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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
IL PRESIDENTE BARROSO AL VERTICE EUROPEO - L´USCITA DELLA CRISI - UN NUOVO INIZIO PER L´EUROPA  
 
 Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha preso parte l’ 11 febbraio al Consiglio europeo informale dedicato all´uscita dell´Unione europea dalla crisi economica e finanziaria. Dinanzi ai 27 capi di Stato e di governo, riuniti a Bruxelles su invito del Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il Presidente Barroso ha dato il contributo della Commissione, evocando la necessità di una strategia per lo sviluppo sostenibile e l´occupazione, designata "Europa 2020". Secondo il Presidente, tale strategia non può essere considerata semplicemente "business as usual". Ha infatti affermato che "dobbiamo cambiare decisamente passo se vogliamo che la nuova strategia, mirata a creare lo sviluppo sostenibile e l´occupazione di cui noi tutti abbiamo bisogno, sia realmente efficace e dia risultati concreti". Il Presidente Barroso ha altresì espresso la convinzione che agendo con coraggio, l´Europa può realizzare le sue ambizioni. Tre sono i principali temi che dovranno essere al centro della strategia "Europa 2020": sviluppo basato su conoscenza e innovazione, una società inclusiva di alta occupazione e una crescita "più verde". Già lo scorso autunno, presentando le priorità programmatiche per la nuova Commissione, il Presidente Barroso aveva espresso la propria visione di come l´Unione europea si dovrebbe sviluppare da qui al 2020. La convinzione alla base è che l´uscita dall´attuale crisi possa essere l´occasione per entrare in una fase di nuova e sostenibile economia sociale di mercato, più intelligente e "verde", in cui la prosperità dell´Europa deriverà dall´innovazione e dal miglior utilizzo delle risorse e di cui il sapere costituirà l´input principale. Questa strategia dovrà permettere all´Unione europea di uscire dalla crisi e avviarsi stabilmente sulla strada della ripresa. Essa sarà inoltre concentrata sui successi conseguiti dalla Strategia di Lisbona, dopo il suo rilancio nel 2005, ma cercherà anche di superare i suoi principali difetti. Pertanto, la Commissione ha già elaborato un documento di valutazione di quest´ultima, ha avviato una consultazione pubblica sulla nuova strategia e presto presenterà una proposta formale in tal senso. .  
   
   
UE: "NON POSSIAMO LASCIARE L´UCRAINA IN UNA SALA D´ATTESA PERMANENTE"  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - L´aula ha esaminato, l´ 11 febbraio, la situazione politica in Ucraina, soprattutto a seguito delle elezioni presidenziali di domenica scorsa, che hanno decretato la vittoria del candidato filorusso Yanukovich. I parlamentari in missione di osservazione elettorale a Kiev hanno giudicato lo svolgimento del voto corretto e in linea con gli standard internazionali. Parla Paweł Kowal, conservatore polacco a capo della delegazione. Onorevole Kowal: che cosa significa l´esito di queste elezioni per l´Ue? Possiamo dire che ora l´Ue ha un partner all´est. Uno stato in cui si tengono elezioni regolari, che portano a un´alternanza di governo. L´affluenza è stata del 70%, più che in molti paesi europei. Ora l´Europa deve rispondere a questo evento, e aprirsi all´Ucraina. Che ricadute ha il risultato elettorale sulla nostra sicurezza energetica? Il peggio che può succedere, è che Yanukovich mantenga le sue "promesse elettorali". In tal caso, metterebbe un mediatore russo a capo delle negoziazioni fra Gazprom e l´Ucraina, e di conseguenza con l´Ue. E poi dice che vorrebbe fare entrare l´Ucraina nel progetto Nordstream. Peccato che l´Ucraina non sia nel percorso del gasdotto, anzi, che la Russia l´abbia proprio tagliata fuori. Un´altra minaccia potrebbe venire dalla decisione della Russia di trattare con la Bielorussia, e vendere il gas a basso prezzo in cambio della sua influenza politica. D´altra parte, il nuovo presidente potrebbe optare per una seria cooperazione energetica con l´Ue, e permettere all´Ucraina di legarsi gradualmente al sistema di sicurezza europeo. Vedremo. Che direzione prenderanno dopo queste elezioni i rapporti fra l´Ue e l´Ucraina? La cosa più importante ora è la preparazione e la firma dell´accordo di Associazione con l´Ue, specialmente per quello che riguarda la libertà di commercio e la possibile abolizione dei visti in futuro. La società civile è a favore dell´entrata nell´Ue. Ma questo sarà possibile solo dopo molti sforzi e sacrifici da parte dell´Ucraina. Io sono preoccupato che se non diciamo chiaramente ´la porta è aperta per l´Ucraina´, perdiamo un´opportunità di cambiamento. Il livello di sicurezza dei Paesi all´est dell´Europa peggiorerà nei prossimi anni. Se vogliamo vedere un cambiamento vero in Ucraina, non possiamo lasciarla per sempre nella sala d´attesa dell´Europa. Quali sono stati i punti importanti del dibattito in plenaria di oggi? La nostra dichiarazione inequivocabile che la porta è aperta. Sapendo che non sarà facile e che servirà tempo. Ma tutto dipende da questa dichiarazione. Altrimenti gli ucraini riterranno l´offerta che arriva dalla Russia più interessante. Il rafforzamento dell´influenza russa in Ucraina non può che incoraggiare le tendenze imperiali del Cremlino, peggiorando di conseguenza le relazioni di Mosca con l´Ue. Penso che l´unica via d´uscita sia questa, dobbiamo agire nello spirito dei padri fondatori dell´Ue. Yuliatymoshenko vuole il riconteggio dei voti. Che cosa può succedere ora? La Tymoshenko ha ottenuto un buon risultato, è normale che - vista la differenza di un pugno di voti - voglia che si facciano tutte le verifiche necessarie per essere sicuri del risultato. Questo accade in qualsiasi paese, anche europeo. Ad oggi non ci sono prove di brogli o di dati che cambierebbero sostanzialmente il risultato. La cosa migliore è che il presidente assuma le sue funzioni nel modo più sereno possibile. Una volta che i tribunali avranno effettuato tutti i controlli necessari, tutti i candidati dovrebbero accettare i risultati in nome del futuro del paese. La grande affluenza alle urne, non c´è dubbio, confida una grande responsabilità a tutti i politici ucraini. Una delegazione di otto parlamentari di ritorno da Kiev lunedì ha confermato che i due turni elettorali si sono svolti in modo corretto e secondo gli impegni presi dall´amministrazione ucraina con la comunità internazionale. .  
   
   
SWIFT: IL PARLAMENTO EUROPEO BOCCIA L´ACCORDO CON GLI USA  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Il Parlamento ha rifiutato di approvare l´accordo provvisorio sul trasferimento dei dati bancari agli Stati Uniti attraverso la rete Swift, adducendo preoccupazioni in materia di privacy, proporzionalità e reciprocità. Il testo firmato tra gli Usa e i 27 stati membri non potrà entrare in vigore. I deputati propongono di negoziare un nuovo accordo. La risoluzione che respinge l´accordo - approvata con 378 voti favorevoli, 196 contrari e 31 astensioni - invita la Commissione e il Consiglio ad attivarsi su un accordo a lungo termine con gli Stati Uniti su questo tema. I deputati ribadiscono che qualsiasi nuovo accordo deve essere conforme ai requisiti del Trattato di Lisbona, e in particolare alla Carta dei diritti fondamentali. La proposta del Ppe e dell´Ecr di rinviare il voto, sostenuta anche dalla Commissione, è stata respinta dall´Aula con 290 favorevoli, 305 contrari e 14 astensioni. "Il Consiglio non è stato abbastanza duro sulla protezione dei dati", ha detto la relatrice Jeanine Hennis-plasschaert (Adle, Nl), sostenendo che le norme sul trasferimento e sulla conservazione dei dati contenute nell´accordo interinale non sono proporzionate alla sicurezza che pretendono fornire. Per continuare a condividere i dati finanziari ai fini della lotta al terrorismo, l´Ue e gli Stati Uniti si basano ancora su un accordo di mutua assistenza giudiziaria che permette lo scambio di dati nel quadro della legislazione interna degli Stati membri dell´Unione. In una lettera al Presidente del Parlamento Jerzy Buzek, la Commissione europea ha annunciato ieri che, "nelle prossime settimane", adotterà delle proposte linee guida negoziali per un accordo a lungo termine. Queste "risponderanno alle preoccupazioni del Parlamento europeo e del Consiglio" e garantiranno "il massimo rispetto della privacy e protezione dei dati". I deputati hanno ribadito i principi enunciati in precedenza, in una risoluzione approvata il 17 settembre 2009. I dati sui cittadini europei devono sottostare alle norme Ue La risoluzione del settembre 2009 chiede che l´accordo rispettasse pienamente i diritti dei cittadini dell´Unione europea in materia di protezione dei dati personali. I dati, secondo i deputati, dovrebbero essere raccolti "solo ai fini della lotta al terrorismo" e deve essere trovato "il giusto equilibrio" tra le misure di sicurezza e la tutela delle libertà civili. La risoluzione chiede l´applicazione degli stessi meccanismi di ricorso previsti nell´Ue, compreso il risarcimento in caso di trattamento illecito dei dati personali". Background Nel luglio 2009, la stampa ha rivelato che un nuovo accordo stava per essere negoziato in seguito alle modifiche nella struttura della Swift. La società aveva istituito un centro di stoccaggio per i suoi dati europei in Svizzera, il che significava che i dati intra-europei restavano conservati in Europa. Fino ad allora i dati erano anche custoditi su un server negli Stati Uniti. Questa nuova organizzazione richiedeva un nuovo accordo tra la Commissione e il Consiglio, da un lato, e gli Stati Uniti, dall´altro. Dibattito (10 febbraio 2010) La votazione del Parlamento - necessaria per l´entrata in vigore dell´accordo - dovrebbe aver luogo domani a mezzogiorno. La relatrice del Parlamento, Jeanine Hennis-plasschaert (Adle, Nl), ha dichiarato che il ricorso a dati finanziari per lottare contro il terrorismo è necessario ma che, in materia di protezione dei dati, "il Consiglio non è stato sufficientemente forte". Ha inoltre deplorato che l´Ue "continui a esternalizzare i suoi servizi di sicurezza agli Stati Uniti senza reciprocità". A suo parere, le norme sul trasferimento e la conservazione previste dall´accordo provvisorio non sono proporzionate. In nome della presidenza di turno del Consiglio, Alfredo Pérez Rubalcaba ha affermato che l´accordo "è uno strumento di grande valore che ha impedito attentati terroristici". Il testo, a suo parere, fornisce delle garanzie sufficienti sulla protezione dei dati e ha quindi auspicato che il Parlamento e il Consiglio lavorino su un accordo interistituzionale per un accesso più agevole dei deputati ai documenti classificati. Nella sua replica conclusiva, il Ministro ha precisato di non essere in grado di proporre un progetto di nuovo accordo entro breve, ma ha espresso l´auspicio di tornare al Parlamento "tra qualche mese" per presentare il risultato delle discussioni con l´Amministrazione americana. Per la commissaria agli affari interni, Cecilia Malmström, l´accordo Swift "non è favorevole unicamente per gli Usa ma per tutti" ed è uno "strumento importante per fornire informazioni utili per lottare contro il terrorismo". Ha poi affermato che il rigetto dell´accordo da parte del Parlamento rappresenterebbe "una minaccia seria per la sicurezza dei cittadini europei". "Vogliamo garantire la sicurezza, le libertà civili e la protezione dei dati su un piano di parità", ha dichiarato Ernst Strasser (Ppe, At). L´ue ha un "buon partenariato con gli Stati Uniti", ma "il modo in cui è nato questo testo non era ragionevole" e, ha aggiunto, "non possiamo accettare questo stato di cose". A suo parere, infatti, "il Consiglio ha dato alcuni segnali incoraggianti, ma non di più". Secondo Martin Schulz (S&d, De), firmare l´accordo "è stato un errore da parte dei governi dell´Unione europea. Che pensavano di poterla fare franca con un accordo così povero", non in linea con i diritti fondamentali. "Come saranno ottenuti e conservati i dati, sarà possibile avervi accesso e dopo quanto saranno cancellati?", si è interrogato Schulz. "Questo è semplicemente un cattivo accordo che non possiamo semplicemente sottoscrivere", ha dichiarato. Sophia In´t Veld (Alde, Nl) ha affermato che Swift rappresenta una decisione chiave per il Parlamento europeo, e dovrebbe essere esente da presunti "vuoti di sicurezza". Le risposte del Consiglio "non sono sufficienti", ha detto, mentre "i nostri elettori hanno il diritto di sapere se noi prendiamo sul serio la protezione dei dati e non ci limitiamo ad avallare le decisioni del Consiglio". Rebeca Harms (Verdi /Efa, De) ha esordito affermando: "dobbiamo respingere l´accordo a interim, non posticiparlo!". Non dovremmo dare il nostro sostegno "a un accordo in merito al quale molti di noi hanno eccepito che viola la legge". Timothy Kirkhope (Ecr, Uk) ha dichiarato di essere "frustrato e irritato" per l´atteggiamento del Consiglio. "Il diritto di approvazione del Parlamento non deve essere usato come uno strumento a posteriori", ha ammonito. "Stiamo finalmente ricevendo rassicurazioni dal Consiglio e dalla Commissione" su questioni che riguardano la protezione dei dati, ha concluso, aggiungendo che "adesso abbiamo bisogno di un po´ di tempo prima di proseguire nelle nostre valutazioni". Lothar Bisky (Gue/ngl, De) ha sottolineato che l´accordo ad interim "è stato raggiunto in modo dubbioso cercando di aggirare il Parlamento europeo". "Ci viene chiesto di dire di sì alla sorella piccola del grande fratello", ha concluso. .  
   
   
UE: VIDEOMESSAGGIO DEL COMMISSARIO EUROPEO PER LA RICERCA INNOVAZIONE E SCIENZA MáIRE GEOGHEGAN-QUINN  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - È stato lanciato il nuovo sito web del commissario europeo responsabile della Ricerca, innovazione e scienza, Máire Geoghegan-quinn, sul quale è possibile seguire un´intervista del commissario registrata il primo giorno del suo insediamento. Il sito contiene inoltre un diario, una sezione multimediale e altre informazioni. "Voglio assicurare che l´Europa sfrutti in pieno la sua ricerca di eccellenza, i suoi talenti e il suo spirito imprenditoriale. Tali qualità saranno decisive per la creazione dell´economia del futuro basata sull´ecologia e l´alta tecnologia, facendo del ventunesimo secolo il secolo europeo", ha detto il nuovo commissario. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/commission_2010-2014/geoghegan-quinn/index_en. Htm .  
   
   
DELEGAZIONE DELLA COMMISSIONE LIBERTá CIVILI, GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI DEL PARLAMENTO EUROPEO A ROSARNO  
 
 Roma, 15 febbraio 2010 - Una delegazione della commissione per le Libertà civili, Giustizia e Affari Interni (Libe), del Parlamento europeo si recherà a Rosarno dal 15 al 17 febbraio. La delegazione, presieduta dall´On. Juan Fernando Lopez Aguilar, sarà composta da 11 deputati europei, tra i quali gli italiani Salvatore Iacolino, Vice Presidente della commissione per le Libertá civili, Giustizia e Affari Interni, Roberta Angelilli, Vice Presidente del Parlamento europeo, e gli Onn. Mario Borghezio, Clemente Mastella e Gianni Vattimo. Il Parlamento europeo è attualmente impegnato nella revisione delle norme comunitarie in materia di immigrazione e lavoro, e chiede maggiori garanzie per i lavoratori migranti stagionali provenienti da Paesi terzi impiegati illegalmente negli Stati europei. La delegazione incontrerà il 15 febbraio le autorità regionali di Reggio Calabria, nello specifico il Presidente della Regione Agazio Loiero, il Prefetto Luigi Varratta, il Questore Carmelo Casabona. Martedì 16 febbraio si terrà invece una riunione con le autorità locali di Rosarno in presenza del Commissario straordinario per il Comune di Rosarno Domenico Bagnato. In seguito sono previste due sessioni: un momento di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Gcil, Sergio Genco; Cisl, Paolo Tramonti; Uil, Roberto Castagna) e delle associazioni agricole (Cia, Giuseppe Mangone; Confagricoltori, Nicola Cilento; Coldiretti, Pietro Molinaro); e un incontro con i rappresentanti delle Associazioni (Caritas e Croce Rossa) e delle Ong (Libera, Don Pino De Masi; Arci, Filippo Miraglia; Msf, Rolando Magnano) che lavorano in questa zona nell´assistenza agli immigrati e nella lotta alla criminalità organizzata. Mercoledì 17 febbraio la delegazione si sposterà a Roma dove incontrerà il commissario straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca e del Vice capo Missione Italia di Medici senza Frontiere Rolando Magnano. A seguire l´incontro con il Ministro degli Interni Roberto Maroni e con una delegazione di Parlamentari italiani di Camera e Senato. I lavori si concluderanno nel pomeriggio dopo l´ incontro con il Procuratore anti-mafia Pietro Grasso. .  
   
   
LA STRATEGIA DELL’UE PER LA REGIONE DEL DANUBIO HA UN INIZIO BRILLANTE  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Più di 400 partecipanti di 19 paesi si sono riuniti a Ulm (Baden-wurttemberg) il 2 febbraio per la prima conferenza relativa all’elaborazione di una strategia dell’Ue per la regione del Danubio. L’evento è stato il primo di una serie di riunioni di consultazione che la Commissione organizza per orientare il contenuto della strategia per il Danubio, secondo quanto richiesto dal Consiglio europeo. Nell’ambito della conferenza si sono tenuti quattro workshop sui seguenti temi: connettività e sistemi di comunicazione; ambiente, risorse idriche e prevenzione dei rischi; sviluppo istituzionale, socioeconomico e umano; governance. Fra i rappresentanti ad alto livello erano presenti il Commissario europeo Paweł Samecki, Rosen Plevneliev, ministro bulgaro dello sviluppo regionale e i lavori pubblici, László Borbély, ministro romeno dell’ambiente, Bozidar Djelic, vice primo ministro della Serbia, nonché ministri del Baden-wurttemberg e della Baviera. Nel suo intervento di apertura, il Commissario Samecki ha individuato tre problematiche specifiche che tutti i paesi del bacino danubiano dovrebbero affrontare congiuntamente: importanti disparità economiche e sociali che sussistono dall’epoca pre-1990, problematiche ambientali, per esempio la qualità delle risorse idriche e la biodiversità, miglioramenti delle infrastrutture. La regione del Danubio rientra in larga misura nell’Ue e, pertanto, è possibile ricorrere a numerosi strumenti, politiche e possibilità di finanziamento dell’Ue. Inoltre, l’Ue permette la cooperazione fra paesi attraverso l’operato nell’ambito di strutture europee in essere. La Commissione è in grado di fornire le proprie competenze e garantire l’indipendenza nell’attuazione di programmi di cooperazione transfrontalieri e transnazionali. Il processo di consultazione proseguirà sino agli inizi dell’estate; sono infatti previsti altri eventi in Ungheria a fine febbraio, Austria e Slovacchia (aprile), Bulgaria (maggio) e Romania (giugno), nonché una consultazione pubblica. Nel dicembre 2010 la Commissione ha intenzione di presentare un piano di azione e un sistema di governance, che saranno quindi discussi all’inizio del 2011 nel quadro della presidenza ungherese. .  
   
   
INIZIATIVA ADRIATICO IONICA ´ FIRMATO A VERONA DAI MINISTRI DEGLI ESTERI PROTOCOLLO PMI.  
 
Ancona, 15 Febbraio 2010 - E´ stato firmato il 10 febbraio a Verona, nell´ambito del Forum sugli investimenti in Italia e nel sud est Europa, il protocollo d´intesa tra i Ministri degli Esteri degli otto paesi membri dell´Iniziativa Adriatico Ionica (Iai). Obiettivo dell´impegno comune e` il trasferimento tecnologico e di buone pratiche, lo scambio di esperienze nella tutela ambientale e nell´uso di fonti rinnovabili, il sostegno dell´imprenditorialita` femminile nell´ambito delle politiche di sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi). La firma del protocollo e` l´atto finale del processo avviato ad Ancona durante la tavola rotonda di approfondimento sulle Pmi, organizzata dal Segretariato Iai nello scorso novembre. L´iniziativa Adriatico Ionica e` nata con la Conferenza per lo Sviluppo e la Sicurezza dell``Adriatico, svoltasi ad Ancona il 19 e 20 maggio 2000 tra Italia, Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, Grecia e Slovenia. Al termine della Conferenza i ministri degli Esteri dei paesi partecipanti hanno sottoscritto, alla presenza della Commissione Europea, la Dichiarazione di Ancona. Nel testo si sottolinea che il rafforzamento della cooperazione regionale contribuisce a promuovere la stabilita` politica ed economica, costituendo in tal modo una solida base per il processo di integrazione europea. Ancona e` stata poi scelta unanimemente quale sede del Segretariato dell´Iniziativa, per dare impulso e attuazione alle scelte programmatiche contenute nella Dichiarazione I Paesi membri sono l´Albania, la Bosnia-erzegovina, la Croazia, la Grecia, l``Italia, la Serbia, il Montenegro e la Slovenia. Le attivita` dell´Iniziativa si articolano in sei Tavole Rotonde (lotta alla criminalita` organizzata, economia-turismo-cooperazione fra Pmi, ambiente, trasporti e comunicazioni marittime, cultura e cooperazione inter-universitaria). Presidente di turno dell´Iniziativa e` l´Italia fino a maggio prossimo, mese in cui ad Ancona verra` celebrato il decennale dell´Iniziativa con una serie di appuntamenti ed eventi. .  
   
   
COME AGGIUDICARSI I FINANZIAMENTI EUROPEI: DA AICCRE VENETO UNA GUIDA PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI  
 
Padova 15 febbraio 2010 - Si chiama “Manuale Operativo di Europrogettazione”, ed è un vero e proprio vademecum realizzato dalla sezione del Veneto dell’Aiccre (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa) per le amministrazioni locali che vogliono presentare buoni progetti per ottenere finanziamenti dall’Unione europea. Il Manuale - presentato il 12 febbraio a Padova dall’assessore agli Enti Locali della Regione del Veneto Flavio Silvestrin, dal presidente di Aiccre Veneto Federico Saccardin e dal Segretario generale della Programmazione della Regione del Veneto Adriano Rasi Caldogno - è la prima guida italiana alla progettazione europea, ed è a disposizione degli Enti locali. La Regione del Veneto vanta una delle gestioni più efficienti in Italia, per quanto riguarda la tempestività e il tasso di utilizzo delle risorse europee. “Il patto di stabilità - ha spiegato l’assessore Silvestrin - ha provocato un momento di grande difficoltà per molti comuni italiani. Il Manuale, che fornisce le indicazioni per presentare buoni progetti per attingere all’Unione europea come fonte di finanziamento, è un’iniziativa che considero molto importante”. “La partecipazione a progetti europei - sottolinea presidente dell’Aiccre Saccardin - può mettere in moto cambiamenti virtuosi nella pubblica amministrazione, perché si tratta di un processo che non solo porta maggiori risorse, ma diffonde anche nella pubblica amministrazione una modalità operativa più efficace. “Questo strumento di preparazione e di gestione dei progetti comunitari - spiega Adriano Rasi Caldogno - è sicuramente un modo nuovo di intendere la pubblica amministrazione, che si fa non solo garante della legittimità degli atti, ma viene anche responsabilizzata sulla loro efficacia”. Il Veneto è una delle regione italiane maggiormente interessate ai fondi europei a disposizione degli Enti locali perché in forza della sua collocazione rientra in diversi programmi: programma "Europa Centrale" (231 milioni di euro), programma "Sud Est Europa" (206 milioni), programma "Mediterraneo" (250 milioni), e programma "Spazio Alpino" (130 milioni). Inoltre, con parte del suo territorio, è interessato anche da tre programmi di cooperazione trasfrontaliera: Italia-austria (interessata la provincia di Belluno, 80 milioni), Italia-slovenia (interessate la provincia di Venezia, Padova, Rovigo e Treviso: 136 milioni di euro), Adriatico (interessate le province di Venezia, Padova e Rovigo, 280 milioni di euro). Infine, vi è la grande partita dei fondi a gestione diretta, così chiamati perché la competizione per questi fondi non è delimitata territorialmente, e viene gestita direttamente dalla Commissione europea. .  
   
   
MERCEDES BRESSO E LUCIANO CAVERI SONO I DUE NUOVI INTERLOCUTORI DELL’EUROREGIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ALPI MEDITERRANEO LA DESIGNAZIONE È AVVENUTA IERI, MARTEDÌ 10 FEBBRAIO, A BRUXELLES NEL CORSO DELLA SEDUTA COSTITUTIVA PLENARIA DEL CDR  
 
Aosta, 15 febbraio 2010 - “Con la nomina di Mercedes Bresso e di Luciano Caveri rispettivamente alla presidenza del Comitato delle regioni e a capo della relativa delegazione italiana, l’Euroregione delle Camere di commercio Alpi Mediterraneo si troverà di fronte due importanti interlocutori i quali, conoscendo da vicino la nostra realtà territoriale e produttiva, potranno meglio cogliere e rappresentare il significato e la portata delle richieste che avanzeremo in sede europea”. È con queste parole che il presidente della Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Pierantonio Genestrone, nella sua veste di Presidente pro tempore dell’Euroregione camerale Alpi Mediterraneo, ha espresso la sua soddisfazione per le due designazioni in seno all’istituzione europea rappresentativa delle istanze locali e regionali che, da questa legislatura, da semplice organismo consultivo diviene soggetto attivo con la facoltà di impugnare gli atti legislativi dell’Ue a tutela delle competenze locali. “In tal senso, - ha proseguito Genestrone - l’obiettivo dichiarato dalla Presidente Bresso di dare reale attuazione al nuovo strumento giuridico del Gruppo europeo di cooperazione territoriale non potrà che avere delle ricadute dirette e positive anche sull’operato delle 34 Camere di commercio e delle 5 Unioni regionali camerali che compongono l’Euroregione”. Il processo per la creazione dell’Euroregione Alpi Mediterraneo - che vede coinvolti gli enti camerali italiani di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria e le analoghe realtà francesi di Rhône-alpes e Paca - è stato avviato il 27 aprile 2009 con l’inaugurazione della sede condivisa a Bruxelles . “Al riguardo, non dobbiamo infatti dimenticare - ha concluso il presidente della Chambre - che l’Euroregione camerale è la voce di un milione e mezzo di imprese di un territorio il cui Pil è superiore a quello di stati come il Belgio e la Svezia”. .  
   
   
ALBANIA APPROVA QUADRO ECONOMICO FISCALE 2011-2013  
 
Tirana, 15 febbraio 2010 - Il Comitato di Pianificazione strategica dell´Albania ha approvato il Quadro macroeconomico e fiscale per il periodo 2011-2013, rende noto l´Ufficio Ice di Tirana. Il premier Berisha ha dichiarato che questo documento costituirà la base di sviluppo economico e sociale del Paese non solo per i prossimi tre anni, ma anche per il periodo 2013-2017. Il Piano strategico contiene la previsione della crescita economica, dell´inflazione, delle entrate e della spesa pubblica, oltrechè la previsione del deficit. .  
   
   
UNGHERIA, CRESCE FIDUCIA IMPRENDITORI  
 
Budapest, 15 febbraio 2010 - Secondo i dati Ecostat relativi al mese di gennaio 2010, la fiducia delle imprese ungheresi è cresciuta di oltre 3 punti percentuali, al 71,8 per cento rispetto al 68,6 per cento del mese di dicembre 2009, per ciò che concerne le grandi aziende, e di 7 punti percentuali (al 67,8 p. C. ) per quanto riguarda le piccole e le medie attività imprenditoriali. L´analisi Ecostat rivela inoltre che circa un quarto delle compagnie più importanti del Paese hanno incrementato la produzione negli ultimi tre mesi, mentre a livello di sistema il dato è visto in calo del 30 per cento, secondo quanto riporta il "Budapest Business Journal" riprendendo i dati ufficiali. Solamente il 21 per cento delle aziende, infine, ha dichiarato all´Ecostat di attendersi una crescita della domanda domestica; il 32 per cento ha però previsto anche uno sviluppo della domanda estera. .  
   
   
UNGHERIA, 30 MILA NUOVI POSTI DI LAVORO A GENNAIO  
 
Budapest, 15 febbraio 2010 - Secondo le ultime rilevazioni compiute dall´Agenzia nazionale per l´Occupazione, in Ungheria durante il mese di gennaio sono stati creati 30. 100 nuovi posti di lavoro, il 108 per cento in più rispetto a dicembre 2009 ed il 157,2 per cento in più rispetto allo stesso mese dell´anno precedente. Il numero delle persone in cerca di un´occupazione è nel contempo salito dell´8 per cento, a 653 mila unità su base mensile, e del 28,3 per cento su base annua, aggiunge tuttavia il ´´Budapest Business Journal´´. Il numero dei licenziamenti è infine sceso del 58 per cento rispetto al dicembre 2009 e dell´85,6 per cento rispetto al gennaio dello stesso anno. .  
   
   
BULGARIA, BNP PARIBAS ESCE DA PROGETTO NUCLEARE  
 
Sofia, 15 febbraio 2010 - Bnp Paribas, la banca francese più importante per capitalizzazione di mercato, ha annunciato di aver rinunciato alla fornitura di supporto finanziario per la realizzazione dell´impianto nucleare di Belene, in Bulgaria. La notizia è stata riportata dal media francese "Enviro2b", confermando alcune indiscrezioni diffuse nei giorni precedenti dalla stampa locale, ed è stata ripresa dalla "Sofia News Agency". A conferma di quanto sopra, sono giunte le dichiarazioni della Nek, che detiene il 51 per cento della quota nel progetto, che ha annunciato come le relazioni con l´istituto di credito si siano interrotte. .  
   
   
BOLZANO: THEINER SULLA GIORNATA MONDIALE DEL CANCRO INFANTILE  
 
Bolzano, 15 febbraio 2010 - Sono una quindicina i bambini che in Alto Adige ogni anno si ammalano di tumore: lo ricorda l´assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner che in occasione della Giornata mondiale contro il cancro infantile, che si celebra lunedì 15 febbraio, ringrazia il personale sanitario, le associazioni e i gruppi di interesse per il prezioso sostegno ai piccoli pazienti e ai loro familiari. Il 15 febbraio ricorre la Giornata mondiale contro il cancro infantile. Ogni anno nel mondo 200. 000 bambini si ammalano di tumore, nei paesi più sviluppati la loro probabilità di sopravvivenza è del 70%, grazie alla ricerca e al continuo miglioramento delle cure. In Alto Adige sono una quindicina ogni anno i piccoli colpiti dal cancro. L´assessore Theiner sottolinea l´impegno della Provincia verso la sensibilizzazione delle persone per conoscere le possibilità di cura e aumentarne i benefici, incentivando anche la ricerca medica. "Un grazie va anche alle associazioni e alle organizzazioni di volontari che si prendono cura dei piccoli pazienti e sostengono i loro familiari", aggiunge Theiner. Questo impegno è di fondamentale importanza accanto al ruolo centrale svolto con impegno e professionalità da medici, personale inferimieristico e assistenti, conclude Theiner. .  
   
   
RICEVUTO DA FORMIGONI SINDACO DI DAKAR (SENEGAL)  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Cultura, industria cinematografica, commercio, alimentazione, agricoltura e sanità. Questi alcuni dei temi al centro dell´incontro fra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il sindaco di Dakar (Senegal), Khalifa Ababacar Sall, avvenuto il 12 febbraio al Palazzo Pirelli. "Un incontro - ha detto Formigoni - che si inserisce nel quadro delle relazioni internazionali della Lombardia. Dakar vanta un´antichissima tradizione democratica e un programma di sviluppo ampio favorito anche dalla moneta e dal mercato unico". Il sindaco ha anche espresso al presidente Formigoni il desiderio che i legami culturali possano trovare nuova linfa, a maggior ragione se si considera che a scuola i ragazzi studiano greco e latino. Sono dunque diversi i settori sui quali Regione Lombardia e città di Dakar potranno continuare a lavorare per rendere più forte una collaborazione che dura da tempo. "Partnership - ha spiegato Formigoni - suggellata dalla missione istituzionale che ho guidato nel 2004, in seguito alla quale sono nati gemellaggi e sono stati sottoscritti importanti protocolli d´intesa". Su tutti, in campo sanitario, il gemellaggio tra l´Ospedale di Crema e il Centro di Salute Rufisque per l´informatizzazione della gestione dei pazienti, la formazione nel settore emergenza-urgenza e la dietologia, e quello fra il San Matteo di Pavia e l´Ospedale di Ziguinchor. Con la stessa Regione, nel 2004 la Lombardia ha sottoscritto un protocollo incentrato sulla pianificazione e la tutela del territorio, sul settore educativo e sulla formazione per lo sviluppo delle risorse umane. .  
   
   
DELEGAZIONE BIELORUSSIA RICEVUTA IN LOMBARDIA  
 
 Milano, 15 febbraio 2010 - Il delegato del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per le Relazioni con i Paesi dell´Unione Europea, Claudio Morpurgo ha ricevuto il 12 febbraio al Palazzo Pirelli una delegazione della Bielorussia composta da Vasily Baikov, capo della delegazione, Aleksandr Shatko, membro del Gruppo di lavoro dell´Assemblea Nazionale della Repubblica di Belarus per la cooperazione con il Parlamento della Repubblica Italiana, Kanstantsin Sumar, presidente della Regione di Bres, e Evgeny Andreevich Shestakov, ambasciatore di Bielorussia a Roma. Al centro dell´incontro, definito "positivo" da entrambe le parti, la possibilità di intensificare le relazioni tra Regione Lombardia, Bielorussia e Regione di Brest, anche attraverso la creazione di un tavolo permanente che permetta di approfondire il confronto su diverse tematiche. .  
   
   
TRIESTE, “SONO DONNA SCELGO DONNA” PRESENTA PETIZIONE LEGGE ELETTORALE, IL VOTO SENZA PREFERENZA DEVE ESSERE PARIMENTI DISTRIBUITO (50%) TRA UOMINI E DONNE.  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - Una petizione popolare (con 435 firme) per l’introduzione del riconoscimento giuridico della preferenza di genere in legge elettorale, prima firmataria l’ex consigliera regionale Alessandra Battellino, è stata presentata il 12 febbraio all’attenzione del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia da una delegazione trasversale di donne appartenenti all’associazione di promozione sociale “Sono donna scelgo donna”. Si tratta di una proposta innovativa a livello nazionale perché mantiene e valorizza la preferenza e se accolta è in grado di dare soluzione al problema della sottorappresentanza femminile, in un ottica di totale parità tra uomo e donna. “Non vogliamo quote riservate né liste bloccate - ha affermato Alessandra Battellino - proponiamo solo che le liste di partito distinguano in sezioni di genere i candidati e le candidate. Dopo aver determinato il numero dei seggi ottenuti dai singoli partiti, il numero delle preferenze attribuito al genere prescelto stabilisce la quantità dei seggi da ripartire tra uomini e donne, mentre le preferenze ottenute dal singolo candidato individua l’ eletto all’interno della sezione di appartenenza. ” La proposta si basa sul principio che il voto senza preferenza debba essere parimenti distribuito (50%) tra uomini e donne. “E’ costituzionale e se venisse accolta – ha detto l’avv. Ilaria Celledoni- i risultati sarebbero eclatanti perché più del 50 per cento degli elettori non esprime preferenze. ” “Si tratta di una proposta democratica- ha aggiunto l’ing. Valeria Grillo- che tiene conto della diversità di approccio che le donne hanno con l’ elettorato, e non penalizza gli uomini” Il Consigliere regionale Luigi Ferone del partito Pensionati, che ha accompagnato la delegazione, ha assicurato la disponibilità a presentare in V Commissione un nuovo progetto di legge che tenga conto delle istanze e dei suggerimenti contenuti nella petizione. Www. Sonodonnascelgodonna. Org . .  
   
   
TOSCANA, VERSO IL VOTO, RACCOLTA DELLE FIRME E PRESENTAZIONE DELLE LISTE TUTTI GLI ADEMPIMENTI PREVISTI PRIMA DEL 27 FEBBRAIO. COME A CHI RIVOLGERSI AGEVOLAZIONI FISCALI E POSTALI PER I CANDIDATI. LE REGOLE DA SEGUIRE E RICORDARE  
 
Firenze, 15 febbraio 2010 - C´è tempo fino al 27 febbraio per presentare i candidati presidenti e le liste dei candidati consiglieri regionali. Lo si potrà fare dalle 8 di venerdì 26 febbraio alle 12 di sabato 27 febbraio. Le candidature per la presidenza della Regione dovranno essere presentate agli uffici della Corte d´appello di Firenze. Le liste dei candidati consiglieri vanno consegnate invece agli uffici dei tribunali di ciascun capoluogo di provincia. Firme necessarie per i consiglieri, non per il presidente Prima occorre però raccogliere le firme a sostegno. Per il candidato presidente non servono. La legge elettorale toscana, a differenza di altre regioni, non le prevede ed il motivo è semplice: un candidato presidente deve essere sostenuto da almeno una lista e sono le liste che lo presentano. Le firme dei cittadini elettori occorrono invece p er le liste dei candidati consiglieri, diverse da provincia a provincia. Ne servono tra 1. 750 e 2. 500 a Firenze, tra 750 e 1. 000 a Massa-carrara, tra 1. 000 e 1. 500 in tutte le altre otto province toscane. Chi autentifica le firme - Le firme potranno essere autenticate dai segretari comunali, da funzionari incaricati dal sindaco o dal presidente della provincia, da consiglieri provinciali e comunali che comunichino la propria disponibilità al sindaco o al presidente della provincia. Potranno autenticare le firme anche i consiglieri, provinciali o comunali, che siano contemporaneamente candidati. Lo potranno fare, come gli altri, negli uffici di Comune e Provincia ma anche in un luogo pubblico, purché aperto e all´interno del territorio di competenza. Un consigliere comunale o un funzionario comunale non potrà infatti autenticare firme al di fuori del proprio comune. Un consigliere provinciale o un funzionario provinciale potrà farlo nei soli comuni che sono parte della provincia in cui è stato eletto o per cui lavora. Gli uffici elettorali dei Comuni dovranno rimanere aperti, per la sottoscrizione delle liste, almeno 8 ore al giorno da lunedì al venerdì e 8 ore anche sabato 20 e domenica 21 febbraio, oltre ai giorni di presentazione delle liste. Nei comuni con meno di tremila abitanti gli uffici dovranno rimanere aperti per almeno 4 ore al giorno. Liste ufficiali entro il 3 marzo - Se non ci saranno ricorsi, basteranno 48 ore a Tribunali e Corte d´Appello per il via libera. In caso di contestazioni, la pronuncia potrebbe slittare fino al 3 marzo. Dal Ministero dell´interno ricordano che, per quanto riguarda la documentazione da produrre a corredo della presentazione delle liste e delle candidature, non valgono le autocertificazione o le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà. Da tre a quattordici candidati nei dieci collegi - Il numero massimo dei candidati consiglieri per ciascuna lista varia a seconda della popolazione della provincia. A Prato, Massa-carrara e Grosseto non potranno essere più tre, a Siena e Pistoia gli aspiranti consiglieri di ogni lista potranno arrivare a 4, 5 a Livorno ed Arezzo, 6 a Pisa e Lucca e 14 a Firenze. In ciascuna lista non potranno essere presentati più di due terzi di candidati dello stesso genere. Se su tre aspiranti consiglieri due sono maschi, il terzo dovrà essere donna. O viceversa. Il candidato presidente dovrà indicare anche chi intende nominare vice-presidente della giunta regionale. La legge elettorale toscana non prevede la possibilità di esprimere preferenze. I consiglieri sono eletti nell´ordine con cui compaiono sulla scheda elettorale, che deve rispecchiare, pena un´ammenda, i risultati delle primarie (per le liste che vi hanno fatto ricorso). Par condicio, spazi di propaganda, agevolazioni postali e fiscali Dall´indizione dei comizi elettorali, avvenuta l´8 febbraio, sono scattate le norme della par condicio. Tra il 23 e il 25 febbraio le giunte comunali dovranno delimitare gli spazi per le affissioni di propaganda elettorale. Anche i partiti e gruppi politici che non partecipano direttamente alle elezioni potrà richiederli, per fiancheggiare altre liste, ma dovranno farlo entro il 22 febbraio. I Comuni dovranno mettere i propri locali a disposizione dei partiti e movimenti che partecipano alla competizione elettorale. Per la stampa di materiale tipografico o per l´acquisto di spazi di comunicazione politica su televisioni, quotidiani e periodici, come per l´affitto di locali e per le spese che riguardano l´organizzazione di manifestazioni, sono previste agevolazioni fiscali. Nei trenta giorni che precedono il voto sono previste anche tariffe postali agevolate per l´invio di materiale elettorale. Informazioni maggiori sono disponibili sul sito www. Poste. It. Volantini vietati, altoparlanti con autorizzazione - Da venerdì 26 febbraio è vietato il lancio di volantini in luogo pubblico, la propaganda elettorale luminosa o figurativa (escluse le insegne delle sedi dei partiti) e la propaganda luminosa mobile. Sempre dal 26 febbraio scattano le norme che regolano l´uso di altoparlanti su mezzi mobili, che, se usati per propaganda elettorale, devono essere preventivamente autorizzati dal sindaco o dal Prefetto. Sondaggi vietati negli ultimi quindici giorni Dal 13 marzo sino alla chiusura delle operazioni di voto è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull´esito delle elezioni o gli orientamenti politici degli elettori, anche se effettuati in un periodo precedente a quello del divieto. .  
   
   
FORMAZIONE:PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CORSI A “VILLA UMBRA”  
 
Perugia, 15 febbrai 2010 – Dalle novità in materia di lavoro dei dipendenti pubblici alla posta elettronica certificata, dal contenimento della spesa pubblica alla sicurezza stradale: sono alcuni dei temi che verranno affrontati a febbraio e nei prossimi mesi nell’attività formativa del Consorzio “Scuola umbra di amministrazione pubblica” che ha sede a Villa Umbra (località Pila, Perugia) e il cui obiettivo è quello di favorire la formazione e l’innovazione quali strumenti per il miglioramento della qualità nella pubblica amministrazione. Il primo dei corsi e seminari in programma, lunedì 22 febbraio, riguarderà l’orario di lavoro, le assenze ed accertamento della presenza in servizio nel pubblico impiego dopo il decreto legislativo 150/2009 e avrà come docente Walter Laghi, esperto gestione degli Enti Locali. Il giorno successivo, martedì 23 febbraio, l’avvocato Lorenzo Anelli, esperto in contrattualistica pubblica, parlando delle controversie nei lavori pubblici, illustrerà le novità sull’arbitrato previste dallo schema di decreto di recepimento della direttiva 2007/66/Ce. Le attività proseguiranno con un pacchetto formativo sul rendiconto di gestione (mercoledì 24 febbraio con Andrea Ziruolo, commercialista, revisore contabile e docente di Economia aziendale all’Università “G. D’annunzio” di Chieti e Pescara), e sulla gestione dei costi del personale (11 marzo, docente Riccardo Sisti, dirigente della Ragioneria generale dello Stato, responsabile Servizi Enti locali). Venerdì 26 febbraio verranno affrontati gli aspetti giuridici ed operativi della posta elettronica certificata nelle pubbliche amministrazioni insieme a Stefano Venanzi, responsabile Ufficio supporto giuridico della Digitpa (ex “Cnipa”) e a Claudio Petrucci, dell’Area Infrastrutture e centri di servizio, Ufficio Interoperabilità evoluta, cooperazione applicativa e relativi centri di servizio della Digitpa. La nuova dirigenza pubblica dopo la riforma della pubblica amministrazione sarà il tema che, sabato 27 febbraio, tratterà Arturo Bianco, esperto in gestione e organizzazione del personale degli Enti pubblici, consulente di “Anci” e “Ancitel”. Nel mese di marzo la Scuola umbra di amministrazione pubblica propone un pacchetto formativo, il 2 e 3, sulla valutazione e la qualità della formazione con Pier Sergio Caltabiano, presidente nazionale “Aif”. Il 3 marzo è in programma un seminario sugli atti di organizzazione alla luce della riforma della pubblica amministrazione, con Giuseppe Negro, docente di management pubblico ed esperto in organizzazione della pubblica amministrazione. Il giorno successivo, si analizzeranno le novità del lavoro pubblico dopo l’approvazione del decreto legislativo 150 del 2009 con Maria Barilà, dirigente del Dipartimento Funzione Pubblica. Si prosegue l’8 marzo con Pietro Micheli, componente della Commissione nazionale per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, con un corso sulla valutazione della “performance” organizzativa e individuale. È dedicata alla sicurezza sulle strade e ai Piani di quartiere l’iniziativa del 10 marzo; docente è l’architetto Gastone Baronio, responsabile del Servizio mobilità del Comune di Cesena. Il 19 marzo l’attenzione sarà concentrata sul federalismo demaniale e la possibilità di incrementare e valorizzare il patrimonio immobiliare degli enti territoriali, approfonditi da Flavio Paglia, esperto nella gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico, mentre il 22 marzo si parlerà di affidamento semplificato degli appalti di lavori pubblici fino a 500mila euro con l’avvocato Lorenzo Anelli. Il problema del contenimento della spesa nella pubblica amministrazione, e in particolate l’utilizzo degli strumenti di “e-procurement” per l’acquisto di beni e servizi, è al centro del seminario che terrà il 23 marzo Alessandro Quarta, esperto in gestione Enti locali e contrattualistica pubblica. Il 7 aprile, con Maria Soldati, esperta in comunicazione e comportamento organizzativo, si approfondirà il tema della gestione delle riunioni. Sono, inoltre, in programmazione incontri formativi sulle conseguenze dell’annullamento dell’aggiudicazione nell’appalto pubblico (a marzo), sulle funzioni e responsabilità dei titolari di posizione organizzativa (aprile) e il bilancio consolidato (nel mese di maggio). .  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER VISITA SCUOLA E CONVITTO PER LA POPOLAZIONE MASAI IN KENYA  
 
Bolzano, 15 febbraio 2010 - Con una visita nell´area abitata dal popolo Masai, sugli altopiani intorno al confine fra Kenya e Tanzania, e con incontri istituzionali a Nairobi, il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha concluso il 12 febbraio la tappa keniana del suo viaggio in Africa. Negli ultimi due giorni ha visitato una scuola e un convitto realizzati per i Masai con il finanziamento della Provincia di Bolzano nel centro missionario di Narossura. Anche negli altopiani abitati dalla popolazione Masai la Provincia ha finanziato la realizzazione di scuole e di centri di formazione professionale per i giovani. A Narossura, nel sud del Kenya, con un finanziamento provinciale di 35mila euro è stato costruito un edificio scolastico per 300 bambini: "In Kenya esiste l´obbligo scolastico, ma il popolo Masai vive così lontano dai centri abitati che è quasi impossibile per i piccoli raggiungere le scuole", riferisce Durnwalder. Con la realizzazione di una scuola sull´altopiano viene assicurata la possibilità di una formazione di base, "che aumenta le opportunità di imparare un lavoro, fa crescere la produttività dell´intera zona, specie in agricoltura, e combatte il diffondersi dell´Aids", spiega Durnwalder. Gli aiuti della Provincia e della Regione ai bambini Masai sono stati completati con la costruzione di un convitto, dove trovano posto 400 alunni, e di alloggi per il personale insegnante. Le strutture sono gestite dalla diocesi locale. Inoltre è stato attivato un impianto ad energia solare che garantisce l´approvvigionamento energetico delle diverse strutture pubbliche di Narossura (ospedale, scuola, convitto). La tappa keniana del viaggio del presidente Durnwalder si conclude oggi a Nairobi: in programma incontri istituzionali, tra cui quello con l´ambasciatore italiano, prima della partenza in serata per l´Uganda. Ad inizio settimana la delegazione della Provincia, con il capo di gabinetto Klaus Luther e la direttrice dell´Ufficio affari di gabinetto Elisabeth Spergser, si trasferisce nel Sud Sudan per controllare il funzionamento dei progetti finanziati dalla Provincia direttamente e attraverso organizzazioni non profit. .  
   
   
GIUNTA APPROVA BILANCIO DI PREVISIONE 2010  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - La Giunta ha approvato il 12 febbraio la delibera del bilancio di previsione 2010, che consentirà di garantire il pareggio finanziario senza nessun taglio ai servizi per i cittadini, nel rispetto del Patto di stabilità. La manovra, come aveva anticipato nei mesi scorsi l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta, è improntata anzitutto al recupero di circa 140 milioni di euro di minori entrate rispetto al 2009, ottenuti attraverso la razionalizzazione della spesa comunale e l’utilizzo di entrate straordinarie che non gravano sui cittadini, oltre allo stanziamento delle risorse per realizzare le nuove linee metropolitane Mm4 ed Mm5, il tutto nel rispetto del Patto di stabilità, nonostante la difficilissima situazione economica. “Mi preme sottolineare – ha spiegato Beretta – i quattro principi guida cui abbiamo improntato la costruzione del bilancio 2010: affrontare la criticità dell’attuale situazione economica, garantire i servizi sociali senza aumenti delle tariffe, inserire solo entrate certe e con stime prudenziali e razionalizzare la spesa comunale”. Beretta ha precisato che “l’obiettivo principale del bilancio di previsione è stato anzitutto garantite le risorse destinate alle politiche sociali, alla scuola, alla famiglia, alla casa e alle politiche del lavoro, senza agire su manovre di aumento delle tariffe per i servizi erogati”. Il bilancio 2010 prevede stanziamenti anti-crisi per oltre 60 milioni di euro destinati alle famiglie, alla casa, all’infanzia e al lavoro, nonostante l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani abbia pochi giorni fa comunicato che si prevedono mesi drammatici per gli enti locali, per una serie di concause tra le quali figurano in prima istanza le rigide regole del Patto di Stabilità, l’attuale crisi economica e la costante diminuzione dei trasferimenti statali. “Per consentire il rispetto di queste priorità e la possibilità di fronteggiare le difficoltà connesse – ha proseguito Beretta – abbiamo deciso di puntare anzitutto sulla certezza delle entrate, attraverso una stima il più possibile prudente e corrispondente alla realtà delle cifre iscritte a bilancio. La gran parte delle risorse straordinarie che abbiamo messo in campo - ha sottolineato - provengono da operazioni di autofinanziamento ben costruite, in particolare dalle scelte di valorizzazione del patrimonio comunale, senza mettere le mani in tasca ai cittadini milanesi”. “Un altro dato che caratterizza il bilancio di previsione 2010 – ha concluso Beretta - è senza dubbio il notevole impegno profuso, di concerto e grazie alla collaborazione di tutti gli assessori e dirigenti, nella razionalizzazione delle spese delle singole direzioni rispetto al 2009: ciascun assessore ha individuato con attenzione, all’interno dei propri settori, le priorità cui destinare risorse, consentendo così economie indispensabili per la stesura del bilancio e dimostrando grande senso di responsabilità”. .  
   
   
SARDEGNA: PERSONALE DELLA REGIONE DALLA GIUNTA VIA LIBERA ALL´AGGIORNAMENTO DEL PIANO PER IL SUPERAMENTO DEL PRECARIATO  
 
 Cagliari, 15 Febbraio 2010 - La Giunta regionale ha approvato il 12 febbraio pomeriggio con una delibera, proposta dall’assessore del Personale Ketty Corona, l’aggiornamento del Piano per il superamento del precariato, che ha l’obiettivo di incentivare il ricorso a rapporti di lavoro a tempo indeterminato, riducendo quelli di natura atipica o flessibile. Le assunzioni a tempo indeterminato sono conseguibili, subordinatamente alla disponibilità dei posti in organico e di risorse in bilancio, in due modi: a domanda, se il contratto di lavoro flessibile o atipico era stato attivato attraverso procedura selettiva, oppure attraverso un concorso pubblico con il riconoscimento ai precari di una premialità per le attività prestate nel periodo in cui sono stati contrattualizzati. La legge regionale 3 del 2009, che ha previsto il Piano di stabilizzazione, ha prolungato sino al 18 agosto 2009, il termine entro il quale deve essere stata svolta l’attività con contratto a tempo determinato, utile per la maturazione del requisito di servizio, che non può essere inferiore ai 30 mesi, anche non continuativi. Nei concorsi che saranno banditi sino al 31 dicembre 2010, ai dipendenti dell’Amministrazione regionale sarà garantita, in via transitoria, una riserva di posti del 50 per cento, come prevede la stessa legge 3 del 2009. Approvata anche una delibera per il reclutamento a tempo indeterminato di 7 dirigenti Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha approvato anche la delibera, proposta dell’Assessore Corona, per il reclutamento a tempo indeterminato di dirigenti con conoscenze e competenze tecniche. Il provvedimento è un’integrazione alla delibera dell’8 settembre 2009, a seguito della quale era stato indetto il concorso per 57 dirigenti nell’Amministrazione, enti e agenzie regionali. Nella delibera di settembre si faceva riserva di un successivo intervento per la determinazione di uno o più contingenti di figure dirigenziali con conoscenze e competenze tecniche. Nella delibera approvata questo pomeriggio, infatti, è previsto il reclutamento di 7 dirigenti, dei quali 4 destinati all’area della valorizzazione e tutela del territorio e del paesaggio, due all’area delle politiche infrastrutturali e uno all’area tecnica dell’agricoltura. .  
   
   
TASSE IN LIGURIA. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALL´ INPS: "LE ADDIZIONALI TOLTE DALLA LEGGE REGIONALE DEVONO ESSERE RESTITUITE SUBITO AI PENSIONATI". RISPOSTA POSITIVA DA PARTE DELL´ INPS  
 
 Genova, 15 Febbraio 2010 - Il caso delle addizionali Ire che sono rimaste nelle buste paga dei pensionati liguri nonostante il fatto che la Regione Liguria le avesse abolite con una legge dell´ scorso ottobre è stato affrontato anche dal presidente della Regione che questa mattina ha inviato una lettera alla direzione regionale dell´Inps e per conoscenza alle organizzazioni sindacali. Anche agli uffici della Regione Liguria - si ricorda nella lettera - sono pervenute in questo periodo numerosissime segnalazioni di pensionati con redditi annuali compresi tra i 20 mila e i 30 mila euro che si sono trovati nella busta paga di gennaio ancora le addizionali Ire dovute al risanamento dei conti della sanità. Si tratta in particolare di chi ha un reddito fino a 25 mila euro, che l´anno scorso era già stato esentato, e che ha visto ricomparire l´addizionale. E di chi ha un reddito da 25 a 30 mila euro, che deve godere dell´esenzione dal gennaio di quest´anno. La Regione Liguria, con legge approvata nell´ottobre scorso, ha infatti riconfermato l´esenzione per la prima fascia di reddito e ha aggiunto la nuova fascia fino a 30 mila euro. "Si tratta di un errore molto grave - aggiunge ancora la lettera - peraltro ammesso dall´Inps, che secondo le notizie da noi raccolte è anche dovuto a ritardi e disguidi nella ricezione della legge da parte del Ministero dell´Economia. Avanziamo quindi alla direzione regionale dell´Inps la richiesta che l´errore venga immediatamente corretto, in modo che i pensionati danneggiati possano già vedere eliminata l´addizionale Ire in questione nel prossimo mese di marzo e avere restituiti contestualmente gli arretrati di gennaio e febbraio". La riposta da parte dell´Inps è stata sollecita. Il direttore regionale dott. Francesco Papa ha comunicato alla presidenza della Regione di aver interessato gli uffici nazionali da cui dipende il calcolo e la definizione delle procedure per il pagamento delle pensioni e di avere ottenuto dallo stesso direttore generale dell´Inps dott. Mauro Nori l´assicurazione che dal prossimo mese di marzo l´errore sarà corretto e i pensionati liguri avranno le buste paga senza le addizionali Ire e con il rimborso degli arretrati. .  
   
   
SICILIA: TAVOLO TECNICO PER RIORGANIZZARE SISTEMA CREDITIZIO  
 
 Palermo, 15 febbraio 2010 - Si e´ insediato l’ 11 febbraio il tavolo tecnico per la riorganizzazione del sistema del credito siciliano. Il tavolo, convocato dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo,sara´ coordinato dal vicepresidente della Regione con delega all´Economia e alla Programmazione, Michele Cimino. Ne fanno parte: l´assessore regionale per i Beni culturali e l´Identita´ siciliana, Gaetano Armao,il ragioniere generale della Regione,enzo Emanuele,il dirigente generale del dipartimento Finanze e Credito, Salvo Taormina, il presidente di Sicilia E-servizi, Emanuele Spampinato, Elio Costanza e Francesco La Fauci. "La politica del credito - ha detto Cimino - e´ uno strumento fondamentale per avviare un reale processo di sviluppo economico. Il mio assessorato oltre di politiche finanziarie e di bilancio si occupera´ anche del riordino del sistema creditizio siciliano, tema diventato oggi particolarmente importante alla luce del federalismo fiscale". .  
   
   
DICHIARAZIONE BASSOLINO SU ZONE FRANCHE URBANE  
 
Napoli, 15 febbraio 2010 - "Con il voto di fiducia del Senato sul decreto"Milleproroghe", previsto in serata, si va verso il ripristino dei regimi agevolativi previsti dalla normativa originaria sull’attuazione delle Zone Franche Urbane. Vengono reintrodotte le esenzioni graduali e decrescenti nel tempo a favore delle imprese di nuovo insediamento sulle imposte dirette, sull’Irap, sull’Ici e sui contributi per lavoratori dipendenti neoassunti. Si torna, in questo modo, a quel vero e proprio sistema di fiscalità di vantaggio automatico fortemente sollecitato da imprenditori, sindacati ed enti locali. È un passo in avanti significativo frutto anche del positivo confronto pubblico che abbiamo avuto nelle scorse settimane con il Governo e del lavoro bipartisan che è stato fatto al Senato. Per diventare esecutivo, il provvedimento avrà poi bisogno dell’ultimo e definitivo voto della Camera. Le Zone Franche Urbane sono un’importante occasione di crescita e di sviluppo soprattutto per il Mezzogiorno. Ben 16 delle 22 Zfu individuate sono infatti localizzate nelle regioni del Sud. Tre in Campania: Napoli Est, Mondragone e Torre Annunziata. La Regione Campania ha già messo a disposizione ulteriori risorse proprie, aggiuntive rispetto a quelle nazionali, per sostenere queste tre iniziative, in particolare per incentivare le assunzioni dei giovani e per realizzare progetti di videosorveglianza in aree dove forte è la presenza della criminalità organizzata. Ora bisogna continuare a lavorare, sempre con spirito di massima collaborazione, per incrementare le risorse nazionali a disposizione e accelerare la realizzazione delle Zfu". .  
   
   
DIRIGENTI ESTERNI, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA PROROGA I CONTRATTI FINO AL 31 DICEMBRE  
 
Napoli, 15 febbraio 2010 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del vicepresidente con delega alle Risorse umane Antonio Valiante, ha prorogato al 31 dicembre 2010 il termine di scadenza dei contratti dei dirigenti esterni. La proroga riguarda 32 persone titolari di incarichi a tempo determinato ai sensi dell´articolo 19 comma 6 del decreto legislativo 165 del 2001. Questa norma riconosce la possibilità alle amministrazioni pubbliche di avvalersi di personale esterno dotato di specifiche professionalità, nell´ambito di una percentuale che non può superare l´8% della dotazione organica. La materia è stata regolamentata dalla Giunta con un apposito provvedimento, pubblicato sul Bollettino ufficiale a completamento dell´iter previsto dal vigente statuto regionale. La Giunta ha prorogato i contratti al fine di assicurare il corretto e puntuale svolgimento delle attività amministrative e garantire il prosieguo delle attività già in essere, anche per evitare che altre strutture, oltre a quelle già vacanti per effetto dell´esodo incentivato, restassero prive di titolari. "Abbiamo - sottolinea il vicepresidente Valiante - adottato questa soluzione in applicazione della legge 133 del 2008, che fa divieto di assunzioni nel caso del mancato rispetto del patto di stabilità. Poiché allo stato non è possibile conoscere se ci sono le condizioni per la certificazione del rispetto del patto per l´anno 2009, abbiamo applicato l´istituto della proroga, che rappresenta l´unico strumento in linea con la vigente normativa e che ci permette per un tempo congruo di garantire la continuità amministrativa e l´erogazione dei servizi da parte della Regione", conclude il vicepresidente. .  
   
   
PICCOLE E MEDIE IMPRESE MARCHIGIANE ´ 6,5 MILIONI FINANZIANO INNOVAZIONE, TUTELA AMBIENTALE E SICUREZZA DEL LAVORO .  
 
 Ancona, 15 Febbraio 2010 - Innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, tutela dell´ambiente, sicurezza dei luoghi di lavoro. Questi i fronti d´intervento della legge 598, che garantisce contributi in conto interessi su finanziamenti accesi per la realizzazione di investimenti da parte di piccole e medie imprese. Uno strumento ´ sottolinea l´Assessore alle Attivita` produttive - che puo` ora contare su oltre 6 milioni e 463mila euro in piu` rispetto ai 5 milioni e 350mila euro gia` precedentemente stanziati, grazie alla ripartizione del Fondo unico destinato alle imprese. Risorse importanti che, assieme al fondo di garanzia avviato lo scorso anno e rifinanziato con il Bilancio 2010 e l´iniziativa in Conferenza Stato Regioni sulla moratoria dei prestiti, contribuiscono a fornire una boccata d´ossigeno alle imprese, in un momento difficile per l´accesso al credito. Lo strumento agevolativo 598 e` stato ricalibrato rispetto al passato, in base alle nuove esigenze maturate in seguito alla crisi. In particolare e` stato aumentato l´abbattimento del tasso d´interesse sui finanziamenti, portandolo dal 50 al 70 per cento, inoltre e` stata prevista la possibilita` di agevolare l´acquisto di stabilimenti in crisi. Ma non basta, da pochi giorni e` infatti in vigore una novita`, che riguarda l``estensione della retroattivita`. Si potranno infatti presentare, beneficiando di un contributo in regime "de minimis" ´ cioe` fino a 200mila euro - domande di agevolazione per investimenti attivati, in leasing o attraverso l´accensione di un prestito bancario, a partire dal primo gennaio 2008. Una modifica introdotta da un lato per agevolare quelle aziende che pur in piena crisi hanno avviato investimenti innovativi, dall``altro per consentire alle imprese i cui progetti sono ammissibili nelle graduatorie dei bandi gia` emanati, ma non finanziati per carenza di risorse, di ripresentare i progetti sulla normativa in questione. Ad oggi sono 217 le aziende che hanno presentato domanda per investimenti attivabili pari a circa 112 milioni di euro, la maggior parte delle quali proviene dalla provincia di Ancona, a seguire dalla provincia di Macerata e da quella di Pesaro e Urbino. .  
   
   
PUNTARE SU FILIERE E CICLI CHIUSI PRESTO INTESA REGIONE ABRUZZO,IMPRESE ED UNIVERSITA´ SU INNOVAZIONE  
 
 Pescara, 15 febbraio 2010 - La firma di un protocollo d´intesa tra Regione, mondo delle imprese ed Univesità per favorire modelli alternativi di sviluppo che puntino sull´innovazione attraverso una rete di sviluppo a cicli chiusi. Sistemi che riescono ad usare le risorse energetiche di continuo, cioè senza interruzioni e senza rifiuti. E´ una delle priorità che, sulla scia di una ricerca bioeconomica condotta dal Dipartimento di Studi Aziendali dell´Università "d´Annunzio", si prefigge di concretizzare in tempi brevi il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, intervenuto, questa mattina, a Pescara, ad una conferenza stampa di presentazione dei risultati dello studio. "Massimizzare l´efficienza delle risorse anche nel campo energetico e ambientale attraverso la creazione di un sistema di rete - ha spiegato Castiglione - consente di trasformare i costi industriali, agricoli e civili in ricavi da utilizzare per l´attrazione di ulteriori investimenti e creare, al tempo stesso, nuovi posti di lavoro. E´ proprio questa, del resto, la filosofia dei poli di innovazione che, ad esempio, ad Ortona, nella zona marrucina, si stanno rivelando un fenomeno vincente". Secondo il vice presidente Castiglione, "il giusto equilibrio tra ricerca ed innovazione nel settore dei sistemi energetici ha già attivato diversi milioni di euro di investimento di capitali privati ed è in questa direzione che va indirizzata la politica del Governo regionale. I poli di innovazione - ha concluso l´assessore - fanno leva sul coordinamento sinergico tra i diversi attori del processo innovativo ed attraverso lo sviluppo dei distretti o delle filiere, ci permettono il suiperamento della logica dei distretti industriali". .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO IN SARDEGNA: SANZIONI FINO ALL´ARRESTO PER CHI VIOLA LE NORME CONTRO LE DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO  
 
Cagliari, 15 Febbraio 2010 - Previste pesanti multe e sanzioni fino all´arresto fino a sei mesi per chi viola le norme contro le discriminazioni sul lavoro in ragione del sesso: queste le principali novità introdotte con il Decreto Legislativo n. 5 del 25 gennaio 2010, che finalmente dà attuazione alla direttiva comunitaria 54/2006. I datori di lavori, pubblici e/o privati che non rispettano le norme sulla parità tra donne e uomini sul lavoro dovranno fare i conti con pesanti multe, addirittura fino a 50 mila euro, e con gravi sanzioni come l’arresto fino a sei mesi: sono questi alcuni punti chiave del decreto legislativo 5/2010, pubblicato qualche giorno fa in Gazzetta Ufficiale: con questo decreto finalmente si dà attuazione anche in Italia alla direttiva comunitaria 2006/54/Ce riguardante le ´Pari opportunita´ fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego´. "Si può a buon diritto dire che, con questo atto legislativo, nel nostro Paese si rafforzano, in maniera netta e decisa le condizioni per un balzo in avanti nell’affermazione della pari dignità fra uomini e donne nell´ambito dell’accesso al lavoro, nella carriera, nelle retribuzioni, nella formazione professionale e nelle condizioni di lavoro", ha dichiarato Luisa Marilotti, Consigliera Regionale di Parità. In sintesi, rispettare i principi di parità sul lavoro sarà garantito da un più robusto apparato normativo e sanzionatorio, che funzioni da “deterrente” nei confronti di chi metta in pratica comportamenti discriminatori nei confronti delle donne. Ma, oltre agli aspetti sanzionatori, che sono indubbiamente i più appariscenti, vanno sottolineate alcune importanti novità che modificano in senso migliorativo il Codice delle Pari Opportunità e il Testo Unico sulla maternità e paternità. Infatti, per esempio, c’è una tutela più ampia per maternità e paternità, anche adottive, perché padri e madri non dovranno essere penalizzati negli eventuali miglioramenti economici e di carriera a causa delle assenze per maternità, paternità o congedo parentale. Il divieto di discriminazione, diretta e indiretta, nell’accesso al lavoro, viene allargato anche all’attività di orientamento, formazione e riqualificazione professionale e i tirocini formativi. Ma c’è una novità anche in materia pensionistica, perché le lavoratrici avranno il diritto di proseguire l’attività lavorativa fino a 65 anni, come i colleghi maschi, qualora intendessero farlo, perché spesso, pur avendo raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia ciò corrisponde ad un vitalizio esiguo. E´ la stessa nozione discriminazione, diretta e indiretta, che viene ampliata introducendo il concetto di vittimizzazione, per cui viene vietato un trattamento penalizzante verso chi ha difeso una vittima di discriminazione; inoltre vengono considerate discriminazioni dirette e indirette anche comportamenti che implicano molestie, a partire da quelle verbali fino a quelle sessuali. Viene rafforzato ed ulteriormente precisato il ruolo di pubblico ufficiale della Consigliera di Parità nell’esercizio della tutela giudiziaria, e viene estesa la legittimazione ad agire anche a soggetti collettivi quali organizzazioni, associazioni e sindacati che rappresentano il soggetto discriminato. "Ritengo - ha sottolineato Luisa Marilotti - che l’attuazione del decreto offra realmente alle Consigliere di Parità strumenti più incisivi per la repressione e prevenzione di comportamenti discriminatori e possa contribuire a produrre rapidamente nel nostro Paese effetti positivi sulla condizione delle donne, che forse si sentiranno un po´ più europee". . .  
   
   
L´INNOVAZIONE IN PROVINCIA DI BOLZANO,SCENARI FAVOREVOLI  
 
Bolzano, 15 febbraio 2010 - "Gli scenari che si prospettano per l´Alto Adige, nel settore dell´innovazione, della ricerca e dello sviluppo, sono favorevoli". Ne è convinto l´assessore provinciale Roberto Bizzo, il quale ricorda i grandi passi avanti compiuti dalla Provincia in questi anni: dall´aumento delle risorse e dei contributi, allo sviluppo di strutture in grado di sostenere il rapporto tra ricerca di base e settore economico. In futuro verrà data sempre maggiore importanza, inoltre, alla collaborazione con il Trentino per creare un meta-distretto della sostenibilità ambientale. La spesa per ricerca e sviluppo, in Alto Adige, ha raggiunto nel 2007 i 92,1 milioni di euro (dati Astat). La percentuale sul Pil, dal 2002 al 2007, è passata dallo 0,23% allo 0,55%, mentre le risorse investite dalle imprese rispetto al totale sfiora il 70%, il doppio rispetto al Trentino. "Questi elementi - spiega l´assessore all´innovazione Roberto Bizzo - mettono in luce gli effetti di una scelta politica di base, che è quella di dare fiducia e sostegno alle iniziative dirette delle imprese e di incentivarne gli investimenti nel campo dell´innovazione". I contributi erogati tra il 2004 e il 2008 sono passati da poco più di 6 milioni a oltre 15 milioni e mezzo, ai quali vanno aggiunti quelli relativi alla legge provinciale su ricerca e sviluppo, che, nel 2008, hanno superato i 4,6 milioni di euro". Per quanto concerne il bando 2008 per progetti innovativi "la preferenza data alle iniziative in settori quali risparmio energetico, edilizia ecocompatibile, mobilitá ecosostenibile ed energie rinnovabili - precisa Bizzo - riflette un preciso indirizzo, ma si traduce solo nell’assegnazione di un punteggio maggiore rispetto a progetti che riguardano altri ambiti, e non certo nella preclusione ai finanziamenti". Ai classici contributi, si aggiunge poi la quota di spesa per sostenere le infrastrutture: grazie al Tis e al Parco tecnologico la Provincia si muove su tre filoni fondamentali quali servizi per lo start up delle imprese, creazione di cluster e trasferimento di competenze tecnologiche mediante convenzioni stipulate con importanti centri e istituti di ricerca. "L’obiettivo strategico del piano pluriennale per la ricerca scientifica e l´innovazione - prosegue l´assessore Roberto Bizzo - è quello di promuovere una strategia di sviluppo territoriale basata sulla conoscenza per far crescere la produttività delle imprese e rafforzare la competitività dell´economia. Puntiamo inoltre a valorizzazione le risorse umane e l´occupazione per garantire una migliore competitività e attrattività del territorio". Da questo punto di vista, l´attività della Provincia sta mirando ad una capillare diffusione della cultura dell’innovazione e alla creazione di rapporti preferenziali tra ricerca di alto livello e settore economico. Con la sottoscrizione nel luglio 2009 di un protocollo d’intesa, la province di Bolzano e Trento hanno deciso di avviare una serie di programmi comuni sui temi dell’edilizia sostenibile, della produzione energetica da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. L’accordo prevede collaborazioni fra Casa Clima e il corrispondente consorzio trentino per l’edlizia eco-compatibile, l’avvio di progetti di cooperazione internazionale mediante l’Eurac, e azioni di sensibilizzazione e formazione sulle imprese altoatesine e trentine attraverso il Tis e l’Agenzia dello sviluppo. Queste attività puntano a far nascere un “meta distretto” su base regionale nel quale far affluire le competenze tecniche e formative nel campo della sostenibilità ambientale. "Gli scenari che si prospettano per l’Alto Adige - conclude Bizzo - sono favorevoli poiché le direttive europee e nazionali puntano molto su settori considerati di eccellenza a livello provinciale. Si tratta dunque di mettere in atto una strategia che coordini maggiormente le potenzialità presenti sul territorio al fine di costituire una base solida di interventi rivolti alla promozione della ricerca e dell’innovazione come fattori di sviluppo, in linea con le altre regioni italiane maggiormente dinamiche e moderne e con gli stati europei". .  
   
   
PARTE IN PUGLIA IL SECONDO BANDO DI WELFARE TO WORK  
 
Bari, 15 febbraio 2010 - 3,2 milioni di euro. Questo è l’importo con cui l’Assessorato al Lavoro finanzia in applicazione del progetto Welfare to Work i disoccupati ed i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità che intendono mettersi in proprio ed avviare attività economiche e produttive. E’ il secondo bando di applicazione del progetto, dopo quello per nuova occupazione finanziato con 12 milioni. Gli Uffici dell’Assessorato hanno licenziato il provvedimento con determina n. 54 del 10 febbraio, provvedimento finalizzato al re-impiego dei lavoratori svantaggiati attraverso un contributo pro-capite di 25. 000 euro finalizzato alla creazione di impresa ed ad attività di autoimpiego. Vi potranno accedere i disoccupati da almeno 24 mesi, i percettori di ammortizzatori sociali, i collaboratori a progetto in regime di monocommittenza. Il finanziamento verrà ripartito in due anni e la prima rata sarà versata dalla Regione previa fideiussione bancaria. Le domande saranno ammesse fino al prossimo 10 ottobre e verranno esaminate dal Nucleo di Valutazione mese per mese fino all’esaurimento del finanziamento complessivo e salvo ripetizione della misura per il 2011. Anche in questo caso il bando contiene la clausola prevista dalla legge 28/06 e dal regolamento 2248/09 che vincola i finanziamenti al rispetto dei Ccnl, prevedendo riduzioni degli stessi fino alla revoca in caso di inadempienza. “E sono due –ha commentato l’Assessore Losappio- due provvedimenti operativi per complessivi 15 milioni destinati alle politiche attive per il lavoro che confermano la massima attenzione dell’Assessorato e della Giunta Vendola verso le classi sociali più colpite dalla crisi. A giorni vareremo il terzo bando, relativo ai corsi di formazione con conseguente indennità di frequenza per i partecipanti e concluderemo così una delle misure più innovative assunte in Italia e vanto della nostra Regione”. .  
   
   
OGGI CONVEGNO A LECCE SU "PUGLIA: L´ECCELLENZA DISEGNA IL FUTURO"  
 
Lecce, 15 febbraio 2010 - “Puglia: l’eccellenza disegna il futuro” è il titolo del convegno promosso dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica, con il supporto operativo dello Sprint (Sportello per l’Internazionalizzazione delle Imprese) Puglia e di “Ambrosetti The European House”, che si tiene presso le “Officine Cantelmo” (viale De Pietro) a Lecce, lunedì prossimo, 15 febbraio, a partire dalle ore 10. L’evento intende costituire un’opportunità di confronto e di riflessione sullo stato attuale e sulle prospettiva di crescita della competitività, nel contesto del mercato globale, di alcuni settori strategici per lo sviluppo dell’economia pugliese, come le energie rinnovabili, l’aerospazio, le nuove tecnologie, l’agroalimentare e il florovivaismo. I lavori del forum saranno aperti da Loredana Capone, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. “questo appuntamento – spiega – è l’occasione per fare il punto sulle conquiste finora raggiunte per accrescere la carica innovativa delle nostre imprese. Abbiamo vinto sfide che sembrano impossibili, negli ultimi cinque anni. Ma non le consideriamo un punto d’arrivo, bensì la partenza per nuovi traguardi, che grazie al dinamismo di cui le aziende ci danno continuamente prova e alle politiche messe in campo dalla Regione in materia di ricerca, sviluppo e internazionalizzazione, rendano migliore la vita di tutti i pugliesi”. L’evento sarà articolato in quattro sessioni. La prima intitolata “Puglia: il Polo di eccellenza tra reti e solarizzazione” sarà caratterizzata dagli interventi di Carlo Carraro, Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Centro Euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici; Gerardo Montanino, Direttore operativo Gse (Gestore Servizi Energetici): Giovanni Vincenzo Fracastoro, Vice direttore del dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino; Enrico Bruschi, amministratore Delegato, Unendo Energia. La seconda dalle ore 11. 30 circa, si intitola “Puglia: il prossimo polo di eccellenza Nuove Tecnologie” e prevede le relazioni di Roberto Cingolani, Direttore Scientifico Iit (Istituto Italiano di Tecnologia) di Genova; Hugh Herr, Direttore del Biomechatronics Group, Mit Media Lab; Aimee Mullins, atleta paraolimpica, Presidente della Women’s Sport Foundation; Paolo Maria Rossini, Direttore del Cir (Centro Integrato Ricerca) dell’Università Campus Biomedico di Roma. Alle 14. 30 prenderà il via la terza sessione del forum intitolata “Puglia: il polo di eccellenza aerospaziale”. La sessione include gli interventi di Giulio Sapelli, Professore di Storia Economica e Analisi Culturali dei Processi Organizzativi all’Università degli Studi di Milano; Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto Aerospaziale della Puglia; Mario Calderini, Presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte; Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania; Massimo Cavaliere – responsabile dello Sviluppo Strategico del Cira (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali). La quarta sessione intitolata “Puglia: il prossimo polo di eccellenza agroindustria”, sarà contraddistinta dagli interventi di Vincenzo Ciccolella, Presidente del Gruppo Ciccolella; Antonio Scarlino, Amministratore Delegato Salumificio Scarlino; Angelo Maci, Presidente Cantine due Palme; Giacomo Ruggieri, presidente di Confcooperative Puglia. Concluderà il forum, alle ore 17, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Gli interventi saranno coordinati da Oliviero Beha, giornalista della Rai. La partecipazione al forum è libera. .  
   
   
LAVORO: SFIDA FVG 2010 SU DONNE, GIOVANI E OVER 50  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - "La sfida del 2010 nell´ambito del lavoro in Friuli Venezia Giulia è e dev´essere legata ai giovani, alle donne ed agli over 50". Occupazione E´ Coesione Sociale - "In tutti e tre i casi - ha infatti affermato l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, intervenendo al seminario della Cisl sulle pari opportunità (Le donne come risorsa e il nuovo umanesimo del lavoro) - l´occupazione è molto più che un´opportunità da garantire, è una componente fondamentale per la coesione sociale che è sempre più a rischio". Concentrare Gli Sforzi - Evidenziando come, in questo momento, la ripresa dalla crisi economica "non faccia prigionieri, imponendo una selezione rigida, a volte spietata", Rosolen ha sottolineato la necessità di concentrare i percorsi di reinserimento e di formazione proprio sui giovani, sulle donne e sugli over 50. Incentivi Alle Imprese - "Ecco perché - ha aggiunto - stiamo lavorando intensamente su tutti gli aspetti inerenti alle differenze di età e di genere, predisponendo a questo scopo un regolamento per gli incentivi all´assunzione nelle imprese dei soggetti più deboli". Donne Per Lo Sviluppo - Affrontando nel dettaglio le tematiche del seminario, l´assessore ha plaudito ad un´idea di sviluppo fondata su un alto tasso di femminilizzazione, "importante per potenziare l´apporto che può provenire da un segmento dell´offerta di lavoro ancora non pienamente valorizzata". Conciliazione Fondamentale - "Ma a tale percorso - ha precisato, riferendosi anche alle strategie europee ed al recente programma di azioni per l´inclusione delle donne nel mercato del lavoro sottoscritto dai ministeri Pari opportunità e Lavoro - si impone di affrontare e risolvere in modo integrato il nodo della conciliazione". Family Friendly In Fvg - Nel corso dell´anno, ha infine annunciato Rosolen, l´Agenzia regionale del Lavoro svolgerà una ricerca sulla domanda e diffusione del part-time e delle forme di flessibilità oraria "family friendly" tra le aziende del Friuli Venezia Giulia, al fine, ha concluso, di coglierne i margini di intervento da parte della Regione. .  
   
   
FAMIGLIA: IL BILANCIO VENETO 2010 CONSENTIRA’ PIU’ RISORSE PER SCUOLE INFANZIA. MA DALLO STATO RESTA DISATTESO IL VERO RIMBORSO ALLE FAMIGLIE, CHE PAGANO IN PIU’ 130 MILIONI DI EURO”  
 
Venezia, 12 febbraio 2010 “Con l’approvazione della legge di bilancio per il 2010 la Regione del Veneto potrà aumentare i contributi per le 1200 scuole d’infanzia non statali per un valore di quasi il 20 per cento superiore a quanto assegnato mediamente negli ultimi anni, per un valore complessivo di 14 milioni di euro. E’ un dato importante del quale terremo conto già con il provvedimento di riparto dell’acconto per il 2010. Ho già dato indicazioni agli uffici regionali affinché questo atto possa essere portato in Giunta non appena entrerà in vigore la legge di bilancio per il 2010, per fine febbraio”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi tirando le prime somme sulle nuove assegnazioni per il settore sociale contenute nella manovra regionale per il 2010 approvata venerdì scorso dal Consiglio regionale. “Nei mesi scorsi c’è stato un forte appello da parte delle Scuole d’Infanzia paritarie del Veneto, che rischiano il tracollo finanziario se Stato, Comuni e Regione non intervengono con maggiori risorse per sostenerne la gestione – spiega l’assessore – oggi supportata per quasi la metà dalle famiglie o dalle comunità parrocchiali. Questo appello è stato positivamente accolto dal Consiglio regionale del Veneto che, con l’incremento approvato consente almeno di scongiurare l’aumento delle rette a carico delle famiglie per tutto il 2010”. “Tuttavia – ricorda Valdegamberi – saremo lontani dal risolvere il problema dei costi dei servizi all’infanzia nel Veneto, finché lo Stato non realizzerà la piena parità, anche economica delle scuole materne non statali. Per farlo basterà assegnare al Veneto le risorse che, a parità di tutte le altre regioni, ogni anno i conti pubblici risparmiano per la presenza di una rete di scuole non statali che non ha paragoni con altre regioni”. In Veneto, infatti, oltre il 70 per cento delle scuole d’Infanzia è gestito da enti privati e del terzo settore o dai Comuni, ed accoglie circa 100. 000 bambini. Il costo annuo per bambino – sono dati forniti dalla Fism regionale – è pari a circa 2. 700 euro, del quale il 22% è pagato dal Ministero dell’Istruzione, il 22% dai Comuni e l’8% dalla Regione, contributo non obbligatorio, ma reso sin dal 1980 in virtù del servizio sociale svolto dalle scuole stesse. “Nel Veneto, invece, le stesse scuole gestite dal Ministero costano 4. 000 euro l’anno. 1. 300 euro in più, che moltiplicato 100. 000 bambini fanno 130 milioni di euro l’anno – afferma l’esponente della Giunta veneta –. E’ questo l’ordine di grandezza di risorse che devono rimanere a favore delle famiglie venete, che stanno pagando due volte lo stesso servizio. E’ un aspetto sul quale da anni la Regione del Veneto con l’assessorato alle Politiche sociali sta insistendo nei confronti dello Stato, affinché non solo si tolga la spesa sociale dal patto di stabilità, ma si intervenga affinché federalismo e sussidiarietà non restino, come sono oggi, dei meri slogan, perfettamente disattesi nel settore delle politiche per l’infanzia e per la famiglia”. .