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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
GENOVA; PRINCIPIO DI INCENDIO A CENTRALE ELETTRICA A DE FERRARI FUMO, ODORE ACRE, MA SERVIZI OK  
 
Genova, 8 Settembre 2010 - Principio di incendio il 6 settembre sera, attorno alle 22.30 nella centrale elettrica della sede della Regione Liguria in piazza De Ferrari 1, a Genova. L´incendio è stato causato dalle batterie del sistema Ups a garanzia di eventuali cali di tensione. Tutti i sistemi di segnalazione incendio e di sicurezza sono immediatamente entrati in funzione e hanno permesso al servizio di vigilanza in servizio nel palazzo di avviare le procedure di sicurezza contattando i tecnici manutentori e i Vigili del Fuoco. Il corto circuito è rimasto circoscritto all´attrezzatura e non ha interessato il resto dell´impiantistica della centrale che è rimasta costantemente in funzione. I Vigili del Fuoco, intervenuti prontamente, hanno subito individuato la causa dell´incendio che ha prodotto molto fumo e odore acre e, intervenendo con gli estintori presenti in centrale, hanno spento le fiamme e messo in sicurezza i locali. Trattandosi di un´apparecchiatura accessoria, i tecnici della Regione Liguria l´hanno immediatamente isolata, senza creare alcun disagio al funzionamento degli impianti a servizio dell´edificio.  
   
   
ROVERETO, IL LEGNO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE UN GRANDE FRATELLO DEL LEGNO TRENTINO  
 
Rovereto, 8 settembre 2010 - Si chiama Mai, ed è l´acronimo di "Modulo Abitativo Ivalsa": si tratta di una casa dimostrativa in legno che dal 6 settembre, in piazza delle Erbe a Rovereto, è in corso di assemblaggio. Il progetto è coordinato da Ceii Trentino, Cnr – Ivalsa e Habitech, ed è sostenuto dall´assessorato all´industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento. Per realizzare questo edificio in legno sperimentale, con elevati livelli di modularità, prefabbricazione e sostenibilità, hanno lavorato tredici aziende e consorzi del mondo artigiano per tre mesi, sotto la guida di Andrea Briani e Paolo Simeone - ricercatori di Cnr – Ivalsa. Costruire in modo ecosostenibile sta ormai diventando la parola d’ordine nel mondo della filiera della casa; il legno come materiale da costruzione è una risorsa naturale organica rinnovabile, dalle prestazioni tecniche definite. La struttura Mai è composta da cinque moduli prefabbricati e trasportabili (la base è di 2,5 x 4 metri per un’altezza di 3,5 metri) che vengono assemblati e agganciati tra loro in modo da formare un unico edificio di cinque stanze completamente arredato e fornito di tutti i comfort di un’abitazione ad alto risparmio energetico. L’appartamento di 33 metri quadrati è composto da due stanze da letto, un bagno, una cucina, un soggiorno e due terrazze esterne di 16 metri quadrati. Le caratteristiche di Mai ne fanno un virtuoso esempio di sostenibilità ambientale. A cominciare dall´utilizzo di prodotti con contenuto di materiale riciclato e/o rinnovabile. Il legno utilizzato nella costruzione dell’edificio è proveniente da foreste certificate Fsc e Pefc. La struttura portante è realizzata con pannelli X-lam e si tratta del primo caso di riuso del X-lam a fini strutturali. Gli arredi sono stati studiati appositamente abbinando elementi di alta sostenibilità ambientale a cifre stilistiche originali. Sono adottati sistemi di controllo e gestione degli impianti di illuminazione per garantire il risparmio energetico e sono presenti impianti solari termici e vengono utilizzate fonti di energia rinnovabile per ridurre l’impatto ambientale ed economico. Mai è inoltre compliant con il progetto Case Legno Trentino, secondo il Regolamento Tecnico in versione sperimentale e può rappresentare un primo passo verso la definizione di Leed Home. Mai a Rovereto è uno showroom abitabile, tanto è vero che in questi giorni sarà abitato dai progettisti del modulo che saranno a disposizione per raccontare ai visitatori tutte le caratteristiche e le particolarità della casa in legno. Un momento di particolare interesse è in programma sabato 11 settembre alle ore 15, quando verrà effettuato in diretta il Blower-door-test – metodo che permette di scoprire “le perdite d’aria” dell’involucro edilizio - una delle prove tecniche previste dal regolamento Case Legno Trentino in versione sperimentale.  
   
   
URBANISTICA, PRESENTATE NEL PADOVANO 120 PRATICHE DI AMPLIAMENTO  
 
Padova, 8 settembre 2010 - L’economia padovana pian piano si muove. Sono infatti oltre 120 le pratiche edilizie presentate negli ultimi sei mesi allo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) della Provincia di Padova da altrettante aziende che vogliono ampliare il proprio fabbricato. In termini di assunzioni, i nuovi posti di lavoro creati si aggireranno sulle 200-300 unità. Non sono stime, bensì numeri compilati dai Comuni negli appositi moduli predisposti dal settore Urbanistica provinciale. Dati che indicano come la produttività padovana stia ripartendo. “Sono trascorsi sei mesi da quando la Regione Veneto ha delegato le competenze urbanistiche alla Provincia di Padova – ha spiegato la presidente dell’Amministrazione provinciale Barbara Degani – Oltre ad aver dato supporto ai Comuni per la gestione del Piano casa e per la predisposizione dei Pat e dei Pati, l’attività urbanistica si è concentrata anche sulle pratiche relative alle richieste di ampliamento presentate dalla imprese padovane. In questo ambito abbiamo voluto porre l’attenzione non solo agli aspetti architettonici, d’impatto ambientale e prettamente urbanistici, ma anche alla ricaduta occupazionale degli investimenti edilizi”. Delle 120 pratiche in fase di presentazione dalle aziende allo Suap, 30 sono state già evase. Per le altre 90 sono state già attivate tutte le procedure, tra colloqui e conferenze di servizi. In media, tutto l’iter di competenza della Provincia si conclude tra i 40 e i 60 giorni. A Villafranca Padovana si è arrivati addirittura al tempo record di 25 giorni per avviare e chiudere la richiesta di ampliamento. “Pur con il perdurare di una situazione economica difficile – ha aggiunto la presidente Degani - La scelta di investire per ingrandire e migliorare le proprie unità produttive, indica come, in maniera trasversale su tutto il territorio provinciale, stia iniziando ad arrivare qualche segnale positivo per il futuro”. In sei mesi di attività, il settore Urbanistica della Provincia di Padova ha inoltre approvato due Pat comunali, ha adottato altri tre tra Pat e Pati mentre sono in fase di approvazione definitiva ulteriori tre Pati a regia provinciale. Hanno ottenuto l’approvazione anche tre richieste di varianti al Prg per opere pubbliche avanzate da altrettanti Comuni del padovano. La Provincia ha infine istituito un punto di consulenza tecnica e giuridica per le Amministrazioni comunali sull’applicazione del Piano Casa e tutte le tematiche urbanistiche. Infine il settore ha partecipato a tavoli tecnici con la Regione, l’area del Montagnanese e del Conselvano per la realizzazione di impianti fotovoltaici.  
   
   
BASILICATA (EDILI-API): SÌ A TRACCIABILITÀ FLUSSI FINANZIARI  
 
Potenza, 8 settembre 2010 - “Giusta una legge contro la criminalità, ma non per tutti i contratti in essere”. A dichiararlo è il presidente della Sezione Edili dell’Api, Michele Molinari, che esprime apprezzamento per le recenti disposizioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari, contenute nella legge n.136/2010 in vigore dal 7 settembre 2010. La norma prevede, infatti, la tracciabilità per contratti e finanziamenti pubblici, vietando espressamente l´uso del contante, a favore dei bonifici bancari o postali. Nemmeno le spese economati e quelle minute giornaliere sfuggono all´obbligo di tracciabilità: al massimo - fino al limite di 500 euro - potranno usarsi carte di credito invece dei bonifici, ma mai il contante. Per Molinari si tratta di misure che vanno nella direzione auspicata di lotta al lavoro sommerso, di qualificazione dei rapporti con i subcontraenti e di valorizzazione delle imprese sane. La Sezione Edili dell’Api – si legge in un comunicato - ritiene che la competizione debba svolgersi sulla qualità e sulla professionalità in un campo di regole uguali per tutti; le scorciatoie e le distorsioni del mercato hanno sempre danneggiato fortemente le pmi che investono in impegnativi processi di crescita, di innovazione e ricerca. Il presidente Molinari segnala, tuttavia, l’esigenza di non restringere eccessivamente le procedure di pagamento, ritenendo ammissibili procedure analoghe al bonifico (ad esempio Rid bancario, ampiamente utilizzato), che possono garantire comunque un controllo sui flussi finanziari. Su questo e su altri aspetti della normativa è auspicabile una circolare esplicativa che possa fornire esaustivi chiarimenti interpretativi. Molinari è contrario all’applicazione retroattiva della norma, proposta dall’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici, per cui la legge deve avere una applicazione generale, immediata e più estesa possibile. “Ben vengano – afferma - le norme che impongono ad appaltatori, subappaltatori e subcontraenti di impiegare unicamente conti correnti dedicati, ma si chiede che venga rispettato quanto già previsto dall’art. 3 del provvedimento. Un’applicazione retroattiva – conclude - può ritenersi condivisibile unicamente per i contratti in corso che abbiano una durata prolungata nel tempo; si pensi, ad esempio, a contratti la cui durata vada oltre due anni dall’entrata in vigore della legge”.  
   
   
GIOVANI IMPRESE, AL VIA IL CONFRONTO SULLA LEGGE PRIME CONVERGENZE SULLE MODIFICHE PROPOSTE DALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 8 settembre 2010 - Cambiare la legge regionale per l´imprenditoria giovanile per adeguarla alle nuove esigenze del mercato e rendere più facile la sua utilizzazione da parte degli aspiranti imprenditori. Di questo si è discusso oggi nel corso dell´incontro convocato dall´assessore alle attività produttive, formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini, con i rappresentanti delle associazioni giovanili e di categoria di tutti i settori produttivi e i sindacati. L´assessore ha convocato l´incontro per illustrare le nuove linee sulle quali la Regione intende muoversi e avviare un confronto che possa portare, entro breve, al nuovo testo da presentare al consiglio regionale. «Nella nuova impostazione - ha spiegato l´assessore – ci proponiamo di rendere più facile l´accesso alle agevolazioni e di allargare la platea di coloro che possono usufruirne. Come prima cosa proponiamo di portare da 35 a 40 anni il limite di età per accedere ai contributi previsti dalla legge». Una proposta che risponde alle esigenze delle categorie, molte delle quali avevano richiesto un innalzamento dell´età, in considerazione di un processo di fisiologico avanzamento dell´età degli imprenditori che, su questo, hanno espresso unanime consenso. Così come si è registrato un assenso di massima sulla volontà di allargare le maglie della legge, ad oggi riservata alle imprese innovative e hi-tech, per consentire un più ampio utilizzo da parte delle giovani imprese. Va bene l´allargamento - è stato detto - ma questo dovrà comunque avvenire sulla base di criteri ben definiti, in modo da salvaguardare le imprese ad elevato contenuto innovativo e tecnologico. Su questo punto, come ha rilevato l´assessore a fine riunione, dovrà essere dunque fatto un ulteriore approfondimento per impedire che la norma costituisca un ostacolo e, nello stesso tempo, evitare la distribuzione indiscriminata delle risors e. Risorse che, è stato ricordato, sono al momento di 2,5 milioni di euro per il 2010 ed altrettanti per il 2011. Apprezzamento è stato espresso anche sull´idea di un intreccio con le iniziative regionali per il mircrocredito e l´introduzione di norme per l´imprenditoria femminile che consentirebbero di recuperare il vuoto della normativa nazionale, ferma da tempo. Con interesse è stata vista anche l´introduzione di una norma specifica per i lavoratori espulsi dai processi produttivi che intendono dare vita ad un´impresa. L´incontro ha visto un primo scambio di opinioni sui vari aspetti della proposta e si è raggiunto un primo accordo di massima sulle modifiche da apportare. Un ulteriore lavoro di apprfondimento e confronto riguarderà poi il meccanismo delle garanzie che la Regione intende cambiare, spostando l´intervento regionale dalla tipologia del contributo a tasso zero verso la copertura degli interessi e delle garanzie necessa rie per accedere al credito. Prossimo appuntamento del tavolo all´inizio di ottobre, per un nuovo passaggio su un primo testo di articolato della legge che dovrà poi essere approvata dalla giunta regionale prima di andare all´esame del consiglio.  
   
   
TRIESTE: FERRIERA, CONVOCATO "TAVOLO OCCUPAZIONE"  
 
Trieste, 8 settembre 2010 - L´assessore regionale ala Lavoro Angela Brandi ha convocato ieri a Trieste il Tavolo Occupazione dedicato alla ferriera di Servola, per esaminare - in particolare - il documento delle "Prime linee" guida del progetto di riconversione dell´azienda siderurgica triestina, elaborato ad aprile. Al Tavolo odierno dedicato ai temi del lavoro e delle risorse umane, costituito a marzo dal presidente della Regione Renzo Tondo assieme a quelli sullo Sviluppo (presieduto dal Comune) e sull´Ambiente (guidato dalla Provincia), sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti della proprietà, delle organizzazioni sindacali, di Confindustria, Camera di commercio, Inps, nonchè delle Amministrazioni municipale e provinciale. "Sulla base delle osservazioni formulate oggi, soprattutto dalle rappresentanze dei lavoratori - ha confermato l´assessore Brandi - queste ´Prime linee guida´ saranno ora aggiornate in un nuovo documento che verrà portato all´attenzione dello stesso presidente Tondo nell´ambito del Comitato strategico che deve formulare gli strumenti per favorire il processo di riconversione della ferriera". Un processo di dismissione e di riconversione dello stabilimento, ha osservato la Brandi, che dovrà essere anticipato con la "presa in carico" dei lavoratori, ai quali potrà essere proposto un percorso di accompagnamento e di formazione su una base di 4/5 anni,con l´utilizzo delle diverse tipologie di ammortizzatori sociali. "Da parte di tutti è stata comunque valutata necessaria non solo la definizione di una legge regionale specifica per la ferriera di Servola ma, in parallelo, anche un ´Accordo di programma´ con il Governo nazionale", ha osservato l´assessore. Nel corso dei lavori è stato anche ritenuto opportuno, su richiesta della Lucchini, "allargare" gli argomenti di analisi del Tavolo Occupazione, promuovendo alcune riunione finalizzate all´esame della questione sicurezza.  
   
   
CCIAA: CABINA DI REGIA PER RIPRESA ECONOMIA MATERANA  
 
Matera, 8 setembre 2010 - Dalla cultura dell’attesa a quella del fare, mettendo in campo volontà, sinergie, progetti ed obiettivi per intervenire con efficacia su priorità e programmi in grado di favorire la ripresa dell’economia di Matera e della sua provincia. Su questa esigenza il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, chiede che si passi “dalle parole ai fatti’’ con la creazione di una cabina di regia, che smuova la situazione di “incomprensibile calma’’ in attesa di interventi efficaci e programmati necessari per conferire dinamicità al sistema produttivo locale e realizzare servizi, nei settori delle infrastrutture materiali e immateriali, senza i quali è ostacolata la crescita. “E’ il momento – ha detto Tortorelli- di accelerare, ma serve il gioco di squadra. Camera di Commercio, Comune e Provincia di Matera, soggetti imprenditoriali e sociali devono fare sistema, ma in concreto, per interloquire con efficacia e continuità con la Regione Basilicata in primo luogo, affinchè vengano garantite a Matera e alla sua provincia opportunità e risorse su progetti e risorse in grado di creare sviluppo e occupazione. Gli esempi sono tanti a cominciare dal turismo, che sta vedendo presenze crescenti sul mercato delle vacanze. Ma occorre consolidare questa tendenza con adeguati investimenti sull’offerta e sulle infrastrutture materiali, e mi riferisco a viabilità e trasporti, e immateriali come quelle dell’innovazione che fanno la differenza rispetto ad altre realtà del Paese. Chiediamo programmazione e risorse certe per consolidare e accrescere competitività, della quale si avvantaggerebbe l’intera Basilicata. Se si riconosce, nei fatti e nei numeri, che Matera è il biglietto da visita della Basilicata sul mercato internazionale delle vacanze e allora bisogna essere consequenziali nei fatti tutto l’anno. La creazione di una cabina di regia per lavorare in questa direzione non può che giovare a tutti, ma occorre essere operativi mettendo da parte inconcludenza e protagonismi’’. Tortorelli invita a non perdere altro tempo, in relazione alla necessità di mettere mano a una ripresa che ha bisogno di scelte sulle priorità e che deve fare i conti con i problemi del credito, di un sistema industriale che attende opportunità dal bando Valbasento e dal rilancio del mobile imbottito, valide alternative alla chiusura di impianti. “ Ma chiedono risposte –ha aggiunto il presidente della Camera di commercio- problemi come l’occupazione dei giovani e delle donne, del mondo agricolo e dell’artigianato. Senza dimenticare che il nostro è un territorio penalizzato da un sistema di trasporti e di comunicazione carente e che necessita di organizzazione e programmazione degli eventi promozionali, non solo di intrattenimento, ma anche di quelli da attivare con “Matera capitale europea della cultura per il 2019. Ci sono,poi, le potenzialità dei beni ambientali e culturali, della ricerca a cominciare dall’Università e dalle diverse eccellenze diffuse del territorio, che vanno supportate in maniera adeguata. Per tutto questo non si può e non si deve indugiare oltre, Occorre fare sistema, parlando all’unisono,lavorando con tenacia mettendo insieme tutte le risorse in una cabina di regia, che eviti di navigare a vista rischiando di arenarsi nel mare della nullità e dell’inconcludenza e incalzando quanti per strabismo o volontà ignorano le esigenze di Matera e della sua provincia. Ma questo dipende solo da noi. Se ciò continua ad accadere è anche colpa di un vuoto decisionale e, a volte programmatorio, del quale altri beneficiano. Subito al lavoro, dunque.E’ il momento di accelerare. La Camera di commercio farà la propria parte con una azione di stimolo e di proposta,mettendo in campo impegno, costanza e progetti nella costituzione e nell’avvio della cabina di regia territoriale’’.  
   
   
CONFCOOPERATIVE TOSCANA OFFRE SESSANTASETTE POSTI PER SVOLGERE IL SERVIZIO CIVILE NELLE COOPERATIVE SOCIALI ASSOCIATE ALLA CONFEDERAZIONE LE DOMANDE PER PARTECIPARE ALLE SELEZIONI SCADONO IL 4 OTTOBRE  
 
Firenze, 8 settembre 2010 - Confcooperative Toscana mette a disposizione 67 posti per il servizio civile, ben 25 in più rispetto all’anno precedente. Il 03 settembre è infatti stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 - 4° Serie Speciale - Concorsi ed esami il Bando Unsc del 2010 per la selezione di 10.818 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Anche Confcooperative Toscana offre la possibilità, ai giovani dai 18 ai 28 anni, di candidarsi al servizio civile in alcune cooperative sociali che fanno parte della confederazione. Dei sessantasette posti disponibili, molti sono quelli messi a disposizione da cooperative dislocate fra Firenze e provincia, mentre altri sono in strutture che si trovano nelle province di Prato, Siena, Arezzo e Pisa. In particolare tre sono i progetti che sono stati finanziati a Confcooperative Toscana ai quali si potrà partecipare: “Tana colorata…2010 (Firenze)”, nell’area minori, “Signori d’altri tempi…2010 (Firenze)”, nell’area anziani e “Zenith…2010 (Firenze)”, nell’area disabilità. La durata del servizio civile è di 12 mesi con un impegno settimanale di 30 ore; la paga mensile è di 433,80 euro netti. Possono presentare domanda di partecipazione tutti i cittadini italiani, in possesso dei requisiti previsti, tra i 18 e 28 anni entro le ore 14,00 del 4 ottobre 2010. Il bando per la selezione, i relativi allegati e le schede sintetiche dei progetti di Confcooperative Toscana, per cui è possibile fare domanda, sono consultabili nel sito www.Toscana.confcooperative.it/ Per informazioni e chiarimenti si prega di contattare: Confcooperative Toscana, Via Vasco de Gama, 25, Firenze tel. 055.3905600 o scrivere a toscana@confcooperative.It  serviziocivile.Toscana@confcooperative.it    
   
   
NAPOLI: PROSEGUE L´ATTIVITÀ PER L´ARTIGIANATO DI IDENTITÀ E DI ALTA QUALITÀ.  
 
Napoli, 8 settembre 2010 - Sono iniziate presso l´incubatore di imprese del Polo Orafo Napoletano “La Bulla”, i corsi di formazione e orientamento rivolti alle piccole e micro imprese di produzione e di servizi che hanno vinto il bando per l´insediamento nella struttura sita in via Duca di S.donato 73, alle spalle del Complesso di S.eligio al Mercato. Il bando pubblico per l´insediamento all´interno dell´incubatore “La Bulla” si è chiuso il 7 giugno 2010 ed e stata nominata una Commissione composta da rappresentanti dell´amministrazione ed esperti del settore. L´elenco delle domande risultate idonee è disponibile sui siti web del Comune di Napoli ( www.Comune.napoli.it/ ) e del Consorzio Antico Borgo Orefici ( www.Borgorefici.eu/ ). “A meno di tre mesi dalla chiusura del bando – spiega l´assessore allo Sviluppo Mario Raffa - è già iniziato il percorso di formazione che proseguirà, seguito dalla fase di accompagnamento, fino alla fine del mese di ottobre. Saranno poi selezionate le 6 aziende da incubare; la graduatoria finale resterà in vigore per tre mesi, al fine di consentire eventuali sostituzioni di vincitori rinunciatari. L´artigianato orafo e più in generale, l´artigianato di alta qualità - prosegue Raffa - rappresentano una delle punte di eccellenza ed una importante leva di sviluppo della nostra città. Il progetto “La bulla” rientra nella politica perseguita dall´Assessorato allo Sviluppo che mira alla salvaguardia dell’artigianato di identità del territorio, anche mediante il ripopolamento dei tradizionali Borghi produttivi cittadini. Infatti la crescita del territorio passa anche dal rilancio degli antichi mestieri che recuperano il patrimonio di conoscenza e di saperi e questo rilancio può avvenire solo attraverso l´avvio delle giovani generazioni verso questi mestieri e verso questi settori artigianali. Nell´artigianato orafo – conclude Raffa – tale possibilità è legata a due azioni correlate tra di loro: la realizzazione di attività formative per i giovani e la creazione di ambiti in cui possano lavorare; in sintesi la creazione di una scuola orafa napoletana e la costituzione di nuove imprese”.  
   
   
TRIGANO, ACCORDO PER IL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ L´INTESA SARÀ SOTTOSCRITTA NEI PROSSIMI GIORNI IN PROVINCIA A SIENA  
 
 Firenze, 8 settembre 2010 - Gli oltre 300 lavoratori dell’azienda di autocaravan Trigano, di San Gimignano, potranno conservare il loro posto di lavoro e l’azienda continuare la produzione, sia pure a ritmo ridotto, in attesa della ripresa del mercato. E’ questo l’obiettivo raggiunto oggi con l’intesa sui contratti di solidarietà nel corso dell’incontro convocato oggi pomeriggio dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, al quale hanno partecipato la Provincia di Siena, i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali. Nel verbale redatto alla fine della riunione i punti fermi dell’intesa che sarà formalizzata nei prossimi giorni. L’azienda rinuncia alla richiesta di Cassa integrazione in deroga e concorda con i sindacati sul ricorso ai contratti di solidarietà, che comportano una riduzione di orario a fronte di una riduzione d elle produzioni. L’intesa richiama gli incentivi che la Regione mette a disposizione dei lavoratori per integrare la perdita di reddito e che anche in questo caso saranno resi disponibili. “E’ un accordo importante – commenta l’assessore Simoncini – perché riguarda un’azienda e un settore che oggi risentono della crisi ma che rappresentano una risorsa strategica, per il territorio senese e per l’economia toscana. Una risorsa che, anche grazie a questo accordo, non viene dispersa, creando così le condizioni per un rilancio e per agganciare l’azienda alla ripresa, che potrà avvenire non appena muteranno le condizioni del mercato”. L’intesa sarà formalizzata in un incontro presso la Provincia di Siena, già fissato per giovedì 9 settembre alle 17.