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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Ottobre 2011
PREMIO EUROPEO PER IL GIORNALISMO 2011: CERIMONIA DI PREMIAZIONE  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2011 - Il premio del Parlamento europeo per il giornalismo sarà assegnato per la quarta volta dal Presidente Jerzy Buzek mercoledì 19 ottobre. Il riconoscimento va a quei giornalisti che hanno seguito i più importanti avvenimenti europei o hanno contribuito a promuovere una migliore comprensione delle istituzioni e delle politiche europee. La cerimonia di premiazione avrà inizio alle ore 9 nella sala della plenaria. Giurie composte di giornalisti, in ciascun Stato membro, hanno selezionato i 64 vincitori nazionali: 21 per la categoria della stampa scritta, 16 per la radio, 15 per la televisione e 12 per internet. La giuria finale a Bruxelles, composta di tre deputati e sei giornalisti, ha poi scelto un vincitore per ciascuna categoria: stampa scritta, radio, Tv e Internet. Ogni vincitore riceverà € 5000. Cerimonia di premiazione Il Presidente Jerzy Buzek assegnerà il premio ai vincitori europei durante una cerimonia ufficiale nella sala plenaria del Parlamento. Alla cerimonia seguirà un dibattito dal titolo: "Niente è impossibile: la copertura mediatica della violazione dei diritti dell´uomo e i conflitti internazionali". L´evento sarà trasmesso via web-streaming sul sito del Parlamento. I vincitori nazionali dei vari Stati membri saranno presenti all´evento, così come 60 giovani giornalisti che partecipano a un workshop organizzato dal Parlamento europeo. La cerimonia di premiazione avrà luogo mercoledì 19 ottobre nella sala plenaria del Parlamento, edificio Paul-henri Spaak. L´evento è previsto dalle 9 alle 11.30. I giornalisti avranno la possibilità d´intervistare i vincitori e i membri della commissione durante un punto stampa davanti alla sala plenaria alle 11.45.  
   
   
LE CIFRE DAL MONDO DELL’EDITORIA LIBRARIA? LE TROVATE QUI  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Da oggi tutte le cifre sul mondo dell’editoria libraria sono disponibili e scaricabili dal sito www.Aie.it (pagina Cifre e Numeri, link: http://www.Aie.it/topmenu/documenti/cifreenumeri.aspx ) e dal sito giornaledellalibreria.It (pagina Numeri: link http://www.Giornaledellalibreria.it/topmenu/numeri.aspx ). Con un click ecco a disposizione tutti i numeri sulla produzione e sul mercato, sulla lettura e sugli acquisti, sul libro tradizionale e sull’editoria digitale. E ancora su come è cambiata l’editoria italiana dagli anni Novanta a oggi. Insomma i principali dati di riferimento dell’editoria italiana, per vedere dove (e come) eravamo, dove siamo, come ci stiamo trasformando. Anche regione per regione. Nelle varie sezioni, curate dall’Ufficio studi dell’Aie, è possibile trovare grafici, tabelle, un breve commento e una nota metodologica sulle fonti. Il tutto per fornire ad addetti ai lavori, curiosi ed amanti del libro le più importanti (e attendibili) indicazioni sul mercato italiano del libro tradizionale (e dei suoi canali), dell’eBook e dell’eCommerce, dei contenuti e dei consumi culturali.  
   
   
UNO STRANO RAGAZZO DI 90 ANNI  
 
Pavia, 19 ottobre 2011 - Ferdinando Pascolo, partigiano, nome di battaglia “Silla”, è autore del volume di memorie Uno strano ragazzo, che sarà presentato giovedì 20 ottobre (alle ore 16) presso l’Aula Grande di Scienze Politiche. All’incontro interverranno il giornalista Toni Capuozzo, lo storico Mimmo Franzinelli, l´on. Virgilio Rognoni, politico e giurista, e Fabio Rugge, preside della facoltà di Scienze Politiche, in qualità di moderatore. Ferdinando “Silla” Pascolo è nato il 24 ottobre 1919. Suo nonno Antonio, suo padre e i suoi zii avevano una farie, in Via Cella: vantavano una tradizione secolare di artigianato di grande qualità che venne profusa a Udine, presso quell’istituto che ora si chiama Malignani, la scuola professionale di Gemona del Friuli e in Trentino. Nel 1926 Ferdinando si trasferì con la famiglia a Udine, dove tutt´ora risiede. Ferdinando, militare nella campagna di Russia, portò a termine azioni che si rilevarono determinante per la sopravvivenza di centinaia, forse migliaia di persone, come riconosciuto, nel suo messaggio, dal Gen. Camporini. Dopo l´8 settembre militò tra i partigiani con il nome di Silla. Fu carcerato in Via Spalato e dopo varie vicende fu fatto fuggire dal direttore delle carceri per evitare che la polizia nazista lo interrogasse e lo torturasse per estorcergli segreti dell’attività del Cnl. Come “Silla” si presentò ai partigiani di Gemona del Friuli e riuscì a evitare che, proprio nel carcere della sua città natale, si verificassero episodi di maltrattamento dei prigionieri e si praticasse una sommaria resa dei conti. Intervenne a Cividale del Friuli, dove diversi italiani erano tenuti prigionieri dai militari sloveni e riuscì a liberarne uno, Danilo Toffoletti, salvandogli la vita.  
   
   
PREMIARE CHI INVESTE IN CULTURA: PROPOSTA DI LEGGE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
 Firenze, 19 ottobre 2011 – “Chi investe in cultura e sulla cultura fa un azione che merita di essere premiata con una riduzione fiscale”. Lo ha detto ieri in Consiglio regionale l’assessore alla cultura Cristina Scaletti presentando, di concerto con gli assessori al territorio Anna Marson e al bilancio e finanze Riccardo Nencini, una proposta di legge che prevede agevolazioni fiscali ai privati che investono nel settore culturale e nella tutela del paesaggio. “In Toscana – ha aggiunto – non stiamo fermi a lamentarci dei tagli di bilancio; al contrario, siamo impegniati ad attivare tutte le forme possibili di salvaguardia del nostro patrimonio culturale”. “Dobbiamo essere consapevoli che per fare il bene della cultura, non è sufficiente sostenere quello che abbiamo. Dobbiamo continuare a dare occasioni di crescita e di espressione soprattutto ai giovani”, ha aggiunto l’assessore Scaletti. “La cultura per essere viva ha bisogno di crescere, di muoversi, di non accontentarsi. In questo senso vogliamo anche dare un segno al governo: o decide di fare politiche di questo tipo a livello nazionale, oppure dia alle Regioni la possibilità vera di applicare un federalismo fiscale che proprio sulla cultura potrebbe funzionare al meglio. Quello odierno è un gesto importante ancorché simbolico: vogliamo trovare una strada e indicarla al governo. E lo facciamo forti di una scelta importante fatta nei mesi passati: quando la giunta regionale ha deciso di non tagliare un solo euro dal bilancio di spesa corrente per la cultura in Toscana. Con la cultura si mangia, la cultura ha un prezzo, la cultura ha un valore per i singoli, per la comunità, per la competitività del nostro sistema. Ed è proprio questa concezione moderna della cultura che ci porta a dire che anche la defiscalizzazione dei contributi alla cultura è giusta, importante e contribuisce alla competitività della Toscana e del Paese. A nessuno – è la conclusione dell’assessore – sfugge la difficoltà economica e finanziaria che stiamo attraversando; e proprio per questo la sinergia tra gli sforzi del pubblico e quelli dei privati è la via da seguire”. La proposta di legge prevede disposizioni volte a concedere agevolazioni fiscali nelle forme della detrazione dall’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche e del credito di imposta sull’Imposta regionale sulle attività produttive; rispettivamente alle persone fisiche residenti in Toscana e ai soggetti diversi dalle persone fisiche con sede legale o stabile organizzazione in Toscana, che tramite erogazioni liberali, finanzino soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, operanti nella valorizzazione dei beni culturali e ambientali e nella promozione e organizzazione di attività culturali, con sede legale e operativa in Toscana. La scelta dei progetti e dei soggetti beneficiari da parte della Regione Toscana risponde alla duplice esigenza di indirizzare le risorse private verso interventi individuati negli atti della programmazione regionale, e per i quali è stato previsto anche il finanziamento pubblico; e evitare una frammentazione delle risorse private in innumerevoli piccoli interventi di scarso impatto, contribuendo così ad una maggiore concentrazione delle risorse sugli obiettivi strategici per il territorio. La proposta di legge dovrebbe produre effetti finanziari sul bilancio regionale a partire dal 2013.  
   
   
VENETO CAPOLOFILA DEL PROGETTO EUROPEO CULTEMA  
 
Venezia, 19 ottobre 2011 - Valorizzare le potenzialità della rete delle città murate e dei sistemi fortificati: si incentrerà su questo obiettivo l’impegno della Regione del Veneto, partner capofila del Progetto europeo Cultema (Cultural Territorial Marketing) di cui si è svolto ieri a Venezia il meeting di avvio della fase operativa. All’apertura dei lavori sono intervenuti il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato e Alberto D’alessandro in rappresentanza del Consiglio d’Europa. Era presente anche il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò. Il progetto della durata di due anni si propone di sviluppare una strategia condivisa di mercato per incentivare gli investimenti, soprattutto privati, nei riguardi del patrimonio culturale: E’ finanziato per un importo complessivo di circa un milione 800 mila euro nell’ambito del Programma Ue di Cooperazione Transnazionale See Europa Sud Orientale 2007–2013. La Regione del Veneto partecipa con un budget operativo di 400.000 euro. Il vicepresidente Zorzato ha messo in evidenza come la quantità e la qualità dei beni culturali rappresentino per il Veneto una delle risorse più importanti e anche un fattore chiave di sviluppo economico sostenibile. Tra i campi d’intervento della Regione in materia di presenze culturali, Zorzato ha citato la normativa e gli strumenti di programmazione, l’attenzione per i centri storici e le città murate, le oltre 4000 ville venete. “La conservazione dei beni culturali – ha detto – è una responsabilità nei confronti delle future generazioni”. Zorzato ha parlato anche dell’apporto dei privati, delle opportunità offerte dalla candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019 e del rafforzamento della collaborazione tra partners di Paesi diversi nella ricerca di pratiche e strumenti innovativi. Al progetto, oltre alla Regione del Veneto, per l’Italia partecipano il Magistrato alle Acque di Venezia e l’Unioncamere Veneto. Gli altri partners sono di paesi dell’Europa sud orientale appartenenti all’Unione Europea o candidati a divenirne membri. Invece altri soggetti, come il Comune di Venezia e il Consiglio d’Europa, partecipano nella veste di osservatori.  
   
   
MILANO, ARCIMBOLDI: UN TEATRO DAVVERO POPOLARE NELLA PASSATA STAGIONE OLTRE 254.000 SPETTATO  
 
 Milano, 19 ottobre 2011 - "Il successo ottenuto dal Teatro degli Arcimboldi, fin dalla sua nascita, dimostra come l´idea di dargli la vocazione di teatro popolare, che in questi anni l´ha contraddistinto, è stata sicuramente azzeccata e gli oltre 170 spettacoli, a cui hanno assistito 254.000 persone, nella passata stagione, ne sono la testimonianza più concreta". Questo il commento dell´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi in merito alla nuova stagione teatrale degli Arcimboldi, presentata ieri mattina dal presidente della Fondazione I Pomeriggi Musicali Riccardo Bertollini. Tra gli artisti presenti anche il trasformista Arturo Brachetti protagonista, nel cartellone, con lo spettacolo ´Ciak, si Gira!´. "Grazie all´ottima gestione dei Pomeriggi Musicali - ha proseguito l´assessore -, che sono riusciti, nei cinque anni di direzione, a fidelizzare un pubblico vasto ed eterogeneo, gli Arcimboldi si affermano oggi come il secondo teatro italiano per numero di spettatori. Trovo inoltre sorprendente il fatto che il pubblico non rinnova l´abbonamento, ma sceglie ogni volta di essere presente, portando quindi in attivo il bilancio degli Arcimboldi: un motivo d´orgoglio per Regione Lombardia, che ne riconosce il modello da seguire per tutti i teatri popolari". L´assessore Buscemi ha ricordato come quest´anno ricorra il decimo anno del Teatro degli Arcimboldi e il 150° dell´Unità d´Italia. "Per festeggiare queste ricorrenze - ha detto - con il Circuito Lirico e I Pomeriggi Musicali abbiamo pensato di rendere omaggio alla vocazione prima del Teatro, quello di palcoscenico per l´opera lirica. Così, come per la sua inaugurazione, sarà quindi nuovamente in scena un´opera di Giuseppe Verdi, allora fu ´La Traviata´, questa volta sarà ´Rigoletto´". Tra i generi presenti in cartellone non mancheranno: musical (´Notre-dame de Paris´ e ´I Promessi Sposi´); lirica (´Rigoletto´ e ´Il Flauto Magico´); intrattenimento (con lo spettacolo di Brachetti e quello dedicato ai bambini ´Disney Live!´); comico (Antonio Albanese, Zelig), ma anche nouveau cirque (Cirque Èloize) e balletti. Ampio spazio è dedicato ai concerti, con protagonisti del calibro di Tori Amos, Mario Biondi, Raf, Ivano Fossati, Raphaele Gualazzi, Luca Carboni, James Taylor e Pino Daniele. "La nuova stagione - ha sottolineato Buscemi - si riconferma con un palinsesto ricco e prestigioso. Un gioiello che, con la sua offerta culturale pregiata, si aggiunge a un sistema teatrale che primeggia nel nostro Paese e in tutta Europa. Non possiamo che andare fieri di questo patrimonio".  
   
   
IN COMPAGNIA DI VERDI  
 
Parma, 19 ottobre 2011 - Il Festival Verdi è ancora nel segno della vicinanza a coloro che non hanno la possibilità di andare incontro alla musica. Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Parma raggiungeranno le case di cura, i centri giovanili e le chiese portando in questi luoghi la musica di Verdi e non solo: un’occasione per vivere insieme la gioia del Festival. Numerosi gli appuntamenti In compagnia di Verdi per il Festival Verdi 2011: il Coro del Teatro Regio di Parma, diretto da Martino Faggiani raggiungerà venerdì 21 ottobre la Casa di Padre Lino di Parma, lunedì 24 ottobre La Casa di Alberi a Vigatto, mercoledì 26 ottobre il Centro Servizi Sidoli di Parma e sabato 29 ottobre la Residenza dei Tigli di Parma, dove eseguirà un programma interamente dedicato a Verdi, con cori tratti da Il Trovatore, I Vespri siciliani, Rigoletto, I Lombardi alla prima Crociata e Nabucco. Il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, sotto la guida di Gabriella Corsaro, allieterà gli ospiti del Centro Giovani “Il Federale” di Parma giovedì 20 ottobre e del Centro Servizi San Leonardo sabato 29 ottobre, con musiche di Verdi, Händel, Mozart, Fauré, Delibes, Franck. Infine due appuntamenti con il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma lunedì 24 ottobre 2011, alle ore 17.00 nella Chiesa di San Giovanni Evangelista e venerdì 28 ottobre, sempre alle ore 17.00 nella Chiesa Ss. Annunziata.  
   
   
VDA: STAGIONE CULTURALE 2011/2012: POUIC-POUIC BASATO SUL GIOCO DA JACQUES VILFRID  
 
Aosta, 19 ottobre 2011 - L´assessorato dell´Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d´Aosta ha annunciato che come parte della Stagione Culturale 2011/2012, Martedì 25 ottobre 2011 alle 21h presso il Teatro Giacosa d´Aosta, si giocherà il gioco -Pouic Pouic . La sezione francese della Stagione avrà inizio nella giusta atmosfera con Pouic-pouic , una commedia adattata e diretta da Lionel Astier, attore noto al pubblico francese per il suo ruolo nella serie televisiva Kameloot su canale M6. Il gioco riproduce il testo di Jacques Vilfrid, senza cerimonie, diventato un film di Jean Girault. Il film è stato un enorme successo e ha lanciato la carriera di comico francese Louis de Funès. In Francia, il nome -Pouic Pouic qualcosa per tutti, perché tutti hanno visto almeno una volta drôlissime con questo film, nei ruoli principali, Jacqueline Mailllan, Mireille Darc e Louis de Funès. La storia di un uomo d´affari, Leonard Monestier, che cerca di sbarazzarsi di una concessione petrolifera senza valore che sua moglie, Jacqueline, ha acquistato un truffatore. Ha deciso di venderlo ad Antoine Brévin, un miliardario corteggiare la figlia Patricia, che può essere il perfetto "piccione" ... Lionel Astier, che è anche regista, interpreta Leonard Monestier. Il ruolo colorato di sua moglie Jacqueline è interpretata da Valerie Mairesse abbiamo già avuto il piacere di accogliere nel 2010 ad Aosta scatola chiusa . Valerie Mairesse è noto anche al pubblico per la sua brillante carriera in teatro e per le sue apparizioni su France 2 emissioni in Lawrence Ruquier Non stiamo mentendo e aspettano solo di ridere . Commedia popolare, Pouic-pouic è imballato con le repliche divertenti ed efficaci che rendono questo spettacolo un momento di pura felicità. Web: www.Regione.vda.it    
   
   
TEATRO DELL’OPERA DI MILANO – UN CORO PER LA CITTÀ  
 
 Milano, 19 ottobre 2011 - Dopo il grande successo della scorsa stagione, il Teatro dell’Opera di Milano si rinnova con la scelta evidente di portare l’opera lirica in un teatro popolare come il Teatro Smeraldo. Anche quest’anno, il Teatro dell’Opera di Milano porta in scena alcune tra le più celebri opere liriche, accompagnando all’immutabilità dei drammi e delle vicende umane narrate, ideazioni sceniche e stilistiche originali e innovative. In previsione della grande stagione lirica e in attesa del debutto di Carmen in data 10 e 11 dicembre al Teatro Smeraldo, Teatro dell’Opera omaggia la cittadinanza con l’iniziativa “Un Coro per la Città”, il 24 ottobre presso il Teatro Smeraldo alle ore 20.30, un concerto gratuito, che inaugura la grande Stagione Lirico – Sinfonica. La novità della stagione 2011/2012 è l’impegno di Teatro dell’Opera a creare un progetto legato all’eco sostenibilità riconsiderando tutti i suoi momenti produttivi e seguendo i principi di questo valore già intrinseco nella natura stessa della nostra associazione.  
   
   
LUGANO: 150° UNITÀ D´ITALIA  
 
Lugano, 19 0ttobre 2011 - In occasione dell’11a edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo e nel 150° dell’Unità d’Italia 1861-2011, l’Associazione Carlo Cattaneo e il Consolato Generale d’Italia a Lugano presentano lo spettacolo teatrale-musicale “Cristina Trivulzio di Belgioioso, Una protagonista del Risorgimento.” Lo spettacolo, a ingresso libero, si terrà lunedì 24 ottobre 2011 alle ore 18.30 nella Sala-teatro Carlo Cattaneo, Consolato Generale d’Italia, Via F. Pelli, 16a - 6900 Lugano. Al termine, un rinfresco sarà offerto agli intervenuti. Lo spettacolo teatrale-musicale Cristina Trivulzio di Belgioioso, Una protagonista del Risorgimento, è allestito a cura del Théâtre Français de Milan di Aphrodite de Lorraine, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, del Ministero degli Affari esteri, dell’Accademia della Crusca. L’intento della mise en espace è far meglio conoscere, nell’ambito del 150° dell’unità d’Italia, una figura femminile straordinaria: Cristina Trivulzio di Belgioioso, donna che ha conosciuto tutte le gioie e le amarezze della vita facendole confluire nella passione e nell’amore per la Patria; prendendo parte attiva nelle strategie politiche e, in alcuni casi, belliche del tempo. La compagnia Théâtre Français de Milan è un’Associazione culturale che ha l’obiettivo di rafforzare, attraverso l’attività artistica, i legami che uniscono tradizionalmente la Francia e l’Italia e che, proprio nel Risorgimento, hanno scritto un capitolo di altissimo valore. Per altre informazioni: Segretariato Associazione Carlo Cattaneo, Piazza C. Cattaneo 1, Cp 1, 6976 Castagnola, tel. 0041-91-976.05.40, fax 0041-91-976.05.41, e-mail: carlocattaneo@bluewin.Ch  www.Associazionecattaneo.ch/    
   
   
MODA E VINO AUMENTANO ATTRATTIVITÀ TERRITORIO A MILANO APRE ´VENDEMMIA IN VIA MONTENAPOLEONE´  
 
Milano, 19 ottobre 2011 - Si chiama ´Vendemmia in via Montenapoleone´ la rassegna organizzata dall´Associazione di via Montenapoleone, che invita milanesi e turisti a trascorrere una serata nella via più famosa di Milano all´insegna della qualità. L´iniziativa, patrocinata da Regione, Provincia e Comune di Milano, è stata presentata oggi al Circolo del Commercio alla presenza, tra gli altri, dell´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu. Giunta alla seconda edizione, l´obiettivo della manifestazione è quello di creare un binomio tra le eccellenze della via e il vino. Come avviene a Parigi in avenue Montaigne, giovedì 20 ottobre, dalle ore 19 alle ore 22, le boutique di una delle vie dello shopping di lusso più celebri di tutto il mondo si trasformano in cantine dove poter gustare prestigiosi vini alla presenza di sommelier ed enologi di fama internazionale. "Iniziative come queste - ha detto l´assessore Maullu - servono a valorizzare una dei luoghi simbolo di Milano e del made in Italy. Sarà un´ottima occasione per rafforzare ancora di più la visibilità di un quartiere, che per il nostro territorio è un vero magnete, soprattutto in questo momento dove il lusso sta incrementando il suo fatturato". "Ancora una volta la moda - ha concluso l´assessore Maullu - si distingue come un comparto produttivo straordinario, che, insieme con le bellezze architettoniche, paesaggistiche e alle nostre ricchezze enogastronomiche, aumenta l´attrattività di Milano e della Lombardia a livello internazionale".  
   
   
TRENTO: INAUGURATA LA MOSTRA "DINO & CO. – SAURI DELLE DOLOMITI" AL MUSEO DI SCIENZE  
 
Trento, 19 ottobre 2011 - Musei - Dinosauri, rettili, anfibi, piante vissuti milioni di anni fa nell’area dolomitica, narrati attraverso oltre 80 fossili: come un viaggio nel tempo, la mostra temporanea “Dino & Co. – Sauri delle Dolomiti” del Museo di Scienze Naturali a Bolzano ci racconta la loro storia, alla scoperta di questi antichissimi viventi. Gran parte dei fossili esposti non era finora accessibile al pubblico; la mostra presenta inoltre alcuni pezzi di eccezionale rilievo scientifico. Aperta fino all’8 aprile 2012, “Dino & Co. – Sauri delle Dolomiti” è stata inaugurata, lunedì 17 ottobre, dall’assessora Sabina Kasslatter Mur. Dal Permiano al Cretacico, da 300 a 65 milioni di anni fa: ere in cui le Dolomiti furono abitate prima da rettili e anfibi terrestri, volanti e marini (volgarmente, sauri), poi da dinosauri e, sempre, da piante. Un mondo che la mostra temporanea “Dino & Co. – Sauri delle Dolomiti”, in programma al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano dal 18 ottobre 2011 all’8 aprile 2012, esplora presentando più di 80 fossili, per la quasi totalità di provenienza dolomitica, originali e mai esposti al pubblico. In un percorso ordinato cronologicamente, in cui sono i reperti stessi a parlare, trovano spazio alcuni pezzi assai importanti per la ricerca: è il caso, tra gli altri, dello scheletro di rettile volante (un Eudimorphodon) più antico del mondo, della vertebra dell’acquatico notosauro scoperta nel 2009 nella Gola del Bletterbach, o, ancora dal Bletterbach, dell’orma del grande rettile erbivoro Pachypes, assunta dagli scienziati a punto di riferimento per definire la specie. Un´ulteriore testimonianza di come le Dolomiti, recentemente iscritte nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, contengano una miniera di informazioni scientifiche - anche su sauri e dinosauri, che fino a trent’anni fa nessun paleontologo riteneva avessero potuto abitare le Alpi meridionali. Organizzata in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento e patrocinata dalla Fondazione Dolomiti Unesco, la mostra temporanea “Dino & Co. – Sauri delle Dolomiti” è parte del progetto di ricerca “La crisi ecologica del Permo-triassico nelle Dolomiti”, di cui recepisce, tra le righe dei testi espositivi, alcuni risultati inediti che troveranno spazio nelle pubblicazioni solo nei prossimi mesi. Hanno curato l’esposizione Evelyn Kustatschter, paleontologa, e la mediatrice didattica Johanna Platzgummer, entrambe del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Presenti all’inaugurazione di oggi, lunedì 17 ottobre, oltre alle curatrici, l’assessora provinciale all’Istruzione e cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, Othmar Parteli, direttore della Ripartizione provinciale Musei, il direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Vito Zingerle, Michele Lanzinger, direttore del Museo delle Scienze di Trento e Johanna Scartezzini Plasinger in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, che sostiene l’iniziativa. Il percorso espositivo di “Dino & Co. – Sauri delle Dolomiti” ripercorre la scansione delle ere geologiche: dopo una riflessione introduttiva sulle dimensioni del tempo, il visitatore è immerso, di seguito, nel Permiano, nel Triassico inferiore, medio e superiore, nel Giurassico e, infine, nel Cretacico, ovvero da 300 a 65 milioni di anni fa. La mostra si propone su tre diversi livelli, a seconda dei destinatari: uno base, che conduce attraverso ciò che non può non essere visto; uno per bambini, con occasioni di gioco – ad esempio un’area scavo per cercare fossili - e possibilità di toccare con mano alcuni reperti; infine, un livello di approfondimento. Non tutti gli 80 fossili in mostra, che costituiscono il filo conduttore del percorso, sono infatti immediatamente visibili: alcuni – circa 20 - si trovano “nascosti” in appositi cassettoni o armadi, che l’interessato può aprire ed esplorare. Accompagnano i reperti brevi testi in italiano, tedesco e inglese. I fossili sono stati scoperti in larga parte nelle Dolomiti – in un’area che si estende tra Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli – e comprendono scheletri di rettili e anfibi terrestri, volanti e marini, piante e orme. A queste ultime è dedicata una sala specifica, perché contengono informazioni basilari per la scienza (ad esempio, peso e velocità dei dinosauri). Pezzo forte del settore dedicato al Permiano è l’orma della zampa posteriore di Pachypes dolomiticus, grande rettile erbivoro che visse 220 milioni di anni fa. L’importanza del reperto, proveniente dalla Gola del Bletterbach, è testimoniata dal fatto che gli scienziati lo considerano rappresentativo per descrivere la specie. Notevolissima è anche la vertebra dorsale fossilizzata di notosauro – rettile marino che popolava mari poco profondi - ritrovata nel 2009 sempre nel Bletterbach: si tratta del primo osso in assoluto risalente al Triassico inferiore nelle Dolomiti. Il più antico rettile volante del mondo: proviene dalle Dolomiti friulane lo scheletro fossilizzato di Eudimorphodon, uno pterosauro di circa 210 milioni di anni fa, che troviamo esposto nell’area del Triassico medio. Ma, oltre ai sauri, la mostra “Dino & Co.” propone anche fossili vegetali. Ecco allora nella sezione sul Triassico superiore una delle ambre più antiche esistenti, ritrovata nel bellunese. Nelle sue gocce è rimasto intrappolato un mondo di animali unicellulari, batteri e pollini. Con il periodo Giurassico, i dinosauri prendono sempre più piede e la loro dimensione progressivamente aumenta. Ad illustrarla, un grande scheletro di Carnotaurus sastrei; vicino, il calco di un’orma della passeggiata di dinosauro più lunga d’Europa (120 impronte consecutive), quella di Anglone sul Monte Brento, in Trentino. In chiusura, uno scheletro di adrosauro lungo quasi quattro metri, soprannominato “Antonio”, il più completo sinora conosciuto di questo erbivoro a becco d’anatra che popolava le pianure del Cretacico. L’esemplare è proposto in calco. Per rendere più piacevole la visita, in ogni sala è stato sistemato un teatrino cartaceo che illustra le diverse specie animali e vegetali in mostra. Lungo il percorso, inoltre, inframmezzato da un’area sull’alimentazione dei dinosauri, sono disseminati box tematici (ad esempio sulla locomozione o l’adattamento al nuoto dei sauri) e installazioni video. La mostra temporanea “Dino & Co. - Sauri delle Dolomiti” è visitabile dal 18 ottobre 2011 all’8 aprile 2012 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, in via Bottai 1 a Bolzano, dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18. L’ingresso costa 4 euro, ridotto 3 euro ed è gratuito per bambini sotto i sei anni. Il biglietto combinato (museo più mostra “Dino & Co.”) è acquistabile a 5 euro. Il biglietto famiglia è in vendita a 8 euro. Per informazioni e prenotazioni, contattare lo 0471 412964 o visitare il sito del museo www.Museonatura.it. Alla mostra è anche collegata un’ampia serie di attività didattiche per le scuole che comprendono laboratori, visite guidate e azioni interattive. Informazioni e prenotazioni al numero 0471 412975. Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai,1, Bolzano, tel. 0471 412964, web www.Museonatura.it/  email info@museonatura.It