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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Ottobre 2011
ENERGIA, PREMIO A PRESIDENTE NUPECC È ANGELA BRACCO,PRIMA ITALIANA E PRIMA DONNA A CAPO DELL´ENTE GUIDERÀ IL NUCLEAR PHYSICS EUROPEAN COLLABORATION COMMITTEE  
 
 Milano, 19 ottobre 2011 - "Desidero rivolgere le mie più vive congratulazioni alla professoressa Angela Bracco per questo importante incarico che dà lustro non solo alla nostra regione, dove lei è cresciuta e ha studiato, ma anche al Paese intero. E´ infatti la prima volta che un italiano, e una donna, viene eletta per ricoprire questa importante carica a livello europeo". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi si è complimentato - in occasione della presentazione dell´edizione 2012 dei ´Laboratori di Approfondimento e Divulgazione´ della Fondazione Energylab - con la professoressa Bracco, recentemente eletta alla presidenza del Nuclear Physics European Collaboration Committee (Nupecc), un comitato di esperti in fisica nucleare dell´European Science Foundation. Lo stesso Raimondi ha consegnato alla professoressa Bracco una targa come segno di riconoscimento per la nomina ricevuta. Nel corso della serata Raimondi ha poi approfondito i temi cui sta lavorando Regione Lombardia nel pianificare la propria programmazione energetica. "Produrre energia senza emissioni di Co2 con particolare attenzione alle fonti rinnovabili - ha spiegato Raimondi - è una delle nostre priorità e oggi siamo in grado di fissare obiettivi strategici, linee di intervento e indirizzi di politica industriale che sono qualificati, innovativi e pragmatici". Anche per quanto attiene il burden sharing - ovvero la decisione di suddividere tra le Regioni gli oneri per il raggiungimento, entro il 2020, del target assegnato dall´Unione Europea all´Italia del 17 per cento del consumo totale da fonti rinnovabili - la Lombardia è in grado di raggiungere gli obiettivi per la riduzione di gas serra fissati dal protocollo di Kyoto, "dando un notevole contributo anche al raggiungimento degli obiettivi nazionali". "Siamo la regione che consuma e produce la maggiore quantità di energia - ha aggiunto Raimondi -. Sul nostro territorio sono installati impianti di produzione elettrica per una potenza pari a circa 18.000 Mw. Siamo quindi una regione dove una gestione e una pianificazione razionale e coerente, rispettosa delle politiche continentali, sono una necessità strategica ineludibile". Nell´occasione, sono stati anche presentati i 6 laboratori sui quali sarà concentrato il lavoro della Fondazione del prossimo anno: efficienza energetica, energie rinnovabili, nucleare sicuro, smart grid, mobilità sostenibile e accesso all´energia nei Paesi in via di sviluppo.  
   
   
FOTOVOLTAICO, COMPLETATO IL QUADRO DELLE AREE NON IDONEE IN TUTTE LE 10 PROVINCE TOSCANE  
 
 Firenze, 19 ottobre 2011 – Completato il quadro delle aree non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici a terra e di quelle idonee alle varie potenze di impianto in tutte le dieci province toscane. Sono state infatti approvate dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore al governo del territorio Anna Marson, le individuazioni delle zone non idonee all’interno di coni visivi e panoramici con una immagine storicizzata e delle aree agricole di maggior pregio paesaggistico e culturale per le Province di Livorno, Lucca e Pisa, nonché le diverse perimetrazioni all’interno alle aree Dop e Igp per le Province di Livorno e Pisa. La provincia di Lucca, per le aree Dop e Igp, ha infatti ritenuto l’intero territorio provinciale meritevole di essere salvaguardato e non ha dunque proposto deperimetrazioni. Con l’approvazione degli atti relativi alle tre province, completati e perfezionati in collaborazione con la Giunta regionale, si è ottemperato a quanto previsto dall’art.7 della legge regionale 11 (“Disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”) approvata il 21 marzo scorso. Dopo il parere del Cal (Consiglio delle autonomie locali), che sarà consultato il giorno 19 ottobre, le proposte di individuazione delle aree non idonee al fotovoltaico a terra saranno trasmesse al Consiglio regionale per l’approvazione. A quel punto sarà disponibile la mappatura completa, su tutto il territorio regionale, delle aree non idonee all’inserimento degli impianti fotovoltaici a terra e di quelle idonee alle varie potenze di impianto. E la cartografia delle diverse aree sarà consultabile sul sito della Regione Toscana.  
   
   
DE FILIPPO INCONTRA TOTAL, IMPEGNI PER GARANTIRE LAVORO AI LUCANI I RESPONSABILI DELLA COMPAGNIA A POTENZA DOPO L’APPELLO DEL PRESIDENTE A COINVOLGERE IMPRESE E ADDETTI LUCANI NEI LAVORI PREVISTI  
 
Potenza, 19 ottobre 2011 - Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha ricevuto ieri mattina i vertici della compagnia petrolifera Total impegnata nell’attività relativa al giacimento di “Tempa Rossa”. L’incontro era stato fissato dopo che il governatore aveva inviato una lettera alla Compagnia in cui si chiedeva un maggiore coinvolgimento del sistema produttivo lucano nei lavori relativi alla concessione di cui la compagnia francese è capofila a partire dai lavori di realizzazione del centro oli, per i quali è prevista una spesa di 750 milioni di euro, sfruttando “tutte le opportunità offerte dalla legge”. I vertici della compagnia sono giunti a via Anzio per manifestare la loro disponibilità a lavorare nel senso indicato dal presidente della Regione ed è stato quindi avviato un confronto su un possibile protocollo d’intesa tra Regione, Total e imprenditoria locale, per definire le modalità con cui accordare un canale preferenziale al sistema produttivo lucano. In particolare, si cercherà di declinare in passaggi concreti la Decisione di esecuzione della Commissione europea dello scorso 24 giugno che esclude il settore della prospezione di petrolio e gas dall’obbligo di applicazione delle procedure sugli appalti pubblici. Il presidente De Filippo ha sottolineato come anche la scelta di tenere maggiormente in considerazione il sistema produttivo lucano debba contemperarsi con le esigenze di trasparenza ed economicità, offrendo pari opportunità a tutti gli operatori e tutti i lavoratori locali e con affidamenti che tengano conto delle condizioni di mercato. Su questa linea, la compagnia ha espresso la propria condivisione annunciando che avrebbe dato vita ad un confronto diretto con le rappresentanze del sistema produttivo lucano al fine di giungere in tempi brevi alla definizioni di procedure condivise da inserire nel protocollo d’intesa. “Chi opera sul territorio lucano – ha concluso De Filippo – deve ritenersi, a prescindere dalla sede legale, interamente parte del sistema regionale e deve quindi contribuire a sostenerlo. L’atteggiamento mostrato da Total questa mattina sembra viaggiare in questa direzione e ciò non può che suscitare la nostra soddisfazione”. Il presidente era intervenuto nella questione a seguti delle sollecitazioni ricevute in tal senso da una delegazione dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Basilicata guidata dal presidente Antonio Giuzio e dal direttore generale Giuseppe Carriero in cui i costruttori edili avevano sollecitato un intervento di sensibilizzazione verso Total lamentando difficoltà nei contatti.  
   
   
MONTE PELPI: ENERGIA PULITA PER I RIPETITORI RADIO DELLE EMERGENZE ATTIVATO L´IMPIANTO EOLICO PER I RIPETITORI. FINANZIATO DALLA PROVINCIA GARANTIRÀ COMUNICAZIONI COSTANTI TRA PROTEZIONE CIVILE E 118  
 
Parma, 19 ottobre 2011 –E’ entrato in funzione il 16 ottobre l´impianto eolico a servizio dei ripetitori radio del Monte Pelpi che garantiscono collegamenti radio h24 tra Protezione civile e 118. La nuova struttura sostituisce il vecchio impianto con una più funzionale turbina eolica, affiancata da un gruppo elettrogeno. L’intervento, finanziato dalla Provincia con il contributo del Servizio nazionale di soccorso 118, per un importo di oltre 29mila euro, consentirà di utilizzare costantemente i collegamenti radio, indispensabili soprattutto in situazioni di necessità o emergenza. “Con questo intervento la Provincia garantirà la copertura radio all’intero territorio: un importante passo avanti per la sicurezza dei cittadini – sottolinea l’assessore provinciale Andrea Fellini -. Con il corretto funzionamento del ripetitore del Pelpi, saranno infatti garantiti collegamenti radio 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno tra il Centro Unificato di Protezione civile di via del Taglio, la centrale operativa del 118 e il personale di servizio del territorio”.  
   
   
SORGENIA (GRUPPO CIR): EBITDA IN CRESCITA A 128,1 MILIONI (+18,7%) RICAVI A 1,55 MILIARDI (-8,5%), INDEBITAMENTO IN CALO  
 
 Milano, 19 ottobre 2011 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’operatore austriaco Verbund, si è riunito il 17 ottobre sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti e ha esaminato i risultati dei primi nove mesi del 2011. Risultati consolidati 9M 2011 in sintesi (in milioni di euro)
2011 2010 Δ%
Ricavi 1.552,7 1.697,3 (8,5%)
Ebitda adjusted¹Risultato netto adjusted¹ 128,118,0 107,9 61,0 18,7%
Indeb. Netto 1.661,9 1.767,5 (al 30/06/2011)
¹ Il margine operativo lordo (Ebitda) e l’utile netto adjusted sono ottenuti escludendo dall´Ebitda e dall’utile netto la valutazione a fair value dei contratti di copertura e dei derivati. Andamento della gestione - Nei primi nove mesi del 2011, nonostante le incertezze del contesto economico e le difficoltà del mercato, Sorgenia ha registrato una crescita dei margini rispetto allo stesso periodo del 2010. In particolare il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted è stato pari a 128,1 milioni di euro, con un incremento del 18,7% rispetto ai primi nove mesi del 2010. L’avvio della marcia commerciale della centrale di Turano-bertonico Lodigiano (Lodi) e le iniziative nelle fonti rinnovabili, in particolare l’attività di sviluppo, realizzazione e vendita di impianti fotovoltaici di Sorgenia Solar, hanno consentito di compensare la sfavorevole congiuntura di mercato, caratterizzata in particolare dalla riduzione dei margini di generazione. L’utile netto adjusted è stato pari a 18 milioni di euro (61 milioni di euro nel 2010). La differenza è stata determinata essenzialmente da una componente straordinaria di natura fiscale. Nel corso del trimestre, inoltre, Sorgenia ha ridotto di oltre 100 milioni di euro il proprio indebitamento finanziario netto. Risultati consolidati - I ricavi di vendita del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi del 2011 sono ammontati a 1.552,7 milioni di euro, in calo dell’8,5% rispetto al dato dello stesso periodo del 2010 (1.697,3 milioni di euro). La variazione è dovuta in particolare a una diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale – principalmente per la minore disponibilità sui contratti di approvvigionamento in essere a causa della temporanea chiusura del gasdotto libico Greenstream – e a un differente mix di clienti. L´ebitda adjusted dei primi nove mesi è ammontato a 128,1 milioni di euro, in crescita del 18,7% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2010 (107,9 milioni di euro). L´ebitda, invece, è stato pari a 125,7 milioni di euro, in aumento del 16,8% da 107,7 milioni di euro dei nove mesi del 2010. L’incremento rispetto all´anno precedente è riconducibile all´avvio della marcia commerciale della centrale a ciclo combinato di Bertonico-turano Lodigiano (Lodi), avvenuta a metà del primo trimestre, e all’attività di sviluppo, realizzazione e vendita di impianti fotovoltaici di Sorgenia Solar. Tali effetti hanno consentito di compensare la riduzione dei margini di generazione che ha colpito tutto il mercato, il minore contributo della partecipata Tirreno Power, gli oneri di congestione sulla rete elettrica che hanno penalizzato le centrali di Modugno (Bari) e Termoli (Campobasso) e la minore operatività sul mercato dei servizi di dispacciamento. L’utile netto di gruppo adjusted è stato pari a 18 milioni di euro (61 milioni di euro nel 2010). La differenza è stata determinata essenzialmente da una componente straordinaria rappresentata da un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società. L’utile netto di gruppo, invece, è ammontato a 13,5 milioni di euro rispetto ai 57,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2010. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2011 è risultato pari a 1.661,9 milioni di euro, in riduzione rispetto a 1.767,5 milioni al 30 giugno 2011. La variazione è dovuta alla cessione di 19 Mw di impianti fotovoltaici in Italia e del 50% della partecipazione di Sorgenia France, oggetto di una joint-venture paritetica con il fondo Kkr. Tali fattori, unitamente ai flussi di cassa derivanti dalla gestione ordinaria, hanno più che compensato i nuovi investimenti in capacità produttiva. I dipendenti del gruppo al 30 settembre 2011 erano 455 (433 al 30 giugno 2011). Avanzamento del Business Plan 2011-2016 - Per quanto riguarda l´avanzamento del Business Plan 2011-2016, nel corso del primo trimestre è entrata in marcia commerciale la centrale di Bertonico-turano Lodigiano (Lodi), mentre proseguono i lavori di realizzazione della centrale di Aprilia (Latina), quarto e ultimo impianto a ciclo combinato (Ccgt) previsto nei piani di Sorgenia, la cui entrata in esercizio è prevista nei primi mesi del prossimo anno. Sono state inoltre avviate le attività propedeutiche alla costruzione di due nuovi parchi eolici in Italia per complessivi 20 Mw. Proseguono le attività nell´area Ricerca e produzione di idrocarburi (E&p), che detiene licenze di esplorazione in Colombia, Mare del Nord e Polonia. Lo scorso 11 ottobre Sorgenia, in linea con quanto previsto nel Business Plan 2011-2016, ha annunciato l’avvio di nuove offerte per il mercato residenziale proponendo ai consumatori italiani un’opportunità di scelta in più a quattro anni dall’avvio della liberalizzazione anche per le famiglie. Sorgenia punta a raggiungere 1,5 milioni di nuovi clienti entro la fine del 2016, portando il numero dei propri clienti totali a circa 2 milioni.
 
   
   
CASA, LA REGIONE LOMBARDIA AIUTA A COMPRARLA IN SICUREZZA QUATTRO GIORNATE PER ORIENTARSI E SCEGLIERE SENZA SBAGLIARE DAL 2000, 265 MLN A GIOVANI COPPIE E 735 PER AFFITTI  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Acquistare una casa è un investimento importante, che va fatto in tutta sicurezza e tranquillità. Per questo Regione Lombardia, Consiglio notarile di Milano e Agenzia del territorio hanno organizzato, per il quinto anno consecutivo, ´Comprar casa senza rischi´: una serie di incontri gratuiti e aperti al pubblico, che si svolgeranno a Palazzo Lombardia dal 25 al 28 ottobre e che sono stati presentati stamani a Palazzo Pirelli dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti. Obiettivo Importante - "Così come il lavoro - ha spiegato Zambetti -, la casa rappresenta uno degli obiettivi più importanti per ogni famiglia. Tuttavia accedere a un mutuo comporta importanti sacrifici, visto anche il grave momento di difficoltà economica che stanno attraversando le famiglie, i redditi fermi e i tassi applicati non sempre favorevoli". Disagio per l´acquisto della casa, ma anche per il suo affitto, cui Regione Lombardia da tempo risponde con atti concreti. Esperti A Disposizione - I temi delle quattro giornate di ´Comprar casa senza rischi´ sono stati presentati dal presidente del Collegio notarile di Milano Domenico De Stefano e dal direttore generale per la Lombardia dell´Agenzia del Territorio Maurizio Orsini. I focus saranno dedicati al ´Percorso per comprar casa senza rischi: dalla proposta al rogito´ (25 ottobre, ore 17.30); a ´Finanziare l´acquisto della casa: come orientarsi tra i mutui´ (26 ottobre, ore 17.30); a ´Mutuo o affitto: opportunità e rischi´ (27 ottobre, ore 17.30) e a ´L´edilizia residenziale pubblica. Le misure di sostegno di Regione Lombardia´ (28 ottobre, ore 14.30). Sarà anche possibile prenotare on line la consulenza gratuita di un notaio attraverso il portale del Consiglio notarile di Milano: www.Comprarcasasenzarischi.it. Le Misure Della Regione - Il costo delle abitazioni continua ad aumentare e questo ha spinto Regione Lombardia ad attivare, nel 2000, contributi per l´acquisto della prima casa e il Fondo sostegno affitti per coloro che non riescono a pagare il canone di locazione imposto dal libero mercato. Misure che, nel 2010, sono state affiancate dal sostegno economico per i lavoratori che hanno ricevuto un provvedimento di sfratto o che hanno perso il lavoro. "In 10 anni dunque - ha sintetizzato Zambetti - per l´accesso alla casa privata sono stati erogati oltre 265 milioni di euro. E 60.000 famiglie hanno potuto contare sul nostro aiuto per sostenere l´affitto, grazie a un contributo complessivo di circa 735 milioni di euro". "Sottolineo la concretezza di Regione Lombardia - ha detto Zambetti - che, nel bando 2010 per l´acquisto della casa, ha ampliato la fascia dei destinatari a famiglie monoparentali, gestanti sole e famiglie con almeno tre figli a carico".  
   
   
BENEFICI SULLE BOLLETTE GRAZIE A UN PARCO EDILIZIO EFFICIENTE UNA MISURA NEL NUOVO PIANO CASA CHE TUTTE LE REGIONI DOVREBBERO METTERE IN AGENDA  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - L’assessore all’Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha recentemente annunciato che il nuovo “Piano casa”, che la Lombardia approverà entro dicembre, conterrà misure di incentivazione per l’edilizia sostenibile ed energeticamente efficiente. Chi costruirà o amplierà il proprio appartamento adottando moderne tecnologie per il risparmio energetico (quali le valvole sui caloriferi, la termoregolazione, le caldaie a condensazione, il solare termico e altro) potrà ottenere premialità aggiuntive, come ad esempio sugli oneri e/o sulle volumetrie edificabili. “Confidiamo che questa ottima iniziativa possa favorire un parco edilizio efficiente sotto il profilo energetico” - dichiara Paola Ferroli, Presidente di Assotermica/anima - “Ad oggi, all’interno di un edificio l’80% circa dell’energia viene utilizzata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda. Tecnologie quali le caldaie a condensazione o i pannelli solari termici ridurranno drasticamente tale percentuale nell’interesse del nostro Paese e con evidenti benefici sulle bollette dei cittadini”. “Proprio nelle ore in cui si riaccendono gli impianti di riscaldamento, riemerge con forza il dibattito sull’inquinamento e sul risparmio energetico - dichiara Stefano Casandrini, capogruppo energie rinnovabili dell’associazione Assotermica/anima - Le nostre aziende offrono da tempo soluzioni all’avanguardia agli altri Paesi europei, che da molti anni hanno sviluppato filosofie e attuato misure e strumenti nell’ottica del risparmio energetico e del contenimento delle emissioni. Confidiamo ora che questa iniziativa a costo zero venga presa da tutte le Regioni insieme ad altre misure, quali ad esempio la revisione sulla normativa per rendere possibile lo scarico a parete dei prodotti della combustione per i generatori di calore a bassissime emissioni, semplificando le sostituzioni dei vecchi impianti e rendendoli più percorribili anche sul piano economico. In questo modo si potrebbe consentire anche alle abitazioni sul nostro territorio nazionale di dotarsi dei più moderni impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria”.  
   
   
SARDEGNA: PIANO PAESAGGIST​ICO STRUMENTO PER UN NUOVO MODO DI PIANIFICAR​E  
 
Oristano, 19 Ottobre 2011 - La filosofia e gli obiettivi del nuovo Piano Paesaggistico Regionale, ormai in fase di completamento, gli strumenti di pianificazione territoriale e le nuove disposizioni comprese all´interno della modifica al Ppr. Sono stati questi i temi centrali del convegno intitolato: "Un nuovo Ppr? Per saperne di più" che si è svolto nella sala conferenze del centro di spiritualità "Santa Maria Goretti" a Oristano. Durante i lavori l´assessore regionale dell´urbanistica, Nicola Rassu, ha illustrato le modifiche principali al Piano Paesaggistico rispondendo alle domande della platea in un appuntamento incentrato sul confronto e la concertazione con le comunità locali. "La revisione al piano paesaggistico che stiamo completando - ha affermato Rassu - risponde sia a un preciso obbligo giuridico previsto dalle normative vigenti in materia, ma risponde soprattutto all´esigenza della Sardegna e dei suoi cittadini che chiedono nuove vie di sviluppo socio-economico bilanciate al rispetto del territorio e delle sue peculiarità. Con questa modifica vorremmo ridare slancio alle comunità locali consentendole di tornare le vere protagoniste del governo del territorio attraverso un nuovo modello di pianificazione che parta da chi realmente opera giornalmente sul territorio". All´appuntamento organizzato dalla Provincia di Oristano, hanno preso parte il presidente della provincia di Oristano, Massimiliano de Seneen e il direttore generale regionale della direzione della pianificazione urbanistica territoriale, Marco Melis che ha illustrato nello specifico alcune delle principali modifiche al Ppr. "Concertazione e confronto per un nuovo modello di pianificazione, sono questi alcuni cardini del metodo e della filosofia che ha seguito la Giunta Cappellacci nel portare avanti il lavoro di revisione del Ppr - ha aggiunto l´assessore Rassu - e grazie alla collaborazione con le comunità locali e le istituzioni, non ultime le province, stiamo concludendo il percorso che abbiamo attivato da tempo e che sta permettendo di arrivare a breve a dotare la Sardegna di un Piano paesaggistico che sia dei sardi e per i sardi. Certezza della norma e regole precise di tutela e salvaguardia del paesaggio bilanciate a un nuovo modo di pianificare; questi elementi - ha concluso Rassu - saranno tra i tratti distintivi di un Ppr che punta fortemente alla difesa delle bellezze della nostra terra ma che mira allo stesso tempo a rilanciare i nostri territori offrendogli tutti gli strumenti utili per raggiungere quegli obiettivi utili al loro sviluppo socio-economico".  
   
   
CASA FVG: ATER UNICA MA ANCHE NUOVA POLITICA EDILIZIA ABITATIVA  
 
Udine, 19 ottobre 2011 - Nel percorso che, sulla base degli indirizzi del presidente Renzo Tondo e del Consiglio regionale, dovrà portare alla costituzione di un´unica Azienda territoriale per l´edilizia residenziale, l´Amministrazione regionale lavorerà con le cinque aziende, recependone l´esperienza e accogliendone i suggerimenti. Ma questa riforma non sarà solo strutturale, e quindi legata ad esigenze di razionalizzazione della spesa e del raggiungimento di economie di scala: essa sarà anche l´occasione per definire, alla luce della futura impostazione, i contenuti di una nuova politica per la casa in Friuli Venezia Giulia. Questi obiettivi sono stati indicati il 17 ottobre, a Udine, nel corso di un incontro che l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, ha avuto con i presidenti delle cinque Ater: Attilio Vuga per Udine, Rocco Lobianco di Trieste, Paolo Pittini dell´Alto Friuli, Claudio Serafini per Pordenone e Pietro Zandegiacomo Riziò, alla guida dell´azienda goriziana. Riccardi ha spiegato di aver convocato l´incontro "per definire insieme le condizioni che consentano di raggiungere il traguardo indicato". Il tema è dunque quello di "arrivare alla nuova strutturazione senza dimenticare i tanti problemi sul tappeto (peraltro difformi tra la diverse aree) e garantendo l´obiettivo di migliorare gli standard di efficienza e di funzionalità" raggiunti dalle Ater, che nel loro complesso gestiscono ben 30 mila alloggi, in cui sono ospitate 100 mila persone. "Leale collaborazione" lungo questa percorso è stata assicurata dai cinque presidenti, che già domani si ritroveranno per avviare una riflessione ed una approfondita analisi. Ma da subito tutti si sono detti d´accordo sul fatto che l´unificazione non può avere l´unico intento, pur meritevole, di ridurre i costi della politica, tagliando consigli di amministrazione e collegi sindacali, ma deve puntare a ulteriormente razionalizzare i servizi comunque già elevati. Peraltro nell´occasione è stato anche ricordato che le cinque Aziende in questa legislatura avevano già avviato la ricerca di sinergie operative, sulla base delle indicazioni già ricevute dalla Giunta regionale.  
   
   
TOSCANA: IL PAESAGGIO COME OPPORTUNITÀ PER UNA DIVERSA STRATEGIA DI SVILUPPO  
 
 Firenze, 19 ottobre 2011 – “Andare oltre i tanti casi di contrasto tra ambiente, paesaggio e sviluppo che sono presenti anche in Toscana, acquisendo maggiori capacità di qualificare le scelte pubbliche e trasformando i conflitti in soluzioni avanzate, in occasioni di sperimentazione. Da sempre del resto i limiti rappresentano degli stimoli per l’innovazione, il che significa sviluppare politiche in stretta relazione con i singoli luoghi, anziché applicare modelli standard”. Questo, nelle parole dell’assessore Anna Marson, il senso del lavoro in atto nel campo del governo regionale del territorio, da lei illustrato al termine della giornata di studio sulla “qualità del paesaggio come fattore di attrattività per il territorio”, parte del progetto di cooperazione territoriale “Pays.med.urban” di cui la Regione è partner. All’iniziativa, che si è svolta ieri nell’auditorium di Sant’apollonia, sono intervenuti tra gli altri Fabio Iraldo dell’Istituto di management della Scuola superiore Sant’anna di Pisa, Antonia Pasqua Recchia, direttore generale per il paesaggio del Ministero per i beni e le attività culturali, Paolo Baldeschi in rappresentanza del Cist, il neo-costituito Centro interuniversitario di Scienza per il territorio, e Paolo Ermini, direttore del Corriere fiorentino, che ha moderato la tavola rotonda conclusiva. “Il paesaggio può e deve essere visto come opportunità – ha ribadito l’assessore – per una diversa strategia di sviluppo. Cogliamo il momento attuale di crisi per provare a costruire insieme ai diversi attori istituzionali e sociali politiche che sappiano rafforzare la Regione Toscana come sistema, anche a partire dal punto di forza che è il suo paesaggio. I momenti di crisi offrono infatti un’opportunità potenziale per ripensare le politiche di sviluppo verso politiche place-based, cioè legate alle specificità dei territori, per incentivare politiche intersettoriali e ridefinire norme e regole più chiare, meno ‘stiracchiabili’”. L’assessore Marson ha anche parlato della necessità “non solo di perfezionare le norme ma anche di far crescere la cultura di ciò che è patrimonio paesaggistico e delle regole utilmente applicabili per trasformarlo senza distruggerne gli elementi di valore, ma possibilmente consolidandoli e accrescendoli. Un percorso che deve coinvolgere tutti gli attori, non solo quelli istituzionali e economici, ma anche cittadini e associazioni. Solo così riusciremo a impostare al meglio – e in Toscana grazie alla legge sulla partecipazione e alla figura del garante della comunicazione istituita dalla legge 1/2005 ne abbiamo tutte le premesse – le azioni di trasformazione del territorio”.  
   
   
UMBRIA: BONUS CASA  
 
Perugia, 19 ottobre 2011 – Oggi alle 21.00, al Mercato Coperto di Bevagna, l’assessore alle politiche abitative della Regione dell’Umbria interverrà in un incontro di presentazione del “Bonus Casa per giovani coppie”. Con l’assessore Vinti, parteciperanno Mirko Ronci, assessore alle politiche abitative del Comune di Bevagna, il direttore generale di Gepafin, i direttori locali della Cassa di Risparmio di Foligno, della Banca Popolare di Spoleto e di Banca Intesa. Sarà presente anche il sindaco di Bevagna, Analita Polticchia, a testimonianza dell’interesse e dell’importanza dell’iniziativa. Il “Bonus casa per giovani coppie” prevede un contributo di 30.000 euro a fondo perduto, per l’acquisto della prima casa. “Si tratta di un provvedimento che va nella direzione opposta delle politiche governative, afferma l’Assessore Vinti, e punta a sostenere una fascia di popolazione, quella dei giovani appunto, in uno dei diritti fondamentali: quello dell’abitare, che spesso coincide con il diritto all’autonomia e con il diritto a creare una nuova famiglia”. “Il bando, conclude Vinti annunciando la sua partecipazione all’incontro di Bevagna, è una delle risposte concrete della Regione dell’Umbria al crescente disagio che riguarda la casa, risposta che si va aggiungere all’impegno per il sostegno agli affitti e ad una attenzione costante per il settore dell’edilizia residenziale pubblica”.  
   
   
OGGI A TRIESTE CONFERENZA FINALE PROGETTO RIUSO SITI MILITARI  
 
Trieste, 19 ottobre 2011 - E´ in programma oggi a Trieste, al Magazzino 26 del Porto Vecchio (inizio alle ore 9.30), la "conferenza finale" del progetto Ue "Fate - From Army to Entreprenuership" dedicato alla riconversione dei siti militari dismessi. Il progetto Fate, finanziato nell´ambito del programma comunitario South East Europe, vede quale capofila la Regione Friuli Venezia Giulia e si pone l´obiettivo, proprio attraverso il riutilizzo di aree militari non più in uso, di valorizzare l´insediamento in loco ad esempio di centri servizi ed incubatori d´impresa, favorendo in tal modo una crescita economica complessiva del territorio. Tra i partner del progetto, accanto alla Regione Friuli Venezia Giulia, Informest e la Regione Umbria ed altri soggetti istituzionali provenienti da Slovenia, Grecia, Ungheria, Romania, Bosnia Erzegovina e Croazia. In Friuli Venezia Giulia, il Comune di Latisana è stato individuato come azione-pilota del progetto, in quanto è in corso la riconversione dell´ex caserma Radaelli il cui primo lotto, di tre in cui si articolano i lavori, finanziato con fondi regionali, sarà destinato alla realizzazione di un centro di servizi a supporto delle imprese della nautica da diporto. Nel comune di Codroipo sono invece ancora in fase di analisi diverse prospettive di riconversione per i diversi siti dismessi nell´area.  
   
   
EXPO. FINANZIAMENTO-PONTE DELLA REGIONE PER ACQUISTO AREE NESSUN RITARDO SU TEMPI OPERAZIONE E FORTE INTERESSE BANCHE NUOVO BANDO RIMODULATO SU MUTATE CONDIZIONI FINANZIARIE  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Sarà Finlombarda, la finanziaria controllata al 100% da Regione Lombardia, a garantire con un finanziamento-ponte l´operatività di Arexpo per l´acquisizione dei terreni per Expo 2015 nei tempi programmati. Una soluzione studiata da Regione Lombardia e concordata con il Comune di Milano. Nessuna battuta d´arresto, dunque, per l´operazione destinata a garantire gli spazi espositivi per il grande evento del 2015. Numerosi istituti bancari hanno dimostrato fiducia nella società da poco costituita e nell´operazione prospettata facendo pervenire ad Arexpo manifestazioni di interesse, segnalando al tempo stesso la necessità che le condizioni della gara per il finanziamento siano riviste alla luce della forte volatilità dei mercati intervenuta dalla pubblicazione del bando stesso dal mese di agosto ad oggi. Arexpo sta già lavorando sui contenuti di una nuova procedura di gara che, tuttavia, non comporterà alcun ritardo sui tempi di acquisizione delle aree proprio grazie al "finanziamento ponte" che sarà assicurato ad Arexpo da Finlombarda Spa. Con questa operazione Regione Lombardia garantirà infatti la piena operatività di Arexpo ben prima del bando della nuova gara, permettendo ad Arexpo di portare avanti il processo di acquisizione delle aree avviato sin dalla sua costituzione.  
   
   
INDUSTRIA, POLIDORI: “LAVORATORI GAIA SENZA LAVORO NEMMENO UN GIORNO”  
 
 Roma, 19 ottobre 2011 – “I lavoratori del consorzio Gaia non sono rimasti senza lavoro nemmeno un giorno, hanno trovato occupazione presso i nuovi gestori con passaggio diretto e immediato e senza alcuna soluzione di continuità lavorativa: per tale motivo non è sussistito il presupposto per la richiesta di cassa integrazione”. E’ quanto ha dichiarato il viceministro allo sviluppo economico, Catia Polidori, rispondendo oggi alla Camera all’interrogazione a risposta orale dell’on. Barbieri relativamente ai licenziamenti nell’ambito del processo di riorganizzazione del gruppo ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria. Più in particolare Polidori ha spiegato che tra le cause di dissesto e insolvenza del Consorzio Gaia vi è da annoverare “l´inadeguatezza dei corrispettivi previsti per i contratti di servizio tra le società del gruppo e i Comuni serviti”. Per queste ragioni il commissario straordinario ha proceduto ad attuare misure tese all’eliminazione delle perdite dell´azienda, “proponendo ai comuni un adeguamento delle tariffe contrattuali”. Per i comuni che non hanno aderito all’adeguamento richiesto il Commissario ha comunicato la risoluzione dei contratti “con l’anticipo necessario a consentire ai comuni stessi di individuare in tempi utili un nuovo gestore subentrante”. E´ dunque in quest’ottica, ha spiegato Polidori, che le organizzazioni sindacali sono state coinvolte al fine di permettere “l´inizio delle procedure relative al passaggio diretto e immediato del personale alle dipendenze del nuovo gestore”. Per tale motivo, ha concluso il viceministro, “i lavoratori non sono rimasti senza lavoro neppure un giorno”.  
   
   
EXPORT: PER LE IMPRESE MILANESI VALE 18 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 19 ottobre 2011. L’export di Milano sui mercati esteri? Vale circa 18,4 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2011, poco meno dell’Italia meridionale e di quella insulare sommate insieme (rispettivamente 13,5 e 7,9 miliardi di euro). La crescita è del 10,5% rispetto al 2010. In forte aumento come mercati di sbocco per le esportazioni milanesi Svizzera (+23,2%), Turchia (+30%) e Russia (+17,9%). Bene anche Stati Uniti, India, Brasile e Cina. Moda milanese sempre più apprezzata nel mondo: l’export di abbigliamento, tessili e accessori segna un +19%. Emerge dal rapporto sulla congiuntura del commercio estero al Ii trimestre 2011 del Servizio Studi e Supporto strategico su dati Istat. Come va l’export milanese. Complessivamente, l’area milanese archivia il primo semestre 2011 con un aumento sostenuto dei flussi esportativi (+10,5%) ed un leggero calo delle importazioni (-1,2%), in controtendenza rispetto alla crescita diffusa nazionale. In dettaglio si evidenzia una crescita a due cifre, superiore al dato complessivo provinciale, per i comparti dei prodotti tessili, abbigliamento e accessori (+19%) e per i settori dei prodotti in metallo (+16,8%) e dei macchinari e apparecchi (+12%). Positive anche le variazioni dell’export della filiera delle industrie chimiche (+7,7%) e farmaceutiche (+4,4%) e del comparto che raggruppa computer, prodotti elettronici ed ottici (+5,5%). Principali mercati dell’export milanese. La dinamica dell’export europeo (+10,8%) beneficia soprattutto dell’apporto dei tre mercati esterni all’area comunitaria: Svizzera (+23,2%), Turchia (+30%) e Russia(+17,9%). L’area Euro registra la variazione più contenuta (+5,6%), mentre le esportazioni verso i paesi dell’Unione Europea (+7,3%) sono trainate dalla crescita dei mercati del Nord Europa. A livello di singolo partner commerciale, aumentano sensibilmente le esportazioni verso il Belgio (+23,4%), la Germania (+11,4%), i Paesi Bassi (+8,4%), la Francia (+7,2%) e l’Austria (13,4%). Si conferma, invece, la flessione delle esportazioni verso la Spagna (-16,1%) e la Grecia (-9,8%). Nell’ambito dei mercati extra europei si registra una robusta espansione dell’export verso gli Stati Uniti (+14,5%) ed una sensibile crescita dei flussi esportativi diretti nelle economie emergenti del Brasile (+12,7%), dell’India (+7,6%), della Cina (+20,3%) e dell’Asia orientale (+10,6%). Il certificato d´origine può essere richiesto dalle imprese milanesi che esportano. Questo documento, rilasciato solo dalla Camera di commercio, certifica il Paese di origine delle merci stesse. Attesta il luogo dove le merci spedite sono state prodotte, estratte, fabbricate oppure subìto l’ultima trasformazione sostanziale. Ha una finalità creditizia (possibilità di aprire lettere di credito) ma soprattutto doganale (per stabilire il regime dei dazi doganali al momento dello sdoganamento della merce da parte delle Autorità doganali del Paese importatore). E´ richiesto in particolare in alcune aree geografiche come il Medio Oriente, il Nord Africa, il Sud America. Le imprese si devono rivolgere alla Camera di commercio della loro sede legale o alla Camera di commercio presso la quale hanno aperto un´unità locale. Si può richiedere un unico certificato d´origine per più fatture quando il cliente è lo stesso e la spedizione all’estero è unica. In caso contrario, sarà necessario richiedere un certificato d´origine per ogni fattura. Corsi gratuiti per le imprese in Camera di commercio di Milano per ottenere i certificati on line. La Camera di Commercio di Milano mette a disposizione delle imprese che operano con l´estero un programma informatico che consente di richiedere on-line i certificati d´origine delle merci. Il corso di formazione della durata di 3 ore, indirizzato a imprese, agenzie e spedizionieri, vuole illustrare la procedura digitale per la presentazione dei certificati d´origine on line e fornire le indicazioni necessarie per scaricare e utilizzare il programma informatico, al quale si accede direttamente dal sito della Camera di commercio di Milano, www.Mi.camcom.it, nella sezione "Documenti per l´estero". Gli appuntamenti sono previsti il 2 novembre, il 30 novembre e il 14 dicembre in Camera di commercio, via Meravigli 9/b, il 16 novembre anche nella sede di Legnano, via Podgora, 2. La partecipazione è gratuita.  
   
   
UCIMU, MACCHINE UTENSILI:SI CONSOLIDA LA RIPRESA NEL TERZO TRIMESTRE GLI ORDINI CRESCONO DEL 58,2% RIPARTE IL CONSUMO INTERNO  
 
 Cinisello Balsamo, 19 ottobre 2011 - Crescita significativa per l’indice degli ordini di macchine utensili che, nel terzo trimestre del 2011, segna un incremento del 58,2% rispetto al periodo luglio-settembre 2010, per un valore assoluto pari a 73,9 (base 2005=100). Questo è quanto emerge dalla rilevazione condotta dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Si allunga il trend positivo avviato a inizio 2010, consolidando la ripresa dell’industria italiana di comparto che, come emerge dalla rilevazione, raccoglie riscontri positivi sia sul mercato interno che estero. Per la prima volta, infatti, dopo quattro trimestri consecutivi di calo, l’indice degli ordini raccolto sul mercato interno torna a crescere, segnando un incremento del 96,8%. Nonostante ciò il valore assoluto resta ancora basso fermandosi a quota 30,3. Ottima la performance della domanda espressa dal mercato estero ove la raccolta ordinativi marca un incremento del 32,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 114,3. Giancarlo Losma presidente Ucimu ha così commentato: “nonostante il contesto particolarmente incerto, l’industria italiana del comparto ha recuperato buona parte del terreno perso durante la crisi del 2009, incrementando in modo deciso la propria attività sui mercati stranieri”. Nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni di macchine utensili sono cresciute del 27,8% rispetto allo stesso periodo del 2010. Crescono le consegne in Germania (+67,3%), che torna a essere il primo mercato di sbocco dell’offerta italiana di comparto. In leggero calo le vendite in Cina (-1,3%). Di segno positivo le consegne destinate a Stati Uniti (+100,9%), Francia (+6,3%), Brasile (+63,4%), India (+40%), Russia (+8,7%), Turchia (+113,1%). “Alla luce di questi dati - ha affermato Giancarlo Losma - i costruttori chiedono l’immediato intervento delle autorità di governo affinché possa essere ripristinata l’operatività che fino a qualche mese fa era garantita da Ice. L’export assorbe attualmente oltre il 60% della produzione italiana di settore, per questo - ha aggiunto Losma - abbiamo bisogno del supporto di un’agenzia autonoma che affianchi le aziende impegnate nell’attività di internazionalizzazione, oggi la più remunerativa per i costruttori”. “D’altra parte - ha affermato il presidente di Ucimu - è il risveglio della domanda interna il dato interessante che emerge dalla rilevazione di questo trimestre. Certo, il valore assoluto dell’indice è ancora basso, a conferma della debolezza del mercato domestico, ma l’inversione di tendenza, in un momento così incerto, fa ben sperare per il prossimo futuro ed è un’ottima base da cui ripartire dopo l’arresto degli investimenti in beni strumentali avvenuto nel 2009. Tutto ciò in previsione di Bi-mu, il principale appuntamento espositivo per il mercato italiano, che si terrà proprio nel 2012 e che potrà essere ulteriore slancio alla ripresa del consumo domestico”.  
   
   
SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR: IN PIEMONTE PREVISTE 7.010 ASSUNZIONI NEL IV TRIMESTRE 2011 LA PROVINCIA DI TORINO CONVOGLIERÀ PIÙ DELLA METÀ DEI NUOVI ASSUNTI E IL COMPARTO DEI SERVIZI NE ATTRARRÀ IL 77%  
 
Torino, 19 ottobre 2011 - Sono 7.010 le assunzioni che le imprese private piemontesi dell’industria e dei servizi hanno programmato di effettuare tra ottobre e dicembre 2011: è quanto emerge dalle dichiarazioni di assunzioni delle imprese con almeno un dipendente, rilevate dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, che presenta per la seconda volta a cadenza trimestrale il quadro dei fabbisogni occupazionali anche a livello regionale e provinciale. Come di consueto, il Sistema Informativo Excelsior fa riferimento alle entrate di personale dipendente a tempo indeterminato e determinato, incluse quelle con contratti a carattere stagionale, mentre non sono compresi i contratti di somministrazione (interinali). Questi dati vanno inquadrati in un contesto caratterizzato dal raffreddamento della congiuntura internazionale e nazionale, a cui si aggiungono altri due elementi da tenere in considerazione: la debole stagionalità del periodo, che solo a fine trimestre dovrebbe registrare un’intensificazione delle attività produttive legata al periodo natalizio, e la generale tendenza delle imprese a rimandare all’inizio dell’anno successivo la creazione di nuovi rapporti di lavoro. Questi fattori fanno sì che le 7.010 assunzioni prospettate per il Iv trimestre dell’anno registrino un calo rispetto alle 10.230 previste per il periodo luglio-settembre 2011. “Le 7mila assunzioni programmate dalle imprese piemontesi per il periodo ottobre-dicembre 2011 rientrano in un contesto di indebolimento generale della congiuntura e soprattutto in un clima di incertezza che inevitabilmente si riflettono sull´economia locale - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Il tema dell’occupazione è sicuramente il più importane tra quelli dell’agenda politica non solo del Piemonte, ma di tutto il nostro Paese. Proprio per questo motivo, il mondo dell’occupazione merita un monitoraggio approfondito e un’attenzione costante così da poter fornire a tutti, e soprattutto ai giovani che sentono maggiormente il peso della crisi, gli strumenti più efficaci per individuare percorsi di studi in grado di offrire sbocchi immediati sul mercato del lavoro. Allo stesso tempo, i dati di queste indagini possono consentire alle istituzioni di realizzare efficaci politiche territoriali, raccordando percorsi di formazione e necessità imprenditoriali". Nel dettaglio, 5.440 assunzioni, pari al 78% di quelle programmate, saranno non stagionali e 1.570 stagionali (il 22%). La quota di assunzioni stagionali è decisamente superiore nell’industria (28%) rispetto ai servizi (21%); risulta, inoltre, particolarmente elevata per i comparti delle industrie alimentari (87%) e per quello del turismo (50%), a conferma dell’elevata stagionalità che contraddistingue l’attività di questi settori. Circa 1.630 assunzioni, pari al 23% del totale, avverranno nell’industria e costruzioni, mentre 5.380, vale a dire il 77% del totale, nel comparto dei servizi. Tra le imprese industriali le costruzioni convoglieranno il 6% delle assunzioni totali, l’industria in senso stretto il restante 17%. All’interno di quest’ultima categoria prevalgono le assunzioni effettuate dalle industrie alimentari (7%) e metalmeccaniche (5%). Tra i servizi, le quote di assunzioni più elevate spettano al commercio, ai servizi alle persone e al turismo, settori che convoglieranno rispettivamente il 23%, il 16% e l’11% delle assunzioni complessive. Dal punto di vista territoriale, le assunzioni totali si concentreranno per più della metà nella provincia di Torino (il 58%), per circa il 17% nella provincia di Cuneo, per poco meno del 7% nella provincia di Novara, e per il 6% nell’alessandrino; le quote detenute dagli altri territori provinciali oscillano tra i 2 e i 4 punti percentuale. Cuneo, come nel Iii trimestre 2011, è la provincia con il più elevato tasso di ingresso (quasi 10 assunzioni per 1.000 dipendenti), mentre Alessandria e il Verbano Cusio Ossola registrano i valori più bassi (rispettivamente 4,5 e 4,9 assunzioni per 1.000 dipendenti). Disaggregando le assunzioni previste per il Iv trimestre 2011 secondo la classe dimensionale delle imprese, si evidenzia come il 36% delle assunzioni riguarderà imprese fino a 49 dipendenti e il 64% avverrà in imprese di dimensioni superiori. Nel dettaglio dei grandi gruppi professionali, il 20% delle assunzioni concernerà figure dirigenziali, scientifiche e tecniche; le figure impiegatizie e terziarie di livello intermedio rappresenteranno il 47% del totale, le figure operaie e non qualificate circa il 33%. Quanto alla tipologia contrattuale, poco meno del 33% delle assunzioni previste dalle imprese sarà a tempo indeterminato; la maggioranza delle assunzioni (il 58%) sarà effettuata con un contratto a tempo determinato, il 5% circa avrà la forma del contratto di apprendistato, mentre il restante 4% sarà caratterizzato da tipologie contrattuali differenti (inserimento e altre forme contrattuali). Il livello ancora elevato della disoccupazione in Piemonte ed una domanda di lavoro non particolarmente vivace fanno sì che le imprese non prevedano eccessive difficoltà nel reperire i lavoratori che intendono assumere. Eventuali problematicità, infatti, sono segnalate solo nel 18% dei casi. Per il 36% delle assunzioni, le aziende piemontesi segnalano una preferenza per i giovani (sino a 29 anni); il 18% delle assunzioni si rivolgerà a personale con più di 29 anni, mentre per il restante 46% dei casi l’età non è ritenuta un elemento rilevante. Analizzando il livello di istruzione segnalato per le assunzioni non stagionali, si sottolinea come il 19% dei nuovi assunti dovrà possedere una laurea, il 39% un diploma, e il 17% una qualifica professionale. Commessi e altro personale addetto alla vendita nelle attività commerciali rappresentano le professioni più richieste per il Iv trimestre dell’anno, con 1.350 assunzioni programmate. Seguono cuochi, camerieri e professioni simili con 610 assunzioni, operai specializzati nell’industria alimentare (500 assunzioni in programma) e specialisti amministrativi, finanziari e bancari (470).  
   
   
VUOI METTERTI IN PROPRIO? GLI AGENTI DI SVILUPPO IN VALSUGANA  
 
 Trento, 19 ottobre 2011 - Come mettersi in proprio in cinque mosse: un intero percorso di accompagnamento per chi desidera trasformare una passione o un hobby in un’attività imprenditoriale, anche di piccole dimensioni. Lo propone il progetto di animazione imprenditoriale di Trentino Sviluppo che, mercoledì 19 ottobre, farà tappa a Telve Valsugana: appuntamento alle ore 20.30 presso la Sala Riunioni della Biblioteca, con una prima serata informativa organizzata in collaborazione con i Comuni di Telve e di Carzano. Seguiranno altri cinque incontri a Castello Tesino, Borgo, Ronchi, Scurelle e Novaledo. Si avvierà quindi un percorso di tutoraggio, che prevede anche il sostegno nell’elaborazione del piano d’impresa, per un’iniziativa che in sei anni ha contribuito a far nascere in Trentino oltre 120 microimprese. Alcuni agenti di sviluppo aiuteranno quanti intendono avviare un’attività economica fornendo loro assistenza rispetto alla verifica di fattibilità dell’idea imprenditoriale, all’elaborazione del piano di impresa, alla ricerca di finanziamenti, all’individuazione di spazi idonei, fino all’individuazione di possibili collaborazioni con realtà produttive già presenti sul territorio. Un percorso condiviso che coinvolge in prima persona, oltre all’amministrazione comunale, anche le categorie economiche, gli istituti di credito, le imprese, e tutti i soggetti del territorio in grado di fornire un sostegno all’avvio di nuove iniziative economiche. Dopo l’esordio a Roncegno, il 10 ottobre scorso, e le serate informative nei comuni di Castelnuovo, Strigno e Samone, il tour di Trentino Sviluppo nei principali centri della Bassa Valsugana prosegue con il seguente calendario, con inizio sempre alle ore 20.30: mercoledì 19 ottobre a Telve Valsugana (anche per Carzano), presso la sala Riunioni della Biblioteca (piazzale Depero); giovedì 20 ottobre a Castello Tesino (anche per Pieve e Cinte), presso Palazzo Gallo (via Municipio Vecchio); lunedì 24 ottobre a Borgo, presso il Municipio; martedì 25 ottobre a Ronchi (anche per Telve di Sopra), presso la Sala polivalente del Municipio; mercoledì 26 ottobre a Scurelle, presso la sede della Cassa Rurale in piazza Beniti; lunedì 31 ottobre a Novaledo, presso la Sala Polivalente di via Valle, 2. La proposta, rivolta a tutti coloro che intendono avviare un’attività autonoma, riveste una particolare importanza per i giovani, oggi spesso costretti ad inserirsi nel mondo del lavoro in forma “autoimprenditoriale” (co.Co.co., contratti a progetto, partita I.v.a. Leggera). Sulla base di quanto emergerà dagli incontri, verranno organizzati dei colloqui individuali con gli aspiranti imprenditori per verificare nei singoli casi l’effettiva motivazione alla base della “voglia d’impresa”, a cui faranno seguito gli incontri di assistenza tecnica all’elaborazione del “job plan” (piano di lavoro) per far percepire l´importanza di pianificare la propria attività attraverso approfondimenti mirati su temi quali strategia d’impresa, amministrazione e finanza, verifica dei piani elaborati e feedback. Conclusa la fase di assistenza tecnica toccherà agli aspiranti imprenditori determinare, secondo le specifiche esigenze di ciascuno, se, come e quando decidere di avviare la propria nuova attività. Solo a quel punto partirà l’ultima fase di assistenza del team di agenti di sviluppo, quella del cosiddetto “accompagnamento”: gli aspiranti imprenditori verranno accompagnati presso gli uffici provinciali o comunali e dalle associazioni di categoria presenti sul territorio per la necessaria richiesta di autorizzazioni, permessi, obblighi di legge e altri adempimenti. Avviato nel 2005, il progetto di animazione imprenditoriale di Trentino Sviluppo ha fatto tappa finora in 180 comuni (83% dei municipi trentini) coinvolgendo oltre 2.600 persone (età media 36 anni, 48% donne) e contribuendo ad avviare oltre 120 microimprese, dal centro estetico al nido privato, dal bed&breakfast all’ufficio tecnico specializzato in energie rinnovabili. Quasi 900 le idee di impresa presentate, circa 300 i piani di impresa elaborati con il supporto degli esperti di Trentino Sviluppo.  
   
   
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, WORK SHOP SULLA MODA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE 2012-2014 DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. SI FARÀ IL PUNTO SUL SETTORE TESSILE-ABBIGLIAMENTO DEL DISTRETTO DI CARPI (MODENA) ED IL CALZATURIERO ITALIANO CON IL CASO DI S. MAURO PASCOLI (RIMINI)  
 
Bologna, 19 ottobre 2011 – ‘Le filiere produttive: il sistema moda in Emilia-romagna’ è il tema del work shop che si svolgerà mercoledì 19 ottobre 2011, ore 14.30 alle 17.30, a Bologna nella sala a piano terra della Terza torre della Regione (viale della Fiera 6). Le conclusioni dell´incontro - che farà anche il punto sul settore tessile-abbigliamento del distretto di Carpi (Mo) ed il calzaturiero italiano con il caso di S. Mauro Pascoli (Rn) - sarannno dell´assessore alla Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. Si tratta di uno degli incontri di ascolto e confronto con la comunità economica e sociale emiliano romagnola che porterà, entro l’anno, alla proposta del nuovo programma delle attività produttive e della ricerca. Un percorso che, come quello della Casa dell’Energia, aprirà le porte e le finestre a tutte le idee e a tutti gli attori dell’Emilia-romagna.  
   
   
ORAFO, CONTRIBUTO DELLA REGIONE TOSCANA AL LABORATORIO ARETINO SAGOR  
 
Firenze, 19 ottobre 2011 – La Regione contribuisce con 50 mila euro al potenziamento del Servizio di analisi a garanzia dell’oreficeria (Sagor), il laboratorio aretino che opera come azienda speciale della Camera di commercio di Arezzo a supporto delle attività di controllo e marchiatura dei metalli preziosi. Con una delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, la Regione ha deciso di cofinanziare il laboratorio Sagor, accanto a Camera di Commercio e Unioncamere, per favorire il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione di Vienna sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi. La convenzione è un accordo internazionale che serve a facilitare il commercio internazionale dei preziosi, garantendo, parallelamente, anche la tutela del consumatore. L’accordo prevede la marchiatura degli oggetti che dovranno rispondere agli standard tecnici dettati dalla convenzione: grazie al marchio, i prodotti potranno essere commercializzati nei paesi aderenti senza nessun ulteriore controllo o marchiatura. “Il sostegno della Regione all’attività del laboratorio – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – si inserisce nelle politiche, già da tempo in atto, per valorizzare al massimo il distretto orafo aretino, sollecitandone l’innovazione e l’innalzamento della qualità anche attraverso l’adozione degli standard internazionali. La Regione sostiene gli investimenti e in particolare quelli innovativi delle aziende e ha messo a punto una serie di misure specifiche sia per l’accesso al credito che per il sostegno ai processi di internazionalizzazione e marketing, con l’obiettivo di renderle più forti e competitive sui mercati globali. Un elemento forte della nostra politica a favore del distretto è inoltre il supporto e la valorizzazione al polo fieristico aretino”.  
   
   
IMPEGNO ISTITUZIONI E FORZE SOCIALI PER "DIACO" TRIESTE  
 
 Trieste, 19 ottobre 2011 - Un impegno assieme alle altre istituzioni e alle forze sociali per fare in modo di garantire la continuità produttiva, il sostegno a poter usufruire nel più breve tempo possibile della cassa integrazione attraverso il protocollo in essere fra la Regione e la Federazione regionale del credito cooperativo e, infine, l´opportunità della formazione da poter offrire ai lavoratori con le agevolazioni previste dalla legge. Questi, in sintesi, i punti dell´azione regionale sulla crisi della "Diaco" messi a fuoco dall´assessore al Lavoro Angela Brandi nel corso dell´incontro che si è tenuto ieri e che ha preceduto la firma del verbale d´esame congiunto per la cassa integrazione straordinaria di un anno a seguito del fallimento dell´azienda. "Si tratta - ha detto l´assessore - di un´attività imprenditoriale che da un punto di vista industriale presenta ancora delle prospettive e quindi sarebbe un vero peccato che terminasse per cause finanziarie e non tanto per mancanza di mercato". "Proprio per questo - continua l´assessore - lo sforzo deve coinvolgere anche il territorio in tutte le sue componenti, nel trovare quelle forze che possano garantire la continuità aziendale. Nell´immediato dobbiamo però fare in modo che i lavoratori non rimangano, oltre che nell´incertezza per il futuro, anche in uno stato di difficoltà economica a causa dei tempi troppo lunghi per l´erogazione dell´indennità di cassa integrazione". "Faremo quindi in modo - spiega l´assessore - che venga puntualmente applicato il protocollo sottoscritto con le banche del credito cooperativo, che prevede il pagamento immediato della cassa integrazione qualora l´azienda non sia in grado di anticiparla". Sempre oggi l´assessore Brandi ha incontrato anche il curatore fallimentare, l´avv.Enrico Bran, il quale ha avuto modo di illustrare la situazione e di fare il punto sulle complessità che sta comportando la gestione di questa fase. Proprio per agevolare l´arrivo di un imprenditore interessato a rilevare la produzione il curatore si è impegnato a produrre a breve una presentazione dell´azienda da far pervenire alle istituzioni e alle associazioni di categoria.  
   
   
TRIESTE: IMPEGNO ISTITUZIONI E FORZE SOCIALI PER "DIACO"  
 
 Trieste, 19 ottobre 2011 - Un impegno assieme alle altre istituzioni e alle forze sociali per fare in modo di garantire la continuità produttiva, il sostegno a poter usufruire nel più breve tempo possibile della cassa integrazione attraverso il protocollo in essere fra la Regione e la Federazione regionale del credito cooperativo e, infine, l´opportunità della formazione da poter offrire ai lavoratori con le agevolazioni previste dalla legge. Questi, in sintesi, i punti dell´azione regionale sulla crisi della "Diaco" messi a fuoco dall´assessore al Lavoro Angela Brandi nel corso dell´incontro che si è tenuto ieri e che ha preceduto la firma del verbale d´esame congiunto per la cassa integrazione straordinaria di un anno a seguito del fallimento dell´azienda. "Si tratta - ha detto l´assessore - di un´attività imprenditoriale che da un punto di vista industriale presenta ancora delle prospettive e quindi sarebbe un vero peccato che terminasse per cause finanziarie e non tanto per mancanza di mercato". "Proprio per questo - continua l´assessore - lo sforzo deve coinvolgere anche il territorio in tutte le sue componenti, nel trovare quelle forze che possano garantire la continuità aziendale. Nell´immediato dobbiamo però fare in modo che i lavoratori non rimangano, oltre che nell´incertezza per il futuro, anche in uno stato di difficoltà economica a causa dei tempi troppo lunghi per l´erogazione dell´indennità di cassa integrazione". "Faremo quindi in modo - spiega l´assessore - che venga puntualmente applicato il protocollo sottoscritto con le banche del credito cooperativo, che prevede il pagamento immediato della cassa integrazione qualora l´azienda non sia in grado di anticiparla". Sempre oggi l´assessore Brandi ha incontrato anche il curatore fallimentare, l´avv.Enrico Bran, il quale ha avuto modo di illustrare la situazione e di fare il punto sulle complessità che sta comportando la gestione di questa fase. Proprio per agevolare l´arrivo di un imprenditore interessato a rilevare la produzione il curatore si è impegnato a produrre a breve una presentazione dell´azienda da far pervenire alle istituzioni e alle associazioni di categoria.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA IN RUSSIA ALLA FIERA MONDIALE DELLE CALZATURE E DEL CUOIO DI MOSCA CON LE IMPRESE DEI DISTRETTI DI SOLOFRA-AVELLINO E GRUMO NEVANO-AVERSA  
 
Napoli, 18 ottobre 2011 – Dal 18 al 21 ottobre prossimi, l´assessorato ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, con 15 imprese appartenenti ai Distretti di Solfora-avellino (Campania Expo) e Grumo Nevano-aversa, sarà presente all´«Obuv´-mir Kozhi», la Fiera internazionale delle calzature e del cuoio che si celebra due volte l´anno a Mosca, in Russia. Dopo "Mondo Prezioso" al Tarì di Marcianise sul settore orafo e "l´Istanbul Jewelry Show" sulla gioelleria, questo è il terzo evento del mese a cui partecipa la Regione nell´ambito dell’azione di sistema volta allo sviluppo delle cosiddette "reti di imprese", che fa parte del nuovo Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (Paser). Questa parte dell´azione, per la quale è stato stanziato complessivamente un milione di euro, prevede l´individuazione e la partecipazione ai principali eventi di settore a rilevanza internazionale, che - attirando un grande numero di operatori italiani e stranieri - risultino idonei a consentire di gettare le basi per lo sviluppo di reti di imprese. La fiera di Mosca, che quest´anno celebrerà il suo 40° anniversario, rappresenta una rilevante piattaforma per i principali produttori di calzature e articoli in cuoio provenienti da tutto il mondo. L´interesse per questo evento è così alto, che dal 1997 si tiene due volte all´anno, in primavera e autunno. Nella scorsa edizione all´Expo hanno preso parte circa 300 espositori e produttori provenienti da Italia, Germania, Spagna, Messico, Portogallo, Russia, Serbia, Turchia e Francia. Oltre seimila i visitatori professionali provenienti dalle regioni russe e dai Paesi dell´ex Unione Sovietica, per 15mila metri quadri di superficie espositiva. Per i partner e gli investitori stranieri, la Fiera offre l´opportunità di stabilire contatti diretti con i distributori, ampliare e/o rafforzare la propria offerta commerciale in tutte le regioni russe. La presenza italiana è da sempre tradizionalmente la più rappresentativa e ricercata, essendo la Russia il quarto Paese importatore di calzature made in Italy. A conferma del grande valore commerciale del Made in Italy, tanto che circa il 90% delle calzature italiane è esportato sulla base di contratti conclusi durante e dopo le due importanti Fiere internazionali di Milano (Micam) e appunto quella di Mosca Obuv. La Fiera presenta esposizioni di calzature femminili, maschili, per bambini e sportive, articoli in cuoio e materie prime per l´industria dei materiali e accessori, prodotti per la cura delle pelli e del cuoio. "Proseguiamo - spiega l´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella - nel programma di sostegno alle nostre imprese e alla creazione di contatti strategici per lo sviluppo e la crescita del nostro sistema produttivo. Anche in questo caso, la Regione sarà presente con un proprio stand istituzionale, al fine di diffondere la conoscenza dei distretti produttivi campani, delle loro imprese e dei loro prodotti e di migliorare la conoscenza tra gli attori di sistemi differenti e favorire la creazione di relazioni di fiducia, in un settore come quello delle calzature e del cuoio nel quale la Campania è tradizionalmente protagonista. Saranno quindi organizzati workshop e momenti di incontro, in cui saranno coinvolti sia gli operatori degli altri distretti e cluster italiani sia gli operatori esteri; il tutto sulla base della scelta di uno specifico target settoriale/territoriale, così da orientare la scelta verso partner aventi caratteristiche di specializzazione settoriale e di tecnologia organizzativa coerenti con la specifica realtà campana."