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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
FREE SOFTWARE FOUNDATION EUROPE RILASCERÀ 36 SUSSIDI PER LA FELLOWSHIP NEI PROSSIMI 12 MESI  
 
 Düsseldorf , 16 novembre 2009 - A partire da Novembre 2009, Free Software Foundation Europe (Fsfe) premierà tre persone al mese con un sussidio per la Fellowship per tutto l´anno venturo. Possono fare domanda per il sussidio tutti coloro che contribuiscono attivamente al Software Libero, ma non possono permettersi il contributo alla Fellowship. Nonostante problemi finanziari, molte persone nella comunità del Software Libero dedicano gran parte del loro tempo in attività a favore di questo. Ad esempio, programmando, traducendo, amministrando, organizzando eventi e tenendo discorsi di promozione per i principi del Software Libero ad eventi pubblici. Fsfe è riuscita a creare un modo per riconoscere il loro contributo e farli diventare parte della Fellowship. Matthias Kirschner, coordinatore della Fellowship di Fsfe, dice: "La Fellowship è il miglior modo in cui le persone possono identificarsi con Fsfe e sostenerla, ed ha sempre implicato tre aspetti: supporto finanziario, peso politico e partecipazione attiva. Offriamo il sussidio della Fellowship per quelle persone che hanno dimostrato dedizione alla causa del Software Libero. Non vogliamo che problemi finanziari impediscano a queste persone di diventare parte della comunità della Fellowship. " I sussidi della Fellowship sono stati resi possibili dai sostenitori di Fsfe. In particolare, una generosa donazione da parte di tarent Gmbh ha finalmente reso possibile a Fsfe di offrire i sussidi come riconoscimento agli attivisti del Software Libero per il loro eccezionale lavoro. Grazie a queste donazioni, 36 nuovi Fellow si uniranno alla Fellowship durante i prossimi 12 mesi. Elmar Geese, Ceo presso tarent Gmbh ha detto: "Ci siamo avvicinati alla Fellowship di Fsfe dato che alcuni nostri impiegati sono già Fellow. Sappiamo che essere un Fellow è un ottimo modo per essere coinvolti in Fsfe e fare la differenza per il Software Libero. Siamo felici che il nostro contributo permetterà ad altre persone motivate di diventare parte della Fellowship. " I sostenitori dediti al Software Libero possono fare domanda inviando una e-mail a fellowship@fsfeurope. Org illustrando i modi in cui si danno da fare per promuovere il Software Libero. Ogni mese, Fsfe selezionerà i migliori candidati e annuncerà la decisione all´inizio del mese successivo. Maggiori informazioni sul sussidio della Fellowship http://fellowship. Fsfe. Org/grant. It. Html .  
   
   
FVG: TECNOLOGIE INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE NELLE PA  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - Prende il via sul territorio regionale la seconda edizione della rilevazione "Le tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni locali - Anni 2008-2009", prevista dal Programma statistico nazionale 2008-2010/Aggiornamento 2009-2010. A darne notizia l´assessore competente, Sandra Savino. Come nella precedente edizione, svoltasi nell´anno 2007, il servizio Statistica della direzione centrale Programmazione, Risorse economiche e finanziarie della Regione Friuli Venezia Giulia riveste il compito di coordinatore della raccolta dati sul territorio regionale, quale organo intermedio di rilevazione dell´Istituto nazionale di Statistica, al fine di gestire, monitorare e favorire lo svolgimento dell´indagine statistica, di migliorare la qualità dei risultati e di utilizzare le informazioni che ne deriveranno per le politiche pubbliche di settore. La rilevazione interessa le Amministrazioni della Regione, delle Province, dei Comuni e delle Comunità montane e ha l´obiettivo di acquisire informazioni sulle modalità di gestione della funzione informatica, sul personale impiegato, sulle dotazioni tecnologiche e della comunicazione, con particolare attenzione alle attività di "e-government" che si pongono l´obiettivo di semplificare il rapporto con i cittadini, le imprese e le altre amministrazioni pubbliche. Secondo i dati definitivi della precedente rilevazione, nel 2007 erano presenti 226 persone addette all´Ict nella Regione e negli Enti locali del Friuli Venezia Giulia. Le Amministrazioni risultavano dotate per il 49,1 per cento di rete intranet, contro il 30,9 per cento del totale delle Amministrazioni locali italiane, mentre il 74,4 per cento dei dipendenti disponeva di connessione a internet, contro il 63,5 per cento della media nazionale. In Friuli Venezia Giulia il 4,8 per cento dei dipendenti risultava dotato di firma digitale, mentre il 90,8 per cento degli Enti disponeva di un proprio sito web istituzionale, rispetto al 78,9 per cento della media nazionale. Infine, si mostrava significativo il livello di informatizzazione dei servizi all´utente garantito dagli Sportelli unici per le attività produttive attivati in regione, pari all´ 85,4 per cento; per contro, da migliorare, appariva la percentuale di Amministrazioni locali dotate di connessione a banda larga, pari al 38,6 per cento, rispetto al più consistente 59,9 per cento delle Amministrazioni locali in Italia. .  
   
   
BANCA DEI SAPERI: SARÀ ON LINE TRA UN MESE UN SITO DOVE LE DONNE METTERANNO IN RETE LE PROPRIE COMPETENZE, E A CUI EN TI GLI ENTI PUBBLICI E I PRIVATI POTRANNO ATTINGERE  
 
Firenze, 16 novembre 2009 - Un sito dove le donne potranno mettere in rete il loro profilo, una sorta di curriculum allargato, specializzato in competenze e saperi; e a cui gli enti pubblici e i privati potranno attingere ogni volta che ne avranno bisogno. E´ in fase di sperimentazione, sarà on line a metà dicembre, raggiungibile sia dal sito della Giunta che da quello del Consiglio regionale. E´ stata illustrata il 12 novembre agli Stati Generali delle Pari Opportunità da Leonardo Borselli, della Direzione generale Organizzazione sistemi informativi della giunta, che sta seguendo il progetto assieme alla Commissione pari opportunità. La Banca dei saperi (la prima denominazione era Albo dei talenti) è prevista dalla legge sulla cittadinanza di genere del 2 aprile 2009. Le donne che decideranno di utilizzare questo strumento per far conoscere le proprie competenze avranno a disposizione un sito dove potranno registrarsi e inserire tutti i propri dati: oltre a quelli anagrafici, titoli di studio, esperienze, anche una gamma di ´competenze´ professionali, culturali, scientifiche, artistiche, economiche, politiche. I contenuti verranno salvati in una banca dati, che sarà gestita per il 2010 dalla Giunta, in seguito dal Consiglio regionale. Naturalmente i dati cosiddetti "sensibili" resteranno oscurati per il rispetto della privacy. Ma ci sarà comunque un sistema grazie al quale privati ed enti pubblici potranno accedere ai curricula (anonimi) e inviare le proprie richieste di contatto alle candidate selezionate; le quali decideranno poi se inviare i propri riferimenti, e procedere nella ´selezione´. .  
   
   
WORKSHOP SUL "SUPPORTO DELL´INNOVAZIONE IN AMERICA LATINA ED EUROPA"  
 
Glasgow, 16 novembre 2009 - Il 3 e 4 dicembre si terrà a Glasgow (Regno Unito) un workshop sul "Supporto dell´innovazione in America latina ed Europa". L´evento permetterà a istituzioni, organi di supporto e aziende coinvolte nell´innovazione latinoamericani di creare contatti diretti con le loro controparti nel Regno Unito e in Europa. Inoltre permetterà loro di esplorare opportunità reciprocamente vantaggiose e di promuovere la collaborazione tra queste due regioni del mondo. Alcuni degli argomenti che saranno affrontati: innovazione e sistemi di innovazione; innovazione, competitività in tempi turbolenti; scambio di conoscenza, creatività e imprese; commercializzazione dell´innovazione; scambio di conoscenza e dimensione politica di sviluppo delle capacità; innovazione in America latina; lezioni apprese dalla pratica dell´innovazione in America latina. Http://www. Alfa-kickstart. Org/index. Php?option=com_resource&controller=article&article=39&category_id=8&itemid=1&lang=es .  
   
   
CCIAA POTENZA: ON LINE DATABASE PER AVVICINARE RICERCA E PMI  
 
Potenza, 16 novembre 2009 - La Camera di Commercio di Potenza continua a sostenere progetti di innovazione e di ricerca applicata. Su questa linea lavora il “Tavolo di partenariato”, nato nel 2007 proprio su iniziativa dell’Ente camerale, che si fece promotore di un “Accordo per la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico presso le Pmi” cui hanno aderito la Provincia di Potenza, l’Università della Basilicata ed alcune associazioni di categoria (Cia Basilicata, Confartigianato, Confcooperative, Confindustria Basilicata). Nel corso dell’ultimo incontro è stato presentato uno dei prodotti più recenti ideati dall’Ilo, l’Industrial Liaison Office - organismo ubicato nell’Ateneo Lucano, presidiato da giovani professionisti con un solido background di ricerca e coordinato da docenti universitari, con il compito di riuscire a mettere in relazione i fabbisogni delle Pmi e la ricerca -; si tratta di un database di progetti di ricerca, realizzati dall’Università degli Studi della Basilicata. Collegandosi al sito http://www. Unibas. It/ilo/index. Html, le imprese interessate potranno trovare - digitando una parola chiave, per tema o per nome di un docente – le informazioni di base sul progetto e i riferimenti di docenti e ricercatori. All’iniziativa hanno aderito al momento sette Dipartimenti (Ingegneria e Fisica dell´ Ambiente, Biologia, Difesa e Biotecnologie Agro-forestali, Architettura, Pianificazione ed Infrastrutture di Trasporto, Matematica e Informatica, Dipartimento Tecnico Economico per la Gestione del Territorio Agricolo-forestale, Chimica), ma altre adesioni sono “in progress”. “In un tempo in cui in molti parlano di innovazione come leva per lo sviluppo territoriale, noi abbiamo cercato di mettere a valore - spiega il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte - le competenze e le esperienze di quanti possono operare, in concreto, per rilevare i fabbisogni tecnologici delle imprese provinciali e definire un modello per il raccordo tra mondo della ricerca e tessuto produttivo. Crediamo fortemente - aggiunge - in questa spinta all’innovazione, che potrà essere ulteriormente alimentata, ad esempio attraverso scambi e collaborazioni con altri Enti che stanno lavorando sulla stessa direttrice”. Evidente il rimando, tra gli altri, a “Basilicata Innovazione”, recente progetto della Regione Basilicata a cura di Science Area Park di Trieste. Al vaglio dei partner del Tavolo del partenariato, infine, c’è l’ipotesi della formulazione di un bando per favorire la nascita di “idee imprenditoriali innovative ad elevato contenuto di conoscenza” che contribuiranno allo sviluppo economico del territorio provinciale. Il premio sarà rivolto a “gruppi di persone” che potranno beneficiare di servizi reali (redazione del piano di impresa, formazione, agevolazioni finanziarie). .  
   
   
NOTA SU PORTALE ISTITUZIONALE DEL COMUNE DI ROMA  
 
Roma, 16 novembre 2009 - In merito alla presunta censura sui contenuti pubblicati nelle pagine del X Municipio denunciata dal presidente Sandro Medici, il 9 novembre scorso il Dipartimento Xvii Comunicazione Istituzionale del Comune di Roma ha ritenuto opportuno - alla luce delle varie e gravi violazioni riscontrate - di inoltrare al direttore del X Municipio, architetto Francesco Febbraro, la seguente nota di chiarimento: «Da un recente controllo dei contenuti della pagina web di apertura della struttura da Lei diretta si è constatato l’utilizzo dello spazio on-line denominato “Comunicati stampa” per la presentazione di iniziative e notizie estranee alle finalità istituzionali del Municipio. Le comunicazioni in questione, infatti, non presentano i requisiti della comunicazione istituzionale di cui alla legge 7 giugno 2000 n. 150 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni”, bensì sembrano configurarsi come pubblicazioni a contenuto squisitamente politico. A tale proposito è utile richiamare le finalità che devono essere perseguite mediante l’attività comunicativa delle pubbliche amministrazioni, accuratamente circoscritte dalla legge sopra citata la quale stabilisce che: “Le attività di informazione e di comunicazione sono, in particolare, finalizzate ad: a) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine, di facilitarne l’applicazione; b) illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento; c) favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovere la conoscenza; d) promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale; e) favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; f) promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale”. Queste esplicite finalità – prosegue la nota del Xvii Dipartimento – evidenziano chiaramente l’obiettivo che la legge si pone, identificando la comunicazione istituzionale quale strumento attivo ed efficace a rendere più trasparente ed accessibile l’azione amministrativa e non quale veicolo di promozione politica. Si spera pertanto di poter contare sulla sua collaborazione affinché i messaggi a contenuto politico vengano veicolati tramite canali di diffusione dedicati, diversi da quelli riservati alla comunicazione istituzionale». Il portale istituzionale www. Comune. Roma. It, infatti, è uno strumento dell’Amministrazione per informare i cittadini dei servizi e delle attività che si svolgono sul territorio del Comune di Roma e non certo un forum o un blog per alimentare la propaganda politica. Lo rende noto l´Ufficio Stampa del Comune di Roma. .  
   
   
PA, IN SARDEGNA CONVEGNO VALORIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI  
 
Cagliari, 16 Novembre 2009 - Nella Sala Congressi della Fiera Campionaria di Cagliari, si è svolto il convegno organizzato da Sardegna Entrate dal titolo "Sicurezza e valorizzazione delle informazioni nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni". I relatori affronteranno il tema dell’interscambio delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche, con lo scopo di richiamare l’attenzione sulla normativa relativa alla protezione dei dati personali. Nel corso del convegno è stato presentato il progetto “Impianto dell’Anagrafe immobiliare regionale”, impostato dalla Regione Sardegna in collaborazione con l’Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate. Il progetto punta all’informatizzazione del Catasto e getta le basi per la realizzazione di uno strumento che risponderà sia a esigenze di controllo del territorio, sia a esigenze di controllo della fiscalità. Sono intervenuti: l’Assessore agli Affari generali, personale e riforma della regione, Maria Paola Corona; l’Assessore alla Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giorgio La Spisa; l’Assessore agli Enti locali, finanze e urbanistica, Gabriele Asunis; il Direttore Generale Agenzia della Regione per le Entrate, Dott. Gianluigi Giuliano; il Presidente dell’Anci Sardegna, Ing. Salvatore Cherchi; il Magistrato Dott. Giuseppe Corasaniti; il Professore ordinario dell´Università di Bologna, Professoressa Giusella Finocchiaro; per il Cnipa, l’Ing. Stefano Arbia. Accelerazione e miglioramento dei processi amministrativi e dei servizi ai cittadini e alle imprese nel pieno rispetto della protezione dei dati personali. Il convegno "Sicurezza e valorizzazione delle informazioni nell’ambito delle Pubbliche amministrazioni", tenutosi il 13 novembre nel Centro congressi della Fiera di Cagliari e organizzato dall’Agenzia regionale delle Entrate (Arase), ha evidenziato gli enormi progressi del processo di informatizzazione e trasparenza della Regione Sardegna al servizio dei cittadini. Gli interventi di apertura del convegno sono stati tenuti da tre esponenti della Giunta regionale, l’assessore degli Affari generali e del Personale, Ketty Corona, l’assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis, e l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa. "I benefici della veicolazione ad alta velocità dei dati – ha spiegato l’Assessore Corona – sono evidenti. Il presupposto per realizzarli è l’utilizzo della banda larga attraverso la fibra ottica, che sarà garantita a tutti i comuni sardi con almeno 1500 abitanti. L’informatizzazione dell’Amministrazione pubblica ci consente un’interconnessione di tutti gli uffici e delle reti strumentali, per esempio le Asl, la gestione del sistema sanitario, di quello catastale e di quello cartografico, una rapida comunicazione istituzionale tramite il portale Ras e i portali tematici. Tutti i presidi ospedalieri rientrano in questa rete, presto anche Università e Istituti di ricerca ne faranno parte”. L’assessore degli Affari generali ha posto l’accento su tutti i servizi che l’informatizzazione comporta: “La ‘dematerializzazione’ delle carte documentali, la certificazione della posta elettronica, la gestione telematica delle risorse umane e della contabilità annulleranno gli sprechi di tempo ed energie. I sistemi di e-governance e change management, cioè di assistenza e affiancamento, sono parte fondamentale del nostro progetto”. Corona ha chiuso il suo intervento con un esempio chiaro del processo di valorizzazione e riservatezza dei dati: “Il concorso per 57 dirigenti regionali, da noi bandito, che propone l’introduzione della domanda d’iscrizione on line, novità assoluta a livello regionale, e l’assistenza puntuale ai candidati”. L’assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis, ha subito dopo messo in evidenza “la decisa inversione di tendenza e l’abbattimento di una barriera ideologica che ha permesso di comprendere la fondamentale importanza del sistema informatico territoriale, attraverso il quale processi e servizi si velocizzano”. "L’interfaccia tra Amministrazione regionale ed Enti locali - ha proseguito l´Assessore Asunis -, infatti, è immediata. Le garanzie di protezione delle informazioni aumentano e sono trasparenti, nel contempo, è possibile un decentramento delle funzioni e una molteplicità di applicazioni”. Asunis ha chiarito che “il progetto di informatizzazione del catasto, attuato dall´Assessorato degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, con il forte coinvolgimento delle Agenzia delle Entrate, è vincente ed è il germe di tanti altri servizi aggiuntivi. Il dialogo con la Pubblica amministrazione e la veicolazione di informazioni e documenti porterà a benefici pratici, quali il pagamento delle tasse on line, ma anche a risvolti sociali fondamentali, quali la lotta all’abusivismo, al lavoro nero e all’evasione fiscale". .  
   
   
L´UNIONE EUROPEA, GLI ENTI LOCALI E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: “LO SMALL BUSINESS ACT E LA SEMPLIFICAZIONE” 18 NOVEMBRE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO  
 
 Milano, 16 novembre 2009 . Lo Small Business Act della Commissione Europea, adottato nel giugno 2008, ha come obiettivo la semplificazione del quadro legislativo e amministrativo dell’Unione Europea e degli Stati membri. Esso contiene le linee guida per promuovere la crescita delle Piccole e Medie Imprese, che costituiscono l’ossatura del sistema economico europeo e italiano in particolare. Lo Small Business Act si propone di creare un contesto legislativo e amministrativo più favorevole alle Pmi ed eliminare gli eccessi burocratici che ne ostacolano lo sviluppo, sulla base del principio “Pensare anzitutto in piccolo”. Il coinvolgimento attivo degli enti a livello nazionale e locale è essenziale per raggiungere gli obiettivi dello Small Business Act. Questo incontro, promosso dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, dalla Fondazione Stelline di Milano, dalle Unioni delle Camere di Commercio di Veneto, Lombardia, Emilia-romagna e Piemonte e da Api Varese, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori a livello politico, amministrativo, economico ed accademico. Verrà inoltre presentata una serie di proposte di semplificazione legislativa e distribuita la pubblicazione “La legalizzazione e l’apostille. Gli atti e le funzioni consolari”. 18 novembre 2009, ore 9. 30 Università degli Studi di Milano, Sala di Rappresentanza Via Festa del Perdono, 7 – Milano. Programma del seminario Ore 9. 30 Registrazione dei partecipanti; Ore 10. 00 Saluti e introduzione ai lavori Carlo Corazza – Direttore Ufficio Ce Milano; Ore 10. 15 Natura e principi dello Small Business Act Matteo Fornara – Commissione Europea Rappresentanza di Milano; Ore 10. 30 Il ruolo della Fondazione Stelline nella divulgazione dello Small Business Act Edoardo Panizza – Vicepresidente Fondazione Stelline; Ore 10. 45 L’impatto dello Small Business Act sulle Pmi Franco Colombo – Vicepresidente Confapi – Presidente Confapi Varese; Ore 11. 00 La Conciliazione: scelta strategica per la gestione del contenzioso aziendale Emanuela Villa - Camera Arbitrale di Milano – Camera Commercio Milano; Ore 11. 15 Small Business Act e la sindrome del nanismo delle Pmi Mario Benassi - Università degli Studi di Milano; Ore 11. 30 L’applicazione dello Small Business Act nella legislazione italiana e proposte di semplificazione amministrativa in tema di brevetti Gian Angelo Bellati – Direttore Unioncamere del Veneto; Ore 11. 45 Semplificazione nella circolazione degli atti pubblici e delle scritture private. Ferdinando Bettinelli – Imprenditore; Ore 12. 00 Conclusioni Massimo Garavaglia - Senatore della Repubblica - Vicepresidente della 5ª Commissione permanente (Bilancio) - Membro della Commissione parlamentare per la semplificazione. Segreteria organizzativa: Fondazione Stelline Corso Magenta, 61 – 20123 Milano Tel. 02. 45462430/435 Fax 02. 45462432 mail: sarillotta@stelline. It web: www. Stelline. It .  
   
   
CONFERENZA SU "INNOVAZIONE E CREATIVITÀ IN MANO AI GIOVANI"  
 
 Reykjavík, Islanda, 16 novembre 2009 - Dal 2 al 4 dicembre si terrà a Reykjavík (Islanda) una conferenza su "Innovazione e creatività in mano ai giovani". L´innovazione e la creatività sono elementi importanti per risolvere l´attuale crisi economica mondiale. L´obiettivo di questa conferenza è presentare conoscenze e spunti su come creare innovazione e creatività attraverso la motivazione dei giovani. I contenuti e risultati della conferenza saranno documentati attraverso articoli e video. I risvolti relativi all´innovazione e alla creatività in mano ai giovani saranno comunicati durante la conferenza conclusiva dell´Anno europeo della creatività e dell´innovazione, che si terrà a Stoccolma. La conferenza di tre giorni intende attirare un pubblico vasto, che va dai giovani ai rappresentanti dell´industria e delle università, ai responsabili delle politiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Yourhost. Is/ichy2009 .  
   
   
PRECARI SCUOLA: FIRMATO A ROMA ACCORDO MINISTERO-REGIONE BASILICATA PRIMA RISPOSTA AI PRECARI E AZIONI DI RAFFORZAMENTO DEI SAPERI E DELLE CONOSCENZE DELLE GIOVANI GENERAZIONI  
 
Potenza, 16 novembre 2009 - E´ stato siglato il 12 novembre pomeriggio a Roma il protocollo di intesa tra il Ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca e la Regione Basilicata che consentirà l´impiego del personale precario, docente e Ata, nell´ambito del programma di qualificazione, rafforzamento e ampliamento dell´offerta formativa scolastica predisposto dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport. L’accordo è stato sottoscritto dal Ministro Mariastella Gelmini e dall’Assessore Regionale alla Formazione-lavoro-cultura Antonio Autilio. Al personale docente che può essere impegnato in più attività regionali presso la stessa istituzione scolastica o presso altre istituzioni scolastiche nella stessa area territoriale (anche in diverse fasce orarie) – secondo quanto prevede l’Accordo – è garantita una integrazione del sussidio di disoccupazione fino a raggiungimento della retribuzione riferita al precedente anno scolastico, per un periodo pari alla durata del sussidio stesso. A copertura dei costi del personale precario la Regione ha destinato, per l’anno scolastico 2009-2010, 6 milioni 300 mila euro provenienti in parte dal Po Fse 2007-2013. Le iniziative regionali, che saranno realizzate con le istituzioni scolastiche che vi aderiranno, perseguono come finalità principali il sostegno dei processi di apprendimento delle competenze; l’attivazione di interventi volti a favorire il successo scolastico con particolare riferimento ai soggetti con disabilità e a rischio di marginalità sociale, nonché per favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri; l’innalzamento della qualità dell’offerta formativa anche attraverso l’allungamento del tempo scuola; l’ampliamento del tempo di fruizione dei servizi e degli spazi di apprendimento degli studenti attraverso attività laboratori e ai progetti extracurricolari; la riorganizzazione della filiera regionale di istruzione-formazione professionale, dal diritto-dovere all’istruzione tecnica superiore ai poli formativi; la pianificazione di un sistema di formazione continua del personale della scuola. L’accordo prevede che per la realizzazione degli interventi regionali, in via prioritaria, sarà utilizzato il personale docente e il personale Ata come individuato dal decreto legge n. 134/2009; in subordine sarà utilizzato il personale docente e il personale Ata che abbia conseguito nell’anno scolastico 2008-2009, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza di almeno 180 giorni, che non abbia potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto. L´accordo sottoscritto - commenta Autilio - rende giustizia all´ingeneroso giudizio espresso in questi giorni dai sindacatai confederali della scuola sull´attività, posta in essere da mesi dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura, sul problema dei precari e costantemente concertata e condivisa con gli stessi, ai quali è stata puntalmente fornita ogni comunicazione utile sui procedimenti in corso. La Regione Basilicata che attribuisce alle istituzioni scolastiche un ruolo di rilevanza strategica per lo sviluppo regionale – aggiunge – intende dunque rafforzare i saperi e le competenze delle nuove generazioni per fronteggiare le sfide della società della conoscenza nel quadro della strategia di Lisbona. L´assessore Autilio precisa,fino ad esaurimento delle risorse disponibili, oltre al personale precario indicato nel protocollo di intesa potranno trovare collocazione, nei progetti che saranno candidati dalle Istituzioni Scolastiche, anche i docenti iscritti nelle graduatorie di Istituto. Infini Autilio esprime grande soddisfazione per la ratifica del protocollo che può consentire, finalmente, l´avvio delle procedure attuative di una manovra fortemente voluta dalla Regione Basilicata a sostegno del sistema formativo scolastico e, conseguentemente, per la risoluzione del problema del precariato, così come ereditato a seguito delle stravolgenti e non condivise riforme governative. .  
   
   
INAUGURATA DA FORMIGONI SCUOLA ILLUMINATA A LED IL PRESIDENTE: EDUCARE INTRODUCE I RAGAZZI A SENSO VITA  
 
Buccinasco/mi, 16 novembre 2009 - "La scuola è il luogo eccezionale in cui si introducono i ragazzi al senso della vita". E´ questo il messaggio forte lanciato questa mattina dal presidente della Regione Lombardia che, a Buccinasco (Milano), ha inaugurato la nuova della Nova Terra, la prima scuola italiana completamente illuminata a led. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, l´onorevole Valentina Aprea, il consigliere regionale, Mario Sala, Il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dapei, sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali e l´attore Franco Nero. "La questione educativa - ha spiegato Formigoni nel suo intervento - è centrale. Il mondo può avere tutti i problemi possibili e immaginabili, attraversare fasi di crisi e momenti difficili, ma il bisogno di essere educati a capire il significato della vita, dei fatti che accadono rimane centrale. La sfida culturale e politica che oggi abbiamo di fronte e che voi ci indicate che è possibile affrontare e vincere è quindi quella di riportare al centro la persona, la sua libertà e responsabilità". "Regione Lombardia - ha aggiunto Formigoni - vuole essere al fianco dei genitori che hanno così a cuore l´educazione dei propri figli. E proprio con questo obiettivo abbiamo studiato strumenti che potessero concretamente lasciare liberi i genitori di scegliere la scuola migliore". Da qui l´introduzione del Buono scuola prima e della Dote, dopo. Misure che da anni contribuiscono, con un successo sempre crescente, a rendere meno gravose per i bilanci delle famiglie le rette scolastiche. Provvedimenti lungimiranti ai quali si sono affiancati poi una legge innovativa sull´istruzione e la formazione professionale, che dà pari dignità al canale della formazione professionale rispetto al canale classico dei licei e che equipara soggetti erogatori pubblici e privati. Un testo che rende organico l´intero sistema della formazione professionale, offrendo un quadro compiuto e unitario dei diversi percorsi educativi e formativi, come già avviene per il sistema dell´istruzione. Oggi, infatti, l´obbligo di istruzione può essere assolto sia nelle scuole statali sia nei centri di formazione professionale accreditati, dando così una risposta concreta alla sempre più pressante domanda di competenze che emerge nei settori produttivi. Attraverso la Dote, poi, Regione Lombardia ha arricchito e razionalizzato il sostegno alla persona favorendo la libertà di scelta dei cittadini nella scuola paritaria, sostenendo le famiglie meno abbienti, promuovendo le eccellenze. "Oggi - ha concluso il presidente Formigoni facendo riferimento alla visita che ha effettuato fra le classi - ho trovato bambini sorprendenti, prontissimi a rispondere alle sollecitazioni degli adulti. Si vede che c´è dietro un lavoro educativo importante che nasce dal desiderio di educare in un certo modo i propri figli e di mettersi continuamente in gioco". La Nova Terra/scheda La cooperativa Nova Terra nasce nel 1979 dall´iniziativa di alcune famiglie di Buccinasco, desiderose di proseguire e verificare, anche nell´ambito scolastico, la loro esperienza cristiana e di poter costruire un soggetto educativo che rispondesse al bene comune. La successiva proposta di un´impresa di costruzioni di mettere a disposizione l´edificio che stava costruendo e che sarebbe dovuto servire ad altro e la collaborazione con la Fondazione Rosanna Salvi, costituita ad hoc e partner privilegiato della cooperativa, hanno consentito di realizzare questo modernissimo edificio scolastico. Quattromila metri quadri di superficie dove trovano posto dieci aule elementari, sei per le scuole medie, quattro per quelle di interciclo, un´aula integrativa, una sala lettura/biblioteca, un refettorio, una palestra interamente in parquet e quattro laboratori tecnico-artistici. Finito in tempo record, grazie anche all´aiuto dei genitori che, per diverse sere di fila, si sono "rimboccati le maniche" per regalare ai propri figli un "primo giorno di scuola" memorabile, il plesso scolastico è davvero innovativo. Realizzato con materiali eco-compatibili è illuminato con tecnologia led (light emitting diode). La luce diffusa in maniera assolutamente uniforme ha caratteristiche che la rendono all´avanguardia per quanto riguarda le politiche ambientali del futuro in conformità al protocollo di Kyoto. Basti pensare che i led non emettono raggi ultravioletti e infrarossi e garantiscono un risparmio energetico del 50% rispetto a lampadine a basso consumo, dell´85% rispetto a quelle a incandescenza e hanno una durata nel tempo fino a 50. 000 ore, contro le circa 2. 000 di quelle tradizionali. .  
   
   
ACIMAC LANCIA UNA SCUOLA DI FORMAZIONE INTERNAZIONALE IN MODALITÀ E-LEARNING UN INNOVATIVO SISTEMA DI APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE PER FORMARE IL PERSONALE AZIENDALE SU TEMATICHE DI INTERESSE GENERALE E SOPRATTUTTO SU PROCESSI E CONOSCENZA AZIENDALE  
 
Modena,16 novembre 2009 - Si chiama Iiea (International Industry E-learning Academy) la scuola di formazione internazionale in modalità e-learning lanciata da Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e presentata questa mattina presso la sede dell’Associazione di Villa Marchetti a Baggiovara (Modena). “La nostra associazione è sempre stata impegnata in ambito formativo sia in Italia sia all’estero” – dichiara Paolo Gambuli, direttore generale di Acimac. – “Per fornire un servizio ancora migliore e al passo coi tempi, abbiamo ora scelto di affiancare alle classiche docenze in aula un metodo formativo online che consente una fruizione più versatile, efficace e al passo con le mutate esigenze aziendali”. Anche per questo, i corsi non sono esclusivamente pensati per il settore dei costruttori di macchine per ceramica, ma sono destinati anche a produttori e rivenditori e agli operatori industriali di altri settori produttivi. Per accedere ai corsi formativi è sufficiente un computer con accesso a internet. I corsi sono interattivi e multimediali, sono cioè costituiti da contributi video, testi e immagini che aiutano a mantenere sempre alta l’attenzione degli allievi. I materiali restano poi disponibili sulla piattaforma Iiea, consentendone la consultazione in ogni momento. Iiea offre inoltre un completo sistema di valutazione dell’apprendimento. “L’aspetto più peculiare e innovativo della nostra scuola” – aggiunge il responsabile Iiea Cinzia Gennarelli – è l’offerta di corsi cuciti sulle esigenze delle singole aziende”. Uno dei fattori competitivi più importanti oggi, specialmente in un difficile momento come quello che stiamo vivendo, è una corretta gestione della conoscenza aziendale, di quel ricco bagaglio di esperienze, know-how e processi che rendono le nostre aziende competitive sui mercati mondiali. Iiea si offre come partner capace di aiutare le aziende a catalogare, organizzare e rendere disponibile a tutto il personale interno e ai collaborati esterni (venditori, agenti, rappresentanti, installatori), spesso residenti in Paesi molto distanti dalla sede dell’azienda, quell’immenso bagaglio di conoscenze e know-aziendale attualmente disseminato nei vari uffici, singoli computer e documenti o, in taluni casi, affidato alla semplice trasmissione orale tra dipendenti”. Il supporto di consulenza fornito da Iiea parte per questo da una attenta valutazione delle esigenze e delle documentazioni della singola azienda per arrivare a costruire un percorso formativo completo e modulabile negli anni. L’offerta formativa Iiea si articola, quindi, in: corsi su misura (corsi concepiti sulle singole esigenze aziendali che consentono di gestire il know-how aziendale verso le divisioni interne ed esterne con verifica degli stati di avanzamento e apprendimento), corsi a catalogo (corsi di formazione su tematiche generali per chi fa impresa, e di interesse specifico per singoli settori industriali), corsi su richiesta (Iiea accoglie le esigenze formative provenienti dal mercato, per poi progettare corsi basati sugli elevati standard qualitativi Iiea), corsi tradizionali in aula. La piattaforma tecnologica Iiea è basata su un software open source (non richiede quindi esborsi economici o pagamenti di licenze) sviluppato dall’Università di Colonia che, oltre ad un elevato grado di personalizzazione e versatilità, assicura ottimi standard di sicurezza. Tutti i materiali risiedono su server protetti, accessibili solo tramite password personali, con possibilità di tracciare e abilitare all’uso i singoli pc (identificati attraverso l’indirizzo Ip della macchina), monitorare i tempi di consultazione e download dei materiali. “Sono queste importanti peculiarità – chiosa il vice presidente di Acimac Barbara Franchini – che ci hanno portato a sposare appieno questo metodo formativo. Crediamo possa essere un valido aiuto per tutte le imprese per avviare un processo formativo costante, moderno e efficace che consenta loro di restare competitive, aumentando di riflesso anche i servizi e l’assistenza alla clientela in ogni parte del mondo”. .  
   
   
MURO DI BERLINO. LUNEDÌ AL POLITECNICO DI MILANO LO SPETTACOLO ‘1989…CROLLI’  
 
Milano, 16 novembre 2009 - Il crollo del muro di Berlino raccontato ai giovani. L’appuntamento è per lunedì 16 novembre, alle ore 15. 00, nell’Aula De Carli della Facoltà di Architettura del Politecnico (via Durando 10) con lo spettacolo “1989…Crolli”. Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune, lo spettacolo, a cura di Atir (Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca), è il terzo e ultimo capitolo della trilogia che ruba il titolo a Georges Gurdijeff Incontri con epoche straordinarie: 1943 – Come un cammello in una grondaia (ovvero del coraggio), 1968 (ovvero dell’incanto), 1989 Crolli (ovvero del disorientamento) che Serena Sinigaglia dedica al teatro civile. Una rilettura degli avvenimenti chiave che hanno stravolto la nostra epoca. Con Fabio Chiesa, Mattia Fabris, Matilde Facheris, Stefano Orlandi, Marcela Serli. .  
   
   
BOLZANO: 2,8 MILIONI DI EURO PER BORSE DI STUDIO PER FORMAZIONE POST UNIVERSITARIA  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - La Giunta provinciale, su proposta dell´assessora Sabina Kasslatter Mur, ha approvato il bando per borse di studio riferite alla formazione postuniversitaria per un importo superiore a 2,8 milioni di Euro. Si va dai dottorati di ricerca ai master fino ai corsi di specializzazione ed ai tirocini pratici. Mentre finora potevano godere di tali incentivi gli assolventi di un corso di studi almeno quadriennale, ora potranno fare richiesta di borsa di studio per la formazione postuniversitaria anche gli assolventi di un corso di studio triennale. Nel primo caso il sotegno economico va da un minimo di 5. 000 fino ad un massimo di 9. 000 Euro a seconda della tipologia di specializzazione, mentre nel secondo caso si parla di incentivi compresi fra i 3. 000 ed i 6. 000 Euro. Per i tirocini pratici sono previsti importi fra i 2. 500 ed i 6. 000 Euro. L´incentivazione dei tirocini pratici, come sottolinea l´assessora Kasslatter Mur, è una particolarità che non esiste all´estero e che per noi costituisce un importante investimentoper il futuro della nostra provincia. I moduli per le domane saranno disponibili a partire da gennaio 2010 presso l´Ufficio assistenza universitaria, in via A. Hofer 18 a Bolzano (scaricabile dal sito http://www. Provinz. Bz. It/bildungsfoerderung/ ) Gli studenti che ultimano l´iter formativo tra il 1. Giugno 2009 e il 30 giugno 2010 possono presentare domanda a partire dal 26 febbraio 2010 ed entro il termine ultimo del 30 giugno 2010. .  
   
   
ALTRI 3 MLN DALLA REGIONE PUGLIA PER “DIRITTI A SCUOLA”  
 
Bari, 16 novembre 2009 - Gli assessorati al Diritto allo Studio ed al Lavoro, comunicano che: “Con determina dirigenziale dell’11 novembre l’Assessorato alla fp ha stanziato altri 3 mln di euro a favore dell’iniziativa “Diritti a Scuola,” finalizzata alla lotta contro la dispersione scolastica ed a offrire possibilità di lavoro ai docenti ed al personale espulso dalla Scuola con le scelte del Ministro Gelmini. “Il finanziamento della Regione sale così a 25 mln di risorse del Fondo Sociale Europeo e ciò comporterà assunzioni per oltre 1700 unità, per 6 mesi di lavoro e con stipendio superiore a quello statale. “La seconda quota di 3 mln servirà a finanziare i 78 progetti –su 639- dichiarati ammissibili ma privi di copertura, 50 delle Scuole della Provincia di Bari e 28 di quella di Taranto. “Nel complesso gli Istituti finanziati sono: 302 per la p. Di Bari, 50 per quella di Brindisi, 65 per quella di Foggia, 108 per quella di Lecce, 114 per Taranto. Lo scorrimento della graduatoria pubblicata sul Burp il 6 novembre consentirà di rispettare i tempi e le procedure. “Il Governo Nazionale risparmia sulla scuola tagliando classi e finanziamenti” –hanno dichiarato gli Assessori Losappio e Viesti- “quello Regionale invece investe risorse ed attenzione perché considera l’istruzione pubblica una delle principali roccaforti del sistema Puglia e della nostra società, un fortilizio di saperi e di civiltà. Si risparmi su altro, ma non sull’istruzione”. .  
   
   
BULLISMO: RINNOVATO ED ESTESO A TUTTO IL PIEMONTE IL PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE, USR, QUESTURE PROVINCIALI E COMANDO LEGIONE CARABINIERI PIEMONTE E VAL D´AOSTA  
 
 Torino, 16 novembre 2009 - I fatti di bullismo e di violenza che da diversi mesi continuano a verificarsi anche in alcune scuole del Piemonte, hanno evidenziato la necessità che le istituzioni intervengano concretamente per ripristinare e diffondere la cultura del rispetto e della non violenza tra le giovani generazioni, per consentire agli istituti scolastici di svolgere appieno la funzione educativo-formativa propria della scuola. E’ questo l’obiettivo delle azioni previste dal protocollo d’intesa che Regione Piemonte, Ufficio Scolastico regionale, Questura di Alessandria, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli e Comando Legione Carabinieri del Piemonte e Val d’Aosta, hanno deciso di rinnovare questa mattina, dopo la sottoscrizione del 2007, ed estendere ad alcune province del Piemonte. Il rinnovo del Protocollo rappresenta il coronamento di un percorso che già da alcuni anni vede impegnate queste Istituzioni in diverse attività nell’ambito della prevenzione del rischio e della promozione del benessere a scuola. In particolare, tra le attività previste dal nuovo protocollo, nella cui programmazione è stato coinvolto anche il Gruppo di Ricerca in Psicologia dello Sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, sono da segnalare: · La nuova edizione di “Bulli e Bulle? No grazie”, due volumetti dedicati l’uno agli studenti e l’altro agli insegnanti e ai genitori. Il volumetto rivolto agli adulti ha lo scopo di introdurre il tema delle prepotenze tra coetanei, dare alcune indicazioni sulle possibilità di intervento a scuola e favorire la collaborazione tra scuola e famiglia. Il volumetto rivolto agli studenti costituisce un primo strumento, facilmente utilizzabile, per lavorare a scuola e in famiglia sul tema del bullismo. Il testo è stato concepito per essere letto, commentato e discusso insieme sia in classe che con i genitori. Dal novembre 2007 e per tutto il 2008 sono state distribuite in tutta la regione circa 53. 000 copie della versione ragazzi e 10. 400 copie della versione per docenti. Nel 2009 altre 4. 500 copie per i bambini e 1500 per insegnanti. · Gli Incontri delle forze dell’ordine nelle scuole di ogni ordine e grado del Piemonte. Il progetto prevede che le scuole sensibilizzino i propri studenti attivando percorsi di riflessione sul rispetto della persona e delle cose, sulle conseguenze del proprio comportamento e sulla responsabilità di contribuire a costruire un ambiente accogliente e sereno per tutti gli studenti. All’interno di questo percorso si inserisce l’incontro con gli agenti delle Forze dell’Ordine per descrivere l’applicazione del Codice Civile e Penale in caso di comportamenti oltraggiosi nei confronti di persone o cose. · Il questionario anonimo “Io e i miei compagni a scuola” uno strumento che prevede domande con risposte chiuse, prodotto in due differenti versioni, una rivolta agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, l’altra per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. L’obiettivo è quello di ricavare informazioni su aspetti quali la presenza e l’entità del fenomeno del bullismo a scuola, i diversi ruoli rivestiti dai ragazzi, le modalità attraverso le quali le prepotenze vengono agite, i luoghi dove si svolgono le prepotenze, alcuni correlati psicologici del bullismo. Negli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009 hanno partecipato alla rilevazione dei dati circa 1000 studenti. · Il Progetto pilota di ricerca-intervento che si inserisce nell’ambito della Convenzione stipulata tra Regione Piemonte, Direzione Istruzione, Formazione professionale e Lavoro e Dipartimento di Psicologia. Il progetto prevede una serie di incontri rivolti agli insegnanti, sul tema del bullismo e sulle principali linee metodologiche utili per pianificare e attuare interventi di prevenzione di tale fenomeno. “Il bullismo, fenomeno in crescita, - ha ribadito l’assessore all’istruzione Gianna Pentenero - può essere contrastato solo attraverso l´alleanza tra scuola e famiglia, la prevenzione, l´attenzione e la proposizione di modelli positivi da parte degli adulti, la partecipazione attiva dei ragazzi. Responsabilizzare i ragazzi è una delle strategie da promuovere per contrastare il bullismo e, soprattutto, per creare una coscienza civica e di solidarietà tra compagni. Per questi motivi abbiamo ritenuto necessario rinnovare ed integrare le attività già avviate nel 2007 sottoscrivendo nuovamente il protocollo d’intesa con le Forze dell’Ordine”. “La collaborazione interistituzionale prevista dal rinnovo di questo Protocollo - aggiunge Francesco de Sanctis, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale - fornirà un aiuto concreto alle scuole per realizzare azioni di prevenzione dei comportamenti a rischio, partendo dalla promozione di una cultura della legalità e del benessere, fondamentale per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi come cittadini responsabili e consapevoli”. .  
   
   
MAI PIU’VIOLENZE”, IN UMBRIA AL VIA FORMAZIONE PER LE SCUOLE  
 
 Perugia, 16 novembre 2009 – Prevenire la violenza di genere a partire dalle giovani generazioni: è l’obiettivo del nuovo ciclo di seminari di formazione rivolto al mondo della scuola dal titolo “L’educazione alla relazione di genere nella scuola”, organizzato nell’ambito del progetto regionale “Mai Più Violenze”, attivato dall’assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria per fermare e prevenire il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali e fisici sulle donne e, più in generale, la violenza di genere, e che conta sull’apporto di 37 partner. L’iniziativa di formazione coinvolge il personale delle istituzioni scolastiche secondarie e i dirigenti scolastici di Città di Castello (11, 19 e 26 novembre), Perugia (3,9 e 11 dicembre),Orvieto (18, 25 novembre e 2 dicembre), Spoleto (19 e 24 novembre, 1 dicembre). A coordinare l’azione di formazione saranno rappresentanti della Cooperativa sociale Asad e della Provincia di Perugia. Collaborano l’Asl 2 e l’Asl 3 dell’Umbria, l’Azienda Ospedaliera, il Comune di Spoleto, il Comitato Internazionale 8 marzo, la Cooperativa Sociale Aidas, la Cooperativa sociale “Il Quadrifoglio”, la Cooperativa sociale “Didasko”, l’Associazione l’Albero di Atonia, l’Associazione “Pos”, l’Arci solidarietà. “E’ importante dotare gli insegnanti di strumenti utili ad attivare una riflessione sulla percezione che hanno gli adolescenti sulla violenza di genere – hanno spiegato gli organizzatori - soprattutto per superare la visione stereotipata che spesso c’è dietro questo tema e attivare risorse e percorsi di sostegno per la convivenza di genere”. Gli interventi nella scuola mirano a diffondere conoscenze sugli stereotipi culturali legati al genere, sulla violenza alle donne e sugli strumenti adatti a prevenirla. Si vuole inoltre favorire la diffusione di una cultura di convivenza di genere che possa avere ricadute nei diversi contesti relazionali (famiglia, lavoro, scuola, spazi di aggregazione), favorire l’ascolto e il riconoscimento del disagio e della violenza di genere in tutte le sue forme, creare spazi di ascolto e di confronto che possano facilitare l’espressione di eventuali disagi. .  
   
   
MANTOVA - FORMAZIONE: JOB CROSSING AI NASTRI DI PARTENZA  
 
Mantova, 16 novembre 2009 - Job Crossing giunge quest’anno alla sua V edizione, confermandosi come un importante appuntamento a Mantova per l’orientamento alla formazione. “Allenati per il futuro” è l’invito rivolto alle nuove generazioni che iniziano a pianificare la propria carriera. Una scelta consapevole e meditata del proprio corso di studi rappresenta un elemento fondamentale per cogliere opportunità e concorrere nel mercato del lavoro con validi strumenti. Proprio in considerazione della crisi economica internazionale, l’istruzione universitaria e la formazione specialistica acquisiscono un’importanza strategica per gli studenti di oggi, lavoratori di domani. Queste le principali considerazioni che hanno portato a concentrare la rassegna sui temi dell’orientamento universitario per fornire agli studenti in uscita dagli istituti superiori mantovani un’ampia e qualificata proposta di percorsi formativi. Job Crossing vanta quest’anno la presenza, esclusivamente martedì 17, degli enti di riferimento per la formazione sul territorio mantovano e di numerosi Università e centri di formazione del Nord Italia, che rappresentano storicamente le mete privilegiate dagli universitari mantovani. Oltre alla possibilità di raccogliere materiale informativo e di stabilire utili contatti, la manifestazione presenta un ricco programma di seminari e convegni. Il 17 novembre presso il Centro congressi Mamu si alternano durante tutta la giornata il seminario formativo “Redazione del curriculum vitae e colloquio di selezione”; l’incontro con l’illustratore Alessandro Sanna dal titolo “Creatività Tecnologia Impresa: le chiavi di successo nel mercato moderno”, organizzato in collaborazione con Lab. Com Mantova; l’incontro con i responsabili del Servizio Civile della Regione Lombardia per illustrare l’opportunità che questa scelta rappresenta. Il 18 novembre la manifestazione si trasferisce presso la Fondazione Università di Mantova, offrendo una giornata ricca di spunti per chi si prepara ad affrontare i test di ammissione e per chi ha la necessità di autovalutare le proprie attitudine in vista di una scelta appropriata del proprio percorso. .  
   
   
BOLZANO: EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE ALLE MEDIE “SEGANTINI” DI MERANO  
 
Bolzano, 167 novembre 2009 - Con il progetto „Essere cittadini“ la Scuola media inferiore „Giovanni Segantini“ di Merano aderisce all’edizione 2009 della Settimana di Educazione allo sviluppo sostenibile incentrata sul tema “Città e cittadinanza” in svolgimento tra il 9 ed il 15 novembre sotto l’egida ed il coordinamento della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Istituzioni, scuole, associazioni, imprese, fondazioni ed università sono chiamate a dar vita ad una serie di eventi di vario genere finalizzati a sviluppare negli individui e nella collettività, la consapevolezza e le capacità operative necessarie a costruire una città ecologica e solidale orientata alla qualità della vita e animata da una cittadinanza responsabile e democratica. La Settimana si inquadra nel “Dess – Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014”, campagna mondiale proclamata dall’Onu e coordinata dall’Unesco al fine di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto del bene comune e delle risorse del pianeta. In questo spirito è stato predisposto il progetto “Essere cittadini” di cui è coordinatrice Mariarosa Lombardo e che vede coinvolti un centinaio di alunni della Scuola media inferiore “Giovanni Segantini” di Merano. Nell’ambito di otto laboratori nel corso dell’anno scolastico gli studenti potranno confrontarsi su temi quali la cittadinanza attiva e democratica, i trasporti e la mobilità sostenibile, l’energia ed altri. Uno dei laboratori potrà essere scelto dagli alunni, mentre un secondo sarà individuato dagli insegnanti di riferimento. .  
   
   
"BABY-PATENTE" ALL´ASILO "HäNSEL E GRETEL" A BOLZANO  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - La scuola dell´infanzia "Hänsel e Gretel" di Bolzano partecipa con il progetto "Educazione stradale: baby patente" all´edizione 2009 della Settimana dell´Educazione allo Sviluppo Sostenibile, in svolgimento tra il 9 e il 15 novembre sotto il patrocinio dell´Unesco. Il progetto "Baby-patente" si prefigge di far acquisire ai bambini regole e norme di comportamento che devono essere rispettate per la salvaguardia e la sicurezza di tutti attraverso l´educazione stradale e la scoperta dell´ambiente cittadino Le principali attività previste dal progetto, che prosegue nel corso dell´intero anno scolastico 2009/10, prevedono incontri con i vigili e con i nonni vigili, uscite didattiche nel quartiere, elaborazione di racconti a tema, attività grafico-pittoriche con l´esposizione di cartelloni che illustrano le principali norme di comportamento stradale. L´educazione stradale acquista così già nella prima infanzia una funzione importante, in quanto sviluppa la sicurezza dei bambini nei riguardi della strada, aiutandoli a conoscere le regole e sollecitando la conoscenza dei linguaggi non verbali. Il progetto "Baby-patente" presso la scuola per l´infanzia "Hänsel e Gretel" di Bolzano è stato proposto in concomitanza con la Settimana dell´Educazione allo Sviluppo Sostenibile che si inquadra nel “Dess – Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014”. La campagna mondiale, proclamata dall’Onu e coordinata dall’Unesco, ha l´obiettivo di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto del bene comune e delle risorse del pianeta. L´edizione 2009 è incentrata sul tema "Città e cittadinanza". .  
   
   
LOMBARDIA: FIRMATO PROTOCOLLO INTESA CON UNESCO  
 
Milano, 16 novembre 2009 - Potenziare la "Rete delle Reti di Educazione Ambientale e Sviluppo Sostenibile" sostenendola operativamente, perché ne venga riconosciuto il ruolo nel contesto nazionale e nei rapporti europei ed internazionali; definire le eccellenze e le buone pratiche per l´attuazione dei principi di Governance, Sussidiaretà e Partecipazione; realizzare in Lombardia una serie di iniziative culturali e scientifiche, di portata sia locale che nazionale, che europea ed internazionale. E, ancora, provvedere ad un sistema di informazione, proposizione e facilitazione, di coordinamento dei programmi, delle attività e delle indicazioni provenienti dal Comitato Nazionale Unesco in sinergia con i programmi regionali. Sono questi i punti fondamentali del Protocollo d´Intesa siglato il 12 novembre dall´assessore alla Qualità dell´Ambiente di Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, con il presidente Unesco Italia e rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano, Giovanni Puglisi, presso la sede dell´ateneo milanese. La sottoscrizione dell´Intesa è avvenuta nell´ambito del convegno nazionale Unesco sul tema "Città e cittadinanza", evento che fa parte della settimana Unesco sull´Educazione allo Sviluppo Sostenibile (Dess), in programma dal 9 al 15 novembre. "Con questo protocollo - ha commentato l´assessore Ponzoni - vogliamo in questo modo far crescere nelle persone come nelle comunità, negli enti locali come nelle imprese, capacità operative e di azione responsabile finalizzate ad una città ecologica e solidale, fondata su nuovi stili di vita, improntati su una cittadinanza consapevole e partecipata". "C´è un fattore che - ha concluso l´assessore Ponzoni - caratterizza i nostri piani: il protagonismo dei ragazzi. Il futuro è loro, ma nasce dalle scelte che facciamo noi oggi. Per questo, se vogliamo realizzare una società nuova dove l´ambiente sia considerato come elemento propedeutico alla vita, spetta a tutti noi percorrere la strada della lungimiranza, della responsabilità e della consapevolezza". .  
   
   
LA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA VARA UN PROGETTO DI LEGGE SULL´EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ. LE NOVITÀ: UNA RETE PIÙ AMPIA E INTEGRATA SUL TERRITORIO, MAGGIORE SOSTEGNO ALLE SCUOLE, EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ ANCHE PER AGLI ADULTI.  
 
Bologna, 16 novembre 2009 – La rete regionale dell’educazione alla sostenibilità ambientale si amplia e si integra coinvolgendo, oltre a educatori e docenti, anche le Province, il volontariato, le università e le imprese. E le scuole che inseriranno in modo strutturato i temi del rispetto della natura e dell’ambiente nel piano dell’offerta formativa riceveranno maggiore sostegno per il proseguimento dei laboratori e delle esperienze avviate. Sono alcune delle novità contenute nel progetto di legge sull’educazione alla sostenibilità, approvato dalla Giunta regionale dell’Emilia-romagna, su iniziativa dell’assessore all’ambiente Lino Zanichelli, proprio in concomitanza con la settimana nazionale per l’educazione allo sviluppo sostenibile (9-15 novembre 2009). Il progetto di legge – che ha già incassato il parere favorevole della Conferenza Autonomie Locali - si pone l’obiettivo di promuovere in tutta la popolazione giovane e adulta lo sviluppo di comportamenti e capacità di azione a livello individuale e collettivo, adatti a perseguire la sostenibilità ambientale, sociale, economica e istituzionale. Nel 1996 la Regione Emilia-romagna fu la prima in Italia a dotarsi di una legge per l’informazione e l’educazione ambientale, che nel tempo ha dato i sui frutti: oltre 500 progetti, realizzati dalle scuole e dai 69 Centri di educazione ambientale (Cea) presenti sul territorio, più altre 100 azioni per lo sviluppo della rete di informazione e educazione ambientale (Infea) regionale. “Un sistema – ricorda Zanichelli - che è cresciuto perché la Regione vi ha investito risorse anche nei momenti più difficili, quando sono venuti a mancare i fondi nazionali assorbiti da altre priorità. Il fatto è che noi abbiamo creduto nella necessità accompagnare le nostre politiche con azioni di tipo culturale – prosegue l’assessore – perché senza informazione, consapevolezza e una partecipazione attiva dei cittadini non si può realizzare alcuna strategia di sviluppo sostenibile. ” La stessa motivazione che ha portato nel 2002 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a proclamare il “Decennio dell’educazione per lo sviluppo sostenibile 2005-2014”, designando l’Unesco come promotore. E la Regione Emilia-romagna, che partecipa al Comitato nazionale per il Decennio (Dess Unesco Italia) ha deciso di rilanciare, con una nuova legge che ridefinisce il sistema (Infeas) e soprattutto lo riorganizza e lo rafforza. Le novità del progetto di legge - Il nuovo sistema Infeas (Informazione Educazione alla sostenibilità) assume gli indirizzi internazionali e promuove una diversa organizzazione della rete regionale dell’educazione alla sostenibilità, più integrata e ampliata. Oltre alla Regione, vi hanno un ruolo le Province che programmano e coordinano sul proprio territorio le attività, gli educatori professionali dentro e fuori la scuola, il volontariato, le università e le imprese. La normativa prevede sia per i Centri di Educazione alla sostenibilità (Ceas) sia per le scuole, funzioni precise, criteri per il loro riconoscimento e forme di sostegno. Un sostegno particolare andrà alle reti di scuole e istituti scolastici che coniugano i temi della sostenibilità con il loro piano dell’offerta formativa e che hanno strutturato al proprio interno esperienze e attività permanenti. Una significativa novità è l’approccio integrato e trasversale che vedrà il coordinamento delle diverse “educazioni” – all’ambiente, alla salute, alla corretta alimentazione, alla sicurezza stradale e mobilità sostenibile, alla partecipazione, ecc. – in linea con i principi del Decennio per l’educazione alla sostenibilità. Nella sua programmazione periodica la Regione incentiverà forme di co-progettazione scuola-territorio per tutte le fasce di età, compresa quella adulta e la partecipazione del sistema formativo allo sviluppo locale. La legge definisce anche le modalità di realizzazione e la diffusione delle relazioni sullo stato dell´ambiente e della sostenibilità, regionale e dei territori, nonché l’attuazione del decreto legislativo n. 195/2005 per garantire il diritto all’informazione e all’accesso ai dati ambientali. .  
   
   
AMBIENTE, FORMIGONI: UN´AGENZIA WEB MONDIALE PRESENTATO RAPPORTO ANNUALE DELL´ARPA: TREND DI MIGLIORAMENTO RIFIUTI: 47% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, E´ RECORD ASSOLUTO  
 
Milano, 16 novembre 2009 - La qualità dell´ambiente in Lombardia sta migliorando: buoni risultati sono stati ottenuti per i rifiuti e le acque, mentre prosegue la lotta all´inquinamento atmosferico, dove sta producendo effetti positivi la serie azioni e di incentivi messi in campo da Regione Lombardia per ridurre le emissioni nocive. E´ il quadro che emerge dal "Rapporto sullo stato dell´Ambiente in Lombardia 2008-2009" realizzato da Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente) e presentato il 12 novembre nella sede di Regione Lombardia alla presenza del presidente Roberto Formigoni, dell´assessore regionale alla Qualità dell´ambiente Massimo Ponzoni, del presidente Arpa, Carlo Maria Marino, e del direttore generale Franco Picco. Il presidente Formigoni ha ricordato che sulla Lombardia gravano fattori di pressione ambientale come una densità abitativa tre volte superiore alla media nazionale, la presenza di quasi un milione di imprese, la circolazione di milioni di veicoli. "Nonostante questo - ha detto Formigoni - emettiamo meno inquinamento rispetto ad altre Regioni, come risulta dai controlli effettuati da Arpa e a dimostrazione della efficacia delle nostre scelte politiche". Il ruolo fondamentale di Arpa, protagonista anche del Tavolo Lombardia per Expo 2015, presieduto da Formigoni, deve consolidarsi con il confronto con altre realtà internazionali. "Anzi - ha precisato il presidente Formigoni - vogliamo portare la nostra esperienza e conoscenza dei temi ambientali al Forum Internazionale delle Regioni, dove proporrò l´istituzione di un´Agenzia Ambientale virtuale internazionale. Sulla rete internet possono essere condivise tutte le conoscenze e gli studi in materia ambientale per rispondere a problemi che ormai hanno assunto dimensione globale". Quanto ai risultati raggiunti da Arpa, il presidente Formigoni ha voluto dare rilievo all´attività svolta dall´Agenzia nei controlli sulle attività produttive, per il rispetto delle norme per la salvaguardia dell´ambiente. "Grazie all´attività di Arpa - ha detto - è stato possibile raggiungere l´obiettivo di essere l´unica regione in Italia che abbia rilasciato tutte le autorizzazioni integrate ambientali (Aia) entro la scadenza del 31/10/2007. Nel 2008 sono state controllate 134 aziende, mentre per il 2009 saranno quasi 500". Rifiuti - Nel suo intervento il presidente Formigoni si è soffermato anche sul tema rifiuti mettendo in evidenza che "nel 2008 il 47% dei rifiuti urbani è stato raccolto in modo differenziato e destinato al riciclaggio o al recupero di materia, il 32,4% è stato conferito agli impianti di termovalorizzazione mentre solo il 3,7% dei rifiuti urbani prodotti è stato conferito a discarica". L´assessore Ponzoni ha ricordato l´impegno di Regione Lombardia per la riduzione delle emissioni di smog nell´aria: limitazione della circolazione dei mezzi più inquinanti e erogazione di contributi economici per incentivare l´adeguamento o la sostituzione dei mezzi più vetusti. Il Rapporto - I contenuti dell´ottava edizione del Rapporto, da oggi sono pubblicati sul sito dell´Arpa (www. Arpalombardia. It). Il presidente Marino ha osservato che "la lettura critica dei dati emergenti mostra la complessità del livello di conoscenza necessario quotidianamente per impostare adeguate politiche che mettano al centro la persona e la comunità, in modo da garantire uno sviluppo sostenibile per la nostra Regione con una continua attenzione per la popolazione residente". Premi A Tesi Di Laurea - Al termine della presentazione il presidente Formigoni ha consegnato gli attestati e i premi a tre neolaureati che hanno discusso tesi di particolare interesse per le politiche ambientali: Eleonora Pezzolato, di Bollate (Mi), laurea all´Università Bicocca di Milano in biologia con tesi sulle particelle Pm; Matteo Pozzetti, milanese, laurea all´Università dell´Insubria di Como in fisica con tesi sui campi elettromagnetici; Marco Rotiroti, Università Bicocca di Milano, con tesi su analisi del sito di San Pietroburgo. .  
   
   
AAA VOLONTARI CERCASI: CAMPI AVVENTURA PER AVVICINARE I GIOVANI ALLA PROTEZIONE CIVILE  
 
 Verona, 16 novembre 2009 - Un campo avventura per ogni provincia del Veneto per avvicinare i giovani alle tematiche della Protezione civile. Un primo passo per diventare volontari pronti per emergenze come quella dell’ultimo anno e mezzo in Abruzzo. E’ il progetto della Regione del Veneto presentato il 14 novembre nel corso di un convegno a Vicenza dall’assessore alla Protezione Civile Elena Donazzan. L’iniziativa è stata sperimentata con successo in due campi l’estate scorsa e verrà ora allargata a tutte le prvince della Regione. I “Campi avventura della Protezione civile del Veneto” saranno aperti a ragazzi dai 10 ai 18 anni, suddivisi in gruppi di età omogenei e guidati da educatori esperti. “In un momento in cui la Protezione Civile è di grande attualità – ha spiegato stamani Elena Donazzan - vogliamo permettere ai ragazzi di conoscere la struttura, comprenderne il ruolo e la funzione. Sono convinta che vivendo in prima persona il rapporto con l’ambiente, possano imparare l’importanza del lavoro di squadra anche nelle situazioni di emergenza, a mettersi in gioco e a dare anche il meglio anche nelle situazioni di difficoltà”. Nei prossimi mesi in ogni provincia del Veneto verranno organizzati campi residenziali di una settimana con esperienze pratiche e operative di Protezione Civile. L’obiettivo è sensibilizzare i ragazzi e dar loro una serie di competenze propedeutiche per stimolarli ad accedere, in futuro, alla formazione di base e avanzata dei volontari della Protezione Civile. “Partendo dai concetti fondamentali di conoscenza del territorio- aggiunge Donazzan- dei rischi e delle risorse connessi, i ragazzi impareranno a riconoscere le possibili situazioni di calamità che l´ambiente e la relazione ambiente-uomo possono generare per il singolo e per la comunità, e attraverso attività pratiche sul campo acquisiranno conoscenze tecniche utili alla gestione delle emergenze". .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: A ROMA TAVOLO INTERREGIONALE DEGLI ASSESSORI DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATI DUE DOCUMENTI PER LA CONFERENZA STATO-REGIONI  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Si è riunito il 13 novembre il tavolo degli assessori regionali di protezione civile coordinato dalla regione Friuli Venezia Giulia e sono stati approvati 2 documenti che saranno posti all’attenzione dei Presidenti di regione per essere iscritti ai lavori della conferenza Stato-regioni. Il primo punto riguarda il fondo regionale di protezione civile previsto dalla legge nazionale 388/2000. Il fondo è stato annullato per l’anno 2009. La regione Piemonte perde così circa 7milioni e 500mila euro di risorse che erano destinate a fronteggiare autonomamente le conseguenze di eventi calamitosi di rilievo regionale o locale (cosiddetti eventi di tipo “b”) oltre che a potenziare i sistemi regionali e locali di protezione civile. A favore del ripristino del fondo si era già espressa l’ottava commissione della Camera dei Deputati del febbraio scorso, un parere condiviso anche dal Governo nella persona del sottosegretario all’economia e alle finanze. Da allora però nulla è stato fatto : << Le Regioni – dice l’assessore Luigi Ricca – chiedono l’inserimento del fondo annullato, nella legge finanziaria 2010 e il rifinanziamento dello stesso con una proiezione triennale. Considerate le difficili condizioni finanziarie generali, le regioni con un atto di responsabilità si auto riducono al 75% l’importo dell’ultima annualità portandola a 100milioni di euro. E per il Piemonte significa poter contare su almeno 6milioni e 500mila euro. Chiediamo quindi al Governo, in particolare al ministro delle finanze Giulio Tremonti, di manifestare lo stesso senso di responsabilità evitando di penalizzare il sistema di protezione civile regionale ed il grande contributo che danno al sistema nazionale come è stato evidente nell’ultima emergenza in Abruzzo. Non ci servono tanto altri ordini del giorno di sostegno, anche se l’intervento trasversale dei parlamentari piemontesi è quanto mai auspicabile, ma un atto concreto del governo che traduca in realtà una esigenza da tutti condivisa >>. Il secondo documento approvato riguarda la necessità di individuare adeguate risorse per l’avvio in termini di urgenza di un programma di interventi per la riduzione del rischio delle popolazioni e degli insediamenti urbani come dimostrano i recenti casi a Messina ed Ischia. Vi sono situazioni di rischio incombente che devono trovare risposta con interventi di “somma urgenza” cantierabili in tempi brevi. Il fondo richiesto ammonta a 500milioni di euro da suddividere tra le regioni e a cui dovrà essere aggiunto un cofinanziamento pari almeno al 20% da parte delle regioni. << Al di là dei programmi di difesa del suolo – sottolinea Ricca - attivabili sul piano che il ministero dell’ambiente sta predisponendo e i cui tempi di realizzazione però sono molto lunghi, è necessario mettere in atto interventi da finanziare al di fuori del patto di stabilità per dare una risposta alla situazioni di rischio incombente che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone >>. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, GIUNTA REGIONALE UMBRIA PREADOTTA DISEGNO DI LEGGE  
 
 Perugia, 16 novembre 2009 - Una riforma del Sistema regionale di Protezione civile, con una suddivisione di compiti e funzioni tra Regione ed Enti locali. È questo l’obiettivo del disegno di legge preadottato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale alla Protezione civile, Vincenzo Riommi. Pur mantenendo intatto l’impianto dell’attuale sistema, il Ddl introduce numerose novità sotto il profilo strutturale e funzionale, puntando ad una maggiore integrazione e ad un più efficiente coordinamento tra le diverse strutture che si occupano di Protezione Civile. Principio ispiratore del nuovo sistema è la sicurezza dei cittadini e del territorio da perseguire con il metodo della previsione, della prevenzione, del soccorso e del superamento dell’emergenza. Attraverso l’integrazione coordinata delle competenze e delle attività delle Amministrazioni Locali e di quelle periferiche statali, la Regione privilegia il ruolo dei diversi livelli di governo istituzionale e delle strutture di Protezione Civile locali, non trascurando il ruolo del volontariato. Il disegno di legge classifica inizialmente le diverse tipologie di eventi calamitosi, configurate in 3 livelli: eventi più circoscritti, gestibili con risorse locali, eventi che per estensione abbisognano dell’intervento della Regione, eventi che per estensione e gravità richiedano l’intervento e il coordinamento statale. Da questa classificazione derivano conseguentemente ruoli, competenze e attività che si risolvono in un sistema integrato ordinato in modo da evitare sovrapposizioni, inefficienze per puntare con efficacia alla gestione dell’emergenza. Il Ddl individua il Presidente della Regione ed i Sindaci come Autorità di Protezione civile, a quest’ultimi è demandato il coordinamento di tutte le attività di soccorso e di assistenza a livello locale attraverso il sistema dei Servizi intercomunali di Protezione Civile cioè delle strutture operative presenti nel territorio. I Comuni, anche in forma associata in ambiti territoriali omogenei (il riferimento è quello delle Comunità Montane), predispongono i piani comunali di Protezione civile e di emergenza. Alle Province è affidata la predisposizione dei piani provinciali, la raccolta, l’elaborazione e la trasmissione dei dati alla Regione, la vigilanza sull’attuazione delle procedure, la costituzione ed il coordinamento dei Comitati provinciali di Protezione civile. L’armonizzazione delle attività regionali e locali è garantita dal Comitato regionale di protezione civile, composto, con compiti propositivi e consultivi, dai Presidenti (o Assessori) di Regione e Province, dalle Prefetture, dall’”Uncem, dall’Anci, dai Vigili del Fuoco e dal Corpo forestale dello Stato. La funzione di struttura operativa è affidata al Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno, deputato alla gestione e al coordinamento tecnico-operativo per le emergenze. Al Centro Regionale sono affidati anche compititi di supporto tecnico-scientifico, di pianificazione e programmazione, di realizzazione di progetti a salvaguardia dei beni culturali in situazioni emergenza, di documentazione e promozione della cultura di protezione civile nonché compiti di formazione. Presso il Centro, inoltre, troverà sede un’unica Sala operativa regionale. Altre strutture di supporto operativo (Prefetture, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato) potrebbero eventualmente essere definite con le amministrazioni interessate con appositi protocolli. Nel testo del disegno di legge sono previste le modalità di organizzazione del Centro Regionale di Protezione civile che, composto da strutture organizzative interne alla Regione, si avvale di strumenti tecnico-operativi quali: Sala operativa unica regionale, Unità di Crisi regionale, Centro funzionale regionale, Centro assistenziale di pronto intervento, Sistema informativo unico, Centro operativo Beni culturali. Il Ddl regolamenta inoltre la costituzione e l’impiego di risorse umane sia quelle già inserite negli elenchi come quelle volontarie organizzate. La normativa definisce il profilo delle organizzazioni di volontariato, il ruolo dello stesso nel sistema di protezione civile regionale e rinvia ad un apposito regolamento le relative modalità di impiego. Il disegno di legge prevede l’abrogazione della consulta regionale del volontariato che è sostituita con consulte comprensoriali; prevede inoltre, il Comitato regionale di coordinamento del volontariato di Protezione Civile con funzioni consultive e propositive presieduto dal Presidente del Comitato regionale di protezione civile. Verso il volontariato sono previsti contributi, rimborsi di spese per interventi, nonché rimborsi alle aziende per quanto corrisposto ai dipendenti impegnati, in forma autorizzata, nelle attività di protezione civile. La Giunta regionale, a sua volta, oltre a fornire gli indirizzi generali per la costituzione dei piani comunali, intercomunali e provinciali, predispone il Programma regionale di previsione e prevenzione dei rischi e adotta un Piano regionale operativo di Emergenza di durata quinquennale con le eventuali integrazioni che dovessero rendersi necessarie. Al Presidente della Regione, nella funzione di Autorità di protezione civile, è demandato il compito di dichiarare lo stato di crisi e di emergenza nel territorio regionale e di emissione delle ordinanze necessarie, assumendo il coordinamento di tutte le attività istituzionali atte a superare lo stato di crisi. Il disegno di legge si occupa inoltre di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi: l’apposito Piano regionale, sottoposto ad aggiornamenti annuali, individua – tra l’altro - le aree e i periodi a rischio di incendio boschivo, le aree percorse dal fuoco e sottoposte a vincolo, le attività informative, formative ed educative…Le strutture operative operanti nel territorio regionale sono Centro Regionale di Protezione Civile, Arpa (Agenzia regionale per la Prevenzione e l’Ambiente), Organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale e nell’Elenco dei Gruppi comunali intercomunali, Consorzi di bonifica. .  
   
   
CAPIRE IL RUOLO DELLE NUVOLE NEL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Non è ancora chiaro il ruolo rivestito dalle nuvole nel cambiamento climatico: a questo scopo è stato istituito il progetto Euclipse ("Cloud intercomparison, process study and evaluation project") che lo chiarirà mediante l´impiego di tecnologie all´avanguardia che restituiranno un quadro dettagliato della relazione esistente tra nuvole e cambiamento delle condizioni atmosferiche. Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro da parte dell´Unione europea, mira ad aiutare i metereologi a prevedere con maggiore accuratezza il cambiamento climatico a livello mondiale. Le nuvole sono una presenza costante nella nostra vita, ma quante volte ci fermiamo ad osservarne la complessità delle forme e delle formazioni costituite da milioni di goccioline di vapore acqueo che si condensano nei cieli e ne determinano lo sviluppo? Accanto al ruolo rivestito negli ecosistemi, dato per scontato, le nuvole sono importanti anche nella determinazione delle condizioni atmosferiche in termini di precipitazioni, ore di sole e temperatura. Oggigiorno, le variazioni intervenute sotto il profilo delle condizioni atmosferiche, a loro volta ascrivibili al cambiamento climatico, hanno determinato un aumento dell´attenzione nei confronti delle nuvole. Questo progetto, di durata quadriennale, analizzerà il ruolo delle nuvole in riferimento al cambiamento climatico. Euclipse coinvolge 13 istituti di ricerca, coordinati dal Politecnico di Delft (Tu Delft), nei Paesi Bassi e vede la partecipazione di prestigiosi istituti, come l´Istituto meteorologico reale olandese (Knmi) e l´Istituto Max Planck di meteorologia (Germania). La ricerca verrà coordinata dal professor Pier Siebesma del Tu Delft. L´obiettivo è la creazione di modelli climatici più chiari in grado di consentire una migliore comprensione del ruolo assunto dalle nuvole nei processi del cambiamento climatico. I modelli climatici permettono di prevedere come cambia il clima. Il grado di precisione di questi modelli, attualmente insufficiente, è ascrivibile al mutamento delle condizioni determinate da questi cambiamenti. I modelli climatici esistenti mostrano che le nuvole, a causa della presenza di Co2 nell´atmosfera, reagiscono in modo poco differenziato all´interno di vari modelli. Per questo motivo, la possibilità di prevedere il comportamento delle nuvole è fondamentale per prevedere il cambiamento climatico. Un nuovo modello climatico chiamato "Ec-earth" verrà utilizzato per comprendere il comportamento delle nuvole in condizioni climatiche caratterizzate da temperature sempre più elevate mediante l´uso di modelli ad alta risoluzione che consentono di rappresentare le nuvole in maniera realistica. Il progetto sarà suddiviso in una serie di fasi di lavoro e vedrà l´impiego anche di un cosidetto Earth System Modelling (Esm), ovvero di sistemi in grado di predire ed effettuare attività di simulazione. Queste attività includeranno una valutazione del comportamento delle nuvole in un clima sempre più caldo, l´analisi dello stesso in condizioni climatiche diverse, la quantificazione della sensibilità climatica atta a predire l´andamento delle nuvole in regioni diverse e la simulazione di condizioni climatiche e temperature estreme in riferimento all´andamento delle nuvole. Nel quadro del progetto Euclipse, saranno inoltre effettuati una serie di case study che vedranno l´impiego di una nuova serie di satelliti che, per la prima volta, riprodurranno le nuvole in modo tridimensionale. Questi satelliti, dotati di un radar attivo e di sistemi lidar, saranno utilizzati per l´effettuazione di test importanti sui modelli climatici. I risultati ottenuti saranno utilizzati per la prossima relazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) e consentiranno di capire in modo più chiaro come il processo di formazione delle nuvole risponde al cambiamento climatico. Per maggiori informazioni, visitare: Tu Delft: http://www. Tudelft. Nl/ Istituto meteorologico reale olandese (Knmi): http://www. Knmi. Nl/about_knmi/ Istituto Max Planck di meteorologia: http://www. Mpimet. Mpg. De/en/home. Html .  
   
   
RICERCATORI SCOPRONO RAGNO GIGANTE IN AFRICA  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Una nuova specie di Nephila gigante - conosciuta per le elaborate ragnatele di colore giallognolo - fa la sua comparsa in Sudafrica e in Madagascar, secondo uno studio sloveno-statunitense. I risultati, pubblicati su Plos (Public Library of Science) One, hanno mostrato che questa nuova specie rappresenta il più grande ragno tessitore finora noto alla scienza. La ricerca è stata svolta come parte del progetto Nephilid Spiders ("Nephilid spider phylogenetics as a test for antagonistic coevolution of sexes"), finanziato dall´Ue con 766. 000 euro attraverso le borse "Marie Curie International Reintegration Grant" (Irg) del Sesto programma quadro (6° Pq). Ad oggi sono state identificate oltre 41. 000 specie di ragni e ogni anno circa 450 nuove specie si aggiungono alla lista. I ragni Nephila sono unici per il fatto che la loro ultima descrizione risale al diciannovesimo secolo. I ricercatori sanno che questi ragni sono in assoluto i tessitori delle più grandi ragnatele, le quali possono raggiungere fino a un metro abbondante di diametro. I Nephila sono però anche organismi esemplari per la ricerca sul dimorfismo sessuale e la biologia sessuale. Matja Kuntner - ricercatore associato del Smithsonian´s National Museum of Natural History negli Stati Uniti e presidente dell´Accademia slovena delle scienze e delle arti - e il suo collega Jonathan Coddington del Smithsonian´s National Museum of Natural History negli Usa, hanno ricostruito l´evoluzione delle dimensioni della famiglia di ragni Nephilidae, per dimostrare che le femmine di questa nuova specie sono effettivamente enormi - il loro corpo può raggiungere una lunghezza totale di 3,8 cm e le zampe un arco di 10-12 cm - mentre i maschi sono notevolmente più piccoli. Anche se i ragni Nephila sono comuni sia nelle zone tropicali che subtropicali e sono stati raccolti e vengono conservati nei musei di storia naturale, il dott. Kuntner ne ha riconosciuto solo 15 specie valide nella sua tesi di dottorato. "È stato sorprendente trovare una femmina di Nephila gigante del Sudafrica nella collezione del Plant Protection Research Institute di Pretoria (Sudafrica) che non corrispondeva a nessuna delle specie descritte", ha spiegato il dott. Kuntner, che per primo ha esaminato l´esemplare. Il dott. Kuntner e il dott. Coddington, insieme ad altri ricercatori, hanno condotto una serie di spedizioni in Sudafrica per trovare queste specie. Visto che il loro impegno non ha prodotto risultati soddisfacenti, i ricercatori sono stati portati a credere che l´esemplare di Nephila - scoperto per la prima volta nel 1978 - doveva essere un ibrido o magari una specie estinta. Un secondo esemplare - trovato nel 2003 in Madagascar - ha chiarito che non si trattava di un ibrido, ma i ricercatori non ne hanno trovato alcun altro esemplare nella loro indagine di 2. 500 campioni. Tutto sembrava far supporre un´estinzione della specie. Tuttavia, grazie alla tenacia del collega sudafricano, sono stati scoperti un esemplare maschio e uno femmina nel Tembe National Elephant Park in Sudafrica. Ciò ha portato alla convalida della nuova specie, batezzata Nephila komaci, dal nome del miglior amico del dottor Kuntner morto a causa di un incidente avvenuto al momento in cui si svolgeva la ricerca. "Il mio amico - anche lui uno scienziato - mi ha incoraggiato a portare avanti questo dottorato, ma non è riuscito a vedere le mie scoperte", ha detto il dott. Kuntner. "È stato per me di grande ispirazione, nonché un grande amico, è per questo che ho voluto dedicare questa nuova specie [alla] sua memoria". I dottori Kuntner e Coddington sperano di scoprire nuove popolazioni di N. Komaci in Africa o Madagascar. Il loro lavoro contribuirebbe fortemente alla promozione della ricerca su questo gruppo, in particolare perché la specie sembra essere molto rara, secondo loro. "Temiamo che la specie possa essere in pericolo di estinsione, visto che il suo unico habitat è una foresta di sabbia nell´Elephant Park a Kwazulu-natal", ha detto il dott. Coddington. "I nostri dati suggeriscono che la specie non è diffusa, il suo habitat è limitato e tutte le località conosciute si trovano tra due regioni con biodiversità minacciata dall´uomo: il Maputaland e il Madagascar". Il nome di genere Nephila deriva dal greco antico e significa "che ama la tessitura" (nen = tessere e philos = amore). Per maggiori informazioni, visitare: Plos One: http://www. Plosone. Org Accademia slovena della scienza e delle arti: http://www. Sazu. Si/en/ .  
   
   
AZIENDA FORESTE GESTIRA’ TERRENI BOSCATI DI AGRIGENTO  
 
 Palermo, 16 novembre 2009 – Il dipartimento Azienda Foreste demaniali dell’assessorato regionale Agricoltura e Foreste a gestirà circa 380 ettari di terreni boscati e di interesse naturalistico che appartengono al demanio del Comune di Agrigento. Lo prevede una convenzione di durata decennale stipulata secondo le previsioni della legge regionale 6 aprile 1996, sottoscritta tra il Comune di Agrigento e l’Azienda foreste della regione siciliana che curerà, fra le altre cose, la gestione delle riserve naturali, l’impianto di essenze arboree sui terreni di pubblica fruizione e la forestazione. L’azienda gestirà il bene demaniale nel rispetto delle norme forestali e di tutela ambientale per migliorarlo e valorizzarlo con interventi selvicolturali idonei, mirati anche alla conservazione e alla fruizione. Il Comune si impegnerà a non apportare variazioni nella pianificazione del proprio territorio, ma come ente proprietario avrà la possibilità di segnalare e proporre suggerimenti per migliorare l’attività dell’ente gestore. L’area demaniale oggetto della convenzione circonda quasi interamente la città di Agrigento e arriva in alcuni punti della Valle dei Templi , dove insistono siti archeologici di grande rilievo e una vegetazione variegata espressione forte del legame con il territorio: mandorli, olivi, agrumi, viti e carrubbi. Per l’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Michele Cimino “l’affidamento all’Azienda, risponde allo stesso obiettivo della piantumazione dei mille mandorli nella Valle dei Templi fatta nei giorni scorsi: riqualificare le aree boscate danneggiate attraverso una graduale rinaturalizzazione, infrastrutturazione e il ripristino degli ambienti naturali per una piena fruizione ecocompatibile e destagionalizzare dei flussi turistici” . “Tutte le iniziative che attiveremo – prosegue Cimino – saranno destinate da una parte alla promozione di nuove forme di turismo ambientale, culturale, sportivo attraverso la realizzazione di sentieri tematici e manifestazioni di educazione ambientale, dall’altra alla promozione della ricerca scientifica attraverso incontri capaci di sviluppare e diffondere gli aspetti geologici, faunistici, floristici e le tradizioni agricole dell’intero comprensorio”. Il dirigente generale dell’Azienda Foreste, Fulvio Bellomo, ha detto che “il ruolo istituzionale del dipartimento nella gestione di aree boscate o comunque di interesse naturalistico, viene guardato sempre con maggiore interesse da parte degli enti locali o di altri enti pubblici. Questo ci responsabilizza ulteriormente nell’attività che è finalizzata all’incremento del patrimonio boschivo, alla sua conservazione e a una fruizione ecocompatibile”. .  
   
   
TRENTO: SPIAGGIA DEGLI OLIVI: BONIFICA NECESSARIA  
 
Trento, 16 novembre 2009 - Lavori alla Spiaggia degli Olivi di Riva del Garda: in seguito ad alcuni articoli comparsi sulla stampa locale, in cui si fa riferimento fra l´altro a presunti "sprechi di denaro pubblico", il Servizio bacini montani della Provincia autonoma di Trento intende offrire all´opinione pubblica alcune doverose precisazioni, sottolineando in particolare l’opportunità di effettuare una preventiva bonifica bellica della zona. L’intervento, che avrà inizio nei prossimi mesi, prevede l’abbassamento del fondale del porto, compresa la zona della cosiddetta “esedra” (il muro a semicerchio che si affaccia al lago), ed il conseguente rifacimento e consolidamento delle strutture di sostegno. Verrà inoltre prolungato il molo “foraneo” (esterno) per una lunghezza di circa 15 metri. Queste opere complesse verranno realizzate mediante utilizzo di tecniche speciali, quali palancole (sia definitive che provvisionali), micropali e jet-grouting, fino ad una profondità di 9 metri rispetto alle attuali quote del fondale lacustre. Per questo motivo, ed alla luce dei numerosi ritrovamenti di ordigni bellici in occasione di analoghi interventi effettuati sul limitrofo canale della Rocca di Riva, si è ritenuto necessario programmare, prima dell’avvio dei lavori, una bonifica bellica sia superficiale che profonda, al fine di prevenire possibili incidenti. A tale scopo il Servizio Bacini montani ha redatto, approvato e finanziato una perizia di 180. 000,00 euro per i lavori di bonifica superficiale e profonda dei fondali presso la Spiaggia degli Olivi, che si prevede di eseguire a breve. L’opportunità di una preventiva bonifica bellica trova tra l’altro conferma nel fatto che nei giorni scori, durante il montaggio della gru impiegata per i lavori di ristrutturazione dell’edificio affacciato alla Spiaggia degli Olivi, è stato rinvenuto un grosso ordigno. .  
   
   
PUGLIA: INSEDIATO GRUPPO LAVORO IN FAVORE DEL PRINCIPIO “ACQUA BENE COMUNE "  
 
 Bari, 16 novembre 2009 - Il gruppo di lavoro nominato dalla Giunta pugliese si è insediato il 12 novembre ed avrà il compito di presentare al Consiglio Regionale un disegno di legge che sancisca il principio dell’acqua bene comune dell’umanità. Lo ha detto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche della Regione Puglia nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso la Presidenza della Giunta Regionale pugliese, durante la quale è stato illustrato l’impianto politico-tecnico che sottende alla costituzione del gruppo di esperti e del lavoro che questi dovranno affrontare. “Del gruppo fanno parte professori, avvocati e cittadini membri del Forum dei Movimenti per l’ Acqua: questa scelta non è stata casuale, secondo l’assessore alle Opere Pubbliche, in quanto è espressione di un’idea produttiva che crea un’apertura ai cittadini che concorrono con le istituzioni a favore del bene della collettività. Il principio dal quale il gruppo dovrà partire è quello che vede l’acqua come un bene e non come una merce, quindi non assoggettabile a logiche concorrenziali di mercato. “Quella che abbiamo intrapreso non è una battaglia di principio ma è una questione che appartiene alle libertà fondamentali” ha detto l’assessore Amati, che ha anche ricordato che l’Avvocatura regionale impugnerà dinanzi alla Corte Costituzionale l’articolo 15 del D. L. N. 135 del 2009 per poter ottenere il riconoscimento della propria competenza esclusiva in materia che non può sottostare alle logiche della concorrenza. Amati ha anche spiegato che diverso è il “discorso che riguarda l’attività di distribuzione che il gestore pubblico potrebbe aprire eventualmente al mercato. ” Subito dopo la conferenza stampa, il gruppo di lavoro ha già iniziato le sue attività e, nel corso di questa prima riunione di insediamento è stato possibile stabilire un calendario di massima delle attività, una distribuzione dei diversi compiti in base alle rispettive competenze dei membri e creare una prima bozza di lavoro che culminerà nel disegno di legge da presentare alla Giunta regionale entro il 31 dicembre 2009. .  
   
   
ACCORDO DA 30 MILIONI DI EURO PER LA SICUREZZA DELL´ARNO PREVISTE PER ORA DUE CASSE A FIGLINE  
 
Firenze, 16 novembre 2009 - È stato firmato il 12 novembre l´Accordo di programma da 29,2 milioni di euro per la realizzazione di un sistema di casse di espansione lungo il corso dell´Arno. La firma per la Regione è stata messa dall´assessore alla difesa del suolo, Marco Betti. I soggetti firmatari sono quindici. Si tratta anche dell´Autorità di bacino dell´Arno, delle Province di Firenze e Pisa e dei Comuni di Figline Valdarno, Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze, Incisa in Val d’Arno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Castelfranco di Sopra e Pian di Scò. L´accordo prevede la costruzione delle casse di espansione di Pizziconi e Restone, che occuperanno una superficie di 250 ettari nel comune di Figline, mentre le altre due verranno progettate. Si tratta di quelle di Prulli e di Leccio (per circa 340 ettari di superficie) situate nei comuni di Reggello e Incisa. Per realizzarle serviranno altri 18,6 milioni di euro. «L´intero sistema – spiega l´assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti – è composto infatti da quattro casse, per un investimento totale di 48 milioni di euro. L´ultimazione delle prime due è prevista entro il 2012, mentre contiamo di realizzare quelle di Prulli e Leccio entro il 2014. Appena potremo utilizzarle tutte saremo in grado di deviare e trattenere lì 20 milioni di metri cubi d´acqua, riducendo quindi del 30% la portata delle piene e ottenendo una sostanziale messa in sicurezza di Firenze. Sarà un risultato straordinario». La progettazione delle casse di Pizziconi e Restone è stata fatta dai tecnici del Comune di Figline (che ne è anche l´ente attuatore) con la collaborazione dei Comuni di Reggello e Incisa. La Provincia di Firenze è invece l´ente attuatore dei circa due chilometri di variante alla strada regionale 69 del Valdarno, che fungeranno anche da argine della cassa di espansione. L´intervento per Pizziconi e Restone si articolerà in tre lotti, tutti interamente finanziati. Con il primo verranno sistemati anche i corsi d´acqua minori, Resco e Faella. Con il secondo verrà realizzato anche il potenziamento della presa con un sottoattraversamento dell´autostrada A1, mentre con il terzo verranno sistemati anche gli affluenti di sinistra. «Questo accordo – conclude l´assessore Betti – rappresenta una tappa fondamentale per la messa in sicurezza dell´Arno e si inserisce in un piano di interventi che dal 2005 ad oggi ha visto finanziamenti regionali per 88 milioni di euro, per interventi dedicati sia all´asta del fiume, mentre per i suoi affluenti in quindici anni abbiamo investito 33 milioni che hanno attivato interventi per 100 milioni. La settimana prossima è prevista la firma di un altro, importante, accordo di programma da 108 milioni di euro per interventi sullo scolmatore dell´Arno». .  
   
   
ENEA TRISAIA PREMIATA A STOCCOLMA AGLI EUROPEAN EMAS AWARDS PER L’AMBIENTE  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Importante riconoscimento europeo per il Centro di Ricerche Enea Trisaia per la sua gestione ambientale avanzata: il prossimo 19 Novembre il Centro di Ricerche lucano sarà premiato nell’ambito dei prestigiosi “European Emas Awards” a Stoccolma. L’emas Award è indetto annualmente dalla Direzione Generale per lo Sviluppo della Commissione Europea tra le organizzazioni con certificazione "Emas". Enea Trisaia ha ottenuto la nomination quale “pubblica amministrazione” di eccellenza in Italia, sul tema 2009 “Supply chain including green procurement”. Nove le “Nomination” conferite ad altrettante istituzioni pubbliche europee di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Spagna, Svezia, Ungheria, tra cui l’Enea. Nel corso della manifestazione di premiazione verrà poi scelto il vincitore assoluto per ognuna delle 5 categorie (micro, piccola, media, grande impresa, Organizzazioni Pubbliche). “Penso che sia un risultato importante per l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) – afferma il Dr. Donato Viggiano direttore del Centro di ricerche - anche perché si dimostra che si può governare a condizioni “Emas”, cioè con certificazioni ambientali, anche un grande Centro di Ricerche con attività avanzate e molto diversificate che comprendono le energie rinnovabili, le tecnologie ambientali, le agrobiotecnologie, la radioprotezione ambientale e i sistemi laser. Le competenze specifiche con le quali il Centro Enea di Trisaia affronta e gestisce tutti gli aspetti ambientali e di sicurezza connessi alla ricerca scientifica, la volontà di sottoporre a registrazione Emas tutti gli impianti e i laboratori e il forte impegno di tecnici e ricercatori, sono le caratteristiche fondamentali che hanno determinato questo riconoscimento. La cerimonia di premiazione si terrà nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale di Stoccolma. .  
   
   
RIFIUTI IN SICILIA: GIORGIO D’ANGELO COMMISSARIO AD ACTA DEL COINRES  
 
Palermo, 16 novembre 2009 - L’agenzia regionale per le acque e i rifiuti ha nominato Giorgio D’angelo commissario ad acta del Coinres per garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. D’angelo, dopo avere quantificato la cifra necessaria per superare l’emergenza, richiederà al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, di assicurare la copertura tramite l’accesso al fondo di rotazione. Al commissario è stato dato mandato, inoltre, di monetizzare e recuperare i crediti vantati dal Coinres. .  
   
   
EMERGENZA RIFIUTI: LA GIUNTA SICILIANA EROGA QUATTRO MILIONI DI EURO ALL’ATO PA 4  
 
Palermo, 16 ottobre 2009 - La giunta regionale ha deciso di erogare altri 4 milioni di euro all’ambito territoriale Palermo quattro, che saranno immediatamente a disposizione del commissario per affrontare l’emergenza rifiuti ma anche per superare le criticità a medio termine legate alla gestione del consorzio. Il commissario nominato ieri dall’agenzia dei rifiuti, ha a disposizione sei mesi di tempo e un mandato più ampio, per avviare il risanamento gestionale: si punterà infatti a superare la carenza di mezzi e strutture e ad aumentare i livelli di raccolta differenziata. I fondi stanziati il 13 novembre si aggiungono ai diciotto milioni di euro già messi a disposizione a giugno di quest’anno e che hanno consentito il superamento del momento di maggiore crisi, durante la stagione estiva. .  
   
   
RIDUZIONE DEI RIFIUTI: AL VIA I NUOVI DISPENSER DI VINO DOC NEL VERCELLESE RIDOTTO L´IMBALLAGGIO PER PRODURRE MENO RIFIUTI  
 
Torino, 16 novembre 2009 - “Basta prendere la bottiglia di vetro e metterla sotto il beccuccio dell’erogatore. Il vino scende fino a riempirla, si mette il tappo e il gioco è fatto. Semplicemente una buona bottiglia di vino piemontese Doc di qualità: la bottiglia si compra la prima volta ed è riutilizzabile. Insomma: bere bene senza moltiplicare le bottiglie vuote che finiscono tra i rifiuti. Dopo avere raggiunto obiettivi importanti per la raccolta differenziata in Piemonte, ora dobbiamo accelerare sul modo di far diminuire l’uso di imballaggi al momento dell’acquisto” L’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero spiega in questo modo la parte saliente di “Come in Cantina”, la nuova iniziativa proposta dalla Regione Piemonte per ridurre la produzione di rifiuti alla fonte, che prevede l’installazione di erogatori di vini a Doc nei super e negli ipermercati piemontesi. Il 12 novembre, sono stati aperti i primi due erogatori in Piemonte, in provincia di Vercelli. Il primo al supermercato Conad di Crescentino, in via Giotto 24, alle ore 17; il secondo al Conad di Vercelli, Via viale doppio per Trino, alle ore 18. 30. “Gli imballaggi in vetro - dice l’assessore - rappresentano circa il 9% dei rifiuti urbani complessivamente prodotti in un anno in Piemonte. Nonostante siano facilmente e totalmente riciclabili rappresentano ancora circa il 5% del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica. Da indagini di mercato più del 50% del vino venduto ogni anno in Italia è venduto nella Grand distribuzione organizzata. Con questo progetto la Regione vuole incrementare l’offerta di prodotti disimballati da parte della distribuzione, offrendo così ai cittadini/consumatori la possibilità di effettuare acquisti in modo ambientalmente più sostenibile”. Come funziona Per il primo acquisto il consumatore prende dallo scaffale adiacente alla macchina una bottiglia vuota da 1 litro. Il costo della bottiglia (1,00 €) sarà pagato alla cassa. La macchina erogatrice funziona solo con le bottiglie di progetto (esiste un apposito sistema di riconoscimento). Gli erogatori sono protetti da uno sportello. Per aprire lo sportello occorre avvicinare la bottiglia al riquadro posto sotto lo sportello stesso. Aperto lo sportello, posizionare la bottiglia sotto l’erogatore, chiudere lo sportello. Il sistema è automatizzato, per cui la bottiglia sarà riempita automaticamente al livello corretto. Terminato il riempimento rimuovere la bottiglia e tapparla con il tappo a vite fornito. Prelevare l’etichetta emessa automaticamente dalla macchina, attaccarla sul retro della bottiglia e pagare alla cassa. Il progetto e il suo obiettivo Come In Cantina è scaturito dal Tavolo di lavoro Regione/gdo per promuovere iniziative sperimentali di riduzione della produzione di rifiuti. Obiettivo del progetto è realizzare, all´interno degli ipermercati e dei supermercati regionali, un sistema di vendita sfusa di vino piemontese D. O. C. , in cui si acquista soltanto il contenuto e si riutilizza il contenitore/bottiglia. Ogni consumatore acquista la bottiglia con il vino solo la prima volta. Le volte successive si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente dai distributori automatici. In questo modo la bottiglia non è più un elemento usa e getta, ma un oggetto da ri-usare periodicamente, riempiendolo di nuovo prodotto, evitando la produzione di rifiuti. Le aziende che hanno aderito Le catene commerciali Carrefour, Conad e Panorama e le aziende Le Guie S. C. A. Di Cuceglio (To), Aziende Agricole Associate di Calamandrana (At) e Vinnova srl di Robassomero (To) che forniscono i vini e gli erogatori automatici. Il vino Sono venduti sfusi solo vini piemontesi D. O. C. La buona qualità dei vini è stata testata con apposite analisi sensoriali effettuate dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Presso i punti vendita Conad di Crescentino e Vercelli saranno venduti sfusi i seguenti vini piemontesi D. O. C. Forniti dalla Società Le Guie S. C. A. Di Cuceglio (To): - Cortese (€ 2,20) - Piemonte Barbera (€ 2,20) - Monferrato Dolcetto (€ 2,70) - Langhe Nebbiolo (€ 3,70) . .