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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: OBBLIGO DAL 28 NOVEMBRE  
 
L´indirizzo di Posta elettronica certificata (pec) dovrebbe costituire l´unico mezzo di comunicazione con le pubbliche amministrazioni, gli organi giudiziari ed il consiglio dell´Ordine di appartenenza. L´obbligo di dotarsi della pec, previsto dal decreto anti-crisi, scatta dal 28 novembre 2009 per tutti i professionisti iscritti ad albi o elenchi con l´obbligo di far pervenire il proprio indirizzo certificato entro la stessa data anche al proprio Ordine di appartenenza. Per le imprese di nuova costituzione l’obbligo scatta all´atto dell’iscrizione alla Camera di Commercio, mentre per quelle già esistenti dal 29 novembre 2011 .  
   
   
PEC: NUOVA SCHEDA PRATICA DELL´ADUC  
 
E´ stata pubblicata una nuova scheda pratica sulla Posta Elettronica Certificata (Pec). Le schede pratiche, edite a cadenza settimanale su vari argomenti, sono, per l´appunto, schede che rendono intellegibile e pratico un provvedimento, una normativa si´ da poter diventare di uso corrente da parte del cittadino utente e consumatore. Quella, redatta da Rita Sabelli, responsabile aggiornamento normativo per l´associazione, è così strutturata: Cos´e´ e come funziona, Operatività: le tappe di legge; La Pec al privato cittadino; Riferimenti normativi e link utili. In sintesi, per quello che l’autrice della scheda ha potuto appurare dalla normativa finora emanata, ad oggi il cittadino privato può munirsi di una casella Pec per comunicare con chiunque ne sia analogamente munito rivolgendosi ad uno dei gestori dell´elenco pubblicato sul sito del Cnipa, leggendo il manuale operativo nonchè il contratto da sottoscrivere. Il servizio non è gratuito. Il link per la scheda pratica è il seguente. Http://sosonline. Aduc. It/scheda/posta+elettronica+certificata+pec+guida+all+uso_16649. Php. Ulteriori informazioni: Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, http://www. Aduc. It, aduc@aduc. It, tel. 055290606. .  
   
   
KASPERSKY LAB: TOP20 DI OTTOBRE DEI PROGRAMMA DANNOSI  
 
Nella sottostante tabella si trovano i programmi dannosi e potenzialmente indesiderati individuati da Kaspersky sui computer degli utenti e neutralizzati al primo contatto.
Posizione Malware Variazione
1 Net-worm. Win32. Kido. Ir 3
2 Net-worm. Win32. Kido. Ih -1
3 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z 0
4 Virus. Win32. Sality. Aa -2
5 Worm. Win32. Flystudio. Cu 6
6 Trojan-downloader. Win32. Vb. Eql -1
7 Virus. Win32. Induc. A 0
8 Packed. Win32. Black. D Nuovo
9 Worm. Win32. Autorun. Awkp Nuovo
10 Virus. Win32. Virut. Ce -3
11 Packed. Win32. Black. A Rientro
12 Worm. Win32. Autorun. Dui -1
13 Trojan-dropper. Win32. Flystud. Yo 4
14 Trojan-dropper. Win32. Agent. Bcyx Nuovo
15 Packed. Win32. Klone. Bj Rientro
16 Trojan. Win32. Swizzor. B Rientro
17 Trojan-downloader. Wma. Getcodec. S Nuovo
18 Worm. Win32. Mabezat. B -4
19 Trojan-gamethief. Win32. Magania. Cbrt Nuovo
20 Trojan-dropper. Win32. Agent. Ayqa Nuovo
Net-worm. Win32. Kido. Ir, apparso per la prima volta a settembre, ha raggiunto la vetta della Top 20, spodestando il campione di lungo corso ‑ Kido. Ih, ulteriore conferma del fatto che le memorie di massa e i dispositivi mobili sono tra le principali fonti d´infezione. Al worm Autorun. Dui, si è unito il worm analogo Autorun. Awkp, balzato immediatamente al 9° posto. Sotto questo nome si nascondono altri file, che scaricano automaticamente i malware sui dispositivi mobili. Sono ritornati vecchi protagonisti della prima Top 20: Packed. Win32. Black. A, Packed. Win32. Klone. Bj e Trojan. Win32. Swizzor. B. Inoltre, a Black. A si è unita la nuova versione: Black. D. Alla famiglia Packed. Win32. Black appartengono programmi che vengono attivati grazie all´utilizzo di versioni non autorizzate di utility (legali) per la protezione dei file eseguibili. Nella fattispecie si tratta di Asprotect, molto popolare tra i cybercriminali. Il downloader multimediale Getcodec. S è il fratello di Getcodec. R: si diffonde utilizzando il medesimo worm P2p-worm. Win32. Nugg. Torna ad essere attiva la famiglia Magania, un tempo molto nota: a luglio Trojan-gamethief. Win32. Magania. Biht è entrato nella Top 20 dei malware più diffusi su Internet. Ad ottobre una nuova versione del malware, Magania. Cbrt, insieme al Trojan-dropper. Win32. Agent. Ayqa, anch´esso legato a questa famiglia, sono entrati nella lista dei 20 malware più frequentemente individuati sui computer degli utenti. Complessivamente, nel mese di ottobre sono state riscontrate, innanzitutto, un´attiva diffusione dei malware attraverso i dispositivi mobili digitali, ed anche l´attività di Trojan per giochi on-line, fenomeno per ora non preoccupante ma comunque degno di attenzione. Informazioni su Kaspersky Lab: www. Kaspersky. It .
 
   
   
KASPERSKY LAB: TOP20 DI OTTOBRE DEI MALWARE  
 
La seguente tabella descrive la situazione su Internet. In questa classifica si trovano i malware individuati nelle pagine web e tutti quelli i cui tentativi di caricamento avvengono sempre attraverso le pagine web. In questa seconda Top 20, come al solito, la situazione è piuttosto vivace e variegata.
Posizione Malware Variazione
1 Trojan-downloader. Js. Gumblar. X Nuovo
2 Trojan-downloader. Js. Gumblar. W Nuovo
3 Trojan-downloader. Html. Iframe. Sz 0
4 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z -3
5 Trojan. Js. Redirector. L -3
6 Trojan-clicker. Html. Agent. Aq -1
7 Trojan-downloader. Js. Zapchast. M Nuovo
8 Trojan. Js. Agent. Aat Rientro
9 Trojan-downloader. Js. Small. Oj Nuovo
10 Exploit. Js. Agent. Apw Nuovo
11 Exploit. Js. Pdfka. Ti -7
12 Trojan. Js. Popupper. F Nuovo
13 Trojan-downloader. Js. Istbar. Bh -1
14 Trojan. Js. Zapchast. An Nuovo
15 Trojan-downloader. Js. Luckysploit. Q -6
16 Trojan-downloader. Js. Agent. Env Nuovo
17 Trojan-dropper. Win32. Agent. Ayqa Nuovo
18 Trojan-clicker. Html. Iframe. Mq Rientro
19 Trojan-gamethief. Win32. Magania. Bwsr Nuovo
20 Exploit. Js. Agent. Anr Nuovo
i primi due posti in classifica li hanno conquistati due nuove versioni del downloader script Gumblar che, apparso alla fine del mese, ha già raggiunto posizioni di testa. Nelle nuove versioni di Gumblar la tecnologia di infezione dei siti Web è diventata ancora più sofisticata. Nella prima versione le pagine di siti del tutto legali infettavano direttamente il cuore dello script, grazie al quale, all´insaputa del visitatore della pagina, veniva utilizzato uno script situato sul sito del cybercriminale. Oggi nelle risorse Internet compromesse vengono inseriti link a script malware, a loro volta situati su altre risorse Internet perfettamente legali e già infettate, fatto che complica il processo di analisi e pulizia delle reti. Lo stesso script inoltre prova a sfruttare alcune vulnerabilità di Adobe Acrobat/reader (http://cve. Mitre. Org/cgi-bin/cvename. Cgi?name=2007-5659, http://cve. Mitre. Org/cgi-bin/cvename. Cgi?name=cve-2008-2992, http://cve. Mitre. Org/cgi-bin/cvename. Cgi?name=cve-2009-0927), Adobe Flash Player (http://cve. Mitre. Org/cgi-bin/cvename. Cgi?name=cve-2007-0071), Microsoft Office (http://cve. Mitre. Org/cgi-bin/cvename. Cgi?name=cve-2009-2496) per scaricare il malware principale: Trojan-psw. Win32. Kates. J. Alcune varianti dello script nascondono al proprio interno il trojan menzionato in precedenza, e al momento dell´esecuzione tentano di scaricare Kates. J sul computer dell´utente e di metterlo immediatamente in esecuzione automatica. Lo scopo principale di questo tipo di infezione è il furto di dati sensibili dell´utente, nella fattispecie quelli utilizzati per l´accesso ai siti Web, che vengono in seguito infettati. Nonostante l´attacco effettuato con l´aiuto di Gumblar sia stato progettato in modo molto attento, già nei primi giorni dell´attacco gli specialisti di Kaspersky Lab sono riusciti a individuare e a collegare in modo efficiente tutti i tasselli del puzzle criminale. La tecnica della suddivisione dello script in diverse parti sta diventando sempre più popolare. In questo mese, dei 20 componenti della classifica dei malware, un quarto è strutturato secondo tale principio: Trojan-downloader. Js. Zapchast. N, Trojan-downloader. Js. Small. Oj, Exploit. Js. Agent. Apw, Trojan. Js. Zapchast. An eTrojan-downloader. Js. Agent. Env. Inoltre, tra i venti malware più diffusi su Internet sono apparsi Trojan-dropper. Win32. Agent. Ayqa, di cui abbiamo parlato poco sopra, e un esempio di un altro tipo di programma, pensato per il furto delle password dei giochi on-line: Trojan-gamethief. Win32. Magania. Bwsr. L´evento principale di ottobre 2009, quindi, per quanto riguarda Internet si può senza dubbio considerare l´infezione di massa di siti legali attraverso nuove versioni del downloader script Gumblar. In aggiunta a ciò, si riscontra una notevole attività nell´uso di tecnologie di suddivisione degli script in diverse parti per complicarne l´analisi e l´individuazione. Informazioni su Kaspersky Lab: www. Kaspersky. It.
 
   
   
COMMERCIO ELETTRONICO SEMPRE PIÙ "GLAMOUR"  
 
Nel 2009 l´eCommerce B2c in Italia, inteso come il totale delle vendite realizzate da siti italiani, è stimato poco sopra ai 5,8 miliardi di €, dato stabile rispetto al 2008 (+1%). La recessione gioca a favore dell´e-commerce. Nel 2009 cresce il numero di ordini (+13%), il fatturato cresce di un solo punto percentuale, ma si riduce del 10% lo scontrino medio. Più allineata alla media europea la spesa annua per Web shopper (800 €) , mentre è ancora basso il numero di consumatori online (circa 8 milioni) rispetto agli utenti Internet. In forte crescita la vendita online di Abbigliamento (+42%), l´Editoria, musica ed audiovisivi registra un +17%, mentre si riduce il Turismo (-3%), che rappresenta il 51% del valore dell´eCommerce in Italia, confermandosi il primo settore in assoluto. Rimane comunque prevalente in Italia la vendita di servizi (66%) rispetto alla vendita di prodotti (34%), in contro-fase rispetto ai mercati esteri. Questa la fotografia tracciata dall´Osservatorio Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano giunto alla nona edizione. Si è svolto il 10 novembre presso l´Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano il Convegno "eCommerce 2009: segnali positivi, nonostante la crisi" organizzato dall´Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano (www. Osservatori. Net). (*) Durante il Convegno sono stati presentati i risultati della Ricerca, basata su oltre 200 casi di studio, che fornisce la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell´eCommerceb2c nel 2009, oltre al consuntivo del 2008, e analizza puntualmente tutte le principali evoluzioni strategiche in atto. L´ecommerce B2c in Italia, inteso come il totale delle vendite realizzate da siti italiani, dovrebbe superare di poco i 5,8 miliardi di € nel 2009 restando sostanzialmente stabile rispetto al 2008. È la prima volta, a partire dal 1999, che l´eCommerce B2c nel nostro Paese non cresce con tassi a due cifre. La sostanziale stabilità del fatturato complessivo è in realtà l´esito di due fenomeni contrastanti, la crescita nel numero di ordini (+13%) - e quindi di atti di vendita online - e la contestuale riduzione del valore medio dello scontrino (-10%). Il valore aggregato è per altro il risultato di dinamiche molto diverse tra i singoli operatori. Oltre il 60% dei player analizzati ha dichiarato un fatturato in crescita nel 2009 e ben due terzi di questi con tassi superiori al 20%. Solo 1 operatore su 5 presenta un fatturato in calo e solo nel 4% dei casi la riduzione è maggiore del 20%. Disaggregando a livello di macro-aree, le vendite di "prodotti" B2c - informatica ed elettronica di consumo, libri, abbigliamento, alimentari - aumenteranno del 17% circa superando gli 1,1 miliardi di €, mentre le vendite dei principali "servizi" - biglietti, viaggi, assicurazioni - chiuderanno il 2009 a circa 3,5 miliardi di €, in calo del 2%. Positivo, sia per i prodotti che per i servizi, è l´andamento del numero di ordini evasi che cresce del 20% e del 10% circa, rispettivamente, mentre si riduce del 10% lo scontrino medio nei servizi. Luci e ombre sull´insieme dei settori minori, in calo complessivamente del 4% circa rispetto al 2008: vi sono comparti con andamenti positivi (ad esempio il Made in Italy, le ricariche telefoniche, il ticketing) e altri che fanno registrare una flessione (ad esempio le vendite nel canale consumer to consumer). Se si analizzano più puntualmente l´andamento delle vendite all´interno dei principali comparti merceologici, quello con il tasso di crescita più elevato è l´Abbigliamento con un +42% rispetto al 2008. "Nonostante la sostanziale stabilità del mercato eCommerce - ha dichiarato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell´Osservatorio eCommerce B2c di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano - nel 2009 verranno evasi oltre 21 milioni di ordini, il 13% in più rispetto al 2008. L´incremento è significativo in tutti i principali comparti, anche se vi sono sostanziali differenze - si va dal +50% fatto registrare dall´Abbigliamento, al +17% dell´Editoria, musica ed audiovisivi, al 10% del Turismo e al 5% nell´Informatica ed elettronica di consumo. Nel complesso questo dato dimostra comunque una crescente propensione ed abitudine da parte del consumatore italiano all´utilizzo del canale online. Si riduce, però, lo scontrino medio, da circa 240 a 215 € nel 2009, a dimostrazione di una maggiore attenzione ai prezzi da parte di venditori e acquirenti. La riduzione è assai limitata nei comparti di prodotto (-1%) e molto significativa nel Turismo, da 300 a 250 € circa. La spesa media annuale online di un web shopper italiano, non lontana dagli 800 €, è inferiore del 15% circa alla media europea (940 €), anche se molto al di sotto del valore registrato in Uk (1350 €). I Web shopper in Italia, 8 milioni circa pari al 19% degli Internet User, sono ancora in numero molto contenuto se paragonati a quelli di Francia (19 milioni pari al 54% degli Internet User), Uk (28 milioni pari a oltre il 70% di Internet user) e Germania (33 milioni pari a poco più del 60% degli Internet user). " "È sull´internazionalizzazione che si gioca la sfida del sistema industriale e produttivo del nostro Paese, nella capacità di fare della qualità che ci contraddistingue sui mercati esteri la leva verso il successo del nostro sistema imprenditoriale. - ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano - La qualità nella commercializzazione dei beni e servizi e infine nella capacità di comunicare i valori del nostro Paese, si traduce in aumento delle esportazioni e in opportunità di crescita e occupazione nel sistema economico. Il dato registrato quest´anno dalla Moda è segnale inequivocabile che va a confermare la strategicità dell´ecommerce per valorizzare la nostra produzione nel Mondo. Questo vale nel turismo così come nella moda e in tutti gli altri campi più propri del "Made in Italy". Solo che il ritardo italiano contribuisce a far perdere di competitività alle nostre imprese e comporta che si importino via web più merci (1. 700 miliardi di Euro) di quelle che si esportano (1. 000 miliardi di Euro). Questo saldo negativo di 700 milioni di Euro pesa sulla competitività, aggravando un ritardo che è sia infrastrutturale sia culturale. Le evidenze dimostrano una diretta correlazione tra diffusione della banda larga e sviluppo del commercio elettronico e tra questo e competitività del sistema Paese. Ecco perché serve che in tema di banda larga venga accolto l´invito formulato dal Ministro Claudio Scajola di sbloccare i fondi del Cipe previsti dal Governo. Solo sbloccando questi fondi si può facilitare un ulteriore sviluppo del commercio elettronico e sanare il disavanzo commerciale con l´estero, favorendo la competitività e conseguentemente l´occupazione. È una necessità per lo sviluppo da cui non si può davvero derogare. " La dinamica del mercato. Stabile a 5,8 miliardi di € il valore del mercato. In crescita la vendita di prodotti, stabili o in leggera decrescita la vendita di servizi e le transazioni consumer to consumer L´ecommerce B2c in Italia, inteso come il totale delle vendite realizzate da siti italiani, dovrebbe superare di poco i 5,8 miliardi di € nel 2009 restando sostanzialmente stabile rispetto al 2008. È la prima volta, a partire dal 1999, che l´eCommerce B2c nel nostro Paese non cresce con tassi a due cifre. La sostanziale stabilità del fatturato complessivo è in realtà l´esito di due fenomeni contrastanti, la crescita nel numero di ordini (+13%) - e quindi di atti di vendita online - e la contestuale riduzione del valore medio dello scontrino (-10%). Oltre il 60% dei player analizzati (oltre 200) ha dichiarato un fatturato in crescita nel 2009 e ben due terzi di questi con tassi superiori al 20%. Solo 1 operatore su 5 presenta un fatturato in calo e solo nel 4% dei casi la riduzione è maggiore del 20%. In sintesi, la maggior parte degli operatori cresce e la sostanziale stabilità del valore aggregato è principalmente imputabile ad un paio di fallimenti eclatanti -Todomondo e Myair - e all´integrazione di Airone e Volareweb in Alitalia (fenomeni che insieme spiegano ben oltre 200 milioni di € di riduzione) oltre a poche iniziative importanti che hanno invece sperimentato una contrazione del fatturato. L´andamento dell´eCommerce B2c nelle principali macro aree. Disaggregando a livello di macro-aree, le vendite di "prodotti" B2c - informatica ed elettronica di consumo, libri, abbigliamento, alimentari - aumenteranno del 17% circa superando gli 1,1 miliardi di €, mentre le vendite dei principali "servizi" - biglietti, viaggi, assicurazioni - chiuderanno il 2009 a circa 3,5 miliardi di €, in calo del 2%. Positivo, sia per i prodotti che per i servizi, è l´andamento del numero di ordini evasi che cresce del 20% e del 10% circa, rispettivamente, mentre si riduce del 10% lo scontrino medio nei servizi. Luci e ombre sull´insieme dei settori minori, in calo complessivamente del 4% circa rispetto al 2008: vi sono comparti con andamenti positivi (ad esempio il Made in Italy, le ricariche telefoniche, il ticketing) e altri che fanno registrare una flessione (ad esempio le vendite nel canale consumer to consumer). I principali comparti merceologici: focus su Turismo e Abbigliamento. Analizziamo più puntualmente l´andamento delle vendite all´interno dei principali comparti merceologici. Il comparto con il tasso di crescita più elevato è l´Abbigliamento con un +42% rispetto al 2008, seguito dall´Editoria, musica ed audiovisivi con una crescita del 17%, mentre più distanti - in termini di crescita percentuale rispetto al 2008 - il Grocery e l´Informatica ed elettronica di consumo con il 9% e 7% rispettivamente. Tengono le Assicurazioni, sostanzialmente stabili rispetto al 2008, mentre è in calo del 3% circa il Turismo così come l´aggregato di micro comparti e c2c che dovrebbero ridursi del 4% circa. L´ecommerce nel Turismo dovrebbe chiudere il 2009 a circa 3 miliardi di €, in calo del 3% rispetto al 2008, con un peso pari a circa il 50% del mercato. La riduzione del fatturato è principalmente legata ad una significativa riduzione dei prezzi e in parte anche a fenomeni contingenti come la chiusura di alcune importanti iniziative - ad esempio Todomondo e Myair - e l´accentramento, a livello europeo, di alcune iniziative multinazionali del commercio elettronico che hanno ridotto il presidio diretto sul nostro Paese - ad esempio Expedia e Venere. Lo scenario economico di crisi ha spinto gli operatori ad essere particolarmente aggressivi da un punto di vista commerciale con l´obiettivo di saturare il più possibile le strutture e i mezzi di trasporto. L´effetto netto è stata una significativa riduzione dello scontrino medio (-12%) parzialmente compensato da un buon incremento nel numero di ordini (+10%). L´abbigliamento è il comparto con il tasso di crescita più elevato - più 42% per oltre 100milioni di € di fatturato in più rispetto al 2008 - e consolida così la seconda posizione, per valore, tra i comparti di prodotto, dopo l´Informatica e l´elettronica di consumo. Non è un caso che, proprio nell´Abbigliamento, negli ultimi due anni, si sia assistito ad un significativo ampliamento dell´offerta con l´entrata nel mercato online sia di molte delle principali case moda già presenti offline con boutique o negozi (Armani, Bata, Diesel, Dolce&gabbana, Energie, Laperla, Marni, Meltinpot, Misssixty, Robedikappa, Stone Island, Valentino), che di molti player che operano con il modello del club online (Born4shop, Buyvip, Privalia, Saldi Privati). Un ruolo chiave per lo sviluppo del settore continua a essere giocato da Yoox che, nella duplice veste di sito di eCommerce e di service provider, ha letteralmente trascinato online molti operatori del settore. Imprese tradizionali e Dot Com. Analizzando la ripartizione delle vendite in funzione della tipologia di impresa - distinguendo quindi tra imprese Dot Com ovvero nate per operare su Internet e Imprese Tradizionali (commerciali, produzione di servizi e produzione di prodotti) - si nota come la quota delle Dot Com dovrebbe scendere al 44% circa delle vendite eCommerce, a fronte di un aumento della rilevanza delle imprese Tradizionali Commerciali e Produttrici. E´ questa la conferma di un trend già iniziato nel 2008. Questa dinamica dipende dai buoni risultati di alcuni operatori tradizionali nei diversi comparti di prodotto (sia le case moda nell´Abbigliamento, che alcuni retailer della Grande Distribuzione negli altri comparti) e dalle contestuali prestazioni un po´ meno brillanti del passato di eBay e di alcune Dot Com nel settore del Turismo. Multicanale e Pure Player. È interessante analizzare anche la ripartizione delle vendite tra operatori Pure player (operatori che vendono esclusivamente attraverso il canale online) e Multicanale (operatori che al canale online affiancano punti di vendita fisici - Store -, la vendita per corrispondenza o tramite telefono - Distanza - o la combinazione di questi - Composito). Si nota una riduzione del peso dei Pure Player di quattro punti percentuali (dal 54 al 50%), prevalentemente a fronte delle performance non brillanti di molti operatori Pure Player del Turismo (le agenzie di viaggio in primis), a beneficio delle imprese Multicanale che complessivamente raggiungono il 56% delle vendite eCommerce. Cresce moderatamente la quota degli operatori che combinano il Web con gli Store fisici, sia a seguito dell´ingresso di nuove insegne (prevalentemente nell´Abbigliamento, ma anche nell´Informatica ed elettronica di consumo e nell´Arredamento) che delle buoneperformance di alcuni operatori già presenti online (Mediaworld, Esselunga, la Feltrinelli. It). Cresce anche l´incidenza degli operatori multicanale compositi (che combinano molteplici canali di vendita) grazie, prevalentemente, ai buoni risultati di Trenitalia. Gli operatori specializzati nella vendita a distanza, tra cui le compagnie di assicurazione dirette, mantengono invece stabile la loro incidenza sul totale delle vendite. La presenza online della distribuzione moderna. Uno dei dati che più impressiona è il peso estremamente limitato delle iniziative promosse da Imprese Tradizionali Commerciali (11%) e del correlato basso peso che rivestono le iniziative capaci di coniugare il canale online con i negozi fisici (13%). Decisivo nel determinare questi risultati è lo scarso coinvolgimento della distribuzione moderna nell´eCommerce italiano. Come ormai rileviamo da diversi anni, la distribuzione moderna nei diversi comparti - alimentare e non alimentare (abbigliamento, informatica ed elettronica di consumo, arredamento e prodotti per la casa, articoli sportivi, libri e musica, ecc. ) - risulta infatti ancora fortemente a margine dell´eCommerce B2c italiano. A onor del vero, abbiamo colto nel 2009 diversi segnali incoraggianti, soprattutto dagli operatori della distribuzione moderna non alimentare. Un terzo delle insegne ha oggi un sito di eCommerce, il doppio circa rispetto a 4 anni fa. Nel 2009 si è assistito, infatti, all´ingresso di alcuni retailer nell´Abbigliamento - Cisalfa, Decatlhon, D&g e Furla - nell´arredamento/design con Artemide e Foppapedretti, nell´Informatica ed elettronica di consumo con Coeco e Darty nell´Editoria, musica ed audiovisivi con Libraccio ed, infine, nella profumeria con the Bodyshop. In ambito alimentare, lo scenario resta invece decisamente meno confortante, con oltre il 90% delle insegne della distribuzione moderna non implicati in alcun progetto di commercio elettronico. I sistemi di pagamento. Anche nel 2009 oltre l´80% dei pagamenti sarà effettuato contestualmente all´acquisto online, tramite carte di credito (principalmente tradizionali, ma anche prepagate) o con Paypal (il più diffuso tra i diversi wallet elettronici). A cambiare rispetto al 2008 è il mix con cui i due strumenti vengono utilizzati: in leggero calo Paypal a fronte dell´andamento delle vendite c2c in cui questo strumento è particolarmente diffuso, in lieve aumento le carte di credito. Incrementa il suo peso percentuale passando dal 8% al 9% il bonifico bancario, grazie anche alla diffusione sempre maggiore dell´home banking tra i consumatori italiani. Stazionario il contrassegno con una quota del 5% circa. È trascurabile il peso degli altri strumenti di pagamento (vaglia, finanziamento e altro). La dinamica dell´export. Le vendite all´estero dei siti di eCommerce italiani - grazie in particolare alle prenotazioni alberghiere e all´Abbigliamento - sfioreranno quota 950 milioni di €, in crescita del 9% circa rispetto al 2008, con una incidenza del 16% sulle vendite complessive. I tre mercati principali restano l´Unione Europea, gli Stati Uniti e il Giappone. Analizzando l´incidenza delle vendite all´estero, sul totale delle vendite online, per ciascun comparto merceologico, si nota come l´export sia un fenomeno significativo solo per un paio di comparti: l´Abbigliamento, con oltre il 50% di vendite fuori confine, e il Turismo, con il 18%, settori che generano rispettivamente il 20 ed il 65% circa del valore complessivo delle vendite oltreconfine. La restante parte di export è da attribuirsi ad alcuni micro comparti del made in Italy (enogastronomia, prodotti artigianali e ticketing per eventi). Tutti gli altri comparti - Informatica ed elettronica di consumo, Editoria, Assicurazioni, Grocery - sono essenzialmente mercati domestici. La domanda in Italia. Oltre alla prospettiva di mercato tipica delle nostre analisi, in cui si misura il valore delle vendite da parte dei siti italiani a clienti italiani o stranieri, abbiamo provato, anche quest´anno, a stimare il valore della domanda di eCommerce in Italia, intesa come la somma degli acquisti effettuati da clienti italiani sia su siti italiani che su siti stranieri. Sottraendo al valore delle vendite dei siti italiani le vendite all´estero e aggiungendo una ragionevole stima dell´import (ovvero l´acquistato da parte dei consumatori italiani su siti stranieri) si ottiene un valore della domanda nel 2009 pari a 6,6 miliardi di €, sostanzialmente in linea con quanto fatto registrare nel 2008. L´acquistato da siti stranieri è composto per quasi tre quarti da biglietteria aerea (Ryanair, Easyjet, ecc. ) e nella restante parte da libri (Amazon) e prodotti di informatica ed elettronica di consumo (eBay. Com e Pixmania. Com). Anche se la "bilancia" import-export sembra pendere in maniera netta sull´import occorre rilevare che la maggior parte degli acquisti all´estero è comunque realizzato su siti in lingua italiana difficilmente distinguibili, per l´utente, dai siti nazionali. Se si restringe l´ambito ai soli siti in lingua straniera, il valore dell´acquistato da parte dei consumatori italiani si riduce di un fattore 10. Per maggiori informazioni: Ufficio stampa School of Management del Politecnico di Milano - www. Osservatori. Net .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: LA DUPLICAZIONE ILLECITA È SEMPRE REATO  
 
La Iv Sezione Penale della Corte d’Appello del distretto di Palermo ha parzialmente riformato la decisione del giudice di primo grado che, in precedenza, aveva condannato con rito abbreviato, per fatti avvenuti nell’aprile 2005, i responsabili in ordine all’imputazione relativa ad alcuni supporti audiovisivi risultati abusivamente duplicati e sprovvisti del contrassegno della Siae. Uniformandosi alla sentenza della Corte di Giustizia Europea dell’8 novembre 2007, che ha stabilito la temporanea inapplicabilità in Italia della norma penale che sanziona la mera mancanza del timbro della Siae su supporti audiovisivi, la Corte d’Appello ha assolto gli imputati per quanto previsto dall’art. 171/ter, comma 1, lettera D, della Legge n. 633/41 e successive modificazioni. La Corte ha confermato “l’affermazione di responsabilità per l’attività di illecita duplicazione" di Cd e Dvd per uso non personale, ex comma 1, lettera A, dello stesso articolo di legge. Conformemente a quanto affermato da varie decisioni della Iii Sezione Penale della Corte di Cassazione, i giudici di secondo grado hanno ritenuto sussistere indubbie connotazioni di antigiuridicità penale per l’abusiva attività di riproduzione dei supporti in argomento. Come si ricorderà l’obbligatorietà del contrassegno Siae è stata nuovamente statuita con il Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri n. 31 del 23 febbraio 2009.  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: L´USO DELLE ICT  
 
I ministri della Giustizia, Alfano, e dell’Innovazione nella Pa, Brunetta, hanno fatto il punto sullo stato dell’avanzamento dei lavori e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati nel protocollo d’intesa firmato lo scorso anno. Durante la conferenza stampa di Palazzo Chigi i due ministri hanno presentato una serie di risultati già conseguiti, rivolti a rendere più efficiente il sistema Giustizia, constatando che l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) è sempre più diffuso nella Giustizia italiana. Le azioni di sviluppo delle Ict rientrano nell´ambito delle iniziative di informatizzazione delle pubbliche amministrazioni, previste dal Piano industriale dell’innovazione. I due ministri hanno posto enfasi su questo aspetto: alle innovazioni si deve pensare non come a un costo ulteriore, ma come ad uno strumento per far meglio spendendo meno, per migliorare la vita dei lavoratori, il servizio agli utenti e la produttività degli uffici. La digitalizzazione e la navigabilità di tutti gli atti depositati alla cancelleria del giudice per le indagini preliminare presso il Tribunale di Roma è uno dei risultati già conseguiti. È possibile la navigabilità degli atti presso la Cancelleria del Giudice indagini preliminari (Gip) e del Giudice del Riesame, con un notevole risparmio di carta, toner e soprattutto di tempo, nonché un miglioramento della qualità del lavoro degli operatori di giustizia. La pratica virtuosa e interattiva del tribunale romano sarà, entro breve, estesa ad altre realtà nazionali e, quello che si fa già con successo presso la cancelleria del Gip, sarà integrato anche nelle fasi successive del giudizio. Richiedere e ricevere le carte, quando sono a disposizione delle parti, tramite la rete è un traguardo che sarà raggiunto grazie alla diffusione della Pec (posta elettronica certificata). La Prima Sezione Penale del Tribunale romano ha anche accettato di inviare le trascrizioni degli interrogatori tramite posta elettronica, eliminando costose quanto inutili richieste di materiale cartaceo, ed evitando agli avvocati di recarsi fisicamente presso le Cancellerie. In sintesi: operazioni che prima richiedevano ore, potranno essere effettuate in pochi secondi e l’acquisizione di documentazione che non comportano l’obbligo di notifica sarà molto semplice. Dal prossimo 15 novembre il Tribunale di Verona sarà il primo tribunale telematico d’Italia per il processo esecutivo civile (esecuzioni mobiliari, immobiliari e fallimentare): sarà infatti data efficacia legale agli atti trasmessi in via telematica dagli avvocati all’ufficio giudiziario. Il 1º dicembre l’efficacia legale del processo esecutivo telematico sarà attribuita anche ai Tribunali di Milano, Genova, Brescia e Padova: da quel giorno le carte spariranno dai tavoli dei giudici e degli avvocati di queste quattro importanti realtà giudiziarie. Infine, sempre dal 1º dicembre il sistema delle comunicazioni elettroniche per il processo civile sarà operativo presso il Tribunale di Rimini. Particolare impegno sarà profuso per realizzare analoghe iniziative al Sud, dove permane un forte divario digitale. L´obiettivo dei ministri è colmare il divario digitale nel settore Giustizia con una velocità maggiore rispetto a quella di altri ambiti della Pa.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: DIRETTIVA TESSUTI E CELLULE UMANI  
 
Il 12 novembre la Corte di giustizia ha pronunciato la sentenza relativa alla causa C-12/09, Commissione/italia. La direttiva 2004/23/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche per la donazione, l’approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani, doveva essere trasposta entro il 1/11/2006. Non avendo adottato, entro il termine stabilito, le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative necessarie per conformarvisi la Repubblica italiana è dichiarata inadempiente.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: INTESA SU CARBONE E GRAFITE  
 
Il 12 novembre la Corte di giustizia ha pronunciato la sentenza relativa alle cause C-554/08 e C-564/208, Le Carbone Lorraine e Sgl Carbon / Commissione. La Corte ha respinto le impugnazioni delle imprese Le Carbone Lorraine e Sgl Carbon contro le sentenze del Tribunale di primo grado che avevano confermato la decisione della Commissione. La Corte di giustizia, quindi, ha confermato definitivamente la decisione della Commissione sull´intesa sul mercato dei prodotti a base di carbone e grafite .  
   
   
GIUSTIZIA PENALE: FACILITAZIONE PER ACQUISIZIONE DELLE PROVE IN MATERIA PENALE FRA GLI STATI MEMBRI E GARANZIA DELL´AMMISSIBILITÀ  
 
La Commissione europea ha adottato un libro verde che prospetta nuovi interventi per migliorare la cooperazione tra gli Stati membri nell´acquisizione delle prove in materia penale. L´obiettivo è sostituire l´attuale disciplina frammentaria con uno strumento unico basato sul principio del reciproco riconoscimento e applicabile a tutti i tipi di prova, che introduca norme comuni dirette a garantirne l´ammissibilità dinanzi agli organi giurisdizionali. Il libro verde avvia la consultazione degli Stati membri e di tutte le parti interessate sulla validità di questo approccio e su tutti gli aspetti correlati. Il vicepresidente Jacques Barrot, Commissario responsabile del portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, ha dichiarato: "La diversità dei sistemi giudiziari degli Stati membri e l´assenza di riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie non possono intralciare l´azione della giustizia nella lotta alla criminalità transfrontaliera. Per questo è di fondamentale importanza promuovere una cooperazione più efficace nell´acquisire tutti i tipi di prova in materia penale, facilitando e accelerando così la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri". Le norme attualmente in vigore sull´acquisizione delle prove in un altro Stato membro sono costituite da vari strumenti coesistenti, basati su principi diversi e con ambiti di applicazione differenti. Il loro impiego risulta quindi gravoso e può creare confusione tra i vari operatori, che spesso non riescono a individuare lo strumento più adeguato per acquisire una determinata prova. In definitiva, questi fattori rischiano di compromettere l´efficacia della cooperazione transfrontaliera. Inoltre, la questione dell´ammissibilità, dinanzi a un organo giurisdizionale, delle prove acquisite in un altro Stato membro viene affrontata soltanto indirettamente, non esistendo norme comuni per la raccolta delle prove. Ne consegue che le regole sull´acquisizione delle prove in materia penale rischiano di funzionare efficacemente solo negli Stati membri dotati di leggi simili sulla raccolta delle prove. In linea con gli obiettivi elencati nella comunicazione "Uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia al servizio dei cittadini" del 10 giugno 2009, la Commissione intende prendere nuove iniziative per migliorare la cooperazione tra gli Stati membri nell´acquisizione delle prove in materia penale. Obiettivo della Commissione è sostituire la disciplina vigente in questo settore con uno strumento unico basato sul principio del reciproco riconoscimento, applicabile a tutti i tipi di prova, e introdurre disposizioni comuni per la raccolta delle prove in materia penale. Con il libro verde la Commissione intende consultare gli Stati membri e tutte le parti interessate sulla validità di questo approccio e sugli aspetti correlati. Http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/barrot/welcome/default_it. Htm .  
   
   
A SIRACUSA SI FORMANO I MAGISTRATI DI 140 PAESI  
 
“Si deve all’impegno di M. Cherif Bassiouni la formazione di molti magistrati che operano nel Medio Oriente, ed in modo particolare in Afganistan. Ciò grazie a due importanti istituzioni che operano a Siracusa: l´Istituto superiore Internazionale di Scienza Criminali e l´Osservatorio Permanente sulla criminalità organizzata. Per questo motivo gli siamo grati”. Così il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo ha salutato l´illustre criminologo in visita a Palazzo d´Orleans. “Il professore Bassiouni - ha proseguito Lombardo - è l´anima e il motore di questi istituti, forse poco conosciuti da noi, ma molto noti in almeno 140 Paesi, quelli da cui provengono i partecipanti ai corsi che si tengono a Siracusa”. “Questi istituti si riuniranno e avranno sede – ha aggiunto il presidente – in un prestigioso palazzo messo a disposizione dal Comune di Siracusa al fine di rendere un servizio sempre più qualificato per la formazione delle classi dirigenti e amministrative di tante nazioni”. “Da 37 anni operiamo a Siracusa – ha detto Bassiouni - dove abbiamo formato circa trentamila magistrati e funzionari pubblici. Siamo il più grande centro di formazione di operatori della giustizia nel mondo. I nostri progetti sono finanziati dalla U. E. Dal ministero degli Esteri e da quello della Giustizia. Siamo presenti in Afganistan e Irak dal 2003, in Albania e Macedonia da cinque anni. Tutto ciò da grande vanto all´Italia e a Siracusa in particolare” .  
   
   
NUOVO CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN DIRITTO DEL LAVORO  
 
Sono aperte fino al 30 novembre le iscrizioni al nuovo Corso di Perfezionamento in “Diritto del lavoro” attivato dall’Università di Pavia nell’anno accademico 2009-2010 presso la Facoltà di Giurisprudenza. Un’occasione di alta formazione per avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti, oltre che per tutti coloro che operano nel settore pubblico e privato, dai direttori del personale ai sindacalisti, agli addetti alla gestione delle risorse umane e alle relazioni industriali, ai funzionari pubblici. Il Corso – diretto dalla prof. Mariella Magnani - intende costituire un valido strumento di approfondimento di alcuni snodi fondamentali della disciplina del lavoro privato e pubblico. Esso si rivolge in particolare a tutti i professionisti e ai lavoratori del settore privato e pubblico che, in forza del loro ruolo, hanno necessità di mantenersi costantemente informati e aggiornati circa i mutamenti e le trasformazioni che interessano la legislazione lavoristica, in un periodo di forte transizione ed innovazione dell´organizzazione del lavoro e delle sue regole. Il Corso di perfezionamento in Diritto del Lavoro si propone anche di far acquisire agli studenti neo-laureati specifiche competenze tecniche e istituzionali, utili per un più efficace inserimento nel mercato del lavoro. Esso può inoltre rappresentare un valido supporto in vista della preparazione a concorsi pubblici. L’approccio didattico è attento ai profili applicativi degli istituti esaminati, alle prassi e agli orientamenti giurisprudenziali. L’attività didattica si svolgerà tra il 4 marzo e il 4 giugno 2010, per 175 ore di attività, articolate in 60 ore di didattica frontale e seminariale e in 115 ore di attività di studio individuale. Tra i temi affrontati, il lavoro autonomo e subordinato, le tipologie di contratto, i licenziamenti, la previdenza sociale, le controversie del lavoro. Il bando e maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://www-2. Unipv. It/dsg/ .  
   
   
L’ITALIA OSPITE D’ONORE AL SALONE PER RAGAZZI DI MONTREUIL DAL 25 AL 30 NOVEMBRE  
 
Ventiquattro protagonisti della scrittura e illustrazione Made in Italy animeranno lo stand di 350 metri: da Altan a Roberto Innocenti, da Roberto Piumini a Beatrice Masini. Un’occasione unica per conoscere, in Francia, i personaggi italiani del mondo del libro per i più piccini. Un dato? Uno su tre dei diritti di edizione ceduti complessivamente dall´Italia è un titolo per ragazzi. “Italia…che festa!”: E’ il meglio della produzione italiana per ragazzi, dei suoi autori e illustratori quella che l’Italia presenterà alla 25ma edizione del Salon du Livre et de la presse jeunesse, in programma dal 25 al 30 novembre a Montreuil (Parigi) per festeggiare il suo ruolo da protagonista come Paese ospite d’onore. Sarà infatti uno stand di 350 metri quadrati, una vera e propria “città”, con una piazza, le sue colonne e la sua libreria di 100 metri quadri - gestita da Fortunato Tramuta, libraio della Tour de Babel di Parigi in cui saranno disponibili circa 500 titoli per un totale di 3. 500 volumi tra libri in italiano e in francese – a dominare il Salon, il più importante appuntamento francese di esposizione e vendita di libri per ragazzi, ma soprattutto un momento di confronto unico per il mondo dell’illustrazione. Un evento ormai irrinunciabile per il settore: 320 espositori, l’Italia ospite d’onore per festeggiare l’edizione numero 25 della manifestazione, 720 appuntamenti in programma, circa 150mila visitatori nel 2008 (di cui 27mila giovani). La presenza italiana al Salon sarà coordinata dall’Associazione Italiana Editori (Aie) con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Ministero per gli Affari esteri e l’Istituto nazionale per il Commercio estero. La fiera francese per ragazzi parlerà così per cinque giorni italiano, si colorerà della nostra lingua, sarà animata dai nostri protagonisti e dai nostri personaggi: ventiquattro autori e illustratori tra i più rappresentativi della letteratura per ragazzi italiana si racconteranno Oltralpe. Sarà un mix tra personalità già note in Francia, come Lorenzo Mattotti, Pierdomenico Baccalario, Chiara Carrer, Silvana de Mari, Beatrice Alemagna, o conosciute solo in parte per la loro produzione. Uno su tutti, Altan, noto per le sue vignette ma non ancora per il personaggio della Pimpa, che proprio in questa occasione “debutterà” in Francia. Si potranno così conoscere meglio scrittori come Roberto Piumini (che racconterà il lavoro a quattro mani, tra parola e illustrazione con Beatrice Masini), Silvana Gandolfi, Federica Iacobelli, Beatrice Masini, Giusi Quarenghi. Grande attenzione sarà rivolta agli illustratori, uno su tutti Roberto Innocenti, vincitore del premio Andersen, che non poteva certo mancare in un appuntamento così importante e che racconterà, tra l’altro, il lavoro a quattro mani con Angela Nanetti. Proprio alle opere di Roberto Innocenti sarà dedicata una mostra, che sarà allestita all’interna del Padiglione italiano, curata da Hamelin e realizzata da Aie e Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il tratto e i disegni italiani saranno inoltre raccontati in diretta da protagonisti del calibro di Allegra Agliardi, Silvia Bonanni, Davide Calì, Beppe Giacobbe, Fabian Negrin, Maurizio Quarello, Alessandro Sanna, Guido Scarabottolo, Anna Laura Cantone, Antonio Marinoni. Non solo incontri però. Nella cinque giorni francese si potrà parlare italiano con corsi ad hoc tenuti da professori d’italiano dell’Association des Professeurs d’Italien de la Region Parisienne. E ci saranno laboratori per i più piccoli con la possibilità di illustrare e disegnare a partire da un’idea, un personaggio, una parola. E ancora, appuntamenti professionali e incontri bilaterali tra editori. Le cifre - Il settore dell’editoria italiana per ragazzi (le cifre sono in allegato) nel 2008 ha registrato un incremento di vendite in ambito nazionale (nei canali trade +9,1% sul 2007 per un giro d’affari di 149,7milioni di euro) ma è in particolare in ambito internazionale che registra i maggiori successi. Secondo la recente indagine Doxa per Ice e Aie il numero di titoli di cui gli editori italiani cedono i diritti di edizione è aumentato dal 2001 a oggi del 94%, raggiungendo il numero di 3. 490 titoli venduti: uno su tre tra questi (il 29%) è costituito da libri per bambini e ragazzi .