANOMALIE RISPETTO ALLE RILEVAZIONI AEREE.  
 
Bologna - E’ entrato in vigore il nuovo schedario viticolo, ma gli agricoltori potranno fare comunque la dichiarazione della produzione della vendemmia 2011-2012, anche nel caso di divergenze tra i dati di superficie dichiarati e quelli rilevati dalle foto aeree. Il Ministero delle politiche agricole infatti ha emanato una circolare che, per questo primo anno di applicazione delle nuove procedure, stabilisce un regime transitorio, mettendo gli agricoltori nelle condizioni di adempiere comunque agli obblighi di legge, anche quando sono presenti dati in anomalia. "Un risultato positivo che accoglie quanto chiesto da questa e dalle altre Regioni e che fornisce agli agricoltori la possibilità di compilare la dichiarazione di raccolta e rivendicazione Doc e Igt, con riferimento all’effettiva produzione" – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. Lo schedario viticolo è la banca dati delle superfici coltivate a vite su tutto il territorio regionale e nazionale e costituisce la base informativa per tutti gli adempimenti comunitari e di legge. La novità principale, introdotta dalla normativa entrata in vigore con questa campagna vendemmiale, è rappresentata dalla dichiarazione unica di raccolta e rivendicazione e dall’obbligo di corrispondenza tra le superfici dichiarate dagli agricoltori e quelle rilevate attraverso le verifiche con le foto aeree. Ulteriori informazioni sul sito www.Emrseagricoltura.it/  o rivolgendosi al Servizio Sviluppo Produzioni Vegetali della Regione Emilia-romagna./  
   
   
IL PROGETTO GUSTA LA QUALITÀ 2011 PROMUOVE VERSO IL CONSUMATORE FINALE I PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ CERTIFICATI CON MARCHIO DI TUTELA DOP E IGP, A PARTIRE DAL GRANA PADANO  
 
Camere di Commercio lombarde e Regione Lombardia, nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Competitività , sostengono il progetto Gusta la Qualità 2011, che promuove verso il consumatore finale i prodotti agroalimentari di qualità certificati con marchio di tutela Dop e Igp, a partire dal Grana Padano. Il progetto, coordinato dal Consorzio Tutela Grana Padano, testimonia l’attenzione che da tempo Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde dedicano alla qualità e alla sicurezza dei prodotti agroalimentari lombardi, attraverso il sostegno e la promozione dei prodotti a marchio di tutela, con l’obiettivo di informare e tutelare il consumatore in un ambito particolarmente rilevante per la salute e il benessere. “Per i prodotti a denominazione protetta – dice Francesco Bettoni, Presidente di Unioncamere Lombardia - ci sono rigorosi controlli e certificazioni sulla provenienza delle materie prime lungo tutta la filiera produttiva. Invece, imitazioni e frodi rendono vittima i consumatori assieme all’industria agroalimentare lombarda e italiana. Inoltre, sempre di più i prodotti agroalimentari di qualità sono una leva di attrazione per il turismo enogastronomico, valori che sosteniamo e che abbiamo trasmesso ai consumatori puntando sui mercati emergenti con specifici programmi di promozione agroalimentare”. “La Lombardia annovera ben 23 prodotti Dop ed Igp, 5 Docg, 23 Doc, 15 Igt e 243 prodotti tradizionali certificati” continua Bettoni, che ha inoltre sottolineato: “La ricchissima varietà morfologica della Regione e i diversi e particolari microclimi consentono una produzione ampia e di qualità, frutto di una cultura millenaria. In un momento economico non facile, come quello attuale, la qualità può fare la differenza in positivo”. “Anche per tutto il 2012 proseguiremo, in collaborazione con Regione Lombardia nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Competitività, nel sostegno alle produzioni agroalimentari lombarde di qualità, in linea con il fatto che la Lombardia è la prima Regione italiana per valore della produzione agricola” ha concluso Bettoni. “La promozione dei prodotti agroalimentari lombardi di qualità e la tutela dei nostri marchi Dop e Igp dalla concorrenza del mercato delle contraffazioni e dei similari passano necessariamente attraverso una maggiore consapevolezza dei consumatori”. Lo ha affermato l’Assessore all’agricoltura di Regione Lombardia, Giulio De Capitani, che precisa “Con Gusta la qualità, la conoscenza parte dal gusto inconfondibile e deciso del Grana Padano. L’iniziativa, assecondando una spontanea affinità dei sapori, coinvolge il Salame Cremona Igp, ma grazie al materiale informativo abbraccia idealmente il ricco ed eterogeneo patrimonio enogastronomico regionale, frutto di una tradizione agricola consolidata, di materie prime genuine e di processi di lavorazione scrupolosi e intransigenti verso la qualità e la sicurezza”. “L’impegno sulla promozione – ha inoltre ricordato l’assessore De Capitani – non ci distrae dalla ricerca e dall’innovazione, che rappresentano una voce irrinunciabile per un’agricoltura moderna e all’avanguardia come è quella lombarda. Proprio su questo fronte Regione Lombardia ha recentemente finanziato, di concerto con il Consorzio Grana Padano, un progetto di ricerca per il miglioramento qualitativo del latte destinato a Grana Padano Dop. Il progetto si avvale della collaborazione e della professionalità di prestigiosi Istituti universitari e Centri di ricerca e, se i risultati saranno positivi, ci attendiamo ricadute economiche interessanti per tutti gli imprenditori zootecnici lombardi coinvolti nella produzione del Grana Padano”. “Dialogare con il consumatore, informarlo sulla qualità e sulle caratteristiche del prodotto, metterlo in guardia dalle imitazioni. Questi i punti fermi su cui insiste anche quest’anno il progetto ‘Gusta la Qualità’, per offrire a chi acquista, trasparenza e sicurezza”. Con queste parole Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano, descrive il progetto che crea con il consumatore una forte relazione, fa attività di educational, informa sulle caratteristiche del prodotto, sulla qualità, sui valori nutrizionali e salutistici. L’edizione 2010, realizzata con il patrocinio di Regione Lombardia, ha raccolto grande consenso. Sono stati allestiti corner esclusivi all’interno delle gallerie di 33 selezionati punti vendita e centri commerciali del territorio lombardo, nei quali 61.800 persone hanno degustato Grana Padano Dop, per un totale di 60 forme consumate, ovvero circa 2.400 kg. Sono state distribuite oltre 36.000 copie di materiale informativo e più di 9.400 persone hanno partecipato ad un divertente test interattivo di informazione. “Il legame tra qualità, sicurezza e trasparenza è imprescindibile – spiega Berni. Il consumatore deve poter scegliere liberamente e in sicurezza cosa acquistare. A maggior ragione per i prodotti di qualità. Oggi non è così”. “I prodotti similari ai Dop venduti anche in Italia – continua Berni - sfruttano il trascinamento positivo delle Dop dovuti ad anni di ingenti investimenti promozionali, rigidi controlli e inflessibile vigilanza, ma non scrivono chiaramente in etichetta da dove proviene la materia prima e dov’è realizzato quel prodotto. Complice, anche la “I” di Italia del bollo Ce visibile sul pack, che si riferisce al solo confezionamento”. “Troppi sono i prodotti che confondono il consumatore con indicazioni sommarie per mascherarne la provenienza – conclude Berni. Ecco perché il progetto ‘Gusta la Qualità’. Ecco perché vogliamo mantenere un rapporto diretto, rispettoso e costante, con il consumatore. Noi vogliamo che la qualità abbia sempre ‘le porte aperte’. E’ la prima regola che ci diamo per onorare chi si fida di noi”. L’edizione 2011 del progetto ‘Gusta la Qualità’ prevede attività di educational sulle caratteristiche nutrizionali e qualitative distintive del prodotto, anche attraverso degustazioni guidate, e la diffusione della conoscenza dei marchi Dop, Igp e Doc tramite la distribuzione di materiale informativo. Un intrattenimento tramite totem interattivo touch screen permetterà, inoltre, ai consumatori di essere intervistati in modo semplice e stimolante sulle caratteristiche di Grana Padano e tutti gli aspetti che contraddistinguono il prodotto Dop più consumato al mondo. Tutti coloro che giocheranno con il totem interattivo rispondendo al questionario riceveranno un omaggio give away personalizzato Grana Padano. L’attività si completa con la possibilità che Grana Padano offre ai propri consumatori di partecipare al Concorso “Gusta la Qualità” e vincere 400 kit degustazione costituiti da un tris di marmellate prodotte da un famoso chef, una simpatica grattugia e naturalmente un kg. Di Grana Padano Riserva – stagionatura oltre 20 mesi. Acquistando, infatti, due confezioni di Grana Padano di differente grammatura e presentando lo scontrino al personale del corner, si riceverà una cartolina “gratta e vinci” che darà la possibilità di vincere subito un esclusivo kit degustazione. Per circa due mesi, dal 30 settembre al 10 dicembre, durante il weekend saranno operativi i corner Grana Padano in circa 33 gallerie commerciali e punti vendita delle province di Milano e di Monza e Brianza  
   
   
“ UNA CITTA’ ALL’INSEGNA DEL GUSTO CON LA NUOVA GUIDA IDENTITA’ GOLOSE 2012”  
 
E’ stata presentata presso la Fondazione Riccardo Catella di via Gaetano de Castillia, la quinta edizione de “Identità Golose, guida ai ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo”. A presentare alla stampa contenuti e le novità dell’edizione 2012 il curatore del volume Paolo Marchi coadiuvato dal Claudio Ceroni presidente di Magentabureau, e dall’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’alfonso. Grazie ai racconti di firme eccellenti, la guida regala suggestioni che vanno oltre le più consuete segnalazioni di 646 ristoranti (474 dall’Italia e 172 da Europa e Mondo) da 103 collaboratori di cui 16 stranieri. Un valore che si somma alla libertà concessa al lettore di scegliere con la propria testa: la guida da sempre non dispensa voti ma fornisce una serie di elementi (da ciò che lo chef ama - e non ama - cucinare al tasso di innovazione raggiunto in cucina) utili per orientare con precisione la propria bussola del gusto. La presentazione della nuova guida 2012 ha costituito inoltre l’occasione per assegnare i prestigiosi riconoscimenti “le Giovani Stelle” rivolti ai professionisti della ristorazione under 40 che nel corso di quest’ultimo anno si sono distinti per la costante ricerca della qualità e dell’innovazione in un comparto come quello dell’alimentazione, vera eccellenza della città e del Paese. Come dice Paolo Marchi “Mi è davvero piaciuta molto la presentazione della quinta edizione della Guida di Identità Golose ai ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo ieri alla Fondazione Catella a Milano, nel bel mezzo di un quartiere, quello di Garibaldi-gioia che ha palazzi che crescono come funghi dopo la pioggia. Mi è piaciuta per lo spirito, per le tante facce sorridenti e attente, per l’acutezza delle dichiarazioni dei dodici premiati, per la brillantezza di chi l’ha presentata con me, Francesca Romana Barberini e Marco Ardemagni, lei volto del canale tv del Gambero Rosso e lui voce di Caterpiller sul secondo canale di Radio Rai, una Barberini che in questa edizione ha raccontato Roma, dove vive, e un Ardemagni che nella prossima racconterà Senigallia perché lì ha luogo a inizio estate il Cater-raduno, con Moreno Cedroni fornitore ufficiale di panini e bontà. E Moreno era anche lui accanto a me perché protagonista a cavallo di ottobre e novembre a Identità New York e poi a febbraio a Identità Milano quando dividerà il palco con Mauro Uliassi, l’altro mito della cittadina marchigiana: “Faremo in modo che la lezione accomuni tutti e che la platea non si divida tra i suoi fans e i miei. Viviano a 5 km di distanza e il confronto è continuo, nessuno ci paragona mai con altri chef, sempre lui e io”. E l’Italia non si ferma certo al casello di Senigallia. Questa edizione può contare sulla prefazione di Antonio Albanese, “Il grande palcoscenico della cucina”. Trascrivo parte del primo periodo: “Calcare un palcoscenico è un’esperienza che ti cambia la vita. (…) Che cosa succede se, con un piccolo esercizio di astrazione, proviamo a tradurre il mondo del teatro con l’alfabeto e le figure del mondo della cucina?”. E verso la chiusura: “La gloria è la moneta universale per il sacrificio. Il cuoco come l’attore si sacrifica per dare emozioni agli altri e oltre al biglietto/conto è giusto lo si ringrazi con l’attenzione pubblica”. “Un viaggio fra i giovani talenti del dolce” è invece il titolo della terza introduzione, quella di Livia Chiriotti, di Pasticceria Internazionale, dedicata ai migliori giovani pasticcieri di casa nostra: “In un Paese in cui si è ancora ‘giovani promesse’ a 40 anni e oltre, non è semplice tracciare un ideale viaggio in Italia…”. E una nazione di giovani promesse è, alla prova dei fatti, un paese di vecchi, nel senso negativo del termine, un paese fermo e privo di idee. Proprio per reagire a questo, il mio testo si intitola “Energie per il futuro”, un futuro che dobbiamo costruirci noi, senza aspettare in eterno i regali dal cielo, anche perché il cielo sopra di noi non sembra promettere manna. Note sparse: in “Lavori in corso nelle cucine d’Italia” abbiamo ricordato chi ha appena chiuso o appena aperto o che si sta trasferendo. Niko Romito firma il racconto “L’abruzzo” con un viaggio sognante in littorina tra Roma e Pescara, e Niko usa la testa per scrivere bene come quando la impegna per cucinare. Alla domanda “tradizione o innovazione?”, posta ai premiati da Ardemagni, il 79% ha risposto innovazione, con Lopriore che ha ridotto la tradizione a un solidissimo e prezioso 1%, in pratica il chiodo che tiene fisso alla parete il suo quadro creativo e variopinto. A metà novembre avremo la versione web della guida e sempre a novembre, saranno nel sito 50 filmati che raccontano il meglio del congresso di Identità attraverso cento ricette e altrettanti personaggi (e la voce narrante sarà quella di Elisa Pella). Cesare Battisti del Ratanà ha firmato il Risotto allo zafferano gustato a pranzo, riso Carnaroli della Riserva San Massimo. Infine, la Regione Ospite di Identità 2012 sarà il Trentino...”  
   
   
ARMANI/DOLCI: COLLEZIONE AUTUNNO 2011. QUALCOSA DI GOLOSO E DI INVITANTE. QUALCOSA DI NUOVO MA LAVORATO CON METODI ANTICHI. QUALCOSA DI STRAORDINARIAMENTE GUSTOSO E NATURALE.  
 
Molte sono le irresistibili proposte Armani/dolci per chi vuole affrontare la vita con una dolcezza nuova. Per questo autunno l’ampia gamma dei prodotti Armani/dolci si arricchisce con praline dai nuovi gusti sorprendenti e raffinati. L’autunno Armani/dolci si tinge di colori romantici e delicati. Ispirato alla collezione Giorgio Armani Boudoir per il prossimo autunno inverno, il nuovo packaging ha le delicate tonalità del rosa. Rosa cipria per la preziosa carta effetto seta che avvolge le scatole, chiuse dal morbido nastro in raso nella nuance rosa polvere. Petalo di rosa per il piccolo fiocco e per la gemma sfaccettata che regala inaspettati giochi di luce. Un packaging seducente che rimanda a un’atmosfera di sogno e di passione e a un raffinato mondo dove la vista, il tatto, e il gusto vengono totalmente appagati  
   
   
NUOVE IDEE FIRMATE ENTREMONT: NASCE IDEA PER PIZZA I GRATTUGIATI CREATIVI DEL MARCHIO ENTREMONT SI ARRICCHISCONO, CON UNA NUOVA STUZZICANTE PROPOSTA.  
 
Entremont continua nella ricerca di soluzioni pratiche, veloci e di gusto per offrire nuovi spunti in cucina. Nasce così Idea per Pizza, il prodotto ideale per uno dei piatti più tipici della tradizione italiana. Idea per Pizza si rivela nel suo packaging pratico, dotato di chiusura salva-freschezza e caratterizzato da tre formaggi utilizzati per un mix estremamente equilibrato che conferisce alla pizza tutte le qualità che la rendono uno dei piatti italiani più squisiti. Ecco quindi la mozzarella, così fondente e filante, abbinata all’Emmental e al Parmigiano Reggiano che conferiscono una nota golosa al piatto, vanno ad unirsi bilanciando perfettamente i sapori. Il taglio dei differenti tipi formaggio è stato studiato per facilitare la farcitura ed ecco quindi la scelta di presentare il prodotto a piccoli cubetti pronti all’uso, non solo sulla pizza, ma anche come ingrediente appetitoso nelle torte salate e nei gratin. Inoltre Entremont si lega a Mutti in un’attività di cross marketing: per tre mesi, a partire da Ottobre, i consumatori italiani acquistando una confezione di Idea per Pizza avranno direttamente in omaggio un buono sconto da 0,50 € sulla salsa di pomodoro a marchio Mutti. Il marchio ad ombrello Idea per, moderno ed innovativo, vede protagonisti altri prodotti firmati Entremont, facili da utilizzare e pronti all’uso: Idea per Primi con 70% di Emmental in filetti e 30% di Parmigiano grattugiato, Idea per Gratin a base di Emmental adatto per gratinare ogni specialità al forno e Idea per Insalate con Emmental e Edam ideale per arricchire le insalate più fantasiose. Entremont, specializzata nel settore lattiero-caseario francese, nasce come impresa familiare nel 1948 in Alta Savoia. Si sviluppa a livello nazionale nella produzione e nella stagionatura di forme di Emmental per poi consolidare la sua presenza in Europa e nel mondo con 158.000 tonnellate di formaggi. A partire dal 2011, Entremont si unisce al gruppo Sodiaal, dando vita alla quarta cooperativa lattiero-casearia europea : 13.000 produttori, 4,1 miliardi di litri di latte raccolti, 4 miliardi di euro di fatturato. Il nuovo gruppo opera in tutti i comparti della filiera lattiero-casearia, con marchi importanti (Candia, Entremont, Régilait, Yoplait, Le Rustique, Coeur de Lion,...). Www.entremont.it - www.Sodiaal.fr  
   
   
DA PURO E SEMPLICE L’AUTUNNO È IN TAVOLA CON IL NUOVO MENÙ, TRA CLASSICI E PROPOSTE INEDITE  
 
Le vacanze non significano solo spiaggia, relax, intense letture o nuovi incontri. Se si è scelto di riposarsi e divertirsi in una delle numerose mete dello Stivale, difficilmente ci si è sottratti al richiamo del turismo enogastronomico nostrano. Dagli insaccati al pesce e alla pasta tradizionale, passando per la tavolozza di colori della frutta e della verdura - senza dimenticare l’amplissima offerta vinicola – le tentazioni enoculinarie del Bel Paese sono multiple e nessuna regione ne è immune. Con l’arrivo dell’autunno, se si abita o si gravita attorno a Milano, la nostalgia per i sapori di qualità può diventare forte ma la soluzione non è sempre la fuga dalla città. Il ristorante milanese Puro e semplice di via Felice Casati al 7 propone, da quando è nato oltre due anni fa, una cucina dai sapori autentici e genuini che impiega materie prime di eccellenza di piccoli produttori che custodiscono i tesori della gastronomia nazionale: dal Parmigiano dell’Azienda Agricola Bonati al prosciutto di Carretti fino alle uova piemontesi dell’Azienda Agricola Biologica Olivero, solo per fare qualche nome. Tra new entry e classiche conferme, la chef e patronne Marcella Pigni ha rinnovato, con l’arrivo della nuova stagione, il menù della sua “creatura”, vicinissima a Porta Venezia. Gli ospiti più affezionati saranno felici di scorgere tra le pagine del menù alcuni classici di Marcella come La mozzarella in carrozza, gli Spaghettoni con bottarga, ricci e cipolla fondente, l’ormai mitica Cotoletta di vitello alla Milanese con patate saltate fino al Fondente al cioccolato, salsa al caramello e croccante. Ma i riflettori sono anche per le novità, ideate nel pieno rispetto della stagione. A ricordarci che siamo nel periodo in cui cadono le foglie ci pensa un antipasto come Fico arrostito con nocciole, ricottina di bufala, dressing al miele di timo. La stagione fa nuovamente capolino fra i primi, come nei preziosi Chitarrini freschi ai porcini mentre è evergreen la tradizionalissima Pappa al pomodoro. Proseguendo nella lettura della carta ci si imbatte nei secondi. Ce n’è per tutti i gusti, da proposte autunnali per buongustai come le Lumache lardellate su crema di burrata e olio al prezzemolo ad altre meno “coraggiose” come Uova in camicia con spinacini saltati e salsetta al Gorgonzola o le Polpettine di vitello ai porcini con puré di patate. Per i più golosi non poteva mancare la pagina dei dolci, rigorosamente fatti in casa, ma è duro dover scegliere il dessert quando le alternative sono la Crème brûlée all’Armagnac e prugne di Agen o il Bigné con crema alla vaniglia, salsa al cioccolato. Tutti firmati dall’Azienda Agricola Villa de Puppi dei Colli Orientali del Friuli sono i vini della casa, disponibili anche al calice, dal Sauvignon al Cabernet. L’attuale carta dei vini è ampia e variegata come sempre, con etichette provenienti dalle più importanti regioni italiane, fra bianchi e rossi, come il Verdicchio di Jesi Superiore dell’Azienda Agricola Vicari ed il Sylvaner Obermairl Hof, italianissimo a dispetto del nome (è dell’Alto Adige). Per i rossi si trovano anche nomi importanti come il Barbaresco Martinenga Marchesi di Gresy 2006 o il Brunello di Montalcino Agostina Pieri 2004, assieme ad altre proposte meno impegnative ma tutte all’insegna della qualità. In alternativa è possibile optare per gli spumanti italiani. Puro e semplice Orari: dalle 18.00 alle 24.00. Domenica a pranzo (a partire dal 2 ottobre): dalle 12.30 alle 14.30. Giorno di chiusura fino al 30 settembre: domenica. Da ottobre il ristorante è aperto anche la domenica a pranzo e rimane invece chiuso domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte tranne Diners Animali ben accetti Per prenotazioni: Puro e semplice Via Felice Casati 7 20124 Milano Tel. 02 89656162 Email: puroesemplice@gmail.Com www.Puroesemplice.net  
   
   
BONAVENTURA MASCHIO AL FIANCO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER TRE BORSE DI STUDIO SARANNO CONSEGNATE IN OCCASIONE DEL 45° CONGRESSO NAZIONALE  
 
Anche per quest’anno l’imperativo di Bonaventura Maschio, storica distilleria di Gaiarine (Tv), è trovare l’eccellenza. Non solo nel bicchiere. In un connubio che unisce qualità e consapevolezza dell’arte del bere e del distillare. Con questi obiettivi, il 27 e il 28 settembre nella sede dell’azienda, i migliori sommelier Ais si sono contesi tre prestigiose borse di studio (per il nord, centro e sud Italia). Per due giorni i sommelier erano completamente immersi nel mondo della distillazione per approfondirne i segreti e le conoscenze relative alla degustazione e al servizio. A guidare i master di specializzazione sulle acquaviti, dal titolo particolarmente affascinante, “La ricerca dell’Eccellenza”, il Professor Alessandro Sensidoni, docente di Tecnologie Alimentari presso il dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine e Stefano Baseotto, mastro distillatore della Bonaventura Maschio. Al termine del ciclo di lezioni un test e una prova di degustazione. Una commissione, di cui fanno parte anche il presidente Ais Antonello Maietta e Italo Maschio, responsabile della Bonaventura Maschio,ha scelto i tre migliori sommelier che saranno premiati con una borsa di studio di 2 mila euro. I premi saranno consegnati a Lecce durante la cena di gala di sabato 8 ottobre 2011 per il 45° Congresso nazionale Ais, che si terrà dal 6 al 9 ottobre. Ancora una volta la Bonaventura Maschio scende in campo con un’iniziativa degna di nota che non solo premia il valore e il lavoro dei sommelier, ma anche mette in risalto la qualità di un prodotto che è un simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. E in più insegna ai giovani la delicata arte del sapere bere bene | www.Primeuve.com  
   
   
LA COLLINA DEI CILIEGI A TASTE OF MILANO PRESENTA IL BAULETTO D’O IN COLLABORAZIONE CON LO CHEF DAVIDE OLDANI  
 
La Collina dei Ciliegi, l’azienda vinicola veronese sita in Valpantena, partecipa a Taste of Milano. La Collina dei Ciliegi presenta in anteprima per la stampa, il Bauletto D’o realizzato in collaborazione con lo chef Davide Oldani. I contenuti: una ricetta unica ideata dallo Chef definito il profeta della Cucina Pop, il necessario per crearla, più un tocco di fantasia che può aggiungere chi davvero apprezza la buona cucina. La ricetta da custodire e tramandare ha un invitato eccellente:l’Amarone 2007, pluripremiato e vincitore del “Regional Trophy 2011” all’ultima edizione del Decanter World Wine Awards che viene abbinato al Riso Acquerello, grezzo ed invecchiato almeno un anno. Completano il Bauletto due bicchieri firmati Davide Oldani, dalla forma essenziale, che permettono una perfetta degustazione dei vini. Anche gli altri vini La Collina dei Ciliegi sono a disposizione dei visitatori con la formula “Special Price per Taste of Milano”  
   
   
LA BOTTEGA DI OLIVIA&MARINO TI INVITA A SCOPRIRE LA RICERCA DELLO SFIZIO: UNA DEGUSTAZIONE ALL´INSEGNA DEI SAPORI PIÙ AUTENTICI  
 
Un’esperienza unica e conviviale all’insegna dei sapori più sfiziosi per scoprire le tante golose bontà da forno de La Bottega di Olivia&marino, preparate con ingredienti genuini e perfetti per una pausa o un aperitivo sfizioso, come le “Sfoglie croccanti al forno”, gli “Sfilati rustici”, le “Schiacciate” e le ultime novità dei “Torcelli” e delle “Spianatine”. Ne La Bottega di Olivia&marino i sapori della tradizione si evolvono in nuove e sfiziose tentazioni: gli ingredienti semplici della cucina italiana rinascono qui in gusti autentici e intensi. Prodotti sfiziosi, preparati con tanta passione, estro e cura che creano un forte legame tra passato e presente, rinnovando antichi sapori. La Bottega di Olivia&marino ti propone alcune ricette facili da preparare, semplici da mangiare! Con un tocco di fantasia sorprenderanno il palato il tutti alla scoperta dei sapori più autentici… … idee semplici e stuzzicanti, sviluppate dagli chef di Academia Barilla, per esaltare il gusto croccante dei prodotti da forno di Olivia&marino e i sapori più genuini della nostra tradizione. I prodotti de La Bottega di Olivia&marino ti fanno scoprire il lato sfizioso della vita: quello fatto di dettagli, di piacere e di gusto, di storia e cultura. Quello che non tutti vedono e che arricchisce ogni momento di un sapore particolare, che solo i "cultori dello sfizio" sanno apprezzare!  
   
   
ARRIVA L’ERA DELL’ANALCOLICO AFRODISIACO, VERI E PROPRI “LOVE DRINK” PER ACCENDERE I SENSI RESPONSABILMENTE  
 
Dallo sciroppo di liquirizia al basilico, dalla maggiorana allo zafferano. I nuovi elisir dell’amore, pensati da Arabeschi da Latte per Sanpellegrino, ricreano l’intimità e l’intesa nella coppia senza gli eccessi e i fumi dell’alcool Ostriche e champagne addio. Oggi per stregare la persona amata, rubarle il cuore e risvegliare l’intimità della coppia arrivano i “love drink”, speciali cocktails afrodisiaci analcolici che liberano il piacere della conquista del partner in modo consapevole e responsabile. A lanciare questi veri e propri cocktail dell’amore sono Sanpellegrino e Sanbittèr, bibita cult e primo analcolico italiano, con la collaborazione di Arabeschi di Latte, un collettivo di designer tutto al femminile che sperimenta nuovi concept legati al cibo. I nuovi elisir dell’amore, rigorosamente analcolici, mixano sapientemente erbe, fiori e spezie che trasformano il cocktail in una vera e propria bomba afrodisiaca che riaccende i sensi della coppia sfoderando proprietà virtuose e segrete senza gli eccessi dell’alcool. La naturale forza seduttiva delle spezie, dei fiori e delle erbe con cui sono stati realizzati questi prodigiosi elisir venivano già testimoniate da Proust, che esaltava la forza che i sapori hanno nel risvegliare le sensazioni più nascoste e inconfessate. I “love drink” rappresentano un modo inedito e speciale che unisce la coppia sotto l’unico comune denominatore rappresentato dall’Amore. La leggerezza e la classe dei “love drink” nascono dall’incontro tra le bevande Sanpellegrino e Arabeschi da Latte, che mettono al servizio degli innamorati miracolose pozioni che uniscono proprietà naturali e afrodisiache al piacere dello stare insieme in convivialità e alla voglia di lasciarsi trasportare dai sentimenti. Per cominciare si parte dal “Bitter Basilico”, uno tra i love drink più sensuali che prende origine dal Decamerone di Boccaccio, in cui si narra l’amore disperato di Lisbetta che pur di dare linfa a un sentimento distrutto, annaffiò con le sue lacrime il corpo del proprio amato piantato in un vaso di basilico. La ricetta di questo drink è composta da Sanbittèr e infuso di basilico. Il “Love Forever”, invece, agisce sulla voglia di conquista della propria metà grazie al giusto mix tra Aranciata Sanpellegrino e le virtù benefiche di maggiorana e sciroppo di liquirizia. Il “Beauty Water”, creato appositamente per l’universo femminile, è un composto speciale che, grazie alle sue proprietà straordinarie di Acqua Tonica, mandorle, pepe, rosa essiccata, semi di papavero e semi di cardamomo, aiuta a mantenere la bellezza e il fascino seduttivo negli anni. Per chi consulta l’oracolo della margherita strappando i petali alla ricerca dell’amore, ecco invece il cocktail “M’ama non m’ama”, che unisce alla leggerezza delle bibite Sanpellegrino la dolcezza della margherita. Il risveglio dei sensi è più vigoroso con “Alchemic Silver”, un drink a base di cedrata e timo, pianta che nell’Antica Roma veniva usato per intensificare il desiderio. “Ginger Chinò”, invece, è il prodotto dell’incontro tra le storiche tradizioni di civiltà antiche come aztechi, arabi e cinesi e spezie miracolose per le virtù maschili e i desideri femminili. Lo zenzero si unisce al ginger grattugiato, al succo di limone e al Chinò per incendiare il fuoco della passione. Per aumentare la virilità è stato realizzato “Shot al Finocchio”, un drink che fa sposare l’Aranciata Amara al finocchio, pianta considerata dagli antichi romani dispensatrice di vigoria per il sesso forte. Contro la tristezza e l’umore negativo è indicato invece “Lemon Gold Water”, a base di Limonata, zafferano e boccioli di rosa, che nell’antichità erano usati per allietare il talamo nuziale. Chi ha bisogno di una buona dose di energia vitalizzante dopo una delusione amorosa potrà provare gli effetti del “Fizzy Cocktail”, a base di diger selz e Cocktail Sanpellegrino. Infine, contro la sbadataggine provocata dal turbine della trans amorosa, il toccasana ideale è la “Supergassosa”, nella quale la bibita effervescente è unita alla menta, pianta che i latini consideravano prodigiosa per la memoria. Dieci “love drinks” per esaltare i sensi responsabilmente, sedurre e lasciarsi sedurre. Dieci ricette esclusive pensate da Sanpellegrino per far innamorare perdutamente anche il casanova più incorreggibile