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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
LA REGIONE CALABRIA PER LA PROMOZIONE DELLA “CITTADINANZA DIGITALE ATTIVA”  
 
Reggio Calabria, 15 febbraio 2010 - Le tecnologie digitali non sono soltanto uno strumento indispensabile per promuovere il rinnovamento dell’amministrazione regionale e del sistema sanitario e lo sviluppo nei nuovi settori dell’economia immateriale, così come la Regione sta dimostrando nell’attuazione del Por 2007-2013. Le nuove tecnologie possono anche essere uno strumento straordinario per realizzare nuove e più efficaci forme di partecipazione politica da parte dei cittadini. In questa ottica si sta muovendo l’Unità Organizzativa autonoma “Società dell’Informazione” della Presidenza della Giunta, diretta da Giulio De Petra. “Oggi la politica tradizionale – comunica il responsabile dell’Uoa - dal parlamento nazionale alle regioni e fino alle istituzioni dei comuni più piccoli, appare chiusa in se stessa, spesso autoreferenziale e separata da ciò che di più vivo accade nella società. Ciò appare con grande evidenza anche in Calabria. Nella società intanto, ed in particolare tra le giovani generazioni, si stano diffondendo esperienze di utilizzo intenso ed efficace delle tecnologie digitali per creare nuove opportunità di socializzazione, di scambio culturale, di intervento politico su temi e territori specifici. E’ quindi opportuno che alla competenza ed alla vivacità sociale che si manifesta nelle reti digitali sia data l’opportunità di interagire con le sedi istituzionali, per migliorare le decisioni pubbliche, per partecipare alla loro attuazione, per verificare e controllare i risultati ottenuti, per superare, anche attraverso queste esperienza, le gravi carenze della politica tradizionale. Per tali ragioni la Regione Calabria promuove e sostiene progetti per la “Cittadinanza Digitale Attiva”. Al cofinanziamento di progetti di “Cittadinanza Digitale Attiva”, presentati da associazioni di cittadini in partnership con enti locali su politiche giovanili, inclusione sociale, ambiente sostenibile, tutela della salute, promozione della cultura della legalità, ecc, sarà destinata la somma di euro 3. 000. 000,00 a valere sui fondi Por Calabria Fesr 2007-2013 linee di intervento 1. 2. 1. 2 e 1. 2. 1. 3 che costituiranno la dotazione finanziaria di un successivo avviso pubblico. La Regione Calabria, con l’obiettivo di favorire la massima partecipazione, si avvale delle competenze del Formez per realizzare un intervento di informazione, sensibilizzazione e progettazione partecipata, rivolto ai soggetti interessati al Bando di prossima pubblicazione. Saranno realizzati tre “Laboratori di idee” all’interno del progetto Pon Gas “Rafforzamento della capacità amministrativa per un´amministrazione di qualità” di competenza del Dipartimento Funzione Pubblica – Ufficio per la modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e più precisamente nella Linea di attività “Democrazia partecipativa e sussidiarietà orizzontale: cambiamenti nei processi decisionali e nelle amministrazioni” . I Laboratori di idee hanno l’obiettivo di far emergere prime ipotesi progettuali e possibili partnershp di progetto, nell’ottica della integrazione di più soggetti e della promozione di un sapere diffuso si metodi e strumenti della società dell’informazione. Per consentire a tutti i soggetti interessati una più agevole partecipazione i Laboratori saranno tenuti in tre sedi: il 24 febbraio presso la Sala Stampa dell´Università della Calabria, via P. Bucci Arcavacata di Rende dalle ore alle ore 9. 30 alle 17. 00; il 9 marzo presso il Liceo “Galluppi” di Catanzaro, Via Alcide De Gasperi, dalle 9. 30 alle 17; il 10 marzo a Reggio Calabria. .  
   
   
PRESENTATO DAL PRESIDENTE DELLA CALABRIA IL SITO WEB “CITTADELLAREGIONALE.IT”  
 
Reggio Calabria, 15 febbraio 2010 - Presentato il 13 febbraio, nella sede di palazzo “Alemanni” dal Presidente della Regione Agazio Loiero il sito “web” che consentirà di seguire, in diretta, su internet , collegandosi a www. Cittadellaregionale. It , i lavori che si stanno facendo nell’area di Germaneto, a Catanzaro, per la realizzazione della nuova sede della Giunta e degli Uffici regionali. Con il Presidente Loiero anche Michele Lanzo, Direttore generale del Dipartimento “Attività Produttive” e Responsabile del procedimento per la costruzione dell’opera. Sul sito sono anche disponibili tutte le informazioni utili sulla “casa dei calabresi”, così come l’ha definita il Presidente Loiero. Lanzo, dal canto suo ha evidenziato che sono state inserite anche "informazioni per la trasparenza delle attività che si stanno portando avanti, attraverso i tre macro collegamenti rivolti a progetto, cantiere e link utili". Soffermadosi sulle tappe del progetto della cittadella, Lanzo ha sottolineato che "la Giunta per controllare lo stato dei lavori ha nominato una commissione di collaudo in corso d’opera". Inoltre, per quanto attiene la struttura, questa "sarà autonoma dal punto di vista energetico, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici per 2,8 Kw". Soddisfatto di quanto già realizzato, il Presidente Loiero che ha ricordato come la “cittadella si stata la scommessa della Giunta poiché si era stanchi di aspettare". Il Presidente ha aggiunto le difficoltà vissute dai cittadini costretti a recarsi a Catanzaro per raggiungere gli uffici regionali, sparsi sull’intero territorio catanzarese. Quindi, ha richiamato il punto cruciale della vicenda, il risparmio per l’amministrazione. "Questo – ha detto ancora Loiero - è uno scandalo. Paghiamo quattordici miliardi delle vecchie lire all’anno per gli affitti. Ho sempre detto che nessuna azienda privata avrebbe potuto iscrivere a bilancio una cifra del genere senza essere costretta a portate i libri in tribunale. Quindi, una convenienza plurima, naturalmente con resistenze plurime, perchè altrimenti sarebbe stata già costruita”. Il Presidente ha ricordato che "è stata una delle mie paranoie di questi cinque anni tribolati. Sembrava anche una cosa priva di senso che, per esempio, il Consiglio regionale avesse una sua bellissima sede e la Giunta no". Una struttura, dunque, che avrà anche un significato simbolico, diventando "il simbolo della Calabria unita. Mi auguro che chiunque faccia il presidente della regione nei prossimi cinque anni abbia un’idea unitaria del territorio, vista la storia di lacerazioni che ci troviamo alle spalle". Rispetto ai ritardi nella realizzazione dell´opera, a causa di alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona, il Presidente ha concluso sottolineato che "nel corso di una grandissima e dispendiosissima campagna di scavi, reperti di eccezionale valore non ne sono stati trovati, ma era plausibile che ci fossero e abbiamo perso due anni e due mesi". .  
   
   
CONFERENZA SU SCIENZA E TECNOLOGIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE  
 
 Siviglia, 15 febbraio 2010 - Dal 23 al 27 maggio 2010 si terrà a Siviglia, in Spagna, il ventesimo meeting annuale della Società di chimica e tossicologia ambientale (Setac). L´evento riunirà rappresentanti dell´università, dell´imprenditoria e del governo. Alla manifestazione parteciperanno duemila scienziati di tutto il mondo. Il programma prevede otto sessioni parallele che affronteranno i principali temi delle scienze ambientali. Sono altresì previsti un programma scientifico, un programma parallelo e un programma sociale. Tra i temi del programma scientifico ci sono il cambiamento climatico e l´ambiente marino, mentre il programma parallelo prevede eventi commerciali, attività per gli studenti e un assemblea generale annuale. L´evento sarà preceduto da corsi didattici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Seville. Setac. Eu/seville/general_info/about_setac/?contentid=184&last=182 .  
   
   
LA SCUOLA PROFESSIONALE “MARCONI” DI MERANO PRIMA A LIVELLO NAZIONALE  
 
 Bolzano, 15 febbraio 2010 - La Scuola professionale per l’industria, l’artigianato ed il commercio “G. Marconi” di Merano, ha ottenuto dall´Aica (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico) un importante riconoscimento, il cosiddetto “Attestato di Eccellenza”. Nell´ambito dell´iniziativa del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca "Io merito", volta alla valorizzazione delle eccellenze in ambito informatico, l’Aica ha redatto, secondo parametri di qualità e quantità, la classifica Nazionale e quella Regionale delle scuole che si sono particolarmente distinte nella realizzazione di percorsi formativi orientati alla certificazione informatica europea Ecdl ed accessibili a tutti gli studenti. La Scuola professionale per l’industria, l’artigianato ed il commercio “G. Marconi” di Merano si è classificata al 1° posto a livello nazionale. La Scuola professionale “G. Marconi” è fortemente impegnata da anni nella diffusione delle competenze digitali, sia nell’ambito dei propri corsi di qualifica triennale con le certificazioni Ecdl Core ed Advanced, sia in ambito specialistico, con la certificazione Ecdl-health per il personale del settore sanitario e la certificazione Ebcl (European Business Competence Licence) per la diffusione delle conoscenze e delle competenze economico-aziendali. La Scuola organizza inoltre corsi d’informatica di base per adulti e realizza progetti in collaborazione con altre scuole superiori del territorio. .  
   
   
INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: NASCE LA SOCIETÀ “NAPOLI ATTIVA” INTEGRA COMPETENZE ED ESPERIENZE DELL’UNIVERSITÀ FEDERICO II E DI AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - Valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica sviluppata in ambito universitario. Favorire il collegamento e la cooperazione tra mondo della ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni. Diventare centro di riferimento per lo sviluppo e la diffusione di prodotti e servizi a tecnologia avanzata. Sono alcuni degli obiettivi principali ai quali lavorerà “Napoli Attiva”, la neo costituita società consortile frutto di un accordo tra l’Università Federico Ii e Area Science Park, il parco scientifico di Trieste, attraverso la sua controllata Innovation Factory. Forte della solidità scientifica di uno dei più prestigiosi atenei italiani e delle competenze distintive, uniche nel panorama nazionale del trasferimento tecnologico, maturate da Area, “Napoli Attiva” si candida ad essere uno dei nodi vitali di Campania Innovazione, la rete promossa dalla Regione Campania per favorire l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuove idee di business per le imprese campane. L’ateneo Federico Ii è uno dei più grandi atenei d’Italia ed è un centro qualificatissimo di professionalità impegnate nella ricerca e nella formazione avanzata. Fanno capo alla Federico Ii circa 3000 professori e ricercatori di altissima qualificazione, distribuiti in 82 dipartimenti e raggruppati in circa 400 unità di ricerca a cui fanno riferimento decine di laboratori ed estese reti di collaborazione con istituti universitari, centri di ricerca e imprese nazionali ed internazionali. Obiettivo di Napoli Attiva è utilizzare quest’enorme risorsa di competenza e di conoscenza per valorizzare la capacità di innovazione delle imprese, in particolare quelle piccole e medie presenti nella regione Campania. Quanto ad Area Science Park, metterà in campo l’esperienza maturata nelle attività di sostegno all’introduzione di nuove tecnologie, tecniche e competenze organizzative nelle piccole e medie imprese: negli ultimi anni in Friuli Venezia Giulia sono stati realizzati oltre 1700 interventi di innovazione e di processo nelle Pmi locali. In questo quadro, saranno disponibili per Napoli Attiva anche servizi specifici come lo strumento di Business Intelligence “Explorer” che, in accordo con l’americano Strategic Business Insights (Sbi), leader mondiale nel monitoraggio delle tecnologie in grado di generare business, consente di ottenere informazioni mirate sui trend di tutti i settori tecnologici. Inoltre, grazie alle competenze della società triestina modeFinance, sarà possibile ottenere un’analisi della solidità economico finanziaria di singole imprese o di interi settori industriali e incrociare tali risultati con i profili strategici delle organizzazioni operanti sul territorio napoletano. Presidente di Napoli Attiva, che non ha fini di lucro, è il prof. Giuseppe Zollo, Università degli Studi Federico Ii di Napoli, Ordinario di Ingegneria Economico-gestionale e Direttore di Coinor (Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa). Fanno parte inoltre del Consiglio di amministrazione il prof. Roberto Pettorino, preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’ateneo e il dott. Danilo Farinelli, responsabile dell’Unità Operativa Progetti Speciali del Servizio Trasferimento Tecnologico di Area Science Park. “Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione – sottolinea Farinelli per Area Science Park - che rappresenta un ulteriore importante tassello della strategia di diversificazione territoriale di Area, iniziata con la realizzazione di Basilicata Innovazione, proseguita con la partecipazione in qualità di socio fondatore della Piattaforma Tecnologica Marittima del Mediterraneo e del Mar Nero, grazie alla quale puntiamo a offrire supporto alla competitività dei territori regionali italiani a più alto potenziale di sviluppo”. .  
   
   
NASCE A PAVIA IL LABORATORIO ARVEDI DI DIAGNOSTICA DEI MANUFATTI LIGNEI  
 
Pavia, 11 febbraio 2010 - Taglio del nastro, mercoledì 17 febbraio, alle ore 18, presso il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia, del Laboratorio Arvedi per la Diagnostica e la Conservazione di Supporti Lignei, Manufatti Policromi e Strumenti Musicali Antichi. Nato da una convenzione tra la Fondazione Arvedi-buschini e l’Università di Pavia, il laboratorio è finanziato dal cav. Giovanni Arvedi. Si tratta di un laboratorio di alta specializzazione, il più attrezzato in Italia per la tecnologie delle strumentazioni e le competenze scientifiche. A Pavia chimici, fisici e scienziati sono i grado di realizzare una sofisticata diagnosi dello stato di conservazione delle opere d’arte, analisi ultrastrutturali del comportamento degli oggetti in legno, studi per la conservazione e il restauro dei supporti lignei decorati - dalle pale antiche agli strumenti musicali- sviluppo di metodologie innovative di caratterizzazione dei materiali. Il presidente del gruppo siderurgico Arvedi finanzia, oltre alla dotazione strumentale del laboratorio, anche i ricercatori che vi lavorano. Il laboratorio Arvedi è una struttura interdisciplinare, inserita nel Centro Interdipartimentale Studi e Ricerche per la Conservazione dei Beni Culturali del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia, che ha già avviato progetti di collaborazione internazionale con centri di ricerca e strutture museali. L’inaugurazione del Laboratorio si inserisce nel Vi Convegno Nazionale di Archeometria, in programma dal 15 al 18 febbraio a Pavia. Organizzato dal Cisric dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia, il Congresso è rivolto a ricercatori e studiosi che operano nel settore dei Beni Culturali e si propone di presentare i più recenti sviluppi delle metodologie archeometriche così come i risultati ottenuti dalla loro applicazione a casi studio. 17 febbraio 2010, ore 18,00 - Dipartimento di Scienze della Terra - Via Ferrata, 1 - Pavia Interverranno all’inaugurazione: Angiolino Stella, Rettore dell’Università degli Studi di Pavia; Giovanni Arvedi, Presidente Finarvedi S. P. A. , Presidente Fondazione Arvedi Buschini ; Cesare Perotti, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Pavia; Paolo Ferloni, Direttore dei Cisric, Beni Culturali, Università degli Studi di Pavia; Bruno Messiga, Dipartimento di Scienza della Terra, Università degli Studi di Pavia. .  
   
   
LOMBARDIA. 336 CORSI REGIONALI DI FORMAZIONE IN 115 SCUOLE OPERATIVA L´ANAGRAFE REGIONALE DEGLI STUDENTI  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - In Lombardia ben 115 Istituti scolastici offriranno un percorso regionale di Istruzione e Formazione professionale. È la novità che emerge dal Piano dell´offerta formativa per le scuole secondarie superiori statali, approvato da Regione Lombardia con un decreto del direttore generale dell´assessorato all´Istruzione, Formazione e Lavoro. "Grazie ad una piena collaborazione con le Province, gli Uffici scolastici provinciali e l´Ufficio scolastico regionale - spiega l´assessore all´Istruzione Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - è stato possibile realizzare un proficuo confronto con i territori e con le scuole per giungere ad un´articolazione della rete scolastica pienamente condivisa". Il Piano infatti nasce dal confronto tra le Province e i soggetti del mondo scolastico, sindacale, imprenditoriale e della formazione che individuano i corsi da realizzare. Ciascuna Provincia approva quindi il proprio Piano che invia in Regione. La Regione, in base ad essi, approva il Piano complessivo dell´offerta formativa. Sono 376 le scuole superiori statali in Lombardia che offriranno, complessivamente, 564 percorsi liceali, 774 percorsi di istruzione tecnica, 422 percorsi di istruzione professionale e, novità assoluta per il prossimo anno, 336 percorsi regionali di Istruzione e Formazione professionale. Una adesione oltre ogni aspettativa, resa possibile grazie all´Accordo siglato tra Ministero dell´Istruzione e Regione Lombardia il 16 marzo 2009, che prevede, appunto, la realizzazione dei percorsi regionali nelle scuole di Stato. "Inoltre, in vista del periodo di iscrizione alle scuole (dal 26 febbraio al 26 marzo) - aggiunge Rossoni - ci sarà una grande innovazione in Lombardia, unica a livello nazionale. Le iscrizioni che le famiglie continueranno a fare tramite la scuola media di appartenenza, saranno inserite immediatamente nell´anagrafe regionale degli studenti, così da avere, in tempo reale, i dati di iscrizione scuola per scuola". Ogni scuola (statale e paritaria) e ogni centro di formazione professionale conoscerà così l´andamento delle iscrizioni presso il proprio istituto e gli uffici periferici del Ministero avranno immediatamente i dati per procedere all´attribuzione dell´organico alle scuole. Inoltre, grazie a questa innovazione, gli enti locali avranno a disposizione uno strumento in più per combattere la dispersione scolastica, attraverso il monitoraggio costante dell´anagrafe e il confronto tra questa e l´elenco dei residenti nel proprio territorio. Qui di seguito la suddivisione, per categoria, dei 336 corsi regionali di istruzione e formazione professionale che si svolgeranno in 115 scuole statali: operatore agricolo 11 - operatore agroalimentare 7 - operatore ai servizi di promozione e accoglienza 48 - operatore ai servizi di vendita 15 - operatore alla riparazione di veicoli a motore 14 - operatore amministrativo segretariale 34 - operatore dei sistemi e dei servizi logistici 3 - operatore del benessere 1 - operatore del legno 5 - operatore della ristorazione 28 - operatore dell´abbigliamento 20 - operatore delle calzature 1 - operatore delle produzioni chimiche 10 - operatore di impianti termoidraulici 14 - operatore elettrico 40 - operatore elettronico 21 - operatore grafico 13 - operatore meccanico 42 - tecnico dei servizi di animazione turistico sportiva e del tempo libero 4 - tecnico della comunicazione audio-video 5. .  
   
   
SEMINARIO: DIDATTICA DELLA FISICA E DELL’ASTRONOMIA STRUMENTI E PERCORSI DIDATTICI A CONFRONTO  
 
Aosta, 15 febbraio 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico della Regione autonoma Valle d’Aosta e con l’Associazione Insegnati di Fisica della Valle d’Aosta, organizza un seminario di formazione dal titolo Didattica della fisica e dell’astronomia, strumenti e percorsi didattici a confronto che si terrà nel Salone di Palazzo regionale lunedì 22 febbraio a partire dalle ore 9,30. Il seminario, che conclude l’Anno Internazionale dell’Astronomia 2009 e della Mostra Laboratorio: «Dal Prisma ottico ai Buchi neri, un viaggio di approfondimento tra “vecchie” teorie e nuove scoperte, si rivolge ai docenti dell’area scientifica e agli studenti, in particolare coloro che hanno animato la Mostra Laboratorio “Dal prisma ottico ai buchi neri” che si sta svolgendo in questi giorni in varie sedi della Regione e che saranno invitati a testimoniare la loro esperienza. Docenti universitari ed esperti nel campo della didattica e della comunicazione scientifica si confronteranno su esperienze e metodi, innovativi - e tradizionali – particolarmente efficaci nel processo di insegnamento/apprendimento delle discipline cosiddette “dure”, ma soprattutto in grado di motivare ed orientare gli studenti allo studio ed alla ricerca in questo settore. Sono stati per questo coinvolti giovani fisici valdostani di successo che proporranno la loro esperienza. Nel pomeriggio saranno proposte agli insegnanti esperienze didattiche particolarmente significative e momenti di discussione ed approfondimento. «Il convegno – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – si propone di approfondire il tema dell’insegnamento della Fisica e dell’astronomia, già presentato dalla Mostra Laboratorio “Dal Prisma ottico ai Buchi neri”, a chiusura delle iniziative per l’Anno dell’astronomia. E’ nostro interesse, infatti, promuovere questi incontri di approfondimento che sostengono e diffondono tra insegnanti e studenti della Regione i grandi temi della cultura scientifica. Per questo crediamo importante – continua Viérin – affiancare gli insegnanti nel loro lavoro, mettendo loro a disposizioni occasioni per approfondire i grandi temi e le nuove scoperte della scienza, come, nel campo della fisica, Les rencontres de physique o le conferenze dell’Osservatorio Astronomico proposte in mattinata per le scuole, ma anche proponendo modalità e fornendo loro strumenti efficaci per favorire, negli studenti, l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie a comprendere le grandi teorie scientifiche per essere in grado di rielaborarle e svilupparle con responsabilità e senso critico, competenze indispensabili per la loro cultura e la loro formazione. » .  
   
   
ISTRUZIONE: APPROVATE MODIFICHE ISTITUZIONI SCOLASTICHE FVG  
 
Udine, 15 febbraio 2010 - La Giunta regionale ha approvato l’ 11 febbraio le tabelle delle modifiche apportate al Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome, recependo le indicazioni delle quattro Province. All´entrata in vigore della nuova normativa statale in materia di istruzione secondaria superiore e di riorganizzazione della rete scolastica, la Regione provvederà ad adottare ogni ulteriore determinazione relativa all´adeguamento degli indirizzi dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche d´istruzione superiore del Friuli Venezia Giulia. Modifiche Approvate In Provincia Di Pordenone - Le modifiche apportate al Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche riguardano nella provincia di Pordenone i licei scientifici "Grigoletti" (Pn) e "Le Filanderie" (S. Vito al T. ) e gli istituti tecnici e professionali "Flora" e "Zanussi" (Pn): la nuova denominazione sarà per tutti quella di Istituto statale di istruzione superiore. Modifiche Approvate In Provincia Di Trieste - Per quanto riguarda le modifiche apportate al Piano relative agli istituti di istruzione della provincia di Trieste concernenti il liceo scientifico "Preseren", i licei classici "Alighieri" e "Petrarca" e l´istituto tecnico e professionale "Stefan", la nuova denominazione sarà anche in questi casi quella di Istituto statale di istruzione superiore. Modifiche Approvate In Provincia Di Udine - Anche nella provincia di Udine, l´Istituto magistrale "Percoto", l´I. T. I "Malignani", l´I. T. C. Zanon, l´I. P. S. C. "Stringher" e l´Istituto magistrale annesso educandato "Uccellis" (tutti con sede a Udine), assumeranno la nuova denominazione di Istituto statale di istruzione superiore. Ci sarà inoltre un aggiornamento delle tipologie delle scuole: l´Istituto statale "Solari" di Tolmezzo diverrà così Istituto tecnico, professionale e liceo; l´Istituto "Bachmann" di Tarvisio invece Istituto tecnico, professionale e liceo con annesso convitto. Per quanto riguarda gli istituti di istruzione primaria, secondaria di primo grado ed i centri provinciali per l´istruzione degli adulti avverrà l´unione tra l´Istituto comprensivo di Ampezzo e quello di Villa Santina in un unico istituto con sede ad Ampezzo. Sarà poi istituito il nuovo centro provinciale per l´Istruzione degli adulti Ud3 con sede principale presso l´Isis "Mattei" di Latisana. La novità riguarda inoltre l´accorpamento della scuola d´infanzia e primaria di Treppo Grande, precedentemente appartenente all´Istituto comprensivo di Tricesimo, all´Istituto comprensivo di Buia. Modifiche Approvate In Provincia Di Gorizia - Nella provincia di Gorizia le modifiche riguardano l´Istituto tecnico agrario "Brignoli" di Gradisca che assumerà la nuova denominazione di Istituto statale di istruzione superiore comprendente l´Ita "Brignoli" e l´I. T. G. "Pacassi" e l´I. T. C. "Fermi" di Gorizia, con sede a Gradisca. Tra gli istituti tecnici e professionali l´I. P. S. I. A. Di Monfalcone diverrà Istituto statale di istruzione superiore di Monfalcone e Grado. L´istituto statale di istruzione superiore "Cossar-da Vinci" di Gorizia diverrà Istituto tecnico e professionale. Infine, sono da sottolineare le modifiche d´assetto delle autonomie scolastiche: tra i licei e gli istituti tecnici ci sarà una nuova composizione: l´I. S. I. S. "d´Annunzio" di Gorizia + I. S. A. "Max Fabiani" di Gorizia + Ist. Mag. "Slataper" di Gorizia; inoltre, nel capoluogo isontino all´I. S. I. S. "Dante Alighieri" verrà aggregato il liceo scientifico "Duca degli Abruzzi"; l´istituto "Galilei" di Gorizia costituirà da solo un I. S. I. S. .  
   
   
DIETA MEDITERRANEA, INTESA GOVERNO-REGIONE CAMPANIA PER UN CENTRO DI ALTA FORMAZIONE  
 
 Napoli, 15 febbraio 2010 - Il Ministero degli Esteri e la Regione Campania hanno stipulato un´intesa per collaborare alla costituzione di un Centro Internazionale di Alta Formazione Enogastronomica per la Dieta Mediterranea, indirizzato a giovani chef campani e internazionali. Il memorandum, firmato, il 12 febbraio dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti e dall´assessore regionale all´Agricoltura Gianfranco Nappi, prevede una collaborazione tra soggetti pubblici e privati per realizzare un Polo di alto profilo dedicato a: promozione della conoscenza e applicazione ai preparati gastronomici dei valori nutritivi e salutari della Dieta Mediterranea; sviluppo di studi e ricerche sui contenuti culturali della Dieta in quanto frutto di scambi e influenze reciproche tra popoli e culture del Bacino Mediterraneo. Ministero e Regione costituiranno nell´immediato un gruppo di lavoro congiunto in vista di un accordo di programma quadro per dare seguito all´intesa. Un primo piano di fattibilità del Centro è affidato alla Mostra d´Oltremare, dove è già prevista la realizzazione di una Cittadella dell´Enogastronomia e del Gusto. Alla costituzione ed alla vita del Centro saranno chiamati a contribuire produttori e trasformatori agricoli, ristoratori e istituti alberghieri e agrari della Campania. "Il Ministero degli Esteri - dice il sottosegretario Vincenzo Scotti - si è da tempo posto come obiettivo le valorizzazione della straordinaria ricchezza enogastronomica delle Regioni italiane. In particolare con piacere sostiene l´iniziativa istituzionale della Regione Campania tesa ad evidenziare la sua antica ed apprezzata tradizione enogastronomica e la creazione di un Centro di alta formazione per la Dieta mediterranea che contribuirà, anche attraverso la nostra rete diplomatica-consolare, a far conoscere ulteriormente le tipicità dei prodotti campani nel mondo". "La Campania ha un patrimonio ricchissimo di storia e tradizione enogastronomica - aggiunge l´assessore Gianfranco Nappi - e al suo interno trova uno spazio altamente significativo la Dieta Mediterranea, studiata e concepita da Ancel Keys durante i suoi studi in Cilento, negli anni ´40 del Xx secolo. Oggi, con la decisiva collaborazione del Governo e l´impegno personale del sottosegretario Scotti, aggiungiamo un ulteriore tassello alla valorizzazione di questo patrimonio contribuendo alla formazione di grandi chef attenti ai principi nutritivi e salutari della Dieta. Un progetto di grande spessore culturale e valenza internazionale". .  
   
   
LAZIO: CONSEGNATE DALL´ASSESSORE NIERI TRE BORSE DI STUDIO PER PROGETTI DI STUDIO SUL TEMA DELLA PARTECIPAZIONE  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - Benedetta Mottolese, Giorgia Montesanti, Annamaria Santoni; sono questi i nomi delle tre studentesse vincitrici delle borse di studio (da 5. 000 € ciascuna) messe a disposizione dalla Regione Lazio per favorire l´approfondimento culturale del tema della partecipazione quale strumento di trasparenza e democrazia. A premiare le tre laureande è stato l´assessore regionale al Bilancio Luigi Nieri, nel corso del convegno "L´amministrazione responsabile" che si è svolto presso la Facoltà di Architettura dell´Università degli Studi Roma Tre, in Via Madonna dei Monti. Il riconoscimento è stato assegnato ai tre migliori progetti di laurea che hanno come oggetto di studio l´esperienza di partecipazione avviata dalla Regione Lazio. "Il bilancio partecipato è stato un processo rilevante che è riuscito, in pochi anni, a creare le condizioni per ricostruire tra l´amministrazione regionale, gli enti locali e i cittadini un rapporto diretto basato sul confronto e la trasparenza, dopo un passato pieno di ombre - ha detto l´assessore Nieri - Oggi nel Lazio esiste una rete di Comuni e di amministratori che credono e praticano la partecipazione. Tantissimi cittadini hanno inoltre offerto il loro contributo per la costruzione dei documenti economici. Si tratta senza dubbio di un risultato di cui tenere conto. " All´iniziativa hanno preso parte anche Carlo Cellamare (Università La Sapienza), Ernesto D´albergo (Università La Sapienza), Chiara Sebastiani (Università di Bologna), Stefano Zamagni (Università di Bologna) e i rappresentanti di molti Comuni del Lazio. Nel corso della mattinata sono state inoltre gettate le basi per la costruzione di un network dei Comuni che praticano il bilancio partecipato. L´assessore Nieri, infine, ha illustrato ai rappresentanti degli enti locali laziali il nuovo bando per la partecipazione dei Comuni del Lazio, che mette a disposizione 950mila euro per il 2010. .  
   
   
POLITICHE GIOVANILI IN TOSCANA, ALTRI 12 MILIONI DI EURO PER IL 2010  
 
Firenze, 15 febbraio 2010 - Altri 12 milioni di euro per promuovere il protagonismo giovanile in Toscana. Procede il nuovo corso in materia di politiche giovanili inaugurato più di un anno fa dalla Regione con ´Filigrane´. La somma messa a disposizione, che permetterà di attivare altri 157 progetti, rientra nell´aggiornamento 2010 dell’Accordo di Programma Quadro (in sigla Apq) in materia di politiche giovanili firmato due anni fa da Regione ed i Ministeri dello Sviluppo Economico e quello per le Politiche giovanili e le attività sportive. La somma messa a disposizione dalla Regione, circa 6 milioni di euro, copre quasi la metà dello stanziamento complessivo. Il resto proviene da Stato, enti locali e soggetti privati. I 157 progetti, che vanno a sommarsi agli altri 329 avviati nel 2008 e 2009, sono stati suddivisi per aree di intervento: partecipazione e socializzazione (41 progetti), impegno sociale (5), protagonismo e responsabilizzazione (32), strumenti di informazione (4), creatività (23), cultura della legalità (10), rappresentanza e cittadinanza attiva (15). A completare il quadro altri 27 progetti, cosiddetti ´a regia regionale´, che hanno cioè rilievo su tutto il territorio e non limitati a singole realtà locali. In provincia di Firenze il numero maggiore di progetti, 41, per un totale di circa 1,8 milioni di euro. A seguire Arezzo (17 progetti, oltre mezzo milione di euro), Pistoia (14 progetti, mezzo milione di euro), Massa Carrara (12 progetti, 309 mila euro) e via via tutte le altre province. .  
   
   
FVG: APPROVATO DDL AUTONOMIA GIOVANI  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - La Giunta regionale ha definitivamente approvato, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca con delega alle Politiche giovanili, Alessia Rosolen, il disegno di legge sull´autonomia dei giovani. Composto da dieci capi e 34 articoli, il documento affronta in maniera completa le tematiche di interesse di una parte della popolazione che sino ad oggi, nota l´assessore, "è stata vista più come una categoria sociologica che come una componente fondante della società, tanto che, nel nostro Paese, le politiche giovanili hanno rappresentato un interesse marginale dei Governi che si sono succeduti nel tempo". Il disegno di legge regionale affronta invece temi risolutivi per l´autonomia dei giovani: casa, lavoro, professioni, imprenditoria, formazione, orientamento, creatività, progetti socioculturali ed artistici, associazionismo, disagio giovanile e partecipazione alla vita politica, in un´ottica nuova ed evitando sovrapposizioni di competenze con gli istituti normativi esistenti. In base al principio di sussidiarietà, è previsto che quanto stabilito dal ddl venga realizzato dalla Regione in concorso con gli Enti locali, le scuole, le Università e quanti si occupano di azioni a favore di questa fascia della popolazione con l´apporto propositivo e partecipativo delle realtà giovanili. Nel complesso, "con questa proposta di legge il Governo del Friuli Venezia Giulia intende fornire strumenti concreti ed operativi - afferma l´assessore - quali il Piano regionale Giovani (documento di programmazione triennale delle linee strategiche e delle azioni a favore dei giovani) e la Consulta regionale dei Giovani, destinato a diventare uno strumento fondamentale di governance". "Muro portante" del ddl è la parte dedicata agli interventi per l´autonomia a partire da quella abitativa, con la promozione di strumenti di co-abitazione e co-ufficio e fideiussioni per l´acquisto della prima casa, sino a quella lavorativa e professionale, con azioni di tutoraggio ed orientamento, sostegno all´inserimento nel mercato del lavoro e all´accesso alle professioni anche attraverso garanzie fideiussorie. Un capitolo è dedicato anche alla partecipazione dei giovani alla politica, "una novità che punta - rileva l´assessore Rosolen - ad una maggiore partecipazione delle nuove generazioni alla vita pubblica, incrementando il senso di appartenenza alla comunità regionale, nazionale ed europea e favorendo la loro partecipazione ai processi di cambiamento storico-istituzionale". Un portale internet già in corso di realizzazione con una sezione "Informagiovani", il sostegno a tutte le attività che favoriscono la creatività e lo sviluppo di sinergie istituzionali e associazionistiche, sono altrettanti momenti di un disegno che, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia ed in Italia, individua nei giovani gli attori di una parte importante dello sviluppo sociale ed economico del territorio e si avvale di un fondo regionale, di un regolamento di attuazione e delle disposizioni transitorie necessarie a salvaguardare i procedimenti in corso, in vista dell´entrata in vigore della nuova legge. .  
   
   
MILANO PONTE LAMBRO. IL SINDACO MORATTI E MASCARETTI HANNO INAUGURATO IL CENTRO DI AGGREGAZIONE MULTIFUNZIONALE E IL CENTRO GIOVANI  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, Andrea Mascaretti hanno inaugurato il 13 febbraio pomeriggio le attività della nuova struttura del Centro di Aggregazione Multifunzionale (Cam) e del Centro Giovani di Ponte Lambro. “Oggi – ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti – restituiamo alla città due preziosi punti di riferimento per la vita del quartiere: il Centro di aggregazione multifunzionale e il Centro di aggregazione giovanile. Due spazi, rimessi totalmente a nuovo dai recenti interventi di ristrutturazione, volti all’abbattimento delle barriere architettoniche e al rinnovamento degli impianti, che coinvolgono ogni settimana centinaia di ragazzi e di anziani cittadini. Due luoghi di incontro che, da sempre, svolgono un’importante funzione ricreativa e sociale. Dalla prevenzione alla formazione, con corsi di inglese e laboratori didattici, dalle attività educative a quelle ludiche”. “Sono felice – ha ricordato il Sindaco – di aver esaudito le richieste dei ragazzi del centro che, quando li ho incontrati nel luglio scorso, chiedevano corsi di hip hop, deejay e fotografia. Oggi – ha concluso Letizia – questi corsi sono una realtà”. “Un centro importante – dice l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, Andrea Mascaretti - per tutti i cittadini della Zona, dai giovanissimi agli anziani, che hanno ora nuovamente un luogo dove incontrarsi, frequentare corsi, passare piacevolmente il loro tempo libero scegliendo tra le tante attività messe loro a disposizione dalla nostra amministrazione. ” “Tra gli adulti – spiega Mascaretti - c’è chi sceglie di imparare ad usare il computer, chi segue i corsi di ginnastica dolce e chi invece sceglie i corsi di ballo latino americano. Per i giovanissimi, invece, partiranno a breve i corsi di hip hop, fotografia e dj, appositamente studiati per loro. ” “Un’altra inaugurazione importante che denota quanto la nostra Amministrazione stia investendo molto su aspetti strutturali della città, come il sociale”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “L’obiettivo che perseguiamo – ha proseguito - è quello di semplificare sempre di più l’accesso ai servizi da parte dei cittadini, a partire dal miglioramento delle condizioni delle strutture. Vogliamo – ha concluso - che i cittadini possano disporre di spazi godibili, gradevoli, ben illuminati, puliti, accoglienti, e soprattutto, grazie all’eliminazione delle barriere architettoniche, accessibili a tutti”. Il programma del Cam di Ponte Lambro è molto vasto e prevede 46 corsi nel corso dell’anno. Dalla ginnastica dolce, all’espressione corporea, ai laboratori di bigiotteria, alle lingue, all’aerobica, al computer per bambini e per adulti, al ballo liscio ai balli di gruppo. Ma anche serate dedicate ai giochi da tavolo (burraco e scopone scientifico), giochi per la mente rivolti agli anziani e uno spazio dedicato alle donne che vogliono trascorrere il tempo in compagnia, facendo piccoli lavori come l’uncinetto, il ricamo e tante feste nel corso dell’anno. Il Centro Giovani inoltre coinvolge centinaia di ragazzi proponendo attività di carattere educativo, formativo e ricreativo come spazi studio, attività sportive, gite, centri estivi e incontri tematici ma anche uno sportello di consulenza per l’orientamento scolastico. .  
   
   
VALSUGANA: I RISULTATI DELLE ANALISI DELL´APPA SUI TERRENI FRA 15 GIORNI DISPONIBILI ANCHE I DATI SU ARIA E ACQUA E POI UN INCONTRO CON LA POPOLAZIONE  
 
 Trento, 15 febbraio 2010 - Presentati l’ 11 febbraio nel corso di un incontro convocato congiuntamente dalla Provincia autonoma di Trento-assessorato all´ambiente e dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari i risultati delle analisi dei terreni del Comune di Borgo Valsugana e dei Comuni limitrofi condotte dall´Appa e relative all´impatto dell´attività delle Acciaierie di Borgo Valsugana. I risultati dei controlli ambientali sono stati illustrati, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, del vicepresidente e assessore all´ambiente Alberto Pacher, dell´assessore alla sanità Ugo Rossi, e per l´Apss del dottor Alberto Betta, mentre per l´Appa era presente il dirigente generale Fabio Berlanda, dapprima ai sindaci dei Comuni sui quali sono stati effettuati i 29 prelievi di terreno sottoposto ad analisi; subito dopo sono stati presentati agli organi di informazione nel corso di una conferenza stampa. I dati sulla presenza di diossine e furani nei terreni della Valsugana presi in esame dall´Appa non sono preoccupanti. Semplificando, se il limite da non superare è pari a 10, la media dei valori riscontrati nei terreni vicini all´ Acciaieria (e anche in quelli più lontani, è inferiore a 1 (0,947). Il valore più alto, registato a Villa Agnedo, è pari a 4,009 ng/kg, comunque inferiore di oltre la metà alla soglia fissata dalla legge. Anche dalle analisi relative ai metalli nei terreni, pur in presenza di valori molto variabili, si sono riscontrati nella quasi totalità dei casi valori inferiori ai limiti di legge. Per alcune sostanze, come l´arsenico, deve essere considerato inoltre il fondo naturale che caratterizza i terreni della zona. In nessun campione è stata riscontrata infine la presenza di cromo esavalente e di mercurio e non sono state rilevate concentrazioni significative di selenio e vanadio. Presentati nel corso di un incontro congiunto convocato dalla Provincia e dall´Apss i dati dei controlli realizzati dall´Appa sui terreni dei Comuni della Valugana più direttamente interessati all´attività dell´Acciaieria di Borgo (ma anche di Comuni più distanti, come lo stesso Trento, per gli opportuni confronti), al fine di rispondere alle preoccupazioni diffusesi nella comunità riguardo all´inquinamento ambientale nella valle e alle sue possibili conseguenze sulla salute nell´uomo. I controlli ambientali erano stati richiesti all’Appa (Agenzia provinciale protezione dell´ambiente) di Trento dalla Giunta provinciale, il 10 dicembre 2009. Quelli sui terreni sono ora conclusi, e i loro risultati sono stati esposti ai sindaci dei Comuni in questione, e successivamente presentati nel corso di una conferenza stampa. Quelli sull´aria e sull’acqua, invece, saranno disponibili fra una quindicina di giorni, assieme alla perizia degli esperti esterni nominati dalla Provincia, che stanno seguendo passo passo tutta la fase dei monitoraggi. Dopodiché vi sarà un nuovo incontro con i sindaci e quindi un incontro pubblico con la popolazione. Sempre stamani sono stati presentati anche alcuni dati relativi ai controlli sugli alimenti di origine animale effettuati dall´Apss e i dati epidemiologici relativi alla diffusione di tumori in valle. Ai sindaci il presidente Dellai ha chiesto di tenere sempre presenti le tre problematiche connesse a questa vicenda: gli eventuali illeciti (di competenza della magistratura); lo stato reale dell´’inquinamento della valle, che stando ai dati disponibili sarebbe diverso e molto meno grave di quello paventato da una parte dell´opinione pubblica; la discussione sul modello di sviluppo futuro della Valsugana, che è non solo legittima ma anche assolutamente "aperta", e che la Provincia intende affrontare assieme agli enti locali e alla popolazione "In questa fase - ha detto Dellai - come istituzioni è nostro dovere innanzitutto mettere a disposizone della gente dati certi e immediatamente verificabili sugli eventuali pericoli per la salute pubblica. Su questo ci siamo mossi, con le strutture interne e con autorevoli soggetti esterni. Volentieri siamo disponibili ad associare agli esperti che abbiamo individuato anche un eventuale perito di fiducia dei comuni. L´importante per noi è lavorare assieme, nell´interesse generale della popolazione. Sul terzo punto, quello relativo alle prospettive future dell´acciaieria e più in generale della valle, va benissimo qualsiasi discussione. Ciò però va tenuto distinto dall’emergenza attuale e dagli eventuali illeciti che dovessero essere accertati. " Il vicepresidente e assessore all´ambiente Pacher ha ricordato che "abbiamo il dovere di dare alla gente le corrette informazioni di cui disponiamo. I dati sui terreni, rispetto a quelli su aria e acqua, sono importanti perché fotografano la situazione com’è all’oggi, dopo anni di attività di un’acciaieria che ovviamente per molto tempo ha lavorato con parametri assolutamente diversi rispetti a quelli odierni, perché diverse erano le leggi e diverso era anche il quadro conoscitivo. Prendiamo atto delle richieste contenute nel documento dei sindaci: riguardo a quella relativa a un ´tavolo comune´, siamo perfettamente d´accordo, intendiamo continuare a lavorare in stretto contatto con le amministrazioni locali e a breve avremo appunto un altro incontro per esaminare i dati ancora in corso di elaborazione. Riguardo al futuro dell´acciaieria, e più in generale della valle, si tenga presente che una fabbrica la si può chiudere per ragioni estremamente gravi di salute pubblica, abbiamo però visto che a fronte dei dati acquisiti il Tribunale non ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura; esiste poi anche un percorso di tipo negoziale, da condurre, in un tavolo allargato a tutti i soggetti interessati, sulle problematiche dello sviluppo e delle vocazioni della valle nel loro complesso. Ma questo è un altro discorso e fin d´ora possiamo dichiarare che siamo assolutamente disposti ad aprire un confronto anche su questo versante. Però prima dobbiamo ragionare sui dati certi. Su questo voglio essere chiaro: la nostra preoccupazione non è quella di tranquillizzare la popolazione a tutti i costi, ma di fornire degli elementi di valutazione oggettivi, derivanti da campagne di analisi affidabili e replicabili (ogni campionamento può essere rifatto da chiunque, per questo diamo le informazioni su dove e come i prelievi sono stati eseguiti). Poi, potremo aprire un ragionamento a tutto campo sulle prospettive. " Anche l´assessore Rossi ha insistito sulla natura delle conoscenze che si stanno via via producendo. "Siamo amministratori, non possiamo che ragionare sulla base di criteri oggettivi. E i dati oggettivi sono quelli forniti dai tecnici. Abbiamo aggiunto ai tecnici dell’Appa anche dei tecnici esterni, e siamo pronti ad accogliere eventualmente anche richieste in questo senso provenienti dai sindaci. Ma non possiamo prendere decisioni se non sulla base di dati comprovati. " Gli esiti delle analisi sui suoli - I controlli dei terreni sono stati effettuati partendo da una serie di prelievi - in tutto 29 - effettuati nei giorni 15, 16 e 17 dicembre 2009 nei Comuni di Borgo Valsugana (9 campioni), Roncegno Terme (3 campioni), Ronchi Valsugana (1), Torcegno (1), Telve (2), Castelnuovo (2), Villa Agnedo (1), Ospedaletto (1), Grigno (2), Levico terme (2), centa San Nicolò (1), pergine Valsugana (2), Trento (2). Sono stati scelti siti con terreno integro, non lavorato e il più possibile non interessato da manipolazioni o riporti. I controlli del terreno riguardavano la verifica della concentrazione dei microinquinanti inorganici ed organici, ovvero: metalli, - Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), - Pcb (Poli Cloro Bifenili), - Policlorodibenzo diossine (Pcdd), - Policlorodibenzo furani (Pcdf). In sintesi, questi sono i principali risultati a cui è giunta l´Appa. Situazione dei terreni Per quanto riguarda le diossine e i furani, le sostanze che destano maggiore allarme, i dati evidenziano valori variabili ma nettamente inferiori al limite di 10 ng/kg (10 nanogrammi per chilogrammo di terreno) espressi come tossicità equivalente per terreni agricoli (100 ng/kg è invece il limite per terreni industriali). In pratica, e detto in termini più semplici, se la soglia di rischio è a 10, la media riscontrata nelle zone analizzate è inferiore ad 1 (0,947). Non c´è differenza tra la media rilevata nel comune di Borgo Valsugana e la media degli altri comuni. È stata analizzata anche la composizione delle diossine e dei furani che ha portato sì a valori variabili nei campioni ma tutti concordi nell´evidenziare la presenza quasi esclusiva delle diossine e dei furani eptacloro e octacloro, composti che presentano tossicità molto più bassa dei più pericolosi derivati tetracloro. Si tenga presente che la famiglia dei composti chimici denominati diossine e furani, che si generano in quasi tutte le combustioni (in particolare negli incendi boschivi), è composta da quasi 200 sostanze: di queste solo 7 sono riconosciute come tossiche e solo 1 (la “diossina di Seveso”, non presente nelle rilevazioni effettuate) è stata riconosciuta cancerogena. Ecco nel dettaglio i valori di riferimento per ogni punto di prelievo. Vediamo come i valori medi risultato - come già detto - assai bassi; si registra un "picco" a Villa Agnedo di 4,009 ng/kg, comunque inferiore di circa la metà rispetto al limite di tossicità. Il valore massimo riscontrato nei campioni prelevati nel Comune di Borgo Valsugana è pari a 2,777, ed è relativo al campione prelevato nella frazione di Olle. Venendo ai Pcb (Poli Cloro Bifenili), sostanze inquinanti presenti in molte sostanze fluide, oli e vernici, i dati dell´Appa evidenziano che solo in 12 campioni ne è stata rilevata la presenza, e solo a livelli molto bassi. Lo stesso dicasi per gli Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), che si formano per la combustione del carbone o del petrolio: solo in 12 campioni sono state rinvenute loro tracce, in concentrazioni molto basse. Va detto per precisione che in un campione prelevato nel Comune di Trento è stata riscontrata la presenza di Ipa sopra il limite di 10 mg/kg (24,3 mg/kg). Infine i metalli (antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cobalto, cromo esavalente, cromo totale, mercurio, nichel, piombo, rame, selenio, stagno, tallio, vanadio, zinco): rimandando alle slides che alleghiamo per i dettagli, va sottolineato che in nessun campione è stata riscontrata la presenza di cromo esavalente e di mercurio e non sono state rilevate concentrazioni significative di selenio e vanadio. Nella quasi totalità dei casi i valori sono inferiori ai limiti di legge fissati per siti a uso verde pubblico, privato e residenziale. Fanno eccezione antimonio, arsenico, piombo, stagno e zinco. Per alcune sostanze, come l´arsenico, i valori superano il limite della normativa; questo è però un dato atteso considerato il valore di fondo naturale di quei terreni (a Levico, per esempio, dove si è riscontrato il valore massimo il fondo naturale per l´arsenico è pari a 81,5 mg/kg). Discorso analogo per lo stagno, dove si riscontra un generale superamento del limite di 1 mg/kg (la media è di 4,5 mg/kg), e in misura minore per lo zinco, dove 6 campioni superano il limite normativo. Per il piombo sono segnalati solo 2 superamenti, a Pergine e Borgo. Per l´antimonio infine un solo superamento, a Borgo (poco sopra la soglia di legge). .  
   
   
NASCE IL PARCO REGIONALE DEI LAGHI DI REVINE LAGO E TARZO  
 
Revine Lago (Treviso), 15 febbraio 2010 - Con la firma del protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, la Provincia di Treviso, il Comune di Revine Lago e il Comune di Tarzo nasce il 15 febbraio il parco naturale regionale di interesse locale denominato “Laghi di Revine Lago e Tarzo”. Il protocollo con il quale gli enti firmatari si sono impegnati a gestire congiuntamente il nuovo parco è stato firmato nella suggestiva cornice del Parco Archelogico Didattico del Livelet a Revine Lago, in provincia di Treviso, dall’assessore regionale ai Parchi Flavio Silvestrin, dal presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, dal sindaco di Revine Lago Battista Zardet e e dal sindaco di Tarzo Gianangelo Bof. “La politica del mio assessorato ai Parchi e alle Aree naturali protette - ha spiegato l’assessore Silvestrin - mira a governare le aree protette attraverso una gestione territoriale volta a comporre gli interessi locali sulla base delle particolari esigenze presenti: con le azioni intraprese vorrei concorrere a trasformare la ‘vecchia politica dei vincoli e delle prescrizioni’ in una nuova politica delle ‘opportunità’ dove è prioritario l’interesse della crescita e di sviluppo delle popolazioni attraverso azioni e progetti socialmente compatibili con la salvaguardia e la difesa dell’ambiente in cui viviamo”. “E’ compito della politica - afferma l’assessore regionale - riportare i problemi entro una convergenza strategica, riconoscendo i problemi e le necessità della popolazione, i problemi della difesa dell’ambiente, la valorizzazione del paesaggio e le prospettive per lo sviluppo sostenibile locale”. L’area dei laghi di Revine Lago e Tarzo era stata individuata già nel 2003 quale “sito di importanza comunitaria”, meritevole di salvaguardia e conservazione. Più volte i due Comuni hanno manifestato l’intenzione di costituire un parco d’interesse locale. La Provincia di Treviso ha manifestato inoltre l’intenzione di partecipare alla gestione di tale parco per la promozione e la valorizzazione dell’area, in particolare attraverso iniziative con le scuole da realizzare nel Parco Archeologico Didattico del Livelet, villaggio palafitticolo ricostruito dalla Provincia e gestito in collaborazione con l’Unpli. Con la firma del protocollo, la Regione Veneto si impegna a sostenere la costituzione, la gestione, lo sviluppo e la valorizzazione del parco regionale dei laghi di Revine e Tarzo, prevedendo anche l’erogazione di contributi. In totale saranno 280 mila euro: 21. 000 euro al Comune di Tarzo per la redazione del piano ambientale congiunto con il Comune di Revine Lago; 21. 000 euro al Comune di Revine Lago per la redazione del piano ambientale congiunto con il Comune di Tarzo; 119. 000 euro al Comune di Tarzo per la realizzazione di opere di ricalibratura spondale, difesa e mitigazione idraulica e per eventuali acquisti di aree, da attuare in intesa col Comune di Revine Lago;119. 000 euro al Comune di Revine Lago per la realizzazione di opere di ricalibratura spondale, difesa e mitigazione idraulica e per eventuali acquisti di aree, da attuare in intesa col Comune di Tarzo. La Provincia di Treviso finanzierà con risorse proprie progetti di investimento o l’acquisto di aree. I Comuni inseriranno nei propri strumenti urbanistici l’ambito del parco regionale d’interesse locale. È prevista inoltre la costituzione di un apposito Consorzio per la gestione del parco. .  
   
   
AMBIENTE: PIACCIONO I PRODOTTI SFUSI NEI SUPERMERCATI E LE BORSE RIUTILIZZABILI I CITTADINI RIDUCONO I RIFIUTI PER SCELTA  
 
Torino, 15 febbraio 2010 - Alla conclusione, con successo, dell’iniziativa “Nessuna scusa, la borsa si riusa”, lanciata dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte per promuovere l’abitudine all’uso di borse riutilizzabili per la spesa, i primi dati relativi al 2009 che circolano sulla riduzione dei rifiuti alla fonte dimostrano che i cittadini attenti e disponibili sono in aumento costante. “I cittadini, se ben informati e motivati - dice l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero - rispondono positivamente a politiche di risparmio e buon senso. Lo abbiamo verificato in questi anni grazie alle nostre iniziative dedicate alla riduzione dei rifiuti come la distribuzione di prodotti sfusi, riscontrando un interesse notevole soprattutto per i detersivi “alla spina”. Le 45 macchine già installate nei punti della grande distribuzione hanno fatto risparmiare sinora oltre 500. 000 flaconi di plastica che, messi tutti assieme riempirebbero circa un campo e mezzo da calcio. Anche la nuova iniziativa di riduzione degli imballaggi in vetro con la vendita di vino sfuso con bottiglie riutilizzabili, ancora nella grande distribuzione, a Crescentino, Vercelli, Burolo e San Mauro Torinese inizia a delineare un trend positivo perché il 55% dei clienti ritorna all’acquisto con la stessa bottiglia comprata la prima volta”. “Soltanto in provincia di Torino, dal 2006 - aggiunge l’assessore - la riduzione dei rifiuti viaggia ad un ritmo di decrescita intorno al 2 % annuo. Se in parte ciò può essere addebitato alla crisi, si può certamente affermare che già prima della turbolenza economica i cittadini hanno compreso che, aldilà della consolidata abitudine alla raccolta differenziata per il recupero di materiali, si doveva intervenire in modo più incisivo in termini di riduzione”. “Proprio per questo - continua de Ruggiero - seppur nella totale assenza di azioni del Governo, che manifesta il suo totale disinteresse, abbiamo sostenuto le nostre iniziative. In questi giorni della campagna “Nessuna scusa, la borsa si riusa” abbiamo anticipato i tempi per stimolare l’uso di borse riutilizzabili, premiando i cittadini sensibili al rispetto dell’ambientE, che anticipano, con il loro comportamento virtuoso e volontario, il divieto di distribuzione dei sacchetti di plastica monouso fatto slittare dal Governo al 2011”. .  
   
   
AD AOSTA CHIUSI I LAVORI DEL CONVEGNO SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA  
 
Aosta, 15 febbraio 2010 - L’assessorato territorio e ambiente informa che si sono chiusi questa mattina i lavori del Convegno internazionale “La valutazione ambientale strategica (Vas) – Ruolo degli scenari e costruzione delle alternative, esperienze a confronto” cominciato nel pomeriggio di ieri a Palazzo regionale. La valutazione ambientale strategica è uno dei principali strumenti che l’Unione europea ha messo a punto per integrare l´obiettivo dello sviluppo sostenibile nelle politiche territoriali. La procedura di Vas consiste in un processo di valutazione di piani e programmi a partire dalle fasi iniziali della loro elaborazione ed introduce numerose novità rispetto alle norme regionali di valutazione ambientale precedentemente in vigore. In questo contesto, l’Assessore regionale all’ambiente, Manuela Zublena, ha sottolineato l’importanza «dell’evoluzione del concetto di ambiente e della sua tutela introdotta da questa norma. Si è infatti passati dalla concezione di tutela dell’ambiente mediante norme definite “command and control”, ossia parametri definiti, o meglio, “imposti” dall’autorità, e sanzioni in caso di mancato rispetto degli stessi, a un approccio condiviso per la protezione dell’ambiente». Alle due giornate di lavoro, che hanno registrato un buon successo di pubblico, con un centinaio di presenti in entrambe le sessioni, sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, del Ministero dell’ambiente, di diverse Università, della Regione Rhône-alpes, di altre sette Regioni italiane ed esponenti di varie realtà territoriali che si sono confrontati su tematiche quali la definizione e la valutazione delle alternative di piano, previste dalla normativa Vas, e la definizione degli scenari di riferimento, cercando, attraverso le testimonianze di esperienze di paesi vicini, di delineare il quadro della situazione a livello europeo, nazionale e locale, fornendo una serie di spunti di riflessione attraverso la presentazione di nuovi approcci per la gestione sostenibile dello sviluppo del territorio. L’idea dello sviluppo sostenibile – ha aggiunto l’Assessore Manuela Zublena – è in grado di garantire da un lato, attività economiche e sviluppo industriale e commerciale, ma contemporaneamente rispetto per l’ambiente e le sue risorse in un’ottica di preservazione delle stesse per le generazioni future, concetto che è ormai affermato e ben conosciuto. La nuova norma regionale a tal proposito sottolinea come la valutazione ambientale strategica contribuisca all’ordinato sviluppo delle attività antropiche attraverso l’integrazione dei principi di sostenibilità nella pianificazione territoriale e contribuisca all’integrazione degli stessi principi volti a un uso consapevole dell’ambiente nelle politiche settoriali e nella programmazione e pianificazione, nelle loro varie fasi di elaborazione e di realizzazione. .  
   
   
RIFIUTI: SLITTA DI 3 MESI RECUPERO SOMME ANTICIPATE A COMUNI SICILIANI  
 
Palermo, 15 febbraio 2010 - I Comuni siciliani avranno 3 mesi in piu´ per iniziare a restituire, alla Regione, l´anticipazione dei finanziamenti ottenuti per fronteggiare la situazione di crisi finanziaria nel sistema di gestione integrata dei rifiuti. "Visto il perdurare delle condizioni di emergenza pubblica igienico-sanitaria e per non gravare ulteriormente sulle casse degli enti locali siciliani - spiega l´assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Caterina Chinnici - abbiamo deciso, in accordo con la ragioneria generale, che il recupero delle somme venga effettuato sulle rimanenti 3 trimestralita´ del Fondo delle autonomie locali del 2010, a partire dalla seconda". La possibilita´ di accedere ad un fondo di rotazione, in caso di esigenze di ordine pubblico o di particolari situazioni di emergenza, e´ prevista dall´articolo 11 della legge finanziaria regionale del 2009. L´anticipazione deve essere nel limite del 30 per cento del Fondo per le autonomie locali e il rimborso andra´ fatto entro i 3 anni successivi. Nei prossimi giorni il dipartimento regionale delle Autonomie locali provvedera´ a comunicare ufficialmente ai Comuni il rinvio del pagamento. .