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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Gennaio 2008
TOSCANA: SETTE MILIONI E MEZZO PER CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE, EVENTI SOCIALI E MEETING  
 
 Firenze, 8 dicembre 2007 - «La giunta regionale spenderà per la comunicazione, nel 2008, non di più di quello che ha speso l’anno scorso. E la cifra messa sul piatto con il piano generale della comunicazione approvato negli ultimi giorni di dicembre, 7 milioni e 520 mila euro, comprende tutta la comunicazione: non un centesimo in più sarà speso con i budget dei singoli assessorati, che non hanno ne addetti stampa, né collaboratori o consulenti a libro paga». E’ la replica del vice presidente della giunta regionale toscana, Federico Gelli, alle affermazioni del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Dinelli, che ha contestato le spese di comunicazione della giunta. «La redazione di un unico piano della comunicazione ha consentito alla Regione di razionalizzare la spesa, ottenendo di più con gli stessi soldi – prosegue Gelli - Con! i 7 milioni e 520 mila euro impegnati per il 2008 organ! izzeremo eventi dall’indiscutibile valore sociale e campagne di sensibilizzazione su temi altrettanto importanti: dalla salute dei giovani alla prevenzione delle cadute dall’alto nei cantieri, tanto per citarne qualcuna, dalla partecipazione o la campagna contro la violenza sulle donne al servizio civile regionale ed il risparmio energetico». «Organizzeremo di nuovo ad ottobre il Festival della Creatività alla Fortezza da Basso di Firenze, che nel 2007 ha accolto oltre 350 mila visitatori – aggiunge il vice presidente - Organizzeremo ancora una volta l’oramai tradizionale Meeting di San Rossore, la giornata dei Toscani all’Estero, il Meeting dei diritti umani, Ponti di Pace, il Pegaso d’oro e il Festival della Legalità, tanto per fare qualche esempio. I soldi del piano della comunicazione serviranno ad organizzare anche il Dire&fare, il salone della pubblica amministrazione che tornerà a Firenze, e ! Terra Futura. Ci sono poi tutte le conferenze regionali a tema, dalla casa alla cultura, dal turismo e il commercio alla pesca e la caccia, il convegno sulle isole minori e il Premio del Vino». «Non si possono certo considerare questi – conclude Gelli – sprechi e costi della politica». .  
   
   
“A TRUE STORY”: CON DOLOMITE CONTINUA L’AVVENTURA FIRMATA CLAIM ADV  
 
Preganziol (Tv), 7 gennaio 2008 - Dolomite, storico marchio di scarponi da sci e outdoor del Gruppo Tecnica, ha confermato l’agenzia trevigiana Claim Adv partner strategico per la comunicazione. L’headline della campagna pubblicitaria Dolomite per la stagione 2007/2008, “A true story”, si traduce in un visual dal forte impatto emotivo, che trasmette l’idea di prodotti pensati per gli appassionati della montagna. Il capo o la calzatura Dolomite sono messi in primo piano, per evidenziarne le caratteristiche di bellezza e comfort, mentre l’autenticità dei valori aziendali e dei prodotti Dolomite è esplicitata attraverso l’utilizzo di diversi testimonial, la cui “storia vera”, riassunta efficacemente in poche righe, nasce dalla passione di una vita per la montagna. Il volto di queste persone - istruttori, esploratori, fotografi - viene affiancato ad uno scenario di montagna, incontaminato e suggestivo. La campagna pubblicitaria Dolomite ha una copertura nazionale ed è stata pianificata sui principali quotidiani e sulle riviste di settore dedicate alla montagna, all’outdoor e ai viaggi. .  
   
   
ANTEPRIMA NAZIONALE DEL PESO DELL’ARIA, IL NUOVO FILM DI STEFANO CALVAGNA PRODOTTO DALLA POKER FILM  
 
 Capri, 7 gennaio 2008 - Grande successo di pubblico nella sala Auditorium del Palazzo dei Congressi di Capri, dove il produttore Carlo Bernabei ha presentato “il Peso dell’Aria”, il nuovo film diretto ed interpretato da Stefano Calvagna e che ha avuto come protagonista Brunella De Nardo, per la prima volta sul grande schermo. La giovane attrice caprese ha avuto nel suo debutto un parterre d’eccezione: ad assistere alla proiezione c´erano le stelle del cinema protagoniste di Capri Hollyowood come la regista Liliana Cavani, il produttore Oscar Gianni Minervini e dopo la conferenza all’hotel La Palma Jhon Malkovic e Patrizia Pellegrino. Il Peso dell’Aria, un film tratto da una storia vera e dal tema scottante che rappresenta uno due più gravi mali che affligge il mondo contemporaneo: l’usura, ha già ottenuto a Capri oltre al consenso del pubblico anche quello della critica che ha definito il regista Stefano Calcvgna il nuovo Quentin Tarantino italiano e per alcuni tratti le interpretazioni di Brunella De Nardo rievocano quelle della grande Anna Magnani. Nel cast tanti nomi famosi tra questi quello di Corinne Clery, Giampiero Visarelli, Cinzia Mascoli e Vincenzo Crocitti. Brunella De Nardo, infine, ha ricevuto al termine della proiezione, dalle mani del produttore Gianni Miservini l’ambita statuetta per il premio“Capri nel Mondo Award 2007” nella sezione “New Entry”. .  
   
   
CONVEGNO: “L’ODORE DELL’INDIA” SCRITTURE E NARRAZIONI A TORINO AUTORI E RACCONTI DALL’INDIA, TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ  
 
 Torino, 7 gennaio 2008 - L’india si racconta. Scrittori e scrittrici provenienti da tutto il paese indiano si riuniscono a Torino venerdì 18 e sabato 19 gennaio al Teatro Gobetti per il convegno “L’odore dell’India” Scritture e narrazioni organizzato dal Premio Grinzane Cavour. L’appuntamento annuale del Grinzane con la letteratura internazionale si svolge in occasione della Cerimonia di Designazione della Xxvii edizione del Premio che si terrà sabato 19 alle ore 16 a Palazzo Reale. Nel corso della cerimonia, che anticiperà i vincitori, verranno anche assegnati il Premio Grinzane Lettura – Fondazione Cassa di Risparmio di Torino al poeta arabo Adonis; e il Premio Grinzane – Traduzione a Giorgio Amitrano per l’intera sua opera di traduzione dal giapponese. Dopo il convegno del 2006 dedicato alla scrittura del mondo arabo dal Maghreb all’Iran e quello del 2007 sulla letteratura dell’Africa sub-sahariana, il convegno ospiterà quest’anno una quindicina di autori indiani. Due giornate aperte al pubblico per scoprire le varietà linguistiche e la complessa identità del continente indiano attraverso la letteratura contemporanea. Tre le sezioni previste: “La nuova india”, “La speranza indiana” e “L’india nascosta”. Prenderanno la parola gli scrittori: Anita Nair; Lavanya Sankaran; Nirpal Singh Dhaliwal; Altaf Tyrewala; Thrity Umrigar; Shashi Tharoor; Mj Akbar; Tarun J Tejpal, Vikas Swarup, Sunil Deepak; Bhagwan Dass Morwal; Gayathri Murthy e Uday Prakash. Un intervento di Federico Rampini approfondirà quelli che saranno gli scenari futuri del paese. A coordinare il convegno Luigi Sampietro. Tra gli anni Ottanta e Novanta si evidenzia una tendenza che vede affermarsi un numero elevato di scrittori provenienti dall’ex colonia britannica, riconosciuti nel panorama letterario internazionale. Tra questi alcuni sono considerati ormai “classici” della letteratura contemporanea, come Salman Rushdie, Arundhati Roy, Anita Desai, Amitav Ghosh, Vikram Seth, Vikram Chandra. In questa scia emergono oggi nuovi autori, tra cui molti giovani dell’ultima generazione. Ad un folto gruppo di romanzieri che sceglie di scrivere in inglese mescolando modernità e tradizione si accosta un’ampia schiera di scrittori pressoché sconosciuta al grande pubblico occidentale che si esprime nelle lingue indiane, come l’hindi o il bengali. Protagoniste del convegno le mille voci del sesto continente: parole ma anche immagini, suoni e odori raccontati dalla viva voce degli autori per descrivere un luogo che sta cambiando anche nell’immaginario comune. Poesie, romanzi e racconti si fanno cantori di un paese, l’India, che vive oggi le profonde contraddizioni della modernità che contamina le tradizioni, e che sempre di più sembra alla ricerca di un’identità perduta. L’iniziativa è resa possibile grazie all’intervento di Regione Piemonte, Fondazione Crt, Città di Torino, Ministero per i Beni Culturali (Direzione Generale Beni Librari e Istituzioni Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte) e Ministero degli Affari Esteri (Direzione Generale Promozione Culturale e Direzione Generale per i Paesi dell’Asia). .  
   
   
OPERE LETTERARIE DI MONTAGNA CERCASI PER IL 37° PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA E’ IN DISTRIBUZIONE IL BANDO – REGOLAMENTO DELL’EDIZIONE 2008. LA GIURIA PRESIEDUTA DALLO SCRITTORE MARIO RIGONI STERN.  
 
 Trento 7 gennaio 2008 - Istituito nel 1971 in occasione del 150° di fondazione dell’Itas - Istituto Trentino Alto Adige per Assicurazioni, la prima e più antica impresa del mercato assicurativo italiano, il Premio Itas del Libro di montagna vuol riconoscere le opere significative per i valori culturali della montagna espressi attraverso la letteratura e la saggistica, insieme ad opere di divulgazione tecnica e scientifica riferite all’ambiente naturale alpino, all’esplorazione, alla maggiore conoscenza e protezione di terre e acque, alla pratica degli sport della montagna. Al premio letterario giunto alla 37° edizione possono partecipare le opere edite dal 1 gennaio al 31 dicembre 2007. E’ aperto a tutti gli scrittori italiani e stranieri viventi, i volumi in altra lingua devono essere tradotti in italiano. Le opere possono essere presentate sia dall’autore che dall’editore e dovranno pervenire all’Itas Mutua (via Mantova 67 - 38100 Trento) in sette copie entro il 15 marzo 2008. Le opere presentate entro questa data saranno esaminate e classificate da una giuria così composta: lo scrittore Mario Rigoni Stern - presidente, Ulderico Bernardi, docente universitario e scrittore, Franco Giacomoni Presidente Sat, Alberto Papuzzi giornalista e alpinista, Gino Tomasi scrittore, direttore emerito del Museo tridentino di scienze naturali di Trento, Joseph Zoderer scrittore, Luciana Povoli segretaria. La giuria assegnerà i seguenti premi: Cardo d’oro dotato dell’importo di 6. 000 euro ad opere di carattere letterario che coinvolgano, appassionino e rendano partecipe il lettore nel mondo vasto e sconfinato della montagna. Cardo d’argento dotato dell’importo di 2. 500 euro riservato ad opere nell’area specifica della saggistica comunque ambientata alla vita di montagna. Cardo d’argento dotato dell’importo di 2. 500 euro ad opere che rivelino novità ed interesse nel campo dell’esplorazione dell’ambiente montano ed esteso ad opere di carattere tecnico/alpinistico, compresi gli sport della montagna. I Premi Itas 2008 saranno consegnati nel corso di un’apposita cerimonia nell’ambito della 56° edizione del Trentofilmfestival - Montagna Esplorazione Avventura. L’edizione 2007 è stata vinta dal libro “Il silenzio di Cleaver” dello scrittore Tim Parks (Gruppo Editoriale Il Saggiatore). Informazioni: Segreteria Premio Itas del libro di montagna Tel. 0461. 891711. .  
   
   
“TRA DESIGN E DELIRIO” L’ESALTANTE STORIA DI HANGAR DESIGN GROUP, STUDIO MULTIDISCIPLINARE DI GRAFICA, COMUNICAZIONE, DESIGN E ARCHITETTURA.  
 
Cortina, 7 gennaio 2008 - Hangar Design Group ha presentato a Cortina il libro “Tra design e delirio”, edito da Lupetti. Si tratta di un libro/intervista, a metà strada tra romanzo e saggio, che spiega come vive un gruppo di creativi con sedi in tutto il mondo. E come si relaziona la creatività con la nuova imprenditoria. Un libro di estrema attualità non solo nel Nord Est dove Hangar Design Group è nata, ma in tutta Italia e ormai nel mondo. Gli autori, Alberto Bovo e Sandro Manente hanno scelto Cortina D’ampezzo per raccontare la loro verità sui tanti incontri, illuminanti e non, con altrettanti personaggi dell’industria e con altrettanti amici incontrati in oltre vent’anni di attività. Sin dall’inizio, i due partner fondatori di Hangar Design Group sono andati controcorrente rispetto alle tendenze in atto negli anni ‘80 e ’90, quando si parlava quasi esclusivamente di professioni specialistiche. Loro, architetti, in quegli anni hanno creato marchi per musei americani, progettato mobili, lampade e oggetti per la casa per le migliori aziende di design italiano, e inoltre hanno confezionato campagne pubblicitarie per grandi gruppi industriali. Il libro è un’inesauribile miniera di aneddoti, citazioni, immagini, memorie, tutte riguardanti le idee nate all’interno di due vecchi hangar di dirigibili. Oggi hanno 4 sedi, 2 in Italia, una in America e una in Asia. Ma il loro buen ritiro, dove lavorano creativi provenienti da tutto il mondo, è sempre nella campagna trevigiana. E da lì pensano a nuove sfide. A parlare di loro, a Cortina, non gli amici famosi nel campo del design e dell’advertising, incontrati nel corso della loro attività, quali Alessandro Mendini, Milton Glaser, Gabriele Basilico, Karim Rashid, Ty Cole, Fabrizio Plessi, ma un gruppo di manager e imprenditori del Nord Est che ben conoscono questa realtà e che di questa area geografica sono da sempre protagonisti. Franco Andreetta, Maurizio Castro e Nicola Tognana sono infatti tre compagni di viaggio che affiancheranno gli autori nella presentazione del libro. Cercando di narrare la storia di una piccola fucina di idee, che la passione e la determinazione hanno trasformato in una tra le più moderne e internazionali realtà imprenditoriali impegnate nell’ambito dell’architettura, del design, della creatività e della comunicazione: Hangar Design Group Come dice Alberto Bovo, presidente e fondatore di Hangar Design Group “… abbiamo voluto raccontare la nostra attività senza sosta, che esprime il modo attuale di progettare come risposta al bisogno di un design e di uno stile di vita contemporaneo fatto di tanta seduzione e un po’ di funzionalità. ” . .  
   
   
CHI VUOLE UCCIDERE LA PIRELLI ? DI FABIO FUMAGALLI - GIANMARIO MOCERA «SULLA PIRELLI SI È CONSUMATO UNA SORTA DI “DELITTO PERFETTO” PERCHÉ TUTTI HANNO PREFERITO GIRARE LA TESTA DALL’ALTRA PARTE, ANCHE QUANDO I FATTI ERANO EVIDENTI.»  
 
 Milano, 7 gennaio 2008 - Fino al 1991 la Pirelli è stata una delle grandi multinazionali del nostro Paese. In quell’anno esce di scena Leopoldo Pirelli ed entra in azione Marco Tronchetti Provera. È l’inizio di un processo irreversibile che in due decenni ha portato allo smantellamento dell’azienda: dismissioni, chiusure di fabbriche, cessioni di comparti in attivo, mobilità. Attraverso l’analisi dei bilanci, il racconto dei rapporti tra sindacato e impresa, la denuncia della rete di connivenze politiche che hanno coperto le scelte strategiche del management e della proprietà, Fumagalli e Mocera consegnano ai lettori una vera e propria indagine sul «Caso Pirelli» che mette in luce responsabilità dirette e indirette di Tronchetti Provera, dei vertici del sindacato, delle amministrazioni pubbliche di Milano, dei governi nazionali, delle grandi merchant bank e dei giornali. L´autore - Fabio Fumagalli, nato a Milano nel 1960, è entrato alla Pirelli nel 1981. Sindacalista dal 1987, è membro del Direttivo nazionale della Filcem, sindacato del settore chimico e della gomma plastica, e presidente del Direttivo milanese. È allenatore di pallacanestro e appassionato di musica, soprattutto blues. Gianmario Mocera è nato a Palermo nel 1957. Nel 1983 diventa segretario della Flm di Vigevano. Nel 1990 è responsabile delle politiche sociali e internazionali della Cgil di Legnano. Nel 1992 è eletto nella segreteria legnanese del sindacato tessile (Filtea Cgil), sei anni dopo passa al sindacato della comunicazione e nel 2002 in quello dei chimici. Nel 2004 è eletto nella segreteria della medesima categoria (oggi Filcem Cgil), dove attualmente è responsabile del settore chimico, della formazione e della Pirelli. Pagine 168, Euro 12,00, Codice 18702D, Ean 978 88-425-3211. .  
   
   
DONNE, FINANZA E POLITICA: BEPPE PIRODDI, FONDATORE DEL NUMBER ONE E DEL CAFFÈ ROMA, RACCONTA SENZA CENSURE TRENT’ANNI DI VITA MONDANA NELL’AUTOBIOGRAFIA L’AMATEUR (MURSIA)  
 
 Milano, 7 dicembre 2008 - Beppe Piroddi, per oltre tre decenni protagonista delle cronache mondane italiane e internazionali, racconta nell’autobiografia L’amateur (a cura di Gigi Moncalvo, Mursia 2007, pp. 512, 23,00 Euro) i retroscena della vita mondana italiana e internazionale: dai letti delle donne più belle, ai salotti della finanza che conta, ai locali e ai luoghi più esclusivi. Un amarcord senza veli che, con ironia e autoironia, non nasconde i vizi e gli stravizi dei personaggi più celebri del jet set. Si comincia da Genova, sua città d’origine, dove Piroddi negli anni Sessanta ospitava in collina memorabili feste con ospiti come Paolo Villaggio, Gino Paoli, Luigi Tenco e persino Fabrizio de Andrè, sfortunato giocatore di seven-eleven, pronto a mangiarsi un topino per non pagare un debito di gioco. La Genova delle bische clandestine e delle focose, quanto fedifraghe, signore è troppo stretta per il giovane Piroddi che insieme a Gigi Rizzi e Franco Rapetti, forma un trio di “moschettieri” pronti a dare l’assalto alla Swinging London. Sono loro a imporre il mito del latin lover oltre frontiera: Odile Rodin, Jacqueline Bisset, Brigitte Bardot, e centinaia di altre bellissime fanno da cornice alla vita dei tre moschettieri genovesi, che tra una festa e l’altra non tralasciano qualche puntata al tavolo verde per sfangare la giornata. Fortunato al gioco e in amore, meno negli affari Piroddi, è al centro di una serie di avventure professionali che faranno rumore, sia quando debuttano che quando chiudono. Fonda il mitico Number One, locale cult della Roma degli anni Sessanta, che finisce nel fumo di un attentato dinamitardo (tutti i dettagli nel gustoso capitolo Il Number One e una bomba di nome Kirsten) nel quale non è difficile intravedere la lunga mano della malavita organizzata. Negli anni Ottanta l’ingresso nel mondo della finanza prima con Aldo Ravelli e poi con Sergio Cusani di cui sarà socio nella Imofin, l’istituto immobiliare in seguito travolto dall’inchiesta Mani Pulite che però non lo sfiora. Motivo: “Se Di Pietro mi avesse convocato a Palazzo di Giustizia, la mia presenza nell’inchiesta avrebbe gettato un’ombra su tutta Mani Pulite. I giornali avrebbero dovuto titolare: Beppe Piroddi da Odile a Tonino di Pietro, oppure Craxi, Cusani e il Play boy. Tutta la serietà dell’inchiesta sarebbe andata a pallino”, spiega divertito Piroddi nel libro. L’autobiografia di Piroddi è una galleria di personaggi celebri raccontati senza remore: una memorabile Brigitte Bardot, avara, che offre ai suoi ospiti solo pizzette e accumula risparmi su un libretto postale; Montezemolo versione famiglia che accompagna le sorelle in vacanza a Saint Tropez; l’avvocato Agnelli che vince 3000 dollari a Gigi Rizzi, Gunter Sachs che si rode di invidia per le donne del genovese, Alain Delon che stenta a definire i confini tra i suoi personaggi e la sua persona; Silvio Berlusconi che al ristorante Torre di Pisa di Milano davanti alle bellezze che circondano Piroddi lo apostrofa dicendo: “Tu sei bello. Ma la bellezza poi passa…Il futuro invece sono io”. Tranne poi confidargli in tempi non sospetti : “Senti, ho deciso di avere donne in quantità e a livello industriale…Faccio la televisione!” E l’amateur, più pratico di donne che di business, all’epoca si limitò a un laconico: “Questo è fuori di testa”. Un libro che racconta la storia di un’epoca con le parole e con le immagini di un ricco inserto fotografico dove sono immortalati, tra gli altri: Marina Doria e Diane Von Fürstenberg, David Niven e l’armatore Goulandris, Eunice Kennedy e Roman Polanski; Gianmarco Moratti e Luca di Montenzemolo versione anni Sessanta, Adnan Kashoggi e Anna Falck, Marina Caltagirone e persino un’inedita Claudia Schiffer agli esordi mondani. .  
   
   
LE FORMICHE DI ALBERT RAIGNIER «UNA DELLE OPERE FONDAMENTALI PER LA CONOSCENZA DEL MONDO DELLE FORMICHE.»  
 
Milano, 7 gennaio 2008 - Albert Raignier, un eminente mirmecologo belga, è riuscito nella non facile impresa di scrivere un libro di entomologia affascinante come un romanzo. Pagina dopo pagina ci guida nel mondo delle Formiche per scoprirne tutti i segreti: l’organizzazione sociale nella quale gli individui, i gruppi di individui e le caste hanno un proprio ruolo che può variare in relazione all’età e alle necessità sociali; le tecniche di migrazione e di costruzione del nido; i sistemi difensivi e di attacco e la loro funzione nell’ecosistema. Pagine 288, Euro 20,00, Codice 20315C, Ean 978 88-425-3928. .