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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2015
PARLAMENTO EUROPEO: FORUM SULLA GOVERNANCE DI INTERNET: COME STA IL WEB?  
 
 Sttrasburgo, 12 febbraio 2015 - Anche Internet ha bisogno di un check-up. Ogni anno le vengono discussi gli standard tecnologici e il buon funzionamento di Internet in occasione del Forum sulla governance di Internet. Questa iniziativa delle Nazioni Unite deve essere rinnovata. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione l´11 febbraio per sostenere questa iniziativa richiedendo ulteriori risorse per questo importante forum. Con "governance di Internet" si intendono gli accordi globali che garantiscono il corretto funzionamento, l´accessibilità e gli standard tecnologici per internet comuni in tutti i paesi. Questioni come la garanzia per la parità di accesso per tutti e la sicurezza sono discussi ogni anno a livello mondiale in occasione del Forum sulla governance di Internet, che riunisce i governi, il settore industriale e la società civile. L´11 febbraio il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che invita l´Assemblea generale delle Nazioni Unite a rinnovare il mandato del Forum sulla governance di Internet e rafforzare le sue risorse. Andrus Ansip, il Commissario responsabile per il Mercato unico digitale, ha accolto con favore il sostegno del Parlamento: "Il nostro obiettivo comune è quello fare in modo che Internet rimanga una risorsa veramente globale, libera da specifici interessi economici o politici. Internet è di tutti". La prossima riunione del Forum sulla governance di Internet si terrà in Brasile dal 10 al 13 Novembre.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I COLLOQUI SUL PNR E SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DEVONO ANDARE DI PARI PASSO, SOSTENGONO I DEPUTATI  
 
Strasburgo, 12 febbraio 2015 - In una risoluzione votata mercoledì, i deputati hanno sostenuto la creazione di programmi di de-radicalizzazione, l´intensificazione dei controlli alle frontiere esterne dell´area Schengen e un migliore scambio di informazioni tra gli Stati membri, al fine di proteggere l´Ue da attacchi terroristici e, allo stesso tempo, tutelare i diritti dei cittadini. I deputati invitano gli Stati membri a far avanzare più rapidamente i lavori sul pacchetto legislativo per la protezione dei dati personali, in modo che tali negoziati possano procedere parallelamente a quelli sulla proposta sul sistema Ue di condivisione dei Passenger Name Record (Pnr). La risoluzione comune è stata adottata con 532 voti favorevoli, 136 voti contrari e 36 astensioni. Le misure per la lotta al terrorismo non devono compromettere i diritti fondamentali- I deputati si impegnano ad adoperarsi "per la finalizzazione di una direttiva Pnr dell´Ue entro la fine dell´anno" e incoraggiano gli Stati membri a far avanzare i lavori sul pacchetto relativo alla protezione dei dati, affinché i negoziati su quest´ultimo e sulla direttiva Pnr possano svolgersi in parallelo. Gli eurodeputati esortano inoltre la Commissione a tener conto delle conseguenze della sentenza della Corte di giustizia dell´Ue sulla direttiva sulla conservazione dei dati personali e a invitare esperti indipendenti a fornire orientamenti "sulla necessità e la proporzionalità" del sistema Pnr. Affrontare la crescente minaccia dei "combattenti stranieri dell´Ue". I deputati chiedono un approccio articolato in vari livelli per affrontare la radicalizzazione, invitando gli Stati membri a: Investire in programmi sociali ed educativi che affrontino alla radice le cause della radicalizzazione; Controbilanciare l´incitamento in rete a compiere atti terroristici; Prevenire il reclutamento e gli espatri mirati all´adesione a organizzazioni terroristiche; Smantellare il sostegno finanziario alle organizzazioni terroristiche e il traffico di armi da fuoco; Impostare programmi di "disimpegno e de-radicalizzazione". Intensificare i controlli alle frontiere esterne - I deputati invitano gli Stati membri a prevenire la circolazione di sospetti terroristi rafforzando i controlli alle frontiere esterne. Escludono la possibilità di prendere in considerazione proposte volte a sospendere il sistema Schengen, ma incoraggiano gli Stati membri a rendere più severe le regole vigenti e a fare un miglior uso del sistema di informazione di Schengen (Sis) e del sistema di informazione anticipata sui passeggeri (Apis). Ribadiscono, inoltre, che è già possibile effettuare alcuni controlli mirati sulle persone che attraversano le frontiere esterne. Migliorare la cooperazione e lo scambio di informazioni - Gli Stati membri dovrebbero migliorare lo scambio di informazioni tra le autorità preposte all´applicazione della legge e le agenzie dell´Ue. In particolare, essi dovrebbero garantire che le proprie unità nazionali forniscano a Europol le informazioni pertinenti, hanno aggiunto i deputati. Essi osservano che solo il 50% delle informazioni riguardanti il terrorismo e la criminalità organizzata sono fornite dagli Stati membri a Europol e Eurojust. Sostengono infine la creazione di una piattaforma europea antiterrorismo all´interno di Europol, così da ottimizzare le sue capacità operative, tecniche e di scambio di intelligence.  
   
   
POLIZIA DI STATO E SIA RINNOVANO ACCORDO SU CYBERCRIME LA CONVENZIONE HA L’OBIETTIVO DI PREVENIRE E CONTRASTARE GLI ATTACCHI INFORMATICI DI MATRICE TERRORISTICA E CRIMINALE  
 
Roma, 12 febbraio 2015 - E’ stato rinnovato a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Sia per la prevenzione dei crimini informatici sulle infrastrutture critiche di Sia. La convenzione, firmata dal Capo della Polizia Alessandro Pansa e dall’Amministratore Delegato di Sia Massimo Arrighetti ha per obiettivo l’adozione condivisa di procedure di intervento e di scambio di informazioni utili alla prevenzione e al contrasto degli attacchi informatici di matrice terroristica e criminale. Un’attività che per la Polizia di Stato sarà svolta dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.n.a.i.p.i.c.) della Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’accordo è stato stipulato la prima volta il 28 febbraio 2011 in attuazione del decreto del Ministro dell’Interno del 9 gennaio del 2008, che ha individuato le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, ovvero i sistemi ed i servizi informatici o telematici, gestiti da enti pubblici o società private, che governano i settori nevralgici per il funzionamento del Paese. I positivi risultati raggiunti inducono a proseguire in forma sinergica la cooperazione tra il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e Sia, volta alla prevenzione e alla repressione dei crimini informatici ispirata al principio di sicurezza partecipata. Alla firma della convenzione erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, oltre al Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa, Roberto Sgalla Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato e Antonio Apruzzese Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, mentre per Sia erano presenti l’Amministratore Delegato Massimo Arrighetti, il Direttore Risk Governance Raffaele Pace e il Responsabile Security David Neumarker.  
   
   
I GIOVANI E LA RETE: COSTRUIAMO ASSIEME UN WEB MIGLIORE  
 
Trento, 12 febbraio 2015 - Il 10 febbraio il Liceo Russell di Cles ha celebrato il Safer Internet Day, l´evento internazionale nato 12 anni fa per sensibilizzare i giovani e la popolazione sui temi della Rete: i rischi di internet, la cittadinanza digitale, le potenzialità del web e le prassi di navigazione efficace e sicura. “Creiamo insieme un internet migliore” è lo slogan della giornata, promossa dall´Agenzia provinciale per la famiglia con altri partner locali, che ha trovato l´apice in 3 momenti centrali: la presentazione dei risultati dei questionari raccolti in 8 scuole europee - grazie all´adesione del Liceo Russell al progetto “Erasmus+” - e agli interventi del Difensore civico e Garante dei minori Daniela Longo e della psicologa Serena Valorzi, che ha approfondito gli aspetti psicologici ed emotivi legati all’utilizzo dei social media da parte dei giovani. Il web tra rischi e potenzialità: perché ogni anno si rinnova il Safer Internet Day? Innanzitutto, per sensibilizzare i giovani (gli studenti in primis) e la popolazione trentina su varie tematiche di stretta attualità: i rischi della rete, la cittadinanza digitale, le potenzialità e i pericoli del web per i giovani e oggi il Safer internet day ha visto la partecipazione sinergica ed interattiva con il mondo della scuola, che accoglie il più grande bacino dei giovani potenziali vittime della rete e dei suoi pericoli. Presenti oggi all´evento il dirigente dell´Agenzia per la famiglia Luciano Malfer che dopo i saluti d´apertura, ha spiegato agli studenti il ruolo e le funzioni dell´Agenzia per la famiglia sul territorio, elencando alcuni esempi di politiche per il benessere familiare; l´assessore della Comunità della Val di Non, nonché referente del Distretto famiglia, Carmen Noldin, che ha spiegato la valenza del progetto per il Distretto tanto da essere stato inserito nel Programma di lavoro annuale come evento di particolare rilievo, finalizzato alla sensibilizzazione e diffusione dei rischi e delle potenzialità del web e rivolto ai giovani, al mondo scuola e alla popolazione trentina. A seguire i rappresentanti delle 8 scuole europee, aderenti al programma Erasmus+, hanno presentato i risultati finali del questionario diffuso tra i giovani sul loro rapporto con la rete. Sono emersi dati a cui destinare particolare attenzione: i giovani che usufruiscono maggiormente del web hanno padre e madre che lavorano (rispettivamente al 98% e 86%), l´84% utilizza internet ogni giorno e il 43% accede al web 2-3 ore al giorno. Il 34% dei giovani lo usa solo per inviare mail o messaggi, il 32% per i social media e soltanto il restante 34% per acquisire informazioni e per lo studio. Hanno un account su facebook l´84% dei giovani e solo il 42% riferisce ai genitori i casi di cyberbullismo che vedono nella rete. Sono dati significativi che danno un affresco del mondo giovane d´oggi: ragazzi che passano buona parte del loro tempo libero davanti al pc, sui social media e non per navigare, ad esempio, tra i siti di informazione o ricerca o, meglio ancora, trascorrendo del tempo assieme agli amici “reali” e non virtuali. Presente all´incontro anche il Difensore Civico e Garante dei Minori della Provincia autonoma di Trento Daniela Longo, che ha spiegato innanzitutto il suo ruolo “sono un organo di garanzia e tutela dei diritti di cui sono portatori i bambini e gli adolescenti. Intervengo, d’ufficio o su richiesta, per tutelare i minori nei casi specifici in cui vengano segnalate violazioni di tali diritti e ha aggiunto: “spesso vengono i genitori a parlarmi dei problemi con la scuola, di fenomeni di bullismo, dei pericoli di facebook. Mi è stato dato incarico di prestare attenzione a tutte le nuove tecnologie e aiutare i ragazzi ad usarle spiegando i rischi che corrono in taluni casi.” La Longo ha inoltre messo in guardia i giovani presenti dai rischi della rete ed in particolare dai siti a pagamento, da facebook (portando l´esempio che dati e foto pubblicati rimangono archiviati nella rete e, a volte, utilizzati in altri siti per scopi non legali), ha analizzato anche il caso di whatsapp “può essere utilizzato solo da maggiori di 16 anni e i ragazzi devono sapere che i loro contatti personali sono acquisiti in automatico da whatsapp e utilizzati anche a fini commerciali”. La psicologa e psicoterapeuta Serena Valorzi, è intervenuta sul tema: come la comunicazione nel Web agisce emotivamente e cognitivamente nell´adolescente e ha dichiarato: “Internet offre infinite possibilità, anche di farci male se non stiamo attenti – ha esordito – attorno a noi vi è una cyber-giungla, ma bisogna avere a fianco una guida esperta, altrimenti ci si perde. Credo sia responsabilità di ognuno di noi, grandi e piccoli – ha proseguito – contribuire a che si sviluppi una buona cultura digitale e permettere ad internet di aprire le nostre menti anziché toglierci la capacità di sentire e pensare consapevolmente.” Infine, ha aggiunto qualche esperto consiglio: attenzione a fare ricerche utilizzando solo la rete (spesso ingannevole e ricca di refusi e scorrettezze), ridurre il tempo dedicato ai videogiochi online a favore di rapporti reali con amici veri e non virtuali; non delegare la memoria soltanto ad internet, alla rubrica o alle note dello smartphone; il contatto fisico, gli sguardi e gli abbracci sanno confortare e calmare, mentre video e immagini che si susseguono velocemente sulla retina, anche se danno l´illusione di rilassare, aumentano adrenalina e cortisolo; attenzione ai rischi del cyburbullismo e all´eccesso di esposizione mediatica della nostra vita intima tramite i social: ad. Esempio i selfie sempre ostentatamente felici, possono trasmettere un´immagine ingannevole del reale stato d´animo del soggetto. Questi input saranno successivamente fatti rimbalzare alle scuole trentine (Medie e Superiori) che intenderanno aderire al progetto e che avranno un mese di tempo – appunto il Safer internet month – per avviare percorsi sperimentali e creativi al fine di rileggere, interpretare, analizzare, rielaborare gli stimoli dati dagli esperti il 10 febbraio a Cles. Il Safer internet month sfocierà il 10 marzo in un incontro pubblico conclusivo (anche in streaming) che presenterà alla cittadinanza, ai Distretti famiglia e a tutti gli istituti scolastici i risultati dei vari percorsi sperimentali di ricerca e studio che saranno avviati dalle classi di studenti trentine coinvolte. I giovani potranno interagire dal vivo con i tweet che saranno letti e commentati in giornata dei relatori presenti.  
   
   
JOB YOUR LIFE, LA GEOLOCALIZZAZIONE PER TROVARE LAVORO  
 
 Milano, 12 febbraio 2015 - Un nuovo portale di ricerca del lavoro che mette al centro dell’attenzione il candidato rispetto alle aziende. E’ Job Your Life, la piattaforma ideata dall’omonima start up che verrà presentata giovedì 12 febbraio all’Università di Milano-bicocca nel workshop “Cercasi talenti disperatamente. Il caso Job Your Life”. La novità di Job Your Life sta nell’inversione del normale processo di recruiting online: non è il candidato a rispondere agli annunci delle aziende, ma sono le aziende iscritte alla piattaforma a individuare il candidato ideale in una precisa zona geografica grazie alla geolocalizzazione dei curriculum e ad altri algoritmi semantici sviluppati dal software. A presentare in Bicocca la giovane start up sarà il suo fondatore Andrea De Spirt, classe ’89. Job Your Life ha recentemente stretto un accordo con il Ministero del Lavoro e prevede di affacciarsi sul mercato spagnolo e inglese entro la fine del 2015. Il seminario, aperto al pubblico, è organizzato nell´ambito del Master in Management per lo sviluppo del capitale umano (Macu) e della Laurea magistrale in Management e design dei servizi, con la collaborazione del Crisp – Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica Utilità dell’Università di Milano-bicocca. Intervengono: Andrea De Spirt, Fondatore di Job Your Life; Dario Cavenago, Direttore del Master Macu, Università di Milano-bicocca. Università degli Studi di Milano-bicocca, Giovedì 12 febbraio, ore 10-12, Aula De Lillo (Edificio U7, 2° Piano), Via Bicocca degli Arcimboldi 8, Milano. Segnalare la partecipazione al workshop a questo link. Http://www.eventbrite.it/e/biglietti-cercasi-talenti-disperatamente-il-caso-job-your-life-15597232743    
   
   
PRIMO CONVEGNO NAZIONALE “FLIPPED CLASSROOM” ALLA PALESTRA DELL’INNOVAZIONE ESPERTI A CONFRONTO SULLA DIDATTICA INCLUSIVA  
 
Roma, 12 febbraio 2015 - È la Città Educativa di Roma a ospitare il primo convegno nazionale di didattica capovolta. L’appuntamento è per venerdì prossimo 13 febbraio a via del Quadraro 102. Apre i lavori il professore emerito Tullio De Mauro. Intervengono gli esperti Castoldi, Ferri, Molina e Revoltella. Partecipano duecento docenti provenienti da tutta Italia. In linguaggio tecnico si chiama “flipped classroom”, ovvero classe capovolta. Niente più lezioni frontali in classe e compiti a casa. Gli studenti a scuola lavorano con pc, tablet e smartphone, mentre a casa la lezione si assimila con podcast e video tutorial preparati dai docenti. Con la flipped classroom viene sperimentato anche in Italia un modo innovativo, cooperativo e inclusivo di fare scuola, che ribalta tempi, luoghi e ruoli tradizionali del processo di insegnamento-apprendimento. La didattica capovolta nasce dalla necessità di adeguare il sistema formativo alle nuove sfide educative, proponendo attività più coinvolgenti, in modalità blended, come esercitazioni, casi di studio e laboratori che si adattano in modo flessibile alle capacità di ciascun studente, con attenzione specifica anche ai bisogni educativi speciali. Venerdì 13 febbraio, alle ore 10, presso la Città educativa di Roma, si tiene il primo convegno nazionale di didattica capovolta, organizzato dall’associazione Flipnet in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale. Ospite atteso il professore emerito Tullio De Mauro, linguista ed esperto di didattica innovativa, che discute con docenti provenienti da tutta Italia le potenzialità dell’approccio flipped learning, soprattutto se integrato con il modello di educazione per la vita. L’evento prosegue con una conferenza in plenaria con gli interventi di Alfonso Molina (Università di Edimburgo), Pier Cesare Revoltella (Università Cattolica di Milano), Mario Castoldi (Università di Torino) e Paolo Ferri (Università di Milano Bicocca). La giornata si conclude con workshop paralleli dedicati alla scuola primaria e a quella secondaria. Il format dei lavoro comune prevede che i partecipanti usino il proprio smartphone o tablet per sperimentare da subito la metodologia della classe capovolta. A dare respiro europeo al convegno è la presenza di un agguerrito gruppo di docenti che sta lavorando da alcuni mesi sulle tecnologie mobili grazie al progetto “M-learn - Training Teachers to use mobile (hand held) technologies within mainstream school education”, attuato nell’ambito del programma per l’apprendimento permanente Comenius. La Fondazione Mondo Digitale è uno dei sei partner.  
   
   
NON MANCA IL LAVORO, O ALMENO NON SEMPRE MANCA IL LAVORO, MANCANO LAUREATI CON COMPETENZE ADEGUATE!  
 
Rovigo, 12 febbraio 2015 - Questa provocazione giunge da 2 ospiti d’eccezione dell’università Rodigina, frutto della proficua collaborazione tra l’Università di Ferrara e l’Università di Padova: si tratta del giornalista Nicola Porro, conduttore della trasmissione Virus su Rai 2 e di Andrea Malizia ricercatore e formatore del dipartimento di ingegnere industriale dell’Università Tor Vergata. Un messaggio davvero incoraggiante quello che lancia il consorzio universitario di Rovigo, che intende spingere i giovani a “mettersi in gioco” a “costruire il proprio futuro” acquisendo saperi, conoscenze e competenze per comprendere che i problemi non sono elementi negativi da evitare ma sono opportunità utili a trovare soluzioni che creano innovazione, sviluppo, occasioni di lavoro. L’antefatto - Andrea Malizia, ricercatore e formatore del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell´Università Tor Vergata, parlando nella sede universitaria di Rovigo al convegno organizzato dal Cur, davanti a oltre 350 studenti, lancia un appello che è anche una provocazione: "Scarsa preparazione a considerare i problemi come opportunità per costruire nuove soluzioni, poca motivazione, competenze non adeguate. Questo è il quadro che troppe volte caratterizza il profilo dei neolaureati. Andrea Malizia, classe 1980, è un giovane ricercatore presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Ingegneria Industriale, ed è un esempio di come la preparazione, l’impegno, la determinazione possano portare al successo professionale e umano. La sua posizione è accattivante, capace di tenere alta l’attenzione dei giovani studenti: parla della sua esperienza, del suo percorso, parla con un linguaggio che i ragazzi sentono vicino, perché è uno di loro, un giovane che ha scelto la strada della conoscenza, del sapere, della ricerca. Non mi limito a spingere semplicemente i ragazzi e i colleghi giovani ricercatori a puntare sulla formazione e sull’aumento delle loro competenze – dice durante il suo intervento nella sede universitaria di Rovigo - ma li invito anche a mostrare il proprio valore ed ad avere il coraggio di cambiare, se necessario. Bisogna però prestare bene attenzione al fatto che una persona molto intraprendente ma non preparata rischia di diventare presuntuosa ed una persona molto preparata ma non intraprendente resta sempre nell’ombra. Poi racconta alcune esperienze personali, che fanno capire in maniera molto chiara qual è la situazione oggi nel nostro Paese. Il lavoro che stiamo svolgendo nella ricerca e nella formazione - spiega - ha attirato molti enti internazionali e molti esperti di tutto il mondo a venire a lavorare con noi in Italia. Docenti, studenti, ricercatori ci contattano e vengono spesso a collaborare nell’ambito delle attività che seguiamo facendo sì che l’Italia diventi “La Meta”. Questo processo si è innescato grazie a competenze, idee e determinazione di persone che quotidianamente lavorano non solo sullo sviluppo di nuove tecnologie ma anche su se stessi e sulla continua necessità di migliorarsi ed essere al passo con i tempi. Manca il lavoro? La disoccupazione colpisce soprattutto i giovani? Sì, ma... Il Dott. Malizia dice qualcosa che va controcorrente. Molto spesso ci contattano aziende, specie della provincia di Roma, e ci chiedono di mandare loro dei ragazzi per poterli seguire nelle attività di tesi per poi assumerli o che hanno necessità di assumerli subito….E…. Sorpresa… gli studenti rifiutano, sostenendo che “è troppo difficile una tesi del genere” o che “è troppo pesante un lavoro del genere” o “ non sono in grado di fare quel lavoro”….Pigrizia, presunzione e mancanza di coraggio e di competenze alcune volte vincono. Abbiamo tutti una grande competenza, la Capacità Di Imparare, l’insegnamento più grande che l’Università ci dà…con un po’ di determinazione e coraggio possiamo fare tutto. Non provengo da una famiglia ricca - continua - eppure ho trovato il coraggio di licenziarmi da 2 aziende rescindendo contratti a tempo indeterminato per provare a fare ricerca in Italia e continuare a inseguire il mio sogno. Ho paura? Non più, ho una grande “arma” che mi difende dalla paura stessa…Le Mie Competenze, La Mia Capacita’ Di Imparare E Affrontare Nuove Situazioni, Il Mio Cervello!! Avanti con coraggio ragazzi, lavorate e puntate con determinazione a migliorare la vostra formazione e preparazione… E non a caso i lavori del convegno sono stati aperti dal Prof. Roberto Tovo – Presidente del Cur - con l´intento di sancire quanto l´Università di Rovigo fondi la sua forza di attrazione verso tanti giovani, sulla consapevolezza che formazione di qualità significa costruire concretamente, negli studenti, una forma mentis flessibile, sempre protesa verso il nuovo e verso il cambiamento, indirizzata a creare innovazione. La nostra Università - dice - e i nostri docenti sanno che l´unica vera arma per trovare occupazione è quella della preparazione e dell´abilità; abilità non solo a risolvere i problemi, ma ad anticipare i bisogni, le tendenze, per offrire soluzioni e innovazioni al Paese. Il messaggio che emerso oggi è questo: il lavoro non manca, anzi, c’è più domanda che offerta. A mancare sono i laureati e le competenze. Oggi 9 Febbraio, A Rovigo Anche Nicola Porro, Giornalista E Conduttore Del Programma Virus – Il Contagio Delle Idee. La scelta di invitare un giornalista come Nicola Porro è dettata proprio dalla volontà di proporre ai ragazzi il punto di vista di una persona abituata a guardare la realtà con occhi attenti, ad indagare i fenomeni, a sviscerarli, che può quindi fornire una fotografia concreta e precisa sulla realtà che oggi i giovani si trovano ad affrontare, sui nuovi scenari che si prospettano per il futuro. Un punto chiave emerge dal suo intervento: Quello che stiamo vivendo è un momento fondamentale, siamo in una situazione, ricca di opportunità per i giovani che sanno coglierle. A 18/20 anni non si piò essere sfiduciati e senza speranza. Però occorre prepararsi, aprirsi un ventaglio di diverse possibilità, nell’ottica dell’universalità, come apertura e disponibilità verso il mondo e quello che ci può offrire. Il fatto di essere italiani è un punto di forza perché abbiamo patrimoni straordinari, dall’arte, alle capacità imprenditoriali, ma dobbiamo guardare all’estero, confrontarci con una dimensione universale. E dice direttamente ai ragazzi in sala: Nessuno vi ha rubato il futuro, siete artefici del vostro destino, ma dovete pretendere la migliore formazione. La Presenza Dell’universita’ A Rovigo: Un Orgoglio E Una Sfida Da Portare Avanti E Sostenere Con Forza - Attraverso la presenza universitaria, Rovigo ha scelto di puntare sulla conoscenza, come elemento fondamentale per uscire dalla crisi e per garantire uno sviluppo reale e duraturo. I Consorzi Universitari sono luoghi del confronto in cui le istituzioni pubbliche e i sistemi economico-produttivi e sociali di riferimento, definiscono e attuano le basi di insegnamento, di ricerca e di diffusione della conoscenza che costituiscono i presupposti dello sviluppo economico e sociale della collettività. Il Consorzio Università Rovigo - spiega il Presidente del Cur Prof. Roberto Tovo – sta suscitando l’interesse di sempre più giovani e famiglie della provincia di Rovigo e dei territori limitrofi. È un segnale importante che conferma il valore del nostro impegno nell’offrire percorsi e risposte formative di qualità, presupposto fondamentale per poter affrontare con successo il mondo del lavoro.  
   
   
AREZZO: GLI STUDENTI INTERVISTANO IL PRESIDENTE ROSSI  
 
Firenze 12 febbraio 2015 – Saranno gli alunni delle quinte classi del Polo liceale Piero della Francesca di Arezzo ad intervistare il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a partire da ciò che ha scritto nel suo libro "Viaggio in Toscana", per toccare poi altri temi di loro interesse. L´incontro tra i giovani e il presidente inizierà alle 9.30 di venerdì prossimo, 13 febbraio, presso il Liceo artistico Piero della Francesca, via 25 aprile 86 ad Arezzo alla presenza del dirigente scolastico, professor Luciano Tagliaferri, che farà gli onori di casa e degli insegnanti. Il presidente Rossi ha dedicato ad Arezzo la quindicesima tappa del suo viaggio in Toscana. E´ stato circa un anno fa, il 28 febbraio 2014. In Palazzo comunale partecipò all´incontro con i rappresentanti del sistema economico aretino e quelli delle istituzioni. Poi visitò il cantiere della Fortezza Medicea, e all´ospedale San Donato incontrò gli operatori della sanità non senza aver compiuto un sopralluogo al cantiere del teatro Petrarca. Poi si dedicò al circondario con la visita all´Aec, leader mondiale nei sistemi illuminazione, presso l´area industriale di Subbiano. Poi fu la volta della vicina Locatelli Meccanica. Presso il palazzo comunale di Capolona si incontrò con le associazioni del volontariato. Sempre a Capolona, la visita alla Soldini calzature. Infine si spostò a Castiglion Fibocchi per l´inaugurazione della nuova sede dell´azienda Officine Meccaniche Laterinesi. Da quella tappa è nato il capitolo 29 del suo "Viaggio in Toscana" intitolato "Cercando un altro oro. Arezzo regina dell´export" in cui Rossi usa parole lusinghiere per la città della Chimera. "Arezzo dà la sensazione – scrive infatti il presidente - di una realtà attiva e combattiva, decisa a valorizzare il proprio patrimonio storico e non a considerarlo scontata cornice per altre attività. È sempre stato così. Arezzo è una città dinamica e operosa". Di questo e di altro parlerà con gli studenti dell´ultimo anno dello scientifico internazionale, artistico, coreutico Piero della Francesca che probabilmente chiederanno al presidente notizie dello sviluppo di quel "Progetto Giovanisì" che la Regione sta portando avanti da alcuni anni e che ha fornito importanti risposte ad oltre 133.000 giovani tra i 18 e i 40 anni.  
   
   
50MILA NUOVI ALBERI A MILANO: NUMERI DA RECORD, DAL COMUNE GRANDE IMPEGNO PER IL VERDE PUBBLICO  
 
 Milano, 12 febbraio 2015 – “Dal 2011 ad oggi abbiamo piantato 50mila nuovi alberi, 40mila nel territorio urbano e 10mila nei nuovi parchi che stiamo creando come il Sieroterapico, il Ticinello, il parco della Vettabbia. È in corso la nuova stagione agronomica in cui prevediamo di collocare altri 20mila nuovi alberi. I numeri sono da record, sicuramente superiori rispetto al passato: cifre che parlano da sole e che periodicamente rendiamo pubbliche". Lo ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora al Verde. "Abbiamo voluto inserire la parola ‘sviluppo’ nel regolamento del Verde, affiancandola a ´manutenzione´, proprio per sottolineare l’impegno che abbiamo preso - ha proseguito Bisconti -. Stiamo rivedendo il contratto di manutenzione di tutto il verde cittadino e abbiamo già destinato a coltivazioni spontanee oltre 10mila metri quadrati di aiuole, a beneficio della biodiversità. Sempre più cittadini, come condominii, associazioni o singole persone, ci chiedono di poter curare il verde, grazie alla semplificazione delle procedure che abbiamo messo in atto, prendendosi cura dei giardini o trasformando in aiuole i marciapiedi.  
   
   
SARDEGNA, INCONTRO CON I SINDACI PER NUOVO ITER PARCO REGIONALE MONTE ARCI  
 
Cagliari, 12 Febbraio 2015 - Riprende il percorso relativo alla costituzione del Parco di Monte Arci. Intorno all´idea del nuovo parco regionale si è svolto ieri a Santa Giusta un incontro tra l´assessore della Difesa dell´Ambiente, Donatella Spano, gli amministratori locali (Ales, Marrubiu, Masullas, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Usellus, Villaurbana e Villaverde) e il presidente della Commissione consiliare Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità, Antonio Solinas. "I Parchi possono costituire un importante strumento per coniugare sviluppo, tutela e salvaguardia del territorio. L’approccio innovativo che vede il ruolo dei comuni come propulsori per l’attivazione delle aree parco può determinare nuove opportunità e rimuovere dubbi e opposizioni" ha sottolineato l’Assessore Spano nel corso dell´incontro. Antonio Solinas ha rimarcato invece la rilevanza, per il territorio, della costituzione del Parco che, sulla scia delle leggi per la istituzione dei due Parchi regionali recentemente approvate, potrebbe nascere in tempi rapidi, attraverso un apposito disegno di legge. I sindaci si sono impegnati a riattivare il percorso relativo alla costituzione del Parco di Monte Arci e a ristabilire le interlocuzioni con la cittadinanza per pervenire ad una decisione in tempi rapidi. La Direzione generale dell´Assessorato è impegnata ad offrire agli amministratori locali pieno supporto per l’avvio dell´iter.  
   
   
AMPLIAMENTO DEL LETTO DELL´ADIGE A BOLZANO SUD  
 
Bolzano, 12 febbraio 2015 - L´ufficio sistemazione Bacini montani Sud della Ripartizione Opere idrauliche della Provincia sta realizzando a Bolzano Sud un intervento ambientale compensativo di Se Hydropower di ampliamento del letto dell´Adige. In un tratto di circa un chilometro, tra lo sbocco del depuratore fino al ponte ciclabile a Ponte Adige nei pressi della stazione idrometrica il letto del fiume Adige sarà ampliato dai 5 ai 20 metri e gli argini consolidati con massi ciclopici. L´obiettivo è quello di aumentare il deflusso delle acque e così la sicurezza in caso di piena. Inoltre, il letto del fiume sarà valorizzato anche dal punto di vista idro-ecologico; è prevista la predisposizione di cosiddetti "pennelli", delle strisce laterali in pietrisco che si innescano nel letto del fiume andando a modificare la corrente creando una maggiore variabilità strutturale e morfologica per la fauna ittica. Gli interventi, che dovrebbero essere conclusi entro due mesi e mezzo, comportano una spesa di circa 550mila Euro, vengono eseguiti su progetto di Thomas Thaler. Dei primi lavori erano già stati eseguiti l´autunno scorso. Il finanziamento dell´opera avviene da parte della società Se Hydropower e vale quale intervento ambientale compensativo come contropartita per lo sfruttamento idroelettrico secondo la direttiva Ue sui corsi d´acqua.  
   
   
MARONI: SU PARATIE LAGO COMO RESTIAMO OTTIMISTI  
 
Como 12 febbraio 2015 - "Stiamo seguendo la vicenda delle paratie del Lago di Como con grande attenzione e interesse, ci sono tutta una serie di passi da fare e li stiamo facendo per poter risolvere la questione nel più breve tempo possibile e far partire il cantiere". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dopo aver incontrato il sindaco di Como, Lucini, prima di partecipare all´incontro ´Gli Angeli Anti Burocrazia - Un nuovo strumento a sostegno delle imprese´. Risolte Tutte Criticità - "Abbiamo già risolto tutte le criticità riguardanti la copertura finanziaria, le procedure e i contenziosi - ha fatto sapere Maroni -, adesso rimane l´ultimo miglio da coprire, ma siamo convinti di potercela fare e in tempi rapidi e siamo ottimisti".  
   
   
SISMA MARSICA: 200ML EURO A BALSORANO PER ABBATTERE BARACCHE  
 
L´aquila, 12 febbraio 2015 - Il Comune di Balsorano potrà finalmente cancellare l´ultimo strascico rimasto sul territorio del terremoto che nel 1915 devastò la Marsica. La Giunta regionale ha infatti approvato, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici riferiti ai territori comunali Donato Di Matteo, la delibera che concede al Comune un contributo di 200 mila euro "per il completamento dell´intervento di sbaraccamento" di alcuni manufatti abitativi che erano stato realizzati a seguito del sisma del 1915. "L´intervento - spiega l´assessore Di Matteo - è finalizzato all´introduzione delle condizioni di sicurezza negli spazi pubblici in favore delle categorie deboli, attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica edilizia. Ma soprattutto - aggiunge Di Matteo - si dà modo al Comune di Balsorano di cancellare la vergogna di quelle baracche a 100 anni esatti da quel tragico sisma". Nello specifico la delibera riprogramma e rimodula 600 mila euro di fondi destinati agli interventi di edilizia residenziale sociale, che erano stati assegnati in un primo momento al Comune di Collonnella e poi decaduti. Dei 600 mila euro oggetto della riprogrammazione, 200 vanno al Comune di Balsorano, mentre gli altri 400 mila vanno al completamento dei Programmi urbani complessi, inseriti nel Piano nazionale di edilizia abitativa, che non erano stati finanziati per carenza di disponibilità di fondi. Nella delibera, infine, la Giunta regionale autorizza la delocalizzazione di 7 alloggi dal Comune di San Vicenzo Valle Roveto al Comune di Balsorano.  
   
   
ABRUZZO: IN CONSIGLIO PDL SOPPRESSIONE AUTORITÀ BACINO SANGRO  
 
L´aquila, 12 febbraio 2015 - Avviato l´iter di legge per la soppressione dell´Autorità dei Bacini di rilievo regionale abruzzesi e interregionale del Fiume Sangro. Lo comunica il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, anticipando che "il progetto di legge il 17 febbraio sarà in Commissione consiliare territorio e il 24 verrà portato all´esame dell´Aula consiliare per la discussione e l´approvazione finale". Il progetto di legge consta di un unico articolo con 7 commi ed ha la sua ratio, spiega il Presidente D´alfonso, "nella generale ed attuale tendenza di contrazione della spesa pubblica e di riduzione degli assetti organizzativi della Pubblica amministrazione secondo principi di razionalità ed economicità". Le funzioni di competenza assegnate all´Autorità verranno internalizzate nella Struttura regionale competente in materia di Difesa del suolo. La soppressione dell´Autorità risponde a quanto stabilito dalle normative nazionali in materia ambientale che hanno riformato l´intero settore disponendo la cancellazione delle Autorità di Bacino istituite con legge 189/83. La procedura di soppressione prevede inoltre la nomina, con decreto del presidente della Giunta regionale, di un Commissario liquidatore al quale non verrà riconosciuto alcun compenso né rimborso spese. L´internalizzazione delle funzioni dell´Autorità di Bacino nella Struttura regionale di riferimento porterà, secondo le stime finanziarie, ad un risparmio annuale di 200 mila euro, "pur nell´invarianza ed, anzi, nell´incremento dei servizi resi ai cittadini", oltre al fatto che "tale internalizzazione garantirà un più elevato livello di prestazioni e di sinergia istituzionale con i vari soggetti e enti operanti sul territorio regionale".  
   
   
RIFIUTI: RAEE, SOTTOSCRITTO IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Milano, 12 febbraio 2015 - È stato sottoscritto oggi a Milano, presso Palazzo Marino, il nuovo Accordo di programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), il Centro di coordinamento Raee (Cdc Raee), i Produttori di Aee e le Associazioni delle Aziende di raccolta dei rifiuti. Il nuovo Accordo, previsto dall’articolo 15 del Decreto Legislativo 14 Marzo 2014 n. 49, in attuazione della Direttiva 2012/19/Ce, ha una validità triennale con decorrenza dal 1 gennaio 2015 e prevede importanti conferme e novità rilevanti per la gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) nel nostro Paese. Il documento sottoscritto sostituisce quello in vigore dal 2011 e declina le fondamentali caratteristiche di istituzionalità, gratuità e universalità del servizio di ritiro offrendo certezze e garanzie sotto il profilo ambientale della fase di trattamento, mediante regole operative certe e semplici. La principale conferma presente nell’Accordo è rappresentata dai cosiddetti “Premi di efficienza”, cioè i corrispettivi messi a disposizione dai Sistemi collettivi per favorire scelte organizzative e operative dei Centri di raccolta, volti ad assicurare una elevata efficienza complessiva del sistema di gestione dei Raee, che risultano maggiorati rispetto ai precedenti. A ciò si aggiunge poi un premio incrementale che sarà erogato ai Centri di raccolta per le tonnellate raccolte in più rispetto alla media degli anni 2013 e 2014, e un ulteriore importo (13 euro per ogni tonnellata premiata) che sarà inserito in un fondo finalizzato alla infrastrutturazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei Centri di raccolta finanziato dai Sistemi collettivi con un contributo, notevolmente superiore a quanto finora dedicato. Tale Fondo è costituito per il triennio 2015-2017 con un contributo annuo minimo garantito di 1,3 milioni euro fino a un tetto massimo di 2,5 milioni di euro annui. La novità importante è rappresentata dal fatto che il 50% del fondo sarà destinato alla realizzazione di nuovi Centri di raccolta. Verranno quindi attivati dei bandi annuali per selezionare i progetti meritevoli di finanziamento. Completano il quadro delle risorse che prevedono strumenti per sostenere l’implementazione del sistema Raee il “Fondo monitoraggio di sistema”, il “Fondo comunicazione sui Raee e servizi ai Comuni” e il “Fondo avviamento di sistema”, questi ultimi destinati ad interventi di informazione, formazione e comunicazione per i Comuni. “Esprimo soddisfazione per l’intesa raggiunta - afferma Filippo Bernocchi, Delegato Anci Energia e Rifiuti - perché ai Comuni saranno destinate di fatto maggiori risorse e lo sforzo congiunto dei Comuni-aziende, dei Sistemi collettivi e dei Produttori sarà dedicato a promuovere la realizzazione di nuovi centri di raccolta per i Raee, nonché per l’adeguamento – in linea di continuità con il precedente accordo – dei centri oggi presenti sul territorio. A conferma dello sforzo congiunto fra produttori, Cdc Raee ed aziende di raccolta – conclude il rappresentante dell’Anci - ci attiveremo affinchè siano realizzate le opportune attività di comunicazione ed informazione per Comuni e cittadini”. “Il Centro di Coordinamento Raee – afferma Fabrizio D’amico, Presidente del Cdc Raee - esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma previsto dall’articolo 15 del Decreto Legislativo 49 del 2014. Il lavoro delle parti ha condotto ad un accordo i cui contenuti, auspichiamo, serviranno all’Italia per percorrere la strada che ci dovrà condurre al raggiungimento degli obiettivi di raccolta e riciclo che la Comunità Europea richiede a tutti gli stati membri. L’obiettivo di raccogliere e trattare adeguatamente almeno 600.000 tonnellate di Raee è estremamente sfidante, soprattutto dovendo incrementare l’attuale raccolta di due volte e mezzo. Il Centro di Coordinamento Raee metterà a disposizione di tutti i Comuni italiani la propria esperienza, che è stata maturata in 7 anni di attività, e che, unitamente alle attività svolte dai Sistemi Collettivi istituiti dai produttori, ha permesso di raggiungere traguardi all’altezza delle migliori aspettative”. “Siamo sempre stati fiduciosi di poter raggiungere un buon accordo in tempi ragionevoli – afferma Gian Luca Littarru, rappresentante dei Produttori di Aee designato da Confindustria e delegato per l’ambiente di Anie Federazione –. L’accordo di programma firmato oggi trova il suo fondamento nel decreto di recepimento n. 49 del marzo 2014 che, oltre a confermare l’efficacia del sistema Raee nazionale, consolidatosi negli ultimi anni, ha il merito di aver ben chiarito ruoli e responsabilità di tutte le parti coinvolte e di aver introdotto molti elementi migliorativi. In particolare attraverso l´Accordo di Programma i produttori mettono a disposizione significative risorse volte a migliorare l´efficienza del sistema, a potenziare le infrastrutture, a garantire la qualità´ del trattamento e a favorire la comunicazione e sensibilizzazione degli operatori e dei consumatori sul tema dei Raee. Tutti elementi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi ambientali alla base della nuova direttiva e in particolare per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta, la vera sfida nei prossimi anni per l´intera filiera". "Riteniamo importante e positivo il fatto che per la prima volta siamo firmatari a pieno titolo dell´Accordo – afferma Giuseppe Abbenante, rappresentante delle associazioni nazionali delle imprese che effettuano la raccolta dei rifiuti (Federambiente e Fise Assoambiente) –. Dal punto di vista dell´ambiente ciò costituisce una garanzia per l´intera filiera in ogni suo passaggio, dalla prevenzione alla raccolta fino a un corretto trattamento dei Raee”.  
   
   
LOMBARDIA: RACCOLTA RIFIUTI POLITICA VINCENTE, MENO BUTTI VIA E MENO PAGHI  
 
Milano, 12 febbraio 2015 - "Presentiamo i primi risultati di una sperimentazione che il Comune di Seveso, insieme a Gelsia Ambiente, sta portando avanti con risultati decisamente positivi. Grazie anche alla collaborazione dei cittadini, la gestione dei rifiuti ha fatto segnare un aumento significativo della raccolta differenziata. Meno butti via e meno paghi: questo l´obiettivo principale di un progetto che Regione guarda con sincero interesse". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione di ´Risultati ed opportunità nella raccolta dei rifiuti solidi urbani: il caso Seveso´, a Palazzo Pirelli. Esperienza Replicabile - "Questo progetto - ha chiosato l´assessore - è interessante anche perché la sperimentazione si è realizzata in una città che rappresenta un po´la tipica cittadina lombarda, non eccessivamente grande come Milano, ma neanche troppo piccola, e mediamente abitata, oltre 20 mila abitanti; se la sperimentazione ha funzionato in una città come Seveso - fa presente Terzi - senza dubbio è un modello replicabile in tanti altri centri". Il Progetto - Gelsia Ambiente Srl, (la municipalizzata che eroga i servizi ambientali in oltre 30 Comuni della Brianza, ndr) ha distribuito alle famiglie di Seveso un kit di sacchi speciali per la raccolta del rifiuto secco, di colore blu semi-trasparente, dotati di un chip elettronico (tag) con un codice abbinato a ogni utenza. Nelle giornate di ritiro, il sacco esposto in strada viene caricato dagli operatori sui mezzi dotati di un sistema di registrazione (reader), che rileva il codice e trasferisce i dati ad un software centrale, che elabora la quantità di rifiuto effettivamente prodotta da ogni cittadino, in modo tale da consentire di calibrare la tariffa ´ad personam´ secondo il principio di chi inquina paga. La Campagna - Il progetto è stato promosso con una campagna di comunicazione mirata intitolata ´un sacco giusto´ e con un´attività di educazione ambientale rivolta ai bambini di diverse età, consapevoli che questi rappresentano il futuro del paese e che solo attraverso lo sviluppo di una cultura ambientale potranno a pieno titolo essere chiamati, nella definizione data dal Ministro dell´Ambiente, i veri ´nativi ambientali´. I Vantaggi - Questo progetto nasce dalla consapevolezza che il sacco dell´indifferenziato, in realtà, contiene erroneamente ancora il 60 per cento di rifiuti che potrebbero essere destinati al riciclo. A conti fatti, quindi, l´introduzione del sacco blu consente di ridurre la produzione dell´indifferenziato e dei relativi costi di smaltimento a favore dell´incremento delle percentuali di raccolta differenziata e dei ricavi che ne derivano dalla cessione delle diverse frazioni raccolte. Sensibilita´ Ambientale - "C´è già un capoluogo come Mantova che ha deciso di intraprendere una strada simile a quella di Seveso, con ottimi risultati - ha ricordato la titolare lombarda all´Ambiente - non come quelli raggiunti a Seveso, ma comunque importanti. Questo - puntualizza ancora Terzi - conferma il fatto che, da una parte la politica di Regione Lombardia è una politica vincente, e dall´altra che i cittadini lombardi sono particolarmente sensibili a sollecitazioni ambientali soprattutto quando i loro sforzi trovano anche una soddisfazione economica. Incrementare la raccolta differenziata - ha concluso l´assessore - significa infatti aumentare la quota del riciclo, un maggiore riutilizzo comporta un contenimento della spesa per lo smaltimento dei rifiuti, e quindi per la tassa rifiuti dei cittadini".