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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Ottobre 2011
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO IKNOW  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2011 - La conferenza finale del progetto Iknow ("Interconnecting knowledge") si svolgerà il 27 e 28 ottobre 2011 a Bruxelles, in Belgio. Finanziato dal Settimo programma quadro, il progetto ha cercato di collegare la conoscenza relativa ai temi e agli sviluppi potenzialmente capaci di scuotere o plasmare il futuro della scienza, della tecnologia e dell´innovazione in Europa e nel mondo. Così facendo, Iknow si concentra sulle "wild card" e sui "segnali deboli" che contribuiscono a rintracciarli. La conferenza presenterà nuovi metodi e strumenti sviluppati da Iknow a supporto delle attività lungimiranti di osservazione e previsione del panorama. L´obiettivo principale della conferenza sarà quello di lanciare le raccomandazioni e i risultati più importanti derivanti dal progetto, con più ampie applicazioni per lo Spazio europeo della ricerca e molte attività correlate orientate al futuro. Per maggiori informazioni sul progetto, visitare il sito: www.Iknowfutures.eu/    
   
   
GLI ITALIANI SPENDONO 500 MILIONI DI MINUTI SUI SITI BANCARI  
 
Milano, 19 ottobre 2011 – Cresce il tempo dedicato a informarsi su prodotti o servizi finanziari e a gestire il proprio denaro. Secondo quanto riportato dal report Nielsen eFinance, a giugno 2011 gli italiani hanno trascorso sui siti bancari quasi 500 milioni di minuti, il 47% in più rispetto al pari periodo dello scorso anno. A giustificare questo trend concorrono molteplici fattori che vanno dall’aumento dell’utenza internet nel suo complesso alla maggiore attenzione con cui i consumatori valutano le caratteristiche di un’offerta sempre più diversificata e complessa, fino allo sviluppo di una strutturata attività di engagement dei principali player bancari sui social network. A giugno 2011 gli italiani attivi in internet sono cresciuti del 12% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. La crescita dell’utenza si riflette nel settore dell’online banking. Coloro che fruiscono di questo genere di siti sono oggi il 37% del totale, sei punti percentuali in più rispetto al 2010. Unicredit si conferma leader per audience con 2,5 milioni di utenti unici. Seguono Intesa Sanpaolo e Banco Posta. La prima banca diretta è Ing Direct, con oltre 1 milione di visitatori nel periodo. A registrare i maggiori tassi di crescita nell’anno sono banche dirette e con un forte legame con il territorio. La performance più rilevante in questo senso è quella di Banca Mediolanum, la cui audience, grazie anche alla promozione del nuovo conto deposito “Inmediolanum”, è più che raddoppiata. Seguono Webank, Cariparma e Credito Valtellinese con un incremento di oltre il 50%. Grazie alla loro natura di investimento a basso rischio, proprio i conti deposito sono il prodotto dove la concorrenza sembra essersi fatta più accesa. Banche territoriali e player entrati di recente nel mercato online hanno contribuito a dar vita a un’offerta variegata. Gli italiani che a giugno hanno utilizzato i siti bancari per informarsi su questo genere di prodotti sono circa 1 milione. Il “social banking” sembra essere entrato a far parte delle attività di comunicazione delle principali banche italiane. Molte di esse hanno cominciato a presidiare i social network con strategie di ampio respiro. Gli utenti che in Italia frequentano i primi cinque social network (Facebook, Linkedin, Badoo, Myspace e Netlog) sono 21 milioni. Di questi meno del 45% fruisce dei siti bancari. I social network sono quindi un bacino importante dove sviluppare non solo attività di acquisizione, ma anche una relazione più stretta con la propria customer base in ottica di fidelizzazione e quindi di promozione “bottom up” del poprio brand. Significative, in quest’ultimo senso, sono le esperienze di Intesa Sanpaolo (che ha fatto di Facebook un touch point del servizio clienti) e di Webank che – come testimoniato lo scorso 29 settembre dal suo Direttore Generale Andrea Cardamone in occasione di un summit - ha coinvolto i propri clienti nella progettazione e nel test di alcuni servizi, come l’applicazione per iPad. Il successo di questi due casi – anticipati da Bankinter in Spagna - testimonia come il dialogo e la collaborazione stiano progressivamente trasformandosi da patrimonio di un ristretto gruppo di utenti a una attitudine culturalmente diffusa. “La crisi economica e la continua evoluzione dei consumi digitali”, afferma Cristina Papini, Research & Analytics Sales Director di Nielsen, “stanno avendo un profondo impatto sulla nostra società, spingendo i player bancari ad aggiornare sia la propria offerta, sia le modalità di relazione con clienti e prospect. In questo senso, due sembrano essere i punti rilevanti per i prossimi mesi. Il primo è rappresentato dai giovani, soprattutto da quelli con più di 18 anni, che rappresentano il 30% dell’utenza internet. In questo caso la sfida consiste nel catturare la loro attenzione e fiducia mediante lo sviluppo di servizi o concept di comunicazione adeguati a uno stile di vita centrato su valori e comportamenti di consumo ormai diversi da quelli delle generazioni precedenti. Il secondo punto è il mobile. In Italia coloro che possiedono uno smartphone sono circa 21 milioni. Cosicché l’obiettivo è quello di ottimizzare il canale al fine di integrarlo in maniera coerente tra quelli già attivi e sfruttarne appieno le potenzialità in ottica di cross e upselling”.  
   
   
SMAU AI NASTRI DI PARTENZA: LE ULTIME NOVITA’ TECNOLOGICHE IN SCENA DA MERCOLEDI’ 19 A VENERDI’ 21 OTTOBRE  
 
Milano, 19 ottobre. La 48° edizione di Smau, l’evento dedicato alle tecnologie digitali per il business apre oggi le porte dei padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity. A dare il via al Salone, mercoledì 19 ottobre alle ore 10.30 si terrà il convegno dal titolo dal titolo “Le Aziende si confrontano con i Territori” che riunirà da un lato gli assessori alle attività produttive delle più innovative regioni italiane e dall’altro gli Amministratori delegati delle più grandi aziende del settore tecnologico. Tra gli ospiti attesi anche Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. A seguire terrà il Premio Nazionale Innovazione Ict, che vedrà consegnare un riconoscimento alle aziende e pubbliche amministrazioni che hanno innovato con successo il proprio business attraverso le tecnologie digitali. Ad attendere gli operatori professionali in visita oltre 600 novità raccontate dalle più grandi aziende del settore, tra cui Aruba, Canon, Cisco Dell, Epson, Fujitsu, Ibm, Intel, Intesasanpaolo, Fastweb, Microsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia, Tiscali, Wind e Zucchetti che punteranno soprattutto sui servizi e soluzioni per lavorare sulla nuvola, attraverso nuovi device come tablet e smartphone. Partendo dai servizi e le tecnologie per il cloud computing, le tappe obbligate del tour tra gli stand saranno Aruba, Cisco, Fujitzu, Telecom Italia, Ibm e Microsoft che presenteranno le proprie soluzioni per ridurre i costi di investimento e di operatività, beneficiare di una infrastruttura enterprise senza implementarla ed amministrarla, usufruire di uno spazio fisico enorme per i propri dati e a basso costo proprio attraverso la “nuvola”. Sul fronte dei nuovi device per il business i visitatori possono toccare con mano le funzionalità nuovo Tablet Cius completamente integrato con le soluzioni Unified Communication&collaboration Cisco (incluse le possibilità di videoconference e di Telepresenza), permette la partecipazione di chiunque da ovunque, provare le nuove applicazioni per il mondo del retail, della sanità, della finanza e dell’educational disponibili su Olipad, il tablet di Olivetti e, ancora, il tablet Pc Slate di Fujitsumagnetic Media Network, Apple Authorized Reseller, è possibile,invece partecipare agli interventi a rotazione, che si tengono nel teatro allestito al suo interno, sulle tematiche legate al Mac per il business e dell´iPad per il business. Non mancheranno le società di telecomunicazioni, pronte a presentare la propria offerta di servizi per il business in mobilità, da Fastweb che presenta le ultime offerte per telefonare e navigare in Internet a banda larga e i nuovi servizi a valore aggiunto per le piccole e medie imprese a Telecom Italia che presenta in fiera il Programma It - Is (Information Technology Impresa Semplice), il primo sistema distributivo di Soluzioni It e Servizi Web dedicato alle Pmi, volto a favorirne lo sviluppo e la competitività supportandole nell’adozione di tecnologie innovative quali il Cloud Computing, da Tiscali che tra gli altri prodotti presenta indoona - il nuovo servizio tutto italiano per chiamare, videochiamare e inviare messaggi gratis in tutto il mondo da smartphone e Pc a Wind che partecipa con la propria offerta di soluzioni Wind Business che risponde alle necessità delle aziende che richiedono sempre più avanzate soluzioni tecnologiche e commerciali. Tra le altre novità presenti, sul fronte delle soluzioni per la stampa digitale allo stand di Canon i visitatori possono provare, accanto alle stampanti laser di ultima generazione, agli scanner ultraveloci e alle multifunzioni dalle prestazioni elevate, la nuova piattaforma di gestione documentale “Uniflow” grazie alla quale è possibile gestire stampa e scansione, anche attraverso dispositivi mobile come smartphone e tablet, mentre Epson Italia mette in mostra le soluzioni più innovative sotto il profilo dell’efficienza energetica ed economica. Dai multifunzione inkjet per l’ufficio caratterizzati dal minimo impatto ambientale e una riduzione dei costi del 50% rispetto alle laser di pari prestazioni, sino alle soluzioni di gestione documentale. Per il commercio moderno, l’azienda espone le novità per la stampa fiscale e la stampa di coupon/etichette. Variegata è l’offerta di Dell che presenta in fiera la sua vasta gamma di prodotti volti a semplificare il business delle imprese e a ricavare il massimo valore dall’It, come i computer desktop Optiplex, i laptop Latitude, la linea Vostro per la piccola impresa, i server a risparmio energetico Poweredge, le soluzioni storage Powervault e il Solution Center, nonché i servizi Proconsult-prosupport. Honeywell è presente per illustrare la propria offerta di soluzioni hardware per la raccolta dati con tecnologia laser e imaging di ultima generazione, che comprende terminali portatili e lettori di codice a barre. Ogni giorno al proprio stand l’azienda terrà delle demo per illustrare più nel dettaglio i nuovi prodotti presentati. Per Intel, Smau è l’occasione per presentare i processori e le piattaforme Intel di ultima generazione, oltre a soluzioni particolarmente innovative sviluppate per supportare al meglio i rivenditori e gli integratori nell’adozione delle tecnologie più performanti. Intesa Sanpaolo presenta il servizio di fatturazione elettronica Easy Fattura, mentre Oracle si pone l’obiettivo di presentare all’interno del suo village le proprie soluzioni che vanno dallo storage ai server Oracle Sun, dalle business application fino all’infrastruttura per la gestione dei dati e alle software machine, che combinano hardware e software, con il chiaro intento di porsi quale azienda che abilita nelle imprese lo sviluppo e il passaggio delle funzioni da semplice It a funzioni di Business. Sap, insieme al suo ecosistema di società partner, intende illustrare le innovative applicazioni di mobility, in-memory computing e Business Intelligence nell´ambito del Sap Experience Tour: un percorso guidato nell´innovazione durante il quale viene offerta una dimostrazione concreta delle potenzialità dei nuovi paradigmi It. Zucchetti presenta la sua offerta completa di software applicativi per aziende di qualsiasi settore e dimensione, banche e assicurazioni, professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro ecc.) associazioni di categoria e Caf ed enti pubblici. Acanto al cloud computing e ai tablet per il business Cisco, insieme ai suoi partner, presenta le ultime frontiere delle Unified Communication & Collaboration proponendo prodotti e soluzioni per il networking, le telecomunicazioni e la sicurezza. Saranno presentate applicazioni reali delle tecnologie di networking per una vera rete “senza confini” in grado di interconnettere oggetti, persone, servizi, a dimostrazione che l’Internet of Things è qui, non nel futuro; Presso lo stand saranno allestite dimostrazioni reali di applicazioni rivolte al mondo entertaiment e retail come lo specchio e il tavolo magico. Nello stand Ibm il visitatore potrà ‘toccare con mano’ su schermi touch screen un ventaglio di soluzioni presentate in una modalità del tutto nuova, costruendo il suo percorso in modo personalizzato. Il che significa ottenere informazioni ad hoc sui progetti di successo che Ibm ha sviluppato insieme ai clienti in aree strategiche come il consolidamento dell’infrastruttura, il Cloud, la Collaboration, la Business Analytics, la sicurezza. Allo stand c’è poi la Centennial Gallery, in omaggio ai cento anni di vita compiuti proprio quest’anno da Ibm, per mettere in mostra le tappe principali che ne hanno fatto l’indiscussa protagonista mondiale dell’innovazione. Lo stand di Microsoft è teatro di workshop e demo session, durante i quali la business community e gli utenti professionali hanno la possibilità di confrontarsi con esperti del settore e di comprendere a pieno il valore strategico dell’It a supporto del business. Unified Communication e Collaboration, ma anche Sistemi Gestionali, Customer Relationship Management e Business Intelligence sono invece al centro delle numerose sessioni che nel corso della tre giorni animano l’arena Microsoft. Per chi è a caccia di gadget tecnologici e curiosità, c’è il sistema di videosorveglianza demotica e antifurto per mettere in sicurezza l’abitazione o l’ ufficio, controllare da remoto un ambiente, accendere o spegnere apparati o luci, gestire l´irrigazione di un giardino e sorvegliare anziani o disabili, la piattaforma intelligente multifunzione atta al sequestro ed all’abbattimento di polveri sottili, metalli pesanti, , pollini, spore, idrocarburi leggeri e Co2 adatta a tutti gli ambiti indoor ed outdoor, in particolare negli stabilimenti, nei siti e complessi industriali e nei nuclei urbani caratterizzati da elevati livelli d’inquinamento atmosferico e rispondente al principio “zero rifiuti e zero emissioni” poiché può essere alimentata con energia generata da fonti rinnovabili. Presente in fiera anche iTwin, il prodotto che offre a tutti gli utenti la possibilità di condividere files senza limitazioni di spazio in modo semplice tramite una diretta e sicura connessione tra computer e l’e book reader di Trekstor, con fotocamera e lettore mp3 integrato. Molti anche i prodotti e i servizi innovativi per il mondo del retail, dal software che, attraverso telecamere installate sui soffitti di un negozio, analizza, classifica e contai volti dei clienti rilevando l´interesse verso un certo oggetto e producendo dati sul mix demografico del pubblico, l´età e il sesso, il totem intelligente di Ideapm che, posizionato in vetrina o all’interno del negozio permette di sapere a quante persone è arrivato il messaggio di Advertising, di distinguere se il messaggio è stato visto da una persona di sesso maschile o femminile e la fascia d’età del potenziale cliente e di misurare il tempo di visibilità dedicato da ciascun cliente a quella determinata campagna pubblicitaria o informativa trasmessa. In fiera ci sarà Rossella, la hostess Avatar di Smau, una ragazza di 26 anni dalle sembianze quasi umane, che segnalerà ai visitatori i workshop più in linea che le loro esigenze.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA ALLO SMAU DI MILANO  
 
Napoli, 19 ottobre 2011 - La Regione Campania partecipa allo Smau in programma a Fieramilanocity da, mercoledì 19 ottobre a venerdì 21. L´evento, dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie, ospiterà oltre 50.000 visitatori professionali. Alla "tre giorni" saranno presenti: gli assessorati all’Innovazione e alle Attività produttive delle principali Regioni Italiane tra cui la Campania, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Liguria, la Lombardia, la Puglia, la Toscana, il Veneto e la Provincia autonoma di Trento; oltre 600 aziende del settore dell’ Ict, tra cui Canon, Cisco Dell, Epson, Fujitsu, Ibm, Intel, Intesasanpaolo, Fastweb, Micorsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia, Zucchetti; le più importanti business school e società di ricerche di mercato, tra cui School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi e Gartner; oltre 160 filiali territoriali di Confindustria, Confcommercio. A dare ufficialmente il via alla 48° edizione di Smau, il convegno in programma domattina sulla "via italiana all’innovazione", che metterà a confronto i grandi Player Ict affiancati dai propri partner sul territorio, e gli assessori alle Attività Produttive e all’Innovazione delle Regioni italiane. La Campania illustrerà i contenuti della "rivoluzione digitale" in atto nella regione e presenterà la neonata Agenzia per l’Innovazione.  
   
   
COS´È UN "NANOMATERIALE"? LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UNA NUOVA STRADA CON UNA DEFINIZIONE COMUNE  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2011 – I nanomateriali sono materiali i cui principali componenti hanno dimensioni comprese fra 1 e 100 miliardesimi di metro, secondo una raccomandazione adottata ieri dalla Commissione europea. L´annuncio segna una tappa importante verso una maggiore protezione dei cittadini, poiché definisce chiaramente quali materiali richiedano un trattamento speciale mediante un´apposita legislazione. Janez Potočnik, commissario europeo per l’ambiente, ha dichiarato in proposito: "Sono lieto di annunciare che l´Ue ha proposto per prima una definizione univoca dei nanomateriali, da impiegarsi a fini normativi. Abbiamo stilato una definizione solida basata su contributi scientifici e un´ampia consultazione. L´industria ha bisogno di un quadro normativo chiaro e coerente per quest´importante settore dell´economia, mentre i consumatori meritano informazioni accurate su queste sostanze. Si tratta di un passo importante per affrontare gli eventuali rischi per l´ambiente e la salute umana, garantendo nel contempo che questa tecnologia possa esprimere tutte le sue potenzialità." I nanomateriali sono già impiegati in centinaia di applicazioni e di beni di consumo, dai dentifrici alle batterie, passando per le vernici e l´abbigliamento. Lo sviluppo di queste sostanze innovative costituisce un importante stimolo alla competitività europea, poiché sono caratterizzate da un potenziale significativo per compiere progressi in settori quali la medicina, la protezione dell´ambiente e l´efficienza energetica. Considerate però le incertezze che rimangono rispetto ai possibili rischi, è necessario disporre di una definizione chiara per garantire l´applicazione delle norme corrette in materia di sicurezza chimica. La definizione aiuterà tutte le parti interessate, comprese le associazioni industriali, poiché apporta coerenza nella molteplicità di definizioni attualmente in uso nei diversi settori. La definizione sarà riesaminata nel 2014 alla luce dei progressi tecnici e scientifici. La raccomandazione costituisce inoltre la risposta all´impegno, assunto nel 2009 nei confronti del Parlamento europeo, di giungere a una definizione unica che sia applicabile a tutta la legislazione unionale interessata dai nanomateriali. La definizione adottata oggi si basa su un approccio che tiene conto delle dimensioni delle particelle che costituiscono il materiale, piuttosto che il rischio o il pericolo. L´enunciato definisce i nanomateriali un materiale naturale, accessorio o artificiale contenente particelle, in stato libero o sotto forma di aggregato o di agglomerato e nel quale, almeno il 50% di tali particelle nella classe di distribuzione numerica possiede una o più dimensioni esterne nella classe di grandezza 1‑100 nm. La definizione si basa sulla consulenza scientifica del Comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati (Csrseri) e del Centro comune di ricerca (Jrc). Una versione provvisoria della definizione è stata sottoposta a consultazione pubblica. Contesto - I nanomateriali sono attualmente disciplinati da molteplici strumenti giuridici a livello unionale e nazionale. Le definizioni sono state tuttavia sviluppate ogniqualvolta se ne presentava l´esigenza e differiscono fra i vari settori, generando così oneri inutili per l´industria e ostacolando il dibattito pubblico sui rischi e i vantaggi di queste sostanze. Questa raccomandazione ha dotato i legislatori dell´Ue di un riferimento giuridico sui nanomateriali utile per l´adozione di una nuova normativa o la modifica di quella vigente. L´esperienza maturata in relazione al primo termine per la registrazione, ossia il 30 novembre 2011, nell´ambito del regolamento Reach, che rappresenta la strategia globale per le sostanze chimiche, ha dimostrato che le aziende avevano bisogno di maggior chiarezza riguardo ai loro obblighi relativi ai nanomateriali. Reach svolge un ruolo essenziale ai fini della produzione di informazioni sulle proprietà dei nanomateriali in quanto sostanze chimiche. La definizione adottata agevolerà la valutazione eseguita da parte delle aziende nei fascicoli di registrazione e consentirà loro di determinare con precisione quando questi materiali devono essere considerati nanomateriali. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/environment/chemicals/nanotech/index.htm    
   
   
CONTRATTO DA APPRENDISTA PER LAUREARSI INTESA DA 3 MLN REGIONE-UNIVERSITÀ PER L´INGRESSO AL LAVORO FORMIGONI E ROSSONI: PUNTIAMO SU ALTA FORMAZIONE PER CRESCERE  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Accesso più veloce al mondo del lavoro per i giovani laureati, promozione del valore educativo e formativo del lavoro, favorendo il conseguimento di titoli di studio e attestazioni spendibili per la ricerca di uno sbocco occupazionale e riconosciuti dai sistemi universitari. Sono le premesse che fanno da sfondo all´accordo per la promozione e diffusione del contratto di apprendistato per l´Alta Formazione, siglato ieri dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, insieme all´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, presente anche il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all´Università e Ricerca Alberto Cavalli. L´intesa è stata sottoscritta dai rettori delle Università degli Studi di Milano, Milano Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Politecnico, Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm, Università di Bergamo, Università di Brescia, Università di Pavia, Insubria, Università Carlo Cattaneo Liuc e da Italia Lavoro che fornirà supporto tecnico a Regione Lombardia e agli atenei aderenti nella realizzazione dell´iniziativa. "La diffusione di questa tipologia di contratto - ha spiegato il presidente Formigoni - rappresenta peraltro una priorità a livello nazionale e regionale per consentire ai giovani laureati di accelerare l´ingresso nel mondo del lavoro e promuovere il riconoscimento del valore educativo e formativo del lavoro". "Per realizzare gli obiettivi dell´accordo - ha continuato il presidente Formigoni - verrà costituita una Cabina di regia composta da un rappresentante per ciascuna Università aderente, un rappresentante per Italia Lavoro S.p.a., quale ente strumentale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e, per Regione Lombardia, un rappresentante della Struttura Centrale Università e Ricerca, un rappresentante della Direzione generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione e un rappresentante della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro con funzioni di Presidenza e di coordinamento". "Alla Cabina di regia - ha aggiunto il presidente Formigoni - saranno affidati compiti di indirizzo delle attività di promozione del contratto di apprendistato in Alta Formazione presso le imprese e i sistemi di imprese, il raccordo fra i fabbisogni delle imprese, l´offerta formativa delle università e i servizi specifici a sostegno dei percorsi in apprendistato, il monitoraggio e verifica dei percorsi di laurea triennale e magistrale attivati in apprendistato". L´assessore regionale Rossoni ha precisato che Regione Lombardia stanzia fino a 16.000 euro a favore delle università per ogni singolo studente-apprendista, affinché gli atenei possano impegnarsi nella progettazione, tutoraggio e nell´individuazione di insegnamenti aggiuntivi destinati a implementare quanto prevede l´accordo. Saranno circa 200 gli studenti che otterranno un contratto di apprendistato grazie all´intesa siglata oggi. Lo stanziamento complessivo sarà di 3 milioni di euro. "Quello dell´apprendistato è uno strumento utile e adeguato che offriamo al mondo giovanile - ha detto Rossoni - per consentire agli studenti di conoscere anzi tempo il mondo del lavoro. In altre parole vogliamo portare i giovani a incontrare uno sbocco occupazionale nel minor tempo possibile". "La novità - ha precisato l´assessore regionale - consiste nel fatto che il sistema universitario ha riconosciuto il ruolo formativo dell´impresa". Soddisfatto anche Marcello Fontanesi, rettore dell´Università Milano Bicocca: "Questo accordo costituisce una risposta importante e un contributo concreto per affrontare la situazione difficile che stanno vivendo i giovani in cerca di occupazione: una proposta in vero stile lombardo". Ecco una sintesi dei contenuti dell´intesa. Apprendistato - L´accordo prevede l´avvio di un programma sperimentale che, nel triennio 2011-2013, consentirà agli studenti di conseguire il titolo di laurea o di laurea magistrale nell´ambito di un contratto di apprendistato. L´iniziativa ha l´obiettivo di incrementare il numero di giovani assunti con contratto di apprendistato (ex art. 5, D.lgs. 167/2011), in considerazione delle caratteristiche di maggior stabilità che esso assicura rispetto ad altre forme contrattuali "deboli" (collaborazioni e contratti a tempo determinato, ecc), qualificare la collaborazione fra università e sistema delle imprese attraverso l´adeguamento dell´offerta formativa rispetto alle competenze richieste dal mercato del lavoro, sostenere le imprese nei programmi di innovazione con capitale umano qualificato, facilitare l´incontro fra domanda e offerta di lavoro con i servizi di placement di ateneo. A Chi Si Rivolge - Gli studenti iscritti alle università aderenti all´accordo potranno conseguire il titolo di laurea o di laurea magistrale in apprendistato, purché: di età compresa fra i 18 e i 29 anni; siano iscritti al secondo o al terzo anno di un percorso di laurea e in possesso di un numero di Cfu (Crediti formativi universitari) compreso tra un valore minimo e massimo previsto nelle Linee Guida definite d´intesa tra Regione Lombardia e Università ed approvate con successivo atto regionale; siano iscritti al secondo anno di un percorso di laurea magistrale e in possesso di un numero di Cfu compreso tra un valore minimo e massimo previsto nelle medesime Linee Guida. Gli studenti saranno assunti con contratto di apprendistato. Durata Del Contratto - La durata prevista per il contratto di apprendistato in Alta Formazione non potrà essere, di norma, superiore a 36 mesi per il conseguimento del titolo di Laurea e a 24 mesi per il conseguimento del titolo di Laurea magistrale. Il contratto di apprendistato termina in ogni caso a seguito del conseguimento del titolo di studio universitario o/e a conclusione del percorso formativo. La Formazione - La formazione dell´apprendista è legata al titolo di studio da conseguire attraverso il percorso di apprendistato. Il percorso formativo viene stabilito dal piano formativo individuale e contiene: formazione aziendale, formazione curriculare (docenze frontali, momenti in fad - formazione a distanza, project work) e studio individuale, competenze che l´apprendista deve acquisire attraverso il percorso, indicazione del tutor formativo e del tutor aziendale, che devono possedere le adeguate competenze ed esperienze professionali per poter essere protagonisti della progettazione del piano formativo e affiancare nel modo corretto l´apprendista nel suo percorso formativo in azienda. Chi Fa Che Cosa - Regione Lombardia finanzia servizi di progettazione formativa/didattica, formazione specialistica aggiuntiva rispetto a quella curriculare, per rispondere a esigenze specifiche dell´impresa presso cui è assunto l´apprendista, tutoraggio formativo e aziendale individualizzato, finalizzato al monitoraggio dell´andamento delle attività di apprendimento e al raccordo tra competenze acquisite in ambito universitario e attività di formazione on the job. Le Università garantiscono azioni di informazione, promozione e orientamento al contratto di apprendistato in Alta Formazione presso studenti e imprese, progettano percorsi formativi e di tutoraggio rispondenti alle esigenze delle imprese, riconoscono in termini di crediti formativi universitari il valore formativo del lavoro, valuteranno e attesteranno i crediti formativi universitari e le competenze acquisiti in ambito lavorativo, anche nel caso in cui l´apprendista non completi il percorso o non consegua il titolo finale. Italia Lavoro S.p.a. Fornirà supporto tecnico a Regione Lombardia e alle Università aderenti nella realizzazione del programma sperimentale previsto dall´accordo. In particolare, nell´ambito del progetto Fixo Scuola & Università, interverrà a sostegno economico dei servizi di placement degli Atenei.  
   
   
INCONTRO A TRIESTE DEI MINISTRI SCIENZA PAESI INCE  
 
Trieste, 19 ottobre 2011 - L´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna è intervenuto ieri sera a Trieste alla cerimonia di apertura della riunione dei ministri della Scienza e della Tecnologia dell´Iniziativa Centro Europea/ince. Al Magazzino 26 del Porto Vecchio del capoluogo giuliano, che ospita la rassegna "Free port of Art", promossa dalla stessa Ince nell´ambito della "Biennale Diffusa", l´assessore De Anna ha incontrato il ministro serbo dell´Educazione e della Scienze, Zarko Obradobic (la Serbia è l´attuale presidente di turno dell´Iniziativa Centro Europea), il sottosegretario italiano all´Istruzione, Università e Ricerca, Giuseppe Pizza, il commissario di Governo in Friuli Venezia Giulia, prefetto Alessandro Giacchetti, ed il segretario generale vicario dell´Ince, Giorgio Rosso Cicogna. Il meeting dei ministri dei 18 Paesi Ince prevede nella giornata di domani la visita al Sincrotrone "Elettra" ed al collegato Laboratorio Fermi, anche nella prospettiva di una futura collaborazione, sostenuta dalla Commissione europea, con le comunità scientifiche delle Nazioni dell´Iniziativa Centro per un utilizzo di queste strutture di ricerca.  
   
   
ROSSI A PISA: “GRAZIE, SCUOLA NORMALE, ESEMPIO DI LIBERO SAPERE”  
 
Firenze, 19 ottobre 2011 – “In una fase in cui laureati e perditempo vengono messi sullo stesso piano e ciò crea una condizione non solo inaccettabile ma anche umiliante, dobbiamo ribadire con forza che la conoscenza è un valore creatore di valore, non certo un handicap”. Così Enrico Rossi, presidente di Regione Toscana, in un passaggio del saluto portato stamattina a Pisa per l’apertura dell’anno accademico alla Scuola Superiore Normale. Aveva appena citato, il presidente Rossi, una e-mail che gli è arrivata da una giovane laureata in psicologia e abilitata all’esercizio della professione: cercando lavoro, si è imbattuta in un annuncio per ricerca di una segretaria commerciale. Oltre alla capacità del “problem solving” e alla conoscenza minima del “pacchetto office”, l’annuncio concludeva con un “astenersi laureate e perditempo” in base al quale la ragazza ha confessato a Rossi di aver predisposto per i suoi contatti di ricerca lavoro due curricula, uno “reale” e l’altro “mediocre” visto – concludeva sfiduciata – “che in Italia la formazione rischia di non avere alcun valore”. Fatti gli auguri per i 201 anni della Normale (“portati benissimo a giudicare dal prestigio e dal ruolo che continua a svolgere con passione e impegno”), Rossi ha sottolineato “la funzione di guida e di avanguardia” della Scuola pisana nel sistema universitario nazionale e regionale invitando a una sempre maggiore proiezione verso i mutamenti sul piano europeo e internazionale (“E’ da una eccellenza come la Scuola Normale che può scaturire quella spinta propulsiva che oggi manca”). Per Enrico Rossi “è giunto il momento che le Università toscane facciano più sistema, più massa critica, per sostenere meglio il confronto con i sistemi universitari internazionali”: università e ricerca dovranno quindi svolgere un ruolo chiave “per accompagnare la Toscana verso nuovi sentieri di sviluppo” e Regione Toscana – ha assicurato Rossi – intende fornire il proprio contributo per una governance congiunta. “Noi vogliamo individuare una via alta alla competizione per la Toscana – ha proseguito – e questo richiede di potenziare le strutture di ricerca e Alta formazione” mantenendo e se possibile aumentando le risorse, come la Regione intende fare, sia verso il diritto allo studio, sia a favore della formazione e della ricerca. Il presidente ha concluso indicando due principi fondamentali che informano la gestione della Scuola, quello del sapere come fine e come libertà, e quello dell’uguaglianza come accesso al sapere: “Grazie Scuola Normale per l’esempio che ci fornisci”.  
   
   
RICERCA: DELLA MARINA VICEPRESIDENTE CONSORZIO PER AREA RICERCA TRIESTE  
 
 Udine, 19 ottobre 2011 - E´ Roberto Della Marina il nuovo vicepresidente del Consorzio per l´Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste. La nomina è emersa al termine dell’ assemblea di ieri dei rappresentanti della comunità scientifica e disciplinare della regione Friuli Venezia Giulia chiamata a scegliere il terzo consigliere di amministrazione e vicepresidente del Consorzio per l´Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste. All´assemblea erano presenti oltre all´assessore regionale alla Ricerca, Roberto Molinaro, il rettore dell´Università di Trieste Francesco Peroni, il delegato del rettore dell´Università di Udine Michele Morgante, il direttore della Sissa Guido Martinelli, il delegato degli enti di ricerca regionali Alberto Morgante e il delegato del presidente dell´Unione regionale delle Cciaa del Fvg, Stefano Patriarca. "Abbiamo convenuto che la persona scelta debba possedere un elevato profilo professionale - sottolinea l´assessore Molinaro - nonché una buona conoscenza del territorio, del sistema scientifico regionale e del mondo imprenditoriale". Roberto Della Marina, 46 anni, attuale direttore Investimenti Fondo Aladinn Ventures in Friulia Sgr spa, vanta un Phd in fisica presso il Politecnico Federale di Zurigo, un´attività di ricercatore presso l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, una buona esperienza di business development manager presso imprese nazionali e internazionali, quali l´Olivetti.  
   
   
896 MILA EURO DELLA REGIONE PER NUOVA SCUOLA ELEMENTARE A SAN ZENONE DEGLI EZZELINI (TV)  
 
 Venezia, 19 ottobre 2011 - Massimo Giorgetti, assessore veneto ai lavori pubblici e Luigi Mazzaro, sindaco del Comune di S. Zenone degli Ezzelini (Tv), hanno sottoscritto, secondo quanto previsto dalle norme regionali in materia di interventi straordinari per l’edilizia scolastica e per le costruzioni in zone classificate sismiche, un accordo di programma finalizzato alla costruzione di una nuova scuola elementare in località Ca’ Rainati. “In base a tale accordo – spiega l’assessore Giorgetti – abbiamo destinato al Comune un contributo di 896 mila euro, a fronte di un costo complessivo dell’opera di 2 milioni e 240 mila euro. I lavori dovranno essere ultimati entro marzo 2014, per poter così consegnare alla comunità di S. Zenone una struttura moderna e funzionale, in grado di consentire un utilizzo ottimale di tutti gli spazi che verranno acquisiti per le attività didattiche e per quelle più in generale connesse all’organizzazione scolastica”. Il progetto prevede di accorpare la scuola elementare ai locali per attività motorie ubicati nella palestra comunale. Nella nuova struttura saranno ricavate 10 aule didattiche, 5 aule laboratorio, spazi per attività integrative e parascolastiche, una biblioteca, una sala insegnanti, un’infermeria, una mensa ed un’aula per attività motorie. Particolare attenzione è stata rivolta allo sfruttamento delle fonti rinnovabili, mediante il ricorso a pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Analoga attenzione è stata posta al contenimento dei consumi attraverso la realizzazione di idonea coibentazione delle pareti, serramenti ad alto isolamento, riscaldamento a pavimento dei locali con ricambio meccanico e sistema di recupero del calore. “E’ questo l’ennesimo esempio dell’impegno della Regione nel campo dell’edilizia scolastica – ha concluso Giorgetti –, ambito di intervento che riteniamo strategico. Investire sulle giovani generazioni non può essere solo uno slogan: tale proposito deve trovare riscontro concreto ed è ciò che la Regione del Veneto ha fatto e sta facendo, non lesinando in questi anni risorse per potenziare e migliorare le strutture nelle quali i nostri bambini, ragazzi e giovani crescono, imparano e si formano”.  
   
   
GIOVANI EUROPEI AL MEETING DI LIBERAMENTE DAL 27 AL 30 OTTOBRE A BOLZANO  
 
Bolzano, 19 ottobre 2011 - Quattro giorni per trovare insieme soluzioni comuni a problemi comuni. È questo l’obiettivo del meeting in programma per il 27-30 ottobre 2011 a cui i ragazzi di Liberamente hanno invitato a partecipare gruppi di giovani da tutta Europa, residenti in regioni di confine o con esperienze significative sul fronte della convivenza. Il 28 ottobre incontro aperto alla cittadinanza presso la Lub. L’iniziativa nasce dal progetto Liberamente (www.Liberamente.bz.it), voluto e sostenuto dal vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura italiana Christian Tommasini, che – giunto quest’anno alla seconda edizione - punta a coinvolgere i giovani nelle scelte da cui dipenderà la costruzione dell’Alto Adige del futuro. “È una scuola di cittadinanza attiva – spiega il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini – dalla quale escono proposte concrete che vorremmo tradurre in provvedimenti e innovazioni”. Il meeting europeo del 27-30 ottobre 2011 concluderà così l’edizione 2011, allargando orizzonti e obiettivi. All’appuntamento parteciperanno gruppi di giovani, tra i 16 e i 25 anni che hanno realizzato nel territorio in cui vivono esperienze significative di convivenza e collaborazione o con persone provenienti da altre nazioni. Il confronto si svolgerà attraverso workshop strutturati, in inglese. La manifestazione si propone di promuovere il dialogo e la conoscenza reciproca e soprattutto di incoraggiare le realtà locali a dare più spazio all’iniziativa giovanile, ascoltando le loro proposte e coinvolgendoli nella realizzazione. L’iniziativa punta a realizzare un manifesto contenente la visione dei giovani e possibili linee guida per migliorare la convivenza nelle regioni di confine, nonché a creare un network permanente tra i giovani per promuovere iniziative comunitarie. Il meeting prevede tre momenti aperti alla cittadinanza. Saranno pubblici, infatti, la manifestazione inaugurale al Centro giovani Pippo giovedì 27 ottobre 2011, a partire dalle ore 19.00 e un evento musicale al Centro giovani Vintola dalle 21.00 di sabato 29 ottobre 2011. Alla serata finale del 28 ottobre 2011 alle ore 20.30, si svolgerà un incontro pubblico, presso la sede della Libera Università di Bolzano (D102) che vedrà tra i protagonisti il giornalista de "il sole 24 ore" Luca De Biase che si confronterà sul ruolo fondamentale del web e dei social network nel ripensamento della società civile e della politica (titolo: "Talkin´ about Youth led development: come possono i giovani guidare il cambiamento?”), con Thameur Makki, giovane blogger tunisino e membro di diverse organizzazioni della società civile tunisina e Samir Allioui, giovane fondatore dei pirati nei paesi bassi e presidente del movimento dei pirati europeo (Pirate Party International). Info: progetto Liberamente (telefono +39 0471 411462, 0471 411462, liberamente.Bz@gmail.com   
   
   
FORMAZIONE ORIENTAMENTO E INSERIMENTO: STATO E PROSPETTIVE DELLO STAGE SE NE È PARLATO DURANTE IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA ACTL “FACCIAMO IL PUNTO SULLO STAGE” CHE SI È SVOLTO PRESSO PALAZZO AFFARI AI GIURECONSULTI A MILANO  
 
 Milano, 19 ottobre 2011 - Il convegno è nato dall’esigenza di fare il punto sui recenti adeguamenti legislativi (art. 11 del decreto n. 138 del 13 agosto 2011 e circolare ministeriale del 12/9/11) alla luce delle centinaia di richieste di chiarimento pervenute ad Actl – Sportello Stage (il maggiore ente promotore di stage in Italia, con oltre 7000 stage attivati nel 2010) negli ultimi due mesi. Partendo dalla presentazione di alcuni studi sulla situazione dello stage in Italia il convegno si è proposto inoltre come un momento di confronto tra rappresentanti di Istituzioni, enti e referenti del mondo imprenditoriale e politico sugli strumenti e le modalità operative per migliorare l’efficacia e la qualità formativa di questo strumento. “Lo stage rappresenta oggi l’unico strumento in Italia che consente ai giovani di entrare nel mondo del lavoro oltre che una preziosa opportunità per formarsi, farsi conoscere, costruirsi relazioni professionali e fare un’esperienza sul campo che arricchisce il curriculum vitae. Il confronto tra i soggetti presenti a questo incontro (rappresentanti di istituzioni, referenti del mondo imprenditoriale e del mondo del lavoro) è importante per la condivisione degli obiettivi sullo strumento stage e sulle modalità operative per migliorare l’efficacia e la qualità formativa dello stage”, ha dichiarato Marina Verderajme, Presidente Actl. Il convegno è stato l’occasione per un confronto su alcune proposte di Actl per migliorare l’efficacia dello stage: la certificazione delle competenze acquisite durante lo stage con un attestato rilasciato dagli enti promotori; accrescere il “ruolo” all’ente promotore nella tutela, garanzia monitoraggio della qualità dello stage; il confronto delle best practicies tra i diversi modelli europei di stage e definizione di una carta europea dello stage. Nel corso del convegno sono state quindi presentate due indagini realizzate da Gidp e da Sportello Stage – Actl che confermano il valore del tirocinio sia per le aziende che per i tirocinanti: Oltre l’84 % delle aziende organizza stage per neolaureati prima di provvedere alla loro assunzione (Xii Indagine G.i.d.p./h.r.d.a. Neolaureati & Stage – luglio 2011). Oltre il 40% degli stage si trasforma in assunzione (Indagine Actl su un campione di stage attivati nei primi 6 mesi del 2011. Dati confermati anche dalla Xii Indagine G.i.d.p./h.r.d.a. Neolaureati & Stage – luglio 2011). “Lo stage è uno degli strumenti oggi più efficaci e apprezzati dalle aziende che desiderano incontrare, formare e avviare al lavoro aspiranti lavoratori. Per i giovani, allo stesso tempo, gli stages - così come l’apprendistato- sono una delle migliori opportunità per farsi conoscere ed apprezzare, rappresentando un vero e proprio “ponte” di ingresso nel mondo del lavoro. Mai come oggi è indispensabile esaltare, incentivare ed agevolare gli stages affinché i giovani non perdano quelle buone chances di ingresso nel mercato del lavoro. Del pari, le aziende non verranno private della possibilità di formare giovani motivati e determinati, accelerando il loro percorso di crescita professionale”. Ha dichiarato l’Avvocato Gabriele Fava, Chairmen Studio Fava & Associati che ha partecipato al convegno con una relazione sugli ultimi interventi legislativi sullo stage.  
   
   
LO STAGE: MATRIMONIO D´AMORE O D´INTERESSE?  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Lo stage rappresenta per le aziende il principale strumento per l´assunzione dei giovani (oltre il 40% degli stage si trasforma in occupazione) e per i giovani il percorso per acquisire competenze che la scuola e l´università non sono in grado di dare (oltre l’80% dei giovani che ha fatto uno stage valuta positivamente l’esperienza di stage svolta a prescindere dalla trasformazione dello stage in occupazione in azienda dopo il tirocinio. Lo stage si conferma, quindi come uno strumento fondamentale per l’incontro e la conoscenza reciproca tra le aziende e i giovani. Sono alcuni dei dati presentati durante il convegno organizzato da Actl – Sportello Stage “Facciamo il punto sullo Stage alla luce degli sviluppi della normativa” che si è svolto a Milano, presso Palazzo Affari ai Giureconsulti. La Valutazione Degli Stage Da Parte Dei Tirocinanti E Delle Aziende - L’indagine è stata realizzata attraverso i questionari di monitoraggio sugli stage attivati da Sportello Stage – Actl nei primi 6 mesi del 2011, sul territorio Nazionale, su un campione di 351 questionari. In particolare l’83,5% dei tirocinanti valuta positiva o molto positiva l’esperienza di stage nel suo complesso. Il giudizio molto positivo sul tirocinio sembra derivare da un insieme di considerazioni soggettive e oggettive ed in particolare da due aspetti: acquisizione competenze trasversali; spendibilità. In particolare da un punto di vista territoriale l’acquisizione di competenze trasversali è valutata più positivamente da giovani del sud (83,5%) rispetto giovani del nord (82,8%). La valenza formativa dello stage risulta evidente mettendo a confronto i giudizi espressi dai tirocinanti assunti in azienda al termine del tirocinio con i giudizi espressi sull’esperienza di stage da parte dei tirocinanti che non sono stati inseriti in azienda: L’87,1% dei tirocinanti assunti valuta il tirocinio come un’esperienza positiva o molto positiva. La percentuale di tirocinanti soddisfatti dell’esperienza di stage sale al 90,7% per i giovani che non sono stati inseriti in azienda al termine dello stage. “I dati dimostrano come il tirocinio rappresenti un’esperienza importante di contatto con il mondo del lavoro nel suo insieme e nella sua complessità non necessariamente finalizzata all’inserimento lavorativo in quel momento e in quel contesto. Lo stage rappresenta un’esperienza nella quale le competenze trasversali giocano un ruolo fondamentale nella definizione dell’acquisizione del ruolo in azienda e della nuova immagine di sé nel nuovo abito di «persona che lavora». I dati sulla spendibilità dimostrano come il tirocinio e’ vissuto come la porta di ingresso nella ricerca del lavoro” . Ha dichiarato Marina Verderajme, Presidente di Actl. La valutazione delle aziende è molto correlata (a differenza di quanto accade per i tirocinanti) all’esito del tirocinio. Il giudizio sul tirocinio migliora infatti in caso di trasformazione in occupazione da 73,4% a 84,2% al Centro Nord e da 62,8% a 75% al Sud. Per le aziende quindi lo stage rappresenta principalmente uno strumento di preselezione dei candidati.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI A LAMEZIA HA PARLATO DEGLI INTERVENTI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Catanzaro, 19 ottobre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha concluso, ieri sera, nei locali dell’hotel “T” di Lamezia Terme un incontro, promosso dall’Assessorato alla Cultura, con i sindaci calabresi sul tema “Sapere al sicuro” per parlare degli investimenti a favore dell’edilizia scolastica. Il presidente Scopelliti, nel concludere i lavori che hanno visto anche la partecipazione del neo Sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Galati, ha sottolineato l’importanza dell’investimento fatto dalla Regione, fino al 2013, in termini di edilizia scolastica, di centoquarantuno milioni, per ben 436 interventi in altrettanti scuole calabresi. Trentadue milioni provengono dal Ministero della Pubblica Istruzione, cinquantatre da parte dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici e cinquantasei provengono dai fondi Por dell’assessorato alla Cultura. “Si tratta – ha detto il Presidente Scopelliti – di un impegnativo intervento in questo settore dimostrando l’interesse della Regione ad indirizzare queste somme per rendere più sicure le nostre scuole. E’ importante riuscire a dare ai nostri ragazzi suole sicure, accoglienti ed idonee, per costruire, insieme, una vera scuola di primo piano. Sono pervenute molte richieste dal territorio, e sono bel lieto che almeno una scuola per Comune ha avuto un finanziamento”. A questo punto Scopelliti ha ringraziato i sindaci, intervenuti numerosi in una sala strapiena, per aver recepito il messaggio della Regione. In questa ottica di vicinanza dell’Ente alla scuola, il presidente Scopelliti si è riferito al nuovo percorso che la Regione sta facendo,legato alla capacità di realizzare la vera fase di alternanza di scuola-lavoro, università-lavoro, laurea-lavoro, ed ha citato l’esperienza positiva che stanno vivendo sessanta giovani laureati calabresi nelle Università “Bocconi” e “Luiss” seguendo dei corsi di alta formazione. “Perciò sono convinto che possiamo costruire una nuova Calabria – ha detto ancora Scopelliti – se c’è la condivisione di un’intera classe politica su programmi seri. Questa, deve essere per noi la stagione in cui dobbiamo essere capaci di mettere in campo gli uomini migliori. Insomma, dobbiamo mettere i nostri giovani nelle condizioni di essere all’avanguardia”. I lavori erano stati aperti dall’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri per il quale “questa Giunta, guidata da Scopelliti, malgrado il momento difficile che stiamo vivendo, dovuto alle forti tensioni sociali che investono anche questo settore, sta continuando a rivolgere la sua particolare attenzione al mondo della scuola per migliorarne la qualità anche strutturale. Noi – ha detto ancora Caligiuri – guardiamo alla scuola di oggi con lo sguardo rivolto al futuro, alla scuola che dovrà essere domani”. L’assessore Caligiuri, dopo aver indicato alcune delle maggiori iniziative fatte per la scuola calabrese si è detto convinto che solo “con una scuola di qualità si può costruire una società di qualità”. Dopo gli interventi del Dirigente regionale del Dipartimento “Lavori Pubblici” Giovanni Laganà, del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, del parlamentare Luigi Trematerra, del Presidente dell’Upi Wanda Ferro ha preso la parola il Sottosegretario di Stato all’Istruzione Giuseppe Galati per il quale in Calabria due sono le priorità per far fronte alle esigenza che provengono dal mondo della scuola: l’edilizia ed i trasporti. Galati, nel concludere, ha assicurato la propria disponibilità, a livello ministeriale, a trovare qualche giusta risposta alle tante emergenze del mondo scolastico calabrese.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: INAUGURAZIONE LAVORI NELLE SCUOLE SANDANIELESI  
 
San Daniele del Friuli, 19 ottobre 2011 - Con uno straordinario ed ingente finanziamento regionale di un milione e 300 mila euro sono stati recentemente realizzati a cura del Comune tre interventi di adeguamento strutturale e ripristino dei locali in altrettanti edifici scolastici di San Daniele del Friuli. Il 17 ottobre le opere - rispettivamente nella scuola dell´infanzia di via Narducci, nella primaria "Dante Alighieri" e nella secondaria di primo grado "Pellegrino da San Daniele" - sono state inaugurate ufficialmente alla presenza dell´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, con tre cerimonie a cui hanno partecipato dirigenti scolastici, autorità locali e gli alunni stessi con recital ed interventi. A ripercorrere il legame secolare tra comunità locale e scuole - e che rende San Daniele un unicum assieme a Cividale e Udine - è stato il direttore della biblioteca "Guarnieriana", Carlo Venuti. "Nei Cataloghi dei maestri e rettori della scuola pubblica conservati nei cartolari della biblioteca - ha ricordato lo studioso - tale ´magister scolarum Nicolussius´ fu assunto dalla Comunità nel 1373, poco prima che l´istituzione divenisse ufficialmente Scuola di Grammatica e Retorica della Terra di San Daniele". Una tradizione che affonda in radici antiche e che spiega la nutrita serie di umanisti e scienziati che insegnarono sulle colline sandanielesi: Nicolò di Alemagna, il latinista Cimbriaco, gli umanisti Valconio de Valconibus e Girolamo Sini, i Carga, viaggiatori e prelati, teologi come il Mozzi, il vescovo Carlo Pantaleoni, l´erudito Pellegrino Celoti. Neppure Napoleone riuscì a chiudere le scuole che si adeguarono solo alla riforma austriaca del 1821. "Queste lontane radici - ha commentato Molinaro - resistono anche in tempi più recenti, in cui le istituzioni scolastiche hanno continuato ad accompagnare e segnare il destino di un territorio: proprio due delle scuole in cui siamo intervenuti recentemente sono state erette nel 1976, nell´immediato post terremoto. A quel tempo, infatti, le priorità individuate per la ricostruzione erano un tetto, la garanzia di un lavoro e le scuole, appunto. Non a caso - ha concluso l´assessore - perché le scuole erano e sono lo strumento più straordinario per l´accrescimento della società". Molinaro ha visitato la scuola dell´infanzia e la primaria accompagnato dal sindaco Silvano Iob e dalla sua Giunta, dal presidente della Comunità collinare Lorenzo Cozzianin, dal direttore didattico di San Daniele, Silvano Bernardis, e dal personale docente. Particolarmente apprezzato dall´assessore Molinaro lo slogan "Ci tengo alla mia scuola", coniato dai ragazzi delle classi quinte dell´istituto che hanno intrattenuto pubblico e genitori con un recital in cui hanno evidenziato i valori e le regole alla base della buona convivenza e della cura degli edifici che li ospitano. I lavori edili, illustrati dal delegato comunale all´Istruzione, Loris D´angelo e dall´assessore ai Lavori Pubblici, Michele Testa, sono consistiti soprattutto nel rifacimento delle coperture e del cappotto esterno nel caso dell´asilo d´infanzia e nella messa in opera di nuovi servizi igienici e nella ristrutturazione di alcuni spazi adibiti ad uffici nel caso della "Dante Alighieri". "Tutti interventi che permetteranno di attuare politiche di risparmio energetico - ha sottolineato il dirigente Bernardis - e che sono alla base del protocollo che siamo in procinto di firmare con l´amministrazione comunale. Un atto che ci permetterà di reinvestire i vantaggi economici in investimenti a favore della scuola". Dello stesso avviso il dirigente dell´Isis Manzini, Pino Santoro, che ha inquadrato i lavori realizzati nella "Pellegrino da San Daniele" come propedeutici ad una riduzione dei costi di funzionamento e gestione della scuola e alla condivisione degli spazi e strutture - nella fattispecie l´auditorium da 200 posti appena messo a norma e reso accessibile indipendentemente dall´edificio scolastico - a favore della comunità. "E´ proprio questa la filosofia - ha spiegato Molinaro - che sottende a queste realizzazioni: da una parte adeguare gli edifici affinché sia possibile svolgere una adeguata gestione e dall´altra permettere di raggiungere costi sostenibili in tempi in cui le amministrazioni comunali sono chiamata a offrire servizi essenziali con sempre minori risorse economiche a disposizione. Il legame tra istituzioni locali e la capacità di fare rete per potere accedere a risorse a sostegno dell´ampliamento dell´offerta formativa sono, per Molinaro, le strade che la scuola pubblica deve percorrere, diventando nel contempo, punto di riferimento, anche logistico, per lo sviluppo culturale delle comunità.  
   
   
ROMA: INAUGURATO GIARDINO PER MILLE ALUNNI DELLA PISTELLI  
 
Roma, 19 ottobre 2011 - È stato inaugurato ieri il giardino della scuola primaria e dell’infanzia Pistelli realizzato dai tecnici della Casa del Giardinaggio del Dipartimento Ambiente. All’inaugurazione hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Marco Visconti, e il presidente del Municipio Xvii, Antonella De Giusti, alla presenza di circa mille piccoli allievi, dei loro genitori e delle istituzioni scolastiche. «Nel più grande dei due cortili, sono stati creati due spazi diversi: un orto, che i bimbi potranno coltivare direttamente, svolgendo piccole operazioni di giardinaggio in un’area appositamente dedicata, ed una zona ombreggiata per le lezioni all’aperto, con alberi da frutto ed arbusti aromatici» ha dichiarato l’assessore Visconti. «Credo molto nella funzione pedagogica dei progetti di riqualificazione delle pertinenze scolastiche - ha aggiunto l’Assessore - i bambini, infatti, vengono coinvolti sin da subito nella realizzazione del loro giardino: collaborano alla redazione del progetto, ne scelgono le piante, si adoperano per migliorare la qualità dell´ambiente, imparando i valori della tutela dei propri spazi verdi ed il peso che comporta mantenerne il decoro». «Si tratta, insomma, di una importante opera di recupero alla quale si associa una massiccia campagna di educazione ambientale che coinvolge migliaia di bambini e le loro famiglie - ha concluso Visconti -. Abbiamo già riqualificato i giardini delle scuole Torsiello e don Rua e proseguiremo lunedì con l’apertura del giardino della scuola Principe di Piemonte, nel quartiere Ostiense».  
   
   
RICERCATORI VALUTANO IL CICLO IDROLOGICO MONDIALE  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2011 - Si è appena concluso un importante progetto quadriennale finanziato dall´Ue sulle risorse mondiali di acqua ed è stata pubblicata una relazione sulle sue conclusioni finali. Il progetto Watch ("Water and Global Change"), che ha svolto le sue attività da febbraio 2007 a luglio 2011, ha ricevuto poco meno di 10 milioni di euro in finanziamenti nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamenti globali ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6? Pq) dell´Ue e ha riunito un team di 100 scienziati del clima di 25 istituti di ricerca in 14 paesi europei. Questa relazione finale amplia notevolmente le conoscenze degli scienziati sui cambiamenti climatici e sulle conseguenze dell´utilizzo della terra sul ciclo idrologico globale. Il team spera che i risultati raggiunti, presentati in molti insiemi di dati, mappe, nuovi metodi e modelli, possano essere usati per analizzare, prevedere e gestire le risorse idriche, le inondazioni e la siccità in tutto il mondo. I dati sulle precipitazioni, l´umidità del suolo, i tassi di evapotraspirazione e i bacini dei fiumi sono presentati in mappe tridimensionali che coprono dettagliatamente 18 dei più grandi sistemi fluviali del mondo. L´obiettivo principale di Watch era fondere le conoscenze delle comunità che si occupano di idrologia, risorse idriche e clima per analizzare, quantificare e prevedere le componenti dei cicli dell´acqua presenti e futuri e il relativo stato delle risorse idriche, con lo scopo di valutare le incertezze e determinare i luoghi dove le risorse idriche sono vulnerabili. La dott.Ssa Eleanor Blyth del Centro di Ecologia e idrologia nel Regno Unito, l´istituzione coordinante di Watch, spiega perché questo approccio interdisciplinare era essenziale: "Valutazioni di impatto più affidabili richiedono un´efficace collaborazione tra organizzazioni di ricerca e, soprattutto, collaborazione tra diverse discipline scientifiche. Una delle collaborazioni fondamentali è quella tra scienziati del clima ed esperti di idrologia. In passato però questi gruppi non hanno mai lavorato effettivamente insieme. Watch ha cambiato le cose.” I risultati ottenuti da Watch forniscono la prima valutazione del ciclo idrologico globale in un arco di tempo giornaliero con una risoluzione di 50 km per il passato (Xx secolo) e il futuro (Xxi secolo) e una nuova analisi globale della scarsità di acqua. Nella relazione, il team sottolinea l´importanza di cambiare l´uso della terra, che è importante almeno quanto i cambiamenti climatici per quanto riguarda le risorse idriche. Gli scienziati attirano anche l´attenzione sulla potenziale vulnerabilità dell´approvvigionamento di acqua nei bacini sub-tropicali, dove il maggior consumo e i cambiamenti del clima e dell´uso della terra potrebbero associarsi e provocare riduzioni dell´acqua disponibile di fino al 30%. Il dott. Richard Harding, anch´egli del Centro di ecologia e idrologia, dice: "Watch ha prodotto la più completa analisi mai realizzata del futuro delle risorse idriche per tutto il mondo, confermando il fatto che il ciclo idrologico sta cambiando. Watch ha dimostrato che, sebbene ci sia ancora una sostanziale incertezza nei modelli da noi creati sul futuro ciclo dell´acqua, man mano che capiamo meglio i processi che guidano il fenomeno, saremo in grado di fare valutazioni più sicure per il futuro. La prossima sfida consiste nel comunicare e applicare questi risultati nell´ambito della più ampia comunità dell´utente globale. Per gestire bene le risorse idriche nel corso dei prossimi 5 - 10 anni bisogna cominciare a fare cambiamenti adesso. L´eredità lasciata dai risultati di Watch sarà rendere più facile questo processo." Il team di Watch ha messo insieme anche un sito web educativo che dà sia agli specialisti che al pubblico l´opportunità di saperne di più sul ciclo globale dell´acqua. Per maggiori informazioni, visitare: Watch: http://www.Eu-watch.org/  Centre for Ecology & Hydrology: http://www.Ceh.ac.uk/    
   
   
I PESTICIDI MINACCIANO I FIUMI EUROPEI - OCCORRE AGGIORNARE L´ELENCO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE?  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2011 - In un nuovo studio finanziato dall´Ue, un team paneuropeo di scienziati ha indicato una serie di pesticidi che rappresentano una minaccia per gli ecosistemi fluviali e che essi ritengono dovrebbe essere aggiunti alla lista delle sostanze chimice classificate come pericolose nella direttiva quadro sulle acque dell´Ue. Scrivendo sulla rivista Science of the Total Environment, il team proveniente da Belgio, Germania, Spagna, Francia e Slovacchia presenta le sue conclusioni sulla base di un´analisi di 500 sostanze organiche nei bacini di quattro importanti fiumi europei. Hanno scoperto che la contaminazione da sostanze chimiche organiche è un problema che riguarda tutta l´Europa e che il 38% di queste sostanze sono presenti in concentrazioni che potrebbero rivelarsi devastanti per gli organismi che vivono nei bacini fluviali. La Commissione europea ha sostenuto il lavoro finanziando con 8,4 milioni di euro il progetto Modelkey ("Models for Assessing and Forecasting the Impact of Environmental Key Pollutants on Marine and Freshwater Ecosystems and Biodiversity") e con 10 milioni di euro il progetto Osiris ("Optimized strategies for Risk assessment of chemicals based on Intelligent testing"), entrambi parte dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. Come parte del progetto Modelkey è stato sviluppato un database che contiene cinque milioni di registrazioni sui dati fisico-chimici. La studio si è concentrato sugli inquinanti organici registrati in oltre 750.000 analisi delle acque nei bacini fluviali dell´Elba (Repubblica ceca/Germania), del Danubio (che attraversa dieci paesi europei confinanti), della Schelde (Belgio) e del Llobregat (Spagna). Si tratta del primo studio ad aver sviluppato un tale sistema di classificazione degli inquinanti organici sulla base dei criteri di valutazione e della necessità di intervento. L´obiettivo della direttiva quadro sulle acque dell´Ue è che le acque superficiali e le acque sotterranee dovrebbero raggiungere un buono stato ecologico e chimico entro il 2015. Questo stato chimico sarà valutato sulla base di un elenco di 33 inquinanti cosiddetti prioritari. Ma con oltre 14 milioni di sostanze chimiche sul mercato, di cui oltre 100.000 vengono prodotte su scala industriale, il monitoraggio dev´essere limitato a una scala gestibile e gli scienziati stanno lavorando duramente per stabilire quali sostanze inquinanti rappresentano il pericolo maggiore. Questo tipo di ricerca è quindi di vitale importanza per mantenere la direttiva aggiornata. Oggi la maggior parte delle sostanze che attualmente presentano problemi non sono elencate, mentre molte delle sostanze chimiche ancora sotto monitoraggio sono state effettivamente bandite da tempo e non sono più utilizzate. Nel loro studio gli scienziati hanno classificato un totale di 73 composti come potenziali inquinanti prioritari e circa due terzi di questi erano pesticidi. I pesticidi sono prodotti usati in agricoltura per proteggere le colture contro malattie, parassiti ed erbe infestanti. Tra i pesticidi più problematici c´era il diazinone, il cui uso già non è più consentito in Austria e Germania, così come l´azoxystrobina e la terbutilazina, che sono ancora consentite in Europa centrale. "Nessuno di questi pesticidi è nella lista dei 33 inquinanti prioritari, che dovranno essere monitorati dalle autorità di tutta l´Unione europea", spiega l´autore principale dello studio, il dottor Peter Carsten von der Ohe del Centro Helmholtz per la ricerca ambientale - Ufz in Germania. "La Terbutilazina è un composto che è strutturalmente strettamente connessa agli inquinanti prioritari simazina e atrazina, il cui impiego è ormai vietato. Questo è un buon esempio di come le piccole modifiche strutturali dei prodotti chimici potrebbero apparentemente migliorare lo stato chimico, senza attenuare il rischio per gli ecosistemi acquatici." Uno dei composti più frequentemente rilevato è il diethylhexyl ftalato (Dehp), un ammorbidente prodotto chimicamente che può ridurre la fertilità e sarà vietato nell´Unione europea a partire dal 2015. Un altro ammorbidente registrato spesso nella banca dati è il bisfenolo A (Bpa), che si è dimostrato essere un riduttore della fertilità. Il team ha anche sottolineato che, nonostante queste carenze, le loro scoperte in effetti dimostrano il successo della direttiva quadro sulle acque, in quanto un terzo degli inquinanti classificati come prioritari alcuni anni fa dall´Ue, adesso non rappresentano più un rischio per i fiumi studiati. Pertanto, mentre il loro studio mostra che l´elenco dev´essere regolarmente aggiornato, il fatto che alcuni pesticidi possono essere "rimossi" dall´elenco delle sostanze pericolose dimostra che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Per maggiori informazioni, visitare: Centro Helmholtz per la ricerca ambientale - Ufz: http://www.Ufz.de/index.php?en=11382    
   
   
LA TERRA È MAI STATA COPERTA DI GHIACCIO? SCIENZIATI RIAPRONO IL DIBATTITO!  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2011 - Per molto tempo si è creduto che circa 635 milioni di anni fa la Terra fosse completamente ricoperta di ghiaccio, ma ora una nuova ricerca svolta da un team internazionale di scienziati ha messo seriamente in dubbio questa ipotesi di lunga data. Le loro scoperte indicano che la concentrazione atmosferica di Co2 durante quel periodo era molto più basso di quanto si pensasse finora. Scrivendo nella rivista Nature, il team di scienziati provenienti da Brasile, Francia e Stati Uniti sfida l´ipotesi di una "Terra palla di neve", riaprendo il dibattito sul cosiddetto "meccanismo di deglaciazione", il processo attraverso il quale viene scoperto il terreno ghiacciato a causa dello scioglimento del ghiacciaio. Gli scienziati ritengono che la Terra abbia vissuto diversi eventi glaciali estremi, due dei quali hanno avuto luogo durante il periodo Cryogeniano, da 710 a 630 milioni di anni fa. Nel 1992 e nel 1998 gli scienziati hanno ipotizzato che circa 635 milioni di anni fa la Terra ha conosciuto un grande episodio glaciale che l´ha lasciata interamente ricoperta di ghiaccio. Tuttavia, la questione di come questo periodo ebbe fine rimane senza risposta. Secondo l´ipotesi della "Terra palla di neve", si era accumulata abbastanza Co2 di origine vulcanica nell´atmosfera da permettere a questo gas a effetto serra di riscaldare la superficie del pianeta e causare lo scioglimento del ghiaccio. Secondo questo scenario, le concentrazioni di Co2 devono aver oscillato intorno al 12%, ovvero 300 volte superiori alle concentrazioni di Co2 odierne. Tuttavia, in questa nuova ricerca, il team rivela che le concentrazioni di Co2 erano in realtà molto più vicine a quelle di oggi, il ché è lungi dall´essere sufficiente per provocare la fine di un episodio glaciale di questa portata. Ciò sparge dubbi sull´intera teoria della "Terra palla di neve" e suggerisce, inoltre, che questi episodi glaciali non erano forse così intensi quanto suggerito in studi precedenti. Ma come si è stati in grado di valutare la concentrazione atmosferica di Co2 in quel momento? Il team ha studiato carbonati brasiliani depositati 635 milioni anni fa, sedimenti che ricoprono i depositi glaciali rimasti di quel periodo. Lo studio si basa sulla differenza nella composizione isotopica del carbonio tra i carbonati e la materia organica negli organismi fossilizzati, che riflette le concentrazioni atmosferiche di Co2. I carbonati studiati provengono dal margine sud-orientale della Cratone Amazzonico, un antico frammento granitico continentale che si estende su gran parte del Brasile. Per maggiori informazioni, visitare: Cnrs: http://www.Cnrs.fr/index.php    
   
   
SUOLO. CARTOGRAFIA E STUDI SCIENTIFICI A SERVIZIO DEL TERRITORIO VENETO  
 
Venezia, 18 ottobre 2011 - Di recente è stato pubblicato lo studio “Metalli e metalloidi nei suoli del Veneto” che è il risultato delle indagini condotte per conto della Regione dall’Osservatorio Suoli dell´Arpav in più di dieci anni. Per redigerlo sono stati utilizzati i campioni raccolti dai rilevamenti eseguiti per caratterizzare i suoli e approfondire la conoscenza della concentrazione di metalli presenti alle diverse profondità. Lo studio raccoglie informazioni su 30 mila punti rilevati con i risultati di quasi 10 mila analisi di campioni di suolo prelevati nel corso dei rilevamenti. “Conoscere il territorio - sottolinea Maurizio Conte, assessore regionale all’ambiente alla difesa del suolo - è un obiettivo prioritario per meglio pianificarne lo sviluppo e indirizzare le scelte delle amministrazioni pubbliche e degli operatori privati. E ciò vale in modo particolare per il suolo in quanto risorsa non rinnovabile e in un’area, come il Veneto, che ha conosciuto negli ultimi decenni un’intensa espansione urbana e industriale facendo emergere la necessaria esigenza di conciliare sviluppo economico e sostenibilità ambientale”. “Alle Regioni – aggiunge Conte - è stato affidato il compito di individuare, con l’aiuto degli altri enti locali, le situazioni che possono comportare dei rischi per la sostenibilità ambientale e ancor più per la salute dei cittadini, ma per riconoscere ciò che è diverso, alterato, bisogna prima conoscere, anche con strumenti scientifici, ciò che è normale o accettabile”. Numerosi sono gli studi realizzati per la Regione da Arpav sulle caratteristiche dei terreni del Veneto Fra quelli che riguardano realtà territoriali specifiche del Veneto ci sono le pubblicazioni “Metalli e metalloidi nei suoli della provincia di Treviso” e “‘La Carta della fertilità dei suoli del Comune di Zero Branco”. Ma l’attività cartografica e di studio dei suoli di Arpav è iniziata nel 1999 con l’istituzione dell’Agenzia, che nel corso degli anni ha realizzato la Carta dei suoli del Veneto in scala 1:250.000 (2005), le Carte dei suoli in scala 1:50.000 del Bacino Scolante in laguna di Venezia (2004), della Valbelluna (2001) e delle province di Treviso (2008) e Venezia (2008), mentre è in programma il completamento delle cartografie analoghe per i territori di pianura nelle province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza. Tutte le pubblicazioni si possono scaricare gratuitamente dal sito www.Arpa.veneto.it/    
   
   
BOLZANO, ECOSISTEMA: LA CLASSIFICA CONFERMA LA POLITICA DELLA GIUNTA PROVINCIALE  
 
Bolzano, 19 ottobre 2011 - Il monitoraggio condotto dalle associazioni ambientaliste, che premia Bolzano come migliore ecosistema urbano, conferma sotto vari aspetti la politica della Giunta provincale a favore della sostenibilità, attuata attraverso l´impegno per il pacchetto Clima Alto Adige - Klimaland e per una mobilità sostenibile. Il concetto di "Green Region" può essere un modello di successo anche sul piano economico, sottolineano gli assessori Thomas Widmann e Michl Laimer. Bolzano resta la città più in linea con l´ambiente, secondo l´annuale monitoraggio condotto da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con il Sole 24 Ore sullo stato di salute delle aree urbane. "Il successo conferma che la collaborazione tra il capoluogo e la Provincia funziona e che assieme si può incrementare la qualità della vita dei cittadini", sottolinea la Giunta provinciale. Il primato di Bolzano testimonia inoltre la bontà degli sforzi della Provincia in tema di politica ambientale, efficienza energetica e tutela del clima, osserva l´assessore Laimer. E agli ottimi risultati del Rapporto 2011 hanno contribuito anche i progetti di mobilità sostenibile e il potenziamento del servizio di trasporto pubblico in Alto Adige, ricorda l´assessore Widmann. C´è però un ulteriore aspetto da rimarcare: "Lavoriamo per rafforzare il sito economico Alto Adige - sottolinea ancora Widmann - per affermarci come Green Region, come regione verde." Accanto a una moderna politica ambientale e della mobilità è importante quindi favorire l´insediamento di aziende e l´innovazione. "Studi come quello di Legambiente sono naturalmente un grosso aiuto per proseguire su questa strada, perchè illustrano anche il potenziale economico dell´Alto Adige in questi settori chiave", conclude Widmann.  
   
   
“IL RICHIAMO DELLA FORESTA. SPORT, EDUCAZIONE, AVVENTURA, SALUTE, CULTURA” RIFLESSIONI E SUGGESTIONI SULLE LE FORESTE DI LOMBARDIA  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Proseguono le iniziative promosse da Regione Lombardia per celebrare l’Anno Internazionale delle Foreste proclamato dall’Onu. Dopo la mostra fotografica ´L´anima del bosco. Uomini e foreste in Lombardia´, inaugurata agli inizi di giugno lungo corso Vittorio Emanuele a Milano e che ha fatto tappa in numerose città e comunità lombarde, prosegue il tour in questi mesi per concludersi in dicembre di nuovo a Milano, in piazza Città di Lombardia davanti alla nuova sede della Regione. Questa settimana è invece particolarmente ricca di appuntamenti legati al tema delle foreste. Mercoledì 19 ottobre si terrà il convegno-incontro “Il richiamo della Foresta. Sport, educazione, avventura, salute, cultura” presso la ‘sala dei 500’ nella nuova sede di Regione Lombardia (Via M. Gioia 37 – Nucleo 4 1° piano ala azzurra). Una giornata dedicata alle foreste, con un taglio e una scenografia del tutto particolari. La fruizione è un tema centrale nell’Anno Internazionale delle Foresta in quanto rappresenta una delle principali occasioni in cui l’uomo, di qualsiasi età, cultura e provenienza entra in relazione con la foresta. Ma il bosco è anche luogo/ambiente privilegiato di molte altre attività (dallo sport alla meditazione, dall’educazione ambientale all’avventura, dalla salute all’osservazione naturalistica). Il convegno, partendo proprio da queste ricchezze e da queste possibili fruizioni, intende esplorare i diversi aspetti della vivibilità del bosco, presentando e mettendo a confronto esperienze di livello regionale e nazionale, offrire spunti di riflessione e idee per il futuro. Tutto ciò visto attraverso angolature del tutto particolari. Dal sociologo Aldo Bonomi al filosofo Luciano Valle, dall’assessore Alessandro Colucci che dialoga con i rappresentanti del mondo produttivo e del terzo settore ai contributi trasmessi attraverso delle videointerviste. Anche la scenografica aiuterà ad immergersi ‘nel bosco’, infatti l’ingresso alla sala sarà attrezzato in modo tale da assomigliare a una foresta, scorreranno immagini e musiche evocative. Nella pausa pranzo dei lavori del convegno è previsto ‘il picnic nel bosco’. Venerdì 21 ottobre invece sarà la volta della premiazione del concorso fotografico ´Click…racconta il bosco intorno a te´, lanciato in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica di giugno e che ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini amanti della natura e della fotografia. In sala (Auditorium Gaber – palazzo Pirelli) dalle ore 19,30 saranno presenti i 10 finalisti per ognuno delle due categorie premiate (Premio della giuria e Premio del pubblico) e in quel momento l’Assessore regionale Alessandro Colucci proclamerà i vincitori. A seguire il concerto di musica classica dedicato alle foreste, “I suoni del bosco”, con musiche di Vivaldi, Holst, Strauss Jr. Eseguite dall’Orchestra da camera “Il clavicembalo verde”. «Con il convegno – sottolinea l’assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci – intendiamo esplorare e far emergere le grandi potenzialità dei nostri boschi. Che sono prima di tutto luoghi di alto valore ambientale e naturale ma, al contempo, rappresentano una risorsa importante per altre molte attività legate alla qualità della vita dell’uomo. Inoltre, i sistemi verdi lombardi sono anche opportunità economica. L’obiettivo di Regione Lombardia – prosegue Colucci - è, infatti, quello di realizzare una politica di grande attenzione a favore delle foreste lombarde così da raggiungere una conduzione attenta e strutturata del patrimonio forestale in grado di moltiplicare oltre che i valori economici, come ad esempio lo sviluppo della filiera bosco-legna-energia creando nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di sviluppo, anche quei benefici intangibili del bosco come quello naturalistico, di tutela idrogeologica, di fruizione per i cittadini». «Il concerto di venerdì 21, che chiuderà questo trittico, rappresenta l’incontro tra l’anima del bosco e l’uomo, con le sue emozioni, le sue meditazioni, la sua voglia di bellezza anche spirituale. Un modo originale – conclude l’assessore Colucci - per coinvolgere i lombardi in una doverosa riflessione sul valore del patrimonio naturale e per non dimenticare che le Foreste sono davvero parte della nostra vita». Come detto, infine, concluderà le celebrazioni dell’Anno dedicato alle Foreste, nel mese di dicembre, la tappa finale della mostra fotografica e sempre sulla piazza Città di Lombardia sarà allestito un grande albero di Natale, realizzato con pallets e con materiale completamente riciclato e riciclabile. Nel corso delle due settimane, tra Sant’ambrogio e Natale, la piazza sarà animata con iniziative sempre legate alle foreste e dedicate ai cittadini di ogni età.  
   
   
UMBRIA, NUOVA LEGGE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI: ´FRUTTO DI UN CONFRONTO AMPIO´.  
 
Ancona, 19 Ottobre 2011 - L´assessore all´Ambiente della Regione Marche, Sandro Donati, esprime soddisfazione per l´approvazione, a larga maggioranza, della legge che riordina la governance del sistema rifiuti a livello locale. ´La legge e` frutto di un ampio confronto con le realta` locali, con le Categorie produttive e fra le stesse forze politiche, senza pregiudiziali ideologiche. L´attribuzione delle funzioni di programmazione ai Comuni e alle Province consentira`, alle realta` locali, di definire le modalita` di gestione che meglio rispondono all´obiettivo di razionalizzare il servizio rifiuti negli Ambiti territoriali ottimali, massimizzare il recupero dei rifiuti e ridurre gli smaltimenti in discarica. La nuova legge pone gli strumenti per andare verso la riduzione delle gestioni esistenti e la loro integrazione´. ´Una legge ´ continua Donati - che e` gia` in linea con l´obiettivo della riduzione dei costi della politica perche` non prevede indennita` o compensi per gli amministratori. La legge e` un ulteriore tassello di un proficuo lavoro, svolto nel 2011 dalla Regione nel settore dei rifiuti, con l´approvazione delle ´Linee guida in materia di bonifiche´, il finanziamento di oltre 500.000 euro degli impianti di trattamento meccanico-biologico per aumentare il recupero della frazione umida, la realizzazione di ben 13 nuovi Centri per il Riuso, l´assegnazione di contributi per oltre 120.000 euro ai Comuni che hanno ottenuto le migliori performance di raccolta differenziata (´Comuni ricicloni´), la realizzazione, con il Conai, di una campagna di analisi merceologica sui rifiuti urbani nelle discariche ´strategiche´ della Regione, l´assegnazione di circa 200.000 euro ai piccoli Comuni (con meno di 5000 abitanti) per l´avvio o il miglioramento dei servizi di raccolta della frazione organica e l´approvazione delle ´Linee guida per la gestione delle terre e rocce da scavo´.