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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
DATABANK SUL SETTORE "PANNELLI SOLARI" EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 11 febbraio 2010 - I preconsuntivi 2009 per il settore in esame indicano un trend di segno positivo ma in sensibile ridimensionamento: si valuta una sostanziale stabilità della dimensione e del valore del solare termico installato nell’anno, con un incremento del 4,5% in volume e del 3,5% in valore, decisamente inferiore rispetto all’incremento medio annuo, superiore al 40%, registrato nel quinquennio precedente. Nell’area del fotovoltaico i dati disponibili sul mercato interno sono soggetti a significative disomogeneità; resta in ogni caso evidente la dinamica eccezionale del settore negli ultimi anni, per la rapida introduzione dei prodotti sostenuta da incentivi. La concorrenza è in forte aumento e la concentrazione tende a diminuire nell’ultimo biennio, con la nascita di nuove imprese specializzate e con l’ingresso di imprese già operanti in settori collaterali. Nell’area del solare termico la concorrenza tende a polarizzarsi tra imprese specializzate e imprese già operanti nel comparto termosanitario, che integrano la propria offerta di sistemi per riscaldamento con soluzioni solari. Nell’area del fotovoltaico la maggior parte delle imprese importa, assembla, distribuisce e installa i pannelli direttamente o attraverso piccoli installatori; i produttori sono un numero ristretto e le aziende sono spesso collegate ad imprese dei settori impianti elettrici, edilizia, produzione di energia. La competizione è incentrata su prezzo, tempi di consegna, servizi di progettazione e installazione, immagine dei marchi, prestazioni dei prodotti. L’attività settoriale in Italia confermerà tassi di crescita a due cifre nei prossimi anni, in particolare nell’area del fotovoltaico, mentre l’evoluzione del solare termico sarà più contenuta, grazie al mantenimento di incentivazioni molto favorevoli per il fotovoltaico, all’immagine estremamente positiva delle tecnologie solari e alla maggiore disponibilità e discesa di prezzo dei componenti fotovoltaici in Italia. Dati Di Sintesi
Numero di imprese (a) 650
Numero di addetti specifici(a) 4. 500
Numero di addetti specifici per impresa(a) 7
Mercato interno 2008:
· pannelli solari termici (Mn. Euro) (b) 425,0
· pannelli solari fotovoltaici (Mn. Euro) (c) 1. 150,0
Variazione media annua del mercato interno:
· pannelli solari termici, 2008/2004 (%)(d) 41,8
· pannelli solari fotovoltaici, 2008/2004(d) (%) 191,2
Pannelli solari termici: quota di mercato delle prime 4 imprese(d) (%) 20,6
Pannelli solari termici: quota di mercato delle prime 8 imprese(d) (%) 30,4
Preconsuntivi del mercato interno 2009/2008 (%)
· pannelli solari termici (e) 4,5
· pannelli fotovoltaici (f) 55,0
Previsioni di sviluppo del mercato 2010/2007:
· pannelli solari termici incremento
· pannelli fotovoltaici forte incremento
a) - escluse le piccole imprese che svolgono esclusivamente attività di installazione b) - pannelli termici installati, compresi i materiali accessori c) - pannelli fotovoltaici installati, esclusi i materiali accessori d) - in valore e) - impianti installati in Mq f) - impianti installati in Kw Fonte: Databank .
 
   
   
BANCHE: ABI, OLTRE L’80% PROMUOVE FINANZIAMENTI VERDI RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTE SEMPRE PIÙ NEI PIANI STRATEGICI DELLA BANCA. PRESTITI A TASSI AGEVOLATI PER FAVORIRE LA RIDUZIONE DI CO2 E SERVIZI SPECIFICI PER L’ACQUISTO DI ABITAZIONI ECOCOMPATIBILI. AL TERMINE IL FORUM CSR 2010, CERTIFICATO CON 100% ENERGIA PULITA  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - Banche sempre più attente all’ambiente e a promuovere comportamenti ecosostenibili. L’81% del sistema bancario in termini di totale attivo, pari al 73,5% degli sportelli presenti sul territorio nazionale, offre prodotti finanziari che favoriscono la lotta ai cambiamenti climatici e al riscaldamento del pianeta. In particolare, le banche dedicano particolare attenzione a finanziamenti per promuovere le fonti di energia rinnovabile e l’efficienza energetica. Rappresentano invece il 69,3% del totale attivo di sistema le banche che hanno ottenuto una certificazione ambientale. È quanto è emerso dai lavori del Forum Csr 2010, l’appuntamento annuale che l’Abi dedica alla responsabilità sociale d’impresa, evento di incontro e confronto tra gli esperti del settore, che si è concluso l’ 11 febbraio a Roma. Il Forum, arrivato alla sua quinta edizione, ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, 50 relatori italiani e internazionali, la partecipazione di banche, imprese, istituzioni, giornalisti ed accademici. Focus su integrazione di processi e pratiche Csr nelle attività tipiche delle imprese e sulla successiva rendicontazione, per favorire la sostenibilità del business e delle relazioni nel medio - lungo termine, e attenzione crescente alla tutela dell’ambiente. La gestione degli impatti ambientali, la questione energetica e i suoi costi sono infatti aspetti direttamente connessi alla sostenibilità del business. Secondo l’ultima rilevazione Abi, nell’ambito dei prodotti per i cambiamenti climatici, il 77% delle banche offre prestiti a tassi agevolati per favorire la riduzione di Co2 e mutui ipotecari a tassi agevolati per l’acquisto di abitazioni ecocompatibili. Quest’anno l’organizzazione del Forum ha voluto inoltre dare un esempio concreto di cosa significhi fare Csr, rendendo l’evento eco-compatibile attraverso la certificazione con “100% energia pulita Multiutility” dell’energia utilizzata per l’evento stesso. La certificazione dell’operatore energetico veronese specializzato sui servizi ambientali è basata sull´immissione in rete di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia previsto per tutta la durata della manifestazione, che dà diritto all´ottenimento di status “100% energia pulita” a favore dell´evento stesso. Grazie a questa scelta, non verranno immesse in atmosfera 34,95 tonnellate di Co2 e saranno risparmiati 12. 500 Kg di petrolio. .  
   
   
REGIONE ADERISCE A CAMPAGNA "M´ILLUMINO DI MENO" PALAZZO LOMBARDIA TESTIMONIAL CON LE SUE "LUCI ECOLOGICHE" FORMIGONI: LA QUALITA´ AMBIENTALE E´ RESPONSABILITA´ DI TUTTI  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Anche quest´anno Regione Lombardia aderisce a "M´illumino di meno", la campagna, giunta alla sesta edizione, promossa dalla trasmissione di Rai Radio 2 Caterpillar per sensibilizzare l´opinione pubblica sul tema del risparmio energetico. A differenza dagli anni scorsi, il tema di "M´illumino di meno" nel 2010 non è lo spegnimento simbolico delle luci per il risparmio ma l´accensione virtuosa per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Per questo, Regione Lombardia ha scelto come testimonial Palazzo Lombardia, le cui luci saranno - a partire dai prossimi mesi - alimentate con l´energia prodotta dai pannelli solari collocati sulla torre. "Regione Lombardia - spiega il presidente Roberto Formigoni - conferma il suo impegno per tutelare l´ambiente e la salute dei cittadini. Abbiamo avviato da tempo interventi strutturali per combattere l´inquinamento e favorire una mobilità sostenibile: in Lombardia i dati confermano un progressivo e costante miglioramento nella qualità dell´aria". "L´iniziativa M´illumino di meno - prosegue Formigoni - ha il pregio di richiamare la responsabilità di ciascun cittadino: da parte sua Regione Lombardia vuole dare il buon esempio nella riduzione degli sprechi e nella promozione di energie rinnovabili. Abbiamo scelto criteri ecocompatibili per la nostra nuova sede, che proprio nei giorni scorsi è stata aperta per la prima volta ai cittadini con oltre 50. 000 visitatori, e ci uniamo a questa festa dell´energia pulita grazie alle luci di Palazzo Lombardia, che saranno alimentate dai pannelli fotovoltaici inseriti nella facciata sud. Un gesto simbolico con cui inviamo a tutti i dipendenti di Regione Lombardia e a tutti i cittadini lombardi un messaggio molto semplice: si può inquinare meno, ciascuno deve fare la sua parte". .  
   
   
L’ACCELERAZIONE TECNOLOGICA NEGLI SCENARI ENERGETICI DELL’ENEA  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - Le analisi di scenario effettuate dall’Enea sul sistema energetico nazionale sono finalizzate alla valutazione della praticabilità e dei costi di una politica energetica che si pone l’obiettivo di far crescere la sicurezza nell’approvvigionamento dell’energia e di ridurre le emissioni di gas serra ottemperando agli impegni assunti dall’Italia in ambito comunitario. Risponde a questi obiettivi la de carbonizzazione del sistema energetico e cioè la riduzione del ricorso alle fonti fossili che costituiscono la prima causa di aumento delle emissioni e la cui importazione dall’estero ha superato in Italia nel 2008 l’85% della domanda complessiva di energia, comportando un costo per il Paese vicino a 60 miliardi di Euro. Le analisi di scenario realizzate dall’Enea con il ricorso a modelli tecnologici largamente in uso a livello internazionale, consentono di misurare, con riferimento ad una scala temporale, gli effetti sul sistema energetico, e i relativi costi, di interventi di innovazione tecnologica in campo energetico. A questo fine lo scenario di riferimento, che rispecchia la situazione attuale e comprende le misure già adottate, viene confrontato con scenari che prevedono una accelerazione nell’adozione di tecnologie per un uso più efficiente dell’energia, per il ricorso a fonti rinnovabili, per un uso ambientalmente più sostenibile delle fonti fossili (scenari di “accelerazione tecnologica”). Nel breve-medio periodo (2010-2020), nello scenario di “accelerazione tecnologica”, l’effetto più rilevante in termini di riduzione dei consumi e di emissioni serra è dovuto all’adozione di tecnologie per migliorare l’efficienza negli usi finali dell’energia. Si tratta, infatti, di tecnologie di applicazione relativamente immediata su sistemi industriali, civili e per la mobilità già strutturati per riceverle: si migliora la coibentazione degli edifici, si sostituiscono i sistemi di illuminazione, si riducono i consumi dei veicoli, l’industria produce con maggiore efficienza energetica. Nel lungo periodo (2020-2040) diminuisce percentualmente il contributo delle tecnologie per l’efficienza energetica negli usi finali e cresce quello delle diverse tecnologie per la generazione elettrica da fonti rinnovabili e dal nucleare. Nel breve-medio periodo il contributo più rilevante viene infatti dalla diffusione di tecnologie già disponibili sul mercato mentre solo nel lungo periodo si possono dispiegare le potenzialità di quelle tecnologie rispetto alle quali si intende investire già da oggi in termini di ricerca e sviluppo industriale. .  
   
   
PIEMONTE: NO AL NUCLEARE, SI AL RISO  
 
Torino, 15 febbraio 2010 - In merito all’approvazione del decreto del Governo sui criteri per l’individuazione dei siti nucleari, l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Nicola de Ruggiero ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ricordo che undici Regioni italiane hanno presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto che stabilisce il ritorno al nucleare. Il Governo va avanti senza un parere di competenza regionale e senza un pronunciamento della Consulta. Inoltre il nuovo decreto approvato l’ 11 febbraio stabilisce criteri che, messi insieme, si identificano in modo abbastanza evidente con l’area del Vercellese tra Trino e Saluggia che, da decenni, paga un pesante tributo di servitù nucleare. Infine il territorio del riso non più ospitare impianti del genere. La loro pericolosità , legata ad una tecnica obsoleta, è anche costosa. Ma non solo in termini di risorse da impegnare per la costruzione di nuove centrali, ma anche per la voracità di acqua che può rappresentare un rischio mortale per la produzione del riso. Il Vercellese non può permettersi di vedere diminuita la risorsa acqua, fondamentale per un comparto indispensabile della nostra economia”. .  
   
   
OTTIMO RISULTATO PER LA NUOVA ENERGIA DA CARBONIO  
 
Milano, 15 febbraio 2010. Un successo senza condizioni per la prima edizione di New Carbon Energy, il primo evento in Italia dedicato alle energie a base carbonio di nuova generazione organizzato ieri a Milano da e-gazette e Updating in collaborazione con la Fondazione Casa dell´Energia. Il pubblico che ha affollato la sala principale della Casa dell´Energia ha seguito con estrema attenzione le relazioni dei sette esperti, coordinati dal direttore di e-gazette Lorenza Gallotti, e ha interagito con grande partecipazione. Le relazioni hanno coperto tutti i principali segmenti in cui si articola la nuova energia da carbonio, dalle biomasse al biogas, dalle colture energetiche alla conversione gas-to-liquid, dalla cattura della Co2 alla struttura economica di un settore in grande sviluppo, anche in relazione alle sinergie con altri tipi di energia, per esempio il solare termodinamico. Le relazioni presentate saranno entro alcuni giorni disponibili nella pagina agenda del sito www. Newcarbonenergy. Biz . Ora, e in attesa della già programmata seconda edizione nel 2011, la “parola” passa al prossimo appuntamento dedicato alla nuova energia, “Le Giornate della Microgenerazione”, sempre organizzate da e-gazette e Updating, in programma a Milano i prossimi 9 e 10 marzo. Alcuni dei temi trattati ieri verranno ripresi nell´agenda del nuovo appuntamento, assumendo il punto di vista degli impianti e gli utilizzi di piccola taglia. Ad essi si affiancheranno argomenti come gli incentivi al fotovoltaico all´avvicinarsi di quella che potrebbe essere la crisi, prevista per il 2011, dell´esaurimento del plafond di legge sulla potenza installata incentivabile, il possibile futuro di altre rinnovabili classiche in taglia micro, come l´eolico e l´idrico, e argomenti nuovi come la spigolatura energetica, le sinergie rinnovabili-nucleare, e tutta la tematica della cogenerazione diffusa cui è dedicata l´intera giornata del 10 marzo. Caratteristica delle Giornate, come tradizione, è il taglio pratico anche degli interventi degli enti di regolazione, che affronteranno temi critici come le modalità di interconnessione alla rete di distribuzione alla luce della normativa più recente, e la esperienze utente. Per ogni dettaglio su come sponsorizzare e partecipare alle Giornate della Microgenerazione di e-gazette ed Updating è disponibile il sito www. Microgenforum. It , dove è possibile registrarsi per la partecipazione gratuita. A completare il successo di New Carbon Energy è venuto anche quello dell´appuntamento tenutosi nel pomeriggio dello stesso giorno; il primo “Green Technology Investment Forum”, organizzato dall’Associazione Iban (Italian Business Angels Network) e la svedese Business Region Göteborg Ab. Si è trattato di un´occasione unica in cui è stato possibile incontrare investitori da una parte e aziende in possesso di progetti e procedimenti tecnologici all´avanguardia in tutti i settori green dall´altra, provenienti dall´Italia e dalla Svezia, quest’ultimo uno dei mercati più attivi d´Europa da questo punto di vista. .  
   
   
CASA IN BASILICATA: DA PARLAMENTO EUROPEO NUOVI FONDI  
 
Potenza, 15 febbraio 2010 - Con 588 voti favorevoli, 57 contrari e 16 astensioni, il Parlamento Europeo ha varato il nuovo regolamento che permetterà di usare il fondo destinato allo sviluppo regionale (Fesr) anche nell’edilizia pubblica per fronteggiare l´emergenza abitativa, in tutti i 27 Stati membri. I finanziamenti serviranno a ristrutturare le case esistenti o per costruirne di nuove, indipendentemente dall´area in cui sono ubicate (urbana o rurale). Finora il Fesr poteva essere utilizzato per i miglioramenti degli alloggi urbani solo nei dodici paesi che hanno aderito all´Ue nel 2004 e nel 2007. Il vicepresidente del parlamento Gianni Pittella afferma che: “E’ una delle misure anticicliche concordate con il Consiglio nell’ambito del piano europeo per la ripresa economica e uno dei primi provvedimenti varati secondo le nuove procedure di codecisione previste dal Trattato di Lisbona. L’utilizzo di questi finanziamenti - prosegue - porterà anche in Italia nuove risorse a un comparto fondamentale per l’economia di molti paesi europei, ma soprattutto permetterà di sostenere i programmi di edilizia economica e popolare in un periodo di grande sofferenza per milioni di famiglie investite dalla crisi’’ sottolinea il coordinatore del gruppo ‘’Lisbona’’ del Pd. ‘Per il nostro Paese - conclude - si tratta di quasi 500 milioni di euro che si aggiungeranno ai fondi esistenti e che sono ora a disposizione del governo e degli enti locali per dare una casa a decine di migliaia di famiglie in attesa, non ci sono più alibi, occorre muoversi in fretta’’ . .  
   
   
BOLZANO: NOVITÀ PER GLI APPALTI DI OPERE PUBBLICHE ILLUSTRATE AGLI ADDETTI  
 
Bolzano, 15 febbraio 2010 - Le innovazioni più rilevanti della legge provicnial sull´edilizia nell´ambito degli adeguamenti alle normative statali e comunitarie, nonché le misure di contenimento degli oneri burocratici sono stati illustrati questa mattina, venerdì 12 febbraio, dall´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner presso l´Accademia europea Bolzano Eurac davanti ad un folto pubblico di amministratori e tecnici. Parlando della normativa provinciale sull´edilizia l´assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, ha sottolineato come uno degli obiettivi principali della normativa sia quello di ridurre gli oneri burocratici, da un lato, e snellire e semplificare il corpo normativo. La legge provinciale sull´edilizia resta per la gran parte in vigore; dopo i rilievi della Corte Costituzionale è la parte relativa alle norme sugli appalti di lavori, forniture e servizi e di prestazioni intellettuali, che viene estrapolata dalla normativa nell´ambito del necessario adeguamento alle disposizioni dello Stato e dell´Unione Europea in materia. Come ha precisato al riguardo Renate von Guggenberg, direttrice dell´Avvocatura provinciale, la Provincia non detiene competenze in questo ambito ed è tenuta ad attenersi alla normativa statale, quindi al Codice degli Appalti, ed alla normativa comunitaria. A partire da metà febbraio, come ha annunciato l´assessore Mussner, sarà pubblicato in rete una sorta di manuale per un´applicazione unitaria delle disposizioni statali e comunitarie da parte della Provincia e di tutti gli altri enti. Come ha spiegato Georg Tengler, direttore dell´Ufficio appalti provinciale, gli incarichi per lavori fino a 40. 000 Euro e quelli per forniture e servizi e per prestazioni intellettuali fino a 20. 000 Euro, possono avvenire con la forma dell´incarico diretto. Per l´assegnazione di incarichi per opere fra i 40. 000 ed i 100. 000 Euro deve essere adottata la procedura negoziata con almeno 3 inviti. Per lavori di importo compreso fra i 100. 000 ed i 500. 000 Euro nonché per prestazioni intellettuali tra i 20. 000 ed i 100. 000 Euro è prevista l´adozione della procedura negoziata con almeno 5 inviti. È previsto, invece, l´obbligo della pubblicazione per gli incarichi riferiti a lavori oltre i 500. 000 Euro, e per quelli riferiti a forniture e servizi fino a 20. 000 Euro, nonché per gli incarichi relativi a prestazioni intellettuali oltre i 100. 000 Euro. La pubblicazione, come ha ricordato Tengler, deve avvenire sui siti Internet del committente, dell´Osservatorio dei contratti pubblici e del Ministero per le infrastrutture, nonché sulla Gazzetta Ufficiale, su almeno due quotidiani diffusi a livello statale e 2 diffusi a livello provinciale. A partire dal 1. Gennaio 2010 valgono altresì nuove soglie di prezzo comunitarie, ovvero gli incarichi per lavori oltre 4,845 milioni di Euro e per incarichi riferiti a forniture e servizi oltre i 193. 000 Euro. Per tali incarichi è previsto l´obbligo della pubblicazione sulla Gazzetta Europea. Come hanno proseguito l´assessore Mussner e Tengler, attualmente i lavori potranno essere appaltati esclusivamente quale pacchetto unico; con un´apposita disposizione si intende prevedere la possibilità di appaltarli per lavorazioni separate pur tenendo presenti gli obblighi della pubblicazione e del finanziamento per l´opera intera. Parlando della legge sull´edilizia l´assessore Mussner ne ricordato gli aspetti positivi quali le regole unitarie applicate in tutto il territorio nazionale riferite alla qualificazione delle imprese, ai criteri del ribasso e per l´assegnazione di lavori. Aspetti, come ha proseguito, che garantiscono sicurezza normativa ed agevolano alle ditte altoatesine la partecipazione a gare d´appalto al di fuori dei confini provinciali. . .  
   
   
ROMA: APPALTI; NEL 2009 SPESI 10 MILIONI CON “SOMMA URGENZA”  
 
 Roma, 15 febbraio 2010 - Il Dipartimento dei Lavori pubblici del Comune di Roma, a seguito delle dichiarazioni giornalistiche, chiarisce che lo strumento dell’affidamento con procedure di somma urgenza è regolato dal Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 (Codice dei contratti) ed in particolare all’Art. 57 comma 1 lettera c. Questa norma afferma: “Nella misura strettamente necessaria, quando l´estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti”. In relazione a questa normativa, nel 2009, sono stati eseguiti con la procedura della “somma urgenza” i seguenti interventi: 1. 3 interventi di ripristino edifici scolastici danneggiati da piogge e allagamenti del dicembre 2008 per un importo complessivo di 1 milione e 650 mila euro, interventi eseguiti da 3 imprese. 2. 18 interventi di disostruzione caditoie e fossi a seguito di allagamenti ed esondazione del Fosso di Prato Lungo del dicembre 2008 per un importo complessivo di 6 milioni di euro, interventi eseguiti da 18 imprese. 3. Ripristino edificio condominiale di Via Libero Leonardi reso inagibile a seguito di incendio doloso per un importo complessivo di 3 milioni e 60 mila euro, interventi eseguiti da due imprese. Inoltre, per queste opere, è stata cura dei dirigenti preposti affidare i lavori ad un ampio numero di imprese rispettando i criteri di trasparenza e turnazione per un totale di 23 imprese e per un importo complessivo pari a 10 milioni e 710 mila euro, a fronte di un impegno complessivo di spesa, per tutto l’anno 2009, di oltre 200 milioni di euro. .  
   
   
CERTIFICAZIONE ENERGETICA PER I NUOVI EDIFICI E GLI IMMOBILI PUGLIESI DA RISTRUTTURARE  
 
 Bari, 15 febbraio 2010 - Gli edifici pugliesi dell’immediato futuro dovranno essere più efficienti sotto il profilo energetico cioè risparmiare le risorse, contenere le emissioni, utilizzare le fonti rinnovabili. La rivoluzione, che mette insieme efficienza energetica, rispetto per l’ambiente ed educazione dei cittadini all’uso razionale dell’energia, parte tra cinquantotto giorni. A scandire le tappe di questa svolta è il Regolamento n. 10 del 2010 pubblicato sul Bollettino ufficiale del 10 febbraio (Burp n. 27), che istituisce in Puglia l’Attestato di certificazione energetica. Un documento obbligatorio che la nostra Regione, tra le prime in Italia, rilascerà su attestazione di un soggetto certificatore. Così gli edifici saranno classificati secondo una scala dalla quale dipenderà, come logica conseguenza, anche il valore dell’immobile. Le nuove regole interessano un numero enorme di soggetti: i costruttori di un edificio, ma anche i proprietari degli appartamenti o i detentori, in pratica gli utilizzatori dell’immobile. Saranno applicate agli edifici di nuova costruzione e a quelli da ristrutturare, ad eccezione degli immobili considerati beni culturali e di quelli che secondo le norme urbanistiche possono essere sottoposti al solo restauro conservativo. Tra le altre eccezioni si annoverano anche i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali nei quali gli ambienti sono mantenuti a temperatura controllata per esigenze del processo produttivo. Allo stesso modo sono esclusi box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi. Il nuovo iter procederà così: un tecnico accreditato dalla Regione valuta le prestazioni energetiche di un edificio e compila il certificato. Il documento deve essere inviato alla Regione (Assessorato allo Sviluppo economico) che lo valuta e gli assegna un numero, redigendo un attestato che sintetizza i dati della certificazione energetica. Da quel momento, cioè dalla data di emissione, l’attestato ha validità di dieci anni a meno che non vengano realizzate altre modifiche sull’immobile, che ne variano la prestazione energetica. In questo caso l’attestato dovrà essere aggiornato. In seguito alle nuove regole, l’Ufficio Energia dell’Assessorato allo Sviluppo economico darà vita al catasto energetico degli edifici che classificherà gli immobili in relazione alle prestazioni in materia di energia. Inoltre istituirà l’elenco dei “certificatori energetici” del quale potranno far parte professionisti che oltre al possesso dei titoli tecnico-scientifici e alle relative abilitazioni, devono dimostrare di aver svolto per almeno tre anni attività in alcuni settori legati all’energia. In alternativa dovranno seguire un corso di formazione della durata di 80 ore col superamento di un esame finale. Le nuove norme, che si integrano con i provvedimenti in materia di edilizia sostenibile promossi dall’Assessorato all’Urbanistica, sono state varate dopo aver ascoltato gli ordini, i collegi professionali e le associazioni di categoria ed entreranno in vigore a sessanta giorni dalla pubblicazione sul Burp. .  
   
   
LOMBARDIA, 1.180.000 EURO PER SVILUPPO FIERE RISORSE ANCHE PER CERTIFICAZIONE DI QUALITA´  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Regione Lombardia indice un nuovo bando a sostegno degli organizzatori delle manifestazioni presenti nel calendario fieristico lombardo del 2010 e, congiuntamente alle Camere di Commercio lombarde, aggiunge nuove risorse al bando "Intervento straordinario a sostegno delle manifestazioni fieristiche internazionali in Lombardia". "Il sistema fieristico rappresenta uno dei principali asset per la crescita e lo sviluppo dell´economia lombarda - ha detto l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani -. Con queste iniziative rinnoviamo l´impegno per la qualificazione delle manifestazioni fieristiche lombarde, che ha costantemente caratterizzato la nostra azione nel corso dell´ottava legislatura". Il nuovo bando presenta importanti novità rispetto alle passate edizioni: maggiori risorse, con uno stanziamento complessivo di 1. 180. 000 euro, e una nuova linea di finanziamento per promuovere la diffusione della certificazione dei dati nelle manifestazioni fieristiche internazionali. "Abbiamo ritenuto opportuno - ha aggiunto l´assessore Nicoli - affiancare agli interventi di incentivazione alle manifestazioni fieristiche maggiormente rappresentative del territorio, del prodotto e delle tradizioni lombarde, una nuova misura finalizzata ad accrescere la competitività delle nostre fiere più importanti, favorendo la diffusione di uno standard di qualità sempre più richiesto sui mercati internazionali, quale è la certificazione". Il bando, che sarà pubblicato sul Burl (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) lunedì 15 febbraio, comprende due misure: la prima (misura A), con una dotazione di 980. 000 euro, si rivolge agli organizzatori di manifestazioni fieristiche locali, regionali e nazionali, che potranno concorrere all´assegnazione di contributi sino a 15. 000 euro per far fronte alle spese di organizzazione e gestione degli eventi espositivi; - la seconda (misura B), con una dotazione di 200. 000 euro, è indirizzata esclusivamente agli organizzatori di manifestazioni fieristiche internazionali, che potranno accedere a voucher di valore compreso da 3. 000 a 5. 000 euro per l´acquisizione di servizi di rilevazione e certificazione dei dati a norma Iso. Le domande di partecipazione al bando, disponibili sui siti www. Regione. Lombardia. It e www. Lombardiafiere. Regione. Lombardia. It, dovranno essere presentate dal 15 marzo al 14 aprile 2010 utilizzando la procedura informatizzata on-line. Il rifinanziamento del bando per l´abbattimento dei costi di partecipazione delle micro e piccole imprese alle manifestazioni fieristiche internazionali in Lombardia (800. 000 euro che si aggiungono agli iniziali 2 milioni di euro) è stato deciso a fronte del gran numero di adesioni riscontrato dal bando "Intervento straordinario a sostegno delle manifestazioni fieristiche internazionali in Lombardia", pubblicato sul Burl n. 31 del 3 agosto 2009. "Le imprese lombarde - ha detto Nicoli Cristiani - hanno colto immediatamente questa opportunità, voluta come misura anticrisi per favorirne la partecipazione alle principali manifestazioni che si svolgono sul nostro territorio, arrivando in alcune province ad esaurire i fondi prima del previsto. Regione Lombardia e le Camere di Commercio hanno quindi deciso di assumersi l´onere di un ulteriore importante impegno finanziario per garantire la continuità del bando su tutto il territorio lombardo". Le nuove risorse, disponibili da lunedì 15 febbraio 2010, saranno ripartite tra i diversi ambiti provinciali con priorità in quelli dove le disponibilità iniziali sono già state esaurite. Caratteristiche dell´iniziativa e modalità di presentazione delle domande sono indicate sul Burl n. 31 del 3 agosto 2009, consultabile su www. Lombardiafiere. Regione. Lombardia. It . La presentazione delle richieste di contributo può avvenire solo per via telematica. La procedura on-line, a compilazione guidata, è accessibile su www. Regione. Lombardia. It, www. Lombardiafiere. Regione. Lombardia. It,www. Unioncamerelombardia. It e www. Lombardiapoint. It. .  
   
   
IL SINDACO AL CONVEGNO “EXPO FUORI LE MURA”. MORATTI: “SUPERARE I CONFINI PER FARE DELL’ESPOSIZIONE UN’OPPORTUNITÀ DELLA GRANDE MILANO”  
 
 Milano, 15 febbraio 2010 - “Promuovere un lavoro di squadra tra istituzioni territoriali, realtà produttive, volontariato e ricerca, con un obiettivo comune: portare Expo in tutto il territorio della provincia di Milano”. Così il Sindaco Letizia Moratti, in qualità di Commissario straordinario del Governo per Expo 2015, è intervenuta alla giornata conclusiva del convegno “Expo Fuori le Mura”: una due giorni per promuovere e valorizzare le risorse ambientali, culturali e produttive presenti nella grande Milano di Expo 2015. Tra i presenti alla tavola rotonda, che si è tenuta presso l’Istituto dei Ciechi di via Vivaio, anche il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Obiettivo del progetto, quello di coinvolgere tutti i comuni della provincia sui temi urbanistici, infrastrutturali, ambientali, turistici e culturali in vista della grande Esposizione Universale del 2015. “Milano – ha sottolineato il Sindaco – deve l’Expo alle eccellenze del suo territorio. Dalle imprese alle università, dai centri di ricerca ai poli della cultura, dal mondo agricolo alla realtà turistica. Expo non può avere mura anzi, al contrario, essendo universale, non può che partire dalla valorizzazione di tutto il territorio, provinciale e regionale. Perché abbia ricadute positive, dobbiamo lavorare insieme, superare i confini amministrativi e locali, mettendo in rete i comuni”. “Il nostro impegno – ha commentato Podestà – è quello di rendere “Expo fuori le Mura” un appuntamento annuale che coinvolga sempre di più i cittadini, perché Expo deve riguardare tutto il Paese e tutta Milano, con i suoi 7 milioni di abitanti. L’idroscalo, con le sue grandi potenzialità, diventerà la seconda sede di Expo. Inoltre, in sinergia con il Comune di Segrate, stiamo valutando l’ipotesi di aggiungere 300mila metri quadrati di verde all’attuale area del parco. Accanto al tema dell’alimentazione, si svilupperà quello suggestivo del ‘mare di Milano’ e del benessere”. Tra i progetti, oltre all’Idroscalo parco dell’acqua, anche la messa in rete dei comuni della cinta, in termini di pianificazione urbanistica e infrastrutture. E ancora l’idea di una “Gran traversata dei Navigli” per costituire un itinerario navigabile che percorra la provincia dall’Adda al Ticino. “Costruire un percorso Expo condiviso – ha concluso il Sindaco - significa prima di tutto creare opportunità nuove, occasioni di sviluppo. Penso alle ricadute economiche e alle infrastrutture. Grazie ad Expo il deficit infrastrutturale lombardo, già ridotto in modo significativo, verrà colmato. Penso alla vocazione agricola milanese e alla ristrutturazione delle cascine comunali. Un patrimonio prezioso del nostro territorio, che, messo in relazione con il tema di Expo dedicato proprio all’alimentazione, consente di ripensare al rapporto tra città e agricoltura”. .  
   
   
PARTE “CRESCO CRESCITA COMPATIBILE”: 23 IMPRESE SI ALLEANO PER FARE DELL’ITALIA UN PAESE PIÙ SOSTENIBILE. ABBIATEGRASSO, CARUGATE, MORBEGNO: NASCONO IN LOMBARDIA LE PRIME TRE “ISOLE CRESCO”.  
 
Milano, 15 febbraio 2010 – Fondazione Sodalitas ha presentato il 12 febbraio in Assolombarda Cresco Crescita Compatibile, il progetto realizzato in sinergia con Politecnico di Milano, con il sostegno di Regione Lombardia e con la partecipazione di Anci, Legambiente, Cittadinanzattiva, The Natural Step. Prende così il via sul territorio italiano un’alleanza innovativa tra imprese, comuni, cittadini e università per passare da una sostenibilità predicata a una sostenibilità praticata. “Cresco aggrega le migliori competenze d’impresa e le più avanzate conoscenze dell’università – ha dichiarato Alessandro Beda, responsabile di Cresco per Fondazione Sodalitas – e con l’impegno locale dei Comuni “Isole Cresco” fa crescere la sostenibilità per il cittadino”. Grazie a Cresco, per la prima volta in Italia 23 imprese leader scelgono di unirsi e andare sul territorio per trasferire le loro buone pratiche di sostenibilità, e formare le comunità locali a mettere in atto quotidianamente comportamenti sostenibili: Abb, Autogrill, Banca Popolare di Milano, Bracco, Coca Cola Hbc Italia, Edison, Enel, Centro Ricerche Fiat, Fondazione Ibm Italia, Eni-feem, Gruppo Falck, Henkel, Holcim, Indesit, Italcementi, Lexmark, Palm, Pirelli, Roche Italia, Siemens Osram, Stmicroelectronics, Telecom Italia, Vodafone Italia. Accanto alle imprese una rete di Comuni italiani che decidono di aderire a un’iniziativa concreta e capace di formare i cittadini a condividere e praticare la stessa cultura della sostenibilità. Grazie a questa iniziativa nasceranno infatti in Italia tante “Isole Cresco”: territori capaci di sviluppare un’alleanza virtuosa per la sostenibilità tra amministrazioni locali, imprese e cittadini. Le prime tre “Isole Cresco” sono i Comuni lombardi di Abbiategrasso, Carugate, Morbegno, intervenuti nella conferenza stampa rispettivamente con i sindaci Roberto Albetti e Umberto Gravina, e con l’ Assessore all’Ambiente Stefano Ciapponi. Ognuno di questi Comuni ha già costituito un Comitato Promotore – composto da cittadini, amministratori locali, stakeholder rilevanti – impegnato a promuovere le iniziative specifiche legate il progetto. Il progetto Cresco parte da questi primi tre Comuni per poi toccare altri territori della Lombardia e quindi dell’intero Paese. Massimo Buscemi, Assessore della Regione Lombardia alle Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, ha richiamato nel corso della conferenza stampa le politiche della Regione per la sostenibilità: "Con il "Piano Lombardia sostenibile" che mette a disposizione oltre 1 miliardo di euro di risorse pubbliche, - ha dichiarato - la Regione ha tradotto il tema della Green economy interpretandolo come sostanziale opportunità di rilancio economico dei territori attraverso la strategia dell´efficienza energetica. Efficienza energetica intesa come modello della sostenibilità globale e locale e quindi riduzione delle emissioni dei gas di serra ed effettivo miglioramento della qualità dell´aria, ma soprattutto come esempio di innovazione e competitività. Per dare ancora più efficacia alle scelte Regione Lombardia ha anche predisposto il "Piano strategico delle tecnologie per la sostenibilità energetica" individuando le priorità di investimento tecnologico. Sul lato della promozione delle fonti rinnovabili Regione Lombardia ha investito ingenti risorse a supporto della diffusione del solare termico, dello sviluppo degli impianti per l´utilizzo energetico delle biomasse del teleriscaldamento urbano (40 milioni) e della pubblica illuminazione. Non abbiamo dimenticato neppure le imprese. Oltre al pacchetto fiducia che destina 150 milioni di euro per interventi di innovazione tecnologica ed efficienza energetica nelle piccole imprese, è recentemente partito il progetto Trend che interpreta il tema dell´efficienza energetica come leva per la competitività". Sono tre gli aspetti fondamentali al centro della sostenibilità su cui il progetto Cresco si focalizza: Energia ed acqua. Recupero, riciclo e smaltimento. Mobilità sostenibile. E’ su questi temi infatti che cittadini, studenti e istituzioni verranno coinvolti in iniziative di formazione e sensibilizzazione - sviluppate con il contributo scientifico del Politecnico di Milano, rappresentato in conferenza stampa da Emanuela Colombo, Delegato del Rettore per la Cooperazione allo Sviluppo, e con il coinvolgimento delle imprese – che aiuteranno i cittadini a mettere in atto quotidianamente comportamenti sostenibili. Le imprese collaboreranno poi con le istituzioni locali per rendere il territorio più sostenibile, attraverso le loro buone pratiche che fanno leva sulle soluzioni aziendali sviluppate per migliorare i processi produttivi o mettere a punto prodotti sostenibili. Le buone pratiche che l’impresa trasferirà alle comunità toccano gli aspetti centrali della sostenibilità e riguardano da vicino i comportamenti quotidiani di ognuno di noi: dal risparmio dell’acqua all’utilizzo di energie rinnovabili, dall’uso efficiente degli elettrodomestici al riciclo dei materiali di scarto. “Per vincere la sfida della sostenibilità è fondamentale partire dal basso, coinvolgere reti sempre più ampie di cittadini – ha dichiarato Andrea Poggio, Vice Direttore Legambiente – Ma non basta: le istituzioni centrali e locali devono sviluppare politiche pubbliche che incoraggino i cittadini a fare ogni giorno scelte ecocompatibili, a partire dalle infrastrutture, dai trasporti, da come vengono pensate le città”. Grazie al progetto Cresco si consoliderà in tutto il nostro Paese una rete di comunità impegnate a costruire un futuro più sostenibile per tutti. .  
   
   
CRISI MERLONI: REGIONE UMBRIA ADERISCE A “PROGETTO FEG” A SOSTEGNO LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE  
 
 Perugia, 15 febbraio 2010 - L’assessore regionale al Lavoro informa che, al fine di supportare i lavoratori umbri in Cigs della “Merloni spa”, la Regione Umbria ha aderito al Progetto “Feg – Merloni” a titolarità del Ministero del Lavoro, presentato per l’approvazione alla Commissione Europea, deliberando di predisporre quanto necessario al fine di consentire l’avvio degli interventi di politica attiva la cui gestione sarà affidata alla Provincia di Perugia. Il “Feg” (Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione), istituito con regolamento Ce n. 1927/2006, è un “fondo congiunturale” finalizzato a offrire sostegno ai lavoratori in esubero delle grandi imprese in crisi a seguito di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. Il Piano e le misure di politiche attive individuate dall’Assessorato regionale, d’intesa con gli uffici competenti della Provincia di Perugia, per promuovere il reinserimento occupazionale dei lavoratori in cassa integrazione - negli stabilimenti umbri di Nocera Umbra e Costacciaro - delle industrie della Merloni Spa, approvato e sottoscritto dalle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali umbre, è stato presentato negli scorsi mesi alla Commissione Europea. L’attivazione del “Feg Umbria” è strettamente correlata in termini operativi agli sviluppi, alle scelte e alle misure che verranno messe a punto nell’ambito dell’Accordo di Programma Governo/regioni Umbria e Marche in corso di definizione, volto a rilanciare, innovare e diversificare l’attività produttiva nei territori coinvolti. Per i lavoratori della “Merloni”, il “Feg Umbria” prevede un Piano di politiche attive, che contempla un’articolata sequenza di azioni di accoglienza, orientamento e verifica dei risultati conseguiti, mirata a definire un “pacchetto di servizi personalizzato” contenenti gli strumenti più idonei a promuovere il reinserimento occupazionale di ciascun lavoratore. Nel pacchetto sono comprese sia attività mirate di formazione, riqualificazione, tirocini, che bonus occupazionali e incentivi per sostenere la partecipazione alle attività e la promozione all’auto-imprenditorialità. .  
   
   
INNOVAZIONE IN ABRUZZO: CHIODI, FINMECCANICA PRESENZA STRATEGICA  
 
 L´aquila, 15 febbraio 2010 - "La collaborazione con il Gruppo Finmeccanica è per la Regione Abruzzo di rilevanza strategica". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo alla Premio Innovazione organizzato all´Aquila da Finmeccanica. "Al presidente Pier Francesco Guargaglini voglio rivolgere un ringraziamento non formale, perché non solo con questo Premio ma anche con la fattiva solidarietà di tutto il Gruppo, ha dimostrato ancora una volta quanto gli siano a cuor le sorti di questa regione, ancor di più dopo il terremoto. E´ superfluo aggiungere - ha detto Chiodi - quanto sia importante per lo sviluppo e la ripresa di questo territorio costruire insieme con un´azienda, che è un´eccellenza mondiale del prodotto Italia, un modello di sviluppo fondato sull´innovazione. Noi siamo convinti che questa è un´occasione da cogliere e saper sfruttare a pieno". Chiodi ha poi voluto sottolineare lo sforzo che ha compiuto il Gruppo "nel mantenere le aziende in Abruzzo di fronte ad una crisi economica mondiale" e le prospettive "di un intervento ancora più forte in regione". Il Gruppo Finmeccanica ha infatti raccolto 4 milioni 200 mila euro come contributo di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto. Di questi, 2,2 milioni saranno devoluti come erogazioni individuali "a fondo perduto" ai dipendenti residenti nei comuni del cratere in proporzione ai danni subiti dalle abitazioni, mentre gli altri 2 milioni saranno destinati all´iniziativa "Joint research laboratories" per realizzare e attrezzare all´interno del perimetro dei nuovi stabilimenti Selex comunication e Thales Alenia Space Italia, laboratori scientifici per attività di ricerca e sviluppo in accordo con l´Università dell´Aquila, quale volano di rilancio tecnologico, industriale e occupazionale del territorio abruzzese. In Abruzzo il Gruppo Finmeccanica è presente con 5 siti produttivi e 850 addetti. .  
   
   
IL "MIRACOLO A MILANO" DI CESARE BRAMIERI PRESENTATO IN REGIONE IL LIBRO SCRITTO DALLA MOGLIE LUCIA FORMIGONI: ECCEZIONALE UMANITA´. ZANELLO: PATRIMONIO DI TUTTI  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Eccezionale nella semplicità. E´ la chiave con cui il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricordato la figura di Cesare Bramieri, figlio del grande Gino, scomparso due anni fa dopo 25 di lotta contro un male fatale. Lo ha fatto l’ 11 febbraio, presentando nel Belvedere del 31° piano del palazzo della Regione, il libro scritto dalla moglie di Cesare, Lucia, dal titolo "Miracolo a Milano - Pazza storia d´amore con un terzo incomodo" (Bevivino Editore), dove il terzo incomodo è, detto con ironia, appunto il male incurabile. Formigoni ne ha scritto la prefazione. "Non v´è nulla di più semplicemente umano che la gioia di vivere. Quella di Cesare è la storia di un uomo che ha voluto tenacemente, candidamente e coraggiosamente vivere, compiendo qualcosa di miracoloso: grazie a una dignità commovente, all´amore della moglie Lucia e a una fede vissuta con spontaneità". "Questo libro - ha detto l´assessore alle Culture e Identità, Massimo Zanello - ci comunica in modo vivo, intenso e partecipato, una storia personale di sofferenza, di dignità, di vita, ma anche, attraverso l´eredità di humour e di senso dell´umanità che Cesare ha ereditato dal padre Gino, ci trasmette un patrimonio che è di tutti". Oltre a Zanello, che ha assegnato il contributo regionale all´opera, era presente l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, primo ideatore dell´iniziativa insieme a Lucia Bramieri. Il ricavato della vendita della pubblicazione andrà in beneficienza all´associazione Asme (Assistenza e Studio Malati Ematologici). .  
   
   
REGIONE UMBRIA E ISTITUZIONI TERNANE CHIEDONO MANTENIMENTO SITO E TAVOLO DI CONFRONTO SU POLO CHIMICO  
 
Terni, 15 febbraio 2010 - Nell’incontro che è stato convocato lunedì 15 febbraio alle ore 8. 30 nella sede di Assindustria Terni tra la Regione Umbria, la Provincia e il Comune di Terni e la direzione della Basell, le istituzioni chiederanno con forza il mantenimento del sito produttivo di Terni. La lettera con la quale i vertici della Basell smentiscono le voci di una chiusura del sito produttivo ternano confermano invece, secondo gli amministratori regionali e locali, tutte le preoccupazioni espresse in questi giorni dalle istituzioni. La Basell rappresenta il fulcro dell’attuale polo chimico ternano, che ha subìto successivi processi di ristrutturazione dopo essere stato protagonista dello sviluppo della chimica italiana e che ancora oggi occupa, tra diretti e indiretti, circa mille lavoratori in una situazione industrialmente sana. Le istituzioni chiederanno, pertanto, l’apertura formale di un tavolo di confronto per discutere del futuro del Polo chimico e dei lavoratori, prima che decisioni irreparabili vengano assunte in altri luoghi, avviando un percorso che con il coinvolgimento di tutti i soggetti locali e nazionali tenda alla salvaguardia delle capacità produttive occupazionali e delle prospettive del sito industriale. .