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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
FIAT-CNH: SOSPESA CASSA INTEGRAZIONE  
 
 Bari. 8 settembre 2010 - Esprime soddisfazione la vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, per il risultato raggiunto con la Fiat Cnh. Dopo circa due anni, lo stabilimento di Lecce ha riaperto con 45 giorni di anticipo sospendendo la cassa di integrazione straordinaria per 340 operai perché il mercato ha ripreso a tirare. “Gli incontri tenutisi a Roma qualche mese fa e culminati nel confronto con Marchionne alla presenza di tutti i segretari di categoria, nazionali e regionali, hanno portato al raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissato: lasciare l’investimento Fiat su Lecce e addirittura incrementarlo. Ma oggi possiamo godere, anche in virtù dell’eccezionale impegno dei sindacati, di un risultato aggiuntivo: rilanciare gli investimenti per garantire l’occupazione e assicurare la salvaguardia dello stabilimento salentino che garantisce il lavoro a 500 risorse tra cui 400 operai e 100 impiegati”, dichiara la vicepresidente Capone. “Sapere che a Lecce, nello stabilimento Fiat, è prevista la realizzazione della ‘Terna’, una nuova macchina per il movimento terra da utilizzare per i lavori stradali e industriali, e del ‘Wheel Loader’, piccolo caricatore di gomma, ci fa ben sperare che - anche per il settore dell’automotive che ha subito una crisi profondissima - ci sono ottimi auspici di ripresa in grado di assicurare la dignità che spetta a ciascun lavoratore, qual è il posto di lavoro, e le risorse economiche necessarie per garantire il sostentamento delle loro famiglie”, conclude l’assessore regionale alle Politiche economiche.  
   
   
MANTOVA: INCIDENTI STRADALI, SENSIBILE CALO NEL 2009  
 
 Mantova, 8 settembre 2010 - 1351 incidenti nel 2009 in provincia di Mantova con 1844 feriti e 46 morti e un calo rispetto all´anno precedente del 5% per il numero dei sinistri e del 16% per quanto riguarda i deceduti. Il grado di incidentalità si riassesta quindi sui livelli del 2003, registrando un meno 14% rispetto al 2001. La mortalità, che risulta la più bassa mai registrata in provincia di Mantova nell´ultimo decennio, evidenzia un calo del 48% rispetto al 2001."Siamo soddisfatti per i risultati positivi ottenuti - spiega il vice presidente della Provincia con delega alla viabilità Claudio Camocardi -. Questi risultati sono patrimonio dell´insieme dei soggetti ed enti che partecipano all´Osservatorio incidenti. Sono molto preoccupato però per il futuro: con la manovra economica che il Parlamento si appresta ad approvare, ci sarà un forte rallentamento, se non una interruzione, del flusso delle risorse destinate all´ammodernamento e alla messa in sicurezza della rete stradale. Temo che gli standard di qualità raggiunti negli ultimi anni, che hanno permesso di ridurre sia il numero degli incidenti che quello delle vittime, non potranno più essere rispettati". Il 46% degli incidenti avvenuti nel 2009 si è verificato su strade comunali, il 25% su arterie provincialidella rete primaria (ex-statali e le "Tangenziale Nord", "Tangenziale Sud" e "Tangenziale di Porto Mantovano), , il 29% su strada provinciale della rete secondaria (le provinciali originali) e l´1% su strada statale (l´unica statale ancora presente in provincia di Mantova è la S.s 12). Il numero più elevato di morti nel 2009 si è registrato sulle strade provinciali della rete secondaria (24 deceduti), cui seguono le strade comunali con 14 deceduti, e le strade provinciali della rete primaria con 8 vittime. Analizzando le strade provinciali della rete primaria, le due più incidentate nel 2009 sono state la S.p. Ex S.s. 62 Della Cisa e la S.p. Ex S.s. 10 Padana Inferiore: la prima con 58 incidenti nell´anno e la seconda con 49 sinistri. La S.p. Ex S.s. 10 Padana Inferiore registra un calo annuo di incidentalità del 28%. Proseguendo nella classifica delle strade provinciali della rete primaria, in ordine di incidentalità, si trovano la S.p. Ex S.s. 236 Goitese (43 incidenti), la S.p. Ex S.s. 482 Alto Polesana (34 incidenti) e la S.p. Ex S.s. 413 Romana (31 incidenti). Le strade provinciali della rete secondaria più incidentate nel corso del 2009 sono la S.p. 50 "Ponte Borgoforte - Gonzaga - Moglia" (35 incidenti), la S.p. 1 "Asolana" (29 incidenti), la S.p. 49 "Suzzara -Pegognaga - Quistello" (24 incidenti), la S.p. 19 "Dei Colli" (21 incidenti), la S.p. 57 "Mantova - San Matteo - Viadana" (18 incidenti), la S.p. 29 "Angeli-cerese" (15 incidenti), la S.p. 6 "Gazoldo - Ceresara - Acquafredda" (14 incidenti), la S.p. 17 "Postumia" (14 incidenti), la S.p. 8 "Casaloldo - Pozzolengo" (11 incidenti), la S.p. 28 "Circonvallazione Est" (11 incidenti), la S.p. 30 "Mantova - Roncoferraro - Villimpenta" (11 incidenti) e la S.p. 59 "Viadanese" (11 incidenti). I 5 punti più pericolosi - Dai dati di incidentalità del quinquennio 2005-2009 è possibile stilare una classifica dei punti più pericolosi. I cinque punti che condensano il costo sociale più elevato (in termini di feriti e deceduti) sono : 1) la S.p. 1 al km 20, nel comune di Casaloldo in corrispondenza di due ampie curve; 2) la S.p. Ex S.s. 236 Goitese al km 24 nel centro abitato di Guidizzolo; 3) la S.p. Ex S.s. 236 bis al km 1, comune di Mantova, nel tratto che rimane al di sotto della Tangenziale Nord; 4) la S.p. 8 al km 5 nel centro abit5ato di Castel Goffredo; 5) la S.p. Ex S.s. 10 al km 279, nel comune di Curtatone, all´incrocio delle Grazie. I 10 punti neri indicati da Ania - 1) Strada Goitese al km 5+500: · il punto è compreso fra le due curve del centro abitato di Marmirolo; · nel corso degli ultimi 5 anni nel tratto compreso fra il km 5+500 ed il km 6+500 si sono registrati 13 incidenti, dei quali due mortali; · i due mortali sono stati causati da mancata precedenza durante la svolta all´interno del distributore e mancato rispetto della segnaletica di stop (a causa di una probabile rottura dei freni del motociclo). · Intervento della Provincia: sono stati consegnati i lavori il 3/3/2010 per la realizzazione della Tangenziale di Marmirolo. I lavori avranno durata pari a 2 anni. 2) Strada del Benaco al km 8,9: · La strada in questione si ferma al km 5, quindi non si comprende quale sia il punto segnalato. Se la chilometrica è corretta allora il punto si trova nel territorio della Provincia di Brescia. · La strada del Benaco, comunque, risulta una delle meno incidentate della provincia di Mantova con 16 incidenti complessivi (la strada è lunga 5 km) negli ultimi 5 anni, di cui uno mortale (2 deceduti) causato dalla sbandata di un´auto sull´asfalto bagnato dalla pioggia. · Intervento: Sulla Ex Ss del Benaco, nel 2010, è previsto un intervento di ribitumatura per un tratto di 1,3 km. 3) Alto Polesana ad Ostiglia all´altezza del passaggio a livello: · Il passaggio a livello è stato eliminato e la strada presenta un leggero dosso dovuto alla precedente presenza dei binari (la parte che una volta era interna ai binari è ancora di competenza delle Ferrovie). · Negli ultimi 5 anni nel tratto chilometrico interessato (dal km 28+500 al km 29+500) sono avvenuti 2 incidenti nessuno dei quali mortale. · Nel tratto in questione non sono previsti interventi nel breve periodo. 4) Ex Ss 413 Buche e avvallamenti: · Intervento: Sulla Ex Ss 413 nel 2010 è previsto un intervento di ribitumatura dal km 11+500 al km 11+900 nel Comune di Bagnolo San Vito 5) Strada comunale Ronchi a Gonzaga (da km 0 a 4): · La strada è comunale e pertanto non è di competenza dell´ente Provinciale intervenire sulla stessa 6) Via Brescia ad Asola verso Casalmoro dal km 1 al km 8 strada troppo stretta: · Se per "Via Brescia" si intende la Ex Ss 343, i km indicati non sono corretti · La Ex Ss 343 all´interno del comune di Asola va dal km 51+700 al km 59+500 · Negli ultimi 5 anni sulla Exss 343 nel comune di Asola si sono verificati nel complesso 46 sinistri (nel tratto di 8 km) dei quali due mortali. · Sulla Exss 343 nel comune di Asola non sono previsti interventi nel 2010 7) Ex Ss 10 in centro a Stradella · Negli ultimi 5 anni nel centro di Stradella si sono verificati 12 incidenti, nessuno dei quali con conseguenze mortali. · Sulla Ex Ss 10 nell´abitato di Stradella non sono previsti interventi nel 2010 8) A Viadana in direzione Mantova all´altezza della zona industriale (senza rotatoria o semafori): · Non si comprende di quale strada si stia parlando: nel comune di Viadana la zona industriale Gerbolina ha intersezione a rotatoria, mentre sulla 59, sempre in corrispondenza della zona industriale, vi è un incrocio semaforico. Vi è poi un´intersezione con la zona commerciale adiacente al centro commerciale che però è situata sulla strada comunale Via Kennedy ed è priva di rotatoria. 9) A Medole lungo la Goitese · Medole risulta punto critico con particolare riferimento al Crocevia di Medole · Negli ultimi 5 anni, al crocevia di Medole sono avvenuti 10 incidenti, uno dei quali con conseguenze mortali · L´incrocio di Medole verrà riqualificato (e trasformato in rotatoria) nell´ambito dei lavori della Tangenziale di Guidizzolo. 10) Profonda buca su via Ostiglia (Ex Ss 482) al km 6 · Tale situazione è già stata risolta negli scorsi mesi, non appena se ne è avuta segnalazione. E´ stato poi comunicato l´avvenuto intervento al fine di eliminare questa criticità dall´elenco dei "punti pericolosi della rete viaria mantovana". La Provincia di Mantova da sempre è impegnata sul fronte della Sicurezza Stradale e, grazie all´Osservatorio degli Incidenti, può analizzare i dati di incidentalità in anticipo rispetto all´uscita degli stessi da fonte Istat. All´interno dell´Osservatorio vengono monitorati i punti critici della rete viaria e ogni anno viene stilata una classifica dei punti più pericolosi per valutarne i possibili interventi correttivi. Per alcuni punti vengono adottate soluzioni a "basso costo", consistenti in interventi di rifacimento segnaletica o di installazione di segnaletica luminosa. Per altri punti è necessario valutare soluzioni di impatto maggiore come la riqualificazione degli incroci e la costruzione di rotatorie oppure interventi di manutenzione straordinaria particolarmente consistenti.  
   
   
SICUREZZA STRADALE: GIUNTA UMBRA INCONTRA PRESIDENTI ACI  
 
Perugia, 7 settembre 2010 - Si è svolto ieri presso gli uffici della Giunta regionale un incontro fra l’assessore regionale alle risorse, Franco Tomassoni, l’assessore competente in materia di sicurezza stradale, Stefano Vinti, i Presidenti dell’Aci Umbria e Aci provinciale di Terni, on. Andrea Bartolini, dell’Aci provinciale di Perugia, dr. Ruggero Campi, dei Direttori provinciali di Aci e di funzionari del servizio regionale infrastrutture per la mobilità, per riprendere il confronto e la collaborazione in ordine all’importantissimo tema della sicurezza stradale. L’aci ha esposto, a grandi linee, un pacchetto di proposte in materia di educazione stradale; quelle che presentano maggiore complessità saranno oggetto di ulteriori approfondimenti in prossimi incontri, per valutare possibili relazioni con le iniziative di indirizzo e di coordinamento della Regione la quale, per altro verso, sta attuando un vasto programma di interventi strutturali sulla rete stradale per migliorarne la sicurezza. Nell’immediato sarà comunque attivata ogni possibile sinergia per rendere più efficaci le iniziative già avviate in materia di informazione, sensibilizzazione ed educazione, orientate quindi alla prevenzione, in riferimento alle cause più ricorrenti dell’incidentalità oggi presente nel territorio regionale e alle categorie più esposte a rischio. Regione ed Aci ritengono infatti che proprio da un maggiore coordinamento fra tutti i soggetti che hanno competenze e responsabilità e che a vario titolo sono coinvolti nella sicurezza stradale si debba partire per rendere più efficaci le azioni di prevenzione, dopo che i recenti avvenimenti hanno riportato urgentemente e drammaticamente il tema all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni regionali. L’assessore Vinti ha preso atto delle proposte avanzate dall’Aci Umbria giudicandole interessanti e allo stesso tempo complesse per l’impegno che richiedono nella loro applicazione. Contemporaneamente, la stringente e drammatica attualità di porre in essere azioni che potenzino la sicurezza stradale regionale impone un impegno comune con tutte quelle istituzioni, a partire dall’Aci Umbria, che intervengono sulla questione sicurezza e una rinnovata attenzione per la collaborazione tra Regione dell’Umbria, Aci Umbria e Aci Italia.  
   
   
VICENZA: PROGETTO SICUREZZA, CENTO GIUBBETTI ANTIPROIETTILE, OPACIMETRI E APPARECCHIATURE PER IL CONTROLLO DEI GAS DI SCARICO DEI VEICOLI.  
 
Vicenza, 8 settembre 2010 - Consegnati il 2 settembre nel Magazzino Provinciale di via Muggia dall´Assessore alla Sicurezza Marcello Spigolon ai comandanti ed al personale di polizia locale appartenenti a 7 degli 8 distretti individuati dal Piano di Zonizzazione Regionale. “E´ l´ultimo, significativo passaggio del Progetto Sicurezza che ha visto la Provincia di Vicenza capofila di una iniziativa fatta propria e sostenuta economicamente dalla Regione Veneto. Questa ulteriore dotazione da una parte aumenta la sicurezza dei nostri agenti, visto che si tratta di giubbetti antiproiettile ed antitaglio che neppure negli Usa hanno in dotazione, e dall´altra consentirà di rilevare sul campo, anzi in strada, le condizioni di un autoveicolo, aumentando la sicurezza di tutti gli utenti della strada, anche di chi viene controllato”. E non solo. Impegnata nella lotta all´inquinamento ambientale, la Provincia di Vicenza, attraverso l´Assessorato alla Sicurezza, pone in atto un´azione continua di monitoraggio che dovrà costituire un ulteriore strumento al fine di contrastare l´emissione di inquinanti. “Siamo la prima Provincia d´Italia che ha deciso di trasformare una sperimentazione in una verifica permanente. Qui non si tratta di vessare i cittadini, semmai è proprio il contrario. Opacimetri e rilevatori vanno a favore dell´ambiente e della sua salvaguardia. E pure degli stessi automobilisti. Il poter verificare direttamente le emissioni di un mezzo significa aumentare la sicurezza. Perché è vero che esiste lo strumento della revisione degli autoveicoli ma da un biennio all´altro i motori si usurano e così accade spesso che il dato rilevato nelle officine al momento dei controlli risulti obsoleto, superato. Vediamo in movimento vetture, furgoni, che gridano vendetta seppure perfettamente in regola con le verifiche di legge svolte a suo tempo”. Un intervento, quello di palazzo Nievo, molto apprezzato dai comandi di polizia locale, che per bocca del comandante Giovanni Scarpellini, hanno ringraziato pubblicamente l´Assessore Spigolon: “Per noi è stato fondamentale avere la Provincia al nostro fianco, basti solo pensare al costo di questa come delle precedenti attrezzature nonché al sostegno economico per il servizio di vigilanza notturno”. Almeno 500mila euro che dalla Regione sono transitati nel Vicentino per rafforzare sorveglianza e sicurezza territoriali. Chiude Spigolon: “Altri 15 giubbetti, grazie alle economie di spesa nell´acquisto degli strumenti, saranno consegnati prossimamente. Purtroppo non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste (quasi 250) ma credo che abbiamo fatto più di quanto era lecito attendersi”.  
   
   
BOLZANO: SEGNALETICA DI MONTAGNA, NUOVI CRITERI  
 
Bolzano, 8 settembre 2010 - In seguito alle discussioni relative al bilinguismo nella segnaletica di montagna, e alla luce delle richieste delle associazioni alpinistiche di avere dei criteri precisi da rispettare nella preparazione e nella posa dei cartelli, la giunta provinciale ha deciso all´unanimità di dettare delle nuove linee guida in materia. Dopo aver ribadito che "la giunta provinciale non è responsabile per la segnaletica installata da associazioni private", il presidente Luis Durnwalder ha annunciato che ci sarà una differenziazione fra terreni privati e pubblici. "I cartelli situati su terreni pubblici - ha spiegato Durnwalder - dovranno rispettare l´obbligo del bilinguismo nell´indicazione dei comuni, dei comuni catastali e delle indicazioni come sentiero, malga, rifugio, fiume o lago. Per il nome del toponimo, invece, in attesa di una legge provinciale che possa far definitivamente chiarezza fornendo riferimenti certi, ci si potrà affidare alle denominazioni storiche e a quelle di uso comune tra la popolazione". Dalla giunta è arrivato un parere positivo all´utilizzo dei pittogrammi, "mentre per quanto riguarda i cartelli situati su terreni privati - ha aggiunto Luis Durnwalder - non abbiamo nessuna possibilità di intervento". Per la segnaletica esistente, quella che non rispetta i parametri fissati dall´esecutivo dovrà essere sostituita, "ripettando una tempistica dettata dalle possibilità e dal buon senso", ha sottolineato Durnwalder, il quale ha infine invitato Cai e Avs a trovare un accordo per coordinare le operazioni.  
   
   
ESODO ESTIVO, SI CHIUDE CON UN AUMENTO DEI TRANSITI E UNA DIMINUZIONE DELLE CODE IL BILANCIO DEL 2010 IL MINISTRO ALTERO MATTEOLI: LE AUTOSTRADE HANNO RETTO BENE E GLI INCIDENTI SONO DIMINUITI  
 
Roma, 8 settembre 2010 - Code e rallentamenti, ma mai blocchi sulla rete stradale e autostradale italiana nei 45 giorni di esodo estivo che si è appena concluso per 35 milioni di vacanzieri. Meno disagi e, soprattutto, meno incidenti grazie anche al nuovo Codice della Strada. “Sia l’esodo che il controesodo estivo - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli - si sono svolti in condizioni più che accettabili considerata la crescita del traffico rispetto allo scorso anno. Credo che questa notizia, unita alla diminuzione degli incidenti e dei morti nel periodo, sia un risultato da cogliere positivamente, nella consapevolezza che dobbiamo tutti, ai vari livelli di responsabilità, proseguire in questo non facile lavoro. Ringrazio tutti coloro che hanno dedicato impegno e passione per raggiungere gli obiettivi prefissati”. I risultati sono stati presentati ieri a Roma, presso la Sala Operativa Nazionale dell’Anas, dal Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, dal Direttore del Servizio di Polizia stradale Roberto Sgalla, dall’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia e Vicepresidente Aiscat Giovanni Castellucci e dal Segretario Generale dell’Aci, Ascanio Rozera. “Le vacanze brevi che hanno caratterizzato questa estate – ha spiegato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – hanno determinato una crescita del traffico complessivo rispetto agli anni precedenti. Sull´autostrada A3 Salerno-reggio Calabria si è registrato un aumento dei transiti di oltre 13 punti percentuali rispetto al 2009 in direzione Sud ma, a differenza di altri Paesi, la gestione del traffico e i nuovi 210 km aperti al traffico hanno consentito di evitare le situazioni critiche che si verificavano in passato”. “Nella stagione di maggior lavoro sulle strade – ha detto il Direttore del Servizio di Polizia Stradale Roberto Sgalla – l’impegno della Polizia Stradale e delle altre forze di polizia ha consentito di dare immediata attuazione ad una riforma così vasta e complessa come le recenti modifiche al codice della strada. Il bilancio positivo in termini di abbattimento della mortalità e di minori disagi all’utenza sono i migliori risultati di un’attività di pianificazione iniziata per tempo da Viabilità Italia e di una rete di prevenzione e controllo realizzata attraverso un impegno corale di tutti, compresa una maggiore prudenza da parte degli utenti”. "Nonostante alcune previsioni pessimistiche - ha detto l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia e Vice presidente dell´Aiscat, Giovanni Castellucci - anche quest´anno gli italiani hanno continuato ad andare in massa verso le località di vacanza utilizzando la propria autovettura. Da giugno ad agosto il traffico sulla rete Aspi e dell´intero settore ha fatto registrare infatti una leggera crescita rispetto all´estate 2009, che già era stata caratterizzata da un andamento positivo. L´esodo si è svolto su tutta la rete con regolarità e con elevati livelli di sicurezza. Un numero per tutti: rispetto all´estate 2009, sulla rete di Autostrade per l´Italia abbiamo registrato una riduzione del 28% del numero dei deceduti. E´ un´ulteriore conferma della validità del modello di assistenza e informazione messo a punto negli anni dal comparto autostradale". “Il bilancio dell’esodo – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi – evidenzia due grandi risultati positivi: da una parte, la diminuzione degli incidenti sulle strade delle vacanze, segno di una maggiore prudenza degli automobilisti grazie anche all’aumento dei controlli delle Forze dell’Ordine e alle nuove norme varate dal Parlamento; dall’altra, il miglioramento dei flussi di circolazione, frutto della nuova attenzione degli italiani per una mobilità sostenibile. Sono state oltre 8.000 ad agosto le richieste all’Aci 803.116 di informazioni sui percorsi alternativi alle principali arterie: prima fra tutte la A3 Salerno-reggio Calabria, seguita dal tratto toscano dell’Aurelia e dalle dorsali sicule Messina-siracusa e Messina-palermo. In aggiunta alla storica attività di soccorso stradale, che ha contato 47.000 interventi nelle settimane dell’esodo, quest’anno l’Aci ha sperimentato nuove formule di assistenza ai viaggiatori, improntate sulla prevenzione: uno speciale presidio meccanico a Messina, in prossimità degli imbarchi dei traghetti, ha effettuato check-up gratuiti sullo stato delle auto in viaggio”. L’esodo che si è appena concluso ha visto impegnati migliaia di uomini, in particolare, la Polizia stradale ha predisposto 39.800 pattuglie su tutta la rete autostradale nazionale, dove sono stati impegnati 1.820 addetti alla viabilità, 1600 veicoli, sono stati attivati 1100 pannelli a messaggio variabile e 2140 telecamere, mentre sulla rete stradale e autostradale Anas hanno operato in turnazione circa 1.650 unità e 750 automezzi, con circa 800 telecamere e 180 pannelli a Messaggio Variabile. Bisogna inoltre considerare ulteriori 6.000 operatori ripartiti tra organizzazioni per il soccorso sanitario, protezione civile, soccorso meccanico e imprese di manutenzione.  
   
   
MONTEGROTTO: FINITI I LAVORI PER IL PROLUNGAMENTO DELLA NUOVA CIRCONVALLAZIONE OVEST.  
 
Montegrotto, 8 settembre 2010 - Sono terminati i lavori per il nuovo prolungamento alla circonvallazione ovest di Montegrotto. La cerimonia per la fine dei lavori si è svolta domenica 5 settembre lungo il tratto stradale che da via Cataio e da via Mezzavia collega al cavalcavia che si innesta sulla Statale 16. Al taglio del nastro erano presenti anche la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il vice presidente, assessore alla Viabilità Roberto Marcato. “Si tratta di un’opera molto attesa per tutto il bacino euganeo – ha spiegato la presidente Degani - poiché diventerà la porta sud di accesso alle Terme e permetterà il collegamento diretto con l’Adriatica senza più traffico. L’amministrazione provinciale si è impegnata fin da subito alla realizzazione della circonvallazione ovest che diventa importante anche nell’ottica di un rilancio turistico. La Provincia ha partecipato direttamente con un investimento di oltre 2,6 milioni di euro e, nel suo ruolo di coordinamento, ha fatto da regia sbloccando le risorse necessarie che hanno permesso la realizzazione della circonvallazione”. I lavori, costati 18,5 milioni di euro, sono stati cofinanziati dalla Regione Veneto (7 milioni), dall’Anas (5 milioni) dalla Provincia di Padova (2,6 milioni) e dai Comuni di Montegrotto Terme con Rfi (2,4 milioni), Abano (1,2 milioni), Torreglia (200mila euro) e Due Carrare (100mila euro). “La circonvallazione riveste un ruolo strategico per le Terme e i Colli Euganei. Averla realizzarla – ha spiegato il vice presidente Marcato – significa essere riusciti a dare risposta alle esigenze del bacino euganeo che, per la Provincia, rappresenta una delle aree più strategiche dell’intero territorio. La nostra attenzione su questa zona è sempre stata massima e continueremo nell’impegno per favorirne la crescita valorizzando tutte le sue peculiarità, dal turismo, alle terme, all’ambiente”. L’opera, lunga 1800 metri, parte dalla rotonda di via Cataio proseguendo fino allo scolo Rialto superato da un primo ponte. Si apre poi un sottopasso che permette di bypassare la ferrovia e altri due ponti sono stati realizzati sul rio Cannella e Menona. Infine, il cavalcavia sul canale Battaglia e il collegamento alla statale per mezzo dello svincolo a piani sfalsati. La circonvallazione è stata realizzata in due anni.  
   
   
VIABILITÀ: VILLESSE-GORIZIA, RICCARDI INCONTRA COMUNITÀ SAVOGNA  
 
 Trieste, 8 settembre 2010 - Si concentreranno in circa un semestre, a partire dalla seconda metà di settembre (o al massimo ai primi di ottobre), i lavori che, sul territorio comunale di Savogna d´Isonzo, riguarderanno la realizzazione della Villesse-gorizia. ´´Sei mesi di cantiere che indubbiamente creeranno disagio alla comunità locale´´, è stato sottolineato ieri sera al ´´Kultur Dom´´ di Savogna dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi e dal direttore dei lavori Luca Vittori, chiamati dal sindaco Alenka Florenin ad un incontro pubblico con la popolazione. Una cinquantina le persone presenti, alle quali Riccardi ha dato atto, esprimendo il suo apprezzamento, ´´per i toni ed i modi, per la responsabilità dimostrata´´ nell´accettare i disagi che, ´´non si può negare - ha osservato l´assessore regionale - incideranno sul tessuto sociale e sul sistema urbano di Savogna´´. Un dato, comunque, dovrebbe confortare la popolazione, hanno messo in luce il sindaco Florenin e l´assessore Riccardi: in questo semestre di lavori, in cui verrà realizzata la galleria di Savogna, i camion ed i mezzi pesanti utilizzeranno al massimo una viabilità di cantiere espressamente ricavata nell´ambito della carreggiata della Villesse-gorizia, sgravando in tal modo Savogna e le altre località interessate dai lavori, come invece previsto in fase progettuale, da un traffico ´´difficile´´ e ad alto impatto sulla circolazione urbana. Nel corso della serata l´ing.Vittori ha inoltre fornito chiarimenti e delucidazioni su alcuni aspetti puntuali dei lavori che interessano il centro abitato (aree di depurazione, impatto acustico e vibrazioni, attività di cantiere, sicurezza, viabilità a servizio della scuola elementare), richiamando il fatto, tra l´altro, che la strada provinciale n.8 non verrà mai interrotta ma soltanto deviata. ´´E´ indubbio che Savogna e la sua collettività saranno sottoposti ad un grande ´peso´ dai lavori per la Villesse-gorizia´´, ha affermato l´assessore Riccardi: ´´giorno per giorno, attraverso uno stretto confronto tra il primo cittadino, la direzione lavori e l´assessore regionale alla Viabilità vogliamo però cercare le soluzioni a tutti i problemi che toccano gli abitanti di Savogna´´. ´´E come Regione - ha concluso - cercheremo nel limite del possibile di dare anche alcune risposte alle esigenze urbanistiche che il sindaco ha già manifestato, a fronte della penalizzazione subita dal territorio locale´´.  
   
   
MANTOVA, TANGENZIALE SUD DI QUISTELLO: CORO DI SÌ IN CONFERENZA DI SERVIZIO APPROVATO IL SECONDO STRALCIO DEI LAVORI  
 
Mantova, 8 settembre 2010 - Si è tenuta lo scorso 3 agosto la conferenza di servizi per esaminare ed approvare il progetto definitivo per la realizzazione del secondo stralcio della tangenziale sud di Quistello, collegamento tra la ex statale 413 "Romana" e la strada comunale "Palazzina" a San Benedetto Po. La conferenza di servizi ha ottenuto la maggioranza dei pareri favorevoli da parte delle amministrazioni e degli enti presenti, convocati per esprimere, per quanto di loro competenza, il proprio assenso sul progetto definitivo dell´intervento. Pertanto, pur essendo ancora in attesa del parere di Arpa, che verrà acquisito nei prossimi giorni, il procedimento sta seguendo il proprio iter regolarmente. L´auspicio dell´amministrazione provinciale -ha spiegato il vice presidente Camocardi- è che la realizzazione dell´opera, il cui costo complessivo è di 7 milioni di euro, finanziati in parte da Regione Lombardia (euro 3.586.396,85), in parte dai fondi comunitari a valere sull´Asse 3 (euro 3.013.603,46) e dal Comune di San Benedetto Po per i restanti 400.000 euro, non venga messa a rischio dalle restrizioni imposte dalla recente manovra economico-finanziaria del Governo". "Noi, -ha concluso- così come gli amministratori degli altri enti interessati, continueremo a impegnarci affinché l´opera possa entrare al più presto in una fase di cantierabilità, certi che porterà ad un significativo decongestionamento del traffico pesante nell´abitato di Quistello".  
   
   
EMILIA ROMAGNA - MERCI SU FERRO, AL VIA IL SECONDO BANDO 2010 PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI REGIONALI: CIRCA 1 MILIONE DI EURO DISPONIBILI.  
 
Bologna, 8 settembre 2010 – Per il 2010 è ancora disponibile circa 1 milione di euro in contributi per il trasporto delle merci su ferro. Li stanzia la Regione, che ha appena approvato (con delibera di giunta) l’apposito bando in attuazione della legge 15 del 2009. “Nonostante la crisi e il forte taglio alle risorse da parte del governo – è il commento dell’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – la Regione Emilia-romagna incentiva il trasporto ferroviario delle merci, sostenendo le imprese. E’ una scelta in cui crediamo fortemente, perché porta benefici all’ambiente, riduce il numero di mezzi pesanti in circolazione e contribuisce alla costruzione di un traffico sostenibile”. Tre i milioni di euro destinati complessivamente per il 2010; di questi, due già assegnati con il primo bando, che ha consentito di attivare 23 servizi (16 di trasporto intermodale e sette tradizionale), effettuati da 13 imprese, per un totale di oltre 1,5 milioni di tonnellate aggiuntive di merci trasportate. Per accedere al contributo è necessario che l’impresa - che dovrà scontare il contributo stesso dallo schema tariffario applicato agli utenti - eroghi servizi con origine e/o destinazione in un nodo ferroviario collocato nel territorio dell’Emilia-romagna. Ogni servizio per cui è richiesto il contributo deve essere aggiuntivo rispetto ai servizi ferroviari già svolti e comportare un aumento complessivo delle tonnellate trasportate e/o del numero di treni fra le stesse origini e destinazioni finali. Secondo quanto previsto dal bando, per ogni servizio aggiuntivo può essere concesso un contributo per la durata minima di un anno e fino a un massimo di tre; le richieste di contributi per servizi aggiuntivi triennali hanno priorità nell’assegnazione. L’entità del contributo è stabilita in misura decrescente per ogni anno, tranne che per la quota di servizio aggiuntivo rispetto all’anno precedente, secondo queste modalità: per il primo anno è di 1 centesimo di euro per tonnellata al chilometro; per il secondo anno è di 0,9 centesimi di euro, per il terzo è di 0,8 centesimi di euro. L’importo massimo del contributo annuale concesso a ogni impresa beneficiaria può essere di 400.000 euro se i servizi aggiuntivi hanno la durata di un anno, 500.000 euro per due anni, 600.000 euro per tre anni. Le domande per accedere ai contributi dovranno arrivare alla Regione Emilia-romagna - Direzione generale Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità, viale Aldo Moro 30, Bologna, entro e non oltre il 15 ottobre 2010. Il bando verrà pubblicato sul Bur (Bollettino ufficiale della Regione) numero 117 del 10 settembre e sul sito Mobiliter, www.Mobiliter.eu/  
   
   
NO A TAGLIO TRENI SU FOGGIA-BENEVENTO  
 
Bari, 8 settembre 2010 - “Occorre non penalizzare i viaggiatori pugliesi che lavorano in Campania e che da ieri soffrono il taglio di tutti i collegamenti, classificati come regionali, sulla linea Foggia-benevento”. Per questo motivo l’assessore alla mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, ha scritto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che nei giorni scorsi ha dato il via libera alla soppressione da parte di Trenitalia di tre coppie di treni regionali che collegavano la Puglia con il sub appennino dauno. “Pur nel rispetto delle prerogative di ciascun ente – si legge nella lettera - come è prassi in tutta Italia per i treni che interessano due o più Regioni, sarebbero state opportune, anzi necessarie, preventive intese per cercare di esplorare possibili alternative in favore di soluzioni condivise. La Regione Puglia non può tollerare che la linea Foggia-benevento resti senza collegamenti ferroviari ´regionali´ a fronte di una innegabile domanda di trasporto e di trasferimenti dello Stato alla Campania anche per la gestione dei servizi ferroviari regionali lungo tale linea”.Di qui l’invito finale dell’assessore Minervini a riconsiderare l’offerta ferroviaria regionale sulla Foggia-benevento e Avellino-rocchetta S. Antonio e la disponibilità ad aprire un tavolo per individuare soluzioni che non vadano a esclusivo danno dei cittadini pugliesi.  
   
   
RIAPERTA LA FERROVIA AOSTA-CHIVASSO  
 
Aosta, 8 settembre 2010 - L´assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti comunica che, sulla base delle notizie fornite dal gestore dell´infrastruttura ferroviaria, da oggi, lunedì 6 settembre 2010, è ripreso il servizio ferroviario, che era stato effettuato con autobus sostitutivi nel tratto Strambino-aosta a causa dei lavori di rifacimento del ponte sul torrente Chiusella e di altri interventi che il gestore ha svolto nel periodo di interruzione della linea. Sempre secondo quanto riferito dal gestore ferroviario, i lavori si sono conclusi regolarmente e nei tempi previsti, tuttavia, proprio in corrispondenza degli interventi effettuati, ci saranno alcuni rallentamenti nei prossimi 7-10 giorni, per consentire i regolamentari tempi di assestamento dei binari, a vantaggio della sicurezza. L´assessorato riferisce che l´interruzione della linea, appositamente programmata per il mese di agosto in modo da attenuare i disagi di studenti e pendolari, ed i rallentamenti nei primi giorni di esercizio sono stati necessari per consentire di risolvere l´annoso problema dei rallentamenti in corrispondenza del torrente Chiusella ed evidenzia che tale intervento - uno dei tanti promossi per migliorare la tratta ferroviaria Aosta-chivasso - è stato realizzato grazie all´Apq – Accordo di Programma Quadro che la Regione ha sottoscritto con il Piemonte, lo Stato e Rfi s.P.a. – Rete Ferroviaria Italiana per poter utilizzare i fondi messi a disposizione dalla legge finanziaria del 2007.  
   
   
RIPRISTINATO COLLEGAMENTO FERROVIARIO BOSNIA-SERBIA  
 
 Belgrado, 8 settembre 2010 - Bosnia Herzegovina e Serbia hanno ripristinato un vecchio collegamento ferroviario, che utilizza un treno a vapore, nel tentativo di accrescere il turismo nella regione, che subisce ancora le conseguenze della guerra degli anni ’90. Nei giorni scorsi, in occasione dell´inaugurazione del collegamento - rivestita anche di un elevato valore simbolico - migliaia di cittadini si sono recati presso la cittadina bosniaca di Visegrad per salutare l´arrivo del treno, le cui carrozze risalgono a circa un secolo fa, alla conclusione del viaggio di 44 chilometri partito dalla stazione di Mokra Gora in Serbia. In occasione dell´evento, le autorità dei due Paesi hanno affermato che iniziative come questa sono finalizzate anche al riallaccio dei legami tra gli ex nemici di guerra. La ferrovia una volta connetteva Belgrado e Sarajevo, proseguendo poi verso Dubrovnik in Croazia, ma fu chiusa nel 1974.  
   
   
FONDI PER LA NAVIGAZIONE DEL PO: ODG DELLA REGIONE LOMBARDIA PER SALVARLI  
 
Mantova, 8 settembre 2010 - Approvato all´unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia l´ordine del giorno presentato dal consigliere Giovanni Pavesi e dal collega di Cremona Agostino Alloni per la salvaguardia degli oltre 61 milioni di euro destinati allo sviluppo del sistema idroviario padano - veneto e in particolare della navigazione tra Mantova e Cremona. In sostanza i due consiglieri regionali del Pd hanno chiesto al presidente Roberto Formigoni di impegnarsi a chiedere in sede di Conferenza Stato - Regioni la modifica dell´articolo 46 della manovra finanziaria per poter andare avanti nelle azioni previste dal programma di interventi prioritari per il sistema idroviario padano-veneto in considerazione dell´efficacia che queste misure hanno nello sviluppo della navigazione interna per il sistema socio-economico delle province interessate. Soddisfatto per l´esito della votazione al Pirellone il vice presidente della Provincia di Mantova Claudio Camocardi: "E´ molto positivo questo voto compatto di tutto il Consiglio. Questo credo sarà importante per l´azione che l´assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo sta portando avanti per scongiurare il taglio di questi fondi assai strategici per la navigazione ma anche più in generale per la competitività del territorio mantovano". I finanziamenti che con la manovra finanziaria approvata dal Parlamento rischiano di saltare per la navigazione nel mantovano sono quelli per il collegamento tra Po, Canale Mantova - Venezia e Mincio (3.580.000 euro), per la banchina di Viadana (2.200.000 euro) e il porto di Valdaro (15.750.000 euro). Per il cremonese in forse gli stanziamenti per il nuovo terminal del porto di Cremona (14.750.000 euro), per il canale Pizzighettone - Cremona (6.756.000 euro), per la regolazione dell´alveo di magra del Po dallo sbarramento di Isola Serafini a foce Mincio (11.500.000 euro) e per manutenzioni straordinarie al porto di Cremona (2.300.000 euro).  
   
   
MANTOVA, UN CAPANNONE DI 6000 METRI QUADRATI A VALDARO: CRESCE LA DOTAZIONE DEL PORTO FLUVIALE  
 
Mantova, 8 settembre 2010 - Si è conclusa con la seduta di gara del 18 agosto scorso, la procedura di evidenza pubblica per l´affidamento in locazione finanziaria della progettazione e realizzazione di un capannone in acciaio di 6000 metri quadrati al porto di Valdaro. Alla procedura in questione ha partecipato un solo raggruppamento di imprese, costituito da Unicredit Leasing Spa di Bologna, in qualità di capogruppo e da Icom Engineering Spa di Verona (importante impresa di progettazione e realizzazione di capannoni metallici), in qualità di mandante. La commissione, presieduta dal Dirigente del Settore competente della Provincia di Mantova, Giancarlo Leoni e da alcuni tecnici ed esperti, dopo avere esaminato nella prima seduta di gara (11 agosto 2010) i requisiti di partecipazione del raggruppamento di imprese in questione, ha analizzato il progetto del capannone, valutandone attentamente gli aspetti costruttivi e di inserimento ambientale. Infine, nella seduta pubblica di mercoledì, si è proceduto all´apertura dell´offerta economica, consistente nell´indicazione del canone semestrale che la Provincia dovrà corrispondere per la durata di 20 anni. E´ opportuno sottolineare a questo proposito che, in realtà, il canone (fissato nell´offerta in 113.475,14 euro per un costo complessivo dell´opera di 2.645.223,98 euro al netto di Iva) non graverà sul bilancio provinciale in quanto è già stato firmato un accordo con l´impresa, futura utilizzatrice del capannone, che si è impegnata a rimborsare interamente alla Provincia il canone del leasing. La Provincia ha utilizzato uno strumento finanziario innovativo, previsto dalle norme di legge, che consente di realizzare opere pubbliche senza pesare sulla finanza degli enti locali ed in coerenza con il patto di stabilità, strumento adottato in questo caso per rispondere alle esigenze di quegli operatori che si vogliono insediare al porto di Valdaro e per i quali la presenza di infrastrutture (come il capannone in questione) è un elemento fondamentale. Ancora una volta si conferma, nella gestione dell´area portuale di Valdaro, la vocazione a ricorrere a forme virtuose di sinergia tra pubblico e privato che per la gara in questione hanno consentito, praticamente a costo zero per l´ente pubblico, la realizzazione di una nuova infrastruttura portuale. L´opera, in ragione delle modalità con cui verrà affidata, verrà costruita con apprezzabili caratteristiche di qualità e in tempi rapidi (180 giorni a partire dall´autorizzazione della Provincia al progetto definitivo anziché i 300 giorni prospettati nel disciplinare di gara) in modo da garantire l´immediata fruizione. Il presidente Fontanili e il suo vice Camocardi hanno espresso soddisfazione per l´esito positivo della gara d´appalto, augurandosi che, con la realizzazione di quest´opera, il porto fluviale di Valdaro possa consolidare la propria posizione strategica sul territorio per quanto riguarda la movimentazione delle merci per vie alternative alla gomma e alla ferrovia.