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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
VEICOLI ELETTRICI: TEMA PRIORITARIO PER L´UE  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - È necessario che i veicoli elettrici diventino una realtà in Europa, così si espresso il ministro spagnolo dell´Industria Miguel Sebastiàn, lo scorso 9 febbraio a San Sebastiàn (Paesi Baschi), a conclusione del meeting informale del Consiglio Competitività dedicato anche ai veicoli elettrici e al loro ruolo in Europa. "È un giorno importante per l´industria europea", ha detto il ministro ai giornalisti al termine di due delle tre sessioni di lavoro delle delegazioni europee sui veicoli elettrici. La crisi senza precedenti che ha colpito l´Europa negli ultimi mesi pone in evidenza la necessità che le istituzioni europee, con il supporto della Commissione, elaborino una strategia congiunta in materia di veicoli elettrici. I veicoli elettrici offrono una situazione di equo beneficio per tutte le parti coinvolte, in particolare per industria, energia, ambiente e tecnologia. Gli europei devono collaborare per rafforzare questo impegno perché questi veicoli rappresentano "una carta vincente", ha sottolineato il ministro Sebastiàn. L´introduzione di questi veicoli nell´industria europea aggiungerà valore, porterà alla ribalta nuove tecnologie e darà luogo ad attività di eccellenza. Ne beneficeranno le esportazioni europee, che subiranno un´impennata e l´occupazione, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Questi veicoli consentiranno inoltre un maggiore risparmio energetico e dei carburanti e una significativa riduzione delle emissioni di biossido di carbonio (Co2). "Sono ottimi per le tasche dei cittadini, per le entrate europee e per l´occupazione. Lo sono per l´Europa sotto tutti i profili e lo sono per tutto il pianeta dal punto di vista ambientale", ha spiegato il ministro spagnolo. "Riteniamo che le istituzioni europee debbano guidare l´introduzione del veicolo elettrico", ha detto, aggiungendo che la Commissione dovrebbe creare una strategia comune sulla base di feedback dettagliati forniti dagli Stati membri dell´Unione europea. Per l´implementazione di questa strategia è essenziale un dialogo approfondito con gli europei in grado di individuare le strategie migliori per rispondere alle sfide che sono emerse in questo settore. Il ministro Sebastiàn è convinto che le istituzioni europee e gli Stati membri sosterranno questa iniziativa, adottando la strategia congiunta la prossima primavera. La Germania ha già espresso il suo sostegno all´iniziativa. Inoltre, riprendendo le parole del suo omologo francese, il ministro Christian Estrosi, il ministro Sebastiàn ha definito i veicoli elettrici "essenziali", specificando che a questo proposito gli europei devono "collaborare in modo coordinato". Le sessioni di lavoro hanno visto la partecipazione di membri dei governi, parti interessate ed esponenti dei settori delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), automobilistico e energetico. Rivolgendosi ai partecipanti del meeting, il dottor Dieter Zetsche dell´Acea, l´Associazione dei costruttori europei di autoveicoli, insieme all´amministratore delegato della Daimler Ag, ha evidenziato che l´intera industria automobilistica europea riveste un ruolo primario per le singole economie regionali e l´occupazione. Il settore, infatti, fornisce direttamente 2,2 milioni di posti di lavoro ed è fonte indiretta di lavoro per quasi 10 milioni di famiglie. L´industria automobilistica è in grado di fornire le risposte di cui ha bisogno l´Europa, ha sottolineato il dottor Zetsche, aggiungendo che la mobilità favorisce la crescita economica e lo sviluppo sociale. Il punto è che una collaborazione coordinata di tutte le parti interessate consentirebbe di portare in primo piano i veicoli elettrici sia in Europa che all´estero. Per maggiori informazioni, visitare: Presidenza spagnola del Consiglio dell´Ue: http://www. Eu2010. Es/en/index. Html?idioma=en .  
   
   
SARDEGNA, TRASPORTO AEREO: IMPEGNO PER IL POTENZIAMENTO DEI VOLI LOW COST CON IL COINVOLGIMENTO DEI TERRITORI E DEGLI ENTI LOCALI  
 
Cagliari, 15 Febbraio 2010 - "La Regione sta puntando al mantenimento e potenziamento dei voli low cost con il diretto coinvolgimento dei territori, degli Enti Locali e degli imprenditori". Lo ha detto, l’ 11 febbraio, l’assessore dei Trasporti, Liliana Lorettu, nel corso di una riunione della “Cabina di Regia”, dove hanno partecipato, oltre alle società di gestione degli scali aeroportuali, le Camere di Commercio e gli amministratori locali e provinciali. Presenti tra gli altri anche il vice sindaco di Alghero, Mario Conoci, la presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici e dell’Ogliastra, Pierluigi Carta. Il messaggio lanciato dalla Regione è chiaro. Ci deve essere una co-partecipazione di tutti i soggetti interessati per trovare nuove modalità di sviluppo e promozione. Le ricadute economiche dei voli a basso costo sul territorio regionale sono evidenti e sostanziali. Per questo i territori che godono di tali ritorni economici e turistici devono contribuire al mantenimento ed al rafforzamento dei voli low cost che sono sicuramente una risorsa per tutta la Sardegna. “Bisogna creare una vera e propria filiera - ha sottolineato la Lorettu – dove tutti avranno compiti specifici e chiare responsabilità di attuazione del progetto. Le amministrazioni locali ed i territori hanno dato la loro piena disponibilità, con il coinvolgimento degli imprenditori. La Regione, con gli assessorati ai Trasporti ed al Turismo, si occuperà del sostegno e dello sviluppo dei voli e della promozione del territorio regionale. Nella prossima riunione, fissata per il prossimo mese, si valuteranno le ulteriori proposte che arriveranno dagli Enti Locali. .  
   
   
ENAC: IL DIRETTORE GENERALE QUARANTA CONSEGNA ALL’ENAV IL CERTIFICATO DI APPOVAZIONE DEL CENTRO DI FORMAZIONE ‘ACADEMY’’  
 
Roma, 11 febbraio 2010 - Il Direttore Generale dell’Enac Alessio Quaranta ha consegnato ieri, nel corso di una cerimonia informale, all’Amministratore Delegato dell’Enav, Guido Pugliesi, l’attestato di approvazione Anst-001 con cui il Centro di formazione ed addestramento del personale del controllo del traffico aereo ”Academy” è stato certificato quale organizzazione di formazione del personale addetto ai servizi di navigazione aerea, nel quadro del Cielo Unico Europeo ed in accordo al Decreto Legislativo n. 118/2008. La certificazione del Centro “Academy” completa il percorso di certificazione dell’Enav come previsto dai regolamenti comunitari di riferimento. La certificazione rappresenta l’elemento fondamentale affinché le disponibilità di formazione e di addestramento dell’Enav siano soltanto destinate non solo al proprio personale, ma anche all’esterno, con un’offerta di formazione che comprende, tra l’altro, la meteorologia, la manutenzione dei sistemi di comunicazione, navigazione e sorveglianza e le altre attività del settore. Alla cerimonia hanno partecipato per l’Enav il Direttore Generale Massimo Garbini ed i responsabili delle strutture interessate. Per l’Enac sono intervenuti il Direttore Centrale Regolazione Spazio Aereo, Valtero Pomponi, il Direttore Certificazione Servizi Spazio Aereo, Marco Silanos ed il team che ha portato a termine la certificazione. .  
   
   
ALITALIA: RIGGIO, POTENZIAMENTO SU MILANO OTTIMA NOTIZIA PER LA COMPAGNIA E PER I PASSEGGERI - ORA COMPETIZIONE ANCHE NEL LOW-COST  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - "La scelta Alitalia di potenziare l´attività operativa sugli scali di Malpensa e Linate è un´ottima notizia". Lo ha dichiarato il Presidente dell´Enac, Vito Riggio, a margine del Convegno organizzato l’ 11 febbraio a Roma da Uniontrasporti ‘Il mercato del trasporto aereo ed i suoi effetti sul sistema aeroportuale italiano’. "Il piano Alitalia-airone - ha proseguito Riggio - conferma la vitalità della nuova compagnia aerea e soprattutto amplia l´offerta a vantaggio dei passeggeri italiani ed esteri, in aperta competizione ora anche nel settore low-cost". . .  
   
   
AEROPORTO RONCHI: ALLEANZA CON VENEZIA  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - Il possibile, prossimo azionista unico dell´aeroporto del Friuli Venezia Giulia guarda concretamente alla creazione di un unico grande scalo aereo del Triveneto, tra Venezia, Treviso e Ronchi dei Legionari. Il 12 febbraio a Trieste l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, partecipando alla tavola rotonda sul futuro di Ronchi, ha infatti confermato che ora "appare naturale stringere un forte alleanza strategica con la Save", che gestisce gli aeroporti "Marco Polo" della città lagunare ed il "Canova" di Treviso. "Ormai - ha aggiunto Riccardi - dopo molte discussioni con Venezia, possiamo dire che sono più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci possono dividere: dobbiamo fare ´massa critica´ con altri scali ed è ovvio pensare a Venezia in una prospettiva di lungo termine, salvaguardando il ruolo del nostro scalo aeroportuale e servendo al meglio i nostri passeggeri, senza sprecare risorse pubbliche". "Ritengo che Ronchi oggi si trovi comunque in una ´condizione interessante´ anche per un aeroporto importante come quello di Venezia e quindi ad un´eventuale trattativa - sempre nel momento in cui la Regione venga da azionista unico della società concessionaria effettivamente chiamata a svolgere un ruolo di responsabilità - porteremo le nostre richieste, dichiarando sin d´ora che non vogliamo essere la semplice terza pista dell´aeroporto veneziano, il terminale di voli charter di mezza estate", ha sottolineato Riccardi. Di quest´alleanza ritenuta ora più che mai indispensabile ne sono fautori l´attuale presidente dell´Aeroporto di Ronchi Sergio Dressi, secondo il quale "i tre scali non possono che essere tra loro partecipati", la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat ("un´alleanza per la sopravvivenza di Ronchi", ha detto) ed il presidente dell´Unione industriali di Pordenone Maurizio Cini (che ha parlato di un "bell´esempio" di collaborazione") mentre il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha indicato la possibilità che Ronchi, aeroporto regionale autonomo, possa dialogare con altri scali (Venezia, Treviso, Lubiana, Vienna) nell´ambito di un sistema a rete. Da parte di Enrico Marchi, presidente di Save, è stato infine sostenuto che "ci sono le condizioni per questo tipo di alleanza con Venezia e Treviso", rimarcando il fatto che Ronchi dovrebbe poter contare come minimo su voli e destinazioni per Roma e Milano, Monaco di Baviera, Francoforte e Parigi. .  
   
   
SOLO AUTO NEL FUTURO DI TERMINI IMERESE  
 
Palermo, 15 febbraio 2010 - "Piuttosto che continuare a chiaccherare sul nulla vediamo, ognuno di noi, di offrire cio´ che occorre affinche´ l´industria automobilistica a Termini possa sopravvivere". Cosi´, al Tgweb (www. Regione. Sicilia. It/tgweb), il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo spiega la decisione assunta dalla giunta di vincolare l´area in cui sorge lo stabilimento Fiat alla produzione d´auto confermando, allo stesso tempo, l´impegno a destinare 350 milioni di euro alla realizzazione di infrastrutture nel sito industriale. "Ci sono tre, quattromila persone - sottolinea Lombardo - che hanno imparato questo mestiere e che hanno acquisito un patrimonio di professionalita´ che non puo´ essere disperso. Quella di mandare in pensione la gente, di dargli il sussidio o la cassa integrazione e´ una storia che, francamente, impoverisce la Sicilia e il paese, se di questo paese facciamo parte. Da qui la decisione di assumere solennemente l´impegno di mettere i 350 milioni a disposizione ma di disporre, anche, che non si diano autorizzazioni per la grande distribuzione organizzata". Il governatore si augura che il Lingotto, qualora dovesse confermare l´intenzione di andare via dalla Sicilia, "possa cedere lo stabilimento, mollarlo, senza pretendere di essere ancora una volta pagato: se non vuole davvero restare, allora che non impedisca che un´altra casa automobilistica venga da noi a produrre le proprie vetture. La Fiat non e´ piu´ italiana, prendiamone atto. A noi interessa che questo patrimonio di esperienza venga utilizzato e che la nostra regione non diventi un deserto dal punto di vista dell´industria". Infine, una dichiarazione di ottimismo. "C´e´ un advisor che ci offre ampie garanzie e cosi´, il prossimo 5 marzo, potremo avere un´idea chiara sulle possibili soluzioni. Tutte le chiacchere saranno escluse e solo le proposte serie saranno messe sul tappetto affinche´ possano svilupparsi per proseguire l´attivita´ produttiva di auto a Termini. Da parte nostra, facciamo tutto il possibile: abbiamo attivato un credito d´imposta di notevoli dimensioni e siamo pronti a mettere le risorse necessarie a disposizione di un´impresa vera, seria, che realizzi qualcosa che duri per trent´anni. Poi si vedra´. ". Nel nuovo numero del Tgweb si parla anche dell´auto elettrica interamente realizzata in Sicilia, del disegno di legge sulla trasparenza amministrativa, del primo impianto fotovoltaico installato su un ufficio della Regione e, infine, del comitato per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il telegiornale della Regione siciliana e´ visibile anche sul canale satellitare Sky 887 "Administra. It", il lunedi´, il mercoledi´ e il venerdi´ alle ore 13. 00 ed e´ inserito nel palinsesto di 50 televisioni locali. Per le emittenti che ne faranno richiesta, registrandosi sul sito, il Tgweb e´ disponibile in formato integrale broadcast ad alta risoluzione. Le televisioni gia´ accreditate, in aggiunta alla consueta procedura, potranno avvalersi del seguente link http://212. 34. 194. 216:5000/ per un download ancora piu´ veloce. L´accesso sara´ possibile previo inserimento delle medesime credenziali (nome utente e password) assegnate al momento della registrazione .  
   
   
GASOLIO ECOLOGICO ENI: INTESA FORMIGONI/SCARONI DUE MESI DI "PROVA" DEL NUOVO BLU-DIESEL TECH A BASSO IMPATTO AD ARPA IL COMPITO DI EFFETTUARE LE RILEVAZIONI SCIENTIFICHE  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Una nuova iniziativa "strutturale" per abbattere i livello delle emissioni e quindi delle polveri sottili: Regione Lombardia ed Eni avviano una collaborazione per la distribuzione sperimentale di un nuovo tipo di gasolio Bludieseltech a ridotto impatto ambientale. Gli impegni sono stabiliti da un Protocollo d´intesa firmato l’ 11 febbraio dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dall´Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni. "Oggi - ha spiegato Formigoni - presentiamo il lancio sperimentale di questo nuovo tipo di gasolio, che garantisce sensibili riduzioni di emissioni rispetto ai carburanti tradizionali. Contestualmente sottoscriviamo un protocollo d´intesa per la misurazione scientifica, ad opera di Arpa, degli effetti derivanti dall´utilizzo di questo prodotto". "E´ un frutto concreto - ha detto Formigoni - di uno sforzo comune che ha visto impegnati da una parte l´istituzione regionale e dall´altra Eni". Formigoni ha ringraziato Scaroni "la cui presenza testimonia la bontà di una lunga ed efficace collaborazione che ci sta portando a conseguire ottimi risultati". L´atto di oggi fa seguito a un´altra sottoscrizione di un accordo con Eni, lo scorso lunedì 8 febbraio, per realizzazione in Lombardia di 30 nuovi impianti di distribuzione di metano entro il 2012. Regione Lombardia da tempo punta, tra l´altro, proprio sulla diffusione del metano per l´autotrazione, perché a bassissimo impatto: ha già triplicato gli impianti (da 26 agli attuali 86 in esercizio, e altre decine in itinere) e sestuplicato il numero di vetture a metano circolanti (94. 000, che sommate a quelle a Gpl fanno 303. 000). "Il nuovo gasolio - ha spiegato l´ad di Eni, Paolo Scaroni - si ottiene da modernissimi impianti di hydrocracking (per Eni in quello di Sannazzaro dei Burgundi, Pavia, uno dei pochissimi al mondo in grado di sviluppare questi processi, ndr. ) che lavorano ad altissime pressioni e che consentono di ottenere idrocarburi a maggiore contenuto di idrogeno. Tali processi di raffinazione permettono di ottenere un prodotto a ridotto contenuto di poliaromatici con conseguenti minori emissioni di polveri sottili, stimabili fino al 30-40% rispetto con gasolio comune. E ciò mantenendo la caratteristica di prodotto premium, cioè a maggiore percorrenza per litro". Insomma più chilomtri, meno Pm10. "Questo prodotto - ha spiegato ancora Scaroni - sarà in distribuzione, a partire dal 20 febbraio, in 50 stazioni di servizio dislocate a Milano e sulle tangenziali. In via promozionale, nei due mesi di sperimentazione, il prezzo sarà uguale a quello del gasolio normale, senza maggiorazioni". Poi l´intenzione è quella di alloinearne il prezzo all´attuale Blu-tech. Il periodo di sperimentazione consentirà ad Arpa di effettuare misurazioni scientifiche per verificare l´effettiva bontà del prodotto, peraltro già testata in laboratorio. I sistemi di misurazione di Arpa Lombardia sono ufficialmente riconosciuti certificati, e validi a livello nazionale ed europeo. Se l´esito sarà positivo ("ed è quello che ragionevolmente ci aspettiamo", ha osservato Formigoni), la distribuzione dei nuovo gasolio - che si presenta limpido e trasparente come l´acqua - potròà dunque avvenire su larga scala. .  
   
   
ANTEPRIMA MONDIALE: LA TOUAREG HYBRID PUÒ RAGGIUNGERE ANCHE I 50 KM/H FUNZIONANDO ESCLUSIVAMENTE CON LA PROPULSIONE ELETTRICA  
 
 Verona, 15 febbraio 2010 - La Volkswagen svela in anteprima mondiale la nuova Touareg, una vettura completamente riprogettata che rappresenta l´apice dell´innovazione tecnologica fin dalla nascita del Marchio. Questa Touareg reinterpreta, attualizzandola, l´affascinante idea di Suv versatile, grazie a una gamma di propulsori in grado di abbattere i consumi del 20% (rispetto alla precedente) e a una moltitudine di nuovi sistemi di assistenza e sicurezza. La Touareg sarà la prima e al momento unica Suv di origine europea ad essere disponibile con una versione ibrida. Con un consumo di soli 8,2 litri di carburante ogni 100 km, questa vettura stabilisce nuovi standard per i Suv con motore benzina adatti per i percorsi offroad. Inoltre, la Touareg Hybrid può raggiungere anche i 50 km/h funzionando esclusivamente con la propulsione elettrica, quindi a emissioni zero. Per quanto riguarda i propulsori Diesel, grazie a un consumo nel ciclo combinato di 7,4 litri/100 km, in futuro la Touareg V6 Tdi potrà vantare il miglior risultato nel segmento dei veri fuoristrada. Entrambe le versioni, Touareg Hybrid e V6 Tdi, sono i Suv di grandi dimensioni (benzina e Diesel) più parchi nei consumi mai costruiti in Europa. Come già avvenuto con la Suv compatta Tiguan, anche nella nuova Touareg la Volkswagen continua a puntare sull´ecocompatibilità. Di seguito sono elencati i presupposti per conseguire tale obiettivo. Primo: realizzare il modello base della Suv più leggero di 208 kg rispetto al precedente. Un notevole salto di qualità, così come il fatto che la resistenza alla torsione della carrozzeria sia stata ulteriormente aumentata del 5%, un risultato unico rispetto alla concorrenza. Secondo: i progettisti hanno notevolmente migliorato il coefficiente Cx grazie a un attento perfezionamento dell´aerodinamica e abbassando la vettura rispetto al modello precedente. In questo modo, oltre a conferire alla parte anteriore lo stile di design del nuovo Dna Volkswagen, la superficie frontale risulta ridotta. Terzo: tutti i motori sono abbinati di serie al cambio automatico a 8 rapporti che rappresenta di per sé una novità inedita nel segmento. I motori offrono inoltre vantaggi notevoli rispetto ai precedenti sul fronte dei consumi con un risparmio anche superiore a oltre due litri ogni 100 km. Sempre nell´ottica dell´ottimizzazione dei consumi, è stata modificata la trazione integrale. Nella versione standard, tutte le Touareg di nuova generazione sono equipaggiate con una trazione integrale 4Motion dotata di differenziale autobloccante Torsen (pendenza superabile 31°). Come la Tiguan Track & Field, la Touareg dispone inoltre di un Programma di marcia Offroad che, tramite un pulsante, imposta i sistemi Abs, Eds e Asr per l´impiego fuoristrada, attiva l´assistente di marcia in discesa e adatta i momenti di cambiata del cambio automatico. Su richiesta, il modello V6 Tdi può essere equipaggiato con il Pacchetto Terrain Tech che, anziché il differenziale Torsen, prevede lo schema di trazione 4Xmotion con un ripartitore di coppia ancor più fortemente orientato all´impiego fuoristrada, comprendente un riduttore e due differenziali, uno centrale e l’altro posteriore, con un bloccaggio fino al 100% (pendenza superabile 45°). Come nelle Touareg di prima generazione, la trazione 4Xmotion è dotata di un comando che, a seconda delle necessità, permette al guidatore di scegliere tra diverse funzioni che ora sono cinque: Onroad, Offroad (Programma di marcia Offroad più attivazione automatica del bloccaggio meccanico), Low (Offroad più attivazione del riduttore, aumento dei punti di innesto, nessun passaggio automatico alle marce superiori in modalità manuale), Bloccaggio supplementare del differenziale centrale, Bloccaggio supplementare del differenziale posteriore. Con questo equipaggiamento, la Touareg supera qualsiasi percorso si trovi ad affrontare. La Volkswagen ha costruito la nuova Touareg non soltanto per renderla più leggera, più agile e più parca nei consumi, ma anche ancora più versatile. Il nuovo abitacolo è più funzionale, i sedili sono più comodi e per i passeggeri posteriori lo spazio per le gambe è maggiore. Il divano posteriore può essere spostato in senso longitudinale di 160 mm con estrema semplicità e si può regolare l´inclinazione dello schienale. All´occorrenza è sufficiente premere un tasto per sbloccare elettricamente il divano che si ribalta in pochi secondi portando così la capacità del bagagliaio a 1. 642 litri. La dotazione di serie comprende già dal modello di entrata una radio-Cd e un sistema che fornisce informazioni e può essere comandato intuitivamente mediante uno schermo touchscreen da 6,5". Il freno di stazionamento ora viene azionato tramite pulsante. Per effetto del sistema start/stop ai semafori il motore si spegne automaticamente (versioni V6) per riavviarsi non appena il guidatore rilascia il pedale del freno. A richiesta è possibile avere il portellone azionabile elettricamente con comando integrato nel radiotelecomando. Grazie all´amplissimo tetto scorrevole Panorama, disponibile per tutte le Touareg, anche nelle giornate buie la luce non mancherà. Un´altra novità è il sistema Area View che tramite quattro telecamere controlla la zona circostante la vettura, aumentando la sicurezza, garantita anche da nove airbag. Il sistema Lane Assist fa in modo che la vettura mantenga la traiettoria, mentre il sistema Side Assist, nelle manovre di cambio corsia, avvisa il guidatore nel caso sopraggiungano altre autovetture. Con la regolazione automatica della distanza Acc con Front Assist integrato (optional), il sistema frena fino all´arresto della vettura e, in via preventiva, tende le cinture di sicurezza. I fari bixeno con Dynamic Light Assist rilevano i veicoli provenienti in senso contrario e regolano il fascio luminoso della Touareg per evitare l´abbagliamento dei guidatori, mentre la compensazione adattativa del rollio fa in modo che la vettura mantenga una perfetta tenuta di strada. Inoltre, per la prima volta, la nuova Touareg viene presentata anche nella lussuosissima versione "Exclusive", curata dalla Volkswagen Individual. Tra gli optional della dotazione "Exclusive" sono compresi cerchi in lega leggera da 19" (tipo "Girona"), inserti in legno pregiato ("Olivesche") e rivestimenti in pelle ("Nappa") negli abbinamenti bi-colore "Dark Burgundy / Titanschwarz" o "Pepperbeige / Titanschwarz". Circa 500. 000 automobilisti hanno scelto la prima generazione di questa Suv: una fuoristrada di lusso dal comfort elevato, caratteristiche di marcia sportive, design avveniristico, qualità eccellente e illimitata capacità offroad, cioè il meglio di un´autovettura e di un fuoristrada, riuniti in un unico veicolo. La logica prosecuzione di questo concetto è la nuova Touareg, una vettura di altissimo livello estremamente versatile che combina questi due mondi in modo ancora più perfetto. La Touareg sarà disponibile presso le Concessionarie già ad aprile (in Italia a maggio). Propulsori Tsi + E / Fsi / Tdi Nuova versione ibrida con motore elettrico+benzina, nuovi V8 Tdi e V6 Tdi dai consumi notevolmente più contenuti Touareg Hybrid con motore V6 benzina che in molti Paesi sostituisce il V8 benzina V8 Tdi con 800 Nm di coppia; V6 Tdi che consuma 7,4 l/100 km nel ciclo combinato .  
   
   
MILANO: TRASPORTO MERCI: APPROVATO DALLA GIUNTA LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI DEI VEICOLI MERCI IN AREA ECOPASS. SI PARTE IL 22 MARZO 2010  
 
 Milano, 15 febbraio 2010 - Approvata dalla Giunta comunale la nuova regolamentazione degli accessi per i veicoli adibiti al trasporto cose in ingresso in area Ecopass. “Il provvedimento, volto a fluidificare il traffico e a migliorare le condizioni ambientali di Milano, consentirà di razionalizzare il traffico riducendo gli orari di circolazione dei veicoli merci più inquinanti all’interno dell’area Ecopass. Il nuovo sistema, mirato al rinnovo progressivo del parco dei veicoli merci, si baserà sui comportamenti virtuosi: più un veicolo è ecologico, più ampia sarà la fascia oraria in cui potrà circolare; più un veicolo è inquinante, minore sarà il tempo a sua disposizione ” – ha dichiarato il Vice Sindaco e Assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato. "Regolamentare non significa imporre ma creare, anche per i commercianti, i presupposti per una migliore gestione della propria attività, nel rispetto della città e dell´ambiente" ha commentato l´ Assessore alle Attività Produttive Giovannni Terzi. “Questo provvedimento è un grande passo avanti per la razionalizzazione urbana del trasporto merci frutto anche dell’importante lavoro di collaborazione svolto in questi mesi con i rappresentanti della categoria dei commercianti, degli artigiani e dei trasportatori”- hanno dichiarato il Vice Sindaco De Corato e l’Assessore Terzi. Con la nuova regolamentazione oraria si supera la logica dei divieti per proporre una logica di premialità: i veicoli merci meno inquinanti avranno a disposizione fasce orarie più ampie per la circolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni, quelli più inquinanti avranno orari più restrittivi fino ad arrivare, in alcuni casi, al divieto assoluto di circolazione. Si armonizzeranno anche gli orari previsti per le operazioni di carico e scarico con quelli di accesso e di transito ad ulteriore beneficio per i veicoli meno inquinanti che avranno così a disposizione più tempo per effettuare le operazioni di carico e scarico. “Ogni giorno nell’area Ecopass oltre 17. 000 degli ingressi totali sono effettuati da circa 10. 000 veicoli merci. Oltre 6. 500 di questi entrano nelle fasce orarie in cui non è consentita l’attività di carico e scarico. I veicoli merci contribuiscono per il 32 per cento alle emissioni di sostanze inquinanti provenienti dal traffico e rappresentano oltre il 40 per cento dei veicoli più inquinanti che circolano in città. Era pertanto necessario prendere dei provvedimenti incentivando la circolazione dei mezzi meno inquinanti e limitando l’ingresso e la circolazione dei veicoli merci nelle fasce orarie in cui non sono consentite le attività di carico e scarico, realizzando così una disciplina uniforme per tutta l’area Ecopass” – ha proseguito De Corato. La distinzione fra veicoli più inquinanti ed “ecologici” si basa sulla suddivisione dei veicoli adibiti a trasporto cose in quattro categorie: i veicoli elettrici, ibridi, gpl e metano considerati strettamente ecologici; i veicoli diesel leggeri i veicoli diesel pesanti i veicoli benzina La libera circolazione nelle 24 ore è prevista per: i veicoli elettrici, ibridi, gpl e metano; i veicoli diesel che o all’origine, o attraverso l’installazione di un filtro, raggiungono lo standard di emissione di particolato degli Euro 5. I veicoli benzina di classe Euro 3, 4 e 5. Il divieto completo di circolazione è previsto per: gli Euro 0 sia benzina che diesel dalle 00. 00 alle 24. 00 · per tutti i veicoli benzina Euro 1 e diesel Euro 1 ed Euro 2 dalle 7:30 alle 19:30 Per le altre classi permangono le limitazioni tra le 7:30 e le 9:30 e tra le 14:00 e le 19:30. I soli veicoli che trasportano merci deperibili potranno però circolare nella fascia tra le 14:00 e le 16:00. Inoltre, fino alla fine dell’anno, per i veicoli diesel leggeri Euro 4 si prevede la circolazione libera ad eccezione della fascia oraria 7. 30-9. 30 dove, tra gli Euro 4, potranno circolare solo i mezzi che trasportano merci deperibili. Prima dell’entrata in vigore del provvedimento saranno emanate apposite ordinanze che individueranno deroghe per alcune categorie specifiche quali i servizi di pubblico interesse, i veicoli diretti all’interno dei cantieri, i veicoli per servizi pubblici postali a norma di legge, i veicoli di artigiani manutentori di stabili all’interno della Ztl o che abbiano sede operativa all’interno dell’area stessa e altri casi specifici . Le deroghe potranno essere concesse solamente sulle fasce orarie, non sulla circolazione dei veicoli più inquinanti Questa nuova disciplina entrerà in vigore il 22 marzo prossimo. .  
   
   
LOIERO DOPO L’INCONTRO CON MATTEOLI PER GIOIA TAURO REGGIO  
 
Calabria, 15 febbraio 2010 - Incontro interlocutorio al Ministero delle Infrastrutture per la questione Gioia Tauro. Al tavolo, chiesto dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che era accompagnato dal sottosegretario con delega al porto Sergio Laganà, oltre al ministro Altero Matteoli, l’ 11 febbraio c’erano anche gli amministratori delegati di Contship Italia Nereo Marcucci, e di Mtc Vincenzo Iacono. Si è discusso della crisi che rischia di scaricarsi sui lavoratori del terminal calabrese, cosa che il presidente Loiero ha definito intollerabile, ed è stata apprezzato l’emendamento proposto dal ministro nella Finanziaria per abbattere le tasse di ancoraggio. “Si tratta tuttavia di un provvedimento tampone e non risolutivo – ha commentato il presidente Loiero – e abbiamo chiesto pertanto, trovando la disponibilità del ministro, strumenti strutturali in grado di aprire prospettive nuove, rendendo l’hub di transhipment calabrese ancor più competitivo, rispetto a quello di altri paesi extracomunitari che si affacciano sul Mediterraneo”. Secondo Loiero, infatti, il provvedimento non scarica i costi sulla fiscalità, bensì sulle autorità portuali. “In questo modo – ha spiegato Loiero – il bilancio della autorità portuale potrà fare ben poco. Consentiranno interventi modesti e non di lunga durata. Le somme messe in campo saranno contenute, perché con le stesse risorse di oggi l’Autorità portuale non sarà grado di scongiurare la crisi in atto e far diventare Gioia Tauro più attrattivo, con il rischio di far saltare il proprio bilancio che deve comunque chiudere con i conti in ordine”. .  
   
   
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: `L`ORGANIZZAZIONE. LE IMPRESE. I LAVORI`  
 
Messina, 15 febbraio 2010 - E` iniziata il 12 febbraio presso il Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Senatore Altero Matteoli, la presentazione in Sicilia e in Calabria del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e dell’organizzazione messa a punto per la sua realizzazione. Hanno partecipato all’incontro di Messina il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, il Presidente della Provincia Regionale di Messina Giovanni Ricevuto, il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il Presidente Anas e Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci e l’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Le principali imprese impegnate nei lavori, il Contraente generale, il Project Management Consultant ed il Monitore Ambientale, partner della Stretto di Messina e dell’Anas, hanno illustrato le attività in corso e di prossimo avvio, il processo e le modalità costruttive del ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari, la cantieristica, la logistica e movimentazione materiali, il piano di monitoraggio ambientale, le attività di alta sorveglianza, l’organizzazione degli uffici sul territorio, i programmi di formazione, l’occupazione e l’indotto. Sono intervenuti tra gli altri l’Amministratore delegato di Impregilo Alberto Rubegni, il Presidente di Eurolink Carlo Silva, il Group executive di Parsons Corporation James R. Shappell e il Direttore Esecutivo Fenice Marco Steardo. Nel corso dell’incontro è stato anche illustrato l’inserimento del ponte, opera stradale e ferroviaria, nell’ambito del sistema ferroviario italiano. La presentazione del progetto continuerà domani mattina a Villa San Giovanni. “Anche con l’odierna presentazione del progetto del Ponte sullo Stretto - ha dichiarato il ministro Matteoli - si è avuta chiara la dimostrazione che l’opera è necessaria non solo per la Sicilia e la Calabria ma per l’intero Paese e l’Europa. Non bisogna mai dimenticare che il Ponte è un piccolo tratto del lungo Corridoio Berlino-palermo, quell’asse che unirà l’Europa al Mediterraneo. Il governo, di cui mi onoro di far parte, considera il Ponte come opera prioritaria inserita in questo contesto europeo e ritiene che la realizzazione del manufatto determinerà a caduta altri interventi infrastrutturali indispensabili alle aree di riferimento. Sono grato alla Società Stretto di Messina per aver voluto organizzare queste due occasioni di approfondimento che serviranno per far conoscere alle popolazioni siciliane e calabresi il progetto e le ricadute che l’opera avrà sui territori interessati”. “Nel mese di ottobre 2009 - ha dichiarato il Presidente Anas e Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci - è stata riavviata la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina con l’ordine di inizio attività impartito al Contraente Generale, al Project Management Consultant ed al Monitore Ambientale. Il 23 dicembre sono partiti a Cannitello i lavori della prima opera propedeutica del ponte. La Società Stretto di Messina da sempre ha considerato prioritario il dialogo con il territorio, in sintonia con le indicazioni ricevute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Altero Matteoli. L’obiettivo che ci poniamo, con iniziative come quella odierna, è di garantire da subito e con costanza nel tempo un flusso continuo di informazioni su tutte le principali attività connesse ai lavori. A proposito di lavori, sono state avviate le attività operative da parte del Contraente generale che comportano la presenza sul territorio dei diversi affidatari impegnati nella esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche, nonché nelle attività di monitoraggio ante operam e nel relativo controllo. Il primo febbraio scorso è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a terra, nel corso del 2010 partiranno anche alcune opere a terra in Sicilia e prevediamo il completamento della progettazione definitiva del ponte, con la conseguente attivazione delle procedure di approvazione. Inoltre, nell’ambito del project finance, è prevista la strutturazione dell’operazione finanziaria, la negoziazione con il mercato e la successiva definizione dei finanziamenti. Successivamente si procederà alla stesura della progettazione esecutiva e si prevede di poter avviare il cantiere principale del ponte per l’inizio del 2011, con l’obiettivo di aprire l’Opera al traffico il 1° gennaio del 2017”. .  
   
   
PONTE STRETTO: SINTESI PRESENTAZIONE SU SERVER REGIONE SICILIANA  
 
Palermo, 15 febbraio 2010 - A partire dalle 19,30 sul server della Presidenza della Regione siciliana saranno disponibili, all´indirizzo http://212. 34. 194. 216, le slides e un´ampia sintesi della cerimonia di presentazione del progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, alla quale ha preso parte anche il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. .  
   
   
EUROPA: CHIODI, MISURE ANTICRISI ABRUZZO ALL´AVANGUARDIA JESSICA:30 MLN INIZIALI PER INFRASTRUTTURE E RECUPERO URBANO  
 
L´aquila, 15 febbraio 2010 - Un fondo iniziale di 30 milioni di euro per infrastrutture e investimenti di recupero urbano che coinvolge i quattro Comuni capoluogo. A dare l´annuncio è stato l’ 11 febbraio all´Aquila il Presidente della Regione Gianni Chiodi che ha firmato l´intesa con i sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, L´aquila, Massimo Cialente, Pescara, Luigi Albore Mascia e in rappresentanza del sindaco di Chieti, Mirta Sciocchetti. Si tratta di una collaborazione per dare attuazione al progetto Jessica dopo l´accordo sottoscritto il 10 febbraio a Palazzo Chigi tra il vicepresidente della Bei (Banca europea per gli investimenti) e il Presidente Chiodi che prevede anche 200 milioni di euro in favore delle micro, piccole e medie imprese abruzzesi. Jessica è invece un´iniziativa comunitaria congiunta della Commissione Europea e della Bei (Banca europea per gli investimenti), con la collaborazione della Banca di Sviluppo del Consiglio d´Europa, che ha il fine di incentivare gli investimenti nelle aree urbane attraverso un´utilizzo più efficace dei Fondi Strutturali europei a disposizione delle regioni degli Stati membri dell´Unione europea. "La Regione - ha commentato Chiodi - sta attuando un pacchetto di misure straordinarie a favore del tessuto economico del territorio, finalizzate al superamento delle maggiori criticità. Una serie di misure che, sia per la qualità e articolazione degli interventi, che per volume di risorse a disposizione, collocano l´Abruzzo all´avanguardia tra le regioni che hanno intrapreso azioni mirate per superare la crisi". Il contributo iniziale per il Fondo di partecipazione Jessica ammonta a 30 milioni di euro ma è importante sottolineare come ulteriori contributi provenienti dai Fondi Strutturali comunitari o da altre fonti di finanziamento pubbliche o private, in particolare i Fondi Fas destinati allo sviluppo urbano delle città capoluogo di provincia, oppure i trasferimenti pubblici destinati al processo di ricostruzione della città capoluogo di regione, potranno essere attivati in fasi successive per rafforzare l´efficacia dell´azione Jessica nella Regione. Una conferma della disponibilità della Regione a promuovere un approccio innovativo di ingegneria finanziaria nell´utilizzo dei Fondi Strutturali. Potranno beneficiare dei finanziamenti enti locali, i Comuni, eventualmente le società pubbliche e miste, concessionari di opere pubbliche e imprese impegnate nella realizzazione di infrastrutture e investimenti per la trasformazione urbana in una pluralità di settori, inclusi trasporti e mobilità, valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale, interventi per l´efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili, centri servizi, università e poli scientifici, riconversione di siti industriali, trasformazione di quartieri. "Ad oggi - ha proseguito Chiodi - la Bei per la Regione Abruzzo sta realizzando lo studio preliminare dell´iniziativa comunitaria nell´ambito dei cosiddetti Pisu. Le attività sono concentrate sullo studio ed analisi dei piani strategici di sviluppo delle tre città capoluogo ? Teramo, Pescara, Chieti - e sulle linee metodologiche di rilancio della Città dell´Aquila. Non è da escludere che lo stesso sia integrato ad altre realtà territoriali". . .  
   
   
LIGURIA, ANAS: AGGIUDICATI I LAVORI PER L’ACCESSO ALL’HUB PORTUALE DI SAVONA E L’INTERCONNESSIONE TRA I CASELLI DELLA A10 DI SAVONA E ALBISOLA E I PORTI DI SAVONA E VADO SULLA STRADA STATALE 1 “VIA AURELIA”  
 
Genova, 15 febbraio 2010 - L’anas ha pubblicato il 12 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale l’esito del bando di gara per i lavori di costruzione dell’hub portuale di Savona e l’interconnessione tra i caselli della A10 di Savona e Albisola e i porti di Savona e Vado Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro e Albisola superiore, sulla strada statale 1 “Via Aurelia”. L’importo totale a base d’asta è di quasi 170 milioni di euro. È risultata aggiudicataria della gara – esperita con procedura ristretta secondo il criterio dell’offerta più vantaggiosa – l’A. T. I. Cooperativa Muratori e Cementisti C. M. C. Di Ravenna – Itinera S. P. A. Di Ravenna. .  
   
   
ANAS E POLIZIA STRADALE, UMBRIA: A BREVE L’ATTIVAZIONE DELLE POSTAZIONI AUTOVELOX SU E45 E RACCORDO PERUGIA-BETTOLLE SARÀ PRECEDUTO DA UN’AMPIA E DIFFUSA COMUNICAZIONE  
 
 Perugia, 15 febbraio 2010 - L’anas e la Polizia Stradale comunicano che a breve saranno concluse le operazioni di installazione dei box per l’alloggiamento delle apparecchiature per la rilevazione elettronica della velocità lungo la strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) e il Raccordo Autostradale 06 “Perugia-bettolle”. La Polizia Stradale conferma che, una volta terminato il montaggio della segnaletica di preavviso, avvierà l’attività di controllo e sanzionamento delle infrazioni dandone comunque preventiva e diffusa comunicazione. Le postazioni dei box in cui saranno alloggiate le apparecchiature sono state individuate sulla base delle indicazioni della Polizia Stradale, nei punti in cui si verifica il maggior numero di incidenti a causa del mancato rispetto dei limiti di velocità: Sul Raccordo Perugia-bettolle al km 57,000, tra lo svincolo di Piscille e la Galleria Volumni, per i veicoli in direzione Ponte San Giovanni. Sulla strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) in prossimità della curva di Collestrada: al Km 72,725, tra lo svincolo di Collestrada e l’uscita per Assisi-foligno, per i veicoli in direzione Cesena; al km 73,950, prima dell’uscita per Assisi-foligno, per i veicoli in direzione Perugia. Sulla strada statale 3 bis “Tiberina” (E45), in prossimità della curva compresa tra gli svincoli di Fratta Todina e Pantalla/collazone: al km 40,900 per i veicoli in direzione Terni e al km 39,820 per i veicoli in direzione Perugia. L’anas precisa che il limite di velocità nel tratto in cui è stato posizionato il box lungo il Raccordo Autostradale 06 “Perugia-bettolle” (km 57,000, direzione Ponte San Giovanni, ingresso galleria “Volumni”) è di 80 km/h come indicato dall’apposita segnaletica. Il segnale posto sul portale che precede la galleria, indicante il limite di 60 km/h, è un preavviso che, per maggiore chiarezza, verrà comunque a breve sostituito. Presso le altre postazioni è tuttora in corso di definizione e installazione la relativa segnaletica. Il progetto si inserisce in un percorso di forte collaborazione tra l’Anas e la Polizia Stradale volto alla tutela dell’incolumità degli automobilisti, già consolidato nei mesi scorsi con l’attività di controllo dei mezzi pesanti in transito sulla E45. .  
   
   
RATIFICATO ACCORDO SU INTERVENTI RETE STRADALE PROVINCIALE BELLUNO  
 
 Venezia, 15 febbraio 2010 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha ratificato l’accordo di programma per la realizzazione in provincia di Belluno degli interventi individuati nel piano triennale regionale di adeguamento della rete viaria 2009 – 2011, sottoscritto nel dicembre scorso tra Regione, amministrazione e società Veneto Strade. “L’intesa in questione – ha spiegato Chisso – fissa gli impegni reciproci dei firmatari e prevede che la Regione finanzi le opere per un importo complessivo di 8 milioni di euro. La Provincia di Belluno, dal canto suo, verificherà con Veneto Strade S. P. A. I progetti preliminari, definitivi ed esecutivi in funzione della loro approvazione, delegando alla società i poteri espropriativi e cofinanziando le iniziative di propria competenza. Veneto Strade, infine, assicurerà lo sviluppo progettuale di ciascuna opera fino al livello di progettazione esecutiva, compresa l’approvazione dei progetti, l’appalto e la direzione lavori”. Questi Gli Interventi Interessati All’accordo: Bl 601 – Sp 2, Variante di Piz e Gron in comune di Sospirolo; Bl 602 – Sp 2, Miglioramento intersezione con Ss 50 in località Gravazze e collegamento ciclabile con Ponte di Bribano in comune di S. Giustina; Bl 603 – Sp 2, Ricostruzione muri e consolidamento cedimenti piano stradale – 1° Stralcio nei comuni di Tambre, Puos e Farra d’Alpago; Bl 604 – Sp 30 - Rigenerazione del piano viabile e rifacimento opere di sostegno – 1° stralcio nei comuni di S. Stefano e S. Pietro di Cadore; Bl 605 – Sp 29, Ricostruzione muri e posa reti paramassi tratti saltuari comune di Sovramonte; Bl 606 – Sp 12, Ricostruzione muri e banchettoni nei comuni di Fonzaso e Pedavena; Bl607 – Sp 3, Ricostruzione e consolidamento muro metallico di sostegno e consolidamento corpo stradale tra la progressiva km 0+480 e la progressiva 0+670 nei comune di Rivamonte Agordino; Bl 608 – Sp 4, Ricostruzione muri e consolidamento cedimento piano stradale dalla progressiva 3+400 alla progressiva 4+900 dalla progressiva 5+900 alla progressiva 6+400 – 1° Stralcio nei comuni di Ponte nelle Alpi e Pieve d’Alpago; Bl 609 – Sp 6, Risanamento del corpo stradale 1° stralcio nel comune di Danta di Cadore; Bl 610 – Sp 19, Risanamento e adeguamento corpo stradale nel comune di Lamon; Bl 611 – Sp 26, Allargamento e risanamento della sede stradale – 1° stralcio nei comuni di Rivamonte e di Voltago; Bl 612 – Sp 5, Risanamento e adeguamento piano viabile nel comune di Chies d’Alpago; Bl 613 – Sp 12, Variante di Can in comune di Cesiomaggiore; Bl 614 – Sp 40, Diramazione Arina allargamento e risanamento sede stradale 2° stralcio comune di Lamon; Bl 615 – Sp 2, Allargamento sede stradale località Tiser nel comune di Gosaldo; Bl 616 – Sp 20, Allargamento sede stradale in comune di Selva di Cadore; Bl 617 – Sp 24, Opere paravalanghe in comune di Cortina d´Ampezzo; Il costo complessivo delle opere è previsto in 10 milioni 800 mila euro: oltre agli 8 milioni a carico della Regione si aggiungono un cofinanziamento provinciale di 2 milioni 400 mila euro per l’intervento Bl 601 e uno congiunto di 400 mila euro da parte di Provincia ed Anas per l’intervento Bl 602. .  
   
   
PONTEBBANA NORD  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - La cosiddetta "Pontebbana Nord", cioè il sistema delle strade regionali 464 "di Spilimbergo" e 463 "del Tagliamento", costituisce un´asse che Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone e Comune di Spilimbergo riconoscono fondamentale per la viabilità della Destra Tagliamento e per le sue connessioni con il Friuli. Per questo motivo, hanno verificato l’ 11 febbraio sera al municipio di Spilimbergo l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, l´assessore provinciale Antonio Consorti ed il sindaco Renzo Francesconi, appare necessario affinare le progettazioni che riguardano in particolare il collegamento tra la strada provinciale di Barbeano e la 464 ma anche l´intervento definito come la variante di Dignano. Le due opere sono - oggi - in una diversa fase di avanzamento e per Barbeano occorre giungere ad una progettazione definitiva della prevista bretella, hanno concordato Regione, Provincia ed Amministrazione municipale, inserendo dunque l´intervento nella programmazione e nella disponibilità finanziaria di Fvg Strade. Il costo complessivo indicato per la bretella di Barbeano, a livello di studio di fattibilità, raggiunge i 14 milioni di euro. Nella programmazione pluriennale della Regione per la messa in sicurezza della viabilità, dovrà poi trovare inserimento - ha osservato l´assessore Riccardi - anche la "rimozione" di alcune criticità viarie lungo la Sr 464, che oggi presenta, secondo il primo cittadino, alcune pericolose intersezioni. Riccardi ha inoltre confermato al sindaco Francesconi che le esigenze di messa in sicurezza del territorio spilimberghese potranno trovare inserimento in quel Programma di interventi di prevenzione contro il rischio idrogeologico che la Protezione civile sta elaborando, secondo una "scala di priorità" tra i diversi interventi. Infine l´assessore regionale ha assicurato che la banda larga verrà estesa a Spilimbergo entro la fine dell´anno in corso. A breve, ha dichiarato Riccardi, i Comuni della regione interessati al superamento del "digital divide" saranno chiamati ad un´iniziativa pubblica di illustrazione dei passi procedurali del progetto Ermes e soprattutto per far comprendere come la società Mercurio, che in prima battuta curava l´estensione della banda larga nelle aree più svantaggiate, di fatto non abbia rispettato le norme, nazionali e comunitarie di riferimento in questa materia, ampliando in tal modo i tempi necessari per l´avanzamento ed il completamento della dorsale a fibra ottica. "Malgrado l´obbligata revisione del progetto Ermes - assicura comunque l´assessore - stiamo lavorando per garantire il collegamento in banda larga a tutti i 218 Comuni del Friuli Venezia Giulia entro il 2011, come previsto dal progetto iniziale di Mercurio". .  
   
   
FS, ROMA TIBURTINA: AL VIA UNA NUOVA FASE DEI LAVORI DAL 20 FEBBRAIO MODIFICHE ALLA VIABILITÀ STRADALE CHIUSA LA RAMPA DI USCITA PER BATTERIA NOMENTANA, DIREZIONE SALARIA  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - Stringono i tempi, aumenta l’impegno di Ferrovie dello Stato, crescono le aree di cantiere: proseguono infatti secondo la tabella di marcia i lavori per la stazione Av di Roma Tiburtina e della Nuova Circonvallazione Interna. E quindi al via, dal 20 febbraio, la nuova fase per la realizzazione della galleria naturale della Nuova Circonvallazione Interna che passerà sotto i binari. Il tunnel sarà realizzato attraverso la spinta di quattro monoliti di lunghezza compresa tra i 15 e i 28 metri Per eseguire questi interventi, in accordo con il Comune di Roma, sarà modificata la viabilità stradale. In particolare, sarà chiusa al transito la rampa di uscita dalla Tangenziale Est su Via Batteria Nomentana, direzione Salaria. Due i percorsi alternativi: 1. La rampa direzione Ponte Lanciani, con successiva svolta Via Rodolfo Lanciani, Via Xxi Aprile e Via Nomentana; 2. La rampa di uscita successiva su Viale Etiopia, proseguendo attraverso la viabilità locale fino a Via Nomentana. Nel tratto interessato dai lavori saranno come sempre accessibili al traffico veicolare due corsie in direzione Salaria, anche se lievemente spostate dalla loro sede attuale, e una corsia in direzione San Giovanni a cui si affianca il percorso alternativo di Via Maes. Non sono previste ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. Tutte le informazioni e i dettagli sui lavori per la realizzazione della nuova stazione di Roma Tiburtina sono pubblicati sul Webinfopoint Roma Tiburtina del sito ferroviedellostato. It e su fsnesw. It. .  
   
   
DISSERVIZI FS: LA REGIONE PIEMONTE PENSA ALLA CLASS ACTION GRAVI DISSERVIZI CHE SI VERIFICANO OGNI GIORNO SULLE LINEE FERROVIARIE  
 
Torino, 15 febbraio 2010 - La Regione Piemonte sta valutando tutte le azioni legali da intraprendere nei confronti di Trenitalia ma soprattutto sta analizzando quale sostegno legale essa possa fornire alle associazioni dei pendolari, dei consumatori e degli utenti che intendano rivalersi nei confronti dell’azienda, anche attraverso la class action. Nei prossimi giorni l’assessore regionale ai Trasporti e il vicepresidente del forum dei pendolari piemontesi hanno concordato di organizzare una riunione tecnica con un gruppo di lavoro che approfondisca tutti gli aspetti operativi del caso. Questo a fronte dell’evidente indisponibilità di Trenitalia, nonostante le reiterate richieste della Regione e nonostante la Regione abbia più volte dichiarato la propria disponibilità a sostenerne i costi, di reintrodurre la carta Tuttotreno Piemonte. La decisione muove dall’evidente discriminazione di cui sono stati oggetto solo i pendolari piemontesi, che appare del tutto inaccettabile considerato che la Regione Piemonte paga per i servizi erogati da Trenitalia le stesse poste pagate dalle altre Regioni e considerati i continui, perduranti e gravi disservizi che si verificano ogni giorno sulle linee ferroviarie piemontesi. . .  
   
   
TRENTO: EMERGENZE FERROVIARIE, VIA LIBERA AL PROTOCOLLO D´INTESA  
 
 Trento, 15 febbraio 2010 - La Giunta provinciale ha oggi approvato la delibera del presidente Lorenzo Dellai che prevede la ratifica di un importante protocollo d´intesa tra la Provincia autonoma di Trento, Protezione civile ed Rfi, Rete ferroviaria italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato. Il protocollo disciplinerà in maniera certa e precisa "la gestione dell´emergenza in linea nel caso di interventi di soccorso". Quello che si vuole ottenere con il protocollo è aumentare il livello di sicurezza per i cittadini rispetto ai rischi legati in particolare al transito lungo la linea ferroviaria del Brennero di merci pericolose ma anche alle situazioni di pericolo che possono derivare dal transito di treni. Il protocollo che verrà sottoscritto a breve si caratterizza come strumento dinamico e sensibile e vuole garantire, nel malaugurato caso di emergenze ed incidenti, una informazione mirata e tempestiva sul territorio, grazie alla rete, alla collaborazione e alla circolarità dei dati. Importante sottolineare che alla stesura del protocollo hanno collaborato tutti gli "attori" che, in caso di emergenza, saranno poi eventualmente coinvolti. Si tratta dei vigili del fuoco permanenti e volontari, delle centrali operative 115 e 118, delle associazioni che fanno riferimento alla Protezione civile (soccorso alpino, Nuvola, Croce rossa italiana, Psicologi per i popoli, associazioni cani da ricerca e catastrofe). Il protocollo stabilisce in maniera netta e precisa "chi fa cosa" e dunque prevede punti di riferimento certi (numeri di telefono, responsabilità precise su chi è chiamato ad intervenire e su chi risponde, a tutti i livelli, di quanto si fa). Ne consegue anche che il protocollo stesso permette un governo ed una regia di tutte le risorse messe in campo, garantendo interventi mirati ed obbligando ciascuno, nel proprio ambito, a lavorare al meglio. .  
   
   
UN MILIONE PER I PENDOLARI TOSCANI DALLE PENALI A TRENITALIA  
 
Firenze, 15 febbraio 2010 - La Giunta regionale sta preparando un provvedimento che consentirà di distribuire subito fra tutti i pendolari abbonati della Toscana un milione di euro, frutto delle penali applicate nell´ultimo anno dalla Regione a Trenitalia, come "risarcimento" per le gravi difficoltà che hanno riguardato l´intera rete. Questo intervento è reso possibile dal nuovo e più esigente contratto di servizio che ha abbassato molto i limiti di tolleranza dei disservizi e aumentato l´entità delle penali. Le modalità di distribuzione saranno condivise durante incontri con gli utenti stessi, ma il bonus potrebbe essere distribuito a marzo per gli abbonamenti di aprile. Il rimborso andrà ad aggiungersi ai bonus scattati automaticamente per dicembre sulle linee Firenze-viareggio, Pisa-lucca, Pistoia-porretta e per gennaio sulle linee Firenze-viareggio, Pisa-lucca, Prato-bologna e Parma-la Spezia. La giunta intende così rispondere ad una situazione che si sta facendo per i pendolari sempre più insostenibile. Anche oggi il servizio ferroviario regionale ha dovuto fare i conti con una serie di ritardi dovuti a guasti sulle linee e sono stati tanti i viaggiatori che hanno chiamato il numero verde della Regione per protestare contro i disservizi. Stamani il guaio è toccato al treno 3027 delle 6,36 che da Lucca è partito con un ritardo di 30 minuti e poi, a Montale, si è fermato per un guasto al pantografo che ha bloccato la linea costringendo alla circolazione su binario unico. Si è poi aggiunto il guasto a uno scambio a Pescia con il conseguente trasbordo dal treno bloccato che ha comportato ritardi fra i 15 ed i 45 minuti sui treni del mattino. La normalità è tornata solo dopo le 11. 45. Troppi e troppo frequenti, i guasti sulla linea e ai locomotori sono diventati la causa principale di ritardi eccessivi e soppressioni. Di tutto questo l´assessore regionale ai trasporti chiederà conto al direttore generale nazionale della divisione trasporto regionale di Trenitalia, Giancarlo Laguzzi. La Regione da qui al 2014 ha in programma investimenti per 210 milioni di euro, che prevedono l´acquisto di 23 treni Vivalto Breda da 5/6 carrozze doppio piano, 3 treni servizi regionali (Tsr Breda) da 5 carrozze doppio piano, 3 treni diesel minuetto e la ristrutturazione di 230 carrozze. Si tratta di un programma importante, che fra quattro anni porterà al rinnovo completo del parco mezzi. A fronte di questo forte impegno dell´amministrazione regionale è necessario che da parte di Trenitalia vi sia una risposta adeguata sul piano della qualità della manutenzione del materiale rotabile e di una puntuale messa a punto dei nuovi sistemi tecnologici, proprio quello che adesso non ha un livello soddisfacente e che determina molti disagi agli utenti. Solo così sarà possibile, e accettabile, affrontare l´inevitabile fase di rodaggio - che potrà anche comportare problemi - determinata dall´utilizzo di quelle nuove tecnologie (impianti di controllo e sicurezza della marcia del treno su tutta la rete), che, peraltro, pongono la Toscana fra le regioni più avanzate in Europa in questo settore. Tutto ciò sarà all´ordine del giorno del confronto con Trenitalia. .  
   
   
PERSHING, ATTENZIONE E GARANZIE SUL TERRITORIO.  
 
Ancona, 15 Febbraio 2010 - Presentato in Regione dai vertici aziendali il Piano Industriale del Gruppo Ferretti (gia` presentato alle organizzazioni sindacali) che prevede anche ´ in tempi di crisi ´ la razionalizzazione dei costi, la costituzione di un unico polo produttivo centralizzato. Di conseguenza, il Gruppo ha confermato gli esuberi a livello nazionale che comprendono anche l´azienda Pershing di Mondolfo. Gli assessori regionali Fabio Badiali e Vittoriano Solazzi hanno espresso nel loro ruolo istituzionale, insieme agli enti locali di Provincia di Pesaro e dello stesso Comune, preoccupazione anzitutto per il livello occupazionale locale chiedendo di ridurre al massimo l´impatto degli esuberi previsti sul nostro territorio e poi anche per la tutela del Marchio e dell´azienda Pershing che rappresenta una testimonianza di modello industriale e una ricchezza marchigiana di indubbio valore. Le istituzioni hanno ribadito nell´ambito delle proprie competenze la piena disponibilita` ad agevolare nell´ambito della riorganizzazione generale aziendale il rilancio delle attivita` del Gruppo Ferretti soprattutto nelle Marche. . .  
   
   
PRESENTATO A ROVIGO PROGETTO DI TERMINAL OFF SHORE  
 
 Rovigo, 15 febbraio 2010 - “Rovigo crocevia dell’Autostrada mare Adriatico-cremona” è il tema di un convegno tenutosi il 12 febbraio nel capoluogo polesano e al quale sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori regionali alle politiche per la mobilità e infrastrutture, Renato Chisso e all’urbanistica e politiche per il territorio, Renzo Marangon. Il convegno è stata l’occasione per presentare un progetto per la realizzazione di un terminal off shore, che intende proporsi come luogo di sbarco ed imbarco per le grandi rotte di tutto il sistema intermodale. Il progetto, che vede riuniti Regione del Veneto, Consvipo e Unione di Navigazione Interna Italiana, intende realizzare un terminal merci al largo della costa di Porto Levante per offrire un contributo estremamente rilevante per l’economia del Nord Italia e dell’Europa Centrale. L’utilizzo del trasporto merci via acqua, infatti, consente un abbattimento dei costi a tutto vantaggio del sistema produttivo, della gestione delle aziende, della loro competitività, dell’apertura di nuovi mercati e con ricadute importanti sul fronte della sostenibilità. “In questi ultimi 10 anni – ha dichiarato l’Assessore Chisso nel suo intervento di apertura - noi abbiamo lavorato ad un grane sogno, che stiamo realizzando e che è quello di creare un grande sistema portuale dell’Alto Adriatico, un sistema in grado di competere con quello del Nord Europa. A questo proposito Chisso ha precisato che, se messo in sinergia, il sistema dei trasporti, che ha nell’Alto Adriatico il suo fulcro, consentirà alle merci dirette al Centro e all’Est Europa di giungere a destinazione con almeno tre giorni di anticipo rispetto ai tempi attuali. “Si tratta quindi – ha concluso – di un’opportunità importantissima per lo sviluppo del territorio e sta alle istituzioni e agli operatori saperla cogliere senza sterili contrapposizioni di bottega, ma sapendo solo che uniti abbiamo la possibilità di vincere questa sfida”. Da parte sua l’Assessore Marangon ha sottolineato che la provincia di Rovigo si rivela sempre più strategica per il futuro infrastrutturale del Veneto. “Dalla piattaforma a mare alla nuova logistica – ha ribadito – dobbiamo renderci conto che il futuro è costruito in gran parte con noi e su di noi e non possiamo essere reticenti o incerti di fronte a questa occasione. Si tratta – ha concluso Marangon – si un’opportunità che dobbiamo saper cogliere, perché contribuirà a dare una risposta a quella che oggi in polesine è una vera e propria emergenza, ovvero la mancanza di opportunità di lavoro. .  
   
   
LA NAUTICA SI RINNOVA: BARCHE ´ECOLOGICHE´ E REFITTING PRESENTATO A MARINA DI CARRARA IL PROGETTO SO MAIN. NOVE IMPRESE COINVOLTE INVESTIMENTI PER QUASI 2 MILIONI DI EURO: 1,2 MILIONI DI FINANZIAMENTI  
 
Firenze, 15 febbraio 2010 - Innovare si può. Anzi, si deve. E innovare nella nautica, in particolare nella nautica da diporto, vuol dire non solo investire sulla ricerca di nuovi materiali o su nuovi macchinari, ma anche organizzare la filiera in un altro modo, innovare i processi produttivi, non pensare solo alla costruzione delle barche (che in futuro dovranno essere peraltro ´ecologiche´) ma anche alla loro manutenzione e riparazione, trasformando la debolezza di un tessuto produttivo polverizzato in tante piccole imprese in un vantaggio alla lunga competitivo. Di questo si è parlato il 12 febbraio al Carrarafiere di Marina di Carrara, dove è stato presentato il progetto "So main": il primo e più votato dei sei progetti sulla nautica finanziato con il bando regionale di ricerca e sviluppo che si è chiuso ad ottobre e che da subito ha permesso di finanziare, con 32 milioni, 38 progetti che spaz iano dalla robotica alla meccanica, dalla chimica alle produzioni sostenibili, dalla nautica appunto alla moda, alla casa o ai distretti. Il progetto So Main coinvolge nove aziende: Vismara Marine, studio Sgrò, Agenzia De Felice, Daxo, Cala de´ Medici Servizi, Dedalo Solutions, Ambiente soc. Coop. E Indiana Yachting. Il capofila è il centro per l´innovazione e lo sviluppo della nautica Navigo: 11, con le università, sono complessivamente i partner. Ed anche questa capacità di fare squadra, ha sottolineato l´assessore alle politiche del mare della Toscana che era presente al seminario, costituisce un ulteriore valore aggiunto. Il progetto presentato nel corso del workshop al Carrarafiere potrà contare su un contributo di 1 milione e 231 mila euro, a fronte di un investimento totale di un milione e 813 mila euro. Complessivamente i sei progetti sulla nautica finanziati (e che coinvolgono trenta imprese) hanno ricevuto 6 milion i e 188 mila euro, per un investimento superiore ai 9 milioni. La crisi ha messo in evidenza come, per essere pronti a cogliere la ripresa quando la crisi sarà alle spalle, sia importante puntare sull´eco-sostenibilità, che diventerà fattore di eccellenza, e sull´affidabilità dei processi produttivi. Una strada che la Regione aveva già imboccato, come ha ricordato l´assessore, e che servirà non solo perché la nautica toscana continui ad essere competitiva ma anche per salvaguardare conoscenze, professionalità e qualità del lavoro. Il progetto So Main, che durerà quindici mesi e coinvolge tutte e cinque le province costiere toscane, si propone tutto questo. .