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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Ottobre 2011
CONCLUSO A MILANO IL XIII CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MEDICINA ESTETICA DI AGORÀ. SICUREZZA AL CENTRO DELLA MEDICINA ESTETICA  
 
Intervista ad Alberto Massirone, presidente della Società Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico e della Scuola Superiore Post-universitaria di Medicina Estetica Agorà Alberto Massirone, nel tirare le conclusioni del Xiii° Congresso internazionale di Medicina Estetica appena conclusosi a Milano non ha dubbi: “si è trattato di un successo che non ho difficoltà a definire un trionfo, sia per noi come Agorà che per la medicina estetica in generale.” In che senso “per la medicina estetica”? Perché questa disciplina si è ormai definitivamente affrancata e distinta dalle altre branche della medicina – dalla dermatologia alla chirurgia plastica, dalla geriatria alla cosmetologia – rappresentando un approccio innovativo e complementare, con un ottica insieme educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa. E per il Congresso di Agorà? Sia le aziende espositrici che le migliaia di partecipanti ci hanno riconosciuto una crescita e il raggiungimento di un livello confermato dalla qualità delle presentazioni e dal confronto – qualche volta anche ‘duro’ e ‘severo’ su temi come la tossina botulinica e la cavitazione, piuttosto che su aggiornamenti di altissimo livello scientifico sugli ultimi filler innovativi Ma torniamo al rapporto tra la medicina estetica e le altre discipline mediche ‘vicine’ Ecco, la definizione di ‘vicine’ mi sembra corretta: perché la medicina estetica si è confermata come una medicina a tutto tondo, assolutamente autonoma e da non confondere con altre discipline come la chirurgia plastica ed estetica o la dermatologia. Un esempio evidente è venuto dalla vicenda degli attacchi all’uso della tossina botulinica per motivi estetici Cosa avete fatto? Proprio su mia iniziativa si è riunito a Milano, insieme alle società europee di medicina estetica, il “Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica” costituito dalla società più rappresentative in questo campo della medicina e con un’attività pluri-decennale di ricerca, formazione e sviluppo in questo settore, per discutere ed elaborare un Position Statement sul provvedimento francese che pochi mesi fa ha prima bloccato e poi riammesso alcune pratiche estetiche, e che è stato inviato a tutti i ministeri dei vari paesi, ed anche a quello italiano con relativa audizione presso il Consiglio Superiore di Sanità. Proponendo iniziative concrete a difesa di pazienti e medici. Quali, in particolare? Proprio in quella occasione abbiamo deciso di dar vita ad una piattaforma internazionale basata sul web per la raccolta dei dati relativi alle complicanze ed agli effetti avversi che dovessero presentarsi nello specifico campo della Medicina Estetica, così da poter comunicare velocemente agli organi competenti eventuali problemi, ed informare tutti gli associati in modo tempestivo. Al congresso si è anche parlato dei rischi per i cittadini derivanti dall’uso di internet e dalle offerte di prestazioni di medicina estetica low cost. Su questo siamo stati categorici: non dovrebbe essere consentito ordinare un trattamento estetico sul web senza essere stati prima visitati da un esperto, pagandolo in anticipo e decidendo in autonomia che quella è la soluzione giusta per correggere il proprio inestetismo, operando la scelta solo in base a una logica di convenienza economica. Temiamo anche che possano verificarsi inconvenienti, errori o rischi per i cittadini da queste iniziative comprensibili in periodi di crisi, ma non quando si parla di medicina e salute. Come se fossero terapie senza medico, da automedicazione Non dimentichiamo che stiamo sempre parlando di atti medici: è compito del medico estetico valutare le cause e le origini di un inestetismo che provoca una sofferenza soggettiva a tutte le età e per motivi diversi, e trovare una soluzione su misura per bloccare l´evoluzione di questo inestetismo prima di sfociare in patologie secondarie. E l´atto medico deve comunque essere correttamente eseguito, per garantire il benessere dell´individuo: e questo non può essere fatto via web…  
   
   
XIII CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MEDICINA ESTETICA DI AGORA’ SOCIETÀ DI MEDICINA - MILANO, 13/15 OTTOBRE 2011 - INTERVISTA AD ALBERTO MASSIRONE, PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA AD INDIRIZZO ESTETICO E DELLA SCUOLA SUPERIORE POST-UNIVERSITARIA DI MEDICINA ESTETICA AGORÀ  
 
Alberto Massirone, nel tirare le conclusioni del Xiii° Congresso internazionale di Medicina Estetica appena conclusosi a Milano non ha dubbi: “si è trattato di un successo che non ho difficoltà a definire un trionfo, sia per noi come Agorà che per la medicina estetica in generale.” In che senso “per la medicina estetica”? Perché questa disciplina si è ormai definitivamente affrancata e distinta dalle altre branche della medicina – dalla dermatologia alla chirurgia plastica, dalla geriatria alla cosmetologia – rappresentando un approccio innovativo e complementare, con un ottica insieme educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa. E per il Congresso di Agorà? Sia le aziende espositrici che le migliaia di partecipanti ci hanno riconosciuto una crescita e il raggiungimento di un livello confermato dalla qualità delle presentazioni e dal confronto – qualche volta anche ‘duro’ e ‘severo’ su temi come la tossina botulinica e la cavitazione, piuttosto che su aggiornamenti di altissimo livello scientifico sugli ultimi filler innovativi Ma torniamo al rapporto tra la medicina estetica e le altre discipline mediche ‘vicine’ Ecco, la definizione di ‘vicine’ mi sembra corretta: perché la medicina estetica si è confermata come una medicina a tutto tondo, assolutamente autonoma e da non confondere con altre discipline come la chirurgia plastica ed estetica o la dermatologia. Un esempio evidente è venuto dalla vicenda degli attacchi all’uso della tossina botulinica per motivi estetici Cosa avete fatto? Proprio su mia iniziativa si è riunito a Milano, insieme alle società europee di medicina estetica, il “Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica” costituito dalla società più rappresentative in questo campo della medicina e con un’attività pluri-decennale di ricerca, formazione e sviluppo in questo settore, per discutere ed elaborare un Position Statement sul provvedimento francese che pochi mesi fa ha prima bloccato e poi riammesso alcune pratiche estetiche, e che è stato inviato a tutti i ministeri dei vari paesi, ed anche a quello italiano con relativa audizione presso il Consiglio Superiore di Sanità. Proponendo iniziative concrete a difesa di pazienti e medici. Quali, in particolare? Proprio in quella occasione abbiamo deciso di dar vita ad una piattaforma internazionale basata sul web per la raccolta dei dati relativi alle complicanze ed agli effetti avversi che dovessero presentarsi nello specifico campo della Medicina Estetica, così da poter comunicare velocemente agli organi competenti eventuali problemi, ed informare tutti gli associati in modo tempestivo. Al congresso si è anche parlato dei rischi per i cittadini derivanti dall’uso di internet e dalle offerte di prestazioni di medicina estetica low cost. Su questo siamo stati categorici: non dovrebbe essere consentito ordinare un trattamento estetico sul web senza essere stati prima visitati da un esperto, pagandolo in anticipo e decidendo in autonomia che quella è la soluzione giusta per correggere il proprio inestetismo, operando la scelta solo in base a una logica di convenienza economica. Temiamo anche che possano verificarsi inconvenienti, errori o rischi per i cittadini da queste iniziative comprensibili in periodi di crisi, ma non quando si parla di medicina e salute. Come se fossero terapie senza medico, da automedicazione Non dimentichiamo che stiamo sempre parlando di atti medici: è compito del medico estetico valutare le cause e le origini di un inestetismo che provoca una sofferenza soggettiva a tutte le età e per motivi diversi, e trovare una soluzione su misura per bloccare l´evoluzione di questo inestetismo prima di sfociare in patologie secondarie. E l´atto medico deve comunque essere correttamente eseguito, per garantire il benessere dell´individuo: e questo non può essere fatto via web…  
   
   
ALBERTO MASSIRONE, PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ DI MEDICINA AD INDIRIZZO ESTETICO AGORÀ E DELLA SCUOLA SUPERIORE POST-UNIVERSITARIA DI MEDICINA ESTETICA AGORÀ DI MILANO: “UNA LEZIONE DI SERIETÀ E SCIENTIFICITÀ SULLA SICUREZZA IN MEDICINA ESTETICA”. L´IMPORTANZA DI UNA CORRETTA FORMAZIONE  
 
Duemila medici riuniti a Milano dal 13 al 15 ottobre in occasione del Xiii Congresso internazionale di Medicina Estetica, l’appuntamento che ha aperto dopo le ferie estive il nuovo anno di operatività in questo campo della medicina, offrendo l’opportunità ai medici che si occupano di questa specialità – ma anche a chirurghi plastici e dermatologi, flebologi e geriatri, nutrizionisti e fisioterapisti – di un confronto sulle più moderne metodologie, la possibilità di cooptare nuove argomentazioni e formulare nuove proposte terapeutiche per aiutare la persona a ‘vivere in armonia’ con se stesso. La medicina estetica ha per obiettivo la soluzione degli inestetismi, la promozione e lo stimolo di una armonia e di un equilibrio individuale attraverso l’attivazione di un programma di medicina insieme educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa. Un confronto serrato sulle pratiche scientificamente valutate di medicina estetica, quindi, affiancato dalla presentazione delle ultime novità in tema di trattamenti e tecnologie al servizio della bellezza e della cura degli inestetismi. La sicurezza dei trattamenti passa anche attraverso la corretta formazione del Medico che pratica la Medicina Estetica. Troppo spesso i pazienti si rivolgono a professionisti che non hanno conseguito una necessaria preparazione globale sulla Medicina Estetica, che non può esaurirsi nell´apprendimento della Metodologia di trattamento, in quanto è fondamentale conoscere le ragioni sistemiche che hanno generato l´inestetismo stesso, e attraverso queste conoscenze elaborare gli opportuni piani terapeutici di trattamento, non limitandosi alla mera riconfigurazione del solo profilo estetico. Una formazione globale, come nei percorsi formativi italiani di Agorà e Sime aderenti all´Efams – European Federation of Aeshtetic Medicine School, vengono maturate queste competenze nella visione globale del medico estetico, che matura una competenza anche pratica attraverso il training propedeutico maturato nei quattro anni di formazione. Non solo: “l’Italia ha sicuramente le sue magagne a livello legislativo e giudiziario – sottolinea Alberto Massirone, presidente del congresso – ma di certo la Francia, che si ‘picca’ di essere la patria dell’estetica e dell’eleganza, della bellezza e del fascino femminile, non ha fatto da questo punto di vista una bella figura: prima nell’aprile di quest’anno, il Ministero della Salute francese ha limitato l’uso di alcune procedure di medicina estetica finalizzate a ridurre l’adiposità localizzata. A seguito della segnalazione, da parte dell’Haute Autorité de Santé, di alcuni eventi avversi verificatisi in pazienti che si erano sottoposte a queste procedure, è stato vietato l’uso di mesoterapia con cocktail di farmaci e le soluzioni ipoosmolari, fosfatidilcolina e deossicolato di sodio, le tecniche di lipolisi con radiofrequenza, ultrasuoni e laser, la carbossiterapia; il provvedimento di basava sul report di alcune complicanze, tutte riconducibili a malpatrice medica (per lo più problemi legati alla sterilità o alla non osservanza dei corretti protocolli di trattamento) e non a problemi delle singole metodiche. Poi, dopo aver creato un indubbio problema a tutti i professionisti e le strutture che forniscono questo tipo di prestazioni ‘bloccandone’ per mesi la fornitura al grande pubblico, il 17 giugno scorso con un ‘ordinanza del Consiglio di Stato ha sospeso l’esecuzione del decreto dell´11 aprile, reintroducendo di fatto la pratica della lisi adipocitaria ad uso estetico”. L’italia, da questo punto di vista, è sicuramente molto più avanti dei cugini transalpini: “l´impiego di cocktail di farmaci in mesoterapia ormai da anni non è approvata dalla Società Italiana di Mesoterapia – precisa Masssirone – e non viene utilizzata nel nostro paese, mentre altre pratiche come la carbossiterapia, la laser lipolisi, o la radiofrequenza e gli ultrasuoni sono sperimentate da tempo con successo e vengono usate in tutta sicurezza. E non ci sogneremo certo di ‘bloccarle’, come anche le diverse metodiche di medicina estetica anticellulite che vengono usate frequentemente e che gli esperti delle Società scientifiche italiane ed europee di medicina estetica non intendono criminalizzarle indistintamente”. Il nostro è un paese garantista “e da sempre mettiamo al centro del nostro lavoro la garanzia e la sicurezza per il paziente” aggiunge il presidente di Agorà. In Italia le più rappresentative Società Scientifiche di Medicina Estetica, che grazie alla loro pluri-decennale attività di ricerca, formazione e sviluppo della Medicina Estetica hanno dato vita al “Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica” che su mia iniziativa si è riunito insieme alle società europee a Milano per discutere ed elaborare un Position Statement sul provvedimento francese, che è stato inviato a tutti i ministeri dei vari paesi, ed anche a quello italiano con relativa audizione presso il Consiglio Superiore di Sanità. A questo proposito in quella occasione è stato dato vita ad una piattaforma internazionale basata sul web per la raccolta dei dati relativi alle complicanze ed agli effetti avversi che nello specifico campo della Medicina Estetica, dovessero presentarsi, così da poter comunicare velocemente agli organi competenti eventuali problemi, ed informare tutti gli associati in modo tempestivo  
   
   
NICOLÒ SCUDERI, DIRETTORE DELLA CATTEDRA DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA DELL’UNIVERSITÀ ‘LA SAPIENZA’ DI ROMA: “TOSSINA BOTULINICA: ISTRUZIONI PER LA SICUREZZA”  
 
Nell’ambito del Xiii Congresso Internazionale di Medicina Estetica di Agora’ Società di Medicina ad indirizzo Estetico tenutosi a Milano dal 13 al 15 ottobre 2011, il Professor Nicolò Scuderi, Direttore della Cattedra di Chirurgia Plastica presso l’Università La Sapienza di Roma, è intervenuto sul tema scottante della sicurezza in medicina estetica. L’intera sessione 5 del congresso è stata dedicata alla tossina botulinica e agli ultimi dati in termini di sicurezza ed efficacia, in&off label. In uno studio comparativo in corso di pubblicazione sulla prestigiosa rivista americana di dermatologia American Journal of Clinical Dermatology, il Professor Scuderi e il suo team hanno realizzato una revisione della letteratura scientifica per evidenziare l’efficacia e la sicurezza delle tossine botuliniche attualmente disponibili per il trattamento delle rughe glabellari. Da tale studio sono emersi alcuni dati di estremo interesse: anzitutto che esiste un numero di formulazioni di tossina botulinica approvate per uso estetico estremamente limitato; inoltre, che la letteratura scientifica ne dimostra ampiamente efficacia e sicurezza; infine, che gli effetti collaterali minori (mal di testa, gonfiore locale, ecchimosi, lividi) sono piuttosto frequenti ma temporanei, mentre quelli di maggior entità sono estremamente rari e comunque reversibili. L’aspetto più importante nel confronto tra le varie tossine botuliniche, è che le formulazioni in commercio non sono intercambiabili. “Ciò significa che i medici – che, ricordiamolo, sono gli unici autorizzati ad utilizzarle - non possono applicare stesse diluizioni e dosaggi a formulazioni diverse e quindi devono anzitutto capire quale preferire per ottenere il miglior risultato e imparare ad usare ciascun prodotto per assicurare un risultato sicuro e ottimale” ha aggiunto il Prof. Scuderi. Dallo studio emerge un altro aspetto fondamentale, che il Prof. Scuderi ha voluto sottolineare: alcune tossine approvate per uso terapeutico sono utilizzate fuori indicazione (off-label) per uso cosmetico, ovvero senza l’approvazione degli enti sanitari locali (ad es. Fda americana, Ministero della Salute) e senza sufficiente evidenza scientifica in termini di sicurezza ed efficacia. Altri tipi di tossine possono essere acquistate via internet, senza aver alcuna licenza o approvazione per l’uso cosmetico o terapeutico in nessun paese; questi prodotti non sono legalmente utilizzabili, devono essere considerati non sicuri ed espongono i pazienti ad un potenziale rischio anche grave. Sono fondamentali dunque, come per ogni trattamento medico, la competenza e la responsabilità del medico che oltre a saper indirizzare i pazienti deve discernere tra le formulazioni disponibili quelle più adeguate  
   
   
MAGDA BELMONTESI, DERMATOLOGA, DOCENTE DELLA SCUOLA SUPERIORE POST-UNIVERSITARIA MEDICINA ESTETICA AGORÀ: “IL TREND NATURALE, LE LABBRA DI DOMANI”  
 
E’ nel mood ormai da tempo e le ricerche lo confermano: basta ritocchi di bellezza che alterano i lineamenti e che invece di ringiovanire rendono le facce tutte uguali, omologate in modo artefatto e innaturale. Oggi le donne chiedono alla medicina estetica risultati ‘leggeri’, personalizzati e naturali, meno ritocchi e più cura. Soprattutto se parliamo di labbra. Le ricerche la dicono lunga: perfino nella scelta del rossetto il colore preferito dalle donne è il più naturale possibile. Quasi la metà (il 48%) si divide equamente tra il beige naturale e il rosa, a sottolineare quanto non amino gli eccessi. Le donne desiderano sempre più valorizzare, non modificare la propria immagine e in fatto di labbra, alla cui cura dedica attenzione la quasi totalità (l’80%), aspirano ad averle dall’aspetto giovane, fresco e curato, ma non ritoccate in modo evidente. Purtroppo, a causa della mancanza dello strato corneo del vermiglio che ne accelera la disidratazione e la perdita di elasticità, le labbra sono le prime a registrare il passaggio del tempo. Coll’aging il volume, la forma, il turgore si modificano. Le labbra si assottigliano, perdono la definizione dei contorni e la loro sofficità, assumono un aspetto disidratato e rugoso. Ma ci sono anche inestetismi che non dipendono dall’età: labbra costituzionalmente troppo sottili, poco disegnate, asimmetriche, che la medicina estetica può correggere e migliorare nettamente, rispettando le proporzioni e l’armonia dell’intero viso. I ritocchi. Se le labbra sono svuotate e raggrinzite, troppo sottili o asimmetriche è giusto pensare a un ritocco che, per assecondare i desideri delle donne, deve assicurare come risultato una bocca piena, femminile, morbida anche al tatto, naturalissima. Il segreto è utilizzare acidi ialuronici dalle caratteristiche di duttilità assoluta come Emervel Lip, un gel ‘crosslinkato’ di alto profilo di produzione francese recentemente introdotto sul mercato. Emervel Lip, il più morbido degli acidi ialuronici oggi disponibili, si integra perfettamente nella zona del labbro in cui viene iniettato rispettandone la sofficità. La sua texture leggera riduce infiammazioni e gonfiori post trattamento, l’agente anestetico che contiene rende confortevole l’impianto. La grande plasmabilità consente correzioni volumetriche di lunga durata con un risultato plastico, morbido e non ‘ritoccato’. La novità. La scelta del filler ideale dipende però da molti fattori: l’età, il grado di inestetismo, la morfologia del paziente e della zona da trattare. Perché il risultato sia quello che le donne vogliono – il più naturale possibile – prima di intervenire il medico deve osservare attentamente le proporzioni naturali del volto e ogni dettaglio della pelle e dei tessuti più profondi (muscoli, ossa, grasso) che vengono influenzati dal processo d’invecchiamento e dagli inestetismi congeniti. Solo una diagnosi accurata gli consentirà di operare nel modo più adeguato utilizzando il prodotto più adatto allo scopo. Per questo c’è molta attesa per l’arrivo (previsto per l’inizio del prossimo anno), di un nuovo acido ialuronico Nasha della famiglia Restylane, perfezionato proprio per ottenere i migliori risultati nel trattamento volumetrico delle labbra: un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo naturalezza. Restylane Lip Volume è concepito specificatamente per l’inserimento nella mucosa labiale ed è caratterizzato da una consistenza morbidissima e da una plasmabilità estrema. Una volta iniettato nel vermiglio, forma un strato molecolare coeso ma elastico e flessibile in grado di assecondare la mimica labiale con naturalezza assoluta. Il volume che conferisce è dinamico, verosimile, non eccessivo e l’aspetto finale non ha nulla di artificioso. Non sarà necessario intervenire anche sul contorno per ottenere labbra piene e ben definite. Questo, insieme alla piccola percentuale di lidocaina che contiene, renderà il trattamento meno traumatico e i tempi di recupero ancora più veloci. La cura. Se l’obiettivo è solo un refreshing che non modifichi la forma e il volume delle labbra, non è necessario ricorrere a un filler. Il trattamento ideale non è studiato per ‘riempire’ ma per curare la pelle stimolando i meccanismi che la mantengono sana, idratata e vitale nel tempo. Attualmente vengono utilizzati gli ‘skinbooster’ Restylane, particolari formulazioni di acido ialuronico Nasha (Vital e Vital Light): una terapia per il ringiovanimento cutaneo, da ripetere in 2/3 sedute, che bilancia l’idratazione in profondità, previene l’aging dermico favorendo gli scambi di ossigeno e nutrienti e protegge dai danni dei radicali liberi. Le labbra riacquistano elasticità, un leggero turgore, si riducono grinze e rugosità superficiali, l’aspetto è più liscio, tonico e sano e migliora nei mesi successivi, via via che la cura ha effetto. L’acido ialuronico, se iniettato con la tecnica Skin Rescue, (indicazione della Soft Restoration che abbina i gel Nasha a microcannule flessibili) permette un trattamento di assoluto comfort, fondamentale in una zona particolarmente sensibile come le labbra. Per infiltrare il Nasha nel vermiglio con le microcannule dal calibro più sottile (30G) bastano solo 2 microfori d’ingresso. L’anestetico contenuto nel gel fa il resto, togliendo ogni fastidio. La novità. Anche nel campo della cura è in arrivo un importante salto di qualità: Restylane Refresh Lip, un prodotto di nuova concezione per la cura specifica delle labbra e della cito-struttura della mucosa, assai meno densa degli strati cutanei della pelle in generale. Utilizza lo stesso concetto di bilanciamento dell’idratazione in profondità, ma è studiato per le peculiarità endemiche della zona in cui deve essere iniettato, previene l’aging labiale facilitando gli scambi cellulari e difende il vermiglio dai radicali liberi. Una terapia mirata a recuperare e mantenere la bellezza delle labbra che tiene conto delle loro specialissime caratteristiche. Il risultato è bellissimo: le labbra diventano più lisce e luminose, toniche e sode, con un seducente effetto ‘gloss’ che migliora nel tempo. Grazie alla specificità della formulazione di Restylane Refresh Lip per ottenere il risultato è sufficiente un’unica seduta di trattamento da ripetere un paio di volte l’anno  
   
   
MARINA TRIULZI, COORDINATORE DIDATTICO DELLA SCUOLA SUPERIORE POST-UNIVERSITARIA DI MEDICINA AD INDIRIZZO ESTETICO (SMIEM) E COMPONENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO DI AGORA’: “SI AFFERMA IL TREND NATURALE DAI RITOCCHI INVISIBILI AL CASO DEI TACCHI A SPILLO”  
 
Il boom della medicina e chirurgia estetica degli anni passati ha portato momenti di euforia con l´esagerazione e l’estremizzazione di una bellezza “da foto”, cioè facce immobili e senza espressività, ma sopratutto senza rispetto del viso e dell’intensità espressiva originale in una corsa all´eliminazione delle rughe a tutti i costi. Un esempio di quanto deviante sia stata questa “filosofia” è in un articolo apparso recentemente, nel quale si afferma tra l’altro che “camminare con i tacchi a spillo faccia consumare più calorie e quindi dimagrire…”, senza ricordare quanti problemi può portare alla colonna e alla pianta dei piedi: basti pensare al neuroma di Civinini Morton*, tanto per citare un esempio! In questi anni si è perso di vista il concetto del “ben-essere” – filosofia sempre presente nella nostra scuola – che porta il medico estetico a prendersi in carico non solo la “ruga” ma tutta la persona aiutandola a raggiungere un buon equilibrio tra alimentazione, attività fisica e star bene con se stessi nell´evoluzione della vita verso la quinta età. Non dimentichiamoci che l´attesa di vita per le donne ormai si avvicina ai novant’anni (un poco meno per gli uomini) quindi tutto ciò che può far invecchiare in salute e benessere è auspicabile. Apriamo quindi le porte alla prevenzione ed alla rivitalizzazione prima ancora di qualsiasi altro intervento quale il filler o il botulino. Non dimentichiamoci che tutto ciò che viene introdotto di non riassorbibile invecchia con noi. Ma in che modo. Esempio pratico le labbra al silicone che con gli anni hanno assunto (quando non ci sono stati altri problemi assai più gravi) forme quasi rigide con modificazione della mimica della bocca. Sempre più incalzante è la richiesta di interventi “invisibili” ma che donano freschezza e con prodotti naturali e riassorbibili. L´utente si è evoluto ed è molto più preparato e consapevole di una volta anche perché, grazie ai giornalisti, l´informazione è più capillare e precisa. Gli interventi più usati e con più risultati sono la rivitalizzazione, la radiofrequenza, i peeling superficiali accompagnati da cure domiciliari con prodotti specifici per il problema e l´età (adolescenza, menopausa, 3° e 4° età): non dimentichiamoci che nei protocolli anti-aging non mancano mai anche gli integratori, come sostanze in grado di “aiutarci” dall´interno. Insomma, il medico estetico è ben oltre la “ruga” e la sua preparazione, come la nostra scuola insegna da decenni, è un professionista trasversale che si prende in carico il paziente a 360°. In un recente sondaggio in America condotto dall´Associazione Chirurghi Plastici ed Estetici (Asaps) è emerso che più della metà degli americani approva gli interventi di medicina e chirurgia estetica e sempre la stessa società nel 2006 aveva censito più di 11 milioni di interventi. Non a caso in Italia nonostante la crisi internazionale tutto il settore dell´estetica vive ancora un trend positivo.(*) Il Neuroma di Morton e´ una sofferenza che interessa il Iii nervo digitale comune; si tratta di un nervo sensitivo che innerva la cute della zona plantare, apicale ed interdigitale del Iii e Iv dito. Provoca un dolore spontaneo di tipo nevralgico localizzato il più delle volte a livello di Iii e Iv metatarsale spesso con irradiazione al Iii e Iv dito, alla caviglia e al polpaccio. Il dolore si attenua al togliersi la calzatura e massaggiando la zona interessata  
   
   
ELABORATO DAGLI ESPERTI UN CONSENSUS PAPER. IL PARERE DEL MONDO SCIENTIFICO ITALIANO SULL’USO E LA SICUREZZA DELLA TOSSINA BOTULINICA. LE SOCIETÀ AGORA’, A.I.D.A., E.S.P.R.M., S.I.C.P.R.E., S.I.D.E.C., S.I.M.E., S.I.M.F.E.R., S.I.N., S.I.R.N., S.O.I. ESPRIMONO UNA POSIZIONE CONDIVISA E COMUNE IN MERITO ALLA SICUREZZA DELLA TOSSINA BOTULINICA DI TIPO A  
 
La tossina botulinica è una neurotossina, prodotta dal batterio Clostridium botulinum, la cui azione si esplica a livello della giunzione neuromuscolare: inibisce la comunicazione tra cellula nervosa e cellula muscolare penetrando nella terminazione nervosa e bloccando il rilascio di acetilcolina, interrompendo così la contrazione del muscolo interessato. Grazie a questo peculiare meccanismo d´azione, da oltre vent’anni la tossina Botulinica risulta efficace in campo medico per scopi terapeutici nei disordini da eccessiva e/o inappropriata contrazione muscolare. Il trattamento con la tossina botulinica, effettuato ciclicamente, consente ai pazienti colpiti da condizioni neurologiche croniche invalidanti di recuperare mobilità e autonomia. Tra esse, le più importanti riguardano pazienti affetti da distonie focali, da gravi forme di spasticità, da sbilanciamento di funzione dei muscoli oculomotori con sdoppiamento della vista e da alcune invalidanti disfunzioni del sistema nervoso vegetativo quali l’eccesso di sudorazione (iperidrosi). Altro esempio di successo è l’impiego in medicina fisica e riabilitativa, dove la tossina botulinica è utilizzata per tutte le forme di spasticità focale che creano disabilità ed impediscono una gestione ottimale dei pazienti con paralisi cerebrali infantili, emiplegia da esiti di ictus cerebrale, negli esiti di cerebrolesioni acquisite e di mielolesioni. È inoltre molto praticata nella cura di molte distonie. La risoluzione della contrattura muscolo scheletrica dà al paziente notevoli vantaggi, primo fra tutti la correzione della postura e la diminuzione del dolore. Tutto ci è confermato da una vasta e qualificata letteratura scientifica. È un farmaco che, più di ogni altro negli ultimi anni, ha dato al medico fisiatra la possibilità di modificare in maniera sostanziale il recupero funzionale motorio e la postura. Nei molti anni di impiego nella clinica fisiatrica non si sono mai verificati effetti collaterali importanti, se l’iniezione è praticata da medici esperti, pertanto si può considerare un farmaco utile e sicuro. Altro vasto campo specialistico in cui la tossina botulinica è impiegata con successo e in modo corrente è l’oftalmologia, in particolare per il trattamento dello strabismo (deviazione di allineamento degli assi visivi), del blefarospasmo essenziale (chiusura serrata delle palpebre per la contrazione involontaria del muscolo orbicolare) e dell’esposizione della cornea dove viene utilizzata come tarsorrafia chimica (chiusura protettiva temporanea delle palpebre). Il ricorso alla somministrazione della tossina botulinica anche nell’ambito dell’oftalmologia, nei casi con specifica indicazione, risulta giustificato dai notevoli vantaggi che essa presenta, dall’efficacia, seppure temporanea, dei risultati ottenibili, dalla limitata invasività e dalla semplicità e sicurezza di utilizzo. In campo estetico, le prime osservazioni dell’effetto positivo della tossina botulinica sulle rughe di espressione risalgono già agli anni Ottanta. Nell’impiego estetico, la tossina botulinica viene somministrata a dosaggi decisamente inferiori a quelli utilizzati per i disturbi clinici. Ad esempio la dose tipica per il trattamento delle rughe glabellari consiste in 20-35 unità (intramuscolari), mentre un paziente trattato per un disturbo neuromuscolare può ricevere 200 unità o più. In letteratura sono disponibili ampi studi clinici sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine della tossina botulinica, utilizzata per problemi sia di natura clinica che estetica, pubblicati in riviste scientifiche certificate nel corso degli ultimi 30 anni. I dati pubblicati dimostrano che questo farmaco ha un profilo di sicurezza eccellente e non si è mai verificato alcun aumento di eventi avversi nemmeno nel caso di pazienti trattati a lungo termine (fino a 10 anni) con tossina botulinica; esso tuttavia deve essere somministrato da mani esperte, possibilmente (nei casi in cui si debba raggiungere un muscolo particolare in modo selettivo) sotto guida elettromiografica che permette di isolare in modo preciso il muscolo-bersaglio da raggiungere. La tossina botulinica è stata utilizzata in milioni di persone e, in tutta la sua storia nell’uso estetico, tra gli effetti avversi minimi, reversibili e sempre occasionali, non è mai stato riportato alcun caso di decesso o di patologia grave irreversibile. Anche nell’uso terapeutico gli effetti collaterali sono estremamente rari. Per di più, ogni casistica attinente alla sicurezza è già stata inclusa nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, che riporta informazioni dettagliate relative a indicazioni approvate, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e ragguagli sugli eventi avversi rilevati. Inoltre tutti i professionisti e le società scientifiche cui fanno riferimento hanno il massimo interesse e ogni competenza per informare il paziente in relazione all’utilizzo di un farmaco e ai suoi benefici così come ai possibili rischi. La priorità di ogni medico è infatti la sicurezza e il benessere del proprio paziente. Tra gli effetti negativi può talvolta verificarsi in una minima percentuale di casi una mancata rispondenza del paziente al trattamento. Questo sarebbe legato ad un precedente contatto accidentale con la tossina botulinica di tipo A o al suo uso prolungato, che potrebbe teoricamente provocare una risposta immune attraverso lo sviluppo di anticorpi che renderebbero inefficace il farmaco. Questo fenomeno è legato alle caratteristiche della proteina che veicola il principio attivo, problema recentemente migliorato dalla tecnica farmaceutica. È stato segnalato questo fenomeno in un numero molto esiguo di pazienti negli anni Novanta. Quindi, sia per usi estetici che terapeutici, la numerosità del campione trattato per varie motivazioni e l’esiguità e transitorietà degli effetti collaterali depongono per una sostanziale sicurezza del trattamento botulinico, anche se ripetuto in modo cadenzato nel tempo per periodi di anni. A garanzia della sicurezza di questo farmaco, la tossina botulinica per uso sia clinico che estetico deve essere somministrata esclusivamente da professionisti qualificati ed esperti, che abbiano ricevuto un training specifico e che siano in grado di valutare il trattamento più appropriato secondo le necessità e l’anatomia individuale di ogni singolo caso. Il medico così formato dovrà effettuare il trattamento secondo gli standard professionali necessari, nella piena consapevolezza delle potenzialità e delle caratteristiche del farmaco prodotto secondo le procedure di eccellenza garantite dal fornitore ufficiale, rilasciando al paziente, per ogni ciclo terapeutico, certificazione del principio attivo impiegato e del quantitativo totale iniettato espresso in Unità Internazionali. • Prof. Nicolò Scuderi, Coordinatore • Prof. Corrado Balacco Gabrieli, Presidente Società Oftalmologica Italiana • Prof. Giorgio Bernardi, Presidente Società Italiana di Neurologia • Prof. Raffaele Gimigliano, Presidente Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione • Prof. Alberto Massirone, Presidente Società Italiana di Medicina ad indirizzo Estetico Agora’ • Prof. Carlo Alberto Bartoletti, Presidente Società Italiana di Medicina Estetica • Prof. Carlo Daniello, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica • Prof. Alessandro Giustizi, Presidente Società Italiana di Riabilitazione Neurologica e Presidente Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitazione • Prof. Paolo Silvestris, Presidente Società Italiana Dermatologia Estetica e correttiva e Responsabile del Gidec Gruppo Italiano Dermatologia