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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Marzo 2009
UNO STUDIO RIVELA CHE L´HIV SFIDA IL SISTEMA IMMUNITARIO UMANO. FORSE È IL CASO DI CHIEDERSI SE I VIRUS POSSONO ESSERE DELLE FORME DI INTELLIGENZA SUPERIORE ?  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - Secondo una nuova ricerca condotta da un team internazionale di scienziati, l´Hiv (virus dell´immunodeficienza umana) si sta evolvendo rapidamente per aggirare le difese del sistema immunitario umano. Le scoperte sottolineano la difficoltà di sviluppare un vaccino efficace contro questo virus in rapida evoluzione. Lo studio è stato in parte finanziato dall´Ue con una borsa Marie Curie, e pubblicato online sulla rivista Nature. Al centro del sistema immunitario umano ci sono una serie di proteine specializzate: gli antigeni leucocitari umani (Hla). Queste proteine mostrano frammenti del virus Hiv alle cellule T specifiche dell´Hiv; in questo modo aiutano il sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule che sono infettate dal virus. Ereditiamo questi geni che codificano le proteine Hla dai nostri genitori, perciò ogni individuo produce proteine Hla leggermente diverse. Queste differenze spiegano in parte perché alcune persone positive all´Hiv riescono a sopravvivere per molti anni senza terapia anti Hiv, mentre altri sviluppano l´Aids (Sindrome da immunodeficienza acquisita) nel giro di pochi mesi. Inoltre, certe varianti dell´Hla sono più comuni di altre, a seconda delle diverse zone del mondo. Tuttavia, troppo spesso il virus dell´Hiv subisce mutazioni che gli permettono di sfuggire alle più efficaci proteine Hla. In questo recentissimo studio, gli scienziati hanno cercato di capire come l´Hiv si adatta alla risposta immunitaria umana. Per riuscirci, hanno analizzato le sequenze genetiche dei geni Hla e del virus Hiv in oltre 2. 800 pazienti con Hiv di 5 continenti diversi. Gli scienziati hanno scoperto che le mutazioni che permettono all´Hiv di sfuggire alla risposta immunitaria legata ad un determinato gene Hla, erano più diffuse nelle popolazioni in cui anche il gene Hla era comune. Ad esempio, il gene Hla-b*51 è estremamente efficace nel controllare l´Hiv. Nella maggior parte delle popolazioni in possesso di questo gene, tuttavia, il virus sviluppa rapidamente una mutazione per sfuggire alle proteine prodotte dal gene. In Giappone l´Hla-b*51 è abbastanza comune e i ricercatori hanno scoperto mutazioni per sfuggire all´Hiv nel 66% degli individui che non possedevano il gene Hla-b*51. Al contrario, nel Regno Unito e in Africa, dove il gene Hla-b*51 è più raro, questo dato precipita e si assesta tra il 15 e il 25%. "Quando in una determinata popolazione è presente in numero elevato un gene Hla favorevole, notiamo alti livelli di mutazioni che permettono all´Hiv di resistere al suo particolare effetto genico," ha spiegato il professor Rodney Phillips dell´università di Oxford, nel Regno Unito. "Potremmo dire che il virus supera la sua variazione umana. " "Abbiamo osservato un effetto simile in ogni mutazione presa in esame," ha aggiunto il suo collega prof. Philip Goulder. "Ciò dimostra che l´Hiv è estremamente incline ad adattarsi alla risposta immunitaria nelle popolazioni umane che sono più predisposte a contrarre il virus. " Le scoperte hanno implicazioni per la progettazione dei vaccini contro l´Hiv, in quanto quest´ultimi cercherebbero ovviamente di favorire la risposta immunitaria naturale più efficace. "Questo implica che una volta scoperto un vaccino efficace, questo andrebbe adattato frequentemente per rispondere al virus in evoluzione, in maniera simile a quanto facciamo attualmente con il vaccino dell´influenza," ha commentato il professor Goulder. Intanto, il professor Christian Brander dell´Institut de Recerca de la Sida Irsicaixa, in Spagna, ha sottolineato: "Questo nuovo studio mostra chiaramente che la progettazione del vaccino deve andare di pari passo con gli studi sulla genetica umana, che ci aiuteranno ad individuare le differenze, ma anche i tratti comuni nella popolazione da vaccinare. " Il professor Goulder ha comunque una visione ottimistica delle scoperte. "La tentazione è di considerare questo come una sconfitta, ovvero che i risultati indicano che il virus sta vincendo la battaglia," ha detto. "Ma non è necessariamente così. Potrebbe altresì essere che con la mutazione del virus si attivino risposte immunitarie diverse, che sono effettivamente più efficaci. " Attualmente, oltre 33 milioni di persone nel mondo convivono con l´Hiv e più di 2,5 milioni vengono infettate ogni anno. La malattia ha già ucciso almeno 25 milioni di persone. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature University of Oxford: http://www. Ox. Ac. Uk/ . . .  
   
   
RICERCA SCOPRE LA PROVA DI UNA TEORIA NON ORTODOSSA DELL´EVOLUZIONE CELLULARE  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - Alcuni ricercatori del Regno Unito hanno scoperto che il meccanismo usato da batteri antichi per coordinare le loro risposte ai cambiamenti dell´ambiente, potrebbe spiegare anche come le piante e le alghe controllano la fotosintesi, il processo attraverso il quale le piante trasformano la luce del sole in energia. Lo studio, pubblicato su Proceedings of the Royal Society: B, fornisce le prove di un´interessante teoria sull´evoluzione delle cellule, che è stata presentata per la prima volta nel 1993. I cianobatteri (alghe blu-verdi) assumono energia attraverso la fotosintesi. Reagiscono in modi diversi ai cambiamenti dell´ambiente attraverso una sorta di sistema di trasduzione del segnale composto da due elementi: un sensore ed un regolatore. Ma sebbene questo sistema a due elementi sembra essere una caratteristica dei batteri, ci sono prove che mostrano che si è conservato nelle piante e nelle alghe, e viene usato anche da queste ultime per mandare segnali che controllano i processi di fotosintesi. Sistemi a due elementi sono osservabili anche nei cloroplasti, le strutture contenute nelle cellule delle piante e responsabili della fotosintesi. Secondo questo nuovo studio, i sistemi a due elementi hanno un ruolo fondamentale nel collegare la fotosintesi con l´espressione genica, e determinano il modo in cui le piante si adattano ad ambienti che cambiano. Il dott. Sujith Puthiyaveetil della Queen Mary´s School di scienze biologiche e chimiche, nel Regno Unito, ha spiegato: "Sappiamo già che sistemi a due elementi agiscono come una sorta di interruttore acceso/spento per i geni nei batteri. Ma la sopravvivenza di questi interruttori di tipo batterico nei cloroplasti suggerisce un nuovo modello di regolazione genica nelle piante. " Il professor John Allen ha aggiunto: "Per molti sarebbe uno shock scoprire che alcuni messaggi all´interno delle cellule delle piante (e probabilmente anche degli animali) vengono mandati usando lo stesso sistema telegrafico trovato nei batteri "primitivi". Sarebbe come scoprire il codice Morse nella propria rete di computer o un cilindro di cera nel cuore di un nuovissimo Hifi digitale. Per noi invece la scoperta costituisce un´importante prova di una teoria dell´evoluzione della cellula non ortodossa, che fu pubblicata per la prima volta 16 anni fa. " I cloroplasti, come i mitocondri, sono strutture altamente specializzate che si trovano all´interno delle cellule. Entrambi hanno i propri genomi funzionali ed un apparato di espressione genica separato da quello del nucleo della cellula. I geni del cloroplasto contengono le informazioni necessarie per produrre le proteine coinvolte nella fotosintesi. Il sistema a due elementi sembra essere sopravvissuto come modo per mandare segnali all´interno dei cloroplasti di piante ed alghe: i segnali regolatori provenienti da una parte di questo sistema determinano come i geni sono espressi dai cloroplasti, per esempio ordinando cambiamenti nello stato ossidativo degli elementi di trasduzione dell´energia. "Se i cloroplasti e i mitocondri fossero responsabili dell´acquisizione dei sistemi a due elementi da parte degli eucarioti [animali, piante, funghi e alghe]," recita lo studio, "è interessante chiedersi se tali organuli conservino i sistemi a due elementi derivanti dai loro antenati batterici. Adesso si conosce la risposta per i cloroplasti: è ´sì´. " I ricercatori sostengono che i sistemi a due elementi collegano la fotosintesi all´espressione genica. "I geni si sono quindi conservati nei cloroplasti e costituiscono la base dell´ereditarietà citoplasmatica [extranucleare], non mendeliana," hanno spiegato gli autori. (L´ereditarietà extranucleare comporta la trasmissione di geni che si trovano al di fuori del nucleo; l´ereditarietà mendeliana si riferisce ai principi ereditari nel senso più comune, come definiti nel 1865 da Gregor Mendel. ) "La fotosintesi agisce sui geni del cloroplasto per fornire una voce, e una risposta al momento giusto, nel dialogo che si svolge tra il cloroplasto e il nucleo della cellula," hanno aggiunto. "I sistemi a due elementi nei cloroplasti derivano da cianobatteri ancestrali e rappresentano un sistema di segnalazione che non è possibile sia stato mai messo "in attesa" durante l´evoluzione," conclude lo studio. I sistemi a due elementi comuni a cloroplasti e cianobatteri, scrivono, "sono la chiave per capire il collegamento tra la fotosintesi e l´espressione genica e potrebbero anche far luce sulle conseguenze di tale collegamento per l´evoluzione cellulare degli eucarioti. " Per ulteriori informazioni, visitare: Queen Mary, University of London: http://www. Qmul. Ac. Uk/ Proceedings of the Royal Society: B: http://royalsocietypublishing. Org/ . .  
   
   
MALATTIE RARE, LOMBARDIA: 3,9 MLN PER NUOVI PROGETTI  
 
Milano, 2 marzo 2009 - Regione Lombardia ha deciso di destinare risorse aggiuntive per 3,9 milioni di euro allo sviluppo di nuovi progetti sulle malattie rare, secondo tre linee: potenziamento della rete e degli strumenti di governance; definizione di percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali; implementazione del registro delle malattie rare. Lo ha annunciato il 28 febbraio il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo - insieme all´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - al convegno "La rete regionale per le malattie rare: un cantiere aperto". L´iniziativa, organizzata in occasione della Seconda Giornata Europea e Prima Giornata Mondiale delle malattie rare, vede studiosi, esperti, medici, operatori sanitari e associazioni confrontarsi sui vari aspetti legati a questo problema. "Questa giornata - ha detto Formigoni - rappresenta un´occasione fondamentale di incontro per sensibilizzare l´opinione pubblica sul fenomeno delle malattie rare, per affrontare le tematiche assistenziali condividendone i problemi e per mettere in luce gli importanti risultati nel campo della ricerca, sia per la diagnosi sia per le terapie innovative. L´aggettivo ´rare´, potrebbe indurre a pensare che le malattie rare coinvolgano poche persone: tutto ciò non corrisponde alla realtà, dal momento che queste malattie riguardano un ampio gruppo di patologie note e interessano tante persone". I Numeri - A livello europeo una malattia viene considerata rara se colpisce meno di 5 persone ogni 10. 000 abitanti. Secondo i dati ufficiali di Orphanet, il portale europeo delle malattie rare, esistono nel mondo 5. 863 malattie rare descritte e clinicamente identificabili che colpiscono in Italia 1,5 milioni di persone, di cui circa il 70% bambini. Anche in Lombardia si registrano molti casi di pazienti rari: la rete regionale segnala oltre 500 patologie rare e 30. 000 ammalati con diagnosi già accertata, che hanno fatto richiesta di specifica esenzione. "La diagnosi delle malattie rare - ha sottolineato il presidente - è il punto di partenza, imprescindibile, di un cammino che possiamo definire esistenziale e non semplicemente assistenziale: è un cammino che deve prendere in carico la persona nel suo complesso, comprese le sue relazioni famigliari". La risposta da dare deve dunque rivolgersi alla persona nella sua interezza (come soggetto inserito in una rete di relazioni familiari e sociali), deve essere multidisciplinare e integrato in rete. L´impegno Di Regione Lombardia - "Regione Lombardia - ha aggiunto il presidente - si muove proprio in questa direzione di promozione della salute attenta alla persona e alla sua famiglia". Dopo il convegno sulle malattie rare del 2008, si è svolto un intenso lavoro che ha portato, lo scorso 20 gennaio, all´approvazione di una delibera dedicata specificatamente alle malattie rare e che sviluppa l´azione regionale in due direzioni. Innanzitutto, la rete regionale per le malattie rare è stata ampliata aggiungendo 2 nuovi presidi di riferimento (che hanno portato il numero complessivo a 31) con il coordinamento dell´istituto Mario Negri di Ranica (Bg). Inoltre, sono stati definiti due importanti principi: agevolare i percorsi terapeutici e assistenziali consentendo la somministrazione ambulatoriale di terapie innovative anche negli ospedali territorialmente più vicini ai malati, purché collegati ai presidi della rete malattie rare attraverso la condivisione dei protocolli di cura e la collaborazione dei professionisti; facilitare i percorsi riabilitativi per poter usufruire delle terapie secondo progetti riabilitativi individuali ad hoc. "La sfida e l´impegno etico che abbiamo di fronte giorno dopo giorno - ha aggiunto l´assessore Bresciani - è quella di garantire equità, universalità e libera scelta per tutti i pazienti. Per fare questo occorre sempre più abbandonare il solismo per dare vita ad un vero concerto. Regione Lombardia si muove in questa logica di rete ma è comunque necessaria sempre la collaborazione e il contributo di tutti". La Sfida Globale - "In un campo così complesso e socialmente rilevante come quello delle malattie rare - ha detto ancora Formigoni - la sfida può essere vinta grazie all´impegno di tutti i livelli istituzionali". Il contributo dello Stato, secondo il presidente va sviluppato su tre fronti: trasformazione in una legge organica dei disegni di legge sulle malattie rare depositati in Parlamento; inserimento delle 109 nuove malattie rare, congelate nel pacchetto dei nuovi Lea, nell´elenco aggiornato per l´accesso dei pazienti alle prestazioni erogate in regime di esenzione; sviluppo delle capacità programmatorie e organizzative delle Regioni attraverso il nuovo Patto per la Salute 2010-2012. Ma la sfida è anche europea e mondiale: "Penso - ha ricordato Formigoni - al piano Ue approvato lo scorso novembre in cui si propone di creare un inventario delle malattie rare e di sostenere la ricerca con stanziamenti superiori rispetto a quelli finora approvati. E penso anche alla Carta mondiale proposta lunedì scorso alla Conferenza internazionale sulle malattie rare che si è svolta a Roma: i pazienti hanno bisogno di alleanze per essere aiutati e, in questa direzione, guardiamo con favore all´idea di una rete internazionale che faccia nascere collaborazioni per la ricerca, la formazione e le terapie innovative". "Le malattie rare - ha concluso il presidente - sono una delle questioni più significative per la sanità del presente e del futuro e una sfida umanamente ricca di significati perché l´attenzione a restituire una vita socialmente accettabile alle persone svantaggiate rafforza tutta la comunità. L´augurio è che la scienza, che ha aperto nuovi e inaspettati scenari, possa dare una speranza di cura, di migliori condizioni di vita a tutti i malati rari. Ma soprattutto noi qui, oggi, ci impegniamo a garantire le migliori cure possibili e a dare sostegno alle famiglie". .  
   
   
NELLA TARDA ADOLESCENZA L´OBESITÀ È PERICOLOSA QUANTO IL FUMO  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - Secondo una nuova ricerca svedese pubblicata il 24 febbraio sul British Medical Journal (Bmj), l´obesità nella tarda adolescenza comporta gli stessi rischi di morte prematura come il fumare più di dieci sigarette al giorno. Allo stesso modo, i ragazzi che sono sovrappeso nella tarda adolescenza, corrono lo stesso rischio di morire giovani dei fumatori leggeri. I ricercatori concludono che le iniziative di sanità pubblica dovrebbero continuare ad avvertire sui pericoli del fumo e dell´obesità negli adolescenti. Nel mondo occidentale il fumo e l´obesità sono due dei maggiori fattori di rischio per la morte prematura. Nel mondo sviluppato, il fumo già rappresenta un grave problema, e l´obesità sta crescendo a livello mondiale, ad eccezione dei paesi più poveri. Gli adulti obesi (ovvero, che hanno un indice di massa corporea, Imc o Bmi, superiore a 30) raggiungendo la mezza età hanno un rischio di mortalità due o tre volte più alto degli adulti che hanno un peso "normale" (Imc tra 18,5 e 24,9). È preoccupante vedere come l´obesità sta crescendo più in fretta tra i bambini e gli adolescenti rispetto agli adulti. Eppure, finora soltanto pochi studi hanno esaminato il legame tra il sovrappeso e l´obesità negli adolescenti, e la morte prematura. Questo recente studio ha cercato di affrontare l´argomento e di esaminare se l´obesità e il fumo hanno un effetto sinergico sul rischio di mortalità. I ricercatori del Karolinska Institute e dell´università di Uppsala hanno analizzato i dati sulla causa di morte di oltre 45. 000 uomini che erano stati sottoposti a test medici nel 1969 e nel 1970, quando avevano circa 18 anni e partivano per il servizio di leva. In quei tempi, soltanto i ragazzi con gravi handicap erano esentati dal servizio militare, e quindi i dati rispecchiano efficacemente tutti gli uomini svedesi appartenenti a quella fascia d´età. Gli uomini sono stati seguiti in media per 38 anni; 2. 897 di loro sono deceduti durante quel lasso di tempo. Le analisi hanno rivelato che per quelli che nel periodo in cui sono stati esaminati erano sovrappeso, il rischio di morire prematuramente era tre volte più alto rispetto ai soggetti normopeso, mentre l´essere obesi più che raddoppiava il rischio. I ricercatori fanno notare che questi rischi sono confrontabili con quelli associati al fumare. "Nella tarda adolescenza il sovrappeso si è rivelato rischioso quanto fumare da 1 a 10 sigarette al giorno, mentre l´obesità quanto il fumare oltre 10 sigarette al giorno," scrivono gli scienziati. Essere sottopeso apparentemente non aveva effetti sul rischio di mortalità, ma coloro che erano gravemente sottopeso (Imc inferiore a 17) correvano lo stesso rischio di morire prematuramente dei soggetti sovrappeso. Riguardo alle cause di questo aumentato rischio, i ricercatori fanno notare che il sovrappeso e l´obesità sono associati ad un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e certi tipi di cancro. Per quanto riguarda il sovrappeso, essi ipotizzano che queste persone potrebbero essere più soggette alle infezioni. Ovviamente, il rischio di morte prematura era anche strettamente collegato al numero di sigarette fumate, con i fumatori pesanti oltre due volte più esposti ad una morte prematura. Lo studio non ha tuttavia rivelato un´interazione tra il fumo e il peso corporeo. In altre parole, il fatto di fumare non sembra esacerbare i rischi associati all´essere sovrappeso o obesi. Ciononostante, i soggetti che erano sia obesi che fumatori pesanti, correvano quasi cinque volte di più il rischio di morire giovani, rispetto ai non fumatori o normopeso. In conclusione, abbiamo scoperto che il sovrappeso e l´obesità nella tarda adolescenza sono associati con la morte prematura, a prescindere dal fatto che si fumi o meno," hanno dichiarato i ricercatori. "L´epidemia globale dell´obesità e del fumo tra gli adolescenti, rimangono obiettivi importanti per le iniziative di sanità pubblica intensificate. " Per ulteriori informazioni, visitare: British Medical Journal: http://www. Bmj. Com Karolinska Institute: http://ki. Se .  
   
   
SALUTE/PROT.SOCIALE FVG: PRESENTANO "LIBRO VERDE" "LA VITA SANA NELLA SOCIETÀ RESPONSABILE"  
 
Trieste, 2 marzo 2009 - Si intitola "La vita sana nella società responsabile", ed è il Libro Verde sul futuro del sistema sociosanitario regionale, presentato il 26 febbraio a Trieste dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dall´assessore alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, ed illustrato nei contenuti da Fabio Samani, dell´Agenzia regionale della Sanità. La pubblicazione, come ha ricordato l´assessore Kosic, fa seguito agli indirizzi pluriennali delineati per il settore dalla Giunta regionale lo scorso dicembre, ed è rivolta a tutti i soggetti istituzionali, sociali, professionali, ma anche alle associazioni e ai singoli cittadini, per condividere attraverso una consultazione pubblica la visione e i contenuti del prossimo Piano sociosanitario regionale 2010-2012. "Oggi si apre un confronto che non deve lasciare tutto come prima ma che deve portarci, con serenità e con una responsabilità condivisa, a tracciare il futuro della sanità nella nostra regione: la sfida è di riuscire ad offrire a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia le migliori opportunità di salute, non solo attraverso il mantenimento dei servizi cui siamo abituati ma con il loro miglioramento", ha detto il presidente della Regione. C´è dunque la precisa volontà di costruire con il contributo di tutti un percorso per il futuro, pur nel rispetto delle legittime aspirazioni. E c´è la consapevolezza di dover affrontare non solo i cambiamenti nella società, legati principalmente all´allungamento della vita media che trascina con sè proprio maggiori bisogni di assistenza, ma anche la crisi economica in atto. Occorre quindi "non arroccarsi su posizioni difensive", ha insistito il presidente, ma essere capaci di "fare le scelte giuste per mantenere in equilibrio anche in futuro il sistema" e per garantire quelle che sono già diventate le sette parole chiave del Libro Verde: equità, qualità, sostenibilità, trasparenza, sicurezza, responsabilità, semplificazione. Il tutto però senza alcuna volontà di "agire in una logica di risparmio, perché in sanità non c´è nulla da risparmiare, ma ci sono principi etici e morali che impongono di non sprecare le risorse a disposizione". Che significa "non più soldi per la salute ma più salute con le risorse che abbiamo", ha detto Kosic. In 35 pagine, nel Libro Verde sono presentate 13 diverse linee strategiche, che propongono una sintesi, corredata da alcuni dati, della situazione attuale e dei problemi aperti; indicano i possibili interventi da realizzare; stimolano la riflessione e pongono domande su problematiche complesse, su cui molteplici possono essere le opzioni di intervento. Per titoli, i temi affrontati, che diventano obiettivi da perseguire, riguardano, nell´ordine, "eque opportunità di salute per tutti", "un sistema sociosanitario di alta qualità", "una rete ospedaliera efficiente e sicura", "legami più stretti e alleanze più forti con le comunità locali", "un capitale professionale valorizzato e motivato", "strutture, servizi e percorsi sociosanitari accreditati a tutela della qualità e dell´equità", "tempi di attesa ridotti", "una presa in carico integrata delle persone con malattie croniche e con disabilità", "cure e interventi domiciliari a sostegno della permanenza nel proprio ambiente di vita", "inserimento nel mondo del lavoro come diritto delle persone con disabilità", "scelte consapevoli per l´innovazione tecnologica", "sistemi informativi integrati e accessibili ai diversi attori" e, infine, "una dimensione internazionale delle politiche per la salute". Su queste linee, ma anche su altri aspetti che chiunque potrà suggerire, si apre oggi una consultazione che dunque si rivolge a consiglieri regionali, Conferenza permanente per la programmazione sociosanitaria, Aziende sanitarie, Enti locali, Università, istituti di ricerca, rappresentanti delle associazioni, ma anche, come detto, ai cittadini tutti. Questa consultazione pubblica, che si svilupperà anche attraverso dei focus group su temi specifici, consisterà nel raccogliere contributi che potranno essere inviati per posta (all´Agenzia regionale della Sanità, via Pozzuolo 330, Udine), via e-mail (libroverde@regione. Fvg. It) o tramite il sito www. Libroverde. Regione. Fvg. It, e si chiuderà il 30 aprile. Dopo di che il dibattito è destinato ad approdare in Consiglio regionale, cui spettano le decisioni definitive, come ha sottolineato il presidente della Regione, manifestando il proprio apprezzamento per la presenza, alla presentazione, di tanti consiglieri regionali. .  
   
   
SANITA’: AUTORIZZATI “GRANDI ACQUISTI” A VERONA, BASSANO, MESTRE IN ARRIVO 3 NUOVE ECCELLENZE AL SERVIZIO DEI PAZIENTI  
 
Venezia, 2 marzo 2009 - La Giunta regionale, con una delibera approvata nell’ultima seduta del 26 febbraio su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, ha autorizzato l’Ulss 12 di Venezia, l’Ulss 3 di Bassano (Vicenza) e l’Azienda Ospedaliera di Verona ad acquisire un’importante serie di “Grandi Apparecchiature”. Si tratta della realizzazione all’Ospedale dell’Angelo di Mestre del Centro Protonico per la cura del cancro; della dotazione delle apparecchiature elettromedicali necessarie nel nuovo Polo Chirurgico di Borgo Trento dell’A. O. Di Verona; dell’acquisizione, da parte dell’Ulss 3 di Bassano, del sistema chirurgico robotico denominato “Da Vinci” da utilizzare nelle procedure chirurgiche urologiche. “Siamo di fronte – ha sottolineato Sandri – a 3 nuove eccellenze delle quali il sistema sanitario veneto sta per dotarsi. Anche in un momento non facile per la finanza sanitaria – fa notare Sandri – il Veneto decide di investire e lo fa, in tutti e tre i casi, scegliendo il meglio attualmente disponibile in fatto di modernità e tecnologia. Il tutto, ed è ciò che più conta, avrà importanti ricadute sulla qualità delle cure erogate ai cittadini, sia per patologie particolarmente diffuse ed impattanti come il Centro Protonico di Mestre ed il ‘robot’ Da Vinci dell’Ulss di Bassano, sia per strutturare ad un livello qualitativo assoluto una grande opera come il Polo Chirurgico di Borgo Trento a Verona, che ho visitato di recente e che sta nascendo come un’eccellenza di primo livello, non solo a livello regionale, ma nazionale ed europeo”. Il Centro Protonico di Mestre, con un costo di circa 150 milioni di euro, sarà realizzato con l’attivazione di uno specifico project financing e costituisce l’ultima frontiera in tema di terapia contro il cancro, sinora presente soltanto in pochissimi paesi europei (non in Italia). Il suo raggio d’azione sarà quindi nazionale, stante anche che i pazienti veneti trattabili con questa struttura sono calcolati in circa 1. 900 l’anno rispetto ad una potenzialità complessiva della struttura di circa 4. 000. Con questa autorizzazione, il realizzando nuovo Polo Chirurgico di Borgo Trento, potrà essere dotato di nuove e moderne strutture elettromedicali, il cui valore è quantificabile in oltre 22 milioni di euro. Si tratta di risonanze magnetiche, sistemi di radiologia digitale, angiografi,Tac e quanto necessario all’attività che vi si svolgerà. Il “robot” Da Vinci di Bassano, che sarà acquisito in service con un costo di 408 mila euro l’anno, verrà utilizzato in regime di Area Vasta al servizio dei pazienti delle quattro Ullss vicentine. Consentirà di applicare anche nel vicentino la tecnica più moderna, utilizzata in tutto il mondo, per curare in maniera meno invasiva possibile patologie molto diffuse nelle Unità operative di Urologia, come le patologie della prostata, idronefrosi, neferctomie, patologie tumorali e del pavimento pelvico femminile. .  
   
   
SANITÀ ELETTRONICA: VENDOLA A INNOVAPUGLIA PER WORKSHOP DIRETTORI GENERALI ASL  
 
Valenzano, 2 marzo 2009 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola porterà il suo saluto istituzionale al workshop sulla sanità elettronica (E-health) con i direttori generali delle Asl pugliesi, in programma Lunedi’ 2 Marzo alle ore 9,30 presso la sede di Innovapuglia (Tecnopolis) a Valenzano. Sarà presente l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore. Il workshop rientra nelle azioni del Piano per la Sanità Elettronica della Regione Puglia, uno strumento a sostegno del management e degli operatori sanitari per la conoscenza e la condivisione di scenari di riferimento euripei nazionali e regionali in materia di progetti e iniziative di innovazione nella Pubblica Amministrazione nella sanità. Il Piano è il primo documento programmatico e di indirizzo di cui la Regione Puglia si è dotata, elaborato direttamente da esperti regionali con il supporto di Innovapuglia, approvato con delibera n. 2005 del 22 Dicembre 2006. Uno strumento che consente di interagire in modo coordinato e strutturato con le iniziative europee e nazionali, nei confronti dei quali bisognerò relazionarsi anche per le azioni di monitoraggio e verifica della spesa e dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). .  
   
   
MARRAZZO: DALL´8 MARZO 116 NUOVE AMBULANZE CON SISTEMA SATELLITARE  
 
Roma, 2 marzo 2009 - Potenziato il servizio delle ambulanze: a partire dall´8 marzo arriveranno 116 nuovi mezzi dotati del sistema di rilevamento satellitare. Ad annunciarlo è stato il presidente Piero Marrazzo nel corso di un incontro alla sede dell´Ares 118. "In poco meno di quattro anni - ha sottolineato Marrazzo - abbiamo fatto due rinnovi del parco ambulanze". Il primo rinnovo era avvenuto a settembre 2005 con la consegna di 55 nuovi veicoli. Intanto è già attivo un collegamento permanente tra le centrali operative dell´Ares 118 e i pronto soccorso-Dea del Lazio, per consentire agli operatori delle ambulanze di sapere che tempi di attesa ci sono nei vari ospedali e di capire, quindi, dove è meglio trasportare il paziente per fare in modo che venga assistito il prima possibile. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie all’adozione del nuovo sistema satellitare ‘Gipse´, presentato stamani nella centrale operativa del 118 dal presidente Marrazzo insieme al direttore generale dell´Ares 118, Marinella D´innocenzo. Le nuove ambulanze in arrivo sostituiranno i veicoli del parco macchine che hanno raggiunto il numero massimo di chilometri percorribili, secondo quanto stabilito dalla legge. In totale, l´Ares conta 181 autoambulanze. Il servizio del 118, negli ultimi tre anni, ha ricevuto un finanziamento regionale di 50 milioni di euro per mezzi di soccorso (10 milioni) e attrezzature varie (40 milioni). .  
   
   
12 MARZO 2009: GIORNATA MONDIALE DEL GLAUCOMA PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE LE ARMI MIGLIORI PER ARRESTARE IL LADRO SILENZIOSO DELLA VISTA  
 
Milano, 2 marzo 2009 - Il Glaucoma è una malattia subdola perché non si manifesta se non in fase avanzata. Oggi però grazie ad una visita periodica da parte dell’oculista e a strumenti innovativi in grado di scoprirlo precocemente è possibile arrestare l’andamento progressivo della malattia e battere sul tempo “il ladro silenzioso della vista”. Arrestare il ladro silenzioso della vista che ogni anno colpisce il 10% della popolazione sopra i 75 anni si può e si deve. Questo il messaggio forte che la Società Oftalmologica Italiana intende diramare in occasione della giornata mondiale del Glaucoma decretata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 12 marzo 2009. Il Glaucoma è la seconda causa di cecità nel mondo, e se non curata porta inevitabilmente alla perdita della vista. In Italia circa 550 mila persone si calcola siano colpite dalla malattia. Il termine glaucoma- spiega Matteo Piovella- segretario della Soi- raggruppa un gruppo eterogeneo di malattie progressive, in cui la pressione intraoculare, spesso troppo alta, danneggia il nervo ottico e riduce il campo visivo. “Il messaggio da ripetere a tutti è che il glaucoma è asintomatico in fase iniziale, quindi l’unico modo per intervenire con tempestività è ” effettuare visite di controllo periodiche”, dall’oculista, già a partire dai 40 anni”. “E’ importante divulgare al pubblico che il glaucoma può avere una “familiarità” ossia è possibile che i familiari di primo grado di soggetti malati abbiano una probabilità 10 volte maggiore di sviluppare la malattia e che insieme alla familiarità i principali fattori di rischio per questa malattia sono la miopia elevata e l’età”: Le nuovi indagini La diagnosi precoce è fondamentale per affrontare il glaucoma in modo corretto: oggi esistono nuovi esami in grado di scoprire in tempo la malattia e quindi individuare la cura più adatta. «Ci sono tecniche diagnostiche innovative, come la Ftd Matrix (frequency doubling technology perimetry), il Gdx oftalmoscopio laser confocale che misura lo spessore delle fibre nervose retiniche, L’hrt (Heidelberg Retinal Tomography), l’ Oct ( tomografia a coerenza ottica) che fornisce immagini bidimensionali della sezione retinica, con una tecnica non a contatto. Dai farmaci al bisturi. Per affrontare la malattia è necessario procedere per gradi. I colliri sono la prima risorsa che il medico oftalmologo ha a disposizione. Abbassano la pressione intraoculare. Eliminando così il principale fattore di rischio per il peggioramento del campo visivo. La chirurgia viene scelta quando la cura farmacologica o i trattamenti laser non sono in grado di ridurre sufficientemente la pressione oculare. Un aiuto a pazienti e familiari. Per volontà della Soi, è a disposizione di pazienti e familiari la Onlus Per Vedere Fatti Vedere (www. Pervederefattivedere. It) con lo scopo di organizzare e gestire iniziative finalizzate alla prevenzione, al controllo ed alla cura delle patologie e degli handicap visivi. Per Vedere Fatti Vedere svolge a favore dei Pazienti a rischio o colpiti da gravi patologie oculari quali la Degenerazione Maculare Senile ed il Glaucoma le seguenti attività: creare e gestire un sistema nazionale di orientamento informativo e sostegno gratuito in grado di fornire informazioni utili, indirizzi e contatti dei Medici e dei Centri specializzati, pubblici, convenzionati e privati, suddivisi per Regione e provincia, presso i quali il Paziente può verificare la diagnosi della propria patologia e sottoporsi ad idonea terapia; offrire accesso ad informazioni aggiornate sulle terapie a disposizione in Italia e all´estero e sulle attività di ricerca italiana ed estera; svolgere attività di sensibilizzazione per far conoscere le conseguenze delle gravi patologie oculari e l´impatto sulla vita quotidiana nei pazienti colpiti, proponendo soluzioni concrete che favoriscano la loro vita sociale; realizzazione di campagne di comunicazione che diffondano anche in Italia una cultura della prevenzione e della diagnosi precoce delle patologie oculari presso un Medico- Oculista e presso centri specializzati; offrire accesso gratuito alle costose terapie ad un numero selezionato di Pazienti appartenenti a categorie particolarmente svantaggiate, i cui casi verranno esaminati e scelti da un Comitato Medico-scientifico annualmente tra quelli pervenuti a Per Vedere Fatti Vedere Onlus. .  
   
   
ONCOLOGIA, A BRESCIANI IL PREMIO WALTER FONTANA 2008 IL RICONOSCIMENTO ASSEGNATO PER IL SOSTEGNO ALLE CURE PALLIATIVE  
 
Milano, 2 marzo 2009 - L´associazione Cancro Primo Aiuto onlus ha assegnato il 27 febbraio, nel corso di una cerimonia a Monza, il premio Walter Fontana 2008 all´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, per l´attenzione rivolta verso i malati oncologici e le loro famiglie. Il riconoscimento è frutto della vicinanza dimostrata da Bresciani e dal suo assessorato verso il malato oncologico terminale, con un´attenzione particolare al "percorso di ospedalizzazione domiciliare cure palliative oncologiche" dell´associazione brianzola esteso a livello regionale. Alla consegna del riconoscimento sono intervenuti Tiziano Mariani, presidente della onlus seregnese nata nel 1997, Marco Mariani, sindaco di Monza, Giuseppe Spata, direttore generale dell´ospedale S. Gerardo di Monza, e Paolo Grimoldi, responsabile delle attività dell´associazione per Monza e Brianza. Ritirando il premio, l´assessore lombardo ha voluto sottolineare "che si tratta di un riconoscimento che va a tutti coloro che lavorano per l´oncologia, la grande squadra oncologica", strutture ospedaliere e associazioni in primis. "Sono come l´allenatore di una grande squadra - ha proseguito Bresciani - di cui tutti noi facciamo parte e a cui questo premio è rivolto". La Lombardia è stata la prima Regione italiana a deliberare - nel novembre 1998 - in materia di cure palliative, istituendo negli ospedali lombardi le Unità Organizzative di cure palliative e prevedendone almeno una per provincia. Le malattie oncologiche rappresentano, infatti, la seconda causa di morte in Italia e per molti pazienti le ultime settimane di vita sono caratterizzate da una ridotta autosufficienza e da una sempre maggior richiesta di assistenza. Studi clinici hanno dimostrato come anche con la permanenza al domicilio si possa garantire un livello di assistenza medica pari a quello offerto dall´hospice o dal ricovero ospedaliero. In questo contesto Regione Lombardia aveva avviato uno specifico progetto di lavoro, a cui hanno partecipato 2. 000 pazienti (malati oncologici a fine vita) ai quali è stata assicurata la continuità dell´assistenza a domicilio, integrando le prestazioni con la rete dei servizi sanitari già presenti nel territorio e concordando modalità comuni di assistenza domiciliare. "Per non disperdere - ha ricordato l´assessore Bresciani - e non far concludere l´esperienza positiva svolta relativamente al percorso di ospedalizzazione domiciliare cure palliative oncologiche, la Regione nel dicembre 2007 ne ha autorizzato l´estensione a livello regionale. Nell´aprile 2008 questa esperienza è stata prolungata per tutto l´anno, ampliando la gamma dei servizi offerti". La sanità lombarda diventa, dunque, sempre più elemento distintivo dell´attività regionale, "di una Regione - ha sottolineato Bresciani - accusata di egoismo dalle altre Regioni sprecone, che è in grado di erogare fino al 50% delle sue prestazioni iperspecialistiche alla domanda extraregionale e, mediamente, il 30% delle prestazioni in campo oncologico". .  
   
   
SANITA’: SANDRI, “IL FEDERALISNO SANITARIO RIFORMA NON PIU’ RINVIABILE DEL SSN”  
 
Verona, 2 marzo 2009 - “Il Servizo Sanitario Nazionale, ad oltre 30 anni dalla sua nascita, proprio in questi mesi è prossimo ad una nuova riforma epocale: quella che verrà introdotta con il federalismo fiscale e con il conseguente ‘federalismo sanitario’. Un cambiamento necessario, non più rinviabile, foriero di una nuova stagione di sanità, più attenta ai territori e più premiante per le Regioni virtuose, che sanno coniugare qualità assistenziale e rigore gestionale”. Lo ha detto il 28 febbraio l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, intervenendo ad un incontro pubblico sui temi della sanità tenutosi nel veronese. “Il Ssn – ha aggiunto Sandri – in questi decenni ha sicuramente cambiato in meglio l’assistenza sanitaria degli italiani, ma ora il perpetuarsi di costosità inaccettabili in varie zone del Paese e la leggerezza posta da molte Regioni nella gestione della salute, rischia di far saltare il sistema. La via per evitarlo – ha aggiunto Sandri – è proprio il federalismo sanitario, che comporterà una maggiore responsabilizzazione dei centri periferici di spesa; la diffusione delle cosiddette ‘best practices’; l’introduzione, che mi auguro possa avvenire già nel prossimo Patto per la Salute tra Governo e Regioni, del criterio dei costi standard in sostituzione di quello della spesa storica, che ha comportato di fatto pesanti sperequazioni a favore delle Regioni ‘sprecone’. Sandri ha citato come esempio quello della spesa per il personale: “Mentre le solite 4 Regioni virtuose (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) hanno portato avanti un difficile ed impopolare lavoro sin dall’entrata in vigore del Patto di Stabilità l’1 gennaio 2006 – ha detto – in altre parti d’Italia la sanità è stata considerata una sorta di ammortizzatore sociale. Si è continuato a spendere e spandere, con il risultato che oggi alcune Regioni sforano senza problemi il Patto ed hanno personale in esubero, ed altre, come il Veneto, si trovano ad avere un deficit che abbiamo calcolato essere di circa 1. 000 medici e 2. 000 infermieri”. Sandri, annunciando di avere scritto in merito una lettera al Ministro Brunetta per chiedere maggiore elasticità nella gestione dei fondi sanitari regionali per investire il necessario sul personale pur senza sforare il Patto di Stabilità, ha poi sottolineato che “questa è una delle tante storture che il federalismo sanitario potrà correggere”. L’assessore ha anche annunciato che “tanto per fare i fatti e non solo le parole, nel Veneto il criterio dei costi standard inizierà ad essere introdotto già nel riparto del Fondo Sanitario Regionale 2009”. Secondo l’assessore del Veneto, “la riforma in senso federalista anche in sanità potrà portare molti benefici diretti proprio agli utenti: è ad esempio un dato acclarato – ha detto Sandri – che, dove i livelli di spesa sono più elevati, corrisponde un basso livello qualitativo dei servizi; ancora oggi il 75% degli ospedali italiani sono ‘generalisti’ e quindi poco economici e inadatti a fornire alla gente servizi di alta qualità e specializzazione; il 35% degli ospedali, inoltre, ha meno di 100 posti letto, una dimensione troppo piccola per rispondere sia a criteri di economicità che di efficienza”. “Dati preoccupanti – ha concluso Sandri - e tali da rendere la svolta federalista una vera e propria necessità”. .  
   
   
DISABILITÀ, LE NUOVE TECNOLOGIE CONTRO LE BARRIERE VIA LIBERA AL CENTRO REGIONALE TOSCANO CHE SOSTERRÀ AZIONI E PROGETTI, ANCHE ON LINE  
 
Firenze, 2 marzo 2009 - C´è ancora molto da fare per abbattere le barriere architettoniche e per assicurare pieni diritti di cittadinanza a tutte le persone diversamente abili, ma un forte contributo in questa direzione può venire proprio dalle nuove tecnologie dell´informazione e dalle loro molteplici attività. È questo il significato del protocollo di intesa che il 26 febbraio la Regione Toscana ha firmato assieme all´Uncem (Unione nazionale comuni e comunità montane) e a diversi altri soggetti (Società della salute dell´Alta val di Cecina e delle Colline metallifere, Asl 2, Comunità montane dell´Alta val di Cecina, delle Colline Metallifere, della Media Valle, comune di Fabbriche di Vallico). Intesa che, tra le altre cose, permetterà di attivare in via sperimentale il Centro di documentazione che raccoglierà tutte le informazioni sulla mobilità e l´accessibilità in Toscana e fornirà assistenza e sostegno a privati cittadini per l´adattamento degli spazi domestici, a uffici comunali per le scelte in campo urbanistico e in genere per la stesura dei vari piani di abbattimento delle barriere architettoniche. Un passaggio di grande rilievo per garantire pienamente i diritti di cittadinanza ai diversamente abili, in una Regione in cui il 10,3% delle famiglie ha almeno un componente con problemi di disabilità e il 2,1% della popolazione con più di 6 anni è confinata a letto, su una sedia o comunque non può uscire di casa. «Invecchiamento della popolazione e relativo incremento delle patologie invalidanti rendono sempre più grave il problema delle barriere architettoniche come fattore di disagio ed emarginazione – spiega il vicepresidente Federico Gelli – Però oggi possiamo sempre di più contare anche sull´apporto delle nuo ve tecnologie dell´informazione, in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini diversamente abili, a prescindere dai luoghi fisici in cui tale vita si dispiega. Si tratta di un grande obiettivo del nostro programma per lo sviluppo della società dell´informazione, che oggi segna una tappa di particolare rilievo» «Da molti anni abbiamo una legge specifica che non è stata solo di principi, perché ci ha permesso di operare concretamente, e tuttavia sono ancora troppo poche le amministrazioni comunali che hanno approvato il previsto Piano per l´eliminazione delle barriere architettoniche – sottolinea invece l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori – E se nel nostro Piano sociale abbiamo vincolato l´assegnazione dei finanziamenti all´approvazione di questi piani, oggi questo percorso ha finalmente uno strumento per essere portato a compimento». «Si tratta di un progetto ambizioso, che sperimentiamo in tre zone montane, nelle due società della salute relative e nel distretto sanitario del comune di Fabbriche di Vallico – ha ricordato Oreste Giurlani, presidente dell´Uncem Toscana - Andiamo a creare un osservatorio regionale dell’accessibilità e in questi territori sperimenteremo tutti i piani dell’accessibilità. Si tratta di un progetto innovativo, è infatti la prima esperienza in Italia di questo genere». Il Centro di documentazione attivato dall´intesa firmata oggi infatti permetterà di gestire, supportare e coordinare le attività relative alla promozione di una “cultura dell´accessibilità”, dall´altra di mettere a disposizione informazioni utili per l´abbattimento delle barriere e il miglioramento delle condizioni di vita. .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA SUGLI INVESTIMENTI SANITARI, SPACCA: "SI ACCELERANO GLI INVESTIMENTI STRATEGICI IN TUTTE LE MARCHE".  
 
Roma, 2 marzo 2009 - Il Presidente Gian Mario Spacca, l´Assessore alla salute Almerino Mezzolani e il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio hanno firmato a Roma l´Accordo di programma definito dalla Regione Marche sugli investimenti sanitari strategici. La sottoscrizione dopo il via libera, avvenuto sempre il 26 febbraio, della Conferenza Stato-regioni. ´Con l´Accordo - commenta il Presidente Spacca - si accelerano la realizzazione e la spesa in tutti i territori delle Marche degli investimenti sanitari strategici programmati dalla Regione. Il nostro piano degli investimenti procede veloce per tutelare il diritto alla salute dei cittadini ma anche per offrire un robusto stimolo anti-crisi. Con l´Accordo si incrementa la coesione sociale della comunita`: cresce la qualita` di strutture e servizi sanitari diffusi sul territorio, aumenta l´attrattivita` e la mobilita` attiva, frena quella passiva. Si modernizza la rete sanitaria, anche con il ricorso alle nuove tecnologie. I progetti, diventando cantierabili, offriranno anche un importante stimolo anti-crisi, con nuove opportunita` per il lavoro e l´economia locale. ´ ´L´operativita` dell´Accordo e` importantissima - afferma l´Assessore Mezzolani ´ perche` mette concretamente a disposizione risorse ingenti per la realizzazione di nuove strutture e l´adeguamento di quelle esistenti. Abbiamo spinto fortemente per sbloccare l´intesa, perche` gli investimenti programmati sono il frutto di una ricognizione rigorosa delle esigenze di tutti i territori delle Marche: consentono di attuare con coerenza la programmazione sanitaria regionale e di rispettare gli impegni assunti con la comunita` locali. Dopo la conferma dell´equilibrio dei conti, l´incremento della produzione di servizi diretti al cittadino e l´avvio dei progetti operativi per la riduzione delle liste di attesa, con questi investimenti il sistema sanitario marchigiano potra` compiere un ulteriore salto di qualita` verso livelli di eccellenza che ci vengono riconosciuti anche a livello nazionale. ´ La Giunta Regionale aveva definito e approvato l´Accordo nell´ottobre 2008. Dopo la concertazione con il Ministero alla Salute, la Conferenza Stato-regioni ha espresso oggi il parere favorevole sull´intesa, consentendo la sottoscrizione e lo sblocco delle relative risorse finanziarie per l´attuazione operativa dei progetti previsti dalla Regione nell´Accordo. Il presidente Spacca ha poi presentato al sottosegretario il progetto dell´Agenzia nazionale per l´invecchiamento. Fazio ha evidenziato come la struttura rappresenti un supporto qualificato anche per le attivita` del ministero della Salute dirette alle politiche per gli anziani, anticipando l´intenzione di venire in Ancona per prenderne personalmente visione. Accordo Di Programma: Scheda L´accordo di programma ha un valore complessivo di 560 milioni di euro: 112 milioni per l´adeguamento e l´ammodernamento delle strutture sanitarie esistenti; 243 milioni per nuovi progetti di investimento; le prossime leggi finanziarie dovranno garantire il finanziamento della quota rimanente. Gli investimenti dell´Accordo, dunque, si muovono lungo due direttrici principali: 1. Investimenti strategici in strutture e servizi di supporto all´intera rete sanitaria regionale: - interventi per il potenziamento delle strutture per l´esercizio della libera professione intramuraria; - interventi sulle strutture gia` esistenti relativi alla modernizzazione, messa in sicurezza, all´adeguamento infrastrutturale nel rispetto delle indicazioni normative vigenti; - interventi per il miglioramento della capacita` diagnostico-terapeutica attraverso il rinnovo/potenziamento tecnologico; - interventi per introduzione/potenziamento di sistemi Ict e di rete. 2. Investimenti strategici in poli e strutture sanitarie: - interventi per la realizzazione di grandi opere: -nuovo ospedale di Fermo; -nuova sede dell´Agenzia 3 eta`-Inrca-ospedale di rete; -attuazione protocollo d´intesa con Comune di Ancona (padd. Nn. 1 e 2 dell´area ex Umberto I e nuovo Salesi); -completamento del nuovo ospedale di Jesi; -nuova collocazione di alcune aree critiche negli Ospedali di Macerata e Civitanova; -progetti di integrazione Ascoli´san Benedetto e Pesaro-fano. .  
   
   
FVG; CONVEGNO SU QUALITÁ SALUTE DISABILI  
 
Monfalcone, 2 marzo 2009 - "La sfida da sostenere non è da poco. Le comunità del Friuli Venezia Giulia sono chiamate in prima persona, anche per quanto riguarda la disabilità, a fare un passo in avanti rispetto ai punti di riferimento privilegiati, verso la costruzione del nuovo piano Socio-sanitario regionale. Ci sono due ragioni fondamentali che c´è lo impongono: la crisi economica in atto ´non immaginaria´ e i nuovi bisogni di carattere etico-morale e dello sviluppo". Lo ha affermato il 28 febbraio l´assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, nel corso dell´odierno convegno - organizzato a Monfalcone, con il patrocinio della Regione, dall´Ansdipp (Associazione nazionale manager del Sociale) e dalla Macc (Mutua di assistenza del Credito Cooperativo) di Staranzano - su "Tra domiciliarità e residenzialità, le proposte integrate di qualità per la salute e il benessere della persona disabile (non autosufficiente): una casa vicino casa". Il fenomeno della non autosufficienza delle persone sta assumendo nella società, a causa del costante invecchiamento della popolazione, dimensioni ragguardevoli. Di conseguenza cresce in modo esponenziale anche la domanda di cura nelle residenze protette. Nel corso del convegno è emersa l´opportunità di creare dei centri di servizio alla persona che siano in grado di offrire la completa gamma dei servizi per gli anziani e i disabili. I partecipanti all´incontro si sono interrogati anche in merito al mantenimento, nella congiuntura economica sfavorevole, degli attuali standard qualitativi dei servizi socio-sanitari. La soluzione, come proposto dall´assessore Kosic, sarebbe da ricercare "nel coinvolgimento e nella responsabilità" di tutti gli attori del sistema. I relatori - sono intervenuti, tra gli altri, i responsabili dell´Area valutazione, salute e disabilità dell´Agenzia regionale della sanità e dell´Area welfare dell´Ass n. 5 "Bassa Friulana", Carlo Francescutti e Ranieri Zuttion, il referente regionale dell´Ansdipp, Franco Iurlaro e il sindaco del Comune di Tavagnacco, Mario Pezzetta - hanno richiamato l´attenzione sulla centralità della persona non autosufficiente, quindi, con le proprie esigenze e specificità. È stata infine messa in evidenza la necessità di un cambiamento di mentalità nella programmazione di tali servizi alla persona, abbandonando la logica della contrapposizione tra casa di riposo e servizi domiciliari e offrendo risposte adeguate a ogni particolare tipo di bisogno. Le esperienze concrete, e quelle in divenire, illustrate nel corso del convegno, vanno in direzione di una maggiore flessibilità dei servizi, "che devono adattarsi alla persona" e non viceversa. .  
   
   
AL GALLIERA DI GENOVA CORSO DI AGGIORNAMENTO SULL´EMERGENZA SANITARIA  
 
Genova, 2 marzo 2009 - A partire da lunedì 2 marzo 2009 l´Aula Magna dell´Ospedale Galliera (ore15) ospiterà nove incontri (fino al 27 aprile) dedicati all´emergenza finalizzati alla formazione di medici, infermieri, personale laico volontario e del Corpo Italiano di Soccorso dell´Ordine di Malta. L´ obiettivo è quello di fornire – attraverso una serie di lezioni monotematiche- le conoscenze teoriche adeguate per far sì che si acquisiscano o si aggiornino le competenze necessarie alla gestione delle prime fasi dell´emergenza intra ed extra ospedaliera da parte del personale laico volontario e al contempo di favorire in sede di lezione il dialogo con medici ed infermieri nell´ottica di un´utile crescita comune. L´ospedale Galliera, in qualità di sede di Dipartimento di Emergenza, ha collaborato sia in fase organizzativa dell´evento fornendo il necessario supporto logistico, ma anche contribuendo attivamente alla realizzazione scientifica e di coordinamento. I relatori che si avvicenderanno durante gli incontri, fornendo il loro prezioso contributo scientifico in qualità di docenti, provengono non solo dallo stesso Galliera, ma anche dall´E. O. San Martino, dall´Università di Genova, dall´Istituto G. Gaslini, dalla Asl 3 e dalla Polizia di Stato. Tra i partecipanti il Cisom, Corpo Italiano di Soccorso dell´ Ordine di Malta, fondato nel 1970. Il Cisom è un corpo civile di volontariato la cui attività è finalizzata non solo alla fornitura di assistenza e soccorso delle popolazioni civili colpite da calamità naturali ( ricordiamo a questo proposito gli interventi prestati nella Valle del Belice e in occasione dei terremoti dell´ Irpinia e più recentemente in quello che ha interessato Assisi ) ma anche e soprattutto alla formazione nel campo del primo soccorso. Www. Galliera. It .  
   
   
MOLISE: RIENTRO DEL DEBITO SANITARIO  
 
Campobasso, 2009 - Il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, e l´Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, hanno partecipato nella serata del 24 febbraio a Roma, a Palazzo Chigi, ad un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, con il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, il Ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto e il Sottosegretario all´Economia, Giuseppe Vegas, sul rientro del debito sanitario. Nell´incontro il Presidente Iorio ha relazionato sulla situazione della Regione Molise e sulle strategie seguite per il rientro del debito. "Strategie che se attuate nella loro interezza –ha evidenziato Iorio- ci consentiranno di far "quadrare" i conti e avviarci ad una situazione di normalità finanziaria. Il nostro, infatti, è un programma di interventi che dovrà accompagnare il rilancio completo del Sistema Sanitario regioanle per renderlo più moderno, più efficiente e più capace di fornire prestazioni di qualità e realmente confacenti alle richieste dei cittadini". Gli esponenti del Governo nazionale hanno preso atto della relazione del Presidente Iorio e hanno fissato insieme alle altre Regioni un ulteriore momento di incontro e verifica per la fine del mese di marzo. .  
   
   
LA PREVENZIONE NEONATALE SALVA PIU’ VITE CHE LA CURA AISMME ONLUS PRESENTA UN NUOVO SPOT PER SENSIBILIZZARE ISTITUZIONI E OPINIONE PUBBLICA SULLO “SCREENING NEONATALE METABOLICO ALLARGATO”  
 
Padova, 2 marzo 2009 - Alla nascita possono passare inosservate. Molte volte non vengono prontamente diagnosticate perché sconosciute ai più. Si stima che un bambino su 500 ne nasca affetto e soltanto uno su quattro viene riconosciuto in tempo: sono le malattie metaboliche ereditarie, un gruppo di circa 600 tipi inseriti nel grande libro delle oltre 6. 000 malattie rare. Queste malattie necessitano di un immediato riconoscimento e di un rapido soccorso clinico alla nascita: la mancata diagnosi precoce può causare al bambino gravi danni cerebrali ed all’organismo, che porterà con sé per tutta la vita, quando anche non alla morte. Riconoscere in tempo queste malattie oggi si può: esiste infatti un test, lo screening allargato neonatale, che, eseguito a 72 ore dalla nascita, identifica fino a 60 tipi di patologie per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci. Molte famiglie potranno vedere crescere i loro figli senza disabilità, anche se affetti da questo particolare tipo di malattie genetiche. Molte famiglie non dovranno più piangere la perdita del proprio bambino per una diagnosi mancata o ritardata. Nella Finanziaria 2008 sono stati previsti tre milioni di Euro per acquistare i macchinari necessari per effettuare lo screening allargato in tutto il territorio nazionale e si è registrato l’impegno formale dell’allora Ministro Livia Turco per un rapido avvio del test. Contestualmente il mondo medico ha elaborato le linee guida per l’applicazione dello screening su larga scala. Peccato però che i tempi si stiano allungando e che lo screening trovi applicazione in modo frammentario in alcune Regioni o presso alcuni istituti, solo grazie alla buona volontà di politici locali, amministratori e medici. Dal 2007 l’Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus che raccoglie i genitori dei bambini affetti da queste patologie ha iniziato una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale per contribuire a formare una maggiore consapevolezza nei confronti della prevenzione in epoca neonatale e più in generale di questo tipo di malattie, che oggi purtroppo ancora stenta a farsi strada. Ha utilizzato tutti gli strumenti a disposizione, tra questi uno spot che è stato mandato in onda sulle principali reti nazionali e locali, che aveva come testimonial la neomamma Alessia Mertz. In occasione della I° Giornata Mondiale delle Malattie Rare, nel corso del convegno “Figli di un male minore?” che si svolgerà a Roma proprio il 28 febbraio prossimo, l’Associazione presenterà ufficialmente il nuovo spot video, che vede la partecipazione di Veronica Pivetti. “Lo screening metabolico allargato è già attivo negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, India, Malesia. In Italia dal 2004 è obbligatorio per tutti i neonati della Toscana – commenta Cristina Vallotto, Presidente di Aismme – con un bambino identificato ogni 1. 800 per un totale finora di 81 bambini affetti. Nel frattempo altre Regioni si sono date da fare per l’attivazione dello screening metabolico allargato: Lazio e Liguria, Sicilia e, grazie all’attività dell’Aismme, il Veneto. Altre ancora si stanno organizzando per l’attivazione, come la Lombardia e l’Emilia Romagna. Ma la strada da fare è ancora lunga e tortuosa: c’è bisogno di una adeguata normativa governativa, di uno stanziamento di fondi sufficiente per l’acquisto delle apparecchiature ma anche e soprattutto per la riorganizzazione dei centri screening regionali e dei centri di cura”. “Ci auguriamo che la prima giornata mondiale per le malattie rare - conclude la Vallotto - sia uno stimolo in più per il Governo a farsi parte attiva nel sollecitare le Regioni ad utilizzare i fondi e ad attivarsi velocemente per l’applicazione del test a tutti i 600 mila bimbi nati in Italia ogni anno, ma anche a velocizzare in parlamento l’iter delle proposte di legge su prevenzione, diagnosi e trattamento di queste patologie. I pochi centri di cura esistenti in Italia si trovano troppo spesso senza uomini e strumenti e, in un momento in cui la ricerca sta facendo grossi passi avanti, non possiamo vanificare la professionalità e capacità acquisita dai vari tecnici, un tesoro prezioso da valorizzare ed utilizzare rivalutare”. .  
   
   
“I VOLTI DI TIZIANO” ALLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE DI PAVIA. IN MOSTRA AL PALAZZO BROLETTO DAL 5 MARZO AL 26 APRILE.  
 
Pavia, 2 marzo 2009 – “I volti di Tiziano”. Dove “Tiziano” sta per Tiziano Sclavi, geniale artefice di quel Dylan Dog unico Indagatore re dell’Incubo al mondo creato nel 1986 per Sergio Bonelli. Dove “i volti” sono i tratti con cui alcuni dei più grandi fumettisti italiani hanno disegnato i testi per quei personaggi nati da Sclavi, considerato a pieno titolo e ragione uno dei maggiori talenti del fumetto moderno. E, infine, dove “I volti di Tiziano. L’opera narrativa di Tiziano Sclavi attraverso le immagini dei suoi illustratori” è il titolo della mostra portante scelta dal Sistema Bibliotecario Intercomunale del Pavese “Renato Sòriga”e dal Comune di Pavia in collaborazione con l’Associazione "Amici della Biblioteca Ragazzi" per la seconda edizione del Festival dell’Illustrazione , che sarà ospitata dal 5 marzo al 26 aprile 2009 nello spazio espositivo per le Arti Contemporanee del Palazzo del Broletto di piazza Vittoria a Pavia. Si tratta della seconda tappa di un progetto su base triennale che si inserisce, a sua volta, in un percorso che gli organizzatori hanno intrapreso per porre le basi per la costituzione di un fondo dedicato all’illustrazione e deputato a raccogliere, tutelare, conservare e incrementare opere originali di illustratori, bozzetti, prototipi e altro, che sarà collocato all’interno del museo cittadino. La mostra “I volti di Tiziano” è un tributo a un personaggio, Sclavi, che è nato nel Pavese, a Broni, così come di Pavia è Mino Milani, ai cui “primi” ottant’anni era dedicata lo scorso anno la prima edizione del Festival dell’Illustrazione. In mostra, dunque, disegni e fumetti nati dai testi del padre non solo di Dylan Dog, ma anche di Kerry il trapper e di Roy Mann. A tratteggiarli, le mani di Angelo Stano (uno dei più personali interpreti grafici di Dylan Dog, di cui ha realizzato il numero 1 e tutte le copertine a partire dal numero 42, ma che ha anche illustrato alcuni dei libri dello Sclavi romanziere), Giancarlo Alessandrini, Carlo Ambrosini, Bruno Brindisi, Emanuele Barison, Paolo Bisi, Giampiero Casertano, Claudio Castellini, Ugolino Cossu, Pietro Dall’agnol, Roberto De Angelis, Luca Dell’uomo, Giulio Di Vita, Roberto Diso, Giovanni Freghieri, Nicola Mari, Giuseppe Montanari & Ernesto Grassani (eccezionale sodalizio artistico di disegnatori dylandoghiani), Attilio Micheluzzi (suo, nel 1987, il disegno di Roy Mann), Luigi Piccatto, Gabriele Pennacchioli, Enea Riboldi, Corrado Roi, Franco Saudelli, Marco Soldi, Ferdinando Tacconi, Gustavo Trigo, Andrea Venturi, Claudio Villa (disegnatore delle prime 41 copertine di Dylan Dog) e Federico Maggioni ( a cui è anche dedicata una delle mostre collaterali dall’8 al 25 aprile nel Castello Visconteo di Pavia). La mostra “I volti di Tiziano” è raccolta anche in un catalogo, vero e proprio e non solo semplice guida al percorso espositivo, edito da Gallucci (con testi di Sergio Bonelli, Mino Milani, Alfredo Barberis, Massimo Marcotullio, Ferruccio Alessandri e Salvatore Primiceri, il cui copyright è del Sistema bibliotecario pavese, realizzato con il contributo della Biblioteca ragazzi di Pavia e con la supervisione di Neva Kolman, coordinatrice del Sistema stesso e responsabile della Biblioteca ragazzi. Il logo del Festival è stato creato dall’illustratore Andrea Valente. “I volti di Tiziano” si inaugura giovedì 5 marzo alle 18. 00 nello spazio espositivo per le arti contemporanee del Palazzo del Broletto e sarà visitabile fino al 26 aprile tutti i giorni dalle 10. 00 alle 20. 00, il giovedì dalle 12. 00 alle 22. 00. Alla mostra dedicata a Sclavi – di cui va ricordato che all’attività di creatore di fumetti affianca quella di giornalista e scrittore con all’attivo dieci romanzi, tra cui “Dellamorte Dellamore” , due dei quali sono diventati film – fanno da cornice, come accaduto anche lo scorso anno, alcuni interessanti e importanti eventi collaterali, primo fra tutti una tavola rotonda sull’illustrazione e l’illustratore. Inoltre , come accennato, al Castello Visconteo saranno realizzate altre due mostre. La prima, dall’8 al 25 aprile, dedicata a Federico Maggioni, illustratore che lega il suo nome anche alle splendide tavole dei “Promessi Sposi” recentemente editi per i ragazzi da Piemme. La seconda, dal 16 aprile al 3 maggio, dedicata ad Allegra Agliardi, giovane illustratrice milanese. Quest’ultima sarà premiata come miglior giovane illustratrice per la seconda edizione del festival dell’Illustrazione pavese, su segnalazione dell’illustratore Michele Tranquillini, che a sua volta era stato insignito dello stesso premio nel corso della passata edizione del festival. La regola istituita prevede infatti che l’artista premiato ogni anno si assuma l’onere di segnalare l’illustratore che, a suo insindacabile giudizio, sarà premiato l’anno seguente. Le mostre di Maggioni e di Allegra Agliardi saranno visitabili nei periodi citati da martedì a domenica dalle 10. 00 alle 18. 00. In programma anche laboratori per bambini e ragazzi. .  
   
   
AL PALAZZO DELLA RAGIONE DI MILANO LA MOSTRA “EXTREME BEAUTY IN VOGUE”: I PIÙ GRANDI MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DAGLI ANNI TRENTA A OGGI  
 
Milano, 2 marzo 2009 - “Una mostra che rappresenta Milano e la sua vocazione internazionale. Un’esposizione che ci permette di riflettere sul concetto di bellezza in tutte le sue forme e che mette in luce come i canoni estetici si modifichino e evolvano nel corso del tempo”. Così il Sindaco Letizia Moratti presentando “Extreme Beauty in Vogue – La bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni Trenta a oggi”, mostra promossa da Dolce&gabbana in collaborazione con il Comune di Milano, curata da Vogue America, in programma dal 4 marzo al 10 maggio a Palazzo della Ragione, piazza Mercanti 1. “Milano porta in sé una grande capacità di rapportarsi alla bellezza in modi diversi – ha continuato Letizia Moratti – ed è capace di tradurre in opere concrete la creatività. Non è, infatti, un caso che Milano sia la capitale della moda. Qui il concetto di bellezza si sente in modo particolare, forse è meno patinato che in altre città, ma con la capacità di innovare e interpretare il nuovo in maniera spesso dirompente rispetto agli schemi passato. Grazie, quindi a Stefano Gabbana e Domenico Dolce, ad Anna Wintour, a Jean Nouvel e a Phyllis Posnick”. La mostra presenta alcuni dei momenti più memorabili di Vogue America negli ultimi ottant’anni, riproponendo, attraverso le fotografie e le icone di bellezza esposte, i grandi protagonisti della moda. Spiccano le firme di Gorge Hoyningen-huene, Edward Steichen, Erwin Bkumenfeld, Richard Avedon, Helmut Newton, Annie Leibovitz e Steven Klein. Un’attenzione particolare è poi dedicata a Irving Penn, per la grande forza emotiva con la quale ha saputo trasformare il volto e il corpo femminile in icona di bellezza. Grazie a una architettura temporanea, Jean Nouvel, direttore artistico e artefice delle scenografie, inserisce una realtà illusoria all’interno del Palazzo della Ragione, da tempo considerato luogo di emancipazione politica e laicità nella sua relazione topografica con il Duomo. “In questa mostra ci chiediamo che cosa significhi essere una bella donna – ha spiegato Anna Wintour – analizzando la bellezza nei suoi diversi aspetti. Una domanda che sviluppa in modo profondo e creativo il tema del cambiamento attraverso le foto che hanno fatto al storia della moda all’interno di un magico spazio allestito da Jean Nouvel”. “Extreme Beauty in Vogue è un omaggio alla città e alla bellezza che cambia e si modifica nel tempo – ha sottolineato Stefano Gabbana -. Portiamo in mostra opere simbolo del coraggio di chi ha osato andare oltre gli schemi e le convenzioni. Il titolo stesso indica la forza dirompente delle fotografie che hanno saputo imprimersi nell’immaginario collettivo divenendo veri e propri riferimenti visivi di un’epoca”. “Una mostra importante per la città grazie alla quale rinasce un monumento imponente quale il Palazzo della Ragione – ha dichiarato Massimiliano Finazzer Flory -. Al termine dell’esposizione a Milano rimarrà in eredità una nuova struttura voluta da Jean Nouvel che sostituisce il vecchio cancello del Palazzo. L’esposizione affronta il tema della bellezza, cifra con la quale l’uomo si rapporta a questo mondo. Ed è così che Estreme Beauty si traduce nel sentire del corpo in rapporto al cosmo frutto di un’invenzione e di una costruzione di utopiche visoni”. Le 89 fotografie sono esposte all’interno di un ’installazione di grandi dimensioni a due piani, inserita nell’asse centrale del Palazzo, proprio in quegli spazi in cui si dice che qualche secolo fa si trovassero gli archivi notarili. Nella parte inferiore, la struttura è composta da una serie di nicchie realizzate su misura per ciascuna fotografia, che consentono la contemplazione solitaria e rispettosa di ogni singola opera. Ciascuna immagine è quindi isolata, posta su un cavalletto in un ’absidiola rivestita di velluto scuro. Il visitatore riesce così ad instaurare con ogni capolavoro esposto un rapporto privato o ed esclusivo, che invita alla meditazione e al raccoglimento. .  
   
   
A PADOVA LA MOSTRA “LO SPIRITO E IL CORPO. 1550 – 1650. CENTO ANNI DI RITRATTI A PADOVA NELL’ETÀ DI GALILEO”  
 
 Padova, 2 marzo 2009 - Nobili e aristocratici, borghesi illuminati, mercanti ben introdotti, ma anche intellettuali, artisti, uomini di cultura e rappresentanti del mondo accademico: la mostra “Lo spirito e il corpo. 1550 – 1650. Cento anni di ritratti a Padova nell’età di Galileo” - in programma ai Civici Musei agli Eremitani dal 28 febbraio al 15 luglio 2009 - non è solo un percorso ragionato attraverso l’evoluzione di un genere che, proprio nel capoluogo veneto, conobbe in quell’arco di tempo momenti di spiccata peculiarità e aspetti qualitativi di rilievo, ma è anche un affascinante affresco dell’ambiente e del contesto in cui si vennero ad innestare le vicende patavine del grande scienziato di cui si celebra, quest’anno, l’avvio delle rivoluzionarie osservazioni astronomiche. Grazie ad una curata selezione di circa 70 fra dipinti e incisioni provenienti dalle collezioni dei Musei Civici - Museo d’Arte e da alcuni importanti prestatori è stato dunque possibile ridisegnare il quadro di un’epoca e di un gusto evocando incontri, relazioni, scambi, amicizie, legami tra artisti e personaggi effigiati, proponendo anche nuove attribuzioni e portando all’attenzione del pubblico alcuni dipinti inediti o mai esposti prima. Tiziano, Tintoretto, i Bassano, Campagnola, Apollodoro, Montemezzano, Padovanino, Damini, Chiara Varotari e Tiberio Tinelli sono solo alcuni dei pittori le cui opere verranno esposte nella mostra curata da Davide Banzato e Franca Pellegrini, promossa dal Comune di Padova-assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo e dai Musei Civici e Biblioteche di Padova, con il fondamentale contributo di Banca Antonveneta e di Fischer Italia. Tutti artisti fortemente impegnati a sviluppare in quegli anni la grande tradizione che il Veneto vantava in questa forma espressiva. La rassegna, incentrata su dipinti aventi per soggetto personaggi padovani legati all’ambiente locale o realizzati da pittori attivi in città nel periodo preso in esame, mostra in una coinvolgente carrellata i differenti approcci e le diverse esigenze della ritrattistica, a partire dalle personalità e dagli archetipi compositivi di Tiziano Vecellio e di Tintoretto fino alle istanze barocche del Cirello. Del maestro cadorino sarà in mostra il Ritratto del letterato e filosofo Sperone Speroni realizzato con il concorso della bottega e ora al Museo di Treviso. Questi giocò un ruolo particolarmente importante per l’ambiente padovano ove le passioni antiquarie dell’aristocrazia trovavano campo di autocelebrazione in un rinnovato rapporto con il passato romano della città. L’applicazione dello schema proposto da Tiziano – personaggio su fondo scuro in abiti dai severi decori, con attributi allusivi alle sue preferenze o qualità - è destinata a diffondersi rapidamente tra gli esponenti di rango più elevato della società. Particolarmente sensibile all’aspetto psicologico dei personaggi e alle inquietudini di un’epoca di crisi è invece Tintoretto, di cui la mostra propone significativamente alcuni importanti lavori. Una tra le opere di più alta qualità della maturità del pittore, prestata per l’occasione da Palazzo Pitti, è il Ritratto di Alvise Cornaro dalla forte intensità espressiva, proprietario terriero, letterato e mecenate, personalità di spicco della Padova del tempo, al centro di una fitta rete di relazioni. Gli interessi del Cornaro lo avevano messo in contatto con artisti e intellettuali che frequentavano assiduamente la sua casa padovana, a cominciare dallo stesso Speroni (Principe dell’Accademia degli Infiammati e cattedratico presso lo Studio patavino) e da Falconetto (l’architetto della Loggia e dell’Odeo Cornaro, luoghi privilegiati per spettacoli teatrali e dotte riunioni), per arrivare a Pietro Bembo e Ruzante e, probabilmente, allo stesso Galileo. Altrettanto interessante – e soprattutto attribuito per la prima volta in questa occasione alla mano di Tintoretto a seguito di un attento restauro – è il Ritratto di uomo barbato che ci dà conto di come Jacopo si valesse del penetrante mezzo del chiaroscuro per far emergere il carattere e le qualità morali dell’effigiato. Sono questi i punti di riferimento di una moda encomiastica e celebrativa che porta il ritratto ad imporsi a Padova, fin dagli anni Trenta del Cinquecento, come genere autonomo nello stretto rapporto con mecenati e collezionisti. Così, se Domenico Campagnola in quegli anni conferma l’efficacia dell’impostazione tizianesca, soprattutto nel bel Ritratto di donna arricchito da un finto bassorilievo con l’allegoria della Fortezza allusiva alle sue virtù, il figlio di Jacopo Tintoretto, Domenico, ripercorre le tracce del padre con un’imponente produzione più attenta alla dimensione borghese e quotidiana. L’esperienza veronesiana aggiunge invece alla ritrattistica veneta una più variata impostazione prospettico-spaziale, eleganza nella forma, ricchezza del colore, una maggiore attenzione ai dettagli dell’abbigliamento e alle mode del tempo. A Padova il gusto del Caliari viene diffuso da Francesco Montemezzano ma soprattutto dal veronese Dario Varotari, molto attivo nella città del Santo nell’ultimo quarto del Xvi secolo, la cui abilità ritrattistica si può cogliere anche in soggetti di carattere religioso nei quali viene rappresentato il donatore. Grandi protagonisti del genere, sia pure alla ricerca di un naturalismo più sommesso, sono i componenti della famiglia dei Bassano, in particolare Francesco, figlio primogenito di Jacopo, e Leandro, autentico specialista e ritrattista ufficiale dei Dogi. Accanto a capolavori dei Civici Musei patavini dei primi anni del Seicento, come il Ritratto di Alvise Corradini (rettore a Padova dell’Università della Lana, filosofo e giureconsulto nonché collezionista di antichità) e quello del Cardinale Giovanni Dolfin, risulta suggestiva per il forte legame con Padova l’Allegoria del Battesimo di Chiara Maria Minotto. Proveniente dalla collezione della Fondazione Cariparo, l’opera propone una veduta fantastica della città come sfondo ad una seduta del consiglio cittadino, ove i ritratti dei componenti sono resi con rapidi segni e sicura aderenza fisionomica. L’intensità dei modi di Tintoretto e il patetismo lirico di Leandro Bassano trovano una combinazione vincente nelle prove di Francesco Apollodoro detto Il Porcia (per la sua abitazione in Via Porciglia), chiamato nelle carte d’archivio “Francescho dai Retratti depentore” a conferma della sua competenza in questo campo specifico. Le fonti antiche celebrano l’attività del maestro come ritrattista ufficiale dei circoli universitari legati all’ambiente galileiano, tanto che la straordinaria galleria di ritratti registrati nel 1630 da Tomasini nell’Illustrium virorum elogia sembra derivare in buona parte da prototipi di Apollodoro. Così, in mostra, alla grande tela celebrativa con i Rettori Giustiniani e Gussoni fa da contraltare una serie di ritratti di taglio tradizionale, a mezzo busto, tra i quali spicca il Ritratto del compositore cremonese Costanzo Porta, maestro di cappella al Santo e successivamente al Duomo, e l’inedito dipinto di collezione privata padovana, con un gentiluomo della Famiglia Conti. Vero erede della tradizione ritrattistica di Apollodoro, oltre al figlio Paolino, sarà Pietro Damini che, nato a Castelfranco, fece di Padova il vero centro della sua attività. Da Apollodoro l’artista trae la fissità della rappresentazione dei personaggi, bloccati nel gesto nel quale sono colti, unendovi tuttavia una grande capacità di resa emotiva e un forte colorismo di derivazione veronesiana. In mostra, un capolavoro come la Beata Giacoma scopre il pozzo dei martiri evidenzia, nel delineare gli astanti, il suo ossequio alle indicazioni della Controriforma, che richiedeva emotività, verità e attualizzazione degli episodi religiosi, mentre il Ritratto di Cesare Cremonini denota la sua notevole capacità di aderenza fisionomica e di resa dei sentimenti. Alessandro Varotari, detto il Padovanino nella sua opera propone un neocinquecentismo di ispirazione tizianesca, come evidenzia l’Autoritratto, carico di riferimenti legati alla cultura dell’epoca. La più interessante interprete del genere nei primi decenni del Seicento fu la sorella Chiara che, anche dopo il trasferimento a Venezia, mantiene un forte legame con Padova. La sua produzione si caratterizza per una particolare attenzione alla resa di tessuti e gioielli nonché allo stato sociale dell’effigiato. La mostra agli Eremitani è l’occasione per accostare alle celebri tele raffiguranti dame della famiglia Capodilista due dipinti esposti al pubblico per la prima volta, maggiormente aderenti ai modi del fratello: un ritratto femminile e quello di un nobile padovano, Schinella de´ Conti, entrambi di collezione privata. Tiberio Tinelli, cresciuto alla scuola di Leandro Bassano favorisce un collegamento tra la tradizione cinquecentesca e quella ormai pienamente barocca di Girolamo Forabosco che, padovano di nascita, impostò nella città d’origine intorno agli anni Cinquanta una vera e propria scuola di pittura alla quale si recavano anche rappresentanti della nobiltà. Siamo ormai al volgere della metà del Xvii secolo. Anche a Padova giungono gli stimoli della tradizione emiliana grazie ai lavori del reggiano Antonio Triva, stabilitosi a Venezia in giovane età, mentre le istanze della pittura barocca trovano espressione nel Ritratto di Pietro Liberi assegnato al figlio Marco, così come in quelli del padovano Giulio Cirello. .  
   
   
GOLF – SENIOR TOUR: GIUSEPPE CALI’ SI CLASSIFICA TERZO NEL BRUNEI MASTERS LPGA TOUR: DEBUTTO STAGIONALE VINCENTE PER LORENA OCHOA, 46ª GIULIA SERGAS  
 
Roma, 2 marzo 2009 - Lo statunitense Mike Cunning ha debuttato nel Senior Tour Europeo vincendo con 206 colpi (69 67 70) l´Aberdeen Brunei Senior Masters, torneo inaugurale della stagione 2009 disputato sul percorso dell´Empire Hotel & Country Club in Brunei. Ottima la prestazione di Giuseppe Calì, che si è classificato al terzo posto con 209 colpi (70 69 70), alla pari con l’inglese Bob Cameron e con il giapponese Katsuyoshi Tomori, e da apprezzare anche quella di Costantino Rocca, 12° con 212 (72 66 74), che è rimasto in corsa per il titolo fino a sei buche dal termine quando un inatteso black out ha prodotto quattro bogey. Cunning, cinquantunenne di Phoenix in Arizona, con un accorto giro finale in 70 colpi ha tenuto a distanza l’irlandese Jimmy Heggarty (208 – 73 68 67), che ha tentato l’impossibile per arrivare almeno al play off. Il vincitore è uno dei sei giocatori del tour asiatico ammessi alla gara e ha buon palmares, compreso un successo nella money list dell’Asian Tour 1997. Sesto posto con 210 colpi per i due giocatori più attesi, gli scozzesi Sandy Lyle e Sam Torrance. Calì ha avuto un’andatura molto regolare con due birdie e un bogey per il suo 70, mentre Rocca ha tenuto per dodici buche il ritmo dei primi con tre birdie e due bogey, prima di cedere. Cunning ha ricevuto un assegno di 47. 194 euro su un montepremi di 314. 315 euro. A Calì sono andati 17. 849 euro, a Rocca 6. 060. Prossimo appuntamento per il Senior Tour a Barbados per il Barbados Open (18-20 marzo). Wgc Accenture Match Play: Finale Tra Geoff Ogilvy E Paul Casey – L’australiano Geoff Ogilvy e l’inglese Paul Casey si contenderanno il titolo e il sostanzioso premio di 1. 350. 000 dollari nella finale (36 buche) dell´Accenture Match Play Championship, il primo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships che si sta svolgendo al Ritz Carlton Gc a Marana, nei pressi di Tucson in Arizona. Per il terzo posto si affrionterarnno lo statunitense Stewart Cink e l’inglese Ross Fisher. Il sogno di Rory Mcilroy si è infranto nei quarti contro Ogilvy, che ha prevalso per 2/1, ma il diciannovenne irlandese ha ancora impressionato per il suo gioco e la grinta. Andato subito in vantaggio, è stato raggiunto dall’australiano alla 5ª buca poi si è trovato 2 down alla 12ª. A quel punto ha tentato di recuperare e nelle ultime due buche ha messo sotto pressione l’avversario con due birdie, ma in entrambe le occasioni Ogilvy, che è stato implacabile sul green, ha replicato con precisi putt dalla distanza chiudendo il conto alla 17. In semifinale Ogilvy ha incontrato Stewart Cink, che ha sconfitto un Ernie Els (2/1) un po’ sotto tono dopo essere stato sempre in vantaggio. Contro Ogilvy lo statunitense ha tenuto bene il passo fino alla buca 12, poi l’australiano ha prenotato la finale vincendo quattro buche di fila con tre birdie e un eagle. Cink fu sconfitto in finale lo scorso anno da Tiger Woods con il punteggio più alto del torneo (8/7). Il numero uno mondiale questa volta è uscito al secondo turno per mano di Tim Clark (4/2). Paul Casey Ha liquidato con facilità Sean O’hair (4/3) chiudendo i conti sostanzialmente dopo sette buche con un 5 up. Ha avuto invece qualche problema con Ross Fisher (2/1), che non ha mai mollato pur se costretto a un continuo inseguimento tra l’uno e il 2 down. La decisione alla 17ª con un birdie di Casey. Quanto a Fisher nei quarti ha eliminato Justin Leonard (2/1): match in bilico per undici buche, poi doppio vantaggio decisivo per l’inglese. Nei primi tre turni Ogilvy ha superato Kevin Sutherland (19ª), Shingo Katayama (19ª) e Camino Villegas (2/1), mentre Casey ha messo fuori gioco Aaron Baddeley (1 up), Mathew Goggin (6/4) e Peter Hanson (4/2). Il montepremi totale è di 8,5 milioni di dollari. Lpga Tour In Thailandia: Debutto Vincente Per Lorena Ochoa, 46ª Giulia Sergas – Subito Lorena Ochoa nel Lpga Tour. La numero uno mondiale, infatti, ha debuttato nella nuova stagione vincendo alla sua maniera l´Honda Lpga Thailand, svoltosi sul percorso del Siam Country Club a Chonburi in Thailandia con la partecipazione di 60 selezionate proettes. Sembrava dovesse essere solo un buon rodaggio per la 27enne messicana di Guadalajara, ma all’inizio del terzo giro ha cambiato decisamente passo. Si è portata, infatti, a tre colpi dalla statunitense Paula Creamer, leader dopo 54 buche, e con un 66 (7 birdie, un bogey) nel turno conclusivo, in cui ha impartito una vera lezione di golf, e lo score di 274 (71 69 68 66) ha travolto le avversarie. Al secondo posto con 277 si è classificata la coreana Hee Young Park (79 64 69 65) e solo al terzo la Creamer (278 – 68 70 67 73). Al quarto con 281 Stacy Prammanasudh, rinvenuta con un gran 63, e Brittany Lang, mentre ha ceduto Karrie Webb, da quarta a 19ª con 287, e non è stata mai in grado di difendere il titolo la norvegese Suzann Pettersen, 42ª con 294. Un buon finale in 71 colpi (5 birdie, 4 bogey) ha permesso a Giulia Sergas, 46ª con 295 (74 72 78 71) di recuperare sei posizioni e di ricevere un premio di 6. 164 dollari. Alla Ochoa, che ha colto il 25° titolo nel circuito (compresi due major), sono andati 217. 500 dollari dei 1. 450. 000 in palio. European Tour: In Indonesia Terzo Titolo Per Thongchai Jaidee, 68° Tadini – Thongchai Jaidee (276 – 71 69 67 69) ha posto il suo terzo sigillo nel circuito continentale imponendosi nell´Enjoy Jakarta Indonesia Open, torneo organizzato in collaborazione tra European Tour e Asian Tour e disputato al New Kuta Gc a Bali in Indonesia. Il quarantenne pro di Lop Buri, ex paracadutista dell’esercito thailandese e due volte vincitore del Malaysian Open (2004, 2005), ha lasciato a due colpi gli inglesi Simon Dyson e Steve Webster e lo svedese Alexander Noren. Al quinto posto con 279 lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e l’inglese Richard Bland, al settimo con 280 altri due inglesi, Simon Griffiths e Simon Khan, e l’indiano Jyoti Randhawa. Prestazione sotto tono di Alessandro Tadini, 68° con 295 colpi (74 71 74 76), che solamente nel secondo giro è sceso sotto par. Nel 76 finale un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Jaidee ha guadagnato 163. 867 euro su un montepremi complessivo di 981. 418 euro, uno dei più bassi del circuito. Us Pga Tour: In Messico Wilson Raggiunto Da Van Pelt – Mark Wilson (199 – 66 64 69), è rimasto al comando nel Mayakoba Golf Classic (Us Pga Tour), a El Camaleon Gc di Praya del Carmen in Messico, ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è Bo Van Pelt (63 69 67). Ha ceduto, infatti, Kevin Na, sceso al quinto posto con 202, dove ha la compagnia di Jarrod Lyle e Chris Riley. Il trio, che in ogni caso è in corsa per il titolo, è preceduto da Briny Baird, terzo con 200, e da J. J. Henry, quarto con 201. Fuori gioco David Toms, 26° con 207, mentre continua il momento negativo di Chris Dimarco, 63° con 213. La gara, che evita una settimana di stop agli esclusi dall’Accenture Match Play, ha un montepremi molto basso rispetto alla media: 3,5 milioni di dollari dei quali 630. 000 andranno al vincitore. .  
   
   
MILANO CAPITALE EUROPEA DELLO SPORT 2009. MORATTI E TERZI: “UN ANNO DEDICATO A CANDIDO CANNAVÒ. MILANO CREDE E INVESTE NELLO SPORT”  
 
Milano, 2 marzo 2009 - Un anno di eventi sportivi dedicato alla memoria di Candido Cannavò. Con questo proposito il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore allo Sport e Tempo Libero Giovanni Terzi hanno ufficialmente inaugurato “Milano Capitale Europea dello Sport nel 2009”. “Oggi è una giornata importante, che premia l’impegno di Milano nello sport. Milano crede nello sport e continua a investire in questo ambito – ha dichiarato il Sindaco Moratti - Ma il senso che vogliamo trasmettere oggi va soprattutto nella direzione di raccogliere un’eredità”. “Un’eredità morale – ha continuato il Sindaco - che una grande persona ci ha lasciato in un percorso di vita professionale dedicata al giornalismo e allo sport, inteso come elemento di aggregazione, socializzazione e valorizzazione delle capacità umane. Candido Cannavò ha interpretato i valori più profondi dello sport, lo sport dà una possibilità a tutti, perchè valorizza le capacità di ognuno. Insegna a perdere, a vincere senza che l’orgoglio prenda il sopravvento, e soprattutto lo fa senza differenza di alcun tipo, culturali o etniche che siano”. “Milano – ha concluso Letizia Moratti - vuol essere non solo capitale delle eccellenze sportive, ma anche, e soprattutto, una città che dedica attenzione a tutte le discipline, perché con lo sport possiamo regalare ai nostri giovani l’integrazione, anche quando altri mezzi non riescono a farlo. ” Per celebrare il riconoscimento di “Milano Capitale Europea dello Sport” assegnato dall’Aces - Associazione Capitale Europea dello Sport – nei prossimi mesi Milano ospiterà grandi eventi sportivi. Tre i Campionati Mondiali – il titolo iridato di canoa, quello di baseball e quello di pugilato dilettanti – ma ci saranno anche i Campionati Europei di ginnastica, gli Europei juniores di badminton, i Campionati italiani assoluti di sci nautico e molte altre manifestazioni nelle più diverse discipline. In tutto più di 50 eventi sportivi in 30 diverse discipline per un totale di 120 nazioni coinvolte e 700 atleti in gara. Questa mattina si è tenuta a Palazzo Marino la cerimonia inaugurale nell’ambito del convegno “Dal libro bianco alla specificità dello sport”, cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci; il Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi; il Presidente della Figc, Giancarlo Abete; il Membro del Cio, Ottavio Cinquanta; l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini; il Presidente del Comitato Organizzatore “Milano Capitale Europea dello Sport 2009”, Filippo Grassia e il Presidente dell’Aces, Gian Francesco Lupattelli. “Un sentito ringraziamento – ha commentato Terzi – a tutti coloro che hanno creduto nello sport meneghino e hanno quindi reso possibile il raggiungimento di questo traguardo. Dal Presidente del Coni Petrucci al vicepresidente del Parlamento Europeo Mario Mauro, a Filippo Grassia, Gian Francesco Lupattelli, Ottavio Cinquanta, fino ai testimonial come Igor Cassina”. “Milano – ha continuato Terzi - è una grande città capace di dare spazi e opportunità ai giovani atleti. Per fare questo ha rinnovato l’impegno anche nella riqualificazione impiantistica, attraverso lo stanziamento di 30 milioni di euro per la ristrutturazione di 24 impianti nei prossimi 3 anni, e ha predisposto interventi all’Arena Civica. Senza dimenticare che sta per avviarsi il bando per il nuovo palazzetto dello sport al Vigorelli”. “La nostra città – ha concluso l’assessore allo Sport – vanta numerose eccellenze in tutti gli sport. A cominciare dalle società di Milan e Inter che, insieme, sostengono anche il Club Milano a favore degli sport minori che militano in serie A1 e A2. Grazie quindi a tutti coloro che si occupano di sport e che fanno dello sport la propria ragione di vita”. Tema del convegno il “Libro Bianco”, pubblicato dalla Commissione Europea nel 2007, e che rappresenta la prima iniziativa globale nel campo dello sport da parte dell’Unione Europea. Il documento sottolinea la centralità del diritto del cittadino allo sport e rinnova il principio di autonomia delle Organizzazioni Sportive. Con l’assegnazione del titolo di Capitale Europea dello Sport a Milano l’Aces ha riconosciuto e premiato lo sviluppo di azioni significative nella diffusione della cultura dello sport con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, come indicato dall’articolo 50 dello stesso Libro Bianco. Eventi che celebreranno "Milano Capitale Europea dello Sport 2009"
Data Disciplina Evento Sede
25-gen Ciclocross Coppa del Mondo - Memorial Guerciotti Idropark - Milano
27-feb Milano Capitale Europea dello Sport Cerimonia Apertura e Convegno Libro Bianco Sport Ue Comune di Milano - Palazzo Marino
07-mar Football Americano Trofeo Città di Milano Vigorelli - Milano
14-mar Kickboxing Oktagon Palasharp - Milano
25 mar - 05 apr Ginnastica Campionati Europei Mediolanum Forum - Milano
28 - 29 mar Arti Marziali 11° International Grand Prix Open - organizzato da Sport Padania, Fesik e Wuko Paladesio
aprile - tbd Canoa Polo Sei Nazioni Idropark - Milano
02-apr Hockey su ghiaccio Le stelle dell´Hockey a Milano Agorà - Milano
05-apr Atletica Leggera Stramilano Milano
03 - 12 apr Badminton Europei Juniores Centro Xxv Aprile - Milano
11-apr Nuoto sincronizzato Torneo europeo Nuoto sincronizzato maschile Piscina Cozzi - Milano
17-18-19 apr Sport Equestri Concorso Internazionale Pioltello
25-apr Ippica Trotto - Gran Premio d´Europa Ippodromo San Siro - Milano
27 apr - 3 mag Giornalismo sportivo Congresso Mondiale Aips Milano - Hotel Marriot
maggio - tbd Basket Italia femminile vs tbd Palalido - Milano
8 - 10 mag Danza Sportiva Festival Europeo Centro Sportivo Iseo o Istituto Leone Xiii - Milano
9 - 10 mag Motonautica Trofeo Leonardo Yacht Club Milano Abbiategrasso - Navigli Milano
12-18 mag Lotta Sambo Campionati Europei Centro Sportivo Iseo - Milano
16 - 24 mag Tennis 50° Trofeo Bonfiglio - Under 18 Tennis Club Milano "A. Bonacossa" - Milano
17-mag Ciclismo 92° Giro d´Italia Milano
02 giu - tbd Vari - attività di base Giornata nazionale dello sport - Coni Milano
02 giu - tbd Sport paralimpici Manifestazione Cip Milano
02 - 04 giu Volley Triangolare femminile Italia - Turchia - Germania Palalido - Milano
05 - 07 giu Hockey su prato Campionato Italiano Under 18 Vigorelli - Milano
06 - 13 giu Tennis 44° Torneo dell´Avvenire - Under 16 Tennis Club Ambrosiano - Milano
13 - 14 giu Frisbee Freestyle 8° Torneo Internazionale di Frisbee freestyle "Vagolino" Parco Teramo - Milano
14-giu Ippica Galoppo - Gran Premio di Milano Ippodromo San Siro - Milano
20 - 21 giu Automobilismo 500 Miglia Race Challenge - Formula Zero Milano - Piazza Castello
20 - 28 giu Tennis Harbour Tennis Cup - 4° Edizione Harbour Club - Milano
25-giu Atletica leggera Notturna di Milano Arena Civica - Milano
01 - 07 lug Nuoto Harbour Swimming Cup - 3° edizione Harbour Club - Milano
04 - 05 lug Volo Giro Aereo della Lombardia - Aero Club Milano Aeroporto - Bresso
31 lug - 2 ago Atletica Leggera Campionati Assoluti su pista Arena Civica - Milano
21 ago - 6 sett Boxe Campionati del Mondo Dilettanti Mediolanum Forum - Milano
28 ago - 7 sett Sport Movies Tv Ficts - Milano sale sul ring Milano
29 - 30 ago Canoa Campionat Italiani Assoluti Idropark - Milano
31 ago - 6 sett Biliardo Campionato Italiano a 5 birilli - 1° prova Palalido o Castello Sforzesco - Milano
sett - tbd Sci Nautico Campionati Italiani Assoluti (con presenza disabili) Idropark - Milano
sett - ott - tbd Kendo Competizione di Jodo e iaido Milano
05-set Calcio Italia vs Bulgaria - qualificazione Mondiale 2010 San Siro - Milano
5 - 13 sett Calcio Homeless World Cup Milano
10 - 20 sett Tennistavolo Criterium Internazionale Città di Milano Castello Sforzesco o Istituto Leone Xiii - Milano
13-set Fipsas - Nuoto Pinnato 5° prova Coppa Italia di Fondo di nuoto Pinnato Idropark - Milano
14 - 20 sett Baseball Campionati del Mondo Campo Sportivo Kennedy - Milano
22 - 27 sett Polo 1° International Milano Polo Master Parco della Villa Reale - Monza
10 - 11 ott Trampolino Elastico Trofeo Assessorato allo Sport Società Ginnastica Milano 2000 - Milano
12 - 16 ott Giochi universitari World Interuniversity Game Milano
18-ott Ippica Galoppo - Jockey Club Milano
24 - 25 ott Fita - Fed. It. Taekwondo Campionato Italiano Assoluto Cinture Rosse Istituto Leone Xiii - Milano
30 ott - 4 nov Sport Movies Tv 27° Milano International Ficts Festival 2009 Milano
01 nov Ippica Trotto - Gran Premio Orsi Mangelli Milano
10 - 15 nov Ciclismo 6 giorni di Milano Fiera del Ciclo e Motociclo - Rho
22 nov Atletica Leggera Milano City Marathon Milano
01 dic Milano Capitale Europea dello Sport Cerimonia chiusura e Convegno su sport e alimentazione Milano
tbd = to be defined .
 
   
   
MILANO CAPITALE EUROPEA SPORT ATLETI LOMBARDI UNDER 30 PLURICITATI DA MOLTE TESTATE STRANIERE  
 
 Milano, 2 marzo 2009 - Con un simbolico passaggio del testimone, Milano, che succede a Varsavia, dal 27 febbraio è ufficialmente "la capitale europea dello Sport 2009". Un traguardo importante che le istituzioni lombarde hanno voluto celebrare questa mattina presso la sala Alessi di Palazzo Marino con un convegno durante il quale è stato presentato il Libro Bianco sullo Sport, sintesi delle linee guida emanate dall´ Unione Europea per promuovere lo sport. Entusiasta, l´assessore regionale ai Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, che ha ricordato come "la Lombardia creda nello sport, non solo strumento di formazione della persona, di socializzazione, di benessere individuale e collettivo, di miglioramento degli stili di vita, ma anche risorsa indispensabile per promuovere il territorio e per far scoprire a migliaia di persone le peculiarità attrattive di un paesaggio unico, ricco ed accogliente". "E non è dunque un caso - ha aggiunto - se quest´anno sarà proprio la Lombardia ad ospitare i mondiali di pugilato dilettanti (28 agosto/13 settembre), quelli di motocross (3 settembre, autodromo di Franciacorta) e gli europei di ginnastica (Milano, 29 marzo/5 aprile) e badminton (dal 3 al 12 aprile)". Appuntamenti di primissimo piano che fanno il paio con i mondiali di ciclismo che si sono svolti a settembre a Varese e le finali della Coppa del Mondo di Sci ospitate da Bormio nel marzo dell´anno passato. Prosperini ha anche voluto evidenziare come la Lombardia "produca" grandi campioni. Da un monitoraggio sugli sportivi italiani under 30 più citati dalla stampa estera spicca l´ottimo piazzamento di alcuni talenti di casa nostra. Davanti a tutti il campione di basket Danilo Gallinari (20 anni da Sant´angelo Lodigiano), passato la scorsa estate dall´Armani Jeans di Milano ai New York Knicks, seguito dalla ventottenne tennista milanese, Francesca Schiavone; e poi la "farfalla di Orzinuovi", la giovanissima ginnasta Vanessa Ferrari, e il valtellinese Alex Bellini, recentemente premiato dallo stesso Prosperini, nonostante la sua impresa (la traversata del Pacifico) si sia interrotta quando il successo sembrava cosa fatta. "Campioni ancora più grandi - ha concluso Prosperini - se si considera che sono originari di un Paese piccolo. L´italia cos´è in confronto alla Cina o alla Russia? Questo significa che ogni 10 ragazzi che praticano sport uno diventa campione mondiale. Per noi, una soddisfazione ancora più grande". .  
   
   
9 MARZO A MILANO, TOKYO E NEW YORK TERZA GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA  
 
Milano, 2 marzo 2009 - E’ stata presentata a Palazzo Marino la “Terza Giornata Mondiale della lentezza”. L’iniziativa, che si terrà il 9 marzo e coinvolgerà oltre a Milano, anche New York e Tokyo, è promossa dall’associazione “L’arte di vivere con lentezza” in collaborazione con l’Assessorato Aree cittadine e Consigli di Zona. Milano rallenta per un giorno, grazie a una serie di iniziative previste in piazze, negozi e luoghi pubblici della città che permetteranno ai milanesi di riscoprire il piacere di giocare all’aria aperta, di sognare, di sorseggiare un tè, di assaporare la fragranza dei biscotti fatti in casa o di ascoltare letture ad alta voce. Chi cammina troppo in fretta, è a rischio multa: i “vigili lenti” armati di fischietti, palette e Comandalenti fermeranno chi supera il limite velocità/felicità. “Anche quest’anno il Comune ha deciso di sostenere la Giornata Mondiale della Lentezza – ha detto l’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli -. Si tratta di un’iniziativa originale e interessante che ci impone una riflessione seria sui ritmi della nostra vita. Troppo spesso, infatti, ci lasciamo sopraffare dalla fatica, dal lavoro, dagli impegni quotidiani, trascurando ciò che per noi è più caro e più sano. Un giorno, dunque, per riappropriarsi del nostro tempo, dare valore alle piccole cose e alzare lo sguardo”. La giornata milanese della Lentezza si aprirà in piazza San Babila verso le 10. 30 con l’intervento di Riccardo e Renato “vigili lenti per un giorno”, mentre Giorgio Reali e l’Accademia del Gioco Dimenticato proporranno giochi di biglie, birilli e shangai. Con lo psicologo Luciano Di Gregorio, invece, “Sogni Cercasi”: alla ricerca dei propri sogni perduti o dimenticati in fondo al cassetto. Alla stessa ora, in piazza San Babila, Pasqualino leggerà i suoi Gialli Giallastri per ragazzi dai 5 ai 90 anni. Dalle 19. 00 l’Accademia del Gioco Dimenticato e l’associazione Nonnisenzafrontiere inviteranno artisti e cittadini ad una Marendatarda, tipico spuntino di fine giornata in Alto Adige, per gustare prodotti tipici, scambiarsi consigli e fare conoscenza. Alcuni negozi propongono ai clienti di rallentare e fermarsi per una chiacchierata e una pausa golosa, come il negozio “Mio Bio” che offrirà biscotti e dolcetti fatti in casa e il Concept Store “kitchen” di Myriam Koppel esporrà teiere e infusiere slow design. Nel pomeriggio si svolgerà la Maratona lenta (tre ore come minimo) da piazza San Babila a piazza Duomo, con partenza alle ore 17. L’inziativa è promossa da Florilegio. Non lontano da Milano cresce, piano piano, il Movimento Lento: a Pavia risottata e passeggiata dall’agriturismo degli Orti Borromaici, lungo la Via Francigena, con la squadra di serie A Riso Scotti Volley e Renata Crotti. A Legnano, Lucia e Franco intratterranno gli amanti del ballo e della musica con una selezione di Danze Etniche - Popolari dal Mondo; il Comune di Inzago e la Banca del Tempo hanno reinterpretato i Comandalenti per adattarli alla vita degli Inzaghesi, propornendo un percorso in 5 tappe, per guidare i cittadini nel corso di un’intera giornata di riflessione lenta. A Tokyo una tre giorni ruoterà attorno a lunedì 9 marzo giorno in cui con palette, fischietti e le “classiche” multe dei Passovelox per chi cammina troppo di fretta a Shinjuku, la stazione della metropolitana più frequentata al mondo con i suoi 2 milioni di passeggeri, si inviteranno i passanti a riflettere sul tempo, magari scherzando sui Comandalenti. All’istituto Italiano di Cultura verrà presentata in prima mondiale la mostra fotografica: “Vedere con Lentezza – Fotografia e Contemplazione” del Grin, ideata da Giovanna Calvenzi, che presenta immagini di Daniele Dainelli, Luigi Gariglio, Claudio Gobbi, Sirio Magnabosco, Claudio Sabatino. Sempre all’Istituto Italiano di Cultura Paolo Sottocorona, metereologo de La7, guiderà i Cercatori di Nuvole: Cloudspotting tra arte e meteorologia, prima a teatro e poi per strada, accompagnato dal maestro Maurizio Schiavo al violoncello. Il Professor Baccarani dell’Università di Verona dialogherà con manager giapponesi sulla gestione del tempo in azienda alla Camera di Commercio Italo Giapponese. A New York, performance organizzata da Slow Lab e passeggiata lungo l’Hudson guidata dalle giornaliste Maria Teresa Cometto e Micky Zambella. Nelle Città Slow d’Italia, da Abbiategrasso a Zibello, tutti i Colori della Lentezza. Roma, la Casa Internazionale della Donna presenta “Ai tempi delle donne” ma anche l’Ambasciata Giapponese sarà della partita. Guidonia A un Anno Luce da Roma - A un Click dal Mondo. Follonica letture di Fiabe in piazza a cura dell’Auser. Pavia una tappa sulla via Francigena guidata da Davide Zanellato e commentata da Renata Crotti, docente di Storia Medioevale all’Università di Pavia; Accettare la Lentezza con Pinuccia Balzamo, assessore del Comune di Pavia. Bishkek, Kyrgyzstan, degustazione di vodka al Ristorante Pizzeria la Dolce Vita. Lione, bed-in day da Les Amis et le Parents de Véronique. Londra, Carl Honoré legge brani sulla lentezza: l’esperanto del mondo; Carla Heloise, Tè Verde in Foglie. A Correggio, il paese di Luciano Ligabue, Al Simposio organizza “La Piazza al Centro”. Parigi passeggiata sul Lungo Senna e Cafè au lait con Severine. Inzago Letture al Pianoforte a cura di Enrica Borsari. Jaipur, India, spettacolo teatrale itinerante di bambini e bambine di strada di Ladli Lab. Cuneo, camminare in allegria con Ermanno Bressy. Per informazioni: tel. +39 0382 200 43 .  
   
   
VERTICAL DAY. LOMBARDI I VINCITORI DELLA SCALATA AL PIRELLI FORMIGONI PREMIA IL BORMINO DE GASPERI E LA BERGAMASCA VASSALLI PRESIDENTE:IN CIMA AL GRATTACIELO PER TOCCARE IL CIELO CON MANO  
 
Milano, 2 marzo 2009 - Tre minuti e 42 secondi. Questo il tempo impiegato dal valtellinese Marco De Gasperi per scalare i 710 gradini lungo i 127 metri che portano al 31esimo piano del grattacielo Pirelli e aggiudicarsi così la terza edizione del "Vertical Sprint". Dietro di lui altri due italiani, il lariano Fabio Ruga con il tempo di 3´44" e il bresciano Marco Rinaldi con 3´48". Successo lombardo anche nella categoria donne. La bergamasca Daniela Vassalli ha infatti bissato la vittoria del 2008, raggiungendo il Belvedere del Palazzo della Regione con il tempo di 4´ e 40´´. Alle sue spalle l´atleta francese Stefany Jimenez con 4´50" e la valtellinese Cristina Bonacin con 4´59". Anche il Vertical Sprint fa parte del "Vertical World Cirduit", l´insieme di gare internazionali alla conquista dei grattacieli. Le altre tappe sono: Stati Uniti (Empire State building, New York), Germania (Skyrun, Berlino), Cina (Taipei Tower, Taiwan), Austria (Donauturum Run up, Vienna), Singapore (Swissôtel, Singapore), Malaysia (Kl Tower Challenge), Australia (Sidney Tower), Spagna (Torre Collserola, Barcellona) e Dubai (Burj Dubai). Il via alla gara è stata dato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che ha sottolineato come "l´edizione 2009 arrivi proprio nel rinnovato Belvedere, l´ultimo piano, recentemente ristrutturato e inaugurato pochi giorni fa rimanendo fedeli al significato che a questo spazio aveva dato il suo architetto". Gio Ponti lo considerava, infatti, "metafora dell´apertura sull´orizzonte urbano" e, dunque, un punto d´incontro con la città e il territorio lombardo. "In quest´ottica - ha precisato Formigoni - abbiamo voluto valorizzare l´idea originaria del Belvedere, affinché questo spazio potesse tornare a essere al servizio della collettività come una nuova piazza multifunzionale". Al termine della gara, che ha visto anche una manche dedicata agli "over 40", vinta da Luca Conti in 4´ e 15´´ secondi, il grattacielo Pirelli è stato aperto al pubblico. A tutti coloro che hanno salito i 710 gradini all´arrivo è stata regalata una medaglia e un certificato di partecipazione. Il presidente Formigoni ha accompagnato i primi gruppi ed ha ricordato che "il Belvedere è l´osservatorio più spettacolare della città. Dal 31esimo piano si gode, infatti, un panorama da togliere il fiato, dalle Alpi ai monumenti più importanti della nostra terra, tutto in uno sguardo. In cima al Pirelli - ha concluso Formigoni - per toccare con mano il cielo di Lombardia". .