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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Gennaio 2012
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA INDAGINI APPROFONDITE NEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO IN FRANCIA, GERMANIA E SVEZIA  
 
 Bruxelles, 26 gennaio 2012 - La Commissione europea esaminerà la conformità con le norme Ue sugli aiuti di Stato per accordi finanziari tra le autorità pubbliche e aeroporti Niederrhein-weeze (Germania), d ´Nobitz-altenburg (Germania), Pau (Francia) e Västerås (Svezia), oltre a sconti e accordi di commercializzazione che collegano questi aeroporti ad alcune compagnie aeree. L´apertura di un procedimento di indagine fornisce alle parti interessate la possibilità di formulare osservazioni sulle misure in esame, e non pregiudica l´esito delle indagini. La Commissione ha avviato tre distinte indagini approfondite e ampliato l´ambito di un´indagine quarto nel novembre 2007 sui contratti con l´aeroporto di Pau (vedi Ip/07/1794 ). Gli investimenti effettuati dalle autorità pubbliche in aziende che svolgono attività economiche conformi alle norme europee sugli aiuti di Stato se le condizioni sono l´accettazione di un attore privato che operano in condizioni di mercato (il principio dell´investitore privato in un´economia di mercato o Imec). Nel settore aereo, i sussidi per gli investimenti nelle infrastrutture possono, in linea di principio, essere considerato compatibile con le linee guida sugli aiuti di Stato nel settore dell´aviazione, quando necessarie, proporzionate , sono un obiettivo di interesse generale, garantire un accesso non discriminatorio a tutti gli utenti e non indebitamente gli scambi all´interno del mercato interno. Gli aiuti al funzionamento molto più probabile di falsare la concorrenza tra aeroporti e sono in linea di principio incompatibili con il mercato interno. Sulla base delle informazioni disponibili, la Commissione non può escludere che le misure per i quattro aeroporti ei loro clienti delle compagnie aeree comprendono elementi di aiuti di Stato dando loro un vantaggio sleale rispetto ai concorrenti e sono quindi quando incompatibili con il mercato interno. Aeroporto di Niederrhein-weeze - L´aeroporto di Weeze Niederrhein-e è un aeroporto regionale nel Nord Reno-westfalia, vicino a Duisburg. Egli avrebbe goduto negli ultimi dieci anni, una serie di sovvenzioni o prestiti a condizioni diverse da quelle del mercato. Inoltre, le difficoltà finanziarie e le sue attività sembra dipendere dall´assistenza pubblica. Pertanto, la Commissione dubita che il governo ha agito in conformità con Imec e l´aeroporto possono operare in condizioni di mercato. Aeroporto di Altenburg-nobitz - L´aeroporto di Altenburg-nobitz è un aeroporto regionale in Turingia. Tra il 2000 e il 2009, ha ricevuto contributi in conto capitale diversi dai soci a coprire le sue perdite. La Commissione dubita che il principio del principio dell´investitore in economia di mercato è stato rispettato e che l´aeroporto può operare in condizioni di mercato. Si teme inoltre che gli sconti contrattuali o accordi di commercializzazione tra l´aeroporto e la compagnia aerea Ryanair a buon mercato può dare un ingiusto vantaggio economico nei confronti dei suoi concorrenti. Aeroporto di Västerås - Västerås aeroporto è un aeroporto regionale situato a circa 100 km da Stoccolma. Avrebbe beneficiato di aiuti al funzionamento e contributi da più azionisti per coprire le perdite dal 2001. Inoltre, la Commissione teme che gli accordi di marketing e di contratti relativi a diritti aeroportuali realizzate con Ryanair può ottenere un ingiusto vantaggio economico di questi ultimi a scapito dei suoi concorrenti. Pau - Pau aeroporto è un aeroporto regionale nel-Pirenei Atlantici (Aquitania). Nel 2007, la Commissione ha avviato un´indagine nei contratti per l´utilizzo delle infrastrutture dell´aeroporto di Pau e la fornitura di servizi di marketing per promuovere il sito (vedi Ip/07/1794 ). La Commissione ha ora esteso l´ambito di questa indagine a tutti i contratti stipulati da l´aeroporto con le compagnie aeree tra il 2003 e il 2011, e borse di studio per le infrastrutture e le altre sovvenzioni pubbliche per aeroporto durante questo periodo.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA AIUTO ALLA RISTRUTTURAZIONE CONCESSO AD AIR MALTA  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2012 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se un aiuto alla ristrutturazione pari a 130 milioni di euro offerti al pubblico compagnia aerea maltese Air Malta è conforme alle regole le regole Ue sugli aiuti di Stato. Essa esaminerà se le misure proposte siano adeguate per ripristinare la redditività a lungo termine della società e se assicurare un risarcimento adeguato di distorsione della concorrenza causata da aiuti di Stato. L´apertura di un´indagine consente alle parti interessate di formulare osservazioni sulle misure in esame. , Ma non pregiudica l´esito della procedura. Nel novembre 2010 la Commissione ha autorizzato un salvataggio di Air Malta, sotto forma di un prestito di € 52 milioni (cfr. Ip/10/1509 ). Le autorità maltesi sono impegnate a notificare un piano di ristrutturazione entro sei mesi dall´adozione della decisione in materia di aiuti. Nel maggio 2011, Malta ha notificato alla Commissione un aumento di capitale di 130 milioni di euro per contribuire alla ristrutturazione della società in difficoltà finanziarie per diversi anni. Il piano di ristrutturazione di fondo per un periodo di cinque anni 2011-2016. La Commissione dubita che il piano di ristrutturazione notificato è conforme ai requisiti della disciplina comunitaria degli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione adottate dalla Ue nel 2004 (cfr. Ip/04/856 e Memo/04/172 ). Si chiede soprattutto se le previsioni a lungo termine dell´impresa sono abbastanza realistico e se la proposta riduzione della capacità sarebbe compensare le distorsioni della concorrenza causate dagli aiuti di Stato. La Commissione mette anche in dubbio la sufficienza del contributo dei costi di ristrutturazione di Air Malta. Infine, la Commissione ha bisogno di più informazioni per determinare se Air Malta possono fruire dei vantaggi degli aiuti alla ristrutturazione in relazione al capitale fornito dalle autorità maltesi nel 2004.  
   
   
TAUPE FINAL DISSEMINATION EVENT  
 
Parigi, 26 gennaio 2012 - Francia Il 15 febbraio 2012 avrà luogo a Parigi, in Francia, il "Taupe final dissemination event". Il progetto Taupe ("Transmission in aircraft on unique path wires"), finanziato dall´Ue, ha analizzato le sfide poste dall´aumento della quantità di cavi (ogni sistema elettrico ha bisogno di una rete elettrica e una rete di comunicazione) e l´impatto sul peso dei sistemi e il loro ingombro. Anche se le tecnologie correlate sono ormai mature, ciascuna ha le sue specifiche e la propria architettura di cavi e circuiti integrati, e non è compatibile con l´ambiente aeronautico. Taupe ha cercato di definire un´architettura avionica completamente ottimizzata per la trasmissione di energia e di dati su cavi di percorso unici (unendo la rete elettrica del velivolo (A/c) e quella della comunicazione). Durante l´evento saranno presentati i partner del progetto e le loro realizzazioni. L´obiettivo sarà quello di sensibilizzare l´opinione pubblica riguardo al progetto, i suoi obiettivi, la quota dell´industria nel progetto e i risultati. All´evento parteciperanno rappresentanti dell´industria (soprattutto aeronautica, ma anche automobilistica e ferrovie), università, centri di ricerca e piccole e medie imprese. Per ulteriori informazioni, fare clic:i http://www.Taupe-project.eu/pages/project/final-dissemination-event.php  Per ulteriori informazioni sul progetto, visitare: http://www.Taupe-project.eu/    
   
   
BENZINE: POSSIBILE CORRETTIVO D´EMERGENZA PER LE ZONE DI CONFINE  
 
 Trieste, 26 gennaio 2012 - L´assessore alle Finanze Sandra Savino, in accordo con il vice presidente Luca Ciriani, ha dato mandato agli uffici regionali di verificare la possibilità di introdurre temporaneamente, per la durata massima di un mese, un correttivo d´emergenza con il fine di compensare i mancati introiti relativi al consumo dei carburanti con particolare riferimento alle economie di confine della nostra regione (cd. Fascia 1). "Nella piena consapevolezza della situazione congiunturale presente sul territorio, con particolare riferimento alle zone di confine - ha dichiarato Savino - e nelle more di quanto già riconosciuto informalmente dal Governo nazionale, stiamo valutando se, come ed in che misura introdurre tale correttivo d´emergenza. Siamo ben consapevoli - aggiunge l´assessore - che il tutto deve avvenire nel pieno rispetto degli equilibri di bilancio, ed è per questo che gli uffici stanno valutando attentamente ed accuratamente la compatibilità della misura straordinaria prospettata anche sotto il profilo dell´impegno delle risorse finanziarie".  
   
   
TAXI, LA REGIONE PIEMONTE CHIEDE L’AUTHORITY  
 
 Torino, 26 gennaio 2012 - La Regione vuole avere dal Governo il conferimento dell’authority sui taxi. La richiesta sarà contenuta in una lettera che nei prossimi giorni sarà inviata al ministro dei Trasporti, Corrado Passera. E’ quanto ha annunciato l’assessore regionale ai Tasporti, Barbara Bonino, al termine della prima riunione del tavolo di confronto con i rappresentanti sindacali dei tassisti piemontesi, tenutasi il 25 gennaio a Torino. “Pensiamo inoltre alla possibilità di avviare una sperimentazione per affidare ai tassisti i servizi di trasporto pubblico nelle aree a domanda debole - ha proseguito Bonino - I nostri uffici stanno lavorando all’elaborazione di un’analisi dei costi e benefici che potrebbe portare a questa soluzione rispetto al quadro attuale. Nell’interesse degli utenti, ma senza penalizzare gli operatori del settore”. La delegazione di tassisti ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro e per la disponibilità dimostrata dalla Regione. La riunione ha fatto seguito all’incontro che il presidente Roberto Cota e l’assessore Bonino hanno avuto il 23 gennaio con una delegazione dei tassisti che stavano manifestando in piazza Castello.  
   
   
VOLVO CAR CORPORATION PARTECIPA AL RIUSCITISSIMO TEST SU STRADA - IL PROGETTO SARTRE PASSA ALLA FASE FINALE  
 
 Bologna, 26 gennaio 2012 - Il progetto Sartre (Convogli Stradali Sicuri per l´Ambiente) - cui Volvo Car Corporation partecipa come unico costruttore automobilistico - ha portato a termine con successo le prime dimostrazioni di prova del funzionamento di un convoglio stradale con più veicoli al seguito. La flotta utilizzata per il test era costituita da un camion capofila seguito da tre automobili che procedevano in modalità completamente autonoma a una velocità massima di 90 km/h, mantenendo una distanza di sicurezza di non oltre 6 metri. "L´obiettivo è quello di arrivare ad avere un convoglio stradale completo entro l´autunno del 2012. Per allora avremo quattro veicoli al seguito di una vettura capofila in marcia a 90 km/h," spiega Erik Coelingh, responsabile tecnico del progetto presso Volvo Car Corporation. Il progetto Sartre, cui partecipano sette partner europei, è l´unico di questo genere ad essere focalizzato sullo sviluppo di una tecnologia che possa essere utilizzata su normali strade e autostrade in cui i convogli si muoverebbero in un contesto generale dove sono presenti anche gli altri automobilisti. Nella consapevolezza che l´implementazione della tecnologia dei convogli stradali sulle autostrade europee non rappresenta soltanto una sfida tecnologica, il progetto Sartre include anche un importante studio che ha l´obiettivo di individuare i cambiamenti strutturali che saranno necessari affinché i convogli stradali diventino una realtà. Per questo è prevista una serie di incontri e discussioni con le varie parti portatrici d´interesse. Alla prima discussione hanno preso parte esperti tecnici, politici, legislatori e ricercatori del settore della sicurezza del traffico. Durante il workshop sono state analizzate diverse problematiche di natura non tecnica correlate al sistema dei convogli stradali, ad esempio gli aspetti legali e normativi, la responsabilità del prodotto e l´accettazione dei veicoli per il trasporto automatizzato da parte degli automobilisti. Fra i requisiti fondamentali individuati figura l´esigenza di concordare una terminologia comune per il sistema dei convogli - ad esempio, per definire quando un veicolo può considerarsi interamente automatizzato piuttosto che parzialmente automatizzato o addirittura ad elevato grado di automazione - e quella di riuscire a gestire più normative nazionali non totalmente allineate o di armonizzare le normative al riguardo. Il vantaggio principale dei convogli stradali è che il conducente ha tempo di fare altro mentre è in auto. I convogli stradali migliorano la sicurezza stradale, dato che alla guida del veicolo capofila - ad esempio, un camion - vi è un autista professionista e che i ‘tempi di reazione´ dei veicoli sono molto più rapidi. Risulta ridotto anche l´impatto ambientale, visto che le auto viaggiano una vicina all´altra beneficiando di una minore resistenza aerodinamica. Si stima che il risparmio energetico potrà arrivare fino al 20% e che anche la rete stradale potrà essere utilizzata in modo più efficiente.  
   
   
OCTAVIA GREEN E LINE, LA MOBILITÀ ELETTRICA SECONDO LA ŠKODA 10 AUTO GIÀ SULLE STRADE DELLA REPUBBLICA CECA  
 
 Verona, 26 gennaio 2012 - “La Octavia Green E Line è il frutto delle competenze acquisite dalla ŠKoda nell’ambito della mobilità elettrica e rappresenta una pietra miliare nella nostra strategia orientata all’ecocompatibilità” ha dichiarato Winfried Vahland, Presidente della ŠKoda . “Non intendiamo fermarci qui: continueremo a lavorare con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni per una mobilità a emissioni zero. In questo senso, l’auto elettrica è un passo di fondamentale importanza” ha aggiunto Vahland. “Per le fasi di ricerca e sviluppo possiamo contare sul know-how del Gruppo Volkswagen”. Eckhard Scholz, Responsabile per lo Sviluppo Tecnologico della ŠKoda, ha dichiarato: “La ŠKoda e il Gruppo Volkswagen mirano, nel lungo termine, a dare vita a una mobilità ecocompatibile basata su fonti di energia rinnovabili. Senza ombra di dubbio, la trazione elettrica rivestirà un ruolo strategico nell’ottica delle cosiddette emissioni zero. Il Gruppo è sulla strada giusta”. La flotta di Octavia Green E Line fornirà indicazioni importanti sui passi successivi da compiere nello sviluppo delle vetture elettriche, fino ad arrivare alla produzione in serie. “La ŠKoda mette a disposizione tutta la propria competenza per consentire al Gruppo Volkswagen di raggiungere un obiettivo importante: diventare, entro il 2018, leader di mercato nel campo della mobilità con propulsioni alternative” afferma Scholz. La Green E Line è basata sulla Octavia Wagon che, grazie alla sua struttura modulare, risulta la vettura ideale per poter ospitare la batteria, le unità elettroniche di controllo e il motore elettrico. Quest’ultimo eroga una potenza massima pari a 85 kW (115 Cv). La coppia massima di 270 Nm, immediatamente disponibile, garantisce alla vettura una grande agilità: una qualità che il conducente può apprezzare in particolar modo nel traffico cittadino. La Octavia Green E Line accelera da 0 a 100 km/h in 12 secondi e la velocità massima è limitata elettronicamente a 135 km/h. Una moderna batteria agli ioni di litio (180 celle), del peso di circa 315 kg, garantisce all’auto un’energia complessiva pari a 26,5 kWh e un’autonomia di 150 km. In fase di frenata, l’energia viene recuperata e inviata nuovamente all’accumulatore. La batteria è alloggiata sotto il pianale, nella parte centrale e posteriore della vettura. Ciò nonostante, all’interno dell’abitacolo spazio e comfort sono assicurati per tutti e cinque i passeggeri. Le informazioni relative a prestazioni, consumi, livello di carica della batteria e autonomia residua sono visualizzate in tempo reale sul display del sistema di navigazione della Octavia Green E Line. Sulla prima vettura elettrica della ŠKoda non potevano certo mancare le soluzioni “Simply Clever” che caratterizzano tutti i modelli della Casa automobilistica ceca. Ad esempio, la Octavia Green E Line è dotata di un sistema in grado di evitare un utilizzo improprio delle stazioni di rifornimento: durante la fase di ricarica, in condizioni normali non è possibile staccare la spina dalla presa di corrente della vettura ma, nel momento in cui le porte della Octavia Green E Line vengono aperte mediante il telecomando, la spina viene “sbloccata” per 30 secondi e il processo si interrompe; se in questo lasso di tempo la spina non viene rimossa, il blocco scatta nuovamente e la fase di ricarica prosegue. Caratteristiche tecniche della Octavia Green E Line: Potenza nominale: 60 kW (82 Cv) · Potenza massima: 85 kW (115 Cv) per 60 secondi · Coppia massima: 270 Nm · Velocità massima: 135 km/h · Accelerazione 0–100 km/h: 12 secondi · Autonomia: 150 km · Batteria: agli ioni di litio · Peso della batteria: circa 315 kg · Potenza complessiva: 26,5 kWh · Ricarica: 8 ore a 230 V (monofase) 2 ore a 400 V (trifase). Le ricerche della Casa ceca nell’ambito della mobilità elettrica rientrano in una precisa strategia focalizzata sulla riduzione dell’impatto ambientale. Nel medio termine, la ŠKoda proporrà nuove soluzioni che terranno in considerazione aspetti fondamentali come l’ottimizzazione dei propulsori Tdi e Tsi, e della trasmissione. “L’abbattimento dei consumi porterà effetti significativi: il nostro intento è quindi quello di perfezionare le attuali tecnologie in modo da ridurre ulteriormente i consumi di carburante ed emissioni di Co2” ha dichiarato Eckhard Scholz. “Le vetture ŠKoda si attestano tra le più parsimoniose in assoluto, e vengono offerte a un prezzo decisamente accessibile: dal nostro punto di vista, infatti, la mobilità deve essere alla portata di tutti”. Grazie a una gamma motori efficiente, le ŠKoda figurano tra le auto più ecocompatibili attualmente disponibili sul mercato. Un esempio concreto in questo senso è la Citigo, la city car della Casa di Mladá Boleslav che ha debuttato in Repubblica Ceca alla fine del 2011 e arriverà negli altri Paesi del Vecchio Continente all’inizio di questa estate: nella versione più “pulita”, denominata Green tec, la Citigo fa segnare un consumo medio pari a 4,2 litri di benzina ogni 100 km, con emissioni di Co2 di 97 g/km. All’interno della gamma ŠKoda, ben 63 modelli – considerando le diverse combinazioni di propulsori e trasmissioni – fanno segnare emissioni di Co2 inferiori a 130 g/km, mentre 7 scendono addirittura sotto la soglia dei 100 g/km di Co2. L’adozione di uno stile di guida adeguato contribuisce a ridurre ulteriormente consumi ed emissioni; una testimonianza concreta arriva da Gerhard Plattner, un vero e proprio campione di “guida efficiente” che ha ottenuto l’ennesimo record percorrendo più di 2.000 con un pieno al volante di una Fabia Greenline: un risultato che corrisponde a un consumo medio pari ad appena 2,21 l/100 km. La tecnologia Greenline di seconda generazione gioca un ruolo fondamentale nella strategia della ŠKoda. Le versioni Greenline sono disponibili per tutti i modelli della gamma: dalla Fabia alla Superb, anche nelle versioni Wagon. Efficienti propulsori, soluzioni tecnologicamente avanzate come il sistema start/stop, il dispositivo per il recupero dell’energia in fase di frenata, l’utilizzo di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e alcune modifiche aerodinamiche alla carrozzeria e al sottoscocca contribuiscono ad abbattere i consumi dei modelli Greenline in maniera significativa, fino a circa il 15% rispetto alle versioni standard. Il consumo medio della Fabia Greenline, per esempio, è di 3,4 l/100 km, con emissioni di Co2 pari a 89 g/km. La versatile Mpv Roomster Greenline è uno tra i modelli più parsimoniosi della categoria (4,2 l/100 km nel ciclo combinato). Per la Octavia Greenline, in versione berlina, i valori si attestano rispettivamente a 3,8 l/100 km per quanto riguarda i consumi e 99 g/km per le emissioni di Co2. Anche i dati relativi alle versioni Greenline del Suv compatto Yeti (4,6 l/100 km nel ciclo combinato, con 119 g/km di Co2) e dell’ammiraglia Superb (4,4 litri di carburante ogni 100 km a fronte di emissioni di Co2 pari a 114 g al chilometro) risultano particolarmente interessanti. Oltre all’introduzione di misure e tecnologie specifiche a bordo delle proprie vetture, la Casa ceca si dimostra sensibile al tema dell’ecocompatibilità anche nell’ambito dei processi di produzione. La tutela ambientale è infatti uno dei punti fermi della filosofia ŠKoda, e l’Azienda è in possesso della certificazione Iso 14001. Grazie ad alcuni interventi mirati, la ŠKoda è riuscita ad abbattere i consumi in fase di produzione in maniera consistente: nell’arco di dieci anni - dal 1999 al 2009 - il consumo idrico è diminuito di circa il 60% e si è passati da 6,3 a 2,5 litri di acqua impiegata per ogni vettura prodotta. Ancora migliore è il dato relativo alla quantità dell’acqua di scarico, ridotto di quasi il 70%: da 6,2 a 2,0 litri per unità. Anche la formazione di rifiuti da smaltire (metallo escluso) è stata tagliata sensibilmente: se fino a 10 anni fa si realizzavano 95 kg di rifiuti per vettura, nel 2009 questo dato era già sceso a 37 kg. Infine, le emissioni rilasciate durante la costruzione di ogni vettura sono diminuite da 8 kg a meno di 6 kg. Anche per quanto riguarda la fornitura energetica nei diversi stabilimenti, la ŠKoda ha adottato delle misure innovative. Grazie all’impiego della biomassa, infatti, la Casa ceca ridurrà di un quarto le emissioni di Co2 della propria centrale elettrica, la ŠkoEnergo, entro il 2015. Ciò significa che, tra tre anni, circa un terzo della potenza prodotta sarà fornito da energie rinnovabili. L’impianto ŠkoEnergo, controllato dalla ŠKoda, produce energia per lo stabilimento presso il quartiere generale di Mladá Boleslav della Casa ceca e funge da centrale termoelettrica per la stessa città.  
   
   
LA NUOVA VOLKSWAGEN CC DI SERIE: FARI BIXENO E SISTEMA DI RICONOSCIMENTO DELLA STANCHEZZA DEL GUIDATORE LA PRIMA VOLKSWAGEN AL MONDO DOTATA DI SIDE ASSIST E LANE ASSIST INSIEME  
 
 Verona, 26 gennaio 2012 - La Volkswagen Cc ha debuttato al Los Angeles Auto Show lo scorso novembre. Con la presentazione internazionale nella Francia meridionale, ha ora inizio il lancio sul mercato europeo di questa moderna quattro porte. La Volkswagen offrirà sul mercato la nuova Cc a partire dall’inizio di febbraio, prima in Germania e Lussemburgo, e successivamente nel resto d’Europa e del mondo (anche in America, Russia e Asia). Uno sguardo al passato. Quando ha debuttato quattro anni fa, la Passat Cc ha dato vita alla nicchia di mercato delle coupé quattro porte della fascia di prezzo di 30.000 Euro. Lo sviluppo di questo nuovo segmento è stato rapido al punto che, a oggi, quasi 320.000 persone in tutto il mondo hanno scelto la berlina Volkswagen dalla linea sportiva. Questa nuova alternativa alle classiche berline piace sia ai “comuni” automobilisti, sia a quanti utilizzano frequentemente lauto per lavoro. Anche la linea della vettura ha convinto le maggiori autorità in materia di design: nel solo 2009 – suo primo anno completo sul mercato – la Passat Cc è stata premiata con lo “iF Product Design Award” (“iF” sta per “Industrie Forum Hannover”), con il “red dot Design Award” (Design Zentrum Nordrhein Westfalen, Essen) e con l’australiano “Design Award” (Australian International Design Awards, Sydney). Dna del design. Con la nuova Volkswagen Cc, debutta ora un sapiente aggiornamento di questa vettura. Il team di Klaus Bischoff, Responsabile del Design della Marca Volkswagen, ha proiettato la Cc nel futuro, rivisitando completamente e definendo in modo ancora più netto e coerente il frontale e la parte posteriore, secondo il nuovo Dna del design Volkswagen, oltre che conferendo alla vettura un aspetto ancora più elegante e al tempo stesso più dinamico. Tutto a bordo. Lo stesso vale per la dotazione di serie, ora più ricca ed esclusiva che comprende tra l’altro fari bixeno, luci di svolta statiche e nuovi gruppi ottici posteriori a Led. Tra gli equipaggiamenti di serie ritroviamo inoltre: sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore, radio-Cd Rcd 310, listelli battitacco in acciaio inox e appoggiatesta anteriori con regolazione longitudinale. La Volkswagen Cc presenta inoltre nuovi sistemi di assistenza. Tra questi, disponibili a richiesta sono per esempio il Side Assist Plus con Lane Assist, introdotto per la prima volta su un modello Volkswagen (segnala la presenza di veicoli nell’angolo cieco e supporta il guidatore mediante interventi sullo sterzo), il Dynamic Light Assist (sistema di gestione automatica degli abbaglianti) e il riconoscimento della segnaletica stradale basato su telecamera. Sul fronte comfort da segnalare infine i sedili climatizzati con funzione di massaggio integrata. • 6 motorizzazioni. La Cc monta innovativi motori benzina e Diesel a iniezione diretta; tutti i Diesel Tdi sono dotati di serie di sistema start/stop e di sistema di recupero dell’energia in frenata. Quest’ultimo è inoltre presente su tutte le motorizzazioni benzina. I motori Tdi erogano potenze di 140 e 170 Cv. Come terzo Turbodiesel, per la Volkswagen Cc viene proposto un Bluetdi, anch’esso da 140 Cv, che figura fra i pochi motori al mondo già conformi alla norma sui gas di scarico Euro 6 che entrerà in vigore a 4 partire dall’autunno 2014. I propulsori benzina delle Cc europee sono invece disponibili con potenze di 160, 210 e 300 Cv. Dsg, 4Motion, funzione di disaccoppiamento del motore. A richiesta, tutti i motori, a eccezione del 210 Cv, possono essere abbinati a un cambio a doppia frizione Dsg. Per il 140 Cv Tdi (con cambio manuale) e il 170 Cv Tdi (con Dsg), la Volkswagen Cc sarà successivamente disponibile su richiesta con trazione integrale 4Motion. La versione a sei cilindri (300 Cv) viene proposta di serie con Dsg e trazione integrale 4Motion. Nel caso dei motori Tdi con Dsg, a bordo è inoltre presente una funzione di disaccoppiamento del motore, che interviene quando il guidatore solleva il piede dall’acceleratore. In linea generale, tutti i propulsori vantano caratteristiche di elevata efficienza. Un esempio emblematico è il 140 Cv Tdi, che nella versione standard, abbinato al cambio manuale a 6 marce, vanta consumi nel ciclo combinato di appena 4,7 l/100 km (a fronte di emissioni di Co2 pari a 125 g/km): un valore decisamente basso per una berlina di lusso in grado di raggiungere i 214 km/h.  
   
   
TPL, REGIONE LAZIO: 600 NUOVI MEZZI COTRAL  
 
Roma, 26 gennaio 2012 - In arrivo 600 nuovi mezzi Cotral. Lo ha deciso Cotral Patrimonio S.p.a che ha dato incarico all’Amministratore Unico, d’intesa con Cotral S.p.a., di avviare tutte le procedure per l’emissione della gara di appalto che verrà sottoposta alla prossima Assemblea dei Soci. Il rinnovo della flotta interesserà oltre il 40% dei veicoli con le prime consegne tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Saranno sostituiti tutti gli autobus Euro 0, contribuendo alla riduzione del tasso di inquinamento atmosferico. Verrà, inoltre, potenziata l’offerta di posti disponibili per venire incontro al notevole incremento di utenza registrato negli ultimi anni. L’importo complessivo per il rinnovo degli autobus è di 140 milioni di euro erogati dalla Regione Lazio e da Cotral, intervento significativo che va nella direzione di migliorare il servizio dopo anni di stallo dei finanziamenti alla flotta Cotral, l’ultimo dei quali risalente al 2005.  
   
   
SARDEGNA, ANAS: CONSEGNA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELL’APPALTO PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL 9° LOTTO DELL’ITINERARIO “SASSARI-OLBIA” PER L`ADEGUAMENTO DELLA STRADA STATALE 199 “DI MONTI” L’INTERVENTO PREVEDE UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 50 MILIONI DI EURO  
 
Cagliari, 26 gennaio 2012 - L’anas ha consegnato ieri all’impresa aggiudicataria, l’Ati Consorzio Cooperative Costruzioni Ccc Soc. Coop. – Novaco Srl – Acquaverde Costruzioni Srl, le attività di progettazione esecutiva dei lavori di adeguamento del 9° lotto della strada statale 199 “di Monti” nel tratto compreso tra lo svincolo con la strada statale 131 Diramazione Centrale Nuorese “Carlo Felice” e lo svincolo con la strada statale 125 ‘’Orientale Sarda’’. I lavori riguarderanno in particolare la realizzazione del 9° lotto dell’itinerario “Sassari-olbia” con il potenziamento della viabilità di accesso al centro abitato e all’aeroporto di Olbia. “Questo intervento – ha dichiarato l’Amministratore Unico dell’Anas Pietro Ciucci – prevede un investimento complessivo di 50 milioni di euro e costituisce il primo passo per la realizzazione di un’opera che potenzierà notevolmente la fruibilità della viabilità nella parte nordorientale dell’Isola”. Le attività di progettazione avranno una durata prevista di circa 4 mesi. I lavori, la cui consegna avverrà dopo l`approvazione del progetto esecutivo, curato dall`impresa, avranno una durata di circa 2 anni. L’intervento è interamente finanziato con fondi della Delibera Cipe 120/2009 assegnati al Commissario Delegato per l’emergenza della mobilità nelle provincie di Sassari e Olbia-tempio.  
   
   
FERROVIE EUROPEE: LA COMMISSIONE PROMUOVE L´INTEROPERABILITÀ E LA COMPETITIVITÀ  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2012 – La Commissione europea ha adottato ieri una decisione che migliora i processi di certificazione e autorizzazione delle linee e dei treni equipaggiati con il sistema europeo di controllo dei treni (Etcs). Etcs è lo standard europeo per la segnalazione e il controllo della velocità dei treni. L´installazione dell´Etcs nei corridoi principali per le merci e l´alta velocità renderà le ferrovie europee molto più competitive. Il funzionamento dell´Etcs è molto semplice: le informazioni trasmesse da terra al treno sono utilizzate da un computer di bordo che calcola la velocità massima consentita e automaticamente rallenta l´andatura se necessario. L´etcs è parte integrante del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (Ertms). In Europa vi sono attualmente oltre 20 sistemi diversi di segnalazione e la loro incompatibilità costituisce un grosso ostacolo tecnico per il traffico internazionale. Ad esempio, aggiungere, in una locomotiva esistente già autorizzata in vari paesi, un ulteriore sistema di sicurezza nazionale e ottenere nuovamente tutte le autorizzazioni può costare oltre 2 milioni di euro e richiedere più di due anni di tempo. Con l´adozione dell´Etcs questi costi spariranno. Questo sistema potrà però dare i suoi frutti solo se i prodotti sono completamente compatibili e conformi alle specifiche europee. La decisione adottata oggi rende più stringenti le prescrizioni relative alle prove cui vanno sottoposti i prodotti, in particolare esigendo che tali prove siano effettuate presso laboratori riconosciuti. Informazioni tecniche L´etcs non apporta alcuna idea innovativa rispetto agli oltre 20 sistemi nazionali esistenti per il controllo automatico della velocità dei treni, sistemi che, purtroppo, sono incompatibili tra loro. Affinché un treno possa circolare in reti dotate di sistemi diversi, occorre cambiare locomotiva alla frontiera (con una conseguente notevole perdita di tempo), oppure dotare la locomotiva di svariati sistemi di bordo, compatibili con i sistemi di terra usati dalle svariate reti (con il conseguente incremento dei costi e dei rischi di avaria). In ciascuno dei due casi si crea una frattura nel mercato che ostacola la libera circolazione. Questa situazione si ripercuote in particolare sul trasporto delle merci. Sebbene il trasporto su rotaia dovrebbe essere più competitivo sulle lunghe distanze, ad ogni frontiera lievitano i costi e si accumulano ritardi, che si traducono in perdite di mercato e nella saturazione della rete stradale. L´ertm potrebbe imprimere un notevole impulso alla competitività del trasporto ferroviario. Questo vale soprattutto per il trasporto merci, se il sistema è installato in modo coordinato lungo un determinato corridoio ed è accompagnato dalle opportune misure, quali l´armonizzazione delle regole di esercizio o l´eventuale miglioramento dell´infrastruttura. In tal modo, entro il 2020, sarebbe possibile raddoppiare il volume delle merci trasportate nel corridoio Rotterdam-genova, il che corrisponderebbe al transito di un camion pesante in più sullo stesso percorso ogni 37 secondi. L´ertms è un grande successo industriale per l´Europa. Grazie alle sue prestazioni e ai suoi costi, si è imposto rapidamente anche al di fuori dell´Europa e costituisce attualmente lo standard di riferimento internazionale, utilizzato in tutte le nuove linee ferroviarie. Oggi in Europa vi sono più di 4 000 km di linee equipaggiate con l´Etcs e altri 4 000 km lo saranno ben presto perché oggetto di contratti già assegnati per l´installazione di questo sistema. L´estensione delle linee funzionanti con il sistema Etcs raddoppierà quindi nei prossimi due o tre anni e si prevede che negli anni a venire l´installazione proseguirà a un ritmo ancor più accelerato.  
   
   
CORRIDOIO MEDITERRANEO-BALCANICO, ROSSI: “OCCASIONE DI SVILUPPO PER L’ITALIA CENTRALE”  
 
Firenze, 26 gennaio 2012 – L’italia centrale, in parte negletta dal dibattito nazionale, può trovare in chiave europea un ruolo importante nel completamento delle tradizionali vie di comunicazione nord-sud che caratterizzano la nostra penisola e portare a compimento, con la realizzazione della 2Mari, il collegamento tra Tirreno e Adriatico. E’ la convinzione del presidente Enrico Rossi, che l’ha espressa intervenendo ieri a Bruxelles, in palazzo Altiero Spinelli, sede del Parlamento europeo, alla Conferenza delle Ten–t, le reti transeuropee di trasporto. Il presidente Rossi è intervenuto nella prima prima sessione, “The European ‘Ten-t Network’: mobility policy, innovation/new technology for the economics and integration at regionale level“, insieme al vice presidente della Commisione Ue, Antonio Tajani, al sottosegretario allo sviluppo economico, Massimo Vari, e a Desirée Oen, membro del gabinetto del vicepresidente della Commissione Ue Siim Kallas. Punto centrale del suo intervento la volontà della Regione Toscana “ di influire in sede europea affinché si contempli maggiormente sia l’accessibilità dalle periferie, sia l’estensione dei principali corridoi verso i nuovi Paesi Candidati, in particolare Balcani, con attenzione alla dimensione marittima e portuale. In questo contesto, la creazione di un asse multi-modale e longitudinale (est-ovest) nella parte centrale del Mediterraneo può generare – ha proseguito il presidente Rossi – un riequilibrio connettivo utile per l’intero continente, ovvero un corridoio mediterraneo-balcanico in grado di collegare regioni medio-mediterranee occidentali (es. Porti spagnoli), regioni medio-mediterranee centrali (es. Porto di Livorno, corridoio tirrenico o land-bridge via itinerario viabilistico europeo E78 Grosseto-fano, porto di Ancona) e regioni medio-mediterranee orientali (es. Altri porti della macro-regione adriatica ed infrastrutture dei Paesi dell’area balcanica – Croazia, Bosnia, Erzegovina, Serbia, Montenegro – fino alla Romania)”. “Il corridoio meso-mediterraneo balcanico che la Toscana propone a livello nazionale ed all’attenzione dell’Europa rappresenterebbe infatti una “soluzione di alleggerimento” rispetto alla saturazione dei porti del nord-Europa, all’impatto ambientale dei traffici terrestri, ai costi di trasporto tra regioni periferiche europee, ai tempi di scambio intercontinentale, e uno stimolo per la competitività dei porti mediterranei”. Il vice presidente vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella ha commentato positivamente la proposta: “Per noi il prius dell’Europa non è il rientro dal debito tout court – ha affermato – ma una politica combinata di risanamento mai disgiunto dall’impulso alla crescita e dallo sviluppo delle infrastrutture materiali e immateriali. In questo senso la proposta del presidente Rossi risponde in maniera appropriata a questa esigenza”.  
   
   
TRASPORTI: MARINI E ROMETTI INCONTRANO PENDOLARI UMBRI  
 
Perugia, 26 gennaio 2012 – Individuare servizi ferroviari alternativi per garantire ai pendolari umbri il rientro serale dalla Capitale nella fascia oraria tra le 18.45 e le 20: è la richiesta che la Giunta regionale ha avanzato a Trenitalia e che fa parte del pacchetto di proposte messe a punto dall’esecutivo ed illustrate ieri pomeriggio, a Palazzo Donini, durante l’incontro con i Comitati dei pendolari e le Associazioni dei consumatori umbri, promosso dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dall’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti. Nel corso della riunione sono state esaminate le diverse questioni poste dai pendolari umbri, in relazione alla necessità di un collegamento più rapido nelle ore serali da Roma, alla qualità del materiale rotabile, alla correzione del nuovo orario dei servizi e alla Carta Tutto Treno. Per quanto riguarda la qualità del materiale rotabile per i servizi di lunga percorrenza, riclassificati da Eurostar in Intercity, è stato riconfermato l’utilizzo di convogli Etr 450, già impiegati per gli Es. Attualmente solo uno dei servizi è svolto con materiale rotabile ordinario a causa della manutenzione di un Etr 450 che riprenderà a circolare non appena terminati i lavori. La trasformazione degli Es in Ic ha comunque permesso di aggiungere due fermate, a Spoleto e Fossato di Vico, mantenendo inalterati i tempi di percorrenza e di inserire i servizi Ic nel Contratto di servizio del Ministero dei Trasporti con vantaggi per i passeggeri su biglietti e abbonamenti e per i territori con bassa utenza, come Spoleto e Fossato di Vico-gubbio. Sulla modifica del nuovo orario servizi Fs, entrato in vigore a dicembre 2011, e sulla richiesta di nuove fermate verrà esaminata la possibilità di una nuova sosta alla Stazione Silvestrini di Perugia, utile per il collegamento con il Polo ospedaliero di Santa Maria della Misericordia, si cercheranno inoltre soluzioni, anche di carattere intermodale, rispetto alla richiesta di coincidenza a Orte tra il Treno R 7586 e Rv 2324 che andrebbe ad accavallarsi con l’Ic 594 proveniente da Roma. Anche per quanto riguarda le richieste provenienti dal Comitato Pendolari della Teverina, si sta lavorando a soluzioni che portino a soluzione i problemi sollevati relativamente alle richieste di posticipo di alcune corse pomeridiane sulla line Roma-ancona e Orte-viterbo. Rimane confermato per il 2012 il servizio “Carta Tutto Treno Umbria” con alcune modifiche. E’ infatti prevista l’estensione della validità della Carta da Chiusi verso Firenze o Roma per i soli cittadini umbri residenti nel territorio comunale di Città della Pieve e Comuni limitrofi, in considerazione della immediata fruibilità dei servizi ferroviari Ic partendo dalla vicinissima Stazione di Chiusi; l’incremento delle risorse regionali destinate a tale servizio e l’impegno delle parti sottoscrittrici dell’accordo ad attivare le iniziative necessarie al contenimento dell’eventuale disagio arrecato agli utenti titolari della Carta qualora, per motivi eccezionali, dovessero verificarsi disagi nella fruibilità dei servizi ferroviari offerti. La Regione Umbria – è stato evidenziato durante l’incontro - ha sollecitato ed ottenuto da Trenitalia la proroga al 29 febbraio del termine per richiedere il rimborso del periodo non utilizzato a causa delle modifiche del nuovo orario ferroviario da parte dei possessori di una Carta Tutto Treno Umbria acquistata prima dell’11 dicembre 2011. Il nuovo accordo prevede la sospensione della Carta Tutto Treno Umbria sui treni dell’alta velocità.  
   
   
RIPRISTINO DEI SERVIZI FERROVIARI A SEGUITO DELLE MAGGIORI RISORSE NAZIONALI E REGIONALI. INVITO A TRENITALIA A PREDISPORRE IL PROGRAMMA. DUE COPPIE DI TRENI SULLA PERGOLA - FABRIANO.  
 
Ancona, 26 Gennaio 2012 - Verranno riattivati, a breve, i sevizi ferroviari soppressi a partire dal 21 dicembre 2011. Lo comunica l´assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, che ha inviato una lettera al direttore di Trenitalia Marche, Danilo Antolini. Il ripristino e` possibile a seguito delle maggiori risorse trasferite dallo Stato e da quelle reperite dalla Regione che consentono di contenere la prevista riduzione entro il limite del 2 per cento. Sulla base delle nuove disponibilita` economiche, il Contratto di servizio in vigore (2009/2014) verra` rimodulato, prevedendo alcuni servizi da ripristinare integralmente, altri parzialmente, come la Pergola - Fabriano con due coppie di treni sulle tre precedenti (corse del mattino e di meta` giornata), limitando sola la terza al servizio su gomma. Viventi ha anche chiesto a Trenitalia una coppia di servizi aggiuntivi sulla Ancona ´ Fabriano, una sulla Ancona ´ San Benedetto e due coppie sulla Ancona ´ Pesaro. Il programma dettagliato della nuova offerta di servizi ferroviari sara` disponibile nei prossimi giorni.  
   
   
PUGLIA, TRASPORTO FERROVIARIO: BENE MIN.PASSERA, ORA TAVOLO TECNICO  
 
Bari, 26 gennaio 2012 – Di seguito la dichiarazione di Minervini: “Cogliamo positivamente il segnale giunto questo pomeriggio dal ministro Passera e aspettiamo impazientemente che convochi la Regione al tavolo tecnico dedicato alla risoluzione della questione Trenitalia per la Puglia”. L’assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini sottolinea questo aspetto dopo le risposte del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, rilasciate nel corso del Question Time di questo pomeriggio a Montecitorio. “Abbiamo sollevato un problema politico che è stato colto dal governo – aggiunge Minervini – ma invito il ministro a non cedere alle discutibili versioni di Moretti. L’offerta sulla lunga percorrenza di Trenitalia è penalizzante sia qualitativamente che quantitativamente, questo negli ultimi anni ha contribuito a deprimere la domanda di mobilità ferroviaria. La voce di disappunto unitaria, forte, che si è alzata dalle forze politiche, imprenditoriali e sociali della nostra regione per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, merita adesso una risposta concreta. Stiamo elaborando una controproposta che intendiamo condividere con le altre regioni che si affacciano sull’Adriatico e che sono state, come la Puglia, penalizzate dal piano di Trenitalia".  
   
   
TPL "SU FERRO", FVG INCONTRA SINDACI TARVISIANO TRENITALIA: DAL 21/1 NON SI SEGNALANO SOPPRESSIONI  
 
Tarvisio, 26 gennaio 2012 - E´ profondo il timore dei sindaci dell´Alto Friuli e della Val Canale-canal del Ferro per un servizio ferroviario, da tutti ritenuto essenziale, che soprattutto negli ultimi mesi ha creato forti disagi a lavoratori e studenti costantemente alle prese con ritardi, soppressioni, disservizi alle stazioni lungo la linea Udine-tarvisio. "Condivido tutte le vostre preoccupazioni", ha osservato ieri al municipio di Tarvisio l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi che ha voluto incontrare, assieme al consigliere regionale Franco Baritussio ed al primo cittadino di Tarvisio Renato Carlantoni, i responsabili (sindaci, assessori, consiglieri comunali) delle Amministrazioni municipali di Artegna, Chiusaforte, Gemona, Malborghetto Valbruna, Pontebba e Tricesimo, "ma posso confermare che la forte azione della Regione nei confronti di Trenitalia Fvg delle passate settimane ha permesso di ottenere un primo parziale riscontro: dallo scorso 21 gennaio Trenitalia infatti non segnala nuove soppressioni di treni. Pare, dunque, che da sabato scorso Trenitalia stia rispondendo all´impegno assunto". Il problema, comunque, "resta", ha osservato Riccardi, e potrà trovare adeguata soluzione solo con la prevista entrata in servizio dei nuovi mezzi ferroviari. Tra aprile e maggio, infatti, Trenitalia metterà in linea quattro nuovi "Vivalto", mentre da fine anno arriveranno in regione gli otto "Civity" ordinati dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia alla spagnola Caf. Riccardi ha inoltre ricordato che da giugno verrà avviata la sperimentazione (prevista dal progetto Ue Micotra) per il servizio ferroviario transfrontaliero Udine-villaco, in Carinzia/austria, che non potrà che incidere positivamente sul trasporto passeggeri dell´Alto Friuli e del Tarvisiano, mentre una recentissima decisione del Cipe - la scorsa settimana - permetterà di impegnare 18 milioni di euro nell´acquisto di ulteriore materiale rotabile. "Soprattutto in quest´area - ha poi aggiunto l´assessore regionale - sarebbe una sconfitta abdicare ad un Tpl ´su ferro´, portare su bus il traffico passeggeri composto da lavoratori e studenti", ricordando che a Trenitalia (proprio a fronte delle soppressioni di "troppi" treni tra dicembre e gennaio) è stato ventilato dalla stessa Regione anche la cancellazione del vigente contratto di servizio che lega Amministrazione regionale e Trenitalia. "La Regione tiene assiduamente sotto pressione Trenitalia", ha concluso Riccardi assicurando i sindaci sul costante impegno dei suoi uffici, affinché i disservizi manifestatisi ultimamente non debbano più accadere, in attesa che i nuovi mezzi vengano a sostituire un materiale rotabile ormai vecchio ed inefficiente, costretto a manutenzioni straordinarie troppo frequenti.  
   
   
WAGON LITS, TAVOLO COMUNICA INIZIO ASSUZIONI RISPOSTA VERA E CONCRETA A CHI CHIEDE LAVORO  
 
Milano, 26 gennaio 2012 - L´accordo sottoscritto in Regione Lombardia il 30 dicembre scorso produce i primi effetti concreti per la ricollocazione dei 152 lavoratori ex Wagon Lits rimasti senza un impiego. Le scadenze e gli impegni contenuti nell´accordo verranno rispettati già dal 31 gennaio, quando 45 lavoratori verranno assunti dalla Angel Service per il servizio notte. Lo hanno comunicato ieri gli assessori regionali Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità) e Gianni Rossoni (Istruzione, Formazione e Lavoro) al termine del tavolo di monitoraggio che si è riunito a Palazzo Lombardia. ´Per Regione Lombardia come per gli altri firmatari - ha detto l´assessore Cattaneo - l´accordo sottoscritto è serio e produce i suoi effetti concreti. Abbiamo di fronte una soluzione precisa al problema di tutti i 152 lavoratori lombardi della ex Wagon Lits rimasti senza un impiego in Lombardia. I fatti sono più testardi delle parole: a chi chiedeva lavoro abbiamo tempestivamente risposto. Qualcun altro, usando il tema del lavoro strumentalmente per chiedere altro, non ha fatto altrettanto´. ´Questo tavolo è l´applicazione positiva del metodo lombardo della concertazione - ha aggiunto l´assessore Rossoni - E´ la concreta attuazione dell´accordo approvato circa un mese fa sulle politiche attive in cui abbiamo chiesto alle imprese che generano gli esuberi di individuare le società che possano riassorbirli´. Questi i punti principali dei lavori che si sono svolti oggi Prima Fase - Entro il 31 gennaio verranno assunti i 45 lavoratori per i quali si era impegnata Angel Service: 12 di questi per attività a bordo treno a Milano, 28 a bordo treno a Bologna e altri 5 sempre a Bologna per attività di allestimento vetture e sede di lavoro. Su questi primi 45, Angel Service sta continuando la verifica dei profili professionali e si è impegnata a rispettare la scadenza al 31 gennaio. ´Abbiamo anche chiesto a Trenitalia - ha spiegato l´assessore Cattaneo - di rendere più agevole lo spostamento da Milano a Bologna offrendo ai lavoratori la possibilità di utilizzare il trasporto ferroviario´. Seconda Scadenza: 31 Marzo - Entro questa scadenza Trenord avrebbe dovuto verificare se c´erano fino a 20 lavoratori che potessero essere assunti direttamente e altri 10 per il service come manutenzione di Trenitalia cargo. Trenord ha comunicato di avere selezionato 22 persone: 19 per fare i capotreni e addetti ai varchi e tre per attività di manutenzione. ´Tutti contratti a tempo indeterminato - ha evidenziato Cattaneo - con soluzioni migliorative rispetto a quelle precedenti´. Atm - Al 31 marzo c´era anche la scadenza per i 5 lavoratori in capo ad Atm. ´Abbiamo preso atto con rammarico - ha detto ancora l´assessore Cattaneo - che Atm non si è presentata al tavolo. Non vorremmo dover pensare che qualcuno sia bravo solo a fare proclami di solidarietà e di sostegno a parole e poi si tiri indietro quando si tratta di onorare questi impegni con fatti concreti´. Altre Scadenze - Le altre scadenze sono state fissate al 31 maggio e al 31 settembre e riguardano i 35 lavoratori a carico delle imprese che gestiscono appalti Trenitalia e 25 di Rfi. A questo riguardo Trenitalia ha informato che procederà entro la metà di febbraio alla selezione dei profili idonei dei 60 lavoratori e ha consegnato il percorso professionale che deve essere oggetto di un adeguato percorso di formazione che la Regione si è impegnata a sostenere.  
   
   
PORTO DI GIOIA TAURO, NUOVI SERVIZI. SCOPELLITI: “RISULTATO IMPORTANTE PER IL RILANCIO DELL’AREA”  
 
 Catanzaro, 26 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, impegnato concretamente sul rilancio dell’infrastruttura portuale calabrese ha annunciato che sul porto di Gioia Tauro partiranno nuovi servizi che consentiranno un incremento nei prossimi mesi di circa 250 mila teus. Il prossimo 28 gennaio è previsto al Porto di Gioia Tauro, il primo approdo del servizio Canada Express con la Mv Msc Antwerp, una nuova nave capace di portare fino a 3.800 teus. La nuova rotta coinvolgerà la seguente rotazione: Montreal-gioia Tauro-valencia-sines-montreal. Nello scalo gioiese è anche in partenza il servizio Spain Saec, operante nel terminal di Valencia, con navi che hanno capacità nominale media di 5.500 teus. La rotazione dovrebbe includere i porti del Sud America, del Mediterraneo, oltre a Gioia Tauro e Valencia. Inoltre è prevista tra i mesi di marzo e maggio, l’attivazione del nuovo servizio Jade, in connessione tra il Far East ed il Mediterraneo, con un accordo operante in jont da Msc (4 navi) con Cma-cgm (5 navi), grazie al quale saranno impiegate navi tra i 9.500 e i 11.400 teus, con il coinvolgimento di importanti realtà mondiali commerciali quali Shanghai, Ningbo, Hong Kong, Chiwan, Yantian, Singapore, Port Kelang, Malta, Tangiers, Port Kelang, Vung Tau. “Oggi registriamo risultati straordinari – afferma il Presidente Scopelliti – ottenuti in un momento difficilissimo dal punto di vista economico e sociale non solo per la Calabria ma per tutto il Mezzogiorno e per l’Italia. Il dialogo e lo stretto contatto che, insieme alla Vicepresidente Stasi, abbiamo messo in campo con Msc ha convinto il gruppo Aponte a puntare sull’area di Gioia Tauro, consapevole delle grandi potenzialità di questo Porto nell’ampio panorama del Mediterraneo. Questo governo regionale – continua Scopelliti – dimostra costantemente, con fatti concreti, di puntare su Gioia Tauro. Per il Porto abbiamo stanziato in bilancio ben 8 milioni di euro cercando di incentivare la crescita economica, in un momento di particolare difficoltà degli Enti, somme da integrare con le azioni del Governo Monti, in attesa di capire se questo Esecutivo si interesserà della questione, portando avanti gli impegni assunti dall’allora Ministro Matteoli. I lavoratori attualmente in cassa integrazione hanno trovato conforto proprio grazie all’impegno della Regione e i servizi che oggi comunichiamo – prosegue il Governatore della Calabria Scopelliti – consentono un enorme, immediato, incremento di teus e, in prospettiva, possono aprire ulteriori possibilità per lo sviluppo del Porto di Gioia. Voglio ribadire ancora una volta, inoltre, che da questa infrastruttura passa buona parte dello sviluppo della Calabria e che merita una particolare attenzione a tutti i livelli, perché è in grado di attrarre nuovi investimenti in tantissimi settori come trasporti, commercio e turismo, solo per fare qualche esempio, e di produrre importanti ricadute occupazionali. I nuovi servizi del Porto di Gioia Tauro – sottolinea il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – rappresentano uno straordinario passo in avanti per il rilancio di questa realtà e i fatti parlano chiaramente. Sarebbe opportuno perdere meno tempo in chiacchiere, pensando soprattutto a lavorare con serietà”. Il Presidente Scopelliti conclude affermando che “insieme alla Vicepresidente Stasi, la prossima settimana, avvieremo ulteriori iniziative che coinvolgeranno sempre Gioia Tauro e il suo Porto, frutto dell’impegno della Regione che guarda al decollo dell’infrastruttura non tralasciando le grandi potenzialità di quell’area”.  
   
   
CALABRIA: INCONTRO OPERATIVO SUL PORTO DI DIAMANTE  
 
Catanzaro, 26 gennaio 2012 - L’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha presieduto, ieri , a Catanzaro, un incontro operativo sul problema del porto di Diamante. Erano presenti il Sindaco di Diamante Ernesto Magorno e gli assessori Perrone e Maulicino, il Dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture Laganà, il Responsabile del Procedimento Zinno, il responsabile dell´ufficio tecnico comunale Vaccaro, la funzionaria Loise, il Procuratore generale dell´impresa Concessionaria Santoro, il Direttore dei Lavori Salatino ed il componente dell’ufficio di direzione die lavori Veltri. Nel corso dell’incontro è stata confermata, ancora una volta, la grande attenzione che l’ amministrazione regionale, il comune di Diamante ed il Concessionario attribuiscono alla realizzazione dell’importante struttura, opera strategica per il Tirreno cosentino. “Un’ opera - ha sottolineato l’Assessore Gentile - che prenderà forma grazie all’azione sinergica con l’imprenditoria privata. Si è, infatti, ribadito come il porto di Diamante venga realizzato grazie al contributo pubblico, ma, soprattutto, grazie al rilevante impegno finanziario del concessionario, che ha assunto su di se la gran parte del rischio finanziario dell’intervento. Infatti, a fronte di un investimento totale di circa dieci milioni di euro, il Concessionario partecipa con un importo superiore a sette milioni. Ad oggi, infatti, sono stati effettuati lavori per circa quattro milioni di euro, di cui solo 300.000 a carico della Regione”. Un’ opera così complessa, dal punto di vista tecnico finanziario, richiede, evidentemente, per come affermato dal Concessionario, un’ adeguata ed attenta dinamica organizzativa. L´imprenditore ha ricordato come il porto, ad opera ultimata, consentirà di ospitare trecentodieci imbarcazioni, prevedendo, altresì, una lista di servizi di alto profilo per chi naviga da e verso il sud Italia. E´ prevista l’adozione di panne galleggianti per limitare l’impatto delle lavorazioni sull’ambiente marino, l´uso di massi artificiali, pigmentati con una venatura che riprende il colore dello scoglio naturale, realizzati con calcestruzzi biocompatibile, capaci di ridurre al minimo l´impatto sull´ambiente, garantendo, nel contempo, un’alta efficienza tecnica. Il Concessionario ha illustrato le iniziative in corso che riguardano prevalentemente l’acquisto dei pontili ed delle cassaforme per la realizzazione dei massi artificiali ed delle gru e carroponte per la movimentazione delle imbarcazioni, informando altresì che entro i primi di febbraio inizierà la predisposizione dell’area di fabbricazione e stoccaggio, ubicata nel Comune di Diamante, dei massi stessi, nel rispetto degli obblighi contrattuali. Nel mese di marzo si avrà piena evidenza delle lavorazioni all´interno dell´area portuale. Il Sindaco, nel prendere atto della disponibilità dimostrata dall´assessore Gentile e dal Concessionario, ha manifestato la propria soddisfazione per le attività in corso e per quelle programmate, che consentiranno alla città di Diamante di aumentare ancor più le proprie capacita di attrattore turistico. Alla fine dell´incontro l’assessore, nel dichiararsi soddisfatto dell´esito dell´incontro, ha assicurato che seguirà da vicino lo sviluppo delle attività comunicando, da subito, una visita, insieme a tutti i presenti all’incontro, sul cantiere, nel prossimo mese di marzo, in concomitanza con la posa dei primi massi artificiali ecologici per la costruzione del molo principale.  
   
   
LIGURIA: SERVIZIO NAVEBUS SALVO. STANZIATI FINANZIAMENTI PER TRECENTOCINQUANTAMILA EURO  
 
 Genova, 26 Gennaio 2012 - Prosegue anche nel 2012 il servizio Navebus che collega Pegli con il Porto Antico via mare. Grazie a 350.000 euro stanziati dalla Regione Liguria gli utenti potranno usufruire di un certo numero di corse, sia nei giorni feriali che festivi, nel periodo invernale, primaverile, autunnale ed estivo. Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco, nel presentare la prosecuzione del servizio, insieme al vicesindaco del Comune di Genova, Paolo Pissarello, al direttore generale di Amt, Stefano Pesci e al presidente del Municipio Ponente, Mauro Avvenente. Lo sforzo economico compiuto dalla Regione, nonostante i tagli al tpl, consentirà di usufruire durante l’orario invernale fino al 29 febbraio e dal 1 novembre al 31 dicembre 2012 e nei giorni feriali, da lunedì a venerdì di 4 corse in partenza dal Porto Antico e di altrettante corse in partenza da Pegli /Molo Archetti. Inoltre nei giorni festivi di sabato e domenica saranno disponibili due corse dal Porto antico e due da Pegli. “La Regione si è impegnata per il quarto anno consecutivo – ha detto l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco – a finanziare il servizio di trasporto marittimo tra Genova Pegli e il Porto antico per l’anno 2012, compatibilmente con i limiti imposti dallo stanziamento di bilancio. Anche se ridotti alla metà rispetto all’anno scorso i finanziamenti consentiranno di salvare il servizio marittimo”. “A fronte del corrispettivo che abbiamo versato al Comune di Genova – continua Vesco – il gestore del servizio garantirà un numero di corse minime feriali e festive nel periodo invernale, primaverile ed estivo mediante l’articolazione di tre differenti tipologie di orario con condizioni tariffarie differenziate tra residenti e non residenti e garantendo ai possessori dell’abbonamento Amt settimanale, mensile ed annuale il diritto ad usufruire con continuità del servizio nave bus”. L’orario primaverile entrerà in vigore il 1 marzo fino al 30 aprile e sarà lo stesso della fase autunnale, mentre l’orario estivo prenderà il via il 1 maggio e terminerà il 31 agosto. Si potrà viaggiare sulla Navebus con un biglietto singolo a 3 euro valido per una sola corsa che si acquisterà solo a bordo. Sono previsti biglietti per comitive a 2.50 euro a persona, validi per una corsa, per gruppi composti da almeno 30 persone. Inoltre è previsto un biglietto ridotto a 1.50 euro riservato esclusivamente ai residenti nel Comune di Genova valido per una corsa, più 60 minuti sulla rete Amt. I residenti dovranno esibire solamente un documento di identità al personale all’atto dell’acquisto che avviene solo a bordo. Sono validi tutti gli abbonamenti settimanali, mensili e annuali Amt, ordinari e agevolati. “Il servizio Navebus – conclude Vesco – si è rivelato nel corso di questa esperienza pluriennale una modalità di trasporto pubblico determinante per collegare il ponente cittadino con il centro città offrendo anche ai turisti un sistema di trasporto intermodale, utilizzato a livello europeo”.  
   
   
PORTI: UNANIMITÀ DI MONFALCONE SUL NUOVO DDL REGIONALE  
 
 Monfalcone, 26 gennaio 2012 - Il disegno di legge (Ddl) sulla "Disciplina della portualità di competenza regionale", dopo aver ottenuto all´unanimità l´intesa da parte del Consiglio delle Autonomie locali, ha avuto il "via libera" dagli Enti locali e da tutti i soggetti interessati al porto di Monfalcone. Questo il risultato della riunione promossa ieri a Monfalcone dal presidente dell´Azienda speciale del porto della Camera di commercio di Gorizia, Emilio Sgarlata, alla quale ha partecipato l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi. All´incontro, in pratica un consiglio di amministrazione dell´Azienda allargato, erano presenti il sindaco di Monfalcone Silvia Altran, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, i rappresentanti dell´Autorità marittima, del Consorzio per lo sviluppo industriale e degli operatori dello scalo. "Ho sempre ritenuto - ha detto Riccardi - che il confronto con il territorio sia indispensabile, ed è un bene che sia stato fatto. Non abbiamo perso tempo, abbiamo investito tempo per arrivare a una soluzione condivisa. Non posso che esprimere soddisfazione: il risultato che abbiamo raggiunto è di tutti". Restano ancora, secondo l´assessore, alcuni passaggi importanti: un´ulteriore verifica in sede ministeriale e poi, dopo l´approvazione definitiva nella "prossima Giunta utile", il lavoro della Commissione consiliare e infine l´esame dell´Aula. "Ci sono tutte le condizioni - ha detto ancora Riccardi - per arrivare all´approvazione in tempi brevi e con la più ampia maggioranza del Consiglio regionale". Da tutti è arrivata una condivisione piena del documento, frutto - come è stato sottolineato - di un ampio confronto che l´assessore Riccardi ha voluto avviare con i soggetti del territorio. "Abbiamo dimostrato - ha detto Gherghetta - di essere uniti attorno alle prospettive di crescita del porto. È un buon testo. Adesso bisogna fare presto per approvarlo". Anche il sindaco Altran, nel ringraziare l´assessore Riccardi per la disponibilità al dialogo, ha detto che il Ddl "rappresenta uno strumento indispensabile non solo per le necessità attuali del porto, ma soprattutto per quelle future. Si è registrata sul territorio un´assonanza di interessi". Il presidente dell´Azienda speciale per il porto Sgarlata ha annunciato che sarà predisposto un documento congiunto con alcune ulteriori considerazioni sul testo del Ddl. L´assessore Riccardi ha dato la massima disponibilità a valutare il documento, che potrà essere preso poi in considerazione nel percorso del Ddl in Consiglio regionale. Riccardi ha anche annunciato l´imminente approvazione, da parte della Regione, del progetto preliminare dello scavo del canale di accesso al porto di Monfalcone, messo a punto grazie alla collaborazione fra Azienda speciale e Consorzio industriale.