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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Gennaio 2008
DIRITTI UMANI IN EGITTO: STOP ALLE VESSAZIONI SU OPPOSITORI E GIORNALISTI  
 
Strasburgo, 21 gennaio 2008 - Sottolineando l´importanza delle relazioni Ue/egitto, il Parlamento europeo chiede al governo egiziano un pieno rispetto dei diritti umani. Deve quindi rilasciare gli attivisti delle Ong e gli oppositori politici e cessare le molestie nei confronti dei giornalisti, garantendo la libertà d´informazione. Nel notare l´isolamento cui sono relegate le minoranze religiose, come i Copti, lo esorta a porre termine a ogni forma di tortura e a garantire l´indipendenza giudiziaria. Il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto l´Ind/dem) sulla situazione in Egitto. Pur riconoscendo il ruolo dell´Egitto nel processo di pace in Medio Oriente e l´importanza delle relazioni Ue/egitto per l´intera area euromediterranea, nonché nella lotta al terrorismo e al fondamentalismo, il Parlamento ricorda che «il rispetto per i diritti umani è un valore fondamentale» dell´accordo di associazione Ue-egitto. In tale contesto, il Parlamento ritiene che i recenti arresti e l´azione svolta contro le Ong e i difensori dei diritti umani «pregiudichino gli impegni sottoscritti dal governo egiziano in materia di diritti e libertà fondamentali nonché i passi compiuti dal paese nel processo democratico». Chiede quindi di abrogare le «misure amministrative arbitrarie» adottate contro il Centro per i sindacati e i servizi ai lavoratori e l´Associazione per l´aiuto legale in materia dei diritti umani, e il rilascio di Kamal Abbas e di altri attivisti. Sollecita inoltra l´immediato rilascio del candidato dell´opposizione presidenziale Ayman Nour, che sta scontando una condanna a cinque anni «a seguito di un processo ingiusto svoltosi nel 2005» con accuse di natura politica. Il Parlamento invita inoltre il governo egiziano «a porre termine a tutte le forme di molestia», ivi comprese le misure giudiziarie, la detenzione di professionisti dei mezzi d´informazione e, più in generale, dei difensori dei diritti umani e degli attivisti che chiedono riforme e pieno rispetto della libertà di espressione. Nel sostenere inoltre «fermamente» la libertà delle personali credenze religiose, nota come i Copti, i Baha´i, gli Sciiti, i Coranici e i membri di altre minoranze religiose «sono ancora tristemente attanagliati da un isolamento settario». Nell´incoraggiare il governo egiziano a mantenere il suo impegno per revocare lo stato d´emergenza il 31 maggio 2008, i deputati chiedono di emendare la legge sulle corti marziali, «che è uno dei principali ostacoli al pieno godimento delle libertà fondamentali» e a garantire che tutte le misure e la legislazione adottata per la lotta al terrorismo «siano pienamente conformi alla legislazione internazionale in materia di diritti umani». Chiedono inoltre di porre termine a qualsiasi tipo di forma di tortura e di maltrattamento e l´apertura di indagini allorché vi sia un sospetto ragionevole che siano stati compiuti atti di questa natura. Il governo egiziano è poi esortato a consentire una visita del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura. Il Parlamento sottolinea l´importanza di garantire e rafforzare l´indipendenza giudiziaria emendando o cancellando tutte le disposizioni legali che contravvengono a tale principio e rileva la necessità del rispetto e della tutela delle libertà di associazione e di espressione dei giudici. .  
   
   
“GIORNALISTI FRA PACE E GUERRA”: LUNEDÌ A PALAZZO MALVEZZI LA “LEZIONE” DELLA CONDUTTRICE DI REPORT, MILENA GABANELLI"  
 
Bologna, 21 gennaio 2008 - Milena Gabanelli, una delle più autorevoli giornaliste d’inchiesta del panorama italiano terrà una lezione al corso “Giornalisti fra pace e guerra”, organizzato dalla Provincia di Bologna in collaborazione con l´Ordine dei giornalisti dell´Emilia-romagna e la Scuola superiore di giornalismo “Ilaria Alpi” dell’Università di Bologna. I giovani giornalisti del corso, che si concluderà con alcuni stage in aree di conflitto, incontreranno Milena Gabanelli lunedì 21 gennaio alle 16. 30 nella sala Zodiaco di palazzo Malvezzi. Milena Gabanelli è nota soprattutto per la ideazione e conduzione del programma televisivo di inchiesta Report. La giornalista Rai si confronterà con gli studenti raccontando le proprie esperienze e illustrerà le modalità operative di questo lavoro nelle diverse situazioni. .  
   
   
UNICREDIT VENDE LE AZIONI RCS MEDIAGROUP  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Unicredit ha perfezionato la vendita a favore di altri aderenti al Patto, delle n. 15. 039. 024 azioni ordinarie Rcs Mediagroup (2,05% del capitale ordinario), detenute dalla propria controllata Capitalia Partecipazioni Spa e vincolate al patto di sindacato di blocco e consultazione, per un corrispettivo pari a circa 48 milioni di euro. .  
   
   
NASCE SALENTOWEBTV, IL NUOVO PORTALE DI VIDEO INFORMAZIONE SUL WEB DI LECCE E DEL SALENTO. FRUIBILE DA INTERNET E SU DISPOSITIVI MOBILI (CELLULARI, LETTORI MULTIMEDIALI)  
 
Lecce, 21 gennaio 2008 - È nata salentoweb. Tv: un portale di video informazione fruibile unicamente via internet e su dispositivi mobili quali cellulari, palmari, lettori multimediali; sfogliando le pagine di Salento Web Tv, l’utente ogni giorno può selezionare il programma che preferisce e vederlo quando vuole, senza vincoli d´orario o di palinsesto. L´offerta di titoli è molto ampia e proviene sia dall´archivio sia dalla programmazione corrente. Video di Politica e Cronaca, Arte e Cultura, Ambiente, Turismo, Mondo Giovani. L´idea principe su cui lavoriamo è quella di dare alla comunicazione un risvolto efficace, giovane che faccia conoscere a tutto il web il fermento culturale, sociale e commerciale del Salento. I servizi sono girati con le mini Dv. La politica della web tv è, infatti, quella di avere mezzi piccoli e maneggevoli per dare agli operatori la libertà di movimento e la possibilità di cogliere la notizia in qualsiasi momento. La nuova versione del sito che uscirà a breve permetterà maggiore interazione con gli utenti, anche grazie al sistema Rss; correlato ad ogni video, un articolo esplicativo: e chiunque potrà lasciare un commento, diventando così parte di una comunity salentina e mondiale in un unico momento. Il concetto è che tutti possono filmare ed inviare ,anche via telefonino, i filmati alla redazione. La web tv si rivolge ai cittadini salentini, residenti e non, che vogliono essere informati su ciò che accade e ai viaggiatori che, per piacere o per lavoro, scelgono di visitare il nostro territorio e rappresenta un innovativo ed efficace veicolo di promozione per enti pubblici ed aziende che, usufruendo di un pacchetto di servizi, potranno amplificare la propria visibilità. Quale migliore occasione, allora, per raccontare una terra un po’ penalizzata dalla sua posizione geografica ma con la voglia di farsi conoscere? .  
   
   
LA PRIMA WEB REALITY WOMAN DI TIVOGLIOCONOSCERE.IT È UNA SPOSA PERFETTA…O QUASI  
 
 Milano, 21 gennaio 2008 - Dopo il riscontro della fase casting, giunti oramai a pochi giorni dalla tanto attesa partenza di Tivoglioconoscere. It si svela ufficialmente il nome ed il volto della prima “web reality woman”, volto e voce della redazione e della produzione. Il primo web reality italiano Tivoglioconoscere. It acquista ufficialmente un volto ed una voce: Federica Ferrero, bellissima 27enne di origini padovane dall’aspetto acqua e sapone, già nota al pubblico del piccolo schermo per la recente popolarità ottenuta con la partecipazione al Reality Show “La Sposa Perfetta” targato Rai 2 (dove si è classificata seconda dimostrando un notevole gradimento di pubblico anche televisivo). Il viso pulito ed il carattere solare di una ragazza di sicuro successo come Federica saranno il volto e la voce narrante del reality e rappresenteranno appieno lo spirito gioioso, la chiarezza e la semplicità di un format giovane ed innovativo, di già incredibile successo sociale e mediatico. Federica ha già inviato alcuni messaggi della redazione durante la fase del casting di Tivoglioconoscere. It ed a breve avrà l’importante compito di presentare agli utenti, una volta giunti in fase di svolgimento del reality, il meglio della settimana in una avvincente ed innovativa web solution way di rara contaminazione digital-televisiva. .  
   
   
CONCORSO MULTIMEDIALE COMUNICARE IDENTITÀ E TERRITORIO  
 
Trieste, 21 gennaio 2008 - "Con questa iniziativa vogliamo dare l´opportunità ai giovani, e in particolare agli studenti, di riflettere sulla propria identità di nuovi cittadini europei, senza dimenticare le proprie radici culturali e territoriali, per aprirsi e confrontarsi con gli altri". Il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni del Friuli Venezia Giulia (Corecom Fvg), Franco Del Campo, e il Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale, dott. Ugo Panetta, spiegano così la seconda edizione del concorso multimediale "Comunicare identità e territorio in Europa", rivolto a tutte le scuole superiori della regione, promosso con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L´iniziativa del Corecom Fvg e dell´Ufficio Scolastico Regionale - che per la sua valenza culturale ed educativa lo scorso anno ha ricevuto come riconoscimento la targa d´argento da parte del Presidente della Repubblica - è stata riproposta visto il successo ottenuto e l´interesse suscitato dalla trasmissione della Rai regionale dedicata ai lavori migliori. Il progetto propone a tutti gli studenti e alle scuole interessate, la realizzazione di un video che racconti, in prospettiva europea, una riflessione, un´esperienza di contatto o scambio interculturale, una realtà locale (usanze, comportamenti, lingua, ambiente, arte, cultura, storia, speranze, disagio) conosciuta e/o vissuta in prima persona dagli studenti. La novità, rispetto all´anno scorso, è che il video non dovrà superare i 5 minuti, adeguandosi ai criteri narrativi di sintesi ed efficacia tipici della comunicazione giornalistica. "Il nostro obiettivo - hanno sottolineato il presidente del Corecom Fvg e il direttore dell´Ufficio Scolastico regionale - è quello di promuovere nei giovani una maggiore consapevolezza della nuova e comune cittadinanza europea, coniugata alla conoscenza della propria identità nazionale e locale, partendo da una realtà storicamente "transfrontaliera" come la nostra". "L´argomento e il metodo è tanto più importante quest´anno - ha concluso il presidente Del Campo - visto che l´Unione europea ha dedicato il 2008 al dialogo interculturale e che deve vedere la nostra regione in prima fila nel promuovere conoscenza e scambi reciproci". Le scuole interessate dovranno comunicare la propria adesione, entro venerdì 15 febbraio 2008, ai seguenti indirizzi: corecom@regione. Fvg. It, tel. 0403773889, fax 0403773980, oppure a cristina. Frison@regione. Fvg. It, tel. 0403773976. .  
   
   
UNICOM: IL PRESIDENTE STRONA INCONTRA LE AGENZIE DELLA LIGURIA  
 
 Genova, 21 gennaio 2008 - Martedì 29 Gennaio alle ore 17. 00 presso la Fiera di Genova (Padiglione C - Sala Stampa g. C. ), il Presidente Lorenzo Strona, il Consigliere Federico Crespi ed il Direttore Claudio Breno incontreranno gli associati liguri di Unicom ed i titolari di altre Imprese di Comunicazione interessate ad ottenere informazioni dirette su servizi, vantaggi e importanza di aderire a Unicom. Unicom - Unione Nazionale Imprese di Comunicazione - è l’Associazione che raccoglie il maggior numero di Imprese a capitale italiano. Unicom è oggi di fatto l’unica Associazione rappresentativa, con una presenza diffusa sull’intero territorio nazionale, di strutture altamente professionali operanti nei diversi rami della comunicazione: advertising, promozioni, direct marketing, pubbliche relazioni, sponsorizzazioni, web, brand image, packaging, centri media, etc. , nonché aperta a tutte le altre specializzazioni del comparto. Costituita nel 1977 con la denominazione di Otep, divenuta poi Unicom nel 1998, l’Associazione è andata progressivamente acquisendo crescente rappresentatività, peso politico e forza operativa confermando nei fatti la validità del progetto strategico. Durante l’incontro genovese, Strona presenterà agli associati lo stato di avanzamento del programma di lavoro del Consiglio. I non associati avranno l’occasione di conoscere più da vicino Unicom, la sua organizzazione, le azioni che intraprende e i servizi che fornisce agli associati. Per ulteriori informazioni: segreteria Unicom 02-863-815. .  
   
   
PUBBLICITÀ PROGRESSO: PRESENTATA AL PRESIDENTE NAPOLITANO LA NUOVA CAMPAGNA SOCIALE DEDICATA ALLA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - È una campagna di comunicazione interamente incentrata sul tema della sicurezza sul lavoro, quella presentata oggi dalla Fondazione Pubblicità Progresso al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ‘Sicurezza: Dovere Assoluto. Diritto Intoccabile’ è uno dei messaggi della campagna sociale annuale messa a punto dalla Fondazione, che per il 2008 si è ispirata proprio ai continui richiami del Presidente Napolitano sul tema delle morti bianche. L’azione multimediale ha l’intento di stimolare la coscienza di tutti gli attori della filiera del lavoro attraverso un’azione di comunicazione coordinata ed efficace, affinché “si usi la testa per evitare la croce”. Slogan semplici e chiari, quelli oggetto della campagna, le cui basi comunicative vogliono creare maggior consapevolezza, abbattere storiche barriere culturali - come il fatalismo e l’inerzia - che impediscono una corretta visione della prevenzione, incoraggiare gli atteggiamenti solidali e la cooperazione tra amministratori e lavoratori. La sintesi del messaggio è esplicitata, ad esempio, nel parallelo con il rischio del ‘testa o croce’, a dimostrazione del fatto che la vita sul posto di lavoro non la si può mettere in gioco per qualche disattenzione, e che perciò molto può essere fatto per capovolgere una tendenza che troppo spesso sembra essere ineluttabile. La campagna è suddivisa in due fasi: la prima, in programmazione per metà gennaio, dove si punta soprattutto a far riflettere su responsabilità e doveri, mentre nella seconda, che partirà all’inizio dell’estate, si metteranno ulteriormente in risalto l’importanza degli strumenti di protezione. Per il presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri - “Con un significativo contributo di gratuità, la comunità dei comunicatori raccolta nella Fondazione Pubblicità Progresso intende proseguire e sostenere l’azione di sensibilizzazione svolta dal Presidente della Repubblica sul tema della sicurezza sul lavoro. Una campagna tanto semplice ed immediata (quanto difficile da realizzare) che intende fornire anche strumenti concreti ai lavoratori affinché tutto non si risolva, come spesso accade, in un inutile esercizio di retorica. Verranno infatti realizzati anche dei semplici prontuari sulla sicurezza in più lingue, da produrre e distribuire con l’aiuto delle imprese”. Per massimizzare la portata del messaggio sociale, Pubblicità Progresso ha adeguato ai target (lavoratori, famiglie, sindacati, datori di lavoro) diversi linguaggi e media di riferimento. La campagna conterà infatti sull’adesione gratuita dei maggiori media nazionali e locali tv, radio, quotidiani, settimanali, femminili, portali web, oltre ad azioni dirette, come la realizzazione di materiali didattici da distribuire presso i cantieri e le industrie. Sul sito creato per l’occasione (www. Iolavorosicuro. It), saranno inoltre pubblicati una serie di link utili a saperne di più sulla sicurezza, oltre a 10 “punti fermi” spiegati con semplicità, che chiariscono diritti e doveri di imprese e lavoratori. La campagna è stata realizzata dall’agenzia Life, Longari & Loman di Assocomunicazione, con la direzione creativa di Andrea Concato, mentre il film è stato girato da Mercurio Cinematografica con la regia di Emanuele Cova. Trasformata da poco in Fondazione, Pubblicità Progresso costituisce un vero primato per l’Italia: il teorico del marketing, Philip Kotler, l’ha definita un caso unico al mondo. Perché non esiste in nessun altro Paese un esempio di gratuità di alto valore professionale e soprattutto duraturo, che veda in una sola istituzione investitori pubblicitari, editori, concessionarie, associazioni di categoria della comunicazione, uniti allo scopo di realizzare e promuovere campagne sociali di alto valore professionale, utili ed efficaci. Fin dal 1972, anticipando il moderno concetto di sussidiarietà, la Fondazione ha sempre cercato di svolgere un lavoro di comunicazione che promuovesse valori positivi e sostenesse le istanze delle componenti più deboli della società. Un’espressione, Pubblicità Progresso, che nel tempo si è affermata come sinonimo di comunicazione sociale a tutto tondo. .  
   
   
JWT CHUCO, EXTÈ E LA CHIMICA DELLE EMOZIONI  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Evento speciale, all’insegna delle emozioni, quello che il 15 gennaio ha visto il (locale) baseb in Milano,trasformarsi in un “laboratorio scientifico”. Questa insolita location, mai utilizzata prima dal mondo della moda, è stata la sede dell’evento, sull’idea creativa del team Jwt Chuco. Extè, connubio di tecnologia e creatività, nell’ambito di una ri-attualizzazione del posizionamento di marca nel territorio della fashion technology, affida a Jwt Chuco, la realizzazione di un percorso emozionale che coinvolga il folto parterre di ospiti presenti alla serata. Accompagnati lungo questo percorso emozionale, si sperimenta il contrasto tra il freddo e sterile ambiente di un laboratorio e le calde emozioni che abiti ed accessori Extè trasmettono. La brand vision "Trend designers in vitro" verrà veicolata attraverso ogni punto di contatto col consumatore, in particolare attraverso la campagna stampa, allestimento di showroom, labelling di prodotto, packaging ed eventi. Innovazione tecnologica nelle forme e materiali, avanguardia nel design e precisione da laboratorio sono gli ingredienti per creare abiti dal contenuto altamente emozionale in un vero e proprio laboratorio di chimica. Jwt Chuco, divisione dedicata alla comunicazione alternativa, è specializzata nel monitoraggio, progettazione ed implementazione di attività di comunicazione alternativa a supporto dei piani di comunicazione classica. Credits: Direttore Creativo Esecutivo: Pietro Maestri; Direzione Clienti: Enrico Giraudi; Planning strategico: Andrea Betti, Alberto Anselmi; Art Director: Michal Itzhaik; Creatività: Angela Chiappa, Eleonora Ricca; Project management e produzione: Leonardo Germinario. .  
   
   
ENEL DIGITAL CONTEST: AL VIA LE VOTAZIONI ON LINE ASSOCIAZIONE AMICI DEL FUTURE FILM FESTIVAL  
 
Bologna, 21 gennaio 2008 - Fino al 31 marzo prossimo è possibile votare on line le 137 opere finaliste della quarta edizione di Enel Digital Contest, il premio internazionale per giovani videomaker promosso da Enel e dall´Associazione Amici del Future Film Festival. Sul sito www. Enel. It/digitalcontest sono disponibili i cortometraggi in concorso, dedicati quest´anno a un tema di grande attualità e interesse: "Il futuro dell´energia". I filmati, della durata massima di 90 secondi, presentano varie soluzioni tecniche, dal live action con effetti speciali all´animazione stop motion e 3D, fino al musical. Anche questa volta il pubblico della Rete è chiamato a svolgere un ruolo centrale: valutare le opere in lizza e scegliere due dei vincitori di Enel Digital Contest. Sono numerosi i premi per chi voterà on line: Mac Mini combo e monitor Lcd, iPod video, iPod shuffle, biglietti per anteprime gratuite, come quella del film Piano Forest. The Perfect World of Kai (Piano No Mori) di Masayuki Kojima, in programma il 19 gennaio a Bologna nell´ambito del Future Film Festival. Oltre a essere votate dal pubblico della Rete, le opere saranno valutate da una giuria presieduta dal regista Ferzan Ozpetek. Tra le novità di questa edizione, lo "sbarco" nel mondo virtuale di Second Life, dove da febbraio sarà possibile vedere presso l´Auditorium di Enel Park - l´isola verde di Enel - tutti i filmati che partecipano al concorso. .  
   
   
PRESENTATO IN REGIONE NETMAGE ´08- INTERNATIONAL LIVE-MEDIA FESTIVAL- A BOLOGNA DAL 24 AL 26 GENNAIO E A FERRARA DAL 31 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO  
 
 Bologna, 21 gennaio 2008 - Un programma multidisciplinare di opere che offrono un variegato scenario sulla ricerca audiovisiva contemporanea: live-cinema, performance, ambienti, installazioni e – novità di quest’anno - l´apertura di una nuova sezione dedicata agli esiti più estremi ed estrosi della sperimentazione elettronica. E´ l´ottava edizione di Netmage festival che si terrà a Bologna negli spazi di Palazzo Re Enzo, in concomitanza con Arte Fiera, dal 24 al 26 gennaio e avrà un´estensione a Ferrara dal 31 gennaio al 3 febbraio, con un´installazione sonora nella piazza del Municipio. Tra le novità della ottava edizione del festival, vi sarà l´apertura di una nuova sezione dedicata agli esiti più estremi della sperimentazione elettronica, intitolata Mangrovia. "Si tratta di un´iniziativa - ha riferito l´assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi - sulla quale la Regione ha puntato fin dall´inizio della legislatura e che ha ottenuto risultati positivi" . "Il rapporto costruito con Xing - ha aggiunto - è fondamentale all´interno della programmazione che abbiamo realizzato in questi due anni e mezzo sul contemporaneo. La loro attività è stata inoltre inserita all´interno del Patto Stato-regioni (che ha portato all´Emilia-romagna un milione di euro di contributi) un fatto che contribuirà a dare stabilità al Festival". L´assessore ha inoltre sottolineato l´importanza dello scambio produttivo e di idee sul territorio, con l´estensione del festival anche a Ferrara, "un fatto necessario per costruire delle reti culturali a livello regionale". Ronchi ha invitato infine gli operatori culturali ad assistere al festival anche per sfatare quel luogo comune che definisce "di nicchia" questo tipo di manifestazioni, mentre il risultato di pubblico dello scorso anno (circa 5000 persone) testimonia che esiste un interesse anche di massa se le proposte sono di qualità. Un fatto questo confermato anche dall´assessore alla cultura del Comune di Bologna Angelo Guglielmi, con la frase "Nella passata edizione mi sembrava di essere a New York, in una sala affollatissima e con un´atmosfera seducente ed emozionante". "Sono necessarie iniziative di questo tipo - ha aggiunto Guglielmi - perché Bologna ha la necessità disperdersi dal proprio balcone e aprirsi a ciò che accade lontano". Guglielmi ha concluso dicendo che nonostante l´attenzione al contemporaneo sia scarsa a livello nazionale per fortuna la regione può contare sul lavoro e l´impegno verso l´innovazione e la ricerca dell´Assessore Ronchi, a cui si affiancano gli enti locali come il Comune di Bologna. Il bando Live-media Floor, sezione portante di Netmage 08, ha visto la partecipazione di oltre 200 progetti provenienti da 29 diverse nazioni da Europa, Asia, Americhe, Oceania. Le opere audio-visuali selezionate dalla commissione verranno eseguite dal vivo all´interno delle sezioni Live-media Floor e Mangrovia. Il programma del Live-media Floor sarà inoltre arricchito dalla presenza di alcuni ospiti, invitati al di fuori del bando, a completamento di un World-scape visivo ed emozionale che riattraversa tecniche e territori dell’immagine-movimento contemporanea. L´immagine coordinata di Netmage 08 è stata affidata a canedicoda, che sarà presente inoltre come Nastro Mortal con un live nel programma di Mangrovia. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i Zapruder filmmakersgroup, che saranno protagonisti della sezione Performativa del festival. Il programma è stato illustrato da Daniele Gasparinetti e Andrea Lissoni, direttori di Netmage e da Silvia Fanti, curatrice della sezione Performativa. Costruito a partire dalle tracce più inquiete rilevate nel bando, l’intreccio delle tre serate si differenzia nelle tonalità e nell’andamento. Si parte giovedì 24 con un palinsesto eterogeneo ed esotista, costituito dagli interventi di: Anaisa Franco/theo Firmo, artisti ispano/brasiliani che presentano una surreale animazione dal vivo generata da un dispositivo robotico; Overground, duo basato in Norvegia costituito da Jade Boyd/simona Barbera; la ´fiction´ realizzata sulle colline hollywoodiane omaggio a Rebel without a cause dall’artista visiva Dafne Boggeri sonorizzata dal trio femminile berlinese cult nella scena queer elettronica Rhythm King & Her Friends; Olyvetty è il nuovo progetto di environment audiovisuale del duo costituito da Riccardo Benassi e Claudio Rocchetti coprodotto del festival; Chelpaferro infine, trio brasiliano di punta nella scene artistica internazionale (rappresentanti del padiglione brasiliano alla Biennale di Venezia nel 2005) connotato da un’intensa e riconosciuta attività in campo musicale e performativo con installazioni e live ambient noise. Toni più forti per venerdì 25, serata aperta da tre interventi che segnalano il riverbero di estetiche noise in zone molto distanti del pianeta, con Ricardo Caballero dal Messico, emiter_franczak dalla Polonia, e Luka Dekleva/luka Princic/miha Ciglar dalla Slovenia. Un autentico confonto di virtuosisimo esecutivo contraddistingue invece i set di uno dei più eccentrici esecutori di Vj-ing al mondo, l’artista israeliano basato a Berlino Safy Sniper, e del batterista giapponese Dora Video. Incoraggiati dal festival ad una sorta di contest sul limite della relazione suono/immagine, daranno vita a una furiosa tempesta di immagini video, mixate in diretta da macchinari decisamente singolari. Ad abbassare i toni provvederà l’eclettico dj set di chiusura dell’artista visiva messicana Julieta Aranda, presenza selezionata per Netmage 08 in collaborazione con il magazine Nero. Ulteriore registro ancora, pur con feedback e affinità elettive con le serate precedenti, per sabato 26: la serata si apre con due interventi di rielaborazione su rari repertori della cinematografia sperimentale degli anni ’60 e ’70. Si parte con il progetto Rev. 99 realizzato dal newyorkese 99 Hooker e commentato dalla suonatrice di Komungo tradizionale Jin Hi Kim dalla Corea del sud, intervento seguito dalla presentazione dello straordinario reperto audiovisivo di The Joshua Light Show, grande show di expanded cinema e ‘liquid light’ attivo a New York a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 che si accompagna eccezionalmente per Netmage ad un grande ritorno, quello della seminale band newyorchese di elettronica psichedelica Silver Apples. Animata da Joshua White, in collaborazione con Bec Stupak per le luci e Nick Hallett per i suoni, questa performance è uno dei cardini della scena controculturale e di sperimentazione sull’espansione della percezione nordamericana, ed ha accompagnato, fra gli altri, live di Greateful Dead, Jefferson Airplaine, The Who e performance di artisti visivi come Yaoi Kusama. Lo stile minimale di Silver Apples con i suoi beat pulsanti e le sue modalità frequentemente discordanti, ha anticipato non solo certa musica elettronica sperimentale e il krautrock degli anni ‘70 ma anche gran parte della musica dance underground e indie rock dei ‘90. Come le poche altre esperienze di expanded cinema dell’epoca, del Joshua Light è stato possibile ricostruire recentemente qualche traccia grazie alla mostra del Whitney Museum The summer of love. Segue un’altra importante anteprima, il live di Los Super Elegantes, coppia di artisti visivi/musicisti basata a Los Angeles che si distingue per la reinterpretazione di un immaginario musicale latino (al punto da entrare nelle chart nord e sudamericane) ed il fine lavoro, attraverso video, fotografie e performance, sulla rappresentazione ironica e straniata della figura dell’artista visivo contemporaneo. Come di consueto, chiude la serata un programma notturno in collaborazione con Il Cassero che propone nuove sonorità berlinesi con Ben Klock e Paul Kalkbrenner. La nuova sezione Mangrovia è un ´mondo-pianta-giardino´ ma anche un luogo e una sequenza oraria all’interno del festival composto da eventi che abitano un ambiente dedicato ad un ascolto ora contemplativo ora tempestoso, dove, come in un ecosistema ricco e composito, le diversità di generazioni, di provenienze (musicisti, artisti e performer) e di ambiti (musica elettronica, elettroacustica, sound art e arti visive) si incrociano o si aprono a collaborazioni temporanee ed improvvisate. Il flusso di interventi, prima in sequenza e poi in jam collaborativa, prevede i live di Prurient, personaggio di culto della scena noise internazionale; di Demons, progetto audiovisivo radicale dell’artista video Alivia Zivich con Nate Young e Steve Kenney, rispettivamente di Wolf Eyes e di Isis (due band che hanno cambiato la storia recente della scena hardcore internazionale); ed infine del compositore Carlos Giffoni, animatore della scena noise Usa e curatore del No Fun Festival di New York, con cui Netmage ha aperto una collaborazione ad hoc. Sempre in Mangrovia manipolazioni di cinema-concreto realizzate dal duo olandese Derek Holzer/sara Kolster, dagli italiani Mylicon/en e Nastro Mortal, così come inserti non programmatici e imprevedibili di Pita, figura di riferimento nella scena noise elettronica europea, fondatore delle label austriaco Mego, che si presenta assieme ai visual della vj austriaca Jade, e di altri artisti visivi a sorpresa. Mangrovia ospiterà durante i tre giorni, anche l’installazione del team audiovisivo berlinese Visomat: un progetto di tridimensionalizzazione della superfice di proiezione, a partire da uno schermo prismatico, riplasmato dalle geometrie elettroniche di un computer. Sempre in Mangrovia, infine, da sottolineare come evento speciale la presentazione di Upic Diffusion (sessioni #16 e #17) a cura del duo Russell Haswell/florian Hecker, due delle menti più radicali della scena musicale sperimentale alle prese con un tributo alla ricerca di Iannis Xenakis. L’upic Diffusion è un coinvolgente e potentissimo live di suoni e silenzi, basato sul sistema messo a punto dal mitico architetto e compositore greco, presentato al pubblico con un dispositivo musicale multicanale che diffonde suoni in surround in contemporanea ad un travolgente spettacolo di luci strobo e al laser. Il percorso percettivo del festival comprende due opere installative che reintrepretano rispettivamente un ambiente sonoro e uno visivo. Pneumatic Sound Field dell´artista olandese Edwin van der Heide accoglie il pubblico nel cortile di Palazzo Re Enzo come un cielo di suono artificiale, costituito da 42 valvole pneumatiche che, tramite una serie di patterns ritimici creano una tessitura sono-spaziale a differenti velocità, direzioni e intensità. (L’installazione verrà riproposta nella piazza del Municipio di Ferrara dal 31 gennaio al 3 febbraio). Nella sezione performativa, Zapruder filmmakersgroup realizza per il ciclo Daemon, il miraggio di un piccolo cinema anni ’20, in raso e seta plisettati, da cui si origina un gioco di continue mise en abîme tra dentro e fuori lo schermo. Attraverso la tecnica tridimensionale anaglifa, viene veicolato il concetto/ossessione di occhio (occhio cieco, accecato, occhio vorace, occhio rovesciato e bianco…). L’immagine filtrata attraverso appositi occhialini assume la qualità del basso rilievo, le superfici degli oggetti e dei corpi si arricchiscono di una nuova dimensione. In ultimo sarà possibile assistere alla micro-performance Stillivingrooms di Mirco Santi e Andrea Belfi all’interno di una casa privata, solo su appuntamento. Un delicato gioco di immagini super-8 dagli archivi di film amatoriali di Home Movies: una antologia di interni domestici accompagnata dal vivo con suoni concreti ottenuti da oggetti della vita quotidiana. Netmage è ideato e realizzato da Xing, con il sostegno di: Regione Emilia-romagna, Comune di Bologna, Comune di Ferrara, Fondazione Carisbo, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. In collaborazione con: Circolo Arcigay Il Cassero, No Fun festival, Nero magazine. Per la durata del festival la Biblioteca Sala Borsa (Piazza Nettuno 3) mette a disposizione del pubblico una selezione di testi connessi alle tematiche del festival. Www. Netmage. It www. Xing. It .  
   
   
ANTONINO “NERO INDELEBILE” ESCE IL SECONDO ALBUM  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - A quasi due anni di distanza dal primo lavoro discografico torna la voce “soul” di Antonino. “Nero Indelebile” è il titolo del suo nuovo album uscito il 18 gennaio 2008 su etichetta Sony Bmg, prodotto da Mario Lavezzi ed arrangiato da Luca Rustici. Dopo essersi aggiudicato il Disco d’Oro per il suo primissimo singolo “Ce la farò”, il vincitore dell’edizione di “Amici” 2005 è oggi ad un importante svolta del suo percorso artistico: di queste nuove canzoni infatti Antonino firma molti testi, supportato dalle collaborazioni della cantautrice rock napoletana Ania, di Bruno Laurex e dei suoi coristi Daniela Carelli e Mino Vergnaghi (autore anche per Zucchero), e anche due brani con il Maestro Davide Di Gregorio (“Rose Big Mama”, “Vorrei restare”). Il disco è interamente suonato dal vivo da musicisti di spessore come Ernesto Vitolo, Gaetano Diodato e gli Horns Hot Shot. Nei cori anche Patrizia Cavassa. L’album contiene 12 canzoni soul che parlano d’amore, ma non prende il titolo da una di queste: “Nero indelebile” è il nome che le comprende tutte. “Nero” è l’intero disco, perché tutti i brani si ispirano a generi legati alla tradizione black americana. “Indelebile” è il tempo impiegato per realizzare un prodotto di qualità, curandone i minimi particolari, e creare un connubio di rhythm and blues all’americana con un forte riferimento alla tradizione italiana. Ottima sintesi della natura di questo nuovo album è “Resta come sei”, il singolo attualmente in rotazione nelle radio: una melodia di grande immediatezza cantata con l’inconfondibile sapore “blues” e il timbro caldo e graffiato che lo hanno reso noto e stimato anche fra i grandi della musica italiana. Il video di questo brano è stato girato ad Amsterdam da uno dei più importanti registi italiani di clip musicali: Gaetano Morbioli, già dietro la macchina da presa per artisti come Laura Pausini, Antonello Venditti, Tiziano Ferro, Luca Carboni e molti altri. Fra i pezzi più significativi dell’album, “Rose Big Mama” è la canzone che Antonino dedica a sua madre, presenza incoraggiante per la sua vita artistica, attraverso un allegro omaggio ai grandi cori gospel d’oltreoceano. .  
   
   
DESIGNATI I VINCITORI DELLA XXVII EDIZIONE DEL PREMIO GRINZANE CAVOUR PREMIATI IL POETA ARABO ADONIS E IL TRADUTTORE GIORGIO AMITRANO  
 
 Torino, 21 gennaio 2008 - Sabato 19 gennaio 2008 a Palazzo Reale di Torino sono stati proclamati i vincitori della Xxvii edizione del Premio Grinzane Cavour, patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, dalla Città di Torino e dalla Provincia di Torino. La Giuria dei Critici che ha designato i vincitori è composta dallo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (nuovo Presidente della Giuria), Vincenzo Cerami, Alain Elkann, Luigi Forte, Björn Larsson (Svezia), Rosetta Loy, Predrag Matvejević (Croazia), Lorenzo Mondo, Raffaele Nigro, Gianni Riotta, Jacqueline Risset (Francia), Francesca Sanvitale, Peter Schneider (Germania), Luis Sepúlveda (Cile) e Giuliano Soria. Le terne dei vincitori designati sono: per la Narrativa italiana: Michele Mari, Verderame, Einaudi ; Elisabetta Rasy, L’estranea, Rizzoli; Serena Vitale, L’imbroglio del turbante, Mondadori. Per la Narrativa straniera: Bernardo Atxaga (Spagna) , Il libro di mio fratello, Einaudi; Ingo Schulze (Germania), Vite nuove, Feltrinelli; Ljudmila Ulickaja (Russia) , Sinceramente vostro, Šurik , Frassinelli. Il Premio Internazionale “Una vita per la letteratura”, promosso dalla Provincia di Torino, è stato assegnato a uno dei maggiori scrittori americani del nuovo millennio, Don Delillo. Il Premio Autore Esordiente è stato conferito alla scrittrice Léonora Miano (Camerun) per il romanzo Notte dentro (Epoché). È stato inoltre attribuito il Premio Speciale all’autore Aharon Appelfeld, nato a Czernowitz (Bucovina), per il libro Badenheim 1939 (Guanda). Il poeta arabo Adonis ha ricevuto il Premio per la Lettura – Fondazione Crt, per la sua capacità di trasmettere al pubblico, soprattutto quello giovane, il piacere della lettura. Il Premio di Traduzione è stato attribuito a Giorgio Amitrano per il contributo offerto alla conoscenza e alla divulgazione in Italia della letteratura e cultura giapponese e in particolare dell’opera di Banana Yoshimoto e Haruky Murakami. I testi dei vincitori delle sezioni Narrativa italiana e Narrativa straniera saranno ora sottoposti al giudizio delle Giurie Scolastiche, scelte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero degli Affari Esteri e costituite presso undici Scuole Medie Superiori d´Italia e sedici istituti dislocati in tutto il mondo: i Licei italiani di Belgrado, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Il Cairo, Fiume, Parigi, Praga e Saint Germain en Laye e le Università di Leeds-manchester, Lisbona-coimbra, Mosca, Salamanca, San Pietroburgo, Stoccolma, Tokyo e Atene. Gli studenti determineranno con i loro voti i due supervincitori a giugno, in occasione della Cerimonia di Premiazione dei vincitori della Xxvii edizione, presso il Castello di Grinzane Cavour. .  
   
   
ROVIGO: CON 35 APPUNTAMENTI IN 26 COMUNI PRENDE IL VIA IL 23 GENNAIO LA QUARTA EDIZIONE DELLA RASSEGNA DI LETTURA PER RAGAZZI “LIBRI INFINITI”.  
 
Rovigo, 21 gennaio 2008 - Rivolta agli studente delle scuole elementari, quest’anno allargata alla media di Trecenta, l’attività di promozione alla lettura è un incontro fra autore e ragazzi preparato in anticipo dagli insegnanti. “Il successo dell’iniziativa – ha ricordato l’assessore Laura Negri a Palazzo Celio - è sottolineato dal numero crescente delle adesioni di comuni, biblioteche e scuole”. Ci saranno autori come Eros Miari, Alfredo Stoppa, Luigi Dal Cin, Chiara Carminati, Angela Nanetti e Laura Walter che si alterneranno nelle varie scuole per incontrare alla fine circa 1800 ragazzi che col concorso “critici in erba” decreteranno libri ed autori vincitori. La biblioteca comunale ospiterà l’evento, dotatasi dei libri, sia per prestarli ai docenti che per “lo sperato” ritorno dei ragazzi in biblioteca. “Dalle passate esperienze – ha concluso l’assessore Negri - si è visto che l’animazione alla lettura, soprattutto nei bambini, porta a risultati concreti, sia nel breve che nel lungo termine”. Al progetto 2008, realizzato dall’assessorato alla Cultura con il sistema bibliotecario provinciale, hanno collaborato l’Accademia dei Concordi, le biblioteche, gli istituti scolastici ed i comuni di: Adria, Ariano Polesine, Badia Polesine, Bagnolo di Po, Bergantino, Bosaro, Castelnovo Bariano, Castelguglielmo, Crespino, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Loreo, Melara, Occhiobello, Polesella, Pontecchio, Porto Tolle, Porto Viro, Salara, Taglio di Po, Trecenta e Villadose. Il progetto è promosso ed organizzato dalla Fondazione Aida di Verona “che destina in Polesine buona parte del contributo regionale” con il sostegno della Fondazione Cariparo. .  
   
   
AMARE LA LETTERATURA, NOVE APPUNTAMENTI DAL 22 GENNAIO AL 16 DICEMBRE 2008 ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA - VILLA MEDICI  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - L’accademia di Francia presenta, per il secondo anno consecutivo, Amare la letteratura, ciclo di letture in francese con sottotitoli in italiano, a cura dello scrittore francese Olivier Rolin. Nove appuntamenti, da martedì 22 gennaio a martedì 16 dicembre 2008, in cui scrittori, artisti ed intellettuali della scena culturale francese si alterneranno nella lettura dei grandi romanzieri e poeti della storia della letteratura. Così, il primo appuntamento è con Denis Podalydes, attore, regista e sceneggiatore che legge Leaves of glass (Foglie d’erba) di Walt Whitman (1819-1892). Scrivere, comincia con l’ammirare. Ogni scrittore sente dietro di sé le figure amate, rispettate, di alcuni grandi predecessori. Ciò non vuol dire necessariamente che egli si collochi nella loro discendenza, ma soltanto che il febbrile stato intelligente che ha provato leggendoli, lo ha incoraggiato, un giorno, a gettarsi nella scrittura. Così, chiedere a scrittori contemporanei di scegliere e commentare testi di un autore che amano, è un po´ come chiedere loro perché e grazie a chi scrivono. (Olivier Rolin) Denis Podalydès (Versailles, 1963), attore, regista e sceneggiatore francese, ha alle spalle una lunga carriera teatrale e cinematografica. Membro della Comédie-française, si è formato al Conservatorio Nazionale d´Arte Drammatica con Viviane Theophilides, Michel Bouquet e Jean-pierre Vincent. Per il teatro, dirige due spettacoli tratti da testi di Emmanuel Bourdieu Tout mon possibile (2000) e Je crois (2002) e gli viene assegnato il premio Molière, nell’ultima edizione, come miglior regista con Cyrano de Bergerac (2007). Nel 1999 gli viene assegnato sempre il premio Molière, ma come rivelazione teatrale maschile per la sua interpretazione nello spettacolo Le révizor di Gogol per la regia di Jean-louis Benoit. Il debutto cinematografico risale al 1989 e da allora è apparso in molti film, alcuni dei quali diretti dal fratello Bruno. Nel 2001 è tra i protagonisti del film Laissez-passer di Bertrand Tavernier presentato in concorso al Festival di Berlino. Nel 2003 è nel cast della pellicola E´ più facile per un cammello. Di Valeria Bruni Tedeschi e nel 2004 è protagonista della commedia Bienvenue en Suisse di Lea Fazer. Ultimamente ha recitato insieme a Sabine Azema e Pierre Arditi in Le Parfum de la dame en noir di Bruno Podalydes, presentato fuori concorso alla 62ª Mostra del Cinema di Venezia. “Ho provato una incredibile esaltazione nel rileggere Foglie d’erba e spero di riuscire a trasmettere al pubblico romano la stessa pulsione che ho provato. ” Walt Whitman (1819-1892) poeta e scrittore statunitense, è conosciuto per essere l’autore della famosa raccolta di poesie Leaves of grass (Foglie d’erba) pubblicata in diverse edizioni a partire dal 1855 e da cui proviene la celeberrima ode che inizia con il verso “Oh capitano, mio capitano”. Whitman fu cantore della libertà, della sessualità e di un ideale visionario che pone l’uomo come momento centrale rispetto al senso di percezione e comprensione delle cose. Celebrò, soprattutto, l’essenza di quello che diventerà successivamente il sogno americano. La pubblicazione di Foglie d’erba avvenne in occasione del giorno dell’Indipendenza: quasi un segno propiziatorio per un’opera destinata ad essere considerata come la Bibbia democratica americana. La produzione poetica di Whitman fu considerevole, nonostante le sue numerose vicende esistenziali: dal dolore per la morte dei genitori allo scoppio della guerra di secessione americana, dall’opera di volontariato negli ospedali militari all’uccisione di Abramo Lincoln che lo colpì enormemente, passando attraverso l’esperienza della paralisi e l’accusa di oscenità per certi versi che esaltavano troppo esplicitamente l’omosessualità, come gli acri commenti sui suoi presunti rapporti coi soldati. Prossimi Incontri Con Amare La Letteratura: Martedì 26 febbraio 2008 Alain Finkielkraut leggerà dei brani di Tout passe, di Vassili Grossman. Martedì 18 marzo 2008 Michel Deguy leggerà dei testi di Charles Baudelaire. Martedì 15 aprile 2008 Teresa Cremisi leggerà dei testi di Niccolò Machiavelli e di Stendhal. Martedì 13 maggio 2008 Pierre Michon leggerà delle poesie tratte da La Légende des siècles, di Victor Hugo. Martedì 30 settembre 2008 Emmanuel Carrère leggerà dei testi di Michail Lermontov. Martedì 21 ottobre 2008 Marin Karmitz leggerà dei testi di Louis Argon. Martedì 25 novembre 2008 François Hartog leggerà dei testi di Homère. Info : Tel. +39 06/67 61 221 Accademia di Francia a Roma Tel. +39 06/67611 www. Villamedici. It .  
   
   
DISSERTARE/DISERTARE DI GAIA CIANFANELLI|CATERINA IAQUINTA  
 
Busalla, 21 gennaio 2008 - dissertare/disertare, due vocaboli, un "testo-manifesto", un progetto, un’operazione di networking, una mostra e insieme l´esperienza e lo sguardo sul panorama artistico-culturale in Italia. Come questi aspetti si sono connessi insieme e sviluppati sequenzialmente? Come è possibile che ne sia emersa un´identità? Il 7 Luglio 2006, più di cinquanta artisti e ventidue soggetti tra curatori e associazioni culturali hanno riempito le sale del Castello Colonna di Genazzano (Roma), chiudendo le fasi di un progetto durato i due anni precedenti. Un testo-catalogo che riporta la pluralità delle voci di coloro che hanno partecipato: dall´invito alla partecipazione attraverso il testo-manifesto Dissertare/disertare, alla risposta e proposta da parte delle associazioni culturali e dei curatori coinvolti. Testi critici di: Jo-anna Isaak, Angelandreina Rorro, Carla Subrizi, Antonio Tursi, Gaia Cianfanelli, Caterina Iaquinta. Interviste realizzate nel corso della fase progettuale a Martina Corgnati, Emanuela De Cecco, Lisa Parola/a. Titolo, Laura Barreca, Gianni Romano, Angelo Bianco; biografie dei soggetti culturali coinvolti, degli artisti invitati e una bibliografia ragionata. Il libro ridefinisce così i parametri attraverso cui nasce e si sviluppa un progetto curatoriale, in cui la metodologia adottata si è fatta strumento e contenuto della ricerca. Prezzo: € 30, Lingua: bilingue Italiano/inglese, Pagine totali: 156, 98 illustrazioni b/n, Formato 22x20 Legatura brossura. Il libro si può acquistare inviando una mail a info@plugin-lab. It .  
   
   
PANE AZZIMO DI GIOVANNI MERIANA LIBRO E SPETTACOLO  
 
 Savignone, 21 gennaio 2008 - È stata pubblicata, in occasione della messa in scena sabato 19 gennaio, alle ore 21 (Teatro parrocchiale del Comune di Savignone) della lettura - spettacolo “Pane Azzimo”, compagnia Teatro dell’Ortica, la quarta ristampa dell’omonimo volume di Giovanni Meriana, (De Ferrari Editore, €13), autore di romanzi storici e studioso della cultura e della storia contadina. Racconta la storia, in parte autobiografica, ma con valenze universali, ambientata a Savignone in valle Scrivia, negli anni a cavallo fra l´inizio della seconda guerra mondiale, la Resistenza e la fine del conflitto mondiale. Il racconto procede attraverso piccoli fatti quotidiani e la lenta e sofferta presa di coscienza dei valori e dell’etica della convivenza civile da parte di un ragazzo,combattuto tra l’antifascismo respirato in famiglia e rappresentato dal padre e l’educazione ricevuta a scuola incentrata sugli ideali di potenza e predominio di Mussolini. L’arrivo dei tedeschi dopo l’otto settembre e la convivenza con loro da parte della famiglia contadina, di un’ebrea a cui è stata data ospitalità e delle famiglie fuggite dalla città a causa delle distruzioni belliche, faranno da detonatore e diventeranno uno strumento di crescita e di conoscenza per il giovane protagonista. La Resistenza e la fine della guerra, il rapporto con la figura paterna, sicuramente quella meglio scolpita dall’autore, il clima di tolleranza e di accettazione del diverso, sono il filo conduttore su cui si dipanano le pagine finali e più toccanti del racconto. Lo spettacolo, per la regia di Mirco Bonomi, ha uno stile asciutto, con due attori-narratori sempre in scena che raccontando la vicenda danno vita ai vari personaggi; lo spettacolo è inframmezzato da musiche e canzoni dell´epoca e da riprese video fotografiche . La messa in scena serve anche a ripensare la nostra storia recente e a catturare l´attenzione dei più giovani che poco sanno delle vicende storiche poste a fondamento della nostra Costituzione, la quale ha rappresentato la rinascita dell’Italia dopo la parentesi oscura del fascismo e della persecuzione razziale. Lo spettacolo, rappresentato con il contributo della Regione Liguria, viene messo in scena la prima volta a Savignone su scelta dell’Assessore alla Cultura in memoria del fatto che nel Comune si sono svolti gli avvenimenti raccontati, ma anche per ricordare che proprio a Savignone si tenne uno dei primi memory day della deportazione nei campi di sterminio, al quale partecipò come testimonial Liana Millu, da poco scomparsa. . .  
   
   
CONTRORIVOLUZIONARIO I MIEI ANNI NEI GULAG CINESI DI HARRY WU  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Così scrive il Los Angeles Times: «Questo libro merita di essere accostato ad Arcipelago Gulag di Aleksandr Solzˇenicyn quale insuperabile testimonianza autobiografica di che cosa accadeva a milioni di uomini e donne innocenti». Molti altri i commenti entusiasti della stampa americana, tra cui The Wall Street Journal, The Sunday Telegraph, San Francisco Chronicle, Times Literary Supplement. Nell’aprile 1960 le autorità del Partito Comunista Cinese arrestano Harry Wu, figlio di un banchiere di Shangai, e lo gettano in un campo di lavori forzati. Benché mai formalmente incriminato e sottoposto a processo, egli trascorre diciannove anni in un infernale mondo sotterraneo di lavori umilianti, denutrizione, torture. In questo suo libro, scritto insieme alla giornalista Carolyn Wakeman che lo rende leggibile come un romanzo, Harry Wu presenta la storia della prigionia e della sua incredibile sopravvivenza. Con particolari a volte raccapriccianti e a volte scabrosi, Wu presenta la vita di prigionia senza risparmiare nulla e portando il lettore a toccare con mano il limite della morte e della pazzia. Uscito dai campi di prigionia nel 1979, Harry Wu si trasferisce negli Stati Uniti dove giunge a testimoniare davanti al Congresso sugli abusi dei diritti umani in Cina. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Controrivoluzionario è la storia della vittoria di un uomo, è una testimonianza indelebile del potere dello spirito sulla barbarie. Quando è uscito negli Stati Uniti, la New York Times Book Review lo ha nominato “libro dell’anno”. L’edizione italiana esce con un’apposita prefazione dell’autore. Harrywu venne arrestato dalle autorità comuniste nel 1960 quando era uno studente universitario di geologia e venne rilasciato nel 1979. Riuscì a raggiungere gli Stati Uniti nel 1985 e da allora non ha mai smesso di lottare a favore del ristabilimento dei diritti umani nel suo Paese. Carolyn Wakeman è docente di giornalismo e studi internazionali presso l’Università della California a Berkeley. Edizioni San Paolo . Ne parlano con l´Autore Bernardo Cervellera (direttore di Asianews) e Gerolamo Fazzini (condirettore di Mondo e Missione) mercoledì 23 gennaio ore 21 presso il Pime via Mosè Bianchi 94 - Milano . .  
   
   
LELLA COSTA PRESENTA IL SUO ULTIMO MONOLOGO AMLETO  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Teatridithalia e Teatro Carcano (rinnovando la collaborazione già sperimentata per gli spettacoli di Paolo Poli) presentano a Milano Amleto, l’ultimo monologo che l’attrice Lella Costa ha allestito con la complicità del regista Giorgio Gallione; prodotto da Irma Spettacoli, lo spettacolo è in tournée nelle piazze italiane fino a marzo 2008. Si tratta di un percorso costruito con rigore e passione nei meandri del capolavoro shakespeariano, per raccontarlo, analizzarlo, fermarsi a riflettere e stupirci con le innumerevoli suggestioni che ne scaturiscono. Una rilettura fedele che parte da lontano, dalle antiche leggende cui s’ispirò Shakespeare per arrivare a Italo Calvino, Emily Dickinson, Sylvia Plath e Petrolini. Con ironia e passione Lella Costa entra nei panni e nelle parole di Amleto, di Ofelia e degli altri personaggi, senza smettere mai di essere intensamente se stessa. «Amleto è una spugna – spiega Gallione - contiene politica e tragedia d’amore, studio psicologico e dramma familiare, violenza e morale, follia e metodo, eccentricità e malattia, pace e guerra. Le antiche leggende raccontano l’esistenza di un Amleto addirittura in epoca anteriore a quella di Cristo. Così Amleth o Amlodi o Amlaghe, l’idiota, il matto è presente nelle saghe degli inizi del mondo (esplodere o implodere, questo è il problema, scrive Italo Calvino) e in ogni tradizione arcaica: dalla Persia all’Islanda, dalla Grecia alla Danimarca. Perché la vicenda di Amleto fa parte di quella grande enciclopedia del narrabile, di quel “Padre dei racconti” che contiene la radice di tutte le storie umane. E sempre, dall’antichità fino a Shakespeare e in ogni riscrittura contemporanea, Amleto è rappresentato come il primo degli intellettuali infelici, cerniera tra mondo arcaico e nuovo sapere, tra Medioevo e modernità; un giovane colto e melanconico che, astutamente armato di simulata follia, lavora alla ricerca della verità o della vendetta. Da qui parte il nostro Amleto, dal contratto di finzione tipico di ogni racconto, dalla semplice e pura magia del narrare che è ancor oggi l’essenza del teatro, da una vicenda che nasce dall’ombelico del mondo e che viaggiando nel tempo e nello spazio ancora ci riguarda e ci emoziona, da un palcoscenico nudo che, come ai tempi di Shakespeare, tutto può evocare». Oltre a Giorgio Gallione – che già aveva diretto l’attrice nel 2005 in Alice, una meraviglia di paese - questo Amleto conta altre collaborazioni insostituibili: Massimo Cirri, autore che lavora al fianco di Lella da ormai vent’anni, il pianista Stefano Bollani, autore delle musiche originali, lo stilista Antonio Marras per i costumi e Guido Fiorato per le scene. Dalla rassegna stampa: L’attrice, diretta da Giorgio Gallione, chiama in causa le antiche fonti medievali di Shakespeare, Amleto come fool e come simulatore che vuole portare alla luce trame oscure, la depressione il prozac, il “pallido prence” di Petrolini. Ma questa volta rispetto ai precedenti viaggi di narrazione dedicati alla Traviata, a Otello, ad Alice, c’è qualcosa di più della capacità di intrattenere facendo pensare. C’è un identificazione forte col protagonista, più ancora che con le donne della tragedia. È con Amleto, con le sue domande, essere o non essere, fingere la follia o affrontare una realtà stridete, che l’attrice ci regala momenti di fiato sospeso. Tronca la sua svelta e accattivante parlantina e ci trasporta in atmosfere intense, piene di risonanze, risucchiata dal fascino e dalla malia del personaggio e delle parole di Shakespeare. Le domande rimbalzano su quel palcoscenico squassato, antiche e sempre urgenti. Massimo Marino, Hystrio .  
   
   
I CONCERTI DELLA DOMENICA-ITALIANA: AL TEATRO FILODRAMMATICI IL QUARTETTO BAJAN – CANTO - BASSO  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Il più grande virtuoso di oggi di bajan, la caratteristica fisarmonica russa, in uno spettacolo di straordinario interesse legato alle autentiche radici della musica russa, ucraina e rumena che esplora tutte le temperature emotive tipiche di quella cultura. Un affascinante ed irresistibile viaggio nei territori dell´anima slava, con la musica e i canti della Grande Madre Russia e i ritmi coinvolgenti dell´area balcanica. Un itinerario coinvolgente che ci condurrà alla scoperta di sonorità bucovine, carpatiche, bessarabe e moldave, musiche legate ai luoghi d’infanzia del grande fisarmonicista. .  
   
   
AL PALASHARP DI MILANO TORNA A GRANDE RICHIESTA GIULIETTA E ROMEO DI RICCARDO COCCIANTE E PASQUALE PANELLA  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Dopo il debutto veronese con oltre 100 mila presenze in dieci date e il successo ottenuto a Milano, Roma e in altre città italiane, torna a Milano a grande richiesta, per tutti coloro che l’hanno perso lo scorso ottobre, l’opera popolare Giulietta e Romeo, frutto del talento di due grandi artisti del nostro tempo, Riccardo Cocciante e Pasquale Panella. Giulietta e Romeo sarà in scena al Palasharp dall’1 febbraio 2008. Riccardo Cocciante, dopo il successo mondiale di Notre Dame de Paris, applaudito da oltre quindici milioni di spettatori, è tornato con una nuova opera ispirata alla storia dei due innamorati di Verona, nata italiana come novella prima di vivere nell’inglese planetario di Shakespeare Un cast di giovanissimi artisti, con la regia di Sergio Carruba, la coreografia di Narciso Medina Favier e i costumi del premio Oscar Gabriella Pescucci, porta sulla scena uno spettacolo innovativo, attuale, intenso; grazie alla tecnica di Paola Ciucci e ad una scenografia “dinamica animata”, affidata a proiezioni tridimensionali, il palco si trasforma in funzione del dramma. La trama, fedele all’originale ad eccezione del finale (Giulietta muore di crepacuore e non pugnalandosi), oltre a raccontare l’amore puro e tragico dei due giovani, pone l’accento sull’antagonismo e sullo scontro fra bande giovanili, temi, ancora oggi, estremamente attuali. E’ già attiva la promozione “A Natale regala l’amore”: nelle prevendite autorizzate sarà possibile acquistare un biglietto dello spettacolo o la combinazione biglietto e Cd “Giulietta e Romeo – Brani scelti” ricevendo in omaggio un’esclusiva confezione natalizia. Giulietta e Romeo è una produzione Boventoon presentata da Friends & Partners e Gianmarco Mazzi, con la collaborazione di Officine Smeraldo e The Blue Apple. Www. Giuliettaeromeo. Net .  
   
   
TEATRONET: UN NUOVO CIRCUITO PER IL TEATRO ITALIANO  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - E’ un progetto semplice ed efficace nato per garantire alle giovani compagnie di teatro e danza la possibilità di portare i propri spettacoli in giro per l’Italia. Si chiama Teatronet ed è un circuito di scambio teatrale attivo a livello nazionale, dalla Lombardia alla Calabria, che prende il via ufficialmente in questa stagione e crea un network in cui compagnie e spazi teatrali entrano in relazione tra loro con interessanti vantaggi. Di fronte alla difficoltà spesso incontrata dalle giovani compagnie a trovare occasioni e luoghi in cui mostrare i propri lavori e di fronte alla difficoltà economica degli spazi teatrali ad organizzare una buona programmazione, Teatronet è una risposta possibile. Teatronet fa da collettore delle forze in campo: garantisce agli spazi la scelta artistica di spettacoli di qualità e tutela le compagnie offrendo la possibilità di fare più date in spazi bene organizzati, con una buona visibilità. Nel network le compagnie, gli spazi teatrali e l’organizzazione del circuito lavorano in sinergia, con reciproci vantaggi: le compagnie hanno la possibilità di circuitare in spazi nuovi e dislocati in varie regioni italiane (nel 2007/08 sono al momento coinvolte: Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Calabria e Trentino Alto Adige), che altrimenti non riuscirebbero a raggiungere. Hanno l’opportunità di fare più repliche e di avere una buona visibilità incontrando pubblici e giornalisti differenti. Hanno la sicurezza di una tutela organizzativa che garantisce loro promozione, assistenza tecnica e accoglienza in spazi attrezzati. Ricevono come retribuzione il 70% dell’incasso (Enpals a loro carico, S. I. A. E. Detratta dagli incassi). Gli spazi teatrali hanno l’opportunità di ospitare spettacoli di qualità selezionati dalla direzione artistica di Teatronet che si fa garante del valore delle proposte. Possono entrare in contatto con compagnie professionali con cui sviluppare anche attività collaterali quali incontri, cosi, seminari e laboratori. Sono supportati nella comunicazione dal circuito che mette a disposizione un sito Internet, un ufficio stampa nazionale e attività promozionali in festival, convegni e manifestazioni legate al mondo delle arti sceniche dal vivo. Trattengono il 30% dell’incasso, al netto delle spese S. I. A. E. Il circuito mette a disposizione le proprie competenze selezionando spettacoli di innovazione che sperimentano nuovi linguaggi. Gli spettacoli e gli spazi vengono visionati direttamente dall’organizzazione che si fa garante della reciproca qualità. Teatronet crea un contatto diretto tra spazi e compagnie e li mette in rete attraverso l’attività di comunicazione e di organizzazione. Punto di raccordo è il sito www. Teatronet. It che consente di avere informazioni sul Circuito, sulle compagnie e sugli spettacoli, sugli spazi, sulle attività di promozione e sulle iniziative nelle quali il Circuito è presente. Teatronet si fa promotore di uno stile che contraddistingue gli spettacoli, l’immagine, l’accoglienza negli spazi e la relazione con lo spettatore, favorita ad esempio da occasioni conviviali quali cene dopo lo spettacolo, nate dal desiderio di creare momenti di dialogo e confronto in atmosfera calda e stimolante. Versando una quota associativa, spazi e compagnie entrano a far parte di Teatronet inserendosi in un network che cerca una forma alternativa per promuovere la cultura e diffondere il proprio lavoro artistico. Dal 2006 ad oggi hanno aderito a Teatronet: Sipario! (Ud), Spazio off (Ud), Carichi sospesi (Pd), Teatrincorso (Tn), Spazio 14 (Tn), Teatro dei Venti (Mo), Teatro caverna (Bg), Aprustum (Cs), Caffè del pianto e del riso (Cs), Spazioteatro (Rc), Teatro dei Naviganti (Me), Teatrino del Rifo (Ud), Theama Teatro (Vi), Spazio Bixio (Vi), Fabbrica del Vento (Bs), Amnesia Vivace (Roma), Opera Prima (Lt), Quinta Parete (Re), La Barraca (Cs), Black box (Cs), Theatrikos (Si). Per informazioni: www. Teatronet. It .  
   
   
AL TEATRO CARCANO SEI BRILLANTI DI E CON PAOLO POLI  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Nella scorsa stagione Paolo Poli ha spopolato a Milano come a Roma, esaurendo i teatri e lasciando a bocca asciutta tanti spettatori. A grande richiesta quindi Teatro Carcano e Teatridithalia ripropongono Sei brillanti, il suo imperdibile capolavoro . L’attore più perfido e libertino del teatro italiano si è ispirato ai racconti, pubblicati in un periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’80, di altrettante celebri firme del giornalismo al femminile: Mura (alias Maria Volpi Nannipieri, spregiudicata scrittrice degli anni Venti e Trenta) ci trasporta nel chiuso di una esperienza erotica, tutta femminile, dal titolo Perfide; Paola Masino con Fame ci descrive la crisi del ’29 e Irene Brin nelle sue Visite racconta le allucinate miserie del dopoguerra. Nella seconda parte dello spettacolo Camilla Cederna con il suo Lato debole del 1960 ci parla di moda e modi di vivere; Natalia Aspesi in Lui visto da lei ci tratteggia la figura dello scapolo in rapporto alla famiglia italiana e Elena Gianini Belotti, con Adagio poco mosso, presenta un’ineffabile vecchietta. Le penne di queste scrittrici caustiche o "scandalose" affrontano anche temi drammatici - l’infanzia abbandonata, il mercato nero, le difficoltà della ricostruzione - ma tutto è alleggerito da una colonna sonora ricca e raffinata, che rievoca canzoni d’antan, atmosfere da tabarin, celebri voci della radio e caserecci festival canori. La magia della scenografie è assicurata come sempre da Lele Luzzati che s’ispira ai maestri della pittura novecentesca e quella dei costumi da Santuzza Calì. Accanto a Poli si prodiga il fedele gruppo di mimi-attori-ballerini. Dalla rassegna stampa: Del resto il contributo di questi bei nomi della carta stampata si limita a fornire temi, ritratti, situazioni che poi nel corso della serata vengono usati come spunti acuminati, in un quadro satirico indirizzato a colpire il costume di un secolo. In questo quadro lo spettacolo punta soprattutto su figure di signore snob o di cafone arricchite molto prese da se stesse, nonché su monsignori zelanti o complici comunque ansiosi di dettare il verbo, offrendo lo spunto a Poli per lasciare appena possibile gli abiti maschili sfoggiando rutilanti mises anche da cardinale firmate dalla immancabile Santuzza Calì. (. ) L’inesauribile artista è libero di passare da un numero all’altro giocando sul contrasto, nonché sui diversi eccessi di uno studiato birignao, con la stessa libertà di accostamenti delle storiche serate dei suoi debutti genovesi alla borsa d’Arlecchino, sullo sfondo di un clamoroso festival di colori montato immancabilmente da Lele Luzzati che si diverte a superare se stesso nella rivisitazione di grandi pittori del secolo incriminato, da Picasso a Dalì a Bacon . Franco Quadri, la Repubblica. Paolo Poli è immutabile e il suo successo, nel corso degli anni, è stato costante. Sempre il pubblico gli è fedele anche in ragione della fedeltà di Poli a se stesso. Le variazioni che egli apporta a ogni sua opera, come fosse un pittore di quelli che in Sei Brillanti vengono riproposti in chiave beffarda: un Rosai, un Casorati, un Burri – sempre le stesse stradine deserte in salita, sempre le stesse lucenti uova, sempre gli stessi sacchi – le variazioni che egli apporta, dicevo, sono minime; sono di specie contenutistica, domani vi parlerò di Aldo Busi, ieri vi ho parlato di Marinetti, oggi vi parlo di sei giornaliste, scrittrici gaie, spiritose, scintillanti, divine. (. ) Il pubblico percepisce ciò che non vuol mai sapere, che Paolo Poli, un eterno ragazzo, anche lui invecchia, ma questo è il bello, così non appare. Egli è fedele non solo alle proprie passioni, ma anche al proprio corpo: ciò che di meno duraturo vi è nella nostra vita riesce a durare, anzi è sempre uguale, live, scattante, felice, canzonatorio, sfottente, come impugnasse quella starna bandiera su cui campeggia la scritta palazzeschiana: Alla faccia vostra! Franco Cordelli, Corriere della Sera .  
   
   
AL TEATRO CIAK – FABBRICA DEL VAPORE BALLET FLAMENCO JEREZ DE LA FRONTERA PRESENTA PASION DE ANDALUCIA  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Martedì 22 gennaio la compagnia Ballet Flamenco Jerez de la Frontera debutta sul palcoscenico del Teatro Ciak – Fabbrica del Vapore con Pasion de Andalusia, spettacolo che porta il flamenco in Italia direttamente dalla sua terra di origine, Jerez de la Frontera. Ballerini e musicisti appartenenti alla nuova generazione “flamenca” si esibiscono con creazioni artistiche originali attraverso un percorso fatto di danza, canto e musica, senza dimenticare il calore e la spontaneità tipica del flamenco tradizionale. Le coreografie di Maria Sereno Lozano e le musiche live del Bizet & Flamenco trasmettono al pubblico il gusto del vivere e del “sentire flamenco” radicato nello spirito della gente di Jerez de la Frontiera. La città, vera culla della grande tradizione del flamenco più autentico, ha regalato alla storia del Flamenco i migliori cantaores, bailaores e chitarristi e ha inoltre dato origine allo stile festoso, allegro e improvvisato del flamenco più apprezzato e ballato in tutto il mondo: la buleria. La compagnia Ballet Flamenco Jerez de la Frontera si esibisce in questa nobile arte, allegra e solare ma anche passionale, romantica e malinconica, nata dalla mescolanza di diverse culture mediterranee che conserva nel tempo il suo indiscutibile fascino. .  
   
   
AL TEATRO LEONARDO DI MILANO MEIN KAMPF DI GEORGE TABORI  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Scritto nel 1987, questo testo vanta in Italia un importante precedente: venne infatti allestito nel 1992 al Mittelfest di Cividale del Friuli per la regia dello stesso Tabori. Oggi l’edizione dei Fratellini segna il ritorno alla regia di Egisto Marcucci, dopo un lungo periodo di forzato allontanamento dalla scena. Si ricostituisce così il terzetto che ha segnato la nascita della compagnia dei Fratellini nel 1995, con la memorabile edizione delle Sedie di Ionesco. La cifra umoristica, che caratterizza i loro spettacoli, torna anche qui, ma con toni decisamente spietati, con battute feroci alternate a improvvisi squarci poetici per raccontare un universo in cui il male riesce a presentarsi con una credibilità accettabile: è la banalità del male, la realtà effettuale dell’assurdo, dove l’unico modo per salvarsi è il rovesciamento dei valori. Mein Kampf offre, in coincidenza della Giornata delle Memoria che si celebra il 27 gennaio, un’occasione per riflettere sulla tragedia della Shoah e sui motivi che Tabori riconduce ad essa: oltre all’antisemitismo, il tema, più generale, della discriminazione e della paura di ciò che è percepito come “altro”. È soprattutto il modo in cui l’autore affronta questi argomenti - controcorrente rispetto a gran parte della letteratura della Shoah - a suggerire nuove prospettive e dare spunto a numerose discussioni: Tabori sceglie per il suo “teatro della memoria” elementi grotteschi, ricorre spesso a un umorismo nero e macabro, facendo propria la tradizione ebraica del Witz. «”È una storia banale, nel senso hollywoodiano del termine. Una Grande Storia d’Amore. Hitler e il suo Ebreo. Un caso orribile”. Con queste parole, stampate sul programma di sala del Burgtheater dove nel 1987 debutto Mein Kampf, George Tabori lanciava una nuova provocazione al pubblico viennese. Anche quella volta fu un successo e l’opera, definita dall’autore “una farsa teologica” sarebbe diventata il suo testo più noto e rappresentato nel mondo. Nell’arco della “grande storia d’amore”, che si svolge a Vienna all’inizio del secolo scorso, assistiamo all’incontro tra Shlomo Herzl, uno squattrinato libraio che sogna di scrivere un libro sul senso dell’esistenza – e quindi l’esatta antitesi dell’ebreo materialista e usuraio – e il giovane Hitler, giunto nella capitale dalla provincia per sostenere l’esame d’ammissione all’Accademia di Belle arti. Hitler, supportato da Himmlisch (chiaramente Heinrich Himmler), temendo che i suoi pani di conquista del mondo vengano svelati, pretende che Slomo gli consegni il romanzo tanto atteso, appunto Mein Kampf; e quando Herzl, messo alle strette, dichiara che il libro esiste solo nella sua testa, è costretto ad assistere al sacrificio della gallina Mitzi che viene fatta a pezzi sotto ai suoi occhi e cucinata in una “deliziosa salsa di sangue” – macabra anticipazione dello sterminio che di lì a poco colpirà l’umanità. Come molte delle produzioni di Tabori, Mein Kampf è un collage che lavora per ibridi e cotrapposizioni, con citazioni che rimandano a Chaplin, allegorie barocche come la raffigurazione della Morte, incursioni nel Faust ed echi della tradizione ebraica e ashkenazita». (dalla nota di Laura Forte in George Tabori, Mein Kampf, Einaudi, 2005) “In Germania un recente film sulle ultime ore del dittatore nazista, interpretato da Bruno Ganz, ha sollevato un vespaio di polemiche. La principale accusa mossa alla pellicola e al suo interprete è quella di aver presentato il criminale tiranno con tratti troppo umani. Curiosa argomentazione. Chi dovrebbe essere stato Adolf Hitler se non un uomo? Sì! Il mostro nazista fu solo un uomo, con patologie tipicamente umane, l’abbrutimento di un’intera nazione fu umano, il comportamento di schiere di piccoli borghesi in delirio fu umanissimo, umano fu il comportamento sadico di tanti aguzzini che, smessa la divisa, tornarono alle loro piccole vite. (. ) Il magnifico Tabori costruisce uno scenario paradossale per presentarci un improbabile ma verosimile incontro tra il giovane Hitler, aspirante pittore, e due mendicanti ebrei nella grande Vienna avviata alla guerra e alla decadenza. Il cuore drammaturgico della pièce è rappresentato dalla curiosa amicizia “contro natura” che l’autore fa nascere fra uno dei mendicanti e il futuro capo dei nazisti. La relazione fra i due si svolge in un ambito stilistico che mescola il realistico, il grottesco e il surreale-onirico. I contrari, nello “sberleffo” di Tabori, s’incontrano e dialogano. L’ebreo, con la forza umoristica di chi è stato reso orfano dalla violenza dei pogrom e dalla ferocia di sbirri antisemiti, stravolge devozionalmente il Talmud e la Torah per accogliere benevolmente, con pietas ebraica, le farneticazioni nazionalistiche e razziali di un Hitler isterico, sessuofobo e misogino. Il futuro Fuhrer ci viene presentato come un ex bambino infelice, nato in una famiglia spietata, con una parziale origine ebraica di cui vergognarsi. E l’ebreo Tabori sa che non c’è scandalo in tutto questo. (. ) Senza neppure accennarlo ci suggerisce che se non fosse stato per gli interessi e la viltà di classi dominanti europee irresponsabili, nutrite di marciume ideologico, sostenute dall’alleanza di ceti risentiti, assetati di ordine in difesa dei propri interessi di bottega e da secoli di cultura della supremazia, l’aspirante pittore diventato furente capopopolo si sarebbe trovato con la camicia di forza o, più benevolmente, imbottito di sedativi e neurolettici». (dalla presentazione di Moni Ovadia, in Mein Kampf) www. Elfo. Org .  
   
   
LA STORIA DEL GHETTO EBRAICO DI VENEZIA IN UN VIVACE MONOLOGO IN SCENA A MILANO AL TEATRO OLMETTO DI MILANO  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - E’ la seconda parte di “Testimonianze”, un prezioso dittico sulla memoria in scena al Teatro Olmetto di Milano. Si tratta di “Affittasi monolocale zona ghetto. Memorie” un monologo di e con Eugenio de’ Giorgi in scena dal 2 al 17 febbraio 2008. In veste di autore ed unico interprete diretto da Massimo Navone, de’ Giorgi si tuffa nella Venezia del ‘500 per passare in rassegna una carrellata di personaggi legati alla storia del Ghetto. All’interno di una scenografia firmata da Emanuele Luzzati, de’ Giorgi impersona diverse figure, dal frate domenicano Tommaso Torquemada, responsabile della cacciata degli ebrei dalla Spagna, al marrano e indigente Giuseppe Francoso, che si fece battezzare quattro volte, a Leone da Modena, il più famoso e discusso rabbino veneziano, alla poetessa Sara Copio Sullam, detta “la bella ebrea”, al profeta Nathan di Gaza, che a Venezia si spacciò per il falso Messia Shabbataizvi. In una giullarata divertente e provocatoria, con l’ironia dei comici dell’arte, senza dimenticare i toni e i colori dello humour yiddish, vengono così rappresentati due temi di grande rilievo storico e sociale: la segregazione e la persecuzione degli ebrei .