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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2012
AMBIENTE: PRESIDENTE SICILIA LOMBARDO QUERELA "LA REPUBBLICA"  
 
Palermo, 4 giugno 2012 - "Nell´articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano ´La Repubblica´ (In svendita le coste della Sicilia..., a firma di Giovanni Valentini) sono riportate notizie errate e prive di fondamento". Lo ha affermato 31 maggio il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "Sono convinto che il giornalista sia stato indotto in errore a causa di una interrogazione parlamentare dell´onorevole Ermete Realacci. Ma quell´atto parlamentare appartiene ormai alla disciplina dell´archeologia. E´ superato nei fatti, e spiego perche´: prima di tutto la legge non prevede affidamenti diretti. Il progetto di cui si parla nell´articolo, era stato formulato all´amministrazione regionale da una societa´ belga, con l´ipotesi del project financing. La finanza di progetto e´ un istituto disciplinato dalla legge nazionale sugli appalti (norma che, grazie al governo da me presieduto, e´ attiva in Sicilia dal luglio dell´anno scorso) ed e´ una procedura ad evidenza pubblica. Inoltre, la valutazione del progetto della societa´ belga - affidato alla cabina di regia della Presidenza della Regione siciliana - non si e´ mai conclusa, visto che la cabina di regia stessa, ancora una volta su mia iniziativa, e´ stata sciolta. Ed ancora, lo scorso 24 maggio, l´Assessorato regionale al Territorio e all´Ambiente, respingeva una richiesta di autorizzazione relativa ad attivita´ di ricerca strumentale finalizzata alla successiva estrazione di inerti dai fondali marini, da parte della societa´ belga, motivando il rigetto con la seguente frase: poiche´ alcune delle aree, individuate dalla ditta proponente, ricadono in zone marine di pregio ambientale e biologico". "E´ del tutto evidente che il dottor Giovanni Valentini - continua il presidente - avrebbe potuto apprendere tutte queste notizie con estrema facilita´, se solo avesse avuto il garbo di verificare le informazioni in suo possesso presso gli uffici della Regione siciliana, per accertare, quindi, se le affermazioni dell´onorevole Realacci fossero o meno prive di riscontro. Il dottor Valentini dovrebbe certamente ricordare che la verifica delle informazioni ricevute costituisce un obbligo inderogabile per ogni giornalista. Chi non la fa, tradisce il proprio ruolo e lede la funzione dell´informazione. Ovviamente una tale violazione ha rilievo non solo deontologico, ma anche civile e penale. In tal senso -cpnclude Lombardo - non mi asterro´ dal sottoporre al vaglio dell´Autorita´ giudiziaria quelle improvvide e infondate informazioni. Cosi´, nei prossimi giorni Giovanni Valentini ricevera´ una querela dai miei legali".  
   
   
NELLA GIUNGLA DEL MARKETING GENERAZIONALE  
 
Trento, 4 giugno 2012 - Generazioni diverse, esigenze diverse: come intercettarle tutte? Esiste una sensibilità aziendale rispetto alla diversità dei clienti nelle aziende? L’esperienza nel mondo della comunicazione mobile che vive a contatto con un rapido e costante cambiamento. Focus groups, ricerche di mercato e sondaggi. Gardini (Telecom Italia): «Per parlare alle nuove generazioni bisogna adattare il linguaggio e gli strumenti, in un’ottica multicanale. Confrontarsi con il cliente è ormaiindispensabile: la clientela è sempre più esigente». Parlare in modo diverso per raggiungere target diversi. Studiare prodotti specifici per le varie generazioni di clienti cercando di assicurarsi sia la fascia di mercato più tradizionale (e anagraficamente più anziana), sia quella sempre più appetibile e veloce della net generation. Ma come fare? Ecco il dilemma delle aziende, piccole e grandi, che sempre più si trovano a dover fare i conti con una differenziazione marcata dei target nella loro clientela. Di questo si è parlato in Piazza Pasi durante il secondo dei Caffè scientifique, promossi dalla Scuola in Scienze sociali dell’Università di Trento nell’ambito del Festival dell’Economia. A raccontare dei modelli di sviluppo possibili per intercettare la domanda delle diverse generazioni, Pier Luigi Gardini, responsabile dell’offerta fissa di Telecom Italia, stimolato dalle domande di Luigi Mittone e Umberto Martini, economisti dell’Università di Trento. L’esperienza di una grande compagnia che opera nel campo delle telecomunicazioni è emblematica: tanti clienti, varie fasce di età, un diverso approccio con la tecnologia e, soprattutto, diverse esigenze di relazione e comunicazione a seconda dell’età anagrafica. Una vera e propria sfida che non riguarda soltanto il marketing, ma anche il disegno stesso dei prodotti di telefonia. «Il problema delle offerte che si rivolgono ad un target specifico, come quello anagrafico – spiega Pier Luigi Gardini – è che devono essere mantenute aggiornate con un’attenzione quasi maniacale. Lo abbiamo testato in questi ultimi dieci anni, da quanto è maturata una maggiore consapevolezza verso l’importanza di orientare l’approccio commerciale verso le esigenze del cliente. Alcune aree, come quella del marketing, sono state le prime ad adeguarsi, mentre altre più conservatrici e tradizionali, come quella delle reti, hanno reagito soltanto negli ultimi anni». Con un diverso orientamento al target, cambia dunque anche il modo di organizzare l’impresa e il modello di business. «Un esempio lo abbiamo osservato nell’utilizzo degli strumenti di comunicazione – racconta Gardini. La linea fissa viene usata tradizionalmente dai genitori, dal capofamiglia, mentre i giovani si orientano prevalentemente sulla telefonia mobile. Altro aspetto interessante sta nelle modalità di scelta dei prodotti: se l’utilizzatore e decisore del prodotto è adulto, chi raccomanda e funge da consulente è sempre più un giovane. Cogliere questo è cruciale per quanto riguarda le strategie di marketing. La multicanalità nel marketing è un altro aspetto importante, perché la comunicazione attraverso il canale televisivo generalista è ormai superata. La massificazione della comunicazione ha perso di forza e a questo si è accompagnato un aumento esponenziale dell’offerta commerciale. La fetta di clientela con maggiore disponibilità adesso si orienta su altre tipologie di intrattenimento, come la pay tv, mentre la televisione generalista sta perdendo gradualmente peso. Questa esplosione di canali ci dà maggiore possibilità di mirare e perfezionare la comunicazione verso il target giusto. Per parlare alle nuove generazioni bisogna adattare il linguaggio e gli strumenti, in un’ottica multicanale. Ma per arrivare ai giovani bisogna partire a monte, già nel disegno dei nuovi prodotti. Occorre investire nel coinvolgere i clienti, per ascoltare i loro gusti e le loro esigenze, attraverso focus groups, ricerche di mercato e sondaggi. Confrontarsi con il cliente è ormai indispensabile e la specializzazione della comunicazione, in questo senso, è la chiave».  
   
   
BIOGRAFILM FESTIVAL : BIOGRAFILM ITALIA 2012 E BIOGRAFILM ITALIA/EMILIA ROMAGNA (BOLOGNA, 8 – 18 GIUGNO)  
 
Bologna, 4 giugno 2012 - Un’ampia sezione dedicata alle storie made in Italy in collaboarzione con Gruppo Hera: l’ottava edizione del festival presenta 12 biografie italiane, tra film e documentari, che attraverso il ritratto di uomini e donne originali e fuori dal comune, raccontano la storia, passata e presente, del nostro Paese. Terra dai mille volti, la Sicilia è protagonista di quattro documentari che ne raccontano la complessità, il rapporto con la memoria e con l’arte. Dopo Una voce nel vento (premio del pubblico a Biografilm 2006) dedicato a Mauro Rostagno, il regista Alberto Castiglione torna in Sicilia con Adieu, a vent’anni dalla strage di Capaci e di Via d’Amelio. Una riflessione sul destino della città di Palermo, sospesa nel sonno delle coscienze dei suoi abitanti, che, diceva Giovanni Falcone, “sembra, a volte, che stiano affacciati alla finestra a vedere come finisce la corrida”. Una città, secondo Castiglione, che vive la contraddizione fra impegno civile contro la mafia e perdita della speranza. Adieu è un invito a non dimenticare e a continuare a lottare per il cambiamento. A Letizia Battaglia, fotografa palermitana apprezzata in campo internazionale e a Vittorio Teresi, magistrato antimafia, è affidato il compito di interrogarsi sulle sorti di Palermo, mentre un killer di Cosa Nostra in fuga dalla città e un bambino fanno da filo conduttore alla storia. Sala Scorsese, domenica 10 giugno, ore 20.00. Con Rabito, Vincenzo di Daniele Fabrizi e Giuliano La Franca ci spostiamo in provincia di Ragusa, per ripercorrere l’esistenza del contadino semianalfabeta Vincenzo Rabito, autore dello straordinario romanzo autobiografico “Terra Matta”, caso letterario siciliano e non solo, premiato al concorso dell’Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano e parte di uno spettacolo teatrale diretto da Mario Perotta (Biografilm 2011). Il documentario è un ritratto della Sicilia che si confronta con la Storia del Novecento, raccontato dal punto di vista disincantato e ironico di Vincenzo, che, pur non essendo mai andato a scuola, inventa con l’aiuto di una macchina da scrivere un suo linguaggio e un suo modo di comunicare. Sala Scorsese, giovedì 14 giugno, ore 18.00. E’ una Sicilia artisticamente fertile quella che Clarissa Cappellani racconta in Emma Dante Sud Costa Occidentale, viaggio nell’universo creativo di Emma Dante, drammaturga e regista palermitana Doc, che nel 1999 ha dato vita alla compagnia teatrale Sud Costa Occidentale. Il film ripercorre gli anni di lavoro e di successi dell’artista, dalle prime prove clandestine nell’ex carcere del centro storico di Palermo fino all’affermazione sui palchi internazionali. Cinema Odeon, lunedì 11 giugno, ore 17.30. La fine che non ho fatto di Federico Savonitto e Ruben Monterosso, è un omaggio al grande talento dell’artista e drammaturgo Nino Gennaro, ingiustamente dimenticato. Gennaro possedeva tutte le caratteristiche per sfidare i pregiudizi dei suoi compaesani di Corleone: comunista, omosessuale, morto di Aids diciassette anni fa. Fra gli anni ’70 e ’80 è stato uno dei primi drammaturghi del teatro contemporaneo a portare in scena i suoi testi anticonvenzionali nelle piazze e nelle strade di Palermo e a dare nuova linfa alla mentalità siciliana. Sala Mastroianni, venerdì 8 giugno, ore 19.00. Un viaggio reale, o metaforico nel passato è quello che vivremo attraverso le storie di vita raccontate in tre film. Con Hit The Road, nonna! di Duccio Chiarini, non aspettatevi un’amorevole nonnina sempre pronta a viziare i propri nipoti: la protagonista Delia Ubaldi, zia del regista, donna caparbia e passionale, è stata una delle prime donne imprenditrici del dopoguerra italiano, “il cui talento negli affari le ha procurato enormi ricchezze e il cui carattere gliele ha fatte perdere tutte”, racconta Chiarini. La novantenne Delia ripercorre con il nipote gli episodi e gli incontri che hanno segnato la sua esistenza, tracciando la storia di una donna in anticipo sui tempi. Sala Scorsese, martedì 12 giugno, ore 17.30. Vittorio, Capitan Pistone... E Tutti gli altri di Mara Consoli racconta, tra denuncia e poesia, la storia di Vittorio, padre della regista, affetto dal morbo di Alzheimer, malattia che - come ha detto lo scrittore Elie Wiesel - è “come quando da un libro strappiamo una pagina...”. Tante sono le pagine strappate che Mara Consoli racconta e ricompone insieme a quella del padre, per non consegnarne la memoria all’oblio. Sala Scorsese, mercoledì 13 giugno, ore 18.00. Dall’ incontro tra il regista albanese Erion Kadilli, già vincitore di Biografilm Festival 2011 con Sono stato Dio in Bosnia, e Gianni Vattimo, filosofo italiano fra i più noti, nasce La montagna di Nietzsche: in Viaggio con Gianni Vattimo. Il documentario, partendo dall’ultima lezione universitaria del teorico del Pensiero Debole, racconta il percorso di formazione e di amicizia fra il regista e il filosofo attraverso un viaggio in Montenegro. Cinema Odeon, domenica 10 giugno, ore 18.00. Il film è preceduto dalla proiezione di Amore Carne. E’ un vero e proprio viaggio nel tempo quello di Freakbeat diretto da Luca Pastore che ci riporta negli anni ’60 italiani, vissuti nel mito della rivoluzione della Beat Generation. Il film racconta la storia di un viaggio on the road sulle tracce del “Sacro Graal” del Beat italiano - il nastro di una mitica session fra l’Equipe ’84 e Jimi Hendrix - che il protagonista Freak Antoni, ragazzo degli anni ’60, e la figlia Margherita inseguono a bordo di una vecchia Volkswagen. Cinema Odeon, sabato 16 giugno, ore 22.00. Torniamo al teatro con Amore Carne di Pippo Delbono, già presente nella sezione Orizzonti della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, film-confessione di uno dei più grandi attori e registi del teatro contemporaneo italiano. Girato interamente con la telecamera di un telefonino, Amore Carne racconta Pippo Delbono, intellettuale e attore ligure alla sua terza prova cinematografica, che riflette sull’amore, sul rapporto con la madre, sull’amicizia, la solitudine e la creatività, unendo i ricordi personali alle parole di poeti, artisti e scrittori che l’hanno ispirato. Cinema Odeon, domenica 10 giugno, ore18.00. Agostino Di Bartolomei non è stato solo lo storico capitano del secondo scudetto romanista, prematuramente scomparso nel 1994 dopo essersi sparato un colpo di pistola, ma è stato prima di tutto un uomo, infaticabile professionista, marito e padre: in 11 metri, il regista, Francesco Del Grosso, ne racconta la vicenda esistenziale prima che sportiva, attraverso i ricordi e gli aneddotti di chi gli fu vicino. Cinema Odeon, giovedì 14 giugno, ore 15.15. La passione di Laura è l’omaggio del regista Paolo Petrucci a Laura Betti, artista insolita e contradditoria, che da Bologna sbarca a Roma giovanissima con il sogno del cinema e diventa musa di Pier Paolo Pasolini. Petrucci ne racconta la straordinaria figura attraverso materiale d’archivio e testimonianze degli artisti che hanno collaborato con lei, fra i quali Bernardo Bertolucci e Francesca Archibugi. Sala Scorsese, sabato 16 giugno, ore 15.00. “Ho deciso di fare un film su Casagrande perché mi piacciono le storie di perdenti con un passato da vincenti” - dichiara il regista Walter Ciusa, che nel documentario Dante. Uomo di strada, l’erotico eretico, traccia un ritratto appassionato di Dante Casagrande, artista e uomo di strada, protagonista degli anni ’70 bolognesi, quelli del fermento culturale e delle case aperte. Casagrande nasce come mimo di strada, per poi diventare performer e artista astratto, autore di provocazioni come la celebre serie di sculture dedicate...Alle mutande. Cinema Odeon, domenica 17 giugno, ore 22.00. L’emilia-romagna si conferma anche quest’anno una fucina di talenti nel campo del cinema: durante le giornate del festival, verranno presentate tre interessanti opere dirette dai registi della regione. La polvere di Morandi e Il colpo celebrano due fra le figure della città di Bologna. La polvere di Morandi, documentario di Mario Chemello, racconta la biografia del pittore e incisore Giorgio Morandi partendo dal ricordo d’infanzia di Laura Mattioli, studiosa dell’arte morandiana, che, frequentando la casa dell’artista da bambina, si incuriosiva per la polvere che ricopriva i celebri vasi del pittore. Il film è un emozionante viaggio nei luoghi canonici del pittore: la casa di Via Fondazza, quella di Grizzana con i suoi paesaggi, e i musei, che costituivano tutto il mondo dell’artista. Alle riflessioni del regista e agli aneddoti di alcuni critici, si affiancano le riprese degli oggetti e delle immagini che hanno ispirato Morandi, per tracciare uno straordinario ritratto d’artista. E’ il 25 aprile 1895: un colpo di fucile sparato nella campagna bolognese saluta la nascita della trasmissione dei segnali radio a distanza. Con Il colpo, documentario diretto da Raffaele Manco, scopriamo la storia di una straordinaria intuizione, capace di traghettare il mondo verso la modernità: quella di Guglielmo Marconi, inventore della comunicazione senza fili. Fu proprio davanti alla sua casa nella campagna bolognese che il ventenne Marconi fece partire un impulso da un apparecchio di sua invenzione, che fu captato da un ricevitore e da una rudimentale antenna. Il Colpo: Sala Mastroianni, martedì 12 giugno, ore 20.00. A Seguire: La Polvere di Morandi. La memoria della Resistenza è al centro di Francesco Berti Arnoaldi Veli - Un amico in viaggio, documentario di Daniele Balboni che narra la storia del partigiano Francesco Berti Arnoaldi Veli, combattente nella brigata “Giustizia e Libertà” con il nome di battaglia di “Checco” e membro del Cln di Gaggio Montano fino alla Liberazione. Nel dopoguerra, Arnoaldi Veli diventa una figura fondamentale nella vita politico-culturale bolognese, ricoprendo fra le altre la carica di presidente dell’Istituto Parri. Il film-intervista, ripercorrendo la vicenda del partigiano bolognese, racconta un pezzo di storia del nostro Paese. Sala Mastroianni, martedì 12 giugno, ore 22.00. Selezione Ufficiale In Concorso e Fuori Concorso - Politici, musicisti, cineasti ma anche persone comuni che, con passione e determinazione, hanno cambiato il corso della storia, non solo la loro. Vite trasgressive, intense, impegnate, uniche e meravigliose, tutte accomunate dal desiderio di cambiare il proprio destino, sfidando tutte le convenzioni: Biografilm Festival porterà a Bologna 10 imperdibili anteprime, nazionali ed internazionali, frutto di un’attenta ricerca e selezione tra gli oltre 450 lungometraggi arrivati da 40 Paesi. Joschka Fischer è stato il primo esponente del partito dei Verdi ad entrare nel Parlamento tedesco: la sua vita è la chiave con cui Pepe Danquart racconta la storia politica della Germania dal Dopoguerra in poi in Joschka and Mr. Fischer (anteprima italiana), ripercorrendo insieme all’ex Ministro degli Esteri tedesco e nome di spicco del panorama politico mondiale, le principali vicende che hanno segnato la storia, non solo tedesca ma anche europea. Cinema Odeon, sabato 9 giugno, ore 17.00. Ad un’altra grande personalità legata alla recente storia politica, stavolta di casa nostra, è dedicato il documentario di Daniele Segre: Luciana Castellina, Comunista (anteprima mondiale). Luciana Castellina è una militante politica, giornalista e scrittrice italiana, co-fondatrice de Il Manifesto nel 1969; è stata deputata nazionale per tre legislature e deputata europea (1974-1994), ha inoltre ricoperto la carica di Presidente della Commissione Europea per la cultura, la gioventù, l´istruzione e i mezzi di informazione. Cinema Odeon, venerdì 15 giugno, ore 19.30. Ancora la politica, stavolta a confronto con il mondo della cultura e del teatro in particolare, è al centro della vicenda umana e artistica di Judith Malina, la storica fondatrice del Living Theatre, protagonista di Love & Politics (anteprima internazionale) diretto da Azad Jafarian. Dopo la morte del marito e co-fondatore del Living Theatre Julian Beck e del secondo marito Hanon Reznikov, Judith si è ritrovata da sola a lavorare e a vivere con un gruppo di giovani attori. A 85 anni, con una salute precaria e problemi finanziari, Judith continua a portare avanti lucidamente il suo sogno di una “bellissima e non violenta rivoluzione anarchica”. Cinema Odeon, martedì 12 giugno, ore 20.30. Auma Obama è nota per essere la sorella maggiore del primo Presidente nero degli Stati Uniti, ma non tutti conoscono la sua complessa figura di femminista cresciuta nell’era post coloniale. The Education of Auma Obama (anteprima italiana) di Branwen Okpako è il ritratto intimo e appassionato di una donna brillante, che portò il suo contributo alla nuova generazione di intellettuali e attivisti in grado di dare forma al neonato Kenya indipendente. Cinema Odeon, venerdì 8 giugno, ore 17.00. In Jason Becker: Not Dead Yet (anteprima italiana) di Jesse Vile l’evento che scuote l’esistenza del chitarrista prodigio Jason Becker è un male incurabile: a 19 anni Jason viene colpito dalla Sla, una malattia degenerativa che ha paralizzato completamente il suo corpo ma non il suo straordinario genio. Vent’anni dopo, senza la facoltà di muoversi o parlare, Becker continua a comporre musica con gli occhi. Il film ricostruisce, attraverso materiali d’archivio inediti, la toccante vicenda umana e artistica del musicista e virtuoso della chitarra Jason Becker. Cinema Odeon, lunedì 11 giugno, ore 22.30. Passione per la vita che travalica i confini della malattia: è un tema che ritroviamo anche in Sea of Butterfly (anteprima internazionale), dove due giovani disabili mentali, innamorati da sette anni, decidono di sposarsi accettando e, insieme, superando i rispettivi limiti. Cinema Odeon, venerdì 15 giugno, ore 17.30. In Ricky on Leacock (anteprima europea) è la vita del leggendario documentarista Richard Leacock a essere narrata e descritta dalla sua allieva Jane Wiener, che l’ha filmato e seguito per oltre trent’anni osservando pedissequamente la regola numero uno per diventare un bravo filmmaker: go out and shoot. Attraverso incredibili materiali d’archivio, il film ripercorre la carriera del documentarista tra i pionieri del direct cinema (la versione americana del cinema veritè) accanto ad altri grandi nomi come Robert Drew e Da Pennebaker. Cinema Odeon, sabato 9 giugno, ore 17.00. Dennis Hopper è il protagonista di Hopper: In His Own Words, in anteprima mondiale. Scritto e diretto da Cass Warner Sperling il film è un ritratto dell’attore e regista, anticonformista e irrequieto, messo al bando da Hollywood per dieci anni e risorto come un’araba fenice, sfidando i suoi demoni. Cinema Odeon, domenica 10 giugno, ore 22.30. The Search for Michael Rockefeller (anteprima europea) di Frazer C. Heston, regista e produttore, figlio di Charlton Heston. In questo documentario, Heston racconta la figura tormentata e contraddittoria di Michael Rockefeller, nipote del famoso governatore di New York e appassionato antropologo, sparito nel nulla nel 1961 nelle acque della costa della Nuova Guinea (si dice ancora abitata da tribù che mangiano carne umana!), dove si era recato per una spedizione con altri compagni di viaggio. Attraverso il materiale girato da Milt Machlin, giornalista partito sulle tracce del giovane Rockefeller nel 1969, il film riporta alla luce uno dei più grandi misteri senza soluzione del Novecento. Cinema Odeon, mercoledì 13 giugno, ore 17.30. Una grande e, inizialmente, ostacolata storia d’amore è quella raccontata da Chloè Barreau in La Colpa di Mio Padre (anteprima mondiale): una passione proibita che scandalizzò la Francia all’inizio degli anni’ 70, quella tra un prete – che abbandonò immediatamente la Chiesa - ed una giovane infermiera…i genitori della regista. Cinema Odeon, mercoledì 13 giugno, ore 20.00. Biografilm Festival- Selezione Ufficiale Fuori Concorso - Nella Selezione Ufficiale Fuori Concorso, Biografilm Festival presenta quest’anno 3 film che esplorano tre vicende umane tra loro diverse, ma accomunate da un percorso che le rende uniche. Un rivoluzionario per caso è il protagonista di Yemen’s reluctant revolutionary, diretto dal filmmaker inglese Sean Mccallister, documentario che getta un nuovo sguardo sulla Primavera Araba. Attraverso gli occhi di Kais, guida turistica della capitale yemenita Sana’a, entriamo nel cuore dell’onda rivoluzionaria che ha scosso il paese. Kais è un commentatore disincantato, che esprime tutta la sua perplessità sull’efficacia della rivoluzione, schierandosi inizialmente dalla parte delle forze governative. Nel corso del documentario assistiamo al percorso di conversione di Kais alle ragioni del movimento di protesta, che dà vita a spunti di riflessione pungenti e insoliti sullo straordinario evento storico che ha sconvolto il mondo arabo. Sala Scorsese, lunedì 11 giugno, ore 20.30. Documentario che segna il debutto dietro la macchina da presa di David Gelb, Jiro Dreams of Sushi è una profonda ed elegante riflessione sul lavoro, sulla famiglia e sull’arte della perfezione: il film racconta la vita di Jiro Ono, considerato da molti il più grande maestro di sushi del mondo e “patrimonio nazionale” del Giappone. L’uomo è proprietario di Sukiyabashi Jiro, l’unico sushi restaurant ad essere insignito delle tre prestigiose stelle Michelin. Al centro di questa incredibile storia c’è il rapporto fra Jiro e suo figlio maggiore Yoshikazu, degno erede del lavoro del padre: riuscirà l’allievo a superare il maestro? Sala Scorsese, giovedì 14 giugno, ore 20.30. La vita può sempre intraprendere una strada insolita, anche quando crediamo di viaggiare su un binario prestabilito. E’ questa la parabola di Maximo Rojo, protagonista di El jardin imaginario, prima prova registica di Guillermo Garcia Peydrò. Il regista racconta la storia di Maximo Rojo, che, dopo una vita passata a lavorare i campi, decide di dedicare gli ultimi 20 anni della sua esistenza alla scultura. Alla sua morte viene trovato un giardino con 400 misteriose sculture, che in 21 capitoli riassumono la storia del mondo. Cinema Odeon, domenica 10 giugno, ore 20.30. I numeri di Biografilm Festival 2012 Biografilm Festival presenterà al pubblico in 11 giornate di festival oltre 123 film: 66 saranno in anteprima italiana, 26 in anteprima europea, 16 in anteprima internazionale e 13 in anteprima mondiale. Gli stati da cui arrivano i film sono 40: gli Usa fanno la parte del leone con 53 titoli ma l’Italia sarà rappresentata come non mai con 32 film. Seguono Francia e Germania con 14 opere a testa e, new entry assoluta, il Canada con 9 film. Quest´anno Biografilm Festival è lieto di ospitare anche produzioni da Giappone, Sud Africa, Costa Rica, Nicaragua, Finlandia, Corea del Sud, Singapore, Australia, Cile e Iran. I film della Selezione Ufficiale saranno in competizione per il Lancia Award | Biografilm Festival 2012 e il Best Life Award | Biografilm Festival 2012 – assegnati dalla Giuria del festival – e per l’Audience Award | Biografilm Official Selection 2012 - assegnato direttamente dal pubblico. L’audience Award | Biografilm Festival 2012 e l’Audience Award | Biografilm Italia 2012, sempre attribuiti dal pubblico, premieranno, in ordine, il miglior film fuori concorso e il miglior film della sezione Biografilm Italia. Ed è sempre il pubblico di Biografilm ad attribuire il Together Award 2012 in collaborazione con Lega Coop Bologna. Si aggiunge al ventaglio dei premi 2012, anche quello attribuito dal Guerrilla Staff al miglior film del festival - Guerrilla Staff | Biografilm Award 2012 – e il Biografilm | Feltrinelli Real Cinema Award, premio attribuito dal pubblico di Biografilm al miglior documentario tra quelli dell’omonima collana nel corso dell’anno (Girl Model, Lennon Nyc, Project Nim, Marina Abramovic: The Artisti s Present, Waste Land). La giuria di Biografilm Festival 2012 - Biografilm Festival è orgoglioso di presentare i membri che comporranno la giuria dell’ottava edizione del festival. Una squadra di artisti eterogenea e composita, formata da critici cinematografici, produttori e registi, accomunati dalla stessa dominante passione per la cultura cinematografica e per l’arte di raccontare storie di vita. I giurati di Biografilm saranno presenti per tutta la durata del festival, e ad essi spetterà il compito di sfogliare il ventaglio di pellicole della Selezione Ufficiale in lizza per il Lancia Award | Biografilm Festival 2012. Oltre al Lancia Award, riservato al miglior lungometraggio in concorso a Biografilm Festival, la giuria assegnerà il Best Life Award|biografilm Festival 2012, riconoscimento dedicato a chi ha saputo meglio tratteggiare l’agire umano e biografico di uno dei personaggi protagonisti nei film in concorso. La giuria di Biografilm 2012 concorso è costituita da: Presidente di Giuria - Leonard Maltin. Uno dei più riconosciuti e rispettati storici e critici cinematografici della storia contemporanea. Autore della bibbia del cinema per eccellenza, pubblicata ogni anno sin dal 1969 – Leonard Maltin’s Movie Guide – Maltin conduce da oltre 30 anni il noto show televisivo Usa Entertainment Tonight, dedicato all’industria del cinema, in cui riesce ad amalgamare energicamente frizzanti interviste alle celebrità, analisi dei dati al box office americano e preziose digressioni sulla Storia del Cinema. Paul Zaentz, è uno stimato e pluripremiato produttore. Nipote di Saul Zaentz, premio Oscar per Amadeus, Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, Il Paziente Inglese. Produttore di Il Talento di Mr. Ripley, Paul Zaentz collabora con Saul dal 1984 per la Saul Zaentz Company. Paul Zaentz ha inoltre prodotto Goya’s Ghost di Milos Forman e The Unbeareable Lightness of Being di Philip Kaufman. John Scheinfeld. John Scheinfeld è un apprezzato scrittore, produttore e regista di documentari. Ha riversato la sua vasta conoscenza musicale e cinematografica in numerosi progetti, distribuiti in tutto il mondo. Nella sua filmografia troviamo grandi successi critici e commerciali, come The U.s. Vs. John Lennon e The Unknown Marx Brothers. Marcello Paolillo, dopo un esordio a Tele+, è stato Acquisition & Production Manager per Eagle Pictures, Head of Acquisitions, Sales & Co-productions per Mikado Films, Acquisition Consultant per Nexo e Vice President of Sales & Acquisitions at Kimmel International. Ha lavorato con autori del calibro di Martin Scorsese, Charlie Kaufman, Alfonso Cuaron, Alex De La Iglesia e Gabriele Salvatores. Mike Freedman è uno scrittore e regista indipendente che vive a Londra. Freedman ha da poco completato il suo primo lungometraggio Critical Mass, che presenta in Anteprima mondiale a Biografilm Festival. Www.biografilm.it    
   
   
A BRUXELLES PRESENTATO IL LIBRO DI FRANCESCO COMINA STORIE DI UOMINI DI FRONTIERA NELLA SEDE DELL´ EUROREGIONE  
 
 Trento, 4 giugno 2012 - Presentato nella sede dell´Euroregione Trentino-alto Adige-tirolo a Bruxelles, nell´ambito del ciclo "Incontro con l’Autore", il libro “Il monaco che amava il jazz. Testimoni e maestri, migranti e poeti”, di Francesco Comina, giornalista e scrittore, coordinatore del Centro per la Pace del Comune di Bolzano. Sono intervenuti all´evento anche numerosi italiani che lavorano presso le istituzioni e le rappresentanze diplomatiche, e gli aderenti a diverse associazioni culturali cittadine interessati a condividere il percorso proposto dall’Ufficio di rappresentanza della Provincia autonoma di Trento e dall’Associazione Trentini nel mondo. L´intento della manifestazione è quello di rendere possibile un percorso di decodificazione di alfabeti comunitari, a volte troppo astrusi, per ritrovare le chiavi di una lettura "leggera", che spinga a guardare anche oltre l’Europa dei mercati, delle crisi finanziarie e degli spread. Sono di aiuto in questo percorso gli incontri effettuati presso la sede di Rue de Pascal sui temi del confine, della formazione storica delle identità che convivono nell´Euregio, dell´Autonomia, delle collaborazioni internazionali nei settori della ricerca e dell´alta formazione. Nel libro di Francesco Comina, presentato qualche giorno fa, storie di donne e uomini che hanno attraversato l’ultimo secolo nei luoghi più disparati e, talvolta, più disperati della terra. Persone che non hanno esitato a frequentare le tante periferie, urbane, culturali, economiche, religiose del mondo, confrontandosi con un’umanità bisognosa di rispetto, di dialogo, di ascolto. Costruttori di ponti e di relazioni fra le culture, le religioni, le etnie, insomma, i protagonisti del libro di Comina, che vanno da Raimon Panikkar a Ernesto Balducci, da Giorgio La Pira a Alex Langer. Non santi ma uomini del loro tempo, che di questo tempo hanno saputo affrontare le contraddizioni.  
   
   
LA LETTERATURA PER COGLIERE LO SPIRITO DI UN’EPOCA. NASCE IL PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA NERI POZZA PER OPERE INEDITE  
 
Milano, 4 giugno 2012. Il compito dell’editore? Scoprire i germi della letteratura, dell’arte e della poesia nel tempo presente: “Saranno idee d’arte e di poesia, che fanno pochi soldi, ma sono le sole capaci di sedurmi e interessarmi. Il resto, per me, è buio e vanità”. Sono proprio queste parole dell’editore Neri Pozza, la sua fede ostinata nel carattere d’arte e di poesia del lavoro editoriale, a esprimere lo spirito del nuovo Premio Nazionale di Letteratura. Nell’anno del centenario della nascita dell’editore vicentino, la casa editrice che porta il suo nome indice un premio per opere inedite. Con l’obiettivo di riportare al centro l’attività di selezione e di valutazione dei talenti da parte della casa editrice. Basato sul modello dei Premi letterari spagnoli, quasi tutti indetti dalle case editrici, il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza parte dal presupposto che siano ancora possibili, in letteratura, “idee d’arte e di poesia”: opere letterarie meritevoli di essere lette e recensite, che sappiano cogliere lo spirito di un’epoca. Il concorso è riservato agli autori, di qualsiasi nazionalità, che presentino un’opera di narrativa letteraria inedita, scritta in lingua italiana: non è ammessa la letteratura di genere, come il giallo, il romanzo poliziesco, il fantasy, il memoir. Saranno dodici i testi migliori che saranno scelti da una commissione selezionata da Neri Pozza Editore. I dodici libri in gara saranno annunciati ufficialmente entro il 30 giugno 2013, e saranno sottoposte a lettura e valutazione da un Comitato di Lettura, composto dal filosofo Giorgio Agamben, l’agente letterario Luigi Bernabò, il giornalista e scrittore Stefano Malatesta, il critico letterario Silvio Perrella, la scrittrice Sandra Petrignani, il direttore editoriale Giuseppe Russo, l’agente letterario Marco Vigevani. Il Comitato selezionerà cinque opere finaliste, e la premiazione del vincitore avverrà a settembre 2013 nella suggestiva cornice del Teatro Olimpico di Vicenza, in piazza Matteotti. Lo spirito del Premio Partigiano, scrittore, editore. Ma anche artista e collezionista di arte contemporanea: è alla passione di Neri Pozza per il talento e al suo coraggio nel saper scommettere sul nuovo, che il Premio Nazionale di Letteratura è dedicato. Perché come Neri Pozza – che ha collaborato con i maggiori scrittori del dopoguerra, come Dino Buzzati, Eugenio Montale e Massimo Bontempelli - non ha esitato a pubblicare, nel 1951, un giovanissimo Goffredo Parise, o il Primo libro delle favole di Carlo Emilio Gadda, considerato oscuro dai critici, così il concorso riporta al centro del lavoro editoriale il “fiuto” e l’apertura a nuove idee. “Ogni epoca – spiega Giuseppe Russo, direttore editoriale Neri Pozza - si percepisce sull’orlo di un abisso in cui poesia, arte e letteratura possono precipitare. Questo sentimento «moderno» oggi si traduce nell’affermazione della fine della distinzione tra narrativa e letteratura, nel trionfo della «narratività» in cui tutto appare lecito in nome della fiction. Intrattenimento e letteratura sono, anzi, considerate due semplici forme, di pari dignità, della fiction. In realtà, le cose non stanno così. La letteratura non è semplicemente ascrivibile alla narrativa: è una forma di pensiero in cui si traduce lo spirito del tempo, il senso di un’epoca. Ogni epoca ha la sua letteratura, le sue idee d’arte e di poesia. Basta coglierle. Basta coltivare, come Neri Pozza, una fede ostinata nella loro espressione”. La premiazione L’opera vincitrice del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza sarà scelta dal Comitato di Lettura tra le cinque finaliste, e sarà annunciata nel corso della cerimonia di premiazione a settembre 2013 nel Teatro Olimpico di Vicenza, progettato dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio nel 1580. L’autore riceverà un assegno di 25 mila euro e la sua opera sarà pubblicata da Neri Pozza Editore. Regolamento 1. I Partecipanti Il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza è riservato agli autori, di qualsiasi nazionalità, che presentino un’opera di narrativa letteraria inedita, scritta in lingua italiana. Non sono ammesse al concorso le opere di generi quali il giallo, il romanzo poliziesco, il fantasy, il memoir. Gli autori che abbiano già vinto il Premio sono esclusi dal concorso. Sono esclusi anche coloro che non rispettano i termini e le condizioni di presentazione delle opere stabiliti dal Premio. 2. Presentazione Delle Opere Al Premio Gli scrittori che desiderano concorrere al Premio dovranno spedire entro il 15 aprile 2013 (fa fede il timbro postale) il manoscritto in duplice copia a: Neri Pozza Editore via Fatebenefratelli, 4 20121 Milano attraverso una raccomandata postale con ricevuta di ritorno, specificando che l’opera concorre al Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza. La ricevuta di ritorno attesta l’avvenuta recezione. Ogni opera dovrà essere firmata con nome e cognome dell’autore o con pseudonimo. In questo secondo caso è necessario specificare che si tratta di pseudonimo. Ogni opera dovrà essere accompagnata da una busta a parte su cui sia riportato il nome e cognome o pseudonimo dell’autore contenente la seguente documentazione: 1. Identificazione dell’autore (nome e cognome e, nel caso lo si utilizzi, lo pseudonimo indicato sull’opera). 2. Domicilio e numero di Carta di Identità o passaporto o qualsiasi altro documento ufficiale di identificazione. 3. Dichiarazione del carattere originale dell’opera che si presenta. 4. Dichiarazione della piena titolarità dei diritti dell’opera da parte dell’autore. 5. Dichiarazione di accettazione da parte dell’autore di tutte le condizioni stabilite dal Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza. 6. Data e firma. La busta dovrà essere sigillata solo per le opere presentate sotto pseudonimo, e rimarrà senza eccezioni sigillata, tranne nel caso in cui l’opera venga selezionata come finalista o vincitrice del Premio. Neri Pozza Editore terrà informati i partecipanti al Premio attraverso comunicati stampa e attraverso il proprio sito web www.Neripozza.it    
   
   
LA NEBBIA, 19° LIBRO DELLA SCRITTRICE NIDIA ROBBA  
 
Trieste, 4 giugno 2012 - Martedì 5 giugno 2012 alle ore 18.00 nella Sala Alessi del Circolo della Stampa di Trieste (Corso Italia, 13) verrà presentato il 19° libro della scrittrice e poetessa triestina Niddia Robba, intitolato La nebbia (pgg. 216, € 13,00) ed edito da La Mongolfiera Libri. Il volume riporta l’acuta e interessante prefazione del noto critico siciliano Ninni Radicini. L’incontro sarà introdotto da Helga Lumbar Robba, che leggerà alcuni brani del romanzo, relatori l’architetto Marianna Accerboni e lo studioso Fausto Ranieri, intervento di Gabriella Machne. La copertina è illustrata con un quadro a tecnica mista di Helga Lumbar intitolato “Nebbia sul lago Blach dal valico”, che con grazia trasognata rammenta i luoghi in cui si svolge l’azione. Con quest’ultima fatica - scrive Accerboni - Nidia Robba, sensibile scrittrice ottantottenne, premiata, tra gli altri, dal Comune di Trieste con una targa alla carriera, giunge al nono romanzo e al diciannovesimo libro, considerando anche i volumi di liriche. Nel fascinoso e colto racconto, agilmente ma profondamente circonstanziato sotto il profilo storico, la nebbia rappresenta una sorta di diaframma o sipario naturale, che scandisce le varie fasi, le azioni e i tempi del romanzo. Potremmo dire che con questo scritto l’anziana ma brillante autrice supera se stessa, sollevando il velo su quell’attenzione e quell’interesse istintivi da sempre presenti nei suoi libri per una sottile vena esoterica, che permea le sue composizioni, travalicando il reale in un modo incredibilmente logico e di facile approccio. “Esiste il concetto di tempo?” sembra chiedersi Nidia Robba, o viviamo vite diverse in più piani paralleli? Il dèjà vu è un fenomeno della nostra immaginazione o si lega a esistenze già consumate? Sul filo intrigante di tale interrogativo si snoda la narrazione, magistralmente sostenuta da inaspettati coup de théâtre, che risultano istintivamente accattivanti, catturando senza sosta l’attenzione del lettore. Oltre a ciò che è cultura e conoscenza nel senso più ampio del termine, tutto è istinto trasparente nel racconto della scrittrice, che sempre suggerisce nelle sue opere anche un velo di poetica speranza. Questa volta la narrazione scivola agilmente dalle origini delle genti del Nord Europa, che adoravano Odino e altre divinità pagane, alla civiltà longobarda e al Verbo cristiano, intrecciando con libertà, leggerezza e sorprendente fantasia esistenze passate e presenti, i cui echi accentuati risuonano oggi come ieri nelle nebbie del lago di Toblach, sul passo di Monte Croce Comelico e nel Tempietto longobardo di Cividale, concludendosi con naturale armonia nelle vite dei protagonisti. Un suggerimento - conclude Accerboni - a fermarsi ad ascoltare gli echi di un passato universale e a meditare. Nidia Robba, nata a Trieste nel 1924, ha studiato alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, città dove ha risieduto per alcuni anni, e ha viaggiato moltissimo in Italia e all’estero. L’amore per la scrittura si è manifestato fin dall’infanzia e a diciott’anni ha scritto il primo romanzo. Numerosissime sono le sue poesie, ma per decenni, fino al ’78, la scrittrice ha gettato nel fuoco le sue opere, a causa di una sorta di intimo pudore, iniziando a pubblicare solo nel 2002 per l’interessamento della figlia. Ha ricevuto più volte premi speciali, tra i quali il premio Città di Venezia, e nel 2010 è stata insignita con la Targa di Merito del Comune di Trieste.  
   
   
RIUNIONE A ROMA DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Catanzaro, 4 giugno 2012 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha presieduto lo scorso 31 maggio, a Roma, la riunione della Commissione cultura della Conferenza delle Regioni. Hanno partecipato ai lavori gli assessori Coppola (Piemonte), Missineo (Sicilia), De Fanis (Abbruzzo), Miraglia (Campania), Santini (Lazio). Tra i diversi argomenti affrontati, si è discusso anche sugli aiuti di Stato alle opere audiovisive, in corso di revisione da parte della Commissione Europea. La proposta delle Regioni è quella di investire maggiormente sui territori dove si realizzano le opere. È stato inoltre approvato il protocollo con l’Istat per il censimento dei musei. L’assessore alla cultura del Piemonte Michele Coppola ha illustrato l’esperienza della collaborazione tra la Regione e Unioncamere Piemonte che ha favorito la partecipazione delle piccole case editrici al Salone del libro di Torino attraverso l’erogazione di un voucher di mille euro per editore. Si è stabilito di verificare la possibilità di estendere tale esperienza alle atre realtà regionali. A tale riguardo, si è proposta l’audizione del presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello per approfondire le modalità di collaborazione per la prossima edizione del Salone del libro. “La cultura – hanno dichiarato Caligiuri e Coppola - è uno strumento sempre più strategico per lo sviluppo e quindi sono sempre più indispensabili le collaborazioni tra pubblico e privato”.  
   
   
MARCHE CULTURA 2012, UN’ESTATE RICCA DI EVENTI. PRESENTATO A ROMA IL CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI.  
 
Ancona, 4 giugno 2012 - Un’estate all’insegna della cultura e di grandi eventi artistici. È quella che le Marche si apprestano a vivere, con un calendario ricco di appuntamenti che si rivolge al grande pubblico, con l’obiettivo di evidenziare le eccellenze culturali della regione. Il “cartellone” è stato presentato, a Roma, nella Città del Vaticano presso il Braccio di Carlo Magno, che ospita la mostra “Meraviglie dalle Marche”. “Dopo un fine settimana che, nelle Marche, grazie a Poiesis , Festival della Felicita e Herbaria ha registrato la presenza di centomila persone – ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini - annunciamo una estate ricca di eventi della cultura e dell´arte che contraddistinguono questa prima parte dell´a stagione”. A Roma sono stati presentati gli appuntamenti delle prossime settimane: Rossini Opera Festival, Macerata Opera Festival, Festival Pergolesi Spontini, Civitanova danza, Mostra internazionale del nuovo cinema, Popsophia, Festival del contemporaneo, Musicultura, Happy museum. A questi eventi seguiranno altri appuntamenti che animeranno le città e i territori delle Marche. “La visibilità delle Marche sta crescendo a livello nazionale, grazie all’impegno di molte associazioni che danno vita a eventi di grande spessore e richiamo – ha detto Marcolini – La Regione sostiene e promuove questi eventi, investendo risorse significative nella promozione dei territori e dei beni culturali. La cultura è ricchezza e motore di sviluppo. Un volano per nuova occupazione, creata in uno dei settori che maggiormente contraddistingue il nostra Paese e la nostra regione”. Un concetto sottolineato dalla sede, il Braccio di Carlo Magno, scelta per presentare gli eventi: “Ospita una mostra della Regione di grande richiamo. Segnala un’attenzione non occasionale, ma il forte legame che unisce i beni e le attività culturali, la necessità di contaminare i luoghi storici della cultura con nuove opportunità di aggregazione”. Marcolini, in particolare, ha presentato “Happy Museum”, il primo festival dei musei delle Marche, l’evento di promozione culturale promosso dalla Regione per dare sostegno e maggiore visibilità ai musei marchigiani che coinvolge 72 musei pubblici e 24 privati (maggio – giugno 2012). Spettacoli, mostre, concerti, letture, degustazioni, conferenze, visite guidate e laboratori didattici offrono lo spunto per far incontrare generazioni e culture diverse, con l’obiettivo comune di conoscere il patrimonio culturale della regione e di condividere nuove esperienze con modalità divertenti e innovative. Come nel caso del percorso “tattile” del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, o quello “al buio” ideato dalla Pinacoteca civica di Camerino, ma anche degli appuntamenti musicali organizzati nella Casa Natale di Raffaello a Urbino o ai Musei Civici di Fermo. “La volontà di attrarre sempre nuovo pubblico al museo - ha detto Marcolini - è l’obiettivo principale di Happy Museum che sta sollecitando l’inventiva di molte istituzioni impegnate a cimentarsi in attività di laboratori didattici per grandi e piccoli, puntando su aspetti ludici e creativi”. Spazio, tra gli altri, hanno poi avuto Civitanova danza (7 luglio – 8 agosto, alla 19° edizione); il Macerata Opera Festival (20 luglio – 12 agosto, con tre opere in cartellone: La Traviata di Giuseppe Verdi, La Bohème di Giacomo Puccini e Carmen di Georges Bizet, tre classici immortali, visti con uno sguardo aggiornato alla contemporaneità, accompagnate dal Festival Off, un nuovo percorso culturale che riempirà piazze e vie cittadine con mostre, spettacoli, concerti); la 48° Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro (“5 giugno – 2 luglio, propone un ritratto dell’Italia contemporanea sia attraverso una completa retrospettiva dell’opera di Nanni Moretti, sia con un’ampia scelta di documentari che analizzano gli anni più recenti del nostro Paese); il Festival Pergolesi Spontini di Jesi (quattro titoli d’opera prodotti dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi per il 2012, con la prima esecuzione in epoca moderna de “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini per il Xii Festival Pergolesi Spontini 31 agosto -16 settembre , “I Puritani” di Bellini, “Macbeth” di Verdi e “Lucia di Lammermoor” di Donizetti per la 45esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi dedicata a Josef Svoboda, nel decimo anniversario dalla scomparsa del grande scenografo ceco); Popsophia (il Festival prenderà il via nella seconda settimana di luglio - quella che va dal 9 al 15 - per proseguire lungo tutto il mese e affiancherà ai consueti appuntamenti dei week-end anche la novità del giovedì dedicato al cinema); Rossini Opera festival 2012 (23° edizione, dal 10 al 23 agosto; prevede due nuove produzioni. La prima è Ciro in Babilonia, uno dei tre titoli del Catalogo rossiniano che ancora aspetta di tornare all’onore del mondo dai palcoscenici pesaresi. La seconda nuova produzione, Il signor Bruschino, si segnala per l’innovativa impostazione operativa. La regia è infatti affidata non a un singolo soggetto, ma a un talentuoso e già famoso gruppo di giovani professionisti provenienti dal teatro di ricerca. Alle due opere nuove si affianca la ripresa di Matilde di Shabran, prodotta nel 2004 e riproposta oggi, dopo aver trionfato nel 2008 al Covent Garden di Londra).  
   
   
MILANO: OGGI SI APRONO LE GIORNATE DEL TEATRO ROMANO  
 
 Milano, 4 giugno 2012 - Tornano le giornate del teatro romano, alla quarta edizione, lunedì 4 e martedì 5. All’incontro con le scuole è dedicata quest’anno la festa del teatro romano di Milano, promossa dalla Camera di commercio Lunedì 4 giugno: Carlo Sangalli premierà i bambini e le scuole, premi in mostra (ingresso libero). “Il futuro dal passato: dal mondo antico agli imprenditori in erba” è il tema della premiazione con le scuole sul teatro romano con le creazioni dei bambini e delle scuole vincitori del concorso dedicato, in mostra in via Meravigli 9b dalle ore 15, aperto al pubblico. I vincitori sono sul sito www.Mi.camcom.it  Martedì 5 giugno (ore 14.30 - 18.00): spettacolo nel teatro con visite, in omaggio la cartolina - puzzle (ingresso libero). Visite gratuite su prenotazione al teatro romano di Milano, in omaggio a tutti i visitatori del teatro romano il puzzle - cartolina del teatro, tra gioco e mini guida. La visita: attraverso pannelli con testi e immagini e le postazioni multisensoriali del museo sensibile, un percorso di mezz’ora alla scoperta del teatro romano. Ingresso da via San Vittore al teatro 14, Milano. Il museo torna teatro e sarà recitato un testo di epoca romana. Attrice: Narcisa Pecchioli. Prenotazione obbligatoria tel. 02 85155224 – 5288 oppure 335/6413321. Il Teatro romano di Milano: museo sensibile. Un tesoro in Camera di commercio, un museo creato attorno ai resti delle fondamenta del teatro romano. Di epoca augustea, fine I secolo a.C., tra i più importanti resti oggi esistenti in Italia settentrionale. Via San Vittore al teatro 14, Milano. Per informazioni e prenotazioni: teatroromano@mi.Camcom.it  e www.Mi.camcom.it . Obbligatorio annusare, ascoltare, osservare. Grazie al museo sensibile. Annusare: il pannello olfattivo diffonde gli odori che allora si sentivano a teatro. Ascoltare: due statue si animano con dei volti di attore che recita commedie in latino, con le voci che risuonano nel teatro, protagonista Albertazzi. Osservare: i muri antichi e i pali di legno piantati nel terreno, traccia di una avanzata tecnica costruttiva di epoca romana.  
   
   
MOSTRA BSI SWISS ARCHITECTURAL AWARD 2010 A FERRARA  
 
 Ferrara-Lugano, 4 giugno 2012 - La mostra Bsi Swiss Architectural Award 2010, promossa da Bsi Architectural Foundation, è organizzata, a Ferrara, dalla Facoltà di architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e dall’Archivio del Moderno di Mendrisio, con il patrocinio dell’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera italiana. La mostra s’inscrive nell’ambito di Xfafx festival to design today ed espone un’accurata selezione di opere che documentano l’esito della seconda edizione del premio internazionale di architettura Bsi Swiss Architectural Award. Per l’occasione saranno esposti al pubblico i lavori presentati dai 28 candidati all’edizione 2010, affiancati da una sezione monografica dedicata al vincitore. L’apertura dell’esposizione sarà preceduta dalla lectio magistralis di Diébédo Francis Kéré, Bridging the gap. Interverranno Alfonso Acocella e Gabriele Lelli della Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara e Nicola Navone dell’Archivio del Moderno – Accademia di Architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana). Promosso con cadenza biennale da Bsi Architectural Foundation, il premio internazionale d’architettura Bsi Swiss Architectural Award si propone di segnalare, all’attenzione del pubblico, architetti di tutto il mondo che abbiano offerto, attraverso il loro lavoro, un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando particolare sensibilità nei riguardi dell’equilibrio ambientale. Al vincitore è attribuito un riconoscimento di 100.000 Chf, somma che qualifica attualmente il Bsi Swiss Architectural Award come uno dei premi di architettura meglio dotati al mondo. La selezione dei candidati è affidata a un comitato di advisors composto da architetti e critici di chiara fama internazionale, che operano le proprie scelte osservando due condizioni: che i candidati non abbiano superato i 50 anni d’età (compiuti) e che abbiano realizzato almeno tre opere significative. Diébédo Francis Kéré è stato selezionato tra 28 candidati provenienti da 15 paesi; le tre opere presentate alla giuria sono le residenze per gli insegnanti della scuola elementare di Gando (2003), la scuola secondaria di Dano (2007) e l’ampliamento della scuola elementare di Gando (2008). Nato nel 1965 nel Burkina Faso ma formatosi a Berlino dove vive e lavora, Kéré è stato premiato per “la singolare capacità di creare edifici che, pur profittando delle competenze tecniche apprese durante la formazione compiuta in Europa, sono saldamente radicati nella tradizione culturale e nel tessuto sociale del proprio paese di origine, il Burkina Faso, e sono l´esito di un intenso coinvolgimento delle comunità locali”. “Con Diébédo Francis Kéré - ha affermato il presidente della giuria, Mario Botta - l’architettura ritrova i suoi significati più profondi, legati a un’attività in grado di affrontare importanti problemi là dove ristagnano sacche di povertà e sottosviluppo che l’architettura non può ignorare. Il suo linguaggio ci ripropone immagini di fondamentali elementi di grammatica compositiva. Un’architettura di grande umiltà che indica con forza come l’etica del costruire talvolta conduce ai meravigliosi silenzi del linguaggio poetico.” La mostra e il catalogo; Mostra: Bsi Swiss Architectural Award 2010, a cura di Nicola Navone; Sede: Palazzo Tassoni Estense, via della Ghiara 36, Ferrara; Durata: 4 giugno - 17 giugno 2012; Orario di apertura: 9-19. Ingresso libero. Catalogo: Bsi Swiss Architectural Award 2010, a cura di Nicola Navone, Mendrisio Academy Press-silvana Editoriale, Mendrisio-milano 2010, 184 pp. A colori, testi in italiano e inglese. La lectio magistralis. Diébédo Francis Kéré, Bridging the gap. Sede: Salone d’Onore, Palazzo Tassoni Estense, via della Ghiara 36, Ferrara. Data: 4 giugno 2012, ore 16.30. Interverranno: Alfonso Acocella, Facoltà di architettura, Università degli Studi di Ferrara - Introduzione, Nicola Navone, Archivio del Moderno-accademia di architettura di Mendrisio (Usi) - Presentazione del premio, Gabriele Lelli, Facoltà di architettura, Università degli Studi di Ferrara - Introduzione critica lectio. Iscrizioni alla lectio magistralis: relazioniesternefaf@unife.It  
 La lectio sarà fruibile in live streaming all´indirizzo:
 http://web.Unife.it/unifetv/xfafx.html   
  
   
   
CULTURA: AURIGA MOZIA TESTIMONIAL OLIMPIADI LONDRA  
 
Palermo, 4 giugno 2012 - L´auriga di Mozia e´ a Londra e E dall’ 1 giugno, nel salone del Partenone al British Museum, è diventata uno dei testimonial delle prossime Olimpiadi che si svolgeranno nella capitale inglese. La mostra "Winning at the Ancient game", dedicata interamente ai Giochi che si concludera´ il 9 settembre, mette in scena una collezione di dodici statue il cui filo conduttore sara´ la vittoria. Tra queste, sculture dell´antica Grecia e di Roma, e ovviamente l´Auriga di Mozia, celebrata anche nel sito internet del British - che per la prima volta espone quest´opera - come "un´opera magnifica e uno dei migliori esempi classici in marmo greco". "Una delle statue piu´ belle del mondo - ha sottolineato l´assessore regionale ai Beni culturali e all´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo - verra´ esposta in uno dei piu´ importanti musei internazionali in occasione di un evento planetario come le olimpiadi. L´auriga di Mozia diventera´ il testimonial del patrimonio artistico e culturale siciliano e, grazie all´accordo tra la Regione e il British sara´ avviato un programma di scambi che arricchira´ l´offerta delle nostre istituzioni museali nei prossimi cinque anni. Mi auguro che nei prossimi mesi l´Auriga sara´ ammirata da migliaia di turisti che poi sceglieranno di venire in Sicilia ad ammirare tutte le altre grandi opere del nostro immenso patrimonio".  
   
   
”GLI AURYN E GLI INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA DA CAMERA CITTÀ DI ESTE” – DEBUSSY E SCHUBERT  
 
Este, 4 giugno 2012 - Dal 2 al 9 giugno nell’affascinante cornice della Chiesa di San Martino di Este il Quartetto Auryn proporrà la Vi edizione degli Incontri internazionali di musica da camera “Città di Este”: un omaggio a Claude Debussy (nel 150° anniversario della nascita) che si snoderà in sei tappe intorno all’opera del compositore francese in un contrappunto ideale con quella di un altro grande autore come Franz Schubert. Già affermato come uno tra i più interessanti quartetti del panorama internazionale, l’Auryn vanta un raro primato: i quattro musicisti che lo compongono (Matthias Lingenfelder, violino I, Jens Oppermann, violino Ii, Stewart Eaton, viola, Andreas Arndt, violoncello) suonano insieme da 31 anni senza alcuna variazione nell’organico. Insieme al Quartetto, il Festival vedrà impegnati anche il violoncellista Christian Poltéra e il pianista Peter Orth, già applauditi interpreti delle passate edizioni, il duo pianistico formato da Dinis e Susanne Schemann, e il violinista Valeriy Sokolov, che a soli 25 anni è oggi tra i giovani violinisti più richiesti al mondo. L’edizione 2012, che conterà ben sei concerti, il 2, 3, 5, 6, 8 e 9 giugno, propone eccezionalmente insieme molti tra i più grandi capolavori di ogni tempo: il Quartetto “La morte e la fanciulla”, il Trio op. 99,il Quintetto in do maggiore, la Fantasia in fa minore D 940 di Schubert, il Quartetto op. 10, le Sonate per violino e violoncello, la Petite Suite di Debussy, ma anche famose pagine di Haydn, Franck, Mozart, Brahms, Bach, Ravel, Kreisler, Tartini. Il Festival è organizzato grazie al generoso sostegno di alcuni mecenati privati del Quartetto, e in collaborazione e con il contributo del Comune di Este, dell’Associazione Polesine Musica e dell’Avam-associazione Veneta Amici della Musica. Il Festival è inserito all’interno di Itinerari Euganei una piattaforma che nasce dall´incontro tra i principali operatori culturali attivi sul territorio veneto e che unisce in un contenitore unico iniziative che spazieranno dal cinema alla musica, dal teatro alle escursioni. Un progetto pensato per un turismo culturale, naturalistico e sostenibile, rivolto non solo al territorio, ma pronto ad intercettare il pubblico attento alle proposte culturali innovative, curioso, lontano dai circuiti del turismo di massa che scelga di passare i weekend nel Parco dei Colli Euganei. Www.comune.este.pd.it