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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
QUARTA CONFERENZA ICATT  
 
Madrid, 25 gennaio 2010 - Dal 3 al 6 maggio 2010 si terrà a Madrid, in Spagna, la quarta conferenza internazionale sulle tecniche e gli strumenti dell´astrodinamica (Icatt - International Conference on Astrodynamics Tools and Techniques). All´organizzazione dell´evento partecipano l´Agenzia spaziale europea (Esa), la Nasa (Aeronautics and Space Administration), la Jaxa (Japan Aerospace Exploration Agency), il Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt (Dlr), il Centre National d´Études Spatiales (Cnes) e l´Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Icatt ha l´obiettivo di fornire ad agenzie, aziende, organizzazioni, università e istituti un forum nel campo dell´astrodinamica e della meccanica dei voli spaziali. I partecipanti sono invitati a mettere in mostra le loro tecniche e i loro strumenti più recenti, al fine di promuovere la creazione e lo scambio di idee nonché l´individuazione di nuove tendenze e sviluppi. Oltre ai più recenti progressi teorici nel campo dell´astrodinamica, l´evento offrirà una particolare attenzione agli strumenti software dell´astrodinamica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Congrex. Nl/10a08/ .  
   
   
LE DOMANDE DI ASSOPROVIDER AL GOVERNO SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA AUDIOVISUAL MEDIA SERVICES  
 
Nocera Inferiore (Sa), 25 Gennaio 2010 - Il Parlamento italiano sta per esprimere il proprio parere sullo schema del decreto legislativo con il quale il Governo darà attuazione alla Direttiva Ue 2007/65/Ce Audiovisual Media Services. Assoprovider vuole porre una serie di domande in particolare per le questioni che coinvolgono la rete. La definizione di servizio di media audiovisivo pur escludendo “i servizi prestati nell´esercizio di attività principalmente non economiche” include "i servizi, anche veicolati mediante siti internet, che comportano la fornitura o la messa a disposizione di immagini animate, sonore o non, nei quali il contenuto audiovisivo non abbia carattere meramente incidentale". Che cosa si intende per carattere meramente incidentale? L´art. 6 stabilisce che l´Agcom emani le disposizioni necessarie per rendere effettiva la protezione del diritto d´autore. Sarà quindi l´Agcom,e non un giudice, a stabilire quando il diritto d´autore viene violato su Internet? E come? Al comma 8 dell´art. 3 viene data all´Agcom la possibilità di “disporre la sospensione di ricezione o ritrasmissione di servizi di media non soggetti alla giurisdizione di alcun Stato membro dell´Unione europea, ma i cui contenuti o cataloghi, sono ricevuti direttamente o indirettamente dal pubblico italiano. A tal fine, ed a seguito dell´adozione di un formale richiamo, l´Autorità può altresì ordinare al fornitore di servizi interattivi associati o di servizio di accesso condizionato o all´operatore di rete o di servizi sulla cui piattaforma o infrastruttura sono veicolati programmi, di adottare ogni misura necessaria a inibire la diffusione di tali programmi o cataloghi al pubblico italiano”(comma 8 art. 3). Nella definizione di operatore di rete rientrano quindi anche i Provider e le loro infrastrutture di rete? In tal caso si adotteranno forme di filtraggio a carico dei provider? Questo non è in contraddizione con la Direttiva Europea sul commercio Elettronico, la quale esclude la responsabilità del trasportatore/provider? Siamo quindi di fronte all´ennesimo tentativo di trasformare i provider in poliziotti della rete? Assoprovider sottolinea che in una rete Tcp/ip il filtraggio attuato "nei nodi intermedi" è impossibile da realizzare "by design" e che qualsiasi strumento di analisi del traffico (deep packet inspection) per quanto sofisticato e costoso, può essere facilmente eluso se sorgente e destinatario della comunicazione lo desiderano (in internet Nessuno è centro e tutti sono Periferia). Dimenticarsi di questo aspetto ed ostinarsi sul filtraggio attuato dai Provider significa rimandare "ad libitum" la soluzione delle violazioni di legge che avvengano a mezzo internet (di qualsiasi natura esse siano) e nel contempo innalzare la barriera economica di ingresso rendendola una attività esercitabile solo da una ristretta oligarchia finanziaria. Assoprovider si augura che venga data presto una risposta chiara ed inequivocabile alle domande qui enunciate. Lasciare queste ambiguità con ampio spazio interpretativo vuol dire creare dei guasti insanabili al settore e questo significherebbe che gli imprenditori delle Pmi italiane del settore Tlc sono un bene sacrificabile sull´altare di ben altri interessi. Link allo schema di decreto legislativo: http://www. Camera. It/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto. Asp?file=169&internet=1 .  
   
   
ADICONSUM: TELECOM CERCA DI FARE CASSA E PROPONE L’INASPRIMENTO DEI COSTI PER CHI PAGA IN RITARDO LE BOLLETTE: 9 EURO DI PENALE, PIÙ INTERESSI AL 5.5% UN AUMENTO DAL 25 AL 40% PER I CONSUMATORI  
 
 Roma, 25 gennaio 2010 - La proposta di Telecom di applicare una penale fissa di 9 euro, più interessi di mora fino al 5,5% per i ritardi di oltre 10 gg. Nel pagamento delle bollette - dichiara Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum – è gravissima! Telecom in questo modo intende solo fare cassa” La proposta è inaccettabile - continua Pietro Giordano, Segretario Nazionale – Adiconsum, unitamente alle altre associazioni, ha espresso all’Agcom la sua piena contrarietà. Nella telefonia fissa la media delle bollette va dai 30 ai 40 euro, con un peso percentuale enorme del canone fisso sull’intero importo. Gli aumenti prospettati da Telecom equivarrebbero ad un aumento medio che va dal 25 al 40% per i c. D. Ritardatari. Ma chi può affermare che siano effettivamente ritardatari i consumatori che non pagano alla scadenza? Com’è possibile appurarlo con un sistema postale di consegna delle bollette che non ha nessuna tracciabilità e che non consente di identificare la responsabilità del ritardato pagamento? La proposta di Telecom scaricherebbe costi enormi sui consumatori, senza poter verificare se è Telecom che consegna le bollette in ritardo o se il ritardo nella consegna ai consumatori è addebitabile alle poste. La proposta di Telecom oltre prevedere aumenti secchi (9 euro) che sotto la scusa di spese amministrative, finisce con l’applicare un costo iniquo a carico degli utenti ed, inoltre, è priva di fondamento economico prevedendo anche un incremento dell’attuale tasso di interesse, in presenza di un bassissimo costo del denaro. È palese il tentativo di far cassa colpendo chi ritarda i pagamenti per necessità, distrazione, ritardato o mancato recapito del bollettino o reclamo in corso. Adiconsum chiede all’Agcom di respingere tali richieste di Telecom e sottolinea anche la scorrettezza di Telecom nell’aver preso una decisione unilaterale, senza consultare chi rappresenta gli utenti. .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI – INTESA SANPAOLO – MEDIOBANCA: SMENTONO NOTIZIE SU ASSETTI TELECOM  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - Su richiesta della Consob, in riferimento all’articolo pubblicato in data 22 gennaio su un quotidiano nazionale riguardo agli assetti proprietari di Telecom Italia, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Mediobanca comunicano che le notizie sono prive di qualsiasi fondamento. .  
   
   
PRESENTATO IL PORTALE FVGSPORT.IT  
 
Trieste, 25 gennaio 2010 - Un punto di riferimento per lo sport regionale, ma anche uno strumento dinamico in grado di venire incontro alle esigenze tanto degli atleti, quanto delle società. Sono questi i principali obiettivi del nuovo portale dello sport in Friuli Venezia Giulia presentato il 21 gennaio dall´assessore competente Elio De Anna nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Trieste. L´iniziativa, la cui realizzazione informatica è stata assegnata alla società Insiel Spa, fa parte di un percorso che la Regione ha inteso intraprendere per essere al passo con i tempi e rispondere in modo veloce e diretto alle esigenze che quotidianamente emergono dal mondo dello sport. Ciccando l´indirizzo web www. Fvgsport. It si accede alla home page del sito, creato con una grafica semplice, accessibile ma al tempo stesso accattivante. In primo piano appaiono subito una serie di notizie relative al mondo sportivo regionale, che riguardano tanto gli eventi sostenuti dall´Amministrazione regionale quanto quelli promossi dalle diverse Federazioni sportive. Quindi la vetrina con le dodici sezioni di cui si compone il portale: l´accesso al servizio delle attività ricreative e sportive, quello per le Federazioni, le manifestazioni in programma, le norme e i regolamenti, iniziative speciali, salute ed etica, disabilità, sport e scuola. Uno spazio particolare è dedicato alle risposte degli esperti, che forniranno quindi consulenza on-line in quattro settori ritenuti i più richiesti. Utilizzando lo strumento "poni un quesito" da casa chiunque potrà quindi rivolgere una domanda nell´ambito psicologico, medico, legale e fiscale. A tal proposito la Regione ha individuato quattro professionisti che avranno il compito di dare risposte alle specifiche richieste. Altra sezione interessante è quella legata alla presenza degli impianti sportivi in regione. Grazie alla collaborazione che la Regione ha avviato con il Coni e le sue quattro Federazioni provinciali è stata creata una sorta di mappatura di tutte le strutture presenti in Friuli Venezia Giulia, raggruppate a seconda del criterio di ricerca per Comune o per disciplina. Una volta compiuta la scelta, si aprirà una scheda contenente tutti i principali dati riguardanti l´impianto nonché una visione aerea della località in cui si trova. Dalla sezione dedicata alla biblioteca sarà possibile scaricare alcuni volumi messi a disposizione dal Coni e dalla Scuola regionale dello Sport. Nell´ottica della semplificazione e della praticità del sito, è stato appositamente dedicato uno spazio per la modulistica. Da qui sarà possibile scaricare le richieste di patrocini e contributi da inviare alla Regione. In particolare, per la richiesta di sovvenzioni per il sostegno delle iniziative sono stati predisposti i moduli in formato word che potranno qui di essere compilati al computer e poi stampati per la consegna agli uffici di via Carducci a Trieste. Per quanto riguarda invece gli spazi web messi a disposizione nel portale, la Regione ha deciso di ospitare tutte le Federazioni sportive, le discipline associate, gli enti di promozione sportiva e le associazioni benemerite, le quali potranno utilizzare un format già impostato per inserire i contenuti da loro ritenuti più rilevanti in piena autonomia. Analogamente, nell´arco dell´anno è prevista la creazione di una pagina dedicata a ciascuna delle migliaia di associazioni sportive operanti in Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
“SMART INCLUSION”, E I BAMBINI NON RIMANGONO INDIETRO INTERNET, LAVAGNE DIGITALI E VIDEOCONFERENZE PER I PICCOLI RICOVERATI PRESENTATO IL PROGETTO ALLA SCUOLA CAMBINI DI PISA  
 
Firenze, 25 gennaio 2010 «Grazie ad Internet i bambini ricoverati negli ospedali pediatrici non rimarranno più indietro con le lezioni. Con le avanzate tecnologie dell´informazione impiegate nell´ambito del progetto “Smart inclusion” potranno assistere in diretta alle lezioni, fare i compiti e dialogare con gli insegnanti, salutare e conversare, anche se a distanza, con i compagni di classe: insomma, non dovranno sopportare pesanti battute di arresto nel loro percorso scolastico e potranno comunque sentirsi parte della rete di relazioni che hanno costruito a scuola. » Lo ha detto Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana intervenendo a Pisa, presso la scuola Cambini di via Niosi, alla presentazione del servizio insieme all´assessore alle politiche scolastiche e alle nuove tecnologie del Comune di Pisa Maria Luisa Chiofalo. «La tecnologia utilizzata - h a spiegato proprio l´assessore Chiofalo - è pensata per sviluppare capacità di apprendimento interattivo e cooperativo, di gran lunga più efficace ed efficiente di quello tradizionale. Con uno straordinario valore aggiunto: ne usufruiranno per primi bambine e bambini in difficoltà, un´esperienza unica di crescita anche emozionale per tutti, bimbi/e e insegnanti della classe, come la nostra scuola Don Milani ci ha dimostrato con un progetto simile fatto in casa. » Il progetto “Smart inclusion” è un progetto sperimentale che coinvolge già 7 scuole della provincia di Firenze e 2 della provincia di Pisa. Il progetto prevede il collegamento delle due scuole pisane all´Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e delle sette scuole fiorentine all´Ospedale pediatrico Meyer attraverso l´infrastruttura di comunicazione fornita dalla Rete Telematica Regionale Toscana. A un capo e all´altro verranno forniti tutti gli strument i didattici necessari per integrare la scuola alle pediatrie. Lavagne digitali, personal computer, uno specifico software, servizi di telefonia on line (Voip) e videoconferenza consentiranno il proseguimento delle attività scolastiche anche ai bambini che non potranno essere fisicamente presenti per lunghi periodi. Tutto questo sotto la supervisione di tecnici regionali e del partner Telecom. Sulla lavagna interattiva multimediale, collegata alla postazione installata in aula, sarà possibile lavorare con immagini, documenti, presentazioni, fogli di calcolo e qualsiasi altro materiale didattico. La modalità di videoconferenza permetterà di collegarsi con casa o con gli amici. Il terminale installato al letto potrà essere utilizzato anche in fase di assistenza domiciliare. «È un progetto che ha un valore straordinario, molto più elevato dell´impegno economico che ci richiederà – ha concluso il vicepre sidente della Regione Federico Gelli. A volte i temi relativi allo sviluppo della società dell´informazione sembrano cose da addetti ai lavori e invece è qui che si giocano scommesse importantissime per la qualità e le prospettive di vita di tutti, nessuno escluso. Fare in modo che i bambini costretti a lunghe degenze ospedaliere non restino indietro nel loro percorso didattico e non perdano la loro rete di affetti e relazioni è di assoluta importanza, anche dal punto di vista della cura, ovviamente. Il nostro auspicio è che questa sperimentazione possa estendersi presto anche ad altre realtà della Toscana». .  
   
   
LOMBARDIA: APPRENDISTATO, ROSSONI: SI´ A PROPOSTA SACCONI  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - "La proposta di consentire l´espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione anche nella modalità dell´apprendistato di primo livello è da accogliere con favore". Lo sottolinea il vicepresidente della Regione Lombardia, assessore all´Istruzione Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, a proposito della proposta del ministro Sacconi in tema di apprendistato. "Consentire ai giovani di 15 anni di assolvere l´obbligo di istruzione anche nella modalità dell´apprendistato - spiega Rossoni - è una opportunità che andrà gestita con apposite intese tra Stato, Regioni e parti sociali, in modo da garantire l´effettività dei percorsi formativi e un congruo monte ore di formazione d´aula". "Non si tratta di una novità - precisa Rossoni - in quanto tale possibilità era già prevista dalla legge Biagi ed è già pienamente operativa nei mercati del lavoro più evoluti e con bassi tassi di occupazione giovanile come quello della Germania. Quella dell´apprendistato a 15 anni è una opportunità che può rappresentare oggi una delle poche alternative alla dispersione e al disadattamento scolastico di giovani che, altrimenti, sarebbero costretti al lavoro nero o alla inattività. Va peraltro ricordato che oggi la stragrande maggioranza dei giovani assunta con l´apprendistato di secondo livello, quello cioè professionalizzante, ha la sola licenza media e non ha più l´opportunità di acquisire una qualifica professionale". .  
   
   
FORMAZIONE : CON I CORSI SI TROVA LAVORO IN LOMBARDIA IMPIEGO ENTRO 6 MESI PER IL 55% DEI FREQUENTANTI IL 24% CONTINUA GLI STUDI. APPRENDISTATO? E´ UN´OPPORTUNITA´  
 
Milano, 25 gennaio 2010 - "E´ un´opportunità in più per tutti: l´apprendistato rappresenta un´altra modalità di apprendimento, potenzialmente valida quanto l´istruzione tradizionale". E´ il commento dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Gianni Rossoni, alla proposta del ministro Maurizio Sacconi di poter assolvere l´obbligo di istruzione anche a 15 anni attraverso un contratto di apprendistato. "Credo comunque - ha proseguito l´assessore - che ai ragazzi si debba continuare a dare anche una parte di formazione teorica, indispensabile perché essi possano raggiungere quelle competenze di base, utili per il lavoro e per la vita. Tra l´altro, questo è previsto dall´articolo 48 del decreto legislativo 276, che lega l´apprendistato all´espletamento del diritto-dovere con il raggiungimento di una qualifica". "Per tutto ciò - ha ribadito l´´assessore Rossoni - dobbiamo smettere di considerare i corsi di formazione regionali inutili per l´accesso al lavoro. L´esperienza lombarda testimonia, semmai, il contrario: nell´anno formativo 2007/2008 il 55% degli allievi dei nostri corsi ha trovato occupazione dopo soli 6 mesi dall´uscita al terzo anno". E più precisamente l´assessore Rossoni ha spiegato: "Siamo partiti, nel 2002, in via sperimentale, con 35 classi e 650 studenti, oggi gli iscritti arrivano a 40. 000, cioè l´11% della popolazione scolastica del secondo ciclo in Lombardia. Chi, tra questi giovani, ottiene una qualifica dopo tre anni di percorso e sceglie di affacciarsi al mondo del lavoro, trova occupazione nel 55% dei casi e ben il 24% continua gli studi. L´occupazione raggiunta, inoltre, risulta coerente con gli studi svolti per il 75% degli studenti. Senza dimenticare - aggiunge Rossoni - che l´alternanza scuola-lavoro attivata durante i corsi si conferma un efficace strumento di inserimento professionale: il 45% degli allievi lavora nella medesima azienda dove ha svolto lo stage". Da ultimo, Rossoni sottolinea la grande efficacia dei percorsi regionali anche nella lotta contro la dispersione scolastica: "La percentuale di drop out registrata nella formazione non supera il 3-4%, contro il 20% presente nelle scuole". .  
   
   
I CONFERENZA REGIONALE IN PIEMONTE - LA NOSTRA SCUOLA, LA SCUOLA DI TUTTI APPUNTI DI VIAGGIO DAI TERRITORI DELLA SCUOLA PIEMONTESE  
 
Torino, 25 Gennaio 2010 - Si è svolta il 22 gennaio presso il Teatro Nuovo di Torino, alla presenza della presidente Mercedes Bresso e dell’assessore all’istruzione Gianna Pentenero, la prima Conferenza regionale sulla scuola. Un momento in cui docenti, genitori, dirigenti, studenti e amministratori hanno potuto confrontarsi sulle scelte operate dalla Regione e su una serie di iniziative che si stanno svolgendo in questi mesi nelle diverse realtà della scuola e dei territori. L’intento è quello di raccogliere i frutti del lavoro che il Forum Regionale per l’Educazione e la Scuola, il Gruppo Abele e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, con il supporto di Pracatinat S. C. P. A. , hanno sviluppato su tutto il Piemonte. Oltre 120 sono le scuole e gli istituti scolastici della regione coinvolti negli incontri, dibattiti, interviste, convegni e focus group avviati in questi ultimi mesi insieme a numerosi altri soggetti interessati alle problematiche della scuola. Circa 2000 gli studenti che hanno preso parte ai lavori di gruppo predisposti e condotti dal Gruppo Abele, solo nell’arco dell’anno 2009, centinaia i docenti, gli amministratori locali, rappresentanti di organizzazioni culturali e sociali del territorio che hanno cooperato alle iniziative presentate durante i lavori della mattinata. Nelle iniziative del percorso territoriale e ancor più nello sviluppo di questa Conferenza Regionale il tema su cui i diversi soggetti coinvolti hanno lavorato è stato sostanzialmente:“Come si può, insieme, difendere e migliorare la qualità della scuola piemontese?”. Le criticità, i problemi, le proposte emerse nel corso degli incontri nelle scuole, sono state raccolte in un quaderno dal titolo “Appunti di viaggio dai territori della scuola piemontese”, nell’intento comune di individuare e mappare, grazie al contributo degli insegnanti, dei ragazzi e dei genitori problemi e difficoltà che stanno all’origine del disagio che la scuola sta vivendo. Ciò che emerso dai vari interventi è che i cambiamenti avvenuti in tempi recenti e con una rapidità estrema hanno modificato in modo sostanziale le relazioni tra la scuola e il territorio, tra la scuola e la società: sono trasformazioni spesso non cercate, non volute, non previste, non governate, che hanno investito tutti, le istituzioni, le organizzazioni e le persone. E’ necessario quindi scegliere un’idea di scuola che corrisponda alle esigenze di chi insegna e allo stesso tempo di chi deve apprendere. I temi individuati come fondamentali da insegnanti e genitori per arrivare a realizzare un buon sistema scolastico sono stati: il miglioramento della qualità dei processi di apprendimento e insegnamento e innalzamento dell’obbligo scolastico; innovazione della scuola secondaria di secondo grado e rapporti fra sistema dell’istruzione e formazione professionale; sviluppo della cultura scientifica; problematiche educative e scolastiche dell’integrazione di bambini e giovani italiani e stranieri; integrazione di bambini e ragazzi abili e diversamente abili a scuola e fuori della scuola, formazione continua degli insegnanti, aggiornamento delle tecniche d’insegnamento e nuove tecnologie. Particolarmente richiesto dagli studenti è l’uso delle chat per l’apprendimento della lingua straniera e il contatto con studenti di altre nazioni. Le critiche più forti sono arrivate invece proprio dai ragazzi. La scuola è vissuta dalla maggioranza degli studenti più come un dovere che come un’opportunità. Molti non frequenterebbero se non fossero obbligati. Li motiva il raggiungimento di una qualifica o di un diploma e la pressione da parte dei genitori, ma soprattutto la speranza di avere in futuro un lavoro ben retribuito e possibilmente interessante. Il raggiungimento dell’autonomia dal punto di vista economico ed un maggior potere di acquisto spingono anche, in alcuni casi, a lasciare precocemente gli studi. Le esperienze più interessanti e più coinvolgenti che la scuola ha offerto loro, sembrano essere gli stage formativi, i viaggi di istruzione e i progetti a libera partecipazione sui temi della cittadinanza, della legalità, della memoria. “Al di là dei giudizi sulle scelte che si sono susseguite in questi anni - ha precisato la presidente Bresso - emerge un dato nuovo nel panorama dell’istruzione che si è via via sempre più concretizzato con il passare del tempo, ovvero il ruolo centrale e di governance in capo alle Regioni. In tal senso la Regione Piemonte, a partire dalla legge sul diritto allo studio approvata nel 2007, ha cercato di esercitare al meglio le competenze che il rinnovato Titolo V della Costituzione le assegna, ponendosi come interlocutore e punto di riferimento per i vari attori che ruotano intorno al sistema dell’istruzione piemontese. La scuola piemontese a cui abbiamo lavorato e su cui intendiamo investire ancora molto è una scuola in cui si sancisce la centralità del sistema pubblico nel rispetto della libertà di scelta educativa”. “La Conferenza regionale di oggi - sottolinea l’assessore all’istruzione Gianna Pentenero - non solo rappresenta il risultato di oltre 4 anni di lavoro e di esperienze ma soprattutto la costruzione di un nuovo patto tra scuola e “territorio” costruito sul reciproco riconoscimento e sulla capacità di costruire progetti condivisi. La rete e la condivisione sono la carta vincente per lo sviluppo e la diffusione delle buone prassi sul territorio. La scuola piemontese a cui abbiamo lavorato è una scuola in cui si sancisce la centralità del sistema pubblico nel rispetto della libertà di scelta educativa, che deve diventare sempre di più elemento centrale di sviluppo civile, culturale, sociale ed economico di una comunità. Il confronto diretto su criticità e qualità della scuola mi sembra sia il punto di avvio per lo sviluppo di azioni e riflessioni in vista del processo di cambiamento e trasferimento di competenze che il sistema educativo regionale sarà chiamato ad affrontare nei prossimi mesi”. .  
   
   
LEGALITA´: CENTORRINO SU IMPORTANZA INSEGNAMENTO STORIA ANTIMAFIA NELLE SCUOLE SICILIANE  
 
Palermo 25 gennaio 2010 - L´ importanza di introdurre la storia dell´antimafia nelle scuole siciliane è uno dei temi che l´assessore regionale all´Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, ha approfondito in un intervento del 22 gennaio, nella parrocchia di S. Maria del Gesù, a Provinciale, (Me). L´incontro era inserito in un più ampio programma di appuntamenti legati al “Cammino di legalità”, organizzato dalla stessa parrocchia con il patrocinio della facoltà di Scienze politiche dell´Università di Messina. .  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE: ALTA FORMAZIONE IN APPRENDISTATO: 200 I GIOVANI ASSUNTI FINO AD OGGI E ALTRI 500 ENTRO IL 2012  
 
Torino, 25 Gennaio 2010 - Si è svolta il 21 gennaio, presso la Sala Conferenze del Museo di Scienze Naturali a Torino, la Cerimonia di consegna degli ultimi 55 titoli di Master universitario a giovani assunti con contratto di apprendistato realizzati presso il Politecnico di Torino, l’Università degli studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale. Sono 200 gli apprendisti assunti in oltre 100 imprese piemontesi grazie ai percorsi di Alta formazione in apprendistato. Si tratta di una nuova tipologia contrattuale efficiente ed efficace che ha permesso di creare nuove opportunità di lavoro e ha consentito il completamento degli studi, in particolare per quei giovani che li hanno interrotti precocemente per entrare nel mondo del lavoro. I percorsi di alto apprendistato hanno inoltre permesso alle imprese piemontesi di beneficiare di un importante e innovativo supporto al reclutamento di forza lavoro ad alta specializzazione spesso di difficile reperimento sul mercato del lavoro locale. Considerati i fattori di successo della sperimentazione l’assessorato all’istruzione e formazione professionale intende dare stabilità a questa tipologia di offerta formativa. Sulla base di un’intesa tra le parti sociali e le istituzioni accademiche piemontesi, si prevede infatti di approvare nei prossimi giorni un nuovo provvedimento per la realizzazione nel triennio 2010-2012 di circa 42 Master Universitari di primo e secondo livello rivolti a oltre 500 giovani assunti con il contratto di apprendistato per l’acquisizione di titoli di alta formazione. Si darà inoltre avvio ad una nuova fase sperimentale per consentire l’acquisizione del Dottorato di ricerca alle persone assunte con contratto di apprendistato per l’alta formazione. I dati della prima fase di sperimentazione confermano un significativo interesse a questa tipologia contrattuale sia nella grande impresa sia nel tessuto delle piccole e media imprese. Dunque una tipologia di servizio formativo trasversale sia ai settori produttivi, sia alla classe dimensionale delle imprese. Alla sperimentazione hanno aderito principalmente aziende di medie dimensioni: il 71 % del campione ha più di 50 dipendenti; le imprese che ne hanno più di 250 rappresentano il 42% del totale. Prendendo in esame il settore di appartenenza, più della metà del campione (55%) è costituito da aziende che offrono servizi alle imprese. Due terzi di queste lavorano nel settore Ict (Information and Comunication Tecnology), mentre un terzo offre servizi amministrativi e finanziari. Più di un terzo del campione (31,1%) è costituito da aziende che lavorano nel settore metalmeccanico, prevalentemente nell’ambito dell’automotive e dei trasporti in genere. La restante parte delle imprese (13,3%) offre servizi alle persone: si tratta per la maggior parte dei casi di imprese socio sanitarie (case di cura e di riposo). “Nella sua veste a regime - sottolinea l’assessore all’istruzione e formazione professionale Gianna Pentenero - questo strumento deve consentire, mediante l’innalzamento dei livelli di scolarità, un maggiore contrasto agli elevati tassi regionali di insuccesso e dispersione nella scuola secondaria e nell’università, affinché gli obiettivi fissati dalla strategia europea di Lisbona possano essere più facilmente perseguiti. Il successo dell’iniziativa, che ha richiesto un investimento di 9 milioni di euro tra risorse regionali e del Fondo Sociale Europeo, trova riscontro anche sul livello nazionale ed internazionale. Il Ministero del lavoro ha infatti presentato l’esperienza piemontese nell’ambito di una iniziativa realizzata dall’Unione europea riferita agli interventi rivolti alle risorse umane nel quadro delle politiche per l’occupazione”. “Il Politecnico di Torino - dichiara il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo - ha partecipato a questa iniziativa fin dalla sua prima edizione, nel 2005, quando attivò 5 master. Negli anni, ha confermato l’estremo interesse per la sperimentazione avviata dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Piemonte in attuazione dell’apprendistato per l’Alta Formazione. Le modifiche introdotte dall’art. 23 della legge n. 133 del 2008 sull’Apprendistato estendono le potenzialità dello strumento,anche ai Dottorati di ricerca. Auspico dunque che l’iniziativa possa avere seguito anche in questo ambito e che le aziende percepiscano sempre di più il valore aggiunto che può offrire un dottore di ricerca, vero anello di congiunzione fra il mondo accademico e quello industriale”. “Si tratta di una tappa importante di un´esperienza di proficua collaborazione – conclude il rettore dell’Università degli studi di Torino Ezio Pelizzetti - in corso ormai da anni, con la Regione Piemonte e il Ministero del lavoro, sui temi della formazione, della ricerca e dell´inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. L´interazione con le imprese, l´introduzione di nuove metodologie didattiche in presenza e a distanza, l´interazione tra formazione on the job e formazione accademica, il rapido trasferimento nella didattica dei risultati della ricerca, sono i terreni su cui è andato crescendo il rapporto con la comunità locale. I tempi sono maturi per costruire, nella nostra regione e con il contributo di tutti gli attori istituzionali, un sistema di formazione permanente che guardi alla formazione e all´aggiornamento dei lavoratori di tutti i comparti pubblici e privati sull´intero arco della vita come ad uno strumento fondamentale per lo sviluppo e per l´innovazione. " . .  
   
   
“LAWORO II”. INCONTRI SULL’ORIENTAMENTO PRESSO GIURISPRUDENZA, ATARANTO E TIROCINI PRESSO LE REALTÀ LAVORATIVE DEL TERRITORIO  
 
 Bari, 25 gennaio 2010 - Venerdì 22 gennaio, l’Assessore al Lavoro e F. P, Michele Losappio ha presenziato, presso la Ii Facoltà di Giurisprudenza di Taranto - Via Acton n. 77, alla giornata “Laworo Ii”, inaugurata dal Preside Prof. Antonio Felice Uricchio alla presenza del Rettore Prof. Corrado Petrocelli e degli Assessori provinciali e comunali all’Università e con i Presidi delle sedi Universitarie tarantine e del Politecnico di Taranto. La Ii Facoltà di Giurisprudenza di Taranto ha stipulato una serie di convenzioni per tirocini presso le realtà lavorative del territorio, anche con aziende della Basilicata, per offrire possibilità di inserimento lavorativo ai propri laureati e laureandi che provengono anche da altre regioni. E’ stato il primo di una serie di incontri volti a far conoscere le aziende e gli Enti che hanno convenzioni con la Ii Facoltà di Giurisprudenza e continuare quindi un percorso di formazione professionale volto al completamento curriculare dei laureati e laureandi. .  
   
   
ISTRUZIONE IN PIEMONTE: APPRENDISTATO A 15 ANNI: E´ ALL´INTERNO DEL SISTEMA SCOLASTICO CHE I RAGAZZI DEVONO ACQUISIRE COMPETENZE E CONOSCENZE  
 
 Torino, 25 gennaio 2010 - “Forse il Governo dimentica che l’attuale legge sull’obbligo scolastico a 16 risponde sia all’esigenza di combattere il fenomeno della dispersione scolastica che al basso tasso di occupazione dei giovani. Infatti è proprio l’esistenza di questi due elementi oggettivi che aveva indotto il legislatore nel 2006 ad intervenire per contrastarli o eliminarli. L’obbligo scolastico a 16 anni oltre ad essere un segno di civiltà delle politiche educative di uno stato risponde anche ad una più ampia visione delle politiche educative dell’Unione europea. Nella fase di crisi economica che stiamo ancora attraversando, intervenire sulla formazione dei giovani è una misura necessaria e strategica finalizzata a contenere gli effetti sociali della crisi medesima che proprio nella fascia di età giovanile può produrre gli effetti più negativi. Ritengo inoltre utile segnalare che il nostro sistema delle imprese richiede di adottare politiche formative che consentano ai giovani di saper interagire all’interno delle imprese stesse con il necessario bagaglio di conoscenze e competenze per un’efficiente ingresso nel mondo del lavoro. L’azione del Governo è un’azione al ribasso. Non solo è in piena controtendenza con le politiche volte a creare opportunità ai giovani e allo sviluppo economico del nostro paese ma è anche in forte contrapposizione con le politiche che l’Europa sta adottando per uscire dalla crisi investendo sulla formazione dei giovani. Prevedere di assolvere l´ultimo anno di obbligo scolastico attraverso 12 mesi di apprendistato in azienda vorrebbe dire trasformare l’obbligo di istruzione in un percorso di addestramento e non di formazione. Sarebbe auspicabile ricercare invece soluzioni più ambiziose e pensare a progetti ed interventi che incentivino ed invoglino i ragazzi a studiare. Siamo convinti che è all’interno della scuola che si devono acquisire le competenze di base, che devono essere le medesime sia per chi interrompe gli studi, sia per chi poi continua. Non dobbiamo infatti dimenticare che l’obiettivo, è quello di portare al diploma il maggior numero di ragazze e ragazzi. Esistono già, all’interno del nostro sistema di istruzione e formazione professionale, percorsi che favoriscono l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro senza però penalizzare l’istruzione. Penso ad esempio ai corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts), un nuovo canale formativo post-diploma che risponde all´esigenza di creare percorsi di formazione professionale finalizzati ad assicurare una formazione tecnica e professionale approfondita e mirata, con in più un elevato grado di conoscenze e competenze culturali e tecnico-scientifiche; penso alle nuove tipologie di apprendistato rivolte a giovani e adolescenti per l´espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, a quello professionalizzante per i giovani tra i 18 ed i 29 anni, e all´apprendistato per l´acquisizione di un diploma o percorsi di alta formazione. Investire sul sapere, sulla scuola, sulla formazione professionale e sulla cultura è un’esigenza tanto più urgente in questa situazione di crisi economica e sociale che non risparmia certo il nostro territorio. Ed è in questa direzione che la Regione continuerà ad investire e lavorare”. .  
   
   
SEMINARIO SU RIFORMA ISTITUTI TECNICI: NO DIMENSIONAMENTI DA REGIONE UMBRIA, IN ATTESA REGOLAMENTI GOVERNO  
 
 Perugia, 25 gennaio 2010 - La Regione Umbria non procederà a dimensionamenti del piano dell’offerta formativa poiché il buon lavoro compiuto l’anno scorso fa sì che non siano necessarie modifiche urgenti. Lo ha ribadito il 22 gennaio l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo studio, Maria Prodi, nel corso del seminario promosso dall’Assessorato sulla riforma degli Istituti Tecnici e Professionali al quale sono intervenuti dirigenti scolastici degli Istituti Tecnici e Professionali dell’Umbria. La Regione Umbria, ha detto ancora l’assessore, non produrrà un piano dell’offerta formativa riguardante i vecchi indirizzi e non potrà produrre un piano sui nuovi indirizzi fino a che il Governo non emanerà il relativo regolamento. Il dibattito è stato ampio e si è convenuto di fare il punto della situazione non appena saranno pubblicati i decreti recanti il regolamento di riordino, attualmente all’esame della Camera dei Deputati. A regolamenti emanati, la Regione Umbria provvederà a incontri territoriali per verificare le esigenze dei territori sulla cui base procedere al nuovo piano dell’offerta formativa. .  
   
   
UNIVERSITÀ GIUNTA SARDA, SI AD AZIONI POTENZIAMENTO PER CENTRI DI ATENEO  
 
 Cagliari, 25 Gennaio 2010 - La Regione Sardegna al fianco delle Università di Cagliari e Sassari per valorizzare il capitale umano e incentivare la conoscenza delle lingue straniere. Con un finanziamento di 4 milioni di euro, l’assessorato della Pubblica Istruzione avvierà azioni per il potenziamento dei Centri linguistici di Ateneo sostenendo l’attivazione di corsi, a partire da marzo, per l’apprendimento dell’inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, cinese e russo. “E´ un´attività che sia aggiunge e rafforza le iniziative già in atto con le Università sarde, come per esempio il programma Visiting professors, in linea con il Programma regionale di sviluppo che punta anche sull’alta formazione per incrementare le conoscenze linguistiche e l’internazionalizzazione dell’offerta formativa”, ha sottolineato l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, illustrando alla stampa gli interventi. In particolare le risorse, che ricadono sul Por Fse 2007-2013, saranno destinate alla realizzazione di proposte progettuali per l’attuazione di corsi linguistici innovativi e sperimentali a beneficio non solo degli studenti universitari, assegnasti, dottorandi, specializzandi o iscritti a master di I e Ii livello, ma anche di laureati sardi, cittadini adulti e immigrati purché in possesso di regolare permesso di soggiorno e residenti nell’isola". “Il miglioramento delle competenze linguistiche – ha affermato l’assessore Baire assieme ai prorettori delle due Università di Cagliari e Sassari, Giorgio Piccaluga e Laura Manca, e ai due direttori dei Centri linguistici di ateneo, Luisanna Fodde e Giuseppe Serpillo – rappresenta un volano privilegiato di comunicazione e di mobilità internazionale anche in un’ottica di maggior dialogo e comprensione tra Regione e Università a beneficio della formazione superiore e permanente dell’individuo”. L’attività di promozione dell’iniziativa prevede, già nelle prossime settimane, un’adeguata campagna informativa dell’assessorato della Pubblica Istruzione per comunicare modalità di iscrizione e avvio dei corsi. .  
   
   
SCUOLA IN BASILICATA: AVVISI PUBBLICI PER 800 PRECARI  
 
Potenza, 25 gennaio 2010 - Il fabbisogno occupazionale di tutto il personale, docente ed Ata, precario delle scuole di ogni ordine e grado della Basilicata sarà soddisfatto attraverso i quattro Avvisi Pubblici approvati dalla giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Formazione-lavoro-cultura Antonio Autilio, nell’ambito del Programma “Linee di intervento triennale per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica”. Lo ha detto l’assessore Autilio incontrando il 21 gennaio i giornalisti, insieme alla dirigente generale del Dipartimento Maria Teresa Laveri, e spiegando nel dettaglio gli interventi attivati per una spesa complessiva di 22 milioni di euro, con il coinvolgimento di 1. 700 docenti e personale Ata (di cui 800 docenti e personale Ata precari), circa 10 mila studenti (di cui 350 con disabilità) e 200 adulti che hanno necessità di acquisire titoli di studio. Nel sottolineare che “il percorso seguito per portare a termine una manovra unica in Italia è stato particolarmente complesso e, purtroppo, ha dovuto attendere i provvedimenti del Miur, ultimo dei quali in data 14 gennaio scorso” l’assessore ha spiegato che innanzitutto verrà impegnato nei progetti il personale precario che beneficia della cosiddetta legge salva-precari (Ln 167/2009) e dei decreti ministeriali attuativi, poi il personale “con spezzoni di cattedra” per i quali è possibile il completamento dell’orario e infine il personale precario che non beneficia della legge salva-precari ma che è inserito nelle graduatorie provinciali di circolo o istituto. Il personale precario realizzerà almeno tre mesi di servizio che è il periodo necessario per acquisire punteggio. Le categorie e l’ordine di precedenza – ha evidenziato – sono stati concordati con i sindacati scuola che condividono anche l’impostazione generale dell’azione regionale. Nello specifico, per la scuola primaria le attività previste coinvolgeranno da 400 a 500 alunni e da 90 a 110 precari, tra docenti e personale Ata (ad ogni scuola elementare che presenta un progetto può essere concesso un contributo massimo di 25mila euro). Nella scuola media (terza classe) e in quella secondaria (primo e secondo anno) per il consolidamento e il recupero di competenze linguistiche e matematiche, si prevede il coinvolgimento di circa 3. 300 studenti e circa 700 precari tra docenti e Ata; negli istituti professionali di stato (quarta e quinta classe) saranno realizzati stage per circa 2. 800 studenti. Infine sono previsti un programma organico per la qualificazione della professionalità docente e azioni rivolte agli studenti del terzo, quarto, quinto anno (circa 3. 300 studenti e 900 docenti già in ruolo) e un programma per favorire l’alternanza scuola-lavoro. Per Autilio “i quattro avvisi oltre a rappresentare la diretta attuazione delle linee di intervento regionale sul sistema scolastico, costituiscono per la Regione Basilicata il primo passo verso una politica di programmazione regionale i materia di istruzione nel quadro del riparto di competenze previsto dal Titolo V della Costituzione e per il quale sarà discussa in sede di Conferenza Unificata la bozza di Accordo Stato-regione-enti Locali”. .  
   
   
SCOPERTO IL LEGAME TRA LA SEZIONE AUREA E LA SIMMETRIA  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2010 - Ricercatori in Germania e Regno Unito hanno scoperto la simmetria nella materia allo stato solido a scale molto piccole. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, rivela che la simmetria coinvolge la sezione aurea, famosa nell´arte e in architettura. La ricerca è stata in parte sostenuta dal progetto Nmi3 ("Integrated infrastructure iniziative for neutron scattering and muon spectoscopy"), finanziato dal tema "Coordinamento delle attività di ricerca" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Unione europea con 21 milioni di euro. Gli scienziati sostengono che i comportamenti inaspettati, se non addirittura irrazionali, vanno di pari passo con le particelle a livello atomico o quantistico. L´emergere di nuove proprietà si basa sul cosiddetto "principio di incertezza di Heisenberg", secondo il quale è impossibile conoscere l´esatta posizione e velocità di un oggetto nello stesso momento. Tuttavia, l´effetto è osservabile solo a scala subatomica. In questo ultimo studio i ricercatori hanno analizzato un materiale magnetico - il niobato di cobalto - composto di atomi magnetici collegati tra loro che formano catene della grandezza di un atomo. Secondo i ricercatori, il niobato di cobalto è utile se si vuole descrivere il ferromagnetismo della materia solida a scale infinitesimali. Il gruppo di ricerca sostiene che la catena magnetica si trasforma in un nuovo stato chiamato "critico quantistico" quando si applica un campo magnetico ad angolo retto a spin allineati. Il critico quantisco, dicono gli esperti, può essere considerato come la versione quantistica dei modelli frattali. "Il sistema raggiunge una indeterminatezza quantistica - ovvero il paradosso del gatto teorizzato da Schrodinger [ossia, la contemporanea presenza di due condizioni diametralmente opposte]", spiega il professor Alan Tennant dell´Helmholtz-zentrum Berlin für Materialien und Energie (Hzb), in Germania, coautore dello studio. "Ecco cosa abbiamo fatto nel corso dei nostri esperimenti con il niobato di cobalto. Abbiamo calibrato il sistema in modo da farlo arrivare allo stato critico quantistico". I ricercatori hanno scoperto che al momento della calibrazione del sistema e della introduzione artificiale di una indeterminatezza quantistica in quantità superiore, la catena atomica si comportava come una corda di chitarra a livello nanoscala. È stata utilizzata una sonda particolare - il "dispersore di neutroni" - che ha permesso di visualizzare le effettive vibrazioni che, a livello di sistema, si producevano a scala atomica. "Qui la tensione deriva dall´interazione tra gli spin. Questa tensione ne provoca la risonanza magnetica", dice l´autore principale dello studio, il dottor Radu Coldea dell´Università di Oxford, nel Regno Unito. "Per queste interazioni abbiamo trovato una serie (ossia, una scala) di note risonanti: le prime due note dimostrano di avere, tra di loro, una perfetta relazione. Le loro frequenze (ossia, i picchi) sono nell´ordine di 1. 618�, che è, appunto, la famosa sezione aurea dell´arte e dell´architettura". La scienza dice che, nell´arte e nella matematica, due quantità rientrano nella sezione aurea se il rapporto tra la somma delle quantità e la quantità maggiore è uguale al rapporto tra la quantità maggiore e quella inferiore. Il dottor Coldea sottolinea che questa non è una concidenza. "Essa rispecchia una bellissima proprietà del sistema quantistico, ossia una simmetria nascosta. Ed è una simmetria speciale, quella che i matematici chiamano E8, per la prima volta osservata in un materiale". Secondo i ricercatori, le teorie matematiche sviluppate per la fisica delle particelle potrebbero trovare un loro posto nella scienza delle nanograndezze e potrebbero contribuire allo sviluppo tecnologico. "Queste scoperte inducono i fisici a pensare che il mondo a livello quantistico e atomico possa avere un suo ordine ben preciso, seppur non evidente", dice il professor Tennant - che ha guidato il gruppo Hzb - e aggiunge: "La scienza si troverà probabilmente davanti a simili sorprese anche per altri materiali allo stato quantistico critico. " Hanno partecipato al progetto Mni3 ricercatori della Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Science: http://www. Sciencemag. Org/ Hzb: http://www. Helmholtz-berlin. De/index_en. Html .  
   
   
BALLANDO SBALLANDO: UNA SANA ALTERNATIVA ALLO SBALLO  
 
 Venezia, 22 gennaio 2010 - Una scuola di ballo come sana alternativa allo ‘sballo’, allo stordimento provocato dall’alcool o dalla droga”. E’ il progetto “Sballando ballando - Memento Audere Semper” approvato dalla Giunta regionale del Veneto. La Regione del Veneto ha stanziato, per questa seconda edizione dell’iniziativa dell’associazione “Sballando ballando”, un contributo di 50 mila euro. Il progetto, della durata di quattro mesi, coinvolgerà le province di Vicenza, Padova e Treviso, coinvolgendo circa quattrocento i ragazzi del biennio finale delle superiori. Saranno proposti balli di coppia (tango argentino “rioplatese” e balli caraibici: salsa, merengue, bachata) e balli di gruppo. Da ottobre ad aprile si svolgeranno nelle varie zone le lezioni, cui seguiranno tre semifinali per giungere alla finale, alla presenza di tutti i ragazzi, il 24 aprile 2010 a Bassano del Grappa (Vi). .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA HA FORMATO UN GRUPPO DI GIOVANI CHE ABITANO IN TUTTI I CONTINENTI I “MAGNIFICI SETTE” CON UNA MISSIONE DAVVERO SPECIALE AIUTERANNO A PROMUOVERE LA TERRA DEI LORO NONNI  
 
Firenze, 25 gennaio 2010 - Elisa e Marco vivono in Argentina, Roberta e Briza in Brasile, Claudia negli States a San Francisco, Giulia in Australia, Damiano in Svizzera anche se viene dal Sudafrica. Sono ragazze e ragazzi con nome, e cognome, italianissimi: nipoti, in certi casi bis o trisnipoti, di toscani da molto tempo emigrati all´estero per cercare lavoro. Li ha chiamati a Firenze la Regione Toscana insieme ad altri 18 coetanei per farsi coinvolgere in un progetto di creatività (“Le città del futuro dei toscani nel mondo”) che li ha visti superare varie selezioni e, infine, risultare vincitori. A loro 7 viene adesso affidata una missione particolare e tutta basata sulle potenzialità della rete: aiutare, con i social network, la terra nei loro nonni a farsi conoscere e apprezzare ancora meglio nel mondo. Nell´ambito della campagna “Voglio vivere così”, dove è già al lavoro da diversi mesi un “social media team” impegnato a promuovere le ragioni della Toscana proprio nei social network, i 7 nipoti di emigrati – sottolinea Paolo Cocchi, assessore toscano a Cultura e Turismo – «avranno un loro ruolo di redazioni distaccate o di antenne privilegiate o di missionari fidati rispetto a quanto già si sta facendo, a Firenze, in termini di marketing innovativo». Proprio ieri sera i giovani toscani nel mondo hanno concluso – nel contesto del “Festival della Creatività” - un cammino di formazione rendendosi conto in presa diretta dei diversi strumenti promozionali utilizzati dalla Regione Toscana: e molto presto, al rientro nei rispettivi Paesi, comincerà per ciascuno di loro una collaborazione professionale che certo sarà utile ai ragazzi ma renderà orgogliosi padri e nonni trattandosi di dimostrare, monitorando i maggiori social network, quanto meriti una visita in Toscana o quale prestigio ci sia nell´acquistare un prodotto made in Tuscany. «Un cosa – commenta Paolo Cocchi – è sicura: con questa operazione abbiamo trovato ragazzi che davvero hanno una marcia in più: un grande amore per la terra dei loro nonni». .  
   
   
PATTO TRA REGIONE E STUDENTI PER UN AMBIENTE SOSTENIBILE LA FIRMA A FIRENZE NELL´AMBITO DI “GIOVANI E AMBIENTE 2009-2010”  
 
Firenze, 25 gennaio 2010 - «Noi giovani cittadini ci impegniamo ad adottare comportamenti quotidiani responsabili, a fare scelte consapevoli per ridurre la nostra impronta ecologica, a divulgare e stimolare una coscienza ecologica e a realizzare, ciascuno nel proprio piccolo, azioni concrete, anche attraverso una partecipazione attiva ai processi di sviluppo locale». E´ questo l´impegno finale preso dai giovani firmatari del “Patto con gli studenti per un futuro sostenibile”, sottoscritto il 21 gennaio a Firenze da un gruppo di studenti delle scuole medie e superiori della Toscana e dalla Regione Toscana, rappresentata dagli assessori all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini e da quello alla difesa del suolo e protezione civile, Marco Betti nell´ambito dell´iniziativa “Giovani e ambiente 2009-2010” promossa dalla Regione e dedicata all´illustrazione dei progetti in corso di svolgimento sul fronte della tutela dell´ambiente. «La firma di questa mattina – spiegano gli assessori Bramerini e Betti – rappresenta un atto significativo di un percorso che vede tanti giovani toscani impegnati nell´approfondimento delle varie tematiche ambientali, nella predisposizione e nell´attuazione di progetti di sostenibilità. Se vogliamo davvero un futuro più sostenibile è decisivo il contributo che in questo senso può venire dalle giovani generazioni. E l´entusiasmo, i progetti, le buone pratiche e gli impegni presi questa mattina ci confortano e fanno ben sperare. Sia l´educazione ambientale che quella civica dovrebbero essere materie obbligatorie nelle scuole, perchè foindamentali per formare cittadini consapevoli e per non fare demagogia su temi così importanti». E anche gli studenti toscani scrivono nel Patto che giudicano fondamentali sia l´informazione che l´educazione ambientale. Tra gli impegni che i giovani hanno chiesto ai politici figurano politiche a sostegno di un ambiente sano ed ecoefficiente, servizi ai cittadini e qualità nelle condizioni di vita, ma anche un´economia trasparente e responsabile capace di provilegiare sia le aziende virtuose che i prodotti locali. Riduzione e gestione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e delle energie rinnovabili, strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, salvaguardia della biodiversità e valorizzazione di tutte le buone pratiche ambientali sono infine le tappe ritenute fondamentali per garantire a tutti un futuro più ecosostenibile. .  
   
   
PRESENTATA A BARI L’ EDIZIONE 2010 DI MEDITERRE  
 
Bari, 25 gennaio 2010 - È stata presentata il 22 gennaio, alla presenza del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la sesta edizione di Mediterre 2010 organizzata dalla Regione Puglia in collaborazione con Federparchi, che si inaugurerà mercoledì 27 gennaio e si concluderà sabato 30 presso la Cittadella della Cultura di Bari. Si tratta del primo, grande appuntamento dedicato al rapporto tra ambiente, tutela della biodiversità e sviluppo a tenersi dopo il vertice di Copenaghen, che farà di Bari per 4 giorni il punto di riferimento, a livello internazionale, per il confronto tra addetti ai lavori su tematiche come biodiversità, ambiente, protezione degli ecosistemi e delle risorse, turismo sostenibile e green economy. “Mediterre è una manifestazione molto importante, a cui sono contento di poter partecipare, dedicata ad autorità nazionali e locali, istituzioni scientifiche, associazioni ambientaliste ed esperti che operano nel settore della tutela delle risorse naturali e nella promozione dello Sviluppo Sostenibile” ha dichiarato Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi. “Oltre ai numerosi convegni tecnico – scientifici organizzati per la quattro giorni barese a cui parteciperanno ospiti internazionali di grande livello” ha proseguito Sammuri “sono in programma eventi culturali, specifici seminari per favorire nuove relazioni tra istituzioni, gestori ed operatori del settore, mostre e allestimenti artistici, workshop, manifestazioni dedicate ai cittadini. Mediterre ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle tematiche ambientali e di realizzare un’importante azione di marketing territoriale per la regione Puglia e per tutto il patrimonio naturale che in Italia rappresenta il 10% del territorio, tra Parchi Regionali, provinciali, locali e Aree protette. ” “Ci auguriamo che Mediterre riscuota il successo delle edizioni precedenti. L´edizione 2008 ha, infatti, registrato ventimila visitatori riuniti intorno ai temi dell´acqua, della terra e del fuoco” ha spiegato l´assessore regionale all´Ecologia, Onofrio Introna. “Quest’anno l´argomento centrale è lo sviluppo sostenibile. Mediterre è il primo appuntamento nazionale dopo il vertice di Copenaghen e gli esperti si confronteranno sulla situazione del pianeta e sulle politiche per ridurre le emissioni di Co2. Parleremo anche della Puglia e di tutti gli interventi realizzati con l´obiettivo di garantire la tutela dell´ambiente. Tra gli eventi in programma” conclude Introna “la performance teatrale di Erri De Luca, i Radiodervish, il quintet di Paolo Fresu e molti altri artisti che animeranno le serate baresi. ” Tutti i convegni di Mediterre potranno essere seguiti in diretta streaming sul sito www. Mediterre. Regione. Puglia. It. Il Programma Mercoledì 27 gennaio: dopo Copenaghen il clima è cambiato? Si darà il via ai lavori con i saluti di Michele Emiliano, Sindaco di Bari, Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari, Ruggero Martines, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Danielle Mazzonis, Commissione Nazionale Italiana Unesco, Onofrio Introna, Assessore all´Ecologia della Regione Puglia e di Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi, Europarc Italia. La sesta edizione di Mediterre 2010 sarà ufficialmente inaugurata da Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia. Il primo convegno in programma, dal titolo “Dopo Copenaghen: il clima cambia? I nuovi impegni dell’Italia e della Regione Puglia per ridurre le emissioni di Co2” riguarderà il vertice di Copenaghen appena concluso. Le relazioni introduttive sono a cura di Giovanni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, Angelo Raffaele Consoli, Presidente del Cetri, Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale, Ufficio di Jeremy Rifkin per l’Europa e Antonio Navarra, Direttore del Centro Euromediterraneo per i cambiamenti climatici. Parteciperanno al confronto, tra gli altri, Onofrio Introna, Assessore all´Ecologia della Regione Puglia e il Sen. Francesco Ferrante, Vice Presidente di Kyoto Club. A seguire “Cambiamento climatico: quale tutela per il patrimonio culturale?” un convegno a cura della Commissione Nazionale Italiana Unesco sui cambiamenti climatici e le conseguenti attività per garantire la conservazione del patrimonio culturale. Giovedì 28 gennaio: i parchi italiani sono una risorsa per l’Italia, grazie al turismo sostenibile È in programma il convegno “Turismo e sostenibilità. I Parchi come prodotto” presso l’Auditorium Biblioteca Nazionale. Il turismo sostenibile è un tema che riguarda da vicino il nostro paese. Questo patrimonio, sempre più apprezzato dai turisti, dalle famiglie e dai bambini, si sta notevolmente sviluppando attraverso la creazione di nuove strutture e con l’incremento di forme di tutela da parte delle amministrazioni locali. Dopo l’intervento di Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo, interverrà per la prima sessione dedicata a “Il ruolo delle istituzioni”, tra gli altri, Magda Terrevoli, Assessore Turismo Regione Puglia; per la seconda sessione "Il mercato e il ruolo delle imprese" si confronteranno Gabriele Albonetti, Presidente Assoturismo Nazionale Confesercenti, Bernabò Bocca, Presidente Confturismo, Maurizio Davolio, Presidente Associazione Italiana Turismo Responsabile, Antonello Zulberti, Presidente Parco Naturale Adamello Brenta e Matteo Fusilli, Docente di Antropologia del Turismo dell’Università di Siena. Contemporaneamente presso l’Auditorium Archivio di stato “Acqua, patrimonio dell’umanità” a cura della Commissione Nazionale Italiana Unesco. Tra le autorità e gli esperti presenti Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Fabiano Amati, Assessore alle Opere Pubbliche della Regione Puglia e Lucio Ubertini, Presidente del Comitato italiano per il Programma Idrologico Unesco (Ihp). Venerdì 29 gennaio: la biodivesità, un fattore di sviluppo, una risorsa per il clima La giornata è dedicata a un argomento di grande attualità: la biodiversità. A Mediterre, infatti, si apre in Italia il 2010: Anno internazionale della biodiversità indetto dalle Nazioni Unite e dalla Iucn, l’Unione internazionale per la conservazione della natura. Con il convegno “2010 anno internazionale della biodiversità: ora è il tempo di agire” si indagheranno metodologie per salvaguardare specie, ecosistemi e risorse naturali e individuare conseguenti soluzioni reali per la tutela dell’ambiente naturale. Dopo le relazioni introduttive di David Ainsworth, Segretario della Convenzione Mondiale Biodiversità Cbd, Juan Marco Alvarez, Capo del Programma Business & Biodiversity dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura Iucn e Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico Wwf Italia, interverranno Aldo Cosentino, Direttore Generale della Direzione Protezione Natura - Ministero dell´Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi, Europarc Italia, Giuliano Tallone, Presidente Lipu e Sebastian Winkler, Capo Segretariato Countdown 2010. Nel pomeriggio è in programma la Conferenza Nazionale “Le aree marine protette tra rischi di sopravvivenza e ipotesi di riforma”. Sabato 30 gennaio: la green economy del sud sale alla ribalta In programma il convegno dal titolo “Green economy a sud. Riflessioni e storie su un meridione che ce l’ha fatta”. Interverranno Cristiana Coppola, Vice Presidente Confindustria, Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Legambiente, l’On. Fabio Granata, Vice Presidente Commissione Antimafia, Ivanhoe Lo Bello, Presidente Confindustria Sicilia, Michele Losappio, Assessore Lavoro, Cooperazione e Formazione professionale Regione Puglia e l’On. Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola. I lavori si concluderanno con l’intervento del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e con la cerimonia di premiazione per le aziende del meridione ritenute più innovative dal punto di vista della sostenibilità ambientale per cui è stato istituito il Premio "Innovazione Amica dell´ambiente Sud". .  
   
   
INTESA PER IL PARCO DEL SASSO SIMONE E SIMONCELLO  
 
Bologna, 25 gennaio 2010 - Il patrimonio naturalistico dell’Emilia-romagna si arricchirà di una nuova area protetta, il primo parco interregionale d’Italia. Si tratta del Parco del Sasso Simone e Simoncello, il cui territorio - che ha una superficie complessiva di circa 5. 000 ettari - ricade per circa un terzo nell’area di Pennabilli, passato di recente alla Provincia di Rimini insieme ad altri Comuni delle Marche. L’avvio formale alla costituzione del nuovo parco è del 22 gennaio , con la firma del relativo “Protocollo di intenti” da parte dell’assessore all’Ambiente della Regione Emilia-romagna Lino Zanichelli e del collega della giunta marchigiana Marco Amagliani. Presenti all’incontro, presso il museo naturalistico di Pennabilli, anche il Presidente del Parco Carlo Zaia e il sindaco Antonio Valli, gli assessori all’Ambiente delle Province di Rimini e di Pesaro-urbino Stefania Sabba e Tarcisio Porto e i Presidenti delle Comunità montane dell’Alta Valmarecchia e del Montefeltro. Dal punto di vista operativo, l’intesa istituisce un gruppo di lavoro interregionale che preparerà il testo di legge che darà vita e regolerà il Parco, da sottoporre all’approvazione delle due Regioni nel corso del 2010. Il gruppo di lavoro gestirà, assieme all’attuale Consiglio del Parco marchigiano, anche la fase di passaggio. “Con questo Protocollo abbiamo posto le basi per il primo parco interregionale italiano - ha sottolineato l’assessore Lino Zanichelli – e diamo forza alla nostra strategia per le aree protette, che punta a farne leve avanzate ed efficaci di sviluppo sostenibile. Il nuovo parco infatti, molto interessante per il suo patrimonio naturale e paesaggistico, attrezzato con centri visita e strutture per la ricettività, rientrerà in un sistema integrato di territori ricchi di qualità ambientale, storica e architettonica di grande attrattiva turistica”. Il Parco del Sasso Simone e Simoncello collega fisicamente l’Antico Montefeltro al sistema romagnolo dei parchi di crinale (Vena del gesso Romagnola, Parco nazionale delle Foreste Casentinesi). Inoltre, la ricchezza di beni culturali e storici presenti nell’area potenzia e integra l’offerta turistica della Riviera romagnola, già ampliata grazie ad una promozione coordinata dei Parchi delle Province di Ravenna (Delta del Po), Forlì-cesena e Rimini (Riserva dell’Onferno). La Regione Emilia-romagna, che già contempla all’interno della sua legge quadro sulle aree protette (n. 6 del 2005) la formula del “parco interregionale”, ha stanziato sul bilancio 2010 risorse per 180mila euro come contributo alle spese di gestione del parco. Altri 300mila euro per gli investimenti sono stati destinati dal Programma di Azione ambientale 2008-2010. .  
   
   
PRIVATIZZAZIONE ACQUA: L´EMILIA-ROMAGNA RICORRE ALLA CONSULTA  
 
 Bologna, 25 gennaio 2010 - E’ stato notificato il 22 gennaio il ricorso della Regione Emilia-romagna per l’illegittimità costituzionale dell’art. 15 del D. L. 25 settembre 2009, convertito con la legge 20 novembre 2009, n. 166, noto come Decreto di “privatizzazione dell’acqua”. “La ‘riforma’ voluta dal Governo, viene giustificata in nome della pretesa attuazione di obblighi comunitari in materia di servizi pubblici locali e sulla base delle competenze statali finalizzate alla tutela della concorrenza – ha commentato il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani -, ma è passibile di fondamentali censure di incostituzionalità. La rigida disciplina introdotta da questo provvedimento – continua il presidente Errani - non appare affatto improntata ad assicurare obiettivi di tutela della concorrenza, ma a perseguire altre e ben diverse finalità, puntando esclusivamente ad una irragionevole riduzione e limitazione della proprietà pubblica delle società di gestione. Il provvedimento va ben oltre i titoli di competenza statale, risultando in contrasto con la stessa disciplina comunitaria e avrà l’inevitabile effetto di una progressiva e significativa privatizzazione della gestione dei servizi idrici”. “Ciò che è a rischio – dice ancora Errani - sono la proprietà e la disponibilità collettive delle infrastrutture che sono indispensabili a rendere l’acqua fruibile ai cittadini, in altre parole la garanzia di accesso alla risorsa. La Regione Emilia-romagna da molti anni ha segnalato, dimostrando anche in concreto con proprie Leggi e atti di regolamentazione, la necessità di rafforzare il sistema pubblico di regolazione e controllo, per una migliore tutela dei cittadini senza compromettere la modernità e lo sviluppo del servizio idrico. Questa esperienza, ancorché sviluppata a livello regionale, ha consentito di introdurre una nuova e più moderna metodologia tariffaria sul servizio idrico integrato che tiene conto anche dei temi legati allo sviluppo della qualità del servizio reso ai cittadini, del miglioramento delle performance ambientali del gestore, del principio ‘chi inquina paga’, nonché della tariffazione sociale. Quest’esperienza – conclude il presidente della Regione - è a disposizione del sistema nazionale e rappresenta la base per una seria discussione sulla gestione dei servizi pubblici locali, su cui desidereremmo confrontarci con questo Governo”. .  
   
   
PUGLIA: PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE  
 
Bari, 25 gennaio 2010 - Per garantire il più ampio coinvolgimento della comunità regionale nel processo di pianificazione del paesaggio regionale, in linea con il percorso concertato e partecipato che ne ha segnato l’elaborazione, soprattutto con le otto conferenze programmatiche d’area fra dicembre 2008 luglio 2009, gli enti, le associazioni, le forze sociali, economiche e professionali sono invitate a partecipare alla presentazione e discussione della “Proposta del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (Pptr)” approvata dalla Giunta Regionale con delibera n. 1 del giorno 11 gennaio 2010. L’approvazione della Proposta di Piano è volta ad assicurare, prima dell’adozione del Piano stesso ai sensi della legge regionale n. 20/2009 e della fase di osservazioni, quelle forme di consultazione caratterizzate da ampia pubblicità e partecipazione sociale previste dalle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica, nonché a proseguire l’iter di co-pianificazione con il Ministero per i beni e le attività culturali in merito ai beni paesaggistici di competenza statale, necessario per stipulare l’accordo previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. L’iniziativa si è svolta il 22 gennaio 2010 presso Villa Frammarino, Bari. I documenti della Proposta di Pptr potranno essere consultati sul sito della Regione Puglia all’indirizzo:http://paesaggio. Regione. Puglia. It .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE. MODELLO VENETO PER SANTA CATARINA (BRASILE)  
 
Venezia, 22 gennaio 2010 - La Regione del Veneto fornirà tutto il supporto possibile per contribuire al rafforzamento del sistema di protezione civile nello Stato brasiliano di Santa Catarina. Gli ambiti di questa collaborazione sono stati delineati nel corso di una visita a Venezia di una delegazione guidata dal deputato Dagomar Carneiro, in rappresentanza della Presidenza dell’assemblea legislativa dello Stato di Santa Catarina, e dal direttore della Defesa Civil, Marcio Luiz Alves, che si è incontrata a Palazzo Balbi con l’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona e i dirigenti regionali della protezione civile. Era presente anche Gino Pante in rappresentanza dell’Anci Veneto. L’assessore ha ricordato che tra Santa Catarina e Regione del Veneto è stato stipulato nel 2006 un protocollo di collaborazione finalizzato al conseguimento di traguardi positivi per il progresso sociale ed economico delle due realtà, consolidando i legami esistenti anche grazie alla numerosa presenza di emigrati veneti. L’anno scorso lo Stato di Santa Catarina era stato colpito da una catastrofica alluvione, che ha provocato lutti e distruzione. Anche a seguito di questo evento, il presidente dell’assemblea legislativa ha chiesto al Veneto uno specifico supporto per le attività di protezione civile, mettendo a frutto la pluridecennale esperienza della Regione in questo settore, che – ha evidenziato De Bona – è diventata un modello a livello nazionale ed internazionale. Attualmente la rete di protezione civile del Veneto può contare su 16 mila volontari distribuiti in più di 350 organizzazioni presenti sul territorio. La collaborazione riguarderà la formazione del personale tecnico addetto alla protezione civile relativamente alle attività di previsione, prevenzione e superamento delle emergenze, nonché la consulenza ed eventuali supporti logistici per il potenziamento delle dotazioni di protezione civile dello Stato di Santa Catarina. Nel corso della visita nel Veneto la delegazione ha visitato il Centro Regionale in Emergenze e il Centro Funzionale Decentrato di Marghera, la Centrale Operativa 118 di Mestre, il Centro di Coordinamento e la Sala Operativa provinciale di Protezione Civile presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di Mestre e il Centro di Emergenza Idraulico regionale presso il Consorzio Dese Sile a Mogliano Veneto. .  
   
   
CON CARTA SERVIZI COMPLETATA RIFORMA ARPAT, VIA LIBERA DALLE COMMISSIONI AMBIENTE E SANITÀ DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA PROCEDURE PIÙ SNELLE, MINORI TEMPI DI ATTESA E PIÙ TRASPARENZA PER L´AGENZIA  
 
Firenze, 25 gennaio 2010 - L´assessore regionale all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini, commenta con soddisfazione il voto con il quale le commissioni ambiente e sanità hanno licenziato a maggioranza, con l´estensione dei gruppi di centro destra, la carta dei servizi dell´Agenzia che passa adesso all´aula per l´approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale. «Con l´approvazione della carta dei servizi – ha detto Anna Rita Bramerini - si è completata la riforma dell´Arpat. Avremo a disposizione uno strumento che opererà con procedure più snelle, con minori tempi di attesa, e con un maggior radicamento nelle realtà provinciali. Abbiamo voluto garantire la massima chiarezza, efficacia e trasparenza, individuando responsabili, tempi e costi di ciascun intervento, ma anche dotare l´Agenzia delle migliori tecnologie disponibili, valorizzando le competenze e le professionalità già presenti». .  
   
   
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. APERTO IL BANDO 2010: UN’OPPORTUNITA PER I 156 ENTI VENETI ACCREDITATI NONOSTANTE I CONTINUI TAGLI DI RISORSE DA PARTE DELLO STATO  
 
Venezia, 25 gennaio 2010 - Dal 1 febbraio al 2 marzo 2010 gli enti accreditati al servizio civile regionale potranno presentare i progetti di servizio civile che impegneranno giovani veneti nell’ambito del Servizio Civile nazionale. Ne dà notizia l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, che ha segnalato con una nota questa opportunità alle 156 organizzazioni venete accreditate (enti del terzo settore, comuni, aziende Ulss, università e parrocchie) che potranno partecipare al bando presentando progetti in aree di intervento che vanno dall’assistenza sociale alla persona alla protezione civile, dall’ambiente all’educazione e promozione del patrimonio artistico e culturale. “La Giunta regionale – comunica l’assessore – come previsto dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, lo scorso dicembre ha anche approvato i criteri aggiuntivi regionali che serviranno a valutare le domande di partecipazione tenendo conto delle specificità venete. In particolare abbiamo previsto la possibilità di abbassare la soglia minima da quattro a due volontari per progetto e quella massima da 50 a 10, mantenendo la co-progettazione tra più enti. In altre parole agevoliamo anche le realtà più piccole favorendo la possibilità di unire le forze per presentare progetti di migliore qualità”. “Purtroppo – fa inoltre presente Valdegamberi – dobbiamo registrare in questi ultimi anni una spiacevole inversione di tendenza dovuta ai sempre minori stanziamenti assegnati dallo Stato al Servizio Civile. Nel 2007 i volontari in Veneto sono stati 1086, 838 nel 2008 e 650 nel 2009 e ci aspettiamo un ulteriore calo per il 2010. E’ davvero un peccato, perché si toglie potenzialità ad un importante strumento educativo, di partecipazione attiva e di trasmissione di valori rivolto ai giovani”. I riferimenti al bando nazionale 2010, assieme alle modalità di presentazione dei progetti ed ai criteri aggiuntivi regionali di valutazione degli stessi sono pubblicati nel portale www. Serviziocivile. Veneto. It. .  
   
   
PIANO DI AZIONE AMBIENTALE: L´ACCORDO A RIMINI  
 
Bologna, 25 gennaio 2010 - Interventi per migliorare la raccolta e il trattamento dei rifiuti, a partire dalle nuove stazioni ecologiche di Rimini e Verucchio; ma anche per l’adeguamento della rete fognaria e per il potenziamento del patrimonio naturalistico nella Riserva Naturale di Onferno. E’ quanto prevede il Piano di azione ambientale regionale per la Provincia di Rimini che è stato firmato il 21 gennaio a Rimini dagli assessori all’ambiente della Regione Lino Zanichelli e della Provincia Stefania Sabba. Si tratta di 9 interventi per un investimento complessivo di 3 milioni 336 mila euro, di cui 1 milione 595 mila euro stanziati dalla Regione e il rimanente da parte degli Enti locali e dei soggetti attuatori. Nel complesso il Piano di azione ambientale regionale 2008-2010, mette in campo in Emilia-romagna risorse per 26 milioni di euro, in grado di movimentarne oltre il doppio. Nel riminese la quota più consistente di finanziamenti regionali - oltre 1 milione di euro - andrà a progetti che riguardano la gestione e riduzione dei rifiuti. Gli interventi principali riguardano le nuove stazioni ecologiche di Verucchio e di Rimini, ma progetti di adeguamento sono previsti anche in altri Comuni. Da segnalare il progetto per la rimozione dei rifiuti urbani abbandonati sulla riva sinistra del fiume Marecchia e quello per l’adeguamento degli scarichi fognari grazie alla realizzazione di un impianto per la depurazione dei fanghi a Monte del Prete. Sul fronte naturalistico, grazie al Piano di azione ambientale regionale verrà realizzato il potenziamento del patrimonio ambientale della Riserva Naturale dell’Onferno. Per l’Assessore Regionale all’ambiente Zanichelli si tratta “di un sistema di interventi concreti, alcuni già iniziati, che in breve tempo miglioreranno la difesa dell’ambiente, dello smaltimento dei rifiuti, e favoriranno lo sviluppo della raccoolta differenziata”. L’assessore all’ambiente della Provincia di Rimini, Stefania Sabba, sottolinea come “ogni intervento finanziato sia esclusivamente di proprietà pubblica, aldilà dei soggetti che gestiranno nel concreto le azioni. Una rete di offerta che, da monte a mare, permetterà di migliorare la gestione dei rifiuti e lo sviluppo ambientale di tutto “il sistema rimini”. .  
   
   
SARDEGNA: RIFIUTI, IPOTESI PER LA RIDUZIONE DELLE TARIFFE  
 
 Cagliari, 25 Gennaio 2010 - L´assessore regionale dell’Ambiente, Giuliano Uras, ha incontrato i ventitre sindaci dei Comuni della Provincia Carbonia - Iglesias. La convocazione degli amministratori si è resa necessaria al fine di ricercare una soluzione per ridurre la spesa di conferimento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani determinata dall’applicazione della normativa nazionale. All’incontro ha partecipato, in rappresentanza del territorio, il consigliere regionale Giorgio Oppi, che da assessore regionale dell´Ambiente ha seguito i passaggi più significativi del problema, anche autorizzando l’incremento dei volumi di conferimento nella discarica controllata di Carbonia. L´assessore Uras, dopo aver analizzato i problemi determinati dall´incremento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, ha formulato alcune ipotesi che possono portare alla loro riduzione, mantenendo l’obiettivo primario della protezione dell’ambiente. Secondo l’esponente della Giunta, uno dei passaggi fondamentali che permette di applicare correttamente la normativa nazionale che impone alla Regione incremento delle tariffe di conferimento a vantaggio dei comuni è quello di dare immediata disposizione all’Arpas affinché siano aggiornati i dati che consentono di riformulare i parametri di conferimento. Un’ulteriore azione è quella di favorire, anche attraverso un apposito finanziamento, l’utilizzo dei sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata. L’assessore, per dare immediata risposta alle istanze degli amministratori, ha ipotizzato anche la costituzione di un tavolo tecnico, tra Regione, Comuni e Provincia, che si occupebbe di vigilare sulla attuazione di tutti i provvedimenti finalizzati alla riduzione degli oneri di conferimento e a una migliore tutela dell’ambiente. .  
   
   
ACQUEDOTTO PUGLIESE PUBBLICA BANDO PER DEPURATORE SAVA - MANDURIA  
 
Bari, 25 gennaio 2010 - L’acquedotto Pugliese ha pubblicato il 22 gennaio il bando di gara per la realizzazione del depuratore di Sava - Manduria. Lo rende noto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati. Il bando prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di tutti i lavori e forniture necessari per la costruzione dell´impianto di depurazione e dei collettori di adduzione e di scarico a servizio degli abitati di Sava e Manduria e delle marine di Manduria, nonche´ la costruzione di una condotta sottomarina e dell´impianto di sollevamento a servizio del depuratore. L’importo complessivo dell’appalto è di € 13. 022. 500,00; le domande di partecipazione alla gara scadranno il 18 maggio prossimo. “Abbiamo rispettato i tempi indicati – ha detto l’assessore Amati - provvedendo alla pubblicazione del bando con precisione. La difficile situazione in cui i cittadini di Sava sono costretti a vivere da anni sarà pertanto superata. Presto infatti anche gli abitanti di questa zona avranno la possibilità di migliorare la qualità della loro vita rispetto al problema della depurazione delle acque. La pubblicazione del bando, dopo l’adozione del decreto di approvazione e finanziamento dell’impianto da parte del Presidente Vendola, è una concreta svolta nella vicenda. Ora il cammino è pienamente intrapreso. La politica dei fatti – ha concluso Amati - si sostanzia in un investimento di oltre 13 milioni di euro, esempio di alta amministrazione compiuta nel rispetto dei diritti e della dignità delle persone”. . .  
   
   
POLICORO, AUMENTANO I COSTI PER SMALTIMENTO RIFIUTI  
 
Potenza, 25 gennaio 2010 - “Lunedì 25 gennaio riapre la discarica di Colobraro chiusa nel febbraio del 2009 dall’allora presidente della Provincia Carmine Nigro”. Lo rende noto l’ufficio stampa del Comune di Policoro. “Con l’imminente riapertura dell’impianto della vicina Colobraro, per i paesi del Metapontino e Basso Sinni è arrivata la brutta notizia della rideterminazione dei costi a 97,55 euro per tonnellata più l’Iva e l’ecotassa a carico delle Municipalità per un totale a tonnellata di 115,00 euro”. L’assessore all’Ambiente del Comune di Policoro, Luisa Lasaponara, protesta contro la Comunità Basso Sinni, che gestisce la discarica di Colobraro, per aver equiparato i costi a quella di Pomarico. “A questo punto –dichiara- non serve a nulla aver condotto una battaglia politica nelle sedi istituzionali competenti poiché ritenevamo e riteniamo tutt’oggi ingiustificato tale aumento che poi si ripercuote sui cittadini destinatari del servizio tramite i Comuni. Però è giusto che i cittadini sappiano di chi sono le responsabilità, non addebitabili alle Amministrazioni comunali, ma alla Comunità montana che gestisce il servizio. Mi auguro che altre Amministrazioni e lo stesso Ente provincia si attivino per rivedere al ribasso i costi”. .  
   
   
INCONTRO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN VALLE D’AOSTA  
 
 Aosta, 25 gennaio 2010 Si è svolto mercoledì 20 gennaio, alle 20. 30 all’Auditorium del Comune di Quart, un incontro aperto alla popolazione per presentare i nuovi scenari della gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. All’appuntamento hanno partecipato, oltre al Presidente della Regione Augusto Rollandin e all’Assessore regionale al territorio e ambiente Manuela Zublena, esperti del settore, tra cui Giuseppe Genon, docente presso il Dipartimento di Ingegneria del territorio, dell’Ambiente e delle Geotecnologie del Politecnico di Torino, Pietro Capaldi del Cnr - Istituto Motori, Grazia Canuto, referente nazionale per l’ambiente e l’energia del Cad (Centri di Ascolto del Disagio) e Giovanni Agnesod, Direttore generale di Arpa Valle d’Aosta. Gli interventi hanno riguardato la comparazione di possibili sistemi di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta, le principali caratteristiche tecniche e tecnologiche dei sistemi innovativi di trattamento dei rifiuti con particolare riferimento ai sistemi consolidati (es. Gassificazione, pirolisi); la situazione della ricerca di sistemi innovativi in altre realtà nazionali e internazionali (es. Esperienza Ator Torinese); gli studi del Cnr rispetto a sistemi di trattamento dei rifiuti innovativi attraverso una panoramica generale delle tecnologie consolidate attualmente funzionanti in Europa e nel mondo; la riduzione degli effetti negativi e degli impatti ambientali nella gestione dei rifiuti. E’ seguito un ampio dibattito in cui sono stati approfonditi i temi dell’incontro. «Le nuove tecnologie per il trattamento dei rifiuti offrono soluzioni interessanti e adatte a realtà contenute come la Valle d’Aosta – conclude Manuela Zublena – Questi sistemi, di taglia piccola e modulare, sono coerenti con la politica di riduzione e differenziazione dei rifiuti che si sta attuando nella nostra regione. Attraverso l’incontro abbiamo voluto presentare alla popolazione i dati e gli aspetti tecnici di questi impianti innovativi per il trattamento dei rifiuti». .