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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Ottobre 2009
OGGI PRESENTAZIONE UFFICIALE DEI PIANI ADR E SEA ALL’ENAC  
 
Roma, 14 settembre 2009 – Oggi alle ore 9:00, presso la sede dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il Presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, ed il Presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, presenteranno ufficialmente al Presidente dell’Enac, Vito Riggio, ed al Direttore Generale, Alessio Quaranta, i piani di sviluppo aeroportuale a medio e lungo termine di Roma e di Milano, piani che poi, nella stessa mattinata, saranno oggetto di presentazione pubblica a Villa Madama, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Le Società Aeroporti di Roma (Adr) e la Sea, concessionarie degli aeroporti rispettivamente di Roma (Fiumicino e Ciampino) e di Milano (Malpensa e Linate) sono tenute – come tutti i gestori aeroportuali – a predisporre e realizzare i piani di sviluppo aeroportuale (denominati anche Master Plan) che normalmente hanno un orizzonte temporale di circa quindici anni. Tali piani vengono approvati dall’Enac, che ne formalizza il “pubblico interesse” autorizzando conseguentemente gli eventuali espropri, a seguito di una Conferenza dei Servizi che coinvolge la pluralità dei soggetti interessati tra cui, in primo luogo, gli Enti territoriali. Gli interventi infrastrutturali previsti dal Master Plan vengono a loro volta articolati all’interno del Contratto di Programma tra gestore ed Enac su un orizzonte temporale di quattro anni. Gli investimenti effettuati in tale periodo contribuiscono a determinare il regime tariffario aeroportuale relativo al quadriennio. I singoli progetti degli interventi infrastrutturali devono essere approvati dall’Enac che è anche responsabile della sorveglianza relativa all’esecuzione dei lavori, ‘Alta Vigilanza’, e del rilascio, a conclusione degli stessi, del relativo certificato di agibilità. Nell’incontro di domani, 14 ottobre, Adr e Sea presenteranno, pertanto, ufficialmente i nuovi Master Plan. Su questi piani di investimento l’Enac deve: 1. Approvare i Master Plan aeroportuali; 2. Approvare i singoli progetti di intervento infrastrutturale; 3. Sorvegliare l’attuazione del Master Plan nel suo complesso; 4. Sorvegliare la esecuzione delle singole opere; 5. Rilasciare il certificato di agibilità delle singole opere; 6. Analizzare la base dei costi per la gestione delle singole opere valutandone l’incidenza sul regime tariffario aeroportuale; 7. Determinare la indicizzazione degli investimenti pregressi determinandone l‘incidenza sul sistema tariffario aeroportuale; 8. Determinare la remunerazione del capitale relativo agli investimenti eseguiti nel quadriennio di durata del Contratto di Programma individuando la relativa incidenza sul sistema tariffario aeroportuale. Per raggiungere l’obiettivo di realizzare le opere in questione in tempi ragionevoli, con le rilevanti ricadute in termini occupazionali e di sviluppo economico del Paese, occorre un’accelerazione dei tempi normalmente impiegati nel passato, eventualmente ricorrendo a modifiche a carattere normativo che incidano adeguatamente sugli aspetti procedurali. Inoltre, come l’Enac ha già evidenziato presso le sedi competenti del Ministero vigilante, è essenziale potenziare adeguatamente l’Ente, consentendogli l’acquisizione delle necessarie professionalità per eseguire in tempi rapidi e con efficacia i compiti sopra indicati. .  
   
   
ATITECH, IERI LA FIRMA LA REGIONE CAMPANIA VIGILERÀ SUL RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI  
 
Napoli, 14 ottobre 2009 - "La bozza di accordo che sarà firmata questa sera a Roma è il frutto di un lavoro faticoso al quale hanno contribuito in maniera rilevante le istituzioni campane". Lo ha affermato ieri Guglielmo Allodi, capo della segreteria del presidente della Regione Campania, il quale ha preso parte alle riunioni svoltesi a Palazzo Chigi. "L´intesa rappresenta un punto di equilibrio che consente di salvaguardare un presidio industriale avanzato - aggiunge Allodi - mantenendo i livelli occupazionali e determinando le condizioni per un ulteriore rilancio dell´Atitech attraverso una presenza rafforzata sul mercato. Stiamo parlando di uno dei settori strategici per l´economia della Campania e siamo convinti che occorra dunque il massimo dell´impegno per garantire un futuro allo stabilimento di Capodichino. Per questo la Regione è stata presente sin dal primo momento al tavolo istituito dal governo". Allodi sottolinea che "il risultato raggiunto nelle prime ore di questa mattina è stato reso possibile grazie alla concertazione e alla sinergia che hanno visto coinvolti tutti i protagonisti della trattativa, dalle istituzioni nazionali e locali alle parti sociali, ai sindacati e alle forze imprenditoriali". In base all´accordo la Regione Campania, che sarà presente anche questa sera al tavolo convocato a Palazzo Chigi, si è impegnata a finanziare, nell´ambito delle proprie competenze, specifici programmi di riqualificazione professionale per i lavoratori dell´indotto e per tutti i dipendenti Atitech nel periodo di cassa integrazione. Le risorse regionali consentiranno ai dipendenti di ottenere licenze e qualifiche per fornire manutenzione a qualunque tipo di aeromobile e permetteranno alla nuova società di realizzare piani di incentivazione nel campo della ricerca e dell’innovazione. "Vigileremo sul mantenimento di tutti gli impegni che sono stati assunti dalle parti - conclude Allodi - e lo stesso avverrà anche nel prossimo futuro, in relazione alle scadenze contenute nell’accordo". .  
   
   
REGIONI, OK A LINEE GUIDA PER RETE DISTRIBUZIONE CARBURANTI  
 
Potenza, 14 ottobre 2009 - Favorire su tutto il territorio nazionale discipline omogenee a maggior tutela del consumatore finale e coerenti con le nuove disposizioni statali sulla liberalizzazione della rete carburanti anche in considerazione della natura di pubblico servizio di tale attività. Per questo le Regioni hanno deciso affrontare congiuntamente alcune questioni legate alla distribuzione dei carburanti lungo le autostrade e i raccordi autostradali. In un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni, si spiega che l’obiettivo di questa iniziativa e’ quello di definire gli indirizzi per l’ammodernamento della rete degli impianti autostradali di carburante, allo scopo di assicurare il miglioramento dell’efficienza della rete, l’incremento dei servizi resi all’utenza, e la garanzia del servizio pubblico, in coerenza con le scelte effettuate in materia di assetto del territorio e di tutela dell’ambiente garantendo servizi sempre più polifunzionali all’utente finale. Si punta inoltre ad individuare i criteri e le modalità per lo sviluppo delle attività commerciali integrative, artigianali, i somministrazione alimenti e bevande e di altre eventuali attività sugli impianti finalizzate al miglioramento del servizio in favore degli utenti. Per il rilascio di nuove concessioni per l’installazione e l’esercizio di impianti di distribuzione Carburanti – spiegano le Regioni nel documento approvato - si dovrà tener conto, oltre alla conformità dell’impianto alle disposizioni urbanistico-edilizie, alla tutela dei beni storici e artistici, alle prescrizioni fiscali e a quelle concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale, antincendio, anche alla previsione di servizi aggiuntivi volti alla maggiore qualificazione degli impianti definiti dalle varie normative regionali. Per quanto riguarda i trasferimenti di titolarità delle concessioni, le Regioni valuteranno la possibilità di introdurre titoli premiali, per una maggiore offerta di servizi accessori integrativi alla vendita di carburanti dei partecipanti al bando di gara. Per quello che riguarda l’orario, gli impianti di distribuzione carburanti situati sulle autostrade e sui raccordi autostradali sono tenuti a svolgere servizio continuativo ed ininterrotto con la presenza di addetti all’erogazione. Infine l’esposizione dei prezzi dei prodotti petroliferi per uso di autotrazione, esposti presso gli impianti automatici di distribuzione dei carburanti autostradali e su raccordi autostradali, devono essere quelli effettivamente praticati ai consumatori ed esposti obbligatoriamente in modo visibile dalla carreggiata stradale. .  
   
   
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE IN VENETO: IL SISTEMA DELLE LIBERALIZZAZIONI VA GOVERNATO  
 
Venezia, 14 ottobre 2009 - “Nel mercato dei carburanti stiamo vivendo un momento di passaggio, che da una fase di vincoli sta andando verso un sistema di liberalizzazione, un momento in cui la concorrenza di mercato ricade tutta sull’anello finale della filiera, che è quello della distribuzione”. Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche dell’Economia, lo Sviluppo, la Ricerca e l’Innovazione, Vendemiano Sartor, nel corso dell’incontro avuto ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, con funzionari della Prefettura di Treviso, il Sindaco di Castelfranco, Maria Gomierato, in rappresentanza dei Sindaci del territorio e i rappresentanti dei gestori degli impianti di distribuzione. Motivo dell’incontro la questione delle cosiddette “pompe bianche “, ovvero quei distributori che vendono carburante senza marchio a prezzi molto più bassi rispetto ai gestori monomarchio, proprio perché privi di vincoli contrattuali con i produttori. La protesta da parte dei gestori è aumentata in questi giorni, tanto da chiedere un incontro con l’Assessore regionale , perché in provincia di Treviso hanno aperto alcune “pompe bianche” che stanno mettendo in crisi l’attività dei distributori ufficiali. “Il sistema delle liberalizzazioni – ha precisato Sartor – è un sistema che va governato, garantendo con provvedimenti specifici non solo la libera concorrenza, ma anche la qualità dei prodotti e dei servizi forniti. Inoltre, bisogna creare, in sintonia con il ministero, un miglior rapporto tra le compagnie e i gestori di impianti, affinché non ci siano vincoli per alcuni e per altri no, vincoli che di fatto impediscono proprio una libera concorrenza. E’ indubbio – ha proseguito – che il sistema della distribuzione va riequilibrato e razionalizzato, garantendo anche una qualità del servizio generale offerto. In questo senso – ha informato – va il Ddl regionale, ora all’esame del Consiglio, che intende privilegiare proprio la concorrenza tra soggetti in grado di garantire non solo un prodotto sicuro, ma anche un servizio complessivo di qualità, per il quale prevediamo alcun requisiti minimi, tra cui l’offerta di almeno tre prodotti, di cui uno a basso impatto, un punto di assistenza meccanica e un servizio di ristoro”. Nel corso dell’incontro i rappresentanti dei gestori hanno ribadito l’impegno di sostenere con un proprio fondo economico quanti decidessero, per motivi diversi, smettere l’attività. Da parte sua l’Assessore Sartor si è impegnato di farsi portavoce, presso il Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, della richiesta di un maggior controllo che eviti il crearsi di cartelle tra le compagnie e soprattutto di una maggiore equità nel rapporto tra le compagnie e i gestori di impianti. “Se non governiamo il fenomeno – ha concluso l’Assessore – corriamo il rischio di più di qualche fallimento, con tutte le conseguenze che ne deriveranno, non ultima quella dei costi per la bonifica degli impianti dismessi”. .  
   
   
LA TRAZIONE QUATTRO: IL PLUS DI UNA AUDI  
 
Verona, 14 ottobre 2009 - La trazione integrale quattro è una parte essenziale della strategia Audi dal 1980, quando fu presentata la prima Audi quattro: una vera pietra miliare nella storia dell’automobile. Questo tipo di trazione oggi è disponibile per tutti i modelli della gamma, dalla compatta A3 alla A4, dall’ammiraglia A8 alle supersportive Rs6 e R8, oltre ovviamente alla famiglia dei Suv Audi dove è prevista di serie. Inoltre, la trazione integrale quattro caratterizzerà le future Audi che, seguendo una precisa strategia di prodotto, saranno lanciate con l’obiettivo di portare la gamma a 40 modelli entro il 2015. L’analisi delle vendite in Italia conferma l’importanza della trazione quattro. Nel 2008, a fronte di 61. 408 vetture consegnate, quasi il 30% dei Clienti italiani ha scelto di acquistare una Audi a trazione integrale. Nei primi nove mesi di quest’anno, invece, a testimonianza della sempre maggior consapevolezza dei vantaggi offerti in termini di sicurezza e piacere di guida, il 42% dei Clienti ha optato per una Audi quattro. I dati dimostrano che la trazione quattro è scelta tanto dalla Clientela sportiva (il 42,1% delle Tt e il 46,5% della A5 sono quattro) quanto dai professionisti che usano l’auto per lunghi spostamenti quotidiani (il 79,6% delle A6 e il 100% della A8 sono a trazione integrale quattro). I risultati italiani enfatizzano l’ottima performance ottenuta dalla Audi a livello mondiale. Da gennaio ad agosto 2009, infatti, il Marchio di Ingolstadt ha prodotto 190. 500 vetture equipaggiate con la trazione integrale quattro, vale a dire circa un terzo dell’intera produzione del periodo. Sulla base di questi dati, la Audi risulta essere leader tra i costruttori di automobili a trazione integrale nel segmento premium. Un forte contributo a questo risultato è arrivato dalla Audi Q5 che, nel segmento dei Suv compatti, si è affermata come l’auto di maggior successo tra le novità della gamma dei quattro anelli, con 63. 119 unità vendute nel mondo da gennaio ad agosto di quest’anno, di cui 47. 930 in Europa. L’ottima accoglienza da parte del pubblico è stata confermata anche dai dati relativi all’Italia: da ottobre 2008, inizio della commercializzazione, a settembre 2009, infatti, ben 8. 492 Q5 sono state vendute sul nostro territorio. Per consolidare questa leadership, rafforzando la presenza della Audi in un mercato che, secondo le previsioni, diventerà quest’anno il principale a livello mondiale, da ottobre la Q5 è prodotta anche a Changchun (Cina), per soddisfare la forte richiesta interna. Alla ricerca di un miglioramento continuo e fedele al motto “All’avanguardia della tecnica” la Casa tedesca ha mostrato al recente Salone Internazionale di Francoforte la concept car Audi e-tron, dotata di un motore per ciascuna ruota, che dimostra già oggi la possibile applicazione della trazione integrale su un veicolo a propulsione esclusivamente elettrica. . .  
   
   
ARIA, FORMIGONI: ECOINCENTIVI A CICLO CONTINUO ALTRI 20 MILIONI PER BANDI AUTO, MEZZI COMMERCIALI E FILTRI PONZONI: DA CABINA DI REGIA PIENO ASSENSO SUI PROVVEDIMENTI  
 
Milano, 14 ottobre 2009 - La Giunta regionale ha deciso di rafforzare gli incentivi per la sostituzione dei vecchi veicoli con mezzi a minori emissioni e per l´installazione dei filtri antiparticolato (Fap) sui veicoli commerciali. L´iniziativa - presentata ieri in conferenza stampa dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni - corrisponde alla linea propria di Regione Lombardia che è quella di favorire e sostenere i comportamenti virtuosi. Tre i provvedimenti adottati dalla Giunta regionale: Auto: rifinanziamento, pari a 10 milioni, degli incentivi per la sostituzione dei vecchi mezzi (contributo di 3. 000 euro) - Veicoli commerciali leggeri: varo di un bando nuovo da 10 milioni per la sostituzione dei vecchi mezzi (contributo di 2. 000 euro) - Filtri antiparticolato (Fap) per veicoli commerciali: estensione dei beneficiari e potenziamento del contributo. "Si tratta - ha detto Formigoni - di soldi ´freschi´ (20 milioni), destinati a queste importanti misure, varate dalla Giunta regionale. Una ulteriore decisione assunta oggi riguarda il fatto che rifinanzieremo questi bandi all´occorrenza, cioè se le risorse verranno esaurite per le domande di contributo dei cittadini, ci saranno sempre nuovi fondi a disposizione. Abbiamo inventato ´l´incentivo a ciclo continuo´". "Questi provvedimenti - ha proseguito Formigoni - hanno un duplice effetto positivo: vengono sostituiti i mezzi più inquinanti con veicoli nuovi a minore impatto e viene data una spinta all´economia". Per quanto riguarda in particolare il bando per i veicoli commerciali leggeri, Formigoni ha annunciato che, grazie ad un accordo con la Fiat, fino al 31 dicembre, sommando incentivi regionali, incentivi statali e sconto della casa, un Fiorino nuovo a metano costerà 1. 990 euro più Iva. "Abbiamo attivato un confronto con i produttori - ha aggiunto il presidente - che ha portato per ora a questa intesa con la Fiat. E´ in corso il dialogo anche con tutte le altre case". Tra le altre misure, Formigoni ha ricordato anche lo stanziamento di 1,4 milioni per i tassisti per l´acquisto di auto nuove ibride o a metano con contributi da 3. 500 a 6. 000 euro. "Tutti i nostri provvedimenti - ha aggiunto Ponzoni - sono stati unanimemente condivisi e apprezzati dai partecipanti alla Cabina di regia regionale sulla qualità dell´aria (Province, Comuni, categorie), la cui seduta si è svolta in mattinata. E´ una ulteriore dimostrazione di come il metodo del confronto e del dialogo porti frutti positivi". La misura sui filtri antiparticolato, in particolare, è stata concertata con i rappresentanti delle categorie, che sono stati pubblicamente ringraziati da Formigoni e Ponzoni per il lavoro svolto insieme. Presenti oggi in conferenza stampa Dario Mongoldi (presidente regionale Confartigianato autotrasporto), Marco Colombo (segretario Federazione autotrasportatori italiani), Marcello Corsi (Unione del commercio Assomobilità), Paolo Panciroli (responsabile settore Cna Lombardia), Piero Mocarelli (vicepresidente vicario di Federaicpa, federazione dei concessionari). Ecco i dettagli: 1) Auto. Viene rifinanziato, con lo stanziamento di nuove risorse pari a 10 milioni, il bando che assegna a persone a basso reddito residenti nella zona A1 3. 000 euro per la sostituzione di vecchie auto inquinanti da destinare alla rottamazione con veicoli - nuovi o usati - a minore impatto ambientale. Si tratta di un contributo cumulabile con gli incentivi statali. Per questa misura erano già stati erogati 20 milioni, tutti spesi in incentivi erogati. Il contributo di 3. 000 euro viene concesso per l´acquisto di un´auto nuova o usata - elettrica, ibrida, gpl, metano, bifuel, o a benzina di classe Euro 3 o superiore (con emissione di Co2 inferiori o uguali a 140 g/km) e la contestuale rottamazione di un veicolo Euro 0 (benzina o diesel), Euro 1 diesel o Euro 2 diesel. Possono presentare domanda per ottenere l´incentivo i cittadini della zona critica A1 che hanno un reddito familiare sotto una certa soglia, che viene alzata se c´è la presenza di figli minori o di persone disabili: ad esempio per una persona singola il limite di reddito è 20. 000 euro (30. 000 per un disabile) che diventano 49. 200 per una famiglia di quattro persone (59. 200 se c´è un disabile). Prosegue intanto anche la possibilità di ottenere un contributo di 600 euro per installare un impianto a Gpl o metano. Ci sono ancora fondi a disposizione (5 milioni di euro la somma complessiva stanziata). I beneficiari sono gli stessi del bando per sostituire l´auto. 2) Veicoli Commerciali Leggeri. Si tratta di una misura inedita, che stanzia 10 milioni e che riguarda i veicoli per trasporto merci diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 di categoria N1 (cioè fino a 3,5 t. Di peso complessivo a pieno carico). Scopo del bando è mettere a disposizione delle imprese (quindi anche artigiani e commercianti) un incentivo per sostituire (con rottamazione) tali veicoli con veicoli nuovi a bassa emissione (benzina, metano o gpl, ma non diesel), sempre della categoria N1. L´incentivo è di 2. 000 euro per veicolo e ogni azienda può rottamare e sostituire con veicolo nuovo (di prima immatricolazione) fino a 2 mezzi (ottenendo dunque, in questo caso, 4. 000 euro). Anche questo contributo è cumulabile con gli incentivi statali. I beneficiari sono le società o imprese con sede legale o anche solo operativa in Lombardia. 3) Filtri Antiparticolato (Fap). Si tratta del potenziamento di una misura già in vigore, che prevedeva lo stanziamento di 10 milioni (ad oggi ne sono stati erogati 2,6 e dunque 7,4 milioni sono a disposizione), e che era destinata all´installazione dei filtri antiparticolato solo ai veicoli diesel commerciali pesanti (superiori a 3,5 t. Di peso complessivo a pieno carico), cioè gli unici per cui i Fap erano allora disponibili. Il potenziamento della misura, deciso ora, riguarda: - l´accesso ai contributi anche per i veicoli trasporto merci di categoria N1 di peso complessivo a pieno carico tra 2,5 e 3,5 tonnellate (per circa un terzo dei modelli circolanti sono ora commercializzati i Fap appropriati) - l´estensione del contributo a tutta la Regione (anziché alla sola zona A1 come in precedenza) - l´aumento del valore del contributo dal 50% al 75% della spesa sostenuta e il contestuale innalzamento dei tetti massimi dei contributi, come segue: categoria N1 (fino a 3,5 t. ): 3. 100 euro - categoria N2 (fino a 12 t. ): 3. 750 euro - categoria N3 (fino a 18 t. ): 4. 300 euro - categoria N3 (più di 18 t. ): 5. 500 euro Il bando si rivolge, in particolare, a imprese individuali o societarie e a enti pubblici. Coloro che hanno già acquisito il contributo regionale con il bando vigente prima di questa delibera, hanno diritto a un´integrazione del contributo stesso in modo da allinearsi ai valori attuali degli incentivi. Altri Bandi Attivi - Sono attivi altri due bandi che stanziano contributo per l´acquisto di mezzi ecologici: - un bando da 3. 230. 000 per l´acquisto di ciclomotori e motocicli a basso impatto (benzina o elettrici) con contributi che vanno da 200 a 2. 000 euro. I fondi sono destinati ai cittadini residenti nella zone critiche A1 e A2 e alle imprese ed enti con sede nelle stesse aree. Un contributo di 80 euro sarà assegnato a chi deciderà di rottamare un ciclomotore o motociclo Euro 0 o Euro 1. - un bando da 3. 600. 000 è a disposizione di Comuni, Unioni di Comuni, Province, Consorzi, Aziende sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere pubbliche ed Enti parco per l´acquisto o noleggio a lungo termine di veicoli elettrici, ibridi, bi-fuel, metano e gpl, in sostituzione dei mezzi Euro 0, Euro 1 diesel e Euro 2 diesel. .  
   
   
INCENTIVI PER L´ACQUISTO: DOPO LE BICICLETTE TOCCA AI MOTORINI  
 
Roma 14 ottobre 2009 - Dopo il grande successo riscontrato nell’analoga iniziativa rivolta agli amanti delle pedalate, che ha visto l’acquisto di circa 57 mila biciclette in soli 4 giorni, è la volta dei motorini. Sono partiti gli "ecoincentivi" rivolti all’acquisto di motocicli, ciclomotori, motorini elettrici, tricicli e quadricicli, a basso impatto ambientale. All’iniziativa sono destinati 5,1 milioni di euro (su un totale di 14,5 milioni di euro stanziati dal Ministero dell´Ambiente). Sul sito del Ministero dell’Ambiente è possibile accedere ad una sezione comprensiva di tutte le informazioni, compreso l’elenco degli oltre 3 mila rivenditori, sparsi su tutto il territorio nazionale, che aderiscono all’iniziativa. L´accordo tra il Ministero e l´Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) prevede diverse categorie d´incentivo: Motociclo elettrico (sconto applicato 30% - tetto max 800€); Quadriciclo elettrico (sconto applicato 30% - tetto max 1300€); Ciclomotore elettrico (sconto applicato 30% - tetto max 850€); Ciclomotore Euro 2 a quattro tempi (sconto applicato 20% - tetto max 500€); Ciclomotore Euro 2 a due tempi (sconto applicato 8% - tetto max 180€). Come avvalersi dell’incentivo. Non occorre rottamare un vecchio modello qualora si decidesse di acquistare un motociclo elettrico, un quadriciclo elettrico o un ciclomotore elettrico. In tutti gli altri casi di acquisto, l’agevolazione è legata alla contestuale rottamazione di un vecchio ciclomotore (Euro 0 o Euro 1). La procedura di acquisto. È sufficiente recarsi in uno dei rivenditori aderenti, scegliere il modello su cui ricade l’incentivo e compilare il modulo di richiesta del bonus fornito dal negoziante. L’incentivo viene riconosciuto automaticamente al cliente con uno sconto sul prezzo finale. Il rivenditore trasmetterà successivamente il modulo compilato al Ministero dell’Ambiente, registrando la prenotazione del cliente in un sistema informatizzato. Mensilmente, il ministero procederà ai rimborsi sulla base delle registrazioni telematiche. Gli incentivi voluti dal Ministero dell’Ambiente intendono salvaguardare della qualità ambientale delle città attraverso la riduzione delle emissioni prodotte dal parco circolante dei ciclomotori e dei motocicli. . .  
   
   
TIRRENICA: ENTRO IL 31 OTTOBRE NECESSARI ADEGUAMENTI PER IL LOTTO 1  
 
 Firenze, 14 ottobre 2009 - «E´ necessario un tavolo tecnico tra i soggetti coinvolti per i necessari approfondimenti progettuali sui 4 km di prolungamento dell´Autostrada A12 rispetto al progetto preliminare approvato dal Cipe nel dicembre scorso. » Così l´assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, ha scritto nella sua risposta all´interrogazione di ieri in Consiglio regionale. Entro il prossimo 31 ottobre la Giunta si è riservata di fornire un parere definitivo sul progetto, con motivate proposte di adeguamento ed eventuali richieste di prescrizioni e varianti migliorative. Il prolungamento dell’Autostrada A12 di circa 4 chilometri, area Palazzi-rosignano, infatti costituisce un lotto autonomamente funzionale, ma è anche il primo stralcio del progetto complessivo di tutto il tracciato dell’asse autostradal e fino a Civitavecchia. La Regione, insieme ai comuni, ha verificato che non ci sono ancora tutti gli interventi sulla viabilità connessa e collaterale ritenuti necessari per l’accessibilità ai territori interessati dall´intervento, oltre ad una nuova collocazione della barriera di esazione, prevista nel progetto preliminare nel comune di Rosignano Marittimo e spostata a sud dello svincolo di Rosignano, nel comune di Cecina. «La Giunta Regionale – prosegue Conti - pur considerando la Tirrenica un’opera fondamentale per lo sviluppo del territorio della Toscana ha ritenuto necessario che ad oggi questi aspetti del primo lotto debbano essere approfonditi, condividendo le preoccupazioni espresse dagli Enti Locali interessati. » Il progetto, quindi dovrà essere accompagnato da un specifico impegno della Concessionaria Sat, da definire anche in accordo con la Regione, che stabilisca tempi e modalità di realizzazione dell’intera opera tramite lotti funzionali, che contengano tutti gli interventi connessi individuati o prescritti nella delibera Cipe del 18 dicembre 2008. Inoltre, il progetto dovrà essere integrato con gli interventi sulla viabilità locale prescritti e necessari per garantire l’adeguamento alle nuove esigenze di mobilità locale che l’intervento comporta e dovrà essere approfondita la scelta di collocazione della barriera. Al fine di evitare il congestionamento della viabilità locale, anche a seguito degli adeguamenti prescritti, sarà poi necessario approfondire soluzioni di gratuità del pedaggio, nel tratto compreso tra la barriera e lo svincolo di Rosignano, per i residenti nei Comuni della Bassa Val di Cecina, così come sarà da ridiscutere la soluzione progettuale di raccordo tra la Variante Aurelia e lo svincolo di Rosignano. «Il progetto preliminare del Corridoio tirrenico, appro vato dal Cipe nel dicembre scorso – conclude Conti-, prevedeva sul piano finanziario un importo complessivo dei lavori pari a 3. 787,8 milioni di euro, oggetto della convenzione tra Anas e Sat dell’11 marzo scorso. Per garantire il rispetto complessivo del piano finanziario nella Conferenza di servizi dello scorso 5 ottobre, ho condizionato il nostro parere favorevole sul progetto definitivo del primo lotto all’approvazione della convenzione da parte del Cipe. » .  
   
   
S.S. 172 E DIR. AMATI, PROGRAMMATI NUOVI INTERVENTI SULLA STRADA DEI TRULLI  
 
Bari, 14 ottobre 2009 - “Un ulteriore passo in avanti. Il metodo degli incontri di lavoro per obiettivi e prefissando i tempi sta dando i suoi frutti”: questo il commento dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati sull’incontro che si è svolto il 12 ottobre a Roma, presso la sede dell’Anas, per risolvere la questione relativa ai lavori della S. S. 172 e dir. All’incontro hanno partecipato anche il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il consigliere regionale Donato Pentassuglia, l’onorevole Ludovico Vico e i sindaci dei Comuni di Alberobello, Casamassima, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Putignano e Turi. “C’è l’impegno dell’Anas di procedere direttamente alla progettazione esecutiva dei lavori sul tratto Casamassima – Putignano – ha spiegato l’assessore Amati - così da cogliere prontamente il finanziamento che, nelle prossime settimane, dovrebbe essere deliberato dal Cipe, come assicurato qualche mese fa dal Ministro Matteoli. C’è l’impegno Anas di proporre l’inserimento del tratto Orimini nel piano operativo 2010 così da cantierizzare i lavori nello stesso anno, ovviamente se il Cipe finanzierà i 20 milioni di euro che si aggiungeranno ai 15 già stanziati dalla Regione con il Fas e che speriamo sia approvato al più presto. C’è l’impegno ad apportare, nelle prossime settimane, i lavori per le quattro rotatorie e c’è l’impegno per inserire nella manutenzione straordinaria l’ammodernamento e messa in sicurezza della diramazione Fasano – Locorotondo”. Queste le conclusioni di un incontro che va ad aggiungersi a molti altri che, periodicamente, si sono svolti sullo stesso tema anche con il compartimento regionale dell’Anas, determinando un proficuo metodo di collaborazione e comuni assunzioni di responsabilità. “Quando i Comuni agiscono in accordo, producono tempestivamente e coralmente atti amministrativi utili alla causa – ha concluso l’assessore Amati – i risultati vengono e vengono con la collaborazione dell’Anas; lo dico senza euforia ma con una buona dose di ottimismo: il tema è troppo importante per lasciarsi andare”. .  
   
   
BOLZANO: NOVITÀ TECNICHE LUNGO LA LINEA FERROVIARIA DELLA VAL PUSTERIA  
 
Bolzano, 14 ottobre 2009 - Un nuovo sistema di comando e controllo dei treni e un nuovo sistema di informazione alla clientela: sono questi gli interventi che garantiranno una maggiore qualità del traffico ferroviario lungo la linea della Val Pusteria. I due nuovi sistemi saranno testati a breve, e da metà ottobre dovrebbero entrare regolarmente in funzione. Lo rende noto il Dipartimento provinciale mobilità. I nuovi sistemi di informazione al pubblico e di comando e controllo della circolazione dei treni utilizzano una rete di cavi in fibra ottica che consente di trasmettere i dati non più a Bolzano, ma a Verona, da dove viene effettuata la supervisione su entrambi i sistemi. I vantaggi consistono, per i passeggeri, nella possibilità di disporre di due sistemi integrati fra loro che garantiranno un´elevata precisione nelle informazioni trasmesse al pubblico e, per Rfi, nella possibilità di monitorare automaticamente, tramite un software, il traffico ferroviario e poter quindi intervenire in maniera più precisa e rapida in caso di difficoltà di circolazione. Ovvie, dunque, le ricadute positive per quanto riguarda la qualità del servizio. "Con l’entrata in funzione di questi nuovi sistemi – sottolinea l’assessore alla mobilità Thomas Widmann – sarà possibile avere un migliore coordinamento del traffico ferroviario e dei flussi di informazioni, e garantire anche una maggiore puntualità dei treni". Contemporaneamente alla messa in opera dei due sistemi, nelle stazioni della linea della Val Pusteria verranno installati nuovi monitor e nuovi altoparlanti, allo scopo di migliorare le informazioni ai passeggeri. Inoltre, grazie alla nuova rete in fibra ottica, sarà possibile sfruttare al meglio la trasmissione dei dati lungo tutta la tratta fra Fortezza - San Candido. In questi giorni i nuovi sistemi di informazione e di comando vengono testati, allo scopo di correggere eventuali errori e imperfezioni. Per l’inserimento di queste novità tecniche è prevista una spesa di 7,7 milioni di euro, che sono stati messi a disposizione, in parti uguali, da Rfi e Provincia Autonoma di Bolzano. Nel frattempo, in attesa della conclusione delle prove di allestimento, potranno verificarsi, nel periodo 1-20 ottobre, malfunzionamenti del sistema di informazioni al pubblico con messaggi non coerenti con la circolazione in atto; inoltre, il 14 e 15 ottobre, a Villabassa, per il trasferimento delle attrezzature tecniche in altro locale, il sistema informativo non sarà operativo. .  
   
   
TOREMAR, PRONTI PER LA GARA E L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI INCONTRO DECISIVO NELLA SEDE DELLA REGIONE TOSCANA A NOVOLI  
 
Firenze, 14 ottobre 2009 - «Mantenimento dei servizi e rinnovo della flotta: questi gli obiettivi toscani per la Toremar. Abbiamo le condizioni per procedere alla firma della convenzione tra la Regione e lo Stato per l’azienda di trasporto marittimo. Abbiamo già una bozza di convezione; nei prossimi giorni faremo riunioni tecniche per perfezionarla e poi la sigleremo con il Governo». Così ieri mattina l´assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, nell’incontro con i sindaci dell´Elba, le autorità portuali, il presidente della provincia di Livorno e tutti gli enti interessanti alla vicenda Toremar. «Abbiamo escluso fin dall´inizio una partecipazione della Regione nella società», ha precisato l´assessore. «Noi gestiremo la gara, per tutti i servizi sussidiati, e già questo esclude la nostra partecipazione alla società. Il percorso adesso prevede un passaggio alla Regione della Toremar e lo svolgimento di una gara, da noi indetta, per l´affidamento dei servizi per 12 anni, rinnovabile, e la cessione dell´azienda. Tutto questo – ha sintetizzato Conti – con una preliminare garanzia del Governo: Toremar deve essere consegnata senza debiti. Noi possiamo, infatti, integrare il taglio delle risorse con circa 3 milioni l´anno per i 12 anni del contratto, non di più». Nell´incontro di stamani, in cui sono stati discussi i prossimi step della vicenda Toremar, è stato raggiunto il consenso di tutti i partecipanti per la strategie adottate. La base di gara per l´affidamento di Toremar partirà da 15 milioni di euro, ma il problema degli investimenti rimane aperto vista l´età della flotta (la nave più “giovane” è del 1991). La Regione, quindi, ha avviato un confronto co n il Ministero per sbloccare i fondi Fas regionali per incrementare il corrispettivo al fine di rinnovare la flotta, ed ha anche sottoposto di nuovo all´attenzione del Governo la clausola sociale ed il problema del personale, compresa la regolarizzazione, prima del trasferimento alla Regione Toscana, del precariato per gli occupati a tempo determinato con almeno 5 anni di dipendenza dalla società. Dalla discussione è emersa come prioritaria la garanzia della continuità territoriale, delle rotte, degli orari (con l´eventuale introduzione anche di corse notturne), ma anche di autorizzazioni, licenze e quant´altro necessario allo svolgimento dei servizi minimi attualmente erogati da Toremar. «Abbiamo avuto diverse manifestazioni di interesse», ha concluso l´assessore Conti. «Ci sono le condizioni per una gara, con un punteggio a ribasso un po´ esigente, magari, da cui emergano anche risorse per la flotta. Matteoli ha chiesto di avviare la gara per Tirrenia entro l´anno; noi possiamo pensare di procedere con la stessa tempistica, chiaramente continuando a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi, concertando con il territorio, con un approccio unitario e nell´ottica della continuità territoriale come volano dello sviluppo». .