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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
PARLAMENTO EUROPEO: INTENSIFICARE LA RICERCA COMUNE SUL MORBO DI ALZHEIMER  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Il Parlamento chiede agli Stati membri di mettere in comune una massa critica di competenze, conoscenze e finanziamenti per prevenire e combattere le malattie neurodenegerative, come l´Alzheimer o il Parkinson, che colpiscono più di 7 milioni di europei. Rilevando l´importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, chiede studi epidemiologici su scala transnazionale e ricerche sul benessere dei pazienti, nonché la promozione di stili di vita sani e una migliore informazione dei cittadini. Adottando una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi, il Parlamento europeo rileva la necessità urgente di intensificare gli sforzi necessari per far fronte agli effetti delle malattia neurodenegerative, in particolare dell’Alzheimer e del Parkinson, sul piano sociale e della salute pubblica, nel contesto dell’invecchiamento della popolazione europea e anche per garantire la futura sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali. I deputati, infatti, sottolineano che tali malattie colpiscono più di 7 milioni di europei, e che questa cifra "probabilmente raddoppierà nei prossimi decenni come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione". Osservano inoltre che il costo dei disturbi da demenza nell’Ue27 nel 2005 ammontava a circa 130 miliardi di euro e che, attualmente, non esistono cure per tali malattie, mentre le conoscenze in materia di prevenzione, trattamento e identificazione dei fattori di rischio "sono molto limitate". Notando poi come la maggior parte degli sforzi di ricerca in tale campo è esplicata dagli Stati membri, con un livello relativamente basso di coordinamento transnazionale, il Parlamento accoglie favorevolmente la proposta di progetto pilota per la programmazione congiunta della ricerca al fine "ridurre la frammentazione degli sforzi" grazie alla "messa in comune di una massa critica di competenze, conoscenze e risorse finanziarie". Rileva nondimeno la necessità di evitare "la creazione di nuove strutture burocratiche", e suggerisce di collaborare con l’industria per beneficiare di tutte le risorse ed esperienze disponibili garantendo, al contempo, l’indipendenza e l´autonomia. Il Parlamento incoraggia inoltre tutti gli Stati membri "a impegnarsi attivamente nella definizione, nello sviluppo e nell’attuazione di un´agenda comune di ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative" e ritiene che la realizzazione di studi epidemiologici e clinici su vasta scala nel quadro di una collaborazione transnazionale "apporterebbe un chiaro valore aggiunto". Sottolinea poi l’importanza di un approccio multidisciplinare della ricerca che includa la diagnosi, il trattamento, la prevenzione e la ricerca sociale sul benessere dei pazienti, delle loro famiglie e delle persone che prestano assistenza. I deputati si dicono convinti che i test diagnostici precoci, la ricerca dei fattori di rischio (quali l’ambiente) e i criteri di diagnosi precoce "siano fondamentali". Più in particolare, i programmi di ricerca dovrebbero incentrarsi, in via prioritaria, su prevenzione, biomarcatori (compresa la suscettibilità genetica), metodi di diagnosi precoce basati, e standardizzazione dei criteri e degli strumenti diagnostici. Vanno anche create vaste banche dati da utilizzare per studi sulla popolazione, ed è necessario definire strategie di trattamento e studi clinici su nuove sostanze chimiche e biologiche, vaccini e tecnologie. Occorre inoltre studiare la relazione tra il processo di invecchiamento e la demenza e tra la demenza e la depressione nelle persone anziane. Il Parlamento incoraggia gli Stati membri a promuovere programmi di ricerca che accordino grande importanza alle scelte del paziente e al suo punto di vista, e li invita a informare l’opinione pubblica sui cambiamenti nello stile di vita che possono ritardare e prevenire l’insorgenza di malattie neurodegenerative, specialmente l’Alzheimer e il Parkinson promuovendo, al contempo, “stili di vita che favoriscano una buona salute mentale". Propone poi che il Consiglio e la Commissione esaminino la possibilità di lanciare un Anno europeo del cervello per attirare l’attenzione sulle malattie cerebrali associate all´invecchiamento e sulle misure per prevenirle. .  
   
   
GARA D´APPALTO: COORDINAMENTO DI UNA RETE EUROPEA DI LABORATORI AL FINE DI RAFFORZARE LA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO PER LA SORVEGLIANZA DELLA DIFTERITE  
 
 Bruxelles, 16 novembre 209 - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato un bando di gara d´appalto per il coordinamento di una rete europea di laboratori al fine di rafforzare la diagnostica di laboratorio per la sorveglianza della difterite. Il contraente dovrà: coordinare la rete europea di laboratori per la difterite, che farà parte di un più ampio sistema Ue di sorveglianza della difterite; valutare e migliorare le prestazioni del laboratorio relative a metodi standardizzati e appropriati da utilizzare per le diagnosi di laboratorio della difterite confermata dalla coltura per assicurare una sorveglianza accurata e comparativa della difterite in tutta Europa; ampliare la conoscenza relativa alle procedure d´immunità sierologica per individuare gli anticorpi antitossina difterica in Europa, valutare e migliorare le prestazioni di laboratorio per metodi d´immunità seriologica accurati e standardizzati; mantenere un alto livello di preparazione dei laboratori e rafforzare le competenze microbiologiche in Europa per la difterite attraverso seminari di formazione sulle attività da laboratorio; coordinare la sorveglianza molecolare della difterite, inclusa la valutazione di tecnologie molecolari nuove, rapide e automatizzate, e il mantenimento di una sorveglianza molecolare d´alta qualità in Europa, inclusi la valutazione e il miglioramento delle prestazioni di laboratorio relative alla tipizzazione molecolare. Per ulteriori informazioni, contattare: Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Tomtebodavägen 11a , All´attenzione di: Procurement , S-171 83 Stoccolma , Tel. +46 858 601 000 , Fax +46 858 601 001 , Per i dettagli completi del bando consultare il seguente indirizzo internet: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:309250-2009:text:it:html .  
   
   
ISTITUIRE ALL’OSPEDALE DI BOLZANO UN’UNITÀ DI TERAPIA CELLULARE  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - L´istituzione all’Ospedale di Bolzano un’Unità di terapia cellulare è stata discussa il 13 novembre nell´incontra tra i rappresentanti dell’Assessorato provinciale alla Sanità, dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e dell´Ail (associazione contro le leucemie). Come sottolinea il direttore del Dipartimento alla Sanità Florian Zerzer, “le terapie cellulari rappresentano il futuro del trattamento di numerose malattie aggressive”. Negli uffici dell’Assessorato alla Sanità a Bolzano il direttore di Dipartimento Florian Zerzer ha incontrato, insieme ai vertici dell’Azienda sanitaria del comprensorio di Bolzano, i responsabili dell’Ail di Bolzano e Trento, per discutere assieme dell´istituzione di un’Unità di terapia cellulare. Nell’ospedale di Bolzano è stata infatti già costituita un’equipe multidisciplinare tra il reparto di Ematologia e il Centro di trapianti di midollo osseo e il Servizio farmaceutico, al fine di attuare progetti di terapia cellulare. All’interno dell’Ospedale regionale è stata individuata un’area nella quale verranno creati una struttura per la manipolazione e la produzione di cellule staminali e un laboratorio per i controlli di qualità e gli studi per il personale. I tempi d’attuazione del progetto, su un´area di circa 70 mq, sono stimati attorno ai 9-12 mesi. A fianco del malato, a favore della ricerca: questo il motto dell’Ail, l’associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, che l’Assessorato provinciale alla sanità vuole sostenere, "perché le terapie cellulari rappresentano il futuro del trattamento di numerose malattie aggressive, come tumori e malattie autoimmunitarie", sottolinea Zerzer. L’ail migliora la qualità della vita dei malati e dei loro familiari, offrendo i servizi necessari per affrontare nel miglior modo possibile la malattia e stanziando i fondi necessari per sostenere le ingenti spese per cure e degenze. Realizza case d’accoglienza nei pressi dei maggiori Centri ematologici, per ospitare i pazienti, che devono affrontare i lunghi periodi di cura e promuove e sostiene la ricerca, erogando borse di studio per la formazione e l’aggiornamento di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio. .  
   
   
NUOVE SCOPERTE METTONO IN DISCUSSIONE LA TRADIZIONALE TEORIA DELLA MEMORIA  
 
Bruxelles, 16 novembre 2009 - Alcuni scienziati britannici e tedeschi - mediante l´osservazione di pazienti affetti da patologie legate alla memoria - hanno scoperto che una parte del cervello tradizionalmente associata alla memoria a lungo termine potrebbe essere rilevante anche per quella a breve termine. I ricercatori ritengono che i risultati ottenuti dimostrino la necessità di ripensare le ormai accettate differenze funzionali ed anatomiche tra memoria a breve e lungo termine. Lo studio è stato dedicato in modo particolare all´ippocampo, un´area del cervello nota per il ruolo rivestito in riferimento alla memoria a lungo termine, alla memoria spaziale e all´orientamento. È inoltre una delle prime aree ad essere colpite dal morbo di Alzheimer, i cui sintomi sono appunto problemi di memoria e disorientamento. Per valutare la correlazione tra la memoria di lavoro e le relazioni con il pensiero legato a periodi più lunghi, i ricercatori hanno osservato pazienti affetti da epilessia del lobo temporale. Questa patologia causa una disfunzione nell´ippocampo, causando difficoltà per la memoria a lungo termine. I ricercatori hanno chiesto ai pazienti di osservare e memorizzare le immagini (fotografie) di oggetti quotidiani, come ad esempio le sedie in un soggiorno. Le prestazioni del gruppo sono state valutate a breve distanza dopo aver mostrato le immagini ai pazienti e l´attività cerebrale è stata misurata a intervalli lunghi e brevi. "La memoria di lavoro consente la memorizzazione nel cervello - sotto forma di rappresentazioni attive - di eventi transitori", scrivono i ricercatori. "Questa peculiarità permette di adottare comportamenti mirati quali, ad esempio, l´assumere decisioni o imparare ad utilizzare le informazioni al di là della loro disponibilità sensoria transitoria". I pazienti non erano in grado di memorizzare la relazione configurale tra i vari oggetti raffigurati nelle immagini loro mostrate, come ad esempio se il tavolo era posto a destra o a sinistra delle sedie. Questo tipo di pensiero richiede l´azione coordinata di diverse aree del cervello, preposte ad attività di tipo visivo e temporale. I pazienti, tuttavia, presentavano già altre problematiche in queste aree del cervello dovute alla sclerosi ippocampale causata dall´epilessia del lobo temporale. "Come abbiamo anticipato, i pazienti non riuscivano a distinguere le immagini studiate dalle immagini nuove che gli venivano presentate a distanza di 60 minuti, ma la loro attività era nella norma a distanza di 5 secondi", ha commentato il professor Emrah Duzel dell´University College London (Regno Unito) che ha partecipato allo studio. "Tuttavia, quando è stato chiesto loro - anche a distanza di appena cinque secondi - di ricordare in che posizione esatta si trovavano gli oggetti all´interno delle scene, è stato evidenziato un deficit importante". Successivamente i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di adulti in buone condizioni di salute di effettuare gli stessi test mentre venivano monitorate le loro onde cerebrali. I risultati dei due gruppi sono poi stati messi a confronto. Gli scienziati hanno rilevato che l´ippocampo "riveste un ruolo importante sotto il profilo comportamentale e funzionale per la memorizzazione configurale-relazionale, poiché coordina le regioni occipitali e le regioni preposte all´attività temporale nell´intervallo theta". È stato possibile distinguere questa funzione dell´ippocampo da un processo analogo che sfrutta però altre regioni cerebrali. Questo significa che ci sono due reti di memoria distinte all´interno del cervello. La regione che funziona in modo indipendente dall´ippocampo rimane intatta anche nei pazienti affetti da patologie a carico di questa regione cerebrale. "Le osservazioni comportamentali effettuate di recente hanno già messo in discussione la tradizionale distinzione tra memoria a lungo e a breve termine accettata da ormai 50 anni", ha affermato Nathan Cashdollar, dell´University College London "Si tratta della prima prova funzionale ed anatomica che dimostra quali sono i meccanismi condivisi tra memoria a breve e a lungo termine, e quali meccanismi restano invece indipendenti". Per ulteriori informazioni, visitare: University College London: http://www. Ucl. Ac. Uk/ Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (Pnas): http://www. Pnas. Org/ .  
   
   
ROBOT “MEDICO” PROGETTATO E SVILUPPATO A BOLZANO  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - L’assessore provinciale all’Innovazione Barbara Repetto ha visitato la sede bolzanina della Health Robotics, realtà tra i leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di robot per applicazioni in ambito medico-sanitario. Barbara Repetto ha apprezzato i risultati ottenuti dall’azienda in ambito internazionale, grazie anche al sostegno della Provincia di Bolzano nella ricerca e nello sviluppo, attraverso la realizzazione di uno dei più avanzati robot dedicato alla preparazione automatizzata delle terapie in ambito ospedaliero. "Un esempio tangibile che la stretta sinergia tra pubblico e privato porta ad eccellenze anche nei settori più delicati", ha commentato l´assessore Repetto nel corso della visita all´azienda a Bolzano sud. Il robot, nato grazie alla ricerca condotta a Bolzano, è in grado di preparare in maniera del tutto automatizzata le terapie da applicare e iniettare ai pazienti ricoverati. Il sistema, hanno spiegato i responsabili dell´impresa, copre il vasto campo delle terapie convenzionali (ad esempio antibiotici, antidolorifici) garantendo livelli di sicurezza ed affidabilità notevolmente superiori rispetto ai metodi tradizionali: si ottengono così maggiori garanzie per i pazienti ed un’otti¬mizzazione dei costi. I responsabili dell´azienda hanno illustrato all´assessore Repetto il funzionamento del nuovo robot, costituto da un braccio antropomorfo a 6 assi di ultima generazione (il più compatto ad oggi disponibile sul mercato), controllato da un sofisticato software, in grado di dosare, in atmosfera sterile, i farmaci iniettabili in siringhe e sacche di varia capacità, in base alla prescrizione medica. E’ dotato di identificazione automatica degli operatori abilitati attraverso il riconoscimento facciale, selezione automatica di farmaci, siringhe e sacche attraverso il sistema del computer vision. .  
   
   
SANITA’: GETTATO UN PONTE TRA VENETO E CALIFORNIA SANDRI IN USA STRINGE ACCORDI E “TESTA” ECCELLENZE, “TURISMO SANITARIO” NANOTECNOLOGIE, BIOTECNOLOGIE  
 
Venezia, 16 novembre 2009 - La Regione del Veneto e lo Stato Americano della California sono pronti a definire e sottoscrivere (presumibilmente nei primi mesi del 2010) un Accordo di cooperazione in campo sanitario. La collaborazione potrebbe svilupparsi su più fronti: la ricerca avanzata e i suoi sistemi di finanziamento, lo scambio di accademici e ricercatori, la collaborazione nel campo della proprietà intellettuale, la nanomedicina nell’ambito del più ampio settore delle nanotecnologie, le biotecnologie, la collaborazione tra imprese del settore biomedicale, il rafforzamento del “turismo sanitario” con la creazione di pacchetti che combinino l’offerta turistica veneta con visite e cure mediche all’avanguardia, affermando il Veneto come location europea ottimale per gli americani nel settore salute. E’ questo uno degli obbiettivi centrati dalla missione in California che sta compiendo una delegazione del Veneto, guidata dall’Assessore alla Sanità Sandro Sandri e composta da rappresentanti del settore sanitario, dell’Università e della ricerca industriale. Le basi dell’Accordo sono state gettate al termine di un incontro con le Autorità Istituzionali californiane. “Dopo quello sottoscritto con la Catalogna – sottolinea Sandri – questo che definiremo con la California è sicuramente tra gli accordi più importanti di sempre: da un lato creiamo un filo diretto con un Paese assolutamente all’avanguardia nella ricerca, con centri che fanno scuola nel mondo, dall’altro siamo la prima Regione europea che ha un contatto con gli Stati uniti a pochi giorni dal varo al Congresso della bozza di legge Obama sulla riforma del sistema sanitario statunitense, e la nostra esperienza di gestione sostenibile di un sistema universalistico è vista con grandissimo interesse. Naturalmente metteremo a disposizione questa nostra esperienza nel lavoro che sarà avviato con la California. Per quanto ci riguarda – aggiunge Sandri – essendo la California dotata di centri di ricerca e conoscenza ai vertici mondiali puntiamo a concretizzare proprio su questo fronte alcune forme di collaborazione istituzionale che diano continuità ed organicità alle relazioni già in atto in forma volontaria”. La delegazione veneta ha quindi visitato alcuni di questi centri: in particolare, l’incubatore biotecnologico “Qb3” di San Francisco e il centro di ricerca Takeda, dove di fatto è nata la biotecnologia. Il “Qb3” è frutto di una collaborazione tra le Università californiane di San Francisco, Santa Cruz e Berkley “ed attua – ha detto Sandri – un interessantissimo modello di gestione dell’innovazione che parte dall’Università e arriva al mercato, generando imprese dai risultati della ricerca. Un’iniziativa da cui anche noi possiamo trarre grandi spunti e che, come molti progetti scientifici americani, deriva da una stretta collaborazione tra imprese pubbliche ed aziende private: un investimento da 300 milioni di dollari che, con 100 milioni pubblici, ne ha mobilitato 200 di privati”. Secondo Sandri, “mentre il Veneto potrà indicare alla California i metodi più adatti per sviluppare un’assistenza sanitaria più equa ed efficiente, tra le loro esperienze che noi dovremmo assimilare ci sono i metodi per trasferire rapidamente e con successo sul mercato i risultati delle ricerche scientifiche”. .  
   
   
SANITA’: MANICHINI IPERTECNOLOGICI E SOFTWARE NEL FUTURO VENETO PER L’ADDESTRAMENTO DEI CHIRUGHI. SANDRI IN USA VISITA CENTRI SIMULAZIONE UCLA E CEDARS SINAI: “IDEA DA IMPORTARE, NE PARLERO’ ALLE UNIVERSITA’ VENETE”.  
 
 Venezia, 16 novembre 2009 - “Anche il Veneto potrebbe essere dotato di un centro di simulazione chirurgica con l’utilizzo di software e manichini per la formazione dei giovani chirurghi ed infermieri”. Lo ha annunciato il 14 novembre l’Assessore alla Sanità Sandro Sandri che, in missione in California con una delegazione della sanità veneta, ha visitato i due più famosi centri di simulazione chirurgica del mondo: quello dell’Università della California (Ucla) ed il Cedars Sinai Medical Center, entrambi a Los Angeles. “Le informazioni raccolte in questa visita – ha detto Sandri – sono state preziose e le utilizzeremo per realizzare anche in Veneto una struttura come queste. L’utilità di questi centri è notevolissima: l’esperienza americana ha infatti dimostrato che l’addestramento del personale sanitario in formazione e degli studenti su manichini o in realtà virtuale accelera e migliora la qualità dell’addestramento in moltissimi interventi chirurgici e nell’assistenza infermieristica in sala operatoria. Qui in America questi centri ultratecnologici sono in strutture private che costano al cittadino migliaia di dollari al giorno – ha detto Sandri – ma la nostra scommessa è quella di trasferire nel servizio pubblico un’esperienza così innovativa e tecnologica”. “Al mio ritorno – aggiunge Sandri – ne parlerò con le Università venete, senza escludere di allargare il ragionamento a quelle del Nordest, per coinvolgerle nell’idea, magari tramite un accordo che potrebbe riguardare gli specializzandi, ma anche gli studenti di medicina dell’ultimo biennio. L’uso di queste tecnologie permetterebbe di formare i giovani medici ad interventi anche complessi, abbreviando i tempi di preparazione e facendoli ‘lavorare’ in condizioni straordinariamente simili a quelle che troverebbero su un paziente vero”. I due centri visitati da Sandri sono abbastanza diversi: in quello Ucla, che si occupa di chirurgia d’urgenza, si interviene su manichini che simulano in tutto e per tutto presone diverse (adulti, bambini, neonati, partorienti). In un ambiente in tutto e per tutto simile ad una sala operatoria, il personale in addestramento interviene in diverse situazioni di emergenza simulata e le moderne dotazioni tecnologiche dei manichini consentono di verificare in tempo reale il risultato dell’intervento sul “paziente”. Nel Centro di simulazione del Sinai Medical Center ci si occupa invece di diagnostica invasiva e chirurgia minivasiva e l’intervento viene gestito attraverso dei software di visione artificiale che assistono l’operatore visualizzando come in un videogame i risultati del suo intervento. .  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, L’INFERMIERE VA A CASA DEL PAZIENTE CON L’“ASSISTENTE” DEDICATO LA MALATTIA FA MENO PAURA UNA PRESENZA QUALIFICATA E CONTINUA AL DOMICILIO MIGLIORA DEL 25% L’ADERENZA AL TRATTAMENTO E LA QUALITÀ DI VITA. IL COSTO? 3,4 MILIONI DI EURO L’ANNO, MA È DEL TUTTO GRATUITO PER IL MALATO E IL SSN  
 
Roma, 16 novembre 2009 – Un malato di sclerosi multipla su due, se lasciato solo, abbandona la terapia entro i primi due anni. Con conseguenze gravissime in termini di aggressività della malattia e disabilità. La soluzione? Un infermiere dedicato, che si reca direttamente a casa del paziente e interagisce continuamente con lui e la famiglia. Lo dimostrano i risultati del progetto Betaplus, attivo dal 2001, che ha coinvolto ad oggi oltre 5. 500 persone su tutto il territorio nazionale. Una figura competente e a domicilio garantisce un aiuto prezioso non solo per questioni di tipo clinico (istruzioni sull’autosomministrazione della terapia) ma soprattutto un supporto psicologico, indispensabile per affrontare una malattia cronica che colpisce in giovane età. I dati, a 8 anni dall’avvio, sono consolidati: l’aderenza al trattamento migliora del 25% e la malattia fa meno paura. “Non solo: la qualità di vita dei malati che seguono la terapia aumenta progressivamente nel tempo ed è notevolmente più elevata rispetto a chi la interrompe - spiega il prof. Carlo Pozzilli, Ordinario di Neurologia alla Sapienza di Roma e responsabile del Centro Sclerosi Multipla del S. Andrea -. È quanto emerge dallo studio multicentrico internazionale, dedicato al progetto, da me coordinato e presentato allo scorso Congresso della Società Europea di Neurologia (Ens). E oggi questo approccio, tutto italiano, viene preso ad esempio a livello internazionale. E’ ormai indispensabile superare la visione tradizionale del malato trattato esclusivamente in ospedale dallo specialista. L’intervento tempestivo, sin dal primo episodio, è essenziale per bloccare sul nascere questa patologia, che nel nostro Paese colpisce circa 57. 000 persone, con 1800 nuovi casi ogni anno. Ma è altrettanto importante l’adesione alle terapie, visto che la sclerosi multipla è cronico-degenerativa. ”. Dal 2001 sono state effettuate oltre 6. 200 visite domiciliari l’anno e raccolte 14. 500 telefonate. Il servizio, gestito da Domedica, società specializzata nell’erogazione di servizi infermieristici domiciliari, è completamente gratuito per il paziente, che può richiederlo a un numero verde: immediatamente viene attivato l’infermiere che opera nella zona. “Per offrire un simile supporto il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe spendere più di 3,4 milioni di euro ogni 12 mesi – sottolinea la dott. Ssa Cristina Negrini, farmacoeconomista -. Questo si traduce in un costo medio per ogni persona seguita di oltre 950 euro all’anno, che, per i nuovi pazienti, può superare i 1560 euro. Betaplus implica una spesa elevata poiché offre servizi personalizzati, non pone limiti alle richieste di supporto e le evade entro un tempo breve e prefissato”. Il programma, reso possibile da Bayer, è stato attivato in Italia dal 2001 ed è presente anche in altri Paesi europei. “Con un intervento tempestivo – continua il prof. Pozzilli - è possibile ridurre notevolmente l’aggressività della malattia, la cui genesi è multifattoriale, anche se appare definito un ruolo convergente di fattori genetici e ambientali. La sclerosi multipla consiste in lesioni infiammatorie demielinizzanti a carico del cervello e del midollo spinale provocate da una reazione immunitaria. In media esordisce intorno ai 30 anni, colpisce prevalentemente le donne e accompagna la persona per tutta la vita con importanti implicazioni sociali ed elevatissimi costi personali. Da pochi anni sono disponibili trattamenti noti come Dma (disease-modifying agents) che possono modificare il decorso della malattia riducendo la frequenza e la severità delle riacutizzazioni e rallentando la progressione della disabilità. Questi farmaci riducono l’accumulo delle lesioni all’interno del sistema nervoso centrale. Come dimostrato dallo studio Benefit il trattamento precoce con interferone beta-1b, subito dopo il primo episodio, rallenta del 40% la progressione della malattia e riduce la disabilità”. “L’arrivo dei farmaci innovativi – conclude il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) -, che devono essere utilizzati per un lungo periodo e che hanno dimostrato la capacità di cambiare la storia naturale di malattia, ha richiamato l’attenzione sulla corretta gestione di queste terapie. La nostra Associazione valuta positivamente il supporto ai Centri clinici da parte di servizi infermieristici sul territorio diretti alla persona, offerti in accordo con i Centri clinici stessi. Utilizzare correttamente ogni terapia e ogni supporto disponibile consente di avere la migliore qualità di vita possibile e di vivere ‘oltre la sclerosi multipla’”. .  
   
   
INFLUENZA, IN LOMBARDIA VACCINATE 60.000 PERSONE  
 
Milano, 16 novembre 2009 - Ad oggi in Lombardia sono già state vaccinate contro l´influenza A/h1n1 circa 60. 000 persone: 2. 849 donne gravide al secondo e terzo trimestre, 26. 971 soggetti a rischio tra i sei mesi e i 65 anni e 28. 044 operatori sanitari (tra cui circa 5. 000 medici di famiglia, ossia oltre il 50% della categoria). E´ iniziata nel frattempo la distribuzione dei vaccini anche per gli operatori dei servizi essenziali (forze dell´ordine, vigili del fuoco, ecc). Le dosi già arrivate in Lombardia sono 509. 766 mentre altre 100. 000 saranno disponibili attorno al 20 novembre. I dati sono stati resi noti oggi dall´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme a Luigi Macchi (direttore generale vicario dell´assessorato alla Sanità) e Anna Pavan (dirigente prevenzione dell´assessorato). Sempre sul tema dei vaccini, Bresciani ha sottolineato "la crescita del senso di responsabilità da parte degli operatori sanitari" e ha annunciato la pubblicazione sul sito internet della Direzione Generale Sanità (www. Sanita. Regione. Lombardia. It) di un documento "per dare le risposte ai cittadini e chiarire tutti i dubbi nati in questo periodo". Decessi - Dopo aver ribadito ancora una volta l´appello a "non andare in ospedale e a curarsi a casa consultando il medico di famiglia", l´assessore ha sottolineato la necessità di arrivare ad una classificazione univoca dei casi di decesso causati effettivamente dal virus A/h1n1. "La Lombardia - ha detto Bresciani - si è già mossa in questo senso, diffondendo una nota ad Asl e ospedali per indicare quali siano i casi da segnalare, sulla base di uno standard internazionale usato per tutte le patologie, ossia le regole di codifica Istat, distinguendo tra una sindrome influenzale come causa iniziale della morte o come fattore scatenante in una situazione già compromessa da altre malattie". "Abbiamo trasmesso questa nota anche a livello centrale - ha aggiunto Bresciani - e auspichiamo che venga presa in considerazione per definire criteri univoci". Situazione E Impatto Su Servizi Sanitari - Sebbene il numero degli ammalati stia crescendo, come da attese, non sono invece aumentati i casi gravi, il che dimostra, è stato ricordato, come quella da virus A/h1n1 sia una patologia lieve. Secondo gli ultimi dati, la mortalità sarebbe addirittura inferiore allo 0,3 per mille ammalati a fronte di un indice di 1 su 1. 000 dell´influenza stagionale. Non esistono al momento criticità sul fronte dei servizi sanitari e delle richieste di intervento e assistenza, dopo il picco registrato 15 giorni fa. In più, è stato anche detto nel corso della conferenza stampa, conteggiare i casi di ricovero per polmonite nei vari ospedali, come alcuni organi di stampa hanno fatto, non ha alcun senso, tenuto conto che secondo i dati raccolti negli ultimi anni, nei periodi invernali ogni giorno negli ospedali lombardi vengono ricoverati 200 pazienti per polmoniti o influenza. Mutazione Virus - Rispondendo ad una domanda, Bresciani ha infine chiarito che "in base alle informazioni raccolte ai più alti livelli, al momento è da escludersi nel modo più assoluto qualsiasi mutazione del virus". .  
   
   
NUOVA INFLUENZA, NEL LAZIO POTENZIATO IL NUMERO VERDE REGIONALE: 10 LINEE TELEFONICHE ATTIVE 7 GIORNI SU 7  
 
 Roma, 16 novembre 2009 - Da sabato 14 novembre sono attive 10 linee, alle quali risponderanno altrettanti medici, al numero verde regionale 800118800 dell´Ares 118 per ricevere tutte le informazioni riguardo al virus dell´influenza A. Il servizio è attivo 7 giorni su 7 dalle 8,00 alle 20,00. Un medico risponderà alle domande dei cittadini riguardo ogni tipo di informazione sul nuovo virus e sui provvedimenti messi in atto dalla Regione Lazio per contrastare il contagio. "La macchina è pronta, stiamo vaccinando- ha detto il vicepresidente Esterino Montino durante la presentazione del Piano regionale contro la pandemia - c´è un piano e siamo nelle condizioni di affrontare l´influenza a pieno regime". Per quanto riguarda le dosi di vaccino, ha detto il vicepresidente,sono centomila le dosi di vaccino per mettere al tappeto il virus A/h1n1 consegnate nel Lazio, per un totale di 228 mila dosi giunte finora. Intanto, dai dati diffusi , emerge che nel Lazio si registrano 62 mila nuovi casi di influenza a settimana, con un tasso di incidenza attuale pari a 11,25 per mille abitanti, più che raddoppiato nell´arco di appena 7 giorni. L´incidenza, numeri alla mano, conferma che il virus colpisce prevalentemente i più piccoli: è infatti di 29,45 per mille nella fascia 0-4 anni, sale a 41,44 nei bimbi e ragazzi tra i 5 e i 14 anni, si attesta a 6,27 tra i 15 e i 64 anni per poi scendere a 3 per mille per gli over 64. E in poco più di due settimane sono più che raddoppiati gli accessi ai pronto soccorso laziali legati alla nuova influenza A. Oggi a Roma, rispetto al 15 ottobre, quando la media di accessi giornalieri si attestava attorno a 100, siamo intorno ai 220 accessi quotidiani. Un trend, dunque, in chiara controtendenza con quanto raccomandato dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha invitato a più riprese i cittadini di non intasare i reparti di emergenza, ma di rivolgersi piuttosto al medico di famiglia. E nel Lazio, come ha comunicato Montino, sono circa 500 gli studi dei medici di famiglia già attivi nel fornire assistenza ai loro pazienti relativamente all´influenza A. In totale, in base ad un accordo sottoscritto tra la Regione Lazio e le associazioni dei medici di famiglia e dei pediatri, saranno 800 gli studi medici nel territorio regionale in grado di effettuare una prima diagnosi ai pazienti o di somministrare il vaccino contro l´influenza A. .  
   
   
BASTA ALLARMISMI SUL CRO DI AVIANO  
 
Trieste, 16 novembre 2009 - "La maggioranza di centrodestra non intende depredare il ruolo del Cro di Aviano, come erroneamente riferisce oggi certa stampa locale in ordine alla proposta del Piano socio sanitario regionale. Semmai la proposta in parola è tutt´altro che dirigista, perché lascia taluni aspetti pianificatori a livello di area vasta, e quindi aziendale. In buona sostanza questo piano nulla aggiunge, ma nemmeno nulla toglie al Cro e alla sanità pordenonese". Ad affermarlo, il 12 novembre i consiglieri regionali del Pdl Franco Dal Mas, Antonio Pedicini e Paolo Santin. "Certamente - rilevano gli esponenti del Pdl - manterremo alto il livello di attenzione sul piano sanitario, ma la pratica del piagnisteo alimenta allarmismi, per quanto detto, inutili, forse dannosi". "Come rappresentanti del territorio pordenonese - concludono Dal Mas, Pedicini e Santin - siamo pronti, semmai vi fosse la necessità, a unire tutte le forze politiche e ogni canale necessario per la difesa e la promozione del ruolo del Cro. Il nostro impegno sarà totale, affinché venga attuata una seria azione di riordino dell´assetto istituzionale del sistema sanitario regionale che comprenda la centralità della struttura di Aviano nel nuovo piano oncologico regionale". .  
   
   
TORNA A CASA GUARITA BAMBINA AFGANA CURATA IN VENETO  
 
Venezia, 16 novembre 2009 - E’ Tornata a casa il 15 novembre, con un volo che partirà da Fiumicino, Sabria, la bambina afgana di tre anni gravemente ferita in patria e curata all’Ospedale San Bortolo di Vicenza nell’ambito del programma di assistenza sanitaria internazionale della Regione del Veneto. “E’ la positiva conclusione – sottolinea l’assessore alla sanità Sandro Sandri – di una catena di solidarietà che ha coinvolto decine di persone: dai medici del nostro contingente militare in Afganistan, ai loro colleghi di Vicenza, passando per tanti volontari che si sono adoperati in questi mesi: la signora Anna Maria Costalunga, la famiglia vicentina che ha ospitato la piccola e il padre dopo il ricovero fino ad oggi, Diaconia Onlus della Caritas di Vicenza, la Croce Verde vicentina che si è occupata gratuitamente delle varie necessità di trasporto. Una dimostrazione eclatante – aggiunge Sandri – di una realtà veneta fatta di generosità e volontariato diffusi, che spesso si tenta maldestramente di disconoscere”. Al suo arrivo a Vicenza ai primi di ottobre, Sabria presentava una grave ferita infetta ad una gamba, che ha richiesto un delicato intervento chirurgico effettuato dal primario del reparto di chirurgia plastica del San Bortolo, prof. Pegoraro. .  
   
   
SARONNO, INAUGURATA DA FORMIGONI RADIOTERAPIA  
 
Saronno, 16 novembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha inaugurato il 13 novembre all´ospedale di Saronno la nuova struttura di radioterapia. Finanziata con 4 milioni da Regione Lombardia, è dotata delle migliori tecnologie disponibili e servirà un bacino d´utenza di 400. 000 persone. "Si tratta - ha detto Formigoni - di un grande passo in avanti per questa azienda ospedaliera e di un risultato molto positivo per tutta la sanità lombarda e il progresso dei suoi standard tecnologici. Con oggi, infatti, andiamo a inaugurare un nuovo tassello della strategia regionale che ci ha visto effettuare grandi investimenti nella lotta ai tumori e, in particolare, nella costruzione di nuovi centri di radioterapia. Dopo anni di investimenti oggi siamo la Regione con il più elevato numero di centri radioterapici e di radioterapisti". "L´apertura di questa struttura - ha proseguito Formigoni - è anche un nuovo traguardo nell´attenzione della sanità lombarda per la centralità della persona. I malati non dovranno più fare tanti chilometri per sottoporsi quotidianamente alle applicazioni di radioterapia. A Saronno, come nel resto della Lombardia, i nostri sforzi sono finalizzati a rendere la vita dei pazienti più semplice: nel momento della malattia le persone hanno bisogno di attenzioni straordinarie". Nei ultimi 7 anni la Regione ha investito a Saronno oltre 30 milioni di euro per finanziare diversi interventi, tra cui la nuova rianimazione, il nuovo pronto soccorso, il servizio di neuropsichiatria infantile e, più recentemente, le grandi apparecchiature come la Tac e la risonanza magnetica nucleare. Sono inoltre in corso lavori di ristrutturazione dei tre piani del "padiglione rosso" dedicato alle chirurgie dove si stanno realizzando, per un impegno finanziario di altri 3,5 milioni, reparti con camere a due letti o un letto e bagno privato. Regione Lombardia ha inoltre già impegnato altri 6 milioni per ristrutturare il padiglione specialistico dove troveranno una nuova sede la dialisi, la neurologia, l´ostetricia, la ginecologia e le sale parto. "I soldi spesi per Saronno - ha sottolineato Formigoni - rappresentano la punta dell´iceberg degli investimenti in edilizia e tecnologia sanitaria in Lombardia e, in particolare, nella provincia di Varese: dal 1995 al 2008 abbiamo finanziato in questa provincia opere per quasi 300 milioni di euro e pochi giorni fa abbiamo programmato investimenti per altri 60 milioni". Formigoni ha infine ricordato come la radioterapia richieda "un approccio multispecialistico", che garantisce un trattamento completo e corretto della malattia, valorizzando le competenze di ciascuno e ponendo traguardi ambiziosi anche nella ricerca clinica. .  
   
   
MONZA, BRESCIANI: GARANTIRE CURE IN OSPEDALE  
 
Monza, 16 novembre 2009 - Le decisioni sull´ospedale San Gerardo di Monza devono tenere conto non solo della sicurezza, che ovviamente va garantita, ma anche del volume e della qualità delle prestazioni, delle cure e della formazione che è necessario continuare ad assicurare. È quanto ha sostenuto il 13 novembre a Monza l´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in occasione della dodicesima tappa degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". L´iniziativa prevede un ciclo di incontri in forma di workshop nei territori delle quindici Asl della Lombardia durante tutto il 2009. L´assessore ha poi sottolineato che "una delle sfide da vincere per il futuro è quella della cronicità", che va affrontata con strumenti nuovi rispetto a quelli attualmente disponibili. Secondo Bresciani inoltre occorre "portare più medicina sul territorio", introducendo un terzo livello nell´organizzazione sanitaria tra gli ospedali, che curano le acuzie, e i medici di famiglia. Confronto Col Territorio - Scopo degli Stati Generali, cui partecipano Province, Comuni, Asl, Aziende ospedaliere, strutture socio-sanitarie, operatori sanitari e rappresentanti del volontariato e delle autonomie sociali e funzionali, come ha sottolineato ancora Bresciani, è "realizzare un incontro che permetta a chi ha la responsabilità delle politiche sanitarie di esporre i risultati ottenuti e le idee per il futuro e allo stesso tempo raccogliere i contributi sostenibili e responsabili sulle scelte da compiere, in una logica di concerto e non più di solismo. L´obiettivo di fondo resta quello di migliorare ulteriormente la qualità del nostro sistema, che ha già tanti elementi positivi". Realizzazioni - L´assessore ha poi passato in rassegna alcunedelle realizzazioni raggiunte nell´ultimo periodo: abbattimento dei costi impropri innanzitutto, cioè "più soldi nelle tasche dei cittadini", che ha permesso, oltre ad avere un bilancio in pareggio per sei anni di fila, di ampliare la platea delle esenzioni e finanziare altri interventi. Anche con l´aiuto di Finlombarda la Regione è riuscita ad abbattere i tempi di pagamento per i fornitori che ora sono a 90 giorni. Ma anche miglior accesso ai servizi, attraverso l´abbattimento delle liste d´attesa, con la decisione per le prestazioni "extrabudget", cioè senza limiti di risorse, di bloccare la libera professione (a pagamento) se non vengono rispettati i tempi stabiliti. Bresciani ha anche ricordato l´introduzione di nuove regole per l´accreditamento (diventato dinamico e a tempo) e di maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10% (6,5 mirati e 3,5 random). Da ricordare anche il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree diricerca, con lo scopo di creare un potente sistema di ricerca e sviluppo, coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria. Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma,di cui 24 già attivi. "Agire in una logica di concerto - ha detto l´assessore regionale Massimo Ponzoni - porta a migliorare sempre più i servizi di un sistema che già funzione molto bene". Ponzoni ha poi sottolineato la "grande qualità" della sanità brianzola, che ha numeri e servizi di prim´ordine. "Quando presentiamo non solo in Italia il nostro sistema - ha aggiunto l´assessore Massimo Zanello - riceviamo solo apprezzamenti. Il nostro è un sistema eccellente non solo da un punto di vista tecnologico ma anche e soprattutto nell´attenzione alle singole persone". Intervenendo a nome dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, Davide Sironi (dirigente dell´assessorato) ha sottolineato l´importanza della sussidiarietà nelle politiche sociali di Regione Lombardia e la centralità della famiglia, intesa non solo come destinataria degli interventi regionali ma vera protagonista della risposta ai bisogni. Situazione Socio-sanitaria - Nel corso dell´incontro, Pietrogino Pezzano (direttore generale Asl della provincia di Monza), Maurizio Amigoni (direttore generale Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate) e Giuseppe Spata (direttore generale Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza) hanno relazionato sulla situazione sanitaria e socio-sanitaria della provincia. Sono intervenuti anche, tra gli altri, Dario Allevi (presidente Provincia di Monza), Marco Mariani (sindaco di Monza), Giacinto Mariani (presidente Conferenza dei Sindaci), Barbara Contini (presidente dell´Alleanza Ospedali Italiani nel Mondo), Alberto Zoli (direttore generale Azienda Regionale Emergenza Urgenza) e Andrea Stella (preside Facoltà di Medicina Università Bicocca). .  
   
   
CRESCONO ANCORA IN TOSCANA DONAZIONI E TRAPIANTI  
 
Firenze, 16 novembre 2009 - Cresce in Toscana l´attività di donazione e trapianto. Secondo i dati al 31 ottobre 2009 i donatori effettivi per milione di popolazione sono 48, contro una media nazionale di 21,4. Questo dato porta la Toscana al vertice nazionale. Il tasso di opposizione alla donazione si attesta al 28,6%, in calo rispetto allo scorso anno e inferiore alla media nazionale del 30,3%. Questi dati sono presentati e analizzati il 12 novembre a Firenze, nell´ambito del primo congresso della Società Italiana per la Sicurezza e la Qualità nei Trapianti (Sisqt), a cui ha portato il suo saluto l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi. Fondata nel 2008 su iniziativa di un gruppo di esperti della Regione Toscana, la Sisqt è la prima società scientifica nazionale a promuovere l’avanzamento delle conoscenze e della ricerc a scientifica in tema di qualità e sicurezza delle procedure di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. Le sessioni congressuali sono imperniate su aspetti cruciali, quali la revisione critica della qualità delle procedure di trapianto; gli attuali standard di sicurezza delle strutture sanitarie; la sicurezza dei pazienti e le possibili misure di miglioramento; i percorsi formativi per i professionisti del settore; la qualità di vita del paziente trapiantato; il suo reintegro sociale e lavorativo; la sicurezza delle procedure della medicina rigenerativa; il controllo degli errori medici; l’ergonomia delle tecnologie applicate alla donazione e al trapianto e il ruolo delle associazioni di volontariato e della società civile nel miglioramento dell’assistenza. Sul fronte dell´attività di trapianto i dati al 31 ottobre parlano di 230 trapianti effettuati in Toscana, di cui 97 di fegato, 104 di rene (nei centri di Firenze, Pisa e Siena, 15 di cuore (Siena), 13 di pancreas-rene (Pisa), 1 di pancreas (Pisa). .  
   
   
SANITA´: CHIODI, REGIONE ABRUZZO NON PUO FAR FRONTE A INDEBITAMENTO  
 
L´aquila, 16 novembre 2009 - "Questo sistema sanitario regionale così com´è non può più andare avanti e le casse e il sistema finanziario della Regione Abruzzo non possono più far fronte ad indebitamenti provenienti da questo stesso sistema". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai medici dell´Anaoo-assomed illustrando la filosofia del processo di riforma del sistema sanitario regionale alla luce del deficit finora accumulato. "A fronte di 4 miliardi di euro di debiti - ha detto il 13 novembre Chiodi - abbiamo il dovere di costruire un nuovo sistema sanitario regionale equilibrato e corretto. Per questo con il Governo abbiamo avviato una procedura negoziata che si basa su tre punti: la ristrutturazione della rete ospedaliera con strutture in grado di offrire prestazioni sanitarie di grande qualità; la possibilità di avviare una politica di investimenti a fronte del sacrificio che questa regione si appresta ad affrontare; la questione del commissario straordinario per la gestione del Piano di rientro con la nostra richiesta di far coincidere tale figura con quella del presidente della Regione. E dal Governo, devo dire, abbiamo ottenuto finora risposte convincenti. Soprattutto su fronte degli investimenti di edilizia sanitaria sui quali è stata riconosciuta alla Regione Abruzzo, anche alla luce del terremoto, priorità nell´attingere ai fondi ex articolo 20. In sostanza, i soldi verranno dati prima all´Abruzzo e poi alle altre regioni". Su fronte della riforma del Servizio sanitario regionale, l´assessore alla sanità, Lanfranco Venturoni, ha parlato di "percorso obbligato per correggere un sistema che non garantisce pareggi e equilibri di bilancio". "Non verranno chiusi ospedali - ha aggiunto -, ma alcuni di questi saranno interessati a processi di riconversione che voglio siano condivisi con tutte le forze locali". Rivolto poi ai medici, Venturoni ha detto che "in questo momento storico per la sanità abruzzese i medici non possono rimanere fuori dal processo di riforma", per questo, ha concluso, "è necessario un atto di responsabilità di tutti". .  
   
   
SANITA´: CHIODI, A GENNAIO OSPEDALE L´AQUILA TORNA A REGIME  
 
L´aquila, 16 novembre 2009 - "L´ospedale dell´Aquila tornerà a funzionare a pieno regime entro gennaio 2010". Lo ha assicurato il 13 novembre il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai medici riuniti all´Aquila in occasione del convegno promosso dall´Annao-assomed su "Sanità in Abruzzo. Il piano di rientro dopo il sisma del 6 aprile". "Esiste - ha spiegato meglio il presidente della Regione - un cronoprogramma che ritengo possa essere rispettato e che verrà illustrato nel dettaglio lunedì prossimo dall´assessore alla Sanità e dal commissario straordinario. In questo senso - ha aggiunto Chiodi - abbiamo notizie rassicuranti e confortanti sul fatto che l´ospedale della città dell´Aquila tornerà alla funzionalità che aveva prima del sisma". Il presidente della Regione ha inoltre spiegato che "nel mandato che abbiamo conferito al commissario straordinario della Asl non esiste solo il compito di portare a compimento le procedure di fusione della Asl dell´Aquila con quella di Avezzano-sulmona, ma anche si far ripartire l´ospedale aquilano entro il gennaio 2010". .  
   
   
CONVEGNO SUI RISULTATI PROGETTO EUROPEO PER EDUCARE ANZIANI AD AVERE CURA DI SE’  
 
 Venezia, 16 novembre 2009 - Educare gli anziani a prendersi cura di sé nell’alimentazione, nell’uso dei farmaci, nell’attività fisica, nel fumo, nella salute emotiva. In particolare anziani particolarmente vulnerabili, a rischio di marginalità sociale perché a bassa scolarizzazione o usciti precocemente dal mondo del lavoro. Questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del Progetto Europeo Ehle (Empowering Health Learning in the Elderly – Educare l’anziano alla promozione della salute) che ha puntato alla formazione a livello europeo di medici, farmacisti, infermieri, operatori sanitari, volontari a stretto contatto con gli anziani. I risultati del progetto sono stati presentati il 12 novembre a Venezia, nel corso di un convegno europeo aperto dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e dal direttore generale dell’Azienda Ulss n. 16 di Padova Fortunato Rao. Il titolo significativo dell’iniziativa: “Con gli anni imparo a stare bene. La salute nella terza età. Progetto europeo in dirittura d’arrivo. Educare gli anziani a prendersi cura di sé” di cui sono stati principali promotori la Regione Veneto e l’Ulss n. 16 di Padova, insieme a Francia, Spagna, Olanda. Il Progetto Ehle ha valutato come i messaggi su stili di vita sani sono percepiti tra gli anziani, approfondendo come l’informazione su cinque ambiti tematici (cibo e alimentazione, uso di farmaci, attività fisica, salute emotiva e fumo) viene veicolata al consumatore. I destinatari del pacchetto formativo sono stati professionisti quali medici, farmacisti, infermieri, operatori e volontari che lavorano all’interno di enti e organizzazioni per anziani. Ehle si è dunque prefisso di sviluppare un omogeneo approccio nei quattro Paesi partner (Italia, Francia, Spagna, Olanda) per la costituzione finale di un ‘pacchetto’ formativo che presto sarà messo a disposizione di quanti, a vario titolo, si rapportano con la terza età. “Il Veneto ha aderito volentieri a questa iniziativa internazionale – ha detto Valdegamberi – perché ci è sembrato fondamentale migliorare la formazione degli operatori che lavorano con gli anziani, creando modelli innovativi a valenza europea, condividendo conoscenze ed esperienze al fine di raggiungere risultati validi su larga scala nel campo dell´educazione permanente della terza età, implementarne la diffusione anche attraverso la produzione e distribuzione sul territorio veneto di materiali didattici e di informazione”. “Siamo molto contenti dell’ottima riuscita del progetto che ha inteso pianificare – ha detto. Fortunato Rao - uno strumento formativo semplice e facilmente applicabile che risponda alle esigenze di una società dove la vita media è in costante aumento. Dunque è empre più necessario aiutare le persone anziane a compiere scelte informate nel campo dell’alimentazione e delle abitudini di vita, garantire che i messaggi pubblicitari su cibo e stili quotidiani non siano ingannevoli nei confronti dei consumatori più vulnerabili, sviluppare e divulgare messaggi chiari e semplici per contribuire a mantenersi in salute”. Si ricorda che in Europa gli over 65 sono il 16,9% del totale, in Italia il 19,9%, nel Veneto il 19,4%. L’ulss 16 di Padova vive una transizione demografica caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia: si contano 157 persone con più di sessantacinque anni ogni 100 bambini tra gli 0 e i 14 anni. Per ulteriori informazioni sul progetto europeo Ehle: www. Ehle-project. Eu .  
   
   
BANCHE: ABI, 14,5 MILIONI DI CONTI OPERANO ANCHE VIA INTERNET, TELEFONO E CELLULARE QUASI LA METÀ DELLE FAMIGLIE ITALIANE ABILITATA AD ALMENO UNO DEI CANALI ALTERNATIVI ALLO .SPORTELLO TRADIZIONALE (46%).  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Bonifici, pagamento di tasse e bollette, ricarica del cellulare, compravendita di titoli, movimenti ed estratto conto: tutto a portata di "click". Per quasi una famiglia italiana su due operare con la propria banca diventa sempre pi facile e veloce grazie a internet, telefono e cellulare. Sono oltre 14,5 milioni con un incremento dell´8,6% nel 2008 rispetto all´anno precedente, infatti, i conti correnti abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale: Internet. Phone e Mobile banldng.
Conti Famiglie 2008 Conti 2008 % Conti Banca
Banca Internet Banking 31. 36 13. 152. 270 100% 42%
q di cui Trading 4. 370. 470 14%
Online
Mobile Banking 4. 753. 289 15%
Phone Banking 9. 339. 345 30%
Totale (senza sovrapposizioni) 14. 513. 777 46%
In pratica abilitata quasi la metà dei conti correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono attivi e utilizzati più di una volta alla settimana. Quanto emerge dal sesto rapporto "La multicanalità delle banche" condotto dall´Osservatorio e-Committee dell´Abi e presentato il 12 novembre a Roma nel corso del convegno Abi "Carte 2009" al quale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale dell´Abi, Giovanni Sabatini, e il vice direttore generale di Banca d´Italia, Giovanni Carosio. Con quasi 13,2 milioni di conti correnti abilitati ad operare online (il 42% del totale dei conti correnti delle famiglie) e un incremento del 7,5% rispetto al 2007, internet si conferma anche per il 2008 il canale "preferito" dai clienti delle banche italiane, oltre che il pi usato con quasi 9 milioni di conti attivi. Ogni conto effettua in media 1. 3 accessi a settimana nari circa 71 l´anno (contro i 51 del 20071. Con una crescita complessiva del 57%. Anche quest´anno - con 1,3 miliardi di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto corrente richieste alle banche - la consultazione dell´estratto conto l´operazione più volte a settimana. Al secondo posto, invece, si confermano i bonifici: nel 2008 ne sono stati fatti 42,6 milioni via internet, pari al 30% del totale, per un valore complessivo di oltre 81,3 miliardi di euro. Seguono i pagamenti online con oltre 23,8 milioni di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2 milioni) e le ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).
Ammontare totale Euro (´M10) Per conto dispositivo (Euro) Per operazione (Euro)
Bonifici 81. 306 14. 649 1. 908
Pagamenti 40. 406 19. 872 1. 697
Ricariche telefoniche 644 116 42
Trading su titoli azionari 54. 236 35. 504 3. 099
Phone banking: oltre 40,6 milioni di contatti per informazioni, trading e pagamenti I conti abilitati al phone banking sono 9,3 milioni, pari al 31% del totale dei conti correnti delle famiglie, con una lieve flessione rispetto al 2007, probabile riflesso di assestamenti dell´offerta commerciale e del consolidamento della "mobilit " degli utenti telefonici. Di questi, i conti che operano con la "banca telefonica" sono cresciuti del 14% arrivando a quota 3,8 milioni e facendo registrare oltre 40,6 milioni di contatti nel 2008 (in media un accesso al mese per ogni conto attivo sul canale). Nella gran parte dei casi, il cliente usa il telefono per chiedere informazioni sul proprio conto corrente (oltre 32,2 milioni di richieste, di cui oltre 16 milioni via Ivr e 15 milioni via operatore) o sull´attivit di trading (circa 17,6 milioni di richieste). Nel 2008, via telefono sono state fatte circa 700 mila operazioni in borsa per un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, e quasi 80 mila pagamenti , il 50% in pi rispetto al 2007. Mobile banking: ricariche e bonifici le operazioni pi frequenti col cellulare Nel 2008 i conti attivi via "telefonino" sono 3,4 milioni, mentre quelli abilitati ad operare sul canale sono 4,8 milioni, pari al 15% del totale dei conti correnti delle famiglie. Ad una sostanziale crescita dei conti attivi, pi che raddoppiati rispetto al 2007 ha corrisposto una lieve flessione di quelli abilitati: in pratica solo i clienti che usano il servizio hanno mantenuto la possibilit di fare operazioni col Mobile Banking. I servizi pi diffusi via cellulare sono le richieste di informazioni (circa 8 milioni, quasi 500 mila delle quali relative alle operazioni di trading) e quelli cosiddetti "di allerta" (oltre 19 milioni). Le ricariche telefoniche (1,9 milioni) e i bonifici (circa 230 mila) tra le operazioni effettuate pi spesso col cellulare. Trading online: 19 milioni di operazioni di investimento su conti gestiti online Nel 2008, i conti abilitati alla compravendita di titoli via internet hanno superato i 4 milioni, con un aumento del 22% rispetto al 2007, anche grazie alla crescita dell´Home Banking che ha fatto da traino al rilancio del Trading online. Per quanto riguarda l´operatività , la situazione incerta dei mercati azionari e dei derivati connessa alla crisi internazionale ha determinato una significativa contrazione dei conti utilizzati per comprare e vendere titoli (quelli attivi sono passati dall´85% al 47%, con una diminuzione di quasi un milione di conti). E tuttavia, le operazioni di investimento sono complessivamente aumentate passando da 14 milioni nel 2007 a oltre 19 milioni nel 2008, con un aumento pi consistente soprattutto dell´attivit di trading azionario che cresciuta anche in termini di valore, passando da 43 miliardi di euro a pi di 54 miliardi nel 2008. Rimane stabile, invece, il trading obbligazionario. .
 
   
   
RAPPORTO “CERM”; UMBRIA REGIONE MIGLIORE; PER ROSI “VALIDE LE SCELTE OPERATE”  
 
Perugia, 16 novembre 2009 - “L’umbria ha raggiunto la migliore performance nazionale per qualità, efficienza e spesa pro-capite del sistema sanitario regionale. E’ l’ultima conferma, in ordine di tempo, della giustezza delle scelte operate dalla Regione per garantire a tutti i cittadini un alto livello di prestazioni, servizi e assistenza. Un comportamento virtuoso in un contesto economico di oggettiva difficoltà”. Lo ha detto il 13 novembre l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi, commentando i risultati dello studio del centro di ricerche indipendente Cerm (Competitività, Regolazione, Mercati) sull’efficienza e la qualità dei servizi sanitari regionali. Dall’indagine condotta dal Centro, l’Umbria risulta la migliore regione italiana per qualità dei servizi, con il punteggio massimo di 100, e al primo posto per la minore spesa pro-capite. Solo il Friuli Venezia Giulia ha una spesa sul livello umbro, ma si ferma a 91 punti sulla qualità dei servizi. Tutte le altre Regioni spendono mediamente il 10 per cento in più dell’Umbria, con la Campania che arriva ad un +32%, seguita dalla Sicilia (+24,7%), dalla Puglia (+ 23%), dal Lazio (+17%) e dalla Liguria (+14%). L’analisi dimostra come al maggior costo pro-capite sia associata una cattiva qualità dei servizi. Le migliori dopo l’Umbria per qualità dei servizi risultano la Toscana e le Marche. Seguono, a poca distanza, l’Emilia Romagna e il Veneto, più staccata la Lombardia, con 91 punti. Anche in queste regioni si conferma che ad una buona qualità dei servizi corrispondono costi sotto controllo, anche se superiori a quelli medi umbri. “La classifica del Cerm – ha aggiunto Rosi - ribadisce quanto già evidenziato da altrettanto autorevoli istituti come il C. E. I. S. (Centre for Economic and International Studies) dell’Università di Tor Vergata a cui è affidata annualmente la stesura del Rapporto Sanità, quale supporto scientifico alle scelte di politica sanitaria effettuate dalle istituzioni. Nell’edizione 2008 si rileva che l’Umbria, posizionata abbondantemente sopra i valori medi nazionali relativi a indicatori di attività, qualità e appropriatezza, ha una spesa sanitaria pro-capite per residente più bassa tra tutte le regioni e una spesa privata tra le più contenute. Un rapporto recentemente elaborato dal Ministero del Welfare sui sistemi sanitari regionali (pubblicato dal Il Corriere delle sera 26. 7. 2009 ndr) dimostra come l’Umbria sia fra le solo cinque Regioni con i conti in ordine a livello nazionale”. “Una ulteriore conferma della qualità ed efficienza del sistema regionale – ricorda l’assessore – emerge dallo studio sulla Valutazione delle performance dei sistemi regionali realizzato dal laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa per il Ministero del Welfare. Nello studio, che confronta le performance dei servizi sanitari delle regioni italiane rispetto a 29 indicatori, l’Umbria si posiziona la terzo posto (insieme a Marche, Piemonte e Liguria) con 24 indicatori positivi (tra ottimo, buono e medio) sul totale di quelli riguardanti l’assistenza ospedaliera, la distrettuale e la prevenzione. I migliori risultati – conclude Rosi - sono stati conseguiti per l’appropriatezza e la capacità di controllo della spesa farmaceutica. Anche rispetto al grado di soddisfazione dei cittadini sui servizi sanitari territoriali è emerso che gli umbri valutano positivamente l’assistenza che ricevono dal medico di famiglia, valutandola come ottima nella maggioranza dei casi”. .  
   
   
MEDICI DI BASE: PROVINCIA DI BOLZANO APERTA AL DIALOGO, MA COMPETENZE CHIARE  
 
Bolzano, 16 novembre 2009 - Dopo la sentenza della Corte d´Appello che conferma il suo diritto a siglare contratti con i medici di base, la Provincia è aperta al dialogo: "Siamo pronti a sederci al tavolo con i sindacati per trovare una soluzione nell´interesse dei pazienti, ma non intendiamo rinunciare alla nostra competenza", sottolinea il direttore dell´ufficio distretti sanitari Alfred König. La Corte d´Appello ha dato ragione alla Provincia che può continuare a stipulare contratti con i medici di medicina generale, come fatto dal 1997. "Non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza, ma siamo soddisfatti di poter continuare a trattare e siglare contratti modellati sulle specifiche esigenze dell´Alto Adige", sottolinea il direttore dell´Ufficio provinciale Distretti sanitari Alfred König. In tal modo non vengono applicate in Alto Adige, come richiesto dal sindacato minoritario Fimmg, le norme nazionali: "La situazione qui è molto diversa", conferma il direttore König con riferimento in particolare al diritto del paziente di poter comunicare con il medico nella sua madrelingua. "A seguito del prescritto requisito del patentino di bilinguismo la scelta e quindi il numero dei medici di base in Alto Adige sono minori, giocoforza il numero dei pazienti per medico quindi più alto", aggiunge König. Considerato il numero più alto di pazienti e il maggior lavoro dei medici, il loro compenso è più elevato che in altre Regioni. "I medici di base che operano sul territorio si identificano con il nostro sistema sanitario", prosegue il direttore, sottolineando nel contempo che la Provincia intende restare aperta al dialogo anche dopo la sentenza: "Siamo pronti a confrontarci con la Fimmg, ma deve essere chiaro che la competenza della Provincia a stipulare contratti con i medici è fuori discussione. " Un diritto che la Provincia, se necessario, intende far valere sino all´ultima istanza giudiziaria: "I nostri pazienti sono contenti del sistema basato sulla normativa provinciale e si sentono adeguatamente assistiti dai medici di base dell´Alto Adige", conclude König. .  
   
   
SARDEGNA: RICERCA E SVILUPPO E FASE 1  
 
Cagliari, 16 Novembre 2009 - "Puntiamo molto sulla ricerca e Fase 1 rappresenta la tessera di un mosaico, ancora da completare, al quale teniamo particolarmente. Abbiamo un sistema politico stabile che vuole garantire a tutti la possibilità di poter crescere e sviluppare le proprie potenzialità". E´ quanto ha sottolineato l’assessore regionale della Programmazione Giorgio La Spisa durante il suo intervento nel corso del convegno di presentazione delle attività di Fase 1. Il componente dell’esecutivo, intervenendo a nome del presidente della Regione Ugo Cappellacci - fuori sede per impegni istituzionali - ha ringraziato l’ex presidente della Regione, Renato Soru, per la felice intuizione avuta sullo sviluppo della ricerca clinica. "Per quanto ci riguarda - ha proseguito La Spisa - abbiamo intenzione di continuare su questa strada potenziando la sperimentazione e la ricerca e già nella prossima finanziaria 2010 è stato incrementato il fondo unico per l’università, passando da 12 a 18 milioni di euro e aumentati quelli per la ricerca che passano da 25 a 35". Dopo l’accordo di programma quadro siglato l’ 11 novembre tra la Regione e il Cnr, tra qualche settimana verrà firmata una nuova intesa con il Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca per mettere a frutto importanti livelli di sviluppo. Nel contempo proseguono i rapporti con altre regioni italiane ed europee per una rete di scambi progettuali che possa far crescere ancora di più l’attuale livello qualitativo della comunità scientifica sarda. "Abbiamo una base di partenza caratterizzata da alcune eccellenze - ha concluso La Spisa - dentro un sistema che è forzatamente penalizzato da antiche carenze organizzative, strutturali e finanziarie. La Regione intende investire sul capitale umano e favorire quindi le migliori sinergie". “Fin dal mio insediamento alla guida dell’Assessorato regionale della Sanità - ha sottolineato, questa mattina, l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori, nel suo intervento durante la presentazione di “Fase1” nella sala congressi dell’Azienda ospedaliera Brotzu - ho impostato la mia attività su alcune linee guida. Tra le più importanti, la riduzione delle famigerate ‘liste d’attesa’, con uno stanziamento di 10 milioni di euro e l’istituzione di un’apposita commissione che dovrà studiare le migliori soluzioni. Proprio in tema di Commissioni, anche il rilancio o l’istituzione di quelle tecnico-scientifiche di essenziale supporto all’attività del mio Assessorato. Seppure con minor risorse disponibili, per il taglio delle risorse statali, e con un occhio di riguardo al generale contenimento della spesa, la ripresa dell’edilizia ospedaliera, tenendo ben presente il progetto di un attento riordino del sistema sanitario regionale nel suo complesso. Un forte impegno per ridurre al minimo i cosiddetti ‘viaggi della speranza’, obiettivo che passa anche dal rilancio dell’ospedale Brotzu, colpevolmente trascurato negli ultimi anni, senza però depotenziare le strutture di altri territori. Ed infine, un intenso rapporto con le Università sarde e con il mondo della ricerca in generale. Intento confermato dallo stanziamento in bilancio, concordato con l’Assessorato della programmazione, di 5 milioni di euro per dottorati e contratti di ricerca e per nomine di professori straordinari, con l’obiettivo di arginare la ‘fuga di cervelli’ dall’Isola. Per questi motivi, iniziative come quella di “Fase1” sono al centro di un’attenzione particolare da parte del mio Assessorato. ” .  
   
   
OGGI CONVEGNO SU PROGETTO "VIRGILIO"  
 
Milano, 16 novembre 2009 -Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, interverranno lunedì 16 novembre al convegno "Il contributo del privato nell´attuazione del piano socio-sanitario regionale", dedicato alla presentazione dei risultati del progetto Virgilio (Auditorium Gaber, piazza Duca d´Aosta, 3 - Milano). Virgilio nasce da un accordo firmato il 25 novembre 2005 da Regione Lombardia e Pfizer, che hanno deciso di sviluppare una collaborazione triennale su diversi temi. Con la firma di questa intesa è nato un modello innovativo di partnership pubblico-privato per migliorare la qualità dell´assistenza sanitaria. Il presidente Formigoni e l´assessore Bresciani interverranno in apertura dei lavori (ore 9. 30). All´incontro porteranno il loro contributo numerosi esperti che affronteranno i vari temi legati al progetto Virgilio. E´ prevista la partecipazione anche del viceministro al Lavoro, Salute e Politiche sociali, Ferruccio Fazio. Alle 11 (Palazzo della Regione - Sala Gonfalone) si terrà una conferenza stampa alla quale interverranno il presidente Formigoni, l´assessore Bresciani, il viceministro Fazio, Carlo Lucchina (direttore generale dell´assessorato alla Sanità), C. J. Heiman (President Business Unit Specialty Care Pfizer Europe) e Gian Carlo Cesana (direttore Centro Studi Università Bicocca). .  
   
   
IL PARKINSON SI COMBATTE ANCHE A TEATRO UN CONVEGNO OGGI E. SI PARLA DELLE NOVITÀ SU RICERCA E FARMACI E DELLE FORME ALTERNATIVE PER SUPERARE IL DISAGIO DI QUESTA PATOLOGIA  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Il Parkinson limita le capacità motorie e psichiche dell´individuo, costringendolo a non essere più padrone del proprio corpo e della propria espressività naturale. “Attraverso il teatro si acquista, invece, la possibilità di recuperare ciò che la malattia sottrae, a cominciare dall´espressione di sé”, spiega Nicola Modugno, neurologo dell’Istituto Neuromed di Pozzilli e coordinatore del progetto ‘Parkin-zone’. Del progetto si parlerà nel corso del Convegno ‘Le 24 ore del paziente parkinsoniano tra difficoltà e compenso funzionale’, che ha luogo lunedì 16 novembre presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (piazzale A. Moro,7) con il patrocinio del Cnr. “Verranno affrontate”, spiega Stefano Ruggieri, professore di neurologia alla Università di Roma - La Sapienza, “le numerose complicanze, legate sia alla malattia, sia alla terapia, che coinvolgono altri sistemi e organi oltre al Sistema nervoso centrale, determinando una elevata richiesta assistenziale: un paziente esegue in media da 2 a 5 visite specialistiche annue, oltre a quelle neurologiche”. Da qui la necessità della “presa in carico del paziente parkinsoniano” da parte di un pool di esperti individuato dal neurologo: dall’ortopedico allo pneumologo, dall’internista all’anestesista-chirurgo. “Il neurologo deve agire di concerto con ciascuno specialista al fine di garantire la continuità assistenziale, condividere decisioni ed informazioni, dare risposte ai bisogni globali del paziente”, prosegue Ruggieri, “inoltre deve saper riconoscere, nella molteplicità dei sintomi, anche quelli marginalmente legati alla carenza di levodopa”. Questa patologia colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale e circa l’1% di quella sopra i 65 anni, con una costante tendenza all’aumento in tutto il mondo: solo in Europa si stima che il numero dei pazienti passerà da 1. 255. 000 a 1. 482. 000 nel 2012. In Italia i malati sono circa 200 mila, un numero che pesa sul servizio sanitario nazionale per 2 miliardi e 345 milioni euro ogni anno. Il gruppo ‘Parkin-zone’ nasce nel maggio del 2004 in collaborazione con la compagnia teatrale Klesidra di Roma e la regista Imogen Kusch ed è costituito da pazienti, da attori, da fisioterapisti , medici e familiari dei pazienti. Ma quali sono i risultati del progetto? “Estendere ai pazienti le regole dell´arte della recitazione e la compartecipazione dei meccanismi della finzione crediamo possa essere un importante atto terapeutico oltre che didattico”, spiega Modugno. “Ci sembra che questa esperienza di teatroterapia abbia aiutato in modo evidente ed efficace i pazienti a riscoprire lati di sé non più considerati e a conoscersi in modo creativo ed espressivo. “Per tutte le patologie neurologiche che costringono il paziente a destrutturare la propria identità pubblica e privata è di primaria necessità trovare nuovi modi di ´proporsi´ a se stesso e al prossimo” .  
   
   
SALERNO: L’U.O. DI PEDIATRIA SI ALLAGA OGNI VOLTA CHE PIOVE  
 
Salerno, 16 novembre 2009 – Questa è purtroppo l’amara conclusione a cui è arrivata l’ Organizzazione Sindacale Rdb Pubblico Impiego Cub dopo gli esiti negativi di tutti gli interventi richiesti per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e per evitare gli infortuni sia al personale dipendente sia ai piccoli pazienti ricoverati che ai visitatori. La vicenda è nota anche al Direttore Sanitario che ha ricevuto un esposto dalla Rdb a cui ha anche risposto, ma dell’intervento dell’Ufficio Tecnico chiamato in causa dal Direttore Sanitario non vi è traccia a distanza di un anno dall’esposto. E’ semplicemente vergognoso che in un Reparto così particolare come la Pediatria (ristrutturato da pochi anni e arredato con tecnologie moderne), uno dei più delicati del P. O. “Umberto I” di Nocera Inferiore, sia per il grande flusso di piccoli pazienti che vi afferiscono e sia per le patologie trattate, non si ponga rimedio ad una grave infiltrazione di acqua piovana che costringe il Personale Infermieristico ad asciugare l’acqua distogliendolo dalle attività assistenziali ai bambini ricoverati (abbiamo diverse immagini fotografiche degli allagamenti che si verificano ogni volta che piove e dei secchi che si mettono per contenere l’acqua piovana dalla copiosa infiltrazione!!!). Tutto la vicenda è aggravata dal fatto che in questo periodo, a causa della influenza suina (e relativa psicosi), il reparto è intasato dalle richieste di ricovero e dalle consulenze provenienti dal Pronto Soccorso. Il sindacato si auspica che la denuncia ai Nas di Salerno insieme a quella alla opinione pubblica possa determinare gli opportuni interventi di manutenzione per riparare la infiltrazione ma nello stesso tempo anche la dovuta punizione per tutti coloro che sono stati inadempienti rispetto a quanto denunciato un anno fa dalla Rdb Cub. .  
   
   
FORMAZIONE DEI LAVORATORI CONTRO LA CRISI: DUE NUOVI CORSI PER LA COOPERATIVA SOCIALE L’AGORÀ REINSERIMENTO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE E DIVERSAMENTE ABILI  
 
Pordenone, 16 novembre 2009 - Incrementare le possibilità di recupero, reinserimento sociale e sviluppo delle capacità lavorative delle persone svantaggiate e diversamente abili è un obiettivo certamente importante, per raggiungere il quale è sempre più necessaria – soprattutto in periodi di forte crisi economica come quello attuale - una formazione al lavoro adeguata e professionale. Ancor di più quando le persone in questione possono trovarsi ad essere disoccupate e di questi tempi non è poi così raro. La stretta collaborazione tra la pordenonese Cooperativa sociale L’agorà, l’Azienda sanitaria n. 6 Friuli Occidentale e l’Arsap ha così dato vita a due corsi di formazione riservati a persone svantaggiate e regolarmente approvati dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Avviati nei giorni scorsi presso la locale sede Arsap e destinati complessivamente a 22 soggetti, i percorsi formativi che consentiranno un futuro inserimento lavorativo sono focalizzati in “Installatore di impianti elettrici civili ed industriali” e in “Operatore dell’abbigliamento – Addetto in sartoria”. Nel primo caso il corso è realizzato da L’agorà in collaborazione con il Servizio per le Dipendenze dell’Ass6 Friuli Occidentale, è rivolto a 12 persone assistite dal Servizio ed ha la durata di 600 ore di cui 240 ore di stage. Le lezioni si svolgono presso la sede Arsap di via Vallona n. 36 a Pordenone dal lunedì al venerdì dalle 14. 30 alle 18. 30. Il percorso formativo prepara a svolgere l’attività di installatore di impianti elettrici civili ed industriali, ovvero di una figura in grado di installare e riparare impianti sulla base di progetti e schemi tecnici. I lavoratori così formati avranno l’opportunità di esercitare la professione in qualità di dipendenti di una ditta di impianti elettrici, -collaboratore di un elettricista, -artigiano. L´installatore di impianti elettrici civili ed industriali è una figura che, da sola o all´interno di un gruppo di colleghi, potrà, con la supervisione di un responsabile, impostare piani di installazione di impianti elettrici civili e industriali, installare impianti elettrici civili e industriali, controllare impianti elettrici civili e industriali, effettuare manutenzioni di impianti elettrici civili e industriali. Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ass6 Friuli Occidentale, il corso di “Operatore dell’abbigliamento – Addetto in sartoria” è rivolto a 10 persone assistite dal Servizio per la durata di 600 ore di cui 240 ore di stage. Le lezioni si tengono sempre presso la sede Arsap di Pordenone dal lunedì al venerdì dalle 8. 30 alle 12. 30 Il percorso prepara a svolgere l’attività di addetto di sartoria, figura professionale che è in grado di confezionare ed assemblare capi di abbigliamento nonché di effettuare modifiche e riparazioni ai capi stessi. Il lavoratore adeguatamente formato potrà esercitare la sua professione in qualità di dipendente di una sartoria, collaboratore di un negozio di abbigliamento, collaboratore di un sarto o dipendente di una realtà industriale nel settore tessile. L´addetto di sartoria è una figura che, da sola o all´interno di un gruppo di lavoro, potrà, con la supervisione di un responsabile, confezionare capi di abbigliamento, effettuare modifiche e riparazioni. Entrambi i percorso formativi prevedono lo svolgimento di stage ed esami finali. Nata da una costola della Cooperativa sociale Itaca, L’agorà di Pordenone, in un’ottica di radicamento nel territorio e di una presenza che si propone sempre più come passaggio formativo e servizio per l’inclusione sociale dei soggetti più deboli, già dal 2006 si è dotata di una nuova sede operativa. Grazie infatti alla gestione del laboratorio occupazionale “il Cerchio”, la Coop pordenonese ha implementato i rapporti con la rete dei servizi per gli inserimenti lavorativi cui vanno inoltre aggiunti i numerosi e differenziati percorsi di formazione al lavoro progettati ed attuati in collaborazione con i Servizi territoriali e con le associazioni di volontariato. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
TERREMOTO: AL VIA RECUPERO TRATTAMENTO TOSSICODIPENDENZE  
 
L´aquila, 16 novembre 2009 La Giunta, su indicazione dell´assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni,ha approvato il progetto per il ripristino delle funzionalità del sistema di trattamento, cura e recupero delle persone tossicodipendenti a seguito dell´evento sismico del 6 aprile scorso. I soggetti attuatori della proposta progettuale, nonchè destinatari del relativo finanziamento, sono principalmente la Asl di L´aquila, con il Centro Diurno Terapeutico, struttura ubicata nella "zona rossa", ed il Sert, che necessita di procedere all´aggiornamento dei registri di servizio, delle cartelle cliniche e degli archivi informatizzati, così da adempiere al debito informativo verso la Regione e le amministrazioni centrali e la Asl di Pescara, dove insiste la comunità terapeutica Il Faro. Il progetto dovrà essere presentato all´approvazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ? Dipartimento Politiche Antidroga. "Dopo il sisma - afferma Venturoni - abbiamo riscontrato difficoltà da parte di operatori ed utenti a svolgere in condizioni dignitose le attività essenziali del Servizio per le tossicodipendenze, impossibilità a svolgere le attività di segreteria amministrativa, per mancanza di spazi e personale, sospensione di tutte le attività di prevenzione,principalmente rivolte alla popolazione scolastica". L´iniziativa del valore complessivo di 400 mila euro avrà la durata di un anno. Gli obiettivi della Asl di L´aquila sono il riallestimento del Servizio attraverso il reperimento di una struttura abitativa di circa 100 metri quadrati, destinata al Centro Diurno Terapeutico, la realizzazione del percorso di trattamento psicoterapeutico, reinserimento socio- lavorativo e prevenzione primaria, attraverso la realizzazione di percorsi formativi e lavortaivi, la riduzione di comportamenti a rischio e la prevenzione destinata alla popolazione giovanile. Per la Asl di Pescara invece l´esigenza è il ripristino della rete internet/intranet, per il collegamento dei servizi per le tossicodipendenze, danneggiata dal sisma; la dotazione di software ed hardware per ristabilire la rete regionale dei servizi per le tossicodipendenze, interessando prioritariamente le aree colpite dal terremoto; le attività sperimentali di cura e potenziamento dei servizi, rivolte alle comunità terapeutiche danneggiate dal sisma ed ospitate in altre località della regione, con il coinvolgimento del pubblico e privato sociale, a garanzia di interventi efficaci e risposte concrete ai bisogni emersi dopo il terremoto che ha inciso negativamente sul fenomeno della tossicodipendenza. Entrambe le Asl, per la realizzazione dei suddetti obiettivi, dovranno inviare, per la validazione al Servizio competente per materia della Regione, il quadro finanziario per la ripartizione dei costi; quella di Pescara anche il progetto esecutivo indicando i tempi e le modalità di realizzazione. In seguito al terremoto il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Onorevole Giovanardi, dichiarò al Presidente della Regione, Gianni Chiodi, la disponibilità del Dipartimento Antidroga a contribuire al superamento delle problematiche legate al ripristino del sistema dei servizi per il contrasto delle tossicodipendenze. Le criticità riscontrate nelle zone terremotate sono state evidenziate quindi dal Presidente della Regione unitamente all´assessore Venturoni in una nota inviata al Sottosegretario. .  
   
   
BASILICATA: CONTINUA MOBILITAZIONE CONTRO CHIUSURA OSPEDALE TINCHI  
 
Potenza, 12 novembre 2009 - Si è tenuta il 12 novembre davanti all’Ospedale di Tinchi la manifestazione “per contrastare ogni ipotesi di chiusura o ridimensionamento dell’ospedale, punto di riferimento per la sanità del grosso bacino di utenza meta pontina”. E’ quanto riferisco il Comitato di difesa per l’Ospedale di Tinchi ed il Comitato cittadiniattivibernalda e Metaponto,organizzatori della manifestazione. “Numerosi – riferiscono gli organizzatori - i cittadini che hanno partecipato al raduno, e tra questi l’illustre attore lucano Ulderico Pesce, che ha parlato per circa mezz’ora suscitando grande plauso tra i presenti. Per i comitati organizzatori sono intervenuti Giannace, Tamburrano, Dolce e Grieco e numerosi referenti della raccolta firme in atto nei comuni del comprensorio per salvare l’ospedale. Sono state finora raccolte circa 10. 000 firme, e la raccolta proseguirà anche nei prossimi giorni fino alla fine del mese, termine in cui si provvederà al loro invio al presidente della Regione Basilicata, all’assessore alla Sanità, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria del materano e al sindaco di Pisticci. Le rivendicazioni sortite nel corso della manifestazione “hanno posto unanimamente la necessità che Tinchi rimanga non solo ospedale d’eccellenza per le comunità del metapontino, ma che sia ulteriormente potenziato in tutti quei servizi sanitari utili e indispensabili ad una vasta entità territoriale”. .  
   
   
GOLF - EUROTOUR: ANCORA UN OTTIMO FRANCESCO MOLINARI TERZO A HONG KONG DOVE SI IMPONE IL FRANCESE GREGORY BOURDY - TIGER WOODS VINCE IN AUSTRALIA  
 
Roma, 16 novembre 2009 - Francesco Molinari ha confermato ancora una volta le sue grandi qualità ottenendo il terzo posto con 264 colpi (66 68 66 64) alla pari con l´olandese Robert-jan Derksen nell´Ubs Hong Kong Open, il torneo dell´European Tour disputato all´Hong Kong Gc a Fanling. Il torinese ha provato a vincere la gara, anche a dispetto dei sei colpi che rendeva al francese Gregory Bourdy dopo tre giri: ha attaccato realizzando un gran 64, ma ha potuto dimezzare solamente lo svantaggio perché il ventisettenne di Bordeaux con una gara molto accorta ha girato in 67 (4 birdie, un bogey) e ha avuto partita vinta con 261 colpi (64 67 63 67). Altro protagonista l´irlandese Rory Mcilroy che era a ridosso del transalpino con due buche da giocare, ma con un bogey alla 17 ha dovuto cedere le armi (263 - 66 68 65 64) e ha poi evitato con un par l´aggancio di Molinari che ha chiuso con un birdie. Al quinto posto con 266 un altro francese, Raphael Jacquelin, e l´inglese Ian Poulter, al settimo con 267 l´irlandese Peter Lawrie e all´ottavo con 268 l´inglese Simon Dyson. Ha ceduto il cinese di Taipei Wen-tang Lin, campione uscente, 22° con 272. Lo scorso novembre aveva superato in play off Molinari e Mcilroy. Da rilevare che il torneo anche in quella occasione faceva parte del calendario 2009 in cui è stato disputato due volte. Molinari ha iniziato con un birdie alla buca 3, poi ha alzato il ritmo nella seconda parte del tracciato con un birdie (12), un eagle (13) e ancora un birdie (15). Alla 16, però, ha segnato un bogey, ma non ha accusato cedimenti morali e ha concluso con altri due birdie. E´ la nona volta in stagione che Molinari si classifica tra i top ten complessivamente con due secondi posti, tre terzi, un sesto e tre decimi. Con il guadagno di 94. 345 euro è salito dal 13° al 12° posto nell´ordine di merito con E 1. 327. 863, superando Sergio Garcia, mentre Mcilroy è il nuovo leader con 2. 538. 449 euro davanti all´inglese Lee Westwood (E 2. 410. 277). A Bourdy, per il suo terzo titolo nel circuito, è andato un assegno di 279. 288 euro. La prossima settimana gran finale dell´European Tour con il Dubai World Championship (19-22 novembre) al Jumeirah Golf Estates di Dubai. Francesco Molinari sarà l´unico italiano tra i partecipanti, ossia i primi 60 dell´ordine di merito. Jbwere In Australia: Tiger Woods. Come Da Copione - Tiger Woods (274 - 66 68 72 68) ha vinto come da copione il Jbwere Masters (European Tour), che si è svolto sul percorso del Kingston Heath Gc a Melbourne in Australia. Dopo le distrazioni del terzo turno, in cui il numero uno mondiale si era fatto raggiungere dagli australiani Greg Chalmers e James Nitties, nel quarto ha ripreso i suoi ritmi e ha conseguito il settimo titolo stagionale, l´unico fuori dall´Us Pga Tour. Chalmers si è comunque ben difeso concludendo in seconda posizione con 276 (68 69 69 70). Mentre è risalito il francese François Delamontagne che ha occupato la terza piazza con 278 alla pari con lo statunitense Jason Dufner. Al quinto posto con 279 Nitties, al sesto con 280 gli australiani Adam Scott e Cameron Percy, all´ottavo con 281 Stuart Appleby e al 17° con 285 Aaron Baddeley, anche gli ultimi due australiani. Non ha superato il taglio Alessandro Tadini, 117° con 154 (78 76): era l´ultima occasione che gli si presentava per mantenere la ´carta´ dell´European Tour e ora, a fine mese, dovrà cercare di riconquistarla alla Qualifying School. A Woods è andato un premio di 173. 117 euro sui 921. 416 in palio, ma aveva già ricevuto tre milioni di dollari per partecipare. Scatta A Riva Dei Tessali/metaponto La Finale Della Qualifying School Dell´alps Tour - Inizia sui due percorsi del Resort Riva dei Tessali e Metaponto, a Castellaneta (Ta), la finale della Qualifying School dell´Alps Tour (16-18 novembre) alla quale prendono parte 144 giocatori. La manifestazione concluderà la settimana di golf internazionale iniziata nel club tessalino con la Pre Qualifying School che ha promosso alla finale 99 giocatori, tra i quali 16 italiani. A completare il field altri 45 concorrenti ammessi di diritto all´atto conclusivo di cui dieci italiani. Hanno dato un concreto appoggio all´evento la Regione Puglia, l´Apt Puglia, la Provincia di Taranto e il Comune di Castellaneta. Patrocinio di Regione Basilicata, Apt Basilicata, Provincia di Matera, Coni Puglia e Coni Basilicata. Sponsor: Ferrarelle Natia. Il torneo si disputerà sulla distanza di 54 buche. Nelle prime 36 i partecipanti si altereranno sui due tracciati del club, quello storico di Riva dei Tessali immerso nella pineta dove i fairway stretti richiedono molta precisione, e l´altro più recente di Metaponto, che si snoda tra le rovine dell´antica Magna Grecia, molto suggestivo ma sicuramente impegnativo. Al termine delle 36 buche i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto affronteranno il giro finale a Riva dei Tessali. Saranno tutti ammessi all´Alps Tour 2010, ma con differenti categorie: i primi 35 con la categoria 6 parteciperanno praticamente a tutto il circuito, gli altri con la categoria 8 avranno accesso solo ad alcune gare. In totale hanno preso parte alle due sessioni della Qualifying School ben 176 concorrenti. I 144 finalisti provengono da 18 nazioni: Australia, Austria, Belgio, Inghilterra, Spagna, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Marocco, Olanda, Irlanda del Nord, Norvegia, Scozia, Svizzera, Tunisia e Stati Uniti. I 26 italiani in campo giocheranno equamente divisi sui due tracciati. Sono stati ammessi di diritto alla fase finale Stefano Bonardi, Alberto Campanile, Niccolò Giusti, Luca Galliano, Federico Malossini, Andrea Rota, Giacomo Tonelli e i dilettanti Joon Kim, Leonardo Motta e Nicolò Ravano. Si sono guadagnati la qualificazione a Riva dei Tessali (66 giocatori alla partenza della Pre Qualifying): Alessandro Grammatica (am), Alessandro Napoleoni, Tommaso Orzalesi, Marco Borri, Antonio Saragnese, Pietro Ricci, Vittorio Vaccaro e Simone Baroni. Hanno superato il turno a Metaponto (65 al via): Luca Beneduce, Nunzio Lombardi (am), Franz Pfoestl (am), Marvin Fantini, Gabriel Le Chevallier Aceto, Giorgio Del Boca (am), Marco Beneduce e Mattia Ratti. Su entrambi i campi prima partenza alle ore 8,45, ultima alle ore 10,35 con conclusione prevista attorno alle ore 15,30. Lpga: Michelle Wie E Cristie Kerr In Vetta - Cambio della guardia in vetta al Lorena Ochoa Invitational, sul percorso del Guadalajara Cc a Guadalajara in Messico, dove si sono portate con 206 Cristie Kerr (69 70 67) e Michelle Wie (70 66 70). Ha ceduto la coreana Jiyai Shin, scesa dal primo al terzo posto con 207, dopo un 74, dove è affiancata dalla connazionale Song-hee Kim e da Paula Creamer. E´ in rimonta la taiwanese Yani Tseng, sesta con 209, mentre Lorena Ochoa, 12ª con 212, sarà costretta a subire una nuova delusione davanti ai suoi fans e proprio nella città dove è nata e sul percorso che l´ha vista crescere golfisticamente. Al 17° posto con 213 la giapponese Ai Miyazato e al 20° con 215 l´australiana Karrie Webb. Al torneo, riservato a 36 selezionate proettes, non prendono parte giocatrici italiane. Il montepremi è di 1. 100. 000 dollari. Pga Tour: Quartetto Al Vertice - Classifica in continua ebollizione nel Children´s Miracle Network Classic, che si svolge sui due tracciati del Magnolia e del Palm Course all´interno di Disney World, a Lake Buena Vista in Florida. Infatti Justin Leonard (203 - 68 64 71) è stato raggiunto al vertice da George Mcneill (68 66 69), dall´inglese Justin Rose (65 69 69) e dallo svedese Mathias Gronberg (68 69 66). Al quinto posto con 205 l´australiano Nick O´hern e lo svedese Carl Pettersson. E´ la quinta e ultima gara delle Fall Series che conclude anche il tour statunitense: si lotta soprattutto per entrare tra i primi 125 classificati nella money list e quindi mantenere la ´carta´. Il montepremi è di 4,7 milioni di dollari dei quali 846. 000 gratificheranno il vincitore. Finale Qs Senior Tour Con Carlo Alberto Acutis - Sul percorso del Pinta Course, al Pestana Golf Resort di Carvoeiro in Portogallo, si disputa la finale della Qualifying School del Senior Tour (16-19 novembre). Tra gli 81 partenti vi sarà solo italiano, Carlo Alberto Acutis, che ha superato la prequalifica classificandosi 23° al Silver Golf, altro tracciato del Pestana Gr. E´ uscito invece Adriano Mori (31°). Al termine del torneo avranno la ´carta´ per il Senior Tour 2010 i primi 18 classificati: i primi 6 entreranno nella categoria 6, gli altri nella 9b con meno possibilità di giocare. Tailhade Cup: Italia 15ª, Duello Argentina-sudafrica - L´italia (Claudio Viganò, Valentino Dall´arche) è al 15° posto con 450 colpi (147 147 156) dopo il terzo giro della Juan Carlos Tailhade Cup la cui 14ª edizione si conclude al Los Lagartos Country Club di Buenos Aires in Argentina. Si contenderanno il titolo in un avvincente testa a testa finale le due compagini al primo posto con 425, l´Argentina (Armando Zarlenga, Tomas Cocha 138 141 146) e il Sudafrica (J. G. Claassen, Ryan Dreyer, 144 139 142). Difficile, ma non impossibile un inserimento della Norvegia, terza con 431, e del Perù, quarto con 433. Al quinto posto con 434 il Portogallo, quindi Australia e Germania (435), Francia (436) e Spagna (437). E´ stata squalifica l´Inghilterra (Thomas Fleetwood, Edward Pepperell) leader dopo due giri. Nella classifica individuale, in cui competono anche altri giocatori oltre a quelli delle rappresentative ufficiali, è al comando l´argentino Emiliano Grillo con 208 (67 71 70), seguito con 211 dal connazionale Armando Zarlenga e dal portoghese José Maria Joja. Al 20° posto con 220 Claudio Viganò (72 73 75) e al 59° con 230 Valentino Dall´arche (75 74 81). .