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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
MARONI: LAVORIAMO A NOSTRO SISTEMA AEROPORTUALE  
 
 Rho-pero/mi, 27 novembre 2013 - "Non esiste un sistema aeroportuale lombardo, non ancora, ma ci stiamo lavorando perché gli aeroporti lombardi vanno messi in rete, non solo per Expo. Bisogna individuare la vocazione di ogni singolo scalo e, soprattutto, eliminare quella competizione tra i vari aeroporti che non ha più senso, dobbiamo valorizzare i nostri scali e valorizzare i loro territori". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti al termine del convegno ´Matching 2.0, il Valore di un Incontro´, svoltosi alla Fiera di Rho-pero (Milano). "Noi, come Regione, - ha chiarito il presidente Roberto Maroni - non vogliamo gestire gli aeroporti lombardi, ma fare regia, non vogliamo occuparci direttamente delle loro attività ma lasciarla ai privati: vogliamo solo farli collaborare e fare fare squadra. E´ una necessità quella di mettere mano al sistema aeroportuale lombardo e non solo, perché dobbiamo guardare anche al Piemonte e al Veneto".  
   
   
AERADRIA: TUTTI SOLIDALI PER SALVARE L´AEROPORTO  
 
 Rimini, 27 novembre 2013 - “Siamo qui per salvare l’aeroporto”. Ha esordito così Manlio Maggioli, Presidente della Cdc di Rimini, introducendo l’incontro convocato con urgenza dall’Ente camerale per chiarire la situazione di Aeradria, a fronte delle ultime vicende giudiziarie e delle voci incontrollate che si sono levate nei giorni scorsi attorno all’Aeroporto. Un incontro partecipato e positivo, che ha permesso a tutti i presenti di fare il punto, con estrema chiarezza e semplicità, sulla situazione di Aeradria. Di fronte ad una platea gremita di tutti i massimi rappresentati delle associazioni di categoria, delle imprese, delle banche del territorio della provincia di Rimini, hanno così relazionato i nuovi vertici di Aeradria ovvero Cristina Pesaresi, vice presidente; Paolo Trapani, direttore generale, accompagnati dall´avvocato Pierdanilo Beltrami, dello Studio Lombardi e Molinari; e il presidente di Banca Carim, Sido Bonfatti. Paolo Trapani ha ricordato i passaggi che il nuovo Cda di Aeradria ha dovuto affrontare e gestire a partire dal 1 agosto, quando si è insediato, valutando e gestendo una situazione complessa al termine della quale è stata presentata una richiesta di concordato in continuità aziendale, grazie al quale, ha ricordato Trapani, “sarà possibile far fronte a quasi tutti i creditori dell’azienda, proseguendo nell’operatività, ovvero mantenendo i voli, le entrate, le forze lavoro che ruotano attorno allo scalo di Miramare”. Sono state ricordate le cifre del piano di rafforzamento al concordato, 5 milioni di euro, di cui: - due milioni di euro derivanti dall’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo (destinato a produrre un rafforzamento patrimoniale della società per pari importo), per il quale sono già stati raccolti impegni a garanzia dell’integrale sottoscrizione del prestito da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca; Banca Malatestiana; Banca di Rimini; Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia; Banca Popolare della Valconca); - 1,3 milioni di euro derivanti dalla emissione di un minibond destinato ad essere collocato sul mercato Extra-mot e per il quale sono già stati raccolti impegni di garanzia dell’integrale collocamento da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca); - risparmi a seguito, tra l’altro, di accordi sindacali per complessivi 1,7 milioni di euro. Rispetto ad Air Spa, Trapani ha precisato che “la Società, al fine di tenere conto di tutte le criticità sollevate dal Commissario Giudiziale nella sua relazione, ha anche provveduto ad appostare alcuni fondi rischi che sterilizzino gli effetti di alcune potenziali passività, tra le quali quelle legate alle conseguenze del recente fallimento della società Air Spa ed al rischio (peraltro contestato) che i creditori di quest’ultima possano acquisire titolo per rivendicare un risarcimento da parte di Aeradria, in quanto società controllante. Quanto poi a Riviera di Rimini Promotions Srl, con la quale non esiste alcun rapporto di compartecipazione societaria, la società ha già provveduto ad integralmente svalutare tutti i crediti che la stessa ha nei suoi confronti. Anzi: è la Rdr Promotions ad essere in una posizione debitoria nei confronti di Aeradria”. Trapani ha poi ricordato il trattamento riservato ai creditori: saranno rimborsati al 100% i creditori privilegiati; al 50% i creditori strategici; al 30% i creditori secondari. A fronte dei 52 milioni di debiti accumulati dalla passata gestione di Aeradria, dunque, 28 milioni saranno convertiti in azioni e altri 12 milioni saranno restituiti garantendo così un risarcimento ai creditori particolarmente elevato rispetto a situazioni analoghe. L’interesse è quindi che Aeradria non fallisca, altrimenti molto di meno sarebbe quello che potrebbe arrivare ai creditori. “Il nuovo Cda di Aeradria ritiene quindi – ha concluso il direttore di Aeradria – di aver risposto positivamente alla situazione, integrando ad un piano concordatario ritenuto efficace e risolutivo, altri 5 milioni di euro. Si confida quindi in una prossima riconvocazione dell’adunanza dei creditori, per poter procedere ed arrivare all’approvazione del concordato in continuità aziendale”. “Se Aeradria dovesse invece fallire - ha chiosato Trapani - la concessione Enac cadrebbe ex lege e non si possono immaginare i tempi che ci vorranno per poter far ripartire l’aeroporto. Una soluzione comunque incomprensibile anche a fronte dei 4mila passeggeri che solo sabato sono transitati per lo scalo di Miramare”. Sido Bonfatti, Presidente di Banca Carim, è intervenuto sottolineando l’interesse che muove l’Istituto di credito riminese in questa vicenda: “Un interesse particolare, finalizzato al recupero dei crediti vantati nei confronti di Aeradria, e un interesse generale, riferito all’importanza e il valore che lo scalo ha per l’economia del territorio”. “Sono rimasto sorpreso – ha detto Bonfatti – dallo svolgimento della procedura, dove si sono presentati estranei e hanno detto la loro. Comunque, se c’è un problema – ammesso che ci sia – va risolto. Se non c’è, ovviamente no. E io credo che il problema non ci sia. Se fallisse l’aeroporto, non ci sarebbe la salvaguardia dei creditori, dei posti di lavoro, della struttura produttiva. Cosa che invece ci potrà essere a concordato approvato. Due gli equivoci che vorrei rimuovere: se l’aeroporto fallisse ci sarebbe maggior rigore, in un’ottica di giustizialismo e trasparenza, nella valutazione dell’operato? Tecnicamente no. Spetterà ai creditori che entreranno nella compagine societaria valutare, in maniera equilibrata e consapevole, il da farsi. In secondo luogo: non so quale interesse possa muovere un curatore fallimentare ad affossare un debitore. Dovrebbe invece favorire il risanamento”. “In tutto questo – ha concluso Bonfatti – Banca Carim non ha cambiato idea. Se sono queste le sorprese (l’istanza di fallimento presentata da Rdr Promotions e l’intervento di Air S.p.a., ndr.) ben vengano! E che il piano sia rimesso nelle mani dei creditori, per la propria valutazione personale”. Ha concluso l’incontro il presidente della Cdc di Rimini, Manlio Maggioli, che ha sottolineato il valore e la chiarezza delle esaustive relazioni fatte dai nuovi vertici di Aeradria e dal Sido Bonfatti. “La Cdc di Rimini - ha concluso Maggioli - ha sempre fatto di tutto per salvare l’aeroporto perché si configura come un dovere, ma soprattutto perché è inimmaginabile chiudere uno scalo che funziona. Leggo veramente come messaggio positivo il fatto che tutte le categorie economiche siano presenti questa sera, in un concorso di solidarietà che rende evidente la compattezza del territorio rispetto alla vicenda Aeradria. Diamo, infine, atto al nuovo Cda di Aeradria, a Banca Carim e anche alle altre banche del territorio, di aver fatto tutto il possibile, fino ad oggi, per portare a casa questo concordato in continuità. Ora tutto viene rimesso alle decisioni della magistratura”.  
   
   
OSSERVATORIO UTENZE DEBOLI. A MILANO INCIDENTI CALATI DELL’8% IL NEMICO NUMERO UNO PER PEDONI E CICLISTI RESTA LA VELOCITÀ”  
 
 Milano, 27 novembre 2013 - Sull’intero territorio del Comune di Milano, nel 2012 rispetto al 2011, sono diminuiti dell’8% gli incidenti (da 11.484 a 10.576); ancor più alto il calo di quelli con feriti (-9%, da 15.465 a 14.062). Nonostante questo, sono 6 le persone in più tra le utenze deboli che hanno perso la vita. E, come ha dimostrato l’indagine presentata dall’Osservatorio Utenze Deboli, la prima causa di decesso resta la velocità: un incidente a 30 km/h, infatti, riduce il rischio di impatto letale, portandolo vicino allo zero. Già a 50 km/h, invece, le condizioni di rischio cambiano e la mortalità sale al 50%, diventando certa una volta superata questa velocità, con la curva di rischio che si impenna a 70 km/h. “I dati presentati oggi dall’Osservatorio Utenze Deboli dimostrano una volta di più che il nemico numero uno di pedoni e ciclisti è la velocità. Appare dunque più che mai urgente la trasformazione dei centri cittadini in zone a 30 chilometri orari, una misura grazie alla quale si riduce quasi a zero la possibilità di incidenti con conseguenze gravi”, ha dichiarato l’assessore del Comune di Milano e Delegato Nazionale Anci alla Mobilità Pierfrancesco Maran. “A Milano abbiamo avviato fin da subito un piano di trasformazione di ambiti cittadini in zone a 30 all’ora: alle prime due già istituite, Melzo e Lazzaretto, se ne aggiungeranno altre i cui lavori partiranno nel corso del 2014 (come Figino, Solari-tortona e Muratori). Come Anci, inoltre, abbiamo presentato al Governo una richiesta proprio in questo senso: le vie dei centri urbani devono diventare a 30 chilometri orari, fatta eccezione solamente per le direttrici principali. Cambiare le regole della strada, facendo sì che aumenti la sicurezza di tutti, deve essere una priorità e i 30 chilometri orari servono proprio per riprogettare le città intorno ai cittadini”, ha concluso l’assessore Maran.  
   
   
LA RISPOSTA ITALIANA AD ALPTRANSIT, CONVEGNO IL 28 NOVEMBRE  
 
Varese, 27 novembre 2013 - In gioco ci sono benefici per l’ambiente, generati dal trasferimento delle merci da gomma a rotaia, che uno studio Bocconi quantifica in 600 milioni di euro in termini di minore inquinamento atmosferico e acustico ma anche di diminuzione degli incidenti stradali. Ma in ballo ci sono anche risparmi economici nel periodo 2016-2030 sul trasporto ferroviario merci di circa 1,9 miliardi di euro (in valore attuale netto). E sono risparmi generati da una diminuzione del 20% circa nel costo di trazione ferroviaria e del 45% in quello di trasporto per tonnellata. Il tutto ottenibile con investimenti che, sempre i ricercatori della Bocconi, indicano come limitati a 220 milioni di euro, tra l’altro cofinanziati dalla Svizzera. Vantaggi che sono però a rischio se, nel nostro paese, non si adegueranno in tempo le infrastrutture per la miglior integrazione ad “Alptransit”, il grande progetto della trasversale ferroviaria ad alta velocità che diventerà realtà nel 2016 con l’apertura del nuovo tunnel del Gottardo e si completerà con l’inaugurazione della galleria del Ceneri, prevista nel 2019. Tutti temi che saranno affrontati il 28 novembre durante il convegno “La risposta italiana ad Alptransit” organizzato dalla Camera di Commercio di Varese e dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia. Con inizio alle 10.00, nella sede camerale varesina di piazza Monte Grappa, si capirà come sia necessario rilanciare con forza i progetti di potenziamento della linea ferroviaria Bellinzona-luino-gallarate, importante proseguimento a Sud del tunnel del Gottardo. L’incontro s’aprirà con i saluti del presidente della Cdc Renato Scapolan e del presidente della Cdc Svizzera in Italia Giorgio Berner, cui seguiranno gli interventi dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno e del sindaco di Varese Attilio Fontana. Verrà quindi presentato il già citato studio dell’Università Bocconi “L’impatto della creazione del Corridoio multimodale Italia-svizzera”, realizzato dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Lanfranco Senn. Studio che fornirà spunti per una tavola rotonda che, coordinata dal giornalista economico Gianfranco Fabi, vedrà la presenza di operatori del settore ferroviario e della logistica come Giorgio Botti (direttore territoriale commerciale ed esercizio Nord Italia Rfi Spa) Mauro Chiotasso (amministratore delegato Cim Spa Interporto di Novara), Bernhard Kunz (direttore Hupac Sa) e Marco Manfredini (direttore Divisione Ftl Arcese Trasporti Spa). Alla tavola rotonda interverranno Paolo Signorini (capo dipartimento Ministero Infrastrutture), Massimo Baggi (console generale della Svizzera a Milano), Andrea Pellicini (sindaco di Luino) e Gianluigi Farioli (sindaco di Busto Arsizio). Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Roberto Maroni. La partecipazione è gratuita, iscrizione online sul sito www.Va.camcom.it    
   
   
TRASPORTI, PIEMONTE: OK PER LA STAZIONE SAN LUIGI E LA FERMATA ‘LE GRU’, SONO FONDAMENTALI PER IL SISTEMA FERROVIARIO METROPOLITANO  
 
 Torino, 27 novembre 2013 - Nella riunione di ieri della Giunta regionale, presieduta da Roberto Cota , è stata approvata, su proposta dell’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, la delibera relativa al Protocollo d’Intesa per la realizzazione della linea Sfm5 Orbassano-stura(chivasso), che prevede un investimento di 18,5 milioni di euro per la progettazione e realizzazione della nuova Stazione ferroviaria San Luigi ad Orbassano e della fermata “Borgata Quaglia (Le Gru)”, a Grugliasco. ‘ Si tratta di un intervento molto concreto – commenta il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – che va a potenziare quello che sta a poco a poco diventando uno dei servizi ferroviari metropolitani più importanti d’Europa. In soli 3 anni, nonostante i pesanti tagli da Roma, abbiamo riformato l´intero nodo di Torino, dando alla città un Servizio Sfm al pari di quello milanese (linee S) e tedesco (S-bahn) Queste due opere vengono realizzate grazie ad un impegno di 9,3 milioni di euro di risorse regionali e di 3,7 milioni di euro provenienti da T.r.m. Spa, ai quali si aggiungono ora 5,5 milioni che R.f.i. Spa si è resa disponibile a finanziare per la realizzazione dell’intera infrastruttura Sfm5”. “ Un protocollo d´intesa politico, - ribadisce l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino - a cui farà seguito la firma dell’Accordo di Programma entro un mese, per ribadire la volontà da parte della Regione Piemonte di realizzare la nuova linea Sfm5 anche in compensazione del Nuovo Termovalorizzatore e della futura linea Torino-lione. L´sfm5, oltre ad essere già strategica per la porzione di territorio servita, non poteva non includere una fermata così importante come quella di Borgata Quaglia (Le Gru) di Grugliasco, utile soprattutto ad aumentare il numero dei passeggeri trasportati. Con la realizzazione dell´Sfm5 entro il 2017 e la successiva apertura dell´interconnessione di Rebaudengo si conclude la prima fase di realizzazione dell´Sfm. La partita più importante per il futuro del servizio è quella che stiamo combattendo in ambito romano. Il trasporto pubblico locale in Piemonte ha bisogno di 100 milioni in più, 25 dei quali per rinforzare le frequenze delle linee Sfm”.  
   
   
SITUAZIONE DELL’ATAM DI REGGIOCALABRIA  
 
Catanzaro, 27 novembre 2013 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele in merito alla situazione dell’Atam, la società che gestisce il trasporto pubblico a Reggio Calabria, ha dichiarato che “l’amministrazione regionale ha messo in campo ogni azione necessaria a garanzia e tutela dell’Atam e dei sui lavoratori. Da parte nostra sono state adottate una serie di misure volte a restituire ossigeno ad un comparto in affanno convinti dell’importanza e della strategicità che il settore riveste sia per le unità occupazionali coinvolte che nell’esclusivo interesse di salvaguardare il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi”. “Il sistema dei trasporti – ha specificato Fedele -, anche a livello nazionale, è in forte crisi e persino le aziende più blasonate sono in difficoltà, una situazione che si ripercuote anche in Calabria e per l’Atam. Per quest’ultima, così come per tutte le realtà calabresi, c’è grande impegno da parte dell’assessorato ai trasporti e del Presidente Scopelliti. È stata già certificata, infatti, la liquidazione delle spettanze relative alle prestazioni contrattuali dei mesi di ottobre e metà novembre (fino al 10 novembre) alle aziende di trasporto pubblico locale. Sulla base di tale certificazione le aziende potranno, quindi, accedere alle anticipazioni di liquidità relative, che si prevedono entro la prima decade di dicembre. Inoltre – ha specificato l’esponente della Giunta -, in merito alla proroga dei contratti, tengo a sottolineare che sta per concretizzarsi l’impegno mio e del Presidente per l’approvazione di un’apposita norma dello Stato che consentirà di dare copertura a tale proroga fino al termine dell´anno e di assicurare la spesa corrente dei servizi per il 2014 e il 2015. A riguardo abbiamo ricevuto specifiche rassicurazioni dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’attendibilità di tale norma. Quanto alla situazione dell’Atam – ha proseguito Fedele - è mia ferma volontà incontrare nei prossimi giorni le rappresentanze sindacali per un nuovo confronto sulla situazione dell’azienda nei confronti della quale la Regione, mi preme ricordarlo anche in questo contesto, ha assunto impegni concreti che si sono manifestatati anche attraverso l’adozione di misure importanti che hanno colmato un vuoto di decenni lasciato dalle precedenti amministrazioni come il pagamento dei debiti pregressi. Abbiamo già approvato e inviato al Ministero – ha assicurato l’assessore ai trasporti - il Piano di ristrutturazione del debito e di riprogrammazione dei servizi in base al quale abbiamo previsto per l’azienda di trasporto pubblico locale reggina una quota consistente che, tuttavia, non corrisponde ai venti milioni rivendicati erroneamente che non sono documentabili né esigibili. In un momento così delicato – ha dichiarato infine fedele -, sia in ambito locale che su scala nazionale, invitiamo dunque tutte le parti ad affrontare la situazione con equilibrio e, seppur nelle difficoltà, chiediamo ai lavoratori di continuare nel proprio prezioso lavoro. Ci tengo però a fare una ulteriore precisazione: la proprietà dell’Atam è del Comune di Reggio Calabria e dunque sarebbe opportuno che si assumesse le proprie responsabilità decidendo cosa intende fare di questa società”.  
   
   
LAZIO, ANAS: APPALTO DA 900MILA EURO PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE SUL GRANDE RACCORDO ANULARE DI ROMA E SULL`AUTOSTRADA ROMA-AEROPORTO DI FIUMICINO IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA  
 
Roma, 27 novembre 2013 - L`anas pubblica sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l`affidamento dei lavori di manutenzione per il ripristino delle condizioni di sicurezza, a seguito di incidenti ed emergenze, lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma e l`autostrada Roma-aeroporto di Fiumicino nell`anno 2014. L`appalto prevede lavori anche notturni e comporta un investimento complessivo di 900mila euro. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità per il Lazio, viale B. Rizzieri, 142 - 00173 Roma, entro e non oltre le ore 12:00 del 7 gennaio 2014. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
PUGLIA: EUROPA FINANZIA ELETTRIFICAZIONE E POTENZIAMENTO FERROVIE SUD EST  
 
 Bari, 27 novembre 2013 - Dopo un lungo e approfondito esame iniziato nel marzo 2012, i Servizi della Commissione Europea hanno definitivamente approvato due strategici progetti nel settore del trasporto pubblico ferroviario della regione inseriti nell’ambito del P.o. Fesr 2007/2013. Il primo riguarda l’elettrificazione della linea Bari - Taranto nella tratta Bari - Martina Franca, (importo Euro 75.889.000,00) concessa alle Ferrovie Sud Est e Servizi Automobilistici S.r.l. L’intervento è suddiviso in tre lotti: • Bari stazione Centrale – Bari stazione Sud Est – Bari Mungivacca per un totale di 4,320 km; • Mungivacca - Conversano - Putignano (lato est) per un totale di 39,434 km e Mungivacca - Casamassima - Putignano ( lato ovest) per un totale di 43,412 km; • Putignano – Alberobello – Martina Franca per un totale di circa 34 km. L’elettrificazione della linea che interessa il territorio di 17 Comuni in provincia di Bari e 1 Comune in provincia di Tarato, consentirà l’impiego di locomotori elettrici con un significativo incremento della velocità commerciale e della prestazione dei convogli apportando notevoli benefici economici in termini di riduzione dei consumi energetici e determinerà un decisivo miglioramento delle condizioni ambientali grazie all’abbattimento dei fattori inquinanti conseguente alle dismissioni delle locomotive a propulsione diesel. Oltre ad un importante impatto sul sistema economico occupazionale, il progetto consentirà una non trascurabile riduzione dei costi di gestione della linea. Questo progetto è particolarmente importante perché assicura l’elettrificazione di tutta la linea Bari – Taranto andando a completare un altro progetto in corso di realizzazione della tratta Martina Franca - Taranto. Il secondo progetto, dell’importo di Euro 121.538.000,00, riguarda l’ammodernamento della rete ferroviaria Fse nell’area salentina. L’intervento consiste: • nell’ammodernamento della linea Maglie – Otranto e della tratta Maglie – Gagliano e Casarano – Gagliano; • nell’implementazione di sistemi di sicurezza sulla rete anche con l’automazione di alcuni passaggi a livello; • nell’acquisto di 4 treni Atr 220. “Grazie a questo progetto troverà concretizzazione il processo di trasferimento su ferro di un’importante quota di traffico automobilistico attraverso la messa in sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria e la riduzione dei tempi di viaggio. Aumenterà, altresì, la sicurezza del traffico stradale riducendosi l’incertezza e la possibilità di errore umano nei punti di intersezione con linea ferroviaria”. “Entrambi i progetti, conclude l’Assessore alle Infrastrutture mobilità e lavori pubblici Giovanni Giannini, oltre ad inserirsi con piena congruenza nella strategia della programmazione regionale in materia di trasporto pubblico locale, sono un ulteriore comprova dell’attività di efficientamento e razionalizzazione dell’intero sistema recentemente avviato dalla Giunta regionale indirizzata peraltro a non perdere risorse finanziarie statali secondo le ultime disposizioni normative nazionali in merito e a salvaguardare i livelli occupazionali e la regolarità del servizio. La Regione, al compimento della realizzazione del sistema infrastrutturale finanziato con i fondi strutturali europei sarà nelle condizioni di disporre finalmente di un sistema di trasporto ferroviario ed automobilistico completamente integrato”.